L'amore non ha scadenza

di itsjen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


L'amore non ha scadenza
 


Prologo

Cari Allyson e Harry,
è quasi un anno che non ci vediamo e ci mancate molto. Ed è proprio per questo che ci chiedevamo se avevate il permesso di passare qui, a Holmes Chapel, la settimana prima di Capodanno e quella seguente.
Quest’anno la zia Millie e Annabeth passeranno l’ultimo dell’anno con noi e credo che anche loro gradirebbero vederti.
Naturalmente l’’invito è esteso anche a Liam, Louis, Zayn e Niall, se volete.
Speriamo tutti,Ally, che ci presenterai il famoso James di cui parli tanto. Ne ho parlato tanto anche con la zia e anche lei non vede l’ora di conoscere il tu ragazzo.
Vi vogliamo bene,
Mamma e papà.

Era un catastrofe.
Allyson, seduta alla scrivania, rileggeva la mail che i suoi genitori le avevano mandato nella speranza che le parole cambiassero per interrompere quell’incubo.
Ma, per quanto potesse rileggerla, loro non cambiavano, e la lettera era sempre la stessa.
Si buttò sul letto di Harry e chiuse gli occhi, cercando di sgombrare la mente.
Ma una frase le riecheggiava nella testa.
Quest’anno la zia Millie e Annabeth passeranno l’ultimo dell’anno con noi
Annabeth.
Sua cugina.
La ragazza più fastidiosa e saccente che il mondo ha la disgrazia d’avere.
Alta, capelli rossi e occhi verdi, il prototipo di Weasley.
Solo molto più bella, ma voi non dite che l’ho ammesso pubblicamente.
Non hanno avuto uno dei rapporti migliori, noi due.
Anzi, a pensarci bene, il ‘rapporto’ non l’abbiamo mai avuto!
Il sole stava per tramontare, ma i suoi ultimi raggi erano coperti dalla moltitudine di palazzi del centro di Londra.
Ero immersa in quello spettacolo quando sentii delle gocce bagnarmi la fronte.
-No, dico, era ora che uscissi da quella benedetta doccia!- sbotto girandomi verso mio fratello.
-Ally, io sono Harry Styles! Vedi questi capelli? Come sono lucidi, morbidi, setosi…-
-Parli come una pubblicità di shampoo. Invece di cantare potresti essere uno di quelli che testano gli shampoo così magari quel cespuglio che hai al posto dei capelli se ne và- dissi.
-Cara la mia dolce sorellina, che mi vuole tanto bene, vedi gli shampoo posati sulla doccia?-
Annuii.
-Quelli sono i motivi per cui i miei capelli non saranno mai come i tuoi- sorrise, orgoglioso della sua ‘battuta di scena’.
-Simpatico- gli feci la linguaccia- comunque hanno scritto mamma e papà- dissi avviandomi verso la porta – e i miei capelli non sono così male-


Cari mamma e papà,
non vediamo l’ora di tornare a casa. Abbiamo parlato con Paul e ci ha detto che non ce problema se noi e i ragazzi veniamo a Holmes Chapel per la fine dell’anno.
Ahh, Ally ci tiene a precisare che tra lei e James non c’era niente. E che non vede l’ora di incontrare Annabeth.

-Haaarry- dissi prendendo il computer e cancellando l’ultima frase.
-Ok, ok-

Ci sentiamo,
Harry e Allyson
.

-Comunque, chi è James?- mi domandò Harry.
-Nessuno- risposi.
-Come ‘nessuno’? Da come ne parla la mamma sembra che state insieme-
-Perché noi stiamo insieme, nella mia mente-
Harry mi guardò interrogativo.
-Non esiste, ho inventato tutto perché Annabeth non la smetteva di dire che avrei fatto la fine di una suora di castità- dissi, ripensando alle sue parole.
Rimarrai sola, Allyson. E sarai costretta a entrare in convento… dalla vergogna’
-Non pensavo ti abbassassi a certe cose- disse, ridendo sotto i baffi.
-Anch’io pensavo che un briciolo di cervello ce l’avessi, ma mi sbagliavo. Come tu ti sbagli su di me- risposi.
-Vai a dormire, Allyson- mi disse, sottolineando l’ultima parola.
Sapeva che odiavo essere chiamata così.
Lo so che è il mio nome, ma fa schifo. Meglio Ally.
-Torno subito-
Dissi uscendo dalla sua stanza e dirigendomi verso la mia.
Presi spazzolino e pigiama e mi richiusi la porta alle spalle.
Ma, con la mia solita grazia e delicatezza, mi scontrai con qualcuno mentre mi giravo.
-Sc-scusami- dissi –Accidenti-
Mi era cascato tutto così mi chinai a raccogliere i miei vestiti quando, mentre mi rialzavo incontrai quegli occhi.
Ci rialzammo come quelle scene dei film sentimentali.
Quando lui e lei si incontrano, si guardano negli occhi e si rialzano lentamente.
Ecco, uguale.
-Scusa, è che ho fame, e stavo andando a fare uno ‘spuntino’- disse rosso in viso.
-Ohh, non ti preoccupare. Allora, ti lascio la strada libera. Non vorrei che mi mangiassi dalla fame- risposi sorridendo –Ne saresti capace-
Lui rise e si avviò verso la cucina sussurrandomi un –Buonanotte- mentre passava.
Rientrai in camera di Harry.
-Ti dispiace se oggi dormo con te?-


Ally, ci dispiace se abbiamo frainteso ciò che c’era tra te e James, ma il fatto è che ne parlavi talmente tanto bene che siamo saltati subito ad una conclusione. Comunque, dopo la tua mail, sia io che la zia (si, è arrivata) ci aspettiamo che tu ci presenti veramente colui di cui la mia piccola si è innamorata.
Annabeth non sta nella pelle a conoscere il tuo fidanzato.
Comunque ho parlato con Paul e vi porterà qui fra tre giorni.
Un bacione,
Mamma e papà.


Oddio, e io che credevo che fosse una catastrofe.
Questa è veramente la fine del mondo!
O almeno la mia.
Cioè, se avevo capito bene, loro si aspettavano che gli presentassi il mio fidanzato.
-Haaaarry!- gridai esasperata.
Sentii la porta aprirsi ma, al posto del solito cespuglio, c’era un ciuffo biondo.
-Oh, ciao Niall- dissi.
-Ciao Al- mi sorrise –Harry è andato con Louis da Selfridges e credo che non ritorneranno tanto presto-
Ecco, ma dov’è mio fratello quando hai bisogno?!
Da Selfridges.
Spero che almeno prenda qualcosa anche a me.
‘Speraci, Ally’ pensai tra me e me.
-Comunque, ti serve aiuto?- domandò dolcemente.
Lui era sempre dolce. E pazzo. E goloso.
Cavoli, io non capisco come faccia a mangiare così tanto!
Vabèh, sorvoliamo.
-Sto nella merda- risposi.
-Allora prendo la pala così ti ci tiro fuori. Magari però prima di ringraziarmi fatti una doccia-
-Scemo!- esclamai lanciandogli un cuscino.
-Dai, seriamente, che hai?-
-Devo presentare il mio fidanzato ai miei genitori- dissi, e vidi un’ombra attraversargli gli occhi, quegli occhi cristallini… -Il problema è che non ce l’ho- conclusi.
Il suo viso parve rianimarsi.
-Allora dì ai tuoi che non sei fidanzata, semplice no?!- concluse soddisfatto.
-No!-
-Perché?-
-Perché… perché mia cugina mi prenderà in giro fino a quando non mi chiuderò in convento- sbottai.
Risata alla Niall Horan tra 3, 2, 1.
Dire che stava ridendo non rende bene il concetto, lui si stava letteralmente soffocando dalle risate.
Come Snow in ‘Il canto della rivolta’.
-Smettila- dissi dandogli uno schiaffo sul braccio –è una cosa seria-
-Tu, in convento-  disse indicandomi –Naah, sei troppo carina per diventare una suora-
Ci misi tre secondi per elaborare ciò che ha detto.
E arrossimmo tutti e due.
Mi girai verso la finestra, cercando di pensare ad una possibile soluzione.
Niente.
Mi rigirai verso Niall che, mi accorsi, mi stava fissando.
Tin, si è accesa la lampadina!
-Niall- dissi squadrandolo dall’alto in basso con un sorriso compiaciuto sul volto –dovresti farmi un favore-
 
Spazio Autrice!

Salve a tutti.
Come avrete capito, e se non l’avete capito ve lo faccio capire io, questa fan fiction è ispirata al film ‘Ricatto d’amore’.
Solo che è stata modificata un po’.
Questo è solo il prologo, e per continuare vorrei sapere se c’è qualcuno a cui piaccia.
Lasciate una recensione, il tasto non morde mica!
O almeno non l’ha mai fatto.
Pregando Babbo Natale spero che almeno qualcuno mi si caghi e me la lasci qualche benedetta recenzione.
Vi preeeeeeeeego *si mette in ginocchio*
Un bacio,
-Niall’s Laugh


 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1


-Che cosa?!- urlò Niall in preda al panico.
-Dai, sono solo due settimane!-
-E’ una pazzia! Non possiamo farlo. Non posso farlo!- disse rivolgendosi più a se stesso che a me.
-Si tratta solo di fingere! Due settimane e passa tutto- risposi.
-Certo, come se fosse la cosa più naturale del mondo! ‘Si tratta solo di fingere’- disse prendendomi in giro.
-Dai Niall! Non mi sembra così terribile fingersi il mio ragazzo-
-Sì ma… Tuo padre mi spellerà vivo! Credi che non mi sia accorto come ci guardava a me e ai ragazzi l’ultima volta che siamo venuti da te e Harry?! Ci mancava così- disse avvicinando il pollice e l’indice- che ci polverizzasse.
-Ti prego Niall- lo supplicai.
-Si, ma… che ci guadagno io?-
-Cosa?-
-Non penserai che io mi faccia sbranare vivo da tuo padre gratis- rispose.
-Ci guadagnerai l’infinita gratitudine di un’amica bisognosa d’aiuto- dissi, guardandolo con lo sguardo più compassionevole del mondo.
Lui, di risposta, mi scrutò con tono accusatorio.
-Mi pagherai le cene da Nando’s- propose.
-Ma hai la tessera per mangiare gratis!-
-E allora?!- chiese, come se tutti avessero quella carta.
-E poi con tutti i soldi che guadagnate tu e i ragazzi potreste fare una guerra- ci riprovai io.
-Al, prendere o lasciare-
-Va bene, ma per tre mesi-
-Sei- protestò lui.
-Affare fatto-dissi svogliata porgendogli la mano, che lui afferrò.
Ecco, perfetto, addio risparmi!
-Fantastico!- ripetè soddisfatto. Un lampo furbo gli negli occhi –Però devi chiedermelo-
-Cosa?- dissi inarcando le sopracciglia confusa.
-Chiedermi di essere il tuo ragazzo-
-Vuoiessereilmioragazzo?- chiesi tutto d’un fiato.
-Chiedimelo come se fosse vero- disse con quel sorrisino trionfante stampato in viso.
Ohh, quanto si divertiva lui.
-Niall, amore mio, tu che sei la gioia del mio cuore, la luce nei miei occhi e la ragione della mia vita- iniziai con voce mielosa –Vorresti essere il mio ragazzo?-
-Non ho apprezzato il sarcasmo ma sarà un piacere- rispose terminando la frase con quelli che io chiamo ‘il sorriso alla Horan’.
-Scemo!- dissi, dandogli uno schiaffetto sul braccio.

Ma che cavolo avevo fatto?
Gli alieni mi avevano portato nei loro laboratori spaziali e mi avevano rintontito il cervello, questa è l’unica soluzione possibile.
O Santo Cielo, AVEVO CHIESTO A NIALL DI FINGERSI IL MIO RAGAZZO.
Deliravo, non c’è alcun dubbio.
E poi ora chi lo diceva ai ragazzi!
Ci avrebbero preso in giro tanto che ci scaveremo la fossa da soli e ci sotterreremo per non sentire più quella tortura.
Merlino, aiutami tu!

Il momento della verità era arrivato.
‘Che Dio ci auti!’ pensai avvicinando al tavolo per cenare.
Perfetto, già mi vergognavo di mio, se ci aggiungiamo che l’unico posto libro era tra Harry e Niall, è meglio spararsi!
Solo che non ho la pistola, peccato.
Così Harry non farà altro che guardarmi con quei maledetti occhi smeraldo per tutta la sera con un Niall imbarazzato che non alzerà gli occhi dal piatto.
Come se li alzasse mai gli occhi quando mangia’ pensai.
Presi posto e, da sotto il tavolo, diedi un piccolo calcio a Niall.
Forse non tanto piccolo, visto che Niall si girò.
Era il momento.
-Ragazzi!- esclamammo all’unisono.
Gli sguardi di tutti i presenti si concentrarono a noi.
Ci guardammo.
-Vai- disse il mio ‘ragazzo’ rivolgendomi un sorriso incoraggiante.
In risposta io gli lanciai un’occhiata tagliante.
-Bene, ecco… Sapete che tra due giorni verrete con noi a Holmes Chapel- iniziai prendendola alla larga –e, visto che mia cugina è una rompi coglio…-
-Allyson!- trillò Liam.
-… scatole- mi corressi –io, per motivi che non vi dico altrimenti peggiorerò la situazione…-
-Ally, stringi- disse mio fratello.
-io e Niall stiamo insieme- sbottai.
-Cioè faremo finta di stare insieme- si affrettò a chiarire Niall.
Silenzio.
Ma perché ogni volta che devono parlare non lo fanno!’ li maledii mentalmente.
Stavano per aprire bocca ma io fui più veloce di loro.
-Se provate a prenderci in giro, vi taglierò il vostro amichetto laggiù prima ancora che voi poteste dire ‘Frutti Ninja’!- li minacciai.
-Ecco cosa mi piace di te Ally - disse Louis –sai sempre essere così convincente-

Il gran momento era arrivato.
Sul letto la mia grande valigia che aspettava solo di riempirsi.
Mi legai in una cipolla i lunghi capelli ‘boccolosi’ (come li chiama Louis) e, di mala voglia, mi avvicinai al grande armadio di legno che occupava gran parte del muro.
Quando ebbi finito pensai che se Liam avrebbe visto il mio lavoro mi avrebbe diseredato.
Non era il massimo dell’ordine.
Era tutt’al più un ammasso di pantaloni, maglie e vestiti rinchiusi in una scatola.
Chi se ne frega’ pensai e chiusi la valigia per portarla all’ingresso.
Risalii le scale di corsa e mi avviai verso la stanza di Niall.
Lui non era messo meglio di me.
In confronto la mia valigia era il massimo della perfezione.
-E’ ora di andare- disse a un Horan cadaverico.
-Sì, ho fatto- rispose il ragazzo prendendo le sue cose.
-Ah, Niall. Datti una calmata. Sembri un morto vivente-
-Sembra facile!-

Davanti al vialetto di casa mia, non sono poi così sicura che tutto andrà per il meglio.
Si avvicinò a Niall sono-un-morto-vivente Horan.
-Posso tirarmi indietro- balbettò.
-No, non puoi- disse prendendogli la mano e suscitando di nuovo quelle risatine che l’avevano accompagnati per tutto il viaggio –Pensa a Nando’s-
Harry allungò una mano verso il campanello e suonò.
Una donna abbastanza alta dai lunghi capelli neri aprì la porta.
-Harry!- esclamò abbracciandolo forte.
-Allyy!- disse poi rivolgendosi, purtroppo, a me.
-Mamma, soffoco- riuscii a dire, imprigionata com’ero tra le braccia della donna che mi aveva messa al mondo.
-Ragazzi!- disse avvicinandosi a baciare sulla guancia i miei amici.
Sì, Ciuchino!’ pensai ripensando alla scena di Shrek 2.
Harry fece entrare i suoi compagni lasciando Niall per ultimo.
Lo presi per un polso, facendolo avvicinare a me e a mia madre.
-Mamma… Ti ricordi Niall?- dissi vaga.
-Certo!- disse rivolgendosi un sorriso che partiva da un orecchio e finiva all’altro.
Oggi era la gioia fatta persona.
-Bèh vedi…- iniziai.
-S-signora…- balbettò lui.
-E’ lui vero?! Ahh, lo sapevo!- esclamò – Robert! Robert vieni! C’è Allyson con il suo ragazzo!- gridò mia madre verso il soggiorno.
Niall perse di nuovo quel poco colorito che aveva riacquistato.


Spazio Autrice!

Saaalve a tutti.
Scusate se ho aggiornato così tardi,ma sono partita e non avevo la connessione a Internet.
Tutte le mie preghiere a Babbo Natale hanno avuto qualche risultato perché appena sono tornata ho visto tutte quelle recenzioni e…

*BUUUM*

sono cascata dalla sedia!
Comunque dolcezze (come direbbe Haymitch, io amo Haymitch!) sono qui per dirvi che finalmente il Pulcino Pio è schiattato e non farà più ‘pio’.
AMEN, fratelli.
Non ce la faccio più a sentire quella canzone.
Ogni volta che dice ‘in radio c’è un piccione’ penso a Kevin.
Vi prego, ditemi che non sono l’unica?!
Bene, aggiornerò presto, a meno che Kevin non mi porti una lettera per Hogwarts.
Sarebbe un bel problema u.u
Lì non sanno c’è la connessione a Internet… Non sanno neanche cos’è Internet!
Però voglio incontrare i figli di Harry Potter
Vabbèh, dopo questa dose di ‘cazzate esistenziali’ io vado.
Spero che il capitolo vi piaccia!
Un bacio,
Niall’s Laugh.
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2


Eravamo tutti seduti sul divano con i ragazzi che ogni tanto lanciavano qualche occhiata di sfuggita a me e a Niall.
Il mio patrigno ci squadrò dall’alto verso il basso.
-Così tu sei Niall- disse, interrompendo quel fastidioso silenzio.
Tutti i presenti si concentrarono su di noi.
Harry stava per scoppiare, me lo sentivo. Ancora qualche minuto e si sarebbe messo a ridere.
-S-Sì- rispose nervoso Niall.
L’uomo che avevo di fronte si sistemò meglio sulla poltrona.
-Sarò chiaro con te: prova a farla soffrire e ti pentirai di essere nato- sbottò.
-Papà non lo terrorizzare, siamo appena arrivati- intervenni.
-Giusto, immagino che sarete stanchi- disse mia madre interrompendo quel dialogo alquanto imbarazzante– e visto che si è fatto tardi potete anche andare di sopra, le camere sono pronte. Ci vediamo domani mattina, facciamo colazione insieme-
‘Che bello, non sto nella pelle’ pensai sarcastica. Ma comunque gli lanciai un’occhiata di gratitudine, se papà avesse continuato, Niall… non ci voglio pensare.
-Ok- si alzò Harry –Ma zia Millie e Annabeth?-
Sì, infatti. Sembrava tutto tranquillo, troppo tranquillo.
-Verranno domani mattina. Hanno prenotato una camera d’albergo per non creare problemi, visto che siamo in tanti- rispose mamma.
-Che peccato! Allora a domani- dissi, fingendomi dispiaciuta dalla notizia.

-Tuo padre mi odia!- mi disse, buttandosi sul letto di camera mia –Se gli sguardi di tuo padre potessero uccidere, adesso saresti vedova!-
-Niall, non siamo mica sposati- risposi sedendomi vicino a lui –E’ solo protettivo-
-Sì, ma lui è il tuo patrigno! Se lui l’ha presa così, tuo padre come farà?-
-Bahh, non ti preoccupare- lo rassicurai.
-Se avete finito di fare i piccioncini…-
-Ehi, non toccate il mio Kevin- si sentì dal corridoio.
-… noi andiamo a dormire- disse Harry.
-Cosa significa noi?- domandò Niall.
-Io e Louis- rispose mio fratello.
-Ahh, ok. Quindi io dormo con Liam e Zayn- ribattè Niall alzandosi dal letto.
-Niall, ecco vedi…- disse Liam comparendo alla porta.
-NO!- lo interruppe lui.
-Vabbè, noi andiamo a dormire- dissero tutti all’unisono e se la svignarono lasciando me e Niall soli. Nella mia stanza.

-Su, non farne una tragedia!- dissi io parlando alla porta del bagno, dove Niall ci si era rinchiuso da mezz’ora –Abbiamo già dormito insieme-
Ok, detta così anche io penserei male.
-Sì, ma non eravamo solo io e te- rispose la Niall-porta.
-Niall, per favore, vuoi uscire da quel bagno!- esclamai.
La porta di aprì.
-Amen!-
-Sì ma se domani tua madre ci svegliasse e ci vedesse insieme?- disse. Poi sgranò gli occhi nel panico più totale –E se tuo padre ci svegliasse e ci vedesse insieme?-
-Non ce la posso fare- sussurrò buttandosi sulla brandina che gli avevano portato Liam e Zayn.
Aveva architettato tutto Louis, ne sono sicura.
-Tu mi vuoi bene, vero Al? Ti prego, non farmi sbranare vivo da tuo padre, sono ancora troppo giovane!- disse.
-Vorrà dire che chiuderemo la porta a chiave- dissi girandola nella serratura –Tranquillo non c’è una copia-
Finalmente Niall riassunse una colorazione normale.
Sorrisi divertita e afferrai il pigiama.
-Vado a cambiarmi!-
-Se voi puoi farlo qui- disse malizioso –Non c’è nessun problema-
Gli scaraventai addosso le ciabatte e mi chiusi in bagno.
Ripensai a tutto quello che era successo in tre giorni.
Avevo ricevuto la lettera.
Avevo avuto il coraggio di chiedere a Niall di essere il mio finto-ragazzo.
Avevo presentato il mio finto-ragazzo ai miei genitori.
Sorrisi tra me e me rimirando il mio corpo allo specchio.
Ero snella ma purtroppo bassa così Louis usava soprannomi tipo ‘nana’, ‘scricciolo’o ‘gnomo da giardino’.
E io gli tiravo un calcio nei gioielli di famiglia.
Ok, sorvoliamo.
Mi vestii in fretta e uscii dal bagno.
-Niall senti … NIALL?!- urlai a un Niall in piedi davanti a me con indosso solo i boxer di Calvin Klain.
-Mmh- disse girandosi come se farsi trovare così fosse normale.
Certo che però è davvero … WOW.
-Scusa, avrei dovuto avvertire che uscivo- balbettai rossa in viso.
-Nahh- disse infilandosi la maglia –Cosa mi volevi dire?-
-E’? Ahh, si. Mia zia e, soprattutto, mia cugina sono molto invadenti. Quindi domani ti ritroverai una valanga di domande su di noi. Quindi bisogna organizzarci- dissi in preda all’anzia.
-Al, stai calma- ripose abbracciandomi –Ce la caveremo-
-Sì, ma Niall...-
-Tranquilla- ribattè lui.
-Ok- dissi assecondandolo e sciogliendo l’abbraccio.
Cosa non molto saggia visto che me lo ritrovai a un palmo dal naso.
Arrossimmo tutti e due e ci allontanammo di scatto.
-Allora … Buonanotte Nialler- dissi stendendomi sul letto e spegnendo la luce.
Anche al buio giurai che avesse sorriso, adorava quel soprannome.
-Notte Al-


Spazio Autrice!

Salve a tutti, popolo di Narnia.
Come sapete, il pulcino pio finalmente è schiattato, e Niall lo ha ritrovato morto.
Le prove:

 

*Quanto è dolce il nostro Horan*
Bene, ora posso dire che ho una carriera iniziata come investigatrice.
Come sapete, o non sapete (?), IERI I RACAZZI HANNO FATTO UNA TWITCAM!
E io mentre la facevano, scleravo.
Perché quando apriva la finestra mi diceva ‘riprova più tardi’.
Lo ammetto, ho bestemmiato anche in turco.
Poi mi si è aperta e mi si è bloccata sulla faccia di Niall.
Devo dire che non mi è dispiaciuto eheheh :33
Ora, dopo la telecronaca di tutto ciò che mi è accaduto, me ne vado.
Fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo con una recensioncina piccina picciotta.
Il tasto ‘recensisci’ non morde, anche perché l’ho addestrato personalmente.

Un mega bacione a tutti,
Niall’s Laugh.

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3

Passi leggeri mi riscossero dal mio sonno.
Mi rotolai nel letto, coprendomi la testa con il cuscino, ma niente.
Sembravano delle gocci cinesi.
Tac, tac, tac.
Alla fine decisi di aprire gli occhi.
La prima cosa che vidi era la mia coperta che mi copriva fino agli occhi, la seconda che in mezzo alla mia stanza c’era un ciuffo biondo. Un ciuffo volante che andava avanti e indietro.
-Niall?!- sussurrai, con la voce impastata dal sonno.
-Oh, scusa, non volevo svegliarti- disse continuando a fare su e giù per la stanza.
-Vuoi metterti a sedere?- esclamai esasperata. Mi stava dando sui nervi tutto quel passeggiare. Tra un pò avrebbe lasciato i solchi nel pavimento.
Lui obbedì.
-Mi spieghi cos'hai?-
-Gesù, Al! E se oggi i chiedono cose come ‘quando vi siete messi insieme?’ o ‘quando si è accesa la scintilla?’…  Cosa faremo?!-
-Dov’è finito Niall ‘ce la caveremo’ Horan?!- chiesi con un sorriso beffardo.
-Piccionciiiiiiiiiiini!- disse una voce squillante –Quando avete finito di fare i picci-picci la colazione è pronta!-
-Picci-picci?!- domandò un Niall alquanto perplesso.
-Dai, sbrighiamoci. Dobbiamo andare giù- dissi ridendo.
-E se ti porto a fare colazione fuori?!- chiese speranzoso.

Ero seduta in poltrona con i ragazzi, quando li sentii.
Era arrivata.
La morte.
-Robin vai ad aprire!- sentii gridare dal piano di sopra.
Niall sbiancò di nuovo.
Era incredibile la velocità con cui passava dal rosa carne al bianco.
Gli strinsi forte il braccio e lui mimò con le labbra la parola ‘Aiuto’.
Sentii dei passi.
Ok, ora ho paura anche io.
Forse Niall se n’era accorto perché fece scivolare la sua mano nella mia e me la strinse come incoraggiamento.
Una figura si stagliò davanti a noi.
-Ziaa!- esclamò Harry correndo a abbracciarla.
-emmh emmh leccaculo emmh emmh- tossii scatenando un coro di risatine.
-Ally, non vai a salutare tua zia?- domandò mia madre.
-Certo. Ciao Zia- dissi.
-Ciao cara- rispose la megera –Allora, chi  il fortunato tra questi baldi giovani?-
tra questi baldi giovani dissi facendole il verso.
Niall si alzò titubante –Credo di essere io-
-Ottima scelta, cara-
Arrossimmo furiosamente entrambi.
-Millie Styles, piacere- disse allungando la mano.
-Niall Horan, piacere mio- rispose lui stringendola.
-Annabeth, che modo è questo. Vieni subito qua!- disse mia zia rivolgendosi al muro.
Entrò una figura esile.
-Annabeth Jackson- disse guardando attentamente tutti e cinque.
-Niall…-
-Si, so chi sei, chi non lo saprebbe. Non si fa altro che parlare di voi- lo interruppe mia cugina.
A volte mi vergogno del fatto che io e lei abbiamo lo stesso sangue, quasi.
-Allora, cari, quando vi siete fidanzati?-
Tatatadaaaaaaaaaaaaaan!
L’ora della mia fine è vicina.
-Dalla fine del nostro tour- disse Louis.
Mi girai verso di lui. Non ci potevo credere. Louis mi ha appena parato il fondoschiena!
LOUIS FOR PRESIDENT!
-Ohh- disse mia zia con un’espressione assorta –E, dimmi Niall, come ti sei dichiarato?-
-Emmh… Bèh ecco… -balbettò –Sapete, in realtà è Allyson che adora raccontare questa storia- disse girandosi verso di me –Vero tesoro?-
Non ci potevo credere.
Me la stà facendo pagare!
-Certo- risposi.
E adesso?
-Si, allora … Da dove cominciare il emmh racconto … Avevano appena concluso il loro concerto di fine tour e io stavo in albergo quando sento qualcuno bussare. Era Niall- iniziai –Sapevo che voleva chiedermelo, così gli diedi delle ‘punzecchiate’ qua e là perché sapevo che non aveva il fegato di chiedermleo …-
-In realtà era perché avevo paura che mi dicesse di no- intervenì Niall.
-… Così mi portò fuori verso il parco dinanzi all’Hotel. C’erano petali di fiori da tutte le parti…-
-Ero stato lì prima di rientrare per riflettere-
-… Quando si girò verso di me, cercava di ricacciare indietro i singhiozzi e le lacrime…-
-Sono allergico ai pollini-
-… Mi disse tutto ciò che provava per me e mentre lo diceva le lacrime che aveva cercando di nascondere presero il sopravvento, così si inginocchiò…-
-Ero stanco per il concerto-
-… E mi chiese…-
- Così le ho chiesto “Vuoi essere la mia ragazza?” e lei ha risposto “Eccome!”, finito! –
Sorrisi soddisfatta.
- Ohh, Nialler, come sei sensibile - disse Louis.
Niall gli lanciò un’occhiataccia.
-Una storia davvero avvincente!- rispose la zia.
-Allora, Millie, vuole un thè?!- domandò mia madre.
-Te ne sarei grata, Anne- disse mia zia alzandosi dal divano e dirigendosi verso la cucina.
Te ne sarei grata pensai ‘Siamo nel ventunesimo secolo, cavolo!’
Mi girai verso Louis che guadava pensieroso la finestra.
-Grazie per prima! Ci hai salvati-
-Perché Allyson vi ha salvati?!- disse una voce familiare alle mie spalle.
Porca carota, ANNABETH.
Mi ero completamente scordata di lei!
-ohh, emmh … perché eravamo troppo … nervosi per rispondere. Sai, non ho mai … presentato Niall come il mio … ragazzo a mamma e papà-
-mmmh- rispose pensierosa –Sai, sembrava quasi che tu stia fingendo-
-Annabeth- iniziai calma –mi sembra una cosa ridicola. Come posso mentire alla mia famiglia?!-
-Ohh, non ho detto che sai fingendo. Ho detto che sembra- ribattè.
La maledissi mentalmente per le cose che mi faceva dire. E anche perché esisteva, ma questo lo facevo ogni volta che la vedevo.
-Quindi se state insieme vi sarete baciati, immagino- riprese con quel sorriso malefico che conoscevo troppo bene. E che non augurava niente di buono.
-Certo- rispondemmo all’unisono.
-Quindi per voi non sarà un problema se io vi chiedo di farlo qui. Davanti a me-disse.
-Sì, è un problema- esclamai, improvvisamente nervosa. Avevo il cuore a mille.
Ma che mi succedeva?!
-Sarebbe?!-
-Ci sono i suoi genitori!-
Niall.
Sia ringraziato il cielo.
-Se ne occuperanno loro- ribattè indicando il resto della band –A meno che tutti questi problemi confermino ciò che ho detto. Cioè che voi non state veramente insieme-
-Vuoi che ci diamo un bacio? Ok!- sbottai.
Piccola pezza di sterco!’
Presi Niall per il colletto della sua polo bianca e lo avvicinai a me stampandogli un bacio leggero sulle labbra.
-Questo non è un bacio!- si lamentò Harry.
-Già!- concordò Liam.
Liam.
L’unico che non mi sarei mai aspettata che parlasse.
Il mio angelo Liam.
Mi riavvicinai a l’irlandese e poi…
Badabuuum!
Nel mio stomaco successe il finimondo.
Non erano le famose ‘farfalle’ era più che altro un tornado. Un tornado che improvvisamente si formava nel mio stomaco.
Non so come descrivere questa sensazione. Non l’ho mai provata fin’ora.
Mi allontanai delicatamente, lasciando la presa sul suo colletto.
Sorrisi imbarazzata mentre mi giravo con aria di sfida verso Annabeth. La ragazza si era girata indispettita verso la finestra e guardava il suo telefono.
Poi voltai verso i ragazzi che si stavano pisciando sotto dalle risate.
Tranne Harry.
Lui era un misto di emozioni che il suo viso lasciava trasparire.
Forse nella sua mente perversa stava architettando un modo per uccidere Niall.
Come Louis, aveva messo ben in chiaro il fatto che nessuno di loro avrebbe mai dovuto toccarmi.
Rientrò in salotto mia madre, seguita da zia Millie, con un vassoio.
-Thè!?-


Spazio Autrice!

Perdonaaaaaaaaaaaaatemi!
So che mi vorrete uccidere, ma da me la scuola è iniziata all’inizio di settembre e non ho avuto tempo!
Spero che d’ora in poi aggiornerò più frequentemente, ma non prometto niente. Ci provo, ecco.
Allora, lasciando perdere ciò.
SAPETE CHE GIORNO E’ OGGI?! Ma dico, LO SAPETE?!
Uno, due, tre.
TANTI AUGURI A TE! TANTI AUGURI A TE! TANTI AUGURI A (mio marito) NIALL! TANTI AUGURI A TE!
Cioè, diciannove anni. Diciannove anni fà, Maura metteva al mondo la persona più importante della mia vita.
Mi sento così piccola D:
Ecco perché non mi piace quando loro compiono gli anni.
Diventano sempre più grandi mentre la mia speranza di sposarli si fa sempre più piccola.
Fuck, tanto non succederà lo stesso!
SO, ringrazio coloro che mi seguono ancora sebbene aggiorni un capitolo ogni passata di papa (?)
ma se voi lasciaste più recensioni forse aggiornerei prima perché so che c’è qualcuno che si caga la mia storia!
Sapete com’è!
SO *di nuovo* vi lascio con questa figherrima foto del nostro figherrimo Horan (?)

 Un bacione!

-Niall’s Laugh.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4

Ero distesa sul letto con un libro nelle mani, immersa nel mio mondo.
Per quanto possa risultare strano, sono una grande lettrice. Ho un’intera parete, a Londra, piena di libri.
Per me leggere è come staccarmi per un attimo dalla realtà.
Non che io creda nel ‘per sempre felici e contenti’ ma mi piace pensare che alla fine tutto si aggiusta.
Come se nella vita bastasse andare direttamente alla fine del libro trovando i problemi risolti.
-E’ interessante?-
Ero talmente assorta nel libro che non mi accorsi l’arrivo di Niall, che ora stava seduto accanto a me.
-Sì- risposi assente.
-Che libro è?-
-‘Shadowhunters città di vetro’- dissi girandomi verso di lui che aveva, mi accorsi, un’espressione interrogativa –Non mi aspetto che tu lo conosca. Non lo conosce quasi nessuno. E poi tu sei Niall Horan. L’unico libro che avrai letto in diciannove anni sarà ‘Impariamo l’ABC’-
-Come sei perfida quando ti ci metti- esclamò con un sorriso alla Horan impresso sulle labbra.
Rimasi a guardare le sue iridi azzurre, così limpide e pure che pensai di annegare in tutto quel blu.
Almeno morirei felice’ pensai.
Ma, aspetta un attimo! Mi ero impazzita.
Cosa diavolo penso!
-Ally puoi andare a fare la spesa per cena? Semmai fatti accompagnare da Niall- urlò mia madre al piano inferiore.
-Allora, ti và se ci andiamo insieme?-
Mi riscossi dai miei pensieri e guardai interrogativa il ragazzo di fronte a me.
-Terra chiama Al!-
-umh?! Ohh, si, certo- risposi.

-Allora, ricapitolando. Patate?-
-Ci sono-
-Carote?-
-Ci sono-
-Carn…-
-Al, è la quattrocentesima volta che ricontrolliamo la lista!- disse esasperato Niall, che per l’occasione sfoggiava un paio di occhialoni e un cappello che gli coprivano interamente il viso.
L’unico problema consisteva nel fatto che era buffo. E che ogni volta che gli parlavo dovevo trattenermi dallo scoppiargli a ridere in faccia.
-Era giusto per controllare- ribattei pronta.
-Andiamocene và, mi sono stufato. Non mi hai nemmeno preso una confezione di biscotti!-
-Ma Niall ai preso cinque confezioni di patatine, tre di pop corn e un pacco di noccioline!-
-Appunto!-
-Sei senza speranza- conclusi, spingendo il carrello verso le casse.
Finalmente, dopo dieci minuti buoni di fila, arrivò il nostro turno.
Dico ‘finalmente’ perché Niall non smise un attimo di frignare sul fatto che io non avevo preso quei dannati biscotti.
Era peggio di un bambino di due anni quando ci si metteva.
-Sono cinquanta sterline e venti- disse la cassiera.
Stavo per tirar fuori il portafoglio ma Niall mi bloccò.
-Pago io-
-Oh, Niall. Non devi…-
-Ecco a lei- e tirò fuori il denaro.
Mi limitai a sussurrargli un ‘grazie’, presi le buste e ci incamminammo verso casa.
Mentre chiacchieravamo sul sapore della birra irlandese, passammo davanti a un’edicola.
E fu lì che lo vidi.
Un giornale. Quel giornale.
-N-Niall- lo chiamai in preda all’ansia –Niall, guarda lì-
Il sorriso che pochi secondi prima illuminava il suo viso si spense improvvisamente.
-Merda!- esclamò avvicinandosi al pezzo di carta in bella mostra nella vetrinetta. Ma nell’azione gli scivolarono gli occhiali, lasciando scoperto il viso del ragazzo irlandese più famoso al mondo.
-Niall, dimmi che non è quello che penso io-
-Al, vieni-
Mi accucciai vicino a lui e rimasi scioccata.
Niall ed io eravamo sulla copertina di ‘The Times’*.
Niall ed io eravamo sulla copertina del giornale nazionale mentre ci baciavamo
Lessi di sfuggita il titolo:
 ‘Nuova fiamma per l’irlandese dei One Direction’.


Spazio Autrice!

SCIAAAAO BELE!
Come vi và?!
Qui tutto bene, sono gasata perché su un esercizio di inglese dove bisognava fingersi di essere famosi ho scritto che mio marito è Niall Horan.
Muahahahahahahah.

Ok, come sapete, il mio lato investigatore (?) colpisce ancora.
Avete capito bene cari, ha fatto BUUUUUUM, come la McGrannit.
Ed ho scoperto come Niall faccia a saltare così in alto:
 http://www.youtube.com/watch?v=ViXo_CNq024&feature=related
Un applauso a me *clapclapclapclap*
E’ proprio vero che Red Bul ti mette le aaaaaali!

Tornando agli argomenti seri, in questo e nel prossimo, i capitoli non seguiranno molto il film, perché qui parliamo di Niall Horan e dei One Direction e le cose non possono essere troppo tranquille.
Ma vi assicuro che poi tornerò sulla retta via (?)
 
Poooi, l’* che ho messo nel testo è perché esiste anche a Londra il Time, non solo a New York.

Beeeeeeeeene, ora me ne vò.
Aggiornerò presto, ma voi lasciatemi un pò di recensioncine piccine picciotte, ho capito che il 3 è il numero perfetto, ma visto che la mia storia non è perfetta ha bisogno di più recensioni *ragionamenti contorti*

Un abbraccio,
Niall’s Laugh. 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


SPAZIO AUTRICE

SONO TORNAAAAAATA! A CHI SONO MANCATA?! *voce alla London Tipton*  
Si, I’M BAAAAAAAAACK.
Scusate se vi ho abbandonato così, lasciandovi per un mese e passa, senza la nostra Allyson e il nostro Niall.
Ma dovete sapere che io non ho voglia d fare niente D:
Però non volevo deludervi così tanto, e mi sono messa a scrivere il capitolo in fretta e furia ieri sera.
Che dire del capitolo, ho cercato di farlo più lungo possibile per farmi perdonare.
Avvertimento: Se siete contro-Perrie, per favore, almeno qui, non la insultate.
E poi…
Poi ci sono Liam e Danielle.
La mia Dani D:
Mi è preso un colpo quando ho scoperto che si sono lasciati.
La mia Dani.
Come li amavo, quei due. *le viene da piangere*
Scusate, ma Liam e Danielle cosa centrano!? MISSSSSSSSSSSHTERO.
Bene, ora me ne vò e vi lascio con il capitolo. Fatemi sapere come vi sembra con una recensioncina ina ina.

Un bacio,
Niall’s Laugh.
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Capitolo 5

A  chiHazza_  , per fargli dimenticare chimica e perchè continua nonostante tutto a credere in me. Grazie tesoro.
 



Le mie gambe cedettero per lo shock. Mi ritrovai in ginocchio davanti all’entrata dell’edicola, il pensiero fisso sull’immagine di me e Niall.
-N-Niall- balbettai.
Non sapevo cosa dirgli. Solo un pensiero occupava la mia mente: ‘Chi?’
Improvvisamente mi alzai ed entrai nell’edicola, intenzionata a scoprire chi poteva averci fatto una cosa del genere.
Nessuno di loro ci avrebbe mai traditi, di questo ne ero sicura.
Afferrai il giornale e iniziai a leggere.
Niall Horan, conosciuto in tutto il mondo come membro dei One Direction, è stato avvistato di recente nella piccola cittadina di Holmes Chapel, dove, secondo le fonti, era andato insieme alla band a trascorrere un week-end dalla famiglia Styles.
Sempre secondo le fonti, si dice che il giovane si stato visto con una ragazza. In molti pensano che la misteriosa ragazza che ha rubato il cuore al nostro irlandese sia la sorella di Harry, Allyson Styles.
Sono già iniziati le discussioni tra le fan, che si chiedono come gli Styles abbiano preso la notizia e come sia scoccata la scintilla tra i due ragazzi, visto che è ormai risaputo il fatto che Harry ha sempre messo in chiaro che le relazioni tra sua sorella e gli altri membri della band erano proibite…

-Al, andiamo- ordinò secco il biondo prendendomi per il braccio e trascinandomi via.
-Aspetta, fammi finire- mi opposi.
-Andiamo- ripetè.
Presi riluttante le buste della spesa.
-Al, aspetta- mi fermò. Si tolse il giubbetto e me lo porse. –Mettilo, e tira su il cappuccio-
Lo guardai interrogativo. –Niall, non vedo paparazzi qui. E poi così congelerai-
-Fidati, ci sono. Mettilo-
Il suo tono di voce mi spaventava, non l’avevo mai visto così serio e preoccupato.
Il mio Horan, il ragazzo che è sempre sorridente e spensierato, si è trasformato nel suo opposto.
Feci come mi aveva detto e mi infilai il cappotto, stando ben attenta a nascondere bene il viso con il cappuccio.
Non so perché, ma mi ritrovai ad odiare tutta quella gente che vive solo di gossip, quella che perseguita con videocamere e registratori ragazzi come lui perché in cerca di qualche scoop.
La gente che, con solo una foto, poteva far diventare il ragazzo più dolce del mondo, in una statua di ghiaccio.
Lo guardai negli occhi. Quegli occhi che di solito racchiudono le onde di un mare in tempesta erano calmi, troppo calmi.
Anche il mare si era ghiacciato.

Appena tornammo a casa, ne discutemmo con gli altri.
Passammo l’intera mattinata a rimuginarci sopra, chiedendoci chi poteva aver scattato la foto, e soprattutto, come faceva a sapere che i One Direction avrebbero soggiornato a casa nostra.
Malgrado tutti i nostri sforzi, non tirammo fuori un ragno dal buco.
Quindi, salii in camera con Niall e mi sdraiai sul letto, guardando il biondo mentre sistemava i suoi vestiti.
-Niall- lo chiamai.
-mmh?!- rispose, alzando la testa dalla valigia.
-Mi dispiace-
-Non è colpa tua-
-Certo che è colpa mia! Se non ti avessi chiesto di fingerti il mio ragazzo tutto questo non sarebbe successo. So quanto odi essere il centro dei gossip del momento-
-Al, tu me l’avrai chiesto, ma io ho accettato. Quindi la colpa non è di nessuno. Per adesso continueremo a stare insieme, poi troveremo una scusa e ci lasceremo- concluse, con una nota di tristezza nella voce che mi sorprese –E comunque io ho fame-
-Vai sotto, dovrebbe esserci Harry- risposi e lo seguii con lo sguardo mentre si alzava e usciva dalla stanza chiudendosi la porta.
Rimasi a fissare il soffitto, poi sentii qualcosa vibrare.
Una, due, tre volte.
Mi alzai cercando di capire da dove provenisse il suono, e mi ritrovai davanti al giubbetto di Niall, dove c’era il mio telefono, che continuava a vibrare come se fosse indemoniato.
Strano, non mi ricordavo di averlo messo lì.
Con cautela, presi tra le mani l’IPhone bianco che mi aveva regalato Harry, lo sbloccai e mi ritrovai davanti a milioni di notifiche di Twitter.
Iniziai a leggere messaggi dove mi insultavano, mi criticavano, mi minacciavano di morte.
Oddio, e tu saresti la sorella di Harry?! AHAHAH, povero il mio Styles, cosa si è dovuto subire
Niall si è messo con te solo perché gli facevi pena
Se non lo lasci, non sarò l’unica che verrà a cercarti. Consideralo un avvertimento
Sei solo una puttana
Lascialo e nessuno ti farà del male
E questi sono i tweet più ‘dolci’ che ho letto.
Rimasi l’intero pomeriggio a leggere quei messaggi, e mi ritrovai a pensare a Perrie.
Ho sempre adorato le Little Mix, non ho mai perso una puntata di X-Factor.
Mi sedevo davanti al divano con i ragazzi, e cercavamo di indovinare cosa avrebbero detto i giudici sull’esibizioni dei concorrenti.
Poi tra Zayn e lei si è accesa la scintilla, e, una sera, la portò a casa per farcela conoscere.
Ripensai a quella sera.
Ripensai al suo sguardo, che brillava di pura gioia. Ripensai alle sue battute che mi avevano fatto morire dal ridere, a come abbiamo parlato tutto il tempo. Ripensai a come era semplice, semplice e bella.
E a come delle ragazze, della fan, delle directioners l’abbiano obbligata a cancellarsi da Twitter per tutte le minacce di morte che gli inviavano.
Niall si è messo con te solo perché gli facevi pena
Sei solo una puttana
Tremante, mi avvicinai alla finestra e chiusi le tende, poi mi sdraiai sul letto e piansi.
Piansi fin quando Niall non tornò subito e mi vide, i capelli arruffati, gli occhi rossi,il viso bagnato di lacrime.
-Al…- iniziò ma poi si accorse del telefono, che continuava a vibrare e, con due falcate, lo prese –Hai letto- disse. Non era una domanda, era un’affermazione.
Annuii con la testa.
Lentamente si sedette sul letto e mi abbracciò.
E io piansi di nuovo, mentre lui mi stringeva protettivo.
-Non pensarci- mi sussurrò dolcemente –So cosa si prova. Mi insultano continuamente. Mi dicono che sono brutto, che ho i denti storti, che non so cantare, che non merito di stare nei One Direction. Ma se credono che così io lasci tutto e me ne ritorni in Mullingar si sbagliano. Io con i ragazzi ho trovato la mia famiglia. Ho trovato i miei migliori amici. E ho trovato te- disse guardandomi. –La gente critica le persone che sembrano indifese e vulnerabili. Ma, grazie a loro, sono diventato più forte. Ci si abitua a tutto. E alla fine, capisci che solo ignorando quello che la gente dice su di te ti sentirai meglio-
-You don’t know you’re beautiful, but that’s what makes you beautiful- cantai trai singhiozzi.
Lui rise e sciolse l’abbraccio.
-Dai, vieni- e mi fece alzare, per poi sollevare le coperte e farmi stendere sul letto. –Ora dormi- e mi baciò sulla fronte.
-Niall, ti prego, rimani qui- gli chiesi, facendogli posto sul letto. –Ti prego-
Lui mi guardò inizialmente stupito dalla mia richiesta ma poi si stese vicino a me e mi abbracciò.
Rimanemmo in silenzio per ore, forse, ma io non riuscivo a dormire. Era come se avessi un peso sul petto, qualcosa che impediva a Morfeo di prendermi e portarmi nel mondo dei sogni.
-Nialler, ti voglio bene- sussurrai, sapendo che quelle parole sarebbero state portate via dal vento.
La sensazione si alleviò e, piano piano, davanti ai miei occhi scesero le tenebre.
Ma feci in tempo a sentirlo.
L’aveva detto talmente piano che feci fatica a distinguere le parole, ma mi ritrovai a sorridere.
-Anche io, Al, tanto-

-Oddio, Harry li ammazzerà-
-Ne sono certo-
-Guarda come sono carini, i piccioncini-
-LIAAM! Non fare entrare Harry-
-Perché non dovrebbe farmi entrare?!-
Silenzio.
Per un momento pensai che fosse solo un sogno.
-ALLYSON STYLES!-
Ok, forse non era esattamente un sogno.
-mmh?!- risposi, aprendo lentamente gli occhi, e trovandomi davanti quattro ragazzi abbastanza fighi in pigiama. –Che cosa c’è?-
-Che cosa c’è?!- urlò scettico mio fratello facendomi il verso. –Che cosa c’è?!-
-Harry, ormai hai una certa età, se non ti calmi ti verrà un infarto.- disse Niall, vicino a me.
Apettate un attimo.
Niall.
Vicino a me.
-E tu cosa ci fai qui?!- gridai.
-Abbiamo fatto sesso selvaggio tutta la notte- rispose annoiato il biondo.
-COOOOSA?!- urlai, alzando le coperte e controllando se i miei vestiti c’erano ancora.
Sospiro di sollievo.
-Non sei molto perspicace la mattina, vero Al?!- mi chiese.
Di colpo ricordai tutto.
-Ohh- mi limitai a dire.
-Sentite, dovreste andare a vestirvi, Anne ha invitato tutti i vostri parenti per fargli conoscere Niall- disse Liam.
Credo che per un attimo il mio cuore abbia smesso di battere. Cascai a peso morto sul letto.
'Perfetto' pensai. 'La gente mi minaccia di morte e mamma invita i parenti a pranzo. Cosa vuoi più dalla vita?!'
Un Lucano!
Vabbèh, tornando a noi...
I ragazzi lasciarono la camera sghignazzando, trascinando per un braccio Harry che era bianco come un cencio.
Mi alzai e scesi le scale, diretta verso la cucina. Presi due biscotti e aprii la porta, prendendo i giornali.
La notizia del fidanzamento di Niall era in prima pagina, e anche la foto era la stessa.
La osservai meglio.
Sentii i piccoli ingranaggi del mio cervello mettersi in moto.
Io e Niall ci siamo baciati solo una volta. In soggiorno.
Controllai sull’immagine. Riconobbi le poltrone, i quadri appesi alla parete, il camino.
Io e Niall ci siamo baciati solo una volta. In soggiorno. Davanti a…
-Annabeth- sussurrai a senti stretti.
 

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6

Ero distesa sul letto a guardare il soffitto.
C’era una notizia buona e una cattiva.
La buona era che il pranzo era finito presto, senza tante domande, le vacanze erano quasi terminate, l’anno nuovo era iniziato bene (o quasi) e nessuna nuova foto era entrata in circolazione.
La cattiva era che dovevo ancora dire a i ragazzi di Annabeth.
Quando sono risalita in camera dopo aver preso i giornali, avevo deciso che sarei andata a cercarla per incolparla e per chiarire tutto, ma quando ho sentito la sua voce fuori dalla finestra ho cambiato idea.
Mi ero auto convinta che non ero scesa per non rovinare la permanenza ai ragazzi, ma il motivo era un altro, e per quanto facessi di tutto per ignorarlo, ne ero consapevole.
A una parte di me faceva piacere che gli altri sapessero del mio fidanzamento con Niall,sebbene tutto questo sia una farsa.
Ed era proprio questo che mi spaventava.
Dovevo di chiarirmi le idee.
E, da quanto mi ricordi, ogni volta che ne avevo bisogno cercavo sempre lui. Harry.
Uscii e mi diressi verso la sua camera. Spalancai la porta senza bussare e mi ritrovai davanti Liam.
-ehii, papà!- lo salutai.
-Quando la finirete i chiamarmi papà? Mi fa sembrare vecchio- protestò.
-Papino?-
-No-
-Papone?-
-No!-
-Papotto potto?-
-Papà andrà benissimo- concluse con un sorriso esasperato.
-Lo sapevo- risposi con un sorriso a trentadue denti. –Senti, che hai visto Harry?- chiesi.
-Credo sia uscito con Niall … Sai, ha chiamato Paul … Per la foto- e mi rivolse uno sguardo imbarazzato e preoccupato. –Anche se non ne abbiamo viste altre, ormai tutti sanno di voi. I paparazzi vi perseguiteranno. Si devono inventare qualcosa, quando tutto questo finirà. Inventeranno le peggior cose e metteranno in giro le notizie più impensabili-
-Ahh- riuscii a dire.


Lo dovevo fare, dovevo parlare con Annabeth.
Bisognava dare un taglio netto a tutta questa storia.
Uscii di casa in fretta e furia e mi diressi verso l’albergo dove alloggiavano temporaneamente.
-Salve, vorrei le chiavi della stanza a nome Styles- dissi al ragazzo della reception.
-Tu sei…-
-Sua figlia. Ho dimenticato il numero, mi spiace- risposi pronta.
-Camera 84- e mi porse le chiavi.
-Grazie- dissi afferrandole.
Presi l’ascensore e spinsi il bottone del secondo piano con un nodo che mi chiudeva lo stomaco.
Quando raggiunsi la camera il nervosismo si era impossessato di me.
Ma mi imposi di tirare su la mano e bussare.
-Sii?- sentii da dentro.
-Sono Allyson-
La porta si aprì, dietro c’era lei. Il nodo si strinse ancora di più.
-Dobbiamo parlare-
-Accomodati-
Entrai e mi guardai intorno. Tipico della zia, hotel cinque stelle, camera di lusso. Intravidi dalla porta aperta quella che doveva essere una vasca idromassaggio.
Mia zia sapeva bene come buttare i soldi.
Sbuffai alla vista di tutti quei fronzoli. Io avevo dormito per settimane dentro un tour bus con cinque maschi che, nei giorni no, puzzavano peggio di una squadra di rugby messa a rotolare nella merda.
Sorvoliamo.
-Perché l’hai fatto?- non sapevo da dove cominciare, così andai dritta al punto.
-Fatto cosa?- rispose con quella finta aria da angelo.
-Sai benissimo cosa-
-Ti riferisci a questa- disse prendendo il cellulare e mostrandomi la foto.
Aveva anche il coraggio di farmela vedere?!
-Esattamente- e sfoderai il sorriso più falso di tutta la mia vita.
-Bahh, così-
-Non voglio discutere, voglio solo sapere come hai potuto tradire me, Harry e i ragazzi vendendo quelle foto-
Rise.
Che caaaaaspita ha da ridere, mishhhhtero.
-Proprio non ci arrivi, vero? Ho sempre detto che la tua intelligenza era inferiore alla media. Ok, ti darò degli indizi- borbottò, parlando più a se stessa che a me. –Tu sei una Styles, più precisamente, la sorella di Harry Styles. Tuo fratello è uno dei ragazzi più famosi della storia, e tu sei sua sorella. Tutti sanno chi è lui, e automaticamente tutti sanno chi sei tu. Perché? Perché non potevo essere io? Perché tu hai questa fortuna, che non meriti di avere?-
-In poche parole stai dicendo di essere gelosa di … me?!- domandai incredula.
-Sì- rispose semplicemente. –Tu non ti meriti tutto questo. So quanto soffri per qualsiasi cosa, e non guardarmi con quell’espressione, dopo tutti questi anni qualcosa su di te la so. Comunque –disse riprendendo il discorso. –Ho scattato quella foto perché tu sei stata così stupida da baciarti davanti a me e i tuoi amichetti erano troppo impegnati a sghignazzare per prestarmi attenzione. Ho mandato quella foto al Times, il giorno dopo era in prima pagina. E ora ho questa foto-
Mi passò il telefono con un ghigno soddisfatto. Sul display un’altra immagine, la guardai attentamente.
Io e Niall eravamo abbracciati e stavamo dormendo nel mio letto.
Era leggermente sfocata, ma si capiva chiaramente che eravamo noi due.
Sbiancai di colpo.
-Sì, la qualità non è delle migliori. Ne avrei scattata un’altra, se solo quei quattro cafoni non fossero venuti a svegliarvi-
La guardai allibita. Capisco che non siamo la personificazione dell’amore tra cugine, so che l’ho criticata svariate volte, ma non pensavo che fosse capace di tanto.
-Lo so, sei senza parole- disse sempre con quel sorrisetto sul volto.
-E sai perché? So che il nostro rapporto non è dei migliore, ma … Mi fa uno strano effetto ammetterlo, ma è così … Siamo cugine Beth, e io ti voglio bene-
Solo dopo mi resi conto di averla chiamata Beth.
Mi misi una mano sulla bocca, mentre guardavo il ghigno deformarsi e gli occhi farsi lucidi sul suo viso.
C’è stato un breve periodo, tra i tre e i cinque anni, dove io e Annabeth eravamo amiche. Non mi ricordo quasi niente, solo che io e suo padre, prima che morisse, la chiamavamo sempre Beth.
La nostra Beth.
Fu solo un attimo, perché quando ricominciò a parlare la sua espressione ritornò quella di sempre.
-Ora ascoltami bene. Se non farai quello che ti dico, questa foto circolerà in ogni parte del globo.. Sai, ho sentito che quelle schifose fan sanno essere molto convincenti: quello che dicono lo fanno. Non te lo ripeterò un’altra volta. A meno che non muori dall’idea di sentirti chiamare ‘’puttana’’ e di ricevere minacce di morte ancora per molto tempo, ti consiglio di fare come ti dico-
 


Spazio autrice.

Eccomi qui.
Questo capitolo, sinceramente, non è dei migliori, ma vi basta sapere che ho scritto quattro versioni diverse e capirete che stavo impazzendo.
Quindi vi posto questo, perché è il più decente [pesate come sono venuti fuori gli altri D:]
Credo che il prossimo sarà  l’ultimo o il penultimo capitolo.
Probabilmente l’ultimo.
Ma ho già in mente diverse storie, quindi non vi libererete presto di me.
Io tornerò a occupare i vostri sogni (?)
So, ho solo una cosa da dire su questo capitolo, a parte che è brutto, ODIO ANNABETH.
E’ una cosa strana poi, visto che l’ho partorita (?) io.
E amo Niall, ma quello è scontato.
Con amo Liam, Louis, Harry e Zayn.
E PAUL.

Parlando di cose serie, siete riuscite a trovare il biglietto?!
IO ZIIIII *-*
Aww, non vedo l’ora, ho anche visto un’intervista dove dicono che forse canteranno una canzone in italiano… Spero proprio che lo facciano.

Bene, io me ne vò!
Vi voglio un mondo di bene, ricordatevelo.
E non iniziate a dire che non ci conosciamo bla bla bla. NON IMPORTA.
Io vi voglio bene, ok? Ok.
Un bacione,
Niall’s Laugh.
 
p.s. Se qualcuna di voi legge il magnifigherrimo libro conosciuto dai mondani come Shadowhunters, ho scritto una one-shot su Magnus e Alec:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1363992
Sappiate che se l’avete letto (il libro) vi voglio ancora più bene ewe
 

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