That Faith Is All I Hold

di Fannie Fiffi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Is it the Start or the End? ***
Capitolo 2: *** AVVISO ***



Capitolo 1
*** Is it the Start or the End? ***


That Faith Is All I Hold


1.




 Stefan? Stefan, svegliati, siamo arrivati. – la voce di Caroline si alzò di qualche tono, mentre un silenzioso Damon accostava l’automobile davanti al bar.
La bionda si sporse nuovamente verso il lato posteriore e strattonò leggermente la gamba del più giovane dei Salvatore.
Questi, accorgendosene, balzò leggermente sul posto e aprì gli occhi.
Immediatamente Damon fu fuori dal veicolo dirigendosi verso lo squallido luogo in cui erano capitati, mentre gli altri due rimasero ancora per poco nell’auto.

  È di poche parole, oggi? – chiese Stefan, la voce ancora impastata nel sonno.
– Credo non sia proprio di buonumore. Stanotte non è riuscito a controllarsi, ne ha uccisa una.  Insomma, quando è tornato ho subito capito fosse andata male. –

La bionda scrollò le spalle con aria indifferente, mentre Stefan annuiva assorto in chissà quali pensieri.
– E a te com’è andata? – chiese alla bionda, ancora affacciata dal lato del passeggero.
 Liscio come l’olio. Sono riuscita a fermarmi, l’ho guarito, l’ho fatto dimenticare e sono tornata in quel pessimo motel. Sono così contenta che siamo ripartiti, hai visto l’orribile accostamento delle tende con il pavimento? Questi Texani non hanno proprio il senso il gusto. –
 

 Caroline. – disse l’altro mentre guardava contrariato la ragazza. Lei capì subito e, con sguardo arreso, gli rispose:  Lo so, lo so. Ma è difficile smettere di essere se stessi. –

-È passato molto tempo, ormai dovresti averci fatto l’abitudine. Noi non siamo più quelli di una volta. - disse Stefan, rimarcando la frase che ormai ripetevano da più di quindici anni.
Dopo qualche istante di silenzio, passato da entrambi a rimuginare sul passato, i due decisero di raggiungere Damon nella poco graziosa locanda in cui aveva sostato.

Appena entrati nel vecchio bar, illuminato solamente dalla luce solare, lo videro qualche tavolo più avanti che sorseggiava il suo amato bourbon, spostando di tanto in tanto lo sguardo assente.
Si sedettero ma il moro non sembrò nemmeno accorgersene.

 Damon…- cominciò Stefan, cercando di mitigare l’umore tetro del fratello.
 No. – lo interruppe subito lui, già sapendo dove avrebbe puntato.
 Io vado alla toilette, con permesso. – disse Caroline, cercando un espediente per non assistere a quello che, ne era sicura, sarebbe accaduto di lì a pochi minuti.
Sebbene fossero passati tanti anni, ancora non riusciva a sopportare le litigate dei Salvatore, le quali culminavano sempre con loro che non si rivolgevano la parola per ore e lei che doveva cercare di farli ragionare.

 E invece sì, Damon, ascolta bene quello che ti dico. Non puoi stare così ogni volta che perdi il controllo. Lo dicevi tu stesso che può succedere, siamo vampiri. È normale che a volte la nostra natura prenda il sopravvento. Non puoi finire per odiarti ogni volta che non riesci a fermarti. –
Se fino a quel momento Damon era stato apatico, quasi assente, a quelle parole si accese come una fiamma, sprigionando tutta la rabbia che aveva tentato di nascondere.

 Non riesci proprio a capire, Stefan? – quasi gridò, battendo il pugno sul tavolo di legno. – Non ricordi? Devo forse rinfrescarti la memoria, fratellino? -
 
 Non fu colpa tua, Damon. Ti prego, smettila di incolparti per quello che è successo. È tutto finito, lo abbiamo ucciso. È tutto finito. –
 Ma a quale prezzo? – chiese affranto il fratello maggiore, abbassando nuovamente la voce e
alzandosi senza rivolgere lo sguardo a Stefan.

 Chiama Caroline, dobbiamo ripartire. -

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Capitolo 2
*** AVVISO ***


Salve a tutti!
Mi scuso per chi ha pensato che questo fosse un aggiornamento ma sento il bisogno di comunicarvi una cosa: volevo dire alle persone che hanno cominciato a seguire la storia che non l'ho abbandonata, non lo farei mai. Tuttavia ho deciso di metterla in pausa in quanto ho avuto dei ripensamenti sulla trama e ci sto riflettendo attentamente. Inoltre vorrei portarmi avanti con i capitoli, scriverne almeno un po' prima di pubblicarli in modo da avere una garanzia.
Non so quanto questo processo ci impiegherà, ma mi sentivo in dovere di dirvi che sto pensando alla storia e ho preso questa pausa per non uscirmene con cavolate e magari deludere quelle idee che vi siete fatti dal primo capitolo. Spero che continuerete a seguirmi e ad avere la pazienza di aspettarmi, io in cambio prometto che farò il possibile per velocizzare i tempi.
Grazie a tutti per l'attenzione e il sostegno,
Vanessa.

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