Vacanze ai Mountain studios

di Jess Bess
(/viewuser.php?uid=255610)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** pronti, partenza.......via!! ***
Capitolo 2: *** E se gli piacessi? ***
Capitolo 3: *** L'incertezza dell'amore ***
Capitolo 4: *** Notte pazza a Montreaux ***
Capitolo 5: *** La notte più bella della mia vita ***
Capitolo 6: *** L'arrivo di Brian e Freddie ***



Capitolo 1
*** pronti, partenza.......via!! ***


1. Pronti, partenza.... via!

 "Ma sei proprio sicura di voler venire??" Le chiedevo perplesso. "Stai tranquillo, ormai non sono più una bambina, non ho bisogno che mio fratello mi accompagni sempre dovunque io vada" rispose lei con grande sicurezza. "Beh non è quello che mi preoccupa, ti conosco, lo so che te la sai cavare anche senza di lui" gli dissi io arrossendo leggermente "Ma non pensi che potrai mancare a Fred?" le chiesi:"No, stai tranquillo, Freddie è impegnato con Roy e Peter per quel nuovo album e poi, male che vada, c'è sempre lì Mary a fargli compagnia". "Va bene se sei sicura a me sta bene, poi se devo essere sincero sono felice che venga anche tu" le confessai guardandola dolcemente. "Ehi ma dove è finito Roger?? é da più di un quarto d'ora che siamo davanti a casa sua ad aspettarlo!!" mi chiese lei, preoccupata. "Uhm non lo so. Mi aveva detto che si sarebbe fatto trovare fuori casa alle 08:00 in punto" le risposi io. Avevo appena finito la frase, quando la porta dell'immensa casa si aprì e ne uscì fuori Roger con due borse in mano e..... No aspettate un attimo aveva un altro bagaglio!!! Era Domenique, che dalla disperazione si era aggrappata ai fianchi del suo amato, pur di non lasciarlo partire senza di lei. Roger, stufo di portarsi dietro la ragazza, posò i bagagli, se la tolse dai fianchi e la strinse a sè dandogli un appassionato bacio sulle rosee labbra della ragazza. "Aww ma non sono carini?!!" sussurrò Jess, cercando di non farsi sentire dagli innamorati:"Già sono proprio una bella coppia quei due" dissi io sorridendole. "Eh già........ però il tempo è denaro, quindi mi sento costretta a interrompere questo momento affettuoso" e così dicendo si allungo verso di me e cominciò a suonare il clacson ripetutamente. "Romeo muovi quelle gambette che se nò faremo tardi per il volo!!!" Urlò lei facendo scatenare l'ira di tutti e due, che infatti cominciarono a guardarla con uno sguardo omicida. Poi Roger si decise a raggiungerci alla macchina. "Grazie tante Jess per aver rovinato un momento perfetto!!!" sbraitò Roger salendo in macchina. "Si certo mi dovresti ringraziare, almeno ora Domenique non sarà più triste per te che parti e penserà ad un modo per farmela pagare" disse la ragazza sghignazzando dalla cattiveria:"Poi non ho voglia di ritardare per colpa tua, Siamo già in ritardo di 15 minuti e lo sai bene anche tu che è stato difficile trovare questi biglietti per Montreaux il 15 di luglio" aggiunse lei, leggermente scocciata. "Ma di che ti preoccupi, io sono Roger Meddows Taylor e lui è John Richard Deacon, ci troverebbero un posto anche al costo di buttare fuori tre passeggeri dal volo e poi non è colpa mia è Domenique che non voleva lasciarmi andare!!" ribattè lui. "Su dai ragazzi non litigate già di prima mattina" mi intromisi io per farli smettere:"Va bene la smetto, ma solo perchè me lo chiedi tu Johnny" disse Jess addolcendo leggermente la voce. Così proseguimmo verso l'areoporto, silenziosamente senza pronunciare alcuna parola.








Il Chek-in fù abbastanza veloce e in breve tempo ci ritrovammo sull'aereo. Decisi di sedermi vicino a Jess, così avrei avuto qualcuno con cui conversare per il resto del viaggio, ma appena seduto la voce stridula di Roger mi fece sobbalzare dal mio posto:"Ah grazie al cavolo voi ve ne state belli belli vicini, e io come un povero scemo da solo!!!". "oh uffa Clarissa di che ti lamenti? Preferiresti stare vicino a me per tutto il viaggio??" lo sfidò Jess. "Va bene sei riuscita a convincermi, preferisco mille volte stare da solo che stare di fianco a te che continui a lamentarti!!" disse lui allontanandosi come una ragazzina vanitosa dopo aver appena colpito verbalmente una secchiona.
"Ahahahah perchè Clarissa??" le chiesi divertito."Non so era il primo nome che mi era passato per la mente" mi rispose ridendo con me. 
Il viaggio non fù molto pesante, conversai con Jess per la maggior parte del tempo oppure la fissavo mentre disegnava. Adoravo quella ragazza, era inspiegabilmente bella ed era anche interessante, mi piaceva parlare con lei e parlavamo sempre di cose intelligenti, come la pittura, la musica, oppure approfittava della mia ampia conoscenza dell'elettronica per farmi domande su qualunque oggetto elettrico, era praticamente un pozzo senza fondo.Era con quelle innumerevoli chiacchierate che mi ero convinto che lei non era come tutte le altre ragazze, era speciale, infatti divenimmo subito amici stretti, forse eravamo anche più inseparabili di lei e Fred, il suo fratello maggiore.Un'altra cosa che mi piaceva era quando disegnava, era bravissima Dio le aveva donato delle mani fatate e lei non poteva fare a meno di prendere un foglio, impugnare una matita e cominciare a ritrarre qualunque cosa avesse davanti o qualsiasi cosa avesse in testa, compreso me ed il resto della band, aveva sicuramente ereditato dal fratello. Molte volte gli chiesi perchè non avesse mai frequentato un liceo artistico e lei mi rispondeva sempre allo stesso modo -Non potevo permettermelo, non ero così sicura del mio talento come Fred, quindi decisi che sarebbe stato più saggio frequentare un'accademia di trucco-.Infatti erano ormai anni che lavorava per noi come truccatrice, si occupava del trucco mio e di quello di Fred adoravo quando si avvicinava al mio viso e mi spargeva dolcemente il fard, oppure semplicemente decideva di utilizzare i polpastrelli ma spesso mi metteva a disagio mi faceva arrossire e, automaticamente, scatenava una sua dolce risata o le innumerevoli prese in giro da parte di Roger.


D'un tratto i miei pensieri si stopparono dalla squillante voce di Jess: "Ehi ma siamo già arrivati!!" disse lei sorridendo. 
Scendemmo in tutta fretta dall'aereo e fuori dall'areoporto Ratty ci aspettava fuori appoggiato al fianco del furgone che i ragazzi usavano per trasferire i nostri strumenti da un concerto all'altro, ma quel giorno era diventato il nostro mezzo di trasporto. "RATTY!!!!!" urlò Jess dalla gioia e gli corse in contro abbracciandolo amorevolmente. Quei due ormai erano diventati compagni di sventure, ne avevano passate di cotte e di crude durante gli anni e quei momenti raccapriccianti li avevano molto legati, insomma non potevo non essere, giusto un pochino, invidioso di quel "ragazzino"!!!. "Wow ce ne avete messo di tempo per arrivare, non dovevate essere qui tre giorni fa??" Disse il roadie dai capelli lunghi. "E' tutta colpa di Roger!!" disse Jess puntando il dito verso l'accusato:"Questo perchè io, al contrario di te, ho una vita amorosa attiva" rispose lui ridendosela sotto i baffi. "Stavolta hai vinto tu, ma non finisce qui!!" rispose la mora, con in mente un qualcosa di diabolico. Saliti sul furgone, partimmo alla volta dei Mountain Studios. Io e Roger ,al contrario di Brian e Freddie, volevamo iniziare al più presto il nuovo album e credo che avessimo un po' tutti e due in mente qualche nuova canzone pronta a prendere forma così con il consenso degli altri due decidemmo di non aspettarli e partire subito.
Non mi sarei mai aspettato che quel viaggio mi avrebbe fatto diventare l'uomo più felice che si fosse mai visto sulla faccia della terra........

Ok, salve a tutti, come potrete notare questa è la mia prima fanfinction quindi vi prego non siate troppo severi con me, sul mio modo di scrivere..... Ok credo che avrete molte domande del tipo "Ma come è possibile che Freddie Mercury abbia una sorella che si chiami Jess??" sì lo so, in realtà lei non esiste è un personaggio che la mia mente contorta si è inventato per far sì che questa storia stia in piedi. e lo so che una ragazza sana di mente non andrebbe mai in una scuola di trucco (non so neanche se si scriva così XD), ma purtroppo questa storia l'ho creata così e non posso cambiarla.

Pace e amore -Jess




 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** E se gli piacessi? ***


2.E se gli piacessi?

Jess ci porteresti due the? Grazie” chiese Roger rivolto alla ragazza:”D'accordo arrivano!!” Rispose lei poi si avviò verso il mini bar. Ormai erano già quattro ore che eravamo arrivati agli Studius e mi ero stancato, non vedevo l'ora di arrivare in albergo per riposarmi un po'.

Ehi Deacky mi spieghi come fate a essere amici tu e Jess?” mi chiese Roger tutto d'un tratto:”Beh perchè no? E' una ragazza simpatica e molto socievole” gli risposi io sincero:”Sì ma molte volte sa anche essere insopportabile!” ribattè Roger. “No, ti sbagli caro è insopportabile solo con te e non la biasimo, tu la stuzzichi sempre!” dissi io:”Poi non so, in lei c'è qualcosa.....Un qualcosa.....Di speciale” aggiunsi io con un sorrisetto stampato sulla faccia:”uhm un qualcosa.......Tipo che sei innamorato di lei??” Mi chiese Roger, con un sorriso a trentadue denti. “EH CHI IO?!?” Urlai io, imbarazzatissimo. Poi quella conversazione, che si stava trasformando in un incubo fu interrotta dall'arrivo di Jess, che stava portando il the.

Così feci un sospiro di sollievo e presi la mia tazza, invece Jess si risedette e si rimise a leggere una rivista musicale che aveva trovato in giro.

Le ore passarono velocemente, e per fortuna Roger non volle più riprendere la conversazione fino alla fine della giornata lavorativa. Purtroppo il biondo aveva ragione, Jess in effetti mi piaceva, era la pura verità, la trovavo incantevole e nello stesso tempo intelligente, ma potevo avere delle possibilità con lei?? infondo lei era la più bella ragazza che avessi mai visto: era magra, non troppo alta, aveva dei bellissimi e lunghi capelli castani raccolti solitamente in una mezza coda e infine, la cosa che più mi piaceva del suo viso, i suoi occhi, erano di un color verde misto al marrone chiaro, semplicemente fantastici. E io.......Ero solo un John Deacon, come potevo interessarle?

 

 

 

 

Verso le sette di sera decidemmo di avviarci in albergo per poter cenare e magari riposarci un po', naturalmente sempre accompagnati da Ratty. Entrati dentro la signora al banco ci fece notare subito un piccolo particolare sulla composizione delle stanze:”Ragazzi nella vostra prenotazione avete richiesto tre suite, ma dovete sapere che questo albergo ne ha disposizione tre e una è un po' più lussuosa delle altre due quindi dovrete litigarvela tra di voi”. “Ah no ragazzi, di solito se la prende sempre Fred la stanza più bella e stavolta tocca al Taylor!!” Sbraitò Roger. -Ehi ma sta parlando in terza persona??- pensai tra me un po' allibito. “Benissimo vorrà dire che io e Deacky saremo vicini di stanza!! Giusto??” Disse Jess, abbracciandomi affettuosamente:”S-si, certo” Risposi io, leggermente emozionato per quel piccolo abbraccio. Così ognuno prese le chiavi della propria stanza, e tutti insieme ci avviammo verso le camere. Wow non ero mai stato vicino di stanza con Jess, di solito stava sullo stesso piano di Fred, chissà magari era un segno divino??......... No, tutto ciò era molto improbabile. “Va bene alle 20:00 in punto ci troviamo giù per la cena, mi raccomando siate puntuali” Ci disse Roger, con uno sguardo di raccomandazione:”Senti chi parla! Mr. Puntualità!” Commentò Jess, ironica:”Zitta tu!” Rispose lui, prima che si richiudessero le porte

dell'ascensore. Poi ci avviammo entrambi verso le nostre stanze, scambiandoci qualche risata durante il tragitto. Appena entrai rimasi sorpreso dalla larghezza di quella stanza e non feci a meno di pensare che se quella era la suite di seconda scelta, chissà come sarebbe stata la stanza di Roger, ma la cosa non mi ossessionava più di tanto, dato che ero abituato a non avere la stanza più bella.

 

 

 

 

Finito di disfare la valigia e di darmi brevemente una sistemata, scesi giù per la cena. Al piano terra ritrovai Jess e Roger che stranamente non litigavano, ma conversavano come due persone civili sui divanetti della hall:”Uh eccoti faccia d'angelo, mi stavo giusto chiedendo dov'eri” mi disse Jess, facendosi scappare un risolino:”Uffa Jess non mi chiamare così, lo sai che lo odio!!” Sbraitai offeso, odiavo quel nomignolo che mi aveva dato fin da quando ci eravamo conosciuti:”Eh va bene la smetto” disse lei sorridendomi.

Dai su andiamo a mangiare che ho una fame da lupi” si intromise Roger. Quindi ci avviammo verso il ristorante dell'albergo. Il pasto fu ottimo tranne che, come al solito, Roger e Jess bisticciarono per quasi tutto il tempo. E io che mi ero illuso che magari quei due, solo per quella sera, avrebbero fatto una tregua.

Dopo la cena ritornammo tutti alle nostre stanze e io mi preparai per andare a letto, quando ad un certo punto sentii qualcuno bussare alla porta. Chi poteva essere a quell'ora? -Forse Jess- pensai; al solo pensiero corsi verso la porta per togliere finalmente quel dubbio. Ma quando aprì la porta non mi trovai davanti Jess, ma Roger, e in più in boxer e maglietta, il che non migliorava le cose:”Roger che cavolo ci fai tu qui?!?”Chiesi molto sorpreso. “Ah che bella accoglienza” Disse lui sarcastico e nel mentre sgattaiolò nella mia stanza e si gettò sul mio letto:” Si può sapere che vuoi??” Gli richiesi, stavolta con un briciolo di nervosismo. “oh si certo, stavo quasi per dimenticarmelo!Beh il fatto è, caro il mio Deacky, che mentre mi lavavo i denti, mi sono accorto che alla fine non hai risposto alla domanda che ti avevo posto oggi” Disse lui rimostrando il suo sorrisetto da volpe. Cavoli mi aveva fregato, sapevo benissimo a che domanda si riferiva e sapevo anche che se gli avessi detto la verità non avrebbe perso tempo a dirlo a Jess. Dovevo inventarmi qualcosa. “ehm.....beh...” Cominciai a balbettare io:”Siiiii?” Disse lui mostrando sempre di più quel sorrisetto beffardo e sporgendosi verso di me.”Ehm ti sembra questo l'orario per chiedermi certe stupidate??” Dissi io cercando di cambiare discorso, così lo presi per il colletto e lo cacciai fuori dalla stanza:”Vai a dormire!!” gli urlai nel corridoio.”Tanto lo sai che prima o poi lo scoprirò John!! Prima o poi io lo scopriròòò!” Mi minacciò infine lui prima che gli sbattessi la porta in faccia. Tirai un altro sospiro di sollievo poi decisi che sarebbe stato saggio andare a letto, dopo una giornata così stancante, ma sapevo che Roger non avrebbe smesso di perseguitarmi finchè non avesse avuto una risposta.

Mentre cercavo di prender sonno la mia testa continuava a chiedermi la stessa domanda -E se gli piacessi?-..........

 

 

 

Salve a tutti e rieccomi con un altro capitolo di questa mia prima avventura, spero che questo vi piaccia tanto quanto il primo.

Pace e amore

-Jess

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** L'incertezza dell'amore ***


3.L'incertezza dell'amore

I giorni procedevano velocemente e io e Roger continuavamo a lavorare su nuove musiche per il prossimo album, ma non avevamo fretta, in fondo eravamo sempre in vacanza! Io avevo già in mente una musica e avevo anche in mente il titolo:”In Only Seven Days!!” dissi io orgoglioso ai miei compagni di viaggio. “Perchè un titolo del genere John?” chiese in tutta fretta Jess con un espressione piena di curiosità:”Perchè parlerà della settimana ti po di un uomo” risposi io sempre più orgoglioso del mio nuovo progetto. “Mah! A me non mi convince” disse Roger sinceramente:”Perchè no?” Chiesi io:”Non so, sai sarà che non ne ho ancora sentito il ritmo” Rispose lui.”Beh a me comunque piace” Disse d'un tratto Jess, quasi come se volesse far notare il suo appoggio, io la guardai e gli lanciai un sorriso di gratitudine. “E tu Roger hai già in mente qualche canzone per il prossimo album?” Chiesi io guardando il mio amico. Eravamo tutti nella stanza di Roger seduti sulle poltrone di quello che doveva essere il soggiorno della suite. “Sì” Rispose lui:”E come si intitola?” chiese Jess:”Si intitola Fun It, mi è venuta in mente qualche giorno fa, stavo pensando che molte volte noi non ci gustiamo la vita fino in fondo così ho voluto trasformare quel pensiero in una canzone” Disse roger, con un sorriso sulla faccia e lo sguardo avvolto nei pensieri. “Wow bello!!” Dissi io:”Già è molto bello! Beh comunque ragazzi vi lascio che si è fatto tardi, buonanotte!!” Disse Jess, poi si alzò dalla poltrona e si avviò verso la porta d'ingresso:”Buonanotte!” dicemmo io e Roger all'unisolo. Appena Jess varcò la soia della stanza Roger uscì da quello stato pensieroso e mi disse:”Ah-a! Sei in trappola Deacon! Ora sei costretto a rispondere alla mia domanda” Cavoli! Aveva ragione, stavolta ero davvero in trappola e non c'era via di scampo:”Quindi........ Ti piace si o no Jess?” Eh ora? Che cosa mi potevo inventare? Più ci pensavo più arrossivo e più mi mancava il fiato.

Oh uffa! Sei ingiusto!!” Sbuffò tutto d'un tratto Roger, senza darmi il tempo di dire qualcosa:”Perchè?” Chiesi io, in parte offeso:”Perchè non mi vuoi dire la verità! Cos'è non ti fidi di me?” Chiese Roger, guardandomi negli occhi:”E me lo chiedi pure? Certo che non mi fido di te!” Controbattei io:”E perchè mai?” Chiese lui, guardandomi con uno sguardo triste.

Beh perchè so benissimo, che appena te lo dirò tu spiffererai tutto a Jess!” Dissi io togliendomi un peso dal groppo:”Che cosa?! e sarebbe per questo che non me lo dici? Onestamente pensavo ad una cosa più seria” Disse lui cominciando a calmarsi, poi aggiunse:”Oh ma John come puoi pensare questo? Dai non sono così cattivo!” Io lo guardai con uno sguardo incredulo:”Ti prego giuro che non lo dirò a nessuno, lo giuro su Dio” E mentre diceva questo si portò una mano sul petto e l'altra l'alzò verso il soffitto, io sbuffai e mi decisi a dirlo.
E va bene hai vinto! E' vero mi piace Jess e ne sono innamorato matto, contento?” Roger tirò fuori uno dei suoi sorrisi a trentadue denti poi urlò:”Lo sapevo!!! Io lo sapevo!! E che aspetti a dirglielo?” Lo guardai spaventato e imbarazzato:”Come dirglielo? Stai scherzando spero!” “No caro non scherzo affatto, in fondo vi ho sempre visto bene assieme”Disse lui con uno sguardo sognatore. “Ma Roger tu che ne sai? Magari a lei manco piaccio!” “E se fosse il contrario? E se tu gli piacessi e lei aspettasse solo te? Che ne sai? Almeno provaci, male che vada vi farete quattro risate” “Si vabbè quattro risate un cazzo, potrei anche rovinare una bella amicizia!” Dissi io incrociando le braccia. “Ah uffa fai come cazzo ti pare! La vita è tua e te la gestisci tu, però poi non venire a piangere dal saggio Taylor” -Ma perchè continua a parlare in terza persona?-.”Ma quando mai sono venuto a piangere da te scusa? Vabbè forse è meglio se questa discussione la chiudiamo qui” Dissi per evitare di finire in brutte situazioni :”Dai me ne vado a letto, ci si vede domani” Aggiunsi per evitare di riaprire la discussione:”Va bene, buonanotte”.

 

Quella sera non feci molta fatica ad addormentarmi ma in compenso nel bel mezzo della notte feci uno spaventoso sogno. Sognai di dichiararmi (eh già avete letto bene, di dichiararmi, quello stupido di Roger mi aveva influenzato!!) con Jess, lei era felice e ci stavamo per baciare ma in quel momento accadde l'impensabile, dal nulla arrivò Fred, che a quanto pare aveva sentito tutto, mi prese per il colletto della giacca e con uno sguardo e tono inquietante mi disse:”Non azzardarti a toccare mia sorella!!”.

Mi svegliai, ero intontolito e spaventato erano le otto di mattina, nonostante il brutto sogno e lo shock presi forza e mi preparai per la mattinata ma non potevo fare a meno di pensarci. -E se Fred nascondesse davvero un lato così bruto che sfodera solo per proteggere Jess?-.... -Ma stiamo parlando di Fred, non farebbe del male neanche ad una mosca e poi ormai sono anni che siamo amici-......-E se non fosse così? E se il mio sogno fosse una specie di pre-avvertimento?-.......Non riuscivo a smettere di pormi domande su quel dannato incubo.

Per fortuna i miei pensieri si placarono quando scesi nella hall dell'albergo e mi avviai al ristorante per fare colazione. Preso il mio the e il resto del pasto provai a cercare gli altri, di solito era quello l'orario a cui ci davamo appuntamento ogni mattina per consumare la colazione insieme ma quella mattina non trovavo ne Jess ne Roger.

Finalmente vidi una figura familiare, sì era Jess, seduta a leggere nei tavoli che davano sul cortile con una tazza di the e qualche biscotto per colazione, i raggi del sole mattutino la illuminavano il che la faceva assomigliare ad un angelo caduto dal cielo. “C-ciao, buongiorno!” La salutai sorridendole:”Oh buongiorno, non ti avevo notato, dormito bene?” Mi chiese lei, ricambiando il sorriso:” Ehm.....Si, ho dormito abbastanza bene” Le risposi non troppo convinto. “Wow hai una faccia, cos'è non avrai mica fatto un brutto sogno?” Disse lei scoppiando nella sua solita dolce risata:”Chi io? Oh ma ti pare, sono ormai cresciuto per quelle cose” Dissi cercando di sembrare il più veritiero possibile:”Ok se lo dici tu!” disse lei, poi si rimise a leggere. Io non potevo fare a meno di fissarla, quella mattina era particolarmente bella, il suo viso era raggiante e riposato e in quel momento continuavo a ripensare alle parole che mi aveva detto Roger la sera prima -....E che aspetti a dirglielo?-. Quella frase continuava a rimbombarmi nella testa.

Poi quei pensieri furono fermati dallo stesso Roger, che finalmente si era deciso ad unirsi a noi. “Ah buongiorno, dormito bene?” Disse Jess ironica:”Stai zitta, stanotte non sono riuscito a chiudere occhio!” Grugnì Roger:”Oh e come mai?” Chiese lei di nuovo ironica. “E' che non sono abituato ad andare a letto così presto, di solito esco tutte le sere e vado a letto tardi!” rispose Roger rattristito:”Dovremmo uscire molto più spesso, in fondo siamo in vacanza!” Continuò lui. Io e Jess, che tutti e due preferivamo un buon libro o una partita a scacchi al posto di una serata in compagnia di alcolici e discoteche, ci guardammo negli occhi pensando la stessa cosa, poi Jess decise di rispondere alla richiesta disperata di Roger:”E va bene dai, magari una sera potremmo uscire!” “Siiiiii!” Urlò Roger, felice come un bambino alla vigilia di Natale. “Calma! Prima di fare questa cosa vorrei che tu scegliessi bene il locale in cui andremo” disse Jess fermando la felicità di Roger:”Oh tranquilla chiederò a Ratty e agli altri dello staff, quei ragazzi ormai conosceranno tutti i pub e discoteche della città” “Va bene! Allora siamo d'accordo, stasera si esce” concluse Jess ritornando alla sua lettura.

..Chissà magari sarebbe stata quella la buona occasione per conquistare Jess, il fatto è che se volevo proprio dichiararmi dovevo sbrigarmi, il tempo scorreva velocemente e l'occasione giusta si allontanava sempre di più.

 

 

Salve!!! Non sapete che fatica ho fatto per riuscire a scrivere questo capitolo!! Non trovavo mai il tempo!!! XD Spero che vi piaccia e se trovate qualche errore, vi prego avvertitemi!

Peace and love

-Jess

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Notte pazza a Montreaux ***


4.Notte pazza a Montreaux

 

 

Quel giorno Roger non vedeva l'ora che diventasse sera, era entusiasta e non faceva altro che continuare a farsi programmi sull'andamento della serata. Avremmo girato un po' tutti i pub di Montreaux, alla fine Ratty ne aveva elencati così tanti che decidemmo di visitarli tutti e poi lo facemmo un po' per soddisfare Roger dato che ne io ne Jess sapevamo quale sarebbe stata la prossima uscita. Mentre Roger continuava a fare programmi io lavoravo a nuove strofe per la mia nuova canzone e Jess o mi osservava incuriosita oppure mi ritraeva o leggeva delle riviste musicali, devo dire che mi sentivo parecchio a disagio mentre lei mi disegnava però di certo questo non la fermava. Le cose andavano bene e stavo avendo il ritmo giusto per le strofe della canzone, ma poi Jess mi sorprese con una stranissima domanda che mi mise in una brutta situazione:”Ehi John ma tu non hai mai pensato di avere una fidanzata?”. -Fidanzata- solo a sentir nominare quella parola cominciavo già a innervosirmi. “Scusa in che senso?” Chiesi io cercando di prendere tempo:”Beh non hai mai desiderato dividere la tua vita con una persona speciale?” Sì, ma purtroppo quella persona speciale si trovava proprio di fianco a me, ma non potevo dirglielo, avevo paura:”E' che non ho ancora trovato la persona giusta” mentì cercando di coprire l'amore che provavo per quella ragazza:”E tu?” Chiesi io :”Anche io non ho ancora trovato la persona giusta” disse lei con uno sguardo malinconico, io al contrario feci un sospiro di sollievo. In effetti in quel momento ne io ne Jess avevamo una vita sessuale attiva, nei primi tempi spesso notavo che lei se la faceva qualche avventura, ma mai niente di serio, comunque non mi importava, a quei tempi ero fidanzato con Veronica e provavo solamente amicizia nei suoi confronti, poi cominciai a conoscerla meglio e ad interessarmi sempre di più a lei e questo Veronica lo notò, così presa da un attacco di gelosia e di rabbia mi sbattè fuori di casa e io non feci niente per fermarla.

Sai è che di questi tempi vorrei legarmi con qualcuno per una cosa seria non voglio più essere trattata come un zerbino” Disse lei tutto d'un tratto, la capivo e chissà magari ero io quello giusto, infondo io volevo davvero legarmi a lei, volevo sposarmi con lei, volevo avere tanti piccoli Jess e John con lei e volevo invecchiare insieme a lei.

Il resto della giornata proseguì normalmente Jess e Roger litigavano e io me ne stavo in disparte a scrivere.

Quel pomeriggio Fred ci chiamò da Londra, risposi io:”Come state tesori? Come vi va la vita?” Mi chiese lui:”Oh bene bene Fred ci stiamo tutti divertendo” risposi io:”Come sta la mia sorellina? Non vi disturba mica?” Mi chiese lui leggermente preoccupato:”Oh no no, ma ti pare?”. “Non è che me la passeresti? Vorrei sentire la sua voce vivace” mi chiese lui:”Ehm te la passerei volentieri, solo che adesso si sta azzuffando con Roger, li conosci quei due” gli risposi io:” Ah quelli non riescono a stare neanche cinque minuti senza litigare!” Disse lui scocciato. “Oh aspetta hanno appena finito, te la passo ciao ciao” Passai la cornetta a Jess, non riuscì a sentire il resto della conversazione ma percepì che Fred le continuava a chiedere le solite cose da mamma amorevole. -Ma stai mangiando?- -Ti lavi i denti prima di andare a dormire?- -Cerca di non disturbare John e Roger che stanno lavorando!- -E mi raccomando cerca di non andare a letto troppo tardi!-.

 

 

 

Verso le 19:00, come ogni giorno, ritornammo all'albergo:”Facciamo che ci ritroviamo giù alle 22:00 stasera? Così almeno abbiamo tempo per riposarci e per prepararci, tanto la vera azione inizia sempre tardi” Ci disse Roger quando l'ascensore arrivò al nostro piano:”Va bene” dicemmo io e Jess all'unisolo. Poi ci salutammo e ci avviammo nelle nostre stanze. Appena entrato decisi inizialmente di riposarmi poi avrei fatto una doccia e mi sarei vestito, facendo tutto con molta calma. Alle 22 in punto ero pronto, per i vestiti optai per dei jeans e una camicia bianca. Quando uscì dalla mia stanza notai che anche Jess era appena uscita dalla sua, e notai anche che quella sera era incantevole: Portava un vestito intero nero stretto sui i fianchi e senza maniche, il che le risaltava le curve e la vita stretta, la cosa era molto strana dato che raramente portava gonne si sentiva più a suo agio in un paio di jeans a zampa d'elefante, aveva raccolto i cappelli in un chignon, ai piedi portava delle ballerine in tinta col vestito e per il trucco aveva deciso di mettersi una matita nera e un rossetto rosso. Ero letteralmente rimasto a bocca aperta alla visione di così tanta bellezza. “Oh ciao, che coincidenza siamo usciti insieme” disse lei sorridendomi:”Ehm ciao, wow sei bellissima!!” Dissi io ancora a bocca aperta, lei arrossì e fece un risolino, era molto imbarazzata, in realtà non l'avevo mai vista così tanto in imbarazzo e sembrava anche abbastanza nervosa. “Ehm incominciamo ad andare?” Le chiesi io per rompere il ghiaccio, lei annuì così ci incamminammo verso la hall.

A metà tragitto mi disse:”Sai anche tu sei carino Deacky!” Poi si fece scappare un'altra risata, ma non era come le altre, questa era più nervosa.- già era a disagio e molto- però non mi dispiaceva, era molto carina da imbarazzata. In più mi faceva sentire più sicuro di me stesso in quel momento cominciavo davvero a credere che le potevo piacere, ne ero sicuro, quella era la serata, la serata giusta per dichiararsi. Arrivati giù ci avviammo subito verso il primo pub, c'era della buona musica a palla, ordinammo cinque birre una per me , una per Jess, una per Roger, una per Ratty e una per Crystal che avevano deciso di farci da accompagnatori e nel caso di sbronze erano quelli che ci riportavano a letto, ma quella sera non volevo sbronzarmi volevo rimanere sobrio per Jess e per poter aver ricordo di quella sera. Ben presto cambiammo locale, questo era una discoteca e stava andando A Hard Day's Life dei Beatles, la canzone preferita di Jess, appena entrati lei mi chiese:”Ehi John t-ti va di ballare?” Sempre un po' rossa in faccia, io le sorrisi e annuì così andammo in pista e cominciammo a ballare, lei si muoveva bene e anche io non me la cavavo male. Appena finita la musica stava per partire Hey Jude,quando la canzone cambiò e partì un ballo lento.-Che strano- pensai poi mi accorsi che alla postazione del dj c'era Roger che mi faceva il pollice in su e mi sorrideva, in quel momento pensai solo ad una cosa -Che idiota!-. Quando mi girai verso Jess lei stava davanti a me immobile e mi sorrideva, così gli chiesi:”Ti va di ballare anche questa?” Lei annui, si aggrappò con le braccia al mio collo, mentre io le stringevo i fianchi. Ondeggiavamo stando stretti stretti e ci guardavamo negli occhi tutti e due imbarazzati da quella situazione. Il brano non durò molto, ma per me quei momenti furono bellissimi, dopo quella canzone non ballammo più perché passammo subito al prossimo locale. Il prossimo era un tipico pub, per i drink io e Jess optammo per un analcolico mi sa che anche lei voleva ricordarsi di quella sera, invece Roger andò giù di alcolici e dopo tre o quattro bar era ubriaco fradicio. Erano le 02:00 del mattino e io e Jess decidemmo di finire lì la serata e di riportare Roger a letto, purtroppo non ero ancora riuscito a parlare con Jess del mio grande amore nei suoi confronti, non trovavo mai il momento giusto. Prendemmo un taxi e tornammo all'albergo, lasciai Jess al nostro piano e cercai di salire gli scalini verso il piano di Roger quando sentì lanciare un forte urlo. -Ma questa è la voce di Jess- pensai subito, così con ancora Roger aggrappato alla mia spalla corsi giù per scoprire cos'era successo. Giù trovai Jess appiccicata al muro del corridoio:”Che è successo??” Urlai lasciando cadere Roger per terra:” Un......Un ragno.....Grossissimo nella mia stanza!!” Disse lei ancora spaventata, aprì la porta della stanza per vedere con i miei occhi. Cavoli era vero c'era un enorme ragno in mezzo alla stanza, così con una mossa istintiva presi un vaso di fiori ne rovesciai per terra il contenuto e ci rinchiusi dentro il ragno, subito dopo chiamai il servizio in camera. Arrivò in tutta fretta una donna delle pulizie che si liberò di quell'orribile creatura, nel mentre avevo già accompagnato Roger a letto e stavo cercando di tranquillizzare Jess:”Scusateci ragazzi non è la prima volta che ci succedono cose del genere” Si scusò con noi la proprietaria dell'albergo che era salita insieme alla donna delle pulizie. “Oh non si preoccupi” Disse Jess accennando un sorriso, poi le due signore se ne andarono e rimanemmo solo io e lei nel corridoio. Lei mi fissava con i suoi stupendi occhi verdi che ricordavano il colore di un prato in primavera:“John potrei dormire con te questa notte? E' che ho tanta paura che arrivi un altro ragno!” Mi chiese lei con i suoi occhi dolci.-Che cosa? Dormire insieme? Noi? Stavo sicuramente sognando!!- invece no, lei era lì, io ero lì, quello non poteva assolutamente essere un sogno :”Oh...Ehm.....Certo Jess” Dissi io, lei mi ringrazio con un suo solito sorriso poi andò a prendere il suo pigiama. -Perbacco questo si che è un colpo di fortuna, giuro che d'ora in poi adorerò i ragni-.............

 

 

 

Evviva i ragni!!!!!! Ok ho un appunto da dire su questo capitolo: come credo sappiate tutti Ratty era il roadie personale di John e Freddie, invece Crystal era il roadie personale di Roger.

 

-Jess

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** La notte più bella della mia vita ***


5. La notte più bella della mia vita

 

Jess aveva un corto e estivo pigiama composto da una canottiera e dei pantaloncini, il che mi faceva notare le sue gambe magre. Ero lì, nella mia stanza, cercavo di non fissare Jess ma purtroppo non ci riuscivo.

-John, idiota, smettila di fissarla se no lei prima o poi se ne accorgerà- -Lo so lo so, ma non ci riesco è più forte di me- -Allora fai qualcos'altro, prima di fare una figura di merda!-

Presi coraggio e finalmente mi decisi a parlarle, lei si stava lavando nel bagno:”Ehm Jess ci sono due cose che devi sapere: la prima è che dato che non c'è nessun altro letto dovremmo dormire assieme e la seconda è che di solito non uso un pigiama ma dormo in mutande” Lei arrossì, poi con una vocina disse:”Oh cavoli John mi dispiace!!! Ehm se vuoi me ne vado, forse non è stata una grande idea” e detto questo cominciò a incamminarsi verso la porta d'ingresso. Con un gesto impulsivo la presi per un polso e la fermai:”No, non ti preoccupare se vuoi puoi anche restare, mi sentirei troppo in colpa al pensiero che tu non riesca a dormire” Dissi io guardandola negli occhi. Lei mi fissava, senza dire una parola, poi mi sorrise:”Beh allora io vado a svestirmi” Le dissi cercando di fermare quel momento un po' imbarazzante, poi mi avviai nel bagno e mi spogliai. Mi soffermai davanti allo specchio per pensare:-Ok John sei riuscito a non far notare che la fissavi come un pervertito, ora cerca di non fare stronzate e di non rovinare la serata- -Va bene ricevuto-. Tornai alla camera da letto dove ritrovai Jess già sotto le coperte, ma non stava ancora dormendo, così presi coraggio e mi sedetti vicino a lei.

-Diglielo dai, diglielo! Digli che hai una fottutissima cotta per lei da almeno tre anni!- -Non posso, non posso e se non gli piacessi in quel modo? E se lei mi volesse solo come amico?- -Mi prendi per il culo? E' tutta la sera che è strana e che ti continua a mandare sguardi, non può essere una coincidenza- -Va bene ok ora ci provo-. Respirai molto profondamente, mi girai verso Jess e cominciai a balbettare:” Ehm Jess.......... C'è una cosa che volevo dirti...........E da tanto tempo.........Beh io..........Io........Ehm tengo molto alla nostra amicizia, ecco” Jess mi guardò sorpresa e confusa. -Coglione, sei un coglione, come si fa a essere così deficienti? Dico io!- mi misi le meni tra i capelli avevo combinato un disastro:”John! Anche io dovrei dirti una cosa” La guardai. -Allora lo dici tu Jess?- :”Io non voglio più essere tua amica......”. -Che cosa? No, è impossibile, non può essere- la fissai spaventato, poi aggiunse:”........Io voglio essere qualcosa di più per te” Rimasi a guardarla a bocca aperta. -Ma.....Ma allora era vero, era vero! Gli piaccio!- :”Dici sul serio?” “Sì, è da un po' che te lo volevo dire e beh.....Io......Io ti amo John!” continuavo a guardarla senza dire niente, con un'immensa gioia dentro di me e un brivido su per la schiena, Jess aveva abbassato lo sguardo e sembrava turbata:”Jess........Anche io ti amo!” Lei risollevò la testa e mi guardò negli occhi:”Sì lo devo ammettere ho una cotta per te da quando mi sono lasciato con Veronica e non è mai sparita” “Quindi anche tu provi gli stessi sentimenti che provo io per te?” “Se provare gli stessi sentimenti che provi tu per me vuol dire amare te e ogni tuo singolo gesto alla follia, allora sì provo quei sentimenti” Jess non resistette più e si butto sul mio petto stringendomi più forte che poteva:”Oh John ho sempre adorato la tua dolcezza” “E io ho sempre adorato la tua sincerità e il tuo coraggio” le sussurrai in un orecchio.

Tutte e due ci guardammo intensamente negli occhi e i nostri volti si avvicinarono sempre di più, sempre di più per unirsi in un dolce e tanto desiderato bacio. Era bellissimo, finalmente poter baciare la ragazza che avevo sempre sognato. Quel brivido dietro la schiena si era espanso in tutto il mio corpo. In breve tempo gli ormoni aumentarono e l'adrenalina salì alle stelle, così cominciai a togliere con dolcezza la sottile maglietta che portava Jess, scoprendo così la sua magrissima pancia e il suo seno. Non potei resistere e iniziai a dare tanti piccolo baci sulla sua pancia, mentre lei mi accarezzava dolcemente i capelli con la mano, poi salì sempre di più con le labbra fino ad arrivare al collo e infine alla spalla. Intanto l'adrenalina continuava a crescere finché entrambi non ci ritrovammo nudi, in mezzo al letto e avvolti dalle coperte, a fare l'amore scambiandoci qualche bacio, sorriso o anche sguardo. In poche parole un momento stupendo e indimenticabile.

 

 

 

 

 

Mi risvegliai dopo circa un ora, erano le 03:00 del mattino, mi sentivo riposato, felice e rilassato.

Avevo un dubbio però, stranamente quando mi risvegliai non ritrovai Jess nel letto, era sparita, la cosa era molto strana dato che i suoi vestiti erano ancora lì, non poteva certo essere uscita dalla stanza in biancheria intima. Poi mi accorsi che la luce del bagno era accesa e si sentiva una dolce melodia, incuriosito mi rimisi i miei boxer e decisi di scoprire che cosa stava succedendo. Quando entrai trovai Jess nuda immersa nella vasca da bagno abbellita con tanti petali di rosa nell'acqua.

Ciao!” Disse lei sorridendomi:”Ciao!” dissi ricambiando il sorriso:”Che succede non riesci a dormire?” Mi chiese:”Potrei chiederti la stessa cosa” “ahahah è solo che avevo un po' di caldo quindi ho deciso di fare un bagno, spero che non ti dispiaccia” “Oh no no no tranquilla” Mi sedetti, affacciato sulla vasca, in modo da stare di fronte a lei. Mi sorrise poi mi accarezzo una guancia e mi diede un piccolo bacio.

Sbadatamente lo sguardo mi cadde nell'acqua da cui si poteva vedere il corpo nudo di Jess:”Ehi che guardi?” “Perché non posso guardare?” “No dai mi imbarazzi se mi fissi da nuda, a proposito esci che devo uscire dalla vasca” “ma come non posso neanche guardare la mia FIDANZATA nuda?” Lei mi guardò al suono di quella parola e mi sorrise poi ribattè “Puoi quando è vestita! Dai su esci” Ubbidì, ritornai a letto e accesi la TV.

Jess non ci mise molto a raggiungermi. Portava un piccolo asciugamano avvolto a mò di accappatoio, quel tanto che basta per coprire le nudità, il che era.......Beh.......Molto bello, si accucciò di fianco a me e mi strinse a sé. Lei non fece a meno di baciarmi e io non feci a meno di risvestirla e di rifare l'amore, un'altra volta. Era così bello che avrei voluto farlo per tutta la notte.

 

 

 

 

Al mio secondo risveglio erano le 07:00 di mattina e quella volta ero il primo a svegliarmi. Jess dormiva profondamente, così avvicinai il mio viso vicino al suo e la fissai attentamente finché il mio respiro sulla pelle non la svegliò:”Buongiorno!” “Oh buongiorno! Che ore sono?” “Shh non ti preoccupare sono solo le 7”.

Appoggiò dolcemente la sua testa appena appena sotto la mia, mi diede un piccolo bacio sul collo, poi riprese a dormire.

 

 

Ci preparammo con tutta calma e alle 08:10 scendemmo giù per la colazione, implorai, per quasi tutto il tragitto, il buon Dio di far si che Roger non fosse ancora sceso, per non destare sospetti con lui, ma purtroppo quel giorno il Signore non mi ascoltò, dato che il biondo era lì, seduto al solito tavolo che consumava la sua colazione.

Buongiorno! Ah-ah! Stavolta siete voi i ritardatari brutti bastardi!” Ci disse lui indicandoci e sorridendo, entrambi dall'imbarazzo non pronunciammo parola:“Ehi che succede il gatto vi ha mangiato la lingua?” “No è che siamo tutti e due un po' rintronati da ieri” Cercai di mentire:“Ma se eravate entrambi sobrii!” Disse Roger con una faccia confusa. “Sì, ma non so se tu l'hai notato, ma in molti pub che abbiamo visitato c'era un sacco di casino” Mi difese Jess:“Vabbè sarà”.

Nonostante il vario imbarazzo la colazione non fu un completo disastro, anzi il contrario, comunque sapevo che non potevamo confessare a Roger quello che era successo la sera prima, lui non avrebbe esitato a raccontarlo a mezzo mondo. Ma non ci pensavo, in fondo quella era sempre stata la notte più bella della mia vita.......

 

 

 

-Jess

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** L'arrivo di Brian e Freddie ***


6. L'arrivo di Brian e Freddie

 

Ehi ragazzi sapete che succede fra due giorni?” Ci chiese Roger mentre stavamo cenando:”Uhm......In questo momento non mi viene in mente......Tu lo sai John?” scherzò Jess. “No non ricordo” risposi io non facendomi scappare un sorriso:”Uffa siete cattivi! Tanto lo so che lo sapete, non fate i pezzenti” grugnì Roger. “dai non fare così Rog, lo sappiamo che fra due giorni è il tuo compleanno” Disse Jess con il sorriso ancora stampato in faccia:”E menomale” Rispose Roger ancora offeso:”Oh a proposito, mi sono scordata di dirvelo, domani arrivano Freddie e Brian” Disse Jess tutta felice. Sentendo quelle parole un brivido di freddo mi passò dietro la schiena -Oddio e ora che mi invento se Fred non prende bene il fatto che io stia con Jess? E se succedesse come nel mio sogno?- :”John ti senti bene?” Mi chiese Jess preoccupata, riportandomi alla realtà. “Oh che io?” Dissi intontolito:”Si tu. Sei tutto pallido in faccia” Mi disse Jess:”Oh no niente, deve essere il caldo” Mentii io.Continuammo a cenare e io cercai di non pensarci più. Finita la cena Roger si unì a Ratty e agli altri per un'altra serata di follie, io e Jess invece andammo nella sua stanza e come ogni sera, da quando stavamo assieme, facemmo l'amore, ogni volta sembrava come la prima volta ma un pochino più dolce e speciale.

 

 

John ti posso chiedere una cosa?” mi disse Jess, mentre eravamo dolcemente abbracciati nel suo letto:”Si certo, puoi chiedermi qualunque cosa” dissi preoccupato e curioso sulla sua domanda. “Beh.....Secondo te dovremmo dirlo a Fred che stiamo insieme?” E fu lì che quel brivido che mi aveva tormentato quella stessa sera ritornò, ancora più forte:”Ehm.....Io.....Io.... Io non lo so” Gli risposi:”Già, non so neanche io che fare è che ormai è da anni che siete amici e non vorrei mai che questa nostra relazione complichi le cose” “Si lo so, non lo vorrei neanche io...... Forse per ora dovremmo tenercelo per noi” Le dissi guardandola negli occhi:”Si hai ragione tu, faremo così” Detto questo riappoggiò la sua testa sul mio petto e si addormento. Una cosa che mi piaceva fare era osservarla mentre dormiva, era molto dolce.

 

 

 

Ormai mancavano pochi minuti all'arrivo di Freddie e Brian. Io e Jess eravamo all'areoporto ad aspettarli. Mi sentivo nervoso e preoccupato e non facevo altro che sperare che in quei giorni Freddie non sospettasse niente.
Eccoli, li vedo!” urlò Jess tutto d'un tratto, spaventandomi, poi corse incontro ai ragazzi ad abbracciarli urlando a squarciagola dalla gioia. “Jess!” Dissero i due all'unisolo:”Mi siete mancati ragazzi” “anche tu ci sei mancata” Disse Fred dandogli un tenero bacio sulla fronte. “ciao Deaky” “Ciao Bri! Come è andato il viaggio?” ”Bene bene..... E Roger? Dov'è?” “Oh ha detto che si sentiva male, quindi non è venuto” “fammi indovinare, ieri ha bevuto Giusto?” “Già, hai proprio indovinato” “Ciao Johnnino!” “Ciao Freddino!” “Uffa non mi chiamare così!!” “Perchè tu puoi e io no?” “Perchè lo dico io” “Ragazzi smettetela di litigare” Ci interruppe Jess “Va bene” Rispondemmo io e Fred all'unisolo.
Poi ci dirigemmo tutti e quattro alla macchina, diretti all'albergo...... -Beh dai per ora le cose non sono andate così male- pensai tra me e me

 

 

 

Mi scuso immensamente per il grosso ritardo della pubblicazione di questo capitolo

-Jess

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1373279