Ti regalo la Luna

di Hogwarts_lady
(/viewuser.php?uid=231448)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sabato pomeriggio ***
Capitolo 2: *** La loro foto ***
Capitolo 3: *** Ti aspetto ***
Capitolo 4: *** A Natale una sorpresa ***



Capitolo 1
*** Sabato pomeriggio ***


TI REGALO LA LUNA

 

Alle mie care compagne che recensiscono ogni schifezzuola che scrivo, dico sempre che non trovo le parole per ringraziarle, ma adesso voglio trovarle, perché vi meritate la luna, ad ognuna di voi dedico una one-shot (più di cinquecento parole) ovviamente su Ron e Hermione. É tutto così generico, perché molte di voi ho avuto la fortuna di conoscere, quindi tenterò di usare i vostri generi, ma anche le età dei personaggi e via dicendo preferiti.

Ora passiamo al gioco, funziona così: in ogni storia nominerò la luna e nasconderò le qualità che ho trovato in voi (ad esempio: Hermione stava per perdere la pazienza; quindi la pazienza è una vostra qualità) chi riuscirà a trovare tutte quelle presenti in un capitolo vincerà un premio. Alle prime ho inviato un numero, quello è il numero del capitolo che vi dedico, vi assicuro non sono assegnati in ordine di importanza!

Chiunque può giocare basta che recensisca, tenterò di aggiornare ogni domenica e ogni giovedì, se non dovesi riuscirci non abbiatecela con me, non è una cattiveria perché io vi adoro. Vi pregherei anche di non rivelare il numero che vi ho assegnato e se qualcuna di voi non volesse giocare la pregherei di dirmelo ora, se poi ciò che vi ho dedicato non dovesse piacervi perdonatemi, io ho fatto del mio meglio.

Mi sembra di aver detto tutto, quindi si gioca!


 

SABATO POMERIGGIO

 

Genere [Romantico, Fluff]; Contesto [5-7 libro]; Parole [645]; Titolo [Sabato pomeriggio].
 

 

A MadameTonks

che è un tesoro tutto fluffoso

che adora le descrizioni

e non si rende conto

di quanto scriva bene.

Ti adoro!


 

Era un freddo pomeriggio di dicembre, e Hogwarts era silenziosa come non mai, tutti gli studenti erano partiti per le vacanze, in pochi erano rimasti tra desolati e freddi corridoi che di notte, con la Luna alta e coperta dalle nuvole nel cielo metta paura a tutti, quindi ognuno preferiva rimanere nella propria sala Comune. Anche Hermione non si aggirava più per la biblioteca preferendo stare accoccolata davanti all'allegro fuocherello, Ron le teneva compagnia, tentando più e più volte di convincerla a giocare una partita a scacchi con lui, intanto Harry era in dormitorio sotto le coperte, quella mattina non sentendosi molto bene aveva deciso di non muoversi.

<< Hermione? >> chiese Ron, << Sì...? >> Hermione con la coperta sulle gambe e così concentrata a leggere era davvero tenera, così tanto che a Ron scappò un sorrisetto vedendola bella come non mai -era diversa dalle altre ragazze, per lui lo era sempre stata e non sopportava che gli altri la paragonassero a quelle oche che popolavano le diverse case; lei era perfetta e stupenda, la sua bellezza era reale: sembrava un angelo ai suoi occhi e nessun'altra avrebbe potuto eguagliarla, forse non era miss Hogwarts ma era simpatica, coraggiosa, forte e unica.

<< Ecco mi chiedevo se volessi... >> Ron era piuttosto agitato e dimenticò il freddo, visto che era piuttosto accaldato oltre che imbarazzato << No Ron, non voglio giocare a scacchi, non sono capace e sai quanto ti odio quando dici "Scacco matto" e visto che siamo soli in sala comune potrei anche ucciderti e farla franca! >> disse con una lentezza impressionante, il povero Ron tutto imbronciato rispose << Non mi hai nemmeno lasciato finire, volevo chiederti se volessi fare una passeggiata! >> Hermione posò il libro e guardando Ron, così speranzoso, involontariamente le uscì dalle labbra << Va bene! >>.

Fuori si congelava, si erano coperti come se avessero dovuto partire per l'Alaska da un momento all'altro, ma il freddo penetrava ugualmente fin le ossa. Appena i due amici misero un piede fuori dalle grandi porte sprofondarono fino al polpaccio nella neve. Hermione avrebbe voluto rientrare, ma quando vide la faccia contenta di Ron non ebbe più il coraggio di fare o dire nulla.

Il ragazzo la prese per mano, e in quel momento Hermione non sentì più il freddo, ma solo tanto, tantissimo caldo, anche la sua capacità di ragionare sparì, l'unica cosa che in quel momento pensava era: perché Ron è così perfetto? Quei fiocchi di neve perché si impigliano tra i suoi capelli? E perché le basse temperature gli fanno imporporare le guance di rosa? Perché ha le mani così calde anche se stanno stringendo le mie che sono congelate? Perché non posso smettere di essere innamorata di lui?

Ron portò Hermione in riva al Lago Nero, dove la neve era ancora fresca e incontaminata dalle impronte degli studenti e la fece cadere insieme a lui su di essa. Era una bella sensazione, sembrava di essere avvolti in una coperta bianca, un po' spugnosa e soffice. Hermione stava per rialzarsi, ma Ron le disse << Facciamo gli angeli con la neve! >> lei lo guardò sorridente e paziente come sempre, proprio in quel momento le balenò nella mente uno strano pensiero: se avesse avuto dei figli gli voleva come lui, che non pensava troppo alle conseguenze e viveva l'attimo. A questo pensiero sorrise sentendosi un po' stupida.

Quando tornarono nella sala Comune erano bagnati fradici, ma si erano molto diverti quel pomeriggio: Hermione aveva imparato quanto era divertente stare con Ron. Stavano per lasciarsi ma Ron disse
<< Scendiamo in sala Grande insieme questa sera? >> lei fece cenno di sì con la testa e disse << Alle sette? >> lui le rivolse uno strano sorriso e tutto rosso acconsentì << Sì! >>.

Appena la ragazza aprì l'acqua calda della doccia si disse che aveva passato uno stupendo sabato pomeriggio, forse il più bello dell'anno. E pensare che la giornata non era ancora finita!


Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di J.K.Rowling; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** La loro foto ***


TI REGALO LA LUNA
 

 

Piccole note anche per questo capitolo, che è senza un ambientazione precisa, e l'unica cosa che la mia mente contorta ha deciso di rivelarvi è questa: presupponiamo che precisamente un'anno prima Ron avesse mandato un biglietto a Hermione, ma che il povero gufo spaventato dalle nebbia non fosse mai arrivato a destinazione. Cosa sarebbe successo?

 

LA LORO FOTO

 

Genere [Romantico]; Contesto [Generale/Vago]; Parole [832]; Titolo [La loro foto].

 

 

A happygabbana

che ringrazio per la sua

gentilezza e i suoi consigli

Grazie per le tue recensioni

e per essere sempre attenta

a tutto ciò che scrivo!

 

 

Un allegra musica si diffonde per tutta la casa, i suoi ospiti sono un po' brilli e il cibo è finito già da molto, ma nessuno pensa alle conseguenze del giorno dopo, l'atmosfera è troppo allegra e frizzante per fermarsi a pensare, per quello non è tempo: la Luna è ancora alta nel cielo.

Molly e Arthur si sono presi una vacanza, ne avevano molto bisogno dopo tutto quello che è successo. Bill e Fleur sono a Villa Conchiglia a festeggiare -in modo analcolico- la gravidanza della donna. Charlie è in Romania e Percy non è riuscito a liberarsi dal lavoro, questa è la versione ufficiale, anche se tutti sanno che in realtà è andato al Paiolo Magico: da quando hanno assunto una nuova cameriera chiamata Audrey passa ogni momento libero lì.

Così la casa è dei fratelli Weasley più giovani -George, Fred, Ginny e Ron- e i loro amici -Lee, Angelina, Katie, Dean, Hannah, Neville, Luna e, ovviamente, Harry e Hermione- sanno tutti che alla fine della serata la casa sarà un disastro.

"É passato un altro anno e nulla, non è successo nulla. Non ha detto una sola parola, ha finto che non fosse successo assolutamente niente" è questo che sta pensando un ragazzo dai capelli rossi, chiamato Ron. mentre guarda da dietro l'albero la sua migliore amica. Non vorrebbe farlo, non vorrebbe stare fermo, gli piacerebbe andare da lei e prenderla tra le braccia e baciarla con passione, come farebbero gli eroi dei libri che tanto ama Hermione. Per riuscirci non gli basterebbe tutto il coraggio Grifondoro del mondo.

Da dietro l'albero, riccamente decorato con palline rosse e oro e circondato da una miriade di regali (molto probabilmente lavori fatti a mano da Molly), Ron vede la ragazza ridere con Ginny e un amico di George: ha deciso, le vuole parlare!

Appena muove il primo passo inciampa in un regalo e rischia di far cadere l'intero albero << Sei proprio un pasticcione! >> arriva l'urlo di Lee dalle scale. Il ragazzo si abbassa appena per rimettere al suo posto il regalo, ma da esso sfugge un bigliettino, riconosce subito la grafia ordinata di Hermione, spinto dalla curiosità legge: << A Ron, il mio migliore amico. Con tanto affetto Hermione. >>

Il Rosso rimane a fissare il biglietto per alcuni istanti, in cui si dimentica di tutto, le parole continuano a ronzargli in testa, sa che Hermione non è una persona che scrive smancerie, e quindi sa il reale significato di quel breve messaggio. Vuole sapere cosa contiene il suo pacchetto, non può aspettare la mezzanotte. Odia mezzanotte lui, aveva donato il suo cuore a Hermione l'anno prima a quell'ora, non vuole più fidarsi dell'ora che non esiste!

Prende il suo regalo e sale le scale, una stanza in particolare non la cerca, quindi apre una porta ed entra. Appena si trova all'interno capisce di trovarsi nella camera da letto dei suoi genitori e subito gli tornano alla mente tanti ricordi: le sere di temporale in cui dormiva lì, quando suo papà era malato e passava sempre i pomeriggi con lui a tenergli compagnia, quando alla festa della mamma veniva mandato dai suoi fratelli a svegliarla e lei lo salutava con il sorriso, come sempre, e appena le diceva << Auguri, buona festa! >> lei ridacchiava per poi stampargli un grosso bacio sulla guancia.

Tanti ricordi sono legati a quella stanza e appena posa lo sguardo su una vecchia foto, capisce di volerne anche lui di così belli, nascosta dietro le altre c'è la foto del matrimonio dei suoi genitori, Molly ride felice accanto ad un Arthur meno stempiato, più giovane e sicuramente meno felice, ripete ancora, dopo tanti anni, che la vera felicità è arrivata con la nascita dei suoi figli. Ma al ragazzo piace la foto e non capisce come mai sia lì, nascosta.

Poi gli torna alla mente il suo regalo, ancora poggiato sul letto. Si avvicina e lo scarta, con molta lentezza, la carta è a terra e lui stringe tra le mani una cornice. Non è in argento, non sembra preziosa, ma in essa è racchiusa una foto, che vale più dell'oro per lui.

Hermione e Ron sono abbracciati e sorridenti si stringono le mani, orgogliosi e testardi come sempre, poi senza motivo ai due ragazzi si allarga il sorriso. Harry, che stava scattando la foto, al passaggio di Ginny era diventato tutto rosso!

Poi qualcuno apre piano la porta << Ron, sei qui? >> chiede Hermione a bassa voce, << Si, vieni... >>

 

Sono passati diversi anni da quel Natale e ancora di più da quando è stata scattata la foto. In questo tempo Ron ha capito perchè la vera gioia è arrivata con i figli e perchè la foto, per quanto importante, è stata sostituita da altre ben più preziose. Ma dietro a quella del matrimonio, della nascita di Rose e quella di Hugo, del loro primo Natale come famiglia e molte altre, nascosta da tutte queste c'è la loro foto, sempre nella stessa cornice, sempre loro: con lo stesso sorriso.

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di J.K.Rowling; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Ti aspetto ***


TI REGALO LA LUNA

 

Questo capitolo l'ho fatto un po' attendere, ma spero ne sia valsa la pena! L'ambientazione è dopo la seconda guerra magica, e l'Hermione che troviamo è forte e fragile al contempo... forse per colpa della maschera da donna che indossa, ma ci penserà Ron, l'eterno bambino -che è maturato negli anni- a far riemergere e “guarire” la sua migliore amica, che poi è la ragazza che ama.

Le parole che credo delineino la personalità di Felpata le ho messe in corsivo.

 

 

TI ASPETTO

Genere [Romantico]; Contesto [Dopo la seconda guerra magica]; Parole [700]; Titolo [Ti aspetto].

 

A Felpata Odair

sempre così dolce e gentile

che con ogni sua recensione mi regala

un pugnetto di felicità.

 

Hermione era cambiata dopo la guerra, lo sapeva Ron, l'aveva vista crescere e maturare sotto i suoi occhi, e questo inizialmente l'aveva spaventato, ma con il tempo era riuscito a capire che nessuno avrebbe potuto opporsi a tutto ciò. La donna era riuscita a ricostruire se stessa e tutto ciò che la circondava, e lui a malapena riusciva a concentrarsi sul lavoro.

Quel giorno avevano deciso di uscire insieme a pranzo, così Ron arrivò al ministero e pazientemente l'aspettò seduto sul bordo della grande fontana. Ad un tratto da un ascensore comparve Hermione con qualche suo collega di lavoro ed involontariamente il ragazzo divenne geloso, ma gliel'aveva spiegato molte volte... per riuscire a farsi rispettare dai suoi colleghi non poteva essere timida, così pian piano il suo carattere era cambiato, diventando più estroverso. Salutò i suoi compagni d'ufficio con un cenno della mano e mentre si stava avviando di passo veloce a Ron inciampò -per colpa del tacco, basso ma presente- che portava e perse un po' l'equilibrio, ma non cadde, non questa Hermione. Così bella e sicura di se, certamente una donna perfetta, troppo perfetta per un bambino come il ragazzo; non può Ron non sentire la mancanza della vecchia Hermione, la sua Hermione. Quella che aveva bisogno di essere protetta, fragile com'era, ma che con la sua forza prendeva alla sprovvista.

I capelli le ondeggiano sulle spalle, fermati sulla nuca dal fermaglio che le ha regalato lui per il suo compleanno, ripete in continuazione di volerlo mettere alle riunioni, sul lavoro e nei viaggi d'affari, così da non sentire la sua mancanza, ma la verità è che è Ron a sentire la sua mancanza e così sa che non si dimenticherà che l'aspetta, ma questo lei lo sa.

Porta al braccio una valigetta, sicuramente piena di documenti dei quali lui non ne capirebbe nulla, con fare elegante come se non avesse fatto nient'altro nella sua vita se non essere perfetta, come sempre avrebbe voluto sua madre. Una madre che ha perso.

La ragazza saluta Ron e si stringe un po' a lui, felice come una bambina nel suo angoletto di paradiso. Si scosta dal ragazzo e con voce chiara dice << Andiamo, sono affamata! >> lui la guarda allibito, solitamente è lui quello che non vede l'ora di mangiare, ma ciò può significare solo che le ha passato la sua “buona forchetta”.

Appena escono dal camino si trovano in una bottega nascosta di Diagonalley, la ragazza prende il compagno per la giacca e lo trascina fuori, alla fresca aria autunnale << Andiamo nella Londra babbana, ok? >> lui un po' stralunato da tutta l'allegria e la simpatia della fidanzata fa cenno di sì con la testa.

In poco tempo i due ragazzi si trovano davanti ad un piccolo chioschetto, ai margini di un verde parco, tra le mani un panino che Hermione insiste per mangiare veloce. Appena finiscono decidono di fare una passeggiata, per ammirare il paesaggio autunnale che lei tanto ama, il vialetto in alberato è ricoperto da foglie marroni, gialle, rosse e verdi, mentre altre cadono dai rami.

Lei è felice, si può facilmente vedere dalle stelle che le brillano negli occhi, così anche quando una leggera pioggerellina le bagna il capo finge di non sentirla, è troppo felice per abbandonare quel luogo. Ron nota la sua felicità, ma si accorge anche che non solo il cielo sta piangendo ma anche Hermione, solo non vuole dirglielo, sa che si asciugherebbe in fretta le lacrime e smetterebbe di lasciarle scorrere sul suo viso. Così la stringe un po' a se avvolgendola in un forte abbraccio. Sorride, è contento, contento che anche lei sia crollata, come tutti dopo la guerra.

Quando Hermione alza il capo trova ad attenderla un caldo sorriso e non può fare null'altro se non ringraziare, con un bacio sulla guancia, il suo Ron, ora ha capito con certezza che appena sarà pronta potrà tornare da lui, la vera Hermione quella che lui pazientemente aspetta. Ma ora la ragazza può piangere e sfogarsi come hanno fatto tutti, e lasciar cadere la maschera che ha costruito per proteggersi, c'è lui a proteggerla e più nessuno potrà farle del male, almeno finché la Luna non tramonterà.
 

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di J.K.Rowling; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** A Natale una sorpresa ***


TI REGALO LA LUNA

 

Nessuna nota particolare per questo capitolo, tutto come quello precedente. Solo tante scuse per l'imperdonabile ritardo.

 

A NATALE UNA SORPRESA

Genere [Romantico]; Contesto [Dopo seconda guerra magica/Pace]; Parole [835]; Titolo [A Natale una sorpresa].

 

Ad Angelica Weasley,

sempre gentile e disponibile.

A lei, che con ogni storia scritta

riesce a farmi sognare.

Grazie.

 

<< Io ancora non capisco come hai fatto a convincermi >> Ron camminava per un pittoresco mercatino natalizio inglese. Intanto una neve candida ricopriva le deliziose casette che esponevano addobbi per l'albero fatti a mano, candele profumate, cuscini ricamati, dolci, giochi, ghirlande, ma anche alberi di natale di varie misure e quant'altro.

<< Non fare il guastafeste! Vedrai che bel pomeriggio. >> Hermione voleva cercare degli addobbi carini per l'albero... quando avevano comprato casa, Ginny e Harry si erano auto-invitati per la Vigilia, ma questo ai neosposini non dispiaceva. Passare una serata con i loro migliori amici per festeggiare il natale e la nuova casa non era per nulla una cattiva idea... anzi.

<< Scusa se non ho voglia di girare per delle bancarelle al freddo solo per trovare degli stupidissimi... Miseriaccia, Hermione...! >> Ron si era imbambolato a guardare un espositore di dolci: caramelle, biscotti, torte, cioccolata, bastoncini di zucchero: ogni sorta di squisitezza che faceva arricchire il portafoglio del Signor Granger.

Hermione lo tirò per una manica e così facendo lo fece risvegliare << Visto che non sono poi così male! >> disse felice, ma non ebbe nemmeno il tempo di assaporare la vittoria che il marito era già in cima alla fila e stava indicando praticamente tutto dicendo di infilarlo in un sacchetto che ormai traboccava. "Ma come diavolo.. ?" Hermione in quel momento era piuttosto perplessa, ma non poteva negare a Ron, che l'aveva seguita tutto il pomeriggio senza lamentarsi più di tanto, quella piccola ricompensa!

Così si avvicinò a lui e aspettò paziente che finisse di svuotare la bancarella del povero venditore che lo guardava allibito, << Bene signore, basta così? >> lo guardò impaurito il negoziante, forse temeva un altro assalto << Sì, tenga >> e così facendo consegno al pover uomo un Galeone, questo immediatamente cancello dal viso l'aria esasperata diventando subito molto servizievole, intanto Hermione stava guardando male Ron, così che lui tentò di farsi piccolo piccolo... anche se sapeva che ciò non avrebbe funzionato!

<< Santo cielo, Ron! Pagare con una moneta d'oro... sono Babbani! Poteva insospettirsi, caspita non ci hai pensato nemmeno per un secondo? >> Hermione continuava a rimproverare il marito da venti minuti, così che il bastoncino di zucchero che la donna teneva tra i denti si stava consumando sempre più.

Stavano camminando già da un po' tra le graziose bancarelle e il cielo si stava sempre più tingendo di scuro, fin quando Hermione non addocchiò una bancarella leggermente nascosta e fece segno a Ron di seguirla.

Era molto carina, identica alle altre per aspetto, ma quando Hermione si avvicinò per dare un occhiata, qualcosa la colpì, una bella boccia di quelle con la neve dentro. Quelle raffiguranti le tipiche cittadine Babbane: una graziosa chiesetta, tante case simili addobbate a festa, un grande albero nella piazza principale e qualche miniatura sparsa per le vie.

Ma a Hermione non colpì questo, colpì che fuori dalla chiesetta c'erano due giovani: lei vestita di bianco e lui con un abito elegante. Non erano i classici sposini, lei non indossava il lungo e sfarzoso abito e lui non era stretto in uno scomodo smoking, erano diversi... più vivaci, sembravano loro due il giorno del loro matrimonio!

Hermione fissò per cinque minuti la sfera, era meravigliata, era tutto identico, non riusciva a crederci, c'erano persino altri due giovani che somigliavano molto a Ginny e Harry .

<< Allora Hermione? >> lei si riscosse dai suoi pensieri e fissò il marito << La prendo! >> era l'ultima moneta che aveva portato con se, dato che Ron aveva speso tutto in dolci, ma non poteva lasciarla lì, era un segno... gli addobbi li avrebbe comprati l'anno successivo.

Hermione, timida, porse alla donna il Galeone, ma con suo gran stupore ricevette un resto di quattordici Falci e sei Scellini. "Allora.... " non ebbe il tempo di formulare una domanda di senso compiuto che la casetta sparì.

Hermione con il resto riuscì a comperare gli addobbi, ma non ci prestò molta attenzione, fissò tutto il tempo la pallina di vetro stando attenta a tutta la scena che si svolgeva dentro: le luci dell'albero si accendevano a spegnevano, la gente passeggiava tranquillamente al chiaro di luna, la neve continuava a scendere, i due sposini sorridevano felici danzando sotto l'albero e una stella cadente attraversava la boccia. Ogni particolare la stupiva: era tutto perfetto e magico.

Appena arrivò a casa mise al sicuro la boccia sopra il camino e la circondò con un incantesimo di protezione, per paura che si potesse rompere. Quando suonarono alla porta Ginny e Harry, i due giovani stavano ancora addobbando l'albero, intanto una leggera musica si diffondeva per il salotto.

In poco tempo erano tutti attorno all'albero intenti ad allestirlo, alle fine Hermione fece scendere su di esso una leggera neve che ne ricoprì le fronde... il risultato era davvero magnifico, molto simile a quello nella boccia sopra il camino!

Negli anni successivi quello divenne il simbolo del Natale, che veniva posto tutti gli anni in bella vista, Hermione ne andava molto orgogliosa!


   
Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di J.K.Rowling; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1355756