Just trust me

di giorgiagio
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cominciamo bene Gio ***
Capitolo 2: *** His eyes ***
Capitolo 3: *** Che fai? Scappi? ***
Capitolo 4: *** A new Gio ***
Capitolo 5: *** Party! ***



Capitolo 1
*** Cominciamo bene Gio ***


Eccomi qui. Città nuova, scuola nuova, gente nuova vita nuova e quell’angosciante paura che mi porto dietro ogni volta che devo affrontare qualcosa di diverso. Insomma credo sia comprensibile avere paura il primo giorno di scuola in una nuova città ma non credo sia normale aggrapparsi alle scale di casa urlando “ non voglio andare a scuola!” come una bambina il primo giorno di asilo. Credo di non aver fatto tutte queste cene neanche allora ma sto rimediando ora facendo impazzire mia madre che cerca di convincermi a uscire di casa per dirigermi verso il luogo che mi incuteva tanta paura. Comunque non mi sono ancora presentata mi chiamo Giorgia e ho 16 anni. Sono mora, non molto alta, magra e ho occhi marroni grandi e profondi per i quali ricevo sempre un sacco di complimenti. Il mio carattere è piuttosto strano diciamo che dipende dalle persone con cui mi trovo; posso essere particolarmente timida o particolarmente estroversa. Non sono una persona che si lamenta sempre anzi direi tutto il conrario. Diciamo solo che non riesco a affrontrare i problemi quando me li trovo davanti. E per questo eccomi qui vestita, truccata pronta per il mio primo giorno di scuola ma c’è qualcosa che mi blocca, qualcosa che mi spinge a aggrapparmi alle scale di casa pregando i miei genitori di farmi studiare a casa: il trasferimento dalla mia città, Roma, a Londra. Ricordo ancora perfettamente quell’orribile giorno in cui mio padre venne da me e mia sorella e ci disse che dovevamo trasferirci. Io e lei ci guardammo e scoppiammo a ridere continuando a ripetergli “ Si certo come no papà”. Solo dopo avercelo ripetuto molte altre volte con il tono più serio che esiste capimmo che non stava scherzando. Quando realizzai che era tutto vero mi chiusi in camera a piangere per giorni, non potevo credere che avrei dovuto lasciare la mia vita, i miei amici per andare in una città che neanche mi piaceva. Non parlai con mio padre per giorni, lo incolpavo di avermi rovinato la vita. Solo dopo capii che la colpa non era la sua e che forse lui volesse trasferirsi quanto me, così decisi di fare la persona matura e con molta fatica mi allontanai dalla mia città e dai miei amici per cominciare la mia vita a Londra.
Ora però tutti i miei buoni propositi sono andati in fumo perché, nonostante siano riusciti a farmi staccare dalle scale, sto pensando a un modo per non entrare in quell’edificio e rifugiarmi sotto le coperte del mio amato letto. Ma la strada dalla mia nuova casa alla scuola è molto breve e le mie idee sono talmente assurde che sarebbero degne di essere in uno dei film Mission impossibile. Così mi ritrovo davanti a numerosi studenti intenti a chiacchierare e a abbracciarsi davanti a una struttura che non sembra neanche una scuola per quanto è grande. Prendo un respiro profondo e con quel poco coraggio che mi ritrovo entro nell’edificio. Se l’esterno faceva paura per quanto era grande non ha niente a che vedere con l’interno. Credo già che mi perderò in quei corridoi lunghi e pieni di armadietti. Come farò a trovare la mia classe che cambierà a sconda della materia? Sto già perdendo la calma naturalmente. Sto seriamente rimpiangendo la mia vecchia scuola perchè, nonostante la odiassi, almeno era facile orientarsi. Dopo aver camminato per quelle che mi sono sembrate ore finalmente ecco la segreteria. “ Salve sono Giorgia Casotti, la nuova alunna sono qui per…” neanche il tempo di finire la frase che la grassa signora seduta sulla sua comoda sedia dietro la scrivania mi rivolge un sorriso raggiante dicendomi “ Si si la ragazza italiana benvenuta sei qui per il programma imagino. Ecco qui tutto quello che ti serve e attenta a non perderti” ceto come se fosse facile. “ la ringrazio” . dopo neanche un passo la signora quasi urlando dice “ ah quasi dimenticavo devi prima andare dalla preside; deve solo spiegarti come funzionano le cose qui. Al momento è occupata sta discutendo con un ragazzo come al solito appena finisce puoi entrare intanto aspetta nella sala d’attesa.” Wow che sala d’attesa mi ricorda quella degli ospedali, da far venire i brividi. In ogni caso non ho altre possibilità e poi posso godermi in diretta la scenata che la preside sta facendo al ragazzo che sembrava assolutamente non interessato a quella conversazione. Se ne sta comodamente seduto sulla sedia con quell’atteggiamento da strafottente che non sopporto. Mi faceva venire i nervi anche a me nonostante non sapessi come stavano le cose figuariamoci alla preside. Nonostante quell’aria da “ sono il migliore del mondo" dovevo ammettere che era più che carino; pelle ambrata, moro alto, fisico da ragazzo che va in palestra più volte a settimana. Finalmente si alza e si diige verso la porta così decido anche io di andare verso la presidenza. Così facendo però mi imbatto negli occhi splendidi del ragazzo, scuri, profondi, occhi nei quali ti perdi al primo sguardo. E è proprio quello che sto facendo io; senza accorgermene mi sono incantata guardandogli gli occhi e appena ritrovo un minimo di lucidità distolgo subito lo sguardo dal suo facendo finta di niente. La mia missione non deve essere riuscita perché prima di andarsene mi fa un occhiolino dicendomi “ Ciao bellezza” per poi sparire lungo il corridoio. Cominciamo bene Gio, cominciamo bene.



Spazio autrice:
ciao belli! Questa è la mia prima storia è solo il primo capitolo perciò non succede molto ma potete già capire com'è il personaggio principale e immagino abbiate già capito chi è il ragazzo dalla pelle ambrata e dallo sguardo che conquista. Spero di ricevere delle recensioni per sapere cosa ne pensate. Ciao a tutti!
  

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Capitolo 2
*** His eyes ***


La giornata per ora era trascorsa bene: avevo conosciuto due ragazze, Katy e Sally con le quali avevo già legato molto, e inoltre avevo uno spasimante un certo Rick o Nick, ancora non mi ricordo il nome. Durante tutta l’ora di storia non aveva fatto altro che blaterare dei suoi allenamenti di football, insomma non è che fossi molto interessata così mi limitavo a rispondere con degli “ah” o “interessante” e con una domanda che credo di aver ripetuto almeno 50 volte “ Quante ore ti alleni al giorno?” Giusto per fargli credere che lo stavo ascoltando. Credo si sia accorto anche lui, però, che non ero interessata ai suoi allenamenti, ma era troppo attento a dire io,io,io per pensare a me. Ora invece mi ritrovo a camminare per i corridoi sempre con la testa tra le nuvole. Questa scuola già mi piace ma non riesco comunque a non pensare alla mia vecchia vita, ai miei amici. Stavo bene in Italia non me ne sarei mai andata se fosse stato per me, l’unica cosa che non mi manca è vedere ogni giorno Alessadro , il mio ex ragazzo. Eravamo la coppia definita da tutti inseparabile e effettivamente era così. Avevamo gli stessi amici perché stavamo nello stesso gruppo e quando ci siamo lasciati dopo 10 mesi la situazione era diventata difficile da gestire. Non ci eravamo lasciati nel migliore dei modi, come spesso succede nelle coppie che stanno insieme da tanto tempo, e per questo non riuscivamo neanche a parlarci rischiando di far dividere il gruppo. Chi avrebbe mai pensato che un giorno non l’avrei più rivisto. Una lacrima stava cominciando a scendere lungo il mio viso. Stupida non devi piangere, penso mentre mi asciugo la lacrima. Era tutto inutile avevo pianto per lui milioni di volte e mi ero promessa che non l'avrei più fatto. era arrivato il momento di voltare pagina e questo cambiamento nella mia vita era il modo migliore per farlo.
Finalmente era arrivata l’ultima ora quella di chimica non ne potevo più. Questa classe è più piccola delle altre e ancora non c’è nessuno: perfetto! Così posso occupare un posto all’ultimo banco, odio quando i professori ti fissano e non puoi neanche guardare l’ora sul cellulare. Mi siedo e mi lascio andare contro il muro. Credo di essermi addormentata per 5 minuti perché mi sento scuotere un braccio e una voce mi continua a ripetere “Hei dormigliona è occupato questo posto?” a fatica riesco a aprire gli occhi e ecco che si scontrano di nuovo con quelli stupendi del ragazzo incontrato in presidenza. Wow che occhi! Non so perché ma riescono a non farmi pensare più a niente tranne a quanto siano meravigliosamente belli. “Allora, è occupato questo posto?” “Ehm no no scusami”. Ecco, già cominciamo con queste figure da bambina. Naturalmente anche lui si è accorto dell’effetto che ha su di me, o meglio che i suoi occhi hanno su di me. Forza devi prendere l’niziativa. “Comunque non ci siamo ancora presentati. Piacere io sono Giorgia” “ E io sono Zayn piacere. Sei nuova immagino, avrei senz’altro notato una come te”. Andiamo bene! Già comincio a non sopportarlo. “ Si sono nuova”. I miei propositi di fare una conversazione decente erano andati in fumo. Per la prima volta in vita mia spero che la professoressa entri in classe al più presto così non dovrò più avere il suo sguardo fisso su di me. Mi mette particolarmente in soggezione. Ma naturalmente con la mia grande fortuna dell’insegnante nessuna traccia. “Be non mi chiedi di uscire?”.  No non l’ha detto, ti prego non l’ha detto. “Come scusa?” “ si dai lo so che non aspetti altro, tutte le ragazze vogliono uscire con me è risaputo”. Gio trattieniti non tirargli uno schiaffo. “ E naturalmente parli al plurale, come se tutte le ragazze fossero uguali, come se ogni ragazza non avesse delle proprie idee, una propria opinione e per questo si uniscono formulando un solo pensiero: Zayn è un fico voglio uscire con lui! Giusto?” “ Si esattamente. Allora me lo chiedi o no?” . per fortuna non ho neanche il tempo di rispondere: la professoressa! Vorrei saltarle addosso e ringraziarla, mi ha salvata. Ma neanche la sua presenza distoglie lo sguardo indagatore di Zayn da me e nonostante faccia finta di niente sto sprofondando in un terribile imbarazzo.
Uscendo dalla classe incontro Katy che mi saluta e mi chiede come mai sembrasse che stessi scappando dalla classe, così le racconto tutto e non appena finisco la ragazza scoppia in una fragorosa risata. “ Dai non ci posso credere! Sei appena arrivata e già hai attirato l’attenzione di uno dei ragazzi più fichi della scuola non è possibile” “quello è uno dei ragazzi più belli? La media è un po’ bassina allora” Non credo di aver convinto neanche lei con questa affermazione perché mi guarda e aggiunge “ Dai ammettilo che lo trovi carino non sei convincente”. E va bene lo dovevo ammettere. “ Ok mi hai scoperta ma non mi piace lui se la crede troppo, diciamo che amo i suoi occhi”. “Ok non ti credo ma farò finta di niente e cambierò discorso. Che ne dici di vederci oggi anche con Sally? Ti dobbiamo raccontare un po’ di pettegolezzi sulla scuola.” “ Certo! Volete venire da me? Non c’è nessuno i miei sono al lavoro e mia sorella è al college così stiamo in pace”.
“Perfetto veniamo da te alle 4. a dopo bella”
Devo ammettere che le cose non andavano male tranne per Zayn che mentre stavo uscendo si mette davanti a me dandomi un sonoro bacio sulla guancia dicendo con il suo tono duro “ a domani bellezza” per poi andare dai suoi amici, che dovevano essere insieme a lui quelli considerati i più belli della scuola, e dovevano ammettere che non avevano tutti i torti. 


Spazio autrice:
ciao a tutti belli! Eccomi qui con un nuovo capitolo. Ho aggiornato subito perchè ho paura che la storia vi sembri noiosa dato che nei primi capitoli non succede molto. Anche se può sembrare sempre la classica storia non fermatevi all'inizio continuate a seguirla vi prenderà più nei prossimi capitoli, o almeno spero. Ciao a tutti!

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Capitolo 3
*** Che fai? Scappi? ***


Il suono del campanello mi risveglia dal mio coma profondo. Sono troppo stanca,in questo momento vorrei solo dormire. Sarà il postino non gli apro… ma che dico sono Katy e Sally! Cavolo Gio svegliati! Con uno scatto felino arrivo alla porta.
“Ciao bellissima!” dice Katy non appena mi vede.
“Ciao Gio” continua Sally con un sorriso smagliante.
Sono entrambe due bellissime ragazze ma una l’opposto dell’altra sia di aspetto fisico che di carattere. Katy è una ragazza estroversa sempre allegra e sempre con la battuta pronta. Ha i capelli corti castani, occhi verdi. Non è molto alta e ha un fisico da ballerina, sport che pratica da quando ha 7 anni, secondo quanto mi ha raccontato oggi a mensa.
Sally invece è timida, dolce e è una di quelle classiche ragazze che hanno sempre una buona parola su tutti. Ha lunghi capelli biondi che le invidio tantissimo e occhi marroni. Ha delle bellissime lentiggini sul naso che le danno un’aria ancora più innocente e tenera. E’ piuttosto alta e magra al punto giusto.
Il pomeriggio con loro è volato, ci siamo divertite moltissimo. Ho scoperto molte cose su di loro e sulla scuola. Katy ha una cotta segreta per Harry, uno dei ragazzi più belli della scuola. Insomma si fa per dire segreta. Ogni volta che lo vede diventa completamente rossa e cambia direzione, cosa che non mi sarei mai aspettata da una ragazza estroversa come lei. A Sally invece piace Niall, anch'esso considerato tra i più fichi. La situazione di Sally è un po’ meglio di quella di Katy, almeno loro si sono rivolti la parola.
Inoltre mi hanno raccontato alcuni pettegolezzi che girano per la scuola. Ci sono numerosi ragazzi considerati i più fichi, saranno almeno una decina e tra questi naturalmente c’è anche zayn. Intorno a loro ci sono sempre le ragazze considerate delle “poco di buono” che li seguono come se fossero dei cagnolini. Nel gruppo dei più popolari a quanto pare tutti sono andati a letto con tutti, insomma bella gente!
“Sono arrvati i miei,dobbiamo andare"dice Katy." Mi sono divertita troppo ci dobbiamo vedere un altro giorno, magari andiamo a fare shopping, che ne dite?” propone entusiasta.
“Siiii” gridiamo all’unisono io e Sally per poi scoppiare a ridere.
“Ciao bellissime” le saluto accompagnandole alla porta.
Rimasta sola, e non sapendo cosa fare mi sdraio sul divano, con l’intenzione di dormire fino all’ora di cena. Amo dormire. Neanche il tempo di chiudere gli occhi e rifugiarmi nel mondo dei sogni, che la suoneria del mio telefono mi riporta alla realtà. Mai una volta che riuscissi a dormire il pomeriggio! Così mi alzo maldicendo chiunque mi stesse disturbando, ma mi interrompo subito leggendo il nome della mia migliore amica Francesca sul mio cellulare.
“Francy amore come stai?” dico con la voce più allegra che esiste al mondo. Mi sembra sia passato un secolo dall’ultima volta che ci siamo sentite anche se la nostra ultima conversazione risale a stamattina.
“Tesoro tutto bene te?” risponde lei con il mio stesso tono di voce.
“ Tutto bene”
“Immagino ti stia chiedendo perché ti ho chiamata anche se ci siamo parlate solo qualche ora fa, giusto?
“In effetti si”
“Be, c’è un problema: Alessandro.”
“Come Alessandro? Ha detto qualcosa? Che vuole? Ha chiesto di me?” solo il fatto di sentire quel maledetto nome mi fa rabbrividire.
“ Calma calma. Ha scoperto che sei partita e ha cominciato a dare di matto perché non ne sapeva niente e nessuno gliel’aveva detto. Così noi gli abbiamo risposto che non erano affari suoi, che ti aveva trattata come una pezza da piedi e che per questo non aveva il diritto di sapere cosa facevi, ma credo che abbiamo peggiorato la situazione perché se n’è andato come una furia. Non hai ricevuto nessuna sua chiamata?”.
“Non lo so non ho guardato il telefono per tutta la giornata, l’ho preso solo adesso perché mi hai chiamata te”.
“ Ok allora ascoltami qualunque cosa ti dica tu non lo ascoltare, anzi ancora meglio non gli rispondere ci pensiamo noi. Ora devo andare al corso di inglese ti chiamo dopo cena ok?"
“Ok grazie Fra” e così dicendo chiudo la conversazione. Non appena lo faccio vedo le sue chiamate e  un suo messaggio. Lo apro.
“Cos’è questa storia che te ne sei andata a Londra? Che fai scappi? “
Ma che fa mi prende in giro? Si crede così importante da farmi cambiare città solo perché mi ha lasciata? Questo è veramente troppo. Ho bisogno di uscire. Così prendo le chiavi, le mie sigarette e mi dirigo, quasi correndo, al parco vicino casa. E’ incredibile come il fumo sia l’unica cosa in grado di calmarmi. Non sopportavo più quella situazione doveva lasciarmi in pace.
Zayn
Ecco, come al solito la preside ha avvisato i miei genitori. Non sopporto più le loro prediche sul mio comportamento da immaturo e da strafottente. Non fanno altro che ripetermi che la scuola è importante, che non posso continuare a fregarmene di tutto e di tutti e che le mie azioni hanno delle conseguenze. All’inizio mi arrabbavo con loro, gli gridavo contro, ma ora non ne ho più voglia. Ora quando cominciano a ripetermi quanto siano delusi da me, me ne vado. E’ molto più facile. Prendo le mie sigarette, l'unica cosa in grado di calmarmi, il mio mp3 e vado nel mio parco preferito a pochi metri da casa mia. Quando sono quasi arrivato mi accorgo che c’è qualcuno seduto su una delle panchine. Strano non c’è quasi mai nessuno e è propro per questo che lo adoro, è il miglior posto per pensare, insieme alle parole della mia canzone preferita. Chiunque sia se ne deve andare, non sopporto che ci sia qualcuno insieme a me quando sono arrabbiato. Quando sono a pochi passi dal parco, però, riesco a distinguere la persona misteriosa: è Giorgia, la ragazza nuova. Quella ragazza mi incuriosisce e mi spaventa allo stesso tempo. Non so cos’abbia di speciale ma è l’unica di cui mi ineressa il parere. Da quando l’ho conosciuta mi sono chiesto cosa pensasse di me, ma non riesco a decifrare il suo sguardo. Forse mi interessa solo perché è particolarmente bella, forse la più bella tra quelle che conosco.
“Non lo sai che fumare fa male?” dico avvicinandomi alla panchina dove era seduta. Non proprio una frase convincente detta da uno che sta facendo lo stesso. Credo l’abbia pensato anche lei perché fissa attentamente la mia sigaretta prima di rispondere “Ciao anche a te” per poi tornare a fissare il vuoto come stava facendo prima di vedermi.
“Che ci fai qui sola soletta?” continuo sedendomi accanto a lei.
“ E tu invece?”
“Te l’ho chiesto prima io”
“Allora facciamo così: tu non lo chiedi a me e io non lo chiedo a te, che ne dici?”
“Ottimo compromesso” sono quasi sicuro di aver visto una lacrima scendere lungo il suo viso prima che lei l’asciugasse velocemente.
“Ei tutto bene?”
“Si si tutto bene” risponde cercando di mostrare uno dei suoi migliori sorrisi. Ma c’è qualcosa di spento in quello sguardo, ne sono sicuro. Prima che possa aggiungere altro il suo cellulare comincia a suonare. Lo prende e prima di rispondere mi saluta con un semplice “Ci vediamo a scuola” per poi dirigersi rapidamente verso casa sua. Nasconde qualcosa, lo so e scoprirò cos’è che la fa stare così male. Ma perché mi sto interessando così tanto a una ragazza che nemmeno conosco?


Spazio autrice:
Ciao gente! Ecco un nuovo capitolo della mia FF. Posso continuare a ripetere che spero di ricevere delle recensioni ma sarebbe inutile. Continuerò a aggiornare ancora per un po' sperando di riuscire a farvi interessare alla storia andando avanti. Detto questo vi saluto. Ciao a tutti!
  

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Capitolo 4
*** A new Gio ***


    “Gio svegliati!” la voce stridula di mia madre mi riporta alla realtà facendomi cadere dal letto.
“E’ tardi” continua “muoviti!”
Quale risveglio migliore di questo. Odio alzarmi la mattina e abbandonare le calde coperte del mio letto per andare a scuola dove mi aspettano le fredde sedie scomode che non hanno niente a che fare con il morbido materasso di casa mia. Ogni mattina è così: mi dirigo verso la cucina con lo sguardo terrificante che somiglia a quello di uno zombi, mi siedo davanti alla mia tazza  “I love New York” (adoro quella tazza!), verso il latte e immergo i miei cereali prima di prendere un cucchiaio e mangiarli molto lentamente. Dopodiché vado verso il bagno in cui faccio la doccia per poi andare verso la mia camera e passare le ore per decidere come vestirmi. Tutto questo a partire dalle 6 di mattina, troppo per la mia testa stanca. Oggi però, stranamente, sono pronta prima del solito così, senza niente da fare, accendo il computer e entro su facebook. Direi che non è stata una delle mie idee migliori perché, scorrendo le notizie sulla home, senza neanche fare caso alle notifiche, mi ritrovo davanti la foto di Alessandro mentre si bacia con una ragazza. Grandioso! Non potrei cominciare meglio la giornata. Non posso continuare così, non posso pensare sempre a lui senza neanche accorgermi di quanti altri ragazzi ci siano al mondo. Devo fare come lui, andare avanti anche se non è proprio quello che sta facendo dato che continua a scrivermi pretendendo che io sia sempre a sua disposizione mentre si scopa tutte le ragazze che si trova davanti, ma andare avanti a modo mio cioè cominciando a frequentare altre persone. Insomma sono in una nuova città modo perfetto per cominciare una nuova vita. Ci sarà una nuova Gio che per prima cosa si dovrà sbarazzare della vecchia cominciando eliminando Alessandro dagli amici di facebook ( particolarmente stupido lo so) e eliminando Alessandro dallo schermo del telefono, e dalla sua mente. Forse per  la terza ci vorrà un po’ più di tempo, ma ce la farò.
“Gio ma ti sei addormentata? Stai facendo tardi!” ecco di nuovo mia madre, di sicuro starà esagerando. Guardo l’ora e oh no! Cavolo è tardissimo!
“Perché non mi hai svegliata prima?” incolpo mia madre, come mio solito quando so che la olpa è la mia, prima di correre verso la scuola.
Per fortuna sono riuscita a arrivare in orario grazie alla mia classica maratona mattutina.
“Gio, Gio! aspettami!” la voce squillante di Katy mi fa voltare di scatto nella sua direzione.
“Katy, bellissima come stai?”
“Si si tutto bene non abbiamo tempo per questo” dice la ragazza mentre cerca di riprendere fiato “Ti devo dare una notizia sensazionale, che sconvolgerà la tua esistenza”
“Bruno Mars fa un concerto e tu hai i biglietti?” dico entusiasta con gli occhi che brillano come lampadine.
“Cosa? No! Molto meglio! Questo sabato c’è una festa a casa di Harry e noi ci andremo!”
“E questo sarebbe meglio di un concerto di Bruno Mars?” domando delusa.
“Certo che si! Io avrò la mia occasione di parlarci e tu avrai la tua occasione con Zayn”
“Non mi piace Zayn, quante volte te lo devo dire?”
“Si certo” risponde lei “comunque sabato è vicino quindi oggi andremo a fare shopping!” dice prima di aggiungere “Cavolo è tardi devo scappare. Ne riparliamo dopo, ciao bella!” per poi correre verso la sua classe. Quella ragazza mi farà diventare matta.
Durante la pausa pranzo mi sono messa d’accordo con Katy e Sally che ci saremmo viste alle 4 di pomeriggio per andare al centro commerciale. Così ora mi ritrovo a aspettare Katy che ha insistito perché ci accompagnasse con la sua nuova macchina, ne è molto fiera. Mentre aspetto fuori dal cancello di casa sento una canzone dei Coldplay a tutto volume provenire da una macchina che sfreccia lungo la strada per fare una frenata improvvisa davanti a me. Ecco ne ero sicura dovevo andare in autobus.
“Ciao splendida” dice Katy sporgendosi dal finestrino della macchina. Accanto a lei è seduta Sally, troppo terrorizzata per parlare. Guardandola in faccia mi verrebbe quasi voglia di dire che le avrei raggiunte dopo e sarei andata in autobus, ma so che Katy ci rimarrebbe malissimo così mi faccio coraggio e mi siedo sul sedile posteriore.
“Katy però vai…” neanche il tempo di farmi finire la frase che la mia amica sfreccia con la macchina per la piccola stradina. Non so ancora come ho fatto a non vomitare, forse mi ha aiutato il fatto che il centro commerciale è vicino a casa mia, sta di fatto che è un miracolo che siamo arrivate. Insomma Katy guida bene ma non rispetta neanche una delle regole della strada a partire dal fatto che potrebbe partecipare alla formula 1.
“Direi prima cerchiamo il vestito e poi le scarpe che ne dite” domanda Sally riportandomi alla realtà.
“Si direi che è meglio, così le abbiniamo al vestito”.
“Ragazze ricordatevi la borsa e gli accessori, dobbiamo essere perfette” conclude Katy con una risata contagiando anche noi due.
Così ci dirigiamo verso il loro negozio preferito che sinceramente non ho mai sentito nominare ma mi fido del loro giudizio. Appena entriamo mi ritrovo davanti una quantità di vestiti impressionante. Mi chiedo come faremo a non perderci qua dentro. Senza perdere tempo cominciamo la nostra ricerca dell’abito perfetto, ma ce ne sono talmente tanti che ne prendiamo almeno dieci ciascuna  e li andiamo a provare. Naturalmente il miglior modo per scegliere il vestito perfetto è vedere come ti sta addosso così dopo parecchio tempo passato davanti allo specchio troviamo il vestito adatto. Così si passa alla fase successiva: le scarpe, adoro le scarpe! Mentre stiamo andando verso il negozio un ragazzo davvero molto carino ci viene incontro e saluta Katy dandole due baci sulla guancie.
“Liam! Come stai? Oggi non ti ho visto a scuola”
“Si oggi non sono venuto, sempre i soliti problemi”
“Sempre per lo stesso motivo?”
“Si, sempre lo stesso ma credo che non ci saranno più. Ci siamo lasciati.” Dice il ragazzo posando il suo sguardo su di me.
“Finalmente! Ce l’hai fatta, bravo Liam!”
“Wow la odiavi così tanto?”
“…” non c’è bisogno che apra bocca perché la sua faccia fa capire subito la risposta. Così Liam decide di cambiare discorso.
“Comunque, non mi presenti le tue amiche?”
“Ah si giusto scusate. Liam lei è Sally già vi siete conosciuti e lei invece è Giorgia”
“Piacere di conoscerti Giorgia” dice il ragazzo porgendomi la mano “Io sono Liam”
“Piacere mio Liam” dico rivolgendogli uno dei miei migliori sorrisi.
“Immagino sia lo shopping per la festa a casa di Harry giusto?” dice staccando la sua mano dalla mia. No perché?
“Si esatto e ancora ci manca molto quindi ti dobbiamo salutare a domani”
“Ok allora me ne vado subito. Ciao ragazze! Mi ha fatto piacere conoscerti Giorgia”
“Anche a me” dico prima di voltarmi e raggiungere le mie amiche che già si erano incamminate.
“Direi che gli piaci poco” dice subito Katy.
“Ma che dici?”
“Si Gio, ti stava mangiando con gli occhi” afferma Sally concludendo con la sua splendida risata che contagia anche me e Katy. Ho già detto che amo queste due ragazze?
Finalmente a casa, dopo 5 ore di sano shopping e dopo essermi beccata la ramanzina dei miei perché sono tornata troppo tardi facendoli preoccupare, mi sdraio sul letto con l’intenzione di non alzarmi più fino a domani. Devo ammettere che, anche se non riesco più a muovere i piedi ne è valsa la pena perché abbiamo trovato tutto quello che ci serviva per essere considerate delle strafiche alla festa. Proprio appena chiudo gli occhi suona il cellulare, un messaggio per fortuna non avrei le forze per parlare
“Liam mi ha chiesto se sei fidanzata! Gli piaci,gli piaci,gli piaci!” chi può essere se non Katy e i suoi bizzarri messaggi? Devo ammettere però che non mi dispiace affatto Liam, anzi credo davvero che sia un fico, però non voglio fantasticare troppo dovrà passare molto tempo prima che mi fidi di nuovo di un ragazzo.
 
Giorgia:
 

 
 
 
 
Sally:

 
 
 
 
 Katy:








Spazio autrice:
Hola gente! Ecco un nuovo capitolo, anche se un po' in ritardo ce l'ho fatta a aggiornare. Allora questo capitolo è una specie di introduzone al prossimo ma è già comparso Liam che sarà molto importante per la storia. Detto questo non aggiungo altro, continuo a dire che spero che qualcuno recensisca la storia  almeno per farmi capire se devo cancellarla. Ciao a tutti belli!
 

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Capitolo 5
*** Party! ***


Finalmente sabato! Non ne potevo più della scuola, ma invece di uscire per andare a fare shopping o per fare una passeggiata al parco ho passato il pomeriggio a fare avanti e indietro per tutta casa con le mie scarpe nuove ai piedi. Fortunatamente ho sempre camminato bene con i tacchi anche con quelli piuttosto alti, ma preferirei evitare di fare brutte figure cadendo davanti a persone che non conosco; non sarebbe una bella presentazione. Così ora mi ritrovo stesa sul letto, con i piedi doloranti e non ho nessuna intenzione di alzarmi. Dovrei essere eccitatissima all’idea di andare a una festa in cui non conosco nessuno e che tutti ritengono un evento straordinario, ma invece l’unica cosa che voglio fare è dormire. Sembra strano lo so ma il fatto è che Francesca, la mia migliore amica, mi ha tenuto al telefono tutta la notte perché voleva essere informata su tutto ciò che facevo nei minimi dettagli e mi voleva informare di cosa stava succedendo in Italia, così sono riuscita a addormentarmi alle 4. Inoltre stamattina mi ha svegliato il suono assordante del trapano che proveniva dal piano di sotto alle 9: ma dico puoi usare il trapano alle 9 di mattina? Così addio riposo del sabato mattina. Ma la cosa che mi spaventa veramente di questa festa e che mi fa venire voglia di nascondermi sotto le coperte è Zayn. Non so cos’ha quel ragazzo ma mi spaventa e mi attrae allo stesso tempo. Non è tanto lui a incutermi timore ma sono io. Potrei non rispondere di me stessa quando gli sto vicino, ha quetsta folle capacità di farmi scordare di tutto tranne di quanto possano essere belli quei suoi maledetti occhi. L’unica cosa che so è che devo stargli lontano perché, a quanto mi hanno detto Katy e Sally; è uno stronzo che si è portato a letto la maggior parte delle ragazze della scuola per poi mollarle il giorno dopo. Non ho intenzione di fare la stessa fine, così lo sto evitando e devo dire che mi riesce piuttosto bene perché non abbiamo più parlato da quel giorno in cui ci siamo incontrati al parco. Naturalmente i miei pensieri mi fanno perdere la cognizione del tempo: sono già le 7 e alle 9 mi viene a prendere Katy. Perfetto dovrò fare le corse come al mio solito.
Puntuale come un orologio arriva Katy alle 9 precise suonando al mio campanello. Per fortuna sono già pronta e sono anche riuscita a stendere perfettamente i miei capelli con la piastra. Mi sono truccata più del solito soprattutto gli occhi facendoli sembrare ancora più grandi di quello che sono.
“Ciao bellez… o mio Dio! Sei da stupro!” urla Katy non appena mi vede.
“Ha parlato la modella, se bellissima!” dico dandole due baci sulle guance.“Dov’è l’altra modella?”
“Ancora si stava preparando dobbiamo tornare indietro a prenderla”
Con la velocità di Katy siamo a casa Sally in due secondi. La ragazza per fortuna ci aspettava già davanti al cancello e non appena la vediamo rimaniamo entrambe a bocca aperta. Era fantastica anche lei e quel vestito le stava perfetto.
“Be credo che non ci annoieremo stasera” afferma Katy prima di sfrecciare lungo la strada.
Dopo 10 minuti in macchina con la musica a tutto volume, cantando a squarciagola siamo arrivate a casa di Harry, se si può chiamare casa, sembra più che altro una reggia. Nessuna di noi riesce a dire una parola, riusciamo solo a guardare stupite la quantità di gente presente a quella festa, ora capisco perché erano tutti così emozionati.
 “Andiamo a ballare!” urliamo io e Katy all’unisono scoppiando poi a ridere.
“Io vi raggiungo dopo, devo bere un bel po’ prima di scatenarmi” dice Sally sorridendo.
Continuiamo a ballare con un sacco di ragazzi diversi fino a non sentire più le gambe e così decidiamo di concederci una pausa per andare a bere qualcosa. Mentre ordiniamo in nostri cocktail incontriamo Liam seguito da Louis, un altro dei ragazzi consederati “grandissimi fichi”.
“Ciao ragazze!” ci saluta raggiante Liam con quel sorriso bello da morire.
“Ciao ragazzi” rispondiamo in coro io e Katy.
“Io e te ancora non ci conosciamo, piacere sono Louis” dice il ragazzo dagli occhi incredibilmente belli. Cavolo ma perché hanno tutti degli occhi così belli?
“Piacere sono Giorgia” dico sorridendogli.
“Sai ho sentito molto parlare di te” continua il ragazzo.
Cooooosa? Perché ha sentito parlare di me? Dalla mia faccia capisce la mia confusione così continua.
“Si a scuola non si parla d’altro o almeno nell’ultimo periodo, avevano detto che sei una strafica ma non pensavo così tanto”. Oddio che cosa imbarazzante.
“Che ci stai provando Lou?” interviene in mio soccorso Katy con una risata che contagia anche noi.
“Che ne dite di andare a ballare?” propone Liam e nonostante io e Katy non ci reggiamo più in piedi, accettiamo.
Mentre balliamo Liam si avvicina sempre di più a me, fino a ritrovarci uno attaccato all’altro. Devo dire che questa situazione non mi dispiace affatto anzi non ho mai amato così tanto ballare. Quando trovo il coraggio di alzare lo sguardo mi ritrovo davanti i suoi splendidi occhi dolci e in questo momento posso giurare che non mi ricordo neanche come mi chiamo. La distanza tra le nostre labbra diminuisce sempre di più fino a scomparire e a lasciare  che le nostre bocche si incontrino finalmente. Il nostro bacio diventa sempre più passionale e nessuno dei due ha intensione di staccarsi e non l’avremmo fatto se non fosse per qualcuno vicino a noi che continua a urlare “Liam!” costringendoci a staccarci.
“Bastardo! Vai con la prima troia che ti capita adesso?”. Urla la ragazza dai capelli e gli occhi scuri con la voce più odiosa del mondo, la ex immagino.
“Ma ch…” vorrei rispondere ma intuisco che è meglio che se la sbrighino da soli così decido di togliermi di mezzo.
“Credo sia meglio che io vada”
“Si ecco brava vai” gracchia la ragazza prima di tornare a urlare contro Liam. Per carità carina ma se la poteva scegliere un po’ meglio. Ho bisogno di una sigaretta, decisamente. Recupero il pacchetto e l’accendino dalla mia borsa e esco in giardino. La cosa che vorrei di più in questo momento è avere un paio di ciabatte, non ne posso più di questi tacchi. Mentre sono ancora immersa nei miei pensieri sento una voce alle mie spalle.
“Dove hai lasciato il tuo nuovo ragazzo?” chiede Zayn. Lo sapevo non potevo evitarlo ancora a lungo.
“Io non ho un ragazzo”
“E quello a cui stavi appiccicata prima chi è? Uno dei tanti che ti scopi?”. Ok ora sta veramente esagerando.
“Non ti devi permettere! Non sei assolutamente nessuno per giudicarmi” dico prima di spegnere la sigaretta e tornare in casa. Aveva esagerato non posso credere di aver pensato che mi piacesse.
Ho bisogno di controllare il trucco dove cavolo è il bagno in questa casa? Non avendo altre possibilità salgo al piano di sopra e comincio la ricerca aprendo le porte di tutte le camere. Quando apro la porta di una camera da letto gigantesca sento qualcuno strattonarmi il braccio. Chi può essere se non Zayn? Senza neanche darmi il tempo di liberarmi dalla sua presa mi spinge contro il muro cominciando a baciarmi passionalmente. Quel minimo di buon senso che mi rimane mi fa staccare dalle sue labbra, labbra che mi attiravano terribilmente.
“Che ti viene in mente?”
Senza neanche rispondermi sorride ricominciando a baciarmi. A contatto con le sue labbra non riesco a pensare più a niente, solo al battito del suo cuore contro il mio petto, al sapore delle sue labbra e all’effetto che i suoi baci provocano in me. Il nostro bacio comincia a farsi sempre più passionale: le sue mani erano sotto il mio vestito e le mie erano perse nei suoi capelli, nessuno dei due aveva intenzione di interrompere questo momento. Senza mai staccarsi da me mi prende in braccio e si dirige verso la camera per poi buttarmi sul letto e raggiungermi in un batter d’occhio riappropriandosi delle mie labbra. Con un movimento lo libero della maglietta e comincio ad accarezzargli la schiena, sentendolo rabbrividire a ogni mio tocco. Dopo pochi secondi il mio vestito raggiunge la sua maglietta e comincia a baciarmi il collo con foga facendomi gemere. Il cavallo dei suoi pantaloni si fa sempre più gonfio e decido di slacciarglieli sentendolo ansimare.
Delle voci, però, ci riportano alla realtà. Una è quella di Sally ma l’altra non riesco a riconoscerla.
Con uno scatto ci nascondiamo sotto al letto aspettando che le voci si allontanino. Non appena non li sento più esco dal nascondiglio, mi vesto e mi dirigo velocemente il più lontano possibile da Zayn senza neanche salutarlo.
Che mi è saltato in mente? 



Spazio autrice:
Hola! Eccomi con un nuovo capitolo un po' più interessante rispetto agli altri. Fatemi sapere cosa ne pensate. Baci a tutti!

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