Basta un sorriso per far impazzire il cuore

di P3tit Fl3ur
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo Uno ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


BASTA UN SORRISO PER FAR IMPAZZIRE IL CUORE

Prologo

La guerra era finita. Il bene aveva trionfato di nuovo sul male. Era il momento di ricominciare a ricostruire la vita di tutti i giorni, cercando di dimenticare tutti gli orrori di quel buio periodo della guerra magica.

Ma davvero quel nuovo inizio era possibile per tutti? Anche a chi si era pentito o era stato obbligato a prendere parte a quelle brutalità che l’Oscuro Signore aveva attuato era concessa una seconda chance?

Ma soprattutto a lui, Draco Lucius Malfoy, era concessa la possibilità di tornare ad essere felice?

Secondo lei si, e avrebbe trovato il modo di farglielo sapere per vedere di nuovo sul bel viso del giovane biondo un sorriso, come non vedeva da anni e come nemmeno lei riusciva più ad avere...

 

AngoloAutrice:

Ciao a tutti! Perdonatemi davvero tutto questo ritardo che ho accumulato ma purtroppo sono stata davvero tanto impegnata. Ebbene si sono tornata e con una nuova storia che sento davvero mia. So di averne ancora tante in sospeso ma purtroppo la mia ispirazione per quelle storie ha deciso di prendersi una vacanza senza dire la data di ritorno. Non le elimino perché so che prima o poi ci tornerò su e spero davvero che avvenga presto. Ma parliamo di questa mia nuova storia: è una coppia insolita quella che sarà protagonista. Spero che vi piaccia!

Mi raccomando lasciate un commento!!

Bacio a tutti Morkia94

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Capitolo 2
*** Capitolo Uno ***


BASTA UN SORRISO PER FAR IMPAZZIRE IL CUORE

Capitolo Uno

4 anni dopo la sconfitta dell’Oscuro Signore....

Baltimora, città babbana. Nessuna presenza di maghi. È qui che viveva, o meglio si nascondeva il rampollo di casa Malfoy, a stretto contatto con gli “odiati” babbani e senza ricorrere alla magia per anni.

Se qualche conoscente lo vedeva in ora non l’avrebbe riconosciuto, talmente era sciupato e cambiato. Aveva abbandonato a malincuore il suo tanto amato biondo per una tonalità più anonima, vicina al marrone per riuscire a mimetizzarsi meglio tra la gente.

Perché Draco si nascondeva. Si nascondeva dal mondo che lo vedeva come meritevole di essere ad Azkaban come i Mangiamorte superstiti dopo la grande battaglia che aveva visto trionfare il bene grazie a Harry Potter, a discapito di Tom Riddle, meglio conosciuto da tutti come Lord Voldemort.

Non sapeva però che c’era qualcuno di quel mondo che come lui lo rinnegava, che avrebbe voluto rivederlo per sapere come stava, per poter alleviare quel senso di nostalgia che le opprimeva il cuore da quando la guerra era cessata.

ðωα†ðωα

Draco aveva scelto una vita senza più magia e ora lavorava come barman in un piccolo locale della periferia. Era un lavoro che lo divertiva, ma soprattutto non gli lasciava il tempo per riflettere. Perché Draco aveva imparato ad odiare i ricordi. Preferiva pensare che il passato non esistesse e che solo il presente fosse reale. Ricordare era doloroso e lo avrebbe portato soltanto a vergognarsi per tutto ciò che non aveva avuto il coraggio di fare e di tutte le sue brutte azioni passate, anche se non dettate da sue scelte, ma da persone più influenti e grandi di lui, partendo dalla sua famiglia, soprattutto di suo padre di cui portava il nome: Lucius.

Era da una vita che non vedeva più suo padre e nemmeno la madre, anche se con lei ogni tanto si scriveva per tenere anche solo un sottile contatto con il mondo magico. Anche se non lo avrebbe mai ammesso a causa del suo forte orgoglio, soffriva di nostalgia della magia, di sua madre, della sua scuola e del suo unico amico Blaise e anche di qualcuno di cui però non riusciva a ricordare il nome.

Questo suo orgoglio gli impediva pure di cercare di contattare di nuovo Blaise, l’unico che davvero gli fosse mai stato vicino e che l’avesse capito. Gli mancava davvero ma non si sarebbe mai mostrato debole cercandolo. Sapeva di sbagliare ma le dure lezioni di suo padre erano ancora troppo radicate in lui da potergli lasciar commettere un atto così poco degno di un Malfoy.

Ma ora basta ricordi. Facevano solo male. Non doveva lasciarsi andare in quel modo. Doveva andare al lavoro e non aveva tempo da perdere. Stasera gli toccava il turno lungo. C’era la finale di baseball e tutti sarebbero stati  al locale a vedere la partita sul grande schermo della saletta sul retro. Prese quindi le chiavi della sua auto ed uscì di casa. In un quarto d’ora era arrivato al locale e potè finalmente mettersi al lavoro.

-Ciao a tutti. Becky stasera chi di voi ragazze sarà di turno?-disse con un sorriso appena accennato quando entrò.

-Ci saranno Mary e Rosalie. Credo che saranno più che sufficienti in due no?-le rispose una piccola donna sulla quarantina, tonda e rossa di capelli, proprietaria del locale Gun’s and more.

-Si si va bene. Basta solo che non diano buca pure loro come ha fatto Vicky l’altra settimana. Sono diventato scemo a gestire il servizio al bancone e ai tavoli da solo. Fortuna che con me c’era Anne-

-Già. Siamo fortunati ad avere una ragazza così volenterosa come lei. Però mi è sembrato giusto darle qualche settimana di ferie. Lavora troppo quella ragazza e non ha mai un po’ di tempo da dedicare a sé stessa-

-Hai fatto bene Becky. Se lo merita. Adesso vado a fare la spesa perché ci manca qualche scorta di ingredienti per i cocktail e lo sai che non amo fare brutte figure con i clienti-

-Eccoti i soldi. Vai pure Draco a più tardi-

-Si ciao-

E detto questo Draco, dopo aver preso i soldi dalla padrona uscì per andare nel negozio di fronte, il principale rifornitore di ingredienti per il locale. Questa era una piccola bottega gestita da una coppia di anziani signori, i Coleman, e dai loro due figli Sam e Sarah che presto sarebbero subentrati ai genitori nella gestione dell’attività.

-Ciao a tutti-salutò Draco appena entrò nel negozio.

-Ehi Draco. Finite le scorte per i cocktail?-gli rispose Mariah, la padrona. Era una piccola signora di 60 anni con dei buffi capelli grigio a boccoli che teneva fermi con delle simpatiche spille a fiore che le sue nipotine amavano costruire e regalare.

Gentile e sempre disponibile trattava Draco come se fosse il suo terzo figlio. Infatti per le feste come il Natale o il giorno del Ringraziamento, puntualmente spediva al giovane l’invito a partecipare alla festività insieme alla sua famiglia, ricevendo sempre la risposta positiva dal ragazzo. Aveva notato, infatti che era un tipo solitario e che se non avesse avuto quegli inviti avrebbe passato quei momenti da solo nel suo piccolo appartamento.

-Già Mariah. E poi come ben sai stasera c’è anche la partita e quindi le brutte figure per la mancanza di ingredienti non sono proprio tollerate-

-Giusto ragazzo mio. Allora ti lascio fare la tua spesa. Ci vediamo stasera al bar. Lo sai che John non si perderebbe mai una partita. Magari se riesco convinco anche Sarah a venire con le sue nipotine, così vedi come si sono fatte grandi-

-Certo mi farebbe molto piacere rivedere le piccole Sophie e Annette. A stasera allora. Ah dimenticavo ecco i soldi della spesa di oggi-e dopo aver dato un bacio sulla guancia a Mariah Draco uscì per tornare al suo lavoro.

ðωα†ðωα

In città intanto una piccola macchina azzurra si era fermata di fronte all’agenzia immobiliare di Kyle Smith. Ne uscì una donna abbastanza alta e slanciata. Ella aveva dei morbidi boccoli marrone scuro e un portamento da vera signora. Il suo sguardo però nascondeva un velo di tristezza. Ad un osservatore poco esperto questo dettaglio sarebbe sicuramente sfuggito ma ad un’attenta analisi si poteva notare questo alone che circondava la giovane donna.

Si diresse verso l’agenzia ed entrò. Qui dopo aver fatto un cenno alla segretaria del signor Smith si accomodò su una delle poltrone nella zona di attesa.

-Il signor Smith la riceverà subito signorina appena ha terminato la riunione. Prego si accomodi qui-le disse la segretaria, tornando poi al suo lavoro.

-Va bene grazie mille-sussurrò lei, sedendosi in modo aggraziato su una poltrona in pelle nera in tinta con l’arredo.

Dopo una decina di minuti dalla porta a vetri in fondo alla stanza uscì un uomo sulla quarantina, abbastanza robusto e brizzolato, seguito da altri due uomini con una valigetta nera e in completo anch’esso nero.

-Signor Smith credo che per oggi abbiamo finito. Analizzeremo per bene la sua proposta e le faremo sapere entro la fine della settimana. Arrivederci-disse uno dei due e poi entrambi uscirono dall’agenzia dopo aver fatto un cenno di saluto alla segretaria e alla ragazza seduta sulla poltrona.

-Eccomi signorina. Scusi del ritardo ma tra i conti ci è sfuggito il tempo. Spero di non averla fatta attendere molto. Se si vuole accomodare di qua possiamo discutere più tranquillamente. Miss Hudson ci può portare qualcosa da bere? Grazie-disse poi, rivolto alla segretaria la quale annuendo sparì dietro una piccola porta velocemente.

-Grazie signor Smith. Preferirei però accelerare queste pratiche perché vorrei poter entrare in casa già domani se è possibile-rispose la giovane.

-Farò tutto il possibile per renderle possibile l’accesso entro domani signorina...? Mi scusi non ricordo il suo nome-

-Sono Miss Weasley. Ginevra Weasley-

 

AngoloAutrice:

Ciao a tutti! Ecco un piccolo regalo per le feste. Come vedete finalmente ho ripreso in mano una delle mie storie e sono riuscita con mia somma gioia ad aggiornare! =) spero che questo capitolo vi piaccia!! Fatemi sapere quello che pensate anche con un commento negativo.

E ora un grazie particolare a chi ha commentato il prologo:

ALESSIA1992 sono contenta che questa storia ti piaccia e che te lo sei immaginata come un potenziale seguito di Harry Potter =) spero che seguirai anche il resto della storia. A presto baci.

dolceerika89 mi ha fatto piacere sapere che hai letto una delle mie storie e che ti è anche piaciuta. Spero di non deludere le tue aspettative. A presto baci.

Un grazie anche a chi segue questa storia: lady luna love e leloale.

Baci Morkia94

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