- CAPITOLO 4° -
<< Eh? Come sarebbe a
dire che ci lasci? >> Frankie, Daisy, Anna, Kush e Natalie rimasero
sbalordite da quella notizia.
<< Ma…
Perché? >> balbettò Frankie, triste all’idea che la
sua compagna di stanza l’abbandonasse.
Amy scrollò le spalle
e si rivolse a Daisy. << Hai presente quando sei venuta a chiamarmi da
parte di Toone? >>
L’amica bionda
annuì, aggrottando le sopracciglie.
<< Bene. Quando sono
andata nel suo ufficio vi ho trovato mia madre. >>
In mezzo al loro stupore
proseguì. << Mi ha detto che domani deve partire per
l’Italia e che io dovevo andare con lei. Mi ha ordinato di fare le
valigie. Tra mezz’ora arriverà a prenderci la sua Limosuine per
portarci a casa. >>
<< Ma non è
giusto! Perché devi andare con lei? >> protestò Daisy, e Frankie
annuì.
Ma, a differenza loro,
Natalie non era tanto triste. Anzi. Con Amy fuori dai piedi avrebbe potuto
avere Felix tutto per sé!
<< Oh, Amy, mi
dispiace tanto! >> si finse dispiaciuta. Amy la guardò
gelidamente, intuendo perfettamente i suoi pensieri. Perfida serpe…
pensò con disgusto.
In quel momento, la porta si
spalancò e i ragazzi entrarono di corsa, tutto ansimanti.
<< Come sarebbe che te
ne vai? >> sbottarono all’unisono.
<< Uh, abbiamo il
coretto! >> ridacchiò Frankie per alleggerire l’atmosfera,
ed Amy gliene fu grata.
<< Me ne vado,
ragazzi. Vado in Italia con mia madre. >>
<< E ci lasci
così? All’improvviso? >> allibì Aaron.
Amy annuì debolmente,
Ollie e Calvin sospirarono.
<< Vabbe’…
>> cominciò Olly.
<< Se è questo
che vuoi… >> continuò Calvin.
<< Ci mancherai, Amy.
>> Jay andò ad abbracciarla e così fecero gli altri.
<< Anche voi a me!
>> Amy faceva di tutto per trattenere le lacrime.
Solo uno di loro era rimasto
in disparte, furioso con lei e col mondo.
<< Si può
sapere perché diavolo te ne vai? Hai deciso che questa scuola non era
alla tua altezza? Che noi non eravamo alla tua altezza? >> le urlò
contro, facendola impallidire.
Anche gli altri lo
guardarono allibiti.
<< Felix, ma che stai
dicendo? Sei impazzito? >>
<< Stai zitto, Calvin!
E’ ovvio che Amy crede di essere al di sopra di tutto! Be’,
congratulazioni, Amy. >>
La ragazza gli andò
vicino e si fermò a pochi centimetri da lui, e gli mollò un
sonoro ceffone sulla guancia, lasciandogli impresse le cinque dita.
<< Sei libero di pensare
quello che vuoi, Felix. Ma mai più – e sottolineo mai più
– azzardati a dire che Avalon o voi non siete abbastanza per me. Sono
stata chiara? TI DETESTO CON TUTTE LE MIE FORZE! >>
E corse via, con
l’unica valigia che si era portata dietro.
Le ragazze le corsero
dietro, cercando di calmarla, e nella stanza cadde un silenzio surreale.
<< Adesso mi devi dire
cosa cavolo ti è venuto in mente! Perché le hai detto quelle
mostruosità? >> esplose Oliver, agitando le braccia.
<< Stavolta hai
esagerato, Felix! >> concordò Jay.
<< Dirle quelle
cose… Ma che ti è preso? >> si mostrò d’accordo
anche Aaron.
Felix rimase immobile con la
mano premuta sulla guancia dolorante.
Già… Che cosa
gli era preso? Non aveva voluto trattarla così male… Si
girò e corse in fretta verso l’ingresso della scuola, sperando che
lei fosse ancora lì.
Speranza vana.
All’ingresso
trovò solo le ragazze e gli insegnanti. Ma di lei nessuna traccia. Si
avvicinò ancora e vide la limousine nera allontanarsi e cominciò.
NO! Pensò disperato.
Non poteva lasciarla andare sapendo che lei lo odiava. Cominciò a
correre come un dannato, sperando di raggiungere il veicolo.
<< AMY! AMY, FERMATI!
>>
Amy spalancò gli
occhi. Credeva di aver sentito la voce di Felix chiamarla… No,
sicuramente se lo era immaginato.
<< AMY, DANNAZIONE,
FERMATI! >>
No, non lo aveva
immaginato…
<< Ferma la macchina
immediatamente! >> ordinò all’autista.
<< Amy, ma sei
impazzita? Perché? >> chiese sua madre sorpresa.
<< Tu ferma questa
macchina! >>
L’autista frenò
di colpo, e così anche Felix. Si poggiò le mani sulle ginocchia,
cercando ancora di riprendere fiato.
Amy scese dall’auto,
andandogli incontro e gli si parò davanti con le mani nelle tasche.
<< Allora? Che vuoi?
Continuare a diffamarmi? Ad insultarmi? >>
Felix le corse incontro, le
prese il viso tra le mani e la baciò con trasporto, facendole sgranare
gli occhi. Felix si staccò dolcemente da lei.
Amy sentiva il suo fiato
caldo sul viso, la carezza delle sue mani sulle guance e arrossì
impercettibilmente e lo guardò negli occhi.
<< Perché?
>> chiese con voce flebile.
<< Dimentica quello
che ho detto nel dormitorio! Ho detto quelle cose perché ero
arrabbiato… Non volevo ferirti, Amy… >>
Lei capì che era
sincero e gli sorrise dolcemente.
<< Anche a me dispiace
di averti dato quello schiaffo… >> lui scosse la testa e le
sorrise. << Me lo sono meritato. >>
Anche lei ridacchiò,
ma tornò subito seria.
Si guardarono negli occhi.
<< Io ti amo,
Amy… >>
Amy spalancò gli
occhi sorpresa. << Dici sul serio? >>
Guardò i suoi occhi azzurri
e capì. << Sì, dici sul serio… >>
Traboccante di
felicità, si alzò in punta dei piedi, gli circondò il
collo con le braccia e unì le labbra alle sue.
Felix le circondò la
vita con il braccio destro, mentre l’altro le avvolgeva le spalle.
<< Ti amo anche io,
Felix… >>
Anche lui sorrise. Ma subito
la sua espressione mutò.
<< Ma come faremo? Tu
devi andare via… >>
<< Tornerò,
Felix. Una volta finito il viaggio tornerò ad Avalon! >>
<< E’ una
promessa? >> chiese lui titubante e lei annuì convinta.
Nel bacio che si scambiarono
misero tutto l’amore che provavano.
Non c’era più
niente da fare… Aveva perso…
Natalie sorrise tristemente,
riconoscendo la sconfitta. Amy aveva vinto.
Doveva ammetterlo, quei due
erano una coppia fantastica, e sotto sotto era contenta.
Scrollò le spalle con
noncuranza, dicendosi che l’amore sarebbe arrivato anche per lei.
Le ragazze avevano le
lacrime agli occhi davanti a quella scena.
Era così romantica!
Senza neanche che se ne
accorgessero, Frankie e Calvin si presero per mano.
Aaron e Kush si guardarono
contenti.
Jay e Stacy si
abbracciarono, scambiandosi un lungo bacio.
Olli sospirò
trasognato, mentre Natalie gli dava una gomitata nelle costole per farlo
tornare coi piedi per terra.
<< Arrivederci,
ragazzi. Ci rivedremo un giorno! >>
<< Ciao, Amy, e
prenditi cura di te! >>
La ragazza alzò il
pollice in loro direzione. Guardò Felix. Felix guardò lei. Si
baciarono un’ultima volta, ed Amy salì sulla limousine.
Felix guardò il
veicolo lasciare Avalon Heights.
<< Ti amo, Amy…
>> bisbigliò.
Chiuse gli occhi e
tornò dai suoi compagni.
Un giorno l’avrebbe
riabbracciata.
Un giorno avrebbe ancora
unito le loro labbra.
Un giorno avrebbe potuto
dimostrarle quanto l’amava.
FINE
Signore e signori la fic
finisce qui!!!!
Se volete il seguito dovete
solo dirlo e io inizierò subito a scrivere la seconda serie!! ^_^
Commentateeeeeeeeeeeeeeeeeeeee