-My heart won't never forget you!

di CrepyDrew
(/viewuser.php?uid=256550)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** She's Beautiful ***
Capitolo 2: *** Presentazioni!! ***
Capitolo 3: *** Beverly... Bely per gli amici! ***
Capitolo 4: *** Lei non fa per te amico! ***
Capitolo 5: *** Quella bambina dagli occhi color ghiaccio! ***
Capitolo 6: *** Si ha sempre una scelta nella vita! ***
Capitolo 7: *** Giurin Giurello! ***
Capitolo 8: *** Con lui era come se stessi volando ***
Capitolo 9: *** Avevo preso la mia decisione ***
Capitolo 10: *** Forse sei gelosa perchè ci tieni... ***
Capitolo 11: *** Sei solo una vigliacca! ***
Capitolo 12: *** Please Remember! ***
Capitolo 13: *** Rimasi lì sotto la pioggia! ***
Capitolo 14: *** Letter! ***
Capitolo 15: *** Non sempre la scelta giusta è la migliore! ***
Capitolo 16: *** Just friends or more?! ***
Capitolo 17: *** Bad decisions make good stories! ***
Capitolo 18: *** But I'm still in love with her! ***
Capitolo 19: *** Forse semplicemente non capisco te! ***



Capitolo 1
*** She's Beautiful ***


Sono ancora una volta qui su questo letto a piangere… a versare queste lacrime di cui nessuno mai saprà l’esistenza… Tutti mi conoscono come la ragazza forte che non piange mai… anzi tutti mi conoscono come la puttana senza cervello che va con tutti… ne sono consapevole sono diventata una puttana ma non ci posso fare niente… ci sono state troppe cose brutte nella mia vita… troppi eventi che mi avevano sconvolto la vita… ero solo una bambina cosa ne poteva sapere una bambina di come affrontare la vita?!Mi sentivo sola… sola come mai!! Era tutto cambiato non era più la bambina allegra e ingenua di 8 anni prima… ora era una ragazza… una ragazza dovuta crescere troppo in fretta… quante volte aveva desiderato che tornasse tutto come quando aveva 8 anni quando la sua vita era così facile e allegra… ma purtroppo non si poteva tutto doveva seguire il suo corso… Lo ricordava ancora come fosse ieri quando sul ciglio della strada salutava il suo migliore amico… con le lacrime agli occhi… da quel giorno nessuno era più stato in grado di prendere il suo posto… lui era l’unico che l’avesse mai capita… lui era il suo migliore amico… il suo Justin… Ma lui se n’era andato l’aveva abbandonata come tutti d’altronde… le aveva promesso che si sarebbero sentiti ogni giorno che sarebbero rimasti migliori amici per sempre… ma non era stato in grado di mantenere la sua promessa… lei ci era stata male… non mangiava più piangeva di continua e poi accade ciò che si chiama la goccia che fece traboccare il vaso… quel evento che gli sconvolse la vita che determinò definitivamente il suo cambiamento… e dopo altrettanti pianti dopo tanto dolore… avevo deciso… non voleva più soffrire… e così aveva deciso di diventare quello che era ora… aveva represso i suoi sentimenti… ora era come una macchina… ogni giorno viveva la sua vita monotona senza provare sentimenti…nessun emozione… una volta non era così ma doveva smetterla di pensare al passato ormai era andato via e tutto quello che le rimaneva era quella vita che odiava tanto… ah quanto avrebbe voluto che lui fosse lì vicino a lei per abbracciarla e consolarla come una volta!! Ed ecco che come tutte le sere si addormentò piangendo… *Justin* Sono all’aeroporto mi sto trasferendo di nuovo… Da quando avevo 5 anni ci siamo trasferiti migliaia di volte non ricordo nemmeno più tutti i nomi dei posti in cui abbiamo abitato!! Cerco l’uscita di questo enorme aeroporto a quanto pare da quello che mi ha detto papà abbiamo una casa qui anche se non saprei dire perché… Esco dall’aeroporto e un ondata di aria fresca mi inonda… aria primaverile che sa di fiori appena sbocciati di lavanda e zenzero… Mi guardo intono… Sono a Oxford una cittadina dell’Inghilterra … ha uno stile al quanto medievale, ci sono molti prati verdi… penso che questo posto mi piacerà… ho una strana sensazione… Comincio a camminare per le strade allegre di questa città… man mano che vado avanti questa sensazione aumenta!!! Ho come un deja vu… come se queste strade le avessi già viste come se fossi già stato in questo posto... mi muovo abilmente nella città come se conoscessi le strade a memoria… Che cosa strana… Dopo un po’ decido id entrare in un parco… è meraviglioso ci sono tanti bambini che giocano genitori che chiacchierano ragazzi che scherzano tra loro e fidanzati che di scambiano effusioni… mi avvicino ad una panchina c’è una ragazza seduta… è l’unica ragazza che non è in compagnia… -Posso?-chiedo -Oh certo- dice sorridendomi… mi blocco… i suoi occhi… profondi come il mare mi sembra di averli già visti… sono unici… ma non riesco a ricordare dove… -Cosa c’è?!? Ho qualcosa che non va?!?-mi chiede guardandomi con uno sguardo stranito… è bellisima un angelo!! -No no è solo che…no niente-dico scuotendo la testa… -Certo che sei strano!!-dice ridachiandoo!! -Grazie-dico sorridendo -Comunque io sono Paris, Paris Owen…-disse sorridendo... -Oh piacere!!-dissi sorridendole ancora… Aveva un sorriso stupendo, più bello del sole… ero incantato a vederlo… ero come ipnotizzato il mio mando girava intorno a quel sorriso!! -E tu sei?!?-chiese - Oh si che stupido scusami, io sono Justin!!- -Ti chiami Justin?!-disse rimanendo quasi sconvolta Era strano ma non mi sembrava che questo le facesse piacere… era come se dicendole che ero Justin le avevo fatto qualcosa di male… Bhà non ci capivo più nienteee!! >.<

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Presentazioni!! ***


-Bhè si mi chiamo Justin perché?!?-dissi stranito…
-No niente è solo che questo nome… no niente non ti preoccupare…-disse abbassando a testa…
Capii che questo non era un argomento di cui parlava volentieri… così cambiai discorso…
-Allora sei di qui?!?-chiesi sorridendole
-Si vivo qui praticamente da sempre… ma ho origini canadesi…-disse sorridendo come se avere origini canadesi fosse motivo di orgoglio per lei…
-Ma dai anche io ho origini canadesi…-dissi 
-Wow a quanto pare abbiamo molte cose in comune…-disse sorridendo
-Già- dissi incantato a guardare quel meraviglioso sorriso…
-E tu?!?- mi chiese
-Oh sono appena arrivato…-dissi alludendo con lo sguardo alla valigia che avevo di fianco…
-Perché sei qui?!?-mi chiese incredula 
-Perché ti da fastidio che sia qui?!? Se vuoi me ne vado… riprendo il primo aereo e vado via…-dissi scherzando
-Ahahahhah che scemo che sei… no non intendevo questo…-disse ridendo… ah la sua risata era così dolce e melodiosa… eppure a vederla non sembrava una ragazza che sorrideva molto… era un peccato perché il suo sorriso era davvero qualcosa di unico
-ahahhaha Bhè sono qui perché a quanto pare abbiamo una casa qui… di cui io non sapevo l’esistenza… sai io viaggio molto… -dissi abbassando la testa malinconicamente
-Wow perché mi sembra che tu sia quasi triste?!? deve essere stupendo… viaggiare vedere il mondo… mi piacerebbe molto…-disse lei…
-Bhè certo per il primo periodo è bello… qualcosa di favoloso ma poi… saranno dieci anni che non ci fermiamo per più di 2 mesi in un posto… nemmeno il tempo di arrivare e fare amicizia che subito devi ripartire lasciando le persone a cui ti sei affezionato… non sempre è una cosa positiva… Non puoi avere degli amici…-dissi girando la testa verso di lei…
Mi guardo quasi stupita da ciò che avevo detto ed effettivamente lo ero anche io non sapevo perché glielo avevo detto noi ci eravamo appena conosciuti ed io non avevo mai confidato queste cose a nessuno… ,o ero sempre tenuto tutto dentro… bhè ma lei mi ispirava fiducia…
Guardò l’orologio…
-Oddio si è fatto tardi devo andare ora…- disse alzandosi e sorridendomi…
-Oh si anche io mio padre mi starà aspettando…-
-Mi ha fatto piacere parlare con te… ci vediamo in giro…-disse sorridendomi ancora un volta imbarazzata e andandosene…
-Ci si vede in giro- ribadii quando orami se n’era già andata…
Bhè era ora di tornare a casa da mio padre il giorno dopo avrei iniziato la mia nuova scuola in quel posto… e davvero non sapevo come sarebbe potuta andare…

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Beverly... Bely per gli amici! ***


Mi alzai grazie al rumore fastidioso della mia odiosa sveglia… sbadiglia e mi diressi in bagno… mi feci una doccia veloce e mi vestii… poi scesi giù per fare colazione…
-Buongiorno papà!!-dissi facendo un sorriso stentato…
-Giorno Justin!!-disse sorridendo 
Mi mise davanti un piatto pieno di roba che doveva essere la mia colazione… Ma non toccai niente ero
decisamente nervoso… Non era la prima volta che andavo in una nuova scuola anzi ormai ci ero abituato… nuova scuola nuove abitudini nuovi bulli e nuovi amici che sarebbero durati poco… Ma questa volta era diverso, sentivo come se sarebbe dovuto succedere qualcosa che avrebbe cambiato tutto!! 
-Hei Justin non hai toccato niente… cos’hai?!?-chiese mio padre
-Niente…-risposi con aria indifferente 
-Hei Justin so cosa provi ma ti prometto che questa volta non ce ne andremo più resteremo qui…-Se me lo aveva detto ogni volta che eravamo arrivati in un posto nuovo… forse la verità era che avevo solo paura ad affezionarmi agli altri visto che sapevo che prima o poi li avrei dovuti lasciare, rimanendoci male… 
Mi alzai senza rispondere a mio padre presi lo zaino e andai a scuola… Avevo la macchina ma preferii prendere l’autobus…
Arrivai davanti alla scuola… era decisamente enorme diversa da tutte le altre in cui ero stato prima… era stile High School Musical ma più moderna… Mi guardai intorno… ero spaesato e sommerso da una miriade di studenti che mi spintonavano per entrare… 
Qualcuno mi sbatte contro…
-Scusa…-dissi senza nemmeno guardare chi fosse… 
Alzai gli occhi avevo davanti una ragazza molto carina… avevo i capelli lunghi castani gli occhi verdi scuro e varie lentiggini che le dipingevano le guance…
-Scusami…- ripetei ancora aiutandola e raccogliere i libri che le erano caduti… - E’ che sono nuovo e… non sono abituato a tutto questo casino… sono un po’spaesato…-dissi quasi arrossendo…
-Oh allora sei tu quello nuovo… bhè preparati ad una vita d’inferno qui con noi…-disse sorridendo-vieni ti faccio strada hai l’aria di essere un po’ perso!!-disse sorridendomi
Il suo sorriso era stupendo ma non era paragonabile a quello che aveva la ragazza del giorno prima… lei aveva qualcosa di speciale… come un alone di mistero negli occhi… una cosa che mi attirava tantissimo…
-Oh comunque io sono Beverly… Bely per gli amici…-disse sorridendo…
-Io sono Justin… Justin per gli amici…-dissi sorridendo…
Scoppio a ridere…
-Bene sei simpatico Justin penso che saremo ottimi amici… allora ora ti dopo un po’ di indicazioni che ti serviranno se vuoi sopravvivere in questa scuola…-
-Bene… mi sa che mi serviranno…-disse sorridendo…
-Allora quelli lì sono i nerd ovvero i secchioni, quella è la banda musicale ma non è una cosa molto popolare qui… quelli sono gli skater e in fine ci sono i giocatori di football che stanno insieme quelle ochette delle cheerleaders…-disse finendo con una smorfia disgustata 
-Da come ne parli sembra che tu non ne faccia parte!!-dissi sorridendo
-Io?! Fare parte delle cheerleaders ?!? Ma figurati sono troppo goffa e senza stile per loro…-disse seria
-Secondo me sei molto carina- dissi sorridendo fiero- e non hai nulla da invidiare a loro…-dissi
-Si ora dici così ma vedi che in poco tempo anche tu cadrai nella loro trappola e come tutti i ragazzi di questa scuola gli andrai dietro…-disse seria
-Mmm… non penso…-dissi
-Vabbene ma tornando a noi… -disse riprendendo il discorso
-E tu a quale categoria appartieni?!- chiesi curioso…
-Oh bhè io a quello della gente normale…- disse sorridendo…
-Vieni-disse portandomi vicino ad un muretto in disparte. Dove c’erano appoggiati altri 3 ragazzi e una ragazza… 
-Ciao ragazzi!!-disse lei sorridendo
-Ciao Bely!!-risposero tutti
-Chi è il tuo amico?!-chiese un ragazzo dall’aria simpatica 
-Lui è Justin il nuovo arrivato… gli stavo mostrando un po’ il sistema della nostra scuola…-
-Oh bhè amico se vuoi sopravvivere in questa scuola basta che stai lontano dalle cheerleaders loro sono proprietà dei ragazzi che giocano a football… se non vuoi rendere la tua vita un inferno basta che ci stai alla larga…-disse sorridendo un ragazzino biondino…
-Comunque io sono Chaz-disse il ragazzo dall’aria simpatica- lui è Chris…-disse riferendosi al biondino che aveva parlato prima…-E lui è Ryan…-disse riferendosi al 3 ragazzo!!
-Piacere io sono Justin…-dissi sorridendo…
-Hei ci sono anche io… Io sono Julie…-disse sorridendo…
-Piacere… -ribadii sorridendole…
-Ragazzi ci conviene entrare- disse Bely-tra un po’ suona la campanella…-
-Si è meglio che entriamo…-disse Chaz
-Justin tu hai già l’orario delle tue lezioni e il numero del tuo armadietto?!-chiese Julie
-No…-dissi
-Bene allora ti accompagniamo in segreteria prima di andare in classe…-disse Chris 
-Grazie ragazzi…-dissi sorridendo…
Ci avviammo dentro e mi accompagnarono in segreteria… presi il numero del mio armadietto e l’orario… 
Alla prima ora avevo biologia… ed ero con Bely… almeno conoscevo già qualcuno e non sarei stato solo… bhè come primo giorno di scuola non era cominciato male… o almeno questo era quello che pensavo!! 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Lei non fa per te amico! ***


Le prime ore di scuola passarono velocemente, finchè non suonò la campanella del pranzo … Insieme a Bely raggiunsi i ragazzi e poi tutti insieme ci dirigemmo a mensa… 
Prendemmo dei vassoi e ci dirigemmo verso il bancone per prendere il cibo e mentre facevamo la fila Bely mi spiegò come era disposta la mensa!!
-Allora lì si siedono i Nerd e nell’angolo gli Ska
ter mentre vicino all’entrata la banda musicale, invece in quel favolo al centro le Cheerleaders e i giocatori di football, questi invece sono i tavoli dedicati a noi, persone normali-disse imitando con le mani le virgolette quando disse normali!! 
Mi misi a ridere ci sedemmo e cominciammo a mangiare quella roba che assolutamente non poteva essere definita cibo. Ad un certo punto sentimmo la porta aprirsi e nella mensa piombò il più assoluto silenzio, tutti guardavano in un punto preciso come se avessero visto un alieno!!
Mi girai e a mia volta guardai il punto che tutti stavano fissando, per sapere quale fosse la causa del silenzio!! 
Vidi una ragazza con dei lunghi capelli mori ricadergli sulle spalle, perfettamente piastrati. Aveva una minigonna più mini che gonna che le lasciava scoperte tutte le gambe perfette e un top che le faceva intravedere la pancia piatta. Era stupenda, aveva un corpo da far paura eppure non fu quello che attirò la mia attenzione… Ciò che mi colpì di più furono i suoi occhi color del ghiaccio che brillavano sul suo viso ricoperto pesantemente di trucco…
-P-Paris!-dissi a bassa voce mentre lei si andava a sedere nel tavolo delle Cheerleaders e la mensa piombava nel casino precedente.
-Come fai a sapere il suo nome mi chiese incredula Bely
-I-io-non sapevo cosa dire- ho sentito il suo nome stamattina in classe...- dissi sorridendo per la mia geniale scusa ma con un velo di malinconia negli occhi… come se fosse successo qualcosa nel passato di cui lei si vergognava o più semplicemente qualcosa che nonostante tutto le mancava… qualcosa che lei voleva nascondere!! 
-Ah Vabbè… Comunque lei è la capo Cheerleaders nonché prima puttana di questa scuola, la da a tutti o quasi…-disse guardando i ragazzi che stavano mangiando seguendo in silenzio il discorso di Bely -anche se ufficialmente sta con Marc, il capitano della squadra di football, ma non si fa scrupoli ad andare con tutti…-disse Bely con sguardo disgustato, ma con un velo di malinconia negli occhi… come se fosse successo qualcosa nel passato di cui lei si vergognava o più semplicemente qualcosa che nonostante tutto le mancava… qualcosa che lei voleva nascondere!! 
-Bhè io una botta gliela darei!-disse Chaz sorridendo compiaciuto- la ragazza è una bomba sexy, ha un corpo da far paura!!-concluse 
Julie lo guardò male e Chaz si zittì, mentre io continuavo a guardare Paris che si stava strusciando su un tipo mentre questo la attirava ancora di più a se mettendole le mani sul sedere mentre glielo palpava per bene… Stinsi i pugni alla vista di ciò… lei si girò un attimo nella mi direzione e si accorse di me e mi guardò incredula prima che il tizio da quanto avevo capito dalla dettagliata spiegazione di Bely doveva essere “Marc” la rigirò verso di se e infilò la sua lingua nella bocca di lei!
Strinsi i pugni fino a far sbiancare le nocche e avevo uno sguardo arrabbiato triste e deluso anche se nemmeno io sapevo il perché! Infondo la conoscevo da solo un giorno e non si poteva nemmeno dire che la conoscevo perché ci avevo parlato si e no una volta… E poi lei era così diversa da quella ragazza dolce semplice con quel alone di mistero negli occhi che avevo incontrato il giorno prima nel parco e che aveva occupato la mia mente e i miei pensieri per tutto il tempo fino a quel momento. Lei era completamente un'altra persona aveva degli occhi freddi, spenti, senza nessun emozione, i suoi movimenti erano come automatici, come se fosse obbligata a fare quello che stava facendo ma non ne aveva voglia…
Lei non era la Paris che il giorno prima aveva colpito il mio cuore… la Paris a cui avevo pensato per tutto il tempo nelle 24 ore precedenti!!
Chris notò la mia espressione e i miei pugni serrati 
-Hei amico lei non fa per te!-disse semplicemente guardandomi e riportandomi sulla terra, strappandomi dai miei pensieri, ci conoscevamo solo da poche ore ma già mi aveva capito… già aveva capito ciò che pensavo con un solo sguardo senza bisogno i dirlo… ero sicuro che Chris sarebbe diventato uno dei miei amici più cari… -E ti consigli di rimanergli alla larga se non vuoi problemi!-aggiunse poi dandomi una pazza sulla spalla…
Già era quello che avrei dovuto fare, lei non faceva per me! E poi già ero quello nuovo non volevo altri problemi e non sapevo di preciso cosa ma sapevo che lei mi avrebbe portato solo problemi… eppure nonostante questa consapevolezza c’era qualcosa che mi diceva che non ci sarei riuscito, che non sarei riuscito a starle lontano!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Quella bambina dagli occhi color ghiaccio! ***


Il resto della giornata passò velocemente… quando tornai a casa aiutai papà a svuotare gli scatoloni che erano ancora pieni di roba… 
-Papà questo dove lo metto?!-chiesi prendendo uno scatolone pieno di vecchie cose…
-Mmm… portalo in soffitta…-disse
-Va bene… vado…-mi diressi in soffitta… salii le scale ma all’ultimo gradino inciampai … lo scat
olone si rovesciò
-Oh accidenti…-dissi
Mi alzai e cominciai a prendere la roba che era caduta… Mi soffermai a guardare una foto… C’erano due bambini sugli 8 anni… il bambino era biondo con gli occhi color miele la bambina mora con gli occhi azzurri trasparenti come il ghiaccio, erano abbracciati e sorridevano felici… sembravano essere così contenti insieme, come se si conoscessero da sempre… girai la foto… c’era una dedica…
1 Marzo 2003
Ciao Justin,
oggi è il tuo compleanno e voglio dirti che… Ricordi la nostra promessa?! Bhè sono decisa a mantenerla… Auguri ancora e… ti voglio bene! TUA RIS!
Era una scrittura da bambina… riguardai la foto…
Flashback
Erano due bambini erano seduti sotto ad un albero… quello era il loro posto speciale… 
“Sai ti voglio bene Ris!”disse il bambino sorridendo
“Anche io Jus”disse sorridendo
“Facciamo una promessa?!”disse la bambina
“Certo tutto quello che vuoi!”disse il bambino sorridendo
“Mi prometti che non ci separeremo mai?! Che saremo sempre come fratelli?!”disse porgendo il mignolo al bambino
“Te lo prometto Ris”disse intrecciando i loro mignoli per poi abbracciare la bambina
Si staccarono il bambino la guardo negli occhi e le sorrise furbo… la bambina capì subito e cominciò a correre il bambino la inseguì… finchè non la prese e cominciò a farle il solletico.. . quella era l’immagine più bella che si potesse vedere… quei due bambini distesi a terra che ridevano felici facendosi il solletico, così spensierati… erano la cosa più bella che potesse esistere… loro erano contenti solo quando erano insieme loro si completavano e questo lo sapevano!! 
Fine flashback
Mi ritrovai steso a terra con quella foto in mano… non sapevo se quello che avevo immaginato era solo un’illusione o un ricordo!
Ma quel nome Ris… mi ricordava qualcosa… ogni volta che guardavo quella foto avevo un vuoto nello stomaco… mi sentivo come cadere in un baratro senza fondo! 
Poi sentii il mio cellulare suonare… Scossi la testa e andai in camera mia… poggiai la foto sul comodino e risposi al cellulare stendendomi sul letto!!
-Pronto-dissi
-Hei amico…sono Chris!-disse la voce al di là del telefono…
-Hei brò… dimmi tutto…-dissi 
-Senti stasera volevamo andare in discoteca… ti unisci a noi!!-disse Chriss
Ci pensai un minuto su… si perché no mi faceva bene svagarmi un po’ dopo lo strano episodio del pomeriggio…
-Certo Chris, nessun problema…-dissi al telefono
-Bene brò ti passiamo a prendere alle 21.30-disse Chris
-Perfetto brò! A stasera allora…-dissi
-A stasera brò!-disse staccando
Già mi serviva un po’ di svago… mi andai a fare una doccia eppure mentre le goccioline d’acqua scorrevano sul mio corpo non potevo fare a meno di pensare a quella bambina con gli occhi color del ghiaccio! 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Si ha sempre una scelta nella vita! ***


Alle 21.30 ero pronto… bello vestito e profumato…
Scesi le scale velocemente… 
-Papà io esco…- dissi di passaggio
-Va bene divertiti…-disse gridando dal suo studio!!
Io e mio padre avevamo un bel rapporto, da quando mia madre era morta io e papà eravamo rimasti soli ci difendevamo a vicenda… era stato un colpo duro per entrambi e così papà si era immerso nel lavoro per non pensarci troppo e da quel momento viaggiavamo di continuo… ma questa volta mi aveva promesso che sarebbe stato diverso… e anche se non ne ero sicuro io volevo crederci… 
Uscii dalla porta e la richiusi alle mie spalle… In quel preciso istante arrivò Chriss con Chaz e gli altri…
-Ciao ragazzi ciao Cait, ciao Bely-dissi dando una pacca sulla spalla a Chaz e Ryan e facendo una stretta di mano con Chris… per poi andare ad abbracciare Cait e Bely… 
Ricambiarono il saluto poi ci avviamo verso la discoteca… quando entrammo la puzza di fumo ed alcool ci invase le narici… C’era un casino pazzesco quindi d’istinto presi la mano di Bely che era al mio fianco lei guardò le nostre mani e poi mi guardò e sorrise… aveva un sorriso stupendo ma non era paragonabile a quello di Paris… ma non quello convenzionale e freddo che faceva a scuola davanti a tutti, no quello non era il sorriso che mi aveva catturato… io parlavo di quel sorriso dolce e sincero che mi aveva fatto quando ci eravamo conosciuti quel sorriso che mi aveva dato l’impressione di non comparire spesso sul suo viso!!
Cominciammo a ballare e ci scatenammo per tutta la sera… ci divertimmo come pazzi… bevemmo e Cait si ubriacò leggermente… Si vedeva che non era abituata a bere aveva bevuto si e no 2 bicchierini di vodka ed era già ubriaca marcia… così Bely e Chaz dissero che l’avrebbero accompagnata a casa Bely mi diede un bacio sulla guancia e poi se ne andò con Chaz e Cait… Chriss e Ryan erano intenti a ballare con due ragazze quindi non voletti rovinargli la feste… perciò me ne uscii un po’ fuori per prendere una boccata d’aria… comincia a camminare fino a fermarmi in un parchetto a pochi isolati da lì… Entrai ma qualcuno mi venne addosso facendomi cadere… alzai lo sguardo e notai che sopra di me c’era una ragazza… non una ragazza qualunque era lei, Paris… aveva in trucco sbavato e gli occhi rossi ciò mi fece capire che molto probabilmente aveva pianto… 
Le porsi la mano e ci alzammo da terra… 
-Grazie…-mi disse
-Stai bene?!- dissi
-Si…-disse mentre una lacrima solcò il suo volto
-A me non sembra andiamo… vieni!!-dissi prendendola per mano… entrammo nel parchetto e io la condussi attraverso una specie di bosco che c’era al suo interno… era come se ci ero già stato… ma era in possibile ero lì da solo due giorni e non avevo visitato niente di quella città a parte la scuola… 
Era come se conoscessi la via mi muovevo agile senza esitare… arrivammo in un prato fiorito con al centro un laghetto… era bellissimo la luna ci si rifletteva dentro… mi sedetti sul prato e incitai anche lei a farlo…
-Allora vuoi dirmi cosa è successo?!-dissi guardandola rassicurante… 
Non parlo si vedeva che non era un ragazza aperta a cui piaceva parlare di se e di ciò che le accadeva… così decisi di fare io il primo passo…
-Sai io non so cosa sia successo ma so di sicuro che niente e nessuno merita le tue lacrime… E se ti fanno piangere non hanno mai visto il tuo sorriso… perché è stupendo!!-dissi
-Perché mi aiuti?!-chiese
-In che senso?!-dissi non capendo
-Perché mi stai aiutando?! Infondo non mi consoci nemmeno mi hai parlato una sola volta e poi mi hai rivisto per 5 minuti a scuola… cosa ti spinge ad aiutarmi?! Sono una sconosciuta per te…-
-Oh no… io ti ho parlato una sola volta e ti ho incontrato una sola volta…-dissi guardandola
-Ma mi hai visto stamattina in mensa!-disse lei contrariata…
-Quella non eri tu… o meglio non era la Paris che ho conosciuto… quello non era il tuo sorriso, mi sono accorto del tuo sorriso finto… quelli non erano i tuoi occhi, ho visto i tuoi occhi di ghiaccio… eri un'altra persona… io non so perché ma mi piacerebbe saperlo…-dissi guardandola intensamente negli occhi
PARIS
Nessuno si era mai accorto… di ciò nessuno mi aveva mai chiesto se stavo bene o no… nessuno si era mai interessato a me… Quel ragazzino mi conosceva da a malapena un giorno e mezzo e aveva già capito tutto di me… Non sapevo cosa fosse ma c’era qualcosa che mi spingeva a fidarmi di lui… eppure infondo non lo conoscevo affatto dovevo fidarmi?!
JUSTIN
Vedevo nei suoi occhi uno sguardo interdetto… non sapeva se fidarsi o meno così cominciai a parlare…
-Sai mia madre è morta 8 anni fa… a causa di una malattia… un tumore… lei era tutto per me era il mio punto di riferimento… era la persona più dolce e comprensibile a questo mondo non mi sgridava mai, anche quando ne combinavo una delle mie…-dissi sorridendo al ricordo… lei mi guardo e sorrise a sua volta… avevo gli occhi pieni di ricordi…-Quando lei se ne andato mi sono sentito perso… io e mio padre eravamo disorientati non sapeva più che fare… così papà cominciò ad immergersi nel lavoro e cominciammo a viaggiare sempre a causa del suo lavoro… lui era felice quando lavorava non pensava alla mamma e se lui era felice rendeva felice anche me… Ma quando lui smetteva di lavorare il pensiero della mamma tornava a fargli visita… a volte lo sentivo piangere durante la notte… questo mi spezzava il cuore… pian piano cominciò a vivere solo del lavoro… fino a quando mi stancai e decisi che era ora di finirla… gli disse che era un codardo perché non aveva il coraggio di affrontare la vita… che la mamma sarebbe stata molto delusa dal suo comportamento… che la mamma mancava anche a me ma io non ero ridotto nel suo stato…-dissi-Lui capì e così mi promise di cambiare… per questo ora ci siamo trasferiti qui… per avere un po’ di stabilità… ma nonostante siamo passati 8 anni la mamma mi manca terribilmente… a volte mi manca una figura femminile con cui parla, a cui confidare i miei segreti, certo io e papà ora abbiamo un ottimo rapporto ma non potrà mai sostituire il rapporto che c’era con la mamma…-dissi con gli occhi lucidi
-Perché?!-disse
-Perché cosa?!-chiesi
-Perché me lo hai raccontato…-disse fissandomi
-Non lo so… provo una strana sensazione verso di te… come se ci conoscessimo da sempre… so di potermi fidare di te!!-dissi sorridendo
Lei si alzò e andò vicino al lago… guardò il suo riflesso nell’acqua limpida…
-Mio padre è morto quando avevo 8 anni… il mio migliore amico se n’era andato… eravamo migliori amici dalla nascita… eravamo come fratelli lui c’era sempre stato per me e io c’ero sempre stata per lui… certo eravamo solo dei bambini… ma noi ci completavamo era un punto fondamentale per me… quando me lo portarono via mi persi… tutta la mia realtà cambiò, l’equilibrio della mia vita crollo… lui mi mancava mi mancava terribilmente si era dovuto trasferire a causa di… di… non mi ricordò nemmeno più cosa… ma lui mi aveva lasciata da sola… ma nonostante tutto non riuscivo ad odiarlo infondo non era colpa sua… eppure mi mancava mi mancava terribilmente e tutto ciò che potevo fare era piangere ed aspettare… così cominciai a non mangiare più… mio padre ed io eravamo molto uniti… mi trovavo più con lui che con la mamma… lui era il mio uomo il mio eroe… vedendomi in quelle condizioni le provò tutte per farmi distrarre, ma io non volevo essere distratta volevo solo soffrire in silenzio sperando che lui ritornasse… Una sera mio padre decise di portarmi al cinema … quella sera ci eravamo divertiti e per un po’ di tempo non avevo pensato al mio migliore amico e a quel addio… eravamo in macchina e stavamo ridendo e cantando una delle nostre canzoni preferite quando un pirata della strada ci venne addosso… prendendo in pieno mio padre… -una lacrima rigò il suo volto seguita da altre…-quella sera persi mio padre, ma non solo lui non era solo mio padre lui come un fratello ma soprattutto mio amico…quella sera persi decisamente mio padre e il mio migliore amico… gli unici due uomini importanti nella mia vita… -disse piangendo la abbracciai si strinse nel mio abbraccio-così sono cambiata decisi che niente e nessuno mi avrebbe più fatto soffrire, ho represso qualsiasi tipo di sentimento e sono diventata una puttana… si perché è questo che sono… ma nonostante tutto ogni notte io li rivedo, rivedo il viso sorridente di mio padre e quello del mio migliore amico e non posso fare a meno di pensare che sia colpa mia!!- disse stringendosi ancora di più nel mio abbraccio le diedi un bacio sulla fronte…-sono stanca, stanca di tutto questo stanca di questa vita…-
-Perché sei ancora così perché lo sei diventata… hai visto che non è cambiato niente non hai risolto niente… nascondendo i tuoi problemi non vuol dire che tu li abbia risolti!!-
-Io-io non ho avuto scelta-disse 
-Ti sbaglia si ha sempre una scelta nella vita…-dissi guardandola negli occhi!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Giurin Giurello! ***


-Ero sola Justin … capisci sola… non potevo fare nient’altro… sono stanca di vivere una vita che non mi appartiene… a volte li vedo in sogno… loro sono arrabbiati con me… dicono che è tutta colpa mia… il mio migliore amico… sarebbe molto deluso dal mio comportamento per quello che sono diventata… ma non c’è altro modo… tutto questo fa male ma è una via d’uscita dai m
iei problemi!!Sai qual è la cosa peggiore Justin?! per quanto ci provi per quanto mi sforzi non riesco a ricordare il suo viso… non ho nemmeno una sua foto… non voglio dimenticarlo…-dissi piangendo… ero distrutta mi ero svuotata di tutto avevo vomitato tutte quelle parole che ormai da troppo tempo mi tenevo dentro… sentivo che con Justin avevo trovato un buon amico con cui confidarmi… ma niente sarebbe cambiato niente sarebbe stato diverso…
-Hei, hei non piangere… ora ci sono io ok?! Io ti aiuterò-
-T-tu non puoi Justin!! Nessuno può!!-dissi tra le lacrime…
-Promettimi che ci proverai!! Promettimi che proverai a cambiare, promettimi che cercherai di tornare la Paris bella e sorridente di cui mi hai raccontato!!-dissi
Forse era arrivato il momento di fidarmi… forse dovevo davvero provarci!!
-Ci proverò!-dissi guardandolo e accennando un sorriso
-Giurin giurello?!-disse poi sorridendo e guardandomi mentre mi porse il mignolo!!
Non facevo giurin giurello da quando avevo 8 anni… l’ultima volta che lo avevo fatto era stato con lui… 
*Flaskback*
-Ti prego non andartene sei il mio migliore amico, con chi giocherò d’ora in poi!!-disse una bambina con degli occhioni color ghiaccio lucidi, era più tosto sveglia per avere 8 anni… quello difronte a lei era il suo migliore amico… il suo compagno d’avventure… erano cresciuti insieme! Avevano sempre fatto tutto insieme… dalla prima parola, ai primi passi, al primo giorno delle elementari… erano inseparabili
-Nemmeno io voglio andarmene… ma non posso farci niente…-disse anche il bambino dai capelli biondo grano e gli occhi color caramello così profondi anch’essi lucidi.
Si abbracciarono forte forte come solo loro sapevano fare…
-Mi dimenticherai?!-chiese la bambina guardando intensamente negli occhi il bambino
-Io?! Dimenticarmi di te?! Mai!-disse sorridendo – Mi mancherai!-disse il bambino raccogliendo tra le sue tenere braccia la bambina!!
-Anche tu!!-disse la bambina… all’improvviso le lacrime cominciarono a scendere sulle guance della bambina… come se le avesse trattenute per troppo tempo… come se non ce la facesse più a respingerle…
-Hei non piangere ok!? Io ritornerò e allora giocheremo a nascondino giù al lago e ti farò il solletico fino a farti piangere…-disse anche lui sorridendo tra le lacrime… provocando la reazione a catena della bambina…
-Ed io ti picchierò e poi faremo merenda seduti sull’erba come facciamo sempre… e poi ci rincorreremo e cadremo sull’erba ridendo come due scemi…- disse sorridendo… mentre piccole goccioline di acqua salata gli solcavano le guance!! 
-Si… devi solo aspettarmi… io tornerò!!-disse il bambino
-E se non ce la facessi ad aspettarti?!-disse la bambina
-So che sei forte e ce la farai… e quando saremo più grandi e io tornerò qui da te… ti prenderò e realizzeremo tutti i nostri sogni gireremo il mondo come abbiamo sempre sognato…-
-Me lo prometti?!-disse la bambina
-Giurin giurello?!-rispose il bambino porgendo il mignole che la bambina afferrò con il suo di mignolo!!
-Giurin giurello!-affermò la bambina!
-Ti voglio bene!!-disse il bambino-questo è tuo-disse porgendogli un braccialetto d'argento con dei ciondoli... ognuno di essi rappresentava una parte della loro vita insieme... c'era una bicicletta rossa, che simboleggiava quando lui gli aveva insegnato ad andare sulla bicicletta... poi c'era un girasole, che simboleggiava il prato in cui si divertivano a giocare, c'era un quadrifoglio verde, che era il simbolo della loro promessa, la speranza, poi c'era una chitarra, che ricordava quando lei aveva regalato la sua prima chitarra al bambino, e infine un passaporto, che simboleggiava il loro sogno comune di girare il mondo!!
-E' bellissimo, mi mancherai anche tu-rispose la bambina abbracciando il bambino più forte che poteva e si accorse che anche lui ne aveva uno identico, solo in oro… ora era sicura che il suo amico sarebbe tornato che quello non era un addio ma solo un arrivederci… sapeva che lui sarebbe tornato che avrebbero giocato ancora insieme, avrebbero riso come fino a pochi giorni prima avevano fatto, si sarebbero rincorsi e avrebbero realizzato il loro sogno insieme… lei doveva solo aspettare…

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Con lui era come se stessi volando ***


-Giurin giurello- rispose sorridendo la ragazza riprendendosi dai suoi ricordi… 
Ma sapeva che ormai era troppo tardi per cambiare… sapeva che probabilmente non sarebbe riuscita a mantenere la sua promessa… ma voleva provarci per la prima volta dopo tanto tempo… lei credeva in qualcosa… ci speravo… voleva tornare ad avere una vita felice… e quell’op
portunità che Justin gli aveva dato… quella luce nel buio che lui gli aveva mostrato la attraeva così tanto… voleva davvero provarci… 
Intrecciarono i loro mignoli e una sensazione di deja-vù avvolse la mente e il cuore di entrambi come se avessero già vissuto quel momento… ma ne l’uno ne l’altra diedero troppo peso a ciò…
-Bene si è fatto tardi penso che sia ora di andare…-disse Justin continuando a sorridermi ininterrottamente… 
Uscimmo dal parchetto per immergerci nella perfetta tranquillità notturna delle strade di Oxford… c’eravamo solo noi… la luce luminosa dei lampioni che ogni tanto facevano capolino sulla strada e quella ancora più luminosa della luna e delle stelle… Quella sera c’era la luna piena e questo mi riportò ancora ad uno dei miei tanti ricordi!
*Flashback*
La bambina ed il bambino erano seduti su una collina… la scuola era finita ed era estate… così i loro genitori li avevano portati a fare una vacanza in montagna per il weekend… 
-Guarda che bella la luna piena…-disse la bambina con gli occhi che le brillavano
-Già è stupenda…-disse il bambino-quasi quanto te- aggiunse sottovoce sorridendo ancora una volta… ma la bambina lo sentì ugualmente ed arrossì guardando il bambino biondo seduto al suo fianco!!
-Tu cosa vedi?!-disse la bambina sdraiandosi per guardare meglio la luna e il cielo 
-Io vedo un pallone!-disse il bimbo sorridendo 
-Io vedo un lecca-lecca!-disse la bambina
-Oppure un palloncino…-aggiunse il bambino… 
-Mmm… oppure una ruota panoramica… sul mondo!!-disse la bambina
Si guardarono e poi scoppiarono a ridere per le buffe costatazioni…
Era una gioia per il cuore vederli ridere insieme fino a lacrimare tenendosi la pancia… per gli altri il motivo delle loro risate poteva sembrare stupido, ma non per loro… quando erano insieme ogni scusa era buona per ridere ed essere felici… E guardando quella scena da fuori, guardando quei bambini su quella collina ridere a crepapelle tenendosi per mano era l’immagine perfetta… quella più dolce che ci fosse… quel immagina che inspiegabilmente ti faceva spuntare un sorriso sentendo le loro risate dolci e melodiose, quelle risate pure e fatte con il cuore… quelle risate che solo due bambini potevano fare… 
Era così semplice per loro sognare e fantasticare… erano così innocenti e allo stesso tempo così saggi e consapevoli… aveva quel coraggio che a volte crescendo viene meno, di guardare tutto con occhi diversi rispetto agli altri di trovare un lato positivo in tutto… quando erano insieme loro erano in un altro mondo, un mondo tutto loro, senza genitori, regole, pianti o addii dolorosi! Quando erano insieme loro erano semplicemente loro stessi!
*Fine Flashback*
-Posso farti una domanda?!-chiesi guardandolo in quei suoi occhi sorridenti e profondi!
-Certo dimmi pure…-disse continuando a sorridere
-Non ti fa male la mascella a sorridere sempre?!-dissi facendo una faccia buffa seguita da una linguaccia…
Scoppio a ridere e io lo seguii…
-No ahahahahha-rispose tra una ristata e l’altro…
Sembravamo dei pazzi… da soli su una strada isolata nel bel mezzo della notte, ridendo fino a lacrimare senza un motivo fondato…
Eppure in quel momento mi sentivo bene… veramente bene come se non avessi bisogno di nient’altro per essere felice… mi bastava quella sua risata dolce e melodiosa che mi giungeva alle orecchie e che coinvolgeva inspiegabilmente anche me! 
Ci conoscevamo da così poco eppure già era importante per me, era riuscito a farmi ridere davvero dopo anni in cui nessuno era riuscito nemmeno a farmi sorridere! Quando ero con lui era come se stessi volando… Ora ne ero sicura, lui era speciale… o almeno lo era per me!!

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Avevo preso la mia decisione ***


La mattina seguenti mi svegliai grazie al rumore assordante della mia adorata sveglia… la gettai giù dal comodino per cercare di farla smettere… Mi alzai e mi andai a fare una doccia veloce… mi vestii e andai a scuola come tutte le mattine… La sera prima era stato tutto così starano!
*Flashback*
Stavamo ridendo da non so quanto tempo camminando su quella  
 strada come due vecchi amici, che si conoscevano da tempi immemorabili… poi eravamo arrivati davanti a casa mia… ci eravamo fermati…
-Bhè io sono arrivata…-dissi guardandolo…
Lui mi sorrise… avevo notato che lo faceva spesso… ma non mi dispiaceva mi piaceva vederlo sorridere!!
-Ok allora ci vediamo domani a scuola…-disse –Buona notte Paris…-disse per poi darmi un bacio sulla guancia 
-Notte Justin…-dissi ricambiando il bacio
*Fine Flashback*
Era stato tutto così strano insomma nessuno aveva mai passato tutta la serata con me senza mai provarci nemmeno una volta… mi aveva accompagnato a casa e non aveva nemmeno cercato di baciarmi… non mi aveva nemmeno chiesto il numero di telefono o un’altra uscita… tutto ciò che mi aveva donato era il suo sorriso… e mi bastava… Era solo che non ero abituata… nessuno lo aveva mai fatto prima d’ora con me… insomma tutti erano stati gentili con me perché volevano qualcosa… Lui cosa voleva?! Non ero più abituata a fidarmi delle persone e le mie esperienze personali mi avevano insegnato che fidarsi è bene ma non di farsi è meglio… Forse avevo sbagliato a fidarmi di lui… infondo non lo conoscevo… anche se mi sembrava il contrario quando ero con lui!! Forse avrei solo dovuto scordarmi del mio incontro con lui e continuare la mia solita vita di merda… le sue aspettative erano solo ideali… non si sarebbero realizzate… la mia vita non sarebbe cambiata così… Si avrei fatto così avrei continuato la mia vita di sempre anche se questa vita non mi piaceva!!
Arrivai a scuola ed entrai… camminai verso il mio armadietto e fui raggiunta dalle mie amiche oche… non le sopportavo mi stavano dietro solo perché io ero popolare e loro volevano essere popolari come me, erano pronte a tutto per avere anche un poco della mia popolarità… anche a leccarmi il culo in eterno cosa che io odiavo… ma sai com’era se volevi essere popolare dovevi anche frequentare la gente giusta e a quanto pare loro erano ricche ed erano la gente giusta… ad un certo punto mi girai e notai che da una parte c’era Marc da una parte che mi fece cenno di andare da lui sorridendomi e dall’altra parte c’era Justin che mi sorrideva e mi salutava con la mano… quella sembrava essere la mia scelta… la scelta di come sarebbe andata la mia vita da quel momento in poi… avrei continuato a essere la puttanella di Marc e di chiunque ne avesse bisogno all’occasione o avrei scelto di andare da Justin e cercare di cambiare… Bhè già sapevo la mia scelta e cominciai a pensare che la feci più per abitudine che per volere… o forse solo per paura di quello che sarebbe potuto succedere per paura di eventuali cambiamenti
  

Ciao puzzole(?)...
Sono contentissima di tutte le recensione e che vi piaccia la mia storia...
Volevo scusarmi tantissimo perchè vi ho fatto aspettare un casino
per l'altro capitolo ma ho avuto davvero molto da fare, con la scuola ed il resto...
da me c'è occupazione quindi sto a scuola anche fino alle 8 di sera,
ed è assolutamente stressante...
in ogni caso ora sono qui con il capitolo e spero vi piaccia,
e prometto sui capelli puffosi del Biebs che aggiornerò al più presto possibile!
(Amatemi per questo XD)
Baci xxxx

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Forse sei gelosa perchè ci tieni... ***


Per un secondo un impercettibile frazione di tempo ebbi la vaga impressione o più che altro l’insensata speranza che quella mano potesse essere sua… che si fosse scollata da quel polipo umano e che avesse scelto di cambiare di venire da me… di accettare il mio aiuto… per un istante pensai che avrebbe mantenuto la sua promessa per questo era lì dietro
di me ma quando mi girai e vidi Bely la mia speranza si distolse nel nulla… 
-Hei quanto entusiasmo di vedermi… grazie!!-disse sarcastica Bely accorgendosi del mio sguardo deluso…
-Scusa Bely non sei tu e solo…-non terminai la frase…
-Dai Bieber dimmi che succede di me ti puoi fidare…-disse travolgendomi con la sua allegria come sempre… 
-E solo che…-alzai lo sguardo e in quel momento passo Paris… la guardai passarmi davanti senza degnarmi di uno sguardò…
-Oh… è per questo… Bieber ti avevamo avvertito lei non è per te… lei non è per nessuno!!-disse guardandomi…
-E tu cosa ne sai eh?! La conosci?!-dissi… mi aveva voltato le spalle e nonostante tutto io la difendevo con l’unica persona che mi aveva aiutato in quel inferno che era stata la nuova scuola… mi aveva aiutato a non sentirmi l’ultimo arrivato, mi aveva offerto la sua amicizia… non so perché lo feci, fu un istinto, ma io sapevo che in lei c’era qualcosa di meglio che quella maschera di trucco quel top troppo corto e quella gonna che mostrava le sue gambe perfette!!
-Io…-non sapeva cosa dire…
-Scusami non volevo attaccarti… sono solo nervoso… forse è meglio andare in classe…-dissi tornando in me e sorridendogli!!
-Già forse è meglio…-rispose lei ricambiando il sorriso!
Le ore passarono lente ed inesorabili… finchè non arrivò l’ora di andare in mensa… Mi diressi verso i ragazzi accompagnato da Bely mentre ridevamo e scherzavamo come due idioti… mi piaceva stare con lei… 
*Paris*
Eravamo in mensa seduti al nostro solito tavolo… quando da lontano vidi entrare in mensa Justin insieme ad una ragazza, penso si chiamasse Beverly… Stavano ridendo… sembravano così felici… questa era la prova senza me tra i piedi poteva essere felici… tutti avrebbero vissuto meglio… io ero solo un problema… lui era felice, avevo fatto la cosa giusta allora perché non riuscivo ad essere felice?! 
“Forse perché non è davvero quello che vuoi” disse una vocina nella mia testa
“Ma che dici Paris certo che è quello che vuoi… ormai questa è la tua vita ora!!” ribattei
“Non necessariamente... forse sei solo gelosa di lei perché può stare vicino a lui!” disse la vocina
“Non sono gelosa… per essere gelosa mi dovrebbe importare di lui… e non è così!”
“Forse sei gelosa perché ci tieni?!”
“Ci tengo?! No non è così”
Bene ora mi ritrovavo anche a litigare con una vocina nella mia testa…stiamo messi bene!!
Non riuscivo più a vedere quella scenetta felice così mi fiondai sulle labbra di Marc che era davanti a me, che ovviamente ricambiò il mio bacio senza opporsi, anzi…
 
Hi pandee... 
No ok mi avete persa! ahahha 
Sono fumata peggio di Bieber e dei suoi calzini colorati...
In ogni caso i panda sono carini, voglio dire chi non ama i panda?! 
Comunque non perdiamoci in chiacchiere!
(Sembro la mia professoressa di latino .--.)
Ecco a voi il capitolo...
Guardate quanto sono stata brava 
ad aggiornare così in fretta!
(Sono stupita anch'io ù.ù)
In ogni caso spero che vi piaccia 
e che mi diciate cose ne pensate! 
Tanti bacini coccolosi! :*
xxx

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Sei solo una vigliacca! ***


Era passata esattamente una settima da quel giorno… mi ero abituato alla nuova scuola… i miei amici Chaz Chris e gli altri erano davvero molto simpatici… E Bely… bhè che dire di lei… era fenomenale c’era sempre per me quando avevo bisogno di aiuto e di sfogarmi era come il mio angelo custode… lei mi capiva… ed era pronta ad aiutarmi in ogni momento… 
pensavo fosse diventata la mai migliore amica… eppure in tutto questo Paris non era mai uscita nemmeno per un secondo dalla mia testa… continuavo a ripetermi che dovevo aiutarla che dovevo fare qualcosa per lei, anche se non sapevo perché… il mio istinto mi diceva di farlo!
Eravamo a scuola in classe… avevamo lezione di biologia… vidi Paris passare davanti alla porta aperta della mia classe…
-Mi scusi professore posso uscire?!-dissi
-Va bene vado Bieber ma faccia una cosa veloce altrimenti si perde tutta la spiegazione!!-disse sicuro che io stessi seguendo la sua lezione… 
-Va bene professore-dissi sicuro prima di uscire dalla classe… la cercai nei corridoi, finchè non la trovai vicino alla porta d’uscita che guardava fuori… 
Mi avvicinai silenziosamente… la presi per un braccio e la trascinai fuori… lei fu colta di sorpresa… arrivammo dietro la scuola… l’appoggiai al muro e mi misi davanti a lei per non farla muovere…
-Hei!!-disse con tono di rimprovero…-che vuoi?!-proseguì
-Voglio sapere perché?!-dissi 
-Perché cosa?!-disse indifferente…
-Oh andiamo non fare la finta tonta… sappiamo entrambi che questa non sei tu… che questo non è quello che vuoi realmente...-dissi guardandola negli occhi
-Ah si?! E tu come fai a sapere quello che voglio?! Da quando mi conosci una settimana?!-disse
-Io so che questo non è quello che sei…-dissi continuando a guardarla…
-Ah si e cosa voglio?!-disse sfidandomi…-dimmelo tu perché io non lo so!!-continuò-questo non è un gioco ne tanto meno una fiaba, questa è la vita reale… non verrà la fata turchina a trasformarmi in una principessa… non c’è mago merlino che farà andare tutto a proprio posto… questa è la solo la cruda realtà… qui i tuoi tanto amati desideri, le tue speranze non si realizzano come per magia… sono solo ideali… non possono cambiare la mia vita… tu non puoi cambiare la mia vita…-disse sicura di se
-Tu non lo capisci eppure è talmente evidente… tu sei la tua fata turchina tu sei il tuo mago merlino… hai ragione io non posso cambiare la tua vita… ma tu puoi… sai qual è la verità… la verità è che sei una codarda… ti nascondi dietro questa maschera per paura di affrontare il mondo per paura di perdere il controllo sulla tua vita programmata… per te tutti i giorni sono uguali sai esattamente come andranno… eppure non fai niente per cambiarlo… e sai perché?! Te lo dico io perché… perché hai paura… hai paura del cambiamento… hai paura che tutto possa cambiare… ma questa non è vita… la tua non è vita… se non vivi per qualcosa muori per niente!!-dissi tutto d’un fiato…-Sei solo una vigliacca che non affronta i suoi problemi, ma li sotterra!!-dissi notai che mentre parlavo si stava torturando la manica del maglione… probabilmente perché sapeva che avevo ragione… ma avevo imparata a conoscerla e sapevo che non si sarebbe arresa tanto facilmente!!
-Io non sono una vigliacca, tu non mi consoci…-continuò a ripetere ritmicamente mentre mi tirava tanti pugni sul petto e cominciò a piangere… l’abbracciai… solo questo… era stata forte per troppo tempo aveva nascosto quelle lacrime per troppo tempo…ora tutto ciò di cui aveva bisogno era sfogarsi!!

Bonjour mouffettes
Je suis, comment allez-vous?
Finito il mio momento di svago "francese"
torniamo a noi!
Che si diceeee?!
Io vi ho messo il capitolo e spero che vi piaccia,
e mi raccomando lasciatemi una recensione,
per farmi sapere cosa ne pensate!ù.ù
Baci :***
xoxoxo

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Please Remember! ***


Si stacco da me… Si asciugò le lacrime il trucco sbavato… E torno con quel suo sguardo freddo e sostenuto che impediva agli altri di far vedere le sue emozioni… Ma non a me… Forse eravamo troppo simili per questo riuscivo a capirla… forse perché mi ero trovato nella stessa sua situazione!
-Questo non ha cambiato niente… spero tu lo sappia…-disse guardandomi per poi girare i tacchi e andarsene…
Era sempre così sfuggente l’attimo prima l’avevi in pugno e l’attimo dopo si volatizzava così lasciandoti stupefatto senza parole… l’attimo prima piangeva sul tuo petto e l’attimo dopo se ne andava così come se non fosse mai successo niente… come se tu non fossi nessuno… forse era questo suo atteggiamento che mi attiravo più di tutti… ma nonostante tutto io mi sentivo in dovere di fare qualcosa per aiutarla… 
Tornato a casa salutai mio padre che stava per andare a lavoro… e salii in camera mia… decisi che sarei andato a fare un po’ di joking visto che mio padre sarebbe andato a lavoro a breve e a casa mi annoiavo… Mi misi la tuta e le scarpette… non trovavo il mio Ipod… 
-Papà sai dov’è il mio Ipod?!-gridai dalla soglia della mia stanza
-No Justin… prova a vedere in una delle scatole che abbiamo messo in soffitta dopo il trasloco!!-disse
-Ok papà!-dissi
-Justin io vado a lavoro a dopo!-disse
-Ok papà a dopo…-dissi
Volevo davvero bene a mio padre era l’unica persona che mi era rimasta…
Andai in soffitta per cecare il mio Ipod… Rovistai in alcune scatole… Trovai il mio Ipod in una scatola lo presi ma mi accorsi che sotto c’era un'altra scatola diversa dalle altre…. Era una scatola di legno, mangiata dal tempo aveva la forma rettangolare e sembrava una di quegli antichi carillon, sopra c’era scritto: Tin e Ris Memories.
La aprii lentamente… e proprio come aveva immaginato, come un vecchio carillon cominciò a produrre una dolce melodia… quella melodia… era… era…
*Flashback*
(la melodia è questa: http://www.youtube.com/watch?v=tRwGXz5qaqY)
-Quindi questo è un addio?!-disse la bambina con gli occhi lucidi su quel cornicione di strada, lì insieme a quel bambino… il suo migliore amico… lui era tutto per lei, il suo migliore amico, suo fratello, il ragazzo che amava, il suo più pazzo alleato… 
Il bambino prese il suo MP3 le mise una cuffietta nelle orecchie e scelse una canzone da farle sentire… era una melodia dolce e soave… una melodia che rimase impresa nei loro cuori… La canzone parlava di un addio e del ricordarsi… del non dimenticare i propri ricordi il loro tempo vissuto insieme… Please Remember diceva… Ti prego ricorda!
-ti prego ricorda, ti prego ricorda
ero li per te
e tu eri li per me
ti prego ricorda, il nostro tempo insieme
il tempo era tuo e mio
mentre eravamo selvaggi e liberi
ti prego ricorda, ti prego ricordami- il bambino le cantò il ritornello di quella canzone… facendone capire al pieno il significato… Era una promessa… una delle tante che si erano fatte… 
-Non è un addio è solo un arrivederci… il tuo cuore come il mio sa che io tornerò a prenderti…-disse il bambino sorridendo anche lui con gli occhi lucidi…
-Ti ricorderò per sempre…-disse la bambina ormai in lacrime…
-Quando sarai triste e non saprai come fare ascolta questa canzone… la nostra canzone e io sarò lì vicino a te… per sorriderti e dirti che devi andare avanti…-sorrise il bambino anche lui in lacrime… posò le mani sul viso della sua compagna di avventure, la sua pazza migliore amica, la ragazza che amava, la ragazza così diversa da tutte le altre… l’unica che preferiva correre e fare la lotta con lui invece che rimanere che i vestiti puliti e ordinati e giocare con le bambole facendo finta di bere il tè delle 5! Lei sarebbe sempre stata unica e diversa… lui non l’avrebbe dimenticata mai… 
-Ti voglio bene…-disse la bambina abbracciandolo
-Anche io piccola…-disse lui baciandole la guancia e ricambiando l’abbraccio… lei era la sua piccola, la sua Ris… lo sarebbe stato per sempre
A malincuore entrò in quella macchina… quella macchina che l’avrebbe condotto lontano dalla sua piccola… e mentre la macchina partiva lui si girò indietro per vedere un ultima volta la sua migliore amica e vide che lei le mimò con la bocca un: Please remember me… Lui le rispose mimando un: Always!
*Fine Flashback*
Ritornai in me dopo quello strano Flashback che avevo avuto… era così strano era come se io avessi vissuto tutto quello che vedevo… ma io non mi ricordavo di niente… 
Continuai a guardare dentro la scatola, dentro c’erano tanti disegni, erano fatti probabilmente da bambini… c’erano delle foto che però non guardai, c’era un cofanetto, lo aprii, dentro c’era un braccialetto, un braccialetto in oro con dei ciondoli… c'era una bicicletta rossa, poi c'era un girasole, c'era un quadrifoglio verde, poi c'era una chitarra, e infine un passaporto.
Quel braccialetto… mi era familiare ma non riuscivo a capire dove lo avevo già visto… 
Ma pensai che fosse solo la mai mente…
Stavo ancora fissando quel braccialetto quando sentii suonare il telefono al piano di sotto… chiusi la scatola e la portai giù con me… andai in camera mia e la posai sul comodino per poi rispondere al telefono… 
Era papà per avvisarmi che avrebbe fatto più tardi… Quante cose erano successe quel giorno… ora volevo solo andare a fare joking con il mio amato Ipod la mia musica e nient’altro… volevo solo esternarmi dal mondo!

Amori miei dolciii!! <3
Si lo so oggi sono particolarmente dolciosa...
Vi ho scritto il capitolo scusate se non è stupendo
ma non mi sento molto bene!
In ogni caso spero che vi piaccia!
Tanti bacii dolciosi!
Vi amoo!! 
xoxo

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Rimasi lì sotto la pioggia! ***


Stavo facendo Joking passai per il parco mentre ero immerso nella mia musica… la musica mi era sempre piaciuta… fin da bambino mi aveva sempre aiutato… Passando per il parco notai che era completamente isolato e che non c’era nessuno… poi vidi una scena che mi sconvolse… C’erano seduti su una panchina Paris e Marc… Paris era seduta a cavalcioni sopra di lui… mente Marc la teneva per il sedere e la baciava con foga infilandole la lingua in gola… Trovai quella scena disgustosa eppure c’era una parte di me che sarebbe voluta essere al posto di Marc e baciarla, assaggiare le sue dolci e rosee labbra e accarezzarle lentamente la guancia… Forse mi piaceva era per questo che mi sentivo in dovere di aiutarla e proteggerla… Ma che stavo dicendo lei non mi piaceva… era solo la mia solita voglia di aiutare la gente…era solo che non potevo vederla buttare così la sua vita…
Smisi di correre le andai vicino… la presi per un braccio e la tolsi da sopra a Marc…
-Scusami Marc ma la madre di Paris la stava cercando… quindi dobbiamo andare… penso che vi rivedrete domani a scuola ciao Marc…-dissi sorridendo bonario e tirandomi dietro Paris che continua a protestare… uscimmo dal parco e arrivammo in una stradina vicino casa sua…
Le lasciai il braccio..
-Come ti sei permesso di interferire senza il mio permesso e poi di trascinarmi via…-disse infuriata
-Ti stavi spalmando su un tizio a cui non importa niente di te… in un posto pubblico…-dissi
-Non è affar tuo quello che faccio…-disse convinta
-E’ così che la pensi?!-dissi quasi indignato… non riusciva a capire che lo facevo solo per lei che volevo solo il meglio per lei…
-Si… non sei il mio ragazzo ne mio padre ne mio amico quindi lasciami in pace… non mi serve un altro eroe nella mia vita che cerca di salvarmi… non ne ho bisogno… Stai fuori dalla mia vita… non voglio il tuo consenso ne il tuo permesso so quello che faccio quindi lasciami in pace!-disse 
-Volevo solo aiutarti perché stai buttando la tua vita nel cesso per delle cose che sono successe nel passato per delle cose che non torneranno più pensi che buttandoti giù, che arrendendoti che non lottando tu risolverai qualcosa?! Che in questo modo farai ritornare tuo padre o il tuo migliore amico?! Non è così… devi lottare per le cose in cui credi… La prima volta che ti ho visto mi sembravi una ragazza forte una ragazza che sarebbe andata contro tutto e tutti per quello in cui credeva… era questa la parte che mi ah colpito di te… ma mi sbagliavo non ne hai il coraggio… sei solo una codarda!-dissi gridandole contro…
-Se pensi questo di me perché sei ancora qui… perché non sei già andato via…-disse anche lei ormai urlando…
-Perché sarebbe troppo semplice… perché io non sono come tutti gli altri che ti abbandonando senza una parola… non sono come quel Marc che ti piace tanto una scopatina e via… io ci sono perché evidentemente ci tengo a te e non posso vederti buttare la tua vita via così…-dissi urlando tutto d’un fiato e non me ne ero nemmeno accorto di quello che avevo appena detto!
*Paris
-Non ho bisogno della tua compassione Justin, se vuoi aiutarmi rimani fuori da tutto questo… è troppo grande , è troppo difficile più di quanto pensi… non puoi trasformare una tigre in un gattino capisci Justin?! È troppo tardi!!-dissi
-Io…-disse ma lo fermai prima che potesse continuare
-No Justin rimani fuori dalla mia vita… non voglio che tu ne faccia parte…-dissi… sapevo di averlo ferito… non era vero volevo che lui ne facesse parte in quel periodo stranamente mi ero affezionata a lui… stavo bene quando ero con lui… mi faceva sentire solo Paris la bambina di una volta, e non pretendeva niente da me come invece facevano tutti gli altri… lui voleva aiutarmi perché ci teneva a me e anche se non lo ammettevo anche io volevo bene a quel ragazzo dall’aria simpatica, il coraggio di credere nei suoi sogni e la voglia di aiutare tutti… ma era troppo complicato e gli avrei creato solo problemi!
*Justin*
Disse questo e poi se ne andò lasciandomi lì senza parole e deluso! Ripensai a ciò che mi aveva detto mentre la pioggia cominciò a scendere bagnandomi tutto! Rimasi lì sotto a quella pioggia solo con i miei pensieri non so per quanto tempo... sapevo solo che non avevo ne la forza ne la voglia di muovermi!

Hi my loves...
scusate se il capitolo fa un pò schifo
ma questa è settimana di interrogazioni da me
e ho un compito ogni giorno
Mi sono stupita da sola
quando ho trovato un pò di tempo 
per mettere il capitolo
spero vi piaccia lo stesso!
Mi perdonate? *occhidacucciola*
Tanti bacioni

xoxo

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Letter! ***


Ero ritornato a casa bagnato fino alle ossa… ero arrabbiato no di più ero furioso!! Non lo ero mai stato nessuno aveva fatto qualcosa di tanto grave o orrendo da farmi perdere il controllo… Avevo imparato a gestire i miei sentimi e le mie emozioni quando mia madre era morta ci ero stato malissimo e aveva imparato che è meglio non mostrare le proprie emozioni alla gente, è me
glio non farsi vedere debole perché la gente ne approfitta sempre! Così avevo acquistato con il tempo un senso di autocontrollo notevole e niente riusciva a farmi arrabbiare ne a farmi essere triste o a farmi piangere… avevo capito che della vita bisognava prendersi il meglio e guardare la parte mezza piena del bicchiere non quella mezza vuota…
Ma quella sera no… quella sera ero arrabbiato furioso e senza nemmeno accorgermene stavo piangendo dal nervosismo… Ciò non succedeva da 8 anni… Ma ero così frustrato perché lei rifiutava il mio aiuto, perché lei rifiutava me!! Forse io non ero importante per lei come lei lo era per me… in poco tempo era diventata indispensabile per me… la sua sbadataggine, la sua testardaggine, il fato che in un modo o nell’altro voglia sempre avere ragione, il suo sorriso che anche se non compariva spesso sul suo viso era davvero qualcosa di meraviglioso, i suoi occhi penetranti, le sue labbra rosee e carnose che la maggior parte delle volte mi diceva di starle lontano ma che io amavo lo stesso, nel complesso non era perfetta ma lo ero per me… il mio vederla così debole e indifesa cosa che non vedevano gli altri mi spingeva ad essere molto protettivo nei suoi confronti…
Salii in camera mia sbattendo violentemente la porta alle mie spalle avevo una voglia di prendere tutto e buttarlo per terra… Buttai a terra una pila di libri poi buttai a terra la mia chitarra e poi tutto quello che avevo sul comodino anche la scatola di legno che aprendosi cominciò a suonare quella dolce melodia che mi riportava in mente quel flashback così lontano eppure così vicino a me… 
Mi calmai con quella melodia e mi sedetti a terra per raccoglierla e alzare le cose che erano ricadute dal suo interno… Alzai la scatola e mi accorsi che c’era uno scomparto segreto al disotto del fondo… lo aprii completamente… Dentro c’era un fascicolo di lettere legate insieme e poi ce n’era un in disparte… Presi la lettera e la aprii al suo interno c’era un voglio e una collana… tirai fuori il voglio o lo aprii delicatamente stando attento a non rovinare niente… Era una scrittura infantile… segno che probabilmente era stato un bambino a scriverla, ma nonostante tutto era un calligrafia ordinata ed elegante… molto diversa dalla mia… eppure quella scrittura…
*Flashback*
-ahahahah Tin la tua scrittura… ahahhaha-disse la bambina ridendo…
I due bambini stavano facendo i compiti insieme… 
-Cosa la mia scrittura che non va Ris!?-disse il bambino incredulo
-Ahahahahah assomiglia alle zampe di gallina…aahahhaha-disse la bambina continuando a ridere… 
-Ah si e la tua com’è?!-disse il bambino prendendogli il quaderno…
La scrittura della bambina anche se elementare e molto semplice era soave ed elegante…era davvero una bella calligrafia… 
Il bambino rimase a bocca aperta…
-La mia scrittura è molto meglio della tua...-disse lei convinta....
-Ah si?!-continuò il bambino prima di guardarla e cominciare a farle il solletico… Era così tra loro anche quando avevano un difetto ci ridevano su… 
*Fine Flashback*
Cominciai a leggere la lettera…
“Hei Tin…
Sai ricordo ancora quando ti ho dato questo soprannome… Ris e Tin sono le finali dei nostri nomi… sembra sciocco ma per noi sono importanti… solo noi ci chiamiamo così!
Ho vissuto una vita intera con te e ora che stai per andartene non so cosa fare senza di te… mi hai promesso che tornerai mi hai promesso che poi mi porterai via e realizzeremo tutti i nostri sogni… insieme!
Le persone pensano che due bambini di 8 anni non possono capire quando si stanno per dire la parola addio, pensano che due bambini di 8 anni non possano soffrire, non possano conoscere i veri valori… si sbagliano!
So che sei il mio migliore amico e so che mi mancherai tanto… e so che ti voglio un bene dell’anima e so anche che non sarà semplice e so che probabilmente ci starò male… siamo cresciuti insieme e non ho mai vissuto senza di te e sinceramente non so come farò… Ma ti aspetterò… Te lo prometto… Ma ti prego mantieni anche tu la tua promessa… 
Ti voglio bene tua Ris…”
*Fine Flashback*
Quella lettera mi aveva colpito al cuore… Era tutto così strano… Ma c’era qualcosa in me che diceva che tutta quella storia quei riferimenti trovati su quei due bambini non erano un caso c’era qualcosa sotto e sapevo che era importante che scoprissi cosa… non sapevo perché ne come mai ma sapevo che dovevo andare infondo a quella storia… riposai la lettera all’interno della busta e mi accorsi che c’era anche il medaglione in oro lavorato che avevo visto prima… Sapevo che quel fascicolo di lettere e quel medaglione mi avrebbero dato altri indizi ma per oggi ne avevo abbastanza… ero stanco e avevo bisogno di andare a dormire… il giorno dopo avrei continuato quella strana ricerca… 

Ciao puzzoleeee...
che si dice babe?!
Spero che vi piaccia questo capitolo
a me piace tanto... <3
Love you! <3
Baci xoxo

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Non sempre la scelta giusta è la migliore! ***


*La mattina dopo*
Mi svegliai con il piacevole tepore del sole sulla pelle… mi alzai e mi vestii scesi giù e trovai mio padre intento a leggere il giornale mentre beveva una tazza di caffè fumante! 
-Ave Cesare-mi disse vedendomi scendere
-Sei di buon umore questa mattina?!-chiesi…
-Si!-rispose -e stavo facendo le parole cruciate… -rispose
-E qual’era la domanda?!-
-L’imperatore più importante di roma…-rispose
-Ah ecco perché il tuo saluto alla romana…-dissi- in ogni caso sono compiaciuto di essere il tuo cesare…-dissi ridendo lui si aggiunse a me! 
Presi un bicchiere di succo poi salutai mio padre e uscii di casa… quella mattina mio padre mi aveva messo di buon umore… e pensavo che niente e nessuno sarebbe riuscito a farmelo cambiare…
-Buongiorno ritardatario…-disse Bely baciandomi la guancia una volta che fui arrivato davanti scuola…
-Giorno pazza…-dissi ridacchiando e ricambiando il bacio…
Bely era diventata una delle mie amiche più care… mi piaceva stare con lei… lei mi capiva e mi divertivo un sacco insieme a lei… mi trovavo bene nella nuova scuola e lì ad Oxford però c’era qualcosa che mi mancava ma non riuscivo a capire cosa…
La campanella suonò
-Bely io vado in classe ci vediamo dopo scuola… vieni da me?!-chiesi
-Certo a dopo…-disse sorridendomi
Non ci avevo mai fatto caso ma Bely era una ragazza molto bella, era snella e slanciata aveva delle belle forme ma non troppo marcate, dei lineamenti marcati un sorriso stupendo dei lunghi capelli lisci che gli incorniciavano il viso e le coprivano la schiena… ma la cosa che più mi piaceva di lei erano i suoi occhi… conoscendola avevo imparato che il suo occhi di un verde smeraldo cambiavano sfumatura a seconda del suo umore, quando era triste diventavano un verde scuro più smorto, quando era felice diventavano di un verde intenso e brillante! 
Sommariamente era una ragazza che molte avrebbero invidiato per il suo aspetto!
Ma la cosa che in assoluto mi piaceva più di lei era il suo carattere… era così dolce gentile e sempre disponibile, ma nonostante tutto era una ragazza forte e decisa sapeva prendere le sue decisioni ed era un punto di forza quando ne avevi bisogno…
Era praticamente il contrario di Paris che era snella ma con forme decise, aveva dei lineamenti delicati in confronto a quelli marcati di Bely, aveva un viso dolce e capelli castano scuro ondulati che le arrivavano in po’ più in basso di metà schiena, la bocca carnosa ed invitante e i suoi occhi color del ghiaccio che avevano quel qualcosa di misterioso e attraente che non c’era negli occhi di Bely, per non parlare del suo carattere scorbutico con i suoi continui sbalzi d’umore che facevano girare la testa… era così difficile eppure in lei c’era quel qualcosa che riusciva a renderla diversa quel qualcosa che mi attirava come una calamita! 
Probabilmente era questo il problema Bely era una bellissima ragazza e le volevo davvero bene ma lei non era Paris… 
E senza rendermene conto mi ritrovavo di nuovo a pensare a lei… la persona che era capace di farmi sentire in paradiso e all’inferno nella frazione di un momento!! 
Dovevo smetterla di pesare a lei… mi aveva chiaramente detto che non mi voleva nella sua vita e io dovevo rispettare la sua scelta perché le volevo bene… dovevo andare avanti e forse con Bely ne avevo l’occasione!
Entrai in classe alla prima ora avevo filosofia… 
-Bene ragazzi oggi vi assegnerò un compito in coppia faremo delle estrazioni per sorteggiare le coppie ognuno avrà un sentimento che da dei significati importanti alle nostre vite… ognuno dovrà rappresentarla con un testo o citando un libro o delle dimostrazioni o anche delle fotografie!-disse-Tutto chiaro?!-
-Si professoressa!-rispondemmo in coro…
La professoressa cominciò a sorteggiare le coppie e non prestai attenzione finche non pronunciò il mio cognome
-Bieber starà con la signorina Owen e il loro argomento sarà l’amore!-disse
Bene perfetto ero in coppia con Paris io cercavo di dimenticarla e lei riusciva sempre ad insinuarsi nella mia mente! 
-Ragazzi voglio vedere il vostro lavoro tra due settimane…-disse la professoressa un momento prima che suonasse la campanella…
Ero sicuro che quelle sarebbero state due settimane interessanti e al quanto difficili!
Usciti dalla classe vidi Paris e le andai incontro…
-Devo parlarti!-dissi
-Non ne ho voglia-rispose cercando di andarsene la bloccai
-Oh andiamo non fare la stronzetta indifferente con me!-dopo la nostra ultima litigata avevo capito che con lei dovevo cambiare atteggiamento se non voleva le buoni non mi restavano che le cattive
-Senti a te non piaccio io e a me non piaci tu, non ci sopportiamo a vicenda e ho finito di interessarmi della tua vita ma dobbiamo fare un compito insieme e non ho la minima intenzione di prendere un brutto voto a causa dei tuoi atteggiamenti da stronzata menefreghista, se vuoi essere considerata un puttana mi va bene… ma per questo compito fingiamo almeno di essere conoscenti e fare questo lavoro decentemente… abbiamo due settimane quindi ci vediamo domani pomeriggio alle 4 a casa tua-detto questo mi girai e me ne andai… se era quello che voleva avevo chiuso con lei… ora dovevo pensare ad altro…
Suonata la campanella uscii e aspettai Bely
Quando la vidi mi spuntò un sorriso era così carina con quella treccia laterale da cui spuntavano alcune ciocche e quel sorriso perennemente sul suo volto… riusciva sempre a mettermi di buon umore!
Mi venne vicino
-Hei Gigante!-lei mi chiamava così perché ero più alto di lei
-Hei piccola!!-dissi abbracciandola
-Sei di buon umore a quanto vedo…-disse
-Si… allora andiamo ho voglia di un gelato-dissi prendendola sotto braccio
-Andiamo!-disse
Ci fermammo davanti ad una gelateria e prendemmo due coppe di gelato di quelle grandi con tanti gusti e la panna sopra… cominciammo a parlare del più e del meno! Era davvero bello stare insieme a lei mi sentivo a mio aggio e lei era assolutamente perfetta… era gentile carina e mi capiva! 
Ad un certo punto scoppia a ridere, aveva dei baffi di gelato ed era davvero buffa!
-Cos’hai da ridere?!-disse
-Hahahah hai i baffi di gelato ahhahah-dissi ridendo
-Oh-disse con finto imbarazzo
Prese un fazzoletto per pulirsi…
-Aspetta faccio io!- dissi guardandola negli occhi
Mi avvicinai per pulirle la bocca eravamo talmente vicini, in un attimo poggiamo contemporaneamente la bocca uno selle labbra dell’altro, in quel momento mi tornò in mente Paris… Mi allontanai da lei! 
-Mi dispiace… H-ho fatto qualcosa di sbagliato?!-disse
Lei mi chiedeva se aveva fatto qualcosa di sbagliato… lei era perfetta ma io mi sentivo come se la stessi usando cosa starna visto che io e Paris non eravamo e non saremmo mai stati insieme lei non mi piaceva nemmeno o forse si?! In ogni caso Bely era la cosa giusta da fare… lei era dolce carina e sempre disponibile era la ragazza perfetta e la scelta giusta… ma forse io non volevo la perfezione e chi meglio di me sapeva che non sempre la scelta giusta è la migliore!
In ogni caso sorrisi a Bely…
-No piccola…-dissi per poi ritornare ad avvicinarmi baciandola… lei ricambiò il bacio… in ogni caso dovevo dimenticare Paris qualsiasi cosa io provassi per lei non andava bene… sapevo sarebbe stato difficile soprattutto con quella ricerca tra i piedi! 

Puzzole mieee...
Come vaaa?! Che si dice?!
Sono ancora qui
a rompervi le palle con un nuovo capitolo!
Vorrei ringraziare tutte le stupendissime ragazze
che hanno recensito... E volevo dirvi...
Non siate così impazienti... lo so che volete che 
Justin e Paris si ricordino di essere best,
ma ogni cosa a suo tempo ok!?
In ogni caso ancora grazie mille!! <3
Un'altra cosa io domani parto e vado in gita sulla neve...
Tornerò sabato e quindi fino ad allora dovrete resistere senza di me
Quindi questo capitolo è più lungo rispetto agli altri...
Spero davvero che vi piaccia,
mi raccomando fatemi sapere che ne pensate..
Mi mancherete tantoo!!
Bacii! <3
xoxo

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Just friends or more?! ***


Avevo trascorso un bel pomeriggio con Bely ci eravamo diverti… ma era come se sentissi qualcosa che mancava… e avevo una strana sensazione ma non riuscivo a capire cosa fosse… mi lacerava dall’interno…
Io e Bely avevamo passato tutto il pomeriggio a ridere e a parlare mi trovavo bene con lei e mi piaceva… ora erano le 20.30 e stavo tornando a casa e mentre ero avvolto nei miei pensieri sentii una voce o meglio un lamento, un pianto… conoscevo quella voce conoscevo quel pianto… sapevo che dovevo filare dritto per la mia strada ma non potevo farlo… lei era stata cattiva con me mi aveva detto delle cose orribili mi aveva detto di stare fuori dalla sua vita… ma non potevo far finta di niente… lei poteva essere stronza quanto voleva ma non io… non sarei diventato quello che non ero… io ero fatto così aiutavo le persone a qualunque costo e non avrei smesso di farlo solo perché lei aveva fatto la stronza con me… ed era strano ma non riusciva ad odiarla per quello che mi aveva fatto… in ogni caso non avrei fatto finta di niente… quello non ero… Mi avvicinai alla fonte da dove proveniva la voce… mi ritrovai all’imbocco di una stradina mi sporsi per guardare… vidi tre figure distinguersi al chiarore di un lampione… vidi lei, era lì attaccata al muro come quella volta nel parchetto con il trucco sbavato e segnato dalle lacrime gli occhi rossi e gonfi e aveva i vestiti laceri, era strano ma per me anche in quelle condizioni era l’immagine più bella che avessi mai visto… era così dannatamente perfetta sempre… C’era un uomo che la manteneva attaccata al muro e un altro uomo di fianco che rideva con una bottiglia in mano ubbriaco!
Quello che la manteneva attaccata al muro le cominciò a sbottonare la camicetta e sentii lei gridare…
-Hei lasciala in pace-gridai uscendo allo scoperto
Tutti si girarono verso di me… lei mi guardò con gli occhi pieni di disperazione e terrore… e di una silenziosa supplica d’aiuto
I due uomini scoppiarono a ridere 
-Ragazzo è meglio che tu te ne vada e faccia finta di non aver visto nulla…-disse uno dei due per poi continuare in ciò che stava facendo
-Lasciala stare-continuai 
Ma lui non fece caso a me e le strappò la camicetta di dosso… a quel punto senza rendermene conto avanzai e girai verso di me il tizio che la teneva attaccata al muro e gli sferrai un pugno facendolo cadere a terra…
Mi avvicinai a Paris che si era rannicchiata in un angolo e piangeva… 
-Stai bene?!-le chiesi
Annuì
-Justin!-gridò poi, mi girai e sentii un dolore lacerante al labbro… caddi a terra… e chiusi gli occhi per il dolore… sentii un peso fare pressione sul mio corpo a quel punto aprii gli occhi e vidi quell’uomo su di me… mi diede un altro pugno facendomi contorcere dal dolore…
A quel punto capii che dovevo fare qualcosa se non volevo finire massacro e permettere che facessero del male a lei… e al solo pensare che avrebbero potuto fare del male a lei mi venne uno scatto di rabbia… capovolsi la situazione e mi ritrovai sopra a quel uomo… lo guardai con uno sguardo carico d’odio e disprezzo… 
-Perché lo fai eh?! Perché hai rischiato la vita per questa puttana?!-fu a quel punto che non ci vidi più gli sferrai un pugno che lo fece svenire tra le mie mani… l’altro uomo dallo spavento scappò via… mi avvicinai piano a Paris...
-Stai bene!?-chiesi ancora una volta…
-Si… tu?!-mi chiese ancora con il viso bagnato dalle lacrime… 
-Mai stato meglio…-risposi sorridendole debolmente a causa del labro che mi doleva…
A quel punto si gettò tra le mie braccia e riprese a piangere… quello che a mio parere fu un pianto liberatorio…
La strinsi a me tremante… era così debole ed innocente tra le mie braccia che mi ricordo la bambina delle visione quel giorno sul ciglio della strana piangendo mentre vedeva andare via quel bambino che era tutta la sua vita…
-Andiamo ti porto a casa…-dissi dopo un pò porgendole la mia giacca per ripararsi visto che ormai la camicetta, tutta strappata, non serviva a nulla! Le tolsi i capelli da davanti agli occhi e le sorrisi debolmente… mentre lei ricambiò il sorriso… in quel momento in quel sorriso in quegli occhi pieni di gratitudine rividi la Paris del primo giorno quella ragazza allegra che avevo incontrato al parco e con cui avevo scherzato… in quel momento rividi quella che ritenevo la mia Paris quel lato di se che non mostrava spesso ma solo in occasioni uniche e rare… 
Durante il viaggio nessuno parlò… ma non era un silenzio imbarazzate di quelli che ci sono tra due ragazzi al primo appuntamento… no era un silenzio significativo, un silenzio che diceva tutto quello che le parole non avrebbero potuto dire… un silenzio pieno di gratitudine, un silenzio che diceva come fossero stati sciocchi a darsi addosso in quei giorni invece di capire quanto fossero fottutamente uguali, un silenzio che ricordava come si trovassero a loro agio insieme, come si fossero subito fidati l’uno dell’altra anche non conoscendosi, come fosse stato semplice per loro confidarsi l’uno con l’altro nonostante entrambi non lo facessero spesso, un silenzio che confessata tutte le bugie… un silenzio in cui si ammetteva come fossero stati stupidi…
Fu in quel momento che capii, capii cos’era quella stana sensazione che mi aveva lacerato poco prima, erano sensi di colpa, per Paris per Bely per tutto… ero stato uno sciocco, insomma mi piaceva trascorrere del tempo con Bely ma era come se l’avessi usata… usata per dimenticarmi i miei problemi, per dimenticarmi Paris… perché in realtà anche se avevo finto io tenevo a Paris… Anche se non lo avevo mai ammesso ero innamorato di lei, del suo sorriso splendente, dei suoi modi scorbutici che mi facevano impazzire, dei suoi occhi penetranti e di quel ostinata caparbietà! Era strana ma era come se l’avessi già conosciuta in un’altra vita… come se in un’altra vita fosse stata dannatamente importante per me, che se in un’altra vita avessi saputo tutto di lei… era questa la cosa strana… un attimo prima ero un estraneo e un attimo dopo sapevo tutto di lei! 
Arrivammo davanti casa sua… mi girai verso di lei…
-Siamo arrivati –dissi
Si girò verso di me…
-Andiamo scendi…-disse
-Perché?!-chiesi
-Sei ferito devo medicarti…-disse per poi scendere dalla macchina seguita da me
Entrammo e mi portò in camera sua
-Vado a prendere il necessario per medicarti…-disse prima di dileguarsi… 
Comincia a vagare per quella camera che parlava così chiaramente di lei, di una Paris che tutti gli altri non conoscevano… una Paris misteriosa per tutti!
Cominciai a guardare delle foto di lei da piccola… una bambina sorridente dagli occhi color del ghiaccio, tanto penetranti che sembrava leggerti l’anima… quella bambina che era così diversa da quella ragazza che era ora… quella bambina sembra piena di sogni, speranze ed ambizioni… mentre la ragazza che era ora sembra essersi arresa ad una realtà troppo cruda per essere cambiata… Ritornò in stanza e mi fece sedere sul letto… si sede sulle mie gambe e cominciò a medicarmi… tamponò sulle mie labbra delicatamente senza farmi sentire dolore… 
-Ehmm… comunque volevo dirti grazie per quello che hai fatto per me!-disse
-Oh non ci posso credere la grande Paris che ringrazia me, umile ragazzo…sono onorato vostra altezza…-dissi
-Ma smettila stupido…-disse spingendomi facendomi cadere sul letto disteso mentre io la trascinai con me… 
Eravamo ad un centimetro di distanza e la tentazione fu troppo forte per resistere… ci avvicinammo coordinati e me nostre labbra si toccarono insieme… cominciammo a baciarci con foga come se avessimo aspettato quel bacio da tutta una vita… come una persona che non mangia da tanto tempo e non appena vedi un pezzo di pane ci si fionda sopra vorace… come se non avesse assaggiato mei niente di più buono… era così non avevo mai assaggiato niente di più buono e morbido delle sue labbra… 
Ed eravamo fatti così un attimo prima stavamo scherzando come due vecchi amici ed un attimo dopo ci stavamo baciando come due amanti che si amavano alla follia ma non potevano stare insieme! Eravamo solo amici o qualcosa in più?!


Shiaooo puzzole...
Che si dice?!
Ok lo so che sono senza scusanti
Sono in ritardissimo,
ma con queste feste di mezzo
non ho avuto un attimo di tempo
e sono stata anche malata .--.
In ogni caso ecco a voi il capitolo,
Per farmi perdonare prometto che ne metterò un altro
Il più presto possibile! 
In ogni caso cosa avete avuto per natale?
Io ho chiesto Justin ma secondo mio padre era troppo... pfff
Cmq spero vi piacci il capitolo
Baci xoxo

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Bad decisions make good stories! ***


*Paris*
Ci stavamo baciando freneticamente su quello che era il mio letto era sopra di me e mi avevo tolto la sua giacca facendomi rimanere solo con il reggiseno… Non mi rendevo conto di quello che stavo facendo sapevo che dovevo fermarmi ma non ci riuscivo, una volta ho sentito dire le cattive decisone fanno delle buone storie… forse era vero e non potevo negare che mi piacesse il modo in cui mi baciava e mi toccava così delicatamente quasi da non accorgermene era diverso da tutti gli altri ragazzi eppure mi fece pensare che se avesse colto al volo l’opportunità di spogliarmi non fosse così diverso, che infondo anche lui si era interessato a me perché voleva solo quello… Infondo a me stessa sapevo che non era così… che lui era veramente diverso ma mi faceva più comodo pensare che lui fosse uno sporco maiale come tutti gli altri… questo mi diede la forza di staccarmi a malavoglia dalle sue labbra…
-Cosa c’è?!-mi chiese stordito
-No non possiamo!-disse
-Perché pensavo ti piacesse…-disse
-Non è che non mi piaccia Justin, no!-dissi –e meglio che tu ora vada!-
-Io non ti capisco un momento prima ci stiamo baciando e tutto va a gonfie vele un attimo dopo mi dici di andarmene perché non possiamo?!-disse
-Justin noi non possiamo!-dissi- io sono troppo complicata e ti creerei solo problemi…-
-Questo lascialo decidere a me ok?!-disse
-No Justin sul serio…-dissi
-Ma perché non la smetti di preoccuparti degli altri e non pensi un po’ a te?! A cosa tu voi?! Non a cosa è giusto sbagliato solo cosa ti va...-disse
Sapevo che non mi avrebbe dato vinta perché lui era fatto così… non riuscivo a capire perché ma è come se lo conoscessi da una vita…se sapessi tutto di lui, a cosa era dovuto ogni suo comportamento… a cosa pensava, e cosa voleva!
Ma non sapevo cosa volevo io… sapevo che non si sarebbe arreso!
-Vuoi sapere cosa voglio?! Voglio che tu te ne vada perché sei uguale a tutti gli altri non ci pensato più di tanto se spogliarmi o meno… perché tu come tutti gli altri vuoi solo una cosa…-dissi
Sapevo di averlo ferito sapevo che non meritava quello che gli avevo detto perché avevo cercato di convincere me stessa di quelle parole e non ci ero riuscita… ma in ogni caso erano necessarie per farlo andare via… tutto quello era spagliato… io gli avrei creato solo problemi…
Lo vidi girarsi e andare via mi sembro di vedere i suoi occhi lucidi, che facevano scintillare ancora di più quel color caramello profondo…
Una volta che fu fuori misi la testa sul cuscino e gridai, prima di abbandonarmi ad un pianto di frustrazione e disperazione… fu in quel momento che mi resi conto di una cosa… ero innamorate di lui… non lo ero mai stata prima… non avevo mai pianto per un ragazzo a parte che per il mio migliore amico… mi resi conto che Amavo il suo viso. Amavo la sua voce. Amavo i suoi occhi. Amavo il suo sorriso. Sì, lui mi piaceva. Ma no, non potevo averlo!
Perché tutto nella mia vita doveva essere così fottutamente difficile! Perché non potevo essere come tutte le altre ragazze che si innamoravano stavano con il ragazzo che amavano, andavano al cinema, si tenevano per mano e facevano cose normali?!
Se ci fosse stato il mio migliore amico, quel bambino che non avrei mai dimenticato, sicuramente mi avrebbe detto “Perché tu non sei normale, tu sei speciale Ris!”
Sorrisi a quel pensiero… Le persone che erano importanti per me si chiamavano tutte Justin… mio padre si chiamava Justin, il mio migliore amico si chiamava Justin, il ragazzo di cui ero innamorata si chiamava Justin…
E io avevo finito per perderle tutte… ormai avevo così tanta paura di amare di stare vicino alle persone a cui tenevo per paura di perderle che tendevo a respingerle… 
Forse avevo sbagliato tutto… forse no… E così mi addormentai pensando a Justin e quel bacio che mi aveva fatto sognare ad occhi aperti!

questa è la foto di come io immagino Paris:http://www.facebook.com/photo.php?fbid=357317251015517&set=a.332761063471136.76495.193424277404816&type=1&theater


Hi babyy
Amatemi perchè vi ho aggioranto così presto il capitolo
Grazie a tutte le stupende ragazze che hanno recensito
E per favore non siate impazienti che Justin e Paris
scoprano di essere migliori amici...
Non è detto che dopo che sarà successo e se succederà
tutto andrà per il verso giusto, e poi vi accorgerete 
che la parte migliore è l'attesa... quindi godetevi i capitoli e 
non siate così impazienti!!
In ogni caso spero che vi piaccia 
Baci xoxo

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** But I'm still in love with her! ***


*Justin*
Mi svegliai grazie al suono assordante della sveglia… mi vestii velocemente e guardai l’orario erano le 8.00 e dovevo andare a prendere Bely… le avevo chiesto di vederci quella mattina, la sera prima avevo preso una decisione… Dopo che ero tornato a casa frustrato e arrabbiato ancora una volta avevo deciso che se Paris non mi voleva sarei andato avanti… che se lei pensavo che le cose non potessero funzionare o che fossi come tutti gli altri non c’era più niente da fare tra me e lei… 
Mi finii di preparare e uscii di casa per poi arrivare a casa di Bely che non era tanto distante dalla mia… Le inviai un messaggio dicendole di uscire fuori…
-Buongiorno…-disse uscendo e precipitandosi tra le mie braccia baciandomi con foga… sorrisi sulle sue labbra… trovava sempre un modo per farmi stare bene…
-Uhm… a cosa devo questo bel buongiorno?!-chiesi sorridendole..
-Mmm… non lo so sono solo di buon umore e felice che tu sia qui!-disse sorridendomi allegra…
-Mmm… in ogni caso devo parlarti…-dissi
-Ah si che devi dirmi?!-chiese
-Bhè ci ho pensato a lungo e sono giunto ad una conclusione io sto bene con te, tu mi fai sorridere e mi piace passare del tempo con te… ho imparato a conoscerti e a capirti e tu mi piaci e…-dissi
-E?!-chiese impaziente
-Bhè mi chiedevo se volessi essere la mia ragazza…-dissi porgendole una rosa che avevo dietro la schiena…
Mi guardò sorpresa… poi sorrise, mi gettò le braccia al collo e mi baciò con passione… la presi per i fianchi e strinsi a me… 
-E’ un si?!-chiesi quando ci staccammo...
-Sisisisisi…-disse 
Quella era la mia decisone Bely mi piaceva stavo bene con lei e riusciva a farmi sorridere… si ero ancora innamorato di Paris ma forse Bely mi avrebbe aiutato a dimenticarla… so che sembrava ingiusto nei confronti di Bely ma ci avevo pensato ed ero giunto alla conclusione che non lo era… infondo lei mi piaceva e non la stavo usando anzi, magari mi sarei innamorato di lei… 
Lei feci un sorriso che partiva da un orecchio all’altro la presi per mano e ci avviamo verso scuola… notai che stavo odorando la rosa…
-Ti piace?!-le chiesi
-Tantissimo…-disse girandosi verso di me… mi chinai e le diedi un bacio a stampo le misi un braccio sulle spalle ed entrammo a scuola…
Tutti ci guardarono… bhè quando si creava una nuova coppia aveva l’attenzione di tutti anche se non era una cosa così tanto rara… in ogni caso ero sicuro che ne a Bely ne a me importasse di quella attenzione… 
Mi girai e le sorrisi come se ci fossimo solo noi… come se il resto non contasse… 
Ci fermammo davanti al suo armadietto… Bely vide Caitlin e dal suo sguardo capii che voleva andare da lei a raccontarle la novità anche se presumevo l’avesse già saputa dato le voci che circolavano da quando avevamo messo piede nell’ingresso della scuola
-Va da lei…-le dissi facendole segno di andare da Caitlin..
-Sul serio non ti da fastidio se ti lascio qui da solo?!-chiese
-Hei non sono mica un invalido posso stare da solo sai?!-dissi ridendo- anche se mi mancherai…-dissi facendo gli occhi dolci
-Aww mi mancherai anche tu…-disse
La presi per i fianchi e la baciai con passione… Quando riaprii gli occhi notai Paris alla fine del corridoio con gli occhi lucidi…
Io e Bely ci staccammo…
-Allora ci vediamo dopo…-disse
-A dopo piccola…-le dissi dandole un ultimo bacio a stampo prima che si volatizzasse via da me… 
Notai che Paris stava uscendo nel giardino dietro la scuola… sapevo che non era una buona idea ma la segui… l’avevo vista con gli occhi lucidi e nonostante mi avesse trattato come una pezza da piedi mi faceva male vederla così, ma me lo aveva detto lei di uscire dalla sua vita… io ero solo andato avanti!
Uscii nel giardino e notai che stava correndo via… le corsi dietro e la fermai per un braccio… La feci girare verso di me e notai che aveva gli occhi lucidi che a stento trattenevano le lacrime… quando mi vide una lacrima scivolò sul suo voltò…
Aprii la bocca per dire qualcosa…


Hei piccoline miee
cominciamo col dire
che lo so sono stata pessima
non aggiorno da...
non mi ricordo nemmeno più quando!
Mi dispiace tantissimo
Lo so che non ho nessuna scusante
ma per farmi perdonare prometto che mi metterò
subito a scrivere un altro capitolo!:*
Detto questo... Che si dice?! Vi sono mancata?!
Voi si tanto... Spero che il capitolo vi piaccia...
Scrivetemi! <3
Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Forse semplicemente non capisco te! ***


Aprii la bocca per dire qualcosa…
La richiusi subito dopo… mi accorsi che non sapevo cosa dire… 
Lei continuò a guardarmi…
-Ti sei consolato in fretta a quanto vedo!-disse accennando un sorriso amaro e asciugando la lacrima che era scesa…
-Io non ti capisco!-dissi 
-Non capisci cosa?!-chiese 
-Non capisco come mai ora stai piangendo, non capisco cosa vuoi da me, non capisco perché ti comporto come se non esistessi e il minuto dopo come se fossimo amici da sempre, non capisco perché mi fai pensare che ti importi di me e poi mi dici che non è così, non capisco perché continui a farti del male e a farlo alle persone che ti sono intorno… forse semplicemente non capisco te!-dissi tutto d’un fiato
-Io… io devo andare-disse prima di liberarsi dalla mia presa… La vidi allontanarsi correndo e rimasi lì a guardarla finchè non diventò solo un piccolo puntino all’orizzonte… ancora una volta mi era sfuggita dalle mani e si era volatilizzata come un uccello che spicca il volo… 
Fui riscossi dal suono della campanella e così entrai!
*Paris*
Perché non glielo avevo detto perché non ero riuscita a dirgli niente… non ero riuscita a dirgli quello che provavo, che era importante per me e che nemmeno io mi capivo, anche se era difficile per me ammetterlo mi comportavo in quel modo probabilmente perché avevo paura, pura e semplice paura… sin da bambina le persone a cui tenevo di più mi erano stata strappate la mia era solo paura di amare perché avevo paura di essere ferita, avevo paura che la persona che amavo sarebbero andate via, che le avrei persa e non potevo sopportarlo non ancora una volta! 
Perché non riuscivo a guardarlo in faccia e dirgli che ci tenevo a lui… 
Ero scappata via da scuola per non vederlo, per non vederli… Sarebbe stato difficile lo sapevo visto che ora stavano insieme li avrei visti ogni giorno appiccicati, non sapevo se sarei riuscita a sopportarlo… 
Mi sedetti su una panchina e stetti lì a osservare il prato verde del parco che mi circondava… ricordavo quel parco… ero seduta lì quando avevo incontrato per la prima volta Bieber!
*Flashback*
*Justin*
-Posso?-chiesi
-Oh certo- disse sorridendomi… mi bloccai… i suo occhi… profondi come il mare mi sembra di averli già visti… sono unici… ma non riesco a ricordare dove… 
-Cosa c’è?!? Ho qualcosa che non va?!?-mi chiede guardandomi con uno sguardo stranito… è bellisima un angelo!!
-No no è solo che…no niente-dico scuotendo la testa…
-Certo che sei strano!!-dice ridachiandoo!!
-Grazie-dico sorridendo
-Comunque io sono Paris, Paris Owen…-disse sorridendo...
-Oh piacere!!-dissi sorridendole ancora… 
Aveva un sorriso stupendo, più bello del sole… ero incantato a vederlo… ero come ipnotizzato il mio mondo girava intorno a quel sorriso!! 
-E tu sei?!?-chiese
-Oh si che stupido scusami, io sono Justin, Justin Bieber!!-
-Justin ?!?-disse rimanendo quasi sconvolta
*FineFlashback*
*Em*
Era cambiato così tanto da allora… lui ancora non mi conosceva o forse è stato l’unico che ha conosciuto davvero la vera me, quella sorridente e allegra che ero stata alcuni anni prima… vorrei ritornare al quel giorno perfetto quando ci guardavamo e ci sorridevamo senza sapere niente l’uno dell’altro… Non pensavo lo avrei mai detto ma mi mancava vedermelo gironzolare intorno con le sue frasi sagge, con il suo sorriso maledettamente perfetto e contagioso, con la sua risata facile, i vuoi occhini vispi e penetranti di quel color caramello che mi scaldava il cuore… Istintivamente mi spuntò un sorriso mentre pensavo a tutto ciò mente pensavo a lui! La verità era che … Lo amavo e questo mi stava uccidendo!


Ciaoo puzzole 
ecco il capitoloo...
spero vi piaccia!!
Ho trovato il tempo di scrivervelo
ora vado perchè non ho 
un minuto di tempo!!
Baci!! xxx

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1362499