And i remember when i met her… It was so clear that she was the only one for me.

di notmeanymore
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I chapter. ***
Capitolo 2: *** II chapter. ***
Capitolo 3: *** III chapter. ***
Capitolo 4: *** IV chapter. ***
Capitolo 5: *** V chapter. ***
Capitolo 6: *** VI chapter. ***
Capitolo 7: *** VII chapter. ***



Capitolo 1
*** I chapter. ***



And i remember when i met her… It was so clear that she was the only one for me.

Per molti viaggiare è una via di fuga, per me solo un lavoro.
Passare da un continente all’altro nel giro di dodici ore, sentire centinaia di lingue diverse, non riuscire a dormire per via del fuso orario.
Questi sono i problemi che ho, se solo non fossi la persona che sono, se solo fosso l’Harry Styles ancora sedicenne, se solo potessi far cazzate senza finire su un giornale di gossip, le farei, eccome se le farei.
Non fraintendetemi, amo la mia vita, sono riuscito a realizzare il mio sogno e sembrerei uno stupido a lamentarmene visto che anche ora lo sto vivendo. Nel migliore dei modi.
Mio padre mi diceva che quando si viaggia bisogna lasciare tutti i pesi inutili e forse è per questo che quando se né andato ha lasciato me e mia madre, ma questa è un'altra storia.
O forse no, io viaggio continuamente e l’unica cosa che mi porto sono due valige e quattro ragazzi. Non sono pesi inutili, non per me. Non avrò neanche tra un secolo le palle di lasciarli, come ha fatto mio padre.
Dicevamo, il lato positivo di visitate tutti quei paesi sono le fan,  che ci sostengono sempre, a meno che non esca la catastrofica notizia che uno di noi si è fidanzato, ma le capisco, per alcune siamo tutto quello che le rende felici. Chi c’è dall’inizio, chi non c’è stato dal primo momento e chi ci sosterrà fino alla fine. Abbiamo bisogno solo di loro. E di una ragazza ma questo è un dettaglio superficiale.
‘Oggi abbiamo un meeting sbrigati’ mi urla Jawaad in un orecchio.
Non ne ho voglia, son sincero, ma ci devo andare, è un'altra occasione per ringraziare tutte quelle ragazze che ci aiutano a vedere il lato migliore del successo. Fortunatamente siamo in Inghilterra, Londra, la mia Londra, così mi piace chiamarla, la città che mi ha permesso di realizzare i miei sogni.
‘In viaggio bisogna essere autosufficienti, bisogna arrangiarsi, non farsi condizionare’ diceva il mio vecchio.
Un urlo ci travolge, il mio nome rimbomba nelle mie orecchie. Quando finalmente tutto si calma noto una ragazza infondo alla stanza.
Mi sorride, così il mio volto si fa felice. Nessuna ragazza mi avrebbe mai sorriso, mi sarebbe saltata addosso o mi avrebbe chiesto il numero di cellulare.
Piano, piano mi avvicino a lei, indossa un paio di pantaloncini neri a vita alta con una maglia color pesca. Porta i capelli, lunghi, biondi, legati in una treccia che le cade sulla spalla. Un fiocco azzurro, che risalta il colore dei suoi occhi, le sorregge delicatamente il ciuffo che altrimenti le coprirebbe il viso. Bellissima. Sto per arrivare da lei quando un'altra ragazza mi si mette sotto il naso, mi chiede un autografo, l’accontento, mi volto e la ragazza bionda ora sta parlando con Niall.
Mi avvicino saluto il mio amico e gli dico all’orecchio ‘mi piace’ così lui si tira indietro, inventa una scusa e prima di andarsene mi fa un occhiolino.

‘Lindsay’ mi dice senza che io le abbia chiesto niente.

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Capitolo 2
*** II chapter. ***


‘Harry’ le rispondo, ma lei sa chi sono se è qua.
‘So come ti chiami’ mi risponde sorridendo, visto? Sa chi sono.
‘Sei di Londra?’ le chiedo.
‘Si e tu vivi qui ora? Ho sentito che stai cercando casa’ risponde esitando.
‘Esatto, voglio trovarla qua nella mia Londra’ a queste parole si blocca.
‘Ho detto qualcosa di sbagliato?’ sono preoccupato.
‘No niente’ sorride e poi continua ‘pensavo di essere l’unica a chiamarla così, Londra’
‘Oh, a quanto pare siamo in due’ rido e lei ride.
‘E comunque è difficile trovar casa qua, senza’ cerco la parola giusta e riprendo ‘diciamo, esser scoperto dalle fan, capisci?’ sembro un idiota, me lo sento.
‘Capisco, sarei una di quelle che ti stalkerizza fino a casa io’ ride.
‘Piuttosto che farmi stalkerizzare ti darei il mio indirizzo ’ ci scherzo su, ma glielo darei volentieri.
‘Non lo faresti’
‘Invece si, scommettiamo?’ le dico con un aria di sfida.
‘Scommettiamo. Prima però devi prender casa’ ride di nuovo.
‘Ragazzi veloci, dobbiamo tornare in studio il meeting è finito’ veniamo interrotti dalle grida di Paul che richiama me e i miei quattro migliori amici alla sua attenzione.
Voglio salutare Lindsay prima di andarmene ‘beh a quanto pare io me ne devo andare, farei la figura del ragazzo scortese se ti chiedessi il numero di cellulare?’ la ragazza non risponde ‘è per la scommessa ovviamente’ mi correggo magari è davvero da cafone. ‘Tranquillo non sei per niente scortese, segna 0775481263’ me lo detta velocemente e ride.
‘Grazie, ora devo proprio andare ciao, mi ha fatto piacere conoscerti’ ‘Mai quanto a fatto piacere a me, ciao Harry’.

‘Niall la chiamo? Un messaggio? Cosa devo fare?’ mi scoppia la testa.
‘Harry, Niall perché è da un ora che parlate da soli, raccontate tutto anche a noi’ mi interrompe Louis.

‘Ora hai capito Liam? Non so proprio che fare’ mi giro verso di lui.
‘Ho capito tutto Harold, beh vuoi un consiglio d’amico? Chiamala, non c’è niente di male, te l’ha dato proprio lei il numero non hai ingaggiato un investigatore per cercarlo, e credo che siano tutti d’accordo con me, no ragazzi?’
‘Per me ha ragione Liam, chiamala’ rispondono all’unisono Niall, Zayn e Louis.
Mi hanno convinto ora la chiamo, ma che le dico? ‘hey ciao sono Harry, ho vinto la scommessa vieni da me’? Non sono bravo in queste cose. Ok, Harry calma è solo una ragazza.
Per dirla tutta non mi sono mai fatto paranoie con le ragazza ma lei, ha un qualcosa che mi blocca, ho paura di sbagliare, di mandare all’aria tutto.
Il telefono squilla, uno, due, tre squilli. Magari non risponde perché non conosce il numero e se invece ha capito che sono io e non vuole sentirmi, sono nel panico.
‘Pronto’ una voce allegra risponde.

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Capitolo 3
*** III chapter. ***


‘Hey Lindsay, sono Harry’
‘Oh, ciao Harry come stai?’
‘Io bene, te invece?’
‘Bene grazie mille, dimmi, perché hai chiamato?’ sento che sorride, forse è contenta che io abbia digitato il suo maledetto numero e che l’abbia chiamata quasi subito.
‘E che mi stavo chiedendo se ti andava di fare qualcosa, non so un giro per Londra?’ ok gliel’ho chiesto, non posso più tirarmi indietro. Questo è un appuntamento Harry.
‘Certo che mi va un giro per la nostra Londra con te’ l’ha detto davvero? La nostra Londra, e se anche lei prova qualcosa per me? Oh sarebbe fantastico.
‘Perfetto che ne dici di domani?’
‘Va benissimo, a domani, ciao Harry’
‘Ciao’ anche questa è andata, ero così teso, spero non se ne sia accorta.

‘Ti piace così tanto?’
Oh mi piace da morire’ rispondo fiero di me a Niall.
‘Questo è amore a prima vista caro il mio vecchio Harold’
‘Hey non sono vecchio biondo’ prendo il cuscino che ho accanto e glielo sbatto in faccia, lui fa la stessa cosa. Siamo ancora dei ragazzi e questa cosa mi piace, non siamo cambiati per il successo, quando non siamo sotto i riflettori siamo ancora in grado di scherzare tra noi e combinare casini.

‘Che mi metterò domani?’ chiedo preoccupato a Zayn, lui ha stile.
‘Mi sembri una ragazza Harry, che metto di qua che metto di là, stai tranquillo andrà bene, è una ragazza normale non una diva dei film di Hollywood faresti colpo su di lei anche vestito da patata gigante’.
‘Vada per i jeans neri e la maglietta bianca, grazie per il consiglio Zayn’ gli rispondo ridendo.
Jeans azzurro chiaro, camicetta rosa.
‘Oh, sei davvero bella’ le dico mentre le apro la portiera. Arrossisce, mi sorride e abbassa la testa.
‘Scusa, ti ho messo in imbarazzo?’ mi preoccupo. ‘No, tranquillo è che nessuno mi ha mai detto niente del genere’ mio dio, come poteva non aver mai ricevuto un complimento? È fantastica.
‘Dovrebbero dirtelo sempre sei dolce quando arrossisci’ abbassa la testa di nuovo e son sicuro che il suo viso si sia colorato di un rosso davvero più scuro. ‘L’ho rifatto scusa’ rido. ‘Credo che dovresti smetterla di chiedermi scusa’ dice ridendo e prendendo posto in macchina.

‘Cosa preferisci?’ le chiedo mostrandole qualche vecchio CDche ho in macchina.
Preferirei parlare un po’ con te, sempre se non ti dispiace ovvio’ mi guarda e sorride.
‘Non mi dispiace per niente’ ricambio.
Lei è una di quelle che nell’amore ci crede, con tutta l’anima di una persona che ha visto i suoi sogni infrangersi davanti hai propri occhi. Una storia. Solo questo ha avuto. Poi si erano lasciati ma in quel modo che non è un lasciarsi veramente: lui era un po’ matto, lei troppo bella, ma si volevano da morire. Non potevano stare insieme, non potevano stare lontani: non ci esci, da quelle storie. Lei però non l’ama più da anni. Non ha avuto il coraggio di innamorarsi mai, solo il pensiero di uno che entrava nella sua vita e le distruggeva tutto ciò che si era ri-creata intorno le faceva male da morire. Ora è pronta, l’ho visto dai suoi occhi che brillavano mente mi diceva tutto questo. L’ho visto. Ora la farò innamorare e non farò come mio padre a fatto con me. Io resterò. Mi sta facendo impazzire questa ragazza e lo sta facendo nel modo giusto, nessuno si era mai aperto così con me. Harold Edward Styles che non vede la sua famiglia da mesi, che può contare solo su quattro ragazzi e che ora si tiene tutto dentro come un cofanetto di gioielli, quello riposto sullo scaffale in alto del bagno che viene spolverato una volta ogni tanto, per qualche occasione speciale.
E sapete cosa ho pensato quando ha iniziato a parlarmi del suo, ormai, ex-ragazzo? “Continueranno a cercarsi? Lo faranno finché non riusciranno a smettere di perdersi, anche se adesso hanno promesso a loro stessi di aver per sempre chiuso l'uno con l'altro. Continueranno a incontrarsi, a cercarsi senza saperlo. Ma perchè non smettono di scappare l'uno dall' altro? Perchè un amore del genere è difficile da gestire e fa paura. Ma loro continueranno a cercarsi. E' scritto nel loro destino.” Ecco cosa ho pensato in quel momento. Ho avuto paura. Paura che scattasse in lei la stessa cosa che era scattata anni prima, rivedendolo. Paura che non fosse o non potesse innamorarsi di me. Ma orami era tutto finito, chiuso, caput. Me l’ha detto lei, le credo. Le voglio credere, cosa dovrei fare altrimenti? Cercarlo, chiedergli cosa provava ancora per lei? Perché, ripeto, ho visto i suoi occhi lucidi mentre ne parlava. Occhi di chi ama ancora o di chi tiene tutto come un bel ricordo? Devo smetterla di farmi queste paranoie mentali.

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Capitolo 4
*** IV chapter. ***


‘Harry ci fermiamo ad Hyde Park?’ la sua voce mi riporta nel mondo reale.
‘Eh? Sisi cerchiamo un parcheggio’.
‘Hey guarda quel ragazzo sta cantando, ci avviciniamo?’
‘Va bene’ sorride.

Siamo distanti un metro da questo ragazzo: chitarra in mano, voce sottile e intonata, cappello di lana largo e pochi spiccioli davanti a lui. Mi ricorda me qualche anno fa, quando cantare in un karaoke di un piccolo e non affollato bar era la cosa più bella che potessi fare. I’m your probabilmente una delle più vecchie canzoni che conosco. Lindsay inizia a canticchiarla e durante il ritornello mi aggiungo a lei, tanto vecchia quanto bella questa canzone. Mi prende entrambe le mani e iniziamo a girare come due stupidi. Come se non fossimo in questo posto in questo momento. Come se fossimo in una stanza e tutto il mondo fuori. Ignari che la gente che passa ha un occhiata dispregiativa e gelosa per noi.
Erba umida. Mi ritrovo per terra, lei su di me. Stiamo ridendo, ad un tratto tutto si fa serio però. Noi ci facciamo seri. Non ci eravamo resi conto fino ad ora di essere li a pochi centimetri di distanza l’uno dall’altra. Ora devo decidere io. Baciarla o no? Tutti disposti ad aspettare per ottener ciò che vogliono senza fare il minimo sforzo, ma rischiare ogni tanto è così difficile? La bacio.
Lo sento, mentre le nostre labbra non si vogliono staccare, che sta sorridendo. È felice. Tutto ciò che voglio per lei è che sia felice e sapere che sono io a provocarle questa emozione mi manda su di giro. Mi stacco da quelle labbra e già sento il bisogno di riaverle, di sentirle ancora mie.
‘Stasera io e i ragazzi volevamo vederci un film, a casa, mi chiedevo se..’ non riesco a finire la frase che lei mi ha già risposto ‘Si’. Mi bacia, questa volta lei.

‘Ragazzi lei è Lindsay’ dico presentandole gli altri.
‘Hey, Harry ci ha parlato molto di te’ le dice Louis, ‘io già la conosco’ ribatte Niall. Lei sorride.
La lascio un attimo con i ragazzi per andare a ricaricare il mio cellulare, ma dall’altra stanza sento Zayn che le chiede  ‘Cosa ci vedi in lui?’, sento lei che prontamente risponde ‘ Tutto ciò che non ci vedete voi!
Non so perché Zayn gel’abbia chiesto ma credo perché i ragazzi pensano che sia una di quelle che vengono da me mi usano e poi mi lasciano come un giocattolo che ormai è vecchio e consumato, che escono con me per un articolo sul giornale, semplici fan accanite, ma lei non è così.
Resto per un altro po’ nell’altra sala e Niall le chiede ‘Cos’è che ti ha fatto innamorare di lui? Lo so che per te è stato amore a prima vista come lo è stato per lui.’ Lei sorride rumorosamente e inizia a parlare ‘Semplice, i suoi occhi, quegli occhi che per molte persone sono solo degli stupidi occhi, ma non per me. Io in quegli occhi vedo una persona sincera, ci vedo tutto quello di cui ho bisogno, per vivere, per amare
Basta non voglio sentire altro, corro in salotto la prendo e la bacio, così su due piedi davanti agli occhi di tutti. ‘Bene forse è l’ora di vedere quel film’ ci interrompe Liam ridendo.
‘Lo penso anche io’ risponde Lindsay sedendosi accanto a me. L’abbraccio e Niall fa partire il film. 

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Capitolo 5
*** V chapter. ***


3 weeks later.
Mi piace scherzare con te.È così bello sentire le nostre risate forti, rimbombare nell'aria. È bello il semplice fatto che poi, giochi con me. Mi piace fare l'offesa, perché poi ti avvicini dolcemente e mi abbracci sorridendo. Mi piace ridere e poi stringerti tra le mie braccia. Sei ciò di cui non posso fare a meno. Ecco te lo dico ora perché ti sei addormentato così tra le mie braccia e sicuramente non riuscirò a dirtelo, quando sei sveglio, ancora per un po’ per paura di poter rovinare tutto e di accelerare le cose, ma ti amo. È quel che provo per te anche se ci conosciamo da poco, scusami se posso sembrare stupida o ingenua a dirtelo così ma mi andava di farlo.’ Mi sussurra all’orecchio, inconsapevole del fatto che io sono sveglio e che ho sentito tutto.È così dolce sapere che lei prova ciò che provo io e che nessuno ha avuto ancora il coraggio di dirlo ad alta voce, urlarlo e farlo portar via dal vento consapevoli del fatto che possiamo dircelo tutte le volte che ci pare. Perché io amo il fatto che lei abbia già capito tutto di me. Amo le sue espressioni. Amo il modo in cui pronuncia il mio nome, con quell’accento che quasi nessuno riesce a comprendere perfettamente. Amo il modo in cui vuole dirmi le cose. Amo il suo sorriso, forse il più luminoso che io abbia mai visto.  Amo la sua risata. Amo il fatto che abbiamo lo stesso senso dell'umorismo.  Amo il fatto che siamo sulla stessa lunghezza d'onda.  Amo il suo flirtare amichevole.  Amo le nostre conversazioni.  Amo il modo in cui si prende cura di me, anche se non è lo stesso modo che vorrei.  Amo il fatto che non sia mai a disagio con me. Amo il suo profumo e come rimane sui miei vestiti.  Amo i suoi abbracci e come essi siano caldi e protettivi.  Amo come si illuminano i suoi occhi quando ride. Amo anche quando, ogni tanto, fai la secchiona. Amo essere il suo preferito. Amo il fatto che le nostre mani si adattano alla perfezione l'una all'altra. Amo il fatto che si preoccupi per me. Amo come mi fa ridere a crepapelle per ogni cosa che dice, perché è così divertente per me. Amo come si fida di me. Amo il fatto che siamo migliori amici.  Amo potermi fidare di lei.  Amo il fatto che sia sempre vicino a me. Amo il fatto di averla potuta conoscere. Amo lei. Ma aspetterò a digli tutto ciò, ci vuole il momento giusto e il posto giusto. Usciamo ormai da tre settimane e parecchie foto girano sui giornali. Vorrei rendere la cosa ufficiale, fare di lei la mia ragazza prima di dirle tutto questo.
 
‘Ti andrebbe di passare il weekend nella mia casa nel Cheshire?’ le chiedo prendendola per i fianchi.
‘Non saprei, non vorrei disturbare’ la interrompo ‘Saremo solo noi due e poi non potrò vederti per un mese a causa del tour’ le dico con una voce triste.
‘Ok ma lo faccio solo perché sei un buon cuoco Styles’ mi risponde prendendo in mano una delle cup cake che abbiamo appena sfornato.

‘Forse dovresti smetterla di guardare quel cellulare Harry’ non rispondo, sta davvero cercando di avere una discussione con me? ‘Chi è? Ancora quella Caroline?’ continua.
‘Lo sai che sono in buoni rapporti con tutte le mie ex’ rispondo con un tono calmo.
‘Ridicolo, sei al telefono con lei da tutto il giorno. Potresti prendere la macchina e andare a Londra da lei già che ci siamo.’ Taccio. ‘Non so se te ne sei accorto ma io sono qua con te, in casa tua, siamo soli, tu mi hai implorato di venire e ora nemmeno mi calcoli. Davvero non so più che dire Harry’ le lacrime iniziano a scorrerle sul viso. Se ne va.

Entro in camera nostra e lei è li nell’angolo che piange. Mi avvicino, e mi siedo affianco a lei.
‘Mi arrabbio con me stessa perché credo di non riuscire a farti capire quanto ho bisogno di te. Ho sempre pensato che tu fossi speciale, non so perché noi lottiamo di continuo, ma ora lo sai. Io vorrei essere speciale per te. Io voglio che tu rimanga, ho bisogno che tu stia qui.’ Si giustifica singhiozzando.
‘Scusami amore, tu hai ragione, io ho torto. Mi faccio schifo da solo.’ ‘Sei fantastico invece’ mi interrompe. ‘Fammi continuare, ti ho portata qui perché poi non ci vedremo per molto tempo, ma soprattutto perché pensavo che era arrivato il momento giusto per dirtelo, per dirti che ti amo davvero, per chiederti se volevi render ufficiale la cosa, insomma io e te. E ho solo rovinato tutto, avrei dovuto dirtelo in un modo più romantico, ma mi sembra giusto che tu lo sappia ora, perché sono stato uno stupido.’ Lei sta piangendo ancora. ‘Si che voglio.’ Mi bacia, si stacca per pochi secondi e sussurra ‘ti amo come non ho mai amato nessun altro’ e poi mi bacia di nuovo.
‘Grazie piccola, e scusa di nuovo’ stavolta le lacrime scendono a me. Così ci troviamo noi due soli in una casa in mezzo alla campagna a piangere, due stupidi bambini, questo siamo. Ma ora siamo felici davvero, ora che siamo riusciti a capire che cosa siamo, ora che siamo riusciti a dirci cosa proviamo l’uno per l’altra. E queste lacrime non sono più lacrime taglienti che distruggono ma lacrime di gioia. Ad un tratto si mette a ridere, così dal nulla. ‘Che hai?’ le chiedo. ‘Nulla, stavo solo pensando che farà strano dire che sei il mio ragazzo’ ride di nuovo.
‘Stasera ti invito a cena!’ rido. ‘E dove? siamo nel nulla Harry’ mi tira un lieve pugno sul braccio. ‘Qua’ rispondo semplicemente. ‘Mi stai invitando ad una cena che cucinerò io?’ ‘Proprio così piccola’ ‘Credimi, sei la persona più stupida di questo universo’ si ferma ‘ma è per questo che ti amo’. Le sorrido. ‘E’ così dolce sentire uscire le parole ‘ti amo’ dalla tua bocca, è dolce sapere che son per me’ ‘ti amo, ti amo, ti amo, ti amo’. La bacio.

‘Come pensi che dovrei dirlo?’ faccio una pausa ‘intendo, di noi due!’.

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Capitolo 6
*** VI chapter. ***


Distoglie l’attenzione dai fornelli, la raggiungo e l’abbraccio da dietro.
‘Credo che dovresti dirlo se te lo chiedono amore, ma è una tua scelta’.
‘Forse hai ragione’ dico staccandomi da lei e prendendo le candele che stavano in un cassetto, continuo ‘Vorrei che le mie fan la prendessero bene, so come faranno, vorrei che ti amassero quanto io amo te’.
Mi raggiunge, prende la mia mano e mi sussurra all’orecchio ‘So quanto ti amano, ero una di loro fino a poco tempo fa, e so che se ti sostengono veramente saranno felici per la tua felicità’ finisce di parlare, mi stampa un bacio sul collo e torna a cucinare.

‘Ciò che mi prende di te, è il tuo incredibile entusiasmo. Tante volte mi chiedo come diavolo fai ad avere sempre quel dannatissimo sorriso sulle labbra. È una cosa ipnotica: mi è bastato guardarti sorridere una volta per capire quanto è importante la tua presenza per me’ le dico a tavola.
‘Questo sorriso c’è grazie a te’ risponde arrossendo. È spettacolare vedere che ancora arrossisce quando le faccio un complimento, pensavo si fosse abituata, ma mi piace vedere che queste piccole cose la fanno sentire apprezzata.
‘Che ne dici se mi vado a mettere un maglione, accendi il camino e ci rilassiamo un po’? Sono stanca morta’. ‘Vai, qua ci penso io’ rispondo alzandomi e dirigendomi verso il camino.

‘Non siamo in Romeo e Giulietta, perché devi giurare di amarmi?’ urla prepotentemente il ragazzo del film che stiamo guardando, a quelle parole Lindsay apre bocca e inizia a recitare: ‘non giurare per niente. E se proprio devi giurare, giura sulla tua persona benedetta,che è il dio della mia idolatria:e non potrò fare a meno di crederti.’ Non ero a conoscenza del fatto che sapesse quest’opera, è forse una delle cose più belle che ho imparato a scuola, continuo io: ‘sei il caro amore del cuor mio...’
Si gira verso di me e dice ‘Non giurare, di grazia. Anche se tutta la mia felicità è riposta in te, non riesco a provare nessuna felicità nel patto d'amore appena stipulato. Troppo precipitato ,troppo frettoloso e irriflessivo, e troppo mi somiglia il lampo che muore prima che si abbia il tempodi dire: lampeggia. Buona notte dolce amore mio, il dolce riposoe la pace entrino nel tuo cuore. Allo stesso modo di quelli che confortano il mio seno’
‘Mi vuoi dunque lasciare così mal soddisfatto?’ Oh quanto la amo.
‘E qual soddisfazione potresti avere tu,stanotte?’ risponde.
‘Lo scambio del voto fedele del tuo amore insieme al mio’ riprendo.
Lei mi bacia, infondo il concetto di questa scena era quello.Shakespeare scrive tutte queste belle parole per parlare di un bacio, il bacio della buonanotte. Ma perché farsi tante storie? Coraggio ecco quello che ci vuole, me lo diceva sempre mio padre. Cosa facemmo dopo quel bacio non voglio scriverlo ma dico solo che è stata forse una delle notti più belle. E credetemi di ragazze ne ho avute tante, ma tutte erano arrivate solo al punto di portarmi a letto, non di creare emozioni per poi fare l’amore.
‘Quindi Harry, parlaci della tua vita privata! Questa Lindsay?’ ebbene si, sono in un fottutissimo programma radiofonico, io solo. Come faccio senza i ragazzi che rimedieranno alle possibili cazzate che sparerò?
‘E’ la mia ragazza’ nel pubblico ora regna il silenzio.
‘E quanto pensavi di dircelo?’ mi chiede ridendo il presentatore. ‘Proprio adesso’ rispondo con un pizzico di ironia e di serietà.

‘E’ fatta amore, ora non avrai più pace, sarai insultata, avrai minacce di morte’ mi interrompe ‘hey, sapevo a cosa stavo andando incontro, non sentirti in colpa’. Ma è così dannatamente difficile non sentirti in colpa quanto sai che la persona che più ami sarà presa a male parole e che tu non potrai far niente. Continuo a parlare al telefono ‘ad ogni modo, sai che puoi sempre contare su di me’ ‘ti amo’ mi risponde, ‘anche io, tanto’ replico.

4 days later.

Questa mattina mi sono svegliato presto, ho lasciato un biglietto a Lindsay non volevo svegliarla. Sto partendo per il nuovo tour, questo significa ore di prove, spettacoli infiniti, mal di testa atroci ma soprattutto per me significa star lontano da lei.
Buon giorno amor mio, accompagnate a queste parole non ti starò dando uno dei miei soliti baci questa mattina, ma di svegliarti nemmeno avevo voglia. Sei sempre così angelica nella tua semplicità persino quando dormi. Mentre starai leggendo queste orribili parole (sai benissimo che non sono il mio forte le lettere) io sarò in viaggio per l’America o forse sarò già arrivato. Ma tornando al motivo per cui ti sto scrivendo: volevo solo dirti che mi mancherai già, appena varcherò la porta di casa e che ti chiamerò ogni sera per il resto del mese.Andrò a letto, questa sera, e non mi addormenterò. Colpa tua.Ti amo.
ps. Niall m’ha detto che deve tenermi d’occhio, non ce né bisogno sai che sono un povero e piccolo, innocente angoletto.

Il tour è iniziato da 2 settimane, sento Lindsay tutte le sere, la sua voce mi calma e ogni tanto la sento pure prima dei concerti quando per qualche strano motivo mi prende quell’attacco di ‘paura del palcoscenico’.
‘Senti amore, domani sera non riuscirò a chiamarti, mi hanno invitato ad una festa con i ragazzi e il manager dice che con questa festa potremo agganciare più contatti. . . e sai le solite storie. Per te è un problema?’
‘Nessun problema tesoro, ci sentiamo dopo domani allora.’
‘Certamente’
‘Ti amo, buonanotte’
‘Ti amo piccola.’

‘Liam perché non sapevo che a questa festa era stata invitata anche Caroline?’

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Capitolo 7
*** VII chapter. ***


‘Liam perché non sapevo che a questa festa era stata invitata anche Caroline?’
‘Nemmeno io lo sapevo amico’ tutto questo mi preoccupa, mi basterebbe un bicchiere in più per perdere il controllo e con Caroline nei paraggi non sono per niente sicuro. Avevo una cotta per quella donna una volta. Niente di importate ora, forse leggermente importante all’ora. Ricordo lo scandalo che si era creato dietro alla nostra relazione, forse l’unica cosa che importava a lei era portarmi a letto. Ma adesso non devo pensarci, sono ad una festa. Divertiamoci.
Un bicchiere, due, tre, un chupito, una vodka liscia, un sex on the beach, una birra, due.

Letto disfatto, vestiti a terra, luci spente, sesso. La sveglia accanto al mio letto dell’hotel segna le 2.23 del mattino. Forse solo ora mi sono resto conto di quello che ho fatto. Caroline del mio letto c’è ancora. E se qualcuno ci avesse visto uscire insieme? Meglio se chiamo uno dei ragazzi per chiedere spiegazioni. Prendo il telefono, sblocco lo schermo, Lindsay, la sua foto. Solo ora capisco veramente il casino che ho fatto. Chiamo Niall. Non risponde.
Sarà meglio sistemare tutto, mi vesto, sveglio Caroline e la sbatto fuori. Eppure lei sapeva della mia relazione, perché era in America?
Esco dalla camera e cerco di ricordare il numero della camera di Niall.
340 o forse era 304. Ricordai Harry, ricordati.
‘Hey amico, che ci fai sveglio a quest’ora?’ una voce famigliare viene dalle mie spalle.
‘Niall solo tu mi puoi salvare’ urlo voltandomi.
‘Ok ma ora mettila di sbraitare e entra’ dice con un tono placato. Magari lui non sapeva niente, potrei non dirgli niente. Cosa stai dicendo Harry? Non puoi nascondere tutto questo alla tua ragazza.

‘Niall che faccio?’ chiedo agitato al biondo.
‘Forse nessuno ti ha visto ma appena torniamo dovrai dire tutto a Lindsay, capirà’
‘Hai ragione.’ Qualcuno bussa alla porta, Paul, la sua faccia non è del tutto serena.
‘Mi vuoi spiegare questo?’ mi mostra un giornale. Io e Caroline sulla copertina, mano nella mano. ‘Harry stai mandano a puttane l’immagine della band e il tuo rapporto, ne sei consapevole? Sei consapevole del fatto che questa cosa farà il giro del mondo in 5 minuti?’
Non rispondo, la mia faccia parla da sola. Sto veramente piangendo? Non ho mai pianto per una cosa simile, che mi succede?

Ho provato centinaia di volte a chiamare Lindsay in questi giorni, niente da fare. Nessuna riposta, nessuna chiamata, nessun messaggio.
‘Hey ciao Li, come stay?’ Sento la voce di Liam, che parla al telefono, dal bagno.
Alzo la seconda cornetta e rimango in ascolto.
‘Ma un amore, un vero amore, guarisce , non fa ammalare Liam’
‘Voi due sapevate amarvi. Sapevate amarvi senza farmi vedere. Una di quelle storie che non puoi raccontare perchè gli altri non capirebbero. Non dire che non ti amava perché sai anche tu che stai dicendo una stronzata’
‘Chi ama non tradisce’
‘Tutti hanno diritto a due occasioni’
‘Non lo so Liam’
‘Lo ami ancora?’
‘Più di ogni altra cosa’

Non ho più voglia di sentire quello che dice. Entro in camera e Liam senza dir niente saluta Lindsay e chiude la conversazione.
‘E' lei quella che vuoi davvero Harry?’
‘Come non se non avessi bisogno si nessun altra’
‘E’ davvero lei quella che riesce a farti battere il cuore?’
‘Tanto da mandarmi in estasi’
‘Allora: qualunque stronzata ti passi per la testa l'unica cosa da fare è parlare e farle sapere quello che lei rappresenta per te. E quando ti rendi conto di sbagliare chiedile scusa, Non farti correre dietro, ma valle incontro, non usarla, amala.’
Non so il motivo, ma le parole di Liam mi hanno aperto gli occhi. Ho prenotato un volo per Londra, partirà tra qualche ora, ma prima di lasciare l’America con il cuore infranto per poi ritornarci, spero, con la ragazza che amo, voglio lasciarle un messaggio. Così, chiamo il ragazzo della radio che ho conosciuto a quella maledetta festa, qualche giorno fa.

‘Avvisto a tutti i passeggeri del volo numero 208 che il viaggio diretto per Londra con la compagnia American Tourist sta per partire, vi preghiamo di allacciare le cinture di scurezza a di spegnere qualsiasi tipo di apparecchio elettronico, vi auguriamo un buon viaggio.’ E ora si parte.
Perchè vedi, io amo Lindsay.Amo solo lei. E ci sono momenti in cui non è facile, nè divertente, nè la cosa che mi riesce meglio. Ma la amo non c’è altra cosa che vorrei fare al mondo se non questa. E’ il messaggio che ho registrato prima di partire, nelle radio americane non si sente altro da ore, spero che sia la stessa cosa per quelle inglesi. Voglio che sappia che sono stato un eterno coglione.

Sono sotto a casa sua finalmente. Non voglio suonare ad un banale campanello, le mando un messaggio al cellulare: ‘Ho bisogno di qualcuno che si prendi cura di me, che sopporti il mio lato peggiore. Che attraversi con me i sentieri più bui, che non si stanchi di camminare mano nella mano a cercare un posto dove stare, un posto in cui crescere, in cui invecchiare.Ho bisogno di qualcuno che mi abbracci quando ne ho bisogno, che si divori tutto il mio tempo libero, che abbia pazienza, che sopporti i miei malumori e il mio brutto carattere. Ho bisogno di qualcuno che abbia il coraggio di restare dopo dieci, cento, mille litigate.Che mi ami per come sono. Ma soprattutto ho bisogno di qualcuno a cui mostrare il mio lato debole, per sentirmi protetto, sicuro di me stesso. Per sentirmi forte quando non lo sono. Ho bisogno di sapere che sono ancora tuo e che mi ami più di prima. Di sapere che hai perdonato questo mio sbaglio. Questa mia sbronza che mi ha portato a far la cosa più brutta del mondo. Affacciati alla finestra.’ Sono passati dici minuti ma finalmente la vedo, è su quella finestra che mi sta guardando.  ‘Tutto questo per dirti che mi manchi e che non trovo l’antidoto. Tutto questo per dirti che il fatto che mi manchi non mi ferisce né mi cura. Tutto questo per dirti che il tuo ricordo è il male più forte che mi faccio io stesso.’ Urlo.
Non la vedo più. Aspetta ma è scesa? Mi sta venendo in contro, mi ero dimenticato quanto fosse bella dal vivo. Si mette a due centimetri di distanza da me, mi guarda fisso negli occhi e dice ‘Mi basta fissarti negli occhi per capire la verità. La capisco con la brutale chiarezza con cui si dissolvono i sogni.’ ‘Che vuoi dire Lindsay?’
‘E’ solo che, quando penso alle cose in una certa maniera e poi non ci vanno’ si asciuga una lacrima ‘ è difficile.’
‘E questa come andrà?’
‘Questa?’
‘Io e te. . .’
‘Non lo so, Harry’
‘Questo è il punto in cui dovresti dire che andrà tutto bene.’
‘Perché spetta sempre a me mettere i puntini sul nostro rapporto? Perché non me lo dici tu che andrà bene?’
‘Lindsay, andrà che è una meraviglia, ti amerò ogni giorno di più, chiuderò per sempre con le mie ex. Saremo migliori amici, fidanzati, complici, come lo eravamo tre settimane fa prima che partissi.’
‘E’ questo che volevo sentirmi dire’ mi bacia. Così tutto ritorna come prima, il suo profumo nelle mie narici che riempie il mio corpo, il suo tremare per il troppo freddo, con i piedi scalzi nell’erba umida in pieno autunno, e le sue labbra calde che cercano appassionatamente le mie.
‘Vuol dire che mi hai perdonato?’
Vuol dire che non ti è permesso andare a letto con altre donne, anche da ubriaco, al di fuori di me

‘Deasy, Thomas che state facendo?’
‘Niente abbiamo trovato questo libro nel comodino di papà, parla di te mamma.’
‘Datemi qua… Per molti viaggiare è una via di fuga, per me solo un lavoro. Passare da un continente all’altro. . . .’ iniziò a leggere. 



**ebbene si, l'ultimo. Scrivo solo per ringraziare chi mi ha recensito i vari capitoli, mi avete davvero fatta contenta.
So che è un capitolo abbastanza deludente perchè la storia l'ho iniziata quest'estate e non sapendo come continuarla ho buttato un finale prima dell'inizio della scuola.
Grazie comunque per averla seguita. xoxo lindsay**

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