Sole, amore e un mare di guai

di anna21
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Supermercato ***
Capitolo 3: *** Lezioni di nuoto -Parte 1- ***
Capitolo 4: *** Lezioni di nuoto -Parte 2- ***
Capitolo 5: *** Serata con Alejandro -parte 1- ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Sole, amore e un mare di guai

New York, Stati Uniti D' America.

Una ragazza è seduta nella macchina del padre aspettando di arrivare alla palestra dove i genitori l' hanno costretta ad andare.
L' idea di praticare attività fisica in una giornata così afosa non le piace, ma con suo padre non si discute.
E' sicura che se non ci andasse, il propietario della palestra, amico dei genitori della ragazza farebbe la spia.
Lei è Jakami Heather, figlia di un prestigioso avvocato conosciuto in tutto il Canada. 
Porta i lunghi capelli neri legati in una coda alta, una cannotiera bianca, pantaloncini neri e scarpe da ginnastica bianche.
Con se ha una borsetta bianca
 Louis Vuitton col suo adorato telefono nero qualche banconota e i vestiti di ricambio.
Heather scende dalla macchina e accompagnata dal padre in giacca e cravatta si dirigono nella palestra.
Li accoglie una grande struttura bianca con delle grandi finestre con intorno un giardino con una grande piscina.
- Te l' avevo detto io che era uno spettacolo! - Infatti Heather fissa sbalordita tutto quel ben di Dio senza proferir parola.

Attraversano una lunga staccionata e si ritrovano all' interno, dove lì attende un omacciono tutto muscoli di trent' anni. 
Sulla testa pelata porta un capello con scritto "American Gym", ovvero il nome della nostra palestra.
I due uomini si salutano mentre Heather si siede su un divanetto per scambiarsi SMS col suo fidanzato in Canada.
- Vieni Heather, abbiamo il migliore personal-trainer per te. - Urla l' uomo, spaventando l' asiatica che infila il telefono nella borsa.
Heather saluta il padre per poi percorrere un lungo corridoio dove appesi ai muri bianchi vi sono gli armadietti stracolmi di medaglie e coppe che rappresentano quanto sia prestigiosa la palestra.
Arrivati ad una sala piena di attrezzi, l' uomo che Heather ha scoperto chiamarsi Brad, l' abbandona.
Si presenta invece un ragazzo alto e muscoloso, con il pizzetto, i capelli lunghi scuri, molto bello, affascinante e attraente.
- Piacere, sono Alejandro. - Porge la mano ad Heather che è rimasta incantata dalla bellezza del giovane.
Ha la pelle scura e dal suo accento si capisce essere latino americano.
- Io sono Heather. - Esce dalla "trance" che le ha fatto fare una brutta figura.
La ragazza posa la borsa in un angolo della palestra, essendosi dimenticata di chiedere dove siano gli spogliatoi e non volendo tornare indietro.
- Ok Heather, oggi faremo qualche giro di corsa, un paio di addominali, piegamenti, cyclette e voglio testare la tua forza con qualche peso. - Lei alza gli occhi al cielo chiedendosi il perché le sia capitato un patito dello sport invece di un fannullone. Si stringe la coda, si asciuga il sudore e comincia a correre.
- Mi scusi, signor Alejandro... - Comincia lei dopo due minuti di corsa che l' hanno completamente sfinita.
- Chiamami Alejandro. - Continua lui, forse infastidito dal "Signor" che le ha dato Heather.
- Ok, Alejandro, come riesco a fare tutto questo in soltanto due ore? - Alejandro mostra un sorriso per poi cominciar a ridere, infastidendo la figlia di papà.
- E io che pensavo che avessimo solo un' ora a disposizione! - E allora le lacrime cominciano ad uscire amare dagli occhi della nostra eroina.

ANGOLO AUTRICE:
Salve a tutti!
Spero che questo capitolo, anche se piccolino, vi sia piaciuto! 
Nel prossimo capitolo spiegherò perché il padre di Heather vuole che lei faccia la modella, perché si sono trasferiti e altre cose.
Ora vi  saluto!

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Capitolo 2
*** Supermercato ***


Sole amore e un mare di guai.
Supermercato.

Heather appena tornata a casa corre nella sua camera rischiando di inciampare nelle scale.
Appena entrata nella stanza dalle pareti bianche lancia la sua borsa su un divanetto e si lancia sul letto.
Si leva le scarpe da ginnastica e sente un fastidioso tanfo provenirle dai piedi.
- Maledetto Alejandro! - Sussura prima di dirigersi nel suo bagno in camera.
Si infila sotto alla doccia e si lava i lunghi capelli corvini cantando "I' m sexy and i know it" per incrementare la sua già altissima autostima.
Si infila l' accapatoio e si ristende sul suo comodo letto a baldacchino.
Accende la sua televisione a plasma e si ritrova a guardare una Reality dove un sadico conduttore costringe dei poveri concorrenti a fare sfide poco raccomandabili.
Qualcuno bussa alla porta bianca di Heather.
Si alza con malavoglia e apre.
- Greta, che vuoi? - chiede Heather col suo solito tono acido. Greta è la cameriera, domestica, tata che vive a casa loro da 17 anni, ovvero da quando nacque Heather.
- Sua madre vuole che vada a fare la spesa al supermercato, mi ha detto di dirle che così potrebbe diventare più  responsabile. - La ragazza sfoggia un magnetico sorriso mentre si stringe l' accapatoio.
- Ma certo Greta. - Non che Heather fosse chissà quanto contenta di andare a fare della stupida spesa ma era stufa di non poter uscire da sola.
Da quando erano venuti a New York, la ragazza non aveva incontrato i suoi amici, dato che non ne aveva e quindi in quel mese non era mai andata da qualche parte da sola.
Per colpa di suo padre e del suo stupidissimo lavoro si erano dovuti trasferire da Toronto per venire nella caotica città di New York. Perchè non si accontentava della meravigliosa villetta che avevano nel centro della meravigliosa cittadina, perché dovevano venire in una città piena di assasini e stupratori?
Ritornando ad Heather. Appena Greta se ne andò, si levò l' accapatoio rimanendo nuda. Andò davanti allo specchio e si guardò.
Era meravigliosa, perché suo padre voleva che fosse muscolosa, perché non le andava bene così?
Ad Heather non interessava se sua madre, sua nonna, sua zia e parenti andando avevano fatto le modelle. Lei voleva diventare una maestra delle elementari. (NDA: Lo so è abbastanza OOC, ma non sapevo che scriverci!)
Heather andò davanti all' armadio e prese una magletta nera, dei pantaloncini corti bianchi e dei sandali neri.
Prese la sua borsa nera Gucci, mise dentro l' essenziale e scese al piano di sotto.
- Mamma vado! - Urlò Heather in modo che la madre le venisse a dare i soldi in modo che potesse andare.
- Heathy, stai attenta bimba mia. Tieni, 100 dollari ti bastano? - Lei fece col capo sì e seccata baciò la guancia della madre.
Tutte queste smancerie a 17 anni?  
Cominciò a camminare per le vie di New York sotto gli sguardi di varie combricole di ragazzi che le lanciavano occhiate maliziose e le fischiavano.
Heather era lusingata ma non lo lasciava a vedere.
Sua madre le aveva detto le strade da prendere e quindi sapeva alla perfezione dove andare.

Arrivò al supermercato. Quanto era bello, era meraviglioso in tutta la sua grandezza!
Era bellissimo con tutta quella frutta e i dolci di qua e di la.
Nemmeno nei suoi sogni più remoti avrebbe immaginato una cosa del genere. (NDA: Heather la sera fa sogni erotici sui supermercati XD) 
Prese un carello della spesa e cominciò a camminare tra i vari reparti.
Mise nell' aggeggio metallico frutta e verdura. Pane e formaggio. Dolci, bevande e...
Ma quello chi è? Sembra che lo conosca e infatti è quello che Heather prensava fosse.
Oh no!! L' ha vista! 
Corri Heather, corri, muovi le tue gambette!
La ragazza lascia il carrello e comincia a muoversi tra i vari reparti come una scheggia.
Alla fine, sbatte contro quello che aveva cercato di evitare.
- Non riesci proprio a starmi lontano? - Ghigna Alejandro facendo arrossire l' asiatica.
- Devo andare a prendere una cosa. - Muove la mano indicando uno scompartimento. 
- Eh no cara, non mi ricapiterà di fare la spesa con una chica così bella, quindi, vengo con te! - Ed ecco che Heather è stata incastata dal messicano.
Cominciano a muoversi tra i vari scompartimenti e alla fine la ragazza ritrova il suo carrello e cominciano a parlare come due quarantenni che si conoscono da una vita.
Ma non è così!!! Si sono conosciuti questo pomeriggio e se il padre di Heather sapesse si questo incontro sarebbero guai!
- Domani nuotiamo! - Alejandro guarda malizioso il corpo scolpito della mora. 
- Argh. -

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Capitolo 3
*** Lezioni di nuoto -Parte 1- ***


Sole, amore e un mare di guai
Lezioni di nuoto

 

Heather è arrivata di buon' ora alla palestra. 
Suo padre l' ha lasciata di fronte al curato giardino e lei è entrata in "American Gym" dieci minuti prima.
- Brad, dov' è Burromuerto? - Si avvicina a passo felpato all' uomo che beve il suo caffè seduto su un divanetto.
Dapprima l' uomo sembra intento a non rispondere alla domanda della ragazza ma quando la vede davanti a lui, a muovere istericamente il piede destro si decide a levare il caffè dalle labbra rosse.
- Sta dando lezioni di nuoto ad una certa Wilson, non so se la conosce. - Appena finita la frase appare una ragazza dai capelli scuri e dalla pelle olivastra.
Indossa una maglietta bianca, dei pantaloncini rosa, dei sandaletti bianchi e tiene uno zaino Adidas sulle spalle.
Heather capisce che quella ragazza è molto ricca, almeno quanto lei.
- Signorina Jakami, le presento la signorina Wilson. Spero che voi due facciate amicizia. - Heather sfoggia un finto sorriso cosa che fa anche Wilson.
Entrambi sono molto belle e vantano un fisico da modelle. La prima a porgere la mano in segno di presentazione la ragazza dalla pelle olivastra.
- Courtney, Alejandro ti aspetta. - Si stringe i capelli castani in una coda di cavallo e se ne va, senza che Heather gli abbia detto il suo nome.
Guarda il proprietario della palestra, aspettando che gli indichi la piscina ma lui continua a sorseggiare il caffè e leggere una rivista senza fregarsene assolutamente.
- BRAD! - Urla la ragazza facendo cadere il bicchiere per terra, macchinado tutte le mattonelle bianche.
Nominato il nome del proprietario appare Alejandro, con l' accapatoio sotto al braccio, mostrando il suo fisico muscoloso.
- Ciao Heathy cara. Vieni, ti mostro lo spogliatoio così ti puoi cambiare e possiamo andare a nuotare. -


Nello spogliatoio Heather si leva i vestiti che mette nel borsone. Prende le ciabatte bianche che ha comprato abbinate al costume bianco con qualche lustrino e si infila gli occhialetti.
Si stende la crema 50 e se la stende su tutto il corpo. Non vorrebbe diventare rossa come un pomodoro!
Prende l' accapatoio ed esce dallo spogliatoio dove vede un' Alejandro seduto su una panca.
- Ulalaa. - Fischia l' argentino alzandosi e dirigendosi chissà dove. Heather gli lancia un' occhiataccia gelida.
- Dove stiamo.... - Senza che la nostra "Heathy" possa finire la frase, Alejandro apre un portone che va sulla piscina in stile greco. Grandi colonne bianche di marmo percorrono la grande distesa d' acqua . 
Lei rimane incantata dalla bellezza.
Le verebbe da mettersi a prendere il sole su una sdraio ma sa che non può.
- Pensavi che fosse una piscina al chiuso? - Chiede lui prendendo i loro accapatoi e mettendoli su una sedia.
Si levano le ciabatte e Heather ritorna in se.
- Certo. Ogni volta che vado a fare nuoto anche in estate, è tutto al coperto. - Alejandro prende Heather  tra le possenti braccia in stile "ritorno dal matrimonio per passare la prima notte" e la butta in acqua. 
- Alejandro sei uno stronzo!!! - Urla Heather che non si aspettava di finire in acqua.
Sputa l' acqua clorata e tossisce. Ah se vorrebbe dare un ceffone a quella faccia da schiaffi.
Il ragazzo si butta in acqua e gli ordina di fare 10 vasce di stile libero.
- Non sei il mio capo Stronzandro! - Urla la ragazza irata. Non è mai stata così arrabbiata... in questa mattinata.
Alejandro guarda sorpreso l' asiatica per poi cominciare a ridere di gusto. 
- Emm signorina Jakami, io SONO il suo capo e non mi dia del tu. Io per lei sono il signor Burromuerto. -
Heather è rimasta abbastanza di sasso da quella risposta. Prima la insegue per tutto il supermercato e poi la tratta come una sconosciuta? Quel ragazzo è strano!

Dopo una stressante ora passate a fare vasche, Heather decide di uscire dalla piscine per prendere un pò di sole.
Non gle ne frega niente se il ragazzo la strillerà o le inveirà contro; durante la nuotata a sperimentato una risposta.
- Jakami torni subito in acqua! - urla l' argentino, senza che la ragazza l' ascolti. 
Alla fine lui esce e butta tanta acqua addosso alla ragazza che si alza di scatto.
- Chiama la signorina Wilson e non mi rompere! - Ha fatto la figura della gelosa ma non gli interessa.
Quel ragazzo non gli interessa. E' bello, ma non gli interessa!
No Heather, lui è bruttissimo!
- E se ti dicessi che Courtney è la mia fidanzata? -

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Capitolo 4
*** Lezioni di nuoto -Parte 2- ***


Sole, amore e un mare di guai
Lezioni di nuoto


Heather strinse i pugni e serrò i denti. Non avrebbe mai pensato che il ragazzo fosse fidanzato!
Alejandro ghignò. L' espressione della ragazza era da fotografare!
E chi lo sapeva che ad Heather piacesse l' argentino?
- Sei sconvolta Heathy? - Azzardò Alejandro toccandole il braccio che lei subito ritrasse.
 L' asiatica guardò in cagnesco il ragazzo e si alzò dalla sdradio bianca. Prese il suo accappatoio nero e le ciabatte bianche per poi dirigersi agli spogliatoi.
Alejandro la seguì, l' aveva fatta impazzire!
- Non mi seguire, io cambio palestra! - Urlò la ragazza entrando nel corridoio di prima.
L' argentino si finse offeso e lasciò che Heather entrasse senza essere seguita.
Si, Courtney era la sua fidanzata, ma per Heather l' avrebbe lasciata subito!

Intanto nello spogliatoio la ragazza si levò il costume per metterse l' intimo. Andò verso il bagno dove si buttò un po' di acqua in faccia: non capiva, se Alejandro non le piaceva, perché aveva fatto tante storie?
Bah, che ne sapeva lei? Poteva definirsi una delle ragazze più complesse sulla faccia della Terra!
Ritornò alla sua borsa e sentì qualcuno bussare alla porta dello spogliatoio:
- Chi è? - Urlò lei stringendosi un' asciugamano di spugna intorno al corpo.
Da fuori si sentirono due persone bisbigliare; Heather riconobbe Alejandro, ma non sapeva chi fosse la seconda voce.
- Siamo Brad e Alejandro. Ale mi ha chiamato per dirmi che lei lascia la palestra. - Disse demoralizzato il proprietario della palestra.
Heather non ci fece caso, non poteva stare lì dove non veniva accetata!
- E allora? - Chiese la ragazza buttando l' asciugamano per terra per mettersi i pantaloni.
- Suo padre ha detto che lei non può andarsene da sola. - Gridò Brad dall' altro lato della porta.
Aveva ragione! Si ricordava di quando l' uomo le aveva raccomandato di aspettare e che se avesse fatto il contrario le avrebbe tolto la paghetta.
- Aspetterò qua. - Esordì infine Heather per poi mettersi la maglietta bianca. Prese il cellulare e compose il numero di sua madre e chiamò.

Dopo la chiamata di cinque minuti dell' asiatica al genitore, prese il borsone uscì dalla stanza.
- Sei gelosa. - Disse Alejandro bloccandola.
Chi era lui per dirle una cosa del genere?  Heather rise. Le piaceva ridere della gente, la faceva sentire meglio.
- E di che cosa dovrei essere gelosa, signor Asino Morto? - Il ragazzo sembrò avere un tic nervoso che fece paura alla nostra Heathy. Dopo essersi ricomposto ed essersi accomodato su una panca marroncina, rispose alla ragazza.
- Primo, mi ero arrabbiato con te e per questo chiamami Alejandro. Secondo, se proprio devi darmi del lei, chiamami Burromuerto e terzo... - Alejandro non finì le frase che Heather ricominciò a ridere come un' ossessa. 
Che cosa c' era da ridere in quel momento? 
- Per caso non ti piace il tuo nome? - Lei inarcò un sopraciglio aspettando la risposta dell' argentino.
Finse di andarse ma Alejandro le prese il braccio e la bloccò.
- E terzo, se sei gelosa di Courtney, non ne hai ragione. - Heather continuava a chiedersi "E perchè non dovrei? " ma sapeva che così avrebbe veramente fatto la figura della stalker!
- Io? Gelosa di quella? -  Alejandro ghignò. Aveva già la risposta pronta.
- Si. Tu. Gelosa di quella. - Questa frase fece uscire un mezzo sorriso sulla faccia della ragazza. Lui l' aveva imitata abbastanza bene.
- Io comunque devo andare, mamma ha detto che posso. - Si incamminò verso l' entrata ma per l' ennesima volta venne bloccata dal latin-lover che però la prese per la vita.
- Stasera ci vediamo davanti alla palestra. Ti porto in un posticino niente male. - Alejandro non la vide, ma le guancie dell' asiatica erano completamente rosse. 
Fece con la testa si, nemmeno lei sapeva il perché, e ricominciò a camminare verso l' ingresso.
Era felice, ma c' era un problema: come l' avrebbe detto a suo padre?

Angolo autrice:
Ciao e scusatemi per l' ora! Mi scuso perché è corto, ma vi prometto che l' aggiornerò o sabato o domenica!
Poi ho anche una sorpresa che vi svelerò o sabato o domenica!
Poi, "Cos' è successo? " la cancello, dato che non la voglio continuera.
Un' altra cosa, l' ultima, " Notte di luna piena" , o domani o dopodomani ve la aggiorno.
Ora ciao e recensitemi in tanti!

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Capitolo 5
*** Serata con Alejandro -parte 1- ***


Serata con Alejandro -parte 1-


Heather indossava un vestito di merletto bianco con una giacca di pelle nera, delle ballerine argentate e degli orecchini del medesimo colore.
Scese le scale, decisa a convincere la propria madre a lasciarla andare alla cena.
Suo padre, per sua grande fortuna, aveva avuto un' impegno di lavoro e non sarebbe tornato prima di due giorni.
Arrivata nel salotto, dove sua madre era intenta a leggere una rivista, attirò la sua attenzione battendo due colpi allo stipite della porta.
- Heather! - La chiamò la madre stupefatta dall' outfit della figlia.
Lei si avvicinò piano al divano bianco, con la borsetta argentata nella mano destra e muovendosi sinuosamente.
- Mamma, un' amica che ho conosciuto in palestra mi ha invitato a cena. Mi sono dimenticato di chiederti se potevo. - Heather guardò la madre con uno sguardo da cucciola bastonata, incrociando le mani a mo' di supplica.
A quella faccia talmente dolce, la donna non potè far altro che lasciarla andare, congedandola con la mano destra.

Ormai in strada, la ragazza fermò un taxi, spaventata dalla notte newyorkese.
Heather entrò nella macchina e indicò la via della palestra al tassista che partì velocemente.
- Che bella fanciulla! - Disse l' uomo, un venticinquenne dalla cresta verde e dai molteplici piercing facciali.
L' asiatica non prestò tante attenzione alle avance del ragazzo anzi, continuò a fissare il paesaggio dal finestrino.
- Signorina, mancheranno dieci minuti, non credo che voglia star zitta per tutto il tempo. - Continuò l' individuo dall' aspetto decisamente losco.
Heather sbuffò e voltò il capo, irata dalle troppe domande dell' uomo.
- Si preferirei, grazie. - Lui non l' ascoltò nemmeno, tolse il volume alla radio e continuò il suo chiaccherare.
- Ma questa non è la palestra "American Gym" ? - Chiese lui fermandosi al semaforo e fissando Heather. 
"Mi serviva solo un tassista impiccione" pensò lei facendo si col capo, con un finto sorriso sulle labbra sottili.
- Ci lavora mio fratello, non so se lo conosci, si chiama Alejandro. - L' asiatica trasformò gli occhi in due biglie, sentì il rumore del suo cellulare. Frugò nella borsa e notò con piacere la scritta "Jackson" sul cellulare, il suo fidanzato.
- Chi è? - Disse l' uomo con nota curiosa in voce, cercando di sbirciare sull' Iphone della ragazza.
- Si faccia gli affari suoi! - Lo zittì lei, rispondendo al messaggio e riponendo con cura il telefono nella borsa.

- Siamo arrivati, venticinque dollari. - Disse il tassista muovendo la mano verso Heather, sorridendole amabilmente.
Lei pagò, "è una rapina" pensò e si incamminò verso il viale, dove vide un ragazzo salutarla.
Si avvicinò lentamente, con una postura elegante, muovendosi come una modella.
Notò qualcuno accanto ad Alejandro.
C' era lei.
- Heather, ti presento la mia fidanzata, Courtney. -


Dedicata a Ire08 che mi ha ricordato che non avevo solo 1 storia.

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