Nobody loves us- anche noi abbiamo un cuore.

di randomnessUnicorn
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Magikarp: un pesce inutile ma da un grande cuore. ***
Capitolo 2: *** Audino: quanti Punti Esperienza che ci doni! ***
Capitolo 3: *** Zubat: ma quanto sei fastidioso?! ***
Capitolo 4: *** Bellsprout: taglia quell' arbusto e anche quell'alberello visto che ci sei ***
Capitolo 5: *** Rattata- Cosa stai bramando? ***
Capitolo 6: *** Eevee- Perché vuoi che cambi? ***



Capitolo 1
*** Magikarp: un pesce inutile ma da un grande cuore. ***


 MAGIKARP



Tutti mi considerano un Pokemon inutile e debole. Secondo gli esseri umani sono solo un pesce strano e tonto. Non valgo niente per nessuno.
Passo le mie giornate a nuotare e a dimenarmi nelle placide acque di un laghetto sperduto tra le montagne. Le acque che lo plasmano sono pacate e accoglienti. Sono felice qui. Non potrei chiedere di meglio. Malgrado la mia vita sia noiosa e normale, posso considerarmi fortunato, anche se tutti provano indifferenza nei miei confronti. Infatti, non ho molto amici; i Pokemon d’acqua che vivono qui mi deridono e mi insultano, accusandomi di essere il disonore della nostra specie. Ma ormai mi sono abituato alle loro critiche, e passo oltre.
Alcune volte mi capita di salire in superficie, e mi metto ad osservare gli esseri umani che si divertono a pescare.
La pesca, che strano passatempo. Cosa ci trovano le persone a restare ore e ore sulla sponda di una pozza d’acqua aspettando che noi, poveri Pokemon, abbocchiamo all’amo?
Non capirò mai gli uomini.
Capita spesso che Pokemon della mia stessa specie, quindi Magikarp, vengano pescati. E altrettanto spesso gli allenatori o i pescatori assumano un’espressione disgustata appena ci guardano.
Perché? Non capisco. Non gli abbiamo fatto niente di male e ci schifano? Così senza motivo. Gli essere umani sono veramente delle creature bizzarre.
Ammetto di non essere il Pokemon più forte del mondo, né il più attraente o simpatico, ma non penso che questa sia una motivazione per trattarmi in questo modo.
Durante le giornate in cui osservo la gente sulla sfonda del laghetto, rimango basito perché alcuni di loro stranamente ci catturano. Ma perché? Prima ci insultate e poi come se niente fosse ci accogliete con voi? Non credevo che gli esseri umani fossero così ipocriti.
Ma poi comprendo il motivo. Loro vogliono solamente la nostra evoluzione. Loro non si curano affatto dei nostri sentimenti. Sono delle creature egoiste che pensano solo alla fama e alla gloria. Non badano ai nostri sogni, desideri o speranze. E non immaginano quanto io e gli altri miei fratelli soffriamo, ma non gliene importa nulla, loro vogliono solo diventare forti.
Non ho mai conosciuto nessuno che ci abbia apprezzato per quello che siamo, che ci abbia sorriso, che ci abbia detto che siamo speciali così come siamo, che ci abbia detto “ti voglio bene, non cambiare mai”. Nessuno, e credo che mai nessuno lo farà.
Per questo, ho sempre paura di nuotare dall’altra parte del lago, vicino la riva.
Ho paura di essere catturato.
Ho paura di dover abbandonare la mia casa.
Ho paura di evolvermi.
Ho paura di essere usato.
 
Ma non ho paura di vivere, perché sono orgoglioso di ciò che sono.
E sono fiero di essere un piccolo ed inutile pesce, ma che almeno possiede un grande cuore che batte sotto le sue scaglie rosse. 





{ OMG! Ma da dove mi è uscita questa cosa? °_°
Non avrei mai immaginato di scrivere una storia proprio su Magikarp, ma in un certo senso ne vado orgogliosa (?).
Comunque, penserete che sono pazza, vero? Forse lo sono. Ma avevo voglia di scrivere qualcosa di introspettivo per dare giustizia a quel povero Pokemon ç__ç in fondo è pur sempre una creatura di Dio… no?
Spero vi sia piaciuta e che vi abbia fatto riflettere (su cosa poi?).
 
Anyway, scriverò altre fict su altri Pokemon poco considerati-amati negli altri capitoli.
Perché sì, sono la giustiziera dei Pokemon emancipati (wtf?!).

Grazie e Arrivederci XD

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Capitolo 2
*** Audino: quanti Punti Esperienza che ci doni! ***


AUDINO 



Sono un Pokemon di tipo normale, come tanti altri. Spesso e volentieri aiuto le infermiere che lavorano nei Centri Pokemon. Rispetto ai miei compagni, sono stato fortunato perché sono capitato tra le braccia di un’infermiera dolce e gentile. Ma, purtroppo, non posso dire lo stesso dei miei simili, quelli che vivono allo stato selvatico.
Vivere al Centro mi ha dato la possibilità di conoscere tantissime specie di Pokemon diversa dalla mia. Mi sento appagato qui, perché posso rendermi utile alla comunità. Comunque, i Pokemon che curo mi raccontano spesso le loro storie, e alcune volte mi parlano degli allenamenti faticosi che fanno insieme ai loro amati allenatori.
Certe volte rimango perplesso perché dicono di combattere contro altri Pokemon, mandandoli perfino KO. Finché si tratta di un allenatore va bene, perché può comunque portare i suoi amici in un Centro a curarli; ma se sono Pokemon selvatici? Dove vanno a curarsi? Nessuno si prende cura di loro?
Un altro Pokemon una volta, invece, mi ha detto di aver incontrato altri esemplari della mia stessa specie, e di averli anche battuti. Ovviamente, non sono stato felice di sentire ciò; sono pur sempre i miei fratelli e sorelle, no?
Poi, mi spiegò che ogni Pokemon- quando viene sconfitto- regala dei punti esperienza. Quindi molto spesso gli allenatori combattono contro i Pokemon che donano tanti di questi punti.
E, guarda caso, combattevano sempre contro esemplari di Audino. Perché? Non capisco! Alla mia domanda mi rispose che noi doniamo al nostro avversario numerosi punti esperienza, quindi siamo molto utili durante gli allenamenti.
Dopo aver sentito quelle parole, ho avuto una fitta al cuore. Non ne capivo bene il motivo, ma tutte quelle informazioni mi avevano scosso.
Perché? Perché fare del male al prossimo solo per dei Punti Esperienza? Non ne vedo ragione alcuna. Non credevo che il mondo esterno fosse così violento.
 
No, non posso più stare qui, sapendo che i miei simili stanno soffrendo a causa dell’avidità di certi allenatori.
No, ne ho abbastanza. Abbandonerò questo posto, anche se mi ha dato molto, e le persone qui mi hanno insegnato molte cose. Ora userò tutti quegli insegnamenti per aiutare gli altri Pokemon.
Scusami infermiera Joy, ma i miei simili, così come tutti gli altri, mi aspettano. Hanno bisogno di me e delle miei cure.
 
 
Così Audino, dopo essere venuto a conoscenza di tutte quelle cose, decise di scappare dal Centro Pokemon per andare ad aiutare i suoi amici selvatici che, dopo tutto, non avevano nessuno che si prendesse cura di loro.




Ciao, eccoci qui al nuovo capitolo C:
Riflettevo su quale Pokemon usare e poi mi è apparso come una visione Audino e mi è venuta questa idea.
Ricordo che Audino dopo la lotta regala molti Punti Esperienza, quindi alla fine gli allenatori lo usano per allenare i Pokemon, infatti io lo facevo sempre, essendo pigra, ne approfittavo ç_ç ma forse sono stata egoista (?).
Comunque inizialmente avevo un’idea diversa, ma alla fine è uscita questa storia C: spero vi sia piaciuta u_u
 
Grazie e Ciauuu!!

LauretteH!

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Capitolo 3
*** Zubat: ma quanto sei fastidioso?! ***


ZUBAT



Sono un Pokemon come tanti altri. Non sono considerato speciale, né tanto meno amabile. Gli esseri umani mi ritengono fastidioso e in un certo senso non mi sopportano. Non che io faccia qualcosa per fargli cambiare idea. Infatti spesso li disturbo saltandogli addosso, e spaventandoli nelle caverne. Mi diverto a fare ciò; mi piace scorgere le loro facce terrorizzare appena mi vedono sbucare dall’oscurità. Mi catapulto sopra le loro teste senza nemmeno pensarci. Anche se spesso alla fine mi ritrovo malridotto, e con qualche ala dolorante.
Forse è questo il motivo per cui sono tanto odiato dalle persone?
 
Se cambiassi modo di agire le cose andrebbero diversamente? Mi vorrebbero bene?
In fondo sono stanco di stare in questa grotta da solo, nel buio e nell’umido. Vorrei conoscere l’ambiente esterno e le creature che vi abitano. Perciò prometto che da oggi in poi mi comporterò correttamente, e non darò più fastidio agli allenatori che entreranno qui dentro. Anzi, sarei molto lieto di fare amicizia con loro!
 
Mi poso sulla parete della caverna in attesa che qualcuno arrivi. La voglia di fare amicizia mi fa letteralmente tremare. Non vedo l’ora, sono così emozionato.
 
Ecco, c’è qualcuno!
Spicco il volo e plano verso colui che è entrato nella grotta. Non ho nessuna brutta intenzione, non stavolta. Voglio essere amichevole, magari in questo modo nessuno mi farà del male.
Atterro pian piano e mi metto davanti a lui, che non sembra avere un’espressione molto felice. Mi osserva e mi guarda storto. Eppure non ho fatto niente.
Sento che sta blaterando qualcosa, però non capisco il linguaggio umano. Il tono di voce non sembra affatto amichevole, no! Sta ringhiando qualcosa e ha lanciato una sfera rossa, dalla quale è uscito un altro Pokemon, e anch’egli sembra arrabbiato.
Ma cosa sta succedendo? Non capisco. Io non ho attaccato nessuno, allora perché loro attaccano me?
Senza nemmeno rendermene conto svengo, stordito. Mi risveglio poco dopo, senza nemmeno essere consapevole del tempo che stava passando. Almeno ero ancora vivo, e quella era già una buon cosa.
Ma perché mi hanno attaccato? Non ho fatto niente.
Non capisco proprio.
Ancora dolorante vado ad appollaiarmi su una roccia a riflettere su quello che era successo.
È possibile odiare qualcosa incondizionatamente e senza motivo? Evidentemente sì, gli umani sono in grado di farlo.
Dopo questa esperienza ho capito una cosa: non riuscirò mai ad essere amico di quella gente, né tanto meno avere un qualsiasi tipo di comunicazione con loro.
 
Niente è cambiato! Io ho tentato di cambiare, invece loro, al contrario, non ci hanno nemmeno provato. Perché devo cambiare per qualcuno che non lo apprezza?
Quindi non mi resta altro che tornare alla mia vecchia vita, e alle mie vecchie abitudini: continuare a dare fastidio a tutti coloro che entrano in questa caverna, sia umani che Pokemon. Mi farò male alle ali, ma almeno potrò vedere l’insoddisfazione nei loro patetici sguardi.
 
Non potrò mai essere uno su un milione.
Non potrò mai avere un lato speciale nel tuo cuore.
Non potrò mai meritare il tuo amore.
Ma non ti dimenticherai facilmente di me, perché sai che io sono qui ad aspettarti, ogni volta che entrerai in questa caverna, io e i miei simili ti accoglieremo ad ali aperte. Per sempre.




{ ok, ok. Questa è abbastanza diversa dalle due storie precedenti, è che non ero in vena di fare cose troppo deprimenti (tipo quella di Magikarp per intenderci).
Mi andava di farla così e l’ho fatta. Spero che vi sia piaciuta in qualche modo.
Non so perché ma il finale mi sembra creepy, ma non è fatto apposta °_° boh, non so da dove me ne esca e__e lasciatemi stare, sto delirando!
Boh, fatemi sapere comunque. Sarà che ho anche mal di testa e son poco ispirata /sana di mente ç__ç
 
Recensite, please!

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Capitolo 4
*** Bellsprout: taglia quell' arbusto e anche quell'alberello visto che ci sei ***


Bellsprout

 

“Ciao, vuoi essere mio amico?”
“Oh, ma tu guarda, una pianta che parla. Ed è anche brutta.”

 
 Succede sempre così, le persone appena mi vedono si mettono a ridere, oppure arricciano il naso, come se avessero sentito uno spiacevole odore. Spesso mi scambiano per una pianta o un arbusto rinsecchito. Sono un Pokemon, dannazione!
Solo quando mi muovo capiscono ciò che realmente sono, e si domandano come un Pokemon possa essere tanto brutto e storto. Se madre natura mi ha creato così, non è certo colpa mia. Non posso mica modificare il mio DNA solo per far piacere a voi. Gli umani sono degli esseri davvero maleducati. Non hanno rispetto per niente e per nessuno. Non sanno che anche noi Pokemon possediamo dei sentimenti?!
 
La mia vita non poteva andare peggio di così, ma un giorno tutto cambiò. Finalmente trovai qualcuno che mi apprezzasse davvero. La vita mi aveva sorriso, finalmente. Ho aspettato molto, ma ne è valsa la pena. Infatti, un allenatore mi catturò e mi prese con sé. Diventai un membro della sua squadra, ero così contento che saltavo e rotolavo dappertutto.
Mi insegnò anche una mossa nuova chiamata “Taglio”. È una mossa speciale, che non tutti possono imparare. Mi sono sentito così onorato e fiero di me stesso. Con questa mossa ora potrò tagliare i piccoli alberi e arbusti che bloccano il cammino.
Eppure è strano, il mio allenatore non mi allena come gli altri Pokemon, infatti resto quasi sempre dentro la pokèball. Mi fa uscire solo quando c’è un albero da tagliare. Uso sempre e solo quella mossa. Perché non mi fa combattere contro gli altri Pokemon? Voglio lottare anche io!
 
I giorni passano e io sto ancora dentro questa sfera, senza far niente. Però, riesco a sentire i rumori esterni. Sento un suono strano, sembra il tonfo di una porta che si apre e che poi sbatte. Successivamente, sentì la voce di una sconosciuta, che disse delle strane parole.
 

“ Quindi, vuoi depositare questo Pokemon nel Box?”

 
Dopo, l’unica cosa che sentì fu il nulla. Un silenzio tombale invase ogni cosa, sembrava come se fossi diventato sordo.
 
Vuoto.
Oscurità.
Solitudine.

 
Ormai, non so nemmeno quanto tempo sia passato dall’ultima volta che vidi il sole.
Gli umani sono crudeli. Ti usano finché gli fai comodo, e poi ti abbandonano dentro ad un umido e freddo box.



CiaooooH
Dopo due giorni ho pubblicato questo nuovo capitolo.
Prima di tutto ringrazio 
LenKiyomasa per avermi suggerito Bellsprout come protagonista di questa storia, visto che è risaputo che pure lui non se la passa molto bene, in quanto Pokemon bruttino e abbastanza inutile. Io stessa lo usavo solo per l’attacco taglio, e poi chi si è visto si è visto. Sono crudele, lo so benissimo °3°.
Spero che la storia vi sia piaciuta C: E mi rendo conto che cose felici e allegre proprio non mi escono, eh? 
 
Grazie di tutto, e a presto!

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Capitolo 5
*** Rattata- Cosa stai bramando? ***


RATTATA



-“ Un rattata selvatico è apparso”
- “Oh, no! Un altro schifoso e insulso Rattata. Fuggiamo!”
-“Scampato pericolo.”
-“Sì, certo… pericolo?! per lui, tze!”

 
 
Queste sono le parole che ogni allenatore mi riserva. Pensate che io sia stupido? Ora che ci penso bene, preferisco essere stupido che meschino come voi umani. Sapete solo sparlare e offendere tutto ciò e tutti coloro che non vi vanno a genio. Siete solo delle creature presuntuose, e sputate sul piatto dove mangiate, perché se non ci fossimo noi Pokemon, voi non potreste fare niente.
 
Ci ripagate così?
 
Vi arrabbiate ogni volta che incontrate un Pokemon della mia specie, come se io volessi vedervi, sono solo sfortunato, ecco.
Dite che siamo dei ratti di fogna, che siete stanchi di vederci sempre intorno e che siamo troppi su questa terra. Ma sentiteli, come se voi foste i padroni del mondo. Noi, Pokemon, abbiamo abitato questo pianeta molto prima degli uomini.
Voi avete distrutto le nostre foreste per costruire le vostre enormi e spaventose città. Avete inquinato le nostre acque. Catturato i nostri cari. Ci avete privato della nostra libertà. E ci costringete a combattere l' uno contro l’altro. Sapete quanti miei fratelli e sorelle ho visto andare via a causa vostra? Li ho visti soffrire. Li ho visti combattere contro i loro stessi compagni, per cosa poi? Per un’ insulsa vittoria, che non vale le ferite e  l’angoscia che patiamo ogni giorno a causa degli essere umani.
 
Poi, rido quando dite di essere nostri amici. Sono solo infide menzogne. Difatti appena commettiamo un errore ci maledite.
 
Ma sono sicuro che arriverà il giorno in cui avremo la nostra cara e dolce rivincita. Ci libereremo dalle vostre catene. Ci riprenderemo ciò che è nostro. Spazzeremo via le vostre case, vi porteremo via i vostri cari e vi faremo combattere l’uno contro l’altro solo per assecondare la nostra brama di vendetta.
 
Solo allora, forse, capirete quello che proviamo.
 
E vi sentirete dei rifiuti umani ad essere comandati a bacchetta da noi inutili Rattata.  
E io riderò a crepapelle.




 
Ciao, ecco un nuovo capitolo.
Il protagonista della storia è un Rattata palesemente furioso e scocciato. Non avevo voglia di fare una cosa deprimente, quindi ho optato per qualcosa di incazzoso 8D
Della serie: vendetta dei Pokemon (più o meno.)
Spero vi sia piaciuta… anche se l’idea di una ribellione di Pokemon mi ispira per un’altra storia xD
Grazie per aver letto e alla prossima puntata C:

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Capitolo 6
*** Eevee- Perché vuoi che cambi? ***


Eevee
 
 
 
Il mio nome è Eevee e sono un Pokemon di tipo normale considerato adorabile, carino, e simpatico dalla maggior parte dei bambini e degli adulti. Sono felice di essere un Eevee e la mia vita mi soddisfa così com’è. Non ho mai desiderato essere qualcun altro, o di vivere un’esistenza diversa da quella attuale. Ammetto di essere un Pokemon leggermente egocentrico, viziato (e stravedo per le coccole). Questo narcisismo che mi caratterizza non è dipeso da me, dato che sono sempre stato timido e introverso in passato, diffidente nei confronti degli esseri umani. Sono state le persone intorno a me che mi hanno aiutato ad accettare me stesso, e non potrò mai ringraziarle abbastanza per tutti i preziosi insegnamenti che mi hanno donato. Esse non fanno altro che ricordarmi quanto io sia delizioso, caro, affettuoso e tante altre cose magnifiche che i rincuorano e mi gratificano. Sto bene insieme a loro. Molto.
 
La felicità non è destinata a durare, questo è risaputo.
Nemmeno le illusioni hanno vita eterna, soprattutto quest’ultime mi hanno ferito come mai niente altro mi ha ferito nella vita.
 
Tutto iniziò il giorno in cui il mio padroncino decise di voler intraprendere un lungo viaggio, si era messo in testa di diventare un abile allenatore di Pokemon. Voleva sfidare tutte le palestre della regione per accumulare medaglie, così facendo avrebbe finalmente battuto la lega, diventando il nuovo campione nazionale. Facile più a dirsi che a farsi. Però i suoi occhi erano così splendenti e radiosi, pieni di sogni e speranze che non potei fare a meno di essere felice per lui e di sperare con tutto il cuore che questo suo sogno si realizzasse. Lui mi annunciò una notizia sorprendente: voleva che io lo accompagnassi, che diventassi il suo Pokemon starter. Rimasi basito, confuso ed incredulo poiché non me lo sarei mai aspettato. Non ho mai combattuto contro nessuno, non sono molto bravo in questo; l’unica cosa di cui mi sono preoccupato fino ad ora non è stato altro che essere carino e divertente con tutti- oltre che gongolare ai loro complimenti. Non ho mai lontanamente sognato di diventare un combattente. Ero gasato al massimo e non vedevo l’ora di partire verso l’avventura.
 
Le cose andarono bene per un po’ di tempo. Imparai nuove mosse, provando una soddisfazione infinita verso me stesso, poiché avevo assimilato nozioni nuove che mai avrei immaginato di poter imparare, ed ero esaltato di stare al fianco del mio amico.  Un giorno lui mi accennò una cosa strana, che inizialmente ignorai perché la consideravo assurda e senza senso. Mi parlò di un fenomeno chiamato evoluzione, non ne avevo mai sentito parlare prima di allora. Tramite l’evoluzione un Pokemon cambia forma e aspetto dopo essere diventato abbastanza forte, e grazie ad essa può apprendere anche nuove mosse e tecniche. Io non ho mai desiderato cambiare, anche se questo avrebbe comportato benefici quali potenza e forza. Non mi sono dimostrato affatto interessato all’evoluzione. Mai.
 
Il mio allenatore continuò ad assillarmi cercando di convincermi, dicendomi che io ero un Pokemon speciale, poiché possedevo una vasta gamma di evoluzioni, e che mi avrebbe fatto scegliere quella che preferivo. Era così entusiasta che mi sarei davvero sentito in colpa nel deluderlo, ma è quello che feci. Come ho già specificato: le evoluzioni non mi affascinavano. Continuò ad tormentarmi ancora e ancora… e non avrebbe mai più accettato un no come risposta.
 
Non capivo.
Perché era diventato così ossessivo nei miei confronti?
Non gli piacevo più?
Si era stancato del solito me stesso e ora voleva cambiare il mio aspetto solamente per rendermi più forte in battaglia? Egoismo. Questa fu l’unica motivazione che trovai. Non lo voleva fare per me ma per lui.
 
Un giorno successe l’inspiegabile.
Provò a costringermi. Mentre dormivo si presentò con diverse pietre, ne prese una di cui nemmeno ricordo il colore e me la puntò davanti agli occhi. Mi svegliai di colpo e alzai lo sguardo alla pietra che stava per toccarmi. Indietreggiai ringhiando contro a colui che credevo mio amico. Il ragazzo aveva uno sguardo teso e allo stesso tempo minaccioso, come se sapesse che se ne sarebbe pentito.
Lo morsi in preda all’ira. Non lo avrei mai perdonato per quest’affronto.
La pietra cadde a terra e lui imprecò di dolore maledizioni contro di me.
 
Scappai via.
Più lontano che potei.
 
L’esperienza mi scioccò a tal punto che rimasi giorni in una grotta. Solo. Abbandonato. Tradito dall’unico amico che pensavo mi volesse bene davvero.
 
Mi ha spezzato il cuore.
La più grande delusione della mia vita.
Piangevo pensando a tutto questo, finché un giorno realizzai che era inutile.
Lacrime cadute invano sono quelle piante per una persona che non può comprendere i tuoi sentimenti, che non ti accetta per quello che sei. Poiché io sono sempre stato fiero di ciò che sono. Non ho mai voluto cambiare per altri… nemmeno per lui, il mio unico e solo amico. Non più, almeno.
 
Ho capito una cosa molto importante;
Noi stessi siamo gli unici in grado di comprenderci davvero.
Non ho più amici però ho sempre me stesso, e su di me posso ancora contare.



{È passato un anno. Un anno. Dico un anno… dall’ultima volta che ho aggiornato. Non credevo sinceramente che lo avrei mai fatto, ma così è stato. Gli impegni sono assillanti, come gli esami, la mancanza di ispirazione, la noia ecc. ecc. beh, ben tornati.
 
So che Eevee non può essere considerato un Pokemon inutile però ho pensato al fatto che tutti amino molto le sue evoluzioni, essendo fighissime ecc. e volevo immaginare cosa potesse pensare il Pokemon interessato di questo, ma avrete capito dopo aver letto.
 
Grazie e spero di rivederci presto, non tra secoli e secoli.
 
- - - LauretteH

 

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