Ossessione

di LadyFedora
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Attacco ***
Capitolo 2: *** Reazione ***
Capitolo 3: *** DOLORE ***
Capitolo 4: *** La fine... ***
Capitolo 5: *** Happy ending...(?) ***



Capitolo 1
*** Attacco ***


Salve a tutti coloro che leggeranno la mia fic.
AVVERTIMENTO: è YAOI, coloro che disprezzano eccetera sono gentilmente avvisati e pregati di non scrivermi cattiverie...
So che qui in Italia non è una coppia molto utilizzata, a dire il vero non l'ho quasi mai vista in fic, ma a me piace molto quindi ^^.
AVVERTIMENTO DUE: ieri sera mi sono vista "Il segugio" puntata non mi ricordo che numero della seconda stagione, questa fic fa un po' riferimento alla puntata stessa, ma a linee generali, non centra quasi nulla
Buona lettura e ditemi cosa ve ne pare

“Praticamente non abbiamo nulla in mano” commentò Sara, dopo aver ripassato per l’ennesima volta tutte le prove raccolte sulla scena del delitto.
“Il nostro amico è furbo” rispose Grissom, massaggiandosi gli occhi sotto le lenti “Ma deve aver lasciato qualche indizio”
“Gil, abbiamo preso e catalogato quasi tutto da quell’appartamento” ricordò Nick, passandosi una mano fra i capelli.
In quel momento entrò un poliziotto con un comunicato.
“Dice che quelli della polizia hanno trovato un possibile collegamento della vittima con un uomo che era andato a casa sua a farle il collegamento per la televisione satellitare, e la deve aver vista il giorno stesso in cui è morta: Jack Trony, 45 della Seventy Road” lesse Grissom “Non è un granchè, ma vale la pena di andare a dare a fare qualche domanda a questo Trony”
“Ottimo, ci andiamo io e Greg” propose Nick, già raccogliendo la sua giacca.
“No aspetta, ci andranno Greg e Warrick, tu mi servi in laboratorio per delle analisi” lo fermò il capo, mettendogli tra le mani dei sacchetti.
Nick lo guardò storto prima di ubbidire e andarsene.
I due incaricati raggiunsero la casa di Jack Trony in meno di mezz’ora: era un appartamento all’ultimo piano di un edificio.
“C’è nessuno?” chiese bussando Warrick, la porta era però aperta e Greg entrò per primo, cominciando a guardarsi in giro e chiamando il proprietario.
“Pronto?” Warrick rispose al suo telefonino “Scusa Chaterine non ti sento bene…aspetto che cerco campo…ehi Greg, vado un attimo sotto che magari riesco a sentire cosa mi sta dicendo”
“Ok, io intanto do un’occhiata” rispose Greg, osservando le foto sugli scaffali.
Gli sembrò di notare qualcosa in alcune scatole sotto il televisore, e si chinò per tirarle fuori, fu in quel momento che venne prese per le spalle e fatto voltare bruscamente.
Non fece neanche in tempo a prendere la pistola che un pugno lo raggiunse in faccia, spaccandogli con tutta probabilità lo zigomo.
Stordito ma ancora in piedi, il secondo pugno lo raggiunse dritto nello stomaco, facendolo piegare in due dal dolore e scivolare lento ma inesorabilmente a terra.
L’uomo che lo aveva preso alla sprovvista era dotato di una forza pazzesca, lo sollevò praticamente di peso e lo scaraventò contro la finestra che dava sul giardino sottostante.
Il ragazzo fece un volo di più i tre metri prima di schiantarsi contro il cruscotto di una sfortunata macchina lì sotto parcheggiata.
Quando Warrick vide Greg cadere per poco non si fece venire un colpo…com’era potuto succedere?
Per poco non si mise a salire le scale e a rincorrere il misterioso individuo artefice del fatto, ma si trattenne… c’era Greg, uno dei suoi più cari amici che aveva sfasciato una macchina, e sarebbe stato un miracolo se non si fosse ucciso per quel volo.
Lo raggiunse e gli toccò il polso: debole ma regolare e potè finalmente riprendere fiato, dopo essersi accorto di averlo trattenuto negli ultimi secondi.
Il giovane era ricoperto di sangue.
“Un’ambulanza al 45 della Seventy Road, agente ferito, fate presto” chiamò dalla radio della polizia, poi si preparò a sentire Grissom.
“Gil, sono Warrick, è successo un casino” iniziò a spiegare, cercando intanto di far riprendere Greg Sanders, ma non ne voleva sapere.
“Cosa?” il capo sembrava calmo, ma da quando aveva sentito suonare il telefono sentiva che qualcosa di brutto era accaduto.
“Il nostro probabile sospettato ha buttato giù da una finestra Greg, dopo averlo malmenato” fu come lanciare la bomba.
Gil rimase zitto, mentre in sottofondo si sentivano le voci di Nick e Sara chiedere spiegazioni.
“Quale ospedale?” domandò semplicemente, dopo aver metabolizzato la notizia.
“Aspetta un attimo, sta arrivando l’ambulanza” Due paramedici si precipitarono da Greg e in breve riuscirono a sfilarlo dal vetro e metterlo su di una barella, gli applicarono la maschera respiratoria e lo portarono all’interno dell’ambulanza.
“Dove siete diretti?” chiese Warrick.
“Al Mary Jones, lei è un suo parente?”
“No, no, si sbrighi per favore io lo raggiungerò”
“Grissom al Mary Jones”
“Stiamo già arrivando” rispose affannato l’uomo.
Warrick entrò affannato al Mary Jones, raggiungendo la stanza di degenza dell’amico: era ancora sotto visita, si sedette in sala d’aspetto, inquieto.
Dopo una ventina di minuti il resto della sua squadra lo raggiunse, con facce stravolte e preoccupate.
“Allora Warrick?” domandò Grissom, la voce tradiva il suo stato d'animo.
In breve l’uomo spiegò cos’era successo, non omettendo le sue colpe.
“Bastardo è stata tutta colpa tua!” lo aggredì Nick, non riuscendo a stare fermo.
“Sai che è stato un comportamento inqualificabile lasciare un compagno solo in una casa non ancora dichiarata sicura?” aggiunse il capo, scosso.
“Si, hai perfettamente ragione, solo che mi stava chiamando Chaterine e credevo che avesse notizie urgenti da darmi, mi sento terribilmente in colpa per quello che è successo” mormorò demoralizzato.
“Speriamo che non abbia nulla di grave” disse Sara, torcendosi le mani.
“Salve dottore” disse Nick accorgendosi dell’uscita del suddetto dalla stanza di Greg.
“Buongiorno” rispose finendo di prendere appunti su un blocco.
“Allora cosa ci può dire?” chiese bruscamente Sara. “Mano destra e tre costole rotte, polmone destro bucato, slogamento della spalla destra e un totale di cinquanta punti un po’ in tutto il corpo…non posso certo dire che gli sia andata bene” elencò il dottore scuotendo la testa.
Nick era rimasto basito…com’era potuto succedere proprio a Greg? Maledizione perché non lui?
“Io ti ammazzo pezzo di merda!” gridò e si lanciò contro Warrick, che, non aspettandoselo, rotolò a terra sotto il peso dell’altro.
Subito intervenne Gil, cercando di separarli.
“Tu non ti intromettere! Se mi avessi mandato con Greg nulla di questo sarebbe successo perché IO non lascio mai soli i miei compagni” urlò mentre cercava di prendere a pugni Warrick.
Furono costrette ad intervenire le due guardie dell’ospedale e un inserviente e fargli una iniezione per calmarlo.
Il liquido entrò subito in circolo, e finalmente riuscirono a farlo stare fermo e posizionarlo su una sedia. “Ma che gli è preso?” esclamò Sara, stupita da questa reazione.
“Non ne ho proprio ide-…oh cavolo…” mormorò Warrick, fulminato da una idea.
“Cosa?”
“No niente, non ti preoccupare”

Commentino??^^

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Capitolo 2
*** Reazione ***


“Nick, sai che siamo tutti preoccupati per Greg, non è proprio il momento di fare scenate” lo riprese Gil Grissom, sedendosi accanto a lui.
Stokes non rispose, né lo guardo…stava fissando un punto dritto davanti a se con faccia sconvolta.
“State tranquilli, il sedativo durerà solo pochi minuti” spiegò l’inserviente lasciandoli soli.
“Scusi dottore, adesso possiamo entrare a vedere come sta?” chiese Sara.
“Non ha ancora ripreso i sensi” rispose il dottore “Ma potete comunque fargli un saluto, mi raccomando di breve durata perché questo non sarebbe orario di visita” “Certo, certo” replicò Gil, facendo strada al resto della squadra.
Greg era disteso immobile nel letto, con la faccia e le braccia coperte da bende e la maschera dell’ossigeno sulla bocca.
Warrick andò a sedersi accanto a lui, più lo guardava più si sentiva male.
“Troveremo il bastardo che ha fatto questo, vero Grissom?” chiese Brown, stringendo i pugni dal nervosismo.
“Non ci sarà posto in questa città in cui quel farabutto potrà sfuggirmi” replicò Gil, osservandolo malinconicamente.
In quel momento anche Nick, ripresosi dalla crisi di poco prima, fece la sua entrata nella stanza e fu come se di colpo non riuscisse più a respirare.
La vista del suo compagno ridotto in quel modo gli provocò un altro attacco di rabbia, ma questa volta preferì evitare di attaccare Brown, e invece si diresse verso il bagno, stringendo spasmodicamente i pugni.
Si lavò la faccia, e si guardò brevemente allo specchio, gli restituì lo sguardo una faccia che quasi non sembrava la sua.
“Nick”lo chiamò Warrick, che dopo aver visto che se ne andava lo aveva seguito, ed ora era alle sue spalle. “Che vuoi?” rispose piuttosto bruscamente, prendendo della carta per asciugarsi.
“Volevo solo evitare che saltassi addosso a qualcun altro”
Stokes non rispose, talmente incredulo per la faccia tosta del suo compagno.
“Ti senti meglio?”
“Ma sei scemo?” esclamò Nick “Cioè non ti rendi conto che forse io ti sono ‘saltato addosso’ perché è stata tutta colpa tua se Greg è stato buttato giù da una finestra e adesso si trova svenuto in quel letto?”
Brown lo fissò ferito.
“Non credevo fosse possibile, la casa ci sembrava vuota, sarei sceso solo il tempo per sentire quello che aveva Chaterine da dirmi”
“Se quell’uomo fosse stato armato a quest’ora avresti ben altro peso sulla coscienza”
“Hai ragione, ma grazie a Dio non lo era o non voleva uccidere Greg, non versare su di me tutta la tua frustrazione, mi sento già abbastanza in colpa anche senza” finì mormorando, abbassando gli occhi.
Nick sembrò leggermente calmarsi, sospirò.
“Io… so che non devo prendermela con te Warrick… solo che, Dio… quando l’ho visto” tentò di spiegarsi, ma non riusciva a trovare le parole.
“Forse, a ruoli invertiti, avrei reagito nello stesso modo” “Oh no, io non credo proprio… tu sei troppo controllato per aggredire le persone come ho fatto io”
“Chissà… dai andiamo da Greg adesso” borbottò con un sorriso, stringendo brevemente l’amico con un braccio.
“Credevo vi steste scannando” iniziò Sara, seduta su una sedia accanto al letto di Sanders, teneva la mano sana del ragazzo fra le sue, accarezzandola dolcemente.
Nick inghiottì parole pericolose, prima di prendere posto accanto a lei.
Greg sembrava respirare a fatica, pensò, per via del polmone perforato.
“Il dottore ha detto per quanto tempo dovrebbero tenerlo in ospedale?” chiese Warrick.
“Da quando si sveglierà per circa una decina di giorni, dipende da come reagirà alle cure” spiegò Grissom.
“Bene qui non abbiamo altro da fare” saltò su Sara “Torno alla base e mi metto alla ricerca di questo Trony”
”Veniamo con te” replicò Gil “Se vuoi Nick puoi pure rimanere un altro po’… tanto sai dove trovarci”
“Ok capo, sto qui, magari si riprende e non voglio sapere come potrebbe sentirsi non trovando nessuno di noi” disse tranquillamente Stokes.
Quando gli altri ebbero lasciato la stanza Nick si concesse una lacrima, che solitaria cadde sul lenzuolo che copriva Greg.

Il mattino seguente Greg aprì a fatica gli occhi, infastidito dalla luce che entrava dalla finestra. Si sentiva uno straccio, ma nonostante ciò tentò di alzarsi a sedere.
Il movimento brusco riportò alla realtà Nick, che si era appisolato lì accanto, che tentò di calmarlo e di farlo distendere.
“Stai tranquillo, sei in ospedale” riuscì a dire, prima che Greg lo abbracciasse del tutto inaspettatamente.
“Nick… ?” balbettò insicuro.
“Si sono qui, non ti preoccupare” lo rassicurò il compagno.
“Che… è successo… ?” riuscì a chiedere respirando però affannosamente.
“Ti hanno malmenato e ti hanno fatto fare un volo” spiegò molto a grandi linee “Ma adesso stai molto meglio, in una decina di giorni dovresti uscire da qui”
“Oh… è stato quel tale? Trony?” si sentiva che faceva fatica a parlare eppure non voleva calmarsi.
“Si, proprio lui, gli altri gli sono già alle costole, tu devi solo pensare a guarire che quando tornerai a lavoro lui sarà già in attesa del processo”
Sanders finalmente liberò Nick dalla stretta e si appoggiò al cuscino guardandolo con un sorriso sollevato sotto la faccia martoriata.
“Grazie per essere qui” mormorò, prima di ricadere addormentato.
Stokes impiegò molto di più per far cessare i battiti del suo cuore, per poco non gli era preso un colpo a causa del gesto del ragazzo nel letto.
“Io sarò sempre qui Greg"

Grazie carissime ragazze, bhe vi posso dire che almeno adesso, e anche nel continuo lo slash c’è, ma velato.
ISI: ah sono d’accordo con te, va bene lo yaoi, ma Grissom…brr ihih…grazie mille!
_TanyDesrosiers_: oh si, povero greg…ma vedrai prossimamente, io amo fare soffrire le persone, ma anche io adoro greg (e Nick)!
missSmanda:thanks cara, sono contenta di far interessare anche una non yaoi, bhe per ora non c’è n’è molto, solo amicizia fra questi due personaggi…^^
WillowMalfoy:eccoti il continuooo^^…bhe , siamo d’accordo almeno su una cosa, loro due sono i migliorii!!!
Bhe se volete lasciare un parere ben lieta, sennò grazie anche solo se leggere, è un piacere scrivere se so che qualcuno apprezza
Kiss Lady

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Capitolo 3
*** DOLORE ***


Allora questo chappi lo dedico alla cara ISI, che sentiva la mancanza della mia ficcy..grazie cara me commossa^^
Poi volevo:
ISI. grazie per il commento, scusa per averti fatto stare sulle spine, baci
Willow Malfoy:thanks per il commento, cmq intendo far andare la mia storia in una altra direzione, il maniaco tornerà...la conclusione avverrà in due capitoli dopo questo^^ kiss
Mary: grazie per aver detto che ti piace...si forse è leggermente AU, non dirmi che anche solo pensare ad una Nick/Greg sia AU, lo è e pure molto. in parte le spiegazioni sono alla fine del capitolo.bacio:-D
MewAlexis: Eccoti il continuoooo...bhe, spero di leggere presto cose tue, soprttutto se sono sulla nostra bella coppietta, dimmelo se pubbliki!!kiss
Eccovi la storia dunque!!

Come predetto dal dottore, una settimana e mezza dopo, seduto su una carrozzina Greg uscì dall’ospedale, accompagnato da Warrick, che lo spingeva, e Nick.
“Sei sicuro di volere andare a casa tua? Sai che noi ti ospiteremmo più che volentieri” disse Brown, su incitamento dell’altro.
“Si, non c’è problema… vi ho già fatto perdere tanto tempo qui…” rispose Greg con un filo di voce.
“No dai, a parte gli scherzi, non mi sembra il caso che tu stia da solo nelle tue condizioni, non puoi neanche camminare!” si impuntò Stokes, alzando leggermente la voce.
“Davvero Nick, non voglio esservi di peso. Ancora pochi giorni di riposo e ritornerò in forma perfetta” affermò con sicurezza.
“Se lo dici tu… io non ne sono così sicuro però” borbottò Nick.
Arrivarono alla macchina di Warrick e lo presero in braccio per poi posarlo sul sedile anteriore.
Piegarono la carrozzina e la infilarono nel baule prima di dirigersi verso casa del ragazzo.
“Vuoi che almeno stanotte ti faccia compagnia? Almeno ti do una mano…” insistette Nick, tanto da farlo cedere alla fine.
“Va bene, ma solo se non è un problema per te… non avresti avuto nulla da fare stasera vero?”
“Assolutamente no, stai tranquillo”
“Grazie mille allora”
“Figurati” rispose Nick, mentre un sorriso a tentadue denti illuminava il viso stanco.
Era esattamente una settimana e mezza che non riusciva a dormire bene, e sapeva perfettamente che il motivo era la sua preoccupazione per lo stato di Greg.
Anche se Greg non avesse acconsentito a farlo rimanere a casa sua si sarebbe inventato un qualche modo per stargli accanto.
Warrick, dopo aver aiutato Nick con la carrozzina, salutò i due ragazzi e andò via.
“Spero tanto che l’ascensore del tuo palazzo funzioni” disse Nick, una volta entrati.
“Si stai tranquillo, ci teniamo molto, soprattutto noi che abitiamo oltre il quarto piano” ridacchiò Greg, e sembrava che nulla fosse cambiato.
Era il solito ragazzino con la battuta pronta, e l’aria di prendere tutto alla leggera.
L’appartamento era molto grande, questo stupì Nick, ma lo fu ancora di più vedendo l’ordine maniacale che vi regnava. “Hai fatto venire una impresa di pulizie prima di tornare qui?”
“Eh?” impiegò un attimo a connettere poi rispose “No assolutamente, è così da quando l’ho lasciato”
“Non immaginavo fossi così…” Stokes non finì la frase, limitandosi a fare un cenno verso il salotto.
“Sembro proprio così disastroso allora” commentò Greg, dirigendosi in cucina “In verità io adoro le cose ben fatte”
“Questa è una grande sorpresa” replicò serio.
“Non dirmi che non sono accurato fino alla nausea sul lavoro”
“Hai ragione scusa, io metto le due cose su piani diversi…vedessi com’è conciata casa mia” “Non voglio immaginare. Vuoi qualcosa d
a mangiare?” chiese poi il giovane, guardando dubbiosamente il frigorifero.
Nick lo raggiunse e lo portò in salotto.
“Da bravo adesso riposati sul divano e io preparo qualcosa per cena, sai che non devi sforzarti in nessun modo” “Si mammina, altro?” e senza attendere risposta fece quello che gli aveva detto.
Nick tornò in cucina e mise nel microonde dei surgelati, ma quando tutto fu pronto e chiamò Greg questi non gli rispose.
Raggiungendolo preoccupato vide che si era solo addormentato, e pure in una posizione che al sol vederla sembrava scomoda.
“Greg… Greg, svegliati” lo scosse leggermente per la spalla.
“Lasciami stare Nick, ho sonno” biascicò scostandogli la mano.
“Almeno vai a letto, così sei a posto”
“Mmm…”
Aiutandolo ad alzarsi lo trascinò nella stanza, e lo fece sedere.
Addirittura lo coprì, perché Greg sembrava impossibilitato a compiere qualsiasi movimento.
Si concesse due minuti per osservarlo, pensando a come si andava a rovinare con le proprie mani provando QUEL genere di sentimenti verso di lui… era un ragazzo santo cielo!
Nonostante ciò, non gli importava nulla quello che gli altri avrebbero pensato di lui, ma solo quello che GREG avrebbe pensato di lui qualora avesse scoperto il suo segreto.
Sentiva di stare impazzendo, riusciva ancora a mantenere una facciata compatta davanti al resto della squadra, ma quando era saltato addosso a Warrick per poco non si era fatto scoprire.
Nessuno degli altri aveva reagito male quanto lui, quindi avrebbero potuto chiedersi il perché.
Non avrebbero neanche pensato al fatto che fra loro ci fosse una amicizia forte, perché non era vero, erano solo colleghi di lavoro, almeno fin quando Nick non aveva ceduto nella battaglia contro il suo cuore, e aveva ammesso che Greg gli piaceva, e molto…
Avrebbe voluto agire allo scoperto, ma per trovarsi un due di picche dritto in faccia preferiva tenersi tutto per se.
E se Greg lo avesse guardato schifato?
Se, dopo aver saputo tutto, non avesse più voluto averlo intorno?
In laboratorio, nelle scene del crimine, nelle cene che qualche volte organizzavano tutti insieme, nello spogliatoio (ogni volta che Greg si cambiava)…
Mordendosi un labbro si alzò dal letto e fece per uscire dalla camera ma venne trattenuto…
Greg si era aggrappato al bordo della camicia che gli usciva dai jeans, guardandolo ad occhi socchiusi.
“Rimani qui con me?” chiese con un tono di voce a metà fra il supplichevole e l’impaurito.
Il cuore di Nick fece un balzo all’indietro, sia per la cosa chiesta che per il modo.
Rimase immobile per alcuni secondi stupefatto, ma Greg lo interpretò come un dissenso, e gli occhi gli si riempirono di lacrime.
“Forse non sono così forte come voglio fare credere”
bisbigliò voltandosi dalla parte opposta.
In breve il suo si trasformò in un pianto a dirotto, accucciandosi sotto le coperte, ferito.

Ok lo so sono bastarda ad interrompere così...sapete pausa ad effetto...ihih...anche perchè il dopo mi serve per il prossimo capitolo...
Indovinate un po' che farà Nick caro...
Detto ciò spero che mi lascerete un parere perchè ci tengo tanto tanto tanto...
Bacioni

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Capitolo 4
*** La fine... ***


Eccomi con sorprendete velocità (almeno per il mio canone di giudizio, badate bene^^)con il 4° capitolo della mia pucciosa ficcy.
Volevo elargire le risposte ai commenti dunque:
X MewAlexis: zizi è dooolce Gregguccio vero? Daidai, posta almeno il primo capitolo così vediamo com’è!! E poi non farmi troppo complimenti che mi monto la testa, occhio!!
ISI: sii, sono carini assieme, né?? Col capitolo seguente avanti Savoia…poi dimmi…comunque vojooo il prossimo capitolo della tua ficcy te capì?? Devo assolutamente sapere come va avantiii!!
X Adamanthea: tre grazie per i commenti, troppo carina con i complimenti! Eccoti velocissima il capitolo, l’evoluzione della cosa… ti dico solo che prima o poi a Nick caruccio verrà un infartino bello e buono!!! Baci

Al suono del pianto del giovane nel letto Nick si sentì il cuore spezzato.
“Greg… Greg ti prego non fare così” mormorò inginocchiandosi sul pavimento, accanto al ragazzo che gli dava ancora le spalle.
Gli toccò leggermente i capelli, voleva fargli capire che il motivo per il quale era lì era esattamente quello di tentare di dargli un po’ di conforto dopo l’incidente.
Dopo qualche secondo di resistenza Greg si girò, senza tuttavia riuscire a smettere di piangere.
Non riusciva a guardare Nick negli occhi, sicuro del fatto che vi avrebbe trovato nient’altro che disgusto malcelato.
Sapeva perfettamente anche lui che non avrebbe dovuto mettersi a piangere come una femminuccia, cavolo era adulto e vaccinato.
Eppure la vicinanza di Nick e l’essere tornato a casa aveva completamente fatto abbassare le sue barriere emotive ed eccolo lì, a suscitare la compassione di un suo collega di lavoro, neanche fossero stati grandi amici.
“Mi dispiace Nick… che sciocco che sono” riuscì a sussurrare con un sorriso che gli stiracchiava le labbra.
“No Greg, non sei sciocco. Non pensarlo neanche, ci siamo capiti?” disse Stokes, e, facendosi molto coraggio proseguì “Se mi fai un po’ di posto ti faccio compagnia per stanotte, ok?”
Si diede mentalmente dello scemo, ma cosa gli era saltato in mente di chiedere?
Fortunatamente la stanza era in ombra, quindi Greg non vide il rossore comparso velocemente sul suo volto.
Inaspettatamente, almeno per Nick, il giovane si affrettò a spostarsi dalla parte opposta del letto, lasciando quindi una porzione di esso interamente per lui.
Non sapendo bene come comportarsi si limitò a togliere le scarpe e a distendersi di fianco a Greg, al di sopra delle coperte.
“Dai adesso dormi, ok?” riuscì a dire, grande lo sforzo per non far tremare la voce.
“Grazie Nick”
“Non mi devi ringraziare”
Disteso dalla presenza dell’uomo accanto a lui, Greg fu in breve nel mondo dei sogni.
E anche Nick, che tutto si sentiva meno che tranquillo, lo segui poco dopo.
Verso le cinque del mattino il padrone di casa venne svegliato da un rumore soffocato, credendo di esserselo immaginato richiuse gli occhi, ma fece appena in tempo ad accorgersi di essere praticamente avvinghiato a Nick che balzò seduto sull’orlo del letto.
Grazie al cielo il movimento brusco non lo fece svegliare.
Fortunatamente era stato il primo a svegliarsi, altrimenti come gliel’avrebbe spiegata una posizione simile?
Sorridendo fra se e se scese dal letto con qualche difficoltà di stabilità e zoppicando raggiunse la cucina per prendere qualcosa da bere… aveva la gola praticamente riarsa.
Quando richiuse il frigorifero si lasciò sfuggire un gemito soffocato: davanti a lui c’era Trony che puntava una pistola dritto contro di lui.
Lasciò cadere il cartone di latte improvvisamente senza più forze.
“Ciao Greg” disse Jack con un sorriso per nulla rassicurante.
“Tu! Che diavolo ci fai qui?” domandò facendo un passo indietro.
“Come che diavolo ci faccio qui? Sei tu che me l’hai detto Greg! Non ti ricordi?” rispose l’uomo e non sentendo risposta continuò “Io ti ho messo a posto l’antenna satellitare, e poi tu mi hai invitato a bere qualcosa ma io avevo da fare in quel momento… credevo fossimo diventati amici e allora perché non mi hai più rivolto la parola tutte le volte che ci siamo visti?”
“Cosa? Ma sei pazzo, cosa diavolo vuol dire?”
“Esattamente quello che ho detto! Odio le persone che si rimangiano la parola Greg! Ma non ti preoccupare, sono venuto a mettere tutto a posto” ridacchiò, alzando la pistola.
“Come mettere tutto a posto? Hai messo tutto a posto anche con quella donna che hai ucciso qualche settimana fa?”
“Oh certo, lei era così bella, non mi ha neanche ringraziato dopo il lavoro… odio le persone che non dimostrano la minima gratitudine per il lavoro altrui”
“Senti, perché non metti giù la pistola e parliamo, ti va? Non risolverai nulla sparando” disse con voce strozzata, alzando le mani tentando di calmarlo.
“No, io risolverò tutto invece! Mi dispiace Greg, avrei tanto voluto essere tuo amico”
In quel momento si accese la luce e fece la sua comparsa Nick, ancora sonnolento.
Non fece in tempo a registrare gli avvenimenti che Trony si girò verso di lui e fece fuoco.
Greg con una esclamazione si lanciò in avanti e trascinò l’aggressore con lui a terra, mentre partiva un altro colpo verso l’alto.
Jack era molto più in forze del ragazzo e in breve nella lotta concitata ebbe il sopravvento, riuscendo a bloccargli le due mani sotto il suo peso e accostandogli la pistola alla testa.
“Come la mettiamo adesso, Greg?” sussurrò a pochi centimetri dal suo viso.
Il ragazzo, preso dal panico provò a dibattersi, ma senza ottenere risultati se non farsi più male.
“Le tue ultime parole, prima che il tuo cervello finisca per tutto il pavimento?”
Greg, con gli occhi pieni di lacrime non riuscì a rispondere niente, trovando la morte così vicina riusciva solo a pensare a Nick.
Chissà se il colpo lo aveva ucciso? Era stati così sciocco da non dimostrargli i suoi sentimenti in tutti gli anni in cui avevano lavorato assieme e ora non desiderava altro che pochi minuti per potergli parlare.
“Addio Greg”
Sentì lo sparo.


Finito!!!
Ok magari la scusa di Trony fa acqua da tutte le parti, però volevo ricordarvi che è pazzo come un cavallo e i pazzi non ragionano come noi
Allora che ne pensate??
Ditemi, ditemi…
Sono tliste pekkè le mie plime lettlici mi hanno abbandonata (pallo cinese italianizzato)…dove siete?? Mica farà schifo né??
Il prossimo è l’ultimo!!! Sono così triste!! Baci Lady

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Capitolo 5
*** Happy ending...(?) ***


Dunque giusto due parole:
X Adamanthea: ma io sono PERFIDA!!!! Leggi leggi mi raccomando… con muy attenzione! Baci
X ISI: nuu anche tu mi dici che sono cattiva, cara non hai ancora visto niente!!! Leggi e poi dimmi ihihihhihi.. kiss(dov’è la ficcyyyyyyyy!!!???)
X LadyBlack: signori vi presento la perfidia in persona… lady lo faccio per te, leggi và, baciotti
X MewAlexis: cos’èè vi siete messe tutte d’accordo VS me?? Non sono poi così cattiva… Io adoro Grave Dangerr guarda che se non pubblichi presto…(me lascia in sospeso minacci^^) kissotti

Meno di un’ora dopo gli agenti della scientifica Grissom, Warrick e Sidle raggiunsero la scena del delitto.
Ancora non potevano crederci: due agenti, due di ‘loro’, erano stati uccisi come se nulla fosse, in pochi minuti. “Hanno sparato a Nick da lontano, gli schizzi di sangue lo dimostrano” iniziò Grissom, osservando rapidamente la stanza “Sembra che Greg abbia lottato, prima di essere ucciso… singola pallottola nella testa, un colpo a bruciapelo”
“MA COME DIAVOLO FAI GRISSOM?” gridò Sara Sidle, guardandolo come si guarda un mostro.
“Come?”
“Hanno ucciso Nick e Greg e tu sei lì così! Sembri indifferente, santo cielo! Non credo di poter rimanere qui dentro ancora” esclamò uscendo dall’appartamento.
“Non credere che non mi interessi, Sara” la fermò con quest’affermazione Gil.
“Allora dimostralo dannazione, stai lì come una statua di gesso, erano i tuoi ragazzi!”
“Puoi stare certa, Sara, il loro assassino non vedrà mai l’interno di una cella”



O.O Andate tra ragazze, questo era il finale che LadyBlack mi ha pregato e strapregato di scrivere, forse è sadica, e io l’ho fatto per lei ^^.
Rimanete sintonizzati, ecco a voi il chap finale.
Ah, alle probabili ragazze a cui ho fatto prendere un accidente… i’m so sorry O.O


Greg aprì gli occhi dopo pochi secondi, rendendosi conto di essere ancora vivo.
La pallottola non lo aveva mai raggiunto semplicemente perché Jack Trony non aveva sparato.
Quando ebbe il coraggiosi alzare la faccia vide l’uomo a terra, in una pozza di sangue che andava rapidamente allargandosi, e subito dietro Nick, ^il suo Nick^, con la pistola ancora puntata su Trony che respirava affannosamente, ma in apparenza in buona salute.
Sospirò di sollievo sorridendogli apertamente.
“Per un attimo ho creduto che fossi morto” sussurrò Greg, alzandosi faticosamente da terra e andandogli incontro.
“Quel maledetto mi ha solo sfiorato il braccio, giusto un graffio” spiegò guardandosi la maglietta tagliata.
“Meno male” ad un tratto fu scosso da un tremito e si sedette bruscamente sulla sedia che aveva accanto.
“Tutto bene, Greg?” chiese preoccupato Nick, andandogli subito accanto.
“Si, certo” rispose ancora tremando leggermente.
“Tra poco sai che faranno irruzione i nostri colleghi” disse con un accenno di risata.
No, si disse Greg, non poteva perdere l’occasione perfetta… in caso, peraltro sicuro, di risposta negativa di Nick, avrebbe sempre potuto dare la colpa a tutte le emozioni di quei momenti.
Si alzò in piedi di scatto, attirò a se Nick, e, quant’è vero Iddio si era stampato l’espressione di stupore del suo collega per sempre nella mente, lo baciò dolcemente sulle labbra.
Si aspettava da un secondo all’altro una tremenda botta, ma essa non venne, anzi…
Dopo qualche istante di shock allo stato puro, Nick si riprese, strinse fra le braccia Greg e approfondì il bacio.
Quando si lasciarono i loro cuori palpitavano impazziti, mentre quasi non riuscivano a guadarsi dritto negli occhi.
“Cavolo se avessi saputo che sarebbe bastato uccidere un serial killer isterico e pure mezzo pazzo che ti minacciava di morte avrei fatto in modo di creare la scena molto tempo fa” sussurrò tentando di rompere la tensione palpabile fra di loro.
Greg diede un risolino isterico e ma non fece in tempo a ribattere che una squadra corazzata delle forze dell’ordine buttò giù la porta dell’appartamento ad armi spianate.
“Dai non ti preoccupare” gli sussurrò Nick vedendo lo scempio compiuto“Anche il letto di casa mia è abbastanza grande per entrambi”


Ok la mia storiella piccina pucciosa cucciò è terminata…
Lo so, un finale non originalissimo, ci ho provato almeno^^!
Ditemi che ne pensate!! Ultima occasione carissime giovincelle!
Adesso mi tocca trovare qualche nuova idea sulla mia coppietta, libere di suggerirmi spassionatamente!
A presto kiss

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