My Dream and My Relity

di TellMeGoodbye
(/viewuser.php?uid=164546)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


 

Louis non era mai stato così sicuro in vita sua come in quel momento. Da quando era salito su quel palco, durante quella conferenza, tutti i suoi dubbi erano scomparsi…si sentiva più leggero.

 Aveva finalmente svelato al mondo il suo essere speciale: aveva detto a tutti di essere gay.

Quando aveva alzato lo sguardo sulla folla, aveva incontrato quello fiero di sua madre e del suo migliore amico Harry, gli unici a conoscenza del suo ormai svelato segreto.

 

Louis sbatté la porta della stanza, che condivideva con Harry, era esausto. Non solo c’erano migliaia di giornalisti che volevano l’esclusiva, ci si mettevano anche le fan del “Larry”.

Il ragazzo si buttò sul letto esasperato, l’aveva ripetuto mille volte che tra lui ed Harry non c’era, né ci sarebbe mai stato nulla; solo per il fatto che il suo migliore amico era maledettamente etero.

Sbuffò di nuovo, perché non riuscivano a capire? Non era Harry il suo pensiero fisso, era...

Un urlo interruppe i suoi pensieri.

Harry entrò di corsa nella stanza, era agitato e tutto sudato per la corsa, pensò Louis.

< Dimmi, Harry> incominciò.

< Non sei ancora pronto?!?!> lo trafisse l’altro. < Tra poco dovrebbero arrivare Shane e le sue amiche e lo sai quanto quel ragazzo straveda per te> concluse Harry, sorridendo maliziosamente.

Tutti sapevano che Shane, un vecchio amico di Louis, era innamorato di lui ed ora che il ragazzo aveva confessato al mondo di essere gay, l’altro non aveva aspettato molto per farsi sentire.

Louis sospirò < Non me lo ricordare. Gli voglio bene, ma lo sai benissimo che sono innamorato di un altro.>

< Lo so anche troppo. Nel sonno continui a sussurrare il suo nome. > lo schernì Harry, facendolo arrossire fino alla radice dei capelli.

< Comunque> continuò il ragazzo < Non vedo perché tu non debba sfruttare questa situazione per vedere se lui prova lo stesso per te.>

Louis si alzò di scatto dal letto. < Ma se lui è l’apoteosi dell’ uomo etero… Zayn non potrà mai ricambiarmi.> si lamentò.

< Vedremo> sussurrò Harry sedendosi di fianco al ragazzo ed abbracciandolo.

 

Zayn era appena entrato in doccia: mille pensieri gli frullavano in testa, ma il più pressante era Louis o meglio, la sua confessione. Non se lo sarebbe mai aspettato: aveva degli atteggiamenti effemminati, ma non credeva potesse essere addirittura gay. Non che questo cambiasse qualcosa, lui sarebbe sempre rimasto uno dei suoi migliori amici.

Prese lo shampoo dallo scaffale ed incominciò a lavarsi i suoi adorati capelli. Perché non riusciva a togliersi dalla mente Louis? Certo, la sua è stata una notizia bomba, ma questo non giustificava la sua incessante presenza.

Il ragazzo scosse la testa, facendo scivolare dello shampoo sulle spalle e sulla schiena, non c’era nessun motivo in particolare. Era solo preoccupato, ecco il perché.

Si sciacquò velocemente ed uscì altrettanto velocemente mettendosi solo un’ asciugamano in vita.

< Era ora che uscissi!> gli urlò Liam. < Sono dieci minuti buoni che ti chiamo. Cosa diavolo stavi facendo?> gli domandò.

Zayn lo incenerì con lo squardo. < Mi stavo lavando, sai cosa vuol dire?> rispose acido, andando verso l’armadio per scegliere dei vestiti.

< Certo che so cosa significa, ma io non ci passo delle ore. Non tutti siamo come te, caro il mio Malik!> rispose scoppiando a ridere.

Il ragazzo sentendolo ridere, sorrise. Erano giorni che il suo migliore amico non rideva così di gusto.

< Sono felice di sentirti ridere, mi mancava la tua risata.> sussurrò, mettendosi la maglietta.

Liam sorrise tristemente, Zayn aveva ragione; dopo la rottura con Danielle, non era più se’ stesso.

< Dai, Liam, reagisci. Non ne vale la pena, vedrai che là fuori c’è una ragazza che sta aspettando solo te. Ne sono sicuro.> cercò di consolarlo l’amico.

Il ragazzo sorrise, grato delle parole di conforto, ma lui non la pensava allo stesso modo. Dopo quella brutta esperienza, non voleva più innamorarsi, perché significava soltanto soffrire.

Zayn, vedendolo perso nei suoi pensieri, decide di distrarlo.

< Come mai sei venuto a cercarmi?> domandò.

Liam si riscosse. < Ah, giusto… Tra qualche minuto dovrebbero arrivare degli amici di Louis. Credo che andare e presentarsi, sia il minimo.> sorrise.

Zayn sbuffò, non aveva voglia di vedere gente, soprattutto conoscerla. L’amico intuendo pensieri dell’altro, gli andò vicino e l’abbracciò.

< Non preoccuparti, ci sarò io!> gli sussurrò.

L’altro sorrise, solo lui riusciva sempre a capirlo.

 

< Shaaaane, sbrigati! > urlò Sophie. < Quanto ci vuole per mettersi un paio di stivali?> sbuffò, cercando di sistemarsi la sua chioma di un castano così scuro, che molti scambiava no per nero.

< Lascialo in pace, la sai quanto impegni ci mette nel vestirsi. Ed oggi è un giorno speciale, quindi…> cercò di calmarla Evie, cercando di mettersi la matita che faceva risaltare i suoi occhi azzurri cielo.

< Lo so, ma sta esagerando!> sbuffò nuovamente la prima.

< Tu dovresti solo tacere. Non eri tu quella che è rimasta delle ore chiusa in bagno?> la interruppe una voce proveniente da divano.

< Taci, Aline. Non tutti ci vestiamo in cinque minuti. E poi non so come tu faccia a rimanere così calma, tra poco conoscerai il tuo adorato Zayn.> la stuzzicò Sophie.

Aline s’irrigidì. < M-ma, lo sai benissimo che non mi piace!>

< Certo! E perché sei tutta rossa?> infierì Evie, sedendosi di fianco a lei.

Sophie rise. < Lo sai che non puoi nasconderci nulla, ti conosciamo troppo bene.>

In quel momento un ragazzo arrivò, interrompendo la discussione.

< Eccomi! Forza andiamo, siamo in estremo ritardo!> disse impaziente.

< E’ solo colpa tua!> gli urlarono le tre ragazze.

Mezzora dopo, arrivarono a casa dei ragazzi. Fu Niall ad aprire, facendo arrossire le ragazze.

< Ciao a tutti. Accomodatevi.> li invitò con un sorriso che accentuò il rossore delle tre amiche.

< Andiamo, sono tutti in salotto.> disse facendo strada.

Appena varcarono la soglia, quattro ragazzi si alzarono e andarono loro incontro, sorridendo.

Louis si lanciò addosso a Shane, contento di vederlo e dopo avergli dato un leggero bacio sulle guancia, si girò e salutò le ragazze, mandandogli dei baci.

Zayn, che era rimasto più indietro degli altri, sussultò notando quanto affetto ci fosse tra i due ragazzi.

 Il ragazzo non si era ancora abituato alla notizia dell’amico.

< Zayn> si presentò.

< Sappiamo chi sei, anche se non sembra, siamo vostre grandi fan> si intromise Sophie, sorridendo. < E Aline…> aggiunse, indicando la ragazza coi capelli corti <…  è una tua fan.>

La ragazza, sentendosi nominare, sussultò, ma alla fine prese coraggio e si avvicinò.

< Aline> sussurrò.

Zayn l’osservo per qualche secondo, pensando che non avesse nulla di speciale, solo una delle tante.

< Scusate se interrompo...> si intromise Harry. < Voi sapete i nostri nomi, ma noi non sappiamo i vostri.> disse, sorridendo.

Aline ripresasi, si schiarì la voce ed incominciò a fare le presentazioni.

< Io sono Aline, ma questo lo sapete. Lei è Sophie, Evangeline…>

< Evie, chiamatemi Evie> interruppe la ragazza.

< … e lui, come avrete intuito, è Shane> concluse, indicando il ragazzo abbracciato a Louis.

Liam si avvicinò a stringere la mano alle ragazze, ma quando fu il turno di Sophie, si bloccò: la ragazza aveva gli occhi lucidi.

< Tutto bene?> chiese preoccupato.

La ragazza annuì. Cerco di parlare, ma l’emozione era troppo forte.

< Avevo sognato tante volte di poterti incontrare> sussurrò.

Liam si stupì, aveva visto altre fan piangere, ma sentiva che lei era diversa. L’abbracciò, lasciando tutti i presenti di stucco, compresa Sophie.

< Siediti sul divano, così ti calmerai più in fretta.> le disse, accompagnandola e sedendosi con lei.

Harry fu quello che si riprese per primo e sorrise. Andò a salutare la ragazza, le sussurrò qualcosa nell’orecchio che la fece arrossire e poi tornò a salutare le altre.

Salutò Aline, ma quando arrivo da Evie, si bloccò. La ragazza aveva alzato lo sguardo ed i loro sguardi si intrecciarono immediatamente. Harry era rimasto incantato da quegli occhi e quello sguardo così timido, ma fiero alla stesso tempo.

Niall si accorse di quello scambio di sguardi.

“ Interessante. Grazie a queste ragazze, mi divertirò molto.” Pensò, sorridendo.

Decise di agire immediatamente. Infatti quando andò da Evie, invece di baiarle la mano, come aveva fatto con le altre, le diede un bacio sulla guancia.

Harry si era allontanato per riprendersi dallo shock, ma quando vide Niall che la baciava, sentì rabbia crescere dentro.

“ Harry, calmati. Non ho nessun rapporto con lei, è solo un’amica di Louis… Allora perché mi arrabbio così tanto?” si domandò il ragazzo.

Appena tutti si furono salutati, i ragazzi raggiunsero Liam e Sophie sul divano e Louis si sedette sulle ginocchia di Shane, incominciando a giocare coi capelli ricco dell’altro.

< Allora, da quanto tempo vi conoscete tu e Shane?> domandò Niall, anche lui aveva notato lo sguardo arrabbiato dell’amico.

Louis ci pensò per qualche secondo. < Fin da piccoli, siamo praticamente cresciuti insieme.> sorrise, guardandolo.

< Già, l’incontro più bello della mia vita!> aggiunse Shane, stringendolo a se’.

Era ormai un’ora che stavano parlando e Zayn ne aveva già abbastanza. Non gli piaceva stare troppo in mezzo alla gente, quando faceva le interviste, era per lavoro. Ma quando era a casa, preferiva starsene da solo ad ascoltare la musica. Decise quindi di andarsene, si alzò e senza salutare nessuno uscì dalla stanza.

I ragazzi non si sorpresero, ma non sapevano come l’avrebbero presa gli altri.

Liam fece per alzarsi, per convincerlo a tornare, ma Aline lo precedette.

< Aspetta! > cercò di dire il ragazzo, ma lei era già uscita.

< Non preoccuparti.> lo rassicurò Evie.

< Non mi preoccupo per lui, ma per lei. A volte Zayn ha un pessimo carattere.> si spiegò Liam.

< Tranquillo. Aline non si scoraggia per così poco.> disse Sophie sorridendogli.

Il ragazzo era poco convinto, ma una parte di lui era felice, perché poteva restare ancora per qualche minuto vicino a quella ragazza.

 

Zayn andò in terrazza, si sedette su una sedia e si accese una sigaretta. Sospirò sollevato, stava soffocando in soggiorno: troppe domande, troppi occhi e quella ragazza, Aline, gli stava troppo appiccicato.

< Zayn…> chiamò una voce.

Il ragazzo si sollevò per vedere che la voce apparteneva a quella ragazza, sospirò.

chiese, incominciando ad irritarsi.

< Ero preoccupata.> rispose, avvicinandosi.

< Sto bene. Torna giù!> le ordinò, chiudendo gli occhi.

Aline, invece di tornare dagli altri, si sedette sulla sedia di fronte.

< Perché non torni giù anche tu? Agli altri farebbe piacere.> gli disse.

Zayn aprì gli occhi e la osservò intensamente per qualche minuto.

< Farebbe piacere agli altri o a te?>  chiese infine.

Aline sobbalzò. 

< A tutti ovviamente. Siamo venuti qui per conoscevi e magari…> si fermò per schiarirsi la gola e prendere coraggio.

Il ragazzo l’osservava curioso, incitandola a continuare.

< …magari, potremmo diventare amici.> concluse sorridendo, ma Zayn non ci credette e decise di metterla alla prova.

< Quindi, tu mia hai seguito solo per farmi scendere e diventare amici.> disse, avvicinandosi al volto della ragazza. < Sei sicura che è solo per questo?> chiese nuovamente il ragazzo.

Aline annuì, non capendo cosa volesse insinuare.

Zayn, vedendo che continuava a negare, si spazientì. Mise le mani sui braccioli della sedia, per bloccarle ogni via di fuga, e si avvicinò fino a toccarle il naso col proprio.

< Stai mentendo! Io ti piaccio e quindi mi hai seguito per credere agli altri che eri preoccupata per me, ma in realtà hai colto l’occasione per stare da soli. Dimmi se sbaglio.> sussurrò a pochi centimetri dalla sue labbra.

Aline cercò di controbattere, ma lui non le diede il tempo.

< Sappi che io non ci casco. Molto altre ci hanno provato, ma hanno fallito miseramente...> continuò alzandosi. <…però erano tutte carine ed affascinati. Non come te, neanche con un miracolo riusciresti a diventare carina. Lasciamo perdere, torna giù e facciamo finta di…>

Le parole gli si bloccarono sulle labbra, quando vide la ragazza che piangeva in silenzio.

Aline stava tremando, quelle parole la fecero tornare indietro con i ricordi, in un periodo molto buoi della sua vita.

< Aline.> la chiamò Zayn, avvicinandosi.

La ragazza si riscosse e si alzò talmente veloce da far cadere la sedia.

< Aline> ripetè, allungando la mano per toccarla. < Scusa, non volevo. È che in questi giorni sono frustrato, non riesco a trattenermi e dico cose che non penso. Ti avevo detto di lasciarmi solo.>

La ragazza alzò lo sguardo verso di lui: le lacrime le rendevano la vista appannata. Si asciugò il viso, cercandole parole da dire.

< Anche…> si schiarì la voce, resa roca dalla lacrime. <…Anche se sei frustrato, non hai il diritto di offendere qualcuno. Io sono venuta qui, perché ero davvero preoccupata. Sei andato via senza dire niente a nessuno, pensavo ti sentissi male.> disse avviandosi verso la porta.

Zayn lo seguì cercando di fermarla, ma lei lo scostò.

< Lasciami. Su una cosa avevi ragione, facciamo finta di nulla. Facciamo finta di non esserci mai incontrati, così ognuno potrà tornare alla propria vita.> mormorò la ragazza.

< Aline, aspetta!> cercò di fermarla il ragazzo, ma Aline era già rientrata, lasciandolo solo.

 

 

 

 

 

Hello everyone!

Non voglio perdermi in troppe parole, anche perchè sono troppo emozionata e non so cosa scrivere.. XD

E' la prima volta che mi cimento in una FF su i One Direction, spero siate comprensivi!

Come avete letto ho reso Louis gay e, siccome una mia amica mi ha fatto apprezzare la Zouis, ho voluto provarci anche io. Ci sono anche dei nuovi personaggi che creeranno molte "situazioni", ma non aggiungo altro perchè non voglio spoilerarvi. 

See ya!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


« Pensate che vada tutto bene? » chiese  Louis.

« Speriamo, sappiamo tutti che brutto carattere abbia il nostro Malik. » rispose Liam, preoccupato.

« Aline è una roccia, vedrete che saprà cavarsela. » li rassicurò Shane, appoggiando la testa sul petto di Louis.

« Ha ragione! È riuscita a sopportarlo per un anno. Ha davvero tanta pazienza! » commentò Sophie, scoppiando a ridere quando Shane le lanciò un’occhiataccia.

« Da quanto tempo siete amici voi quattro? » chiese Harry curioso, voleva saperne di più su Evie.

« Da un anno, più o meno. » rispose Evie. « Ci siamo conosciuti in università a Milano e quando Shane ha proposto di trasferirci qui a Londra, abbiamo accettato subito. » continuò.

Harry le sorrise: gli piaceva sentire la voce della ragazza.

« Allora dobbiamo ringraziare Shane per avervi conosciute » le sussurrò Niall, portandosela più vicina.

Evie arrossì sentendo il braccio di Niall intorno alle proprie spalle. Harry, invece, divenne rosso di rabbia. Stava per dire qualcosa, quando la porta si aprì facendo sobbalzare tutti.

« Aline! » urlò Sophie. « Tutto bene? » chiese, vedendola agitata.

Aline annuì, tendendo lo sguardo fisso a terra.

« E’ successo qualcosa? » chiesero Liam e Shane preoccupati.

Aline alzò il viso: le tracce lasciate dalle lacrime erano sparite, ma il suo viso era molto pallido.

« No, niente. Mi sono solo ricordata che avevo un appuntamento e che sono in ritardissimo. » mentì, prendendo il cappotto.

Sophie strinse gli occhi: sapeva che la sua amica stava mentendo; come lo sapevano Shane ed Evie. Decise di lasciarla andare, avrebbe parlato prima con la causa del suo nervosismo: Zayn.

« Va bene, ci vediamo a casa. » disse Sophie, andando ad abbracciarla, subito imitata dagli altri due.

« Parliamo a casa. » le sussurrò Shane.

Anche i ragazzi si erano alzati per salutarla.

« Perché non torni qui dopo? Volevamo chiedervi se rimanevate a cena. Oggi cucina Harry! » disse all’improvviso Louis, indicando il suo migliore amico.

Aline scosse la testa. « No, grazie. Non so quanto tempo sarò impegnata. » rispose. « Ma voi restate, so quanto ci teniate. » concluse, riferendosi agli altri.

« Non se ne parla, non ti lasciamo sola! » mugugnò Evie, stringendole il braccio.

« Tranquilla, non morirò di fame. » le promise Aline.

« Sarà per un’altra volta. » disse Liam. « Voi restate, vero? » chiese agli altri, ma guardando negli occhi Sophie.

La ragazza arrossì, distogliendo lo sguardo. « Se per Aline non è un problema e se non siamo un disturbo, con molto piacere. » rispose, alzando lo sguardo ed incrociando gli occhi di Liam.

Aline sorrise vedendo la scena, ma doveva andare. Non voleva rischiare di incontrarlo ancora.

« Emh… Io vado. Ci vediamo a casa, ragazzi. » disse agli amici. « E sono davvero felice di avervi conosciuti. » si rivolse ai ragazzi, sorridendo.

Harry si avvicinò. « Sembra quasi che tu ci stia dicendo addio. » scherzò lui, dandole un bacio sulla guancia.

Aline sorrise tristemente, salutò gli altri ed uscì.

 

Zayn arrivò nel momento esatto in cui la porta si chiuse. Imprecò.

Gli altri, sentendolo, si girarono e lo fissarono.

Il ragazzo, sentendosi osservato, cominciò a giocare con le mani, nervoso

Sophie si avvicinò a lui, facendolo sobbalzare.

« Che cosa le hai fatto? » sibilò.

Zayn tenne lo sguardi fisso a terra, non voleva risponderle.

« Zayn, ti prego. Cosa è successo? » chiese Liam, abbracciandolo in vita.

« Niente. » sussurrò.

Shane si sciolse dall’abbraccio di Louis, andò dal ragazzo, gli alzò il mento e fisso i suoi occhi cioccolato.

« No, qualcosa è successo. Lei ha cercato di nasconderlo, ma si vedeva benissimo che era sconvolta. » gli disse furioso.

Zayn deglutì: non aveva altra scelta. Scostò il ragazzo, si accomodò sul divano ed incominciò a raccontare.

« Come hai potuto? » gridò Evie, dopo averlo ascoltato.

La ragazza era sull’orlo delle lacrime e solo la mano di Harry, stretta intorno alla sua, riuscì a calmarla.

Il ragazzo stava guardando il proprio amico, incredulo.

« Non credevo potessi arrivare a tanto, Zayn. » disse, facendolo sobbalzare.

Anche gli altri non credevano a quello che Zayn aveva fatto. La loro incredulità era dipinta suoi loro volti, anche Liam, suo migliore amico, era sorpreso.

Gli unici rimasti in silenzio erano Sophie e Shane.

« Hai la più pallida idea di quello che hai fatto? » sussurrò la ragazza.

« Le passerà. Non l’ho mica ferita con un coltello. » si difese Zayn.

« No, hai fatto di peggio. Tu non… Tu non… ». Shane non riuscì ad andare avanti, troppa era la rabbia presente in lui.

« Non so cosa? » sbottò il ragazzo, alzandosi.

« Zayn, siediti. » gli intimò Louis, diventato improvvisamente serio.

Il ragazzo l’osservo sorpreso, l’amico resse il suo sguardo: voleva dirgli quello che sapeva, ma non era compito suo.

« Cosa dovrei sapere? » chiese, esasperato.

« Stava per uccidersi… Aline era vittima di bullismo… Ogni… Ogni giorno veniva a casa mia piena di escoriazioni. Veniva da me per non farsi scoprire dai suoi. » sussurrò Sophie, andando alla finestra.

Shane la raggiunse e l’abbracciò, Evie fu da loro in pochi secondi.

I ragazzi rimasero in silenzio, sconvolti. Tutti tranne Louis, lui era a conoscenza della passato della ragazza. Zayn rimase immobile.

“ Come diavolo facevo a saperlo?” pensò, arrabbiandosi. Si alzò di scatto e si avvicinò al gruppetto vicino alla finestra.

« Emh… Non lo sapevo, io non sono così cattivo. Scusatemi. » biascicò, vergognandosi.

Shane si girò verso di lui, fulminandolo. « Non devi chiedere scusa a noi, ma a lei. »

« Vi prego, ditemi dov’è andata. Andrò a chiederle scusa, non voglio che per colpa mia, faccia qualche sciocchezza. » disse Zayn, sorprendendo i presenti.

Louis non credette alle proprie orecchie: Zayn Malik che si faceva in quattro per qualcuno che non erano loro o la sua famiglia.

Una fitta lo trafisse: Zayn stava facendo quello solo perché si sentiva in colpa o era qualcosa di più?

« Non ci ha detto dove sarebbe andata, ma se la conosco bene, è andata in biblioteca. » rispose Sophie. « Ma se osi farla stare ancora male, non ti perdonerò! » avvertì, trafiggendolo con lo sguardo.

« Lo stesso vale per noi. » aggiunse Evie, parlando anche per Shane.

« Non preoccupatevi. Cercherò di farmi perdonare. Ma se non ci riuscissi, voi mi darete una mano? » chiese Zayn.

Shane stava per insultarlo, ma vedendo la disperazione nei suoi occhi, annuì.

Il ragazzo sorrise, prese il cappotto ed uscì.

 

Aline entrò in biblioteca. L’odore dei libri riusciva sempre a calmarla, si sentiva a casa.

Andò verso la sessione dedicata a Shakespeare, il suo autore preferito, aveva voglio di rileggere per la millionesima volta “ Romeo e Giulietta”. Si aggirò spedita tra gli scaffali, prese il libro ed andò alla ricerca di un posto tranquillo dove poter leggere.

Lo aprì immediatamente, impaziente.

Stava per girare l’angolo, quando andò a sbattere contro un ragazzo. I libri, che avevano in mano, caddero a terra.

« Scusi. » disse sottovoce Aline, abbassandosi per raccoglierli.

Allungò la mano per prendere il suo, ma lui la precedette.

Aline alzò lo sguardo e si ritrovò davanti il ragazzo più bello che avesse mai visto. Capelli rossi ed occhi verdi: il suo sogno.

Il ragazzo sorrise. Si alzò e le porse la mano per aiutarla ad alzarsi. Lei accettò e subito fu tirata in piedi. Rimasero mano nella mano per alcuni minuti.

« William. » disse lui, improvvisamente.

« Come? » si riscosse Aline.

« Il mio nome è William. » ripeté, ridendo.

La ragazza arrossì. « Aline. »

« Molto piacere. » disse lui, baciandole la mano.

Aline sentendo le labbra del ragazzo sulla propria pelle , tremò. Si ritrasse poco dopo, rendendosi conto del luogo in cui erano e fuggì.

William osservò la ragazza andarsene. Solo quando fu scomparsa, si ricordò di avere il suo libro. Guardò il titolo e sorrise.

 

Harry stava cucinando qualcosa a base di pollo e Sophie lo stava aiutando. Lei voleva mandare Evie, ma sapeva che se era agitata, la sua amica avrebbe combinato un casino. Quindi l’aveva mandata a preparare la tavola insieme a Niall. Liam era andato a farsi una doccia, mentre Louis e Shane erano seduti sul divano a farsi le coccole e a parlare dei vecchi tempi.

« Pensi che risolveranno quei due? » domandò Harry, rompendo il silenzio.

Sophie sospirò. « Non saprei, lo spero. Sarebbero davvero una bella coppia. » rispose, mentre taglava delle cipolle.

Harry stava per replicare, ma le risate di Evie e Niall, lo distrassero. L’amico stava inseguendo la ragazza con una forchetta, urlando che aveva fame e che lei sarebbe stata la sua cena.

Harry socchiuse gli occhi: voleva farlo sparire, voleva esserci lui al suo posto.

« Carina Evie, vero? » disse Sophie.

Il ragazzo si girò verso di lei e diventò rosso. « Si nota tanto? » chiese.

« Noooo! Stringevi così tanto il coltello che avevo paura lo lanciassi addosso a Niall. » lo schernì lei.

Harry divenne ancora più rosso.

« Ma… Ma… » balbettò.

Sophie sorrise. « Tranquillo. Lei non si è accorta di nulla, ma Niall credo di sì e se non ti muovi, te la porterà via. » lo avvertì.

Harry tornò a guardare quei due. No, lui non voleva che Niall la prendesse. Si appoggiò al bancone e sospirò.

« Non so come fare  conquistarla. » disse e notando lo sguardo sorpreso di Sophie, specificò che non sapeva come comportarsi con una ragazza che gli piaceva veramente.

« Ed io che ci sto qua a fare? » gli disse la ragazza, dandogli una pacca sul braccio.

Il ragazzo sorrise e l’abbracciò. « Sei una fantastica amica! »

Sophie lo ringraziò e sorrise.

« E se vorrai, ricambierò il favore. » aggiunse il ragazzo, tornando ad occuparsi della cena.

La ragazza sobbalzò. « In che senso? » chiese vaga.

Harry sorrise. « Non prendermi in giro. Il nome Liam ti dice qualcosa? »

E questa volta, fu Sophie ad arrossire.

« M-ma non credo di essere il suo tipo. E poi non sono mai stata troppo sicura di me. » sussurrò.

« Ma taci! Sei molto carina e Liam non guarda queste cose. Quindi fatti sotto e ricorda quello che ti ho detto. » le disse facendole l’occhiolino.

La ragazza arrossì nuovamente, ricordandosi dell’episodio sul divano.

« D’accordo. » acconsentì. « Inizierò col portartela qui, cerca di fare il bravo. »

Harry si sporse e le diede un bacio sulla guancia. « Grazie. » sussurrò.

Sophie gli fece l’occhiolino e andò in sala da pranzo.

 

Liam stava scendendo dalle scale, aveva appena sentito Zayn e gli aveva detto che sarebbe arrivato tardi.

Il ragazzo stava per andare in salotto, quando una voce lo chiamò: era Sophie.

« Dimmi. » le rispose.

«Emh… Dovevo finire di apparecchiare con Niall, ma lui è sparito. Mi potresti aiutare? » chiese imbarazzata.

Liam l’osservò: non sapeva il motivo ma vedendola con gli occhi bassi mentre si torturava le mani, gli venne l’istinto di abbracciarla.

« Certo. » rispose, trattenendosi dal farlo.

Finirono in poco tempo e Sophie propose di andare ad attendere in terrazza. Liam annuì e le fece strada.

 

« Tra quanto sarà pronto? » chiese Evie, alzando il coperchio che copriva la padella.

Harry controllò l’orologio. « Dieci minuti, circa. » rispose, avvicinandosi.

Evie s’irrigidì, sentendo avvicinarsi il ragazzo.

« Beh, almeno Niall sarà felice. Tra poco si mangia. » disse, cercando di distrarsi.

“ Niall? Perché in questo momento deve saltare fuori il suo nome?” pensò Harry, irritandosi.

Si avvicinò ancoa di più alla ragazza e la spinse contro il muro.

« Har-Harry! » cercò di fermarlo, ma lui non l’ascoltava.

Si abbassò verso di lei, ma all’ultimo momento, si bloccò.

« E-Evie, perdonami. È solo, è solo che ero… Ero… Aaaaaaaaaaah, dimentica tutto! » balbettò Harry, andando a controllare il cibo.

Evie non riusciva a muoversi: cosa voleva fare Harry? Perché sembrava così arrabbiato?

La ragazza non riusciva a rispondere a queste domande. Alzò lo sguardo verso il ragazzo: aveva la testa bassa e stringeva convulsamente le mani, sembrava agitato.

Inconsciamente Evie si avvicinò a lui, gli toccò il braccio, e quando ebbe la sua attenzione, si alzò sulle punte e gli diede un leggero bacio sulle labbra.

« Io… Io ti amo. » gli confessò. « Non come una fan. » precisò. « Io ti amo per quello che sei. Ci conosciamo da poche ore, ma io ti amo. »

Harry rimase in silenzio, non trovando le parole. Alla fine decise: abbassò la testa fino a sfiorarle le labbra.

Un tocco leggero, in pochi secondi, divenne più profondo, finché anche le loro lingue non si incontrarono.

Il bacio durò per un minuto e quando si staccarono, risero. Evie appoggiò la testa sul petto di Harry e lo abbracciò.

« E quindi la tua risposta sarebbe…? » incominciò lei.

Il ragazzo rise. « Credevo che la mia risposta fosse chiara. Devo riprovarci? » chiese, sollevandole il mento.

Evie arrossì fino alla punta dei capelli ed Harry rise. Lei gli tirò un pungo sul petto.

« Non scherzare. E se qualcuno ci vedesse? » lo sgridò.

Il ragazzo alzò le spalle. « Che guardino pure. Io sto solo baciando la ragazza che mi piace. » sorrise, abbassandosi per baciarla nuovamente.

« La cena è pronta? » urlò Niall, entrando di corsa.

I due ragazzi si scostarono velocemente.

« Do-dovrebbe essere pronta. » rispose Harry, imbarazzato.

Niall li osservò. « Ho interrotto qualcosa? » chiese innocentemente.

« No, niente. » risposero entrambi.

Niall rise. « Vado in salotto, quando è pronto chiamatemi. » disse, girandosi.

Il ragazzo aveva un sorriso enorme: aveva visto tutta la scena e non vedeva l’ora di stravolgere i loro piani.

« Credi che ci abbia visto? » chiese Evie, preoccupata.

« Non credo. Ma anche se ci avesse visto, che problema ci sarebbe? » domandò Harry, curioso.

« Nessuno. Ma è successo tutto in fretta e non mi sono ancora abituata e poi le ragazze e poi… E poi…».

Harry le chiuse la bocca dandole un bacio.

« Sistemeremo tutto insieme. » le promise il ragazzo.

Evie annuì. « Prima voglio parlare alle ragazze e a Shane. ».

Harry era d’accordo: lui avrebbe parlato ai ragazzi.

Evie sorrise. « Adesso dovremmo conoscerci meglio. Beh, io so più o meno tutto di te, quinti sai tu che dovrai ascoltarmi per un bel po’. »

Harry l’abbracciò da dietro  e appoggiò il mento sulla testa della ragazza.

« Tutto quello che vuoi, Evie. » 

 

Zayn era esausto: aveva girato tutta Londra, sperando di trovare Aline. Si fermò davanti all’ennesima biblioteca, sospirando. Si sedette ed attese per qualche minuto.

Aline non era neanche in quella, stava per andarsene, ma la ragazza uscì.

« Aline! » la chiamò.

La ragazza si girò e sgranò gli occhi.

« Cosa vuoi? » chiese gelida.

Zayn si bloccò, indeciso.

« Vo-vorrei parlarti. » le disse infine.

« Non abbiamo niente da dirci. » ribatté, andandosene.

« No, aspetta! » urlò Zayn, prendendole il braccio.

« Lasciami! » sibilò Aline, guardandolo negli occhi.

Il ragazzo, invece di obbedirle, strinse la stretta.

« So di essere stato davvero uno stronzo… » incominciò.

« Decisamente! » lo interruppe lei.

« … Ma sono davvero pentito di quello che ho detto! ».

Aline lo guardò poco convinta. « Pensi che dopo queste parole, tutto possa tornare come prima? Tu non sai niente! ».

« Hai ragione. Non posso capire quello che hai passato, ma io sono qui per chiederti scusa. » la implorò il ragazzo.

Aline s’irrigidì. « Non mi serve la tua compassione o, peggio, la tua pena. ».

Zayn strinse nuovamente il braccio. « Non sono venuto qui per questo. Mi dispiace per quello che ti è successo, ma, Aline, quello è il passato…Tieni! » disse, porgendole un foglietto.

La ragazza guardò curiosa il pezzo di carta e il ragazzo davanti a lei.

« È il mio numero. Chiamami quando vorrai darmi una seconda possibilità o se vorrai semplicemente parlare con qualcuno. » rispose Zayn, lasciandole il braccio ed andandosene.

Aline osservò il biglietto, lo accartocciò decisa a buttarlo, ma all’ultimo momento, cambiò idea e lo mise nella borsa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Hellooooo! I'm back!

Scusate per l'attesa... Allora succedono tante cose in questo capitolo: si scopre di più sul passato di Aline, si vede un'altro lato del nostro Zayn e i primi amori sbocciano. E un nuovo personaggio fa la sua apparizione, William!

Cosa pensate di lui? Io provo amore e odio verso di lui. S'incomincia a che a vedere la gelosia di Louis e gli equivoci cominciano ad apparire. ( Io li adoro! ) 

In questo capitolo adoro Harry ed è tenerissimo con Evie. Dureranno? Vedremo... 

Ora vi lascio, vi aspetto alla prossima.

 

See ya! 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


La notte stava scendendo ed il freddo aumentava. 

Liam si era appoggiato alla ringhiera della terrazza, un soffio d'aria lo investì. Rabbrividì e si accoccolò nel suo giubbotto.

Alzò lo sguardo e vide Sophie in un angolo, sofferente.

« Sophie, tutto bene? » chiese, avvicinandosi.

La ragazza rimase immobile: muoversi o parlare signifiava sentire più freddo.

« S-sì. » sussurrò, poco convinta.

Liam capì che la ragazza mentiva, perchè nonostante il buio, aveva visto che stava tremando. Scosse la testa, si avvicinò e le mise il proprio cappotto sulle spalle nude.

« No, no! Sto bene, tienilo tu. » protestò la ragazza, togliendosi il giubbotto e porgendolo al ragazzo. 

Liam lo prese, ma, come aveva fatto in precendenza, glielo mise sulle spalle.

« Serve più a te... » mormorò, abbracciando la ragazza.

Sophie sobbalzò: quel ragazzo era un mistero. 

Non appena l'abbracciò, Liam fu pervaso da una strana calma che non sentiva da tanto tempo. Si accigliò e si domandò il perchè quella ragazza lo sconvelgesse così tanto.

« Grazie. » sussurrò la ragazza, stringendolo.

Rimasero in quella posizione per molto tempo. Nessuno dei due parlava, non volevano interromprere la calma formatasi.

« Liam... » incominciò Sophie, spezzando il silenzio. « ...Tu stia bene? »

Il ragazzo si scostò per guardarla negli occhi, non aveva capito il senso della domanda.

« È solo una mia sensazione, ma... Ti vedo triste. Sorridi, ma non è un sorriso felice. Vorrei aiutarti, ma non so cosa potrei fare... » si spiegò Sophie.

Liam era esterrefatto: solo Zayn e gli altri avevano capito che lui non era felice, che stava solo fingendo. Nessuno era riuscito a capirlo, come aveva fatto quella ragazza?

Inconsciamnete, incominciò ad accarezzarle i capelli, stava cercando di capire.

« Liam? » domandò Sophie, alzando la testa.

« Sei molte perspicace. ». Sorrise. « Sto ancora soffrendo per Danielle. Credevo di nasconderlo bene, fino ad ora. Tu stai abbattendo tutte le mie certezze. »

« Ed è una cosa brutta? » chiese la ragazza, premendosi al suo petto.

« Sì... No...Non lo so. Mi sento strano, ma non mi dispiace. » concluse.

Sophie era felice, non solo perchè era abbracciata a Liam, ma soprattutto perchè era riuscita ad avvicinarsi al ragazzo.

« Forse è meglio se torniamo giù. » disse il ragazzo, staccandosi.

Non appena Liam si scostò, il gelo pervarse il corpo ed il cuore di Sophie. Aveva la sensazione di dover fare qualcosa, prima che il ragazzo si allonanasse e la chiudesse fuori. Prese tutto il coraggio che aveva in corpo e si avvicinò a lui.

« Liam... » lo chiamò.

Il ragazzo, sentendosi chiamare, si girò curioso. La sua curiositò si trasformò in sorpresa, quando Sophie lo prese per mano.

« Sappi che ci sarò sempre, se avrai bisogno di parlare, di sfogarti o anche solo per distrarti! » disse, dandogli un bacio sulla guancia. « Ti precedo. » aggiunse, scendendo.

Liam rimase immobile, cercando di dare un senso alle parole della ragazza, senza riuscirci.

« Cosa mi stai facendo? » chiese, mettendosi una mano sul cuore.


La cena era ormai finita da mezz'ora. Tutti si erano trasferiti in salotto per parlare, tranne Louis e Shane.

I due ragazzi erano andati in camera del primo per restare un po' soli.

Shane stava girovagando per la stanza: era nervoso.

Louis era seduto sul letto ed osservava il ragazzo, divertito.

« Non mordo! » rise.

Shane sobbalzò. Si fermò e si girò a guardarlo intensamente.

« Sono solo un po' nervoso. » deglutì.

Louis si alzò e lo raggiunse.

« E perchè? Ci conosciamo da tanto, siamo praticamente cresciuti insieme... » sussurrò, accarezzadogli lentamente il petto.

Shane s'irigidì, stava cercando di trattenersi e lui non non lo stava aiutando.

« Louis, smettila. Ho capito cosa vuoi fare... » mormorò.

« E cosa vorrei fare? » sussurrò, dandogli un bacio sul collo.

Shane era al limite, doveva fermarlo. Prese Louis per la vita e lo scostò, sorprendendo l'altro.

« Ma... Cosa? » protestò il ragazzo.

Shane si avviò verso la porta, sul suo viso c'era solo tristezza.

« Io non ti voglio solo per il tuo corpo. Lo sai benissimo che sono innamorato di te... » iniziò, esasperato. «... Ma, ma tu adesso... Non so cosa stai pensando... Scusa, è meglio che vada. » concluse, aprendo la porta.

Louis sentì una fitta percorrergli il petto

« Shane, aspetta! » urlò, inseguendolo.

L'altro si bloccò, ma non si girò per guardare il ragazzo.

« Io... Io... Io non so se sono immamorato di te, ma mi piaci. Proviamoci. » disse d'un fiato.

Shane si girò, sorpreso. « Sei sicuro di quello che hai detto? » gli chiese e vedendo che l' altro annuì, sorrise.

« Bene. » mormorò, avvicinandosi e catturando le sue labbra in un bacio vorace.

All' inizio, Louis si sorprese della ferocia di Shane, ma, poco dopo, schiuse le proprie labbra, accettandolo. Sollevò il braccio e lo mise dietro il collo di Shane, spingendolo verso di lui. I due ragazzi si interruppero solo per riprendere fiato.

La risata di Shane riempì la stanza, si scostò per guardare Louis negli occhi.

« Sei bellissimo. » gli disse, abbracciandolo.

Il ragazzo si lasciò abbracciare, non riusciva a condividere la gioia dell'altro. Lui era solo un bugiardo.


Zayn era passato dal retro, non aveva voglia di rispondere alle domande degli altri, almeno non subito.

Stava passando davanti alla camera di Louis, quando la porta si aprì. Qualcuno stava per uscire, ma la voce di Louis bloccò la persona.

« Shane, aspetta! » urlò l'amico.

" Shane, ecco chi è... " pensò Zayn.

Il ragazzo doveva andarsene, ma la curiosità lo pervarse. Sentì tutto: la confessione di Louis, la sua incertezza e la risposta di Shane. Capì che era meglio andarsene, quando sentì degli ansiti. Corse verso la sua stanza e si fiondò dentro. Si buttò sul letto e accese l'i-pod, ma neanche quello riuscì a calmarlo. Quando aveva capito he si stavano baciando, qualcosa dentro di lui si era infiammato.

Zayn non riusciva a capire quale fosse il suo problema, non era arrabiato, allora cos'era? Continuò a chiederselo fino ad addormentarsi.


Due settimane dopo


I ragazzi erano nella stanza di Niall per giocare alla playstation. Adoravano passare le giornate così, soprattutto se pioveva.

Zayn si alzò per prepararsi a giocare, quando il suo telefono squillò. Guardò il display, ma non riconobbe il numero.

« Pronto? » rispose, titubante.

« Zayn... Sono Aline. » dichiarò la voce.

« Ah, ciao. » salutò nervoso.

« Possiamo incontraci tra mezz'ora? » chiese la ragazza tutto d'un fiato.

Zayn era sconvolto, Aline l'aveva finalmente chiamato. Sorrise nel sentirla nervosa quanto lui.

« Certo. Dove? » chiese, sedendosi sul letto.

« Avevo pensato al parco, ma siccome piove non saprei... » rispose la ragazza.

« Vieni qui! » le disse, ma ricordandosi che i ragazzi erano a casa, preferì di no. Voleva parlarle da solo e in un posto tranquillo. « Meglio di no. Da te? »

« Mmmmh, non penso sia una buona idea. » ribattè lei, scoraggiata.

Zayn pensò per qualche secondo e, alla fine, ebbe un' illuminazione.

« Passo a prenderti in macchina tra un quarto d'ora. A dopo. » riattaccò.

« Chi era? » chiese Liam, girandosi verso di lui.

« Un vecchio amico. Ha chiesto se ci possiamo vedere... » mentì Zayn, alzandosi.

« Mh, ok. » rispose poco convinto, sapeva che l'amico stava mentendo.

« Fallo venire qui. Faremo i bravi bambini. » gli promise Harry, facendogli gli occhi dolci.

Zayn rise. « Nah, vado io da lui. Ci vediamo. » disse, uscendo dalla stanza.

I ragazzi guardarono stupiti l'amico, ma lasciarono correre. Orami erano abituati alle sue stranezze, quindi ritornarono a giocare.

« Da chi andrà veramente? » sussurrò Niall.

Louis lo sentì ed incominciò ad immaginare l'amico di Zayn. E se stesse mentendo e se invece di un amico, doveva incontrare una ragazza? Il solo pensiero lo fece stare male.


Aline era appena uscita di casa, quando vide la macchina del ragazzo fermarsi. Fece una corsa, per non bagnarsi troppo, e salì.

« Bene, dove andiamo? » chiese la ragazza, mettendosi la cintura.

« Non saprei, io ho solo pensato di venire qui con la macchina. Speravo venisse in mente qualcosa a te. » confessò Zayn.

Aline sospirò, ma le venne in mente il luogo perfetto.

« Conosco un posto... Ti piace il the? » chiese.

Il ragazzo non capiì il senso della domanda, ma rispose ugualmente.

« Preferisco un buon caffè, perchè? »

Aline sorrise. « Quel bar ha di tutto e non devi preoccuparti di essere riconosciuto. Le persone, che di solito frequentano quel bar, non ascoltano quel tipo di musica. »

Zayn sorrise. Era felice di parlare in modo civile con lei.

« Fammi strada! » disse, mettendo la marcia.


Evie era al settimo cielo: aveva un appuntamento con Harry. Finì di prepararsi ed andò in salotto ad aspettarlo.

Sophie e Shane stavano guardando la televisione e, quando la ragazza scese, sorrisero.

« Come siamo carine! » 

« Chi è il fortunato? » dissero all'unisono, scoppiando a ridere.

Evie arrossì, sapevano benissimo con chi sarebbe uscita.

« Aline? » chiese, cercando di distrarli.

Shane alzò le spalle. « Non lo so. Credo sia uscita. »

« Sì, è uscita dieci minuti fa. Ha lascito un biglietto dove ti diceva in bocca al lupo. » rispose Sophie, cambiando il canale.

« Oggi era un po' strana... » mormorò Evie. « Pensate stia bene? »

I tre amici si guradarono.

« Vedrai che saprà risolvere i suoi problemi, è di Aline che stiamo parlando. » disse Shane per tranquillizzare le due ragazze.

« Ma anche lei ha bisogno di aiuto, certe volte. » sussurrò Sophie, senza farsi sentire dagli altri.

Evie annuì. « Oddio, sono in ritardo! » urlò, guardando l'orologio. « Harry, sarà già arrivato! Ciao ragazzi! » li salutò, correndo alla porta.

« Divertiti! » le urlarono i due dal divano. 


« Il solito, Frank. » disse Aline al cameriere. « E per lui... »

« Io prendo un cappuccino aromatizzato alla vaniglia con tanto cacao. » rispose Zayn.

« Arrivano subito. » rispose Frank.

Attesero le loro ordinazioni in silenzio. Quando arrivarono ringraziarono il cameriere, ma poi il silenzio cadde nuovamente.

Zayn, non sopportando quella situazione di stallo, si schiarì la voce.

« Carino. È appartato e discreto, mi piace. Ci verrò più spesso. » disse, nervoso.

« Già. » mormorò Aline, ritornando a bere il suo thè.

« Aline... » incominciò il ragazzo.

« Mi picchiavano... » sussurrò.

Zayn si sporse, perchè non riusciva a sentirla, talmente parlava a voce bassa.

« A scuola... Mi picchivano. Questa storia è andata avanti fino alle superiori. Ogni giorno era uguale a quello precedente, ero... » si fermò per riprendere fiato e per asciugarsi le lacrime.

Zayn la prese per mano, incitandola a contunuare.

« ... Venivo presa di mira. Non riuscivo a difendermi, ero inerme. Non ne parlavo con i miei genitori per non deluderli, per non dargli un ulteriore peso e perchè mi vergognavo... » si fermò nuovamente per bere un sorso di thè.

Zayn era inorridito, non avrebbe mai immaginato che, la ragazza davanti a lei, avesse sopportato tutto quel dolore.

« Aline, io... » incominciò.

« Un giorno ero stanca di tutto e decisi di farla finita. È solo grazie a Sophie ed Evie che ora sono qui a parlarti. Quando l'ha scoperto Shane, era furioso. Voleva andare da tutti loro e fargliela pagare. » continuò la ragazza, sorridendo al ricordo dell'amico.

Zayn strinse la mano di Aline.

« Mi dispiace. Mi dispiace di essere stato uno stronzo. Ho parlato senza pensare e sono estremamente pentito. Non ti sto dicendo questo perchè provo pena, anzi penso che tu sia una delle persone più forti che conosca. » le disse, spostandosi vicino a lei per abbracciarla.

« Zayn... » mormorò, stringendosi a lui.

« Aline, diventeresti mia amica? » chiese il ragazzo, sorprendendola.

Aline rise contro il suo collo.

« Me lo hai chiesto come se mi stessi chiedendo di sposarti. » lo schernì lei.

Zayn rise, ma tornò subito serio.

« Non sto scherzando. Voglio starti vicino e voglio conoscerti meglio... » confessò.

« Se ti stai proponendo, sappi che non sei esattamente il mio tipo. » mormorò la ragazza, appoggiando la testa sulla sua spalla.

« Ma come? Non ero il tuo preferito? » scherzò Zayn.

Aline rise di nuovo. « Sì, solo per la tua voce. Tu sei l'opposto del mio tipo ideale. »

Il ragazzo si scostò a guardarla, era dannatamente seria.

« Guarda che mi offendo. » disse, facendo il finto offeso.

Aline sorrise e abbracciò il ragazzo. Zayn la strinse maggiomente e sentendo che si rilassava, si rilassò anche lui.


« Questo bar è stupendo, me l'ha consigliato Aline. » disse Evie, entrando nel locale.

« Sembra carino. » commentò Harry, seguendola.

« Già. E mi ha detto che ci sono dei tavoli un po' più privati per... ».

Evie si bloccò, vedendo la scena davanti ai suoi occhi.

« Evie? » la chiamò Harry, ma non appena alzò lo squardo, capì lo stupore sul viso della ragazza.

Davanti ai loro occhi, c'erano Aline e Zayn seduti ad un tavolo abbracciati.

« Nascondiamoci, si stanno alzando. » sussurrò Evie, tirandolo dietro una colonna.

I due osservarono Zayn e Aline andarsene, notando che erano mano nella mano.

« Cosa pensi sia successo? » chiese Evie, curiosa.

« Non lo so, ma vorrei saperlo. » rispose. « Ma non adesso. Ora il mio unico pensiero sei tu. » aggiunse, baciandola.

Harry pensò a Louis. Era confuso. Non voleva che il suo migliore amico soffrisse, ma non voleva neanche che a soffrire fossero Aline e Zayn.


Due giorni dopo


Shane, Evie, Aline e Sophie erano insieme, dopo tanto tempo.

« È bello essere qui tutti insieme. » disse Shane, espromendo il pensiero comune.

« E di chi è la colpa? Non fai che stare col tuo ragazzo. » lo prese in giro Sophie.

« Tu dovresti solo vergognarti, non fai altro che messaggiare con Liam e andare da lui. » disse Evie, difendendo il ragazzo.

« E tu con Harry? Passate ogni momento libero insieme. » la schernì Aline.

« E tu sei sempre uscita. In queste due settimane non ti ho vista una sola volta. » la sgridò Shane.

I quattro amici scoppiarono a ridere, era passato tanto tempo dall'ultima volta che avevano bisticciato così.

« Per festeggiare la rimaptriata, facciamo qualcosa stasera! » propose Shane.

Le tre ragazze annuirono, avevano voglia di divertirsi.

« Sì, ma cosa? » chiese Evie.

Un telefonò trillò.

« È il mio! » urlò Aline. Aveva ricevuto un messaggio, leggendolo, sorrise. « Che ne dite di un disco/pub? » chiese, alzando gli occhi.

Shane ed Evie annuirono, ma Sophie era titubante.

« Non preoccuparti, c'è una parte del locale che è normale. Non devi per forza ballare. » aggiunse Aline, intuendo i pensieri dell'amica.

Sophie annuì, soddisfatta.

« Bene, gli dico che ci siamo. » mormorò la ragazza, scrivendo un messagio.

« A chi? » chiese Shane.

« A Zayn. » rispose, distratta.

« COSA? » urlò Sophie, facendo sobbalzare Aline. « Da quanto ti senti con Zayn e perchè non ce lo hai detto? »

Aline sbiancò, si era scordata di parlarne coi suoi amici.

« Emh... L'altro... L'altro ieri ci siamo chiariti. » rispose.

I tre amici la guardarono sospettosi.

« Vi sto dicendo la verità! » si difese. « Mi sono scordata di dirvelo e poi eravate tutti troppo occupati per ascoltarmi... »

Sophie si alzò ed andò ad abbracciarla. 

«Stupida! Noi ci saremo sempre per te, come tu lo sei sempre stata per noi. »

BIP. Messaggio.

«Zayn chiede se andiamo da loro prima, il posto è a pochi minuti dalla loro casa. » riferì Aline.

« Sono ancora sconvolto per la notizia... Comunque digli che va bene. » rispose Shane per tutte.

« Ok. Dico che saremo là per le dieci. » disse, scrivendo la risposta.

BIP.

«Dice che è perfetto e vi saluta... Non ci resta che iniziare a prepararci e visto che voi tre ci mettete due ore per prepararvi, dovete sbrigarvi. » scherzò Aline.

I tre amici annuirono. Sophie e Shane corsero verso le scale per essere i primi ad andare in bagno e, sentendo il gran trambusto e le urla della ragazza, doveva aver vintoil ragazzo.

Evie era rimasta in salotto con Aline, doveva parlarle.

«Aline... Dovrei parlarti... » incominciò.

« Dimmi. ».

« L'altro giorno ti ho vista con Zayn. Ero uscita con Harry e vi abbiamo visti al bar. Non sapevo cosa pensare, ma adesso che ci hai detto che vi siete chiariti, mi sento più leggera. » le confessò l'amica.

Aline rimase immobile, ma alla fine sorrise. 

« Grazie per non aver detto nulla... Vai a farti bella per Harry. Forza! » disse, spingendola verso le scale.


Zayn entrò in cucina dove stavano mangiando gli altri, si mise davanti ed attirò la loro attenzione.

« Chi ha voglia di andare al pub stasera? » chiese.

« Quello con la discoteca? » chiese Harry.

Zayn annuì. I ragazzi ci pensarono qualche secondo e, alla fine, annuirono.

Louis si alzò e prese il cellulare dalla tasca dei calzoni.

« Chiamo Shane, chiedo se vengono anche loro. » disse, componendo il numero.

« Lascia perdere. Ho già ciesto e ci sono. Ho sentito prima Aline. » lo bloccò Zayn.

« Aline? » chiese Niall, curioso.

Il ragazzo annuì e rimase a fissere i quattro ragazzi davanti a lui che lo guardavano, stupiti.

« Da quando vai d'accordo con lei? Non ti stava evitando? » chiese Liam, scrutandolo.

« Ci siamo chiariti... » rispose, chiudendo il discorso.

Louis non credette alle proprie orecchie: Zayn era cambiato, era diventato più aperto con le persone... anche con Aline. Il cuore gli pulsò più forte, quasi volesse uscre dal petto.

« Posso invitare Andy? È da una vita che non lo vedo. » chiese Liam.

« Certo. chiamate chi volete, più siamo e più ci divertiremo. » rispose Zayn. « Ah, saranno qui per le dieci. » aggiunse, salendo a prepararsi.

Harry era rimasto in silenzio. Lui sapeva di Aline e credeva che ci fosse dell' altro, ma non disse nulla. Non voleva ferire Louis.


Shane e le ragazze arrivarono in ritardo di trenta minuti. Quando bussarono, andò ad aprirgli un Niall sorridente.

« Scusate il ritardo. » si scusò Sophie.

« Non preoccuapatevi. Anche qui ci sono dei ritardatari. » li rassicurò, facendoli entrare.

« Buona sera. » li salutò Liam. « Questo, è Andy, un mio amico. » disse, indicando un ragazzo seduto sul divano.

Andy si alzò per presentarsi.

« Piacere. ». Sorrise.

Le tre ragazze rimasero abbagliate dalla bellezza di quel ragazzo. Solo dopo parecchi minuti si ripresero e lo riconobbero.

« Wow! Sei molto più figo dal vivo che in foto! » si lasciò sfuggire Aline.

Il ragazzo rise, facendo sciogliere le ragazze.

Nel frattempo, Louis era arrivato e aveva salutato Shane con un bacio. Passò alle ragazze e quando arrivò ad Aline la squadrò.

« Dimmi che non lo avete fatto apposta. ». Sospirò.

« Cosa? » chiese la ragazza, ma, quando Louis indicò Zayn mentre scendeva le scale, capì.

Erano vestiti uguali. Aline scoppiò a ridere, attirando l'attenzione di tutti.

« Perchè ridi? » chiese Zayn.

Aline ci mise un po' per smettere di ridere e riprendere fiato.

« Guardaci! Guardami e guardati! » gli rispose, riprendendo a ridere.

Il ragazzo fece quello che la ragazza gli disse e, quando capì, scoppiò a ridere anche lui.

« Ma sono impazziti? » chiese Harry, continuando ad abbracciare Evie.

« No, solo idioti! » rispose Sophie, scuotendo la testa.

« Ci siamo tutti? » chiese Niall, uscendo dalla cucina con un sacchietto di patatine in mano.

« No. Tra poco dovrebbe arrivare un mio amico... » DRIN! « Eccolo! » disse Harry, andandogli ad aprire.

« Ragazzi, questo è William. William, loro sono Shane, Sophie, Evie ed... »

« Aline. » lo interruppe il ragazzo., avvicinadosi.

La ragazza, che aveva smesso di ridere non appena aveva sentito il proprio nome, sbiancò.

« William. Cosa, cosa ci fai qui? » chiese, fissandolo.

« Anch io sono felice di vederti. » disse, dandole un bacio sulla mano.

Harry era confuso, come tutti i presenti nella stanza.

« Ma vi conoscete? » chiese.

« Sì. » rispose William, sorridendo.

« No. » rispose Aline, arrossendo.

Le risposte dei due ragazzi resero ancora più confusi i presenti.

« Ci siamo conosciuti in biblioteca, ma prima che potessi offrirle qualcosa da bere, è scappata. » spiegò il ragazzo, non distogliendo lo sguardo dalla ragazza.

Aline era agitata. William era carino, ma il suo comportamento non la convinceva. Era troppo gentile con lei.

Zayn si accorse del nervosismo dell' amica e decise di aiutarla. Si avvicinò e la tirò verso di sè.

« Noi prendiamo l' Audi. Ci vediamo là! » dichiarò il ragazzo, prendendola per mano ed uscendo.

I ragazzi nella stanza sobbalzarono, non solo sentendo la porta chiudersi, ma, soprattutto, perchè i due erano andati via insieme e per mano.

Louis sentì la familiare fitta al cuore, sentire Zayn parlare di Aline era una cosa, ma vederli insieme era straziante. Doveva sbrigarsi e capire se l'amico porvava qualcosa per lui. Altrimenti sarebbe morto di crepacuore.

William rimase immobile, sapeva che non sarebbe stato facile conquistare Aline, ma non si sarebbe mai aspettato la presenza di un rivale. Sorrise, la storia di faceva interessante.


Quando gli altri arrivarono, videro che Zayn ed Aline avevano preso un tavolo e che stavano condividendo una birra.

« Potevate aspettarci! » si lamentò Niall, sedendosi di fianco a Zayn e rubandogli la bottiglia.

« Volevo far provare la macchina ad Aline. » mentì il ragazzo.

Gli altri non si convinsero, avevano notati tutti che a casa c'era un'atmosfera tesa tra Aline e quel ragazzo. Anche Zayn, quindi lui l'aveva fatto per la ragazza.

« Vabbè, siamo qui. Divertiamoci! » urlò Harry, andando ad ordinare da bere per tutti.

Louis si era seduto vicino a Shane, che gli aveva messo un braccio dietro le spalle, ed incominciò a giocare con i suoi ricci.

Zayn notò ogni mossa dell'amico: li aveva già visti in atteggiamnti teneri altre volte, ma quel giorno gli provocò un dolore al petto.

« Vuoi ballare? » gli chiese Shane, sovrastando la musica.

Louis annuì, sorridendo. Adorava ballare.

I due ragazzi scesero in pista, attirando l'attenzione di alcune ragazze che si avvicinarono, ma che cambiarono idea, non appena videro l'intimità tra i due.

Sophie era già stufa, non le erano mai piaciute le discoteche. Decise di andare al pub, le stava venedo mal di testa.

« Aline. » chiamò, avvicinandosi per sovrastare la musica troppo forte. « Io vado di là, ho mal di testa. ».

« Ti accompagno. » si offrì la ragazza.

« No, resta col tuo Zayn. » rla bloccò, sorridendo.

Aline annuì poco convinta, quando Sophie decideva, era impossibile farle cambiare idea.

Liam era tornato dal bagno e notò subito che Sophie era sparita.

« Dov'è Sophie? » chiese ad Aline.

« È andata al pub, non le piacciono le discoteche. Volevo andare con lei, ma non ha voluto. » gli rispose, alzando le spalle.

Liam si diresse verso il pub, non voleva lasciare Sophie da sola.

La ragazza era seduta al bancone a bersi un succo di frutta, quella sera non aveva voglia di bere alcol.

« Ehi bellezza! » l'apostrofò un ragazzo, sedendosi sullo sgabello vicino al suo.

Quel ragazzo era tutto quello che Sophie odiava: biondo e pieno di sè.

« Come va? » chiese, avvicinandosi.

La ragazza cercò di ignorarlo, ma lui continuava a parlare.

« Io sono Keith, come ti chiami, dolcezza? » chiese, mettendole un braccio intorno alle spalle.

« Lei è con me! » gli intimò Liam, scostando il braccio del ragazzo. 

Keith lo guardò con sufficienza, ma se ne andò, sbuffando.

« Grazie! » mormorò Spohie.

Liam si girò a guardarla, era irritato. Come poteva una ragazza essere così sconsiderata?

« Cosa avresti fatto, se non fossi arrivato?» la sgridò il ragazzo, sovrastandola.

Sophie lo guardò sorpresa.

« Perchè sei così arrabbiato? Non mi è successo nulla e nel peggiore dei casi, l'avrei picchiato. » gli rispose, continuando a bere il suo succo.

Liam non credeva alle sue orecchie. Come faceva a restare così calma? 

« E se ti fosse successo qualcosa? Non sempre colpire una persona funziona.» disse, sedendosi.

Sophie sorrise. « Allora sono fortunata ad avere un caro amico, come te. » gli sussurrò, dandogli un bacio sulla guancia.

Liam era interdetto. Più tempo passava con quella ragazza, più si rendeva conto di diventare diverso, in qualche modo migliore.


Evie era al quinto bicchiere di vodka peach lemon. La ragazza non reggeva bene l'alcol, quindi al terzo bicchiere era completamnete ubriaca.

Niall la teneva d'occhio da un po' e, vedendola in quello stato, decise di creare qualche casino.

« Evie, ti va di ballare? » le chiese, prendendola per mano.

La ragazza accettò e seguì il ragazzo in pista.

Harry era appena tornato con una birra, cercò la sua ragazza, ma non la trovò sui divanetti. Osservò la pista e, trovandola, si irrigidì. Evie stava baciando Niall.

Il ragazzo s'infuriò, ma non poteva dare spettacolo nel locale, avrebbe aspettato e sistemato tutto a casa.

Si sedette, bevve un sorso della sua birra e guardò la sua ragazza, disgustato.


Aline osservava esterrefatta la sua migliore amica. Stava per andare a fermarla, quando William le bloccò la visuale.

« Vieni! » le ordinò, prendendola per un braccio e trascinandola in un angolo tranquillo del locale.

« A-aspetta! » cercò di dire la ragazza, ma William la bloccò contro il muro e rimase ad osservarla.

« Cosa stai facendo? » chiese Aline, incominciando ad irritarsi.

William le sorrise malizioso. « Ti sto solo guardando, l'ultima volta sei scappata troppo velocemente. ».

Aline arrossì, quel ragazzo aveva qualcosa di strano.

« È che non sono abituata a ricevere attenzioni. Sei troppo gentile e questo mi manda fuori fase, non so cosa pensare di te. » confessò la ragazza.

William l'osservò per alcuni minuti, pensando. Alla fine, decise.

« Non sei l'unica a non capire cosa ti stia succedendo, ma spero che questo riesca a chiarire le idee ad entrambi. » sussurrò, baciandola.

Aline era rimasta a bocca aperta, dopo le parole del ragazzo e, quello, diede l'opportunità a William di esplorare la bocca della ragazza con la propria lingua.

L'inizio fu lento ed accurato, ma quando William iniziò a giocare con la sua lingua, Aline si ritrovò a ricambiarlo e a circondare la testa del ragazzo con le proprie mani per approfondire il bacio. Si interruppero solo per riprendere fiato.

« Wow! » sospirò William, appogginado la propria fronte contro quella della ragazza. Sorrise, vedendo Aline con la bocca schiusa e resa rossa dai morsi. « Credo proprio di avere ancora le idee confuse. Meglio chiarirsi ancora un po'. » disse, impossessandosi nuovamente delle labbra di Aline.


Zayn non fu molto felice, quando William aveva trascinato via Aline, ma la ragazza sapeva cavarsela. In quel momento il suo unico pensiero era Louis appiccicato a Shane. I due ragazzi non si stancavano mai di toccarsi o guardasi. Il ragazzo riusciva a celare la sua irritazione, ma quando iniziarono a baciarsi Zayn non riuscì a rimanere concetrato. Si alzò troppo in fretta, facendo rovesciare il bicchiere sul tavolo, ma non gliene importava e senza guardare in faccia nessuno, prese il giubbotto ed uscì.


Aline e William si staccarono per riprendere fiato. La ragazza ansimava, quel ragazzo le faceva girare la testa. Si toccò le labbra gofie per i baci ed i morsi.

« E adesso, cosa pensi di me? » chiese William a due centimetri dalla bocca della ragazza.

« Io... Io...». La ragazza non finì la frase, perchè vide Zayn correre verso l'uscita.

« Scusami. » mormorò Aline, scostandolo e correndo via. « Zayn! » urlò, per sovrastare la musica.

William s'infuriò, dopo quello che era successo tra di loro, lei lo lasciavo lì da solo per un altro. Sorrise, la partita non era ancora perduta.

Zayn stava letteralmente correndo, voleva allontanarsi dal quel posto, da loro, da tutto.

« Zayn! ».

Il ragazzo si girò, per vedere chi lo avesse chiamato, e vide Aline. Si fermò.

Aline si fermò per riprendere fiato e, quando vide il viso sconvolto dell'amico, lo abbracciò.

« Ti prego. Ti prego, portami via. Ti spiegherò tutto, ma ti prego, andiamo!» la supplicò Zayn.

Aline annuì, non aveva mai visto l'amico così sconvolto. Lo prse per mano ed uscirono dal locale.








Helloooo!


Allora... L'amicizia di Liam e Sophie si sta facendo più profonda, cosa succederà tra i due? Louis mi ha fatto davvero arrabbiare in questo capitolo, io amo alla follia Shane e mi dispiace per lui. Louis si innamorerà di lui oppure continuerà ad aspettare Zayn? Parlando di Zayn, anche lui incomincia ad provare qualcosa. Sarà qualcosa di duraturo o solo di passaggio? Qui scopriamo anche parte del passato di Aline e anche un lato decisamente tenero di Zayn. Li adoro insieme. Come avete letto ricompare William che sopresa, è un amico di Harry. Chissà ome andrà tra lui ed Aline.

L'unica coppia felice l'ho stravolta e chissà se riusciranno a chiarire. Ed infine... La "fuga" di Zayn, cosa porterà? Lo scoprorete nel prossimo capitolo. 

Ho deciso di pubblicarne uno alla settimana, causa impegni universitari e altro... 

Per oggi è tutto, alla prossima.


See ya!



































Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Sophie e Liam erano rimasti tutta la sera a parlare, a scherzare e a commentare acidamente le persone che persone che passavano davanti a loro.Liam guardò l' orologio: erano le quattro.
« Sophie, è tardi. Sarà meglio andare a recuperare gli altri e tornare a casa. » le disse, alzandosi.
Sophie annuì controvoglia, non aveva voglia di andarsene. Era stata davvero bene col ragazzo. Quando i due ritornarono nella discoteca, notarono subito l'assenza di Zayn e Aline e che Harry era seduto sul divanetto ed era arrabbiato.
« Dov'è Aline? » chiese la ragazza.
« È andata via un'ora fa con Zayn. » rispose William, buttandosi sul divano accanto ad Harry.
I due ragazzi si guardarono esterrefatti.
« Chi è andato via con chi? » chiese Shane arrivando insieme a Louis.
« Zayn e Aline. » ripeté William.
Louis sgranò gli occhi, chiedendosi il motivo della loro " fuga" e da quando i due ragazzi erano diventati intimi.
Sophie si guardò in torno e, solo in quel momento, notò che anche Evie era sparita.
« Ed Evie? Dov'è? » chiese, preoccupata.
Harry, sentendo nominare il nome della ragazza, s'irrigidì.
« Non lo so. Era con Niall. » rispose, scostante.
Infatti, poco dopo, Niall arrivò con la ragazza sulle spalle.
« È crollata. » informò, facendola sdraiare sul divano.
Harry lo guardò intensamente, seguendo tutte le sue mosse; l'altro, sentendosi osservato, alzò lo sguardo verso l'amico. Il primo abbassò lo sguardo, non riusciva a guardarlo neglio occhi, non riusciva a guardare le labbra che avevano baciato la sua ragazza.  « Andiamo? » chiese, alzandosi.
« Sì. Forse è meglio se vi fermate da noi, non so se Evie riuscirà ad arrivare a casa... » propose Liam, guardando pensieroso la ragazza.
« Liam ha ragione. Per stanotte, o meglio il resto della giornata, fermatevi da noi. Le stanze ci sono. »  intervenì Louis, sorridendo.
Sophie guardò Shane che annuì. I ragazzi non avevano ragione, l'amica non avrebbe resistito fino a casa loro. Annuì.
« Forza tesoro, alzati! » disse, dandole un colpetto sulla guancia. 
« Lascia stare, la porto io. » si offrì Niall, abbassandosi e prendendola tra le braccia.
Harry se n'era andato non appena l'amico si era proposto, non voleva vederli insieme. Voleva solo tornare a casa e dormire.

 

Zayn e Aline erano appena arrivati a casa del ragazzo. Il ragazzo era agitato: continuava a girare intorno al divano, sperando di riuscire a calmarsi. « Zayn, calmati! Andiamo in camera. Devi stenderti, sei troppo agitato. » lo fermò la ragazza, prendendolo per il braccio.
Il ragazzo annuì e salì le scale, facendo strada. Non appena entrò nella sua camera, si lanciò sul letto e si coprì il viso con le proprie braccia, imbarazzato. Aline lo raggiunse lentamente, osservandolo, infine si sedette sul letto.
« Cosa è successo? » gli chiese, accarezzandoogli i capelli.
Zayn scostò le braccia e la guardò neli occhi. « Credo... Credo di provare qualcosa per Louis. » sussurrò.
Aline sorrise. Aveva notato gli sguardi che l'amico lanciava verso il ragazzo, ma non aveva ancora capito come interpretarlo... Fino ad ora.
« E cosa c'è di male? » chiese curiosa, vedendolo frustrato.
« Niente... Non so... Però io... Io sono etero. Quindi non capisco perchè mi innervosisco e addirittura mi arrabbio, quando lo vedo con Shane... Non so cosa pensare... » sbottò, alzandosi a sedere.
Aline gli strinse la mano per dargli il suo sostegno.
« Quando ti piace una persona, non importa di che sesso sia. Ti piace e basta. » mormorò la ragazza.
Zayn, che non aveva distolto per un solo secondo gli occhi da quelli della ragazza, sorrise. Sorrise, felice della sua presenza, ma anche per nascondere l'insicurezza.
« Aline, non so cosa fare. Non vorrei sperare in qualcosa che non ci potrà mai essere. Non voglio soffire. » sussurrò.
Aline lo abbracciò, capendo che il ragazzo ne avesse davvero bisogno.
« Tesoro, non preoccuparti. E sappi che lui è cotto di te, stravede per te. Non so perchè si sia messo con Shane, ma quando ti guarda nel suo sguardo c'è amore. E ti posso assicurare che non è fraterno... Se non sei convinto, ti aiuterò io a capire. Non ti lascio solo. » lo rassicurò, abbracciandolo.
Il ragazzo la strinse più forte, era commosso dalle parole della ragazza e sinceramente colpito dalle sue parole. Zayn sperava fossero vere, sperava che anche l'altro provasse i suoi stessi sentimenti, ma sapeva che non sarebbe stavo semplice. Strinse ancora più forte la ragazza, aveva trovato un' alleata, una persona che non lo avrebbe abbandonato, che gli sarebbe sempre stato vicino. 
« Grazie. Sei fantastica! » sussurrò, bacinadole la guancia.
Rimasero abbracciati per molto tempo, volevano sentire l'uno la presenza dell'altra. Zayn voleva essere rassicurato, protetto e Aline voleva lo stesso, perchè con tutto quel casino, si era comletamente dimenticata di William. Come se avesse sentito i suoi pensieri, il ragazzo si staccò il necessario per guardarla nuovamente neglio occhi e le chiese del ragazzo.
« Tutto bene con quel ragazzo, William? » chiese.
Aline pensò, non sapeva se fosse il momento di raccontargli l' accaduto, ma decise di buttarsi.
« Ci siamo baciati... » confessò.
Zayn la guardò intensamente, aspettando che trovasse il coraggio e continuasse di raccontare. La ragazza aspettò qualche minuto, preso un bel respiro ed incominciò a raccontare da quando erano andati via in discoteca fino a quando lei lo aveva visto correre via. Zayn si scusò, pensando che fosse colpa sua, ma Aline scosse la testa, spiegandogli che lui era molto più imprtante di un semplice ragazzo. I due ragazzi, mentre Aline raccontava, si erano sdraiti sul letto, abbracciati e quando finirono di parlare, rimasero in silenzio beandosi della prsenza dell'altro.
« Beh, direi che nessuno dei due se la passa bene. » commentò Zayn, interrompendo il silenzio.
« Mh. » mugugnò Aline, stancamente.
Zayn attese che la ragazza aggiungesse qualcosa alla risposta monosillabica, ma Aline rimase in silenzio. Il ragazzo si scostò e sorrise, vedendola addormentata. Fece per scostarsi e lasciarle il letto, ma Aline si era aggrappata alla maglietta, obbligandolo a restare. Sorrise nuovamente, si allingò e prese una coperta per coprire entrambi. Si riposizionò la ragazza tra le braccia ed in pochi secondi crollò, cullato dai respiri regolari di Aline.

 

Sophie si era alzata presto per non disturbare Evie e per cercare Aline, era sicura che anche la ragazza si era femata a casa dei ragazzi. Cercò nelle stanze vicino alla sua, ma non la trovò. Stava  per scendere in cucina, magari si era alzata ed era andata sotto per fare colazione, quando s' imbatté in Louis.
« Buongiorno. » lo salutò.
« Ciao Sophie. » ricambiò mezzo addormentato. « Cosa ci fai alzata a quest'ora? » chiese.
« Sto cercando Aline e tu? È strano che tu sia sveglio così presto. ».
Louis abbassò gli occhi, nervoso.
« Sto andando da Zayn. Ieri è andato via troopo in fretta e volevo sapere come stava. ». 
« Se non disturbo vengo con te, così poi mi aiuti a cercare Aline. » propose la ragazza, sorridendo.
Louis annuì, precendendola. Arrivati davanti la porta di Zayn, bussò e non ricevendo nessuna risposta, aprì ed entro. Sophie vide Louis bloccarsi non appena varcò la soglia, si avvicino per capire cosa lo avesse sconvolto così tanto. Mise dentro la testa e per poco non cadde per terra dallo stupore. Aline e Zayn stavano dormendo nello steso letto ed erano abbracciati.
« Che succede? » chiese Harry, facendoli trasalire. Stava scendendo per mangiare qualcosa, ma aveva visto i due ragazzi immobili davanti la stanza di Zayn e si era incurosito.
Sophie, invece di rispondergli, allungò la mano ed indicò i due ragazzi sul letto. Harry sgranò gli occhi e subito si diresse verso Louis, vedendolo immobile.
« Ehi Lou. Amico ci sei? » gli chiese, dandogli una baotta sulla spalla. Il ragazzo non lo sentì, non riusciva ad alzare lo sguardo. « Louis! » lo chiamò ancora.
« Lascia perdere! È meglio se svegliamo gli altri due. » disse Sophie.
Harry annuì, si avvicinò al letto e ci saltò sopra, cercando di svegliare i due ragazzi. Provò a chiamarli, ad urlare, ma nessuno dei due sembrava volersi svegliare.
« Zaaaaaayn, Aliiiiine! Svegliaaaa, è mattina! » urlò il ragazzo nelle loro orecchie.
Zayn mugugnò, ma, invece di alzarsi, prese la coperta e se la tirò sopra la testa, coprendo entrambi. Louis, vedendo quella scena, scoppiò di rabbia. Andò diretta verso il letto e li scoprì violentemente.
« Sveglia! » sbraitò.
Dopo parecchi minuti, Zayn aprì gli occhi e, sbadigliando, scosse la ragazza di finaco a sè.
« Aline, Aline, sveglia! » le disse dolcemente, alzandosi e chiudendosi in bagno. Non si era minimamente accorto della presenza delgi altri ragazzi nella stanza. « Aliiiine! » la chiamò nuovamente.
La ragazza si alzò, scese con grande sforzo dal letto e si diresse con passo strisciante verso il bagno.
« Non posso crederci. Non ci hanno visto! » commentò Harry, esterrefatto.
« Aline è rincoglionita alla mattina, ma non credevo potesse peggiorare! » ironizzò Sophie, cercando di smorzare la tensione nella stanza.
« Anche Zayn lo è, ma... ».
Harry fu interrotto d aun urlo proveniante da bagno. I tre nella stanza si girarono verso l'origine del grido, spaventati.
« Zayn, smettila. Perchè lo hai fatto? Non potevi aspettare che fossi più sveglia? » urlò Aline. 
Zayn scoppiò a ridere. « Non prendertela, era solo un modo per svegliarti. Perdonami! ».
« Non guardarmi con quegli occhi, potevi essere meno violento. Mi ha fatto male... Quindi mi vendicherò! » sibilò la ragazza.
L'urlo di sopresa di Zayn arrivò alle orecchie dei ragazzi, seguito dalla risata soddisfatta di Aline. Louis voleva entrare in bagno, ma all'ultimo momento si fermò. Non voleva sapere cosa i due stessero facendo. Furono i dieci minuti più lunghi della sua vita e, quando Zayn aprì la porta, il ragazzo si rilassò. Sentimento che durò pochi secondi non appena vide che indossava solo un asciugamano in vita. Zayn, vedendoli, trasalì.
« Ragazzi! Da quanto siete qui? » chiese. 
« Da quando siete entrati in bagno. » rispose freddamente Louis.
Il ragazzo li fissò intensamente, annuì e rientro in bagno, uscendo subito dopo seguito da Aline. La ragazza stava chiedendo al ragazzo dei vestiti, ma, vedendo che non erano soli, trasalì. « Ra-ragazzi. Buongiorno. Da quanto siete qui? » chiese sorridendo, cercando di mascherare il nervosismo.
Sophie osservò l'amica, mezza nuda, e socchiuse gli occhi, ma decise che l'avrebbe torchiata in seguito.
« Da un po'. » rispose. « Comunque vieni con me. Non puoi rimanere nuda. ».
Aline arrossì, ricordandosi solo in quel momento di avere addosso solo un asciugamano. 
« Eh... Ma adesso non posso prendere i miei vestiti... » mormorò.
« Emh... Vado a prenderti io qualcosa e te li porto in camera. » si offrì Harry.
Aline annuì e lo ringraziò. Diede un bacio a Zayn, salutò Louis, che non la degnò nemmeno di uno sguardo, ed uscì insieme a Sophie ed Harry.
Zayn era rimasto da solo con Louis. Il ragazzo lo guardava fisso, sembrava arrabbiato e notò che teneva le mani strette a pugno.
« Emh... Lou- » iniziò.
« Allora, com'è stato? Ti sei divertito? Vedendoti così rilassato e felice, credo proprio di sì. » commentò acidamente.
Zayn si stupì dalla freddezza del suo tono, non sembrava neanche il suo amico.
« Louis, non è successo nulla. » rispose. « E anche se fosse successo, non dovrebbero essere affari tuoi... » aggiunse, incominciando ad irritarsi.
Louis strinse gli occhi: l'amico aveva ragione, ma lui non voleva vedere l'amico con altre persone.
« Hai ragione. Non sono affari miei, ma per rispetto verso gli altri non dovresti fare nulla. » ribatté.
« Rispetto per chi? Louis, ormai siamo cresciuti e nessuno si scandalizza per una cosa del genere. » disse Zayn, trocando la sua obbiezione.
« Quindi è successo davvero qualcosa... » sibilò l'altro.
« Non ho detto questo... Comunque non mi sembra il caso di parlarne adesso. » sospirò, prendendo dei vestiti.
« Già. Non dovremmo parlarne. » mormorò Louis, uscendo dalla stanza.
Appena la porta si chiuse, Zayn si sedette sul letto e sospirò tristemente.


Evie era ancora nel mondo dei sogni, quando Aline e Sohie entrarono in camera, sbattendo la porta. Evie sobbalzò, ma in pochi secondi si rimise comoda e risprofonsò nel suo sogno. Sophie, però, non era della stessa idea, andò dalla ragazza ed incominciò a scuoterla.
« Evie, Evie. Svegliati! » le urlò. La ragazza aprì un occhio e sbuffò. Non aveva voglia di alzarsi, perchè aveva un gran mal di testa.
« Cosa succede? » chiese sbiascicando.
Sophie sospirò. « Aline ha passato la notte con Zayn. ».
Evie ci mise un po' per carburare, ma quando capì le parole dell'amica, si svegliò completamente.
« Che cosa? » urlò, girandosi verso Aline. « E perchè sei in asciugamano? ».
« Te l'ho detto, ha passato la notte con Zayn e poi sono andati in bagno insieme per fare chissà cosa. » ripeté Sophie, esasperata.
Evie si avvicinò alla ragazza, aspettandosi i particolari. Sophie sorrise ed iniziò a raccontare l'episodio di quanche minuto fa, non tralasciando nessun particolare.
«Aline, è vero? » le chiese Evie, quando il racconto finì. « No. » rispose solamente.
« Allora cosa è successo? » chiese Sophie, fissandola.
Aline non sapeva cosa rispondere, voleva dire la verità, ma non voleva tradire Zayn. Non erano affari suoi e non spettava a lei dire il suo " segreto "... e poi c'era anche la questione di Shane. Decisamente troppi problemi. Scosse la testa, decidendo di non dire niente. L'importante è che lei e l' amico sapessere la verità, il resto non importava.
« Se non neghi, vuol dire che è davvero successo qualcosa... Sputa il rospo! » commentò Evie.
Aline stava per risponderle, ma qualcuno bussò alla porta. Era Harry e aveva portato dei vestiti puliti per Aline.
« Spero ti vadano bene... » si preoccupò il ragazzo.
« Grazie. » ringraziò Aline, andando in bagno.
Harry annuì. Sapeva di essere osservato da Evie, ma non voleva parlarle. Si grattò la testa. 
« Sarà meglio che vada. » rispose, Evie si alzò e lo bloccò, prendendolo per il braccio.
Harry guardò il braccio, lo scostò ed uscì senza voltarsi. La ragazza lo oservò chiudersi la porta alla spalle, voleva fermarsi, ma un forte mal di testa la colpì.
« Perchè si è comportato in quel modo? » chiese con le lacrime agli occhi.
« Non lo so. Vedrò di scoprirlo. » le promise Sophie.
« No, ci penserò io dopo. Grazie, comunque. » sorrise.
Aline uscì dal bagno in quel momento e, vedendo l'amica in lacrime, andò ad abbracciala.
« Tesoro, tutto bene? » chiese.
« Lo spero. » sussurrò, abbracciandola.


Louis entrò di corsa nella stanza che condivideva con Shane. Il ragazzo stava beatamente dormendo abbracciato al cuscino. Louis si arrampicò sul letto, gattonò verso il ragazzo ed incominciò a dargli dei leggeri baci sul collo.
« Louis, se non la smetti, potrei saltarti addosso. » mugugnò Shane, girandosi a pancia in giù.
Louis non si arrese, si mise a cavalcioni sul ragazzo e ricominciò a baciarlo. Shane si lamentò, cercando di farlo smettere, era già al limite.
« Louis, per favore! » lo supplicò.
Il ragazzo sorrise e, finalmente, si spostò di lato, liberando il ragazzo. Shane non perse l'occasione e con uno scatto fulmineo lo bloccò sotto di sè.
« Piccola vendetta! » sussurrò, percorrendo la linea della sua mascella e del suo collo. Louis cominciò ad ansimare, voleva toccarlo, ma le sue mani erano bloccate.
« Voglio toccarti. Lasciamo andare, ti prego! » lo supplicò.
Shane si fermò per guardarlo, sorrise ed incomincò a slacciargli la camicia, senza prestare attenzione alle parole del ragazzo. I baci dal collo passarono al petto e al ventre. Shane stava esplorando ogni centimentro del corpo di Louis e, finalmente, gli liberò le mani. Louis ne fu felice, poteva dedicarsi al corpo del ragazzo. Incominciò ad accarezzargli i fianchi, per risalire verso il petto e riscendere nuovamente. Shane soffocò un gemito, sentire le mani del ragazzo su di sè, gli provocava un piacere immenso.
« Louis... » mormorò. 
Il ragazzo si sollevò per incontrare le sue labbra, fu un bacio molto lento e calcolato. Volevano sentirsi, conoscersi. Si tolsero i vestiti in fretta e rimasero solo coi boxer. Louis si posizionò tra le gambe di Shane, ma il ragazzo lo bloccò.
« Sei sicuro? Non vorrei che in un secondo momento, te ne pentissi. » sussurrò.
Louis lo guardò per qualche secondo. Sorrise e lo baciò, la sua risposta era chiara. Shane sorrise, baciandolo e, senza preavviso, gli infilò un dito dentro. Louis sussultò: sentiva dolore, ma meno di quel che si aspettasse. Shane si fermò preoccupato, vedendo del dolore sul suo viso. L'altro aprì gli occhi e fissò i suoi occhi in quelli del ragazzo. Istintivamente, mosse i fianchi, voleva di più.
« Shane... Voglio te... Ti prego. Non ce la faccio più. »
Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte, tolse le dita e si posizionò sopra l'altro e, lentamente, cominciò a calarlo sopra di sè, finché non entrò completamente in lui. Il ragazzo rimase immobile per lascire riprendere fiato a Louis e, non appena i fianchi dell'altro ripresero a muoversi, incominciò a spingere.


« Aline, adesso puoi lasciarmi. Sto bene. » la rassicurò Evie.
La ragazza non era molto convinta, ma vedendo la ragazza annuire, si rilassò.
« Chissà cosa è preso a quel ragazzo... Lui è pazzo di te. » commentò Sophie, sedendosi sul letto.
« Non lo so. Io non mi ricordo nulla e se ci provo mi viene mal di testa. » disse Evie, massagginadosi la fronte.
« Eh ci credo!! Hai quasi bevuto tutto l'alcol del locale... » la informò Aline. « Magari è successo qualcosa, mentre eri ubriaca. » suppose.
Evie sbiancò, l'amica poteva avere ragione. Doveva andare da Harry, si alzò troppo in fretta e rischiò di cadere. Solo la prontezza delle sue amiche riuscì a salvarla.
« Dove vuoi andare? » urlò Sophie. « Ti reggi a male pena in piedi! ».
Evie la guardò intensamente, lei doveva andare dal ragazzo.
« Devo andare da lui. Ti prego! » la supplicò.
Sophie l'osservo e, vedendo la testardaggine nei suoi occhi, annuì e la lasciò andare. Evie si precipitò fuori dalla stanza per cercare il ragazzo.
« Ah, l'amore! » commentò Aline, incrociando le braccia.
Sophie si girò di scatto verso di lei, si era ricordata della faccendo in sospeso con la ragazza.
« A proposito. Non mi hai ancora spiegato cosa è successo con Zayn. ».
La ragazz s'irrigidì, sperava che l'amica se ne fosse scordata.
« Ti ho detto che non è successo nulla. » ribatté. « Vado a prendere un po' d'aria. » aggiunse, uscendo.
« Aline! Il discorso non è finito qui. » le urlò dietro, prima che la ragazza chiuse la porta. « Perchè ho delle amiche così cocciute! » sospirò, sdraiandosi sul letto.


Harry era scappato in cucina, non riusciva a restare calmo quando era con lei.
« Harry! » si sentì chiamare. Era Evie.
Il ragazzo s'irrigidì, lei era proprio l'ultima persona che voleva vedere. Stava per andarsene, ma la ragazza lo bloccò, prendendogli il polso.
« Harry, cosa succede? Parlami, ti prego! » lo supplicò Evie.
Harry non la stava guardando, vedere i suoi occhi che lo supplicavano, era troppo doloroso. Tanto quanto vederla baciare Niall. Scostò il braccio e fece per andarsene.
« Harry! » sussurrò in lacrime.
« Non voglio parlarti. Non adesso, non dopo quello che hai fatto. » le disse, fissando il muro davanti a sè. Se l'avesse guardata, sapeva che sarebbe crollato.
Evie si lasciò andare a terra, sconvolta. Le lacrime non volevano fermarsi.
« Ti prego, non andartene! ».
Harry non l'ascoltò ed uscì dalla cucina, senza voltarsi.






 

Hello!

Eccomi tornata. Succedono un bel po' di cose in questo capitolo. Zayn confessa di provare qualcosa per Louis, non sembra molto felice, ma, grazie ad Aline, capisce che non c'è nulla di sbagliato. La scena del bagno la adoro, ho riso mentre la scrivevo. Louis, invece, era decisamente arrabbiato e geloso, quindi è andato dal nostro Shane. E, finalmente, arriviamo ad Harry ed Evie... Sì, li ho fatti litigare, o meglio, è Harry che ha fatto tutto. Pensate che si risolverà tutto? Vedremo :)

Ah, non ho riletto il capitolo, quindi mi scuso per eventuali errori grammaticali e altro :D

Ci sentiamo!

 

See ya! 



 


 







Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1353583