Of Elfs And Kittens

di annina94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Soprannomi ***
Capitolo 2: *** 2. Coccole ***
Capitolo 3: *** 3. Lockheed ***



Capitolo 1
*** 1. Soprannomi ***


1. Soprannomi

Salve a tutti Signore e Signori!!

Allora, ho tante cose nuove ed interessanti da raccontarvi per introdurvi la storia sottostante, talmente tante che me le sono dovute scrivere come la lista della spesa, altrimenti me le sarei dimenticate.


1. Primo e in assoluto più IMPORTANTE PUNTO DA LEGGERE è che questa stria NON è mia, bensì di una tale ElvenQueen18, dalla quale ho ricevuto l'autorizzazione ( “And Annie, yes, you have my permission to translate this fic in Italian.”) per la traduzione e la pubblicazione di questa storia → “Of Elfs and Kittens” http://www.fanfiction.net/s/5847144/1/Of-Elfs-and-Kittens


2. Avete presente che nella serie animata Kurt è tedesco, ma non ha l'accento tipico di uno che viene dalla Ciamania? Ecco in questa storia, per rispettare la versione originale statunitense, nella quale il nostro simpatico mutante blu effettivamente presenta un'inflessione tedesca, e soprattutto perché l'autrice mantiene tale accento anche nella scrittura, mi sono permessa di dare a Kurt una cadenza germanica.


3. Non solo, durante il corso della storia ci sono alcune strofe di canzoni inglesi, che ho comunque tradotto in italiano per rendere meglio l'idea.


4. Per quanto concerne la traduzione in sé, è complicato rendere in un buon italiano i modi di dire e le espressioni lessicali inglesi, quindi ho in parte sacrificato e rimodellato le frasi per una migliore resa nella mia lingua.


5. Dovrei riuscire ad aggiornare la storia ogni settimana, tranne durante le vacanze, che nel mio caso cominciano la settimana prossima e durano fino al 5 novembre.



Infine so che dovrei andare avanti con l'altra long fic che langue da un anno, ma la mia vena artistica sta facendo cilecca, sorry. Avrete mie notizie quando la verve tornerà dalle ferie.


Questa fic non è scritta a scopi di lucro e né X Men: Evolution né i personaggi descritti mi appartengono.



Di Elfi e Mici



1. Soprannomi


Kitty si domandò se usare i suoi poteri per fargli attraversare per metà una parete e poi lasciarlo lì le avrebbe giovato.


Non che non avesse mai avuto un soprannome prima d'ora; in fin dei conti era stata chiamata Kitty invece di Katherine praticamente per tutta la vita, quindi non c'era una ragione valida per essere arrabbiata.


Un secco e frustrato sospiro uscì dalla bocca di Kitty.


Da un paio di giorni, cioè da quando aveva cominciato a vivere all'Istituto Xavier, Kurt Wagner - un altro studente del maniero, che era il più... beh, strano, per essere gentili – aveva preso a chiamarla Kätzchen. Non Kitty – o Keety, come lo pronunciava lui - , non con il suo nome da X-Men Shadowcat, bensì Kätzchen.

Qualunque cosa esso significasse.

E per una qualche ragione che la ragazza non si riusciva a spiegare, questa storia del nomignolo la stava facendo ammattire.


Probabilmente, non avendone mai fatto parola con il mutante blu, Kurt immaginava che a lei andasse bene. Magari se gli avesse chiesto di smetterla lui l'avrebbe fatto.


Parlando del diavolo. Dentro di sé Kitty sorrise ironicamente al suo pensiero, quando Kurt – quel blu, peloso e dall'aspetto demoniaco Kurt – scelse quel momento per teletrasportarsi nell'atrio.

Kitty storse il naso all'odore sulfureo.

Non si sarebbe messa a scappare urlando – come era successo quando lo aveva visto per la prima volta nella sua forma naturale qualche giorno prima - , ma questo non significava che trovasse l'odore di fumo, derivante dal teletrasporto di Kurt, piacevole.

E neppure le piaceva che il suddetto mutante usasse i suoi poteri per comparire all'improvviso davanti a lei.


Hey, Kätzchen!” La salutò Kurt con il suo pronunciato accento tedesco.


Kitty incrociò le braccia, guardandolo appena. “Tipo, puoi smetterla di chiamarmi così?”


Chiamarti come?” chiese lui confuso.


Kätzchen, o come si dice.”


Kurt si fermò un secondo. “Perché no?”


Kitty si mordicchiò un labbro, pensando ad una risposta. “Perché, tipo, è totalmente fastidioso, sai?” disse poi. “Non so nemmeno cosa significhi!”


Kurt sembrò divertito. “Kätzchen zignifica 'micio' in tedesco,” spiegò. “Penzavo che ti zi addicesse, visto che ti chiami Keety.”


E, tipo, perché hai deciso di chiamarmi Kätzchen?” Kitty volle sapere.


Il mutante blu scrollò le spalle. “Di nuovo, perché no?” sogghignò, scoprendo i canini allungati.


La ragazza sospirò, roteando gli occhi. La conversazione non avrebbe condotto da nessuna parte.


E perché sei qui?” gli chiese.


Il ghigno non abbandonò il volto di Kurt, mentre i suoi occhi gialli brillavano di qualcosa che Kitty non seppe identificare. “Perché, non pozzo nemmeno parlare con te, Kätzchen?”


Ugh, questo ragazzo è così fastidioso! Pensò Kitty innervosendosi. E che cosa starà cercando di ottenere?


Tipo, finirai di chiamarmi entro breve?”


Kurt alzò le spalle con nonchalance. “Probabilmente no.” disse. “ A dopo Kätzchen!”


Detto questo scomparve con un bamf e una nuvola di fumo, lasciando Kitty a muovere la mano davanti al naso per via dell'odore di uova marce.


Con un gemito, Kitty attraversò la parete ed entrò in camera sua.


Aveva l'esatto presentimento che nessun tipo di persuasione avrebbe impedito a Kurt di chiamarla con quel soprannome.


A meno che...


Kitty sentì un sorriso salirle alle labbra quando le venne in mente un'idea.


§


L'occasione di mettere in atto il proprio piano le si presentò la mattina seguente, dopo che si fu alzata e preparata per la giornata.


Kurt – che aveva attivato il suo induttore di immagini, e che quindi aveva l'aspetto di un umano – si teletrasportò nella sua camera, mentre lei finiva di sistemarsi i capelli.


Kätzchen! Colazione!” esclamò contento.


Scendo tra un secondo, Elfo Peloso.” rispose lei.


Avrebbe voluto ridacchiare quando vide l'espressione perplessa di Kurt attraverso lo specchio.


Com'è che mi hai appena chiamato?” chiese.


Kitty nascose un sorriso compiaciuto quando si voltò per fronteggiare l'altro mutante. “Hm, intendi per caso Elfo Peloso?”


E da cvando hai deciso di chiamarmi cozì?” domandò.


Kitty si lisciò pigramente una ciocca di capelli scuri. “Beh,” rispose, “Dato che, tipo, sembra che tu voglia continuare a chiamarmi Kätzchen invece di Kitty, mi è sembrato giusto che anche io ti trovassi un soprannome.”


E immacino che continuerai a chiamarmi Elfo Peloso finché io ti chiamerò Kätzchen, vero?” suppose lui.


Esattamente!” esclamò allegramente Kitty.


Ci fu una breve pausa, nella quale la ragazza aspettò la risposta del suddetto elfo.


Fuoi che ci incamminiamo assieme per andare a fare colazione, Kä - - Keety?” chiese finalmente Kurt, correggendosi in tempo e sorridendo nervosamente.


Un piccolo ma sincero sorriso apparve sul volto di Kitty quando guardò in direzione del mutante nascosto dall'ologramma. Okay, magari Kurt non era sempre così seccante. Talvolta poteva essere... tollerabile.


Tipo, come vuoi, Kurt.”


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Capitolo 2
*** 2. Coccole ***


2. Coccole

Grazie a coloro che hanno letto il primo capitolo e ecco qua il secondo,

enjoy it!



2. Coccole


Un pigro sabato pomeriggio Kurt stava elegantemente svaccato sul divano a fare zapping, dando l'idea di essere parecchio annoiato.


Film dell'orrore... programma culinario... western... notiziario... un altro notiziario... pubblicità di una qualche isola tropicale...


Non si accorse della presenza di Kitty, finché lei non si frappose tra lui ed il televisore, bloccandogli la visuale. La guardò appena, per poi rivolgere nuovamente lo sguardo verso lo schermo, che trasmetteva continuamente programmi diversi.


Qualche momento più tardi gli occhi di Kurt tornarono su Kitty, quando lei lo raggiunse sul divano.


Spostati, per favore.” furono le sue uniche parole, prima di spingerlo un po' verso il bordo e appoggiarsi a lui. La ragazza aprì il libro che teneva fra le mani e cominciò a leggere, trovando la posizione relativamente comoda.


Un soffuso rossore imporporò le guance di Kurt quando percepì la schiena della ragazza premuta contro il suo torace. La guardò imbarazzato per qualche tempo, chiedendosi se e cosa dovesse fare.


Uh...” la sua voce suonò incerta, ma Kitty non diede segno di averlo sentito.


Kurt osservò la moretta per qualche altro minuto.


Oh, al diavolo! Pensò il mutante blu, avvolgendo la sua coda appuntita attorno alla vita di Kitty. Lei sembrò felice della sua mossa e Kurt poté giurare di averla sentita rannicchiarsi contro di lui un altro po'.


Beh, in fin dei conti non era poi così male, decise Kurt, sentendo il suo ritmo cardiaco accelerare leggermente. Riportò l'attenzione alla TV e riprese il suo giro zapping.


Soap opera... documentario...partita di baseball...

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Capitolo 3
*** 3. Lockheed ***


3. Lockheed

Non è per essere odiosa, ma vi dispiacerebbe scrivermi qualcosa? Per me è un lavoro abbastanza complesso tradurre e mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.

Grazie comunque a quelli che hanno letto lo scorso capitolo.





3. Lockheed


Kitty sbuffò. “Accidenti Kurt! Tipo, o tu hai una mira veramente pessima, o questo gioco è truccato!”


Kurt l'aveva praticamente trascinata alla bancarella del tiro a segno, una volta che, con Scott e Jean, erano arrivati alla fiera della città. Durante gli ultimi venti minuti Kurt aveva provato – e miseramente fallito – a centrare la bottiglia con un anello di plastica, risoluto a vincere un premio per Kitty.


La ragazza continuò senza aspettare una risposta. “Lo sai che non mi devi per forza vincere qualcosa, vero?”


Kurt si voltò verso di lei, i suoi occhi gialli, ora di un blu scuro, nascosti dall'induttore di immagini, scintillanti di determinazione.


Ja, lo zo, ma zono io che lo foglio .” disse con un tono alquanto risoluto.


Poiché Kitty non seppe come replicare, Kurt prese un altro anello e lo lanciò. Centrò il suo bersaglio riuscendo a far passare l'anello sul collo della bottiglia.


Sììì!” gioì e in poco tempo ebbe tra le mani un piccolo animaletto di peluche.


Ti afefo detto che ti afrei finto un premio,” le disse compiaciuto, allungandole il regalo.


Oh sì, come no!” replicò lei in tono fintamente astioso.


Kitty guardò l'animale che teneva tra le mani e non riuscì a sopprimere il sorriso che le spuntò sulle labbra. Era un drago fatto di un morbido materiale giallo, con delle corna bianche sulla testa e un paio di ali sulla schiena.

Era tenero.


È stato gentile da parte di Kurt, pensò.


Credo che lo chiamerò Lockheed”, disse ad alta voce.


Huh?” Kurt alzò scettico un sopracciglio.


Kitty lo guardò. “Perché, non ti piace il nome Lockheed?”


Io lo afrei chiamato Drachen.”


Tipo, vuol dire drago in tedesco?” chiese Kitty con un piccolo ghigno.


Kurt ricambiò il sorrisetto. “Come lo hai capito?”


Beh, questa sì che è originalità, Elfo Peloso!” rispose sarcasticamente la ragazza, roteando gli occhi.


Zono lieto che tu abbia fitucia in me, Kätzchen.”


Ma perché siamo arrivati a parlare di questo?” disse improvvisamente Kitty, sentendosi a disagio a causa della conversazione degli ultimi momenti.


Non zaprei Keety” rispose lui, scrollando le spalle. “Dimmelo tu.”


Ma come diavolo fa? Pensò lei, sentendo le sue gote scaldarsi. Sembra che nulla lo metta in imbarazzo...


Uhm, andiamo, tipo, sulla ruota panoramica” propose Kitty di punto in bianco, afferrando la mano di Kurt con quella che non reggeva il peluche. “Magari troviamo anche Scott e Jean.”


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