Questo non è un Addio...

di Super Mimi_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Love and Tears ***
Capitolo 2: *** Dolce Incontro ***



Capitolo 1
*** Love and Tears ***


 

Questo non è un Addio...



Capitolo 1

Love and Tears


Era l'Eroe della Terra, Salvatore dell'Universo.

La persona più generosa e buona che esistesse su quel pianeta azzurro, che con amore lo aveva accolto.

Tante volte aveva salvato quella madre Terra sacrificandosi, se necessario, per lei e i suoi abitanti.

Eppure per una persona Son Goku era solamente un egoista, un insensibile e rozzo Saiyan.

La stessa persona che non ce la faceva più a vivere senza di lui.

 

Ogni fibra del suo corpo sembrava esser stata privata della voglia di vivere.

I suoi occhi,spenti e vacui, pareva avessero esaurito tutte le lacrime.

Il suo cuore era ormai stanco di battere per quel guerriero che le aveva lasciato un vuoto dentro.

La sua anima, però, non era stanca di amarlo...


Ma era troppo il dolore per riuscire a dimenticare e perdonare.


Se ne stava sdraiata su quel letto, freddo e vuoto, girata su un fianco.

Il braccio teso verso il lato su cui dormiva sempre il giovane dalla chioma ribelle.

Una mano poggiata sul ventre ancora piatto, ma che già custodiva il suo ultimo dono.

Lo sguardo assente rivolto verso la finestra.

Il viso d'avorio era illuminato dagli argentei raggi di Luna, che entravano attraverso le persiane tenute per metà abbassate.

La mente vagava libera, come una farfalla che danza da un fiore all'altro, tra i ricordi felici della sua memoria. Quanto amore era stato intrappolato nelle quattro pareti di quella stanza?

 

-NO Goku no!! Ahahah... Il solletico non vale! Ahaha- un cuscino volò dalle mani della corvina, indirizzato verso il ragazzo, che prontamente lo schivò, continuando a ridere come un bambino.

Era seduto sul letto matrimoniale della loro camera e continuava insistentemente a far solletico alla compagna che, distesa tra le lenzuola, cercava di divincolarsi in ogni modo dalle forti braccia del Saiyan.

L'atmosfera tranquilla era resa gioiosa dalle cristalline risate dei due ragazzi che si divertivano come due bambini.

Finché, a forza di rigirarsi, non si trovarono l'uno sopra l'altra con i visi a pochi centimetri di distanza.

Le guance di entrambi, per la vicinanza, si imporporarono, mentre i loro cuori cominciarono a battere sempre più velocemente, quasi volessero uscire dal petto. Rimasero in silenzio per qualche attimo a scrutarsi negli occhi.

Nero nel nero.

Il giovane avvicinò lentamente le soffici labbra a quelle rosee di lei, in un dolce e delicato contatto che durò pochi secondi a causa di un pianto disperato proveniente dalla stanza accanto: il piccolo Goahn, di appena pochi mesi, si era svegliato e reclamava la sua colazione. Ridendo inteneriti i due ragazzi si diressero a dare il 'buongiorno' all'ultimo arrivato nella famiglia.

 

Presa da un attacco di nostalgia, dovuto ai dolci ricordi, una lacrima capricciosa sfuggì dal suo controllo. Subito seguita de altre. In quel momento si sentiva così stupida: lei lì a piangersi addosso come una bambina a cui era stato privato il giocattolo più prezioso, mentre lui era in chissà quale angolo dello sconfinato cielo a divertirsi come un matto.

O forse era semplicemente innamorata.

Ma l'amore poteva venir sostituito dal rancore... Dall'odio.

Eppure lei non lo odiava, anzi amava con tutta l'anima il marito. Non le importava se l'aveva fatta soffrire, doveva solo aspettare...

Con il tempo avrebbe compreso e accettato la sua scelta e poi anche lui, a modo suo, aveva sofferto, no?

Quante domande senza risposta e quanti forse,sussurrati piano per la paura di sbagliare, le ronzavano per la testa.

Lei chiedeva delle risposte più articolate di un semplice “messaggio” riferitole dal figlioletto di undici anni.

Forse nemmeno lui comprendeva il perché delle sue scelte, sapeva solamente che era giusto, “da eroi”. No, Goku non avrebbe mai abbandonato lei e Goahn, soprattutto sapendo dell'arrivo di un nuovo Saiyan in famiglia, senza più che validi motivi!

Come poteva vivere senza l'unica persona che il suo cuore avesse imposto di amare molti anni prima?

Da quel giorno tutti erano andati avanti con le proprie vite... Solo lei non riusciva a voltare pagina.

Possibile che, tra tutti i loro amici, fosse lei,quella che meno sentiva di far parte del suo mondo, a vedere in quel bambinone un po' cresciuto una persona con sentimenti, sogni e paure e non solo il temerario eroe della Terra?

La mente della corvina era ormai attanagliata da continui e cupi pensieri.

Dai ricordi, felici e struggenti, dei giorni che precedettero la morte del leggendario guerriero dal cuore puro, che, nel suo viaggio, si era portato una parte di lei...

L'ululato malinconico di un lupo solitario, rivolto a quella madre argentea che, silenziosamente, assisteva e condivideva il dolore di quella piccola dea dai lunghi capelli d'ebano, la risvegliò da quella sorta di trance in cui era irrimediabilmente precipitata.

La donna si asciugò le taglienti lacrime, che le avevano tracciato sulle guance marmoree scie incolori, con stizza, come se con quel gesto potesse liberarsi dalla tristezza, che da anni ormai, la stava opprimendo.

Sfinita, per i lavori domestici a cui si era dedicata per l'intera giornata, decise di dormire.

Chiuse gli occhi aspettando pazientemente che Morfeo l'accogliesse tra le sue calde braccia.

Ma il sonno non accennava ad arrivare, così provò a cambiare posizione; girandosi verso la parte opposta della stanza.

Quasi meccanicamente i sui occhi si socchiusero per andare a posarsi sulla foto, che si stagliava sul suo comodino, del suo dolce e coraggioso guerriero. Prese tra le mani la cornice e passò un dito sul suo viso sorridente.

Avrebbe dato tutto per essere lassù con lui o, almeno, per rivederlo un'ultima volta, una sola, e dirgli Addio...

Immancabilmente le lacrime tornarono a minacciare di fuoriuscire, ma una battagliera e determinata Chichi fu pronta ad affrontarle: non voleva vivere il suo presente rimpiangendo il passato e, tanto meno, arrendersi dinnanzi agli ostacoli del futuro.

Si sistemò nuovamente tra le candide lenzuola; con la foto dell'amato stretta al petto.

E, finalmente, si addormentò.

 

Una strana speranza, però, le riscaldava il cuore.

Forse qualcuno aveva sentito la sua muta preghiera.






Note dell'autrice:
Salve a tutti! Spero che vi piaccia come inizio! :) il secondo e ultimo capitolo arriverà presto!^^ grazie a chi ha letto e vi prego di lasciare una recensione, magari con qualche consiglio! 
A presto.

 

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Capitolo 2
*** Dolce Incontro ***


 

Capitolo 2

Dolce Incontro

 

Aprì gli occhi di scatto; cos'era stato? Aveva udito un rumore proveniente dal piano inferiore.

Rimase per qualche secondo in ascolto, come per captare qualche “segno di vita” presente all'entrata; la fotografia di lui stretta fra le piccole mani. Nelle orecchie solo il silenzio.

Si comandò di chiudere gli occhi per ritornare a dormire placidamente, ma i suoi buoni propositi furono fermarti da un secondo rumore. Questa volta,la corvina si alzò di scatto dal giaciglio con l'intento di andare a controllare la situazione al piano inferiore.

Dopo aver deposto con cura la fotografia del giovane dai capelli ribelli, uscì dalla stanza. Prima di raggiungere le scale, però, diede una sbirciatina all'interno della camera del figlio: era immerso nel mondo dei sogni, nessuno spuntino notturno.

Una volta scese le scale si appiattì al muro e, armatasi di coraggio, sporse il viso verso il luogo da cui provenivano quegli strani rumori: la cucina.

Vi entrò. Nulla... Tutto in ordine.

Decise di controllare se c'era qualcuno in soggiorno, ma anche lì la calma regnava sovrana.

Nella testa di Chichi,invece, il caos: era certa di aver sentito dei rumori! E lei, di sicuro, non era il tipo di persona che tremava come una foglia per ogni singola sciocchezza.

Nonostante il dubbio, decise di tornarsene a letto. Tirò un sospirò di sollievo per il mancato pericolo e fece qualche passo verso il corridoio, ma finì per urtare contro qualcosa o, meglio dire, contro qualcuno.

Finì al suolo. Spaventata, indietreggiò, non curandosi del dolore provocato dalla botta: era troppa la paura in quel momento.

Lo strano individuo, alto e muscoloso, si girò e mosse, incerto, qualche passo verso la donna, la quale continuava a indietreggiare finché la sua schiena incontrò la superficie legnosa della porta. Non aveva via di scampo!

L'uomo si piegò e avvicinò il proprio viso a quello di lei.

La baciò a fior di labbra... Un bacio innocente. Che venne ricambiato con la stessa delicatezza dalla donna. Non ci poteva credere!

Era proprio lui.

Non si sarebbe mai immaginata un simile gesto da parte di quell'ingenuo guerriero.

Immediatamente calde lacrime cominciarono a rigarle il viso. Lui si scostò e l'aiutò ad alzarsi.

La tenue luce della luna illuminò debolmente quel viso angelico.

-Urca Chichina! Che botta! Stai bene?-

Ed ecco qui il vero Goku!

La risposta, però,non arrivò. Solo un debole singhiozzo uscì dalle sue labbra.

Lui era proprio lì, davanti ai suoi occhi.

Capita la situazione il giovane cercò di scusarsi.

-Chichi io...- non riuscì a finire la frase poiché le sue labbra vennero catturate da quelle della donna, che gli si buttò letteralmente addosso. Si staccarono per riprendere fiato e si guardarono negli occhi. -Non importa...L'hai fatto anche per noi...- il Saiyan la guardò stupito,ma subito un sorriso gli increspò le labbra. Delicatamente le asciugò le lacrime. Si beò di quella carezza, quando il giovane riavvicinò le labbra alle sue per un lungo bacio tanto desiderato, mentre con una mano le cinse la vita. Il dolce contatto divenne sempre più appassionato e la moretta si sentì sollevare da quelle forti braccia. Intuì subito le intenzioni del marito e un sorriso le si disegnò sul volto.

Un sorriso vero.

Raggiunsero la loro stanza e Goku chiuse la porta, attento a non far troppo rumore, non staccandosi da quella bocca di ciliegia che tanto aveva bramato e che non avrebbe più riavuto indietro.

Posò con delicatezza la moglie sul loro letto, che in quella notte sarebbe stato ospite del loro amore.

Si guardarono negli occhi – Sei sicura? -Chiese timoroso

-E' la nostra ultima notte questa...- e risentì la voce melodiosa della sua dea corvina.

Le loro labbra si unirono ancora. I loro sapori si mescolarono.

Prese a baciarle il collo. Adorava il sapore della sua pelle. Scese alla spalla e lentamente iniziò a toglierle la leggera camicia da notte color lavanda. Ella gemette: era piacere puro.

Il profumo dei suoi capelli lo stava inebriando e i suoi baci stordendo.

Quanto gli sarebbe mancato tutto questo?

Con dolcezza si amarono tra quelle candide lenzuola.

Nella stanza il silenzio era rotto solo dai loro gemiti e sospiri.

Sapori, profumi,sensazioni ed emozioni da imprimere nella mente e nel cuore per le tristi notti che avrebbero passato soli e lontani.

Dopo che lui sarebbe sparito per sempre e lei sarebbe rimasta ancora intrappolata nei ricordi, finché la Nera Signora, così come li aveva divisi, li avrebbe ricongiunti, questa volta per l'eternità.

Ma ora non importava,in quel momento c'erano solo loro due.

 

Due esseri di natura così diversa, ma uniti dallo stesso puro sentimento.

Due esseri che per amarsi avevano sfidato il Destino.

Due esseri che avevano solo una notte per dirsi Addio.

 

Il respiro affannato si infrangeva a contatto con le labbra dell'altro.

Si diedero un altro bacio e, sfinito, Goku si stese vicino alla corvina. Ella adagiò la testa sul suo torace.

-Ti amo Chichina... Non sai quanto mi mancherai e scusa se me ne devo andare, ma lo faccio per voi...-

Ma alla donna questo non importava. Aveva tanto desiderato che lui si giustificasse, che le spiegasse il perché delle sue scelte, ma ora si rendeva conto che, in realtà, ciò che aveva davvero desiderato era rivederlo, almeno un'ultima volta.

Interruppe il monologo del Saiyan

-Anch'io ti amo Goku e non c'è bisogno che ti scusi perché io ti ho già perdonato...

Gli prese la mano adagiandola sul suo ventre, dove cresceva la loro piccola creatura. Il giovane le sorrise e si diedero un ultimo dolce bacio a fior di labbra.

Il sonno sopraggiunse ed entrambi si addormentarono.


Le dita intrecciate tra loro, come le loro anime.





Il sole, con i suoi caldi e dorati raggi, illuminò il volto della donna. Stiracchiandosi aprì lentamente gli occhi. Posò lo sguardo dove era disteso il marito, ma non lo vide. Com'era possibile?

Che fosse stato un sogno? Ma no. Si ricordava perfettamente tutto ciò che era successo, sentiva perfino il dolore per la botta presa quando era caduta.

Si distese sul lato opposto, che aveva ospitato il marito per quella dolce notte.

Sul cuscino poteva ancora percepire il suo profumo.

Lacrime di gioia si mischiarono alla tristezza.

Già le mancava, ma sapeva, lo sentiva nel profondo del suo cuore che quello non era un Addio.

Il suo angelo sarebbe tornato a farle provare quelle mere e profonde emozioni.

Doveva solo aspettare e continuare a vivere per lui e il loro piccolo.

Con in volto stampato un sincero sorriso si affacciò alla finestra e sussurrò. -Continuerò ad aspettarti mio folle angelo... Non è venuto il momento di dirci Addio...

 


Dall'alto un eroe stava vegliando sulla sua piccola dea e, nessuno lo vide, ma calde lacrime gli rigarono il volto.

-Hai ragione, Chichina... Aspettami e io tornerò.


Perché questo non è un Addio...

 

 

Fine

 

 



Note dell'autrice:

Ecco la fine! Spero sia piaciuta :) Ringrazio di cuore chi ha recensito, ma anche chi ha semplicemente letto^^

alla prossima

 

Super Mimi_

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