Il ritorno del leone

di chiaretta85_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** CAPITOLO 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** CAPITOLO 9 PARTE I° ***
Capitolo 10: *** CAPITOLO 9 PARTE II° ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 21: *** capitolo 20 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 30: *** Capitolo 29 ***
Capitolo 31: *** Capitolo 30 ***
Capitolo 32: *** Capitolo 31 ***
Capitolo 33: *** Capitolo 32 ***
Capitolo 34: *** Capitolo 33 ***
Capitolo 35: *** Capitolo 34 ***
Capitolo 36: *** Capitolo 35 ***
Capitolo 37: *** Capitolo 36 ***
Capitolo 38: *** Capitolo 37 ***
Capitolo 39: *** Capitolo 38 ***
Capitolo 40: *** Capitolo 39 ***
Capitolo 41: *** Capitolo 40 ***
Capitolo 42: *** Capitolo 41 ***
Capitolo 43: *** Capitolo 42 ***
Capitolo 44: *** Capitolo 43 ***
Capitolo 45: *** Capitolo 44 ***
Capitolo 46: *** Capitolo 45 ***
Capitolo 47: *** Capitolo 46 ***
Capitolo 48: *** Capitolo 47 ***
Capitolo 49: *** Capitolo 48 ***
Capitolo 50: *** Capitolo 49 ***
Capitolo 51: *** Capitolo 50 ***
Capitolo 52: *** Capitolo 51 ***
Capitolo 53: *** Capitolo 52 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***




Il ritorno del leone

Capitolo riveduto e corretto

Capitolo 1.



Non potevo crederci, erano passati 5 anni da quel giorno nel bosco. Il giorno in cui lui aveva preso la decisione che aveva cambiato la mia vita. Di nuovo. Mi ero ripromessa che non avrei mai più ripensato a quel giorno. Lo avevo promesso a me stessa, lo avrei fatto per Charlie, lo avrei fatto per Renee , per Jacob, e si , lo avrei fatto anche per lui...

Da tre giorni però qualcosa era cambiato, la voragine nel mio cuore che da 5 anni tentavo di tenere chiusa con tutte le mie forze, minacciava inesorabilmente di riaprirsi.

E io non potevo permetterlo.

Sapevo che questa volta sarebbe stato impossibile per me richiuderla.

Ero cresciuta, certo, avevo imparato a fingere bene. Molto bene. Anche Charlie, e Renee credevano nella mia ritrovata felicità. Tutti ci credevano. Tutti tranne Jacob, ovviamente. Con lui proprio non ci riuscivo. In pochi secondi annientava la maschera di normalità che mi ero costruita in questi anni. Mi conosceva meglio di quanto io conoscessi me stessa. Dopo mesi di buio totale, avevo deciso che dovevo andare avanti.

Lui non sarebbe più tornato , alla fine lo avevo capito. Avevo imparato a convivere con questa debolezza e con il dolore che ne derivava. La mia vita era continuata per inerzia, ma era continuata, ero andata avanti. Per quanto continuassi a pensare che il dolore mi avrebbe ucciso, alla fine ero sopravvissuta.

Dopo la laurea in letteratura all'università di Seattle,mi ero trasferita a Port Angeles. Non volevo allontanarmi troppo da Forks. Il solo pensiero mi provocava un dolore fisico. Non potevo allontanarmi ,non volevo. Mi ripetevo che era per Jacob, e per Charlie che dovevo rimanere, non potevo lasciarli soli, sopratutto Charlie, lui aveva ancora bisogno di me. Ma in fono al mio cuore spezzato sapevo di mentire a me stessa , sapevo che il mio desiderio di rimanere a Forks, era inesorabilmente legato a lui. Lui che era vissuto li, lui che mia aveva regalato dei mesi di pura felicità, lui nella nostra radura, lui, lui sempre e solo lui..

Sarà come se non fossi mai esistito....”. Che sciocchezza.

A Port Angeles lavoravo nella biblioteca comunale, alla sezione classici. Le mie passioni non erano cambiate poi molto. Mi era stata offerta una cattedra di letteratura al liceo di Forks. Il mio vecchio liceo, il nostro liceo. Ma ovviamente avevo rifiutato, non potevo neanche immaginare di rimettere piede in quel posto. Dio solo sa come avevo fatto ad andarci fino al diploma. Tutto di quel posto mi parlava di lui, no, sarebbe stato troppo, sicuramente.

Charlie si era infuriato, non capiva come potevo accontentarmi di un posto da bibliotecaria. Non mi importava, a me piaceva, tanti libri e poca gente: perfetto!

Mentre facevo la valigia, non riuscivo a non pensare e ripensare a quello che era successo 3 giorni prima, il ricordo era così vivido nella mia mente che sembrava fossero passati solo pochi secondi..

Erano le 17.00 in punto e come ogni pomeriggio mi preparavo per ritornare a casa, il mio lavoro era finito anche per quel giorno. Presi il mio badge e lo passai sotto il lettore, raggiunsi lo spogliatoio e mi cambiai. Al lavoro dovevo avere un aspetto più professionale, più adulto, cosi avevo dovuto aggiungere al mio guardaroba dei tajour. Avevo fatto shopping! Alice sarebbe stata fiera di me!Già.... Alice...Quanto mi mancava. Avevo preso la decisione che potevo pensare al suo nome, mi faceva male ma non come pensare a Lui. Alice mi mancava terribilmente, tuttavia quando pensavo a lei non riuscivo a non sorridere.

Insieme ai tajour comprai anche delle scarpe col tacco. Tacco 5 ovviamente. I miei problemi di equilibrio non mi avevano abbandonato. Così appena finivo il lavoro correvo a cambiarmi per rinfilarmi i miei soliti, semplici, comodi e anonimi vestiti. Jeans, maglietta e converse: la Bella di sempre.

Recuperai il giubbotto, la borsa e le chiavi del mio caro e vecchio peck-up. E si il mio peck-up era ancora in piedi. Sempre più vecchio, sempre più rumoroso e io c'ero sempre più affezionata!Per quanto mi sforzassi non riuscivo proprio a separarmene,tutti mi dicevano sempre la stessa cosa:“Bella, prima o poi dovrai farlo, dovrai separartene, non funzionerà in eterno!”

Lo sapevo, per quanto poco mi intendessi di motori, mi rendevo perfettamente conto che non potevo sperare che il peck-up durasse altri cinquant'anni. Ma a me non importava, finché sarebbe “sopravvissuto”, lo avrei tenuto con me! Uscii di corsa dalla biblioteca e raggiunsi il peck-up. Solo quando aprii la portiera mi accorsi di non avere il cellulare con me, lo avevo lasciato sul sedile. Di nuovo. Come diceva sempre Jake: se non avessi la testa attaccata al collo, la dimenticherei sul comodino.

Guardai il display: cinque chiamate perse. Accidenti!!Erano tutte di Jake. Strano. Io e Jake eravamo grandi amici e ci sentivamo spesso. Con lui potevo parlare di tutto, lui era il mio sole!Ma cinque chiamate non erano da lui. Un brivido mi percorse. Avevo una brutta sensazione! Che fosse successo qualcosa? Iniziai a preoccuparmi.

C'era anche un messaggio

Chiamami! Dobbiamo parare. E' importante. Jake”.

Ok, ero davvero preoccupata. Jake non è certo un tipo che gira intorno alle parole, ma cosi era fin troppo.Lui odiava mandare messaggi: troppo distanti” diceva, preferiva di gran lunga chiamarmi, ma quei pochi che mi mandava cominciavano sempre con un “ Ciao Bells” e finivano con un “ti voglio bene”. Questo no,questo era freddo, distaccato, glaciale. Ok. Era successo qualcosa.

Guidai come un automa fino a casa e salii le scale lentamente, dovevo chiamare Jake, ma avevo paura di quello che avrebbe potuto dirmi, cercavo di muovermi piano, un po' per non inciampare,come mio solito, ma di più perchè avevo paura. Paura di sentire cosa Jake avesse da dirmi.

Mi sedetti sul divano, qualcosa mi diceva che era meglio ascoltare ciò che aveva da dirmi seduta e non in piedi!Presi il cellulare e composi il numero a memoria:

«Pronto?»

«Jake!» esordii, senza riuscire a nascondere l'ansia.

«Bella!»

Era sollievo quello che sentivo nella sua voce?

«Jake cosa c'è, cosa è successo? Stai bene?E' Charliè? È successo qualcosa?Lui sta bene?»

Ansiosa continuai con una querela di domande, senza però dargli possibilità di rispondermi, quasi mi mangiavo le parole da quanto ero nervosa,

«Bella , Bella calmati, io sto bene, Charlie sta bene,stiamo tutti bene!»

Ripresi fiato, portandomi una mano al petto, sollevata. Possibile stessi solo diventando paranoica?

«Davvero, tutti bene?»

«Certo che si!Non ti mentirei mai su queste cose, lo sai!»

Si è vero, Jake non mi mentiva mai, però mi stava nascondendo qualcosa, non aveva risposto alla mia domanda.

«Jake, cosa non mi stai dicendo?Cosa sta succedendo?»

Lo sentii sospirare pesantemente.

«Bella io......»

Si interruppe di nuovo, prendo un altro respiro.

«Cosa , Jake ,cosa?»

«Io....»

Sbuffò seccato. Non riusciva dirmelo. Ma io dovevo sapere.

«Jake per favore»

Tentennava, era combattuto. Era davvero cosi grave quello che stava per dirmi?

«Bella non so come dirtelo. Io....»

Strinsi le labbra arrabbiata.

«Jake dillo e basta!»

Mi stavo spazientendo e mi stavo preoccupando, non era da lui girare cosi intorno al discorso. Cosa stava succedendo?

Sentii un lungo sospiro dall'altra parte del telefono. Era molto triste...ma cosa....

«Jake?»riprovai

«Bella,......so-sono qui...so-sono tornati!»















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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo riveduto e corretto


Capitolo 2


«.....sono tornati!»

E' qui, sono qui,sono tornati. Loro sono qui. Lui è qui. Loro sono tornati. Lui è tornato. Andavo avanti cosi da due minuti. Il mio cervello era fisso su quel pensiero, Lui era tutto ciò a cui riuscivo a pensare.

Avevo ancora il telefono in mano e potevo distintamente sentire la voce di Jacob che mi chiamava, ma proprio non riuscivo a rispondergli, non riuscivo a parlare. Guardai il telefono ,dovevo rispondere,lo portai all'orecchio:

«Jake»riuscii a dire,mi sentì ,perchè smise di urlare.

«Oh, Bells finalmente, mi hai fatto preoccupare,cosa è successo?Stai bene?Ti senti bene, ti prego dimmi che stai bene!»

Era cosi preoccupato lo sentivo dalla voce,quasi riuscivo a immaginarmelo con il telefono in mano mentre mi chiamava ripetutamente, senza ricevere risposta.

Potevo immaginare il suo volto segnato dalla frustrazione mentre si accaniva su quell'aggeggio - come lo chiamava lui - troppo piccolo per le sue grosse mani. Provai a rispondere:

«Jake»di nuovo

«Bella?»

«Jake»

Non riuscivo proprio a finire la frase, il mio cervello non voleva proprio collaborare,forse stavo andando in shock. Ovviamente la sua reazione non tardò ad arrivare!

«Cavolo Bella,so come mi chiamo,smettila di ripeterlo!!»

Mi scappo un sorriso. Lui lo sentì:

«Bella???Stai bene?»

Il suo tono di voce faceva intendere che stesse parlando con una pazza, probabilmente dubitava della mia sanità mentale in quel momento. Del resto non potevo dargli torto, neanch'io ne ero tanto sicura.

«Sto bene»

Non era affatto vero, ma dovevo sforzarmi, lui non doveva sapere cosa stava succedendo nella mia testa e nel mio cuore, non doveva preoccuparsi per me ,non era giusto, dovevo trovare il modo per rassicurarlo, glielo dovevo, al resto avrei pensato dopo.

«Bella non mentirmi!»

«Jake sto bene, non ti sto mentendo»

Incrociai le dita dietro la schiena. Che cosa stupida, in fondo non poteva vedermi.

«Davvero?»

«Si, davvero,non preoccuparti! Solo mi hai colto di sorpresa, non mi aspettavo proprio una notizia del genere!Ero un po' sotto shock! Mi capisci?»

«Certo,certo....ma dovevo dirtelo, anche se era l'ultima cosa che avrei voluto fare, ma Sam me lo ha ordinato»

Sam. Negli ultimi cinque anni avevo frequentato spesso la Push, e tutto il branco di Sam , compresa Emily. Ma con Sam non scambiavo mai più di qualche parola. Quella sera, dopo che lui se ne era andato, era stato Sam a trovarmi nel bosco, in stato quasi catatonico. Ce l'aveva con me , lo sapevo bene. Non capiva come io, un'umana, potessi amare lui, un “succhia sangue”, come lo definivano loro, e mi odiava perchè non facevo nulla per allontanare Jacob , che mi aveva confessato il suo amore , pur sapendo con non lo avrei mai ricambiato. Aveva ragione,egoisticamente, lo tenevo legato a me,perchè io avevo bisogno di lui, della sua amicizia. Sapevo che non era giusto, che lo facevo soffrire,ma non riuscivo a staccarmi da lui. Ma perché Sam aveva “ordinato” a Jake di dirmelo? Non riuscivo a capire. Lui più di tutti mi avrebbe sicuramente tenuto allo scuro di una cosa simile. Invece aveva voluto che io sapessi. Perchè?

«Jake, non capisco...Sam.....perchè?»

«Lo so , ma vedi dopo che il loro capo, il dottore, ha parlato con Sam...»

Non lo feci finire: « Carlisle....»

Che strano sentirmi pronunciare di nuovo quel nome,erano anni che non lo facevo. Il mio quasi papà. Quanto mi mancavano tutti loro.

«Si ,si lui...be insomma ,Bella devi tornare a casa, a Forks,o meglio devi venire qui a la Push, noi ti proteggeremo!»

Sbottai.

«Proteggermi?Ma che dici Jake, sono passati cinque anni ma sono più che certa che non mi farebbero mai del male!Lo sai! Come puoi anche solo pensare all'eventualità che loro......»

Non finii la frase, ero offesa , sconvolta, sotto shock, non potevano davvero credere che io fossi in pericolo perchè lui, o meglio loro, erano tornati. Assurdo. Ok che mi ero persa in un bosco di notte dopo che lui se ne era andato, ok che avevo passato mesi in stato catatonico facendo preoccupare tutto e tutti , ok che avevo degli sbalzi di umore da sembrare una pazza, ma in fondo avevo fatto tutto io , loro non mi avevano mai fatto del male , non fisicamente almeno.

Stavo per esporre la mia arringa , quando Jake interruppe il mio sproloquio con un secco:

«Non hai capito!»

«cosa non avrei capito Jake? Mi sei sembrato piuttosto chiaro: voi mi volete proteggere da loro! Giusto?»

«Sbagliato!»

«Come sbagliato?Ma tu hai detto....»

Mi bloccai. Un sospetto si stava facendo strada nella mia mente. Ma no ,non poteva essere. No, non dovevo pensarci, era impossibile! O forse no?

«Bella, ascoltami.....»

Parlava molto lentamente, come se avesse paura della mia reazione.

«Con “noi ti proteggeremo,” intendo noi e loro»

AH.Non capivo. Proteggermi da cosa? Da chi?Ero in pericolo?E cosa centravano loro, con la mia protezione?Loro sapevano che ero in pericolo?Come?E chi aveva contattato chi?Ma se i Quileute avevano accettato di collaborare con loro, doveva essere qualcosa di serio giusto?

La mia mente era un vortice di domande , che avrebbero dovuto farmi preoccupare e parecchio!Invece la mia attenzione si stava focalizzando tutta in solo punto. Per me il più importante: lo avrei rivisto.

«Bella , ci sei?»

«Si»

«Stai bene?»

«Si»

Ormai parlavo a monosillabi ma non ero in grado di fare di più. Lui era tornato, lo avrei rivisto, non riuscivo a importarmi del resto. Ma c'era una cosa che non capivo. Dovevo sapere una cosa. Diedi voce ai mie pensieri.

«Jacob,Sam ti ha detto cosa succede?Da cosa o da chi dovete proteggermi?»

Dall'altra parte, un sospiro e nulla più.

Ok adesso ero davvero preoccupata, Jake non mi rispondeva. Era davvero una cosa così grave?

«Jake?»

Quello che disse non lo avevo previsto, mi si gelò il sangue.

«I Volturi»




Ok fine capitolo, grazie a chi ha recensito. Continuate a dirmi cosa ne pensate.

Piccola anticipazione:il prossimo cap sarà un pov Edward.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo riveduto e corretto


Capitolo 3

Pov. Edward


Vuoto. Era cosi che mi sentivo. Vuoto. Ed era tutto ciò che percepivo. Il vuoto.

Da cinque anni ormai,non c'era altro per me se non un immenso, gigantesco, spaventoso vuoto e un oceano di pura sofferenza.

«tu non mi vuoi?”» «no”».

Che abile bugiardo ero, certo avevo avuto un secolo per affinare la mia tecnica, ma la mia mente da vampiro ricorda , con estrema precisione , lo sforzo che tutto il mio corpo aveva dovuto gestire per pronunciare quelle due lettere, senza cadere sotto il peso di quella atroce menzogna. Mi c'era voluto tutto il mio autocontrollo, per non cadere in ginocchio davanti a lei e gridarle che non era vero , che lei era tutto ciò che desideravo e che avevo desiderato in tutta la mia inutile esistenza. Ma non era successo, non avevo ceduto,semplicemente mi ero girato e ancor prima che lei se ne rendesse conto,ero svanito.

«continuerai la tua vita senza più interferenze da parte mia...sarà come se non fossi mai esistito»

Lo avevo promesso. A lei, a me. Avrei mantenuto la mia promessa. Lo avrei fatto per lei, lo meritava. In fondo la garanzia di una vita normale, senza mostri, era tutto ciò che potevo offrirgli, ma non era nulla paragonato a tutto quello che lei mi aveva dato in quei mesi, niente poteva competere con ciò che lei aveva fatto per me. Lei mi aveva donato il suo amore ,il suo cuore. A me. Un mostro. Lo aveva fatto con una semplicità e una dolcezza disarmante. Un solo sguardo aveva annientato tutte le mie difese. Con un sorriso aveva rapito il mio cuore. Con un bacio mi aveva ridato la vita. Ma lei meritava molto più di me, molto più di un mostro dal cuore muto, innamorato di lei. Lei meritava la felicità che io mai avrei potuto donarle, certo in quel momento credeva che il nostro amore fosse tutto ciò di cui poteva aver bisogno. Ma io sapevo che si sbagliava, magari non subito , ma un giorno anche lei avrebbe capito di aver bisogno di qualcosa di più. Forse, adesso, dopo cinque anni, neanche pensava più a me, probabilmente mi aveva già dimenticato. La mente umana era versatile e facilmente sapeva adattarsi ai cambiamenti. Quella di un vampiro no. Lei ,il suo ricordo,il suono della sua voce ,il suo profumo, il battito del suo cuore. Potevo sentirlo distintamente dentro di me come se fosse li in quel momento. Sarebbe stato sempre così. Ma avrei sopportato. Lo avrei fatto per lei, finché lei fosse rimasta in vita avrei sopportato, poi l'avrei seguita.

Bella...la mia Bella..Isabella.......

Ero li, in quella sperduta stanza di un edificio abbandonato, in uno sperduto paesino del Sud, di cui non conoscevo nemmeno il nome. Non mi importava. Stavo li , immobile, come solo quelli della mia razza sapevano fare, ad aspettare lo scorrere del tempo. Stavo li dai settimane, mesi, forse anche anni. Non lo sapevo. Non lo ricordavo. Immerso nel ricordo di lei, mi resi conto che da ore, una minuscola parte del mio cervello, stava registrando un ronzio che proveniva dalla tasca destra dei miei pantaloni. Il mio cellulare. Non mi mossi. Non risposi. Lo lasciai suonare. Non avevo bisogno di leggere il display per vedere chi fosse. Lo sapevo. Alice. Lei più di tutti ce l'aveva con me per la mia decisione. Io avevo rinunciato al mio amore, ma lei aveva perso l'affetto della sua migliore amica. Anche il resto della mia famiglia,a parte Rosalie, sentiva la mancanza di Bella , nessuno di loro aveva accettato la mia decisione ma la rispettavano. Stavo facendo soffrire tutti, i miei fratelli, i miei genitori, sopratutto Esme. Con Bella lei aveva perso una figlia, e la mia lontananza non le facilitava le cose. Ma non potevo stare con loro, non avrei retto anche il peso dei loro pensieri e poi ,io, volevo stare da solo.

Passò un po' di tempo, non saprei bene definire quanto, ma il mio cellulare aveva smesso di vibrare. Strano, aveva suonato a lungo, di solito Alice si arrendeva molto prima. Chissà cosa voleva? Forse era importante. Possibile fosse successo qualcosa da costringerli a chiedere il mio aiuto?Averi dovuto richiamarla. Non feci in tempo a finire il pensiero, che il ronzio nella mia tasca riprese. Sicuramente il folletto aveva avuto una visione , dovuta alla mia decisione di chiamarla e mi aveva anticipato. Presi la chiamata:

«Che vuoi Alice?»

«Finalmente ti sei deciso!!Sono ore che ti chiamo, zuccone!!»

Ignorai la sua provocazione. Non avevo ,ne la voglia ,ne la forza mentale per discutere con lei. Di nuovo!Presi un lungo respiro, non che ne avessi bisogno , ma mi aiutava a calmarmi. Quindi riprovai:

«L'ho notato. Che vuoi?»

La mia voce risuonava spenta,vuota, distante, apatica. Troppo fredda persino per uno della mia razza.

«Dove sei?»

«Alice!!» ringhiai.

Ero furioso, speravo davvero per lei che non avesse disturbato la mia agonia solo per chiedermi dov'ero!Proprio lei poi , che con la sua mente impicciona poteva sapere tutto !

«Come se tu, non lo sapessi!»sputai risentito.

Sapevo che monitorava ogni mio spostamento , erano preoccupati per me. Mi dispiaceva, non volevo si preoccupassero per me in questo modo, non ce ne era bisogno. Ero un vampiro. Chi avrebbe potuto farmi del male?

«Giusto. Ok allora.....come stai?»

Di nuovo? Mi prendeva in giro?Cominciavo a pensare che si annoiasse, e che il suo nuovo passatempo fosse diventato quello di irritarmi a morte. Mi sfuggi un ringhio di frustrazione in risposta.

«Nervosetti eh?» non risposi, non meritava risposta!Alzai gli occhi al cielo.

«Va bene, va bene, scusa........»si interruppe. Dal modo in cui lo fece capii che stava avendo una visione. Probabilmente aveva visto la mia decisione di riattaccare.

«No aspetta non farlo!!!» Appunto.

«Ho davvero bisogno di parlarti. E molto importante!»

Sospirai.

«Allora fallo. Ti ascolto»

«Va bene ma...tu...cerca di stare calmo capito? Fammi parlare!»

Era preoccupata per quello che doveva dirmi. Si percepiva chiaramente. Cosa diavolo era successo?

«Va bene. Parla.»

Passò qualche secondo, prima che rispondesse,ma le sue parole ebbero il potere di farmi rabbrividire.

«Si tratta di Bella... dobbiamo aiutarla,è in pericolo!»



Non preoccupatevi non finisce cosi!Il pov. Edward continua al capitolo 4. Scopriremo come mai i Volturi sanno di bella, e cosa vogliono.

Un grazie particolare a giova71 , nanerottola e gleek.



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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo riveduto e corretto


Capitolo 4

Pov Edward


Bella. La mia Bella.

Era in pericolo. Non lo avrei permesso. Avevo rinunciato a lei perché fosse felice. Perchè fosse al sicuro. E ora qualcuno voleva vanificare i miei sforzi? Oh ma si sbagliava. Chiunque fosse avrebbe fatto i conti con me. Non gli avrei mai permesso di avvicinarsi a lei. Mai.

«Edward, Edward, mi senti? Fermati , non sai ancora nulla!»

Alice. Era ancora al telefono.

«Aspetta Edward. Fermati! FERAMATI HO DETTO!!»

Fermarmi? Ma che stava dicendo?Se ancora non mi ero moss....!Oh!Stavo correndo, non me ne ero ancora reso conto, ma stavo correndo. Lo capii solo in quel momento. Mi fermai. Mi guardai intorno. A giudicare dal paesaggio avevo già percorso diverse miglia. La cosa strana era che non mi ricordavo di avere cominciato a correre. Anche se avevo capito esattamente dove stavo andando. Dove altro potrei andare*. Stavo andando verso nord -ovest,verso Forks,verso casa,verso il mio cuore,verso Bella.

Erano bastate due parole, messe insieme nella stessa frase, per farmi scattare: Bella e pericolo. Il mio corpo aveva agito autonomamente, senza che io avessi avuto bisogno di ordinargli nulla. In un solo istante tutto di me aveva ripreso a muoversi. Il mostro dentro di me si era risvegliato.

Avrebbe distrutto, ucciso,fatto a pezzi, chiunque avesse osato ostacolare il suo cammino, la sua missione. E io questa volta non lo avrei fermato.

«Edward. Ascoltami.»

Quella voce. Da quanto non la sentivo. Era la stessa voce della mia coscienza.

«Carlisle?» Povera Alice, il mio comportamento doveva averla spaventata parecchio per rinunciare a parlarmi e passare la parola a nostro padre. Lui era l'unico che avrebbe avuto il potere di farmi ragionare. Nemmeno se fosse stato il mio padre naturale avrei potuto stimarlo e rispettarlo di più.

«Si figliolo , sono io. Tranquillo. Va tutto bene, ti spiegherò tutto io. Calmati adesso.»

Feci come mi aveva chiesto.

«Perdonami. Ti ascolto...»ci riflettei un istante prima di terminare la frase. Volevo fare qualcosa per lui, non ero certo stato il migliore dei figli negli ultimi cinque anni, volevo fare, dire qualcosa che gli facesse capire che nonostante tutto lui era importante per me. Si, era la cosa giusta, anche se non era poi molto, ma più avanti avrei rimediato anche alle mie mancanze di figlio. Promesso. Cosi terminai la frase: «..papà»

Lo sentii sorridere. Lo avevo fatto felice, lo sapevo. Poi continuò:

«Edward, è successo qualcosa che nessuno di noi aveva potuto prevedere. Hai sentito ciò che ha detto tua sorella, giusto?»

«Si, certo! Ha detto che...Bella...è...in pericolo»

Avevo faticato a dirlo ad alta voce. Accettare che il mio amore era in pericolo e che io non ero con lei, non era cosa facile per me.

«Be, non si può dire che sia una novità. Quella ragazza attira un guaio dietro l'altro. E' così sfortunata! Ma quello che mi preoccupa,Edward, e che non so se questa volta riusciremo a proteggerla, a salvarla!»

A quelle parole venni invaso da una rabbia cieca:

«CARLISLE, MA CHE STAI DICENDO?CERTO CHE LA SALVEREMO.SIAMO VAMPIRI. SIAMO LE CREATURE PIU' FORTI E PERICOLOSE CHE IL MONDO ABBIA MAI VISTO. NULLA PUO' FERMARCI!Che ti sta succedendo ? Non vuoi aiutarla? Credevo le volessi bene!Ma se non vuoi.......non importa. Non posso certo obbligarti. Vorrà dire che farò tutto da solo»

Mai. Mai in cento anni. Mai una sola volta avevo alzato la voce contro colui che consideravo mio padre. Mai. Fino a quel momento. Non potevo crederci. Ma mi sentivo tradito,deluso, abbandonato. Mi stava lasciando solo. Lo sentii, attraverso il telefono, prendere un grosso respiro. Non avrei potuto giurarlo, ma sembrava.......arrabbiato?

«EDWARD ANTHONY MASEN CULLEN!» Si, era decisamente arrabbiato.

«STA ZITTO!!E ASCOLTAMI!»Molto, molto arrabbiato.

Riprese il suo abituale controllo e continuò:

«Dimmi Edward, tu pensi che io non ti voglia bene?»

Non capivo il senso della domanda. Dove voleva arrivare?

«Carlisle,cosa...»

Non mi fece finire.

«Rispondi Edward.»

«No. So che me ne vuoi. Non ne ho mai dubitato»

«E fai bene, perchè tu sei mio figlio. Ma Edward, tu sai bene, che nonostante io rispetti la decisione che hai preso cinque anni fa, io considero Bella ancora mia figlia. Questo non potrà mai cambiare. Le voglio bene, e sarei disposto a dare la mia vita per lei come per tutti voi.»

Mi sentivo un mostro. Come avevo potuto pensare il contrario. Carlisle, probabilmente l'uomo dal cuore d'oro più grande del mondo. Che cosa avevo detto? Mi vergognavo terribilmente delle mie parole.

«Carlisle, Perdonami,io......»

Ero senza, parole. Ero stato uno stupido. Avevo offeso Carlisle. Avevo deluso mio padre. Ero sinceramente dispiaciuto per le parole che gli avevo rivolto. Lo avevo ferito. Profondamente. Ma non volevo, dopo Bella, lui era la persona più importante della mia vita.

«Non importa Edward, so che non pensavi quello che hai detto. Sei solo sconvolto figlio mio. Ti ho già perdonato.»

«Non lo merito. Ma...grazie papà>

«Ora ascoltami però. E ti prego cerca di mantenere la calma. Promettilo»

«Va bene Carlisle, lo prometto»

«Vedi Edward, non so se riusciremo a salvarla, perché questa volta, potremmo non uscirne indenni nemmeno noi!»

«Cosa?Che vuoi dire?»

«Il pericolo di Bella è anche il nostro. Edward, i Volturi sanno. Abbiamo infranto le regole.»

I Volturi. Non potevo crederci. I Volturi sapevano. E volevano giustizia. Volevano Bella.

I Volturi. Aro, Caius e Marcus. E la loro guardia: Felix, Demetri, Alec e Jane.

Avevo infranto le regole, lo sapevo e sapevo che per i Volturi questo significava la mia distruzione. E la sua morte.

Bene, avrebbero potuto fare di me ciò che volevano. Non mi importava. Ma lei. No. Lei non l'avrebbero toccata. Mai. Non lo avrei permesso. In qualche modo gli avrei impedito di avvicinarsi a lei. Avrei trovato una soluzione. Non doveva pagare per i miei errori. Non più di quanto avesse già fatto.

Ma una cosa non mi era chiara. Come? Come avevano fatto i Volturi a scoprire di Noi? Nessuno, a parte la mia famiglia, sapeva di Bella. E loro ,di certo, non avrebbero mai fatto una cosa così meschina come andarlo a riferire ai Volturi. Loro volevano bene sia a me che a Bella. Perfino Rosalie, nonostante dicesse il contrario, le voleva bene. A modo suo, è chiaro. Era pur sempre Rosalie. Allora chi? Dovevo sapere. Solo all'ora mi accorsi che Carlisle era ancora al telefono. Aspettava. In silenzio. Voleva lasciarmi il tempo di digerire la notizia. Ma io ora volevo sapere:

«Chi?”»

Mi conosceva. Sapeva cosa gli stavo chiedendo.

«Edward....»

«Chi? Dimmelo Carlisle, ho il diritto di sapere.»

«Va bene, te lo dirò. Ma tu prima devi promettermi che non farai niente di avventato e che verrai subito da noi. Siamo nella casa di Forks. Stiamo aspettando il tuo arrivo. E non c'è tempo da perdere. Jasper ha già in mente un piano, ma vuole parlarne prima con te. Prometti che non farai niente e verrai subito qui?»

Avevo forse altra scelta?Dovevo sapere. Ora la sicurezza di Bella veniva prima di qualsiasi vendetta. Ma appena questa storia sarebbe finita......Non potevo fare altrimenti. Così acconsentii :

«Lo prometto. Ora dimmi quel nome»

Non rispose subito. Stava cercando il modo giusto di dirmelo. Ma evidentemente non lo trovò, perchè disse solo:

«Irina.»





Note. *Tratto da Twilght

Un grsso grazie a chi ha messo la mia storia tra le seguite:

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo riveduto e corretto


Capitolo 5

Pov Edward.


Erano passate solo poche ore da quella telefona ed ora mi trovavo ,immobile, davanti a villa Cullen. Ero tornato. Non mi ero fermato. Mai. Era stata dura. Quando ero arrivato alle porte di Forks, avevo dovuto lottare con me stesso per non deviare la mia rotta verso la sua casa. Verso la sua finestra. Quante notti avevo fatto lo stesso percorso?Ora però non potevo più. Non mi era più concesso. Avevo fatto la mia scelta. Dovevo accettarne le conseguenze.

Chissà se era rimasta a Forks. Chissà se era rimasta vicina ai luoghi che avevano visto nascere il nostro amore...e finire. Che stupido vampiro ero. Un illuso. Probabilmente mi odiava talmente tanto che non sopportava nemmeno sentir pronunciare il mio nome. Probabilmente si era trasferita dall'altra parte dello stato , pur di lasciarsi tutto alle spalle. Non potevo biasimarla. Le avevo spezzato il cuore. Ero stato il suo primo amore e lei il mio. E sarebbe stato anche l'ultimo, non avrei mai potuto amare ne desiderare nessuna come avevo amato e desiderato lei. Nemmeno se avessi solcato questa terra per altri mille anni. Il mio cuore sarebbe appartenuto a lei per sempre. Glielo avevo donato, così come lei mi aveva donato il suo, e io gliele avevo spezzato. Ero un mostro. Sotto ogni punto di vista. Il minimo che potesse fare era odiarmi. Rispetto a ciò che IO le avevo fatto, sarebbe stato sempre poco.

Perso nei miei pensieri, non mi ero reso subito conto della sagoma davanti alla porta. Sicuramente mi aveva sentito mentre mi avvicinavo, aveva sentito il mi odore portato dal vento e aveva deciso di uscire ad aspettarmi. Era immobile. Mi aveva visto, ma non si muoveva. Aspettava un segno da parte mia, potevo leggerlo dai suoi pensieri , che immersi in un profondo stato di ansia e preoccupazione, si accavallavano uno su l'altro. Aveva bisogno di un mio gesto, per essere rassicurata. Per essere sicura di fare la cosa giusta.

Mossi qualche passo verso di lei e le sorrisi. Meno di un secondo dopo mi ritrovai immerso in un abbraccio, talmente forte che se fossi stato umano mi sarebbe mancato il respiro. Dolce Esme. Se avesse potuto , avrebbe pianto. Non parlò. O meglio ci provò ma era cosi emozionata che non riusciva ad articolare una frase. Non importava, con me non ce nera certo bisogno, e lei lo sapeva bene. Una valanga di pensieri piombò nella mia testa:

Sei tornato …. Mi sei mancato...non andartene più ti prego, non farmi sopportare questo dolore un'altra volta...ero cosi preoccupata...oh ma quant'è che non ti nutri , i tuoi occhi...sono cosi neri...

Povera Esme. Quanto dolore avevo provocato negli ultimi cinque anni? Non riuscivo più a quantificarlo. La abbracciai a mia volta e la salutai:

«Ciao mamma»

Era così facile fare felice Esme. Si staccò da me per guardarmi e la sua espressione cambiò. Sembrava......triste?

«Mamma? Cosa c'è ?»

«Resterai?» sei così triste tesoro mio....quanto stai soffrendo....resta con noi, so che non è più la stessa cosa per te, ma almeno non sarai solo.

La guardai negli occhi, non potevo mentirle, così le diedi la risposta più sincera che potevo darle:

«Adesso sono qui. Al resto penseremo dopo che avrò risolto questa storia»

Il suo viso cambiò di nuovo, era preoccupata. Le mie parole la riportarono alla realtà. Al difficile momento che stavamo vivendo. Nessuno di noi poteva prevedere come sarebbe andata a finire. Neppure Alice. C'erano ancora troppe decisioni da prendere.

«Entriamo Edward, ti stanno aspettando tutti. I tuoi fratelli non vedono l'ora di vederti»

Spostai lo sguardo verso la casa, sembrava che fossimo rimasti sempre lì . Anche loro erano arrivati dall'Alaska solo da poche ore, ma avevano fatto un lavoro impeccabile. Non c'era più segno della nostra mancanza. Segni, che una qualsiasi altra casa, dopo cinque anni di chiusura e abbandono avrebbe dovuto avere. Ma con Alice e Esme non c'era da stupirsi. Sarebbero state in grado di fare qualsiasi cosa.

Sondai i pensieri che venivano dall'interno. Ovviamente avevano ascoltato tutto della nostra conversazione. Esme aveva ragione: volevano vedermi. E per quanto potesse sembrare che ormai non mi importasse più di nulla, anch'io volevo vederli. Mi erano mancati. Moltissimo.

Continuai a sondare i pensieri degli occupanti della casa e mi bloccai. I Denali. Carlisle, mi aveva avvertito dopo l'annuncio del tradimento di Irina. A quanto sembrava , Laurant ,aveva seguito il consiglio che mio padre gli aveva dato più di cinque anni fa quando, insieme a James e Victoria, si era scontrato con la nostra famiglia nel campo in cui giocavamo a baseball. A quanto pare si era trovato bene dai Denali. E Irina, dopo tanti anni di solitudine, aveva trovato un compagno.

Laurant, per amore di Irina, aveva persino provato a intraprendere la dieta “vegetariana”, con scarso successo, finché stufo di quella vita “contro natura”, circa sei mesi fa aveva posto a Irina il suo ultimatum: o si univa a lui, abbandonando la sua famiglia e il suo strano stile di vita, o lui se ne sarebbe andato da solo, dimenticandola per sempre. Irina aveva fatto la sua scelta: aveva scelto Laurant.

Tanya e la sua famiglia erano disperati. Non avevano mai creduto possibile che la sorella avesse preferito lui a loro. Comunque erano rimasti in contatto, quando Laurant lo permetteva, Irina chiamava le sorelle per informale delle sue “avventure”. Aveva persino una nuova amica, ma non aveva voluto rivelare loro chi fosse. Poi due giorni fa, una nuova telefonata di Irina. Era in Italia. Quando gli avevano chiesto spiegazioni le aveva semplicemente risposto: “devo fare un favore a un'amica.” I Denali, preoccupati , avevano chiamato Alice, chiedendogli il favore di tenere sotto controllo la sorella. Alice aveva accettato, non avrebbe mai rinunciato a dare una mano a degli amici. Finché questa mattina, poco prima della telefonata che mi annunciava del pericolo, Alice aveva avuto una visione: Irina al cospetto dei Volturi, tendeva una mano ad Aro e gli mostrava tutto ciò che sapeva su me e Bella.

La sua nuova amica era Victoria.




Eccomi. Un po' cortino, lo so! Ma mi faro perdonare più avanti.

Ditemi cosa ne pensate!Sono curiosa! E' la mia prima fan-fiction !

Un grazie a noracullen18 che ha messo la mia storia tra i preferiti. Un grazie anche a Pink_lemon che l'ha messa tra quelle da ricordare.

E un immenso GRAZIE a chia ha messo la storia tra le seguite!!!!Ad oggi siete 20:

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Capitolo 6
*** CAPITOLO 6 ***


Capitolo 6

Pov Bella


Ero rimasta sconvolta dalla notizia che mi aveva dato Jake. Non sapevo molto dei Volturi, giusto quello che mia aveva detto.....lui....(mi era ancora difficile pronunciare il suo nome). Me ne aveva parlato il giorno del mio diciottesimo compleanno, poco prima della festa organizzata da Alice. Il nostro ultimo giorno felice insieme. Sapevo che erano tre: Aro, Caius e Marcus e che erano i protettori delle arti e delle scienze. Erano una specie di casata reale , con tanto di guardia a seguito. Il loro scopo principale era quello di fare le leggi e di farle rispettare. Non che i vampiri avessero molte leggi si intende, ma c'è ne era una su tutte che non doveva MAI essere infranta da nessun vampiro: rivelare agli umani la propria natura. Pena: la MORTE.

non te ne sei accorta?.....Stiamo infrangendo tutte le regole”

Non avevo mai dato veramente peso a quella frase. Non ne avevo mai capito veramente il significato. Fino ad ora. Quando Jake aveva pronunciato il nome dei volturi , avevo improvvisamente ricollegato tutti i tasselli. Avevamo infranto tutte le regole: mi aveva svelato il suo segreto, mi aveva mostrato la sua natura,per non parlare del fatto che avevamo avuto una storia. Chissà come ne erano venuti a conoscenza. Non riuscivo a darmi una risposta. Chi poteva aver fatto una cosa simile?E perché poi?

Jake, non mi aveva detto nulla di più, se non un: “stai tranquilla, non pensarci ora, abbiamo ancora tempo, e poi risolveremo tutto vedrai. Verrò a prenderti fra 3 giorni intorno alle 9,00. Fai le valige! Si torna a casa!!!”e aveva messo giù. Aveva detto “stai tranquilla”. Certo!!! La faceva facile lui. Tanto non era lui quello con una famiglia reale di vampiri sulle sue tracce!!

Erano le 8.53, Jake sarebbe arrivato a minuti, avevo giusto il tempo di controllare di aver preso tutto. Per la centesima volta. In realtà ero pronta dalle dalle 6,00!! Dire che la sera prima avevo dormito poco era un eufemismo. Non avevo praticamente chiuso occhio! Avevo due occhiaie che sembravo un......Va bé , lasciamo perdere. Avevo avuto tre giorni per sistemare tutto. Convincere la signora Scott, la responsabile della biblioteca, a farmi sostituire per qualche settimana ( ammesso e non concesso che fossi sopravvissuta!) era stata un impresa a dir poco titanica. Le avevo detto che dovevo assentarmi per qualche tempo a causa di un serio problema di famiglia. Credevo che nominare la mia famiglia l'avrebbe trattenuta dal fare troppe domande. Mi sbagliavo! La cosa infatti aveva scatenato un interrogatorio di quasi quaranta minuti, il tutto seguito da un monologo di altri trenta, sull'importanza della famiglia!Mi aveva distrutto! Dopo i primi venti minuti ero così stanca, che avevo pensato di risparmiare la fatica ai Volturi e gettarmi direttamente dalla finestra.

Guardai di nuovo l'orologio: 9.05. Jake era in ritardo.

L'ansia aumentava.

Continuavo a pensare a quando lo avrei rivisto. Cosa avrei fatto? Cosa avrei detto? E come si sarebbe comportato lui. Probabilmente era addirittura arrabbiato. Un altra seccatura per lui e la sua famiglia, dovuta a me:una fragile e inutile umana. Sicuramente avrebbe preferito continuare a passare il tempo con le sue “distrazioni”!

Un pensiero mi balenò nella testa e la portata di quel pensiero mi arrivo dritta al cuore. Non potevo pensarci. Non volevo pensarci. Non dovevo pensarci.

E se non fosse stato più solo? Ecco lo sapevo, ci avevo pensato!Infondo sarebbe stato giusto così. Lui meritava di avere a fianco qualcuna che fosse alla sua altezza. Sicuramente una vampira bellissima, e fortissima. Senza l'odore del suo sangue a bruciarti la gola ogni istante. Senza doversi preoccupare in continuazione che possa inciampare nelle sue stesse scarpe e rompersi qualcosa! Insomma sicuramente si meritava qualcuno che non fosse la sottoscritta.

Non sei la persona giusta per me” “Il mio mondo non è fatto per te”

Sono stufo di fingere di essere quello che non sono”

Non dovevo più pensarci! Basta. Sarei stata forte. Non avrei più permesso al dolore di inghiottirmi. Ma al solo pensiero che tra poco lo avrei sicuramente rivisto e che avrei potuto trovare accanto a lui il suo nuovo amore................No, no no......

Il solo pensiero mi uccideva, come avrei fatto a vederli insieme per tutto quel tempo: felici , innamorati,lui che le riservava i suoi sorrisi......i miei sorrisi.......no,no,no........

Basta! Stavo impazzendo !! 9 e 40 !!!Ma dove diavolo era finito Jake?

Dovevo calmarmi. Presi un bottiglia d'acqua e me ne versai in un bicchiere.

Driin...Drinn....Dallo spavento per poco non mi strozzai.Il campanello.

Corsi (stando attenda a non scivolare, inciampare o sbattere da qualche parte) ad aprire la porta. Senza alzare la testa dal pavimenti aprii la porta:

" Jake ma si può sapere che fine avevi fatto? Lo sai da quanto ti..........”

Le parole mi morirono in bocca. Davanti a me non c'era Jake.

Mi guardava. Probabilmente dovevo sembrare una specie di stoccafisso!Non riuscivo a spiccicare parola o a muovere un muscolo. Ero un incrocio tra una statua e un baccalà!!! Solo il mio cuore mi tradiva. Batteva così forte che credevo lo avrebbero sentito in tutta la penisola Olimpica. Questa proprio non me l'aspettavo. Che ci faceva qui? Possibile che Jake fosse d'accordo?

Mi scrutava con i suoi occhi ambrati, che avrei riconosciuto tra mille, in attesa di una mia reazione, che non arrivò. Poi parlò:

Ciao Bella”






Indovina indovinello..........Secondo voi chi è arrivato a prendere bella?

Dovrete aspettare il prossimo capitolo. Intanto se volete provate a dire la vostra:

Ed ora un po di ringraziamenti:

Grazie a chi mi segue! Siete arrivati a 26!!! GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!!

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GRAZIE ANCHE A  carlostanga e  Onion  che mi hanno aggiunte rispettivamente tra le preferite e da ricordare.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7

Pov Bella


Ciao Bella”

Alice....” il mio era appena un sussurro, se davanti a me non ci fosse stata una vampira, non mi avrebbe sentita. Ancora non riuscivo a crederci. La mia migliore amica era qui davanti a me. Dopo cinque anni, era tornata. Tornata davvero, e non solo nella mia testa. Era proprio qui, davanti a me! La sua espressione d'un tratto spaventata mi riscosse bruscamente dai miei pensieri.

Bella, no......oh ti prego non piangere........mi sei mancata così tanto.....” solo sentendo le sue parole mi resi conto delle lacrime che scendevano senza sosta dai miei occhi. Da quanto piangevo?

Bella ti prego, mi dispiace davvero!Ma Sam stava trattenendo Jake più del previsto....e cosi ho pensato......ma se non vuoi venire con me lo capisco...........troverò un'altra soluzione...........mi odi …......lo so........hai ragione.........sono un mostro...........sei la mia migliore amica....io.......”era partita a razzo. Alice era sempre la stessa , quando iniziava un discorso,lo portava avanti da sola. Si dava botta e risposta. Era incredibile!!Ma diversamente non sarebbe stata Alice!Era ora di interrompere il suo monologo:

Alice”

Si, si lo so , hai ragione è stata una pessima idea....”Continuava con il suo discorso. Parlava velocissima , faticavo a starle dietro e poi....gesticolava!Da quanto i vampiri gesticolavano?Si agitava, senza sosta. Sembrava un'invasata!Andava fermata! Più facile a dirsi che a farsi!

No,Alice”

....avrei dovuto immaginarlo.....”

Alice, aspetta non hai capito!”

Va bene sai che facciamo, potresti prendere il tuo peck-up e poi.............”

Niente! Non c'era proprio niente da fare, non mi lasciava parlare. Basta stavo perdendo la pazienza!Qui servivano le maniere “forti”:

ALICEEE!!!!”stavo urlando. Sembrava avesse funzionato però, perché interruppe il suo fiume di parole e si voltò a guardarmi!

Si Bella?”

STA ZITTA!!Per favore!!” La sua bocca si spalancò in una grossa “O” muta. Sembrava stupita dalla mia reazione!Be almeno aveva smesso di parlare! Finalmente!!!

Alice..............anche tu........ mi sei mancata...........non..........sai.........quanto......” Stavo singhiozzando cosi forte da non riuscire a parlare. Vidi il suo volto cambiare nuovamente. Questa volta era felice!!! Non resistetti: azzerai le distanze e l'abbracciai con tutta la forza avevo! Certo , ripensandoci, non era stata la migliore delle azioni, considerando che quella di fronte a me era un vampiro e che come tale era tentata del mio sangue. Ma a chi importava? A me no di certo!

Oh Bella.......sorellina......grazie......io ...non....me......lo...merito!! Grazie!” Singhiozzava anche lei, avrebbe voluto piangere,si capiva, ma anche questo, essendo un vampiro, non le era più concesso.

Dopo qualche secondo mi staccai da lei. I suoi occhi neri non mi erano sfuggiti e io non volevo si sentisse a disagio.

Mi dispiace per prima Alice!Ma mi aspettavo Jake non te!Non avevo previsto una simile eventualità!Mi hai colte di sorpresa!”

Tranquilla adesso l'ho capito!Allora sei pronta?Possiamo andare?Sarà un viaggio interessante, ho tante cose da chiederti!Voglio sapere tutto.”Deglutii a vuoto. Avevo la gola secca. Cosa intendeva con tutto? O-o!!Avevo un brutto presentimento!Cosa voleva sapere?Scossi la testa. Meglio non pensarci!

Si certo, prendo la valigia!”

Oh lascia faccio io!Non arriveresti mai alla macchina tutta intera!E poi chi lo sente quello!” L'ultimo pezzo della frase era quasi un sussurro ma riuscii comunque a sentirlo.

Alice cosa hai detto?”

Ho detto che faccio io, tu non arriveresti alla macchina senza rischiare di romperti qualcosa!”E no non mi avrebbe fregato questa volta! Non avrà penserà mica di cavarsela così!

Farò finta di non capire che mi stai dando dell'imbranata. Comunque quella parte l'ho capita benissimo! Intendevo l'altra cosa!”

Altra cosa? Quale altra cosa?

Alice non prendermi in giro!!Hai detto: e poi quello chi l'ho sente!Cosa volevi dire?”

Ah quello?”

Si quello!!Che significa?”

Bella da quando sei così paranoica?”

Alice,non provarci!!Rispondi!”

Va bene va bene!!Che modi!.....comunque con quello....” tergiversava. Perchè non voleva rispondere? Nel mio cuore speravo che con “quello”intendesse lui, si insomma suo fratello! Ma era una cosa stupida, lo sapevo! Perchè avrebbe dovuto preoccuparsi per me? Infondo lui non mi aveva più voluta, non mi amava. Perchè avrebbe dovuto. Io sono un'umana. Un umana e basta .Sono niente.* Ma il mio cuore, che sembrava non stancarsi mai di autodistruggersi, covava comunque la speranza di tornare ad assere felice.......con lui! Sciocca!!Ero una sciocca!!Tornai a guardare Alice che nel frattempo aveva caricato i bagagli in macchina: Una porsche giallo canarino!!!!Pazza!quella vampira era pazza!!

Allora?” Le chiesi mentre salivamo in macchina.

Si stavo dicendo.....con “quello intendevo”........JACOB!!!!.....si ecco lui!”

AH!”

Già!” “Allora Bella.......racconta...!”E fu cosi che iniziò l'interrogatorio in stile Alice Cullen!Quasi quasi rimpiangevo la signora Scott....e la sua finestra. Voleva sapere tutto. Ma proprio tutto: cosa avevo studiato, dove avevo studiato, il nome delle mia compagna di stanza al college, il nome del suo ragazzo, il nome dei miei professori, la media dei miei voti, aveva voluto sapere perfino quante volte ero andata dal parrucchiere!! Come poteva interessarle una cosa del genere?Quando glielo avevo chiesto lei aveva risposto con: sono momenti importanti nella vita di una ragazza!!Mha!Contenta lei!Andò avanti così per un po', finchè non arrivammo alla domanda che temevo di più! Ma che ovviamente con Alice era inevitabile!!

E che mi dici dei ragazzi?”Appunto.

Bhe..... ecco.....io....”Lo sapevo stavo balbettando! E non avevo certo bisogno di guardarmi allo specchio per sapere che il mio volto stava letteralmente andando a fuoco.

siii..... tu cosa?”

be …...vedi....il fatto....è che.....cioè io......no cioè loro.....uff!!”Non potevo impappinarmi cosi! Accidenti ero una donna, non una ragazzina!!!Potevo parlare di ragazzi con un'amica senza arrossire!Giusto?Non che ci fosse molto da dire. La maggior parte dei ragazzi che mi si erano avvicinati in questi anni erano tremendamente egocentrici, opuure pateticamente superficiali. Avevo provato anche a uscire con qualcuno di loro ma , quando il tuo ex è un vampiro gentiluomo centenario , anche il più bello e gentile dei ragazzi (umani) diventa insignificante.

Stavo per esporre tutto questo ad Alice,quando mi sorprese dicendo:

Arrivate!!” Come arrivate? Eravamo già a la Push?Avevamo fatto in fretta!!Non mi ero nemmeno accorta del tempo trascorso e poi.........no aspettate un attimo!Ma questa non è la Push!No,no,no...........non potevo crederci........ero a.....quella era...villa Cullen!Stavo andando nel panico, il cuore minacciava di uscirmi dal petto da un momento all'altro. Non ero pronta!Non ero pronta!

Bella?Bella stai bene?Che hai? Sei bianchissima, sei più bianca di me!E il tuo cuore? Sembra stia per esplodere!Stai male?Vuoi che chiami Carlisle?”

Non feci in tempo a rispondere.. Qualcuno aveva aperto la portiera del mio lato porgendomi la mano e mi guardava. Mi immersi in quell'oceano di oro liquido. E il mio cuore perse un battito:

Edward............”



Fine capitolo! Che ve ne pare?Dite la vostra!

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8

Pov Edward


Tre giorni. Ero tornato a casa da tre giorni. Erano stati lunghi per me! Più lunghi degli ultimi cinque anni. Più lunghi degli ultimi cento anni. Perchè sapevo che, trascorsi questi tre giorni, l'avrei rivista. Il tempo e il mondo sembravano essersi coalizzati contro di me per farmi impazzire!

Il mio ritorno a casa era stato piacevole. I miei fratelli mi erano mancati. Emmett mi aveva stritolato nel suo abbraccio e salutato con un “bentornato vecchio!” Jasper mi aveva regalato un gran sorriso e con una pacca sulla schiena mi aveva detto “E' bello riaverti con noi fratello!”. Perfino Rosalie era stata gentile, anche se a modo suo. Infatti mi aveva guardato dicendo stancamente : “La tua Volvo è ancora nel garage. Dopo cinque anni ferma avrà bisogno di una messa appunto. Ci penserò nel pomeriggio e sarà come nuova!” Era il suo modo di dirmi che le ero mancato e che era felice che fossi tornato. Ricambiai con un sorriso. E poi c'era Alice!Be Alice era Alice non c'era bisogno di aggiungere altro. Era talmente euforica per il mio ritorno che aveva deciso di, “festeggiare”, con una seduta si shopping mirata a rifare il guardaroba al sottoscritto!Non capivo come potesse pensare allo shopping in un momento delicato come questo! Quando glielo avevo fatto notare lei aveva risposto: “bisogna essere impeccabili in ogni situazione! E poi, sinceramente, guardati Edward da quant'è che non ti fai una doccia e non ti cambi i vestiti?”Colpito e affondato!E poi mentalmente ,giusto per minare un altro po ' il mio già precario equilibrio mentale, aveva aggiunto “lo faccio per te fratellone, non vorrai che Bella ti veda in questo stato ?” No, non volevo. Non volevo sapesse che soffrivo come un cane per lei! Io ero uscito dalla sua vita, questa era solo una parentesi. Dovevo mostrarmi sereno e distaccato, o mi avrebbe smascherato in poco tempo. Lei non doveva più soffrire per me! Mai più. Promesso.

E poi c'erano i Denali che si erano fermati per aiutarci in caso le cose con i volturi si fossero messe male. Erano molto dispiaciuti per ciò che la sorella aveva fatto, me lo avevano detto e io lo leggevo chiarissimo nelle loro menti. Ma a me non importava, non ero dell'umore adatto per fare il diplomatico e glielo feci capire senza mezzi termini: “Quando questa storia finirà, cercherò personalmente vostra sorella e i suoi amici, potete starne certi!”. Avevo letto, nei loro pensieri, il dispiacere e la preoccupazione dovute alle mie parole, ma non potevo farci niente. L'unica ragione della mia esistenza era in pericolo per colpa loro e io non avrei permesso che i colpevoli se la cavassero così.

Carlsle mise fine all' imbarazzante colloquio:

Sam Uley e Jacob Black saranno qui a momenti per discutere con noi sul da farsi.”Giusto. Sam era a capo del gruppo di licantropi di la Push e Jacob Black era il suo secondo. Carlasle aveva deciso di chiedere aiuto al branco sotto consiglio di Jasper. I Volturi non immaginavano che a Forks avrebbero trovato un branco di mutaforma. Volevamo sfruttare l'effetto sorpresa. Suonarono alla porta e quando Carlisle li fece entrare non potei che rimanere sorpreso nel vedere l'erede di Efriham Black. Era un vero armadio. Era persino più grosso di Emmet. Lo avevo visto l'ultima volta al ballo di fine anno quando era venuto a parlare con Bella per conto di suo padre! Le aveva chiesto di lasciarmi perchè ero pericoloso. Non potevo dargli torto. Ma non le avrei mai fatto del male. Mai. Io l'amavo.

Il ricordo della festa del suo compleanno mi colpì come un pugno nello stomaco. Le avevo fatto del male. Certo stavo cercando di salvarle la vita, ma comunque l'avevo letteralmente “lanciata” dall'altra parte della stanza. Peggiorando la situazione. Era stato all'ora che avevo deciso di andarmene. Ero arrivato troppo oltre.

Jacob mi riservò un occhiataccia.

CHE CI FAI TU QUI?!” Dire che mi odiava era poco!

Ciao anche a te Jacob. Non capisco la tua domanda credevo che Carlisle ti avesse spiegato la situazione!”

non far finta di non capire Cullen”Iniziavo a spazientirmi. Che voleva da me?

Spiegati Black!”

Con piacere!” In pochi secondi la mia mente fu invasa da migliaia di immagini. Tutte di Bella. Bella rannicchiata sul fondo del bosco in piena notte, Bella in lacrime, Bella che dimagriva ogni giorno di più, Bella con lo sguardo perso nel vuoto, Bella che non sorrideva, Bella seduta a tavola con lo sguardo fisso sul piatto ancora intatto,Bella che litigava con Charlie, Bella il giorno del suo diploma con lo sguardo vuoto. Bella che soffriva. Un dolore sordo mi invase , se fossi stato umano probabilmente sarei svenuto. Nessuno essere umano poteva reggere un dolore simile senza impazzire. Le grida di mia sorella mi riscossero:

Jasper, Jasper che cos'hai, che succede?” Jasper si era accasciato a terra schiacciato da tutto il dolore che provavo. Non riusciva più a contenerlo.

Edward....sta....sta...soffrendo..è troppo...troppo..” Alice diede un rapido sguardo al mio viso. Ero una maschera di dolore e non riuscivo a staccare la mia mente da quella di Jacob. Alice seguì il mio sguardo fino a Jacob e capì. In meno di un secondo Alice fù davanti a lui.

Basta. Smettila!!! Non serve a niente farlo soffrire così! Ormai quello che stato è stato. Non aiuti Bella così! E sai quanto me che ti odierebbe se sapesse quello che stai facendo!” A quelle parole Jacob staccò lo sguardo da me e fissò Alice.Poi tornò a me.

Tua sorella ha ragione! Ma sappi che la terrò lontano da te. Non permetterò più a nessuno di farla soffrire così. Sei avvertito Cullen: sta alla larga da Bella !”

Era la verità. Lo leggevo nella sua mente. Lui l'amava. E come me era pronto a tutto per lei.

Jacob e Sam se ne andarono. Jacob avrebbe avvertito Bella quello stesso pomeriggio ma non le avrebbe rivelato il nostro piano finchè non fosse stata qui con noi. Sarebbe arrivata dopo tre giorni.

Patetico. Ero a dir poco patetico. Da una un'ora ,diciotto minuti e trentadue secondi me ne stavo impiantato davanti alla finestra aspettando il suo arrivo! Sembravo un maniaco. Alla fine era andata Alice a prendere Bella e per di più l'avrebbe portata qui. In qualche modo era riuscita a convincere Jacob. A quanto pare quel folletto sapeva fare miracoli!

Il rumore dei pneumatici della Porshe sul vialetto ebbero il potere di destarmi dai miei pensieri. Era qui. Lei era qui. Ero così felice che avrei voluto correrle incontro, tirarla fuori da quella macchina che mi impediva di vederla in tutta la sua bellezza e stringerla tra le mie braccia gridandole tutto l'amore che provavo e implorandola di perdonarmi e di riprendermi con lei. L'amavo immensamente. L'avo di un amore puro che non credevo mi sarebbe mai stato concesso di provare. I pensieri di Alice mi ammonirono. Aveva avuto una visione su quello che volevo fare, e da buona sorella quale era mi stava mettendo in guardia:

Ti avverto Edward sta attento a ciò che fai! Non puoi entrare e uscire dalla sua vita a tuo piacimento. Sii cauto e paziente e aspetta di capire una sua possibile reazione. Solo dopo prenderai una decisione. Perchè se lei ti volesse di nuovo con se allora sappi che dovrà essere per sempre. Non potrai più tirarti indietro questa volta. Non ti permetterò più di spezzarle il cuore!!”

Aveva ragione. Sarei stato gentile ma distaccato. Non avrebbe capito ciò che provavo per lei. Ora era sicuramente felice senza me e io non avrei rovinato tutto di nuovo con la mia presenza.

Ma avevo un bisogno disperato di rivederla. Così mi avvicinai all'auto dal lato del passeggero aprii la portiera era ancora coperta dall'auto così le porsi la mano per aiutarla a scendere e poterla vedere finalmente. A quello che accadde dopo però non ero preparato.





..continua......

Che ve ne pare? Vi ho fatto aspettare di più lo so. Ma è un periodo pieno di impegni per me! Portate pazienza!


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Capitolo 9
*** CAPITOLO 9 PARTE I° ***


Capitolo 9 I° PARTE

Pov Edward


.......a quello che accadde dopo non ero preparato.

Bella alzò lo sguardo verso il mio. I nostri occhi si incatenarono.

Edward....”Ero in paradiso. Dopo cinque anni di puro dolore e sofferenza ero di nuovo felice. Il semplice suo sussurrare il mio nome mi aveva fatto toccare il cielo dalla gioia. Lei era qui , tutto il resto non aveva più importanza. Era così bella! Era tutto perfetto!Almeno così credevo. In quel momento Alice aprì la portiera dal suo lato per uscire. Successe tutto molto velocemente:

Una folata di vento proveniente da est entrò nell'abitacolo investendo la figura di Bella. L'odore più sublime del mondo arrivò, nuovamente, alle mie narici. Fu esattamente come la prima volta, nell'aula di biologia. La differenza è che ,allora, il giorno prima ,Alice mi aveva fatto cacciare per ore. Adesso invece non ricordavo nemmeno l'ultima volta che ero stato a caccia perso come ero nel mio dolore. Non ero forte come la prima volta. Il mostro in compenso lo era molto di più . Lo sentivo dentro di me, chiedeva.......CIBO.

Non riuscì a fermarlo e prese per un secondo il sopravvento. Tanto bastò. I miei occhi si fecero neri. Un ringhio selvaggio si liberò dal mio petto. Afferrai Bella per un braccio trascinandola come una bambola fuori dall'abitacolo. Le feci sbattere violentemente la schiena contro la carrozzeria della macchina. Era in trappola. Era mia. In sottofondo potevo sentire le urla di Alice, non provava nemmeno a spostarmi. Non sarebbe servito.

EDWARD, NO!”

Ringhiai più forte, non sopportavo che mi dicesse quello che dovevo fare. Non la guardai. Ero troppo concentrato sul suo collo. Che visione. Potevo vedere e sentire il sangue che scorreva veloce nelle sue vene sotto la sua pelle bianca. Quella vena appena sotto la gola che pulsava , veloce come non mai a causa della paura, mi chiamava. Una piccola porzione del mio cervello si rese conto di ciò che stava succedendo.

Edward non farlo” ancora Alice. “ Edward,ragiona! Non lo vuoi veramente” Ma che stava dicendo?Io non desideravo altro. “Lo avresti già fatto!” Senza distogliere lo sguardo dal suo collo mi presi un millesimo di secondo per pensare: Alice aveva ragione. Stavo combattendo contro il mostro senza rendermene veramente conto. Erano già passati sei lunghissimi secondi da quando il suo odore mi aveva colpito, e lei, era ancora viva. Il mostro non le avrebbe di certo regalato tutto quel tempo. A quest'ora doveva essere già morta. Invece il mio istinto di protezione nei confronti di Bella, aveva preso il sopravvento ,dando battaglia al mostro! E stava vincendo!

Alzai lo sguardo e incrociai i sui occhi. Quello che vidi mi fece morire una seconda volta. Il suo volto era una maschera di paura. Potevo distintamente leggere il terrore nei suoi occhi a me tanto cari. Gli stessi che mi avevano fatto innamorare. E mi ci persi dentro. Il mostro era sconfitto.

Bella....”sussurrai. La mia voce era bassa e roca,segnata dallo sforzo di poco prima. La vidi deglutire. Sapeva cosa era successo. Aveva sempre saputo cosa provocasse in me il suo sangue. Mi allontanai da lei lentamente, non era il caso di spaventarla più di quanto non avessi già fatto. Feci un passo indietro. In quel momento registrai la presenza di tutta la mia famiglia e dei Denali alle mie spalle. Le grida di Alice li avevano attirati all'esterno. Erano pronti a intervenire. Ma avevano già capito la mia resa. Potevo sentire dai loro pensieri il terrore e il dolore per quello che era successo. E il sollievo per ciò che non era accaduto. Non mi voltai. Non potevo. Non riuscivo a staccare gli occhi da quelli di Bella. Per la prima volta ringraziai chiunque lassù avesse deciso di negarmi l'accesso ai sui pensieri. Non sarei riuscito a sopravvivere a tanto in questo momento. Poi accadde: una lacrima scappò al suo controllo e le rigò il volto. Il mondo per me finì in quel momento.



E' corto ma non è finito!! Entro domani pubblico la seconda parte!Però mi dispiaceva come vi avevo lasciato e così vi ho dato un assaggino!! Contente??

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SIETE FANTASTICI!!!! UN BACIONE!






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Capitolo 10
*** CAPITOLO 9 PARTE II° ***


Capitolo 9 II° parte

Pov Edward


Il mondo per me finì in quel momento.

Ero un mostro. Un vero mostro. E io che volevo restare distaccato per continuare la pantomima, iniziata quel giorno di cinque anni fa nel bosco, per tenerla lontano da me. Bhe, almeno avevo ottenuto il mio scopo. Adesso mi sarebbe stata lontana sicuramente. Anzi mi sorprendeva che non fosse scappata a gambe levate.

Non potevo reggere il terrore nei sui occhi. Distolsi lo sguardo dal suo volto accasciandomi con la schiena contro il tronco di un albero e prendendomi la testa tra le mani. Ero distrutto. Un vampiro poteva essere stanco?Se ripenso a quello che sarebbe potuto succedere! Che vergogna!Non riuscivo nemmeno a guardarla. Non dovevo nemmeno guardarla.Il disgusto nei suoi occhi mi avrebbe ucciso. Di nuovo.

Ed-Edward?”la sua voce.

La ma forza di volontà mi aveva già abbandonato. Il bisogno di lei, superava ogni mio proposito. A quel dolce suono alzai di scatto la testa. Veloce,troppo veloce. Sobbalzò. L'avevo spaventata di nuovo. Stupido di un vampiro!

Si era asciugata le lacrime che le avevano rigato il volto e aveva sistemato i capelli ribelli dietro le orecchie. Un gesto per lei automatico ma, per me, così sensuale che mi faceva perdere il senso della ragione. Fece un passo verso di me. Alla mia espressione, stupita, si fermò. Che stava facendo? Mi guardava, ma la sua espressione non sembrava più terrorizzata. Più che altro sembrava preoccupata e.......triste.

Stai bene?”

Cosa?Mi stava prendendo in giro? Io avevo quasi messo fine alla sua vita, e nella maniera più atroce per giunta , e lei chiedeva a me se stavo bene! Assurdo!!Erano passati cinque anni e nulla era cambiato. Era ancora capace di sorprendermi.

Doveva odiarmi, disprezzarmi, riservarmi gli insulti peggiori che l'uomo avesse mai inventato! E invece no! LEI si preoccupava di come stavo IO!!Questa situazione da tragica stava quasi diventando comica. Possibile che in cinque anni non avesse maturato un briciolo di istinto di sopravvivenza o di buon senso?La mia espressione si indurì. Lei lo notò. La sentii deglutire. Alzai lo sguardo e lo puntai dritto su di lei:

Prego?”

Ti-ti ho chiesto se stai bene?”Mi faceva diventare pazzo!La vittima era Lei non Io. Possibile non se ne rendesse conto.

Sei ridicola Bella!”lo doveva capire! Possibile che fosse sempre così irresponsabile!? Ero stato duro, lo sapevo. Ma il suo andare contro ogni senso logico ,mi faceva innervosire fino all'inverosimile!Lei non voleva ragionare. Bene. L'avrei fatta ragionare io. Dovevo soltanto restare lucido. Starle così vicino risvegliava in me istinti umani più pericolosi di quelli vampireschi. L'unica differenza era che quelli vampireschi potevo tenerli sotto controllo! La vidi mordersi il labbro inferiore. Morto. Mi voleva morto! Come poteva non rendersi conto dell'effetto che, quel gesto, aveva su di me?

Aveva cambiato espressione. Aveva messo su la faccia arrabbiata. Quel broncio, che conoscevo fin troppo bene. Era così buffa.........e così bella!Sul mio viso si dipinse un piccolo ghigno. La cosa la fece arrabbiare ancora di più. Oops!

Mi fa piacere che tu ti diverta!E mi fa piacere che tu mi trovi ridicola!”

Tu non capisci!!”Come al solito non aveva capito il senso delle mie parole. Alzai gli occhi a cielo.

Certo come al solito.......comunque mi dispiace!”

Ti dispiace?” Faceva sul serio?

E di cosa ti dispiace Bella?” Il mio tono era duro, freddo. Come......un Vampiro.

Si morse nuovamente il labbro. Controllo. Dovevo mantenere il controllo.

Be, avrei dovuto fare più attenzione a....”

BASTA!” Ero fuori di me! Non poteva incolparsi di questo!Non era cambiato nulla!

Continuai: “Fare attenzione a cosa?A COSA?”

Io...volevo solo...”

Mi sembrava che questo punto lo avessimo chiarito parecchio tempo fa!Io sono il cacciatore,TU la preda!”

Distolse per un secondo lo sguardo dal mio e guardò in basso. Aveva capito. Fortunatamente ero un vampiro o non avrei sentito il suo sussurro:

Il leone e l'agnello.....” Mi ammutolii. Ricordava. Ricordava tutto. Come me. I magici momenti di quel pomeriggio nella radura mi attraversarono come un lampo:il battito del suo cuore, la sua mano nella mia,le mie labbra sulle sue.....

E così il leone si innamorò dell'agnello”

Che agnello stupido”

Che leone pazzo e masochista”

Mi riscossi e la guardai. Capì che l'avevo sentita. Arrossì. Bellissima. Era bellissima. Dovevo chiudere la questione o avrei ceduto. Misi su la faccia più dura e menefreghista che potevo. Mi alzai da terra e puntai gli occhi dritti nei suoi. Dovevo salvarla da me stesso!E costi quel che costi, lo avrei fatto!Sarei andato fino in fondo. Non avevo mai urlato con lei prima. Aveva gli occhi sbarrati e la bocca spalancata. Dovevo farlo. Avrebbe fatto più male a me che a lei ma dovevo farlo!Forza Edward.

Il leone è tornato!”Rimase a bocca a aperta. Mi dispiace amore mio.

Co-Cosa?” Perdonami Bella:

Sai, credevo che in cinque anni saresti diventata un po' più sveglia Bella! A quanto pare mi sbagliavo. Non capisco come la mente umana possa essere così limitata!”Non la guardavo più. Non sarei riuscito a reggere il suo sguardo. Mi avrebbe smascherato,

Scusami. Ho bisogno....d'aria!”Con la coda dell'occhio vidi tutta la mia famiglia che mi fissava con aria sconvolta. Probabilmente pensavano fossi impazzito!Tutti tranne Alice. Lei era furiosa! E Jasper. Lui ovviamente non si era bevuto neanche una parola. Non potevo mentire con lui. Sapeva esattamente come mi sentivo e cosa stessi facendo. Mi voltai. E senza guardarla, mi allontanai da lei immergendomi nella foresta. Li, avrei potuto dar sfogo al mio dolore.



Ok, ecco la seconda parte. Che ne pensate? Nel prossimo capitolo vedremo cosa ne pensa Bella. Secondo voi?

GRAZIE a chi recensisce la mia storia, in particolare a theangelsee69 che ha segnalato la mia storia per le scelte!!!

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


Capitolo 10

Pov Bella


Bella, desideri qualcosa da bere?”

No, ti ringrazio Esme”

Ti prego se desideri qualcosa,non esitare a chiedere!Va bene?”

Certo. Grazie Esme”

Da cinque minuti me ne stavo seduta sul divano di casa Cullen. Esme era stata la prima a spezzare il silenzio.

Dopo la scenata in cortile, nessuno aveva più aperto bocca, a parte Carlisle che vedendomi impietrita a fissare il vuoto, si era avvicinato a me mettendomi una mano sulla spalla e invitandomi ad entrare. Delusione. Questo provavo, estrema delusione.

Certo non mi aspettavo mi accogliesse a braccia aperte. Dopotutto credeva di essersi finalmente liberato di me e invece ora eccolo qui , di nuovo nei guai a causa mia. Aveva tutte le ragioni per odiarmi. Ma mai avrei creduto possibile un comportamento simile da parte sua.

E non perché avesse attentato alla mia vita appena mi aveva vista. Di quello non potevo certo fargliene una colpa. In fondo era la sua natura. Ma il modo in cui mi aveva parlato.......possibile che fosse cambiato così tanto?

Bella?” Carlisle interruppe i miei pensieri.

Si?”

Dobbiamo parlare.”

Giusto. Prima però ditemi perché sono qui. Jacob aveva detto che sarei stata con il branco a la Push. E invece mi ritrovo qui!”

E' stata una idea di Alice. Non vedeva l'ora di rivederti....e anche noi!” Era stata Esme a parlare. Non l'avevo mai vista così. Sembrava nervosa.

Mi guardai intorno. Ma dov'era Alice? Non c'era nella stanza! Da quanto mancava? Io mi ero accorta della sua assenza solo in quel momento!”

Dov'è Alice?”

Sarà qui a momenti. Doveva......sbrigare una faccenda”Era stato Jasper a parlare. Se ne stava in piedi al bordo della scala. Il più lontano possibile da me. Era rigido. Immobile. Aveva persino smesso di respirare. Non serviva avere il suo potere per capire che si sentiva a disagio. E non serviva un genio per capire che il motivo del suo disagio ero io.

Ah!”

Non capivo. Perché volevano rivedermi?Non mi sembravano ansiosi di rivedermi. Cinque anni fa se ne erano andati senza nemmeno salutarmi.

Quindi? Devo restare qui?”

Fu Carlisle a rispondere:

Solo se lo vuoi ovviamente. Nessuno ti costringe a fare nulla. Ma dopo quello che è successo poco fa.........capiremo perfettamente se tu volessi andartene. Mi dispiace per il comportamento di mio figlio Isabella. Ti chiedo scusa.”

In effetti non mi sembra il caso. Questa è casa sua. Non voglio si debba sentire a disagio per la mia presenza.......”

Bella resta con noi!” Mi voltai verso la porta. Alice se ne stava in piedi sulla porta e mi guardava con gli occhi imploranti! Era tornata.

Alice, hai sentito cosa ho appena detto? Non voglio imporre la mia presenza a nessuno. Specialmente ad Edward.....”

Che strano pronunciare nuovamente il suo nome. Era tanto che non lo facevo. Ma mi piaceva. Purtroppo per me, dal momento che avevo incrociato il suo sguardo avevo capito ,che nonostante fossero passati cinque anni, nulla era cambiato:ero ancora irrimediabilmente e incondizionatamente innamorata di Edward Cullen.

...... Non sarebbe giusto. E' meglio se chiamo Jacob e gli chiedo di venirmi a prendere.”Mi nascondevo dietro questa scusa! In realtà ero terrorizzata al pensiero di ritrovarmi sotto lo stesso tetto di Edward. Non sarei riuscita a nascondere il mio imbarazzo in sua presenza. Certo ero una donna ormai. Avevo anche imparato a mentire, e avrei potuto farlo anche in quell'occasione, forse sarei persino riuscita a non arrossire,ma il mio cuore.......quello no! Non potevo controllarlo. Mi avrebbe tradito di sicuro, e lui mi avrebbe sicuramente smascherato. Non potevo restare.

Non è giusto!” Ecco che iniziava a fare la bambina. Alice era incredibile. Stava letteralmente facendo i capricci!

Non puoi permettere ad Edward di decidere sempre per tutti!Accidenti il mondo non gira intorno a lui!”

Alice......per favore!”

Resta.” mi voltai di scatto. Edward stava entrando dalla portafinestra alle mie spalle. Il suo volto sembrava stanco, provato. Cosa lo aveva ridotto così. Mi fissava. Respira Bella, respira. Non dovevo dimenticarmi di respirare....... Aspettate. Cosa aveva detto?

Co-cosa?” accidenti. Possibile che in sua presenza non riuscissi a parlare senza balbettare!

Resta. Per favore.” Continuava a fissarmi. Io no riuscivo nemmeno più a ricordare il mio nome. Bella riprenditi. Non sei più una ragazzina. Non puoi imbambolarti così. Giusto. Dovevo dire qualcosa.

Io......ecco....non saprei.....ecco...”Sempre peggio. Forse era meglio se stavo zitta.

Ti chiedo scusa per prima. Non ero in me. Sono stato un gran maleducato. Assolutamente imperdonabile. Era la sete a parlare per me. Non ho avuto tempo di nutrirmi molto ultimamente, e non ero preparato. Spero solo che tu non decida di andartene per colpa mia.”

Giusto. Avevo dimenticato la scenata di poco prima. Accidenti. A vederlo adesso era totalmente l'opposto. Dottor. Jekill e mister Hide!

Sentivo gli occhi di tutti addosso. Stavano aspettando una mia qualsiasi risposta.

Io.......”

Un urlo quasi mi perforò un timpano:

EVVIVA!!evviva evviva!grazie grazie grazie!”Alice saltellava sul posto battendo le mani. Sembrava un invasata. Scossi la testa rassegnata.

Alice, io non ho ancora accettato. Non ho nemmeno parlato!”

Non importa. Lo avresti fatto tra poco! L'ho visto!”

Era inutile. Non potevo vincere con Alice. Tanto valeva rassegnarsi.

Bene. Adesso che è chiarita questa faccenda......è ora di parlare di cose meno belle purtroppo!”

Carlisle era pronto per spiegarmi la situazione in ogni dettaglio. Mi voltai di nuovo verso di lui dando le spalle ad Edward. Non potevo concentrarmi con lui davanti.

Prima però è giusto che tu conosca i nostri ospiti”Ospiti? In effetti c'era qualcun altro sul portico quando ero in cortile, ma quando Carlsle mi aveva invitato entrare non li avevo più visti. Seguii il suo sguardo fino all'ingresso della cucina.

Scusate se non vi ho presentato subito ma......Tanya, Carmen,Elazar, Kate,Garret, lei è Isabella.”accompagnò le sue parole con un gesto plateale della mano. Dalla cucina spuntarono cinque figure. Vampiri. Bellissimi.

Bella, loro sono i Denali”

I Denali. Non li avevo mai visti, ma avevo già sentito parlare di loro. Edward mi aveva raccontato di essere “scappato” da loro dopo il mio primo giorno di scuola a Forks, quando aveva paura di non riuscire a resistere al mio sangue. Erano vampiri “vegetariani” , come i Cullen. I loro occhi dorati non lasciavano alcun dubbio.

Piacere di conoscervi, Come ha detto Carlisle io sono Isabella, ma potete chiamarmi Bella.”

Una vampira si avvicinò un po' di più a me. Era bellissima ovviamente: alta, elegante,con i capelli biondo rossici. Non sembrava per nulla contenta della mia presenza. Non aveva fatto altro che fissarmi da quando era entrata nella stanza. Che voleva? Per fortunata gli sguardi non uccidevano o sarei stata già morta.

Io sono Tanya. E' così saresti tu Bella?”

Mi squadrò completamente dalla testa ai piedi con aria.......disgustata? Sembrava stesse guardando un insetto. Stavo per rispondere quando qualcosa mi fece tremare:

un ringhio cupo alle mie spalle. Mi voltai a guardare da dove provenisse anche se sapevo benissimo di chi era. Lo avevo già sentito una volta nel campo da baseball quando James aveva deciso di darmi la caccia. Avrei riconosciuto quel suono tra mille.

Alle mie spalle, Edward, stava in piedi,rigido, leggermente acquattato. La posizione di attacco. Guardava Tanya come se volesse saltarle alla gola. Sembrava un fascio di nervi. Era pronto a scattare. Emmettt si mise subito di fianco a lui e gli posò una mano sulla spalla. Sembrava lo stesse trattenendo. Anche Jasper gli si avvicinò. Edward gli lanciò un sguardo veloce e contrariato. Probabilmente stava usando il suo potere per calmarlo. Ma cosa stava succedendo? Non mi era chiaro. Probabilmente mi ero persa qualche passaggio. Come al solito.

Carlisle si schiarì la voce:

Sarà meglio darsi una calmata. Tanya ,Edward. Basta ora. Vediamo di non dimenticarci il motivo per cui siamo qui!” A quelle parole Tanya sembrò risentita. Probabilmente non si aspettava che Carlisle liquidasse così la questione. Forse si aspettasse che dicesse qualcosa di più al figlio. In realtà non avevo ben capito perchè Edward avesse reagito in quel modo. Non vedevo cosa potesse interessare a lui ciò che Tanya pensasse di me! Ero tornata a guardare Tanya ma sentii distintamente Edward sbuffare mentre veniva letteralmente trascinato da Emmett a sedersi sul divano. Sembrava che tutti stessero trattenendo una risata, a parte Edward e Tanya. E io. Non capivo. Che c'era di divertente? Anche i Denali si stavano sforzando di non ridire.

Siediti Bella. Sarà una storia lunga.”

Feci come mi aveva chiesto. Carlisle mi raccontò per filo e per segno tutta la storia. Mi raccontò di Laurant e Irina , la sorella di Tanya. Di come aveva tradito la sua famiglia per unirsi a Laurant e Victoria. A quel nome, non potei trattenermi dall'interrompere Carlisle.

Quindi ci eravamo sbagliati!”

Come dici scusa?”

Intendo su Victoria. Sam non vi ha detto di lei?”

Questa volta fu Edward a parlare: “ No!Che cosa doveva dirci?”Era di nuovo teso.

Bhe, quando tu....cioè quando siete.....partiti....lei è tornata a cercarmi. Voleva vendetta.”

Edward scattò in piedi.

TI HA FATTO DEL MALE?”

Non riuscii a non sobbalzare .Lui se ne accorse. Cercò di ricomporsi ma i pugni rimanevano stretti lungo i fianchi e la sua espressione era sempre tesa.

Mi dispiace. Non volevo spaventarti. Sono solo un po' nervoso. Stai bene?”

Si certo non preoccuparti. Comunque no non mi ha fatto del male. Non è mai riuscita ad avvicinarsi. I lupi erano sempre di guardia.Poi un giorno è sparita e non è più tornata. Credevamo avesse rinunciato.”

Il mio cuore batteva all'impazzata. Sapevo che chiunque in quella stanza poteva sentirlo. Fortunatamente avrebbero attribuito la cosa allo spavento di poco fa e non al vero motivo. Perchè in realtà il mio cuore voleva uscire dal petto per l'emozione che era nata in me in quegli ultimi istanti. Vedere Edward che si preoccupava così per me ,non poteva che farmi un enorme piacere. Ma non dovevo illudermi. Dovevo tenere i piedi per terra. Edward si preoccupava così per tutti. Faceva parte del suo carattere. In fondo non dovevo dimenticare che se ne era andato, mi aveva lasciato. Lui non mi amava. E se non fosse stato per questo brutto tiro di Victoria e Irina,non lo avrei mai rivisto.

Ero presa nei miei pensieri quando un assordante rumore di pneumatici che stridevano mi fece saltare. Che stava succedendo?Sentii Alice sussurrare:

Ops!”

Oddio. Che aveva combinato?

Una voce furiosa arrivò alle mie orecchie. Proveniva dal cortile di casa Cullen:

BELLA!”




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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


Chiedo perdono se vi ho fatto aspettare tanto ma ho l'influenza e per tre giorni ho avuto la febbre alta. Deliravo. Grazie a chi continua a seguirmi, siete 55!!Grazie:

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E grazie a chi recensisce le mie storie! Vi prego continuate a farlo!

RECENSITE!!

Ciao a tutte vi lascio al capitolo!


Capitolo 11

Pov Edward


Ero fuggito!Fuggito!.

Fuggito dal suo profumo,fuggito dai suoi occhi.

Un vigliacco! Ecco cos'ero!

Ero arrivato nella radura. La nostra radura. Quanti ricordi. Anche il primo giorno che la portai qui l'avevo spaventata. Ma era necessario. Lei doveva conoscere la mia natura. Volevo darle l'occasione di tirarsi indietro. Di dire no! Di fare la cosa che chiunque avesse avuto un minimo di buon senso avrebbe fatto: Scappare.

Ma era ovvio che Bella e il buon senso non andavano nella stessa direzione.

Sei un idiota.” Alice.

Vattene via” Non ero in vena di ascoltare i suoi insulti, bastavano quelli che continuavo a ripetermi nella testa da dieci minuti. Non avevo certo bisogno dei suoi suggerimenti!

Ripeto: Idiota!!!”

Grazie Alice, ho afferrato il concetto! Lasciami solo. Va a tormentare qualcun altro”

NO!”Ma che avevo fatto di male per meritare una sorella così petulante!

Allora dimmi cosa vuoi? Non mi avrai seguito solo per insultarmi spero?!”

Anche!” Mio dio, era peggio di una piaga!

E....cos'altro?”

Devi tornare a casa. Adesso!”

Non posso.”

Perchè no?”Si divertiva a farmi impazzire!Come perchè? Non aveva visto quello che avevo fatto?

C'è bisogno che ti risponda?Mi sembra ovvio!”

Un motivo in più per tornare”Cosa?

Non ti seguo.”

Devi chiedergli scusa!”Come se potesse bastare. Chi potrebbe perdonare un comportamento simile.

Ti perdonerà. Vedrai.”

E tu che ne sai? Hai avuto una visione?”

No.”Appunto.

Ma non serve. Conosco Bella e so che ti perdonerebbe ”

Ho come l'impressione che non stiamo più parlando di quello che appena successo....o sbaglio?”

Sul suo volto si dipinse un sorriso colpevole. Come quello di un bimbo trovato con le mani nel vasetto della marmellata.

Alice che stai architettando?”

Niente.........è solo che....... pensavo che......magari.......”non riuscì a finire la frase con le parole. Temeva la mia reazione. Cosi concluse mentalmente:

potresti provare a riconquistarla......

La guardai truce. Era forse impazzita? No. Non era giusto. Bella meritava molto più di un mostro. Meritava qualcuno che potesse darle una famiglia vera, dei figli e tutto quello che io non potevo dargli.

Io non vado bene per lei.”

E tu che ne sai? TU hai deciso per tutti e due. Non le hai mai dato veramente la possibilità di scegliere!”

Lei non era in grado di scegliere la cosa migliore. Io si.”

Presuntuoso!Presuntuoso e zuccone! Ecco cosa sei!”

Alice io voglio solo vederla felice!E' così difficile da capire!”

AH SI? E ALLORA DIMMI SIGNOR. “ SO TUTTO IO” ….ADESSO TI SEMBRA FELICE?!?!”

Ripensai a tutto quello che avevo visto nella mente di Jacob. Quanta sofferenza avevo portato al mio piccolo angelo. Io l'avevo abbandonata. Le avevo spezzato il cuore. Avevo permesso che entrasse a far parte del mio mondo e poi l'avevo lasciata sola, senza pensare alle conseguenze. Ora dovevo affrontarle. Ripensai al suo sguardo spaventato. Ai suoi occhi tristi. E io che volevo solo renderla felice!Avevo sbagliato tutto con lei! Adesso lo avevo capito. Ma era tardi. Troppo tardi. No. Non era felice.

Visto. Ora ripensa a quando stavate insieme.....”

Lo feci. Ripensai ai pomeriggi trascorsi abbracciati, persi nello sguardo dell'altro.

Ripensai all'espressione buffa che faceva quando la facevo arrabbiare o la prendevo in giro per il suo strano modo di vedere la vita. A quanto poco bastasse poco per farmi perdonare.....un sorriso, una carezza....un bacio. Ai suoi occhi che si illuminavano alle mie parole o alle sue guance che arrossivano quando le facevo un complimento. Eravamo insieme. Si una volta era felice. Ma questo non significava che sarebbe stato di nuovo così

Le cose cambiano!”

No. Non è vero. Noi non cambiamo. Perchè non può essere lo stesso per il vostro amore? Voi siete sempre Edward e Bella!!”

Ti sbagli! Lei è una Donna ora. Io un uomo intrappolato per sempre nel corpo di un diciassettenne!Non ho niente da offrirle. E comunque anche se fosse credi davvero che mi accetterebbe di nuovo nella sua vita dopo tutto il male che le ho fatto?”

Non lo so. Ma nemmeno tu se non ci provi!”

Sbagli di nuovo! Tu non sai cosa ho visto nella mente di Jacob!Mi odieresti altrimenti. Molto più di quanto mi odi in questo momento!”

Io NON ti odio!” La guardai in maniera eloquente. Si era dimenticata con chi stava parlando. Non poteva certo fingere con me!

Non guardarmi cosi!E' la verità io odio solo la scelta che hai fatto!”

Se lo dici tu...”

Ti prego torna a casa. Solo tu puoi farla restare!”

Di cosa stava parlando?D'improvviso delle immagini presero a scorrere nella mia mente. Bella seduta nel soggiorno di casa Cullen che comunicava al resto della mia famiglia di aver deciso di andare a vivere alla riserva con Jacob finché questa storia non si fosse conclusa. La cosa peggiore era che lo faceva per me!Credeva di infastidirmi con la sua presenza!

Alice aveva avuto questa visione nel momento in cui mi ero voltato per andarmene ma ero troppo preso da quello che stava succedendo per accorgermene.

Cosa dovrei fare?Hai visto come l'ho trattata!Perchè dovrebbe ascoltarmi?”

Perchè TI AMA! Tonto!” Rimasi un secondo impietrito dal peso delle sue parole. Dio quanto avrei voluto fossero vere.

Tu non sai quello che dici!”

Forse...Ma sono sicura che se sarai tu a chiederglielo resterà!”

Non lo so se hai ragione.”

Senti, non ti sto chiedendo di tornare in ginocchio da lei e supplicarla di riprenderti, anche se sono convinta che è proprio ciò che dovresti fare......ma vorrei solo che ti scusassi per il tuo comportamento di poco fa e le chiedessi di restare! E' chiedere troppo?”

Feci un gran sospiro. Sapevo che tanto non si sarebbe arresa così facilmente. Ma non mi sembrava una cosa impossibile. Potevo farcela. DOVEVO farcela!

Va bene....andiamo.”

Grazie.”

Le feci un gran sorriso. Mi era mancata così tanto questa piccola pazza! Ci voltammo e insieme iniziammo a correre verso casa.

Edward...

Si?”

Ti voglio bene.











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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


Capitolo 12

Pov Edward



Avevo lasciato che Alice passasse avanti. Nonostante fossi più veloce di lei rallentai. Avevo bisogno di restare un minuto da solo. Concentrarmi e riordinare le idee. Non dovevo più permettere ai miei istinti di prendere il sopravvento. Mai più. Quello che era capitato all'arrivo di Bella non sarebbe mai più accaduto. Non lo avrei più permesso!

Quando arrivai feci il giro della casa e mi fermai di fronte alla vetrata del soggiorno. Non riuscivo a trovare il coraggio di entrare. Alice era già li. Potevo sentirla mentre si affannava a convincere Bella a rimanere:

Bella resta con noi!” Mi avvicinai un po' di più e........mi bloccai. Bella si era voltata sorpresa di sentire la voce di Alice:

Alice, hai sentito cosa ho appena detto? Non voglio imporre la mia presenza a nessuno. Specialmente ad Edward...... Non sarebbe giusto. E' meglio se chiamo Jacob e gli chiedo di venirmi a prendere.”

Non è giusto!Non puoi permettere ad Edward di decidere sempre per tutti!Accidenti il mondo non gira intorno a lui!”

Scusa fratellone ma è vero!Fa qualcosa ti prego.....e mi raccomando cerca di essere gentile!

Non la stavo ascoltando. Ero perso in Bella. Da quella posizione potevo osservarla senza che lei mi vedesse. Era bellissima. Più volte in questi cinque lunghissimi anni avevo fantasticato su come potesse essere cambiata. Era un'umana e quando la lasciai era nel pieno del suo sviluppo, sapevo che,al contrario di me, avrebbe lasciato le sue sembianze da ragazzina per diventare una bellissima giovane donna, sapevo che il suo corpo sarebbe cambiato e che avrebbe assunto altre forme. Ma niente poteva prepararmi a ciò che stavo guardando: Bella era, era.......accidenti......era incredibilmente affascinante. Come sempre Bella risvegliava in me oltre la sete di sangue, anche altri istinti che io credevo assopiti insieme alla mia umanità. Istinti che come un diciassettenne qualunque faticavo a tenere a bada. No. Dovevo calmarmi. In questi pochi secondi , in cui cercavo di darmi un contegno per non apparire un maniaco, un'altra piccolissima parte del mio cervello aveva registrato e elaborato la frase appena detta da Bella. Aveva appena detto che avrebbe chiamato Jacob. Qualcosa nel modo in cui lo disse fece scattare in me un irrefrenabile moto di gelosia. Sembrava essere in grande confidenza con........il “cane”! Non avevo alcun diritto di essere geloso, lo sapevo. In fondo sapevo che avrebbe conosciuto qualcun altro un giorno. E con la sua bellezza avrebbe attirato i ragazzi a flotte. Era il motivo per cui me ne ero andato. Volevo che fosse felice, volevo che incontrasse qualcuno che potesse darle ciò che io non potevo!Ma mai mi sarei aspettato che quel qualcuno potesse essere un ragazzino troppo cresciuto, per di più licantropo con un caratteraccio e un autocontrollo pressoché inesistente! Niente di più pericoloso! A parte il sottoscritto!!

Non potevo permetterlo.

Vecchio si può sapere che cavolo stai facendo?Non fare andare via di nuovo Bellina o questa volta dovrai vedertela con me!” Emmett.

Datti una mossa Edward!” Alice.

Fratello stai bene?Mi stai bombardando di una miriade di emozioni.....Che succede?”Jasper.

Edward caro, ti prego dì qualcosa. Mi è mancata così tanto.” Esme.

Figliolo qualsiasi cosa tu decida, io sono con te”Carlisle.

Spero che farai la scelta giusta,questa volta,razza di egocentrico presuntuoso” Rosalie.

Tutta la mia famiglia si era subito accorta del mio arrivo. Tutti tranne Bella. Il pensiero di vederla andare via di nuovo e per di più con quel Jacob, mi faceva impazzire. No. In qualche modo l'avrei convinta a restare. Nessuno sarebbe mai stato in grado di proteggerla quanto me.

Alice......per favore!”

Resta”Si volto di scatto verso di me. I suoi occhi erano spalancati. Sembrava che mi vedesse per la prima volta. Io non riuscivo a distogliere lo sguardo da lei. Ero incatenato a sui occhi. Aveva smesso di respirare. Stavo per farglierlo notare quando parlò:

Co-cosa?”

Probabilmente stava pensando che fossi completamente impazzito. Prima la trattavo come uno scarto qualsiasi ora le chiedevo di restare. Dovevo essere più convincente e gentile.

Resta. Per favore.”

Io......ecco....non saprei.....ecco...” Tentennava ancora. Dovevo convincerla. Mi sarei messo in ginocchio se fosse stato necessario. Qualsiasi cosa pur di tenerla con me.

Ti chiedo scusa per prima. Non ero in me. Sono stato un gran maleducato. Assolutamente imperdonabile. Era la sete a parlare per me. Non ho avuto tempo di nutrirmi molto ultimamente, e non ero preparato. Spero solo che tu non decida di andartene per colpa mia.”

Mi guardava confusa. Probabilmente stava soppesando le mie parole. Sicuramente il pensiero di trovarsi sotto lo stesso tetto con me non la faceva impazzire di gioia. Non potevo certo biasimarla, non facevo altro che ferirla.

Io....”

Un urlo, prima solo nella mia testa , poi anche reale ci fece sobbalzare tutti. Alice aveva avuto una visione: sarebbe rimasta. Non potei trattenere un sorriso.

EVVIVA!!evviva evviva!grazie grazie grazie!” Il folletto saltellava sul posto completamente eccitata. Non ricordavo quando fosse stata l'ultima volta che l'avevo vista così felice.

Bravo Edward, sapevo che ci saresti riuscito!”

Bella la guardava con una faccia a metà tra il divertito e l'irritato. Che buffa.

Alice, io non ho ancora accettato. Non ho nemmeno parlato!”

Non importa. Lo avresti fatto tra poco! L'ho visto!”

Ero ancora incantato a guardare la mia Bella, quando un pensiero fastidioso, mi arrivò dalla cucina:

Tutto questo disturbo per un'umana. E non è neanche così interessante come pensavo!Tanya.

La sua presenza mi preoccupava. Non aveva mai veramente accettato i miei continui rifiuti nei suoi confronti, e quando aveva capito che una semplice umana era riuscita a stregarmi, le cose erano decisamente peggiorate. Il suo orgoglio femminile aveva subito un duro colpo e ora non avrebbe sicuramente mancato di mettere in cattiva luce quella che, secondo lei, era la sua rivale.

Smisi di ascoltare i sui pensieri o le sarei saltato alla gola da li a trenta secondi. Ero già abbastanza nervoso di mio, non sarei riuscito a controllarmi di fronte alla stupidità dei suoi pensieri. Feci un cenno a Carlisle che intervenì immediatamente.

Bene. Adesso che è chiarita questa faccenda......è ora di parlare di cose meno belle purtroppo!”

Bella si voltò concentrando la sua attenzione su mio padre. Mi tolse il contatto con i suoi occhi e io mi sentii perso. Di nuovo.

Prima però è giusto che tu conosca i nostri ospiti. Scusate se non vi ho presentato subito ma......Tanya, Carmen,Elazar, Kate, Garret, lei è Isabella.” “Bella, loro sono i Denali”

Bella guardò attentamente tutti loro, poi educata e gentile come sempre si presentò:

Piacere di conoscervi, Come ha detto Carlisle io sono Isabella, ma potete chiamarmi Bella.”

Sapeva che davanti a lei c'erano dei vampiri, eppure non ebbe la minima esitazione o incertezza. Il suo tono esprimeva tranquillità e sicurezza. Non era per nulla intimorita, non come lo sarebbe stato qualsiasi umano al suo posto. Ma non ebbi il tempo di studiarla più a lungo, la mia mente era concentrata su Tanya. I suoi pensieri non mi piacevano per nulla. Fece qualche passo verso Bella. La guardava come se fosse stata qualcosa da schiacciare. Mi irrigidii. I suoi pensieri stavano diventando troppo molesti.

Io sono Tanya. E' così saresti tu Bella?”

Stupida vampira viziata. Ma chi si crede di essere? E' solo una gatta morta!”Rosalie. Per una volta ero d'accordo con lei.

Giuro che se offende Bella, le stacco la testa!Altro che pace in famiglia!”Alice.

Tanya non aggiunse altro. Ma i suoi pensieri rimbombavano nella mia testa:

....Sarebbe questa l'umana di Edward....una sciocca ragazzina con gli occhioni da cerbiatta.....se pensa che gli lascierò edward così facilmente, si sbaglia.....stupida umana......spero proprio che i volturi la facciano scomparire dalla circolazione.....”

Basta. Era troppo. Scattai nella sua direzione e un ringhio si levò dal mio petto senza che riuscissi a controllarlo. Tanya si voltò a guardarmi:

Non posso credere che ami questa..........cos'ha più di me!E' solo una stupida umana!”

Ero teso come la corda di un violino. Non so per quanto ancora sarei riuscito a resistere dal saltargli alla gola e azzittirla una volta per tutte! Fortunatamente Emmett che mi conosceva bene si materializzò al mio fianco e mi trattenne per un braccio:

Fratello, nessuno più di me vorrebbe azzittire quell'oca starnazzante, ma pensa a Bella non è il caso di spaventarla ulteriormente....”sapevo che aveva ragione. Bella mi guardava, non capiva cosa stava succedendo o cosa avesse innescato la mia reazione. Improvvisamente fui invaso da un'ondata di calma: Jasper. Senza volerlo davvero gli lanciai un occhiataccia.

Figliolo calmati, non è il caso di fare scenate, e comunque non cambierebbe molto lo sai. Carlisle aveva ragione. Non dovevo perdere la calma, mettermi in cattiva luce era proprio ciò che Tanya voleva.

Sarà meglio darsi una calmata. Tanya ,Edward. Basta ora. Vediamo di non dimenticarci il motivo per cui siamo qui!”

Venni trascinato a forza da Emmett sul divano, accompagnato dalle risatine soffocate (male) di tutti. A quanto pare trovavano tutti molto esilaranti i miei sbalzi di umore. Uff.

Carlisle prese in mano la situazione:

Siediti Bella. Sarà una storia lunga.”

Carlisle rqccontò tutta la storia a Bella, ma la sua risposta spiazzò tutti. Come sempre Bella era l'unica umana in grado di sorprendere dei vampiri, in particolar modo me:

Quindi ci eravamo sbagliati!”

Carlisle parlò per tutti:

Come dici scusa?”

Intendo su Victoria. Sam non vi ha detto di lei?”

No!Che cosa doveva dirci?” Non riuscii a trattenermi. Dovevo sapere. Bella si voltò di nuovo a guardarmi: finalmente.

Bhe, quando tu....cioè quando siete.....partiti....lei è tornata a cercarmi. Voleva vendetta.”

NO!No no no!!Non poteva essere vero!

TI HA FATTO DEL MALE?” Senza volerlo scattai in piedi e alzai la voce. Sobbalzò. Accidenti. Dovevo calmarmi. Non volevo avesse paura di me. Il terrore nei suoi occhi mi destabilizzava.

Mi dispiace. Non volevo spaventarti. Sono solo un po' nervoso. Stai bene?”

Si certo non preoccuparti.” Mentiva lo sapevo, la conoscevo , non poteva ingannarmi. L'avevo spaventata. Di nuovo. Stavo perdendo il conto ormai!

Comunque no non mi ha fatto del male. Non è mai riuscita ad avvicinarsi. I lupi erano sempre di guardia. Poi un giorno è sparita e non è più tornata. Credevamo avesse rinunciato.”

Ero quasi tentato di correre da lei per abbracciarla e chiederle perdono per il mostro senza cuore che ero, quando un pensiero che sembrava quasi un urlo mi trapanò la mente:

Stupida succhiasangue visionaria, questa volta ti faccio a pezzettini e al diavolo il patto......” Jacob??

Spostai immediatamente lo sguardo su Alice. Cosa aveva combinato questa volta quel mostriciattolo dispettoso? Mi guardò colpevole e si lasciò scappare un “Ops!”. O-o quando Alice diceva “Ops” allora erano guai grossi. Sondai la sua mente........NO.....Era pazza!.....Alice era pazza! Trattenei a stento una risata alla faccia di Jacob che si precipitava in casa nostra.









Ciao a tutte! Lo so sono sparita per un po'. Chiedono perdono! Vi piace il capitolo? Mi volete bene lo stesso vero? Comunque queste feste sono state un delirio!A proposito Buon anno a tutte! Alzi la mano: chi ha visto Breaking Dawn prima parte? Perchè ci hanno lasciato cosi? Voglio dire: sappaiamo tutti come va a finire ma.....non si fa, non si fa!!!!



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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


Capitolo 13

Pov Bella.

Jacob entrò in casa come una furia.

Non lo avevo mai visto così arrabbiato. Mi guardò con un espressione a metà tra l'arrabbiato e l'esasperato!

Bella!”

Ciao Jake! Che succede......perchè sei cosi.....” Non riuscii a terminare la frase. Jacob aveva coperto in un lampo la distanza che ci separava e ora mi stritolava nel suo abbraccio!

Jake?”

Grazie al cielo stai bene!” Certo che stavo bene! Perchè non avrei dovuto stare bene? A dire la verità stavo bene fino a pochi secondi prima, adesso mi sembrava di venire soffocata!

Ja-Jake, non-non re-spiro!”

Improvvisamente avvertii un forte spostamento d'aria seguito da un grosso tonfo e io respiravo nuovamente. Guardai davanti a me e Jake non c'era più! Al suo posto, a pochi centimetri da me, c'era Edward. Aveva uno sguardo indecifrabile, sembrava attraversato contemporaneamente da mille emozioni diverse, continuava a passare lo sguardo tra me e qualcosa alle mie spalle! Mi voltai nella direzione in cui guardava e inorridii!! Jake era riverso a terra che cercava lentamente di rialzarsi! Alle sue spalle il muro riportava una grossa ammaccatura. Ecco il tonfo che avevo sentito: Edward aveva scaraventato Jacob contro il muro!!

O santo cielo JAKE!” mi precipitai verso di lui ma quando mi mancavano solo pochi passi, fui io a scontrarmi contro un muro. No. Non un muro. Edward. Si era parato davanti a me per impedirmi di arrivare a Jacob e mi aveva afferrato per i fianchi per non farmi ricadere all'indietro. Rimasi un attimo interdetta sia per la velocità con cui si era mosso, alla quale non ero più abituata,sia per le sue mani su di me, che irradiavano nel mio corpo sensazioni ormai perdute, ma alle quali agognavo da tempo. Non capivo. Perchè lo aveva fatto? Perchè non mi lasciava raggiungere Jacob?Feci un sforzo immane per resistere alla tentazione di toccarlo a mia volta. Ogni singola cellula del mio corpo mi spingeva a tuffarmi tra le sue braccia. Ma il pensiero di quella che sarebbe potuta essere la sua reazione mi bloccò. Non avrei retto un suo rifiuto. Sarei scoppiata a piangere davanti a tutti e questa era l'ultima cosa che volevo. Cercai di ordinare al mio cuore di smettere di battere come un tamburo impazzito,sicura che li dentro ormai tutti lo avessero sentito. Che vergogna. Cercai di ricompormi il più possibile ,provando ad ignorare gli occhi di Edward, che non si erano allontanati nemmeno un solo istante dai miei, e diedi voce alle mie domande.

Edward che stai...che stai...facendo?Lasciami passare, gli hai fatto male!! Ma perchè lo hai fatto??”

Mi guardò per un secondo che sembrò interminabile,poi senza lasciarmi andare disse:

Ti stava facendo male. Ti ho solo aiutato.”

Non c'era ragione ti tenermi ancora ferma, ma lui non toglieva le mani dalla mia vita e una piccola parte di me,prima che potessi fermarla, valutò possibile che forse anche lui aveva bisogno del contatto con il mio corpo tanto quanto ne avevo io del suo. Che pensiero ridicolo! Masochista. Stavo sicuramente diventando masochista. Carlisle improvvisamente si schiarì la voce e Edward mi lasciò andare come scottato.

Edward, Bella ha ragione,hai esagerato. Infondo non è successo niente, non è il caso di scaldarsi tanto.”Carlisle si avvicino nel tentativo di calmare le acque anche se dal suo volto sembrava stesse trattenendo a stento una risata,al contrario di Emmett che si stava letteralmente contorcendo dalle risate. Ma cosa avevano tutti da ridere, di nuovo? Possibile che fossi l'unica a non vedere mai il lato divertente?Quei due, per ragioni a me incomprensibili, si stavano quasi per scontrare, cosa c'era di così divertente?

Levale le mani di dosso, succhiasangue!” Jacob si era rialzato e con uno scatto si era messo tra me e Edward strattonandolo per un braccio. La stanza si riempi di ringhi.

TU stalle lontano CANE! Non ti sei accorto che non riusciva a respirare??”

E a te cosa importa, sentiamo?”La faccia di Jacob aveva assunto un aria strafottente, di sfida.

Edward serrò i denti per qualche secondo prima di parlare:

Niente, ovviamente! Ma mi hanno trascinato fin qui per aiutarvi a proteggerla, non vorrei che per colpa tua diventasse un viaggio a vuoto!”

Sentivo le lacrime che mi salivano agli occhi. Era la cosa più cattiva che avessi mai sentito in vita mia. Non potevo credere che quelle parole provenissero dalla bocca di Edward.

Non ne potevo più:“BASTA!! SMETTETELA!SUBITO.”

Entrambi mi guardarono un po' incerti sul da farsi, poi fecero tutti e due qualche passo indietro ricomponendosi, anche se l'espressione sui loro volti rimasero tese.

Avevano smesso tutti di ridere.

Mi sentivo gli occhi di tutti addosso tranne quelli di Edward, che ora si era girato e mi dava le spalle. Anche cosi però potevo vedere quanto fosse arrabbiato: le spalle rigide, i muscoli in tensione, i pugni serrati. Mi feriva vedere quanto fosse infastidito dalla mia sola presenza, e pensare che solo pochi secondi prima mi era sembrato il contrario,ma non avrei pianto,non gli avrei dato questa soddisfazione. E non me ne sarei andata!Infondo era anche colpa sua se ero o eravamo in questa situazione! Lui sapeva certamente meglio di me, quando abbiamo iniziato la nostra (ormai finita) storia, le conseguenze possibili. Non gli avrei permesso di farmi sentire l'unica colpevole! Bene Edward Cullen, se è così che vuoi giocare, allora giochiamo!

Jacob, lascialo perdere, no fare caso a ciò che dice, come faccio io! E' il solito presuntuoso!”

Edward si girò di scatto, la bocca spalancata a formare un grossa “O” muta. Lo guardai a mia volta, imponendomi di non mordermi il labbro e di non distogliere lo sguardo per prima, poi aggiunsi:

Edward credo che dovresti chiudere la bocca, non vorrei ti ci finisse dentro un insetto!”

Una grossa risata, irruppe alle mie spalle: Emmett era di nuovo piegato in due dalle risate.

Oddio...ahahah...guarda che faccia.....ahahah.....Bellina sei una forza....ahahah......hai lasciato il “vecchio barboso so tutto io” senza parole...ahahahahah.....sarà divertentissimo averti qui con noi...ahahah”

Grazie Emmett!Sono d'accordo con te!”

Anche il resto della famiglia si rilassò un po', all'infuori di Alice e Jasper. La prima aveva uno sguardo furioso, per un attimo ebbi paura, non mi era mai sembrata tanto un vampiro come in quel momento. Guardava il fratello come se volesse staccargli la testa,solo ogni tanto distoglieva lo sguardo da lui per rivolgerne uno altrettanto tagliente a me. Jasper invece non toglieva gli occhi da Edward, sembrava lo stesse studiando, ma la sua espressione non sembrava arrabbiata come quella della moglie, aveva più la faccia di uno che cerca di risolvere mentalmente un rebus difficilissimo o un operazione algebrica estremamente complicata.

Stranamente, l'unico che avrei giurato avesse qualcosa da dire,non disse niente. Jacob era ancora li, immobile, con la faccia estremamente seria e fissava Edward in un modo curioso che non saprei descrivere. Mi accorsi che Edward lo guardava nello stesso modo ma nel suo viso si poteva scorgere qualcosa più vicino al tormento che alla rabbia. Dopo un istante,vidi Edward annuire in maniera quasi impercettibile verso Jacob che a quel gesto sospirò. Quei due avevano appena avuto una conversazione “silenziosa”. Ne ero sicura,non poteva certo essere una coincidenza.

Jacob?Cosa hai detto Edward?” Ero rivolta verso Jacob ma, con la coda dell'occhio, vidi chiaramente Edward irrigidirsi.

Come?”Jacob a mentire faceva perfino più schifo di me. Lo avrebbe capito perfino un bambino che cercava di prendere tempo, figuriamoci io che lo conoscevo meglio di chiunque altro.

Hai capito benissimo. Vi ho visto voi due. Cosa vi siete detti?”

Edward rispose al suo posto:

Siamo solo d'accordo sul fatto che dobbiamo cercare di andare d'accordo o per lo meno evitare uno scontro finchè il pericolo che ci minaccia non sarà passato e tutta questa brutta storia conclusa. E' la cosa più giusta da fare. Vero Jacob?”

Certo, certo!” Non mi convinceva per niente, anche se poteva essere. Però avevo la netta sensazione che mi stesse sfuggendo qualcosa. Ma cosa?

Sicuro?”

Cavolo Bells da quando sei così paranoica?Si sono sicuro!A proposito, io sono qui per LEI!!” Jacob aveva puntato il dito contro Alice, che proprio come una bambina si era nascosta dietro la schiena del marito ,facendo a Jacob una linguaccia! Jasper alzò gli occhi al cielo. Povero Jasper, prima o poi lo avrebbero fatto santo!

Fù Esme ad intervenire:

Alice Cullen!!Cosa hai combinato questa volta?”

Io? Niente. Non so di cosa stia parlando!”

A no è??Allora è un caso che la strada appena fuori la riserva, l'unica che porti a Port Angeles, l'unica che potessi prendere per andare a prendere Bella, fosse disseminata di puntine da disegno e chiodini d'acciaio?”

Ovvio. Probabilmente è stato qualche ragazzino che voleva fare uno scherzo.”

Oh certo! Allora dimmi come facevi a sapere che non sarei andato a prendere Bella? O meglio come facevi a sapere che avevo bucato tutte e quattro le gomme e che quindi non sarei riuscito a prendere Bella in tempo?Sentiamo!”

Non sapevo che avevi bucato. Ho solo avuto una visione di Bella seduta sul divano di casa sua con le valige vicino. L'orologio alle sue spalle indicava le 12,00 quindi ho dedotto che tu non saresti arrivato e sono andata io. Tutto qui!”

E ti aspetti che me la beva!?”A dir la verità non ci credeva nessuno dei presenti. Quello che aveva raccontato Jacob era proprio una cosa da Alice!Quando voleva una cosa era disposta a tutto per ottenerla.Incredibile. Più che due creature mitiche mi sembrava di avere davanti due bambini che facevano i capricci per avere le attenzioni della mamma!

Alice chiedi scusa! Forza!”Esme aveva le mani sui fianchi, era proprio arrabbiata.

Cosa?NO!”

ALICE.”

Va bene, va bene .Ti chiedo scusa.........cane!”

Grazie,sono commosso.”

Due bambini, decisamente due bambini. Ero senza parole. Quella scena aveva del surreale!

Comunque adesso sono qui!Bella andiamo?”Ops. Avevo dimenticato di avvertire Jacob. E adesso cosa gli dicevo? Non volevo ci rimanesse male.

La risposta arrivò. Ma non da me.











Eccomi!!Visto?? non vi ho fatto aspettare molto questa volta!

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E grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie a chi recensisce!!Mi date l'ispirazione!!!!!!Continuate a farlo!!



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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


Capitolo 14

Pov Edward



Bella resta QUI.”

Quasi ringhiai quelle parole. Quella frase era uscita da sola. Prima che potessi anche solo finire il pensiero. Non era una domanda. Non era una supplica. Era un dato di fatto.

E tutto, per quello che era successo poco prima. Non ero riuscito a fermarmi. Era stato più forte di me. Come sempre, quando si trattava d Bella, perdevo il controllo delle mie azioni. Quando l'avevo vista tra le sue braccia, sorridente e felice,avevo perso il senso della ragione.

Era stato come un riflesso. Senza che dovessi ordinare al mio corpo alcun che, senza volerlo davvero, ero scattato nella sua direzione. Le avevo levato di dosso le mani di quel licantropo e lo avevo sbattuto contro il muro. Il tutto sotto gli sguardi attoniti della mia famiglia. Come se non bastasse, nemmeno pochi secondi dopo, ripetei lo stesso errore.

Vidi Bella correre verso di lui e di nuovo fui investito da un ondata di gelosia e rabbia. Gelosia:perché era preoccupata davvero per lui, come una volta lo era stata per me. Rabbia: perché non sopportavo il modo sconsiderato in cui andava in contro al pericolo. Non si rendeva contro che quello davanti a lei era un licantropo, per di più arrabbiato, e quindi estremamente pericoloso?

Ero scattato di nuovo, le mancavano solo pochi passi per raggiungerlo. Mi ero parato davanti a lei che, come era prevedibile,non mi aveva visto arrivare e aveva sbattuto contro il mio petto. Rimbalzò, sbilanciandosi all'indietro. Istintivamente allungai le mani per afferrarla e impedirle di cadere. Purtroppo per me non avevo messo in conto quello che, quel gesto, all'apparenza semplice e innocente,avrebbe provocato dentro di me.

Nel momento in cui avevo afferrato i suoi fianchi e le mie mani toccato la sua pelle, fu come se il mio mondo si capovolgesse. Mi sentivo bene, completo, come se,quel contatto, fossa stata la cosa più giusta del mondo. In quel momento tutto in me aveva ripreso vita. Così mi sentivo: VIVO!

Sentivo chiaramente i pensieri preoccupati di tutta la mia famiglia. Avevano paura che da un momento all'altro qualcosa mi facesse piombare nel caos mentale più assoluto. A un vampiro non facevano certo bene tutta questa moltitudini di emozioni. Non eravamo “progettati” per sentire emozioni. O almeno non così tante ,forti e diverse in così poco tempo. Ma io stavo bene. La mia mente si era svuotata di tutta la sofferenza e la fatica degli ultimi cinque anni. Tutto quello che la mia mente riusciva a pensare era anche quello che dovevo impedire alla mia bocca di urlare: TI AMO.

Non riuscivo ad allontanare le mani dai suoi fianchi. Il calore si irradiava nel mio corpo, scaldandomi, e le mie mani bruciavano a contatto con la sua pelle. Il battito furioso del suo cuore rimbombava in me come fosse stato il mio. E capii. Non sarei mai più riuscito a lasciarla andare. Sarebbe stato sempre così per me. Lei sarebbe stata la punizione per il dolore che avevo inflitto nella mia vita immortale. La punizione per il mio egoismo. Le sarebbe stata il mio inferno in terra e insieme il mio paradiso. L'amavo così tanto. L'amavo di un amore vero. L'amavo di un amore puro e......disperato. Perchè non sarebbe più stata mia. Così, quando lei mi chiese spiegazioni sul mio comportamento,feci la cosa che so fare meglio: mentii.

Ti stava facendo male. Ti ho solo aiutato.”

La tenevo ancora stretta per i fianchi. Stavo combattendo contro me stesso per non attirarla a me e baciarla.

Figliolo stai bene?”

La voce di mio padre mi ridestò e così la lasciai andare.

Solo.

Ero di nuovo solo.

Non sarei riuscito ad allontanarmi da lei. Ma forse avrei potuto fare in modo che fosse lei ad allontanarsi da me. Sapevo che le persone che Bella odiava di più erano gli arroganti e i presuntuosi. Bene sarei stato proprio questo allora. E Jacob mi servì l'occasione su un piatto d'argento.

Levale le mani di dosso, succhiasangue!”Si era rialzato e come una furia si era posto tra me e Bella strattonandomi per un braccio. Brutta mossa da fare con un vampiro. Ma in quel momento giocava a mio favore.

TU stalle lontano CANE! Non ti sei accorto che non riusciva a respirare??”

E a te cosa importa, sentiamo?”

Non mi incanti Cullen....so che la vuoi. Quel cucciolo cominciava a darmi sui nervi. Mi stava sfidando.

Ma dovevo resistere alla voglia irresistibile che avevo di tappargli la bocca una volta per tutte. Quella era la mia occasione. Così lo feci. La ferii.

Niente, ovviamente! Ma mi hanno trascinato fin qui per aiutarvi a proteggerla, non vorrei che per colpa tua diventasse un viaggio a vuoto!”

Missione compiuta. L'avevo ferita.

BASTA!! SMETTETELA!SUBITO.” Che tenera sembrava un leone.

Le diedi le spalle. Se mi avesse guardato negli occhi non avrei resistito.

Ma quello che aggiunse dopo mi stupi così tanto da costringermi a girarmi. Ero stupito.

Jacob, lascialo perdere, no fare caso a ciò che dice, come faccio io! E' il solito presuntuoso!Edward credo che dovresti chiudere la bocca, non vorrei ti ci finisse dentro un insetto!”

Ero senza parole. Il mio piano per allontanarla aveva funzionato. Forse troppo. Ora era diventata....ostile!

Le risate di tutti mi stavano facendo scoppiare la testa. Ma che carini. Si divertivano un mondo a spese mie. Emmett poi...lo avrei ucciso!!Possibile fosse tanto infantile? Povero me!Quando faceva cosi piu che un orso arrabbiato sembra Winnie phoo!!

Jacob si insinuò tra i miei pensieri:

che significa Cullen? Perchè la tratti cosi? Non posso crederci....la ami così tanto? Sei disposto a questo pur di sarvarla?”

Non potei far altro che annuire.

Non funzionerà. IO la conosco meglio di TE!”

Non potei indagare sul senso di quelle parole perchè la voce di Bella attirò l'attenzione di entrambi:

Jacob?Cosa hai detto Edward?”

Come?” Oh cavolo....cosa le dico adesso

Hai capito benissimo. Vi ho visto voi due. Cosa vi siete detti?”

L'incapacità di Bella di mentire doveva essere contagiosa. Jacob era anche peggio di lei. Decisi di intervenire:

Siamo solo d'accordo sul fatto che dobbiamo cercare di andare d'accordo o per lo meno evitare uno scontro finchè il pericolo che ci minaccia non sarà passato e tutta questa brutta storia conclusa. E' la cosa più giusta da fare. Vero Jacob?”

Certo, certo!”Sempre peggio!

Sicuro?”

Cavolo Bells da quando sei così paranoica?Si sono sicuro!A proposito, io sono qui per LEI!!” Fortunatamente per lui Bella era una credulona o si sarebbe ritrovato con un braccio meno.

E così che insieme all'intensa litigata di Alice con Jacob mi distrassi. Al punto che quando Jacob disse:

Comunque adesso sono qui!Bella andiamo?” Combinai un altro disastro.











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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***


ATTENZIONE! Capitolo doppio: Pov Edward e Pov Bella(solo un introduzione del prossimo cap) Buona lettura!

Capitolo 15

pov Edward.



Gli sguardi di tutti scattarono verso di me.

Va bene. Forse ero stato un po' brusco. Bella mi guardava con aria sospetta. Non mi piaceva. Avevo commesso un altro errore. Dovevo inventarmi qualcosa. E in fretta. Bella aveva anche un intuito tremendo, non potevo rischiare che il dubbio si insinuasse in lei.

Jacob mi guardava con uno sguardo assassino.

Sei impazzito Cullen? Così cerchi di tenerla lontana da te? Dovevo immaginarlo, sei il solito succhiasangue......

Non guardarmi cosi CANE! Qui è più al sicuro!”

Certo come no!E' più al sicuro qui con te e la tua cricca di vampiri! Se non ci pensano i Volturi, ci penserà la tua nuova amichetta bionda e psicopatica a farla fuori! La guarda come se fosse la sua cena!” Jacob puntava il dito contro Tanya, che ora si era portata avanti e mostrava i denti a Jacob.

Come ti permetti randagio!”

Tra suoi pensieri scorsi l'intenzione di attaccare Jacob. L'afferrai per un braccio:

Tanya. Non ora!”

COSA? Non puoi permettergli di parlarmi così!” Perfetto!Ci mancava solo Tanya e le sue crisi isteriche!

Basta. Tanya.”

Forse è meglio se me ne vado” Era stato appena un sussurro. Ma lo avevo sentito benissimo. Mi voltai verso Bella. Aveva lo sguardo fisso su qualcosa. Quando capii che cosa....mi si gelò il sangue:le mie mani. Strette intorno alle braccia di Tanya.

Avevo letto nei pensieri di Tanya che aveva ancora intenzione di attaccare Jacob, cosi le avevo afferrata per le braccia e la tenevo contro il mio petto per impedirle di attaccare. Ma non mi ero reso conto che nessun altro poteva saperlo, tranne Alice forse,e che agli occhi di tutti poteva sembrare un gesto di intimità. La lasciai andare immediatamente, non mi importava più se avesse attaccato Jacob, tanto peggio per lui,se l'era cercata. Quello che mi importava era che fosse chiaro a tutti che tra me e Tanya non c'era nulla,non c'era mai stato nulla, e sarebbe stato sempre così!

Pensai di poter usare la situazione per allontanare Bella da me, ma non ero pronto a tanto. La situazione mi stava sfuggendo di mano, e ora Bella voleva andarsene davvero!Dovevo fare qualcosa. Forse....

E' la scelta giusta Edward......” Alice. Lei ovviamente sapeva gia le mie intenzioni. Ma non ero sicuro di saperlo fare. Forse aveva ragione lei. Ma in quel momento non avevo il coraggio per una cosa così grande

No. Non ora. Prima dovevo saperla al sicuro. Non avevamo tempo per questo. La sua sicurezza era più importante. Mi voltai verso Bella ,e feci qualche passo vero di lei:

Bella, è importante per.....tutti noi, che tu resti qui! Non vuoi che qualcuno si faccia male giusto?”

Fare leva sul suo senso di colpa e responsabilità era un colpo basso, ma ero disperato, e dovevo giocare tutte le mie carte. Si morse un labbro, avevo fatto centro.

No, certo che no.”

Vedi Jacob, il fatto è che Jasper crede che sia meglio che i Volturi non sappiano del branco. Pensa che se le cose dovessero andare nel verso sbagliato, e quindi fossimo costretti a combattere, potremmo dover contare sull'effetto sorpresa, cioè voi.”

Si, forse hai ragione.” Comunque ti tengo d'occhio Cullen!

Bene, allora è deciso!Bella, ti mostro la tua stanza!” Alice aveva già preso la palla al balzo, e letteralmente trascinato Bella al piano di sopra.

Finalmente potevo tirare un sospiro di sollievo.

Ehi, non l'ho nemmeno salutata!” Jacob era rimasto sbigottito, dalla velocità del folletto.

Mi spiace Jacob, non c'e possibilità di fermare Alice. Quando si mette in testa qualcosa è inarrestabile.”

Si l'ho notato.”

Sbuffo talmente forte che il rumore arrivò fino al piano di sopra, lo sentì persino Bella:

CIAO JAKE!MI SPIACE!”

CERTO,CERTO, NON PREOCCUPARTI. Bene allora io vado. Sam si chiederà cosa sia successo. Vado a informarlo sulle novità. E Edward...”

Si?” “ti tengo d'occhio!” Alzai gli occhi al cielo. Quel lupo stava diventato petulante. Cosa credeva? Che sarei saltato addosso a Bella? Assurdo.

Uscì di casa sbattendo la porta, e borbottando ancora qualcosa. Decisi che forse era meglio discutere di nuovo il piano nei dettagli con Jasper. Ma quanto mi voltai rimasi, sbigottito. Mi sembrava di trovarmi davanti a un plotone di esecuzione. Di fronte a me tutta la mia famiglia era schierata, con uno sguardo che non prometteva nulla di buono.

ehi...che succede?”

Carlisle,si fece avanti e mi posò una mano sulla spalla, i suoi pensieri non mi erano del tutto chiari.

Figliolo, dobbiamo parlare.”



Pov Bella

Alice mi aveva preso tra le braccia , neanche fossi stata una bambola, facendomi “volare” al piano di sopra. Non ero riuscita nemmeno a salutare Jake e a scusarmi con lui. Ero solo riuscita a urlali qualcosa da in cima le scale. Mi sarei dovuta ricordare di chiamarlo più tardi.

Alice posso sapere che stai combinando?”

Perchè? Ho forse l'aria di una che sta combinando qualcosa?” Aveva tirato fuori il suo sguardo da innocente e gli occhioni da cerbiatto. Forse poteva incantare Jasper, ma non certo me!

Alice, non mi in canti. Cos'hai in mente?”

Uffa. Quanto sei noiosa Bella. Non ho in mente niente. Voglio solo mostrarti la tua stanza.” Figuriamoci!

Alice, conosco questa casa, so dov'è la stanza degli ospiti!”

Sulla sua faccia si dipinse un sorrisetto che non mi piaceva per niente. Rabbrividii.

In realtà,sorellina, non starai nella stanza degli ospiti. Vedi Esme sta facendo dei lavori per ampliarne il bagno e cosi la stanza è inagibile. Quindi ho dovuto pensare a............un'altra soluzione!”

Quale soluzione?”

Questa!” Mi sentii di nuovo sollevare da terra, e subito dopo un veloce spostamento d'aria. Dovetti chiudere gli occhi per non vomitare. Quanto sentii di nuovo il pavimento sotto i piedi riaprii gli occhi. Non potevo credere a quello che stavo guardando!

NO!”

Alice aveva ancora quello sguardo innocente:“Come scusa?”

NO,NO,NONONONONONO!”











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Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***


Capitolo 16

pov Bella

Davanti a me si stagliava il letto matrimoniale a baldacchino più grande che avessi mai visto. Era assolutamente bellissimo. La struttura era in ferro battuto argento e bianco. Una combinazione di colori che con la luce che entrava dalla grande finestra della stanza,che faceva da parete, prendevano una tonalità unica simile allo champagne. L'intreccio sulle due sponde formava strani disegni astratti. Sembrava uscito da una favola. E Sicuramente, anche se un po' esagerato per i miei gusti,lo avrei adorato, se solo si fosse trovato in un altra stanza!

SEI IMPAZZITA ALICE!”

Perché? Non ti piace?”

ALICE!!”Mi avrebbe fatto impazzire prima o poi. Era solo questione di tempo. Ne ero sicura. Feci un respiro profondo. Dovevo stare calma. Cercai di parlare molto lentamente, avevo letto da qualche parte che era bene essere molto chiari e parlare piano e lentamente con i pazzi. Quella vampira davanti a me lo era sicuramente!

Alice,non è il letto il problema. E' la stanza!”

Non ti seguo.” AHAAAAAAAA!!Avevo voglia di urlare, e lo avrei fatto sicuramente se non fossi stata in una casa di vampiri dove chiunque sentiva anche il minimo sussurro!Sarebbe stato alquanto imbarazzante dover spiegare. Non ero neanche sicura che non stessero ascoltando in questo momento!Mi imposi di mantenere il controllo!Calma.

Alice, questa è la stanza di Edward!”

Si lo so. E allora?” D'accordo, se prima era solo un sospetto ora ne avevo la certezza! Questo era un attentato alla mia salute mentale!Mi passai una mano sugli occhi. Ero al limite dell'esasperazione.

Come “e allora”?”Un secondo. Ma dov'era finita Alice? Era proprio davanti a me un secondo prima.

Stare nella mia stanza ti disturba?”

Mi voltai di scatto. Senza parole. Mi maledissi in trecento modo diversi per la tonalità accesa di rosso che stava assumendo la mia faccia. Accidenti ad Alice! Edward se ne stava appoggiato allo stipite della porta col suo sorriso beffardo. Le braccia incrociate sul petto. Aveva la faccia di uno che si stava divertendo un mondo!La faccia di uno che si stava divertendo un mondo più bella che avessi mai visto!D'improvviso il suo volto cambiò espressione, sembrava preoccupato. Si mise dritto lasciando cadere le braccia lungo i fianchi.

Bella?” Perché mi guardava cosi?Era arrabbiato?Preoccupato?Infastidito? Cosa?

Bella, ti prego respira!” E'?? Oh! Giusto. Respirare. Una volta me ne dimenticavo spesso. Di solito quando ero in presenza di Edward. A quanto pare certe cose non cambiano. Ripresi a respirare. Anche lui sembro rilassarsi.

Allora?”

Cosa?”

Non hai risposto alla domanda.”Domanda? Quale domanda? Mi aveva fatto una domanda? Uffa. Perché ero sempre distratta? La mia faccia doveva essere piuttosto eloquente, perché lo vidi trattenere una risata prima di parlare:

Stare nella mia stanza ti disturba?”

NO!” Ops. Forse avevo risposto un po' troppo in fretta.

Sicura? No perché prima con Alice mi era parso il contrario.”

A proposito dov'è Alice?” Era sparita. Non era più tornata da quando era comparso Edward.

Mi ha sentito arrivare e se ne andata. C'è l'ha con me, credo.”

E' successo qualcosa?” Non so perché lo avessi chiesto, non ero il tipo che amava intromettersi, ma era la prima conversazione civile che avevamo da quando ci eravamo rivisti. Cioè meno di un' ora fa. Non volevo finisse subito. Lui si limitò a una scrollata di spalle e a un: “Divergenza di opinioni!”

Corrugò un attimo la fronte e poi sorrise: “Sei diventata brava a cambiare discorso.” Beccata.

Già. Comunque non mi disturba dormire nella tua stanza” Bugia.”E' solo che pensavo che la cosa potesse disturbare te.”

Spiegati meglio.”

Be,, mi è sembrato di capire che per te non sia il massimo avermi fra i piedi. O mi sbaglio?”

Non sei tu in particolare. E' la situazione in cui ho messo te e la mia famiglia. Non mi piace che qualcun altro paghi per i miei errori.”

I tuoi errori? Credevo che si fosse stabilito che la colpa è di Irina.”

Solo di riflesso. In realtà la colpa è solo mia. Se non avessi infranto le regole, non sarebbe mai successo nulla. Farti entrare nel mio mondo è stato un errore,un errore molto stupido. Ma so come rimediare. Nessun'altro pagherà le conseguenze per questo.”

Che vuoi dire con “so come rimediare”?”

Non è necessario che tu lo sappia adesso. E comunque la decisione è già stata presa. Riposati, fa come se fossi a casa tua. E non preoccuparti della stanza, io posso farne a meno, considerala tua per tutto il tempo che dovrai fermarti qui.”

C'era ancora una cosa che volevo chiedergli. Anche se forse era un po' troppo masochista da parte mia. Ma non potevo farne a meno.

Senti mi chiedevo se......”

Cosa?”

Niente, è una cosa stupida. Lascia stare è ovvio che impossibile!”

Dimmela lo stesso. Perfavore.”

Mi prenderai in girò!Riderai ancora di me!”

Prometto che no riderò allora. Spara!”

D'accordo Bella, coraggio, non può essere così difficile. E poi al massimo la cosa peggiore che può capitare e che ti dica “NO”. Giusto?Ci speravo. Bene come si dice in questi casi: o la va o la spacca!Feci un respiro profondo. Mi tremavano le ginocchia e avevo le mani sudate. Accidenti sembravo proprio una ragazzina! Sicuramente avrebbe riso di me per il prossimo secolo!Mi schiarii la voce e cominciai:

Be mi sembra che nonostante le premesse ora stiamo avendo una conversazione civile giusto?”

Lui annui con la testa.

Quindi mi chiedevo, giusto per rendere questa situazione un po più “leggera”, credi sia possibile provare a essere.....amici?”

Alzo un sopracciglio, la sua espressione non mi era ben chiara. Sembrava stesse valutando la situazione.

mmm........amici....”

Lascia stare, mi rendo conto che è stata una richiesta stupida. Fa finta che no abbia detto niente ok?non so come mi è venuta in mente un.........”

D'accordo. Amici.”

Cosa?”

Amici. Credo si possa fare. Be almeno ci si può provare. Vediamo come va.”

Ero senza parole. Non potevo credere alle mie orecchie. Decisamente un cambio di rotta da parte sua.

Ok allora.”

Ora scusa, ma ho decisamente bisogno di andare a caccia. Ci vediamo dopo....Amica. Cerca di non combinare guai mentre non ci sono.”

Cosa?Per chi mi aveva preso!Non ero una bambina. Sapevo badare a me stessa!Per tutta risposta alzai gli occhi al cielo e gli sbattei la porta in faccia. Dall'altra parta solo l'eco di una risata che si allontanava.



E' tempo di ringraziamenti! Grazie a chi recensisce!Scusate se nell'ultimo cap non ho risposto alle recensioni ma sono stata indaffaratissima e il poco tempo a disposizione l'ho usato per finire questo cap! Comunque rimedierò. Risponderò a tutte le recensioni per questo capitolo!

Dimenticavo: che ne pensate?

E Adesso grazie a chi mi segue!Siete ogni giorno di più!

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Capitolo 18
*** Capitolo 17 ***


Capitolo 17

Pov Edward



Mi sentivo euforico. Avevo trovato un modo per stare accanto a Bella. O meglio lo aveva trovato Bella. Ero convinto che mi odiasse e invece mi stava offrendo la sua amicizia. Probabilmente sarebbe stato complicato per me considerarmi un amico, avrei dovuto sforzarmi di comportarmi come tale. Un amico. Avrei solo dovuto continuare a fingere. Grazie al cielo avevo un talento discreto in questo. C'era sicuramente un lato positivo in quella sottile vicinanza. Avrei potuto parlare con lei. Avrei potuto chiederle cosa aveva fatto in questi cinque anni. L'università, gli amici, il lavoro.......l'amore. Forse avrei saltato quella domanda. Non volevo sapere.

Ma c'erano tante altre cose che mi chiedevo in continuazione da quando me ne ero andato ma che non avrei mai potuto chiederle: gli ero mancato? Mi aveva mai pensato? Quando aveva smesso di amarmi?Subito? Dopo un mese?Un anno?Mi odiava? Mi aveva mai odiato?BASTA. Non aveva senso torturarmi. Avrei preso quello che veniva. Quello che il poco tempo concessomi ancora con lei mi avrebbe offerto. Era già più di quanto sperassi. Più di quanto meritassi. Dopo ci saremmo separati.

Avevo preso la mia decisione. L'unica che avrebbe salvato tutti. Solo Alice sapeva. Da quando aveva avuto la visione della riuscita del mio piano mi odiava. Ma solo perché l'avrei abbandonata di nuovo. E questa volta sarebbe stato per sempre. Non riusciva ad accettarlo. Ma in cuor suo sapeva che era l'unica scelta che ci avrebbe salvato dalla distruzione. Non ero riuscito a comunicarlo alla mia famiglia. Avevano capito che tra me Alice era successo qualcosa. Ci conoscevano troppo bene e da troppo tempo per non accorgersene. Ma quando mi avevano messe alle strette non ero stato capace di dirigerlo. Gli avrei dato un grosso dolore,prima del necessario e non sarebbe servito a nulla. Come facevo a guardare i mie genitori,i miei fratelli, negli occhi, e dirgli che avevo deciso di abbandonarli, anche se era per la loro salvezza e per quella del mio unico amore.

Avrei aspettato l'ultimo secondo, quando nessuno avrebbe più potuto fermarmi.

Uno scambio. Questo avrei proposto ai Volturi. Me, in cambio delle vite della mia famiglia e della libertà di Bella. Aro adorava “collezionare” i vampiri con doni particolari per rinforzare la sua guardia. Mi sarei messo al suo servizio. Avrebbe fatto di me cio che voleva. Almeno per lui la mia vita avrebbe contato qualcosa. Per il sottoscritto non significava più nulla. Senza Bella, la parola “vivere” per me aveva perso ogni significato, tanto valeva donare la mia esistenza a qualcuno che ne avrebbe fatto qualcosa.

Alice aveva avuto una visione: Aro avrebbe accettato di buon grado l'offerta e risparmiato Bella e la mia famiglia.

Se c'era un'altra soluzione,io non la vedevo.

Ero concentrato nella caccia. Volevo nutrirmi il più possibile per godermi la compagnia di Bella. Avevo già ucciso tre cervi e un puma. Poteva bastare. Ero sulla via del ritorno quando Emmett e Jasper mi affiancarono.

Allora fratello, che succede? Alice è sul piede di guerra. Cosa è successo tra voi?”

Niente Jasper. E' solo che tua moglie non accetta certe mie decisioni. Come nella maggior parte dei casi!”

E sarebbero?” Non risposi. Scrollai le spalle e lasciai la domanda in sospeso. Jasper mi conosceva bene, e grazie al suo dono sapeva quando lasciar stare.

Ehi Ed! Certo che la nostra Bellina è cresciuta proprio bene!” Emmett.

Gli lancia un occhiata molto eloquente.

UUUUUUUUUU il mio fratellino musone si sta arrabbiando! Non vorrai farmi credere che non l'hai notato?”

Tanto valeva rispondere. Emmett al contrario di Jasper non sapeva quando stare zitto. Non avrebbe mollato molto facilmente.

Si. L'ho notato. Contento?”

AAAAAAA lo sapevo! A quando la prima mossa?”

Prima mossa?Non ci sarà nessuna prima mossa!”

Certo come no. Intanto sbaglio o adesso siete amici?”

Non te la mai detto nessuno che non si origliano le conversazioni altrui orso?”

Senti da che pulpito. Jazz pensaci a tu a metterlo sulla giusta strada!”

Emmet credo che Edward sappia quello che fa! Non credo sia giusto fargli pressioni!” Dio benedica mio fratello. Avrei dovuto fargli un regalo. Magari una bella Ducati Monster. Me ne sarei ricordato.

Figurati. Comunque di questo passo staranno insieme entro la fine della settimana! Scommettiamo?” A Emmett avrei regalato del sangue avariato.

Fortunatamente eravamo arrivati a casa. Era il crepuscolo ormai. Un altra giornata stava per finire. Che strano. Erano successe così tante cose in un solo giorno. Mi ero abituato allo scorrere lento del tempo in questi ultimi anni. Era strano ritrovarmi a vivere una giornata dall'inizio alla fine.

Sparite voi due! Mi avete torturato abbastanza. Andate a torturare le vostre mogli!”

Non vedo l'ora!Rooose!Sono tornato!”

Sentii mia sorella sbuffare dal piano di sopra! “Scimmione ti ricordo che ci sento benissimo!Cosa urli?”

Ops! Scusa amore. E' che sono tanto felice di vederti!”

I soliti Emmett e Rose. Incredibili quanto due creature così diverse potessero andare tanto d'accordo!Si erano proprio trovati quei due!

Mi erano mancate le loro litigate. Un po' meno le loro rappacificazioni. Anche Alice e Jasper erano come il giorno e la notte. Eppure sembravano una il pezzo mancante dell'altro. Erano perfetti insieme.

Prima di entrare in casa restai in ascolto: Carlisle e Eleazar si trovavano nello studio. Discutevano su come poter convincere i Volturi a non......bhe a non distruggerci. Esme e Carmen erano in cucina. Volevano preparare un dolce per Bella. Quanto era dolce la mia mamma. Anche in un momento come questo riusciva a pensare agli altri. Dai pensieri di Carmen capii che Tanya e Kate erano a caccia. Meglio. Non avevo voglio di imbattermi in Tanya, avrebbe sicuramente trovato qualcosa per cui lagnarsi.

Cercai Bella. Non era difficile. Avevo sentito il battere del suo cuore diversi metri prima di avvicinarmi alla casa. Era un battito lento,rilassato. Ma non come quando dormiva, più come quando si rilassava,o era pensierosa. Sentii il rumore delle pagine di un libro che veniva sfogliato. Stava leggendo.Non potei resistere alla tentazione: andai sul retro della casa e mi arrampicai fino alla finestra della mia stanza. Non era sul suo letto, ma era rannicchiata sul mio divano. Le ginocchia strette al petto. In mano......non potevo crederci:Cime tempestose. Era bellissima così concentrata. Nulla poteva disturbarla. Ancora non si era accorta di me. Avrei potuto stare li a guardarla per ore, ma mi sembrava irrispettoso, e poi per quanto ne sapevo sarebbe potuta andare avanti parecchio senza mai alzare lo sguardo. Io invece volevo guardarla negli occhi e sentirla parlare. Il suo sguardo e la sua voce mi erano mancati troppo per privarmene ancora. Decisi di attirare la sua attenzione:

Dovrebbero inventare una legge che impedisca alle persone di leggere lo stesso libro piu di diciamo.....cento volte in una anno! Tu a che punto sei?Centoventi, centocinquanta??”

Al suono della mia voce aveva alzato di colpo lo sguardo dal suo libro, tanto velocemente da farlo cadere,i batti del suo cuore erano aumentati a dismisura. Sembrava impazzito. Il suo viso passò dallo stupore ,al disappunto, al divertimento, in così poco tempo e in un modo così buffo, che non potei trattenere un sorriso. Era adorabile!

E' maleducato spiare. Non te l'anno detto?”

Ma io non ti stavo spiando!Spiare implica lo stare nascosti, io invece me ne stavo qui in piedi a guardare. Non è colpa mia se sei così straordinariamente distratta!”

La vidi alzare gli occhi al cielo! Sapevo quanto le davo sui nervi quando volevo fare il saccente! Ma non riuscivo a immaginare niente di più divertente della sua espressione arrabbiata!

Se lo dici tu!”

Piuttosto...Cime Tempestose? Cos'è una specie di dipendenza?”

Ti diverti a prendermi in giro vero?”

Giusto un po'!”

Felice per te!”

Chissà forse esistono riunioni per cime-tempestisti-anonimi?”

Ha finito?”

Dovresti fare una ricerca su internet. Si trova di tutto. Magari esiste una associazione!”

Quando hai finito fammi un fischio!”

D'accordo vorrà dire che mi informerò personalmente, poi ti farò sapere!”

Sembri Jacob!”

Non c'è bisogno di offendere!Messaggio recepito:la smetto!”

Ti ringrazio. Allora che fai qui? Credevo che avessi detto che ahaaaaaaaaa, ops scusa sono un po stanca! Non volevo sbadigliarti in faccia!” Che tenera era diventata tutta rossa.

Cos'hai? Sei stanca?”

Un po'. E' stata una giornata.....impegnativa. E da quando ho saputo di...bhe non ho dormito molto in questi giorni. Saltavo in piedi al minimo rumore!”

Mi dispiace!”Era vero. Poverina, chissà come si era spaventata al pensiero che qualcuno la stesse cercando per farle del male. Non doveva essere una cosa facile da sopportare.

Posso aiutarti in qualche modo? Vuoi che chieda a Carlisle qualcosa per aiutarti a dormire!”

No. Non serve. Poi sai che io e i medicinali non siamo grandi amici!”

Si , mi sembra di ricordare. Cosa posso fare allora?”

Be...”La vidi arrossire violentemente. Perchè arrossiva? Non mi sembrava di aver detto qualcosa di male. Cosa aveva?

che cosa c'è? Stai male?

NO!”

Allora cos'hai?”

Distolse lo sguardo. Sembrava guardare ovunque tranne che nella mia direzione. Si stava torturando un labbro. Odiavo non conoscere i suoi pensieri!

Bella, mi sembrava avessimo concordato che dovevamo provare a essere amici. Quindi puoi dirmi quello che vuoi. E...per favore.....smettila di torturarti il labbro o sanguinerai....allora si che avremmo un problema!”

Ops. Scusami!”

Non preoccuparti. Allora mi dici cos'hai.......per favore?”

Ecco forse riuscirei a dormire meglio se.....ecco se, magari qualcuno.... come.....un amico.....potesse restare qui.....stanotte....con me!!”

Un amico? Aspetta.....io ero suo amico!.............OH.









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Capitolo 19
*** Capitolo 18 ***


Capitolo 18

Pov Bella



Non potevo credere a quello che era uscito dalla mia bocca!

Gli avevo esplicitamente chiesto di restare a dormire con me. Ovviamente, IO avrei dormito.......LUI......no.

Il modo in cui reagi però mi confuse: nulla.

Non si muoveva. Non parlava. Aveva persino smesso di respirare.

Non dovevo farlo.

Che stupida.

Un ricordo entrò prepotentemente nella mia mente:

Mi hai spiata?”

Cos'altro c'è da fare, di notte?Sei interessante quando dormi. Parli nel sonno”

No!”

Sei tanto arrabbiata con me?”

Dipende!”

Da...”

Bella?”

Da quel che hai sentito!”

Hai pronunciato il mio nome”

Bella?”

Tante volte?”

Quante sarebbero precisamente "tante"?”

Oh, no!”

Non prendertela con te stessa. Se fossi capace di sognare, sognerei te. E non me ne vergogno”

Bella?”

La sua voce mi riportò bruscamente alla realtà. Si era ripreso.

Si? Si. Scusami.” Mi uscì una risata. Sembro finta persino alle mie orecchie.

Bella, per quello che hai detto.....io.....”

Oh.........lascia stare Edward. Stavo scherzando!” Codarda fino al midollo.

Come.....?”

Ma certo......io......ti prendevo in giro!” Inventane un altra Bella! Questa fa acqua da tutte le parti! Purtroppo per me, non ero un vampiro e la mia mente non elaborava così in fretta da inventarsi qualcosa di meglio.

In giro.......” La sua faccia sembrava sorpresa. Ma non sembrava mi avesse creduto. In fondo non ero mai stata capace di raccontare una bugia decente. Specialmente a lui.

Mi alzai dal divano e mi diressi verso il letto. Tutto, pur di non farmi guardare in faccia. Finsi di trafficare con le coperte per continuare a dargli le spalle e non essere costretta a guardarlo negli occhi.

Edward, sono molto stanca e ho sonno. Quindi se non ti dispiace.....”

Bella.....”era solo un sussurro. Lo udii appena.

Per favore Edward. Buonanotte.”

Buonanotte.”

Un fruscio. Mi voltai: ero sola.

Come avevo potuto essere così stupida. Come avevo potuto umiliarmi così. Che vergogna.

Se dovesse diventare...... troppo, sono convinto che riuscirei ad andarmene..........”

Allora non andartene”

Sono d'accordo”

In questi anni, avevo ripensato più volte a quella notte, a quelle parole. Una parte di me le aveva collegate al suo allontanamento. Ovviamente era la mia parte romantica e sognatrice. Quella razionale si rendeva conto che ,molto probabilmente, Edward, aveva semplicemente aperto gli occhi sulla persona che aveva davanti e se l'era data a gambe.

La voglia di piangere si faceva sempre più forte. Mi opprimeva come un macigno che spingeva sulla mia anima affinché liberasse il suo dolore.

Stavo quasi per cedere al pianto,quando qualcuno bussò alla porta della “mia” stanza. Non capivo chi poteva essere. Sicuramente non Edward. Non dopo la mia scenata di poco prima. Forse Alice? Era sparita, senza una spiegazione, dopo avermi accompagnata nella stanza di Edward. Non era più tornata. Magari voleva scusarsi per avermi mollata così. Ma, ripensandoci, non era da Alice bussare. Lei si sarebbe semplicemente precipitata nella stanza, pronta a intontirmi con uno dei sui monologhi. Forse Esme?Magari voleva darmi la buonanotte! Era sempre così dolce.

Andai ad aprire. Rimasi un po sconcertata.

Rose” Sembrava quasi una domanda. Ma ero stupita. Era l'ultima persona che mi sarei aspettata.

Ciao Bella. Posso Entrare?” Ed era anche gentile. Strano. Non era mai stata gentile con me. Anzi di solito era a malapena educata. Visto che non rispondevo, aggiunse:

Se ti disturbo, posso tornare un altra volta!”

Cosa? No, no. Scusami Rose. Sono solo sorpresa, ecco tutto. Certo che puoi entrare! Vieni pure!”

Mi scostai per farla passare. Probabilmente tra poco avrebbe visto uscire del fumo della mia testa. Il mio cervello lavorava furiosamente per trovare una spiegazione alla sua presenza li.

Ti chiederai che ci faccio qui?”

Ehi , credevo che Edward fosse l'unico capace a leggere nel pensiero!”

E' così. Ma la tua faccia è piuttosto eloquente!”

Perdonami. Ma non mi aspettavo proprio una tua visita. Insomma, converrai con me che i precedenti non sono dei migliori.”

Hai ragione, sono qui anche per questo in effetti, ma soprattutto perchè vorrei parlarti, e chiederti una cosa.” Avevo la sensazione che la conversazione non mi avrebbe fatto impazzire. Ero seriamente preoccupata per quello che doveva chiedermi. Cosa poteva volere Rosalie Hale da me?

Ti ascolto.”

Lo so che mi sono sempre comportata male con te, e me ne scuso. Avrei dovuto provare a essere più gentile con te!Mi dispiace per il mio comportamento!”

Rose, non ce ne bisogno,davvero. Non devo piacerti per forza!”

Fammi finire, ti prego!”

Probabilmente quello che sto per dirti, mi creerà parecchi problemi ma non importa. E' giusto che tu sappia la verità!”

Quale verità?” Di che diavolo stava parlando? Non ci stavo capendo niente.

Bella, mio fratello è un idiota!”

Eh? Tutto qui? Era questa la grande rivelazione? Comunque non ero d'accordo con lei. Edward non era un idiota. Io invece....

Scusa ma non ti seguo!”

Scommetto, che quel giorno nel bosco, ti ha detto cose del tipo......”io non ti amo” o “non sei adatta a me”e ancora” mi dispiace di non averlo capito prima” e eccetera eccetera! Mi sbaglio forse?”

No direi di no! Direi che ci sei andata molto vicina. Ma non capisco dove tu voglia arrivare?”

Bella. Sai cosa ha fatto Edward negli ultimi cinque anni?”

Ne avevo una vaga idea. Ma preferivo non pensarci la cosa mi feriva troppo. Meglio restare vaga. Ma quando provai a rispondere, non riuscii ad emettere alcun suono.....avevo paura di aver capito dovo volesse arrivare e non volevo crederci. Deglutii, anche se avevo la bocca secca e riprovai:

Rose, per favore......dimmi dove vuoi arrivare.”

Bella. Quel giorno fu anche l'ultimo in cui vidi mio fratello. Fino a pochi giorni fa, prima che Alice avesse quella visione, Edward si trovava in un posto sperduto del sud-America. E' sempre rimasto li, per tutto questo tempo. Sai a far cosa? Niente! Ha passato ogni minuto di questi cinque anni a tormentarsi di averti perso. Di averti lasciato andare. Ad aspettare che il tempo passasse. Così tu saresti cresciuta, avresti vissuto la tua vita felice, e infine, dopo sessanta-settantanni ti saresti spenta, e finalmente anche lui ti avrebbe seguita!”

Assurdo. Era tutto assurdo. Quello che diceva non aveva il minimo senso. Non riuscivo a crederci. Non volevo crederci. NO.

Mi sentii scuotere per le spalle. Non mi ero resa conto che avevo iniziato a scuotere la testa con forza e che le lacrime scorrevano sul mio viso, senza che sapessi quando avevano iniziato a farlo.

Bella, Bella. E' la verità. E dentro di te lo sai. Sai che quello che dico è vero!”

Ma allora,lui....lui......” Non potevo dirlo. Non riuscivo.

Si Bella. Si. Lui TI AMA!”

Mi ritrovai sul pavimento a piangere. Scossa dalla forza dei singhiozzi!Non riuscivo a pensare. Non riuscivo quasi a respirare. La stanza girava in maniera veloce intorno a me. Non cappi più cosa stesse succedendo intorno a me.sentivo delle voci. Dei ringhi. Ma non capivo cosa dicevano o a chi appartenevano. Poi a un tratto, dopo non so quanti minuti o ore, sentii due braccia fredde avvolgermi da dietro. Mi rifugiai in quell'abbraccio.

Mi raccomando RECENSITE!!! Voglio sapere cosa ne pensate! Anche le critiche costruttive saranno bene accette!!!!

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Capitolo 20
*** Capitolo 19 ***


Capitolo 19

Pov Bella

Mi sentivo completamente intontita. Ero sicura al 99,99% che fossi in un letto. E che non fossi sola. Avevo dormito? Non ricordavo di essere andata a letto. Che ora era? Era già mattina?

Cercai di rimettere in ordine le idee.

Luce. Coperte. Freddo. Braccia.......Braccia?

Scattai in piedi come una molla. Divincolandomi da quell'abbraccio. Immediatamente quelle stesse braccia mi lasciarono andare. Mi voltai per vedere a chi appartenessero.

Ero senza fiato.

Due paia di occhi castano-dorati, mi fissano attentamente. Nel profondo si scorgeva un strato di preoccupazione e.......sentimento.

Edward mi guardava, come se cercasse di leggermi dentro. Avvampai. Che ci faceva Edward nel mio letto? Da quanto era li? E perchè mi guardava in quel modo? Da quanto tempo mi teneva fra le braccia?La testa mi scoppiava. Troppe domande.

Mi guardai. Ero vestita come il giorno prima. Cercai d fare mente locale. Vediamo. Io che leggo......Edward che mi interrompe.... Edward che mi prende in giro.....Io che gli chiedo di restare....e...ah si, poi ritratto....e......che altro.......la porta......Rose....e......oh! Si, ora ricordo. Credo. No. Non può essere.

Edward mi sta ancora guardando.

Non è stato un sogno, vero? E' successo veramente.”

Temo di si. Mi dispiace!”

Perché sei qui adesso?”

Mi hai fatto preoccupare. Non ti svegliavi più. Hai dormito dodici ore lo sai? E' quasi mezzogiorno e.......”

Smettila!”

Bella......”

NO. No. Sta zitto! Voglio solo sapere se quello che ha detto Rose è la verità!”

Bella ascolta io....”

Rispondi e basta Edward! E' semplice: si o no?”

E' complicato...”

SI O NO??

.......si......”

Non riuscivo a crederci. Perché?

Come hai potuto farmi una cosa del genere?”

Bella, ti prego........io volevo solo proteggerti!” Mi guardava negli occhi, la voce tremante, come se un magone che non poteva sfogare gli si fosse fermato in gola.

Alzò la mano, in un gesto che riconobbi subito. Lo faceva sempre. Mi scostava una ciocca di capelli dal viso,poi scendeva sulla guancia in una carezza. Quel semplice gesto per noi valeva più di mille parole. Ma mi scostai.

Lo vidi sospirare, richiuse la mano in un pugno, che lasciò cadere sulle coperte. Sapevo che quel mio rifiuto lo aveva ferito, ma non era niente rispetto a ciò che provavo io.

Vuoi che me ne vada?”

Mi alzai dal letto facendo volare via le coperte. Ero seriamente irritata.

AH! Adesso posso scegliere qualcosa?” Mi stavo comportando da immatura. Lo sapevo. Ma invece di smettere rincarai la dose:

Avresti dovuto darmela cinque anni fa la possibilità di scegliere!”

Hai tutto il diritto di avercela con me. Ma davvero, ero sicuro fosse la cosa migliore.”

La cosa migliore..........tu non sai cosa ho passato!”

Jacob me ne ha dato un'ampia visione. Vederti cosi.....attraverso i suoi occhi.............non mi perdonerò mai per il male che ti ho fatto. Mai.”

Sicuro? Perché, “mai”, per un vampiro è un tempo molto lungo. O forse per “mai” intendi sessanta-settantanni?”

Le parole di Rose mi ritornavano alla mente una alla volta. Sapevo che era sincera. Lo era sempre stata. Ma io volevo sentirmelo dire da lui. Solo così ci avrei creduto davvero. Spalancò la bocca. Non si aspettava questa reazione da me.....

Mi dispiace, ma lo penso tutt'ora......se tu dovessi morire domani.....io troverei il modo di seguirti.....di questo puoi starne certa! Non posso vivere in un mondo in cui tu non esisti*.”

Allora sappi che sei in ritardo.......una parte di me ha cessato di esistere il giorno in cui te ne sei andato!”

Lo vidi chiudere gli occhi in una smorfia di vero dolore. Il mio cuore perse un battito. Anche lui aveva sofferto. Forse molto più di me. Improvvisamente, in un soffio, spari dalla mia visuale, ma solo per riapparire un istante dopo,in piedi, davanti a me, a pochi centimetri dal mio viso. Lo sguardo nei suoi occhi era di un intensità tale da farmi tremare. Presa da un impulso incontrollabile alzai una mano per accarezzargli il viso, ma non la ritirai, la lascia li , appoggiata alla sua guancia, a bearmi del gelo della sua pelle. Avevo sognato tante volte di poterlo rifare. Anche solo una volta, per goderne a pieno e conservarne il ricordo per sempre. Non credevo che un giorno avrei avuto la possibilità di farlo.

Lui chiuse gli occhi, e abbandonò la testa sulla mia mano. Dopo un tempo che a me parve infinito e contemporaneamente troppo corto torno a guardarmi. I suoi occhi brillavano, di un oro splendente, come mai li avevo visti prima di allora.

Tu non sai quanto mi sei mancata”

Credo di saperlo. Ma mi sei mancato di più tu!”

No, tu.”

Tu!”

Tu!”

Scoppiamo a ridere entrambi. Sembravamo due bambini che litigano per l'ultimo pezzo di torta.

E' bello. Molto più bello di quanto ricordassi!”

Di che cosa parlava adesso? Come sempre non avevo seguito il discorso. Imbambolata com'ero a guardarlo dovevo aver perso qualche battuta.

Che cosa?”

Lui rise: “Sempre distratta eh?”

Scrollai le spalle. “Sai come si dice......il lupo perde il pelo ma non il vizio! Che posso farci?”

Rise di nuovo, scrollando la testa: “Anche questo mi è mancato....”

Poi il suo sorriso si fece furbo. “Anche se avessi girato, questo mondo, altri mille anni non credo che avrei trovato una persona più distratta di te!”

EHI!”

O più permalosa....”

Io non sono permalosa!” Non lo ero davvero. Io non sono permalosa. NO.

O più bella...”

Era tornato serio. E anch'io. Anche se io avevo ricominciato la mia scalata di variazione di colore, verso il rosso acceso. Possibile che mi faceva sempre lo stesso effetto? Ovviamente lui non poteva non notarlo.

Portò entrambi le mani a incorniciarmi il viso,lasciandomi carezze di tanto in tanto, o giocando con una ciocca dei miei capelli. Questa volta non mi scostai.

Ero così concentrata sull'effetto che mi provocava la sua pelle a contatto con la mia che non mi ero accorta che lui intanto si era avvicinato.

Ora c'erano solo pochi centimetri dai nostri volti, sarebbe bastato un soffio per toccarci. Lui fissava le mie labbra come rapito pronunciando in un flebile sussurro il mio nome.

Bella...........Bella............”

Tutto quello che chiedevo in quel momento, era di poter sentire nuovamente le mie labbra sulle sue. Sapevo che tutto quello che lui aspettava era un mio gesto, anche un impercettibile movimento che gli desse il mio tacito consenso. Ma prima c'era una cosa più importante, una cosa che volevo e dovevo assolutamente sapere. Avevamo tante cose da chiarire, ma una su tutte non poteva aspettare.

Edward....”

Si?”

Non te ne andrai mai più , vero? Non mi lascerai un'altra volta?”

Lui sorrise e scosse la testa , poi però qualcosa sul suo viso cambiò, si ritrasse da me come scottato. D'un tratto mi sentii tremendamente sola.

Edward?”



*tratto da New Moon

OK! Vi prego non mi uccidete!!!!Recensite!





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Capitolo 21
*** capitolo 20 ***


Attenzione lettori questo capitolo è a rating giallo-arancione. Anche se la scena non è niente di che, ci tengo a segnalarlo!

Capitolo 20

Pov Bella



Uffa.

Odiavo quando faceva così!

Ero seduta sul divano in camera di Edward, finito ormai in un angolo per fare spazio al “mio” letto. Stavo li da quasi cinque minuti.

Non capivo cosa gli fosse successo. Fino a cinque minuti prima sembrava a posto, poi a un tratto, eccolo allontanarsi e cominciare a fare su e giù nella stanza, torturandosi il cervello con non so quale problema. Come qualsiasi essere umano. Sapevo che di solito quando qualcosa preoccupa un vampiro, questo tende a.....immobilizzarsi, così come è nella sua natura. Edward no. Sembrava in preda a una crisi di nervi.

Me ne stavo li seduta in preda alle mie osservazioni, quando un imprecazione mi fece sobbalzare:

ACCIDENTI!”

D'accordo ora basta. Così avrei rischiato l'infarto.

Edward?”

Niente.

Edward?”

Ancora niente.

EDWARD!”

Si bloccò di colpo e si girò a guardarmi. Sembrava si fosse ricordato della mia presenza nella stanza solo in quel momento.

Si?”

Non vorrei interromperti nel tuo tentativo di scavare un fossato nella stanza semplicemente camminando.....ma......... mi stai rendendo nervosa. Potresti dirmi che succede?”

Si materializzò ai miei piedi, inginocchiandosi su una gamba,e prese le mie mani tra le sue.

Mi dispiace, perdonami, e che.......non so che fare!”

Riguardo a cosa?”

Io e te, Noi......”

Oh. Avrei dovuto immaginarmelo. In fondo IO ero ancora IO. Un fragile, piccola, insignificante umana. Era ovvio che non sapeva bene cosa farsene di me. Doveva essere un gran sacrificio per lui dover stare con me. Il mio odore doveva torturarlo in continuazione. Senza contare che, ovviamente, si sentiva in dovere di stare sempre attento a me, in quanto ero un imbranata di proporzioni cosmiche. Era un miracolo che riuscissi a fare più di quattro metri senza inciampare.

Forse, in una maniera a me incomprensibile, era attratto da me, e questo faceva si che, una parte di lui, volesse stare con me, ma era normale che si chiedesse se ne valeva la pena.

In quel momento la mia autostima, stava toccando i minimi storici. Ma cosa potevo farci, mi sentivo sempre così, vicino a lui, e il fatto che fossi in una casa piena di vampiri, praticamente perfetti, non aiutava.

Oh, capisco.”

Capisci?”

Si, cioè....è......normale! Insomma mi rendo conto che per te deve essere dura....”

Cosa?”

Non devi sforzarti, o sentirti in dovere di stare con me, è ovvio che per te sarebbe più facile non dover stare con me. Non sentirti in colpa per questo......”

Bella...no.....”

Cercava di dirmi qualcosa. Ma io non volevo sentire. Sarebbe stato ancora più umiliante sentirlo dire da lui. Ero perfettamente in grado di umiliarmi da sola. Così continuai con il mio sproloquio:

.......davvero, non devi. E' colpa mia. Mi sono illusa di.....”

Mi ritrovai distesa sul divano. Edward sopra di me. Con una mano si teneva appoggiato al divano per non pesarmi addosso , con l'altra mi stringeva a se, tenendomi per un fianco. Le sue labbra, sulle mie.

Ci misi un istante per prendere coscienza di ciò che stava succedendo.

Edward mi stava baciando.

Un secondo dopo, persi di nuovo la lucidità, troppo impaziente di poter finalmente assaporare di nuovo quelle labbra, che tanto avevo desiderato.

Mi ci volle meno di un secondo, per rendermi conto che era un bacio diverso, un bacio che avevo sempre sognato di ricevere da lui, ma che pensavo non avrei mai potuto avere.

Non era mai stato così. Era sempre cauto, prudente con me. Quando riteneva che diventasse troppo, interrompeva il bacio, allontanandomi da lui con un sospiro.

Questa volta no.

Era un bacio bisognoso. Pieno di desiderio e passione. Scese dalle mie labbra al mio collo, lasciandomi una scia di baci, dolci e appassionati allo stesso tempo.

Ero felice. Finalmente ero di nuovo felice. Edward mi voleva. Mi desiderava. Potevo percepire chiaramente tutto il suo bisogno di me in ogni suo gesto.

Avevamo entrambi il fiato corto. Vittime della passione che provavamo l'uno per l'altra. Non riuscivo a smettere di sorridere. Lui se ne accorse e tornò sulle mie labbra, sorridendo a sua volta. Ci guardammo negli occhi. Felici.

Finalmente sembrava che ogni cosa avesse ripreso il suo giusto posto, nell'ordine delle cose.

Eravamo di nuovo noi.

Di nuovo insieme.

Di nuovo Edward e Bella.

Sfiorò il suo naso contro il mio, lasciandomi poi un dolcissimo bacio.

Ehi” sussurrai.

Ehi” mi rispose lui. La voce bassa e roca. Appoggiò la fronte alla mia.

Rise. “ Mi dispiace di essere stato così......irruento. Ma non sapevo più come farti stare zitta!.......”Rise di nuovo. “E poi.......volevo farlo da quando ti ho visto scendere da quella macchina!”

Nessun problema. Sei vuoi essere irruento ancora un po' fa pure.”

Attenta, potrei credere che fai sul serio e prenderti in parola!”

Mai stata così seria!Prendimi pure in parola!”

Ridemmo entrambi, complici di quel momento.

Si distese accanto a me, ma senza smettere di stringermi, continuando a guardarmi negli occhi.

Sai, non credo sia giusto...”

Cosa?”

Che io sia così felice. Mi hai perdonato, senza che facessi veramente qualcosa per farmi perdonare. Non merito tanto. Non dopo tutto il dolore che ti ho causato!”

Hai sofferto molto anche tu!” Ricordavo perfettamente cosa mi aveva raccontato Rose. Il pensiero del sacrificio che aveva fatto, credendo così di farmi felice, mi faceva stare male. Io non sarei mai stata capace di un gesto simile. Se i ruoli fossero stati invertiti, io non sarei mai riuscita a separarmi da lui di mia spontanea volontà, neanche se avessi pensato che fosse stata la cosa più giusta. Ero troppo egoista, per riuscire a rinunciare a lui.

Credimi, non è la stessa cosa. E' giusto che io soffra.........non dovrei nemmeno esistere......ma che sia tu a soffrire tanto.......non è accettabile!”

Basta. Ti prego. Non voglio parlarne. Non voglio ricordare. Adesso siamo di nuovo insieme, e questo mi basta, per ora!”

Come vuoi.”

Sospirò, alzandosi in piedi e porgendomi la mano, per invitarmi a seguirlo.

Quando la presi però, mi attirò nuovamente a se, facendomi aderire al suo corpo, stringendomi tra le sue braccia. Non riusci a trattenere un sospiro. Lui rise, divertito dall'effetto che mi faceva la sua vicinanza.

Bene, signorina Swan, ora che ho la sua attenzione,sarebbe così gentile da chiudere gli occhi!”

Chiudere gli occhi?”

Rise nuovamente alla mia espressione stupita.

Sfoderò uno sguardo malizioso.“Che c'è ? Non ti fidi di me? Starò al mio posto, promesso. Un vero gentiluomo!”

Alzai gli occhi al cielo.

Divertente!”

Chiusi gli occhi, cercando di immaginare il perché di una richiesta così strana.

Non ne ebbi il tempo.

In un solo istante mi sentii sollevare da terra, a una velocità niente affatto umana. L'istante dopo, l'aria fredda di Forks, mi attraversò come un onda.

Riconobbi subito la sensazione. Era qualcosa di familiare. Come l'odore del caffè che ti sveglia la mattina, o il profumo delle lenzuola appena lavate sulla pelle. Una di quelle sensazioni che ti fa sentire a casa. In quel momento però, era un'altra sensazione che sentivo, ma altrettanto familiare. Era la sensazione della libertà.

Stavamo correndo.

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Capitolo 22
*** Capitolo 21 ***


Capitolo 21

Pov Bella


Eravamo arrivati nella radura. La nostra radura. Alla vista di quel posto, ero stata travolta da un mare di ricordi.

Non avere paura

Prometto... giuro che non ti farò del male

Non avere paura”

Quel posto sembrava esser rimasto immutato nel tempo. Esattamente come nei miei ricordi. Esattamente come Edward.

Non c'è dubbio, è una paura legittima, voler stare con me. È tutto fuorché una scelta vantaggiosa...

...Avrei dovuto lasciarti perdere tempo fa,

dovrei lasciarti, adesso. Ma non so se ci riuscirei”

Non voglio che tu mi lasci”

Il che è precisamente la migliore ragione per andarmene. Ma non preoccuparti, sono una creatura essenzialmente egoista. Desidero troppo la tua compagnia per comportarmi come dovrei”

Mi accigliai al ricordo di quelle parole. Fissavo un punto davanti a me , senza davvero guardare qualcosa. Rivedevo noi. Io, goffa e impacciata, proprio come adesso, ma con i lineamenti da bambina, che caratterizzavano i lineamenti del mio volto. Lui, esattamente come ora, il vampiro. Fiero. Glorioso. Immutato.........Tormentato. Intenta a rivivere quei momenti con lui, ci misi un po' ad accorgermi del suo sguardo su di me. Sembrava felice e preoccupato. Le due cose insieme. Non saprei dire quale delle due cose prevalesse sull'altra. Ma anche se non lo voleva dimostrare, potevo scorgere ancora un profondo strato di inquietudine nei suoi occhi.

Sospirai.

Che cos'hai?”

Mi strinsi nelle spalle, scuotendo la testa.

Odio non sapere cosa ti passa per la testa!”

mmm.....l'ho già sentita....”

Cosa pensi?”

Sto cercando di capire cosa sei”

Hai una teoria?......Non me la vuoi dire?”

Troppo imbarazzante”.

È una grossa frustrazione, lo sai?”

Sorrise insieme a me. Probabilmente sapeva a cosa mi riferivo. Ruotai su me stessa per dare ancora un occhiata a quel posto.

E la cosa più bella che abbia mai visto.” dissi. Più a me stessa che a qualcuno. Mi mancò il respirò quando sentii le mani di Edward che mi afferravano i fianchi.

Dolcemente mi abbracciò, rimanendo alle mie spalle e facendo scontrare la mia schiena con il suo petto. Feci passare le mani sulle sue braccia per stringerlo a mia volta. Lui affondò il volto nel mio collo e inspirò a fondo.

Mi permetto di dissentire” sussurrò.

mmm.....”

Mi baciò il lobo dell'orecchio “ Sei TU la cosa più bella che abbia mai visto.”

Mi voltai verso di lui rimanendo comunque nel suo abbraccio.

Quello che hai da dirmi non mi piacerà vero?”

Fece un respiro profondo guardandomi dritto negli occhi. Sembrava che qualcosa lo tormentasse così in profondità da non riuscire più a tirarlo fuori.

Abbassò lo sguardo e scosse la testa.

Gli presi il volto tra le mani:“Edward.......qualsiasi cosa sia la supereremo. Insieme.”

Credo che questa volta non sarà possibile Bella.”

Cosa? Che vuoi dire? Perché?”

Spostò lo sguardo da me alla radura.

Non posso crederci.....non è giusto! Non ora che ti ho ritrovata.”

Di cosa parli Edward?....Dimmelo....ti prego!”

Bella,io......dovrò andarmene....per sempre...”

Mi sembrò che il tempo si fermasse. Le sue parole rimbombavano dentro di me, sconvolgendomi come se la mia anima subisse mille docce gelate tutte insieme.

Co-cosa? Ed- Edward?”

Lui mi riprese di nuovo tra le braccia.

Ti prego Bella. Ascoltami. Ascoltami bene. Perché ho paura della conclusione a cui la tua mente sta arrivando...”

Riuscii a parlare a malapena“Tu. Vuoi. Lasciarmi....”

NO!MAI!....Sapevo mi avresti frainteso. Pensi che potrei ripetere questo errore una seconda volta?”

Ma allora......perchè?Non capisco.”

I Volturi Bella. Io ho infranto le regole. C'è un duro prezzo da pagare per questo. Ma non posso permettere che ti facciano del male. Così avevo pensato un piano....”

Quale piano?”

Aro ama collezionare vampiri con “doti particolari” per inserirli nella sua guardia.....”

Cosa centra questo con noi?”

Non può costringere nessun vampiro ad unirsi alla sua famiglia ma...........accetta volontari!”

Dove cerchi di arrivare?”

Il piano prevede che io mi offra spontaneamente per unirmi a lui e in cambio risparmierà te....e la mia famiglia.”

NO! NO! No no....!!!

Ti prego....non fare cosi......”

Non te lo permetterò! Non possiamo separarci di nuovo!”

Bella, credimi, vorrei ci fosse un altra soluzione! Non sai quanto. Ma è l'unico modo che ho per salvarti. E per salvare anche la mia famiglia!”

Troveremo un'altra soluzione. DEVE esserci un altro modo.”

Non c'è Bella!”

E la tua famiglia è d'accordo con te? Impossibile!”

No. Loro non lo sanno. Non lo sa nessuno........tranne Alice.”

E' per questo che è arrabbiata con te vero?”

Anche.”

E che altro?”

Ha avuto una visione: Il mio piano avrà successo. Questo la sconvolge ancora di più.”

Non potevo credere a ciò che avevo sentito. Continuavo a rivivere nella mia testa i minuti appena passati, come il peggiore degli incubi.

Era iniziato come un sogno....

Dobbiamo parlare con la tua famiglia. Insieme penseremo a qualcos'altro.”

Dovrò dirglielo prima a poi. Ma no credo ci sia un'altra soluzione. Non una in cui nessuno si faccia male.”

Anche con questa soluzione qualcuno si farà male: IO!

Bella.....”

NO Edward! Ascoltami! Sono disposta a venire con te piuttosto! Non mi separerò una seconda volta da te! NO. Non sopravviverei questa volta! Sarà meglio che tu lo capisca! IO. Non. Ti. Lascio! Punto.”

Calmati ti prego. Va bene. Sarà meglio inventarsi qualcosa in fretta allora. Ci rimangono solo tre settimane.”



D'accordo! Anche questo cap è concluso. In sospeso direte voi! Come sempre.

Intanto mi scuso per aver risposto in ritardo alle recensioni, ma ho avuto mille cose da fare e in più mi sono presa un virus intestinale che non mi ha dato pace! Quindi perdonatemi!

Piccolo spoiler: Bella ha già un'idea in testa, ma aspetterà di essere davanti a tutta la famiglia per rivelarla a Edward!Saranno tutti d'accordo o quasi!

Cosa sarà?

Fatemi sapere e recensite!

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Capitolo 23
*** Capitolo 22 ***


Capitolo 22

Pov Edward



Stavo imbrogliando.

Correvo più veloce di quanto ero solito fare quando c'era lei. Mi piaceva sentirla stringersi a me, con tutte le sue forze, per paura di cadere. Era così dolce. Si aggrappava alla mia schiena e nascondeva il volto nel mio collo. Non voleva ammettere di avere paura. Era così coraggiosa. Il suo respiro su la mia pelle era una sensazione straordinaria.

La mia Bella.

Mi sembrava impossibile che potessi considerarla di nuovo mia. Era successo tutto così in fretta. Fino a ieri ero convinto che sarei riuscito a stare alla larga da lei, avevo persino in mente un piano. Peccato che non avevo considerato Rosalie.

Quello che era stata capace di fare la sera precedente aveva dell'incredibile.

Avrei dovuto prevederlo. I suoi pensieri non mi erano stati chiari per tutto il giorno. Era ovvio che stesse cercando di nascondermi qualcosa, ma non avevo fatto attenzione. Ero troppo preso dall'arrivo del mio angelo, per concentrarmi su altro. E così, lei, capendo la mia distrazione, ne aveva approfittato e si era precipitata in camera mia per raccontare tutta la verità a Bella.

Secondo lei avrei dovuto esserle grato.

Certo. Peccato che Rosalie aveva dei modi degni di un elefante in un negozio di cristalli. Il modo in cui aveva inondato Bella di informazioni, l'aveva quasi fatta collassare dallo shock.

Quando mi accorsi di quello che stava succedendo, mi ero precipitato nella stanza. Ma ero arrivato tardi. Bella era caduta sul pavimento, piegata sulle ginocchia, in preda ai singhiozzi, il volto inondato di lacrime. Era così sconvolta che credo non si sia accorta nemmeno della mia presenza o di quello che le succedeva intorno.

Alla vista di Bella in quello stato, e di Rosalie con quell'espressione soddisfatta sul volto, ero andato fuori di me. Ci era mancato poco che le staccassi la testa dal collo. Solo Emmett la aveva salvata. Era arrivato giusto un secondo prima e si era messo tra noi. Sapeva che ero furioso. Rosalie non aveva il diritto di fare quello che aveva fatto. Non erano affari suoi.

Secondo il suo punto di vista,invece, lo erano eccome.

La cosa che più mi lasciava perplesso, era che il resto della mia famiglia sembrava d'accordo con lei. Sopratutto dopo l'arringa che mi aveva rifilato:

Mi dispiace Edward ma qualcuno doveva pur farlo! Sono stufa di subire le tue decisioni! Hai portato questa umana nella nostra vita e poi l'hai portata via. Non puoi fare entrare e uscire le persone dalla nostre vite a tuo piacimento! Sei un egoista. TU hai deciso che non potevate continuare la vostra storia........Volevi essere altruista? Bugiardo! Volevi solo soddisfare IL TUO EGO!!! “ O guardatemi sono Edward, sono buono, amo così tanto questa umana che rinuncio a lei!” ma per favore Edward! TU hai deciso perchè TU pensavi che fosse la cosa migliore per TE, infischiandotene dei NOSTRI e dei SUOI sentimenti! Hai fatto soffrire Esme e Carlisle perché TU gli hai tolto una figlia; Emmett e Alice perché TU gli hai tolto una sorella; Jasper, perchè con il TUO comportamento lo hai fatto sentire in colpa! E me, perchè TU, MIO fratello, MI hai abbandonata! Senza contare che per anni ho dovuto subirmi i musi lunghi di tutti!! Quindi ,adesso, se speri che mi scusi per quello che ho fatto ti sbagli di grosso, non lo farò, perché non ho nulla per cui scusarmi! IO ho fatto solo quello che avresti dovuto fare TU! Ma che non avresti mai avuto il coraggio di fare, perchè per TE scappare è stato più facile che affrontare le conseguenze e lo avresti fatto ancora! Alice me lo ha detto! Bella è mille volte più coraggiosa di te!! ”

Ero senza parole. Aveva detto tutto in fiato. Fortunatamente non aveva bisogno respirare!

Quello che però mi aveva sconvolto di più era la sofferenza che traspariva dalle sue parole!

Bella si era addormentata tra le mie braccia, stremata dai singhiozzi. Probabilmente non si era nemmeno resa conto che la stessi abbracciando, ma era così sconvolta che si era lasciata consolare da quelle braccia che la sostenevano, senza rendersi conto a chi appartenessero. Così l'avevo sollevata e messa sul letto. Volevo allontanarmi, in modo che potesse riposare meglio e non sentire freddo. Ma si era aggrappata alla mia camicia, con tanta forza da avere le nocche bianche, e non ero riuscito a liberarmi dalla sua presa ferrea. Non che mi fossi sforzato più di tanto per riuscirci . Così mi ero semidisteso sul letto acconto a lei, l'avevo avvolta nelle coperte, non senza difficoltà,e l'avevo ripresa tra le braccia, tendola stretta. Volevo che anche nel sonno sapesse che ero li con lei. Che non era sola. Rosalie le aveva rivelato i miei sentimenti. Ormai non avevo più niente da nasconderle. Non avevo motivo di stare lontano da lei.

La mia famiglia mi osservava in silenzio e dai lori pensieri capii che la pensavano esattamente come Rose, anche se non avrebbero mai fatto quello che aveva fatto lei. La sfuriata di mia sorella li aveva attirati tutti nella stanza e ora aspettavano che fossi io a dire qualcosa.

Allora è così. Siete tutti d'accordo con lei.”

Figliolo, so che pensavi che lasciare Bella alla sua vita fosse la cosa migliore che potessi fare per lei, ma, quello che Rose vuole farti capire, e che forse avresti dovuto prendere questa decisione quando ancora non le avevi confessato i tuoi sentimenti e la tua identità , e di conseguenza anche la nostra. Ma hai deciso di rischiare, e così facendo hai preso delle responsabilità nei confronti di Bella e dei nostri. Responsabilità a cui sei venuto meno andandotene.”

Mi spiace Carlisle io.......” cosa? Non lo sapevo. Ero d'accordo? Non ero d'accordo? Aveva ragione? Ero confuso. Non sapevo più cosa dovevo fare. Non sapevo più cosa fosse giusto o sbagliato.

......non volevo far soffrire nessuno.....”

Lo so figliolo, ma guardala....” si era avvicinato per appoggiarmi una mano sulla spalla “ sta soffrendo molto....lei ti ama Edward, è palese. Prendi la decisione giusta. Non potete stare separati. C'avete provato, ma è ovvio che non funziona. Sii sincero con lei e con te stesso. Il resto verrà da sé.”

Nessuno disse più nulla. Non c'era più nulla da dire. Uscirono tutti, lasciandomi solo nella stanza. Solo con i miei pensieri a tenermi compagnia e con il mio dolce, fragile, amore, tra le braccia, a scaldare e a riempire di gioia il mio cuore muto.



Pov Bella



Come siamo silenziosi.”

Come?”

Eravamo appena arrivati di fonte a Villa Cullen. Tra noi e la porta restavano solo pochi metri. Edward era stato zitto per tutto il tragitto. Mi era sembrato strano. Di solito si voltava in continuazione per chiedermi se stavo bene, o per prendermi in giro quando era chiaro che non stavo bene. Questa volta no. Non aveva mai parlato, non si era ma voltato. Si era limitato a correre stringendo la presa su di me di tanto in tanto. Anche ora non mi stava ascoltando.

Sei silenzioso. Tutto a posto?”

Si scusami, ero solo perso nei miei pensieri”

A cosa pensavi?”

Si era avvicinato , mettendosi di fronte a me, abbassandosi fino ad arrivare con la testa alla mia altezza. Era vicinissimo. Per un attino mi mancò di nuovo il respiro. E il mio cuore aveva già cominciato a fare le capriole. Lui se ne accorse subito e sorrise. Sapeva che credevo mi stesse per baciare e ne approfittò per prendermi in giro: Si avvicinò fino quasi a sfiorarmi le labbra poi però mi diede un buffetto sul naso ridendo:

Non ti hai mai detto nessuno che fa male essere troppo curiosi?”

Uffa. Possibile che riuscisse sempre a farmela?

Incrociai le braccia sul petto cercando di ricompormi.

Detto da te è quasi comico! Non sono io quella che sbircia nelle menti altrui!”

Già. Peccato che l'unica in cui vorrei sbirciare non mi è accessibile!”

Fortunatamente!”

mmmm.......mi nascondi qualcosa?”

Forse!”

Cosa? Perchè? Riguardo a cosa?”

AH! Visto? Sei molto più curioso di me! Tu non puoi sopportare di non sapere! E allora?”

Allora cosa?”

Me lo dici o no?”

Cosa?”

EDWARD! Smettila di prendermi in giro! Guarda che se non me lo dici è come se ammettessi che è qualcosa di brutto! Mi fai preoccupare! Vuoi farmi preoccupare?”

Sospirò alzando gli occhi al cielo.

Sei peggio di Alice!”

Scrollai le spalle in risposta. Non mi importava.

Vuoi sapere a cosa pensavo?”

Annuii.

Lui fece un sorriso. Un sorriso da togliermi il fiato. Poi lentamente, squadrandomi da capo a piedi, si avvicino a me. Posò entrambe le mani sui miei fianchi e mi attirò a se.

Mi bacio. Di nuovo. Un bacio vero. Come questa mattina. Dopo qualche secondo si staccò da me. Ma solo per avvicinare le labbra al mio orecchio.

Ecco a cosa stavo pensando!” alitò. Il suo respiro freddo mi provocò un brivido di piacere che mi arrivò fino alle punte delle dita dei piedi. Stavo letteralmente andando a fuoco. Il sorriso divertito stampato sulla sua faccia la diceva lunga a proposito del colorito che dovevo aver preso.

Sei sleale!”

Lo so. Ma non ho saputo resistere.”

Scoppiamo a ridere entrambi , presi da quella piccola bolla di felicità che stavamo vivendo.

Come al solito però, non durò molto.

Vidi il suo volto piegarsi in una smorfia e voltarsi di scatto verso la casa.

Edward, che succede?”

La sua espressione divenne da prima incredula poi estremamente arrabbiata. Voltò la testa verso di me e puntò gli occhi dritti nei miei. Non un briciolo dell'emozione che avevamo vissuto un attimo prima era rimasta sul suo volto. La mascella era serrata e i muscoli tesi.

Bella.” Lo disse a denti stretti , quasi come se pronunciare il mio nome lo facesse soffrire.

Che succede Edward! Dimmelo!”

Il suo sguardo, il suo volto, il suo corpo, tutto di lui si indurì ancora di più.

No. Dimmelo TU!”

Come? Che significa?”

Dimmelo Bella!! Dimmi perchè Alice ha appena avuto una visione di te su un areo diretto in Italia!”

O-o.



Allora che ne pensate?

Spero vi piaccia!

Ne approfitto per rispondere qui alle recensioni del capitolo precedente, visto che più o meno avete avuto tutte la stessa idea:

Recensioni cap 21:

moulianrouge :ciao questa storia e molto bella,penso che bella voglia farsi trasformare cosi il problema e risolto credo.cmq spero di laggere al piu presto il seguito sono molto curiosa.....

antonella64 :questa volta bella e' piu' matura, piu' sicura di se stessa e sa quello che vuole, nn che prima nn lo fosse ma era piu' giovane ed ingenua e penso proprio che vuole essere trasformata vero?

tulipano nero :secondo me chiederà di essere trasformata così i volturi non avranno da ridire. complimenti il capitolo è molto bello.

Angy Pattz :ehehehe. vorrà trasformarsi. lo ha sempre voluto e sempre lo vorrà. :D aspetto il prossimo :*

giova71:mm lo sapevo io che la portava nella radura solo x parlarle del suo infallibile piano, beh mi sà tanto che mi piacerà parecchio l'idea di bella, scommetto che andrà lei dai volturi vero????? mi sà tanto che il bello deve ancora venire vero???????? UN bacione grandissimo ciao *___* ps: guarisci pesto. ciao

Pink_lemon : Salveee ! ok, mi scuso per non aver commentato lo scorso capitolo (oramai io ho un appuntamento fisso con i tuoi capitoli ;) ) e che non ho avuto molto tempo ma ti lascio una mia opinione qui ! Allora riguardo al capitolo precedente avrei voluto un tantino picchiare Bella , per il suo facile perdono nei confronti di Edward, cazzo io lo avrei picchiato ( cioè magari mi sarei rotta le mani , ma .... bho ) Vabbe ovvio che quando ami ancora una persona la tentazione è forte, ma almeno tienilo un po' sulle spine, cioè anche lui vuole essere punito ... BHA !! comunque forse sono troppo mmm vendicativa ?!XD passiamo a questo capitolo - ma a questi due non va mai bene nulla? 5 minuti di pace no???- (mio pensiero mentre leggevo) e ancora - riusciranno mai a godersi il loro ritrovato amore?- aah! Bhe spero le cose si risolvano per i nostri due piccioncini !!!

Risposte:

In effetti l'idea di trasformarsi non è sbagliata, solo che la vuole applicare in maniera un po' di versa. Scusate lo so ho la mente un po' malate! Comununque GRAZIE A TUTTE per i complimenti, e per dedicare un po' del vostro tempo non solo a leggere il capitolo ma ancge a recensire! Grazie!!!!!Lo apprezzo tantissimo! GRAZIE!!!!!

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Capitolo 24
*** Capitolo 23 ***


Piccolo avviso: Scena strappalacrime (almeno secondo me!). Preparate i fazzoletti. AHAHAH!

Vi prego continuate a recensire!! Ditemi cosa ne pensate! Grazie in anticipo!! Buona lettura!

Capitolo 23

Pov Bella



Ti prego, non giungere a conclusioni affrettate!”

Lo vidi prendere un lungo respiro. Strinse gli occhi, come faceva sempre quando cercava di mantenere il controllo delle sue emozioni, poi tornò a guardarmi.

Va bene. Ma allora dimmi tu che significa, perché io non voglio nemmeno pensarci!”

Credo di capire perchè Alice ha avuto quella visione, ma.......adesso entriamo,ci staranno aspettando.....”

Bella....” m'interruppe, di nuovo agitato.

Dopo ti dirò tutto. Promesso. Ma ti prego prima entriamo.”

Mi prese per mano e annui.

Appena varcammo la soglia di casa, ci ritrovammo gli occhi di tutti addosso. I loro sguardi passavano dalle nostre mani intrecciate ai nostri volti. Era ovvio che sapevano già tutto,e erano felici che io e Edward ci fossimo ritrovati. Esme sembrava la più felice di tutti. Il suo sorriso era a dir poco radioso. Si avvicino a noi, commossa, e ci strinse entrambi nel suo abbraccio.

Finalmente. Non sapete quale gioia sia per me vedervi di nuovo insieme...... e felici”

Edward sorrise stringendomi ancora un po' di più la mano. Poi si rivolse di nuovo verso la sua famiglia:

Come sicuramente già saprete, Bella mi ha concesso il suo perdono, anche se sono io il primo ad ammettere di non meritarlo, non posso nascondere la mia felicità per la sua scelta. Questa volta non commetterò più l'errore di cinque anni fa. Finchè lei mi vorrà , finchè me lo concederà le resterò accanto , perchè la Amo, e non c'è niente che io desideri di più al mondo di stare con lei.”

O mio dio. Era la cosa più bella che avessi mai sentito pronunciare in tutta la mia vita. Se solo la cosa non mi avesse fatto vergognare più di quanto non stessi già facendo, avrei pianto. Mi Amava. Non c'è lo eravamo ancora detti, da quando ci eravamo ritrovati. A quel punto del discorso aveva parlato voltandosi nella mia direzione e guardandomi dritto negli occhi. Sentivo il mio cuore guarire lentamente ogni secondo che passavo accanto a Edward.

Carlisle si avvicino posandogli una mano sulla spalla:

Figliolo, non sai che gioia è per noi rivedere il tuo sorriso, sono felice della vostra scelta........e del tuo coraggio Bella!Dopo che si è sofferto molto, come hai sofferto tu, è difficile perdonare la persona che ti ha fatto del male. Ti ringrazio, grazie al tuo buon cuore, mi hai restituito un figlio. Te ne sarò grato per l'eternità”

Ehm...è.....gr-grazie Carlisle” Fu tutto quello che riusci a dire. Stavo per morire dall'imbarazzo!

Emmett irruppe con una sonora risata:

ahahahahahahahahaaaha.......LO SAPEVOOO......Jasper paga! Ho vinto!”

Jasper sbuffò incrociando le braccia sul petto:

si si.....diciamo che per una volta sono felice di aver perso!”

si si.....come no! SGANCIA!”

Guardai Edward con aria confusa. La sua faccia era esasperata, ovviamente lui sapeva di cosa parlavano quei due. Beato lui. Io non ci stavo capendo nulla. Tanto per cambiare!

Che mi sono persa?” gli chiesi indicando Emmet e Jasper

Hanno scommesso che saremmo tornati insieme entro una settimana, Jasper credeva che non avresti ceduto.”

Avrei voluto sprofondare. Avevano tutti uno sguardo a dir poco sognante mentre guardavano me e Edward insieme. Perfino i Denali che si erano tenuti a distanza, in un angolo, sembravano compiaciuti. Almeno quasi tutti. Tanya mi guardava ancora come se fossi una piaga o qualcosa del genere. Ma che aveva? Possibile mi odiasse così? In fondo nemmeno la conoscevo.

Edward notò il mio disagio, capendo subito a cosa fosse dovuto. Passò un braccio intorno al mio fianco e mi strinse a se con fare protettivo, lanciando uno sguardo che la diceva lunga a Tanya. Lei sostenne il suo sguardo per qualche secondo, poi sbuffò e si voltò guardando fuori dalla vetrata adiacente.

Avrei voluto capire cosa c'era che non andava, ma ora avevamo cose più importanti a cui pensare. Edward mi riscosse.

Ehi, tutto bene?”

Si, certo. Devo solo fare una cosa.......”

Feci qualche passo in direzione di Rosalie, uscendo dall'abbraccio protettivo di Edward, che mi guardava, probabilmente intuendo ciò che stavo per fare.

Rose,so che tra noi non c'è mai stato un rapporto idilliaco ma, ti ringrazio per essere stata sincera con me. Mi hai dato la possibilità di essere di nuovo felice. Grazie”

Mi guardava con quel suo solito sguardo glaciale e impenetrabile, il massimo che mi aspettavo in risposta da lei era un cenno del capo, invece, fece qualcosa, che fece trattenere il fiato sia a me sia a tutti i presenti. Infatti, il suo sguardo, cambiò improvvisamente, e un sorriso si dipinse sul suo volto, sembrava felice delle mie parole, ma ovviamente, nessuno, specialmente io, si sarebbe aspettato che potesse avvicinarsi a me e avvolgermi in un caloroso,(per quanto può essere caloroso un vampiro) abbraccio. Ci mise qualche secondo per riprendermi e poter ricambiare l'abbraccio. Ero stupita, e non ero l'unica. Fu Edward a spezzare il silenzio che si era venuto a creare nella stanza:

Rose.”

Lei si stacco immediatamente da me, e il suo volto si fece di nuovo impenetrabile mentre osservava suo fratello. Edward si avvicinò a lei, che non si mosse di un millimetro, continuando a guardarlo. Edward si avvicino e le sorrise, un sorriso di vero affetto,sentito. Rosalie spalancò gli occhi solo per un secondo, stupita,ricambiando un istante dopo il sorriso. L'oro dei suoi occhi brillava come se fossero stati pieni di lacrime che era incapace di versare. Edward aprì le braccia e lei ci si tuffò, stringendolo forte e singhiozzando. Non disse nulla, sapeva che Edward aveva già letto, nei suoi pensieri, tutte le parole che non riusciva a dire. Lui la stringeva forte, cullandola come se fosse una bambina.

Shh....va tutto bene Rose, va tutto bene. Mi dispiace se ti sei sentita abbandonata, sono stato un fratello orribile. Perdonami! Mi dispiace tanto.........sorellina.”

Non avevo mai visto Rose così vulnerabile, le parole di Edward erano riuscite a far breccia nello scudo impenetrabile di freddezza, che la caratterizzava. Era chiaro che doveva aver sofferto molto in passato, e che la sua maschera di ragazza dura e insensibile, le serviva per proteggersi da altre sofferenze. Probabilmente, la vera Rosalie Hale, era quella che stavo guardando adesso: sensibile, dolce, vulnerabile.

Alice si avvicinò a Edward e Rose schiarendosi la voce per attirare la loro attenzione. Entrambi, pur rimanendo abbracciati si voltarono a guardare Alice. Edward alzò gli occhi al cielo, Alice aveva sfoderato il suo sguardo da cane bastonato. La guardò con un sopracciglio alzato, chissà cosa le stava dicendo quella pazza di una vampira. Fatto sta che Edward scoppiò in una fragorosa risata, poi mentre con un braccio continuava a stringere Rosalie, apri l'altro rivolto verso Alice, alla quale le si illuminò il volto:

Vieni qui, mostriciattolo!”

Non se lo fece ripetere due volte e volò, letteralmente, tra le braccia di Edward. Ridevano tutti e tre come bambini, di tutto e di niente. Ero felice per loro. Per Edward. Aveva ritrovato l'affetto con quella parte della sua famiglia per lui importantissima. Stava per scapparmi qualche lacrima a quella visione, che però venne subito spazzata via da una risata, quando vidi Edward, Rosalie e Alice, con i piedi sospesi a dieci centimetri dal pavimento. Emmett era arrivato alle loro spalle e li aveva sollevati tutti tre, stritolandoli in un grosso abbraccio.

Vero che volete bene anche al vostro Emmett? Eh? VERO?”

Edward fece finta di arrabbiarsi ma si notava lontano un miglio che gli veniva da ridere:

Emmett!!! Mettimi subito giù, scimmione! O giuro che presto renderò mia sorella vedova!”

Emmett li mise giù, ma teneva il broncio come un bambino!

Ecco lo sapevo!!! Eddino posso capire che vuoi bene alla mia Rose, ma che preferisci la nana malefica a me, è ridicolo!”

Ehi!!! Chi hai chiamato nana malefica, armadio!!!”

Andarono avanti tutti e quattro per un bel po'. Esme e Carlisle, li guardavano sorridenti, Jasper aveva uno sguardo beato, tutta quella felicità in casa lo facevano sentire al settimo cielo. Anche i Denali ridevano insieme a noi di quel teatrino improvvisato, persino Tanya aveva abbassato la guardia per sorridere dello strampalato rapporto che c'era tra quei fratelli!

Purtroppo, però, dovemmo tornare presto alla realtà. Anche se nessuno voleva ammetterlo ad alta voce, la paura che presto tutto questo sarebbe potuto finire per mano dei Volturi, aleggiava sempre nell'aria, come un ombra sulle nostre teste.

Carlisle, fece qualche passo avanti, per essere visibile a tutti

Ragazzi,odio interrompere questi momenti, ma abbiamo delle responsabilità a cui non possiamo sottrarci.”

Rivolgemmo tutti l'attenzione, verso il “nostro” capo famiglia. Si perchè ormai anch'io mi sentivo di nuovo pienamente parte della famiglia. Annuimmo tutti all'unisono, consci di ciò che ci aspettava.

Poi Carlisle voltò lo sguardo verso di me, chissà perchè sapevo cosa stava per dire:

Bella, tu sai perchè Alice avuto quella visione? Potresti spiegarci?”

Appunto.



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Capitolo 25
*** Capitolo 24 ***


Grazie a: moulianrouge , giova71, angy0780, theangelsee69 ,missriccia87 ,Angy Pattz,tulipano nero,Pink_lemon, antonella64,Lorelai97 , che dedicano sempre un po' del loro tempo a recensire la mia storia! Grazie! Siete fantastiche!!Vi adoro. E grazie a _Kristal_ , che a quanto ho potuto notare a letto la mia storia tutta d'un fiato e ha recensito tutti i capitoli, tutti d'un fiato!!!!! Stanotte!!!UNICA!!!GRANDE!



Questo cap è leggermente più lungo, ci ho messo un po' a scriverlo perchè faticavo a impostarlo. Spero vi piaccia!!Ciao a presto!!



Capitolo 24

pov Edward



La cosa continuava a tormentarmi

Steso sul letto della mia camera, con il mio amore tra le braccia, non riuscivo a smettere di pensarci. La tenevo stretta a me, la testa sul mio petto, le accarezzavo i capelli per poi scendere con le dita nell'incavo del suo collo. Che buon profumo. Avrei dovuto rinunciarci.....non volevo rinunciarci........

Pensavo e ripensavo. Come era riuscita a convincermi?

Sospirai.

Cos'hai?” era appena un sussurro, ma ovviamente lo avevo sentito.

mmm.....”

Questa volta fu lei a sospirare.

Edward, ti prego......io credevo che in fondo fosse quello che volessi anche tu......”

Smisi di accarezzarla e strinsi di più le braccia intorno al suo corpo. Come poteva pensare che ciò che volevo era toglierle la vita? Io l'amavo! L' amavo! Accidenti! Possibile che lei non capisse che per me il pensiero di toglierle la vita era......era............AHHHH!Se continuavo così sarei impazzito! La cosa peggiore era che la mia famiglia era completamente d'accordo con lei! Assurdo!

Con la testa continuavo a ripensare a quello che era accaduto solo poche ore prima:



Quando mio padre le aveva posto quella domanda l'avevo vista irrigidirsi. Avevo sciolto l'abbraccio dalle mie sorelle ed ero corso al suo fianco. Mi faceva male vederla così tesa, preoccupata. Le feci passare un braccio intorno alla vita e l'avvicinai a me depositandole un bacio sulla fronte.

Sta tranquilla.....va tutto bene....”

Lei aveva alzato lo sguardo, e guardandomi negli occhi aveva scosso la testa “ No invece.....ti arrabbierai......”

Ti prometto....che non mi arrabbierò...”

Avrei fatto qualsiasi cosa pur di farla felice, di vederla tranquilla.

Lei mi aveva sorriso “ Davvero? Promesso?”

Si, promesso”.

Ancora non me ne ero reso conto ma mi aveva messo nel sacco! Era diventata molto più furba, non potevo negarlo.

Qualcosa attirò la mia attenzione....un pensiero....una visione.... “ Alice...cosa....che vuol dire.....perchè stai cantando l'inno coreano in finlandese?”

Avevo visto di nuovo le immagini di Bella sull'aereo, diretta in Italia....solo che c'era qualcosa di diverso...che non ero riuscito ad afferrare prima che Alice mi chiudesse l'accesso alla sua mente....stava appositamente cercando di nascondermi qualcosa......Ma che cosa?

Oh tranquillo Edward tra poco lo scoprirai da te.....è giusto che tu lo sappia da Bella!” il sorriso stampato sul volto di mia sorella era al quanto inquietante!

Che cosa devo sapere?”

Bella mi aveva preso le mano tra le sue ,ma non mi guardava più. Non mi piaceva. Aveva assunto una strana tonalità di rosso e il cuore le batteva così forte che sembrava volesse scapparle fuori dal petto.

Bella?”

Lei alzò lo sguardo su di me. Il suo rossore era diventato indescrivibile. La vidi deglutire a vuoto un paio di volte prima di trovare il coraggio di parlare:

Edward, tu hai detto che mi ami giusto?”

Annui.

E, bhe, immagino significhi che vorresti starmi accanto per sempre, giusto?”

Si Bella, finchè tu mi vorrai, finchè tu....vivrai” La mia voce si era spezzata sul finale. Non era mai un argomento facile per me. Ma non capivo? Dove voleva arrivare?

E se vivessi in …..eterno?”

La guardai un attimo, ripetevo mentalmente le sue parole, non poteva essere.....non era quello che pensavo.....

Cosa stai dicendo?”lei mi guardò un secondo, l'espressione colpevole... “Credo che tu lo abbia capito da solo...”

Inorridii. Tolsi le mie mani dalle sue, per paura di farle male,e feci qualche passo indietro. Lei voleva essere come me. Lei voleva essere trasformata. Lei voleva morire. No. Non potevo accettarlo.

Hai promesso di non arrabbiarti...” Non l'ascoltai nemmeno. Non poteva sganciarmi addosso un bomba del genere e pretendere che me ne stessi calmo. No. Assolutamente NO!

Mi stai dicendo che vuoi essere trasformata? Che vuoi essere un mostro?” Praticamente ormai urlavo. Ma non POTEVO crederci!Non VOLEVO crederci!

Lei mi guardava con gli occhi sbarrati e pieni di lacrime. La stavo ferendo. Di nuovo. Stupido!!! Stupido stupido stupido! Mi precipitai da lei in un secondo e la strinsi forte tra le mie braccia. Lei mi lasciò fare e appoggiò la testa sul mio petto soffocando i singhiozzi nella mia camicia. Con la coda dell'occhio mi accorsi che la mia famiglia e i Denali avevano lasciato la stanza per concederci un po' di privacy, anche se in tutta la casa, non c'era luogo in cui non avrebbero potuto sentirci.

Bella si era aggrappata alla mia camicia, cercando di fermare i singhiozzi e trattenere le lacrime.

Perdonami, amore,perdonami.....shh....ho perso il controllo......mi dispiace.... shh,shh,.....amore, ti prego....non piangere......”

Dopo qualche secondo la sentii prendere dei grossi respiri. Stava cercando di calmarsi. Alzò la testa per potermi guardare negli occhi......

Lei accarezzai la guancia con il dorso della mano, lei l'afferrò e la trattenne sul suo volto....

Edward....tu lo sai che ti amo vero?”

Sorrisi.

Lo sospettavo...ma non sai quanto sia bello sentirtelo dire!”

Allora perchè? Perchè non capisci che tutto quello che desidero è stare con te.....”

Bella.....”Le presi il viso tra le mani e puntai i miei occhi dritti nei suoi, volevo che capisse che quello che le dicevo era la verità “per più di un secolo ho aspettato che tu entrassi nella mia vita, perchè senza di te io sono incompleto, e credermi non c'è niente che potrei volere di più di starti accanto per l'eternità, ma toglierti la vita per realizzare un mio desiderio......non è giusto.....”

Ma è anche il mio desiderio.....Edward non lo faresti per te.....lo faresti per me....ti prego......è quello che voglio....passare l'eternità con te......ti prego rispetta la mia scelta....questa volta.....”

Colpo basso. Sapeva che mi sentivo in colpa per aver scelto per tutti e due cinque anni fa, senza considerare quello che lei voleva. E che il senso era amplificato dal sapere che avevo fatto la scelta sbagliata. Che l'avevo fatta soffrire immensamente quando il mio unico desiderio era quello di vederla felice. Avrei pagato il mio errore per il resto della mia esistenza.

E come se non bastasse lo stavo rifacendo. Le stavo imponendo la mia volontà. Non potevo. Non un altra volta. Ma la sua scelta.......

Sospirai.

Sai cosa ti aspetta? Ti rendi conto a cosa stai rinunciando?”

La vidi sorridere. Un sorriso radioso che arrivò anche ai suoi occhi. Sapeva che aveva praticamente vinto. Avevo ceduto. Avrei accettato la sua scelta perchè non potevo imporle di nuovo la mia. Avrei dovuto rispettare la sua. L'amavo. Non le avrei negato niente. Nemmeno la morte.

Credimi ho valutato i pro e i contro più di una volta. So a cosa dovrò rinunciare. E posso farlo. Non dico che sarà facile.....ma se tu sei al mio fianco.....posso farlo. L'unica cosa che non posso fare è vivere senza di te. Non posso. E non voglio!”

Scossi la testa rassegnato. Ormai non potevo più tirarmi indietro.

Continuo a pensare che non ti merito. Ti sto chiedendo un sacrificio troppo grande.”

Poggiò la sua mano sulla mia guancia e io mi inebriai del suo profumo.

Il sacrificio più grande sarebbe vivere una vita intera lontana da te, anche solo un altro giorno sarebbe troppo ORA per me!”

Sospirai di nuovo. Avevo perso. Come potevo resistere di fronte a tanto amore? Come potevo negarle l'unica cosa che voleva da me? Gli avrei dato tutto. Tutto. E lei mi chiedeva l'unica cosa che mi avrebbe distrutto. Ma era quello che lei voleva e io non glielo avrei negato. Non più. Non se questo voleva dire farla soffrire.

Chiusi gli occhi e appoggiai la fronte alla sua.

Ti Amo Isabella”

Lei sorrise e le sue guance si riaccesero di rosso. Era splendida.

Ti amo anch'io Edward”

Timidamente, come era tipico di lei, mi sfiorò le labbra con le sue, cercando un bacio che ricambiai subito.

Avrei potuto baciarla per ore , giorni, mesi senza mai stancarmi, senza mai sentire nessun altro bisogno se non quello delle sue labbra sulle mie.



Mi riscossi da i miei ricordi e tornai a guardare il mio amore che mi guardava in attesa di una risposta.

Certo che voglio passare l'eternità con te Bella, è solo che se penso a l'unico modo che abbiamo per poterlo fare......non posso non sentirmi egoista”

Guarda che qui l'egoista sono io.....”

Le rifilai un occhiata piuttosto contrariata. Che stava blaterando adesso? Lei egoista? Che assurdità! Era la persona più altruista che avessi mai conosciuto!

Non guardarmi così.....ragiona! Sono IO che ti sto chiedendo di trasformarmi. Sono IO che voglio passare il resto della MIA vita....... anzi no...del''eternità... con te! Perchè IO non posso vivere senza di TE!”

Scossi la testa. Era una testona! Vedeva il mondo sotto una prospettiva tutta sua. Niente di quello che avrei potuto dire l'avrebbe mai convinta del contrario.

Non mi hai ancora spiegato le visioni di Alice. Perchè volevi andare in Italia? Cosa speravi di ottenere?”

In realtà avevo deciso di andare per convincere i Volturi ad accontentarsi di me e risparmiare te e la tua famiglia. Poi dopo che hai fatto quel discorso davanti a tutti....quando hai detto che mi amavi.....bhe ho pensato che se avessi accettato di trasformarmi sarei potuta andare da loro e...........non lo so mi sarei inventata qualcosa.... credo”

Quindi è per questo che è cambiata la visione di Alice: nella prima eri umana nella seconda.......no.”

Vampira. Non riuscivo a dirlo. Non ero ancora pronto. La vidi annuire così aggiunsi:

Lo sai vero che TU non andrai in Italia? E' fuori discussione!”

Ma Edward come.....”

Non discuto su questo Bella. Non te lo permetterò. Mai. Tu hai posto le tue condizioni, questa è la mia. Tu non andrai dai Volturi. Promettilo!”

Si morse un labbro. Stava esitando. Non avrei ceduto su questo.

D'accordo.....promesso.”

Bene quando i Volturi arriveranno...”

Io sarò già...........................vampira.........giusto?”

Non preoccuparti per questo. Prenderemo tempo se sarà necessario. Ci inventeremo qualcosa!”

La vidi sospirare.

Non pensarci troppo adesso. Vieni qui....abbiamo tanto tempo da dover recuperare”

Sorrise felice e si sdraiò sul mio petto.

Improvvisamente la sentii sbuffare.

Cos'hai? Stai male?”

No. E' solo....guarda come mi ha vestito Alice! Sono ridicola!”

mmm....a me sembri molto carina”

Indossava un vestito azzurro di seta, senza spalline stretto sul busto e in vita, poi ricadeva morbido scendo appena sopra il ginocchio. Il corpetto le avvolgeva il busto mettendole in risalto la scollatura. Grazie al cielo ero già morto o avrei rischiato l'infarto. Alice me l'aveva restituita cosi dopo averla convinta a passare con lei un pomeriggio “confidenze, vestiti e trucco tra sorelle!”.

Ribaltai le posizioni e mi portai sopra di lei. Le presi i polsi e delicatamente glieli portai sopra la testa. Mi passai la lingua sulle labbra.

Sei una tentazione irresistibile vista da questa prospettiva”

La vidi arrossire violentemente, il cuore le batteva all'impazzata,non potei trattenere un sorriso.

In quel momento presi una decisione. Una decisione importante. La visione di Alice arrivò meno di un secondo dopo. Perfetto.













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Capitolo 26
*** Capitolo 25 ***


Visto che velocità? Poi non ditemi che non vi voglio bene! Ecco il capitolo! Buona lettura!

Capitolo 25

Pov Bella



Aveva ribaltato le posizioni e ora se ne stava sopra di me,e mi teneva delicatamente le braccia alzate sopra la testa con una mano mentre con l'altra mi accarezzava un fianco. Sentii che la mia pelle stava andando a fuoco.

Sei una tentazione irresistibile vista da questa prospettiva”

Quella voce. Avrei potuto fare qualsiasi cosa per quella voce.

Lo vidi sorridere. Probabilmente aveva sentito il mio cuore che aveva preso a battere come un tamburo impazzito. Non potevo farci niente. Ogni volta che lui mi era vicino io......e quel sorriso......

I miei ormoni viaggiavano a una velocità impressionante vicino a lui. Morivo dalla voglia di affondare le mani in quei capelli e........oddio sembravo una maniaca! Calma Bella. Calma.

Lo vidi sospirare, ma sembrava felice, come se stesse facendo un sogno ad occhi aperti.

Cos'hai?”

Lui scosse la testa. Mi lasciò andare i polsi e scese con una lunga carezza seguendo le venature della mia pelle fino alle mie spalle. Io ne approfittai per passargli le braccia intorno al collo e attirarlo a me. Lui si lasciò trascinare e assecondò subito il mio bacio. Di nuovo si trasformò subito in un bacio bisognoso e passionale, come se in quei baci volessimo esprimere tutta la solitudine provata in questi ultimi anni, e far capire all'altro quanto fosse insostenibile la distanza tra noi. Quando portai le mani sotto la sua camicia,lo sentii rabbrividire e stringermi più forte. Scese a baciarmi il collo inspirando a fondo il mio profumo. Non eravamo mai arrivati così in là. Non c'era un solo centimetro dei nostri corpi che non sfiorasse quello dell'altro. Sentivo il cuore battere all'impazzata, ma non mi sarei mai tirata indietro. Dio solo sa da quanto aspettavo questo momento. Quando però provai a sfilargli la camicia , un tocco gentile ma deciso fermò le mie mani.

Bella...no” La sua voce era roca, il fiato corto. I suoi gesti , il suo sguardo su di me, sul mio corpo, contraddiceva le sue parole. Ogni cosa mi diceva che mi desiderava, esattamente come io desideravo lui, ma la stretta su i miei polsi, pur rimanendo gentile, si fece più decisa. Scostò le mie mani da lui, poi chiuse gli occhi e si allontanò definitivamente lasciandosi cadere supino al mio fianco. Lo sentivo respirare profondamente, stava cercando di calmarsi. Sapevo che era dura per lui, sentirmi così vicino. Chissà come soffriva in questo momento. Che stupida. Stavo pensando solo a quello che volevo io senza curarmi del fatto che così facendo lo stavo mettendo in difficoltà.

Edward?” Lo chiamai piano, non volevo disturbarlo nel suo tentativo di calmarsi ma avevo bisogno di sentire la sua voce, di assicurarmi che stesse bene.

Lui si mise su un fianco, esattamente come me, allungò un braccio, che fece passare intorno alla mia vita, e mi abbracciò, avvicinandomi di più a lui. I nostri nasi si sfioravano, cosi come le nostri fronti. Lui mi lasciò un dolcissimo bacio sulla punta del naso, sorridendo, poi aprì gli occhi facendo scontrare i nostri sguardi.

Non potei trattenere un esclamazione.

I suoi occhi erano più neri della pece. Che gli stava succedendo? Ne percorsi i contorni con i le punte delle dita, cercavo un modo per dargli sollievo.

Edward.....stai bene?I tuoi occhi....mi dispiace..”

Lui mi fece passare una mano sulla schiena per confortarmi e mi sorrise.

Bella,tranquilla. Sto bene.”

Non dire bugie. I tuoi occhi...solo cinque minuti fa erano dorati e ora....

.....sono neri. Lo so.” finì lui la frase per me.

Mi dispiace..è colpa mia, il mio odore.....che stupida....ti brucia tanto la gola? Hai molta sete? Vuoi che me ne vada?” Avevo ripreso a mangiarmi le parole. Mi succedeva sempre quando ero agitata.

Feci per spostarmi, ma lui non me lo permise, intensificando la presa intorno al mio corpo e stringendomi di più a lui.

Non provare a muoverti di un centimetro, siamo già stati fin troppo lontani..............non deve accadere mai più!”

Ma, tu stai soffrendo....io non posso...”

Mi misi un dito sulla bocca per farmi smettere di parlare, prima che mi tuffassi di nuovo in uno dei miei monologhi.

Sospirò e mi sorrise dolce. Con una mano prese a accarezzarmi il viso, i capelli, con l'altra continuava a stringermi a se.

Bella..amore....”

Adoravo quando mi chiamava così, una semplice parole e il mio cuore traboccava di felicità. Mi faceva sentire amata, protetta, felice.....sua.

Adesso calmati, ti prego. Davvero, sto bene. Non c'è motivo di agitarsi. Mi dispiace se i miei occhi ti hanno spaventata, non era nelle mie intenzioni , credimi. E si, è vero, ho sete...ma non della sete che pensi tu...la mia sete è del tutto uguale alla tua....”

Parlava molto lentamente, e mi guardava cercando di capire se avessi afferrato il senso delle sue parole. Ci misi un po' a capire, ovviamente, o non mi sarei chiamata Bella, ma appena il significato di quello che diceva prese forma nella mia mente, non riuscii a trattenere un sorriso.

Edward mi voleva, mi desiderava, e non come un Vampiro desidera una donna, ma come un Uomo. A quel pensiero non potei evitare che le guance mi si imporporassero, ma non mi importava, ero felice. Però se era così, qualcosa non tornava.

Ma allora prima, perché.....si insomma.....” Grazie al cielo Edward mi conosceva bene, e sapeva che non riuscivo a parlare di certi argomenti senza impappinarmi, così intuendo dove volessi arrivare, mi rispose, evitandomi una figuraccia, da vero gentiluomo.

Bhe, in realtà c'è più di un motivo.”

Ovvero?”

Punto primo, Emmett se la sta spassando alla grande, prendendomi in giro, fin da quando abbiamo messo piede insieme in questa stanza. Secondo, credi che sia così irrispettoso nei tuoi riguardi da fare.....qualcosa.... in una casa piena di vampiri, che possono sentire ogni nostro più piccolo respiro o movimento?”

O cavolo!Non ci avevo pensato! Che vergogna. Grazie al cielo, c'era Edward, non potevo immaginare la vergogna che avrei provato se facendo...si insomma, se il mattino dopo mi fossi resa conto che tutti aveva sentito, sarei come minimo sprofondata nel terreno, senza pensare alle battutine di Emmett. Meglio la morte, senza dubbio!!!

Cercai di ricompormi un attimo, per non sembrare una ragazzina sull'orlo di una crisi di nervi,poi parlai:

Quindi tu....tu...mi...vuoi?”

No, sul serio Bella, sei più intelligente di così!”

Ehi!”Gli diedi un piccolo colpetto sulla spalla. Mossa sbagliata. Per poco non mi ruppi una mano. Ahi!

Probabilmente lo dissi ad alta voce perchè lo vidi sbarrare gli occhi, prendere al volo la mia mano e portarsela alle labbra. Quanto parlò la sua voce era tranquilla ma si poteva cogliere una nota di rimprovero nella sua voce.

Bella...devi stare più attenta. Avresti potuto farti male sul serio...”

Mi dispiace.”

Questo è un altro motivo....” La sua voce era appena un sussurro, sembrava molto triste, pensieroso.

Cosa? Di che parli?”

Lo sentii sospirare, sembrava stanco, come se portasse un grosso peso sulle spalle.

Sei così fragile....così delicata. Se ti succedesse qualcosa io....”

Ehi,no,no....non dire così! Ti prego. E' questo che ti tormenta? E' per questo che non vuoi....non vuoi...” forza Bella,puoi farcela, sei cresciuta, sei una donna. Presi un grosso respiro e terminai:

E' per questo che non vuoi...fare l'amore con me?Hai paura di ferirmi?”

Ti sembra una cosa da poco? Bella devo già mantenere il controllo, la concentrazione, ogni istante che passo vicino a te, come pensi che potrei fare in un momento così delicato.....se mi distraessi,se mi lasciassi trasportare......ti ucciderei. Capisci?”

Va bene Edward, va bene. Io sono sicura, anzi so che tu non mi faresti mai del male, in nessun caso, in nessuna situazione, ma se questa cosa ti tormenta tanto...ne farò a meno, d'accordo? Non posso negare che sogno da sempre di fare questa esperienza con te...da umana....ma.........non importa....”

Oh, Bella,io....mi dispiace.....”

No, Edward, ti prego, non parliamone più, non roviniamo questa serata.....perfavore.....”

Lo vidi sospirare, era combattuto, sicuramente aveva altre cose da dire sull'argomento, ma sapeva che alla fine ci saremmo intristiti, cosi, decise di assecondarmi,cambiando argomento.

Sai,prima mi è venuta un' idea.....”

Un'idea?”

Si,c'è una cosa che vorrei fare, che vorrei chiederti!”

Bhe, dovevo ammetterlo nessuno sapeva distrarti o cambiare argomento meglio di Edward. Sapeva che la mia innata curiosità avrebbe finito per distogliere la nostra attenzione dal nostro “piccolo problema”.

Che cosa?”

mm.....non qui....non ora!”

Come? Perchè? Quando?”

Domani sera....voglio che sia una sorpresa....solo io e te....promesso.”

La mia mente lavorava velocissima, cercando di poter intuire di cosa si trattasse. Niente. Nada. Nisba. Tabula rasa.

Uffa.

Non puoi farmi questo! Sai che sono curiosa! L'attesa potrebbe uccidermi! Credevo non volessi mi succedesse niente di male! Bhe, sappi che nell'attesa, potrei anche morire di curiosità!”

Lo vidi alzare gli occhi al cielo.

Credo che correrò il rischio!”

Uffa.



AHAHAHAHAHA! Via aspettavate il rating rosso, eh ????????? Scherzetto!!! Sapevo che avrei creato un doppio senso!!!Ci siete cascate! Chiedo perdono!!! Ma per ora nessun rating Rosso,non sarebbe da Edward!!!Forse in futuro...chissà!!! VI prego non vi arrabbiate!!! A presto!

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Capitolo 27
*** Capitolo 26 ***


Capitolo 26

Pov Edward

Era quasi tutto pronto, ci avevo lavorato tutto il pomeriggio, volevo fosse tutto perfetto,avevano collaborato tutti per la riuscita del mio piano.

Era tutto esattamente come me lo ero immaginato, come lo avevo visto nella visione di Alice. Anzi era anche meglio.

Dopo quello che era successo la sera precedente, avevo una ragione in più che mi spingeva a farlo. Volevo farla felice. Volevo che entrami fossimo felici.

Dire che ero terrorizzato era dire poco.

Bella era imprevedibile, le sue reazione erano diverse da quelle di tutto il resto del genere umano. Non potevo nascondere che questo mi procurava uno stato d'ansia non indifferente. A poco servivano le raccomandazioni di mia sorella. Mi aveva infatti ripetuto più volte “Tranquillo,andrà tutto bene, l'ho visto!”.

Bhe, dovevo ammettere che per adesso stava andando tutto bene, ma questa, era la parte più facile,la parte difficile sarebbe avvenuta stasera.

Trovare una scusa per allontanarmi da Bella invece, non era stata cero una passeggiata. Avevo dovuto lasciarla nelle mani di Alice e Rosalie, che si era lasciata trasportare dal suo nuovo ruolo di «sorella maggiore». Vederla insistere, per poter accompagnare Alice e Bella in un pomeriggio di shopping tra sorelle, era stato a dir poco insolito.

Comunque sembrava che a Bella piacesse questa “nuova versione” di Rose, tanto che aveva accettato l'idea dello shopping senza fare troppe storie. Alla fine avevano coinvolto anche Esme che non vedeva l'ora di passare un po' di tempo con la sua terza figlia, finalmente ritrovata. Era bello vederle insieme, amiche e complici, mi riempiva di orgoglio. Infondo loro erano le donne della mia vita.

Più difficile era stato trovare la forza di lasciare Bella. La ferita che le avevo inflitto bruciava ancora, e la faceva soffrire, così come il mio cuore, muto, piangeva ancora l'errore commesso anni prima. Non potevo fare nulla per cancellare il dolore che le avevo causato, ma potevo regalarle un nuovo domani, pieno di momenti felici, insieme.

Ormai eravamo lontani da qualche ora, e mi mancava terribilmente, il bisogno che avevo di stare con con lei era pressante, tangibile.

Ci eravamo ritrovati da poco più di due giorni, ma erano successe così tante cose, provato così tante emozioni, che sembrava fossero passate settimane.

Ma era il crepuscolo ormai, e tra poco l'avrei finalmente rivista, contavo i minuti ormai, i secondi. Dovevo solo cambiarmi, avevo in mente un abbigliamento perfetto per l'occasione, avevo progettato tutto in ogni più piccolo particolare, mancava solo lei, il mio angelo, a completare la mia sorpresa.



Pov Bella

«Alice ti prego non c'è la faccio più!»

«Uffa Bella come sei noiosa!»

« Alice fermiamoci un attimo, i negozi non scappano, lasciala riposare»

Santa Esme. Per fortuna c'era anche lei con noi, o non sarei arrivata viva alla fine di quella giornata.

«Tesoro, c'è una caffetteria poco più in la, ti va di bere qualcosa di caldo?»

«Ma non c'è tempo, dobbiamo prendere ancora tantissime cose!»

«Alice, dalle tregua è sfinita povera cara!»

«E va bene, ma solo cinque minuti!Da....adesso!»

Oddio. Mi sembrava di essere a una maratona. Giravamo ormai da più di quattro ore, avevamo comprato di tutto: quattro paia di pantaloni, sei gonne, tre top, cinque paia di scarpe, e poi mascara, rossetti, fondotinta, cipria, e ancora, solo per me,perché secondo Rosalie e Alice la mia pelle era così delicata che non potevo non proteggerla, creme corpo, creme viso, creme mani, creme contorno occhi, crema giorno, crema notte. Tutte cose di cui, sempre secondo loro , non potevo fare a meno.Neanche fossi stata di porcellana!

Entrammo in caffetteria e ordinai una cioccolata calda. Mi aggrappai alla sedia del bar e alla tazza di cioccollata, come un assetato si aggrappa a un oasi nel deserto. Ero esausta. Non mi sentivo più i piedi. Speravo che , visto che avrei dovuto uscire con Edward quella stessa sera, mi avrebbero lasciata riposare cinque minuti o non sarei riuscita a reggermi in piedi. Se continuavo così avrei dovuto chiedere a Edward di portarmi in braccio. Non che la cosa mi dispiacesse, anzi.....mmm.....quasi quasi, forse poteva essere un idea. Quel pensiero mi fece tornare con la mente alla sera precedente. Eravamo così vicini, così intimi, e quel profumo. Come poteva aver un profumo così buono? La mia mano si mosse da sola andando a sfiorare l'incavo del mio collo, potevo ancora sentire le sue labbra gelide sulla mia pelle, bollente. Mi resi conto di essere arrossita e che stavo sorridendo solo quando, alzando lo sguardo, vidi tre vampire intente a fissarmi con un espressione a dir poco perplessa.

«Bella? Stai bene? sei tutta rossa cara!»

Ops. « Si Esme, sto bene. Grazie!» Peccato che nel dirlo la mia voce si era spezzata in più punti. Non risultavo molto credibile in quello stato. Mi schiarii la voce e riprovai:

«Deve essere la cioccolata, sai caldo e freddo...»

«Si certo, caldo e freddo! Come te e Edward!»

Per poco non mi strozzai, non so se più per quello che aveva detto o per chi lo aveva detto.

«Rose!»

«Che c'è? Non crederai davvero che non sappiamo cosa stesse per succedere in camera di Edward ieri sera? Bella, ti ricordo che siamo vampiri! E tu sei piuttosto rumorosa!»

«Rose, basta, la metti in imbarazzo.» Santa. Santa. Santa. Esme era una santa! Peccato che c'era anche Alice, e zittire lei non era facile come con Rosalie. Infatti il suo intervento non mancò ad arrivare:

«Ma Esme, Rosalie ha ragione!Anzi Bella sono un po' delusa, avresti dovuto insistere un po di più, sono sicura che avrebbe ceduto! E' pur sempre un uomo!»

Forse se avessi cominciato a scavare una buca sottoterra adesso, avrei potuto arrivare in Cina entro la mezzanotte! Si, la Cina sarebbe stata abbastanza lontana per nascondere il mio imbarazzo, forse. O magari una voragine si sarebbe potuta aprire in quel momento sotto i miei piedi e mi avrebbe inghiottita. Mmmm.....no, non son così fortunata!

«bhe almeno ci siamo fatte due risate con la faccia di Tanya!» Eh?

Vidi Alice coprirsi la bocca con una mano, Esme la guardava con la bocca spalancata, Rosalie.......oddio Rose la guardava con uno sguardo che avrebbe potuto uccidere. Ebbi davvero paura di lei per un secondo. Ma solo per un secondo, prechè poi la mia attenzione fu rivolta di nuovo ad Alice che sembrava guardare ovunque tranne che nella mia direzione.

«Alice, che cosa hai detto? Che significa?»

Fu Rose a rispondere. Peccato che non era la risposta che volevo.

«oh niente Bella, non farci caso. Sai com'è fatta alice, parla a sproposito, è pazza, non darle retta. Allora, andiamo? Dobbiamo ancora andare da...»

Non la lasciai nemmeno finire:

«Bel tentativo Rose, ma non attacca! Alice voglio sapere che significa o giuro che non verrò mai più a fare shopping con te! Mai più!»

«Cosa? No, non è giusto. Esme aiutami!»

«Mi dispiace signorina, tu hai combinato il guaio e tu lo risolvi!Non posso aiutarti questa volta!»

Sentii che Rosalie tratteneva una risata:

«Complimenti Alice! Edward ti ucciderà!»

«Alice...sto aspettando»

«Va bene. Ma ti prego non dire a Edward che te ne ho parlato!»

Possibile fosse qualcosa di così grave ? perché Edward non voleva che sapessi?

«Sai che ti dico......non dirmelo! Non lo voglio sapere! Lo chiederò direttamente a Edward.....e tranquilla farò in modo di non coinvolgerti.»

«O al diavolo Edward. Bella, quell'oca di Tanya ,quando ha capito quello che stava succedendo, tra voi, ha avuto una crisi di gelosia, anche se detto tra noi credo si tratti più di invidia, e ha quasi distrutto il tavolo della cucina a cui Esme tiene tanto!»

Ah! Come sempre la schiettezza di Rosalie ti colpiva in pieno petto. Infatti per un attimo mi mancò il fiato. Non sapevo bene cosa pensare. E così Tanya era invidiosa di me? La trovavo un po' ridicola come cosa, ma non me ne preoccupai più di tanto. La cosa che mi interessava di più adesso era capire come mai Tanya fosse gelosa di Edward. Potevo chiedere a lui, ma non ero sicura di volerlo sapere, se fino ad allora non mi aveva detto nulla, forse era qualcosa che non mi sarebbe piaciuto sentire. Forse c'era stato qualcosa tra loro? Edward non mi aveva mai detto niente a riguardo, quelle poche volte che mi aveva parlato dei Denali, non aveva mai nemmeno nominato Tanya. E' anche vero che da allora sono passati cinque anni, forse è successo qualcosa in questo lasso di tempo? Ma Rose mi aveva detto che aveva passato tutto il tempo in un paesino sperduto del sud America, e aveva specificato che era solo. Basta, o sarei impazzita. Volevo sapere.

«Scusate, ma come mai Tanya è gelosa di Edward?»

Vidi Rose e Alice scambiarsi un occhiata, ma nessuna delle due sembrava decisa a rispondermi. Alla fine fu Esme a prendere la parola:

«Vedi cara, Edward ti ha raccontato che vivevamo in Alaska prima di trasferirci a Forks?»

Annuii. «Si ha detto che vivevate insieme ai Denali, perché erano vegetariani come voi, ma che avete dovuto trasferirvi perché eravate in troppi e davate troppo nell'occhio:»

«Si, in effetti quello è stato il motivo principale, ma ce ne andammo anche perché Tanya stava facendo impazzire il povero Edward. Lo aveva portato quasi all'esasperazione.»

«Come all'esasperazione?»

«Bhe, vedi cara, il fatto è che Tanya ha sempre dimostrato un certo interesse per Edward, e nonostante mio figlio, da vero gentiluomo qual'è , ha sempre educatamente rifiutato i suo approcci, lei non ha mai mollato la presa, e non hai mai perso l'occasione per ….... attaccare.»

«Approcci? Attaccare? Esme, cosa intendi esattamente? Che tipo di approcci?»

«Bella, questo è meglio se lo chiedi direttamente a Edward, comunque sappi che mio figlio non ha mai mostrato interesse per nessuna ragazza che non sia tu. Credimi Bella, lui ti ama profondamente»

«Esme ha ragione, non c'è niente di cui preoccuparsi, figuriamoci se Edward potrebbe interessarsi a Tanya!»

Sorrisi alle loro rassicurazioni, anche se dentro di me ero tutt'altro che rassicurata. Insomma Tanya sarebbe stata perfetta per Edward. Con lei non avrebbe avuto tutti i problemi che ha con me. Lei era come lui. Con lei avrebbe potuto lasciarsi andare,non avrebbe dovuto avere paura di farle male, vicino a lei non avrebbe dovuto sopportare un costante e doloroso bruciore alla gola e non avrebbe dovuto proteggerla in continuazione, perché era una vampira ed era forte quanto lui. Si la vita di Edward sarebbe stata decisamente più semplice con una come Tanya al suo fianco. Senza contare il fatto che il suo stato di vampira la rendeva semplicemente bellissima e aggraziatissima. Non come me che non potevo fare più di due passi senza inciampare in qualcosa.

«Bella tutto bene?»

«Oh, si scusate ero sovrappensiero»

«Bene, allora andiamo, possiamo anche andare a casa , abbiamo fatto abbastanza per oggi, e poi io Rose dobbiamo prepararti per stasera ricordi?»

Giusto. La serata con Edward. Chissà perché ora non avevo più tanta fretta di tornare a casa. Come se non bastasse avrei fatto da cavia alle due pazze! Fantastico!

«Si. Giusto, Andiamo.» Il mio morale era finito a dir poco sotto i piedi.



Sono graditissime le recensioni!!!!! Mi raccomando dateci dentro!!!

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Capitolo 28
*** Capitolo 27 ***


Capitolo 27

Pov Edward

Finalmente avevamo finito. Correvo verso casa con accanto Jasper e Emmett. Erano stati indispensabili per realizzare il mio piccolo sogno ad occhi aperti.

«Ragazzi, davvero non so come ringraziarvi! Non so cosa avrei fatto senza di voi, vi devo un favore!»

«Tranquillo Edward, sei nostro fratello, siamo una famiglia, non ci devi niente!Vero Emmett?»

«SI certo. Comunque....se proprio ci tieni, ho visto un maxi schermo led cinquanta pollici che starebbe proprio bene in camera mia e di Rose, e.........Aiha!»

Il mio fratello-armadio era stato sbalzato via di qualche metro da Jasper. Trattenevo a stento le risate, quei due erano come il giorno e la notte, ma insieme formavano un duo comico senza precedenti.

«Jasper! Perchè mi hai dato un pugno?»

«Scusa Emmett! Era un pugno “fraterno”!»

«Si si....fraterno!»

«In realtà Edward.....mi sa che siamo noi che dobbiamo un favore a te......ci hai risparmiato un pomeriggio di shopping con le nostre mogli!»

«Giusto. A proposito chissà se sono già tornate?»

Già. Avevo pensato a Bella tutto il pomeriggio. Sapevo che con mia madre e le mie sorelle era al sicuro, ma non riuscivo a togliermi l'ansia che mi avvolgeva ogni volta che stavo lontano da lei. Avevo raccomandato più volte a Esme di ricordare alle due invasate di shopping, che Bella era umana, e come tale aveva delle esigenze diverse dalle loro, la cui unica esigenza era quella di azzerare il conto in banca! Le avevo ricordato più volte di lasciarla riposare di tanto in tanto, e di chiederle se voleva bere o mangiare qualcosa. Sapevo che Esme sarebbe stata attenta a queste cose, ma non riuscivo comunque a stare tranquillo. Mi mancava. Mi mancava terribilmente.

Accelerai il passo, che avevo tenuto controllato fino a quel momento per rimanere a fianco dei miei fratelli.

«Muovetevi lumache! Voglio tornare da Bella!»

«A proposito di Bellina, non credi che dovresti informarla di Tanya?»

Mi fermai immediatamente, pietrificandomi sul posto, e con me i miei fratelli.

«No. Non c'è nulla da dire su Tanya.»

«Bhe, credo che Tanya non la pensi allo stesso modo. Ieri sera per poco non ha fatto a pezzi il tavolo di Esme.»

Accidenti. Sapevo quello che provava Tanya per me, e mi dispiaceva, soffriva più di quanto non lo desse a vedere. In tutti questi anni l'avevo sempre cavallerescamente respinta, ma nonostante la delusione iniziale, leggevo chiaramente nei suoi pensieri che la speranza di avermi un giorno al suo fianco non moriva mai.

L'avermi visto accanto a Bella però , era stato un duro colpo alla sua autostima. Aveva mandato in frantumi tutte le sue speranze per il futuro. Ero rammaricato per lei, anch'io prima di incontrare Bella ero rimasto solo per più di un secolo, e sapevo bene come poteva essere logorante la solitudine. Tanya era sola da molto più tempo.

«Edward,se non vuoi parlare a Bella di Tanya per non turbarla, d'accordo. Ma non credi che dovresti chiarire con quest'ultima? Resteremo sotto lo stesso tetto per un po', potrebbe finire per distruggere qualcosa un giorno di questi o peggio. L'hai vista l'altro giorno con Bella, potrebbe anche farle una sfuriata.»

Mio fratello aveva ragione, dovevo risolvere questa situazione prima che Bella iniziasse a sospettare qualcosa di inesistente, che in realtà avveniva solo nella fantasia, al quanto spiccata dovevo ammetterlo, di Tanya.

«Hai ragione Jasper. Le parlerò. Torniamo a casa ora.»

Ripresi a correre. Ancora prima di intravedere la casa, sentii il profumo di Bella, seguito dal suono melodioso che era il battito del suo cuore. Erano tornate. Accelerai.

A pochi metri dalla casa, però, venni investito dai pensieri di Esme.

Stava ripensando a qualcosa, qualcosa che era avvenuto nel pomeriggio, qualcosa che la preoccupava. Vidi Bella attraverso i suoi occhi, sembrava stupita da qualcosa.....o forse delusa.....poi il ricordo si fece più nitido. E capii.

Mi sentii gelare. Temevo la sconsiderata conclusione alla quale sarebbe potuta arrivare. Dovevo parlare con lei subito.

Prima che riuscissi a entrare Esme si accorse della nostra presenza.

Sono tornati!”

Mi aveva raggiunto sulla porta prima ancora che riuscisse a finire il pensiero. La vidi fare una faccia dispiaciuta, probabilmente dalla mia espressione aveva capito che avevo vissuto con lei il suo ricordo.

Oh tesoro mi dispiace.....non essere troppo duro con Alice ,non voleva.......forse prima dovresti parlare con Bella.........credo sia rimasta turbata”

«Tranquilla mamma, va tutto bene. Non è colpa di Alice. E' colpa mia. Avrei dovuto pensare a una simile eventualità.»

Dai pensieri di Rosalie capii che si trovavano tutte e tre in camera di Alice, e che stavano aiutando Bella a prepararsi. Dovevo risolvere questa situazione. Subito.

Mi avviai al piano di sopra senza aggiungere altro, sotto lo sguardo confuso di Emmett e Jasper.

Quando arrivai davanti alla porta della stanza di Alice, sentii le mie sorelle immobilizzarsi.

«Che succede? Alice? Rose?”

Bella ovviamente, al contrario loro, non si era accorta del mio arrivo e le guardava stranita. Fu il il mio lieve bussare alla porta a risponderle.

Quando aprii la porta vidi un sorriso aprirsi sul volto di Bella. Sorriso che però non arrivò ai suoi occhi.

Edward mi dispiace.....io......non volevo.....proprio stasera poi.....” Alice.

Mi spiace Edward ho provato a rassicurarla......non credo abbia funzionato” Rosalie.

I pensieri delle mie sorelle erano un vortice di scuse. Rivolsi a entrambi un sorriso rassicurante.

«Ragazze, vi spiace se vi rubo Bella solo per qualche minuto.......prometto che ve la restituirò»

«Certo Edward, fa pure......noi andiamo in camera di Rose»

Bella era in piedi, di spalle, accanto allo specchio, avvolta da una vestaglia di seta. Potevo vederla attraverso lo specchio, esattamente come lei poteva vedere me. Quando si accorse del mio sguardo su di lei, abbasso la testa e arrossì. Era una visione.

Mi avvicinai a lei e l'abbracciai dolcemente , facendole scontrare la schiena sul mio petto.

Ancora non mi guardava.

« Ti sei divertita oggi? Esme era molto felice di aver passato un pomeriggio in tua compagnia. Le sei mancata molto.»

Lei alzò lo sguardo incrociando il mio per qualche secondo, poi l'abbassò di nuovo.

«Lo sai, vero?» Come faceva a conoscermi così bene? Sorrisi.

«Esme ci stava pensando quando sono rientrato, era molto dispiaciuta, non si era accorta della mia presenza.............Mi dispiace Bella. Avrei dovuto parlarti di Tanya e della sua ossessione, ma mi sembrava poco galante, è pur sempre una donna, non me la sono sentita di umiliarla parlando delle sue debolezze. Non è una cosa gentile nei riguardi di una fanciulla. Sono pur sempre un ragazzo nato agli inizi del secolo scorso. La mia educazione è molto rigida a riguardo.»

«So che sei un gentiluomo. Quindi tra di voi......cioè......è....una debolezza solo sua?»

Ecco, lo sapevo. Possibile non lo avesse ancora capito? Le posai le mani sui fianchi e la voltai dolcemente verso di me. Lo sguardo ancora basso. No, così non andava bene.Portai due dita al di sotto del suo mento:

«Bella. Guardami ti prego. » Lei alzò lo sguardo, e mi sorrise. Un sorriso appena accennato. Si morse il labbro. Nei suoi occhi potevo scorgere tutte le sue paure, tutte le sue insicurezze.

«Bella io ti amo. Amo te e te soltanto. E' cosi, è sempre stato così e sempre lo sarà. Mi credi vero?” Annui appena. Continuava a mordicchiarsi il labbro, e le sue mani continuavano a torturare l'asola della mia camicia. C'era ancora qualcosa che voleva sapere, lo avevo capito. Solo non sapeva come chiedermelo.

Sospirai.

«D'accordo. Ti dirò ciò che vuoi se questo ti farà stare più tranquilla, chiedi pure.»

«No, hai ragione non sarebbe carino parlarne......è solo....»

«Si....»

«Bè è che Esme ha parlato di approcci e attacchi. Però non mi ha spiegato bene cosa intendesse dire. Mi chidevo, solo per curiosità, che genere di approcci?......e che intendeva dire con attacchi?»

«E lo vuoi sapere perchè sei solo curiosa, giusto?»

«Ovviamente. Non penserai mica che sono gelosa vero?»

«O no. Ovviamente no. E' chiaro.»

«Bene. Perchè non lo sono. Bhe forse solo un pochino. D'accordo si sono gelosa. O va bene! sono molto gelosa!Molto. Molto. Gelosa. !!! Contento? E smettila di guardarmi cosi!»

«Così come?» il mio tono da falso innocente la diceva lunga. La verità è che vederla così gelosa mi piaceva. E molto. Mi metteva addosso una strana sensazione. Come una scarica di adrenalina. Mi faceva sentire amato. Di più.......desiderato. Suo.

«Come uno che si sta divertendo un mondo!»

«Oh ma è così. Mi sto divertendo. Un mondo.»

«Felice di essere il tuo giullare. Allora. Mi racconti qualcosa?...Per favore?»

«Sei bellissima quando fai la gelosa...»

«Edward!»

«D'accordo, d'accordo......vediamo....una volta si presentò in camera mia, vestita con la sola lingerie, con la scusa di chiedermi come le stesse e......... »

«aaaaaaaaaaaaaa.....................va bene basta non voglio sentire. Ti prego.»

«Mi fa piacere sentirlo, perchè preferirei non parlarne più. E comunque, ti ripeto, non è mai successo nulla.»

«D'accordo. Mi dispiace per essermi comportata come una bambina. Mi rendo conto di essere andata un po' fuori di testa, alla notizia. Quindi io non le piaccio perchè piaccio a te?»

«No. Tu non le piaci perchè io ti amo alla follia. E molto diverso. Più che altro però c'è l'ha con me. Quindi non preoccuparti ok? Ignorala, prima o poi si rassegnerà»

D'accordo.»Stava ancora ridendo sotto i baffi. Cosa aveva adesso? La guardai con un sopracciglio alzato. Lei capì subito perchè si portò una mano davanti alla bocca e scoppiò a ridere.

«Tesoro, non fraintendermi, adoro vederti felice, ma potresti dirmi cos'hai tanto da ridere?»

«O scusa Edward è che stavo ripensando......ahahahaahhaah.......hai detto...ahahaha.....hai detto fanciulla!»

«E?»

«O scusami, ti prego scusami, ma Edward chi dice più fanciulla?»

«Quindi è così? Mi trovo antiquato?»

«Cosa? No , certo che no. E comunque sai che ho un debole per tutto ciò che è antico!»

Mi finsi offeso e mi voltai d'altra parte.

«Bene. Visto che sei tanto occupata a prenderti gioco di me, dirò ad Alice e Rose di fare con calma, ti mostrerò la mia sorpresa un'altra sera......forse.»

Smise subito di ridere. Colpita e affondata. Nel giro di un secondo me la ritrovai tra le braccia. La sentivo stringermi con tutte le sue forze.

«O Edward scusami, ti prego scusami. Non volevo offenderti. Davvero. Scusami ti prego, mi dispiace. Io ti amo. Ti amo tanto. Perdonami ti prego.»

Mi voltai guardandola negli occhi. Era così buffa. Dovetti sforzarmi di non ridere.

«Bhe, forse, potrei decidere di perdonarti, se riesci a convincermi!»

Nemmeno il tempo di finire la frase, che sentii le sue mani avvolgermi dietro la nuca per attirarmi a lei. Mi sentivo in paradiso. Lei era il mio paradiso. Dovetti staccarmi poco dopo, allontanandola dolcemente da me, la voglia che avevo di lei era quasi insopportabile. Il fiato si era fatto corto. Per entrambi.

La guardai, aveva uno sguardo furbo, quello di chi sa di avere vinto.

«Perdonata?»

«mmmm.......ti aspetto di sotto»



Ce lho fatta. Scusate se ci ho messo un po'. Ho iniziato a scriver una nuova ff, sempre con i nostri amati Edward e Bella! Si intitola “ Forse un domani....” Provate a dargli un occhiata se vi va! Ditemi cosa ne pensate e se vale la pena continuarla. Per ora ho pubblicato solo il prologo. Mi raccomando fatemi sentire!

Ditemi anche cosa ne pensate di quest'ultimo capitolo! Vi sto facendo un po' soffrire per questa sorpresa vero? Pazientate! Arriverà! Baci a tutti!!!



































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Capitolo 29
*** Capitolo 28 ***


Capitolo 28

Pov Bella



«Non sbirciare!»

«Non sto sbirciando!»

«Si invece! Stai imbrogliando!»

«Non è vero!»

«Avevi promesso che non avresti sbirciato....»

«Non è vero, ti ho promesso che non avrei guardato....è diverso da sbirciare!»

Potevo benissimo intravedere attraverso le dita, l'espressione di disappunto dipinta sul suo volto.

«Va bene, scusa, non guarderò!»

«Grazie»

Mi cinse per i fianchi e mi fece avanzare. Avevo completamente perso il senso dell'orientamento. Dove eravamo?

Quando finalmente Alice e Rose mi avevano lasciata andare, dopo aver decretato che fossi perfetta, almeno secondo loro, mi ero precipitata giù per le scale perchè morivo dalla voglia di rivedere il mio amore. Mi era mancato così tanto per tutto il giorno. E quel piccolo bacio di rappacificamento di poco prima non mi era bastato.

Ovviamente, tenendo fede alla mia fama di impedita, ero inciampata, dopo solo tre gradini, nei miei stessi piedi, complici le scarpe tacco dodici di Alice. Non arrivai mai per terra, le braccia forti e gelate di Edward mi avevano presa al volo prima ancora che riuscissi a rendermi conto di stare cadendo. Mi aveva rimesso in piedi, e mi sorrideva dolcemente.

«Sei bellissima.»

«Mi dispiace, è che con questi tacchi.........»

«Mi è mancato molto anche questo»

«Come????»

«Bhe vedi, questa tua..........sbadataggine, l'ho sempre adorata. Mi ha sempre dato la scusa di stringerti a me senza sembrare inopportuno. Sai qualche giorno fa, quando ci siamo.......rincontrati, mi sono ritrovato a sperare che incappassi in uno dei tuoi soliti............ incidenti »

La mia espressione piuttosto confusa parlò per me.

Lui sorrise. Il mio sorriso sghembo. Per poco non caddi una seconda volta.

«E' che....bhè.......sarebbe stata una buona scusa per stingerti tra le braccia»

Mi strinsi forte a lui appoggiando la guancia su suo petto, lui mi avvolse nel suo abbraccio, e mi lasciò un bacio sul capo:

«Non hai più bisogno di cercare scuse per abbracciarmi»

«Ne sono felice.»

La sensazione di sicurezza che percepivo in quel momento era assoluta, avrei potuto restare così per sempre. Non sapevo bene quanto tempo era passato, ma a un certo punto sentii Edward sussurrare tra i miei capelli:

«Tesoro, anch'io resterei così per sempre, ma dobbiamo andare»

«Ehi, credevo che non potessi leggermi nel pensiero»

«Infatti. Ma credo che il bisogno che abbiamo uno dell'altra superi ogni barriera»

Non potevo dargli torto.

Intravidi fuori dalle vetrate la macchina di Carlisle, parcheggiata sul vialetto.

«Andiamo con quella?»

«No.»

«Con la Volvo?»

«Nemmeno»

«Allora con cosa?»

«In realtà pensavo di fare una passeggiata.»

Non risposi. Non mi mossi.

«Allora.....andiamo?»

«mmm»

«Che cos'hai? Non vuoi più uscire»

«mmm»

«Sono convinto che uno di questi giorni impazzirò al non poterti leggere nel pensiero! Mi dici cosa c'è che non va? Per favore?»

«E che vedi oggi, quelle due pazze delle tue sorelle, mi hanno fatto camminare per ore......e poi adesso......queste scarpe»

Sbattè le palpebre un paio di volte, confuso, in un gesto tipicamente umano. Non aveva ancora capito dove volessi arrivare. Poi, un lampo di consapevolezza passò sul suo volto. Tratteneva a stento le risate.

«Amore? Per caso mi stai dicendo che vorresti essere portata in braccio?»

«NO! Bhe forse un po'. Magari solo un pezzetto. Sempre se ti va»

Non finii nemmeno la frase che mo sentii sollevare da terra per ritrovarmi tra le braccia di Edward, che intanto rideva a crepapelle.

«Visto? Lo dicevo io che un fidanzato vampiro ha i suoi vantaggi!»

«Viziata!»



Mi aveva fatto promettere di non guardare, voleva fosse una sorpresa fino all'ultimo. Lo sarebbe stata sicuramente, dal momento che mi teneva d'occhio costantemente per impedirmi di sbirciare. Ovviamente io ci avevo provato comunque e, ovviamente lui mi aveva beccata.

Il viaggio fra le braccia del mio amore era durato appena qualche minuto. Ovviamente, trattandosi di Edward, anche in un tempo così breve potevamo essere arrivati ovunque. Quando mi fece scendere dalle sue braccia, non riuscii a trattenere un grugnito di disapprovazione, scatenando nuovamente le sue risate.

Poi mi sentii avvolgere da dietro dalle sue braccia. Appoggiò il mento sulla mia spalla, dal modo in cui respirava sembrava nervoso, Poi finalmente sussurrò:

«Apri gli occhi»

...

...

«Ti piace?»

Provai a parlare più volte, senza successo. Alla fine mi limitai ad annuire energicamente.

Ero senza parole. Mi sembrava di aver fatto un salto indietro nel tempo. Avevo riconosciuto in tutto quello la nostra radura solo per gli alberi che la circondavano. Sulla destra c'era un piccolo tavolo, con due sedie, impeccabilmente apparecchiato. Ci misi solo un secondo per ricordarmi dove avevo già visto un tavolo così: la Bella Italia. La somiglianza era così profonda, che sembrava davvero di trovarsi tra le mura di quel ristorante. Spostai lo sguardo solo qualche metro più in la e mi ritrovai......al ballo di fine anno. Il ballo del liceo. L'unico a cui fossi mai andata. Il gazebo dove avevamo ballato in quella notte magica si erigeva proprio davanti a me. Perfetto. Migliaia di luci si intrecciavano tra loro, facendo sembrare, anche un cielo grigio come quello di Forks, magicamente stellato. L'intera radura era stata ricoperta di lucine e tutti intorno , candele, centinaia e centinaia di candele. Dei piccoli lumini andavano a contornare un vialetto immaginario che segnava la via tra il tavolo e il gazebo. In sottofondo le note della canzone che ci aveva accompagnato, nel nostro ballo, ormai più di cinque anni prima. Iron e Wine

Non mi accorsi di quello che mi stava succedendo, finchè non sentii la voce allarmata di Edward:

«BELLA!»



..continua



Sorpresa! Che ne pensate? Fatemi sapere! Un bacio grandissimo a tutte/i !!!!















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Capitolo 30
*** Capitolo 29 ***


Ecco!!E' arrivata la sorpresa! Vi piace?Vi prego quando finirete il capitolo e lo commenterete.....siate buone/i!!!Non mi insultate! Non mi uccidete!! Baci! Baci! ps: vi chiedo susa se non sono riuscita a rispondere alle recensioni!!Perdonatemi!Spero che il capitolo vi piaccia abbastanza per farmi perdonare!E comunque rimedierò! Buona Lettura!! A presto!

Capitolo 29

Pov Bella



Non riuscivo a respirare. Per quanto cercassi di incanalare l'aria e farla entrare nei polmoni, proprio non ci riuscivo.

Sapevo benissimo cos'era. Un attacco di panico. Ne soffrivo da dopo che Edward se ne era andato.

Mi succedeva solo quando provavo forti emozioni. Di qualunque tipo. Il mio corpo non era più in grado di gestirle.

Ma non credevo potesse succedermi anche provando estrema felicità. D'altronde non ero mai più stata davvero felice. Questa per me era la prima volta dopo anni.

Sentivo le braccia di Edward stringermi forte e cullarmi nel tentativo di tranquillizzarmi:

«Respira,Bella, respira, va tutto bene, non è niente, respira.» Ovviamente Edward aveva pur sempre due lauree in medicina, e non ci aveva messo molto a capire quello che mi stava succedendo!Quando finalmente ripresi a respirare provai a parlare:

«Mi spiace Edward, ho rovinato tutto!»

Mi accarezzò una guancia, e io alzai lo sguardo per incrociare il suo. Quello che vidi però mi fece sprofondare nella tristezza più profonda.

«No. Bella. Io ho rovinato tutto.»

«Ma Edward cosa dic....»Mi mese dolcemente un dito sulle labbra, per farmi smettere di parlare.

«Bella, ascoltami . Io ho rovinato tutto, il giorno in cui ti ho lasciata. Le ferite che ho inflitto al tuo cuore, al tuo animo.....sono stato uno stupido a pensare di poter ricominciare con te da dove avevamo lasciato........anche se tu dici di avermi perdonato, il male che ti ho fatto è sempre lì, quello che appena successo ne è una prova. Mi dispiace. Mi dispiace. Bella. Io........credimi se ci fosse un modo per cancellare tutto il male che ti ho fatto............ma non c'è.........

...... Bella...non c'è.»

La sua voce, continuava a spezzarsi, era scosso da dei singulti. Sembrava piangesse. Probabilmente lo avrebbe fatto se solo avesse potuto. Presi il suo volto tra le mani e lui si lasciò guidare quando lo guidai per farmi guardare negli occhi:

«Edward, adesso ascoltami ti prego, perché questa è l'ultima volta che ne parliamo......non negherò che mi sono sentita morire quando te ne sei andato, perché sarei ipocrita, non negherò nemmeno che a volte avrei voluto odiarti....senza riuscirci» Lo vidi stringere gli occhi, e muovere la testa in senso di diniego«no....Edward guardami, per favore...» lui prese un grosso respiro e riapri gli occhi , riportandoli nei miei, il suo oro sembrava liquido, come se delle lacrime che però non gli era concesso versare cercassero di uscire.

«quello che sto cercando di dirti è che.....si ho sofferto, ma non mi importa....»

«A me importa!»

Gli lanciai un occhiata molto eloquente.

«Scusa. Continua.»

«Quello che importa adesso, è che sono felice, tu non puoi nemmeno immaginare quanto.......e lo sono grazie a te!TU mi rendi felice Edward.»

Lui sorrise, uno di quei sorrisi in grado di mandarmi K.O. Poi mi prese il volto tra le mani, lasciandomi piccoli baci su tutto il viso, arrivando poi a pochi millimetri dalle mie labbra, sembrava di nuovo felice.

«Ti AMO Isabella Marie Swan, Ti amo. Sono l'uomo più fortunato del mondo, e finché tu sarai al mio fianco anche il più felice!»

« Che strana coincidenza. Perché io sono la donna più fortunata e felice del mondo. Si vede che siamo fatti uno per l'altra!»

Scoppiammo entrambi a ridere, complici del nostro momento felice.

Sfregai il naso contro il suo,tenendomi alla sua camicia, lui mi accarezzava dolcemente la schiena sorridendo e guardandomi negli occhi.

«Amore?» Il suo sorriso si allargò ancora di più, sapevo quanto bello potesse essere sentirsi chiamare così.

«Si?»

«Non che io abbia qualcosa in contrario a stare qui continuando a farci le coccole, ma.....non vorrei sprecare tutto il lavoro che hai fatto. E poi voglio godermi la mia sorpresa! »

«Come vuoi, e comunque questa è solo una parte della sorpresa.»

Eh? Cosa poteva esserci di più? Non riuscivo a immaginare niente di più magnifico di quello che avevo davanti, a parte Edward, ovvio.

«Cosa? Quale sarebbe l'altra parte?»

«Non ancora. Prima la cena. Hai fame?»

Si, in effetti avevo molta fame, non avevo mangiato niente per tutto il giorno, impegnata come ero a rimuginare sulla faccenda di Tanya. Non ci fu bisogno di rispondere, il mio stomaco brontolò al posto mio.

«Come immaginavo. Andiamo prima che la tua cena si freddi troppo.»

«Ma come hai fatto a portare tutta queste cose qui, e come è possibile che io abbia una cena calda?Hai fatto tutto da solo?»

«Quante domande. Credevo fossi affamata»

«In altre parole non hai intenzione dirmelo, giusto?»

«Diciamo che ho fatto una promessa a due...amici....i quai verrebbero sicuramente sfruttati dalle loro mogli se dovessero venirne a conoscenza. Potrebbero dover fare cose del genere per secoli.»

«In altre parole Emmett e Jasper ti hanno aiutato a mettere su tutto questo e se Alice e Rosalie lo vengono a sapere potrebbero pretendere da loro sorprese simili per molto tempo. Ho indovinato?»

«Non confermo e non smentisco»

«Lo prendo per un si.»

«Come vuoi. Allora signorina, se vuole seguirmi, la cena è servita.»

«Con molto piacere, mio cavaliere»

Mi porse il braccio e mi accompagnò attraverso la via di candele al tavolo. Da vero gentiluomo spostò la sedia per farmi sedere. Prima di andare a sedersi a sua volta si abbassò alla mia altezza depositandomi un bacio sulla spalla lasciata scoperta dal vestito. Non riuscii a trattenere un brivido, che lui fraintese:

«Hai freddo?» A dire la verità se continuava così sarei andata a fuoco prima della fine delle serata, e addio sorpresa.

«No. Sto bene»

« Bene. Spero che la cena sia di tuo gradimento.» Così dicendo scopri il piatto mostrandomi un fumante piatto di ravioli ai funghi! Sorrisi. Non sarebbe potuto essere diversamente. Mangiai tutto, sotto il suo sguardo felice e sorridente.

«Hai ancora fame?»

«No grazie. Ma era tutto buonissimo. Anche se devo dire che c'è una cosa in particolare che lo rende ancora più bello del vero ristorante!»

«Davvero? Che cosa?»

« Qui grazie al cielo non c'è la cameriera che ti mangia con gli occhi!»

Improvvisamente fui colta da un dubbio:

«Non c'è vero? O si?»

Lui rise divertito del mio cambio di umore:

«No, certo che no. Puoi stare tranquilla!»

«Meglio cosi! Perchè questa non te l'avrei perdonata!»

«Capito. Me ne ricorderò. Niente cameriere..........in tua presenza!»

«EDWARD!!»

«Ahahahaa.....scusami amore scusami! Ma mi mi diverto troppo a prenderti in giro. Sei così Bella quando fai la gelosa!»

Mi alzai fintamente offesa, senza degnarlo di uno sguardo ,dirigendomi a grandi passi verso il gazebo.

«Uffa. Stai attento! Potrei decidere di andarmene prima della fine della serata!»

In meno di un secondo me lo ritrovai davanti.

«Scusami ti prego, mi sono comportato male. Come posso farmi perdonare?»

«Non saprei. Il gentiluomo sei tu!»

«In realtà non mi sento molto gentiluomo stasera. Il fatto di non riuscire a staccarti gli occhi di dosso, non è certo un comportamento da gentiluomini.»

«Bhe se la cosa può farti sentire meglio ho il tuo stesso problema. Anch'io ho problemi a staccarti gli occhi di dosso, l'unica differenza è che per me è sempre così!»

«Sei assurda. Ma non posso negare di esserne molto felice.»

Senza rendercene conto ci eravamo avvicinati così tanto che con un soffio ci saremmo toccati. Potevo quasi vedere l'elettricità che sentivo scorrere in quel momento tra noi, i nostri cuori, le nostre menti , i nostri corpi si attiravano tra loro come calamite.

«Ti toccherà regalarmi un bacio se vuoi farti perdonare»

«Ogni tuo desiderio è un ordine.»

Bastò un sospiro e le sue labbra furono di nuovo sulle mie. Il baciò questa volta fu intenso fin da subito, il desiderio che provavamo l'uno per l'altra era incolmabile, le su mani andarono ad accarezzare la mia schiena , il mio collo, i miei capelli, il mio viso, per poi scendere di nuovo fino ad arrivare sui miei fianchi dove però le lasciò per poter allontanarsi da me.

Restammo qualche minuto così, fronte contro fronte, a riprendere fiato. Fu lui il primo a spezzare il silenzio, con voce roca e gentile

«Balliamo.»

Mi lasciai guidare fino alla pista da ballo sotto il gazebo, dove cominciammo a dondolarci lentamente, seguendo le note in sottofondo, quelle della mia ninna-nanna. Lo sentii sospirare dopo poco.

«Cosa c'è?»

«E' che manca ancora una cosa»

Non riuscivo a capire a cosa si riferisse. Mi guardai intorno. Era tutto perfetto, esattamente come quella sera, forse anche meglio.

«Che cosa manca?»

«..questo..> Con un braccio mi sollevò dolcemente da terra per poi farmi scendere di nuovo. Ma....ero più alta. Mi ci volle un secondo per capire che i miei piedi erano appoggiati su i suoi. Come quella sera.

«Ahahah.....hai ragione, così è molto meglio.»

«Sono d'accordo!»

Appoggiai la testa sul suo petto e mi lasciai portare da lui. Non sono bene quanto tempo restammo così, io avrei potuto restarci per sempre. Mi ridestai quando lo sentii chiamarmi:

«Bella?»

Alzai il viso per guardarlo negli occhi:

«Si?»

«E' ora dell'altra sorpresa.»

«Davvero? »

«Si. Ma sono un po' nervoso. Non sono sicuro di come la prenderai.»

«Perché? E' una cosa brutta?»

«No. Anzi....è che......»

«Edward sta tranquillo. È qualcosa che viene da te, come potrebbe non piacermi? Posso averla?»

Lo vidi prendere un grosso respiro. Sembrava nervoso.

«Vieni.»

Lo seguii. Mi fece sedere su una panchina ai bordi del gazebo. Credevo si sedesse accanto a me e invece lui, tirò fuori qualcosa dalla tasca e si inginocchiò davanti a me. Quando aprì la scatola davanti ai miei occhi apparve l'anello più grazioso e elegante che avessi mai visti. Sembrava venire da un'altra epoca. Un altro tempo. Non dissi niente. Anche volendo non ci sarei riuscita. La mia mente era vuota, tutto quello che riusciva a pensare era quello che vedeva in quel momento: Edward, con un anello in mano, inginocchiato d fronte a me. Vedendo che non mi muovevo e che non parlavo, iniziò lui a farlo.

«Isabella, dalla primo momento che ti ho vista, sei entrata in me, sconvolgendo la mia esistenza. Fin da allora sapevo che niente per me sarebbe più stato uguale a prima. Quando ti ho incontrato sono rinato, quando ti ho lasciato sono morto una seconda volta, ed ora la vita, il destino ti ha riportato da me. Tu hai scelto di morire pur di starmi accanto, niente mi renderà mai degno di un simile sacrificio, ma non mi opporrò a nessuna delle tue scelte, perché sbaglierei di nuovo ferendoti, e questa volta non melo perdonerei. Ho ricevuto te dalla vita, che è molto più di quanto meritassi, ma permettimi di chiederti un'ultima cosa:permettimi di starti accanto, di amarti, di proteggerti, per l'eternità, permettimi di prendermi cura di te in ogni modo possibile, umano e non:

Isabella Marie Swan, mi faresti lo straordinario onore di diventare mia moglie?»













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Capitolo 31
*** Capitolo 30 ***


Capitolo 30

Pov Bella

Continuavo a guardare fuori dal finestrino, senza vedere realmente, qualcosa. Edward aveva chiamato uno dei suoi fratelli, chiedendogli se gentilmente potesse portarci una macchina, perché, secondo lui, era troppo tardi, e faceva freddo ora, per correre abbracciata a lui, fino a casa.

A parte questo piccolo fatto, nessuno dei due aveva più detto una parola, su quello che era appena successo.



......Isabella Marie Swan, mi faresti lo straordinario onore di diventare mia moglie?»

«.....»

«Bella?»

«.....»

«Bella stai bene? Di qualcosa …............ti prego»



Ero rimasta ammutolita, non avevo tirati fuori nemmeno mezza parola, non riuscivo a parlare, non sapevo cosa dire. Volevo diventare sua moglie? Ovviamente si! Lo sapevo! Dentro di me lo sapevo. Ma non riuscivo proprio a dirlo ad alta voce. Perché? E così ero rimasta in silenzio, con un espressione indecifrabile sul volto. E cosa ben peggiore, avevo ferito i sentimenti di Edward. Ovviamente lui aveva finto, che fosse tutto a posto, che in fondo non era successo niente, era stato perfino capace di prendersi la colpa di quello!



Si era rialzato, dalla posizione in ginocchio, Chiudendo la scatolina che conteneva l'anello, e rimettendosela in tasca.

«Mi dispiace Bella. Ho sbagliato. Forse era troppo presto.»

«.......»

Lui sospirò.

«Andiamo. Torniamo a casa, è già molto tardi.»

Mi aveva preso per mano, e mia aveva condotto fino all'auto, come sempre mi aveva aperto la portiera, e aveva aspettato che salissi, poi l'aveva richiusa e si era diretto al posto di guida, a passo umano.



Teneva lo sguardo fisso sulla strada, serio e impenetrabile. Mi faceva paura quando faceva così. Avevo paura di cosa potesse pensare. Non mi guardava. Da quando si era rialzato, dopo la proposta, non mi aveva più guardata. Lo avevo ferito. Questa volta davvero in profondità. Ero terrorizzata dal fatto che se ne andasse di nuovo.

Ma non volevo. Io lo amavo. Lo amavo. E volevo sposarlo!!!

Solo....che non riuscivo a dirlo.

Teneva una mano sul volante e una sul cambio. Lo sguardo sempre fisso sulla strada. Ancora, non mi guardava.

Quella distanza mi stava uccidendo.

Così allungai una mano e andai ad accarezzare la sua , si irrigidì un secondo, poi girò la mano, voltando il palmo verso l'alto e strinse la mia.

Sorrise, un sorriso di circostanza, che non arrivò agli occhi, ma non mi guardò. Eravamo arrivati a casa. Entrò nel parcheggio di casa Cullen e spense il motore. Prima che potessi accorgermene era già sceso e aveva aperto la portiera nel mio lato per farmi scendere.

Scesi dalla macchina.

Lo vidi guardare la casa, aggrottò leggermente le sopracciglia e sospirò.

«Che succede?» Wow. Finalmente avevo ritrovato l'uso della parola. E vai!! Tempismo perfetto Bella!! Complimenti! Accidenti a me.

Lui mi guardò un attimo, sorpreso che avessi finalmente aperto bocca. Poi alzò le spalle scuotendo la testa.

«Niente. Non preoccuparti.»

«Non me lo vuoi dire?»

Lui sospirò.

«Alice.» non disse altro. Ci misi qualche secondo per afferrare il concetto. Poi capii.

«Oh. E' arrabbiata con me vero?»

«Lasciala perdere,non farci caso, tu sei libera di fare le tue scelte, non devi ascoltarla per forza. A me importa solo quello che vuoi tu.»

In altre parole voleva dire che Alice aveva visto quello che era successo, ed era arrabbiata con me per come erano andate le cose.

«Ma non è così!»

Mi guardò un attimo, confuso, cercando di interpretare le mie parole.

«Cosa vuoi dire?»

«Possiamo fare due passi prima di rientrare? Vorrei parlarti. Per favore.»

«Come vuoi.»


Pov Edward

Avevo sbagliato. Non trovavo altra spiegazione. Sapevo che lei mi amava, lo sapevo, lo sentivo, ma nonostante questo non potevo non sentirmi distrutto. Che sciocco. Come avevo potuto essere così presuntuoso da pretendere che dicesse “ Si Edward. Ti voglio sposare”, dopo tutto quello che le avevo fatto passare. Un illuso. Ero solo un illuso.

Non una parola. Non aveva detto una sola parola. E ogni secondo del suo silenzio era una coltellata al petto.

Per tutto il viaggio di ritorno avevo fatto il possibile perché non si accorgesse del mio turbamento, si sarebbe sentita sicuramente in colpa e io non volevo assolutamente che accadesse.

Purtroppo quando stavo con lei era difficile per me fingere, se non impossibile, e ormai temevo si fosse accorta che qualcosa non andava in me. Quello che mi terrorizzava e che pensasse riguardasse lei.

Non era così. Non ce l'avevo con lei. Non avrei mai potuto. Io l'amavo.

I pensieri di Alice al nostro rientro a casa, mi infastidirono parecchio, come sempre aveva ficcanasato in faccende che non la riguardavano e stava già pensando a un modo per convincere Bella a dirmi di si.

E poi ero io quello invadente!

Bella si era accorta che stava succedendo qualcosa, e finalmente mi aveva nuovamente rivolto la parola, anche se solo per chiedermi cosa stesse succedendo. Non c'era stato bisogno che le spiegassi granché, mi era bastato fare il nome di Alice perché giungesse alla giusta conclusione. Non le sfuggiva nulla.

Mi aveva chiesto di fare una passeggiata, aveva bisogno di parlarmi. Così, da qualche minuto camminavamo nei boschi, nei pressi di casa Cullen, la luna splendeva piena in cielo, illuminando il tutto d'argento. Stringevo la mano del mio amore, attento che non inciampasse da qualche parte e si facesse male. Io vedevo benissimo naturalmente, anche senza la luce della luna, ma un bosco di notte,anche se illuminato, può essere ugualmente pericoloso per un umano, ancor di più se parliamo di Bella.

«Siamo soli?»

«Cosa?»

«Voglio dire.......siamo abbastanza lontani o possono sentirci?»

Non capivo. Da quanto si interessava tanto se qualcuno poteva sentirci? Di solito sembrava che non le importasse di stare in mezzo a dei vampiri. In ogni caso, mi concentrai un secondo. Io non li sentivo, quindi ovviamente era lo stesso per loro.

«No. Siamo soli. Va tutto bene?»

«Si, bene. E' solo che volevo ancora un momento da sola con te!»

Sorrisi, incapace di resistere di fronte a tanta dolcezza.

«Di cosa volevi parlarmi?»

«Ecco, io.....ti volevo dire una cosa importante.»

«Puoi dirmi quello che vuoi Bella.»

«Bhe, allora.....»

Le sue guance si erano di nuovo imporporate, le sue mani giocavano tra di loro, attorcigliandosi intorno alle mie dita, con i denti si torturava il labbro inferiore. Era nervosissima. Il suo cuore batteva così forte che sembrava volesse esplodere. Che stava succedendo?

Poi improvvisamente la vidi stringere forte gli occhi e prendere un grosso respiro:

«SI!» urlò.

Eh? Cosa stava succedendo? Che stava dicendo? Perché capivo sempre solo metà delle cose di cui parlava. Continuavo a guardarla per cercare di venire a capo di quella strana conversazione.

Lei, che teneva ancora gli occhi chiusi, vedendo che non avevo nessuna reazione, riprese dapprima a respirare, cosa di cui le fui immensamente grato, poi, uno alla volta, come per paura di quello che avrebbe potuto vedere, aprì gli occhi.

Mi guardava come se fossi pazzo. IO?

Come se mi stesse sfuggendo qualcosa. Bhe senza dubbio!

«Bella....cosa?»

Lei mi prese il volto tra le mani,costringendomi a guardarla intensamente negli occhi:

«Edward.....ho detto SI!»

Non poteva essere quello che pensavo. Non osavo crederci. Lei mi guardò sorridente, e annui energicamente, intuendo quello che pensavo. Sembrava felice.

«Bella.....sei sicura, insomma non devi sentirti costretta, se non vuoi non imp...» Mi mise un dito sulle labbra per non permettermi di continuare.

«Edward Cullen! SI! Io voglio diventare tua moglie!»

Non mi sembrava vero. Non potevo crederci. Avevo un gran voglia di piangere.

«SI?» Volevo esserne sicuro.

Lei annui ancora più energicamente buttandomi le braccia al collo.

«SI!SI!SI!SI!!!»

La sollevai per i fianchi facendola volare. Ero così felice che avrei voluto gridarlo al mondo intero.

«Ti amo futura signora Cullen. TI AMO!!»

Restammo li a baciarci per ore prima di decidere di rientrare a casa.

«Tesoro, sei esausta, torniamo a casa, va bene?»

«Mmmm, solo a tre condizioni però!»

«Tutto quello che vuoi amore mio»

«Bene, la prima è che tu dormi con me!»

«Sarà un compito duro, ma sarò felice di sacrificarmi, in fono rientra nei doveri di un marito “dormire” accanto alla propria moglie!»

«Giusto! Secondo.......»

«Secondo?»

La vidi sfoderare un sorriso furbo, prima di rimettermi le braccia al collo e saltarmi praticamente in braccio. Era incorreggibile! La guardai fintamente scandalizzato.

«Che c'è? Lo hai detto anche tu che sono esausta! Non vorrai costringermi a camminare vero? Per favoooreee!!!!»

Alzai gli occhi al cielo e cominciai a correre.

«Aspetta! La terza!»

«Hai ragione,perdonami! Ti ascolto:»

«Posso avere il mio anello?»

«Credevo non me lo chiedessi più»

Tirai fuori la custodia dalla tasca e presi l'anello. Lei mi porse la mano. Ero incredibilmente emozionato.

«Sai, apparteneva a Elizabhet Masen, mia madre»

La visi sgranare gli occhi, che divennero subito lucidi.

«Grazie Edward è bellissimo»

«Grazie a te per aver accettato di indossarlo»

«Non c'é di che!»

«Andiamo!»

Lei sorrise di nuovo, saltandomi nuovamente in braccio.

«Si. Adesso si!»

«Non c'è dubbio ti vizio troppo.......ma ne sono felice! Ti amo.»

Lei rise, nascondendo il volto nel mio collo.

«Ti amo anch'io......mio futuro marito»


Così felici, giungemmo di nuovo nei pressi di casa Cullen. Mi fermai improvvisamente.

«Edward? Che succede?»

La guardai negli occhi, ora avevo di nuovo paura. Temevo per lei, Per noi.

«Niente di buono Bella. Niente di buono.»


Eccomi di nuovo! Dite la verità, per un attimo avete temuto che le dicesse di no vero? Comunque che ne pensate di questo nuovo capitolo? E cosa succede a casa Culllen? Aspetto con ansia le vostre recensioni! Ciao e a presto! BACI BACI!!!!!






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Capitolo 32
*** Capitolo 31 ***


Capitolo 31

Pov Edward

La feci scendere dalle mie braccia. Anche senza guardarla avvertivo la tensione nel suo corpo. Era preoccupata.

Varcammo casa Cullen abbracciati. Le tenevo un braccio intorno alla vita, stringendola a me più che potevo.

Quello che avevo visto nella mente di Alice non mi piaceva per niente. Per poco non crollai quando mi resi conto di cosa significasse in realtà quella visione.

Edward mi dispiace, la decisione è stata presa solo pochi minuti fa....stavo per chiamarti....”

«Quando?»

Al tramonto. ”

«Come è possibile?»

Non lo so. Qualcosa gli ha fatto cambiare idea. Ho già avvertito Jacob, sta arrivando”

«Edward? Che succede? Mi stai spaventando!»

La voce tremante del mio amore, mi fece preoccupare. Mi aveva sentito parlare, ma non aveva sentito quello che mi era stato detto. La voltai verso di me prendendole il viso tra le mani:

«Amore ascoltami, non avere paura va bene?»

«Perché dovrei averne? Che sta succedendo?»

Presi un respiro profondo. Ero pieno di rabbia. Perché? Perché il mio amore? Perché noi?Perdonami amore mio. Non ho altra scelta.

«I Volturi. Stanno arrivando. Saranno qui al tramonto»

La vidi impallidire ancora di più, era persino più bianca di me, mi stava spaventando. Le lascia il volto, per stringerla tra le braccia.

«Stai tranquilla amore, andrà tutto bene, vedrai. Ci sono io qui con te»

«Non lasciarmi Edward. Ti prego. Non lasciarmi. Hai promesso.» Accidenti a me, e a quando le avevo confessato i miei piani. Si stava agitando troppo. Così non andava.

«Amore guardami.» Si era aggrappata a me, affondando il viso nella mia camicia, la spostai alzandole il volto per costringerla a guardarmi.

«Andrà tutto bene. Gli spiegheremo la situazione. Gli diremo che ci amiamo e che vogliamo sposarci e che ti trasformerò subito dopo il matrimonio. Andrà bene. Vedrai.»

Lei annuì probabilmente solo per farmi felice. Non sembrava affatto convinta.

Odiavo mentirle. Ma la verità sarebbe stata peggiore. Ma non potevo darle ora una notizia del genere. Non dopo quello che c'era appena stato tra noi. Non volevo vivesse le nostre ultime ore insieme, piangendo. Sfoderai un sorriso rassicurante. Dovevo essere convincente, anche se dentro di me mi sentivo morire per ciò che di li a poche ore avrei dovuto fare.



Pov Bella

Non mi convinceva affatto. Lo diceva solo per farmi stare tranquilla. Ma se non c'era niente di cui preoccuparsi allora perchè era così nervoso? E dov'erano tutti i Cullen?

«Amore?»

Lui sembrò sorprendersi e mi guardò con un sorriso dolcissimo che mi fece battere il cuore a mille. Se ne accorse e trasformò il sorriso da dolce a compiaciuto. Sapevo che gli piaceva essere chiamato in quel modo, anche se non osava chiederlo. Ma se in cambio ricevevo un sorriso del genere lo avrei chiamato così per sempre. Feci vinta di non sentire caldo e di non essere diventata improvvisamente di un rosso accesso chiedendogli finalmente la domanda che rischiava di farmi scordare se non la smetteva di fissarmi così! Ma quanto tempo era passato?

«Ehm....»Qual'era la domanda?.....Dio come è bello. E pensare che diventerà mio marito. Mio solo mio. Lui ah scelto me. Mmmm...non vedevo l'ora che anche quella Tanya lo sappia. Meglio mettere le cose in chiaro. Ci saremmo sposati. Ancora non riuscivo a crederci. Avremmo avuto la nostra prima notte di nozze. Chissà se potevamo sposarci la sera stessa, così poi....... Concentrazione Bella. Concentrazione!Il suo sorriso si allargò in maniera esponenziale.

«Tesoro ti senti bene? Sei tutta rossa!»Beccata.

«Si. Si. Scusa. Mi ero distratta...»

«Ah si? Distratta? » Stava giocando sporco. Si divertiva. Ma se pensava che davanti a lui c'era ancora la timida ragazzina di una volta si sbagliava di grosso. Adesso ci penso io signr. Cullen. Mi avvicinai di più a lui un po imbarazzata, non avevo mai fatto di queste cose. Coraggio Bella. Con il dito indice percorsi tutto il suo petto fino ad arrivare alla cintura dei pantaloni soffermandomi qualche secondo. Cercai di tirare fuori la voce più sensuale possibile.

«Veramente io pensavo alla nostra prima notte di nozze...e a quando tu mi toglierai il vestito.....»

Smise di respirare. Con lo sguardo percorse tutta la mia figura, dall'alto verso il basso, poi risalì, fissando lo sguardo sulle mie labbra. Gli occhi spalancati, prima dorati, ora erano di un brillante nero pece. Ops. Forse avevo esagerato.

«Che sta succedendo qui?»

Sobbalzai al suono di quella voce. Mi sentii come una bambina beccata con le mani nella marmellata. Istintivamente feci un passo indietro, ma Edward mi fece passare un braccio in torno a un fianco, riportandomi a fianco a lui. Provai a far finta di niente.

«Ehm...che ci fai qui Jacob?..>non sembrò nemmeno accorgersi che stessi parlando con lui, La sua attenzione era tutta rivolta ad Edward. Sembrava stesse tentando di ucciderlo con lo sguardo.

Edward sembrò non curarsene minimamente, intento com'era a giocare con una ciocca dei miei capelli. D'un tratto sbuffò:

«L' ho so meglio di te....cane!» Eh? Ma ti cosa stavano parlando.

«Bella allontanati da lui!»Ecco che ricominciava. Possibile non riuscisse a capire che ero innamorata di Edward? Non avevo fatto altro che farglielo capire negli ultimi cinque anni. Io ero felice solo con Edward.

«No. Jacob. Perché dovrei?»

«Non puoi stare con lui, Bella. Lui non va bene per te!Ricordi cosa è successo l'ultima volta? Lo hai già dimenticato? Succederà ancora!Ti lascerà ancora! E tu soffrirai...ancora»

Sentivo la presa di Edward farsi sempre più debole, stava lentamente scivolando via da me. Teneva lo sguardo basso, non mi guardava più, i suoi occhi erano nuovamente dorati. Alzò lo sguardo per puntarlo in quello di Jacob, ma non era uno sguardo di rabbia, come mi sarei aspettata, era uno sguardo di puro dolore. No. Non poteva pensare che Jacob avesse ragione. Noi stavamo per sposarci, e saremmo rimasti insieme per sempre. Non avrei mai più sofferto. Mai più!

«Non è vero! Edward diglielo!Diglielo, che si sbaglia! Diglielo che non mi lascerai più!!Che saremo felici! Diglielo!»

Silenzio. Tornai a guardare Edward. Non mi guardava i suoi occhi erano chiusi, sul volto una smorfia di dolore. No. Non poteva essere vero.

«Ed-Edward?»

Lui alzò lo sguardo e io mi immersi nei sui occhi. Tremava, scosso da dei singulti. Piangeva.

«Bella....»

«Cosa? Edward.....no....tu hai promesso. Diglielo. Perchè non dici niente?» Non mi era uscito niente di più di un filo di voce, ma era ovvio che lui mi avesse sentito ugualmente.

Mi accarezzò una guancia avvicinandosi di nuovo a me che senza accorgermene avevo indietreggiato.

«Amore ti prego...guardami....non piangere.....» Le lacrime avevano iniziato a scorrere sul mio volto, senza che io fossi in grado di fermarle.

«Mi hai mentito? Perchè?»poi un pensiero si fece strada in me......allora capii«Te ne andrai vero? Seguirai il piano originale? E' così?»

Non potevo crederci. Mi sentivo tradita, umiliata, presa in giro. Sbottai:

«TI sei preso gioco di me! Dei miei sentimenti!!Mi hai chiesto di sposarti Edward! E io ho detto si!! IO HO DETTO SI!! PERCHE'?»

«Amore, amore ti prego, non fare così.....io non lo sapevo...lo giuro.....quando ti ho chiesto di sposarmi ero davvero convinto che saremmo riusciti a farlo, e poi ti avrei trasformata.....prima dell'arrivo dei volturi......ma poi quando siamo arrivati ho visto nella mente di Alice.....non possiamo farlo amore, saranno qui al tramonto, abbiamo solo un giorno....»

«No...no....smettila....non voglio sentire......»Per quanto mi sforzassi non riuscivo a far smettere alle lacrime di scendere. Mi ero portata le mani a coprirmi le orecchie. Perché? Che cosa avevamo fatto di male? Perché non potevamo semplicemente stare insieme ed essere felici, perché il destino era sempre contro di noi?

Sentii due mani gelate afferrami i polsi. No. Non volevo togliere le mani, non volevo sentire. Aria. Mi serviva aria. Dove era finita tutta l'aria? Poi sentii Edward gridare:

«Carlisle!»

«Che cos'ha succhia-sangue? Cosa le hai fatto?»

«Io? Se tu tenessi chiusa quella bocca cagnaccio, ora non starebbe così, avrei dovuto dirglielo io, con più tatto! Guarda che hai fatto! Vattene!!»

«Edward tienila ferma....devo misurarle la pressione.» Era la voce di Carlisle.

«Amore calmati. Calmati ti prego. Sono qui. Accanto a te. Sono qui»Il fiato freddo di Edward mi solleticava l'orecchio. La sua voce era sempre stata un calmante naturale. Ma questa volta non riuscivo. Non riuscivo a calmarmi. Edward. Voleva lasciarmi. Edward. No.

«Sono qui amore mio, ti prego, ti prego»

Sentivo mani fredde sul volto, sul collo, sui polsi...che stava succedendo? Che cosa mi stava succedendo...

Poi sentii pungermi un braccio. E fu il buio.



Eccomi qui ragazze. Vi ho fatto aspettare un po' lo so!! Spero che comunque il capitolo vi piaccia E che pensiate ne sia valsa la pena di aspettare. Da qui la storia inizia a farsi più movimentata, siamo al giro di boa!!Aspettatevi di tutto!! Aspetto con ansia i vostri commenti!!! Ciao a presto!!! BACI BACIONI!!!

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Capitolo 33
*** Capitolo 32 ***


Prima di iniziare il capitolo vorrei ringraziare chi ha recensito quello precedente:

  • _Kristal_

  • angy0780

  • paride

  • Vero_Masen_Cullen

  • tulipano nero

  • moulianrouge

  • giova71

  • missriccia87

  • Angy Pattz

GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!!!Come farei senza di voi?????





Capitolo 32

Pov Bella

Buio.

Era ancora buio.

Ma ero sveglia, ne ero quasi sicura.

Mi rigirai sentendo il fruscio delle lenzuola. Ero nel letto. Nella stanza di Edward.

Guardai la mia sveglia. Le 3:00 del mattino. Erano passate poco più di due ore da quando eravamo rientrati a casa.

Allungai una mano, alla ricerca della piccola lampada sul comodino. Trovai l'interruttore e la stanza si illuminò di una luce fioca.

Dove erano tutti? Dov'era Edward?

«Edward?»

«Sono qui»

Mi voltai nella direzione della voce, da un angolo della stanza, rimasto buio, vidi uscire la figura di Edward. Sembrava molto provato. Ricordavo la sua voce spaventata, prima di sprofondare nel sonno. Dovevo avergli fatto prendere un bello spavento. Mi dispiaceva per lui,ma non riuscivo ad accettare di doverlo perdere di nuovo.

Era rimasto al centro della stanza, a pochi passi dal letto. Non sembrava intenzionato ad avvicinarsi ulteriormente. C'era dolore nei suoi occhi. D'un tratto venni colpita da una brutta intuizione. Ricordavo bene che, quando lui se ne andò, cinque anni prima, venivo spesso svegliata da mio padre, terrorizzato dalle urla di dolore che esternavo anche nel sonno. Temevo davvero che la cosa si fosse ripetuta dopo lo shock subito poco prima. Un leggero bruciore alla gola, che prima non avevo notato, unita all'espressione di Edward, me ne diede la conferma.

«Immagino, che ho dato spettacolo. E' stato molto...brutto?»

Lo vidi incupirsi.

«Bella...io...mi dispiace....»

Mi liberai dalle coperte andandogli incontro, prendendogli il viso tra le mani. Lo costrinsi a alzare il viso e a guardarmi negli occhi. O almeno, lui mi permise di farlo. Volevo cancellare la sua sofferenza.

«Edward ascoltami, ascoltami bene....credi davvero che il tuo sacrificio potrebbe salvarmi la vita? Possibile che tu non abbia ancora capito che io non posso vivere senza di te? Se mi uccidessero o se ti portassero via, risparmiandomi la vita, credi che per cambierebbe qualcosa? NO Edward. Io morirei lo stesso....»

«Bella..ti prego...»Gli posai due dita sulle labbra.

«No. Edward. Non mi salveresti la vita, consegnandoti a loro, mi toglieresti solo l'opportunità di lottare al tuo fianco, e vincere o morire insieme a te. Sono queste le uniche due soluzioni che posso accettare. Io ti amo. Ti amo, cocciuto di un vampiro! E se devo scegliere tra una vita senza te e la morte. Allora scelgo la morte»

Prima che riuscissi a rendermene conto mi ritrovai con la schiena contro il materasso, Edward sopra di me, le sue labbra erano ovunque sul mio viso, sul mio collo, poi tornavano sulle mie labbra.

«Edward...»ansimai, appena le sue labbra me lo concessero.

«Bella..ti amo.....perdonami........ti amo........ti amo...»Anche il suo fiato si era fatto corto, mentre mi parlava fra un bacio e l'altro. La voce roca.

Dimenticai tutto: I volturi, la crisi di panico, il mio risentimento nei suoi confronti, tutto. C'eravamo solo noi. C'erano solo Bella & Edward

Stavo letteralmente andando a fuoco. Le su mani gelate, mi sembravano bollenti mentre mi accarezzavano la schiena sotto la maglietta, le sue labbra lambivano il mio collo, la clavicola, la spalla. Una sua mano scese ad accarezzarmi la gamba, appena sopra il ginocchio. Portai una mano sotto la sua camicia iniziando ad accarezzarli il petto. Lui sospirò più for">te.

«Bella....»

«mm....»Abbandonai le sue labbra per scendere a baciarli la mascella, su è giù. Scesi un po' di più depositando baci nell'incavo del suo collo. Le nostre mani non smettevano di esplorarsi a vicenda.

Ero in paradiso.

Poi di improvviso fu il vuoto.

Davanti a me non c'era nulla. Se non il baldacchino del letto. Ero sola.

Lentamente, poggiando le mani sul materasso mi portai a sedere.

«Edward?»

«Bella»

Spostai lo sguardo velocemente. Era tornato all'angolo dove si trovava quando mi ero svegliata. Appoggiato con la schiena lungo la parete, non respirava.

«Edward, stai bene?»

Gli uscì una risata amara.

«Sono io che dovrei chiederlo a te. Mi dispiace....»

Mi ero persa qualcosa? Mi sembrava che le cose stessero andando fin troppo bene. Non capivo per cosa si stesse dispiacendo. La mia faccia, doveva parlare da sola, perché mi guardò attentamente per un secondo e, probabilmente intuendo la mia confusione, aggiunse:

«Ho quasi perso il controllo...tu non sai l'effetto che mi fai....avrei potuto farti del male....io....scusa.»

«Edward, vieni qui ti prego, è tutto a posto, non mi hai fatto del male.... tutt'altro»

In risposta mi fece il suo sorriso sghembo. Ansimai di nuovo.

«Così però non mi aiuti»

Ci mise un attimo a capire, probabilmente il mio cuore che saltò un colpo, parlò per me.

Scosse la testa divertito.

«Oh Bella.»

Lentamente tornò a sedersi sul letto, proprio accanto a me. Mi prese tra le braccia, facendomi appoggiare il volto nell'incavo del suo collo, e si sdraio su letto, portandomi giù con lui.

«Sarà dura amore mio. Sarà davvero dura. Non so come faremo.»

«Vuol dire che non mi lascerai? Resterai con me?»

«Sempre Bella. Sempre.»

«Ti amo Edward.»

«Ti amo anch'io Bella. Ora dormi....ci aspetta una giornata difficile»

«Edward?»

«Si, amore?»

«Come faremo?»

«Non lo so amore, non lo so. Ma ti prometto che troverò il modo. Questo non sarà il nostro ultimo giorno insieme. Promesso»

Nessuno dei due disse altro. Chiusi gli occhi, abbandonandomi alla stanchezza. Poco dopo sentii una coperta avvolgermi, e la voce di Edward intonare la mia ninna nanna. Il sonno mi avvolse poco dopo.



Continua......

E dite la verità: pensate fossimo arrivate finalmente al rating rosso, vero? E invece no!! Scherzetto!! Cosa si inventerà secondo voi il nostro Edward? Jacob saprà rendersi utile?Fatemi sapere!! Baci!!

ps: So che il capitolo è un po' corto! Scusate!

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Capitolo 34
*** Capitolo 33 ***


Capitolo 33

Pov Edward



La guardavo dormire.

Non potevo pensare che sarebbe potuta essere l'ultima volta.

Era splendida.

Non riuscivo a credere di essere tanto fortunato. Lei era mia. Ancora una volta aveva scelto me. Non potevo permettere che ci separassero. Non potevo permettere che qualcuno le facesse del male.

Ma cosa potevo fare?Cosa?

Lasciarla non era più tra le mie possibilità.

Sbuffai.

Maledetta Irina.

E maledetti Laurant e Victoria. Avrei trovato il modo di distruggerli. Per quanto mi riguardava erano già morti.

Non ora.

Concentrati Edward. Pensa. Cosa convincerebbe i Volturi a lasciarci vivere tutti? Cosa?

Che frustrazione.

Un pensiero al quanto sgradito si insinuò nella mia testa, impedendomi di concentrarmi:

Edward ho bisogno di te...Voglio....parlarti. Per favore..”

La sua voce languida anche nei pensieri , mi dava il voltastomaco.

Non volevo essere scortese, ma ultimamente la mia simpatia per Tanya era scesa ai minimi storici e avevo troppe cose per la testa per fingere il contrario.

«Che cosa vuoi Tanya?»

Parlai in tono basso, percepibile solo dai vampiri dentro la casa.

«Ho avuto un idea, potrebbe salvarvi, salvarci tutti.»

Scrutai la sua mente. Era sincera. Non aveva secondi fini. Forse dovevo concedergli la possibilità di farsi ascoltare.

Guardai un altra volta il mio amore che dormiva sereno tra le mie braccia. L'idea di lasciarla lì per andare a parlare con Tanya, mi procurava un senso di malessere.

E si fosse svegliata non trovandomi?

Uff.Cosa dovevo fare?

Un frusciò mi avvertì che Alice era entrata nella stanza.

Va...resto io con lei...”

Sorrisi. Cosa avrei fatto senza la mia sorellina?

Sfiorai le labbra del mio amore con un bacio leggero per non svegliarla. Poi mi avvicinai al suo orecchio:

«Torno subito amore mio. Ti amo.»Sorrise. Probabilmente pensava fosse un sogno. Mugugnò qualcosa contrariata, quando tolsi le braccia liberandola dal mio abbraccio, ma continuò a dormire.

Ancora non potevo sapere di averle appena detto una bugia.

Mi avvicinai alla porta voltandomi di nuovo verso la mia unica ragione di vita. Ero ansioso. Possibile fossi così dipendente da lei?

Alice si era seduta al mio posto, guardava Bella con aria divertita. Si era aggrappata al suo braccio e sorrideva beata. Probabilmente pensava fosse il mio. Alice alzò gli occhi al cielo:

«Va per favore, e muoviti! Se si sveglia non voglio essere io a dirgli che sei con Tanya!»

Giusto. Meglio evitare.

Uscii dalla stanza per raggiungere Tanya.

Attento fratello....potrebbe farti un agguato alle spalle!! Armata di smalto e lingerie! Sai che ridere.....” Emmett.

Edward, le sue emozioni sono tranquille, non sento passione e lussuria, credo sia sincera....” Jasper.

Stupida bionda oca! Se non stai lontana da mio fratello io....” Rosalie.

Tesoro sii gentile con Tanya. Vuole solo dare una mano.” Esme

Figliolo, io e Eleazar abbiamo avuto un idea, crediamo sia la stessa di Tanya...vi raggiungiamo in veranda”Carlisle.

Meno di un secondo dopo ero in veranda, Tanya era già li.

«Ciao, Edward.»

«Tanya»

«Sai, sono felice per te e Bella»

La guardai con un sopracciglio alzato. Cosa?

Mi diede una piccola spinta sulla spalla, ridendo.

«Non guardarmi cosi! Dico sul serio!»

Si lo sapevo. Avevo visto la sincerità delle sue parole nella sua mente. Era felice che io fossi felice.

«Mi piace vederti felice...»

«Lo so. Grazie.» Sorrisi e anche lei.

«Mi dispiace se sono stata....acida. Ti chiedo scusa. Mi scuserò anche con Bella.»

Acida?Io avevo in mente un altra parola. Ma la tenni per me. Non sarebbe stato gentile da parte mia, e poi apprezzavo molto il suo tentativo, non volevo rovinarle il tutto.

«Ti ringrazio. E' carino da parte tua. Lo apprezzo molto.»

Sorrise. Era felice di aver fatto la cosa giusta.

«Mi fa piacere..................E così......ti sposi?»

«Lo spero. »

«Andrà bene vedrai, funzionerà. Sai Edward, sei.....cambiato, in questi giorni....»

Guardai nella sua mente. Vidi una carrellata del mio volto in pose e giorni diversi, era come sfogliare un album di fotografie che però ritraeva sempre lo stesso soggetto. Era vero. Non me ne ero reso conto, ma attraverso i suoi occhi riuscivo a vedere quanto erano cambiati i miei, da prima dell'arrivo di Bella ad oggi. La sensazione che si poteva cogliere era quella di un morto che pian, piano tornava alla vita. Vidi anche la felicità che provava nel vedermi di nuovo sereno, e l'amarezza dovuta al fatto che non era lei a rendermi tale. Ne rimasi colpito. Sapevo che i suoi sentimenti per me erano sinceri, ma il mio cuore apparteneva a Bella, e sarebbe stato così sempre. Era suo ancora prima che la incontrassi. Tanya avrebbe dovuto accettarlo, prima o poi.

«Tanya, vedrai che un giorno, anche tu troverai la persona giusta. E' la fuori da qualche parte, devi solo saper aspettare.»

Sulle sue labbra si increspo un sorriso amaro:

«Già.»

I passi di Eleazar e Carlisle interruppero i nostri discorsi. La faccia con cui mi guardavano tutti e tre, non mi piaceva per niente. I loro pensieri erano preoccupati e confusi.

«Ditemi che succede. Vi ascolto.»



Pov Bella.

Venni svegliata da un buonissimo odore di caffè e spremuta. Ancora addormentata allungai una mano alla ricerca di Edward. La mia mano tastò solo il materasso, vuoto.

Aprii gli occhi.

Accanto a me solo il vuoto.

«Edward?»

Nessuna risposta.

Mi alzai a sedere. Nella stanza non c'era nessuno. Non c'era traccia di Edward. Ma qualcuno mi aveva portato la colazione,e scostato le tende per permettere alla luce di entrare.

«Edward?»

Pochi secondo dopo la porta della stanza si aprii. Finalmente.

«Oh Edw...» Il sorriso mi morì sulle labbra. «Alice?»

«Ciao pelandrona!! Era ora che ti svegliassi! Non ti ricordavo così dormigliona..»

Ignorai quello che diceva. Non ero in vena di ascoltare uno dei suoi strampalati discorsi. Interruppi le sue parole:

«Alice dov'è Edward?»

Lei mi guardò un secondo. Sembrava non sapesse bene cosa rispondermi. Fui subito presa dall'ansia. Cosa stava succedendo? Non era da Edward non farsi trovare al mio risveglio, soprattutto dopo quello che era accaduto la sera prima.Al mio sguardo allarmato, Alice si affrettò a rispondere:

«E' dovuto.....uscire.»

«Uscire? Che significa uscire? Dov'è?»

«Bella, sai dovresti fare colazione, io e Esme l'abbi..»

«ALICE! Dimmi dov'è Edward!»

«Bella...»

Cosa? Perchè non parlava? Un pensiero orribile mi attraversò la mente. No. Non poteva averlo fatto. Lo aveva promesso. Lo aveva promesso.

Edward..



Continua........

Eccomi di nuovo, scusate, ma ho un po' di problemi personali in questo periodo, non è un bel momento, e mi sono vista costretta a trascurarvi un po'!! Spero mi perdonerete!! Aspetto con ansia le vostre recensioni per tirarmi un po' su!! Ciao a presto!!



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Capitolo 35
*** Capitolo 34 ***


Capitolo 34

Pov Bella

Ore 20: 23

Dodici ore.

Erano passate già dodici ore da quando mi ero svegliata, senza di lui. Ormai era di nuovo sera e di Edward nessuna traccia. E nemmeno di Eleazar e Carlisle. A quanto pare si erano allontanati tutti insieme.

Per andare dove?

Nessuno voleva dirmelo. Sembravano esserne tutti allo scuro. Ma io ero sicura al 110% che almeno Alice lo sapesse. Il problema era che per qualche strana ragione, a me incomprensibile, si rifiutava di dirmelo.

E di dirlo agli altri.

Non mi aveva abbandonato. Alice me lo aveva giurato. Aveva detto che dovevo essere paziente, che sarebbe tornato. Mi aveva detto che lo aveva visto molto triste all'idea di doversene andare, e al pensiero che mi sarei preoccupata la mattina svegliandomi e non trovandolo, ma aveva detto che aveva paura che non lo avrei lasciato andare o che peggio lo avrei seguito così aveva chiesto a lei di restare con me finchè lui non fosse tornato. Continuavo a rileggere il bigliettino che mi aveva lasciato. Da quando lo avevo trovato quella mattina non lo avevo più lasciato, lo tenevo stretto in mano come il più prezioso dei tesori:

Tornerò molto presto amore mio

non essere adirata, ti prego

mi manchi già da morire

Domattina sarò con te . Sei tutta la mia vita Bella

Ti amo futura Signora Cullen

Tuo per l'eternità

E.



Tutti mi dicevano che dovevo stare tranquilla. Che non dovevo preoccuparmi. Certo come no. Intanto il tramonto era passato e i Volturi non si erano presentati.

Qualcosa mi diceva che la loro mancata visita e l'allontanamento di Edward erano collegati.

Edward non se ne sarebbe mai andato. Non mi avrebbe mai lasciata sola, ad affrontare i Volturi. Di questo ne ero certa. Piuttosto, era da lui, andargli incontro, intercettandoli prima che potessero arrivare a me. Era proprio questo che temevo. E se si fossero infuriati? Se lo avessero punito per avermi svelato il suo segreto? Se lo avessero ucciso? O portato via?

Non riuscivo a smettere di pensarci.

Edward...dove sei?

Stavo impazzendo. La preoccupazione mi faceva scoppiare la testa. Non ce la facevo più. Loro dicevano a me che non c'era nulla di cui preoccuparsi, però loro, tutti loro, Denali compresi, da dodici ore se ne stavano in soggiorno immobili, completamente immobili. Sembrava di essere in un museo delle cere. L'unica volta che facevano qualcosa era quando qualcuno di loro si rivolgeva a me, per dirmi cose del tipo: “ Dovresti mangiare qualcosa” o “ dovresti riposare un po'” o, cosa che mi faceva infuriare “ non ti agitare”. Io? Io agitata? E loro allora? Il fatto che stessero nella stessa posizione tutto il giorno senza fare assolutamente niente, la diceva lunga. Li conoscevo abbastanza per sapere che quello era un segno della loro immensa preoccupazione.

Odiavo il fatto che mi trattassero come se fossi ancora una ragazzina. Certo, la mia età non si poteva scrivere con tre cifre come la loro, ma questo non voleva certo dire che io fossi una bambina.

Basta. Dovevo uscire da li.

Mi alzai sotto lo sguardo curioso di tutti, e senza dire nemmeno una parola, usci in veranda.

Aria. Avevo bisogno d'aria.

Mi sedetti su gradini che si affacciavano su grande bosco e puntai lo sguardo verso l'infinita distesa di verde di fronte a me, sperando di intravedere la figura di Edward uscire da quegli alberi.

Mi accorsi che inconsciamente avevo cominciato a giocherellare con l'anello di fidanzamento al mio dito.

Sorrisi ripensando a noi due la sera prima nel bosco.

Edward...

«Ma che bell'anello!»

Sobbalzai al suone di quella voce. L'avevo sentita poche volte ma l'avevo riconosciuta benissimo.

Nonostante il tono di voce, inconfondibilmente non socievole, risposi comunque:

«Gr-grazie»

« Non ti dispiace se mi siedo qui con te, vero? »

Non mi diede nemmeno l'opportunità di rispondere, era già seduta.

Scossi la testa rassegnata. Meglio non litigare con lei.....era pur sempre un vampiro. Tornai a scrutare il bosco ignorandola.

«Scusa»

«Come?»

«Mi dispiace, non sono stata molto gentile in questi giorni.»

«Non importa. Io non ti piaccio. L'ho capito.»

«In realtà non è così....anzi in realtà....mi sei quasi indifferente. Il problema è un altro.»

« Il problema è....che tu sei innamorata di Edward»

Il mio tono era diventato ostile quasi quanto il suo. Non era una domanda. Ero sicura che fosse quello il problema.

«Ah. Lo sai. Bhe allora...si.»

Già. Avrei decisamente preferito non sapere.

«Dopo stanotte poi......... lui è sempre così galante, non è facile smettere di desiderarlo...»

Un secondo....cosa aveva detto?

«Scusami......hai detto....stanotte?»

Fece una faccia fintamente mortificata, si portò una mano sul cuore per dare più enfasi. Una cosa era certa: come attrice faceva pena.

«Oddio! Che sciocca....ho parlato troppo! Fa finta che non abbia detto nulla d'accordo? Sono proprio mortificata! Bhe, ormai quel che fatto è fatto....io vado di sopra, non ne posso più di musi lunghi!Ciao Isabella»

Se ne andò così come era venuta. Lasciandomi li impietrita con mille domande.

Stanotte.....Edward non era con me stanotte.....Alice aveva detto che era andato via poco prima che mi svegliassi, e io ero convinta che avesse passato la notte accanto a me.........invece......l'aveva passata con lei........

Non era successo niente, non significava niente,non era successo niente, non significava niente. Continuavo a ripetermelo come un mantra.

Edward amava me. Me! Aveva scelto me. Mi aveva chiesto di sposarlo. Voleva me...............Però stanotte era con lei. C'era la possibilità che quella fosse l'ultima notte che potessimo passare insieme e lui aveva preferito passarla con lei. Sapevo che doveva esserci una spiegazione razionale a tutto questo eppure io non riuscivo a vederla. Sentivo le lacrime che premevano per uscire....

Alzai lo sguardo. Dov'ero?

Senza che me ne rendessi conto mi ero alzata e avevo iniziato a camminare. Mi voltai indietro, c'erano solo alberi, la casa non si vedeva più, dovevo essermi allontanata parecchio.

Fantastico. Era buio e io non avevo la più pallida idea di dove fossi.

Edward...

Feci ancora qualche passo ma mi bloccai quando un ombra dietro un albero mi fece sussultare. Mi spaventai...

«Edward?» Il mio istinto mi diceva che quell'ombra non era lui, ma lo chiamai comunque, avrei tanto voluto che mi potesse sentire, invece non sapevo nemmeno dove fosse. Non riuscii più a trattenere le lacrime che presero a scorrere senza che facessi più nulla per fermale. Mi sentivo sola tradita, arrabbiata, e avevo paura. Volevo Edward, nonostante tutto lo volevo li con me.

L'ombra si mosse velocemente, a giudicare dal gran numero di foglie che si muovevano al suo spostamento doveva essere piuttosto grande. Iniziai a indietreggiare....poi di nuovo un rumore alle mie spalle. Mi voltai:

«Mi spiace per prima non volevo spaventarti...ero di ronda.......Che cavolo ci fai in giro da sola, nel bosco, a quest'ora della sera? E' pericoloso! Specialmente per te!E dov...»

Non lo lasciai finire e gli corsi incontro buttandogli le braccia al collo.

«Jake!!»

«Bells , ma...stai bene?...che ci fai qui, a quest'ora? E perchè piangi?»

«Stavo facendo una passeggiata..............Credo di essermi persa»

Mentii. Sperai che se la bevesse.

«Una passeggiata eh? Certo....»

Ok non mi aveva creduto, sperai solo che non si mettesse a fare domande.

«Vuoi che ti riaccompagni a casa?»

No. Era l'ultima cosa che volessi in questo momento, non avevo nessuna voglia di ritrovarmi Tanya davanti. Ma non mi andava di spiegare a Jake che mi sentivo “minacciata” da una vampira. Non potevo spiegargli che c'era qualcuno che volesse portarmi via Edward e che forse ci stava anche riuscendo, non dopo tutto quello che gli avevo fatto passare,e non dopo le parole che ci eravamo detti la sera prima. Insomma non volevo ammettere che forse aveva ragione lui....

«Non potrei................ venire da te?»

Sbarrò un attimo gli occhi, sorpreso dalla mia richiesta, di certo non se lo aspettava.

«S-si certo che puoi, ma...Edward.....avete litigato? E' per questo che piangi? E per quello che ho detto ieri sera vero? Oh Bells mi dispiace io...»

Decisi di interrompere il suo fiume di parole

«Jake no, non è colpa tua e non abbiamo litigato....però ora, non mi va di parlarne, non possiamo solo andare a casa tua? Per favore?»

Mi guardò attentamente, era chiaro che non era convinto delle mie parole, ma mi conosceva bene, e sapeva che per ora non ero pronta a rispondere ad altre domande.

«Come vuoi.»

Mi voltai indietro un'ultima volta, nella vana speranza di veder spuntare Edward da un momento all'altro, ma non accadde niente, lui non c'era....



Aspetto i vostri commenti!!Mi raccomando!!! E ora a grande richiesta:

Grazie a chi ha recensito lo scorso capitolo:

kucciola1988

angy0780

elixais

moulianrouge

giova71

Fede13

Angy Pattz

_Kristal_

paride

iaele santin

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Capitolo 36
*** Capitolo 35 ***


Capitolo 35

Pov Bella



«Allora me lo dici che ci facevi da sola nel bosco?»

Ero seduta sul divano di Jake, una coperta sulla ginocchia e una tazza di cioccolata calda tra le mani,Jake era seduto sulla poltrona, esattamente di fronte a me. Mi sentivo stranamente a casa.

«Ci credi che non lo so....Ero seduta sotto il portico, quando a un tratto è arrivata quella Tanya che.....bhè comunque devo essermi alzata cominciando a camminare, quando me ne sono resa conto era troppo tardi...mi ero già persa...»

«Hai camminato parecchio, sei entrata nel territorio Quileute!»

Cavoli, mi ero allontanata davvero tanto. D'un tratto mi ricordai dei Cullen. Accidenti! A quest'ora si erano sicuramente accorti della mia scomparsa, sicuramente si sarebbero preoccupati parecchio. Dovevo chiamarli, avvertirli, rassicurarli che stavo bene.

«Jake potrei fare u...»

Non finii nemmeno la frase che il telefono di casa Black iniziò a suonare. Io e Jake ci scambiammo un' occhiata, a quell'ora era sicuramente importante. Jake andò a rispondere:

«Pronto?»

«...»

«Si, si, tranquilli è qui........si ve la passo»

Jake venne verso di me, con il telefono in mano:

«Indovina?»

Il mio cuore desiderava con tutte le sue forze sentire la voce di Edward, ma quante probabilità avevo che fosse lui? Afferrai il telefono:

«Pronto?»

«Bella!!»Alice. Ovviamente non era lui...

«Alice, mi dispiace io...»

«Bella stai bene? Cosa è successo? Perchè sei scappata?Lo sia quanto ci hai fatto preoccupare? Quando abbiamo notato che non c'eri più ti abbiamo seguita, ma tu eri già nel territorio dei lupi, non potevamo seguirti li...... poi il tuo futuro è diventato nero.....ci siamo spaventati....»

«Alice mi dispiace.....Mi dispiace....perdonatemi...io..non volevo scappare...io...ero persa nei miei pensieri...non mi ero resa conto di essermi allontanata tanto...perdonatemi...non volevo, non volevo.....»Non riuscivo più a parlare, le lacrime che avevano cominciato a scorrere ininterrottamente, non mi permettevano di riprendere fiato. Mi sentivo una stupida. Cosa avevo fatto? Stavo facendo preoccupare tutti, e in un momento così delicato poi, quando avevano sicuramente cose più importanti a cui pensare che stare attenti che io non mi cacciassi nei guai. Possibile che non ne combinavo mai una giusta?

«Bella, Bella...non piangere, va tutto bene, non è successo niente. L'importante è che tu stia bene....»

«Sto bene. Solo.....ci sono notizie?»

Un grosso sospiro dall'altra parte.

«No Bella, mi dispiace. Ma tornerà presto, vedrai.»

Di colpo una speranza si impossessò di me. Mi illuminai alle sue parole.

«Davvero? Lo hai visto? Hai avuto una visione?»

«No. Però....lo sento. Andrà tutto bene.»

«Alice.....voglio tornare a casa. Voglio essere li, quando lui tornerà!»

Guardai Jake che annuì. Aveva capito. Non non c'era bisogno di aggiungere altro. Anche lui aveva capito quanto mi sentissi vuota e persa senza Edward.

«Si, certo Bella. Anche lui non vedrà l'ora di vederti al suo ritorno. Vuoi che ti vengo a prendere al confine?»

Guardai Jake. Faceva volteggiare le chiavi della macchina e mi guardava sorridente. Caro Jacob...a volte non so cosa avrei fatto senza di lui!

«Non serve Alice, sarò li tra poco.»

«Ve bene tesoro, ti aspettiamo»

Ripassai il telefono a Jake.

«Sicuro che non ti scoccia? Ultimamente mi sento un po' un peso per tutti, non vorrei diventarlo anche per te...»

«Bells, falla finita! Da quando sei così piagnucolona? »

«Non saprei....forse da quando un gruppo di vampiri super potenti si è messo in testa di uccidermi, oppure da quanto questa mattina al mio risveglio invece del mio fidanzato ho trovato solo un pezzo di carta! O forse da quando ho scoperto che una vampira, praticamente perfetta e bellissima cerca di soffiarmi il ragazzo!....Non lo so....scegli tu! Per me fa lo stesso!»

Jake mi guardava con la bocca e gli occhi spalancati, sembrava sconvolto.

«Wow Wow..frena, frena!!Riavvolgi il nastro! Cosa vuol dire che hai trovato un pezzo di carta al posto di Edward? Cos'è...ha avuto paura ed è scappato? E chi è questa vampira frega-ragazzi?»

«No che non è scappato!! Caso mai è il contrario...»

«Ok, va bene. Mi racconterai tutto in macchina. Andiamo.»





Sulla strada verso Villa Cullen raccontai a Jake tutto quello che mi era successo in quei giorni, compresa la gita al centro commerciale e la proposta di matrimonio. Gli avevo perfino mostrato il bigliettino che mi aveva scritto Edward, che lui aveva commentato con un:“però, ci sa fare il ragazzo, tra un po' mi viene una carie da quanto è smielato”,frase che preferii non commentare, fino ad arrivare a quello che era successo con Tanya poco prima che mi perdessi nel bosco.

«Aspetta, mi stai dicendo che ti ha fatto credere che tra lei e Edward fosse successo qualcosa?»

«Si.»

«E tu ci sei cascata? Assurdo!Ti prego Bella, dimmi che non credi a quella bionda senza cervello!»

«Bhe io...»Non è che gli avessi proprio creduto. Io sapevo che Edward amava me,lo aveva dimostrato in più occasioni....e solo che sapevo che anche lui aveva un bisogno fisico che.....aveva paura a soddisfare con me.....ma con lei non avrebbe avuto problemi.....e se il bisogno fosse stato....troppo forte?In fondo anche Edward era un uomo.....

«Non posso crederci! Dai Bella! E' ridicolo!! Edward non è così stupido....non che sia un genio....ma non è nemmeno così idiota!»

«Tu dici?»

«Certo. Non farti infinocchiare da quella …....si insomma hai capito! E' solo invidiosa marcia! Ignorala.....»

«Si forse hai ragione. Ti prego non dire a nessuno di questa storia..non voglio si preoccupano per cose così stupide in questo momento...quando Edward tornerà chiariremo tutto....ne sono sicura.....Lui mi AMA.»

Jake annui un po' pensieroso.

«Già. Per quanto non mi piaccia ammetterlo.....è evidente che ti ama...
e che è disposto a tutto per te...»

Non doveva essere facile per lui dire quelle cose, sapevo che provava ancora qualcosa per me. Ma ci teneva davvero che io fossi felice, e dopo tutti questi anni, sapeva che la mia felicità aveva un nome ben preciso: Edward

«Grazie Jake.»

Arrivammo davanti a casa Cullen. Esme e Alice mi aspettavano sulla porta.

«Vuoi entrare?»

«No, meglio di no, preferisco evitare la puzza se posso»

«Come vuoi. Ciao Jacob.»

«Ciao....ah Bella?»

Mi voltai sentendomi chiamare, ero ormai a pochi passi dalla porta:

«Si?»

«Tornerà....ne sono sicuro»

«Grazie Jake. Buonanotte.»

«Notte Bells»

Appena l'auto di Jacob scomparve mi voltai verso Alice e Esme che mi aspettavano sulla porta. Le abbracciai con tutta la forza di cui ero capace.

«Mi dispiace, scusatemi...»

«Non importa tesoro, l'importante è che tu stia bene. Se ti fosse successo qualcosa Edward.....»

«Lo so...»

«Ma cosa è successo...come è possibile che ti sia allontanata tanto senza accorgertene....»

Lanciai un occhiata alle loro spalle, dove Tanya,seduta sui gradini della scala che portava al piano superiore mi guardava con faccia vittoriosa.

«Ne riparliamo....»

Alice segui il mio sguardo e annuì. Probabilmente sospettava già qualcosa.

«Ancora niente Alice?»

«No. Niente. E' frustrante. E come se non stessero prendendo decisioni....»

«O come se non potessero prenderne...»

Jasper era comparso al fianco di Alice. Inorridii a quel pensiero....come se non potessero...oh mio dio....Edward

Alla mia faccia spaventata sentii un ondata di calma avvolgermi, sicuramente opera di Jasper.

Anche Emmett intervenne, lanciando un occhiata al fratello:

«E' solo un ipotesi Bella...sono sicuro che stanno benissimo...»

«Ormai è chiaro che sono andati a incontrare i Volturi vero? »

Nessuno rispose, ma le loro facce furono una conferma sufficente.

Sprofondai nel divano appoggiando la testa sulla spalla di Emmett che cercava di consolarmi. Non so per quanto rimasi così prima che il sonno prendesse il sopravvento.



Continua....



Ciao a tutti!!!Ecco un n uovo capitolo! Spero vi piaccia. Ringrazio tutte le persone che hanno recensito lo scorso capitolo anche lasciando delle crtiche come sempre cercherò di farne tesoro!!Grazie per il tempo che mi dedicate:

  • _Kristal_

  • antonella64

  • moulianrouge

  • missriccia87

  • tulipano nero

  • Angy Pattz

  • Fede13

  • crepuscolo1

  • erika1975

  • maila79

  • giova71



Un ultima cosa: ho iniziato una nuova fan-fiction dategli un'occhiata se mi va si intitola: Solo per un semestre. E' più leggera e allegra di queste....se avete voglia, mi fa piacere!!

Bene questo è tutto!!Aspetto i vostri commenti!!!!

Un bacione!!!!!









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Capitolo 37
*** Capitolo 36 ***


Capitolo 36

Pov Edward



«Edward, fermati. Non ti sei ancora ripreso del tutto.»

«No Carlisle. Ti prego. Voglio tornare da Bella......sto bene. Ho solo bisogno di lei.»

«Come vuoi figliolo»

Correvo e correvo. Correvo verso casa. Correvo verso Bella. Correvo cercando di non pensare a tutto quello che era successo nelle ultime ventiquattro ore. Non avevo il coraggio di rivivere tutto ciò nemmeno attraverso i miei ricordi.

E non potevo nemmeno pensare di doverlo raccontare a Bella. Non volevo che lei sapesse. Non volevo. Sapevo che si sarebbe incolpata di tutto senza motivo. No, lei non doveva sapere.

Saremo rimasti insieme, questo era l'importante, avrei subito altre mille punizioni piuttosto che rinunciare a lei. Qualsiasi cosa avessi dovuto subire, ne sarebbe comunque valsa la pena. Lei era ciò che di più bello la vita mi avesse dato, niente avrebbe mai potuto competere con la sua bellezza. E il suo amore....il suo amore era il dono più prezioso che chiunque avesse mai potuto offrirmi, lo avrei custodito per sempre...per tutto il tempo che ci sarebbe stato concesso.

Rallentai. Casa. Bella. Finalmente. Era ancora buio, erano le 5.23 del mattino. Con un salto raggiunsi direttamente la finestra della mia camera. Sarei andato dopo dal resto della famiglia, sapevano già che ero li, dai loro pensieri avevo potuto sentire il sospiro di sollievo che avevano fatto nel momento in cui ci avevano sentiti arrivare, Carlisle e Eleazar avrebbero parlato con loro. Io ora avevo solo bisogno di ritrovare il centro del mio universo, la mia unica ragione di vita, la mia Bella. Attraversai la vetrata della mia stanza, era rimasta aperta. Ero emozionato, avevo così tanta voglia di rivederla. Quelle ventiquattro ore lontano da lei erano state orribili, volevo dimenticare.

Non dovetti fare altri passi per accorgermi che qualcosa non andava. Il suo odore era debole, come se non fosse entrata li in tutto il giorno. Non era nel suo letto.

Dovevo stare calmo. Non significava nulla. Forse non voleva restare da sola, forse era con le mie sorelle o con Esme. Chiusi gli occhi, escludendo tutti i pensieri, tutti i rumori. Cercando quel suono a me tanto caro. L'unico cosa che era in grado di farmi sentire di nuovo vivo: il battito del suo cuore.

........Eccolo. Aprii gli occhi. Era in soggiorno. Dormiva.

Un istante dopo ero già li alle spalle del divano. I miei familiari erano tutti li raccolti intorno a Carlisle e Eleazar. Feci loro un piccolo cenno con la testa, la domanda nelle loro teste era la stessa per tutti: “Come stai?”

Sorrisi e guardai il mio piccolo amore che dormiva raggomitolata in un angolo del divano, qualcuno le aveva messo una coperta addosso.

«Ora...bene»

Come poteva essere altrimenti lei era li con me. Finalmente ero a casa. Non riuscivo a distogliere lo sguardo. Era splendida. I capelli sciolti, ricadevano morbidi sulle spalle, gli occhi un po' gonfi e arrossati così come le su guance. Povero amore mio, doveva aver pianto molto per ridursi così.

Lottai contro me stesso, avevo solo voglia di sdraiarmi accanto a lei, stringerla tra le braccia, inebriarmi del suo profumo, del calore della sua pelle. Ma non potevo, l'avrei svegliata, e aveva un aria così stanca....

«Io credo che dovresti farlo invece»

Mi voltai.

«Alice»

Prima che potessi aggiungere qualcos'altro me la ritrovai tra le braccia.

«Ehi...calma....va tutto bene...»

Bugiardo....io so...io ho visto....so cosa ti hanno fatto....”

Mi irrigidii. Rivedevo quelle stesse scene nella testa di mia sorella. Chiusi gli occhi scuotendo la testa. E finita. E' il passato. Bella è il mio presente.

«Lei lo sa?»

Scosse la testa.

«No...» “le ho mentito....le ho detto che non avevo visto niente...che non sapevo niente...”

«Non potevo dirglielo! non potevo!»

Piccola Alice. Era così scossa che faticava a parlare, era costretta ad alternare le parole al pensiero.

«Gli altri....»

No nemmeno loro....non ero sicura che volessi che lo sapessero..”

Annuii. «Grazie»

Si stacco da me, ricomponendosi.

«Va da lei.....era così preoccupata.......e poi.....credo che dovresti parlare con Tanya.»

«Tanya?»

«Non so cosa sia successo....ma credo che sta volta abbia esagerato.....»

«Ma di che par..»

Le immagini mi travolsero, erano i ricordi di Alice: vidi Bella con l'aria preoccupata uscire in giardino, seguita poco dopo da Tanya....poi.....Alice che si accorge non sentire più Bella....la mia famiglia che esce in giardino a cercarla...la corsa per trovarla ….il suo odore che prosegue oltre il confine.......e poi la telefonata....Jacob.........le sue lacrime....

E' tutto così assurdo che devo tenermi al tavolo del soggiorno per non scoppiare a urlare, ma non basta...

Un attimo e il tavolo cede sotto le mie mani, con un tonfo terribile...seguito da un urlo.....Bella.

Si era alzata a sedere sul divano, la mano sul petto a tenersi il cuore che sembrava impazzito dalla paura....

«Bella»

I suoi occhi saettarono verso di me e si spalancarono lasciando subito scappare alcune lacrime al loro controllo.

«Edward.....sei tornato»

La vidi cercare di liberarsi dalla coperta che sembrava essersi avvolta intorno a lei imprigionandola. Sorrisi: Oh...amore mio....sei così fragile.

In un istante fui accanto a lei.. inginocchiato ai piedi del divano.

Lei alzò gli occhi che nonostante fossero pieni di lacrime sembravano colmi di gioia, e mi buttò le braccia intorno al collo, stringendomi a lei con tutta la forza di cui era capace.

«Edward!»

«Sono qui amore, sono qui, non piangere. Siamo insieme adesso. Andrà tutto bene, è tutto a posto»

«Oh Edward, ero così spaventata, credevo....temevo.....cosa ti hanno fatto?»

La tenevo stretta tra le mie braccia cullandola e cercando di calmarla ma lei non sembrava intenzionata ad allentare la presa. Tremava.

«Niente amore, sto bene, sta tranquilla»

Sembrò crederci perchè lentamente lasciò scivolare le mani permettendomi di spostarmi e guardarla in volto, ma il suo sguardo mi scrutava come se cercasse qualche prova sulla veridicità delle mie parole. Portò una mano sui miei occhi disegnandone i contorni con i polpastrelli, con l'altra mi accarezzava la guancia.

« I tuoi occhi sembrano pieni di...dolore....sembri....stanco.»

Mi irrigidii. Bella aveva un intuito straordinario, non dovevo sottovalutarlo, ma non potevo dirle la verità, dovevo continuare a fingere, per lei, per la sua felicità.

«E' solo perchè ti ero lontano......Sai che non posso vivere senza di te. Ti ho pensata tutto il tempo...Mi sei mancata così tanto.»

Non resistetti più, e mi impadronii delle sue labbra, il suo calore era come un balsamo su di me, in grado di guarire qualsiasi ferita. Finalmente ero di nuovo completo, in pace, ero di nuovo a casa.

«Ti amo Bella, Ti amo.» sussurrai sulle sue labbra quando fui costretto a staccarmi per permetterle di respirare.

Le sorrise. Che dolce suono era per me, mi sentii in pace.

«Anch'io ti amo.Ti amo tanto. Promettermi che non mi lascerai più, che non te ne andrai più!»

Presi il suo volto tra le mani e puntai i miei occhi nei suoi.

«Te lo prometto amore. Mai più.Ma....anche tu devi promettermelo»

Spalnco gli occhi dalla sorpresa. Aveva capito.

«Alice?» Annuii.

Sospirò. Probabilmente sperava che non lo scoprissi.

«Credo che dovremo parlare»

«Si, lo credo anch'io»


Eccoci qui ragazze/i! Visto? Edward è tornato!!! Allora che ne pensate?Fatemi sapere. Spero vi piaccia...io ne sono abbastanza soddisfatta! Aspetto i vostri commenti!!

Grazie a chi ha recensito il capitolo precedente:

  1. Nihal93

  2. Elecullen96

  3. moulianrouge

  4. erika1975

  5. elixais

  6. tulipano nero

  7. _Kristal_

  8. missriccia87

  9. Angy Pattz

  10. giova71

  11. maila79

GRAZIE MILLE!!! BACIONI!!!!<3






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Capitolo 38
*** Capitolo 37 ***


Capitolo 37

Pov Bella

«Credo che dovremo parlare»

«Si, lo credo anch'io»


«E che...non so da dove cominciare.....ti arrabbierai.»

«Ma che dici amore...non potrei mai arrabbiarmi con te»

«Questa volta si..»

Sospirò sollevandomi dal divano e tendomi tra le sue braccia.

«Che fai?»

«Ti porto di sopra, staremo più comodi»

«Ma...non serve che tu mi porti....posso camminare.»

Lui mi sorrise tenero, lasciandomi un bacio sulla punta del naso e appoggiando la fronte alla mia.

«Ti prego.....mi sei mancata così tanto....lasciami fare»

Rimasi senza parole. Ero in capace di rispondere a una cosa così dolce. Ancora non riuscivo a credere che lui fosse mio. Così lo lasciai fare annuendo solamente.

«Grazie...»

Sorrisi. Solo lui poteva ringraziarmi per il fatto che gli permettessi di portarmi in braccio. Gli sfiorai le labbra con un bacio leggero intrecciando le mani nei suoi capelli.

«Ti amo»

I suoi occhi si illuminarono di felicità.

«Anch'io ti amo»

Salì le scale così, con me in braccio, e a passo umano, lasciandomi baci sul viso di tanto in tanto e affondando il viso nel mio collo inspirando forte il mio odore. Mi preoccupai un po'. I suoi occhi neri non mi erano certo sfuggiti, e quelle occhiaie....anche lui aveva parecchie cose da raccontarmi.

Chiuse la porta della stanza alle sue spalle e mi depositò delicatamente sul letto. Si sdraiò accanto a me, poggiò la testa sul mio petto, all'altezza del mio cuore, e chiuse gli occhi, sospirando.

Intrecciai una mano con la sua mentre con l'altra gli accarezzavo i capelli.

«Edward.......dovresti andare a caccia»

«Sto bene»

«Edward...»provai a insistere, ma lui mi interruppe prontamente.

«No. Davvero, sto bene. Sono qui con te, ho il tu respiro, il tuo profumo, il battito del tuo cuore, le tue carezze........ho tutto quello di cui ho bisogno. Non mi serve altro a parte forse una cosa.»

«Cosa?»Avrei fatto qualsiasi cosa per farlo stare meglio.

Si sollevo su di me poggiando le sue labbra sulle mie che lo assecondarono subito. Si spostò sul mio collo lasciando altri baci e continuando ad accarezzarmi. Rimasi senza fiato, le sue mani erano ovunque. Ansimai.

Poi improvvisamente qualcosa cambiò.

Lo sentii irrigidirsi. Smise di baciarmi. Smise di accarezzarmi. Il suo volto era ancora nascosto nel mio collo. Il suo respiro si fece pesante. Mi sentii strana...in pericolo...

«Ed-Edward»Provai a chiamarlo ma non rispose. Feci pressione con le mani sulle sue spalle per riuscire a spostarlo o almeno a guardarlo in faccia, tutto quello che ottenni fu un ringhio.

«Edward...ti prego....mi stai facendo paura..»

Smise di respirare. Accidenti. Che stupida. Avrei dovuto insistere di più. Lo sapevo che aveva bisogno di cacciare. Ma ero così felice che fossimo di nuovo insieme.......E adesso lui stava male...stava soffrendo.

«Edward? Mi senti? Va tutto bene. Guardami....ti prego, ti prego... ....amore.... ..guardami»

Non si muoveva. Era sempre più rigido.

«Bella....chiama....aiuto»era poco meno di un sussurro ma riuscii a sentirlo. Quello che mi spaventò fu il ringhio tra una parola e l'altra. Sembrava stesse combattendo contro se stesso.

«Edward....ma....»

«FALLO!»

Presi fiato e con le lacrime agli occhi feci come mi aveva chiesto: urlai.

«CARLISLE EMMETT!!AIUTO»

Praticamente nello stesso istante la porta della camera si spalancò.

Carlisle si avvicinò cautamente a noi, fermando Emmett che invece stava già per afferrare Edward.

«Aspetta. Deve farcela da solo»

Carlisle fece un altro passo verso di noi, lanciandomi un occhiata. Con la mano mi fece cenno di non muovermi e di stare calma.

«Edward? Che stai facendo?»

Il respiro di Edward accelerò. Ero ancora immobilizzata sotto di lui che non accennava a muoversi.

«Carlisle.....non riesco a.......controllare la sete.......»

«Si invece. DEVI.»

«NO. E' troppo.»

«Edward, è solo l'effetto di quello che..........ti hanno fatto......non ti ha ucciso... ma ti ha reso più debole....anche nell'autocontrollo. Combatti. Guardala Edward...è Bella...la tua Bella...... »

Qualcosa nelle parole di Carlisle lo smosse, perché alzò il volto per guardarmi dritto negli occhi.

Ansimai, i suoi occhi non erano quelli di un cacciatore affamato che guarda la sua preda, come mi sarei aspettata....no....i suoi occhi erano pieni di dolore.

Ansimai riprendendo a respirare. Fino a quel momento non mi ero accorta di aver smesso di farlo. Allungai una mano per accarezzargli una guancia, volevo alleviare il so dolore, volevo farlo sentire meglio, vederlo così mi uccideva. Lentamente lo sfiorai.......spalancò gli occhi e un istante dopo un tonfo, e Edward non c'era più. Lo ritrovai cercandolo con lo sguardo, dall'altra parte della stanza, accasciato alla parete , gli occhi chiusi, con la testa tra le mani chiuse a pugno.

Mio dio...Edward.......povero amore mio.......... Ma che cosa gli avevano fatto per ridurlo così.

«Mi dispiace...mi dispiace...»Continuava a ripeterlo come una cantilena.

«Edward...ti prego....va tutto bene ...sto bene...»

Mi alzai dal letto per raggiungerlo ma quando fui a pochi passi da lui Emmett mi bloccò la strada. Lo guardai contrariata.

«Emmett! Lasciami passare!Sta male....ha bisogno di me!»

«No Bella. Senza offesa....ma sei l'ultima cosa di cui ha bisogno, adesso.»

«Cosa?»

«Emmett ha ragione, Bella. Lascia che lo porti nel mio studio. Gli darò del sangue....lo rimetterà in forze....»

In forze...

«Ma Carlisle, come è possibile che stia così male,cosa gli hanno fatto?»

«Bella è complicato.....e solo che ora è troppo debole per resistere al tuo....richiamo.....è come se non si nutrisse da mesi....in più è esausto psicologicamente.»

«Forse dovrei andare via...per un po'....finché non sta meglio...non voglio che soffra di più a causa della mia presenza.....potrei andare da mio padre.....per qualche giorno..»

«NOOO!»

Edward era scattato in piedi nella mia direzione con le braccia protese verso di me. Emmett lo aveva ripreso immediatamente. Era dietro di lui e lo teneva fermo tenendolo per entrambe le braccia, sembrava faticare parecchio.

Sobbalzai. Non avevo mai visto Edward perdere il controllo in quel modo, sembrava completamente fuori controllo.

Lo vidi provare a divincolarsi dalla stretta di Emmett, che però non sembrava voler cedere, anche lui sembrò capire che era inutile provare a liberarsi, così si rilassò smettendo di agitarsi.

«Ed-Edward?»

Lui alzò lo sguardo annegando nel mio. I suoi occhi erano ancora nerissimi e le occhiaie sembravano peggiorare di minuto in minuto ma non c'era traccia del vampiro affamato, solo dell'uomo ferito nell'animo, e deluso da se stesso.

«Amore....Bella........mi dispiace....non andartene amore mio.......ti supplico....non lasciarmi Bella.»

Istintivamente mi mossi verso di lui ma la mano di Carlisle sulla mia spalla mi fermò.Mi girai verso di lui:

«Carlisle, ti prego...solo un minuto»

Carlisle guardò prima me poi Edward, non so se fu qualcosa vide nei suoi occhi ,ma tornò a guardare me annuì lasciandomi andare.

Mi avvicinai a Edward molto lentamente, Emmett continuava a tenerlo.

Alzai una mano accarezzandogli una guancia, lui ci sia abbandonò contro, chiudendo gli occhi. Non dissi nulla ma mi ero accorta che non respirava.

«Edward...va tutto bene...calmati........non vado da nessuna parte...tranquillo, resto qui, resto qui con te..Lascia che Carlisle ti aiuti poi staremo insieme per tutto il tempo che vorremo...te lo prometto.»

«Non te ne andrai? Non vuoi lasciarmi? Dopo tutto questo vuoi ancora restare con me?»

La sua voce sembrava indignata, incredula.

Sorrisi.

«Edward Cullen....se speri che basti una sciocchezza del genere per liberarti di me, sei fuori strada!Non ho intenzion di lasciarti ne ora ne mai....io ti amo....ti amo da morire.....e solo questo che conta. Supereremo anche questa vedrai.»

Lui mi sorrise , baciando il palmo delle mie mani.

«Grazie.»non disse altro.

Carlisle si avvicinò nuovamente.

«Edward andiamo, vedrai presto starai meglio, tra poche ore potrai tornare da lei. Andiamo»

Lui annui e tornò a guardarmi negli occhi. Conoscevo quello sguardo,sapevo di cosa aveva bisogno. Prima che qualcuno potesse fermarmi azzerai le distanze, prendendo il suo viso tra le mani e premendo le mie labbra sulle sue.

Sentii Carlisle e Emmett trattenere il respiro ma non si intromisero.

Qualche secondo dopo mi staccai da lui.

«Fa in fretta a tornare da me, abbiamo un matrimonio da organizzare!»

Mi sorrise nuovamente. Sembrava più sereno anche se la sofferenza non aveva abbandonato il suo viso nemmeno per un secondo.

«Tornerò presto. Promesso»

Emmett lo accompagnò fuori dalla stanza aiutato da Carlisle che si chiuse la porta alle spalle.

Qualche minuto dopo, sperando che ormai fossero già nello studio impegnati in qualcosa di più importante per sentirmi, mi buttai sul letto, affondando la testa nel cuscino e permettendo a tutte le lacrime che avevo fermato di uscire.


Ecco il nuovo capitolo!!Ce l'ho fatta!!Chiedo scusa per il ritardo...ma non ero convinta della prima stesura così l'ho riscritto da capo!!Spero apprezziate!!Aspetto i vostri commenti!!

A proposito! HO in mente l'epilogo finalmente e credo che ci arriveremo tra una decina di capitoli più o meno......anche se sto pensano a un continuo....per farne una serie.........

C'è un incognita che rimarrà in sospeso e probabilmente la scopriremo nel seguito.......

Ciao!!!

Baci a tutti!!





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Capitolo 39
*** Capitolo 38 ***


Capitolo 38

Pov Bella



«Allora....bianco o avorio?»

Erano passate sei ore ma Edward ancora non era tornato. Non ero più nemmeno tanto sicura che fossero ancora nello studio. Forse Alice...

«No, sono andati a caccia.....allora bianco o avorio?»

Stavo per chiederglielo. Doveva avere avuto una visione.

Uff. Eravamo sedute sotto quel portico da ore ma non avevo seguito una sola parola di quello che mi aveva detto. Non sapevo nemmeno cosa stessimo facendo.

Edward dove sei?

Continuavo a ripensare a stanotte, ai suoi occhi neri, alle sue occhiaie, alle parole di Carlisle:

è solo l'effetto di quello che ti hanno fatto …... aveva detto.

Quello che ti hanno fatto. Ma che cosa gli avevano fatto? All'inizio pensavo che lo avessero solo punito , probabilmente picchiandolo, ma lo trovavo improbabile. Anche se lo avessero fatto sicuramente non avrebbero potuto ridurlo in quel modo. No. Dovevano avergli fatto qualcosa, sicuramente peggiore, ma non riuscivo ad immaginare cosa.

«Alice?»

«Si Bella?»

«I volturi hanno dei doni particolari? Voglio dire.... come te e Edward?»

«Perchè lo vuoi sapere?»

Arrossii.

«Ecco io....Carlisle ha accennato al fatto che i Volturi abbiano fatto qualcosa ad Edward. Qualcosa di orribile che lo ha ridotto così......mi chiedevo cosa potevano avergli fatto. »

«Non ne ho idea.»

Spostò lo sguardo da un altra parte, ma avevo visto perfettamente il suo volto indurirsi.

«Tu lo sai, vero?»

Alzò di nuovo lo sguardo, combattuta.

«Mi dispiace Bella, ma ho promesso ad Edward che non avrei detto nulla...lo farà lui appena si sentirà pronto»

Rimasi interdetta qualche secondo.

appena si sentirà pronto.....

Probabilmente avrei dovuto capire che Edward non mi avrebbe parlato spontaneamente di quello che era successo. Sapeva che mi sarei preoccupata e lui avrebbe fatto di tutto per evitarlo. Scoprire quello che gli avevano fatto non sarebbe stato così facile come speravo, ma avrei dovuto avere pazienza e fiducia nell'amore di Edward.

Un giorno quando sarebbe stato pronto, quando avrebbe deciso che era il momento, me lo avrebbe detto lui stesso, senza bisogno di fare domande, avrei solo dovuto aspettare.

Era deciso. Avrei aspettato. Nessuna domanda. Nessuna pressione. L'importante era che presto avrei avuto l'eternità da passare con lui senza più interferenze.

«Capisco Alice. Non preoccuparti.»

«Grazie......Allora hai deciso?»

Cosa? Di che parlava? Accidenti, possibile fossi sempre tanto distratta?

«Ehm...cosa?» Mi guardò spazientita.

«Uffa. Bianco o Avorio?» Niente. Ancora non avevo la più pallida idea di cosa stesse dicendo. La sua faccia era sempre più irritata. Ops.

«Bianco o avorio cosa?»

La sua bocca si spalancò, gli occhi si chiusero in due fessure, sembrava veramente indignata.

«Come sarebbe cosa???Di cosa abbiamo parlato fino adesso?» Già di cosa? Ancora non ne avevo idea. Non avevo altra scelta che confessare, speravo solo di non farla arrabbiare più di quanto già non fosse.

«Ehm.....scusami Alice......ero distratta..»

«Distratta? Distratta?...»Oh merda. Era proprio arrabbiata.

«.....Due ore Bella!!Due ore!!!E tu non sai nemmeno di che colore lo vuoi?»

«Di che colore lo voglio, cosa?»

«AAAWWW!!!!Tu mi farai impazzire!!Povera me!!.....Il vestito Bella!!! Il vestito da sposa! DI che colore lo vuoi? BIANCO O AVORIO?»

Vestito da sposa? Oh giusto....il matrimonio.Presto sarei diventata la signora Cullen. Mi diedi un occhiata intorno: la veranda era cosparsa di riviste con abiti da sposa, campioni di stoffa, campioni di inviti, foto di bouquet, foto di torte, foto di bomboniere........Oddio......Alice mi stava organizzando una cerimonia. Una vera cerimonia di nozze. O no. Avrei dovuto camminare davanti a tutti per dei metri con un vestito lungo e dei tacchi......praticamente un suicidio!

Stavo per rispondere che non era necessario, che io e Edward avremmo fatto un matrimonio veloce senza troppe cerimonie, quando una voce alle mie spalle mi anticipò.

«Bianco.....Sempre se la mia sposa è d'accordo»

Mi voltai verso il suono della sua voce. Finalmente.

«Edward!»

Scattai verso di lui che mi guardava con uno dei suoi sorrisi sghembi, le braccia spalancate, pronte per accogliermi. Quando mi mancavano solo pochi passi, venni però colta da un flashback della sera precedente. Mi fermai.

Il suo sorriso, pur rimanendo bellissimo, si increspò leggermente. Inclinò la testa da un lato, confuso.

«Bella?»

«Edward.....forse è meglio se non mi avvicino troppo»

Il sorriso sul suo volto morì del tutto. Le braccia gli ricaddero rigide lungo i fianchi, le mani strette a pugno, i suo occhi assunsero una luce diversa, sembrava......sofferente

«Bella....» Sussultai. Il dolore nella sua voce era quasi tangibile.

«....ti prego...non avere paura........io non ti farei mai del male......mi dispiace per stanotte.........perdonami ti scongiuro.........Bella,amore mio....io non posso vivere senza di te»

Spalancai la bocca. No. Non aveva capito. Mi sentii un mostro. Involontariamente lo avevo ferito. E pensare che era esattamente il contrario di quello che stavo cercando di fare.

Scossi la testa energicamente.

«No, Edward no!!Io non ho paura di te. Come potrei aver paura dell'uomo che amo più della mia stessa vita?E solo che....io non voglio che tu stia male....di nuovo. Il mio odore......forse potrei mettere un profumo, qualcosa per coprirlo, qualsiasi cosa tu voglia. Non voglio più vederti soffrire per colpa mia. Stanotte sono stata una stupida, non avrei mai dovuto provocarti...»

Non ebbi modo di terminare la frase. Le mie labbra furono coperte dalle sue, che impetuose , come mai lo erano state, vezzeggiavano le mie. Istintivamente risposi al bacio, intrecciando le dita nei suoi capelli, avvicinandolo più a me. Lui mi teneva una mano dietro al collo, per avvicinarmi ancora di più alle sue labbra, e con braccio intorno alla mia vita mi stringeva a lui facendo toccare i nostri bacini.

Fuoco, stavo andando a fuoco.

«Edward..»Ansimai sulle sue labbra, quando mi concesse di respirare, ma durò solo un attimo, perchè il secondo successivo riprese possesso delle mie.

«Ehm ehm...voi due.....ci siamo anche noi....»

La tonalità di rosso che assunsi era talmente intensa che forse non era mai stata vista prima. Alice era dietro di me, mentre Jasper, Emmett e Carlisle erano rimasti dietro a Edward. Avevano visto tutta la scena. L'imbarazzo ora era totale. Superfluo è dire quanto Emmett si stesse divertendo. Mi staccai dalle labbra di Edward, che protestò un po' ,nascondendo il volto nel suo petto.

Edward avvicino il viso al mio orecchio

«Non pensare mai più una cosa del genere...capito?Tu non hai colpe!Promettimi che non lo penserai mai più!!»

«Ma Edward, è co...»

«PROMETTI!»

Mi aveva alzato il viso, portando due dita sotto il mio mento, incatenando i suoi occhi ai miei. Non avrei potuto resistere a lungo a quello sguardo. Quindi sospirai sconfitta e mi arresi:

«Promesso.»

Sfiorò le mie labbra con le sue:

«Ti amo»

«Ti amo»

La voce squillante di Alice attirò l'attenzione di tutti.

«Bene finalmente è tutto sistemato!Forza allora, non c'è tempo da perdere, abbiamo un mucchio di cose a cui pensare!!»

Mi strinsi di più al petto di Edward. Quella vampira mi faceva paura. La strana luce che aveva negli occhi non mi piaceva per nulla. Ma era bello vederla così allegra ed entusiasta. Decisi che l'avrei lasciata fare, tanto non sarei comunque riuscita a fermarla.

La serenità di quel momento fu bruscamente interrotta da una voce che purtroppo avevo imparato a conoscere.

«Tutto questo è ridicolo!»

Sobbalzai per la durezza del suo tono, ma di certo non avrei mai potuto immaginare la reazione di Edward.



Scusate il ritardo!!Mi dispiace ma ultimamente ho sempre i minuti contati!!!Comunque ecco un nuovo capitolo!! Che ne pensate? Scusate se non ho ancora risposto alle recensioni! Cercherò comunque di rimediare!!!!

Grazie ha chi ha recensito:

  1. _Kristal_

  2. Nihal93

  3. mikiamo

  4. erika1975

  5. moulianrouge

  6. tulipano nero

  7. angy0780

  8. the_vampire_girl

  9. Angy Pattz

  10. giova71

  11. iaele santin

  12. Fede13

  13. luluCullen91

  14. moonlightshine98

























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Capitolo 40
*** Capitolo 39 ***


Capitolo 39

Pov Bella


«Tutto questo è ridicolo!»

Sobbalzai per la durezza del suo tono, ma di certo non avrei mai potuto immaginare la reazione di Edward.



La testa di Edward scattò nella sua direzione, i suoi occhi si fecero improvvisamente più neri, assottigliandosi.

Fece un passo avanti facendomi scudo con il suo corpo. Rimasi sconcertata da quel gesto. Non capii subito cosa stesse succedendo e perchè. Non capivo cosa avesse visto Edward nella sua mente, finchè....non sentii un ringhio provenire dal petto di Tanya. Voleva attaccarmi.

«Non osare avvicinarti a lei, Tanya!»

«Sei ridicolo Edward!!!Non capisci che ti prende in giro!!!»

Il suo tono era sprezzante, pieno di rabbia.

«Smettila, non sai quello che dici!Vattene, prima che io perda definitivamente la pazienza!»

«Ho ragione Edward, lo sai che ho ragione»

Il suo tono era diventato languido, guardava Edward intensamente, sembrava concentrata a mostrargli qualcosa, lo guardava mangiandoselo con gli occhi, l'attrazione che provava per Edward era palpabile, così intensa da sembrare solida. Istintivamente rafforzai la presa intorno al braccio del MIO fidanzato che però male interpretò il mio gesto e si voltò verso di me regalandomi un sorriso rassicurante e accarezzandomi una guancia.

«Sta tranquilla amore, non ti toccherà»

Io ero più preoccupata che toccasse lui, piuttosto che me, ma non dissi niente e mi limitai ad annuire. Alice si avvicinò mormorando un “invasata” . Emmett e Jasper serrarono i ranghi intorno a Edward, per Tanya sarebbe stato impossibile avvicinarsi a me.

Edward ringhiò forte e Emmett lo tenne per un braccio.

«Fratello lasciala perdere....non vedi..... è quello che vuole: provocarti.»

Edward chiuse gli occhi, emettendo un sospiro esasperato.

«Ti sbagli Tanya.....io so che non è così....»

«Ah no? Ma andiamo Edward...apri gli occhi! Guardala!!E' un umana!!Si lo so, presto vi sposerete e tu la trasformerai, e starete insieme per sempre e bla bla bla...Credi davvero che vorrà stare ancora con te dopo che l'avrai resa immortale?»

Edward si irrigidì ulteriormente e sbarrò gli occhi, trattenendo a stento un altro ringhio.

«Basta......Smettila......Non voglio ascoltarti!»

Tanya non sembrò badargli minimamente continuando la sua raccapricciante sceneggiata.

«Sei un illuso Edward!!Guardala!!Lei è una donna, una donna!!!Non è più la ragazzina di cinque anni fa, cosa dovrebbe farsene lei di te?... Te che sei e sarei per sempre solo un ragazzino!Dovresti lasciare spazio al cane....lui si che potrebbe soddisfarla!»

Un ringhiò furioso si levò dal petto di Edward che in attimo sfuggì alla presa di Emmett, avventandosi contro Tanya. Sentii la voce di Carlisle urlare:

«Edward NO!»

Tremavo. «Edward...»rantolai con quel poco di voce che mi era rimasta. Ero paralizzata dalla paura.

No.

Edward aveva attaccato Tanya. No. Ero terrorizzata che potesse succedergli qualcosa, Edward era forte e veloce, ma Tanya aveva molti più anni di lui e molta più esperienza. Era tutta colpa mia. Tutta colpa mia. Se fossi stata più sveglia e non fossi caduta nello stupido tranello di Tanya, ora tutto questo non sarebbe successo.....e invece ero stata così stupida da lasciare che insinuasse il dubbio nella mia mente, tanto da farmi rifugiare tra le braccia del mio miglio re amico. Non avevo ancora avuto modo di parlarne con Edward ma sapevo che aveva visto tutto nella mete di Alice,e ora anche in quella di Tanya. Sapevo che anche se non voleva darlo a vedere, il pensiero di me che trovavo conforto tra le braccia di Jacob quella sera, proprio quella sera, quella in cui lui era andato a rischiare la vita per noi, per il nostro amore, lo aveva ferito, ferito immensamente. E ora Tanya aveva sganciato la goccia che aveva fatto traboccare il vaso. Con quella frase: “Dovresti lasciare spazio al cane....lui si che potrebbe soddisfarla!” aveva scatenato la gelosia, la rabbia e tutte le insicurezze che Edward si portava dietro. Se la stava prendendo con Tanya, ma avrebbe dovuto prendersela con me, ero io la causa di tutto, Tanya era stata solo la miccia di tutto.....

Provai a correre verso Edward che continuava a combattere con Tanya, mentre Emmett , Jasper e Carlisle, cercavano di farsi spazio tra i due per cercare di dividerli, con scarso successo. D'un tratto mi ritrovai stretta tra le braccia di Alice che mi spinse lontana da quel trambusto.

«Alice? Che fai? Lasciami!»

«Bella ferma....non avvicinarti....»

«Ma Alice, devo andare da lui! Devo andare da Edward!!Non capisci? E' tutta colpa mia!!E' tutta colpa mia!»

D'improvviso silenzio.

Io e Alice ci voltammo entrambe. Edward era in piedi di fronte alla casa, Jasper e Emmett lo tenevano per le braccia. Erano tutti li, i Cullen e i Denali. Sembravano guardare tutti nella stessa direzione. Seguii i lori sguardi che erano rivolti verso il basso...e vidi Tanya ai loro piedi, che lentamente cercava di alzarsi....Il suo sguardo era.....tristissimo. Quando parlò la voce gli tremava, sembrava piangesse. Provai un enorme pena per lei, sembrava così sola.

«Perchè Edward? Perchè? Perchè non puoi amare me!!Cosa c'è in lei di così speciale? Cosa? Dimmelo! Ti prego...dimmelo!»

Edward si rilasso, abbandonando la posizione di difesa, tanto che Emmett e Jasper, mollarono la presa. Era finita.

«Non credo che tu possa capire davvero Tanya.....ma proverò a spiegartelo....... Lei è la ragione della mia esistenza, lei ha dato un senso alla mia vita....da quando sono diventato vampiro, mi sono sempre chiesto perchè....perchè vagavo ancora su questa terra? Perchè? A quale scopo? Per quasi un secolo ho vagato in cerca di una risposta, senza mai trovarla...poi un giorno....lei è entrata nella mia vita...nello stesso momento in cui ho incontrato i suoi occhi, ho capito...all'improvviso tutto aveva un senso......avevo trovato la risposta ai miei perchè, la ragione della mia esistenza. Ora so che sono ancora su questa terra per lei...per amarla, per proteggerla, per renderla felice.....Lei è la ragione per cui sono al mondo....lei è il mio mondo»

Tremavo...ma non di freddo...l'emozione che provavo era immensa.....e mi stupii, perchè era esattamente quello che sentivo io...Nel momento in cui lo vidi per la prima volta,capii subito che sarei stata sua....sempre e comunque...qualsiasi cosa fosse accaduta, qualsiasi cosa la vita avesse avuto in serbo per me....io sarei sempre, irrimediabilmente, appartenuta a Edward Cullen.

Tanya si voltò sconvolta e sconfitta cercando conforto tra le braccia di Carmen. Eleazar fece un passo verso Edward.

«Ti chiedo scusa Edward, per tutto quello che Tanya ha causato........E anche a te Carlisle....la mia famiglia vi ha creato fin troppi problemi...c'è ne andremo oggi stesso,con la speranza e la promessa che nulla di tutto questo si ripeterà ancora...spero che potrete perdonare un giorno.....e che ci regalerete comunque la vostra amicizia»

«Non c'è nulla da perdonare Eleazar....io e Bella saremo felici se volesse presenziare al nostro matrimonio, ma se non ve la sentirete capiremo benissimo.......Tanya, ti auguro di riuscire a trovare la felicità un giorno come l'ho trovata io.....Addio.»

«Addio Edward»

«Grazie Edward, Carlisle , Esme...a presto»Aggiunse Carmen.

Detto questo sparirono dalle nostra vista. Rimasero solo Kate e Garrett.

«Grzie mille Edward, per aver risparmiato mia sorella nonstante tutto quello che ha fatto, non avrei sopportato di perdere anche lei,e grazie per aver dimostrato di non provare rancore......io e Garrett saremo lieti di presenziare alle nozze....ora però è giusto unirci alla nostra famiglia.....se non è un problema tornerò domani con Garrett a prendere le nostre cose»

Esme l'abbracciò forte.

«Non preoccuparti vieni pure quando vuoi, io e Rosalie vi aiuteremo a riordinare tutto....a presto cara»

«A presto»

Si allontanarono anche loro..ora c'era solo la nostra famiglia.

Alice lasciò andare il mio braccio e io corsi verso Edward che sentendomi arrivare si voltò accogliendomi e avvolgendomi subito tra le sue braccia.

«Oh Edward!»

«Va tutto bene, amore. E' finita»Mi teneva stretta al suo petto senza mai lasciarmi andare, mi cullava come se fossi una bambina. Lo lasciai fare, non avevo bisogno altro che di quello. Sentirlo vicino, era tutto ciò di cui avevo bisogno.

«Mi dispiace Edward, è tutta colpa mia, se non le avessi dato retta, se non fossi rimasta con Jacob, tutto questo non sarebbe successo, sapevo che mentiva........è tutta colpa mia!»

«Shhh....basta ora. Ti ho detto che va tutto bene. E' tutto a posto...è vero avrei preferito che fossi rimasta al sicuro a casa , ma so che, anche se eri con lui, non è accaduto nulla, so che mi ami, e so che Jacob è un elemento importante nella tua vita......so che hai bisogno anche di lui....E poi quello che conta è che hai capito che io non amo altre che te....e che niente e nessuno riuscirà mai a separarci.»

Affondai la testa nel suo petto, mi sentivo enormemente stupida...e piccola.

«Ti amo»

Rise, stringendomi di più e lasciando un bacio tra i mie capelli.

«Ti amo anch'io...piccola pazza incosciente e coraggiosa!»

Eh? Che avevo fatto adesso? Mi staccai da lui per guardarlo in faccio. La mia espressione confusa lo fece scoppiare a ridere.

«Come mi hai chiamata?»

«Scusa amore ma......si può sapere che volevi fare? Ti ho vista correre verso di noi prima e mi è quasi venuto un infarto»

«Non ridere. Volevo darti una mano.......se Alice non mi avesse fermato!»

Rise più forte.

«Amore.....Volevi fermare due vampiri? E come?»

«Mmmm....non so, qualcosa mi sarei inventata!»

Non la smetteva più di ridere, e come se non bastasse a lui si era unita tutta la famiglia!Si stavano sbellicando dalle risate!Uffa.

«Ridi, ridi.....sono sicura che quello che ti toccherà fare tra poco, ti farà passare la voglia di ridere»

Smise lentamente di ridere, anche se la sua espresione rimase allegra.

«Cosa? Che devo fare?»

Sul mio viso si dipinse un espressione maligna.Presto non sarebbe più stato così allegro.....

«Oh niente amore, solo....»

«Solo?»

«Beh, ricordi il matrimonio, giusto?»

«Certo, amore....e quindi?»

«Beh....devi dirlo a Charlie!»

«....»



Bene ragazze!!Che ne dite?Aspetto i vostri commenti!!

Grazie a :

  1. antonella64

  2. Elecullen96

  3. Vero_Masen_Cullen

  4. tulipano nero

  5. _Kristal_

  6. Angy Pattz

  7. erika1975

  8. edbell96

  9. moulianrouge

  10. moonlightshine98

  11. Fede13

  12. SweetieCullen

  13. giova71

Grazue mille a tutte!!Vi adoro!!Bacioni!!

Chiara

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Capitolo 41
*** Capitolo 40 ***


Ciao a tutti!! Rieccomi!!Volevo solo dirvi una cosa prima di cominciare:

Capitolo a RATING ARANCIONE.

Ora rispondo un po alle recensioni.....Scusate il ritardo:

Vero_Masen_Cullen: Tranquilla, non preoccuparti per il ritardo, come vedi anche io rispondo in ritardo quindi..... Credo proprio che questa volta ci siamo finalmente liberate di Tanya! Alleluia!!!
Grazie per tutti i complimenti che mi fai, non sai che piacere mi fanno!!!

Spero che anche questo capitolo ti piaccia!!!

A presto un bacione, Chiara.

Antonella64 : Ciao sono felice che ti è piaciuto, ma forse le parole di Tanya torneranno in mente ad Edward quando meno se lo aspetta.....

Grazie dei complimenti

Alla prossima, Chiara

moulianrouge : Ahahahaha, si ce la siamo tolti di torno finalmente!!! Con i Volturi...no...c'è ancora unna cosa che Edward non ha detto a nessuno.....non è finita.....quando meno ve lo aspetterete......

A presto

Chiara

tulipano nero : Certo tranquilla, presto si scoprirà cosa hanno fatto a Edward e forse molto di più....ogni cosa a suo tempo...

A presto

un bacione, Chiara.

Giova71 : E si!! Bella conosce proprio bene il suo Edward...sa sempre i tasti giusti da premere con lui......

un bacio

A presto...

Juju_Cullen : Grazie Mille!!!!un bacione!!!

_Kristal_: E si, Tanya è proprio senza speranza....e anche un po' masochista a dirla tutta...ma ce ne siamo liberate finalmente!!!

un bacio, a presto.

FCq : Ciao sono molto felice che la storia ti piaccia e che tu abbia coluto recensire, fa sempre piacere sapere quello che gli altri pensano del tuo lavoro, quindi ti ringrazio e spero continuerai a farlo!!

Un bacione

A presto, Chiara.

AleNoe15 : Ciao...grazie sono felice che tu abbia deciso di recensire!! E grazie è proprio una bellissima recensione!!!Si finalmente si vede un po di sereno anche per Bella e Edward.....forse...

Un bacio, a presto!

iaele santin : Ciao!E si dai un po' di divertimento ci vuole!! Peccato che Edward non la prenderà molto bene....e Charlie.....si, dire che sarà una belva è dire poco....ne vedremo delle belle!!

Ciao a presto, un bacione,. Chiara


Ho detto tutto. Buona lettura.

Capitolo 40

Pov Bella

«Edward...calmati. Stai ingigantendo il problema»

«No, Bella....tu non ti rendi conto»

«Mi rendo conto benissimo invece! E ribadisco: stai esagerando!»

In risposta mi arrivò solo uno sbuffo.

Me ne stavo seduta a gambe incrociate sul letto ad osservare.....il mio futuro marito......in preda a una crisi di nervi. Da quasi venti minuti ormai non faceva altro che fare su e giù per la stanza, passandosi le mani tra i capelli e borbottando frasi incomprensibili....non poteva essere una cosa normale!!

«Edward, basta! Il tuo comportamento non è normale!!Sei un vampiro!!»

«Bella.....come fai a non capire...io...non posso...non posso farlo»

Deglutii.

«Stai dicendo che...che....non vuoi più....sposarmi?»

Si bloccò. Finalmente.

«Cosa? NO! Amore mio....non c'è cosa che desideri di più al mondo»

Si avvicinò , inginocchiandosi davanti al letto. Prese le mie mani tra le sue portandosele alle labbra e baciandone i dorsi.

«Ti prego, non fraintendermi.....ma.....io non posso permetterti di andare contro tuo padre....»

«Ma non sarà così....lo so»

Sospirò. Sembrava esausto.

«Bella, la vita non mi ha concesso la gioia di diventare padre...ma so....che se avessi avuto il dono di ricevere una figlia.....avrei distrutto con le mie stesse mani chiunque avesse osato farla soffrire.......Ora, come puoi credere che tuo padre accetterà le nostre nozze, dopo tutto il male che ti ho causato......non riesco nemmeno a immaginare quanto mi possa odiare....»

«Mio padre capirà Edward....ti prego.....»

Strinsi a mia volta le sue mani tra le mie. Teneva la testa bassa , la fronte aggrottata, le labbra serrate, come se tentasse di contenere la rabbia.

«Edward....»

Non rispose. Appoggiò stancamente la testa sulle mie ginocchia e chiuse gli occhi.

«Ti amo così tanto Bella....vorrei che tu potessi sentire quanto»

Affondai una mano nei suoi capelli e presi ad accarezzarlo. Sembrava così fragile in quel momento....

Presi la mia decisione.

«Andrò io.»

Alzò la testa di scatto.

«Cosa?............ Dove?»

«Da mio padre. Gli dirò di noi.....di me , di te....gli dirò che ti amo, e che voglio sposarti.....non importa se si opporrà. Amo mio padre, ma....non posso vivere senza di te»

«No. Non posso lasciartelo fare!»

«Io non ti sto chiedendo il permesso Edward. Ho deciso ormai.....nemmeno tu riuscirai a fermarmi....tanto vale che te ne fai una ragione......voglio sposarti, voglio passare l'eternità al tuo fianco.....a qualsiasi prezzo»

I suoi occhi si erano spalancati, pieni di un'emozione che non riuscivo a decifrare. Un istante dopo le sue labbra premettero con decisione sulle mie.

Ansimai quando con la lingua cercò l'accesso alla mia bocca....non mi aveva mai baciata in quel modo. Lo sentii avvolgermi tra le sue braccia, mentre con la lingua carezzava la mia...dio...era il bacio più sensuale che mi avesse mai dato.Un bacio che stava risvegliando una potente passione, che si faceva largo in me.......mi aggrappai a lui , schiacciando il mio corpo contro il suo....quando i nostri bacini si sfiorarono., ansimò

«Oh...Bella»

Il secondo dopo ero completamente sdraiata su letto, la schiena contro il materasso, Edward sopra di me non smetteva di lambire le mie labbra, le sue mani mi accarezzavano dolcemente i fianchi, la schiena, le gambe....lasciò le mie labbra per dedicarsi al mio collo....non riuscivo a fare altro che ansimare.

Mi morsi un labbro cercando di trattenere un nuovo gemito....Edward scese più in giù con le labbra, slacciando i primi tre bottoni della mia camicetta.....ansimai di nuovo:

«Edward...»

Si spostò ancora sulle mie labbra, ma questa volta si fermò a guardarmi negli occhi....il fiato corto:

«Bella...io......io.......ti voglio..»

Spalancai la bocca, incapace di resistere all'intensità della sua voce.....mi stava facendo impazzire.....

Non riuscii a parlare, afferrai la sua testa facendo affondare le mani nel suo collo e attirai di nuovo le sue labbra sulle mie.....

Le mie mani scesero a sbottonargli la camicia e, presa a un istinto incontrollabile, scesi ad accarezzargli il petto.

Rabbrividì.

Una parte di me sapeva che in casa erano tutti in ascolto, anche se senza volerlo....ma, stranamente,non mi importava, non mi importava più:volevo Edward. Lo volevo così tanto che il bisogno si stava trasformando in dolore....Era tutto così perfetto.....La sua camera, il nostro letto...la luce del tramonto a illuminare la stanza....Noi...Insieme. Non avevamo bisogno di nient'altro....il nostro amore era la chiave di tutto...

Quando eravamo insieme qualsiasi cosa sarebbe stata perfetta.

Si staccò di nuovo da me:

«Bella...ti prego.....se vuoi che mi fermi, io........fallo ora, perchè non credo che ne sarò in grado tra poco......tu non sai quanto ti voglio....»

«Ti voglio anch'io Edward...»

Sorrise.

«Bella...tu sai che io non ho mai....io...non vorrei deluderti....Sento che posso amarti, senza farti del male.....non ne sono mai stato sicuro come oggi....ma....non so se sono capace di....»

«Edward...che stai cercando di dirmi?»

«Io...ti...»

Si immobilizzò. Corrugò prima la fronte poi spalancò gli occhi.

«Oh no...»

«Edward che succede?»

Si alzò da me all'improvviso. Non riuscii a trattenere un grugnito di protesta...

Stranamente lui lo ignorò.

«Non è possibile...non ci credo..»

Ma di che diavolo stava parlando?

«Edward che succede?»

«Bella …..dobbiamo andare»

«Andare dove?»

«Giù...di sotto...ti prego....non c'è tempo...»

Prese velocemente la camicia che giaceva per terra e se la infilò.

Si passò le mani tra i capelli.....sembrava in preda al panico....mise un ginocchio sul letto sporgendosi verso di me. Con le mani afferrò i miei fianchi per aiutarmi ad alzarmi...in quel momento la porta della camera si spalancò...



...continua.

Ecco qui....non mi uccidete però!!!

Aspetto i vostri commenti!!!

Baci, Chiara



















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Capitolo 42
*** Capitolo 41 ***


Ciao a tutte/i!!! Come sempre prima di lasciarvi al capitolo, rispondo alle recensioni di quello precedente! Siete state davvero tantissime a recensire l'ultimo capitolo!!Ben 18!!!In più anche i messaggi privati!!!Grazie davvero!!!Mi sono emozionata a leggerle tutte!!!!Siete grandi!!!!!Vi adoro!!!!!!

Ecco le risposte:

Twilighters_98F: ciao, che dirti...sono molto felice che la storia ti piaccia, hai afferrato in pieno il modo in cui mi piace scrivere, sono felice che tu l'abbia letta e trovata interessante, grazie mille per i complimenti!! Spero continuerai a seguirmi!!!Ciao a presto!!

ChocolateEyes : No Tanya no!!Ti prego ci abbiamo messo tanto a liberarci di lei!!!E non mi dispiace ma non è nemmeno Alice....comunque ti basta continuare a leggere per saperlo.....ciao a presto!!

Elecullen96: Ecco il nuovo capitolo!!visto? Ti ho fatto aspettare un po' lo so!!!Comunque hai ragione il nostro Edward è proprio sfortunato, per non parlare di bella!!C'è l'aveva quasi fatta!!AHAHAHAHAH! Ciao alla prossima!

AleNoe15 : Ehy ciao!!!Spero che tu abbia dortmito!!!!ahahahahah!!!spero di non averti fatto venire l'insonnia!!ahahaha!!!comunque ecco il cap!!!Grazie mille per i complimenti un bacione!! a presto!!

tulipano nero: ciao grazie per il perfetto!!! troppo buona!!!Comunque non perdere la speranza!!Prima o poi c'è la faranno!!(spero) ahahahahahaha!!1Ciao alla prossima!

Enza87: E si è proprio arrivato!!!Povero Edward!!!ahahaha!!Ciao grazie alla prosssima!

Moulianrouge: Ciao grazie sono felice che il capitolo ti piaccia!!Si in effetti la “ fortuna “ di questi due è senza limiti!!!infatti è proprio chi pensi tu!!!ahahaha!!! Ciao alla prossima!! un bacione!!

_Kristal_ : Ciao!!Spero che non avrai sclerato!!Comunque complimenti ci hai preso su tutta la linea! Ovviamente non mi riferisco ne a Tanya ne ai Volturi ma a tutto il resto!!E si sono stati interrotti proprio sul più bello!!!!aahahhaha!!un bacione!!!a presto!

Jujis: ciao!!Wow allora lò'hai letta tutta d'un fiato!!!grazie per i complimenti!!!!Scusa il ritardo comunque ecco il nuovo capitolo e grazie!!!CIao a presto!!!

FCq : brava, indovinato!!!si in effetti è proprio lui!! e so non è stato molto carino a interromperli in quel modo!!!ma ormai.....ciao a presto!!!

Stella Cullen: Si spalancò eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee..................beh tra poco lo scoprirai da sola!!!spero che anche questo capitolo di piaccia!!!grazie mille per i complimenti!!!alla prossima!!!

Vero_Masen_Cullen: ahahahaah!!! mi fai morire dal ridere!!!! metti giù la padella ti prego!!!! comunque si hai indovinato!!!Su cosa? Beh lo scoprirai tra poco!!ahahahah!!!grazie mille per i complimenti!!!!le tue recensioni sono sempre bellissime!!!!Grazie mille!!! un bacione alla prossima!!!!

elisalodirizzini : ahahahahaha!!!grazie per i complimenti!!! e anche per la sadica!!!ahahahaha!!in effetti me lo dicono in tanti!!!chissà perchè?????ahahahaha!! e si certo che lo prendo come un complimento!!!!!ti ringrazio davvero molto!!!spero continuerai a seguirmi!!Ciao grazie a presto!

Erika1975 : ciao e' assolutamente così!!!infatti se continui a leggere scoprirai che Bella è completamente d'accordo con te!!!Ciao alla prossima!!!!

iaele santin : eh si povero edward!!!in effetti lo aspetta un brutto quarto d'ora!!!!!ahahahaha!!!ciao a presto!!!un bacione!!

Edward96: ahahahah!!!Eh si la sadica colpisce ancora!!!ahahahaha!!!scusa ti ho fatto aspettare tanto sta volta!!!però sono stata brava niente cose da sadica sta volta!!!!ahahahah!!un bacione alla prossima!!!

giova71: Eh si in effettio Edward è davvero preoccupato!!!Bella avròà i tuoi stessi dubbi!!!!ahahahah!!!ciao grazie e alla prossima!!! un bacione!!

Fede13 : Beh si in effetti questa situazione è molto peggio!!ahahah povero Edward!!!!!Brava sei stata molto attenta a notare che ancora la questione volturi non è stata rivelata a Bella!! aleggia nell'aria ma ancora non sono state affrontate molte cose!!! accadrà qualcosa infatti....ma lo scoprirai più avanti!!!per ora sarebbe uno spoiler troppo grosso!!!!!ahahahahaha!!!!!ciao grtazie mille alla prossima un bacione!!



Ecco fatto!!! E ora: Buona lettura!!!!





Pov Bella



La porta sbatté violentemente contro il muro con un grosso tonfo. La mia bocca si spalancò a dismisura, non potevo credere ai miei occhi.

Come diavolo faceva a sapere che mi trovavo qui?

«ALLONTANA SUBITO QUELLE MANI DA MIA FGLIA!»

Cosa? Analizzai un attimo la situazione dal suo punto di vista: ero stesa sul letto, con i capelli in disordine, la camicia sbottonata per metà, le guance e le labbra arrossate, le mani di Edward sui miei fianchi, la sua camicia completamente sbottonata.....oh...si forse, poteva sembrare che.....

Edward scattò all'indietro allontanandosi da me.

Con le mani lavorava nervosamente per allacciarsi la camicia....gli occhi furiosi di mio padre non si staccavano un secondo da lui....non osavo immaginare cosa stesse pensando....ma a giudicare dalla faccia di Edward, probabilmente era molto peggio di quello che pensassi. Vidi lo sguardo di Charlie saettare da me a lui per un paio di volte, poi improvvisamente scattò verso Edward.

Mi alzai come una molla dal letto e mi frapposi tra loro, impedendo a mio padre di avvicinarsi ulteriormente...conoscendolo avrebbe anche potuto provare a colpirlo....il che avrebbe avuto spiacevoli conseguenze per la sua mano....probabilmente si sarebbe fatto meno male se avesse provato a dare un pugno a un muro di cemento armato.

«Papà che stai facendo? Che ci fai qui?»

«Cosa ci faccio qui? Cosa ci fai tu piuttosto? Con lui poi!Ma dico sei impazzita!»

«Capo Swan, la prego, mi permetta di spiegarle»

Edward si era avvicinato a me, la mia schiena quasi sfiorava il suo petto. Sapevo cosa stava facendo...voleva proteggermi.

«Zitto tu!Non posso credere che tu abbia avuto il coraggio di presentarti qui!Dopo tutto questo tempo! E dopo tutto quello che hai fatto passare a mia figlia!! Dovresti vergognarti!»

«PAPA'! Adesso basta!!Non hai alcun diritto di piombare qui e parlare a Edward in questo modo!Se vuoi prendertela con qualcuno, preditela con me! Ma sappi che comunque non cambierà la situazione!Ho ventitré anni, non sono più una bambina, vivo da sola, ho la mia vita,non puoi più dirmi cosa devo o non devo fare!»

«Non osare parlarmi in questo modo! Sono pur sempre tuo padre, e non mi importa quanti anni tu possa avere, non ti permetterò di commettere due volte lo stesso errore!»

«Charlie, la prego, si calmi, è un piacere averla con noi, ma perchè non scendiamo tutti di sotto e proviamo a ragionare con calma»

Carlisle era in piedi sulla porta, al suono della sua voce mio padre si voltò di scatto.

«Carlisle! Non posso credere che ha permesso che questo accadesse!»Il suo tono di voce era cambiato, era più educato ora, mentre si rivolgeva a Carlisle, d'altronde aveva sempre provato un profondo rispetto per lui, nonostante non amasse affatto suo figlio.

«La prego Charlie, venga di sotto,insieme a Edward e Bella, parleremo meglio, le spiegherò tutta la situazione,e avremo modo di chiarire tutta questa storia...»

Mio padre si voltò ancora una volta verso di noi, poi si girò nuovamente a guardare Carlisle.

«Va bene.»

«Prego Charlie, dopo di lei» Carlisle si spostò per permettere a mio padre di precederlo sulle scale.

«Grazie....Bella, anche tu, adesso!»

«Scendo subito! Tu va!»

«Bella!» Non lo lasciai finire.Non gli avrei permesso di trattarmi come una bambina, e soprattutto non gli avrei permesso di allontanarmi da Edward, capivo le sue ragioni, sapevo che in fondo si preoccupava per me, dopotutto quello che gli avevo fatto passare quando Edward mi aveva lasciata, non potevo dargli torto, ma questa volta era diverso, Edward sarebbe rimasto al mio fianco, questa volta non avrei permesso a niente e a nessuno di dividerci, nemmeno a mio padre.

«Papà per favore!Dammi un minuto!»

«Se tra cinque minuti esatti non sei di sotto giuro che torno su a prenderti.....e tu...metti le mani in tasca!!»

Edward annui sospirando. Non lo avevo mai visto così in difficoltà o così imbarazzato.

«Charlie io....»

«Capo Swan per te!»

«Certo....mi scusi...Capo Swan, io, volevo solo dirle che mi dispiace che lei ci abbia trovato....in queste circostanze....mi rendo conto che non è una situazione facile per un padre ma.....Capo Swan, io amo sua figlia più di ogni altra cosa al mondo, ho sbagliato a lasciarla cinque anni fa, credevo fosse la cosa più giusta e invece, ho portato solo enormi sofferenze.....a lei, a me...e a tutte le persone che ci vogliono bene....non vivrò mai abbastanza per cancellare quell'errore.....Ora la sola cosa che voglio è renderla felice...Mi conceda un' altra possibilità Capo Swan, non la deluderò.»

Mi avvicinai a Edward prendendo la sua mano tra le mie,e appoggiando la testa sulla sua spalla, ero molto orgogliosa di lui, sapevo che non era stato facile per lui dire quelle cose a Charlie.

Con la coda dell'occhio vidi mio padre che ci fissava. Non disse nulla, passò lo sguardo un paio di volte da me a Edward e poi sospirò .....sembrava ...... rassegnato? Edward sorrise impercettibilmente, qualcosa nella mente di mio padre doveva essere cambiato, o almeno io mi augurai che fosse così. Si voltò lentamente, sospirando di nuovo e scuotendo la testa, sussurrando un appena accennato:

«Vi aspetto di sotto»così piano che feci fatica a sentirlo.

Quando lo sentii scendere il primo gradino tornai a guardare Edward.

«Che cosa stava pensando?»

Lui mi guardò negli occhi, accarezzandomi una guancia.

«Che sei bellissima quando sei felice...»

Spalancai gli occhi. Non potevo crederci. Povero il mio papà, mi voleva davvero tanto bene..

«Davvero?»

«Si, ha ricordato quando è stata l'ultima volta che ti ha visto sorridere così...»

«E quando è stato....»

Edward distolse lo sguardo sospirando e stringendomi di più a se.

«Il giorno del tuo diciottesimo compleanno, quando uscimmo da casa tua insieme,per andare alla festa di compleanno organizzata da Alice...»

«Oh....l'ultimo nostro giorno felice....»

«Già....beh almeno fin quando non ti ho rincontrata....futura signora Cullen.»

Sorrisi.

«Speriamo che non gli venga un infarto.....»

«Io non credo...in realtà.... in qualche modo se lo aspetta»

Impallidii. Questa era proprio l'ultima cosa che mi sarei aspettata.

«Co-cosa? Che vuoi dire?»

«Ha saputo che eri qui da....Jacob...»

«COSA?»Stavo diventando un pochino isterica....me ne rendevo conto...ma......Jacob!! Non potevo credere che avesse chiamato mio padre, per dirgli dov'ero e con chi!! Eppure fino a qualche giorno fa quando mi aveva riaccompagnato a casa, dopo che mi ero persa nel bosco, sembrava quasi felice per me e Edward, e ora.....perchè l'aveva fatto?

«Amore...non giungere a conclusioni affrettate....Sue, si è lasciata scappare con tuo padre che i Cullen erano tornati....tuo padre è andato subito da Jacob per chiedergli conferma.....»

Ero senza parole. Quindi era a questo che stava pensando mio padre quando è piombato qui...

«Quindi....»

«Si, ci stava pensando anche mentre saliva le scale, non riusciva a credere alle parole di Jacob “ Si Charlie, a quanto pare Bells ha ritrovato il suo grande amore.......vedessi tua figlia come è su di giri...credo proprio che si sposeranno.....è tornato solo per lei....anzi sono tornati tutti....” »

«Oh....mi dispiace che lo abbia saputo così...avrei voluto dirglielo con più tatto....adesso a cosa sta pensando?»

Vidi Edward concentrarsi per un secondo, poi sbarrò gli occhi improvvisamente. Sembrava molto preoccupato.

«Che c'è.....Che succede?»

Deglutii a vuoto un paio di volte prima di rispondere. Quando lo fece la sua voce era piuttosto strana...come se qualcosa gli fosse andato di traverso..

« Amore...è meglio che scendiamo...adesso! Per favore!»

Trattenni a stento una risata. Edward era così buffo. Non potevo credere che avesse davvero paura di mio padre, come se davvero avesse potuto fargli del male...eppure quando si trattava di Charlie, Edward diventava come un qualunque ragazzo davanti al padre della sua ragazza.....ci teneva molto alla sua approvazione, voleva che lui lo accettasse davvero...

«Cosa? Perchè a cosa sta pensando...?»

«Non ho intenzione di ripeterlo...ma se non scendiamo subito, mi vedrai in seria difficoltà.....per favore!»

Soffocai un'altra risata.

«Va bene andiamo.....»

«Grazie»

«Sai....credo che per questa storia Emmett ci prenderà in giro per tutto il prossimo secolo....»

Si passò una mano sugli occhi esasperato.

«Ti prego amore...non mi ci far pensare...sento già le sue risate nella mia testa»



.continua.....



Eccomi ragazze scusate per il ritardo!!Ma problemi di salute in famiglia mi impedivano di concentrarmi....comunque....che ne pensate del capitolo?

Il prossimo sarà un POV Edward....e poi l'epilogo si avvicina...manca davvero poco..

Aspetto i vostri commenti...







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Capitolo 43
*** Capitolo 42 ***


Capitolo 42

Pov Edward

Era passato più di un mese ormai dall'incontro con Charlie, i preparativi per il matrimonio procedevano di gran volata, mancavano solo poche settimane ormai ….il 13 marzo era vicino. Bella aveva insistito per organizzare il matrimonio il prima possibile, non voleva “invecchiare”, come diceva lei,di un altro anno, voleva che ci sposassimo ed essere trasformata prima del 13 settembre, giorno del suo ventiquattresimo compleanno...

Che assurdità...anche se fossero passati altri vent'anni, per me non sarebbe cambiato nulla, l'avrei amata per sempre, comunque, non mi interessava l'età che poteva avere, tutto quello che volevo era il suo cuore....

Parlare a suo padre della nostra decisione non era stato facile....la sua reazione non era stata certo delle migliori...





Eravamo scesi al piano di sotto, Charlie Carlisle e Esme, ci aspettavano seduti sul divano del soggiorno. Charlie sorseggiava nervosamente una tazza di caffè che Esme aveva preparato apposta per lui, il quel momento pensai che forse non era stata una buona idea, forse sarebbe stato meglio se gli avesse offerto una camomilla. Bella invece mi stringeva la mano e camminava sicura al mio fianco. Era incredibile....ero sicuro che sarebbe stata molto più nervosa di me nel dover dare a suo padre la notizia, invece sembrava tranquilla, mi aveva sorpreso ancora una volta. Era veramente cambiata molto dal suo diciottesimo compleanno, cinque anni fa sarebbe stata a dir poco terrorizzata dal dovere dare una notizia del genere a Charlie, e ora, invece, eccola qui, al mio fianco, forte e sicura di se....era cresciuta, era una donna...una donna che nonostante tutto, voleva me...ancora una volta lei aveva scelto me....

Ci sedemmo sul divano proprio di fronte a Charlie, in perfetto silenzio. La mente di Charlie era molto confusa, cercava di dare un senso a tutta questa storia, non capiva come sua figlia potesse voler ancora stare con me, dopo il male che le avevo inferto, beh, non potevo dargli torto...me lo chiedevo anch'io.

«Allora, qualcuno mi spiega che cosa sta succedendo, perchè sembra che nessuno, a parte me, sia sorpreso da questa storia?»

Charlie parlava con tutti, ma in realtà non staccava lo sguardo da me nemmeno per un attimo. La sua mente analizzava il comportamento di sua figlia, il modo in cui mi stringeva la mano, quasi con bisogno, come se avesse paura che potessi sparire da un momento all'altro. Vederla così lo destabilizzava parecchio. Era contento di vederla felice, felice davvero, ma la paura di quello che sarebbe potuto accaderle se le cose con me fossero andate male di nuovo, lo tormentava.

Prima che potessi intervenire, Carlisle prese la parola:

«Vede Charlie, come lei saprà,cinque anni fa, io e la mia famiglia abbiamo dovuto trasferirsi a Los Angels,a causa del mio lavoro. Edward, non riteneva giusto tenere legata a se Bella, in un rapporto a distanza, era convinto che avrebbe sofferto maggiormente, così a malincuore decise di lasciarla libera di vivere una vita senza di lui. Voleva che fosse felice. Le cose però sfuggirono al controllo....Edward cadde in una profonda depressione, non riusciva a dimenticarla, e le cose, con il tempo, invece di migliorare,peggiorarono notevolmente.....mese dopo mese...anno dopo anno.....mio figlio si chiuse talmente in se stesso da diventare quasi un estraneo, fino a quando, qualche settimana fa, mi venne data l'occasione di tornare qui.....ovviamente la colsi al volo, pensavo che forse tornando qui le cose si sarebbero aggiustate....Edward non era pienamente d'accordo, non voleva piombare nella vita di Bella, era convinto che lei si fosse rifatta una vita, che fosse felice senza di lui......Come lei già saprà, l'altra mia figlia, Alice, è molto amica di Bella...e così come siamo arrivati qui, Alice non ha perso tempo, e ha cercato subito di riallacciare i rapporti con la sua Isabella....quando si sono incontrate ha capito subito che i sentimenti di sua figlia nei confronti del mio, non erano cambiati con gli anni, e così, convinta di poter vedere di nuovo felici due delle persone più importanti della sua vita, la sua migliore amica e suo fratello....ha fatto in modo che si potessero incontrare........l'amore ha fatto il resto.»

Charlie sembrava piacevolmente colpito dal racconto di mio padre,che ovviamente, nonostante odiasse mentire, non poteva certo dirgli la verità.

Lo sguardo di Charlie tornò su me e Bella e sulle nostre mani intrecciate.

Poi puntò il suo sguardo in quello della figlia.

«Sei sicura di quello che fai?»

«Si papà, io amo Edward, voglio stare con lui, lui mi rende felice»

Non riuscii a trattenere un sorriso. Sentirla parlare così apertamente dei sentimenti che provava per me e con tale sicurezza, mi riempiva di orgoglio. Charlie sospirò pesantemente scuotendo la testa.

«Spero davvero che sia così perchè...Edward....tuo padre mi è testimone, se fai soffrire di nuovo mia figlia, o proverai ancora a lasciarla....non ci sarà posto abbastanza sicuro o lontano, nel quale tu possa nasconderti, io ti troverei comunque e credimi.....saprei come fartene pentire....non dimenticare che io sono un poliziotto! Sono stato chiaro? »

«Certo Capo Swan»

«Bene...adesso ragazzo, posso sapere che cos'è quell'enorme coso che mia figlia porta al dito?»

Strinsi più forte la mano dell'angelo al mio fianco e aprii il mio cuore di fronte a suo padre.

«Capo Swan, sua figlia è il regalo più bello che la vita potesse darmi, tutto quello che desidero è passare il resto della mia....esistenza...a renderla felice, a proteggerla, ad amarla,non posso pensare di vivere senza di lei, per questo motivo Capo Swan, pochi giorni fa ho chiesto a sua figlia l'onore di averla in moglie e....beh, con mia grande gioia ...lei ha detto si...»

I pensieri di Charlie divennero ancora più confusi, era piuttosto irritato, non gli piaceva essere l'ultimo a sapere le cose, ed era deluso perchè Bella non le aveva parlato del nostro riavvicinamento.

La sua espressione si fece più dura, stava per sfogare le sue frustrazione verso la figlia, Bella strinse più forte la mia mano, aveva percepito anche lei l'irrigidimento di Charlie.

Continuai a parlare prima che Charlie scoppiasse davvero.

«Ovviamente, sia per me che per Bella, sarebbe importantissimo avere la sua benedizione, la sua approvazione a queste nozze sarebbe il coronamento della nostra felicità. La prego Capo Swan, mi conceda di sposare sua figlia, avrò cura di lei per l'eternità, glie lo giuro»

Charlie strinse i pugni, era arrabbiato, lo leggevo nei suoi pensieri, ma si impose di rispondere con calma per non turbare Bella. Lo ringrazia mentalmente di aver preso quella decisione, anche se voleva far credere il contrario, sapevo che per Bella era importante ricevere l'approvazione di suo padre, una reazione troppo negativa da parte di Charlie l'avrebbe turbata molto.

«Capisco...solo....non è un po' presto? Voglio dire...vi siete appena.....riconciliati.....che fretta c'è?»

Lessi nella sua mente la conclusione a cui era arrivata...grazie al cielo ero già morto...

«Insomma....ODDIO....non sarai mica INCINTA??!!»

Bella al mio fianco scattò in piedi, era paonazza.

«PAPA'!!!Come cavolo ti viene in mente una cosa del genere???Pensi che mi sposerei solo se fossi in cinta?? E' questo che pensi?»

«Beh, scusa se mi è sorto il dubbio!! Ma ti sarebbe venuto anche a te se avesi trovato tu figlia mezza nuda in un letto avvinghiata a un ragazzo non troppo vestito»

Il colore della faccia di Bella stava diventando di un rosso mai visto, iniziai a preoccuparmi su serio, non avrei mai creduto possibile che potesse raggiungere una tonalità tanto intensa.

Strinse gli occhi e i pugni cercando di trattenersi il più possibile dall'urlare.

«Tanto per cominciare io non ero mezza nuda!! E poi....beh non è successo niente, ecco!!! E NON SONO INCINTA!!!»

«Tesoro, calmati....non c'è motivo di agitarsi tanto...sta tranquilla»

Gli passai un braccio intorno alle spalle e la riportai a sedere a forza sul divano. Non l'avevo mai sentita così rigida....

Charlie deglutì a vuoto un paio di volte prima di riprendere a parlare.

«Va bene scusami, non avrei dovuto dirlo, mi spiace, ho sbagliato.....ma allora perchè tutta questa fretta?»

Feci per rispondere ma Bella mi anticipò....era veramente agguerrita...

«Semplicemente perchè ci amiamo papà! E dopo aver passato tutto questo tempo separati....non vogliamo più perderci nemmeno un altro secondo...tutto qui...»

Charlie alzò le mani in segna di resa...scrutai i siìuoi pensieri: non riuscivo a crederci, ce l'avevamo fatta....

«D'accordo, visto che sembrate così convinti..non mi resta altro che darvi la mia benedizione, spero davvero di non pentirmene....e che sia la scelta giusta...per tutti e due...»

«Grazie papà!»

«Grazie Capo Swan!!»

«Chiamami Charlie, dopotutto stiamo per diventare parenti»

Sorrisi.

«Grazie Charlie»

«Si, si....ma a Renèe lo dite e voi...e Edward.?»

«Si Charlie?»

«Mani in tasca fino al matrimonio! Intesi?»

O mio dio. Ma quest'uomo non mollava mai? Comunque dovevo essergli grato per la fiducia che mi stava dimostrando, nessun altro padre al suo posto mi avrebbe concesso un altra possibilità, questo era il minimo che potessi fare per lui.

«Certo Charlie, ha la mia parola»





«Edward? Edward ci sei? A che stai pensando?»

La voce del mio amore mi riportò al presente. Mi guardava con un espressione curiosa, in effetti non era cosa solita vedere un vampiro “distratto”.

«Mi spiace tesoro....ripensavo a tuo padre...dicevi?»

Fece una smorfia alle mie parole. Ovviamente a lei non era andata molto giù la promessa che avevo fatto a suo padre, e si impegnava davvero parecchio nel cercare di non farmela mantenere. Purtroppo per me, riuscire a dirle di no, stava diventando davvero un impresa, resa ancora più ardua dalla alleanza con le mie due sorelle, che sembravano avere come seconda missione (la prima era organizzare il matrimonio)quella di farmi sedurre da mia futura moglie. Accidenti a loro...ero un vampiro...ma ero sempre un uomo...e la visione della mia fidanzata stretta in un baby-doll, o in dei mini shorts, mi stava davvero creando seri problemi,e i miei istinti di uomo, così come tutto il mio corpo, marciavano seriamente a sfavore della promessa fatta a Charlie.

«Tua sorella vuole che vada con lei dal fioraio per i centrotavola...ti prego...aiutami...sarà la milionesima volta che mi trascina li, non c'è la faccio più!!!Fa qualcosa!!Portami via!!Ti supplico!!»

Sorrisi. Povero amore mio, quando aveva chiesto ad Alice di organizzare il nostro matrimonio, non aveva ancora la più pallida idea del guaio in cu si stava cacciando. Alice aveva praticamente programmato ogni istante delle nostre vite fino al matrimonio!!Ci teneva in pugno.....aveva schiavizzato tutta la famiglia....specialmente Jasper, lui non sapeva mai dirle di no, e lei ovviamente ne approfittava alla grande. Povero fratello, amava veramente Alice,solo l'amore poteva permettergli di sopportare ancora mia sorella, avrei dovuto fargli un enorme regalo per ripagarlo di tutti i suoi sforzi.

«Allora mi aiuti? Per favore!!!»

Presi il suo volto tra le mani avvicinandolo delicatamente al mio. Posai le mie labbra sulle sue, e lei rispose immediatamente. Mi passò le mani dietro al collo e mi attirò di più verso di lei approfondendo il bacio. Mi staccai da lei poco dopo, ci trovavamo in camera mia, con un letto e un divano a nostra disposizione, sapevo esattamente dove saremmo andati a finire se non mi fossi fermato subito.

Lei grugni qualcosa in protesta, sbuffando. Risi.

«Non ti arrendi mai è?»

Scrollo le spalle con espressione colpevole. No, non si arrendeva mai.

«Comunque.....io in effetti un idea c'e l'avrei.....andiamo!»

La sollevai tra le braccia,correndo di sotto, prima che avesse il tempo di dire A, ignorando la sua espressione confusa. Era tempo ormai di affrontare anche questa cosa....



Eccomi ragazze/i!!! Un nuovo capitolo finalmente!!!Che ne pensate!! Aspetto i vostri commenti!!

Grazie a chi recensito lo scorso capitolo:

  1. ChocolateEyes

  2. jujis

  3. moulianrouge

  4. Fede13

  5. tulipano nero

  6. enza 87

  7. _Kristal _

  8. Fcq

  9. iale santin

  10. giova71

  11. paride

Grazie anche a chi ha messo la storia tra le preferite:

1 - Akatsuki

2 - akira96

3 - AleNoe15

4 - Alessia08

5 - alice77

6 - alistar125

7 - alyssablack

8 - Angy Pattz

9 - carlostanga

10 - CarolineEverySmile

11 - ChocolateEyes

12 - Chofi97

13 - cucci cullen

14 - danyaitaly

15 - darky81

16 - deascarlatta78

17 - deniangel

18 - elisalodirizzini

19 - elixais

20 - elizabeth66

21 - Endless Twilight

22 - FeverOfCullen

23 - franz1000

24 - hantaro2812

25 - iced_swan

26 - ILoveAvrilLavigne

27 - jess chan

28 - kippe

29 - Kristen Cullen

30 - KRISTEN EFP

31 - Lalla S T

32 - lellabella85

33 - lelletta_1994

34 - Lesley_Gore

35 - littlebaby83

36 - maly

37 - Maria Swan

38 - mikmik92

39 - Monillo

40 - moulianrouge

41 - Nadia1992

42 - noracullen18

43 - pami2812

44 - Robert pattinson92

45 - Rockettara

46 - Romy

47 - sabribot

48 - SereneHarmony

49 - sere_cullen

50 - Suellen

51 - SweetieCullen

52 - tael

53 - theangelsee69

54 - TheIry98Cullen

55 - tulipano nero

56 - Tutti gli zeri del mondo

57 - Twilighters_98F

58 - Valery1901

59 - YunaCullen85

60 - _Kristal_

Nel prossimo cap scopriremo cosa è successo tra Edward e i volturi....so che lo aspettate in tanti!!!!Alla prossima!!!Baci!

Chiara



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Capitolo 44
*** Capitolo 43 ***


Capitolo 43

Pov Bella



«Mi dici dove stiamo andando?»

«Tra poco lo vedrai»

«Non puoi darmi almeno un indizio?»

«Mmm...no»

Appoggiai stancamente la testa al sedile sconfitta, non avrebbe ceduto. Voltai lo sguardo verso di lui, perdendomi nella sua contemplazione.

Ancora non riuscivo a crederci, presto sarei stata sua moglie, e pensare che fino a due mesi prima, ero convinta che non mi sarei mai sposata. Ero rassegnata al fatto di averlo perso, ma ero anche convinta che nessuno valesse quanto Edward, o almeno ero sicura che non avrei mai potuto amare nessun altro come amavo lui.

Invece il destino mi aveva riportata da lui, e finalmente sarei stata sua, sua e di nessun altro, e lui sarebbe stato mio, non credevo che sarei mai potuta essere più felice di così.

Sarei diventata la signora Cullen.

Sorrisi.

«Che c'è? »

«...Come?»

«Stai sorridendo....e sei arrossita...stai bene?»

Ero arrossita? O cavolo, non me ne ero nemmeno accorta. Possibile che debba sempre fare la figura da ebete?

«Ehm..si si...mi ero solo.... distratta!»

Sorrise scuotendo la testa tornando a guardare la strada. C'era qualcosa di strano....era rimasto in silenzio per tutto il tempo ed eravamo in macchina da quasi un ora ormai, non che fosse logorroico di solito, ma non aveva aperto bocca, se non per rispondere a monosillabi a qualche mia domanda.

Lo osservai.

La mascella serrata, lo sguardo fisso, la fronte leggermente corrugata, le braccia rigide .

Uno braccio era disteso in avanti, appoggiato sul cambio, l'altro teneva il volante sul suo punto più alto. Un leggero velo di preoccupazione gli velava il volto, probabilmente nessun altro se ne sarebbe accorto, ad uno sguardo esterno sarebbe potuto sembrare tutto normale, ma io conoscevo Edward meglio di chiunque altro, e sapevo che c'era qualcosa di sbagliato in tutto questo.

«Che succede?»

Si girò di scatto verso di me, battendo le palpebre più volte in un tipico gesto umano. Cercava di essere vago, di lasciar perdere, e forse avrebbe funzionato se non lo avessi visto ingoiare un fiotto di veleno, un instante prima di rispondermi.

«Cosa? Di che parli?»

«Edward...» Il tono mi uscì in modo grave, quasi di rimprovero. Il messaggio era arrivato chiaro anche a lui, lo capii dal modo in cui sospirò poco dopo, rassegato: Ci hai provato, ma non funziona...che sta succedendo?

«Speravo di avere ancora un po' di tempo....»

Tempo? Tempo per cosa?Corrugai la fronte, era in difficoltà.

«Edward, tra poco saremo sposati....puoi dirmi tutto lo sai....ti prego....niente segreti»

Stinse le labbra e annuì, poi spense il motore. Mi guardai intorno: era una strada sterrata, intorno a noi solo alberi e rocce, ma non capivo dove fossimo...il viaggio in macchina era durato parecchio, considerata la guida veloce di Edward, ed ero quasi sicura di non saper dove fossimo.

Edward era già sceso dalla macchina e in un secondo era accanto a me, che mi apriva la portiera e mi aiutava a scendere.

«Dove siamo?»

«Molto vicino a Goat Rocks»

Goat Rocks....Me ne aveva parlato una volta, era li che andava a caccia qualche volta, soprattutto con Emmett. Era una zona popolata di orsi, i preferiti del mio quasi cognato.

Lo guardai alzando un sopracciglio:

«Hai intenzione di insegnarmi a cacciare gli orsi?»

Alzò gli occhi al cielo scuotendo la testa.

«Molto divertente...»

Rise per un secondo, poi si fece di nuovo scuro in volto. Sospirai.

«Edward...» non mi diede modo di finire la frase, mi prese per mano iniziando a camminare.

«Vieni....voglio mostrarti una cosa....»

Annui senza rispondere. Speravo solo non non inciampare e rompermi un gamba,non avrei avuto il coraggio di tornare a casa altrimenti, Alice mi avrebbe sicuramente ucciso, avrei rovinato le sue nozze, che poi erano la mie.

Come se avesse intuito i miei pensieri Edward aggiunse:

«Tranquilla non permetterò mai che tu cada o ti faccia male»

Sorrisi.

«Lo so»

Camminavamo da poco più di mezz'ora' e io mi sentivo già esausta. Edward si fermò di colpo, per poco non andai a sbattere contro la sua schiena.

«Che succede? Perchè ci siamo fermati?»

Non rispose subito, sembrava concentrato a sentire qualcosa.

«Da qui è meglio che ti porto io Bella»

«Ma non serve, ce la faccio...credo»

Lui rise.

«Sei sempre molto coraggiosa, ma non serve, non sento più alcun tipo di pensiero, non ci sono più umani vicini che ci possano vedere...ti porto io...»

Lo guardai imbronciata. Potevo farcela!

«Amore, so che ti piace fare le cose con le tue forze ma, non ti permetterò mai di fare quella salita da sola....»

Di cosa stava parlando? Diedi un occhiata alle sue spalle: Quello che sembrava un muro di roccia e muschio, si stagliava proprio davanti a noi, a una cinquantina di metri da dove eravamo ora, in maniera quasi perpendicolare al posto dove ci trovavamo, e sembrava alta diversi metri, non ero sicura che quella che si intravedeva alla fine,fosse davvero la cima.

«Oh..»

«Già, oltre quella cima si trova una delle poche zone ancora incontaminate di questo posto...»

«É li che stiamo andando? Perchè?»

«Mmm...te lo spiego appena arriviamo...ora però, vieni qui»

Allargò le braccia, in un chiaro invito di tuffarmici dentro. Non me lo feci ripetere due volte e azzerai la distanza che ci separava in un attimo, circondandogli la vita con le braccia e appoggiando la testa sul suo petto.

Rise, baciandomi il capo, poi avvicinò le labbra al mio orecchio:

«Pronta?»

«Pronta.»

«Bene, allora....chiudi gli occhi»

Feci come disse e serrai le palpebre. Il secondo successivo mi sentii sollevare da terra, avvertii i suoi muscoli tendersi durante lo stacco dal suolo, e un forte spostamento d'aria verso l'alto. Un solo istante dopo era tutto finito. Sulla pelle solo la brezza leggera di una giornata di inizio marzo, e sotto i piedi la morbidezza dell'erba verde.

Il fiato fresco di Edward mi solleticò di nuovo l'orecchio:

«Amore....ora puoi riaprire gli occhi...»

Allontanai il volto dal suo petto, ma rimasi attaccata a lui, continuando a cingerli la vita con un braccio.

La mia bocca si spalancò senza che me ne rendessi conto....credevo di essere stata catapultata direttamente all'interno di una cartolina.

«Edward, questo posto è...meraviglioso...»

«Ero sicuro che ti sarebbe piaciuto...e poi per me è speciale...»

Mi voltai a guardarlo:

«Speciale?»

«Si...qui ho capito che non sarei più riuscito a starti lontano...»

Lo guardai con aria interrogativa. Qui?

Lui sorrise, prendendo ad accarezzarmi il braccio con la punta della dita, mi strinsi oi più a lui, cercando di ignorare i brividi che mi dva ogni volta che mi toccava.

«Ho quasi fatto impazzire Emmett quella volta»

«Racconta....ti prego»

«Ricordi la festa sulla spiaggia a la Push?»

Oh si la ricordavo eccome. Fu li che intuii per la prima volta la sua vera natura..beh con l'aiuto di Jacob...

«Tu eri qui....con Emmett?»

«Già...sono quasi impazzito sapendoti li, su quella spiaggia, lontana da me, dove io non potevo vederti, vegliare su di te...ero terrorizzato che ti capitasse qualcosa...in quel momento capii che se ti fosse successo qualcosa sarei morto anch'io, ero già irrimediabilmente innamorato di te...e lo sarò sempre...sei la mia vita Bella...»

Sorrisi e mi avvicinai a lui posandogli un dolce bacio sulle labbra, l'emozione era così forte che non ero in grado di parlare. Si staccò da me sospirando, teneva gli occhi chiusi, stretti...appoggiò la fronte alla mia.

«Immagino che non sia per raccontarmi questo che mi hai portato qui vero?»

«...No»





Pov Bella

Imboccammo il vialetto di casa che erano quasi le otto di sera. Avevamo passato in quel posto l'intera giornata.

Ero stata in silenzio per tutto il viaggio stringendo forte le labbra e gli occhi nel insano tentativo di trattenere le lacrime. Sentivo lo sguardo preoccupato di Edward sempre su di me....Il mutismo era stata quasi la mia unica reazione, perfino le lacrime erano scese senza che immettesse un suono.

Ero incredula, arrabbiata, ferita, disperata.

Appena sentii il motore spegnersi armeggiai con la maniglia della portiera per poter uscire finalmente di li...non c'è la facevo più.

Edward fu più veloce di me. Era già sceso dalla macchina e aveva fatto il giro dell'auto per aprirmi la portiera.

Appena lo sportello si aprì mi precipitai fuori. Come era prevedibile però mi ritrovai Edward a sbarrarmi la strada. Tenni lo sguardo basso, non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi, non avrei resistito alla preoccupazione che avrei visto nei suii occhi.

«Ti prego lasciami passare....»

«Bella, amore...parliamo» Anche senza guardarlo potevo immaginare il tormento che gli si scuoteva dentro di lui in quel momento, mi bastava sentire come aveva tremato la sua voce , spezzandosi in più punti, nel dire il mio nome.

Ma non potevo , non potevo.

«Ti prego Edward, ora non ce la faccio...ti prego»

Lo sentii sospirare e con la coda dell'occhio avverti il suo spostamento. Non persi un attimo e, senza nemmeno vedere se ci fosse qualcuno in soggiorno, corsi al piano di sopra sbattendo forte la porta della sua camera.

Ero finita di nuovo in un incubo.



Eccomi ragazze/i un nuovo capitolo. Finalmente siamo arrivati alle rivelazioni di Edward, che saranno chiare nel prossimo capitolo e che posterò entro questa settimana. Perchè Bella avrà reagito così??

Spero che il capitolo vi piaccia!

Aspetto con ansia le vostre recensioni!!!Mi raccomando!! Grazie a tutti coloro che nonostante l'attesa contimnuano a seguirmi!!!Un bacio grande!! Chiara

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Capitolo 45
*** Capitolo 44 ***


Eccomi!!Come promesso: un nuovo capitolo!! Troverete finalmente le rivelazioni di Edward su quell'orribile notte...

Buona lettura!!



Capitolo 44

Pov Edward



«Amore.....amore...ti supplico apri la porta.....ti prego Bella fammi entrare...»

Andavo avanti così da quasi un ora ormai, ma ancora non aveva ceduto. Tutto ciò che ottenevo in cambio alle mie suppliche erano i suoi singhiozzi. Certo sarebbe stato facile per me entrare, ma non volevo comportarmi in questo modo, non volevo essere Edward il vampiro, volevo solo essere Edward il ragazzo innamorato, quindi avrei rispettato il suo volere e sarei rimasto fuori da quella maledetta porta ad aspettare che fosse pronta a parlarmi.

Ma era difficile. Accidenti se lo era. Ad ogni suo singhiozzo mi sentivo dilaniare dentro, non volevo altro che stringerla tra le mie braccia, asciugare le sue lacrime, baciare le sue labbra e ripeterle all'infinito che l'amavo e che in un modo o nell'altro sarebbe andato tutto bene.

Già...sarebbe andato tutto bene...

O almeno ci speravo.





«Immagino che non sia per raccontarmi questo che mi hai portato qui vero?»

«...No»

Era nervosa, si mordicchiava insistentemente il labbro inferiore da quando eravamo saliti in macchina. Il suo intuito sorprendente le aveva suggerito che qualcosa non andava. Era così perspicace...

«Forse è meglio se ti siedi Bella...»

Socchiuse gli occhi, impaziente. Era bellissima quando si arrabbiava.

«Edward...ti prego...»

Sospirai. Era arrivato il momento, avevo già aspettato abbastanza, forse troppo...

«Bella quello che ti dirò potrebbe non piacerti, anzi sono sicuro che sarà cosi....ma devi promettermi che terrai sempre a mente che TI Amo e che ti amerò sempre...promettimelo.»

«Edward mi stai spaventando...»

Socchiusi gli occhi. Sentirla così spaventata mi uccideva...ero un mostro.

«No, amore...ti prego...»

«Va bene...lo prometto»

Strinsi forte le sue mani tra le mie, e la spinsi leggermente indietro per permettergli di sedersi su una roccia alle sue spalle.

Cispus Pass, Goat Rocks Wilderness, Washington

Mi sedetti accanto a lei prendendo le sue mani in grembo.

«Devo parlarti di quello che è successo quella sera......con i Volturi»

Spalancò la bocca sorpresa.

«Oh...beh non sei costretto a parlarmene...se non te la senti....capirò...»

Era così dolce. Sapevo che non mi aveva mai chiesto più nulla di quella sera per paura di vedermi soffrire rievocandone il ricordo, ma purtroppo per me non potevo dimenticare. Cercava di fingersi calma e distaccata come se la cosa non le importasse davvero, ma io avevo visto il lampo di curiosità che era passato nei sui occhi appena avevo pronunciato la parola “Volturi”, il suo cuore aveva preso a battere più velocemente, il suo respiro aveva accelerato.

«No...voglio che tu sappia tutto...e comunque verrebbe fuori prima o poi...»

«Che vuoi dire...»

«Lo capirai...»

Fece un respiro profondo e annuì. Era pronta ad ascoltarmi.

Alzai lo sguardo verso le vette di Goat Rocks, rievocando i momenti vissuti in quell'orribile serata.

«Lasciai casa poco prima dell'alba, dormivi tranquilla da un po' , fu difficile per me allontanarmi da te senza che tu lo sapessi, ma sapevo che se ti avessi guardata negli occhi non avrei più avuto il coraggio di andare,e io dovevo affrontare le conseguenze delle mie azioni. Eleazar e Tanya ebbero la stessa intuizione...»

«Intuizione? Intuizione su cosa?»

«Su di te»

«Su-su di me? Co-cosa, che...significa?»

«Come ti ho spiegato Eleazar ha passato parte della sua vita con i Volturi, quello che non sai e che fu Aro stesso a chiedergli di unirsi a loro, era affascinato dal suo...”potere speciale”...»

«Potere speciale...come il tuo intendi? Non sapevo ne avesse uno...»

«E' un potere molto singolare in realtà...lui può vedere...il potenziale di una persona....»

«Cosa intendi per potenziale?»

«La dote naturale di un essere umano....quello che potrebbe sviluppare diventando vampiro.....Eleazar serviva ad Aro per poter reclutare nuovi...elementi....per la sua guardia, li sceglieva quando erano ancora umani e poi....»

«Li trasformava....»

«Esatto....»

«E cosa centra tutto questo con me?»

«Tu sei un potenziale Bella, per questo io non posso leggere la tua mente...tu sei....uno scudo....»





Pov Bella



Ero chiusa in quella camera da quasi un ora.

Lo sentivo.

Percepivo la sua presenza dietro la porta della stanza anche senza che lui parlasse...io sapevo che era li.

Mi stavo comportando da immatura. Ero fuggita.

Fuggita di fronte a una realtà che non volevo affrontare, che non potevo accettare.

Ero fuggita invece di andare incontro a testa alta al mio destino...non ci riuscivo..avrei dovuto parlare con Edward, trovare una soluzione...ma non ne avevo la forza, mi sentivo stanca. Stanca di trovarmi continuamente in difficoltà, stanca di dover lottare sempre, per tutto, stanca di vedere la mia felicità scivolarmi via dalle mani ancora una volta, stanca di vedere gli altri sacrificarsi per me...

Solo una volta, soltanto per una volta, volevo poter essere egoista, pensare a me, alla mia felicità, a quello che volevo io senza preoccuparmi degli altri...

Era chiedere troppo? Io volevo Edward, volevo solo stare con Edward e essere felice, possibile dovesse sempre essere così difficile?

L'unico lato positivo di tutta questa storia era che, grazie a Eleazar, avevo scoperto perchè la mia mente fosse muta ad Edward. A quanto pareva ero uno scudo...in realtà io non avevo la benchè minima idea di quello che significasse, Edward invece ne sembrava molto....orgoglioso.



«Tu sei un potenziale Bella, per questo io non posso leggere la tua mente...tu sei....uno scudo....»

Rimasi impietrita da quella rivelazione per qualche secondo, cercando di collegarla con tutto quello che mi aveva detto fino ad allora Edward....non capivo...dove voleva arrivare?

Lo vidi scrutarmi e aspettare pazientemente che metabolizzassi quella nuova informazione, ma in questo momento volevo solo sapere cosa avevano fatto a lui, non mi interessava di essere uno scudo o qualsiasi altra cosa, volevo solo capire...

«Ti prego continua...»

«Beh Eleazar e Tanya hanno pensato entrambi che Aro sarebbe stato a dir poco …...affascinato, al pensiero di poter incontrare un nuovo potenziale, per di più uno scudo...è il più raro e potente tra tutti i doni...Io steso riconobbi che l'idea poteva funzionare, Aro non avrebbe mai permesso che si commettesse ...un simile spreco, anche Carlisle ne era convinto, la visione di Alice confermò il tutto....Aro avrebbe rinunciato ad...eliminarti e avrebbe perdonato a me e alla mia famiglia questa piccola.......infrazione, o quasi»

«Quasi? Cosa vuol dire quasi?»

«Ho dovuto....subire...una...una...punizione.»

Sentii il mio cuore perdere un battito. Una punizione.

Inizia a tremare senza che me ne rendessi conto, immaginavo che gli avessero fatto qualcosa, ma il modo in cui pronunciò quella frase, quella parola....punizione.... mi fece intuire che forse non avevo ben compreso la gravità di quella situazione.

Sentii le sue braccia avvolgermi e carezzarmi dolcemente la schiena.

«Amore, tesoro, calmati....va tutto bene,io sono qui con te....sto bene, non preoccuparti ti prego.....stai tremando»

Cercai di regolare il respiro e ricacciare indietro le lacrime, non volevo si preoccupasse così per me dopo quello che aveva dovuto subire lui.

«Che cosa ti hanno fatto Edward?Ti prego dimmelo...voglio saperlo!»

«Va bene amore, va bene...ma tu sta calma d'accordo?...ricordati che è il passato.»

Annui e lo guardai negli occhi. Volevo sapere.

«Continua...»

«I volturi hanno una “ guardia” a loro disposizione, composta da quattro elementi”speciali”: Jane, Alec, Demetri e Felix. In più si avvalgono di altri collaboratori e alleati, tra di loro c'è Chelsea. Furono Jane e Chelsea a infliggermi la mia..punizione....Mi costrinsero a seguirle...Jane ha il dono di infliggere dolore, usando solo il potere della mente, un dolore potentissimo,più atroce della trasformazione stessa, talmente forte da indurti a supplicare di morire piuttosto che continuare a subirlo, mentre Chelsea...è l'arma segreta di Aro. Chelsea possiede il potere di modificare i legami tra le persone, rafforzandoli o spezzandoli. Ha dei privilegi in più rispetto alle altre guardie ed è la sola fra loro che può portare la tunica nera degli Anziani. Aro la impiega per creare scompiglio tra le file nemiche oppure annettere ai Volturi quei vampiri con poteri maggiormente allettanti. Fu quello che cercò di fare Aro, ordinò a Jane di torturarmi e a Chelsea di sfruttare la debolezza in cui mi sarei trovato in quel momento per cercare di spezzare il mio legame con te e con la mia famiglia. Ci provarono per quasi diciotto ore consecutive, alla fine credevo che sarei impazzito, cercavo di tenermi legato al ricordo di te con tutte le mie forze, se avessi ceduto, anche solo per un minuto.....ma non è successo...»

Cercai di mantenere la calma. Non dovevo piangere, non dovevo piangere. Dovevo farlo per Edward....dopo quello che aveva subito lui era il minimo che potessi fare...ma il pensiero di lui che subiva quelle torture mi dilaniava. Edward..il mio Edward...

Non c'è la feci più, sentii le lacrime iniziare a rigarmi le guance un secondo prima di ritrovarmi appesa al suo collo col la testa immersa nel suo petto.

«Shh...amore non piangere....shh...ti prego....»

«Pe- perchè...Carlisle e....Eleazar non ti hanno aiutato?»

«Credimi avrebbero voluto farlo, ma sarebbe servito solo a farci uccidere tutti, e in più Alec ha inibito i loro sensi affinché non potessero sentire ciò che mi stava accadendo...hanno capito quello che era successo, solo quando Aro, stufo di non ottenere risultati, ha ordinato alle sue guardie di riconsegnarmi a loro...»

«Ma – ma perchè Aro voleva... spezzare i tuoi legami con me...con noi..»

Abbassò lo sguardo, stringendo le labbra...sembrava arrabbiato.

«Io...ho rifiutato la loro......proposta...»

«Di quale proposta stai parlando?»

«Quella di ….di.......consegnarti a lui»

Quasi ringhiò quelle parole. Ma io non capivo, ero confusa.

«Ma io credevo...hai detto che mi avrebbero risparmiato..»

«Non ti voleva uccidere Bella....ti voleva per lui....per la sua guardia....come nuovo....giocattolo.»

«Come- come sei riuscito a farlo...rinunciare?»

«Offrendogli qualcosa in cambio...»

«Come?....che significa?....cosa gli hai dato?»

«......Me.»



continua.....

Eccomi qua ragazze!!!Che ne dite? Questo capitolo risponde a praticamente ogni recensione lasciata in quella precedente da:

  1. Endless Twilight

  2. ChocolateEyes

  3. antonella64

  4. jujis

  5. moulinrouge

  6. _ Kristal _

  7. giova71

  8. tulipano nero

  9. Piccolabella89

  10. Angy Pattz

  11. Fcq

In più però voglio ringraziarvi per tutte quelle persone che teneramente mi hanno fatto gli auguri per il mio bambino!!Grazie mille!!!

Spero che il capitolo vi piaccia...aspetto con ansia le vostre recensioni!!!!!

Dite la vostra!!!!

Baci

Chiara.

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Capitolo 46
*** Capitolo 45 ***


Capitolo 45

Pov Edward



Dormiva.

Il suo respiro era regolare già da un paio d'ore ormai. I singhiozzi si erano placati.

Non si era mossa da quel letto nemmeno per un minuto, non era mai uscita da quella stanza, non mi aveva mai permesso di entrare.

Sapevo di averla delusa. Si sentiva tradita, abbandonata, umiliata.

Ma cos'altro avrei dovuto fare? Non potevo permettere che Aro la portasse via. Voleva essere lui a trasformarla, voleva cancellarle i ricordi umani, voleva plasmarla secondo il suo piacere.

Sapevo cosa l'avrebbe fatta diventare...una macchina, una potentissima macchina da guerra, pronta ad esaudire ogni più piccolo desiderio del suo padrone. Esattamente come aveva fatto con Jane.

No. Non potevo permetterlo.

Era già grave quello che volevo fare io: trasformarla per poterla avere per sempre al mio fianco, ma quello che voleva fare lui era....raccapricciante.

Bella, la mia Bella....un giocattolo di Aro...MAI!

La mia famiglia era rincasata da un paio d'ore. Avevano interrotto la caccia prima del previsto, erano allarmati, Alice non vedeva più il matrimonio nel nostro futuro.

Lo avevo immaginato. Come poteva essere altrimenti? Probabilmente Bella non avrebbe voluto vedermi mai più, figuriamoci se avrebbe acconsentito ancora a sposarmi sapendo che avrei dovuto abbandonarla subito dopo il matrimonio...

Mi sentivo un mostro..avevo lasciato che lei ed Alice procedessero con i preparativi del matrimonio, nonostante sapessi che appena Bella avesse saputo la verità se ne sarebbe andata, questa volta per sempre.

Ma era così raggiante quando parlavamo del nostro matrimonio, ed era così bello vederla impaziente di diventare la futura signora Cullen, che non avevo mai avuto il coraggio di dirle la verità...o forse la realtà era che speravo in un miracolo...un miracolo che ci permettesse di vivere finalmente il nostro amore, di essere finalmente felice, di vivere insieme l'eternità...

Ma quel miracolo non era arrivato, e mancava poco ormai, il mio destino stava per compiersi, Aro sarebbe venuto a prendermi il 13 Aprile, un mese esatto dopo a data del matrimonio: “per la luna di miele ragazzo...non sono certo insensibile” ,aveva detto. La sua ironia mi dava ai nervi, avrei voluto staccargli la testa dal collo.

Scommetto che per quella data la tua sposa vorrà unirsi a noi di sua spontanea volontà...ne sono certo...cosa non farebbero le donne per amore...ahaha”

Tremai a quelle parole.

In effetti ci avevo pensato anche io, anzi era la cosa che temevo di più. Se per qualche strana ragione Bella avesse perdonato quel mio gesto, avrebbe anche potuto seguirmi, e consegnarsi spontaneamente ad Aro.

Era così coraggiosa...

Ma non glielo avrei permesso, avrei fatto qualsiasi cosa per impedirglielo. Ero pronto anche a giocare sporco. Avrei giocato la carta di Jacob, o anche quella di suo padre, qualunque cosa pur di evitare che rinunciasse alla sua libertà per me.

«Edward...»

Alzai lo sguardo. Alice era proprio li davanti a me. Ne rimasi sorpreso per un attimo, accidenti, non l'avevo nemmeno sentita arrivare.

Aveva lo sguardo perso, sembrava...confusa.

«Che succede sorellina?»

«Non vedo più il vostro matrimonio...non vedo più niente...è tutto offuscato...non capisco»

Sospirai.

«Ti sorprende? Hai visto cosa è successo a Goats Rock, vero?»

Annuì pensierosa e si sedette accanto a me. Lessi nei suoi pensieri ciò che stava per dirmi, le risposi prima che potesse esprimerli ad alta voce.

«No Alice, non c'è un altra soluzione»

«Non puoi farlo...non puoi lasciarla...di nuovo»

«Credi che io non soffra all'idea di separarmi da lei?Lei è tutta la mia vita Alice!Lo capisci? Ma se non lo faccio...lei...non voglio nemmeno pensarci, non mi importa cosa sarà della mia vita, ma voglio che lei sia felice....»

«Non lo sarà mai senza di te....»

Sospirai sconfitto, quella era la parte peggiore.

«Lo so...»

«E allora combatti Edward!!Combatti!!!Non rinunciare a tutto....sai quanto me che preferirebbe morire al tuo fianco oggi stesso, piuttosto che vivere un intera vita senza di te...»

Strinsi le labbra. Lo sapevo, me lo aveva detto lei stessa, ma....combattere....Dio come avrei voluto poterlo fare..ma non avevamo speranze contro i Volturi, sarebbe stato come andare incontro alla morte...eppure....

«SIIIII»

Dio mio, se non avessi saputo che era impossibile avrei giurato di essermi perforato un timpano.

«Sei impazzita Alice?Ti ricordo che Bella sta dormendo, e che tutti gli abitanti di questa casa, me compreso, ci sentono benissimo....si può sapere che diavolo ti è preso?»

«Oopss!»Si portò una mano sul viso tappandosi la bocca. Non c'era più traccia di malinconia sul suo volto. Un immagine fugace appari nella mia mente, ma sparì in un attimo, sostituita da un motivetto di una canzone coreana. Era stato solo un breve fotogramma, troppo veloce perchè potessi capire di che si trattasse.

«Che stai nascondendo Alice?»

«Mh...nulla»

«Alice, per favore, non sono dell'umore adatto per sopportare i tuoi giochetti...cos'era quell'immagine?»

Sorrise furba, prima di scomparire dalla mia vista, troppo veloce perchè riuscissi ad acchiapparla, le mi mani riuscirono solo ad afferrare il vuoto.

Sbuffai. Accidenti, piccolo mostriciattolo dispettoso.

Per un secondo fui tentato di correrle dietro, ma un suono più dolce, e a me tanto caro, richiamò tutta la mia attenzione. Era il suono di un cuore che batte, il suono più melodioso che potessi esistere, almeno per me. Era aumentato di ritmo, il mio amore si stava svegliando, poggiai una mano sulla porta, avrei tanto voluto poter accarezzare il suo viso, ma non volevo violare la sua volontà di stare da sola entrando mentre stava dormendo. Rimasi li, dietro quella porta, immobile, come solo la mia specie sapeva fare...in attesa.



Pov Bella

Riaprii gli occhi ritrovandomi in una semi-penombra. Ero ancora distesa sul letto in camera di Edward, dovevo essermi addormentata senza che me ne rendessi conto.

Buttai un occhiata alla sveglia al mio fianco: le 5:42, era l'alba...accidenti quanto avevo dormito?

Non ricordavo che ora fosse quando avevo chiuso gli occhi, ricordavo solo la conversazione avuta con Edward, e poi la rabbia e il dolore...tanto, tanto dolore.

Sospirai.

Il mio guardo si spostò immediatamente verso la porta. Era ancora li?

Lentamente mi alzai dal letto, dovevo avere un aspetto orribile, gli occhi mi bruciavano per le troppe lacrime, e probabilmente erano gonfi e rossi. Mi passai una mano nei capelli, fu come carezzare una balla di fieno.

Fantastico.

Sobbalzai: qualcuno aveva bussato alla porta.

Edward? M morsi un labbro, mi mancava ma...non ero ancora pronta a parlare con lui.

«Va via»

«Bella, sono Alice,ti ho portato un cambio pulito....e la colazione!Posso entrare?»La sua voce trillante e il suo perenne entusiasmo riuscirono a strapparmi un sorriso, Alice era davvero unica.

«Oh scusa Alice credevo.....beh entra pure»

Sorrisi guardando il vassoio. C'erano tre croissant, una spremuta, un cappuccio, fette biscottate già imburrate, marmellata, uova strapazzate e bacon.

«Quella roba è tutta per me?»

«Esme pensava avessi fame, visto che ieri sera hai saltato la cena..»

«Oh...ehm...non era necessario, comunque, ringrazia tanto Esme da parte mia»

Mi morsi il labbro nervosa. C'era un leggero di imbarazzo e sapevamo tutte e due perchè.

Alice sospirò appoggiando il vassoio e i vestiti sul letto.

«È ancora li sai? Ci è rimasto tutta la notte...»

Appunto.

«Mh....si lo immaginavo, ma per ora non voglio vederlo io.....mi serve tempo...»

«Certo, capisco...perchè non vai a farti una doccia? Ti sentirai meglio dopo...io ti aspetto qui.»

«Si, grazie...»

Afferrai i vestiti sul letto, il beauty dal comodino e mi chiusi in bagno.

Sotto la doccia, inevitabilmente, i pensieri mi invasero. Ripensai al racconto di Edward e alla sua decisione. Lo stava facendo per me, stava rinunciando alla sua esistenza, alla sua felicità, alla sua famiglia, per me...solo per me, per garantirmi un futuro diverso da quello che mi aspetterebbe altrimenti...ma io sapevo cosa volevo, ed ero pronta a pagare qualunque prezzo per ottenerlo...qualunque.

Avevo preso la mia decisione. Avrei sposato Edward, perchè era quello che volevo, essere sua, poi quando i volturi sarebbero venuti a prenderlo io sarei andata con lui, Aro non avrebbe certo rifiuto un arruolamento volontario, ed Edward non poteva fare niente per impedirmi di seguirlo.

Sapevo per certo che lui non sarebbe stato d'accordo, e che avrebbe usato qualunque mezzo per impedirmelo, quindi, quello che dovevo fare, era cercare di nascondere il mio piano fino a quel giorno.

«NON PENSARCI NEMMENO! È UNA FOLLIA!»

Merda. Alice. Mi ero dimenticata della piccola veggente di casa. Accidenti.

Chiusi l'acqua della doccia, fuori dal vetro intravidi la figura di Alice con le braccia incrociate sul petto che batteva nervosamente un piede a terra. Non mi serviva guardarla in faccia per capire che era piuttosto alterata.

«Alice ti dispiace? Dovrei uscire!»

«Uff!Muoviti, ti aspetto di là! Dobbiamo parlare!»

Uscì dalla bagno sbattendo la porta. Accidenti, il mio piano era fallito ancora prima di prendere piede. Non avevo possibilità contro il folletto.

Mi vestii velocemente e mi asciugai i capelli. Prima di uscire mi diedi una rapida controllata allo specchio: niente di che, come al solito, ma almeno ero presentabile, anche se gli occhi erano ancora gonfi e leggermente arrossati.

Aprii la porta e fui di nuovo in camera.

Alice se ne stava seduta sul letto a gambe incrociate, i gomiti appoggiati sulle ginocchia e la faccia appoggiata sulle mani chiuse a pugno.

Il mio sguardo però scattò immediatamente verso la porta.

«Tranquilla, l'ho mandato via, gli ho detto che avevamo bisogno di una conversazione privata tra sorelle...non può sentirci»

«Grazie.»

«Si...ma...Bella, quello che vuoi fare è una follia!Non pensi a noi, a tuo padre a Jacob? E non pensi a Edward? Lui ne morirebbe! Tu non sai cosa sono capaci di fare i Volturi!Non puo farci questo Bella, non puoi!»

«Va bene, va bene... hai ragione...è una stupidaggine!!Ma cosa altro possiamo fare? Edward si è praticamente messo nelle mani di Aro!Io non posso nemmeno pensarci!Non voglio, non voglio separarmi da lui, non voglio!»

«Calmati adesso, vedrai troveremo una soluzione, ne ho già palato con Edward e credo, che nemmeno lui sia davvero convinto della sua decisione, altrimenti io lo avrei visto, e invece non lo vedo partire Bella....lo vedo ancora li, accanto a te...»

Il mio cuore si riempi di gioia e amore. Edward non voleva lasciarmi. Forse c'era ancora speranza.

«Davvero?»

«Si davvero, anche se....»

«Se? Cosa Alice?Parla.»

«Beh ecco, da ieri sera io...non vedo più il vostro matrimonio....e credo che dipenda da te...»

«Oh...può essere, credo...insomma ieri sera non volevo nemmeno vederlo...»

«Lo so, ma Bella, non è da te arrenderti in questo modo,non puoi rinunciare alla tua felicità...ne alla sua...combatti, accanto a lui....noi tutti saremo con voi...»

«D'accordo Alice non mi arrenderò, ma...non voglio perdere altro tempo!Chiama Edward, fallo venire qui, ho un piano...»

Vidi gli occhi della mia migliore amica farsi vacui, un secondo dopo era di nuovo lei. In un lampo me la ritrovai addosso. Mi stringeva forte e non riusciva a smettere di ridire.

Sorrisi.

«Oh mio dio!Sei un genio sorellina!»

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Capitolo 47
*** Capitolo 46 ***


OK ragazze ci siamo eccomi con un nuovo capitolo!!! sono sta più veloce vero?Vi avverto però, questo capitolo è abbastanza tranquillo...ma sta per succedere di tutto!!!!!!

Buona Lettura!

Ops! Dimenticavo...capitolo quasi ROSSO!

CAPITOLO 46

POV EDWARD



«Allora Alice è tutto pronto?»

«Tutto fatto!»

«Bene.Ti ringrazio»

Mancavano tre settimane alla data decisa in principio, ma Bella, dopo le rivelazioni di tre giorni fa, non aveva più voluto aspettare. aveva voluto anticipare le nozze. Domani sarebbe finalmente diventata mia moglie.

Non eravamo sicuri che il piano che avesse ideato Bella avrebbe funzionato, ma era tutto quello che avevamo. La soluzione che aveva trovato non mi entusiasmava affatto, ma era l'unica possibilità per stare insieme. Aveva voluto che ne parlassimo davanti a tutta alla famiglia. Perchè il piano avesse qualche speranza avevamo bisogno dell'appoggio di tutti. Tutti a parte me sembravano positivi riguardo alla riuscita, secondo Carlisle Aro non avrebbe rifiutato un offerta cosi allettante. L'unica che avrebbe potuto darci una conferma era Alice, ma c'erano ancora tante decisioni da prendere e lei non poteva guardare tanto in la.

Un alleanza. Ecco cosa avrebbe proposto ad Aro. Un alleanza tra i loro clan e il nostro. Avremmo offerto ad Aro e ai volturi la nostra “collaborazione” ogni qual volta ne avesse avuto bisogno,in questo modo avrebbe potuto avere tutti i nostri doni a sua disposizione, ogni volta che lo avesse ritenuto necessario, come ringraziamento per aver risparmiato la vita di Bella e quella della mia famiglia nonostante avessimo infranto una delle leggi principali, in cambio lui permetteva a noi di vivere insieme ovunque volessimo.

Secondo tutti non aveva motivo di rifiutare, con tutti noi a combattere le sue battaglie non avrebbe avuto rivali, anche uno stupido ne avrebbe visto i vantaggi, ed Aro era tutto fuorché stupido.

Ma per farlo anche Bella sarebbe dovuta essere vampira, per confermare il suo dono di scudo. Per questo motivo Bella aveva deciso che non avrebbe sprecato altro tempo, se doveva diventare una vampira, voleva farlo subito, e questo significava anticipare le nozze.

A nulla erano valse le mie proteste e i miei tentativi di persuaderla a rinunciare al suo piano, e con la mia famiglia a darle manforte non avevo speranza di vittoria. Così non mi rimase altro che arrendermi al suo volere, pregando che il suo fantastico intuito non fallisse nemmeno questa volta.

E non aveva perso tempo, aveva chiamato tutti dicendogli che il matrimonio si sarebbe tenuto tre giorni dopo, cioè quello stesso sabato.

Alice avrebbe pensato ad avvisare tutti e a convincerli ad anticipare ogni cosa. Il fatto che qualcuno avrebbe potuto rifiutare con un così poco preavviso non l'aveva nemmeno sfiorata, e d'altronde nessuno diceva di no ad Alice.

Me ne stavo seduto su un gradino della scala,guardavo Bella e Alice sistemare le decorazioni per il matrimonio.

Era nervosa continuava a mordicchiarsi il labbro inferiore, a spostare il peso da un piede all'altro, si guardava in giro in cerca di un errore o di qualcosa fuori posto. Le sue dita sottili si muovevano convulse intorno allo stelo di una povera rosa bianca.

Era dall'alba che andava avanti in quel modo, non si era fermata un solo secondo. Negli ultimi tre giorni non aveva fatto altro che organizzare il suo giorno speciale.

Sospirò guardando Emmett che spostava il mio pianoforte dalla parte opposta della stanza. Avremmo dovuto sposarci all'aperto, sotto una cascata di fiori bianchi ma eravamo in febbraio e gli invitati si sarebbero congelati, almeno quelli umani, così avevamo creato il nostro piccolo sogno nel bel mezzo del nostro soggiorno.

Mi alzai andandole incontro, era cosi nervosa che non si accorse del mio arrivo finché non presi le mie mani tra le sue.

Guardò le sue mani imprigionate nelle mie, poi alzò lo sguardo e sorrise.

«Ciao.»

«Ciao.»

«Sei stanca?» chiesi sistemandogli una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

«Sto bene.»

Sorrisi. Sapevo che avrebbe risposto così. Voltò di nuovo lo sguardo verso il tramonto, ma suoi occhi andavano ben oltre, erano lontani, distanti.

A cosa pensi amore mio...?

Portai una mano sulla sua guancia, lei ci sia accoccolò sopra tornado a guardarmi.

«Ti prego...dimmi a cosa pensi»

Sorrise. Ormai non facevo che chiederlo.

«Che ti amo...»

Chiusi gli occhi, e mi abbassai per baciarle la fronte.

«Anche io ti amo Bella...vorrei che tu potessi sapere quanto»

«Ma lo so...io lo so»

Scossi la testa, appoggiando la fronte alla sua.

«Sei ancora in tempo se...»

Mi posò due dita sulle labbra, lo faceva sempre quando non voleva ascoltare.

«Edward Cullen...domani a quest'ora saremo sposati, e ne tu ne nessun altro mi farà cambiare idea...a meno che...»

Spalancai gli occhi terrorizzato.

«A meno che...cosa?»

«A meno che tu non voglia più sposarmi....se hai cambiato idea...io...se non mi vuoi...»

Presi il suo volto con entrambe le mani avventandomi sulle sue labbra come un condannato che si aggrappa alla vita. Avevo bisogno di sentirla vicina, avevo bisogno del suo calore, del profumo della sua pelle, della dolcezza del suo tocco, del suo sapore sulle labbra.

La sentii ansimare, ma ancora non mi fermai, volevo di più,volevo tutto, volevo lei...

Ero stanco di reprimere ciò che sentivo, l'unico risultato era stato che lei si sentiva ancora più insicura di quanto già non fosse. Pensava che non la volevo, che non la desideravo, le avrei dimostrato quanto si sbagliava.

Mi avvicinai di più, facendole appoggiare la schiena contro la parete. Le mie mani andarono ad accarezzarle i fianchi sollevando il bordo della maglietta, il contatto con la sua pelle calda mi fece impazzire. Mi spinsi più avanti, e il mio corpo andò a scontrarsi con il suo. Spostai le labbra sul suo collo assaporandolo con la punta della lingua. Il contato la fece tremare.

«Edward...»

Scesi ancora verso quel pezzetto di pelle lasciato scoperto dalla scollatura a V. Lasciai uno, cento, mille baci. Portò le mani dietro la mia nesta, sulla mia nuca, sprofondando con le mani nei miei capelli spingendomi ancora di più verso di lei. Mi spostai più in su abbassandole la spallina e lasciandole la spalla nuda. Buttò in dietro la testa e inarcò la schiena. I nostri bacini si scontrarono.

Il mio corpo fu attraversato da una scarica di piacere. Non mi ero mai sentito così vivo.

Un infinitesimale parte del mio cervello aveva registrato l'allontanamento della mia famiglia, a loro non erano certo sfuggiti i nostri sospiri. Li avrei ringraziati in un altro momento per averci lasciati soli, ora non volevo altro che fare mia la mia futura moglie.

Improvvisamente mi sentii attraversare da un onda di paura. Non temevo di farle del male, ero cosi innamorato , cosi deciso a proteggerla e a difenderla dal mondo che avrei ucciso me stesso piuttosto che torcere un solo capello a lei. La mia paura era bene diversa. Non ero sicuro che lo volesse anche lei. Domani era il giorno del nostro matrimonio, avrei dovuto aspettare fino ad allora, ma non riuscivo non riuscivo a smettere di avvicinarmi a lei, quello che stavo avendo adesso non mi bastava, volevo sentirla mia, solo mia...adesso.

Con uno sforzo enorme mi staccai da lei, il mio respiro era accelerato. Era assurdo, io non avevo nemmeno bisogno di respirare, non ne avevo motivo, ai morti non serve l'aria, eppure non riuscivo a fermare il mio affanno.

Anche il suo respiro era accelerato, era eccitata quanto me, potevo sentirlo distintamente. Il suo cuore batteva forte come tamburo impazzito, come volesse fuggir via, poggia una mano sul suo petto, come a volerlo fermare.

Chiuse gli occhi. Era bellissima. La bocca socchiusa, le labbra arrossate dai troppi baci, le guance rosa, quella cicca di capelli ribelli di nuovo sul viso, il volto sereno, felice...

La chiamai con quel filo di voce che mi era rimasto.

«Bella..»

Aprì gli occhi e mi ci persi dentro. Il mio mare di cioccolato...

Avrei voluto dirgli tutti i miei dubbi le mie paure...ma in un attimo tutto scomparve. Allungo una mano posando la punta delle dita sulle mie labbra.

«Edward...ti prego...»

Non avevo bisogno di ascoltare altro. Tornai sulle sue labbra.

Mi avvolse il collo con le braccia stringendosi di nuovo a me. Posai una mano sulla sua schiena e feci passare l'altra sotto le sue ginocchia sollevandola da terra. Salii le scale che portavano al piano di sopra, fino alla porta della mia stanza, senza mai abbandonare le sue labbra.

Quando la porta si aprì, una luce fioca illuminò i nostri volti. La stanza era immersa dalla luce delle candele, il letto era stato rifatto con lenzuola di seta bianche, il profumo leggero delle rose selvatiche aleggiava nell'aria. La stanza era pronta per la nostra prima notte di nozze, Alice ci aveva detto di non entrare....lei aveva già previsto tutto...

Sorrisi tornando a guardala negli occhi.

«Ne se sicura...»

Non rispose, chinò la testa sfiorando le mie labbra con le sue in un tenero bacio. Con la punta del naso mi sfiorò una guancia.

«Ti amo»Sussurrò a un soffio dalle mie labbra.

Le baciai la fronte, il naso, le guance, il collo, poi tornai sulle sue labbra.

«Ti amo» soffiai prima di riprendere possesso delle sue labbra,questa volta per tutta la notte.





Eccomi!!!Che ne pensate? Vi ho lasciato sul più bello? Ma no....

Volevo ringraziare chi ha recensito gli scorsi due capitoli, scusate ma mi sono accorta solo ora di non averlo fatto la volta precedente:

per il cap 44:

  1. samantha_cullen

  2. deniangel

  3. ChocolateEyes

  4. chandra

  5. _Kristal_

  6. Alessia_98

  7. moulianrouge

  8. tulipano nero

  9. giova71

  10. Angy Pattz

  11. bennycullen

  12. Fcq

  13. romina_cullen

  14. Piccolabella89

  15. iaele santin

Grazie ragazze, siete uniche senza parole, mi avete commassa!!!!Siete tantissime!!!!!Vi adoro!!

Per il cap 45:

  1. ChocolateEyes

  2. _Kristal_

  3. antonella64

  4. samantha_cullen

  5. moulianrouge

  6. Alessia_98

  7. giova71

GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!!



Mi raccomando ASPETTO IMPAZIENTE LE VOSTRE RECENSIONI!!!!!!!!!!!

BACI

Chiara.

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Capitolo 48
*** Capitolo 47 ***


Ciao, eccomi, finalmente!Quasi non ci posso credere che sto pubblicando un nuovo capitolo!!!! Credevo non ce l'avrei mai fatta...sta per succedere qualcosa attenzione...sto già scrivendo il prossimo..credo che lo pubblicherò entro 4 o 5 giorni!!

Grazie a tutte voi che leggete e recensite, e anche a chi legge e basta, è comunque bello ricevere tante visite!!!

Ho una domanda da farvi: volete un cap a parte (rosso) che descriva la notte??? non l'ho mai fatto, ma potrei provare...fatemi sapere...

Dedico questo cap a Angy Pattz, che adoro!Ti voglio bene tesoro! E anche al mio bimbo, Mattia, che il 15 agosto ha spento la sua prima candelina!!!Auguri ancora amore mio!!!

Ho finito, vi lascio al capitolo..se vi va Recensite!!! Grazie, baci, Chiara!





Capitolo 47

Pov Edward



La guardavo dormire con la testa sul mio petto, sembrava così felice, così rilassata, nonostante il contatto con la mia pelle , fredda, dura. Per lei doveva essere come dormire su una pietra.

Avevo cercato più volte di spostarla, per evitare che si raffreddasse, ma era così avvinghiata a me, che temevo di ferirla.

«....mh..Edward...ti amo...mh....i fiori...il pianoforte in fondo alla sala....zitto Emmett!... »

Sorrisi. Il mio amore parlava nel sonno, come sempre. Dormiva profondamente....

Le baciai una spalla lasciata scoperta dal lenzuolo stando attento a non svegliarla, era più forte di me, non riuscivo a staccarmi da lei, i miei occhi non avevano abbandonato il suo corpo nemmeno un istante. Era impossibile, ero completamente ipnotizzato dalla dea che stringevo tra le mie braccia.

Avevamo fatto l'amore....ancora non riuscivo a crederci...era mia, totalmente mia, la sensazione di piacere delle sue mani sul mio corpo, seppur così gentili e delicate, leggere come il tocco di una farfalla, avevano il potere di incendiarmi.

Quando stesa in quel letto mi chiese di più, sussurrando il mio nome con la voce intrisa nel piacere che le donavo, avevo creduto di impazzire. Non riuscivo a immaginare niente di più perfetto del mio dolce angelo.

L'avevo sentita ansimare e tremare tra le mie braccia, tanto che mi ero ritratto, inorridito, convinto di essermi spinto troppo, di averle fatto del male.

Al solo pensiero mi ero sentito morire. Ancora.

In quel momento lei aveva aperto gli occhi, pieni di lacrime che non riuscii a interpretare. Ne ero rimasto sconvolto...cosa avevo fatto?Cosa? Mi ero staccato da lei, cercando ancora una volta di allontanarmi, invano, perchè le sue mani non accennavano ad allontanarsi dal mio collo.

«Amore...stai bene? Ti ho fatto del male...»

«No» aveva sussurrato«ti prego..ti prego Edward, non fermarti...non fermarti mai...»

«Bella amore...è pericoloso,e io sono troppo freddo per te, forse dovrei...»

«Ti prego, ti prego...»

Si era impossessata delle mie labbra, e io,troppo egoista e troppo desideroso di sentirla mia, avevo ceduto, prendendo tutto, tutto quello che lei mi offriva, finché stanca e esausta si era addormentata tra le mie braccia.

«Ti amo Edward...non lasciarmi mai»

«Mai. Te lo prometto...dormi mia Bella, veglierò io su di te...Ti Amo»

Le sfiorai appena le labbra, in un casto bacio, prima di sentirla sprofondare in un dolce sonno.

L'avvolgei nelle lenzuola e tra le coperte per evitare che si congelasse a contatto con il mio corpo. Poi, anche io felice, come mai avrei creduto di poter essere, e come mai lo ero stato in più di un secolo di esistenza, mi ero abbandonato in quel letto, contemplando la sua dolce figura e giurando solennemente a me stesso che non avrei mai permesso a nessuno di fare del male al mio angelo, di portala via da me, a nessuno. Lei era tutta la mia vita.



Il nostro matrimonio era ormai vicino, solo poche ore e sarebbe stata mia, per sempre. I primi raggi di luce facevano capolino da sotto le tende, tirate per permettere al mio amore di riposare indisturbata. Erano quasi le sette del mattino. Sospirai, un po' egoisticamente speravo si svegliasse da un momento all'altro, adoravo vederla dormire, sembrava così fragile e innocente, così deliziosamente umana, ma l'emozione che provavo ogni volta che mi immergevo nei suoi occhi di cioccolata, era in grado di riportarmi in vita.

E poi volevo sapere. Sapere se era felice e appagata come lo ero io, o se invece si sentiva in colpa, se era pentita di quel gesto dettato dall'istinto e dalla passione irrefrenabile che provavamo l'uno per l'altra.

Improvvisamente uno squillo. Buttai l'occhio sul suo cellulare, abbandonato sul comodino al suo fianco. Fu un suono pungente ma breve. Un messaggio.

Rimasi un secondo immobile, indeciso sul da farsi. Poi un suono più dolce attirò la mia attenzione.

«Mmm...»

Sorrisi. L'accelerazione dei battiti del suo cuore aveva anticipato solo di qualche secondo il suo risveglio. Sfregò il viso sul mio petto stringendo di più. Poi alzò il capo guardandomi negli occhi. La sua espressione non era quella che mi aspettavo.

Sembrava confusa, spaesata. Mi guardava in modo strano, sbattendo più volte gli occhi.

«Bella?» chiesi a mia volta disorientato.

Si sollevò un po' abbandonando la presa su di me. Mi sentii subito vuoto. Era lontana, troppo lontana.

Non mi rispondeva. La vidi guardarmi incuriosita, scrutarmi quasi. Si soffermò qualche secondo a osservare il mio petto nudo e un lieve rossore le imporporò le guance, poi spostò lo sguardo su se stessa, sulle coperte che aveva avvolte intorno al corpo, le spostò appena e guardò sotto.

Quando si accorse di essere nuda richiuse immediatamente il piccolo spiraglio e arrossì di più.

Allungai lentamente una mano, cauto, non ero sicuro della sua reazione. Non era certo il risveglio che speravo. Posai la punta delle dita sulla sua guancia, per richiamare la sua attenzione, cercando di non pensare all'idea che il mio cervello si stava facendo. Non mi voleva più? Si era accorta di aver commesso uno sbaglio? Se ne sarebbe andata, andata via, da me. Trattenni il fiato, troppo nervoso per preoccuparmi di sembrare umano.

«Amore, stai bene? Qualcosa non va?» chiesi guardingo. Improvvisamente alzò il volto, spalancando gli occhi, sul viso un sorriso radioso. Ripresi a respirare.

«Non è stato un sogno vero? È...voglio dire...io e te...noi....è successo davvero, giusto?»

Sorrisi rincuorato, intuendo dove volesse arrivare.

«Mmm...dipende a cosa a ti riferisci»

Arrossì tanto da spaventarmi.

«Beh..io ..ehm..noi...noi....uff!»

Le presi il volto tra le mani avvicinandola a me.

«SI, è successo davvero...ed è stato meraviglioso»

Sorrise abbassando lo sguardo e tornando – finalmente – tra le mie braccia. Si accoccolò sul mio petto sorridente.

Presi ad accarezzarle i capelli con una mano e il braccio nudo con l'altro. Avrei passato l'eternità così. Improvvisamente la sentii soffocare una risata. La spostai appena per guardarla in volto, non capendo a cosa fosse dovuta tanta ilarità.

«Che c'è?»

Il sorriso si trasformò in una risata più sostenuta. Ero davvero confuso.

«Bella?»

Si portò una mano alla bocca cercando di fermare le risate.

«Scusa..scusa amore, scusa...ma pensavo...ecco...ahahah.....beh....Charlie ti ucciderà!»



Pov Bella



Lo guardavo spaventata. Si era bloccato, pietrificato, così com'era normale per la sua natura ma non per la situazione.

Fissava il vuoto, le mani rimaste sospese a mezz'aria.

«Edward?» lo chiamai. Nessuna risposta.

«Edward?»provai nuovamente. Gli passai una mano sul volto nel tentativo di scuoterlo dal suo gelo. Funzionò. Sbatté le palpebre un paio di volte poi tornò a guardarmi. Sospirò pesantemente prima di parlare.

«Mi dispiace Bella»

«Cosa? Edward ma io stavo scherzando, non dicevo sul serio, e poi tu sei a prova di proiettile...» finii scherzando, sperando di alleggerire la situazione. Non servì, il suo sguardo era ancora serio.

«No Bella, cerca di comprendere, gli avevo dato la mia parola»

Cercai per un attimo di calarmi nella sua mentalità di gentiluomo di inizio novecento.

«Si ma Edward, ci sposiamo tra poche ore, non hai commesso niente di irreparabile...»

Un pensiero agghiacciante mi attraversò le membra.

«..a meno che, a meno che tu...non abbia cambiato idea...sul matrimonio»

Si ridestò e tirandosi a sedere mi prese una mano attirandomi sul suo petto, mi teneva stretta stretta.

«Non pensarlo mai, mai...è da quando esisto che ti aspetto Isabella Swan, sognavo di sposarti ancor prima di incontrarti....tu sei la mia vita, non c'è niente che io voglia di più di legarmi per sempre a te. Io ti appartengo.»

Sospirai.

«...ma, comunque....sei pentito»

Non suonava affatto come una domanda.

«Pentito?»

«Di noi, di aver fatto l'amore con me» lo dissi senza arrossire, senza tremare. Finalmente.

«Cosa? NO!» sembrava sorpreso,quasi indignato da quello che avevo detto.

«Ma hai detto...»

«Ho detto che glia avevo dato la mia parola, sono pentito di averlo fatto pur sapendo che avrei fatto fatica a mantenerla, non è stato coretto da parte mia, nei confronti di tuo padre, avergli promesso qualcosa che sapevo che mi era quasi impossibile mantenere....non sono certo pentito di aver fatto l'amore con la donna della mia vita, con la custode del mio cuore...no...come potrei esserlo?»

«Oh Edward...»

Sorrise baciandomi ancora le labbra. Fremetti.

Mi soffermai a guardarlo. Era bellissimo, perfetto,come la statua di un dio greco, il mio dio greco, ed era...era....distratto?

Guardava qualcosa, qualcosa alle mie spalle, sul materasso. Segui il suo volto per capire a cosa stesse dando tanta attenzione. Poi capii. Irrimediabilmente arrossii. Accidenti mi sarei presa a pugni da sola.

Una macchia, una piccola macchia di sangue...la mia purezza. Mi schiarii la voce cercando di attirare la sua attenzione.

Si ridestò subito tornando a guardarmi. Non disse nulla, ma sorrise.

«Edward?»

«Si?»

Mi morsi un labbro.

«A-a cosa stai pensando?»

Aprì la bocca un paio di volte per rispondermi, poi sorrise, quasi imbarazzato, scuotendo la testa e abbassando gli occhi.

«È la mia battuta quella»

«Mh...»risposi guardandolo eloquentemente. Se sperava di cavarsela così si sbagliava di grosso.

Sospirò.

«Non ti arrenderai finchè non te lo dirò vero?»

«Già!»

«Già....e va bene. Ecco....pensavo che non mi avevi detto che..»si fermò un attimo, sembrava cercasse le parole giuste.«...non mi avevi detto che..avevi conservato la tua purezza.»

Oh. D'accordo, non mi aspettavo niente del genere. Ma una cosa non la capivo.

«È questo?»

«Si, è questo...»

«E sei dispiaciuto del fatto che non te l'ho detto, o sei dispiaciuto del fatto che...non ci sia stato nessun altro»

«No, no...non sono affatto dispiaciuto...sono solo...sorpreso»

«Sorpreso?»

«Si, voglio dire...insomma, sono passati cinque anni, sono molti per un umano...e mi aspettavo che...credo che ti ci sia avvicinato più di un ragazzo... ma tu eri..ancora pura...tu..»

Sospirai. Già. Questo era un altro lato della mia vita umana che avevo volontariamente trascurato.

«Vuoi sapere perchè non c'è stato nessuno prima di te?»

«Solo se vuoi dirmelo..sono già stato troppo invadente...e poco gentiluomo, perdonami non avrei dovuto chiedertelo, non devi rispondere, davvero...non mi importa»

Sorrisi. Sapevo che voleva saperlo, ma non mi avrebbe mai costretto a parlarne.

«No va bene, voglio dirtelo..e poi tra poco sarai mio marito..voglio che tu sappia tutto di me...»

Presi un respiro profondo e fissando il lembo di lenzuolo che stavo quasi distruggendo da quanto lo stavo stropicciando, inizia a raccontare.

«Come hai detto tu, cinque anni sono lunghi, specialmente se passati lontano da te, e io si, ho conosciuto altre...persone. Quasi un anno dopo la tua...partenza, tra me e Jacob...ecco lui mi faceva stare bene, mi sentivo quasi felice quando c'era lui...mi aveva detto di essersi innamorato di me..e io..beh gli volevo bene..molto bene...Sapevo, ero convinta, che tu non saresti più tornato... e stavo facendo soffrire tutti..così mi sono detta.. “fallo Bella, fallo, prova ad essere felice.” Mh, all'inizio è stata...è stata dura, non ero abituata ad essere toccata da qualcuno che...non fossi tu...poi con il tempo è diventato più facile...ma ancora non lo amavo, non come avrebbe voluto lui.»

Mi fermai per guardalo in volto, per capire le sue reazioni. Era immobile, lo sguardo fisso su di me, sorrise appena e annuì con la testa per invitarmi a continuare.

Gli sorrisi spostando di nuovo lo sguardo.

«Una sera, ero a casa per le vacanze di natale, non mi andava di rimanere al campus dell'università, è sempre deserto durante le feste, e per me non era una buona idea rimanere li, sola, a pensare....mio padre e Billy erano fuori per una battuta di pesca e io..beh ero andata a casa di Jacob....eravamo soli...in camera sua, lo eravamo stati tante volte, ma quella sera lui era diverso, era più...più...audace.»

Lo guardai con la coda dell'occhio. La sua espressione era cambiata, aveva le labbra serrate,e il pugno chiuso appoggiato sul materasso.

«Continua ti prego, sto bene»ma il suo tono era piatto, e la voce stranemente insicura.

Chiusi gli occhi respirando a fondo.

«Fu allora che capii, li, distesa in quel letto, ho capito, ho capito che non potevo farlo, non potevo...io non appartenevo a lui, non gli ero mai appartenuta, io non sono mai appartenuta a nessuno se non a te Edward, e non potevo, non riuscivo a farlo...nonostante il tempo che passava..mi sentivo ancora legata te, il mio cuore era ancora tuo, proprio come adesso. Sarà sempre tuo»

Mi prese tra le braccia, baciandomi il collo poi salì sulle mia labbra.

«Grazie per avermelo donato ne avrò cura per l'eternità, lo giuro»

Poi finalmente mi baciò, lambendo il mio labbro inferiore. Il suono del mio cellulare ci interruppe, grugnii infastidita: maledetto aggeggio!!!

Edward si staccò da me, ridendo di cuore per la mia reazione.

«No, ignoralo...continuiamo»dissi, cercando di riprendere da dove avevamo lasciato.

Rise ancora, avvicinandosi al mio orecchio, il suo fiato freddo mi faceva perdere il senso della ragione.

«Amore, sai quanto vorrei ripetere l'esperienza di questa notte...ma la mia famiglia è rientrata pochi secondi fa, non posso mandarli via di nuovo senza sembrare scortese...»

Me lo sussurrò appena, ma ero sicura che tutti i vampiri al piano di sotto avevano sentito perfettamente.

Arrossii violentemente.

«...ma se insisti...»

«No, no!!! Edward! Non ci provare!!»

«Uff...Come vuoi»

Presi il telefono dal comodino al mio fianco. Mia madre mi aveva mandato due messaggi, mi chiedeva di andarla a prendere all'aeroporto tra un'ora.

Mi morsi un labbro, erano le sette del mattino, il matrimonio era alle diciassette, avevo tutto il tempo, e così avrei avuto un po' di tempo in più per stare con mia madre prima di....mh..mi chiedevo solo se Alice fosse d'accordo, le avevo promesso che avrei fatto tutto ciò che mi diceva...

Decisi di chiedere ad Edward cosa ne pensasse, ma prima che riuscissi ad aprire bocca, lui sorrise, scuotendo la testa.

«Che c'è? »

«Alice dice che puoi andare, ma ti vuole qui entro le dieci o verrà a rapirti di persona»

Oh...aveva già previsto tutto....

«Va bene, GRAZIE ALICE!» urlai, pur sapendo che non c'è nera bisogno.

«Vuoi che venga con te?»

Non ebbi il tempo di rispondere che un urlo quasi ringhiato arrivò da dietro la porta.

«NON CI PROVARE NEMMENO EDWARD!!!!TU MI SERVI QUI!!!E poi lo sposo non può vedere la sposa prima del matrimonio!Ho già chiuso un occhio questa notte su questo!!!!NON SFIDARE LA MIA PAZIENZA!»

«Alice, fatti gli affari tuoi!»

Sorrisi, quanto mie erano mancate le loro litigate. Carezzai il volto del mio quasi marito.

«Amore, va bene, non preoccuparti, sarà solo per un paio d'ore, il tempo di andare all'aeroporto di Port Angeles e tornare.»

«Non mi piace saperti da sola...li fuori, non sapendo quello che potrebbe accaderti»

«Amore, non mi accadrà nulla, vedrai, so badare a me stessa...lo fatto fin'ora»

«Fin'ora non c'erano vampiri che volevano portarti via da me»

Mi morsi un labbro. Spaventata.

«Che vuoi dire?»

Scosse la testa.

«Nulla amore, nulla...»

«Edward...che succede?»

Chiuse gli occhi inspirando.

«Andiamo a prendere tua madre, ti spiegherò strada facendo»

«Ma Alice ha detto...»

«Alice può dire tutto quello che vuole, non mi importa, non ti lascio»

Alice non rispose, o almeno io non la sentii. Segno che probabilmente aveva visto che non sarebbe riuscita a far cambiare idea a Edward, o forse era d'accordo sul pericolo?

Tremai. Che stava succedendo?





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Capitolo 49
*** Capitolo 48 ***


Capitolo 48

Pov Bella



«Ehi andrà tutto bene, te lo prometto...ci sono io con te, non permetterò a nessuno di farti del male, non si avvicinerà a te...non finché uno di noi sarà al tuo fianco...e io ho intenzione di restarci a lungo!»

Mi strinsi di più al braccio di Edward che sfrecciava sicuro alla guida della sua auto, tra le strade di Port Angeles, diretto all'aeroporto.

Dopo quello che mi aveva detto non me la sentivo proprio di andare da sola, Alice se ne sarebbe fatta una ragione.

Tremai ancora. Ovviamente lui se ne accorse.

«Amore, ti prego, non c'è ragione di essere così spaventata...Victoria non si avvicinerà mai a te se ci sono io, e tuo padre è al sicuro, Emmett è con lui...sapevo che non dovevo parlartene, non prima del matrimonio, mi spiace»

«Ma perchè non me lo hai detto?»

«Per questo, Bella, per questo...perchè sapevo ti saresti agitata»

«È per questo che non ho più visto Jacob nelle ultime settimane?»

«Si amore, Jacob è di guardia e con Sam fuori città è lui che comanda...non può abbandonare il branco.»

Già Sam era fuori città, aveva portato Emily a fare il viaggio di nozze che aveva sempre desiderato fare, ma che avevano rimandato in continuazione, dal momento che Sam, si sentiva sempre troppo responsabile per il suo branco per lasciarlo.

Ora che la situazione sembrava tranquilla erano finalmente riusciti a partire, speravo davvero per Emily che a Sam non venisse in mente di trasformarsi o sarebbe tornato subito in dietro rovinando di nuovo il viaggio di nozze ad Emily, e sarebbe stata solo colpa mia.

E poi cera Jacob, avevo provato a chiamarlo più volte nelle ultime settimane, ma lui non sempre mi aveva risposto, e le poche volte che lo aveva fatto mi era sembrato freddo, distaccato. Credevo fosse per il matrimonio, per Edward, perchè avevo scelto di stare con lui ancora una volta, ma quando gli avevo chiesto cosa non andasse lui mi aveva risposto di essere semplicemente stanco. Ora sapevo perchè. Era impegnato a proteggere il branco, la push, Forks e me, e tutto ancora per colpa mia.

«Siete sicuri che sia solo lei?»

«Sicuri. Ho controllato personalmente, c'era solo la sua scia e nient'altro, è sola. Anche i lupi ne sono sicuri.»

«Non capisco, che senso ha?Sa che non riuscirà mai ad avvicinarsi a me, non se ci siete voi e i lupi...perchè dovrebbe continuare?»

«Non lo so amore, Jacob crede sia accecata dalla voglia di vendetta, è così disperata dall'aver perso James che non si da pace...»

Sprofondai nel sedile perdendomi nel paesaggio che scorreva veloce al mio fianco. Un'altra minaccia, anche se non era certo nuova, in ogni brutta situazione a cui andavamo in contro, Victoria era sempre nel mezzo.

«È comprensibile...»

Voltai la testa di scatto. Non capivo a cosa si riferisse.

«Come?»

«La reazione di Victoria, la comprendo»

Lo guardai stralunata. Era d'accordo sul fatto di eliminarmi?

«Vuoi dire che devo preoccuparmi che tu ti unisca alla sua causa?»chiesi sarcastica.

Rise, con quel sorriso che era in grado di mandarmi K.O., venni subito percorsa da un brivido. Scossi la testa, dovevo rimanere lucida. Ci riuscii ma mi uscì una risatina isterica.

«No, certo che no, è solo, che anche io impazzirei se dovessi perderti. Se qualcuno dovesse portarti via da me, per sempre..credo che non avrei pace finchè non lo troverei. Poi lo torturerai nei modi peggiori che riuscirei a trovare, e solo allora, solo dopo avergli inflitto le peggiori sofferenze, solo allora lo ucciderei...poi, finalmente, troverei il modo di ricongiungermi a te...»

«Basta! Basta! Ti prego!Non voglio sentire!Non voglio sentirti dire certe cose Edward! Mi spaventi, per favore...»

Lui inspirò forte, poi mi prese la mano che tenevo appoggiata sulla sua e se la portò alle labbra baciandone il dorso.

«Mi dispiace Bella, non volevo turbarti»

Annuii, cercando di riprendere la calma, certo il contatto con lui contribuiva non poco a distendermi. Sospirai, la situazione si stava complicando ulteriormente, la mia trasformazione era assolutamente da anticipare, credevo di avere più tempo.

«Dovremmo farlo subito dopo le nozze, non è prudente aspettare»

«Di che parli?»

«Della mia trasformazione, dobbiamo farlo subito»

«No!»

Lo guardai indignata e ferita. Aveva di nuovo cambiato idea? Forse la notte passata con me era stata talmente deludente da...da...

Deglutii a fondo stringendo più forte la sua mano. Temevo potesse sparire da un momento all'altro.

«Credevo fossimo d'accordo..credevo lo volessi anche tu»

«Lo voglio, lo voglio ancora, ma non così Bella, non perchè una assassina ci minaccia..no!Non voglio che sia una scelta dettata dall'esigenza e dalla paura...No, lo faremo con calma. Quando ti sentirai pronta»

«Io sono pronta. E poi dobbiamo essere preparati per quando arriveranno i volturi...per il patto»

Sospirò, stringendo più forte il volante, che scricchiolò sotto la sua presa.

«Non preoccuparti per quello...»

«EDWARD!»sbottai. Non poteva, non poteva fare così, non poteva provare a stravolgere ancora tutto, non a nove ore dal nostro matrimonio.

Inchiodò di colpo, o almeno era quello che avevo percepito io, in realtà aveva parcheggiato con una manovra così veloce che non me ne ero nemmeno accorta. Guardai fuori dal finestrino: eravamo arrivati. Regolarizzai il respiro, e mi voltai a guardarlo. Aveva le labbra serrate, le mani ancora chiuse a pugno intorno al volante, lo sguardo fisso davanti a lui, il fiato leggermente accelerato.

Sospirai.

Posai una mano sulla sua accarezzandolo piano. Lo sentii sospirare. Chiuse gli occhi.

«Edward...che cos'hai?»

«Non sopporto..questo»

Deglutii.

«Cosa di preciso?»

«Questo, che tu debba sacrificare la tua felicità, la nostra felicità, solo perchè io non posso proteggerti meglio!»

«Edward...questo non è colpa tua! Non è colpa tua!»

Scosse la testa, sorridendo nervosamente.

«Ah no?»

«Edward, ti prego, non roviniamo questo giorno»

Scosse la testa sorridendo .Si voltò, prendendomi il volto tra le mani e regalandomi un dolce bacio senza mai smettere di sorridere.

«Hai ragione, scusa...ma una cosa te la voglio dire...»

Feci per protestare, ma un suo dito arrivò prima a chiudermi le labbra e a impedirmi di parlare.

«Noi avremo la nostra luna di miele, e non solo perchè te l'ho promesso, ma anche perchè la desidero tanto quanto te...e poi non posso aspettare tanto per ripetere le emozioni che ho provato stanotte...ti desidero troppo Bella»

Sorrisi, non potendo evitare di arrossire. Mi morsi un labbro, anche io lo volevo, lo volevo immensamente.

«E va bene, se proprio insisti, vorrà dire che mi immolerò per una giusta causa, e aspetterò che sia finita la nostra luna di miele, per essere trasformata»

Rise più forte, riprendendo possesso delle mie labbra, questa volta più intensamente. Si staccò, un po' troppo presto per i miei gusti, ridendo ancora.

«Oh amore, tu si che sai che cos'è lo spirito di sacrificio!»

Alzai gli occhi al cielo. Spiritoso.

«D'accordo, andiamo a prendere mia madre»

«Bene.»

Scese dalla macchina e fece il giro aprendomi la portiera, adoravo queste sue piccole attenzioni. Mi sentivo stranamente nervosa, tra poco sarei diventata la signora Cullen, sarei diventata una donna sposata.

«Aspetta. Come sto?»

«Sei splendida amore, come sempre»

Mi guardai intorno vedendo più di una persona scrutarmi con lo sguardo. Indossavo un tubino bianco senza spalline, corto, troppo corto, e solo un copri spalle nero a coprirmi , stavo congelando!

«Davvero?Alice mi ha ho obbligato a mettere questo vestito! Non che mia madre si scandalizzi, anzi, ma...è troppo corto! Tu che dici?»

Mi squadrò dalla testa ai piedi, guardandomi in un modo che dovrebbe essere definito illegale. La mia mente subito ripercosse l'emozione e il piacere provato la notte precedente, un brivido mi scese lungo la schiena, non riuscii a non ansimare. Mi si avvicinò, passandomi una mano dietro la schiena attirandomi a se. I nostri bacini si sfiorarono, scese lentamente verso di me, non riuscivo a staccare gli occhi dalle sue labbra, mi inumidii le labbra, pregustando già il bacio che stava per darmi ma, a pochi centimetri dalle mie labbra deviò avvicinandosi al mio orecchio.

«Personalmente, ti preferisco senza»

«Edward!»Ansimai. Un nuvoletta di vapore caldo uscito dalla mia bocca si andò a scontrare nell'aria fredda, tipica di Forks, specialmente a febbraio.

Edward mi guardò dispiaciuto.

«Accidenti ad Alice! Aspetta...»

Si tolse il suo cappotto, passandomelo intorno alle spalle, era freddo, ma aveva il suo profumo,e comunque era abbastanza pesante da farmi smettere di tremare. Infilai le braccia nelle maniche stringendomici dentro.

«Grazie.»

Sorrise e mi fece passare un braccio intorno alle spalle.

«Andiamo....ho un impegno importante fra poche ore!Non posso mancare!» scherzò riferendosi al nostro matrimonio.

Ci fermammo davanti al terminal degli arrivi. L'aereo di mia madre sarebbe atterrato tra pochi minuti. Improvvisamente mi sentii pervadere da una strana sensazione, mi guardai intorno. Mi sentivo...osservata.

Edward notò la mia inquietudine e mi accarezzò un braccio.

«Che cos'hai?»

Ripensai alla brutta conversazione avuta in macchina e alla sua reazione. Non era il caso di creare altra tensione. Sorrisi. O almeno mi sforzai di farlo.

«Nulla. Sto bene»

Mi guardò un attimo, poi annuì. Lui sembrava tranquillo.

Poi tutto cambiò.

Edward al mio fianco mi strinse a se, trattenendomi per un fianco, un ringhio cupo si levò dal suo petto. I suoi occhi bruciavano di rabbia.

Lo fissai sgomenta. Lo sentivo sorreggermi, ero così terrorizzata che probabilmente se lui non mi avesse tenuto sarei crollata a terra. Che stava succedendo? Victoria? I Volturi? Cosa?

Il mio cuore prese a battere velocemente, sentivo le lacrime che premevano per uscire. No, no, non potevano separarmi da Edward, non ora! Mi strinsi di più a lui, che furioso scrutava qualcosa, qualcosa che io ancora non riuscivo a scorgere.

«Edward...»sussurrai con la voce spezzata dal panico.

«Bella, sta calma, andrà tutto bene...»

Mi trascinò in una zona affollata, dove erano disposti i divanetti che solitamente vengono occupati in attesa del volo.

Mi fece sedere, e fu costretto ad usare un po' di forza per riuscire a staccarmi da lui.

«Edward...non..non lasciarmi...resta qui, resta con me..ti prego, ti prego»

Lui mi carezzò convulsamente il viso cercando di calmarmi.

«Amore, amore calmati...andrà tutto bene...te lo prometto, solo resta qui...capito? Non muoverti!!!Non devi muoverti! Va bene?»

Annuii, stringendo forte la sua mano. Mi baciò la fronte e labbra, velocemente.

«Tornerò da te capito? Ti amo.»

Un secondo dopo ero sola. Alzai lo sguardo sperando di riuscire a scorgerlo. Niente.

Quasi urlai quando una donna mi tocco un braccio.

«Signorina? Sta bene?»

Mi resi conto che ai suoi occhi dovevo sembrare sconvolta: le lacrime scendevano dai miei occhi, e il mio corpo era continuamente scosso dai singhiozzi. Mi strinsi più forte nel cappotto inspirando il profumo di Edward.

Bastò a calmarmi un po' , ma ancora non smettevo di tremare. Passavano i minuti, ma Edward non tornava. Mi guardavo intorno per capire se qualcuno avesse visto qualcosa di strano, ma intorno a me le persone sembravano assolutamente prese dai lori impegni. Tutti erano tranquilli.

Sospirai. Edward...

Improvvisamente un fiato gelido alle mie spalle, sul mio collo. Mi voltai di scatto.

«Ciao Bella.»







Eccomi! Velocissima visto? Che ne pensate? Che starà succedendo alla nostra Bella? E dov'è Edward?

Nel prossimo cap ne vedremo parecchie!!State pronte!!!

Ovviamente aspetto le vostre recensioni!!!Grazie a tutte! Baci, Chiara.

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Capitolo 50
*** Capitolo 49 ***


Capitolo 49

Pov Bella


Improvvisamente un fiato gelido alle mie spalle, sul mio collo. Mi voltai di scatto.

«Ciao Bella.»



Sbattei le palpebre un paio di volte, riprendendo a respirare.

«Alice?»

«Ciao tesoro...che faccia, stai bene?»

La ignorai completamente. La scrutai in viso. Sembrava tranquilla.Io non lo ero affatto però.

«Perchè sei qui? Dov'è Edward?»

«Tua madre è in macchina che ci aspetta, con Rosalie, andiamo?»

Aveva eclissato completamente la domanda, cambiando discorso. Probabilmente sperava che nominando mia madre m sarei dimenticata di Edward.

Illusa.

«Alice...»

Sospirò, prendendomi sotto braccio e spingendomi verso l'uscita.

«Sta bene, tranquilla, Jasper e Emmett sono con lui...lo rivedrai all'altare»

Continuai a camminare, ovunque fosse, non era all'aeroporto. Mi bloccai di colpo puntando i piedi ben per terra. Alice poteva tranquillamente trascinarmi via senza il minimo sforzo, ma si fermò.

«Bella, cammina per favore, non fare la bambina»

Non l'ascoltai.

«No. Dimmi cosa sta succedendo Alice, voglio saperlo! E perchè siete qui? E dov'è Edward?»

Sospirò.

«Se te lo dico, dopo verrai con me senza fare storie?»

Annuii.

«Va bene, ho avuto una visione, quando siete usciti..niente di molto chiaro...ma era qualcosa che riguardava te...c'erano molti buchi neri però, non so perchè...ma ero sicura di aver intravisto Victoria in uno stralcio di visione,non volevo allarmare Edward, così vi ho seguito con Emmett e Jasper, in caso avessi ragione e ci fossero stati anche gli altri due...Irina e Laurant dico, ho chiesto a Rosalie di raggiungerci in macchina, siamo arrivati qualche secondo dopo di voi. Poi ho avuto una visione precisa, e Edward ha sentito i pensieri di Vctoria....»

Continuavo a guardarla. Victoria ci aveva seguito anche qui...ma perchè? Cosa sperava di ottenere?

Alice mi fissava paziente, come se si aspettasse che afferrassi qualcosa che ancora non mi aveva detto.

Ripensai alle sue parole. Una frase risuonò nella mia testa: tua madre è in macchina... Finalmente capii. Aprii la bocca, inorridita, disgustata, terrorizzata.

«Mia madre? Volevano lei vero? Perchè?Cosa centra lei in tutto questo?»

«Non lo capisci? Sapevano che non avresti permesso che facessero del male a tua madre, era la loro merce di scambio...»

Strinsi gli occhi. Perchè? Perchè?

«Bella coraggio, non pensarci, l'importante è che sia andato tutto bene....pensa che tra poco sposerai Edward, pensa come sarai felice. Dopo oggi niente potrà più separarvi, e noi penseremo a proteggere la tua famiglia, andrà tutto bene vedrai....andiamo ora.»

Mi morsi un labbro. Andrà tutto bene.

Avrei tanto voluto crederci.

«Sei sicura che Edward e i ragazzi stiano bene? Non avranno bisogno di aiuto?»

Scosse la testa sorridendomi.

«No, tranquilla,Victoria e Laurant hanno abbandonato il piano quando si sono accorti che c'eravamo anche noi, Edward sta controllando che si allontanino davvero. Non vuole altri problemi il giorno del suo matrimonio...e...credo che gli verrà una crisi isterica se non ti porto a casa. Subito!»

Annuii, sforzandomi di sorridere. Non mi riuscì molto bene.

«Certo...va bene, andiamo»

Mia madre sembrò molto felice di vedermi. Era così entusiasta del matrimonio che non la finiva più di parlare. Io invece non avevo proprio voglia. Così lasciai che andasse in macchina con Alice mentre io e Rosalie le seguimmo con la macchina di Edward. Almeno con Rosalie non ero costretta a parlare. Lei ne aveva anche meno voglia di me.

In silenzio guardavo fuori dal finestrino cercando di scrutare qualcosa che si muovesse veloce, qualcosa che assomigliasse a un ombra, a un animale...a Edward. Ovviamente non vidi niente di niente.

Sbuffai.

«Sta bene»

La voce melodiosa di Rosalie mi fece drizzare sul sedile. Sorrisi.

«Davvero?»

Tenne lo sguardo sulla strada senza mai voltarsi a guardarmi.

«Si, ci ha sorpassato cinque minuti fa....sarà a casa prima di noi.»

Sorrisi felice e riconoscente, sapendo che anche anche se non mi degnava di uno sguardo mi vedeva benissimo.

«Grazie Rosalie»

Mi rilassai un po'. Anche se Alice mi aveva già detto che stava bene, ora che lo avevo sentito da Rose mi sembrava più vero. Lei non avrebbe mai mentito per proteggermi, come avrebbero fatto Alice o Edward, lei diceva sempre la verità, brutta o bella che fosse. Mi resi conto che era l'unica che era sempre stata onesta con me. Fin dal primo giorno. Mi ricordai la conversazione avuta in camera di Edward, quando mi aveva detto che lui mi amava ancora. In fondo se tra poche ore sarei diventata la Signora Isabella Cullen, era anche merito suo, anzi, era soprattutto merito suo. Mi resi conto che non l'avevo mia ringraziata come si deve per la sua sincerità. Volevo farle capire quanto l'apprezzassi. Mi venne in mente un'idea.

«Rose?»

«Mh.»

«Senti mi chiedevo...se ti va, è ovvio...vorresti..ehm...ti andrebbe di essere la mia damigella?»

La sua testa scattò verso di me. La bocca leggermente aperta, l'espressione indecifrabile. Mi morsi un labbro. Oh merda.

«Oh, beh non devi sentirti obbligata...se non ti va..infondo lo capisco, voglio dire....non fa nulla...»

«Si.»

«...non dev...Cosa?» Ero quasi certa che avesse detto qualcosa, ma presa com'ero dal mio sproloquio, non ero sicura di aver sentito bene.

«Si, mi andrebbe di farti da damigella»

Sorrisi.

«Grazie»

«Prego» disse tornando a guardare la strada. In silenzio. Qualcosa mi diceva che in futuro saremmo andate molto più d'accordo.

Mezz'ora dopo eravamo nel vialetto di casa Cullen.

Aprii lo sportello precipitandomi dentro senza nemmeno preoccuparmi di chiuderlo. Sentii le urla di Alice e le risate di mia madre. Ignorai entrambi. Entrai nel soggiorno, ma lui non c'era. Mi sentii pervadere dall'ansia. Rosalie aveva detto che sarebbe stato a casa, che lo avrei trovato li. Salii le scale di corsa, spalancando la porta della camera. Vuota.

Sentii le lacrime che premevano per uscire. Era stupido, irrazionale, stava bene, non c'era motivo di preoccuparsi, eppure...non riuscivo a farne a meno.

Mi sentivo scombussolata, come se mi stesse accadendo qualcosa che non riuscivo ad afferrare.

Camminai all'indietro, sconsolata, continuando a fissare quella stanza vuota.

Due mani fredde mi avvolsero da dietro. Non avevo bisogno di voltarmi per sapere a chi appartenessero. Mi abbandonai sul suo petto chiudendo gli occhi. Mi baciò il collo e ci si accoccolo appoggiando il mento sulla spalla.

«Shh, sono qui, shh...sta calma, sono qui, sono qui con te»

Mi voltai passandogli le braccia intorno alla vita e stringendomi a lui. Posai la testa sul suo petto e ispirai il suo odore.

«Perdonami se ti ho lasciata li da sola, ma era l'unico modo perchè tu stessi al sicuro, non si sarebbero mai avvicinati a te, troppi umani»

«Io avevo paura per te però...»

«Non devi, lo sai, non ne hai motivo, non può succedermi nulla...l'unica persona d cui ho paura in questo momento è Alice....dice che mi stacca un braccio, se non ti lascio davanti a camera sua immediatamente...a quanto pare siamo n ritardo sulla tabella di marcia»

Sbuffai e sorrisi.

«Non ho intenzione di muovermi da QUI!»

Edward rise, scuotendo la testa. Alzai il viso per guardarlo in faccia, tratteneva a stento le risate.

«Che cosa ha detto?»

«Mh... non vorrei essere al tuo posto amore...»

«Cosa?»

Non fece in tempo a rispondermi perchè un secondo dopo una tornado a forma di “Alice” mi travolse facendomi sparire dal mio rifugiòo. Le mie mani erano vuote, non stringevano più il corpo di Edward...e non ero nemmeno nella stessa stanza. Davanti al mio viso solo lo sguardo infuriato di Alice.

Feci per lamentarmi per il brusco distacco ma la sua espressione agguerrita mi fece desistere.

Deglutii.

«Alice?»

«Bella....dopo il matrimonio potrai stare tutto il tempo che vuoi, ma fino ad allora sei mia! Non muoverti!!»mi disse brandendo il phon a modi arma.

Non prevedevo nulla di buono.





Eccomi. Scusate il ritardo. Ma ho cancellato e riscritto questo capitolo ben cinque volte, alla fine ho deciso che questa è la versione definitiva.

Spero vi piaccia!A presto!

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Capitolo 51
*** Capitolo 50 ***


Capitolo 50

Pov Bella.



«Così Bella, brava, respira dentro il sacchetto...»

«Alice, chiamiamo Carlisle»

«No Rose, sta bene...è solo...emozionata»

Me ne stavo li da quasi mezz'ora,seduta sul letto in camera di Alice, con la testa tra le gambe, il velo da sposa in testa e un sacchetto di carta davanti alla bocca, per aiutarmi a respirare.

Emozionata non era la parola giusta. Improvvisamente, senza il minimo preavviso, ero entrata nel panico.

«Bella, devi calmarti...»

«Non ci riesco...mi... mi spiace...non....non ci riesco»

Le mani fredde di Alice mi afferrarono per le spalle. Mi scosse per farmi riprendere e obbligarmi a guardarla. Quando alzai lo sguardo, i suoi occhi erano seri ed accusatori.

«Bella...lui non vuole che te lo dica, ma....lo stai spaventando. Soffre a saperti così. Pensa...che tu abbia cambiato idea»

Smisi di respirare.

Lo stavo facendo soffrire. Stavo facendo soffrire Edward. L'unica persona al mondo che non avrei mai voluto ferire. Per una mia paura. Come potevo essere così egoista?Io ero terrorizzata al pensiero di dover stare al centro dell'attenzione, di dover condividere un momento così importante con persone che non vedevo da anni, avevo paura che qualcuno potesse rovinare il nostro matrimonio, avevo paura di Victoria, avevo paura Laurant, avevo paura di Irina e avevo paura dei Volturi, ma mai, mai, nemmeno per un secondo, avevo dubitato della mia scelta, mai. Io sapevo quello che volevo. Lo sapevo da sempre. Io volevo Edward.

Ma ovviamente lui non poteva saperlo. Strinsi i pugni. Dovevo chiarire questa storia. Subito.

«Alice..lui dov'è?»

Fece un espressione confusa.

«Nella stanza di Carlisle...perchè?»

Non ebbi il tempo di rispondere. I suoi occhi si fecero vacui. Scattò davanti alla porta con le braccia spalancate a sbarrarmi la strada. Aveva avuto una visione.

«Non puoi farlo!»

Incrociai le braccia sul petto. Non avrei ceduto.

«Lasciami passare Alice!»

«No!»

Sorrisi maliziosa. Sapevo come farle cambiare idea. Mi sedetti sul letto in attesa.

«Come vuoi...lo hai voluto tu»

Rosalie assisteva alla scena ridendo sotto i baffi. Nessun altro osava sfidare così Alice. Solo pochi secondi...

«NO!Non puoi farmi questo!!Non puoi sposarti in jeans e scarpe da ginnastica, non puoi!!»

Come immaginavo. La visione era arrivata.

«Alice, sappiamo tutte e due che, se lo hai visto, succederà!»

«Bella per favore, mancano solo 15 minuti alla cerimonia, gli invitati sono già tutti seduti!»

«Alice ti prego...io devo vederlo adesso, da sola»

Mi guardò un secondo con aria indispettita, non sopportava proprio quando non si faceva come diceva lei.

«Aspetta, ho un idea....»

Sparì di corsa per poi tornare due secondo dopo con una grossa vestaglia in mano.

«Metti questa!»

La guardai assolutamente confusa. Non riuscivo a capire perchè dovessi indossare quella cosa.

Sbuffò vedendo che non mi muovevo.

«È per il vestito...non vorrai che Edward lo veda prima che arrivi all'altare...dopo tutto quello che ho fatto per nasconderglielo!!!»

Alzai gli occhi al cielo, lei e le sue superstizioni.

Se solo avessi saputo cosa mi aspettava, le avrei dato più retta.

Indossai la vestaglia di seta, era così lunga da coprirmi tutto il vestito. Doveva essere di Rosalie. Un secondo dopo bussarono alla porta. Sobbalzai.

Alice sbuffò.

«Avresti potuto aspettare!» borbottò.

Spalancò la porta e io mi immersi negli occhi dorati e preoccupati di mio marito.

Senza nemmeno pensarci, volai tra le sue braccia, che mi accolsero prontamente. Il suono della porta che si chiudeva mi fece capire che eravamo soli.

«Ciao»sussurrai con la faccia appoggiata sul suo petto, stando attenda a non sporcarlo con il trucco. Mi avvolse con le braccia, posandomi un bacio tra i capelli e inspirando il mio odore. Lo faceva sempre quando aveva bisogno di calmarsi. Anche lui doveva essere nervoso.

«Stai bene?»

«Mi dispiace...non volevo farti stare in pensiero...»

Scosse la testa continuando a carezzarmi la schiena e appoggiando il mento sul mio capo.

«Non preoccuparti per me...io...»

Prese un grosso respiro, come per trovare le parole giuste.

«...non sei costretta a farlo, se hai cambiato idea...»

«NO!»Urlai, scostandomi per guardarlo in volto. Sembrava così affranto.

«Bella...non fa niente, non devi farlo per me...se non vuoi, è giusto che tu faccia ciò che ti renda felice...non devi farlo solo per non ferire me...»

Gli posai due dita sulle labbra. Chiuse gli occhi.

«Smettila di dire così...io ti amo Edward, ti amo più di ogni altra cosa...»

Riaprii gli occhi immergendosi nei miei.

«Anche io ti amo Bella, e sarà sempre così...nulla potrà cambiare quello che provo...»

«Non voglio che tu pensi che non voglia sposarti...»

Un sorriso amaro gli disegno il volto.

«Hai quasi avuto un attacco di panico Bella...io...forse sono andato troppo veloce...dovevo concederti più tempo»

«No, no invece. Non è vero....sono stata io a voler anticipare le nozze!E sono felice di averlo fatto Edward...da quando ti ho conosciuto, non ho desideratò altro che essere tua..e ora lo sarò...per sempre! Io non potrei essere più felice..»

Mi prese il volto tra le mani, appoggiando la fronte contro la mia. Sfiorò appena le mie labbra con le sue.

«Ti amo da impazzire Bella»

«Lo so, l'ho capito finalmente...e anche io ti amo, mi dispiace di non avertelo dimostrato come si deve...»

Sorrise.

«Abbiamo l'eternità per rimediare»

Risi anche io.

«Non vedo l'ora»

Sospirò annuendo e rimettendosi dritto.

«Allora sei ancora sicura di volerlo fare?»

«Più di ogni altra cosa...anche se..»

Lo sentii deglutire e notai il suo corpo che si irrigidiva anche se tento di nasconderlo.

«Se..»

«Ho paura Edward, paura che qualcuno ci possa separare, paura di...»

Mi morsi un labbro, incapace di continuare.

Appoggiò le mani sulle mie spalle alzandomi il mento con una mano.

«Bella..nessuno ti farà del male, nessuno...te lo giuro! Io resterò sempre con te, sempre....non permetterò a nessuno di portarti via da me!Lo giuro.»

Annuii, rituffandomi tra le sue braccia.

Qualcuno bussò alla porta interrompendoci. Grugnii infastidita. Edward sorrise e aprii la porta.

«Ehi voi, datevi una mossa!!La nana sta andando fuori di testa!»

«JACOB!» trillai. Non potevo crederci, era qui.

«Ciao Bells!Ma....che cosa?..Non vorrai sposarti con quella cosa vero? Io non me ne intendo ma credo che sia una vestaglia!»

Ignorai le sue battute di spirito e mi fiondai tra le sue braccia.

«Grazie di essere qui»

Sospirò tornando serio.

«Sai che non approvo questo matrimonio Bella, ma non ti ho mai vista così felice...quindi...»

«Lo so. Grazie!»

«E tutto quello che voglio..vederti felice...»

Mi baciò la fronte, avvolgendomi ancora di più nel suo abbraccio. Edward si schiarì la voce. Jacob mollò la presa su di me, sbuffando.

Sorrisi.

«Bella? Sei qui?»

«Papà?»

La testa di mio padre fece capolino dalla porta.

«Oh finalmente vi ho trovato!Questa casa è enorme! Alice li sotto sta facendo il finimondo... Edward...lei mi ha detto che ti vuole giù immediatamente, o verrà qui e ti trascinerà lei...credo faccia sul serio »

Jacob rise uscendo dalla porta e raggiungendo gli invitati al piano di sotto.

Edward mi si avvicinò, borbottando qualcosa rivolto a sua sorella, e mi regalò un dolce bacio sulla guancia, scatenando una strana tosse a mio padre. Alzai gli occhi al cielo.

«Ci vediamo all'altare»mi sussurrò all'orecchio.

Sorrisi annuendo e seguendolo con lo sguardo mentre si allontanava. Era bellissimo in smoking.

Mi accorsi di avere la testa per aria, quando la mano di mio padre mi sventolò davanti agli occhi.

«Ehm..si?»

Mio padre alzò gli occhi al cielo, poi mi sorrise dolce...aveva gli occhi lucidi. Mi accarezzò un guancia.

«Sei bellissima»

Abbassai gli occhi emozionata e imbarazzata. Mi porse il braccio raddrizzando la schiena.

«Andiamo Bella, tocca a noi»



Ecco un nuovo capitolo!!Tra due arriva l'epilogo. Quindi a prestissimo!!

Sappiate che ho iniziato la revisione e la correzione di questa storia!!Se aprite il primo capitolo ve ne accorgerete.

Alla prossima.

Chiara.

Ne approfitto per segnalarmi una nuova mia storia: Ancora noi. La trovate qui:

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1274996

dategli un'occhiata se vi va!

BACI!



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Capitolo 52
*** Capitolo 51 ***


Capitolo 51

Pov Bella



«E così, ora, sei la signora Cullen»

«Già»

Storpiò il naso.
Non si sarebbe mai abituato a immaginarmi sposata. Con il tempo forse...

«Papà?»

«Si?»

«Sarò sempre la tua Bells»

Sorrise riprendendo a dondolare, insieme a me. Nessuno dei due era un fan dei balli, ma nemmeno mio padre avrebbe potuto sottrarsi al tipico ballo padre e figlia. E comunque io non glielo avrei permesso, con tutta probabilità quella sarebbe stata l'ultima volta che sarei riuscita ad abbracciarlo.

«Sai cos'è la cosa più incredibile?»

Spostai il viso dalla sua spalla per guardarlo in volto.

«Cosa?»

«Che siamo riusciti ad arrivare all'altare senza cadute, svenimenti e botte in testa»

«PAPÀ!»

Gli schiaffeggiai scherzosamente,una spalla, fingendomi indignata per il modo in cui si divertiva a prendermi in giro.

Sbuffai, nascondendo di nuovo il volto nella sua spalla. Alzai gli occhi quando sentii volteggiare qualcuno al mio fianco. Edward, che teneva tra le braccia mia madre, guidandola in un perfetto Valzer, mi sorrise dolce, con sguardo complice. Lui aveva sicuramente sentito ogni cosa ed ero certa che se la stava ridendo anche lui sotto i baffi. Come Emmett e Jasper, che se la ridevano allegramente in un angolo, sotto lo sguardo esasperato delle loro mogli e, ora, mie cognate.

Guardai Edward implorante,mi mancava, dopo la cerimonia avevamo fatto un solo ballo, poi avevo passato tutta la sera tra le braccia di tutti gli altri uomini Cullen, e anche in quelle di Mike Newton, Ben, e Eric. L'idea di invitarli era stata di Alice,insieme a loro c'erano anche Jessica e Angela, io non li vedevo da anni, ma era bello ritrovare quella parte della mia vita.

Mio ..marito..- dovevo ancora abituarmi a pensare a lui con questo termine – non era entusiasta quanto me, tanto che alla fine Mike si era ritirato in un angolino, a disagio, dopo essersi beccato un occhiataccia da Edward. Chissà a cosa stava pensando per farlo arrabbiare così. Preferivo non saperlo.

Gli unici assenti erano i Denali. Non era venuto nessuno di loro, nemmeno Carmen e Eleazar. Evidentemente c'erano ancora dei problemi da risolvere. Tuttavia nessuno di noi commentò quell'assenza. Il motivo del loro distacco poteva essere solo uno: Tanya.

E poi era arrivato il turno di Jacob.

Era stato il momento più difficile...





«Tocca a me ora, giusto?»

Carlisle mi aveva guardato sorridente, sotto lo sguardo rassicurante di Edward.

«Certo, prego Jacob»

Sospirando mi aveva abbracciato. Lo avevo lasciato fare, sapendo che comunque Edward avrebbe capito di quanto avessi bisogno del suo abbraccio in quel momento. Appoggiai la testa sul suo petto. Anche con i tacchi arrivavo sempre sotto le sue spalle.

«Dovrò chiamarti signora adesso»

Sorrisi scuotendo la testa.

«Scemo»

«Partirete subito, alla fine di questa festa?»

Annuii. «Edward ha già organizzato tutto..»

«No, no»

Mi spostai per scrutarlo in viso. Sembrava sofferente.

«Jacob...»ansimai senza fiato.

«Ti prego Bells, è già difficile sapere...quello che so...non raccontarmi altri particolari, non riuscirei a trattenermi»

Aprii la bocca,ma la richiusi, incapace di rispondere di fronte ai suoi occhi sofferenti. Chiusi i miei e tornai sul suo petto. Ballammo per minuti interi in silenzio, le note della canzone stavano per arrivare alla fine.

«Jacob?»

«Si?»

«Un giorno anche tu sarai felice, la ragazza giusta per te è li fuori, da qualche parte...lo sento, devi solo sapere aspettare»

«Certo, certo...ora devo andare, è il mio turno per la ronda...»

Mi staccai da lui. Evitava il mio sguardo.

«Capisco, certo...ciao Jacob»

Dovevo lasciarlo andare. Dovevo farlo per lui, dovevo farlo per Edward. Mi carezzò una guancia con la sua enorme mano calda. Si abbassò fino a lasciarmi un bacio sulla fronte che mi sembrò eterno.

«Ciao Bella» sussurrò appena, prima di sorpassarmi e sparire.





«Posso?»

La voce più melodiosa e dolce del mondo, quella di Edward, mi riscosse dai miei pensieri

Mio padre, sospirò sollevato. Poverino, era così in imbarazzo, non ne poteva più.

«Certo figliolo, è tutta tua»

Figliolo? Lo guardai stralunata mentre quasi mi lanciava tra le braccia di mio marito che accolse prontamente, con un grande sorriso sulle labbra.

«Che gli prende?» bisbigliai , osservando mio padre che si allontanava borbottando.

«Che vuoi dire?»

Lo guardai eloquentemente ma sembrava non capire.

«Ti ha appena chiamato figliolo!»

Il suono della sua risata cristallina riempi la sala e il mio cuore. Ancora non potevo credere che quella creatura meravigliosa fosse mio marito

«Oh quello...piacevole vero?»

Piacevole? Trattandosi di mio padre, lo trovavo quasi inquietante, ma evitai di dirlo ad alta voce, lui sembrava così compiaciuto dal quel cambio di umore di Charlie.

Sorrisi entusiasta di vederlo così felice. Mi accoccolai tra le sue braccia, stringendolo con tutta la forza che avevo. Lui se ne accorse.

«Ehi...tutto bene?»

«Si, sono solo tanto felice Edward»

«Lo so, lo vedo, no sai come mi fa sentire vederti così felice, e non sai com'è rassicurante per me, sapere che sei finalmente mia...aspettavo da tutta la vita di sentirmi completo Bella, ed eccomi qui finalmente, con te. Non permetterò a nessuno di portarti via da me..Ti amo Isabella Cullen»

«Ti amo Signr. Cullen...per sempre...promettimi...promettimi che non lo scorderai mai...qualsiasi cosa accada...»

Mi guardò stranito dalla mia richiesta, ma qualcosa nei miei occhi sembrò rassicurarlo. Sorrise baciandomi le labbra.

«Lo prometto»

Sapevo che non c'era motivo di sentirmi così, eppure la paura che la mia felicità potesse essere spazzata via in un secondo, da un momento all'altro, era sempre li dentro di me, quella orribile sensazione che presto sarebbe successo qualcosa di brutto, non mi abbandonava mai. Come un sesto senso.

Chiusi gli occhi ispirando il suo odore, cercando di deviare i miei pensieri e di godermi quel giorno fino in fondo. Nascosi il viso nell'incavo del suo collo, lasciandogli un bacio sotto il colletto della camicia. Avvertii immediatamente il suo corpo fremere.

Sorrisi. Mi piaceva sapere di avere questo potere su di lui. Si accorse del mio compiacimento e sorrise avvicinando le labbra al mio orecchio.

«Attenta signora Cullen, potrei decidere di rapirla qui, davanti a tutti gli ospiti, per portarla al piano di sopra, dove c'è ancora una camera che ci aspetta...»

Arrossii uscendo dal mio “nascondiglio” per guardarlo negli occhi, a un soffio dalle sue labbra.

«Non ne avresti il coraggio»

Mi guardò con un sopracciglio alzato.

«E una sfida?»

Spalancai la bocca. Se c'era una cosa che avevo imparato era che non era mai una buona idea sfidare un vampiro, o meglio non era mai una buona idea sfidare Edward.

«No, no...ti credo, ti credo...solo non farlo..o almeno, non ora»

Il pensiero di tutta quella gente che ci vedeva sparire al piano di sopra, immaginando quello che stavamo facendo, mi fece quasi andare in ebollizione, scatenando l'ilarità di mio marito e a malincuore – notai- anche quella dei suo fratelli, che ovviamente avevano sentito ogni cosa.

Continuammo a ballare, stretti, dondolando appena, nonostante la musica a volte prendesse ritmi più vivaci, rimanendo immersi nella nostra bolla di felicità. Realizzai in quel momento, che tutto era perfetto.

Se solo avessi potuto avrei fermato il tempo, rimanendo così, per sempre.

Ma la realtà arrivò presto a ridestare i miei sogni.

«Ragazzi?»

Tenni gli occhi chiusi continuando a godermi il contatto con il corpo di mio marito. Nemmeno lui sembrò far caso a chi ci chiamavi.

«Ragazzi! Insomma!»

Sentii Edward sbuffare, seccato e infastidito da quell'intrusione.

«Sparisci Alice»

«No!Vi faccio notare che il vostro aereo parte tra meno di due ore, è ora di salutare gli ospiti e andare all'aeroporto!»

Ci staccammo rassegnati dal fatto che era ora di interrompere il nostro ballo. Ci guardammo negli occhi e non potei trattenere una smorfia al pensiero di dovermi staccare da Edward, anche se per pochi secondi. Lui ovviamente fraintese.

«Amore non siamo costretti a partire...se vuoi possiamo restare qui»

Posai due dite sulle sue labbra – lo facevo spesso ultimamente- interrompendo il flusso delle sue parole. Mi avvicinai di nuovo e sostituii le dita con le mie labbra. Un po' sorpreso rimase fermo, per poi riprendersi immediatamente cercando di approfondire il bacio. Questa volta fui io a staccarmi. Sbaglio o ultimamente era lui a essere diventato un po' impaziente?

Risi compiaciuta della sua faccia contrariata.

«No, voglio partire... e solo che mi costa staccarmi da te, anche se solo per poche ore...»

Sorrise complice, regalandomi uno dei suo sorrisi sghembi, che nascondevano sempre quella leggera punta di malizia e che tanto avevano il potere di farmi girare la testa.

Lui lo sapeva. Lo aveva fatto apposta. Imbroglione.

Cercai di riprendere a respirare sotto il suo sguardo divertito. Scossi la testa, fingendo un minimo di autocontrollo. Santo cielo, se continuava così sarei impazzita prima di arrivare a destinazione.

Feci un passo un dietro, mi serviva per ragionare.

«Vado a cercare i miei genitori, vorrei stare un minuto da sola con loro prima di....partire»

Il suo sguardo diventò serio, sapeva anche anche lui che, con molta probabilità, non li avrei più rivisti. Annuì,cercando di nascondere la tristezza.

«Certo amore, sono in giardino, con Carlisle ed Esme»

«Grazie...torno subito»

Mi voltai cominciando a percorrere tutta la sala ma, a pochi passi dalla portafinestra che dava sul giardino, mi sentii strana. Mi bloccai. Portai una mano sul mio stomaco. Un terribile senso di nausea mi invase prepotentemente. Lo sentii risalire dal mio stomaco fin su per l'esofago, arrivando fino in gola. Mi voltai allarmata, incontrando molti sguardi confusi. Io però cercavo solo il suo.

Ansante lo cercai tra le gente, che immobile mi guardava, ignara di quello che mi stava succedendo.

Poi finalmente lo vidi. Era di spalle, con le mani sosteneva qualcuno per le braccia...Alice. Il suo sguardo era vitreo.

Fu un secondo, il suo corpo, la sua testa scattarono verso di me, incrociando subito il mio sguardo.

Deglutii, cercando di fermare la nausea.

Funzionò, ma ancora qualcosa non tornava. La stanza girava veloce, troppo veloce. Mi sentii le forze mancare, le gambe cedere. Con lo sguardo trovai mio marito, che a passo svelto, ma pur sempre umano, correva verso di me.

Sentii la sua voce ansiosa chiamare il mio nome, una, due, tre volte. Poi il buio mi avvolse.

Il mio inferno iniziò così.



D'accordo, state calme. So che ci sono un po' di cose da spiegare. E lo farò con piacere. Quindi sotto con le domande.

Intanto ne approfitto per ringraziare qualcuno:

Chocolate Eyes, elnri, _Kristal _ , Cangu 300, giova71 per tutte le parole gentili che mi rivolgete puntualmente ogni volta!!!Grazie!!Questo capitolo lo dedico a voi!

E ovviamente il mio tesoro che è sempre li per me: Angy Pattz ( ti voglio bene)

Bene ho detto tutto!

A presto!

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Capitolo 53
*** Capitolo 52 ***


Capitolo 52

Pov Bella





Cinque settimane.

Cinque settimane in cui la mia vita era cambiata. Cambiata completamente.

«Bella, credo che abbia sonno»

«Si Jacob, lo so»

Guardai il mio migliore amico tenere in braccio la ragione della mia esistenza. Il mio miracolo. La mia bambina.

Guardarla accoccolarsi tra le sue braccia forti e enormi mi dava un profondo senso di sicurezza. Lui l'adorava. Letteralmente. Sarebbe stato pronto a morire mille volte per lei, come me del resto e come suo padre e tutti i Cullen.

Non c'era bambina più al sicuro di lei. E pensare che mi ero rassegnata a non avere figli. Ma si sa, la vita è imprevedibile. E anche la morte, a volte arriva nei modi più inaspettati, quelli che non avresti mai creduto possibile.

Ma morire per qualcuno che ami è un bel modo per andarsene. *

I ricordi di quelle ultime settimane si affollarono nella mia mente.



Aprii gli occhi lentamente e mi persi in quelli ansiosi e stupendi di mio marito.

«Bella, amore...amore mio, come ti senti?»

Mi accarezzava il viso con le sue mani delicate e gelide. Sorrisi.

«Edward..che cosa è successo?»

Fece un sospiro sollevato quando sentì la mia voce.

«Sei svenuta amore»

Svenuta?Confusa mi concentrai cercando di ricordare cosa stessi facendo , ricordavo il matrimonio, il ricevimento, il ballo...e poi...Alice...la nausea...il buio. Feci leva sugli avambracci e mi misi seduta, le braccia di Edward furono subito sulla mia schiena, dandomi una mano. Ero su un lettino, nello studio di Carlisle.

«Si, ora ricordo...mi dispiace»

Increspò la fronte, pensieroso.

«Ti dispiace?»

«Si, ho rovinato il nostro matrimonio...mi dispiace tanto Edward»

Abbassai il capo mortificata, non ne facevo mai una giusta. Ero riuscita a farlo preoccupare anche il giorno del nostro matrimonio.

Sentii le sue dita sfiorare la mia guancia con dolcezza, per poi portarle sotto il mio mento, sollevandomi il viso. Mi ritrovai a un palmo dal suo , gli occhi gli brillavano. Il respiro mi si mozzò per un attimo, come sempre di fronte alla sua bellezza.

«Oggi è stato il giorno più bello della mia vita Bella...nulla potrebbe rovinare questo giorno, nulla...ancora non riesco a credere che tu abbia scelto me»

Sorrisi.

«La cosa veramente incredibile è che TU abbia scelto ME. Sto ancora aspettando che tu apra gli occhi e ti renda conto di che razza di imbranata hai sposato»

Alzò gli occhi al cielo.

«Sei assurda Bella....splendidamente assurda»

Si avvicinò piano alle mie labbra, sfiorandole con le sue, prima lentamente poi con sempre maggior trasporto. Mi ritrovai a circondargli il collo con le braccia attirandolo sempre più verso di me, le sue mani corsero sui miei fianchi avvicinandomi a lui. Mi ritrovai a stringere i suoi capelli, che torturavo incessantemente. Scese sul mio collo sfiorandolo con la punta della lingua. Una scossa di piacere mi percorse il corpo, facendo salire un languore al basso ventre, che divenne quasi insostenibile. Mi sentii improvvisamente...“affamata”Lo volevo, lo volevo. Dovevo averlo. Spinta da un desiderio che non ero più in grado di trattenere mi lanciai su di lui, che sorpreso ricadde all'indietro sulla poltrona accanto a lettino. Mi ritrovai a cavalcioni sulle sue gambe. Aveva la schiena addossata allo schienale ,il mio petto sopra il suo,eravamo così vicini che i nostri nasi si sfioravano.

Sul suo viso una maschera di sorpresa,in effetti non sapevo nemmeno io cosa mi stese accadendo, non era da me, ma non mi importava.

«Bella..»

Mi tuffai sulle sue labbra impedendogli di parlare. Lambivo, leccavo, mordevo. Ero come impazzita.

«Bella aspetta...»mi disse approfittando dell'unico momento in cui avevo staccato le labbra dalle sue per respirare. Non lo lasciai finire riprendendo da dove avevo lasciato. Il vestito da sposa era un po' ingombrante, ma, secondo i miei piani, presto non sarebbe più stato un problema.

O almeno era quello che credevo, finchè non sentii qualcuno schiarirsi la voce.

Mi congelai sul posto, al punto che se non fosse stato per il rossore spropositato delle mie guance il cuore che cercava di uscirmi dal petto, sarei sembrata un vampiro anch'io.

Edward mi guardava con l'aria di uno che stava per scoppiare a ridere da un momento all'altro.

«Mi dispiace amore, ho cercato di dirtelo»

Chiusi gli occhi, troppo imbarazzata per guardare mio suocero che se ne stava fermo sulla porta. Scattai all'indietro cercando di ricompormi,aiutata da Edward, che continuava a sorridere imperterrito.

«Smettila, non è divertente!»bisbigliai.

A quel punto scoppiò definitivamente in una risata liberatoria. Sbuffai.

«Amore, non fare così, infondo non stavamo facendo nulla di male. E poi Carlisle è un uomo,un medico,sa che certe cose possono sfuggire al controllo»

Ma che diavolo stava dicendo?Adesso ero anche più imbarazzata di prima.

Mi portai entrambe le mani a coprirmi il viso.

« Bella, Edward ha ragione, non preoccuparti, come ha detto lui non è successo nulla, non hai motivo di sentirti imbarazzata. Per una coppia appena sposata è normale lasciarsi andare certe volte, è stata colpa mia, avrei dovuto bussare, ti chiedo scusa»

Annui sperando di mettere fine a questa conversazione.

«Gr-grazie Carlisle. Davvero. Ma ora possiamo tutti cambiare argomento, per favore? Vi prego.»

Edward mi abbracciò e io nascosi la testa nel suo petto. Che vergogna, che vergogna, che vergogna!

Immaginavo già Emmett prendermi in giro a vita per questo. Accidenti! Stupidi ormoni umani!Era tutto il giorno che mi giocavano brutti scherzi!

«Comunque sono felice di vedere che ti sei svegliata. Come ti senti?»

Alzai il volto, ancora imporporato, guardando Carlisle negli occhi che intanto si era avvicinato a noi.

«Bene direi, la testa non gira più»

«Bene. Ti dispiace se però ti visito comunque velocemente? Giusto per stare più tranquilli»

«Ma io mi sento bene, davvero. Non devi disturbarti.

Edward sospirò e io mi voltai a guardarlo. Mi sorrise rassicurante. E mi passò una mano intorno alla vita.

«Ti prego amore, lascia che Carlisle ti visiti, mi sentirei più tranquillo. Mi hai fatto spaventare non poco alla festa»

Abbassai il capo mortificata per poi rialzarlo, regalandogli un sorriso tirato. Sapevo che avevo rovinato il matrimonio.

«Certo, come vuoi»

«Grazie»mi disse raggiante. Avrei fatto qualsiasi cosa pur di vederlo sorridere in quel modo, anche sottopormi a una tortura cinese.

Mi prese per la vita aiutandomi a tornare sul lettino.

Carlisle si avvicinò , afferrando lo stetoscopio sul tavolino accanto

«Perdonami Bella ma, ho bisogno che tu ti slaccia il vestito per riuscire ad auscultare meglio i polmoni.»

Arrossii. Ovvio,non poteva certo appoggiare lo stetoscopio sul tutto quel tessuto, il suono sarebbe arrivato distorto. Anche se dubito che per un orecchio super sensibile come quello di un vampiro avrebbe fatto differenza, ma si sapeva, Carlisle era sempre molto scrupoloso con il suo lavoro, non gli piaceva mai lasciare nulla al caso.

Edward si accorse del mio imbarazzo e si avvicinò subito.

« Aspetta amore, ti aiuto io»

Allungo le mani come ad abbracciarmi,facendole passare intorno al mio busto, ma in realtà lo sentii slacciare i piccoli bottoncini che avevo sulla schiena.

Gli sorrisi grata, lui ricambiò, senza mai staccare gli occhi dai miei. Arrivato a tre quarti del percorso Carlisle lo fermò.

«Basta così Edward, grazie»

Sobbalzai quando sentii il piccolo cerchietto di metallo sulla pelle, facendogli ritrarre la mano.

«Scusa» dissi.

«Non importa Bella, scusami tu, avrei dovuto scaldarlo con qualcosa»

Riprese da dove aveva lasciato. Edward rimase davanti a me, prendendo a carezzarmi le braccia lasciate scoperte. Il mio cuore prese a battere furiosamente. Era incredibile l'effetto che mi faceva semplicemente sfiorandomi.

Carlisle si schiarì la voce ed Edward si fermò, lanciando un occhiata di scuse a suo padre.

«Bene qui mi sembra tutto a posto Bella, puoi rivestirti.»

Continuò misurandomi la temperatura, la pressione – che trovò un po' alta ma sempre per via dell'effetto del tocco di Edward - la gola, le orecchie, gli occhi..insomma tutto. Poi si ritirò soddisfatto.

«Ho finito, direi che è tutto a posto, sei sanissima Bella, probabilmente lo svenimento è da attribuire a un semplice stress di questa giornata, comunque aspettiamo gli esami del sangue per aver la conferma.»

Improvvisamente sentii freddo. Esami del sangue, questo voleva dire...

«Dovrai farmi un prelievo?» dissi faticando a nascondere il terrore nella voce.

Edward sorrise ma sembrava nervoso.

«Veramente lo ha già fatto amore, mentre eri svenuta...gli ho dato io il permesso, ho pensato che era più semplice per te...so quanto odi gli aghi..e così ho pensato...uff»sospirò, riprendendo fiato. Lo guardai attonita. Non capivo perchè volesse giustificarsi, mi aveva fatto un enorme favore in realtà. Ovviamente lui confuse la mia espressione.

«..scusa ho fatto male, avrei dovuto aspettare e chiedertelo, mi dispiace...ma ero preoccupato e..»

Sorrisi afferrandogli il viso e posando le mie labbra sulle sue, giusto per farlo smettere di dire cose senza senso.

Mi staccai quasi subito tenendo ancora il suo viso tra le mani, e guardandolo negli occhi.

«Grazie amore, hai fatto benissimo»

Si rilassò sorridendomi. Anche Carlisle sorrise.

«Bene, ho richiesto tutti gli esami possibili, ci vorrà un po' quindi,i risultati arriveranno fra una settimana circa, dobbiamo solo aspettare.»

Sorrisi scendendo dal lettino.

«Forse è meglio che torniamo di sotto. Gli invitati si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto!»

Vidi Edward e Carlisle scambiarsi un occhiata tesa.

«Che c'è? Che succede?»

Mio suocero sospirò.

«Beh vi lascio parlare da soli, se avete bisogno di me, sono di sotto»

Guardai Carlisle andarsene e chiudere la porta alle sue spalle, mi voltai verso mio marito in cerca di una spiegazione.

«Amore, di sotto non c'è più nessuno, a parte Esme e miei fratelli»

«Cosa? Sono andati via? Perchè?» Non capivo , avevano abbandonato il ricevimento per un piccolo svenimento?

«Beh amore, sono passati più di due ore, quando abbiamo visto che non ti svegliavi, abbiamo consigliato a tutti di andare a casa»

Due ore?Ok, ora capivo perchè era così preoccupato e capivo anche tutti quegli scrupoli nella visita e gli esami del sangue.

«Sono rimasta privi di sensi per due ore?»

«Due ore, ventuno minuti e sedici secondi»

Il suo volto si incupì, mentre piano sussurrava quelle parole. Dovevano essere stati momenti terribili per lui. Appoggiai una mano sulla sua guancia per dargli conforto, odiavo vederlo soffrire.

«Mi dispiace Edward, ma ora sto bene, davvero, non preoccuparti più, va bene? È come ha detto Carlisle, credo di essere solo un po' stanca, nulla di più»

Mi sorrise anche lui annuendo col capo.

«Certo, sta tranquilla, sto bene»

«Ti amo Edward»

Sorrise baciandomi le labbra.

«Ti amo signora Cullen»

Mi piaceva sentirmi chiamare così, mi piaceva davvero.

«Andiamo di sotto va bene?Abbiamo un aereo da prendere»

Fece una faccia strana.

«Che c'è?»

«Amore mi dispiace ma lo abbiamo perso»

«Oh. E quando è il prossimo?»

Scosse la testa.

«Non prima di una settimana»

Strabuzzai gli occhi.

«Una settimana?»

«Si tesoro, le compagnie sono in sciopero,Alice dice che non ci saranno voli per una settimana»

Niente luna di miele. Niente io e Edward. Niente momenti felici prima della mia trasformazione.

Cercai di sorridere per non mostrare la mia delusione.

«Non importa amore, davvero, vorrà dire che mi trasformerai prima, così sarò più pronta per l'arrivo dei volturi.»

Si irrigidì.

«Ho detto che di questo non devi preoccuparti, sistemeremo tutto»

Sbuffai.

«Edward, è inutile rimandare lo sai.»

«Ti prego Bella, possiamo evitare di parlare della tua morte? Almeno il giorno del nostro matrimonio?»

Era arrabbiato. Nonostante ne avessimo parlato più volte e ormai si fosse convinto, l'argomento trasformazione era sempre motivo di tensione per lui.

Ma aveva ragione, non era il momento di parlarne, avevamo anticipato le nozze per questo, per avere più tempo, mancavano ancora quasi otto settimane all'arrivo dei Volturi,potevamo fare le cose con calma.

«Hai ragione scusa»

Sospirò.

«Lo farò Bella, lo farò. Te l'ho promesso ed è quello che voglio anch'io, lo sai, solo non avere fretta...»

«Certo»

Un sorriso malizioso si dipinse sul suo viso.Si avvicinò circondandomi la vita con le braccia, si abbassò fino a sfiorarmi il lobo dell'orecchio. Una nuova scarica di piacere mi percorse. Deglutii.

«E poi credevo volessi un po' di tempo per ripetere...una certa esperienza umana...»

Il tono malizioso in cui lo disse, mi fece quasi cadere per terra, le gambe mi erano diventate molli, il cuore mi stava uscendo dal petto.

Rise, divertito dell'effetto che sapeva mi procuravano queste sue - non tanto velate - allusioni. Questa volta però gli avrei dato pan per focaccia.

Sorrisi cercando di ripetere il suo modo malizioso, poi lentamente con un dito percorsi il profilo della sua mascella, scesi sul collo e proseguii giù, fino alla cintura dei pantaloni, dove presi a giocherellare con le dita. Sbarrò gli occhi, deglutendo più volte, e vidi chiaramente che aumentò la respirazione.

Perfetto.

Non contenta spinsi leggermente in fuori il petto e feci un passo avanti scontrandomi con il suo corpo. Come aveva fatto lui poco prima mi avvicinai al suo orecchio bisbigliando.

«Ci può scommettere signor Cullen»

Smise completamente di respirare. Bene.

Soddisfatta del mio lavoro mi voltai per andarmene. A un centimetro dalla porta però, mi sentii improvvisamente mancare il terreno sotto i piedi. Mi ritrovai per aria, stretta tra le bracia di Edward.

Avevo il fiato corto per la sorpresa, aprii la bocca ma era troppo secca per spiccicare una sola parola. Lui era a un centimetro da me che famelico guardava le mie labbra. Le guardava come se fossero state qualcosa di delizioso che non vedeva l'ora di assaggiare.

«Tu avevo detto di non sfidare un vampiro» sussurrò.

Prima che capissi di cosa stesse parlando mi ritrovai a volare. Eravamo all'aperto e non avevo la minima idea di come ci fossimo arrivati . Durò non più di un minuto e improvvisamente mi ritrovai stesa su qualcosa di morbido...un letto.

Non sapevo dove fossi, ma ero sicura al 99% di non essere più in casa Cullen.

Edward steso su di me, ancora nel suo smoking, mi guardava, questa volta con devozione, aspettando che riprendessi fiato.

Gli sorrisi e non ci fu bisogno di altro, lentamente scese sulle mie labbra regalandomi l'amore di cui avevo bisogno.

Trascorremmo così l'intera settimana tra baci, carezze, coccole e lenzuola. Ben presto scoprii di trovarmi in casa “nostra”. Mia e di Edward. Era un regalo di nozze, il nostro regalo di nozze da parte della sua famiglia.

Quando me lo disse scoppiai a piangere come una bambina, sembravo una fontana, piangevo ininterrottamente, non sapevo come fermare quei sentimenti.

Edward era un po' preoccupato per il mio comportamento. Più di una volta mi ero ritrovata addormentata in giro per la casa priva di forze, a mangiare in orari stranissimi enormi quantità di cibo. Alla fine ci convincemmo che era dovuto tutto alla troppa attività di quei giorni. E comunque Edward era sempre ben disposto a soddisfare i miei appetiti, di qualsiasi genere fossero, dal momento che non era solo il cibo che mi ritrovavo a desiderare negli orari e nei momenti più svariati.



Purtroppo, come sempre quando si trattava della nostra felicità, non durò molto.

Quella mattina, quella mattina cambiò tutto.



Erano passati dieci giorni da quando ci eravamo rinchiusi nel nostro rifugio d'amore, quella mattina però saremmo dovuti ritornare alla realtà. Carlisle ci aspettava, erano arrivati gli esami del sangue e voleva aprirli davanti a noi. La giornata iniziò nei peggiori dei modi.

Aprii gli occhi, come ogni giorno, specchiandomi in quelli ambra di Edward.

«Ciao» dissi ancora un po addormentata ma con sorriso che andava da un orecchio all'altro.

«Ciao...ti ho preparato la colazione»

Sorrisi. Possibile fossi tanto fortunata?

«Grazie»

Mi porse un vassoio con una spremuta, un croissant, una fetta di torta, una tazza di caffè e una rosa bianca al centro. Sorrisi.

«Cosa preferisci prima?»

Ci pensai un attimo.

«Mmmm...credo che inizierò con il caffè»

«Perfetto»

Mi porse la tazza di fine porcellana con un enorme sorriso sul volto L'afferrai portandomela alla bocca, ma quando me la ritrovai sotto il naso l'odore, che di solito mi inebriava, mi sembrò improvvisamente... improvvisamente... disgustoso.

Sentivo lo sguardo di Edward addosso.

«Bella?»

Una nausea incontrollabile salì dal mio stomaco. Conscia di quello che stava per succedere, mi alzai di scatto, scostando le coperte, rovesciando la tazza sul copriletto e facendo cadere il vassoio con tutto il suo contenuto.

Mi ritrovai china sul water con un braccio di Edward intorno alla mia vita e uno a sorreggermi la testa.

Aspettò che finissi, in silenzio, poi mi passò una salvietta per pulirmi. Mi accascia tra le sue braccia esausta.

Lo sentii chiamarmi piano. Anche senza guardarlo riconobbi subito una nota di preoccupazione nella sua voce.

«Bella...che succede?»

Lo guardai triste e ormai anche preoccupata, perchè era ovvio ormai che qualcosa non andava.

«Io non lo so. Non lo so»gemetti.

Prima che me ne accorgessi e senza un reale motivo mi ritrovai a piangere sulla sua camicia, scatenando ancora di più la sua preoccupazione. Non c'era motivo di piangere lo sapevo, eppure io non riuscivo proprio a farne a meno.

Meno di mezz'ora dopo eravamo nello studio di Carlisle. Edward gli raccontò gli strani sintomi che avevo avuto durante la settimana, degli sbalzi d'umore, fino all'episodio di quella mattina.

Fu allora, mentre sentivo le parole di Edward, che un campanello di allarme si accese nella mia mente.

«No...»sussurrai«è impossibile»

Si ammutolirono entrambi prendendo a fissarmi. Edward mi fu subito accanto.

«Bella, amore, che succede?»

Mi alzai dal lettino, gli occhi fissi sulla busta che teneva Carlisle.

«Quella non serve »sussurrai.

«Come?»fu quasi un coro il loro.

Fissai Edward negli occhi e mi portai una mano tremante sulla pancia.

Edward seguì il mio movimento fissando la mia mano, alzò gli occhi nei miei ancora confuso. Io continuai a guardarlo, in attesa.

Poi, un lampo di consapevolezza passò nei suoi occhi. E capii.Capii che quello che pensavo era realtà.

A conferma di quel momento, la mia pancia si mosse facendomi quasi piegare su me stessa.

Edward rimase immobile,perso in un immobilità inumana.

«No»alitò.

Carlisle si avvicinò a passo lento, sconvolto, gli occhi fissi sul mio addome.

«Mio dio»sussurrò.

Camminai verso Edward, terrorizzata dall'espressione del suo volto.

«Edward»lo chiamai. Nulla.

Allungai una mano, sfiorando la sua.

«Edward»

Sobbalzò. Un espressione terribile gli deturpò il volto.

I suoi occhi si puntarono nei miei.Rabbia e paura.

«Andrà tutto bene Bella, non avere paura, tireremo quella cosa fuori di li»

Gelai.







D'accordo, lo so, questo doveva essere il penultimo capitolo, ma mi sono dilungata un po' cosaì ce ne sarà ancora uno, prima dell'epilogo.

Una piccola anticipazione, so che a leggersi il finale sembra scontato, ma c'è una cosa che dovete sapere di me...non amo gli happy ending...

e sopratutto come ho già detto non sarà un vero finale, il seguito di questa storia è già in lavorazione...

Vi lascio con i saluti e ringraziando tutte quelle persone dolcissime che hanno recensito il cap precedente:

  1. antonella64

  2. pia901

  3. elenri

  4. sagatvmb99

  5. _Kristal _

  6. Cangu300

  7. Angy Pattz

  8. giova71

  9. moulianrouge

e ovviamente a tutte quelle persone che hanno dedicato una recensione a questa storia fino ad oggi.

Grazie, vi dedico questo capitolo, sperando che rimarrete fino alla fine!!

Vi ADORO!!

Ciao a tutti

A presto

Chiara





*tratto da Twilight

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