Happily Ever After

di martinuccinetta
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Una Normale Giornata di Scuola ***
Capitolo 3: *** Incontro in Pasticceria ***
Capitolo 4: *** Un Innocua Partita di Calcetto, o Forse No... ***
Capitolo 5: *** Incontri e Rincontri ***
Capitolo 6: *** Tramonti, Sogni e Gelosie ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Happily Ever After


Rein, Fine, Shade e Bright, quattro principi, quattro amici, alcuni di loro legati da un sentimento più forte dell’amicizia. Rein con Bright, Fine con Shade. Vivevano le loro vite felici e contenti ma presto tutto questo sarebbe cambiato.
        
Molti anni prima una principessa aveva gettato una maledizione sui loro pianeti, voleva che tutti capissero l’importanza dell’amore e non si dimenticassero di quanto fosse forte, era però passato molto tempo e quella maledizione era ormai stata dimentica, nessuno avrebbe mai potuto immaginare che si sarebbe avverata con i quattro principi, ma invece questo fu esattamente ciò che accadde:

sarete intrappolati,
senza memoria,
in un posto a voi sconosciuto,
soffrirete per tutta l’eternità
vivendo vite che non vi appartengono,
tutto ciò che amate vi sarà strappato
e i vostri cari dimenticheranno la vostra esistenza
ma avrete una possibilità per ricordare
e dovete sperare di essere abbastanza forti
solo il vero amore potrà spezzare l’incantesimo
e voi potrete riacquisire i vostri ricordi,
ma a quel punto dovrete fare una scelta,
tornare  o restare?
Dipende solo da voi




 Angolo autrice (se posso essere definita tale)...
Ook, allora lo so il prologo fa schifo ma non sono capace a farlo >.<
Comunque ho bisogno che 9 di voi creassero due Oc: uno femminile e uno maschile, dovrete dare le descrizioni di entrambi e specificare che tipo di rapporto hanno, se sono fratelli, fidanzati ecc..  
Inoltre mi servirebbe anche un OC disposto a mettersi con Bright e uno a mettersi con Fine.
tutto chiaro? se non avete capito qualcosa fatemi sapere
Ecco le informazioni che mi servono
Nome e Cognome:
anni: ( da 15 a 18 anni)
carattere:
aspetto fisico:
vestiti abituali:
cosa le piace fare e in cosa è brava:
cosa non le piace fare e in cosa non è brava:
con chi volete che leghi durante la storia:
rapporto che ha con il personaggio maschile/femminile (ragazzo, fratello, cugino, se non stanno ancora insieme ma si metteranno insieme durante il corso della storia ecc…):

Ps: fatemi sapere se vi interessa come storia perchè non sono ancora sicura di pubblicarla

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Capitolo 2
*** Una Normale Giornata di Scuola ***


Una Normale Giornata di Scuola



Driin Driin
Una ragazza dai capelli turchini si rigirò pigramente nel letto, aveva fatto uno strano sogno, ma non riusciva proprio a ricordarselo, l’unica cosa che sentiva era una strana sensazione di vuoto nel petto, come se le mancasse qualcosa. Rein si stropicciò gli occhi e poi con calma lì aprì mostrando due meravigliosi occhi limpidi e azzurri come l’oceano, guardò poi la sveglia che mostrava le sei e mezza, sbuffò e si alzò dal letto, doveva prepararsi, presto sarebbe iniziata una nuova giornata di scuola. Si stiracchiò un attimo e corse in bagno a lavarsi la faccia prima di ritornare nella sua stanza ed andare a svegliare la sorella.
 Nel letto accanto a quello dell’azzurra infatti, una ragazza dai capelli rossi continuava a dormire come se niente fosse successo, la sorella iniziò ad agitarla lentamente ma lei produsse solo mugolii senza senso, allora l’azzurra iniziò a smuoverla con più forza
-ancora cinque minuti mamma- Rein la guardò scocciata, si alzò dal letto e andò a prendere un bicchiere di acqua
-Fine se non ti alzi subito giuro che ti faccio la doccia, hai tre secondi, uno- la rossa affondò maggiormente la faccia nel cuscino, ma a parte questo da lei non ci furono altri segni di vita
-due- ancora niente
-tre- proprio mentre l’azzurra stava per lanciare l’acqua, la rossa si girò e aprì gli occhi, guardando male la sorella e mettendo il broncio
-Rein ti odio, non puoi svegliarmi tutti i giorni in questo modo-
-Eddai scusa, per farmi perdonare ti prometto che oggi pomeriggio di porto in pasticceria contenta?- appena sentita la parola pasticceria Fine rivolse un sorriso smagliante alla sorella e corse in bagno a prepararsi.
 

-mamma, papà, noi andiamo, siamo già in ritardo, le altre ci stanno aspettando al bar per andare a scuola- giusto il tempo di salutare i genitori e le due gemelle iniziarono a dirigersi verso il bar, una mezza addormentata con un pezzo di ciambella in bocca e l’altra con la testa ancora a pensare al sogno della notte. Indossavano entrambe la divisa scolastica estiva: una gonnellina blu, una camicetta a maniche corte bianca e un giacchettino a mezze maniche rosso.
Presto raggiunsero il Bar, ma non fecero in tempo ad alzare la mano per salutare le ragazze che un uragano dai capelli rossi come il fuoco e gli occhi del medesimo colore, le raggiunse e travolse letteralmente Rein, stritolandola in un abbraccio da orso come se non la vedesse da anni
-Oh Rein, da quanto tempo, mi sei mancata tantissimo vieni cui fatti abbracciare- Fine e Rein, come anche tutte le presenti, che le avevo appena raggiunte, scoppiarono a ridere vedendo il comportamento esagerato dell’amica, la quale, ancora abbracciata a Rein, le seguì subito dopo senza capire il motivo di tanta ilarità.
-Minori sei sempre la solita, l’hai fatto con me, l’hai fatto con Emily, l’hai fatto con Lila e sono convinta che stessi per farlo anche con Fine, non ti sembra di esagerare? Dopotutto non ci vedi da meno di un giorno- a parlare era stata una di quelle ragazza che prima stavano ridendo, aveva dei capelli biondo platino, sciolti che le ricadevano morbidi lungo la schiena e due grandi occhi color mogano che in quel momento scrutavano Minori con aria di rimprovero
-Dai Elles non c’è bisogno che la sgridi, è la nostra Minori, se non si comportasse in questo modo non sarebbe lei-a parlare questa volta era stata una ragazza dalla carnagione molto chiara, i lunghi capelli castani per metà lisci e  per metà boccolati erano lasciati sciolti facendo si che gli ricadessero morbidi sul viso coprendo in parte i suoi occhi blu cobalto con riflessi azzurro cielo, che mostravano una delle caratteristiche principali della ragazza: la dolcezza
-E va bene non lo metto in dubbio Minori è Minori, non potrebbe essere altrimenti, però esagera comunque, io glie l’ho solo fatto notare, non mi sembra ci sia niente di sbagliato in questo- Elles guardò con aria di sfida le compagne, che ormai abituate al carattere dell’amica sapevano che anche volendo non sarebbero mai riuscite a farla ragionare, orgogliosa e testarda com’era.
Una ragazza dai lunghi capelli rosa con qualche sfumatura viola si guardò intorno con i suoi grandi occhi viola come se stesse cercando qualcuno –ragazze, sapete che fine ha fatto Miku? È strano che non venga a scuola- a sentire il nome dell’amica Rein iniziò a guardarsi intorno, preoccupata, ma Emily, che le aveva parlato il giorno prima, diede subito loro una spiegazione
-hai ragione Lila ma non preoccuparti, mi ha detto che non sta tanto bene, ma domani dovrebbe tornare a scuola quindi non dovrebbe avere niente di grave- sorrise alle amiche e ripresero a camminare verso scuola.
Miku era una loro compagna di classe, capelli biondi e lunghi e grandi occhi color rubino, c’era voluto un po’ di tempo perché la ragazza si aprisse con loro e iniziasse a legare, ma adesso tutte sette erano diventate grandi amiche. E specialmente Rein, aveva sviluppato nei suoi confronti un comportamento molto  protettivo, come se fosse la sua sorellina minore.
-allora ragazze, facciamo qualcosa oggi dopo scuola?- disse entusiasta la ragazza dai capelli rossi
-Rein mi ha promesso di portarmi in pasticceria, volete venire? Già mi immagino, montagne di dolci che aspettano solo me- il discorso di Fine finì in quel momento poiché la ragazza stava già iniziando ad immaginare tutti i dolci che si sarebbe mangiata il pomeriggio
-io vengo di sicuro, non si dice mai no ad una sana torta al limone- Elles cominciò ad annuire convinta, iniziando poi una conversazione con Fine a proposito di quali dolci erano più buoni e rimanendo indietro al resto del gruppo, che continuava ad avanzare verso la scuola con Minori in testa che cercava di imitare la camminata dei militari sotto lo sguardo scocciato delle amiche che erano ormai abituate alle sue stranezze.
-allora ragazze, siete riuscite a fare Informatica? Io ho fatto qualcosa ma era difficilissima e non vi dico cosa ha combinato Fine, non capisco perché il professore continui a darci montagne di esercizi, dopotutto manca meno di una settimana alla fine della scuola- Rein guardò le amiche in attesa di una risposta
-a chi lo dici- disse sconsolata Emily- io non ci capisco niente di informatica, se non ci fosse Erick probabilmente sarei stata bocciata da tempo-
-io ho fatto quasi tutto, ma la metà delle cose le ho messe a caso quindi probabilmente sarà tutto sbagliato, comunque avete programmi per l’estate?- Lila non fece in tempo a finire la domanda che Minori, che per tutto il tempo avevo continuato ad essere davanti al gruppo, si fermò improvvisamente rischiando quasi di far cadere Rein –si può sapere che ti prende?- lei si girò lentamente verso il gruppo di amiche e le guardò con una strana luce negli occhi e un sorriso smagliante in volto
-ho deciso come passeremo le vacanze-
Elles, che aveva appena raggiunto il resto del gruppo insieme a Fine, guardò con un sopracciglio inarcato l’amica, incitandola a continuare.
- i miei quest’anno non andranno nella villa al mare, quindi possiamo passare lì l’estate, possiamo starci quanto vogliamo e invitare tutti i nostri amici-le amiche la guardarono e le sorrisero entusiaste.Minori allora, dopo aver ricambiato il sorriso, si girò ed iniziò a saltellare verso la scuola dicendo frasi che esprimevano il suo amore per l’estate. Le altre la imitarono e la seguirono dentro la scuola, tra poco sarebbe suonata la campanella e loro non volevano assolutamente arrivare in ritardo.
 



Shade si guardò intorno annoiato, la lezione era iniziata solo da venti minuti e lui già si era stancato di prestare ascolto al professore, non riusciva a pensare ad altro se non al sogno che aveva fatto quella notte, l’unica cosa che riusciva a ricordare però erano dei grandi e profondi occhi color dell’ oceano ed era sicuro di averli visti già da qualche parte, però più si scervellava per capire di chi fossero e più non riusciva a capirci niente. Guardò la sua compagna di banco, Jessica, che invece di prendere appunti stava riempiendo il suo quaderno di matematica di disegnini. Aveva dei lunghi capelli castani e degli splendidi occhi azzuri, non era molto alta, ma aveva un bel corpo, e se non fosse stato a conoscenza dei sentimenti che il suo amico Eros provava per lei probabilmente lui stesso ci avrebbe fatto un pensierino.
Guardò poco più avanti al suo banco e lo vide, seduto, impassibile, Eros,era un ragazzo abbastanza taciturno ma alla fine se lo si conosceva poteva essere un buon amico, era abbastanza muscoloso e i suoi capelli corvini mettevano in risalto i suoi occhi rossi.
Si chiese se lui sarebbe mai riuscito a provare qualcosa di vero per una ragazza come  l’amico, perché anche se fino a quel momento aveva avuto molte ragazze, non era mai riuscito a provare qualcosa di serio per loro e, pensandolo, gli vennero subito in mente gli occhi azzurri del sogno, cercò subito di scacciare il ricordo dalla mente e continuò a guardarsi intorno, osservando alcuni tra i suoi più cari amici:
Bright aveva dei luminosi capelli biondi e gli occhi castani, molte ragazze gli andavano dietro, come anche la sua compagna di banco, e lui ovviamente era così “educato” e “gentile” che non poteva rifiutare le dichiarazioni delle varie ragazze, così spesso si ritrovava in situazioni difficili poiché si metteva con più di una loro contemporaneamente;
Alec, un ragazzo dalla carnagione perennemente abbronzata, capelli castani e occhi verdi, aveva da tempo smesso di prestare attenzione alla lezione e ci stava provando con una loro compagna di classe, conoscendolo Shade immaginava che ci stesse riuscendo anche piuttosto bene;
Gray seduto accanto ad Alec, aveva poggiato la testa sul banco e stava placidamente dormendo dall’inizio dell’ora, per lui le ore di lezioni erano meglio di un soporifero, era alto, aveva dei capelli blu scuro e degli occhi dello stesso intenso colore;
All’ultimo banco il suo amico Cam stava leggendo una rivista, probabilmente di moto,e quando si accorse di essere osservato alzò lo sguardo e lanciò un cenno di saluto a Shade prima di riprendere la lettura. Era abbastanza alto, muscoloso, il ciuffo di capelli blu elettrico spiccava tra i capelli neri, come anche i suoi occhi verdi che sembravano ancora più chiari messi a confronto con la sua carnagione abbronzata, aveva un tatuaggio a forma di fenice e un piercing al sopracciglio sinistro.
Shade guardò nuovamente l’orologio, erano passati solo dieci minuti, cosa avrebbe fatto per la restate mezz’ora?
-prof, vado un’ attimo in bagno- al cenno d’assenso del professore si alzò e si diresse verso la porta, quando si trovò finalmente fuori trasse un sospiro di sollievo, almeno ora avrebbe potuto sgranchirsi le gambe, era arrivato nel corridoio delle classi del terzo ed iniziò a percorrerlo, quando vide due ragazze che conosceva, si diresse da loro e diede un buffetto sulla testa ad una ragazza con i lisci capelli rossi lunghi fino a metà schiena e gli occhi verde acqua, lei alzò lo sguardo per vedere l’amico e lo guardò male
-e tu che ci fai qui?- il ragazzo alzò le spalle alla domanda dell’ amica
-mi annoiavo, solo che non riesco a dormire in classe come una certa persona di nostra conoscenza- lanciò un sorriso all’amica, notando  le sue guance arrossate e continuò - e mi sono detto andiamo a salutare la cara vecchia Yuki-
-ehy, io non sono vecchia - lo guardò male e poi si rivolse all’amica – diglielo anche tu Angel, difendimi- Angel aveva i capelli lunghi e mossi  fino a metà schiena bianchi con le punte tinte di rosa e dei brillanti occhi azzurri, alzò un sopracciglio verso l’amica e la guardò male
-smettila di parlare con questo qua e sbrighiamoci, il professore ci ha chiesto di fare una cosa e dovremmo anche farla in fretta- prese l’amica sotto braccio, lanciò un cenno di saluto a Shade e si allontanò trascinandosi dietro Yuki sotto lo sguardo sconcertato del ragazzo che si chiese perché quando vedeva lui o qualsiasi altro essere di sesso maschile quella ragazza dal nome angelico non si comportasse nel modo allegro e spensierato con cui Yuki la descriveva.
Alla fine tornò in classe quando la lezione stava per finire e dopo aver preso la cartella si diresse subito verso l’uscita seguito dai suoi amici.


Angolo autrice ( se posso essere definita tale)...
Ok, lo so, questo capitolo è un casino, non si capisce niente. chiedo perdono 
Ho cercato di inserire quanta più gente possibile e chiedo scusa a quelli che ho saltato >.< ma vi prometto che nel prossimo capito ci sarete.
Fatemi sapere se trovate qualche errore e correrò subito a correggierlo
inoltre volevo chiedervi:
Vi va bene come ho presentato i vostri personaggi? lo so ho cambiato qualcosina di alcune descrizioni quindi fatemi sapere cosa ne pensate
Alla prossima
Un bacio
Martina

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Capitolo 3
*** Incontro in Pasticceria ***


Incontro in Pasticceria




La scuola era appena finita e Emily stava uscendo insieme a Elles e Rein, alzò lo sguardo e vide poggiato al muro un ragazzo con degli scompigliati capelli biondi e occhi color smeraldo che la stava aspettando fuori scuola con il sorriso sulle labbra, il tempo di raggiungerlo e si buttò letteralmente tra le sue braccia, stringendosi a lui mentre le braccia del ragazzo  la cingevano e l’attiravano ancora di più a se. Erick si abbassò e le sussurrò all’orecchio
-mi sei mancata tanto- lei gli sorrise, e stava per baciarlo quando una voce maschile li interruppe
-avete finito di fare i piccioncini?- la ragazza si girò e solo ora notò la presenza dell’amico del suo ragazzo che li guardava con aria scocciata, aveva i capelli biondi scompigliati quanto quelli di Erick, se non di più e gli occhi di un verde intenso ai quali quasi nessuna ragazza riusciva a resistere, anche se, ripensandoci, forse una ragazza che resisteva la conosceva.
-perché devi essere sempre così inopportuno, lasciali in pace- a parlare era stata Elles, che come sempre non riusciva a mantenere la calma davanti ai comportamenti poco educati del ragazzo.
-che cos’è che ti da fastidio piccola? Vuoi per caso ricevere anche tu un bacio?per me non ci sono problemi sai?- detto questo il ragazzo fece per avvicinarsi a lei però fu prontamente bloccato dalla ragazza che, con una piccola pressione sul petto, cerco di fargli capire che non si sarebbe dovuto avvicinare ancora
-smettila di fare l’idiota Alex, certo che non voglio - lui le sorrise in modo malizioso
-oh beh perché forse vuoi altro da me- Elles arrossì leggermente, chiedendosi cosa avesse fatto di male per meritarsi una simile tortura, ma gli rispose comunque
-Maniaco, io non voglio assolutamente niente da te- lui si avvicinò ancora
-sicura, eppure non ne sarei tanto convinto-
i due continuarono a litigare sotto lo sguardo ormai abituato dell’intera comitiva, nel frattempo vicino a loro era arrivata un’altra ragazza, aveva dei lisci capelli neri con delle meshes blu elettrico, ma la caratteristica più importante, che rendeva la ragazza ancora più particolare erano gli occhi, uno era viola, e uno blu
-non capisco cosa aspettino a mettersi insieme quei due, si vede che sono pazzi uno dell’altra, comunque avete visto Cam?- al segno di diniego degli amici sbuffò, stava già per allontanarsi da sola quando Rein la guardò e le sorrise
-vuoi uscire con noi? Stiamo aspettando che escano anche Fine, Minori e Lila, ma dopo andiamo a fare un salto in pasticceria e poi un giro per negozi, ci devono raggiungere anche Yuki, Angel, Yoichi, Ai e Himea, se vuoi puoi chiamare anche Cam e dirgli di raggiungerci insieme ai suoi amici, anche perché io e Minori dobbiamo farvi una proposta molto allettante per quest’estate, allora che fai? Vieni?-
-va bene, tanto non ho niente da fare questo pomeriggio- la ragazza con le meshes blu prese il cellulare e inviò un messaggio, dopo aver ottenuto la risposta alzò lo sguardo è si rivolse a Rein  – Cam ci raggiungerà con quelli della sua classe direttamente in pasticceria- fece un piccolo sorriso alla ragazza dai capelli turchini e si poggio al muro ad aspettare.
 
Pochi minuti dopo, Minori venne nella loro direzione saltellando stile Heidi, prese Rein per il braccio e la portò poco lontano dal gruppo per poi iniziare a saltellare davanti a lei tutta contenta mentre l’amica alzava un sopracciglio.
-vuoi darti una calmata e dirmi che succede?- la rossa le rivolse un sorriso e smagliante e inizio a parlare
-ho parlato con Luke poco fa, ha detto che vuole venire in vacanza a mare con noi e indovina chi porterà con lui?- la turchina non fece in tempo ad aprire la bocca che l’amica la precedette quasi urlando –Drake- e nel dire questo nome la sua faccia assunse un colorito simile a quello dei suoi capelli e ricominciò a saltellare in un modo più strano di prima
- Drake , Drake- Rein assunse un espressione pensierosa per poi sgranare gli occhi –aspetta quel Drake? Ma, non mi avevi detto che era finita e non ti piaceva più?- Minori divenne ancora più rossa, ed iniziò a scuotere la testa.
-ma chi a me? Non mi piace, No! No! No!- (mi viene in mente la nono dance ahahah ndautrice)
-e allora perché sei così contenta che venga?-
-perché?- chiese a se stessa -perché è da tanto che non lo vedo, e poi non sono contenta per lui, sono contenta perché passerò tanto tempo con il mio fratellone- Rein le sorrise, era sicura che quello che le aveva detto non fosse totalmente vero, certo, da quando i suoi genitori si erano separati Minori non aveva potuto passare tanto tempo con il fratello, ma comunque dubitava che fosse così contenta solo perché l’avrebbe rivisto.
-vabbè faccio finta di crederti- detto questo, le due tornarono dal gruppo di amici, Lila, che nel frattempo aveva raggiunto il gruppo insieme a Fine, guardò sorridendo Minori ancora rossa in viso.
-allora Rein, si può sapere cosa è successo a Minori, stava parlando al telefono e poi è corsa da te- Rein le sorrise e scosse la testa
-non è successo niente, è la solita Minori, ha avuto un lampo di genio ed è corsa a dirmi che ha deciso di comprarsi un pinguino come animale domestico- gli amici scossero la testa sorridendo credendo alla risposta e la turchina trasse un sospiro di sollievo, voleva evitare di parlare di Drake, non senza il consenso dell’amica.
Avendo passato le medie nella stessa scuola, infatti, Rein e Fine, erano le uniche a conoscenza della storia che Minori aveva avuto durante il suo secondo anno con Drake, un ragazzo del Liceo, che era anche il migliore amico di suo fratello. La loro storia non era durata molto, poiché per il fratello geloso e per il fatto che lui considerava lei ancora troppo piccola, si erano lasciati dopo soli due mesi, tuttavia Rein si ricordava ancora come si era comportata Minori per il periodo successivo, non aveva smesso di sorridere come facevano la maggior parte delle ragazze che venivano lasciate, questo sarebbe stato impossibile, ma per un po’ di tempo era stata priva della sua solita esuberanza e dei suoi strambi comportamenti e non voleva che questo succedesse di nuovo.
-allora iniziamo ad andare in pasticceria? Ho una fame- tutti risero alla domanda di Fine ed iniziarono ad incamminarsi verso la pasticceria con Fine ed Elles davanti che non vedevano l’ora di raggiungerla.
 
 

Una ragazza camminava velocemente lungo la strada, seguita da due suoi amici, un ragazzo e una ragazza dall’aspetto completamente uguale.
La ragazza in testa stava borbottando qualcosa sul fatto che era in ritardo e che la madre si sarebbe arrabbiata, aveva i capelli lunghi fino alle caviglie, sul capo fuxia e scendendo verso il basso prima viola e poi blu, legati all’altezza delle ginocchia e due penetranti occhi di un colore simile a quello del tramonto.
I due dietro di lei erano gemelli, la ragazza aveva dei lunghi capelli bianchi che le arrivavano fino a metà coscia e due limpidi occhi azzurro cielo, il fratello aveva i capelli come i suoi, solamente più corti, e gli occhi dello stesso intenso colore.
Dopo poco tempo i tre raggiunsero una scuola elementare, la ragazza dai capelli rosa fece cenno agli amici di aspettare e si diresse all’interno per poi uscire poco dopo con un bambino di circa 8 anni  che continuava a saltellare vicino alla sorella raccontandole cosa era successo a scuola. Aveva i capelli biondi spettinati con una frangetta ribelle che gli ricopriva la fronte e due occhi limpidi e brillanti di color verde che rispecchiavano la sua anima innocente e allegra di bambino.
-Rin- disse la ragazza dai capelli rosa rivolta al fratello –ti va di venire con me e i miei amici da una parte prima di andare a casa?- il bambino le rivolse uno sguardo entusiasta e i quattro iniziarono a dirigersi verso il centro.
-Hime*, ma Rein ti ha detto perché voleva vederci con tutta questa impazienza?- a parlare era stata la gemella dai capelli bianchi rivolgendosi alla ragazza dai capelli rosa che sbuffò spazientita
-no Ai, quante volte devo ripetertelo, non mi ha detto niente, e sinceramente non vedo l’ora di scoprirlo? Voi no?
-beh, in effetti, potrebbe essere qualcosa d’interessante, comunque smettiamola di chiacchierare e sbrighiamoci a raggiungere la pasticceria, siamo già in ritardo- Himea sorrise all’amico e imitò il saluto dei militari -agli ordini comandante Yoichi- si misero a ridere per poi iniziare a camminare veloci. Raggiunsero la pasticceria in poco tempo ed entrando, ancora con il fiatone, chiesero scusa per il ritardo e si accomodarono ad un tavolino.
 


Angelique si guardò intorno, erano davvero tanti, chi mangiava, chi chiacchierava e chi come lei si guardava intorno con aria spaesata, fece una leggera conta delle persone presenti e ne conto 23, con lei compresa, spalancò allora gli occhi chiedendosi cosa mai Minori e Rein avessero di importante da dire per farli venire in così tanti.
 Proprio in quel momento, Minori si alzò in piedi, subito seguita da Rein, ed entrambe sorrisero al gruppo di presenti
-allora, volete dirci perché siamo qui?- Cam, guardò con aria scocciata le due ragazze, si stava annoiando a morte, e la stessa cosa fece Juliet al suo fianco
-bene allora volevamo farvi una proposta per le vacanze estiva, insomma noi… - Rein non fece in tempo a finire il suo discorso che Minori accanto a lei urlo impaziente facendo diventare sordi la metà dei presenti
- ANDREMO A MARE PER LE VACANZE, CASA DEI MIEI È LIBERA-
dopo essersi ripresa dall’urlo, Angel la guardò curiosa -e quando dovremmo partire per queste vacanze?- Rein le sorrise
-quando vogliamo, possiamo partire anche subito dopo la fine della scuola- Shade la guardò e quando si guardarono negli occhi per un attimo gli tornarono in mente gli occhi del sogno, scosse la testa per scacciare il pensiero
-per me va bene ma sabato, cioè tre giorni dopo la fine della scuola, io, Alec, Gray, Erick e Alex abbiamo la partita di calcetto contro quelli della Reika, non possiamo mancare, che ne dite se partiamo domenica?- tutti diedero cenni di assenso alla proposta del ragazzo dai capelli blu cobalto e entusiasti tornarono ognuno a casa sua 



Angolo autrice ( se posso essere definita tale)...
Ok, lo so, questo capitolo è anche peggio di quello di prima T.T non è scritto nemmeno molto bene  
Dovrei aver inserito tutti i personaggi.
Come sempre fatemi sapere se trovate qualche errore.
Manca un capitolo e dopo scrivero della vacanza, vi volevo informare che in quei capitoli l'impostazione della storia sarà diversa, mentre in questi cerco di inserire quanta più gente possibile, in quelli ci saranno pochi personaggi alla volta e cercherò di spiegare al meglio cosa succede ai vari personaggi e alle varie coppie
dimenticavo, vi da fastidio se mi "invento" l'abbreviazione di alcuni nomi dei vostri personaggi? se preferite ditemi come volete che siano chiamati ( ovviamente i nomi di alcuni personaggi vanno benissimo, come Miku, Ai, Cam ecc..)

Alla prossima
Un bacio
Martina

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Capitolo 4
*** Un Innocua Partita di Calcetto, o Forse No... ***


Un Innocua Partita di Calcetto, o Forse No...




Una ragazza dai lunghi capelli biondi e grandi occhi color rubino si stava dirigendo con calma verso il campo di calcetto. Indossava un battle dress nero, costituito da due corpi-avambracci, un abito formato da un corpetto, una minigonna e uno strascico. In testa aveva due fermacapelli neri che le donavano un’aria felina. Era stata male fino a pochi giorni prima e si era persa gli ultimi giorni di scuola, comunque era da tempo a conoscenza dell’idea che avevano avuto le sue amiche per passare le vacanze e la proposta, anche se non lo dava a vedere, le piaceva parecchio.
Raggiunto il campo si guardò intorno alla ricerca delle amiche e sugli spalti, vicino alla porta avversaria intravide Minori che si stava sbracciando per farsi notare, indossava un paio di pantaloncini verdi e sopra di essi una semplice magliettina bianca, accanto a lei Rein indossava un vestitino azzurro con le spalline e aveva legato i capelli in una coda alta e le faceva segno di avvicinarsi.
Arrivò da loro e, dopo aver ricevuto un super abbraccio da Minori, si mise seduta e iniziò a leggere il libro che per tutto il tempo aveva tenuto in mano prima di essere interrotta da Emily che l’aveva appena raggiunta insieme a Elles e Lila e che le stava dicendo che la partita stava per cominciare.
 Emily indossava  una maglietta azzurra a maniche corte a pipistrello e un paio di jeans blu scuro che le arrivano a metà coscia, accanto a lei Elles indossava una camicia nera con sopra una leggera giacchettina rossa e dei jeans neri. Lila infine, indossava un vestitino rosa con un fascia all’altezza della vita che terminava con un fiocco e tra i capelli un cerchietto dello stesso colore e, rivolgendosi alla ragazza dai capelli azzurri le chiese dove fosse Fine
-ieri abbiamo parlato molto e siamo andate a dormire tardi,  quindi stamattina quando l’ho vista dormire non me la sono sentita di svegliarla- le ragazze sorrisero e attente iniziarono a seguire la partita con Minori che dopo aver tirato fuori dalla borsa che aveva portato un paio di pom-pon, faceva cori e balletti come se fosse un cheerleader.
 

Quella mattina Yuki indossava lunghi jeans grigio chiaro e sopra una canotta blu con delle scritte bianche, Angelique accanto a lei invece indossava jeans bianchi lunghi fina a metà coscia tenuti sopra da un foulard color pesca che usava come cintura, sopra indossava una maglietta bianca a maniche corte con un teschio rosa sbrilluccicoso, erano entrambe al campo di calcetto e seguivano la partita, la prima con sguardo attento e la seconda cercando di capirci qualcosa. La ragazza dal nome angelico e i capelli bianchi sbuffò iniziando a lamentarsi con l’amica.
-non capisco perché mi ci hai portato, non ci capisco niente- poi vedendo Alec venire nella loro direzione con il sorriso sulle labbra si mise quasi in ginocchio pregando l’amica di andarsene.
-ti prego! Andiamo via, ti regalo i miei orecchini, quelli che ti piacciono tanto, non vuoi gli orecchini?- ci pensò su-ti regalo il mio vestitino azzurro, quando l’hai visto hai detto che avresti fatto di tutto per averlo- Yuki sorrise all’amica con sguardo perfido prima di girarsi a salutare Alec con fin troppo entusiasmo
-ehilà ragazza, siete venute a vedere come sono i veri uomini?- e nel dirlo guardò con sguardo malizioso Angel
-tu, un uomo? Ma non farmi ridere- lui le sorrise ma fece finta di non aver sentito
-ti propongo una scommessa, tu sai che la nostra scuola non ha mai battuto la Reika giusto?- Angel annuì anche se non sapeva di cosa il ragazzo stesse parlando -se oggi riesco a segnare anche solo una volta, sarai in debito con me di un uscita, e deciderò io quando ci sarà- lei lo guardò con aria furente ma non rispose – che c’è paura di perdere?-
-accetto- lui le sorrise e corse via raggiungendo il resto degli amici, Yuki la guardò sorridendo
-allora, ancora sicura di voler andare via?-
-assolutamente no, noi restiamo qui, e devi spiegarmi perfettamente tutto quello che sta accadendo, a proposito, tu li hai visti spesso giocare, Alec non è molto forte giusto? –
-beh, in realtà da quando è entrato in squadra la nostra scuola non ha perso nessuna partita- la ragazza dai capelli bianchi la guardo scioccata
-nessuna partita? Ma ha detto che con la Reika hanno sempre perso-
-emh, Alec è entrato in squadra solo quest’anno, e inizialmente non giocava nemmeno, quindi la scuola ha sempre perso con la Reika ma lui non ci ha mai giocato contro- l’amica spalancò gli occhi e emise un lamento
-perché non me l’hai detto prima?- Yuki le rivolse un sguardo di scuse, e insieme ricominciarono a seguire la partita questa volta entrambe con attenzione

 
Himea, Ai e Yoichi guardarono l’orologio con ansia, la partita era già iniziata e loro erano ancora fermi davanti casa della loro amica Midori, aspettando che lei uscisse insieme al fratello.
La scuola era finita e finalmente avevano detto addio alla divisa scolastica, così quel giorno ognuno era vestito nel modo che più lo caratterizzava.
Himea indossava un paio di shorts bianchi e sopra una canottiera con bordo in pizzo molto morbido di color rosa pallido, Ai, accanto a lei, indossava un vestitino bianco lungo fino a sopra le ginocchia senza spalline,e infine Yoichi indossava un paio di jeans e sopra una semplice maglietta nera.
Non dovettero aspettare ancora molto gli amici perché la porta della casa si aprì improvvisamente e i due li raggiunsero in poco tempo, la ragazza chiese subito scusa dicendo di non aver sentito la sveglia mentre il ragazzo dopo aver lanciato un cenno di saluto ai suoi compagni di classe iniziò a dirigersi senza aspettarli verso il campo, la sorella lo rinconrse
-eddai Seiya aspettaci andiamo insieme- il ragazzo si fermo ed iniziarono ad incamminarsi tutti insieme verso il campo.
Midori aveva corti capelli verde prato raccolti in una coda alta e due grandi occhi color nocciola, quel giorno indossava una minigonna di jeans e sopra una canottiera bianca. Il fratello era esattamente l’opposto, aveva i capelli dello stesso colore degli occhi della sorella, e gli occhi dello stesso verde dei capelli, indossava un paio di jeans e sopra una maglietta azzurra sopra alla quale indossava una camicia.
-Allora ragazzi, secondo voi chi starà vincendo?-chiese subito Midori
-stiamo vincendo noi ovviamente, comunque sbrighiamoci, abbiamo già perso l’inizio e non voglio perdermi anche la fine- Yoichi con queste parole incitò il gruppo che accelerò il passo e raggiunse in poco tempo il campo.

 
Gray si guardò intorno, asciugò con una mano la goccia di sudore che aveva sulla tempia e si preparò a calciare il pallone, mancava poco alla fine della partita e loro erano ancora in pareggio, zero a zero, stava per lanciare la palla a Shade quando notò Alec che con sguardo determinato si avvicinava sempre di più alla porta avversaria, improvvisamente gli venne in mente la scommessa di cui l’amico gli aveva parlato poco prima e decise di provare a dargli una mano, prese la mira con cura e lanciò il pallone esattamente davanti all’amico che dopo avergli rivolto un sorriso si preparò a calciare con quanta più forza aveva in corpo verso la porta avversaria, Gray chiuse gli occhi, troppo emozionato per vedere cosa stesse per succedere, fù questione di secondi ed il pubblico iniziò ad esultare e allora il ragazzo lasciò perdere la sua idea e spalancò gli occhi verso la porta,vedendo il pallone all’interno di essa, con un sorriso sulle labbra iniziò a correre verso il compagno di squadra insieme agli altri e tutti insieme iniziarono a festeggiare, era ancora incredulo per quello che era appena accaduto, ma era vero: avevano vinto

 
In quel momento Angel spalancò gli occhi, non poteva crederci, aveva perso la scommessa, e oltretutto dal sorrisetto che Alec le mandò capì anche che l’aveva illusa per tutto il tempo della partita facendole credere che stessero perdendo quando invece avrebbe potuto segnare da tempo
-Yuki, uccidimi per favore- l’amica accanto a lei rise e iniziò a dirigersi in campo insieme all’amica, per congratularsi con la squadra vincente. La stessa cosa fecero anche gli altri sulle tribune, così in poco tempo il campo si ritrovò interamente ricoperto di persone. Minori, arrivata in quel momento insieme alle sue amiche iniziò ad abbracciare e a congratularsi con tutti e lo stesso fece l’intero gruppo.

 
Era sera, e al campo di calcio erano appena iniziati i festeggiamenti per la vittoria, il campo era pieno, si faceva quasi fatica a camminare e, proprio mentre Angel cercava di raggiungere il gruppo dove stavano i suoi amici si sentì bloccare per il braccio, si girò e guardo il ragazzo che l’aveva bloccata, sgranò gli occhi spaventata ed iniziò a balbettare
-tu.. tu.. che ci fai qui?- il ragazzo era ubriaco e strinse ancora di più la presa intorno al suo polso, gli occhi di Angel iniziarono ad inumidirsi e si chiese come fosse possibile che in tutta quella calca di gente nessuno si fosse accorto di quello che stava succedendo, il ragazzo iniziò a parlare anche se non Angel non riuscì a capire molto cosa stava succedendo
-ti ho vista sai, però ti ho scambiato per tua sorella, sei stata molto cattiva, potevi venire a salutarmi, però, sei tale e quale a tua sorella, anche lei era cattiva e alla fine quello che è successo è stato solo colpa sua- iniziò a piangere, più che per lo spavento per il ricordo della sorella,ancora non aveva superato la sua perdita, e come avrebbe potuto dopo tutto? l'aveva vista mentre veniva investita e non avrebbe mai potuto dimenticarlo. Improvvisamente la ragazza senti delle braccia stringersi intorno alle sue spalle, si girò e vide Alec che la guardava con sguardo preoccupato, per la prima volta nella sua vita la ragazza fu felice di vederlo
- c’è qualche problema qui?- lei annui e lui si rivolse al ragazzo –le devo chiedere gentilmente di lasciare subito la presa sulla mia ragazza , non ti conviene che arrivi alle maniere forti- il ragazzo non mollò la presa sul polso, anzi, cominciò a ridere, Alec allora, dopo aver tolto il braccio dalle spalle di Angel si avventò sul ragazzo e gli tiro un forte pugno sulla faccia facendo si che lasciasse la presa sulla ragazza e si accasciasse al suolo, si girò allora e le si avvicinò con calma
-tutto bene?- lei annuì, stettero un attimo in silenzio a guardarsi l’uno negli occhi dell’altra, lui iniziò ad avvicinarsi per cercare di baciarla e lei stava per fare lo stesso quando, dopo aver riacquistato un briciolo di lucidità, lo scansò bruscamente e lo guardò improvvisamente con freddezza
-io non sono la tua ragazza, non sono una di quelle ragazzine sceme che ti muoiono dietro appena le guardi negli occhi, quindi non provare mai più ad avvicinarti a me capito?- lei si girò ed iniziò ad andare via, cercando con lo sguardo la sua amica Yuki, Alec intanto era rimasto fermo con gli occhi spalancati per la sorpresa, nessuna ragazza l'aveva mai rifiutato, quella Angel gli piaceva ogni giorno di più, si scompiglio i capelli e urlò nella sua direzione
-tanto un uscita me la devi comunque-




Angolo autrice ( se posso essere definita tale)...
*l'autrice si nasconde per paura di ricevere pomodori in faccia*
allora.... come vi sembra? fa schifo vero? T.T 
vabbè fatemi sapere se trovate errori così correrò a correggerli.
finalmente inizia a succedere qualcosa di interessante,ìio Alec E Angel li trovo fantastici!
non vedo l'ora che inizino le vacanze =D
so che per il momento alcuni personaggi non lì ho fatti partecipare molto ma prometto che presto ci saranno capitoli tutti per voi 
comunque ecco uno schema con tutte le coppie e i personaggi che ci saranno nella storia:
Rein - Shade
Minori - Drake
Emily - Erick
Miku - Ikuto ( è il fratello di Drake )
Lila - Bright
Juliet - Cam
Ai - Luke ( per chi non si ricordasse è il fratello di Minori)
Elles - Alex
Yuki - Gray
Jessica - Eros
Angel -Alec
Himea - Akashi (conosceremo il personaggio durante la vacanza)
Midori - Yoichi
Claire -Seiya
Fine - Kuroko
Rin
che ne dite di far mettere Midori e Yoichi insieme? 
poi avrei bisogno di una ragazza che all'inizio dovrà stare con un altro personaggio ma dopo, sempre se va bene, potrebbe mettersi con Seiya..
fatemi sapere che ne pensate
a presto
un abbraccio da orso 
Martina


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Capitolo 5
*** Incontri e Rincontri ***


Incontri e Rincontri
 

 
Un ragazzo dai capelli  blu scuro perennemente scompigliati e gli occhi di un azzurro chiaro e cristallino come il ghiaccio guardò fuori dal finestrino del treno con fare annoiato, il viaggio era iniziato da almeno un’ora, verso le 9 di sera, e mentre tutti i suoi amici nel frattempo si erano addormentati lui non riusciva proprio a prendere sonno.
Anche se era felicissimo di passare finalmente un po’ di tempo al mare si sentiva stranamente a disagio, aveva paura di rincontrare una persona e soprattutto aveva paura di farla stare male ancora un’altra volta. Dopo almeno quattro anni avrebbe rivisto Minori, e non poteva fare a meno di chiedersi se fosse cambiata.
-Ah Drake in che guaio ti sei cacciato- il ragazzo sbuffò e si guardò intorno prima di tornare a guardare fuori dal finestrino.
La prima cosa che lo aveva colpito di lei era stata la sua iperattività e i suoi comportamenti buffi e anche se con lei si lamentava sempre di quei suoi comportamenti in realtà erano la parte che più preferiva, e anche quella che più gli era mancata.
Non si ricordava come ma dopo il loro primo incontro, avvenuto quasi per sbaglio a casa dell’amico Luke, non era riuscito a togliersela dalla testa e benché fosse a conoscenza delle gelosie del fratello maggiore, aveva insistito per provare a stare con lei, sapendo che con lei non si sarebbe dovuto comportare come faceva con le altre ragazze, non che volesse comunque.
Le sue abitudini nei confronti delle ragazze però furono la cosa che più preoccuparono l’amico, nonché fratello della ragazza, che infatti insisté tanto affinché lui la lasciasse, convinto di fare la cosa migliore, e di evitare di farla stare eccessivamente male in seguito.
Alla fine, dopo due fantastici mesi, aveva deciso di seguire il consiglio dell’amico, pensando che avesse ragione, dopotutto sapeva come era fatto, non era adatto ad avere una relazione fissa e duratura e non voleva che si affezionaste troppo perché era sicuro che prima o poi l’avrebbe lasciata.
Tuttavia il piano di Luke non era andato a buon fine, si ricordava ancora come si era sentito quando il suo migliore amico le aveva detto come stava la ragazza dopo la separazione, quando sentì che la sua Minori aveva perso la sua esuberanza stette veramente male, gli venne quasi in mente di andare da lei e dirle che era solo uno scherzo, ma alla fine non lo fece, e non riuscì mai a perdonarsi di averla fatta stare male, ripensandoci dopo tanto tempo gli venne in mente che forse, il motivo per cui non voleva che stesse male era perché oltre ad essere stata la sua ragazza per quel poco tempo in cui erano stati insieme, era stata anche una sua grande amica, una confidente, con la quale si sentiva completamente a suo agio come con poche altre persone.
Chissà cosa avrebbe pensato Minori quando l’avrebbe rivisto, era cambiato parecchio in quegli anni, e non solo fisicamente, era diventato ancora più dongiovanni di prima e aveva iniziato a fregarsene di quello che gli altri, e specialmente le ragazze con cui stava, pensavano di lui, inoltre, come se non bastasse, aveva promesso all’amico che in quel momento stava dormendo accanto a lui, che avrebbe cercato di evitarla e avrebbe fatto finta di non conoscerla, perché, come l’amico aveva detto- doveva evitare di fare gli stessi errori del passato- si girò e lo guardò male, aveva i capelli castani tutti scompigliati e sparpagliati sul sedile e, anche se adesso non si vedevano aveva un paio di occhi blu scuro che facevano impazzire moltissime ragazze.
Come gli era venuta in mente una proposta del genere Drake ancora se lo chiedeva, probabilmente Minori ci sarebbe rimasta anche peggio se lui avrebbe fatto finta di non conoscerla e avrebbe cercato di evitarla, ma tuttavia anche se aveva cercato di far ragionare l’amico, non era riuscito a convincerlo e aveva dovuto accettare per forza la sua condizione.
Guardò l’orologio, mancava poco all’arrivo, diede qualche spinta per svegliare l’amico e poi si diresse verso il vagone accanto e dopo aver bussato spalancò la porta e trovo il fratello appiccicato alla sua”ragazza” mentre si baciavano molto appassionatamente, sorrise al comportamento del fratello e si schiarì la gola per farsi notare.
I due si separarono subito, il fratello guardo Drake come se nulla fosse mentre la ragazza arrossì vistosamente
-scusa Ikuto, ho interrotto qualcosa?- Drake guardò il fratello con un ghigno e lui gli sorrise senza dire niente.
-comunque manca poco all’arrivo quindi, non so, sistematevi le cose e vedete di non dimenticarvi nulla mi raccomando,sempre se non avete di meglio da fare…- fece l’occhiolino al fratello e richiuse la porta dello scompartimento alle sue spalle prima di tornare nel proprio.
- dove eravamo rimasti?-Ikuto guardò allora la ragazza accanto a lei e le sorrise prima di ricominciare a baciarla come se nulla fosse successo .
Dire che Ikuto era un bel ragazzo era poco, era alto almeno quanto il fratello anche se leggermente più basso, aveva i capelli dello stesso colore, leggermente più chiari, mentre gli occhi erano esattamente identici e come lui era molto popolare e nessuna ragazza riusciva a resisterle. Claire, accanto a lei, invece era una ragazza molto carina, non eccessivamente alta, capelli lunghi, biondi e ricci, e occhi un verde intenso quasi cristallino, una ragazza normale insomma e ancora non riusciva a credere al fatto che Ikuto avesse deciso di stare con lei
 

Luke continuava a stropicciarsi gli occhi, erano da poco scesi dal treno e lui non si era ancora svegliato completamente, anzi era ancora alla ricerca di un muro, un palo o una qualsiasi cosa che potesse reggerlo mentre lui schiacciava un pisolino, Drake accanto a lui lo guardò male
-Ma la vuoi smettere? Sembri ubriaco-
-io non sono ubriaco-disse Luke tra uno sbadiglio e l’altro, prima di iniziarsi a guardarsi intorno aspettando l’arrivo del taxi che avevano chiamato per raggiungere la villa, non vedeva l’ora di arrivare, avrebbe finalmente rivisto la sua dolce sorellina e non vedeva l’ora, lui l’adorava letteralmente, ed era quella che le mancava di più di tutta la sua famiglia.
Il taxi arrivò poco dopo e dopo aver messo le valige nel bagagliaio i quattro salirono in macchina, Luke, seduto davanti diede le indicazioni al tassista e l’auto partì immediatamente
Ikuto, seduto al lato del finestrino si rivolse all’amico del fratello -ma alla fine li hai informati che ci sarò anche io? L’ultima volta ho saputo che ti sei dimenticato di dirglielo- un’altra caratteristica importante di Luke era la sua scarsa capacità di ricordarsi le cose
-emh… faremo una bella sorpresa ne sono sicuro, mia sorella mi ha appena inviato un messaggio comunque- prese il cellulare ed iniziò a leggere - sergente Minori a rapporto signore! Siamo appena arrivati! Tutto è in ordine signore! la casa è più grande di come ricordassi e penso sia infestata, sto cercando il mio kit scaccia fantasmi e dopo che l’avrò trovato inizierò subito una disinfestazione! Ti voglio stritolare  quindi arriva presto e se riesci comprami un anguria, ho fame! -
Drake fece un piccolo sorriso immaginandosi una piccola Minori in miniatura che correva in giro per la casa alla ricerca di fantasmi con in mano il suo kit per scacciarli, era davvero buffa.


Arrivarono presto alla casa, e dopo aver scaricato ognuno i propri bagagli si diressero verso il pianerottolo e suonarono il campanello. Pochi minuti dopo la porta si spalancò e Minori fece la sua comparsa completamente ricoperta di polvere e con uno strano aspirapolvere in mano. Appena vide chi si trovava davanti alla porta spalancò gli occhi rossi che subito iniziarono a brillare felici, lasciò cadere l’aspirapolvere per terra e si catapultò letteralmente tra le braccia del fratello, saltandogli in braccio come non faceva da tanto tempo. Si staccarono dopo almeno cinque minuti se non di più, Minori iniziò a guardarsi intorno con aria contrariata per poi guardare il fratello dritto negli occhi con fare accusatorio
-e l’anguria?- Drake emise una leggera risata al comportamento della ragazza e lei parve accorgersi solo in quel momento della presenza degli altri che saluto con un cenno della mano, per poi guardare Drake dritto negli occhi e spalancare la bocca in un sorriso smagliante che lasciò il ragazzo molto spaesato
-Drake, finalmente da quanto tempo come stai?- lui tardò un attimo a rispondere, ma dopo aver gettato un cenno all’amico, sospirò e la guardo negli occhi con finto disinteresse
-ci conosciamo?- lei continuò a sorridere e Luke accanto a lei, trasse un sospiro di sollievo lanciando sguardo di vittoria all’amico convinto che il suo piano per non farla soffrire avesse funzionato, solo Drake sapeva quanto in realtà si stesse sbagliando, era successo nemmeno per un secondo però lui l’aveva visto, quando aveva detto quella frase aveva visto il leggero tremolio negli occhi della ragazza, era spaesata, delusa e per un momento il suo sguardo gli era sembrato davvero sofferente e questa era un’altra delle cose che non si sarebbe mai potuto perdonare.
-oh, giusto che stupida, come potresti ricordarti di me, sono solo la sorellina di Luke, non sono nessuno di importante-
La conversazione venne interrotta dall’entrata in scena di Miku che, raggiunta l’amica nel pianerottolo le faceva cenno di raggiungerla
-Himea ha bisogno del tuo aiuto, è convinta di essere riuscita a prendere un fantasma e non sa cosa deve fare- lo sguardo della rossa si illuminò e senza nemmeno dare spiegazioni corse dentro per raggiungere l’amica. Miku fece un cenno di saluto a tutti quelli presenti del pianerottolo prima di entrare seguita dagli altri e non potè fare a meno di notare lo sguardo interessato di Ikuto fisso su di lei, gli lanciò un occhiataccia e raggiunse il salotto dove si trovavano le sue amiche, non aveva proprio voglia di passare l’estate e perdere tempo con un tipo del genere



Angolo autrice ( se posso essere definita tale)...
lo so, questa volta non ho aggiornato con la stessa velocità, ma avevo bisogno di un nuovo Oc e nessuno mi aveva risposto.. fino ad oggi XD mi sono data da fare, so che il capitolo non è proprio il massimo ma spero che vi piacerà comunque.e
VISTO CHE NON MI AVETE DATO RETTA LO RISCRIVO DI NUOVO XD 
che ne dite di far mettere insieme Midori con Yoichi e Seiya con Claire? 

mara97Ai Yoshida e Cherry_blossom rispondetemi vi prego 
a presto
un bacio
Martina

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Capitolo 6
*** Tramonti, Sogni e Gelosie ***


Tramonti, Sogni e Gelosie




Mancava poco all’alba, il cielo era ancora scuro anche se all’orizzonte si iniziava ad intravedere una luce diversa. Quel mattino il mare era molto calmo e la spiaggia sarebbe stata completamente vuota se non ci fosse stata una ragazza seduta su una sdraio a leggere un libro, Miku era sempre stata una ragazza molto mattiniera, le piaceva guardare l’alba e le piaceva aspettarla leggendo un libro, era una sua abitudine e lo faceva praticamente da quando aveva imparato a leggere. La sua lettura quella mattina però venne interrotta dall’arrivo di un ragazzo, che affacciato ad un finestra della casa, con un bicchiere di acqua in mano, iniziò ad urlare il nome della ragazza per poi uscire e raggiungerla, lei non distolse lo sguardo dal libro ma assunse un’aria contrariata
-che vuoi?- lui sorrise
-ti ho visto qui sola soletta e mi son detto che non era educazione lasciare una ragazza tanto carina da sola. Comunque non ci siamo ancora presentati, Ikuto- il ragazzo le porse la mano ma Miku non lo degnò di uno sguardo
-Miku-
-che bel nome devo dire, perfettamente adatto ad una ragazza della tua bellezza- la ragazza  chiuse il libro e, ignorando il ragazzo, si mise a guardare il cielo, il ragazzo stava per dire di nuovo qualcosa ma lei lo fulminò con lo sguardo
-stai zitto e guarda anche tu-
Ikuto avrebbe tanto voluto rispondere ma,appena vide il sorriso spuntato sulla faccia della ragazza, pensò di non aver visto mai una ragazza tanto bella e rimase fermo ad ammirarla mentre lei guardava il sole che sorgeva
-non è uno spettacolo bellissimo?- chiese lei in un sussurro e lui non potè fare a meno di annuire anche se non si era nemmeno accorto del sole che sorgeva. Rimasero quindi fermi a guardare , chi il sole, chi altro, mentre il tempo inesorabile continuava a passare
-che ne dici di entrare e preparare la colazione per tutti?- Miku avrebbe tanto voluto dirgli di no, e continuare a trattarlo con indifferenza ma come sempre l’alba la faceva sentire di buon umore e quindi acconsentì alla richiesta
-e va bene, ma ti avverto sono una frana a cucinare-
I due si diressero allora all’interno, senza sapere che qualcuno li stava osservando già da un po’ di tempo
 


Una lacrima solitaria scese sulla guancia della ragazza dai biondi capelli ricci, quella mattina più ribelli del solito, che in quel momento era affacciata ad una finestra al primo piano. Aveva deciso di svegliarsi presto quel giorno per fare una sorpresa al suo Ikuto e preparargli la colazione, ma, dato la scena che aveva appena visto, avrebbe decisamente preferito rimanere a dormire. Aveva notato perfettamente il modo in cui Ikuto aveva guardato Miku, ne era rimasto completamente folgorato e l’aveva guardata con una dolcezza assoluta. In quel preciso momento le vennero in mente le parole della sua amica Sam, che le aveva detto quando lei l’aveva informata della sua relazione “ti conviene lasciarlo Claire, lo conosco, ti sta solo prendendo in giro, appena troverà qualcun altro che gli interessa ti lascerà lui e starai solo male” lei si era arrabbiata, le aveva dato della gelosa ma in quel momento capì che la sua amica, aveva perfettamente ragione, si girò e risalì le scale per tornare nella sua stanza, ma proprio mentre si trovava sull’ultimo scalino, perse l’equilibrio e si ritrovò a librare nel vuoto, chiuse gli occhi d’istinto, aspettandosi un doloroso impatto con le scale, ma questo non arrivò mai, aprì lentamente gli occhi e si trovò davanti a se un ragazzo dagli occhi color verde prato, la lasciò scendere dalle sue braccia e le chiese se stesse bene, anche se non sembrava che glie ne interessasse più di tanto
-sto bene grazie- la ragazza arrossì –comunque non ci siamo ancora presentati, io sono Claire- lui le rivolse un cenno ed iniziò a scendere le scale, stava per scomparire dalla sua visuale quando si girò e la guardò negli occhi
-Seyia- detto questo, si girò nuovamente e raggiunse il salotto.
Claire rimase alquanto sconcertata dal comportamento del ragazzo e iniziò a chiedersi il perché del suo comportamento, ma una risata maschile a lei nota la riscosse dai suoi pensieri, un’altra lacrima scese sulle sue guance e lei, per evitare che tutti la vedessero corse in camera e si chiuse dentro. Finalmente sola iniziò a a far uscire tutte le lacrime che aveva e a darsi mentalmente della stupida

 
 
Rein si trovava in una campo di girasoli, si guardò intorno, ma non vide nessuno. Sbuffò sconsolata, ma dove era finita? Guardò per terra e vide un ombra che si avvicinava. Alzò gli occhi ma vide solo un ragazzo dai capelli scuri, di schiena che iniziò subito ad allontanarsi correndo, lei cominciò a seguirlo, ma più andava avanti e più il ragazzo si allontanava..
-aspetta chi sei?- urlo con il fiatone la ragazza.. lui si fermò, ma non si girò ne tornò indietro
-non sai quanto vorrei dirtelo- detto questo il ragazzo ricomincio a correre, questa volta più lentamente. Rein lo guardò andare via, ma non disse niente per cercare di fermarlo, si girò e torno dove si trovava prima e all’improvviso sentì una voce nella sua testa, come quella del ragazzo di prima
-devi capire chi sono … non ci resta molto tempo.. se non ci riuscirai resteremo intrappolati per sempre-


La ragazza si svegliò di soprassalto, sbattendo gli occhi ripetutamente. Era solo un sogno, eppure le era sembrato così reale, sbuffò e solo in quel momento si accorse della presenza di Shade nella sua stanza, lei arrossì immediatamente
-e tu che ci fai qui?- lui sorrise al comportamento della ragazza
-tua sorella mi ha mandato a svegliarti, vuole che andiamo tutti a mare- a questa risposta la ragazza iniziò a borbottare chiedendosi perché la sorella avesse mandato proprio lui, lo guardò più attentamente e spalancò le palpebre sorpresa, lui se ne accorse e la guardò preoccupato
-successo qualcosa? Sembra che tu abbia visto un fantasma- lei scosse la testa e gli sorrise, certa di essersi sbagliata, per un’attimo Shade gli era sembrato i ragazzo del sogno
-niente, mi avevi fatto venire in mente una persona, scendi e di a Fine che ora arrivo- il ragazzo uscì e lei lo guardò da dietro, anche in quel modo le ricordò il ragazzo del sogno, sbuffò, era solo una coincidenza, non aveva nessun motivo per sognare Shade  si disse, prese un costume dall’armadio e corse in bagno a vestirsi. Cinque minuti dopo aveva raggiunto il resto del gruppo in salotto, e tutti insieme si diressero verso l’uscita per andare a mare. Rein si unì subito al gruppetto di Minori, Fine, Yuki e Elles che stavano discutendo a proposito di cosa fare una volta arrivati in spiaggia.
-Appena arriviamo io vado subito a farmi un bagno-disse Minori
-si, vengo con te- Yuki appoggiò la proposta della rossa e insieme accelerarono il passo per raggiungere il mare nel minor tempo possibile, Fine accanto a Rein sbuffò
-uffa, noi volevamo fare una torta di sabbia- guardò poi verso la sorella e cominciò a sbattere le ciglia- ti prego falla con noi- la turchina ridacchiò e poi acconsenti alla proposta della sorella, dopotutto ne avrebbe avuto di tempo per farsi un bagno nel mare
 

 
-Oriiii*- Luke richiamo la sorella che, insieme all’amica l’aveva sorpassato di corsa, la ragazza si fermo di botto e torno di corsa dal fratello, per poi fermarsi e fare il saluto dei militari
-sergente Minori a rapporto signore, ha bisogno di qualcosa- lui scosse la testa e abbracciò la sorellina che ricambiò subito la stretta, una volta separati lui sbuffo e si rivolse alla ragazza
-dove andavi così di corsa?- lei sorrise e indicò il mare
-io e Yuki vogliamo andare subito a fare una nuotata, vieni con noi- l’ultima frase la pronunciò più come affermazione che come domanda ed iniziò a trascinarsi dietro il fratello sotto lo sguardo sconcertato di Yuki e Drake che avevano assistito a tutta la scena.
-Ehy, Drake, vieni anche tu, ci sarà da divertirsi- il ragazzo dai capelli scuri sbuffò ma si affretto a seguire l’amico, anche perché aveva proprio voglia di farsi un bel bagno. Si mise accanto a Yuki e cominciò a camminare, la osservò attentamente e subito il suo lato don giovanni, sviluppato negli ultimi anni, venne a galla, era una bella ragazza dopotutto, con le forme al punto giusto, i capelli rossi e poi, dal sorriso che aveva sempre in faccia, doveva essere anche simpatica. Sfoderò uno dei suoi migliori sorrisi e si affretto a presentarsi
-sono Drake, molto piacere- lei lo guardo un’attimo spaesata, alternando lo sguardo che il ragazzo le porgeva e la sua faccia per poi sorridergli e stringergli la mano con entusiasmo
-io sono Yuki invece- i due ragazzi cominciarono a chiacchierare e Drake dovette ammetere che non si era sbagliato, la ragazza era davvero simpatica. Nel frattempo avevano raggiunto la spiaggia, si guardò intorno e vide Luke e Minori già in acqua e quest’ultima lo guardava con uno strano sguardo, che lui conoscendola meglio di chiunque altro, interpretò come uno sguardo ferito, il sorriso gli morì immediatamente sulle labbra e si diete mentalmente dello stupido per non aver pensato prima alla conseguenze delle sue azioni. Una voce lo riscosse dai suoi pensieri, Yuki, accanto a lui gli sorrideva
-allora andiamo anche noi?- fece un cenno verso il mare ed iniziò a togliersi il vestitino che portava per poi rimanere in costume, lui la osservò bene, non si era sbagliato, era davvero una bella ragazza, gettò poi uno sguardo verso il mare, dove Minori stava schizzando il fratello e un groppo gli salì in gola, deglutì e poi si rivolse nuovamente alla ragazza dai capelli rossi che aveva davanti
-emh si, andiamo- si mise anche lui in costume e i due si iniziarono a dirigere insieme verso la riva. Fecero solo qualche passo e vennero subito bloccati da un ragazzo dai capelli e gli occhi blu, Gray che bloccò Yuki per un polso
-dove stai andando con questo qui?- fece un cenno verso Drake, che, sentendosi di troppo lasciò i due a litigare e si diresse da solo verso il mare. Lei arrossì leggermente prima di rispondergli
-non sono affari tuoi- lui alzò un sopracciglio
-si che sono affari miei- appena si accorse di quello che aveva detto Gray arrossì per poi scuotere la testa –non devi andare in giro con gente che nemmeno conosci- la ragazza alzò un sopracciglio
-gente che nemmeno conosco? Ma chi ti credi di essere? Mio padre- respiro per darsi una calmata e poi guardò il ragazzo con uno sguardo più dolce -e poi è un amico del fratello di Minori, cosa mai potrebbe succedermi di tanto preoccupante?-
Il ragazzo scosse la testa e finalmente lasciò la presa sul polso della ragazza
-non so cosa potrebbe succederti.. hai ragione.. però non voglio che ti succeda niente- sbuffò la guardò negli occhi e poi abbassò lo sguardo – scusa, forse ho avuto una reazione esagerata- lei gli sorrise, gli scompigliò i capelli e lo prese sotto braccio
-non ti preoccupare, però ora, visto che mi hai fatto scappare la compagnia per la nuotata, vieni a farti il bagno con me- lui sorrise e entrambi si diressero verso il mare per raggiungere gli altri.





*Ori è il soprannome con cui Luke chiama la sorella
Angolo autrice ( se posso essere definita tale)...
so di essere in incredibile ritardo.. perdonatemi... ma sono stata davvero troppo impegnata con la scuola... il prossimo capitolo dovrei aggiungerlo domenica.. ma credo che anche la settimana prossima non sarà molto presente, visto che i miei professori si sono messi d'accordo per mettere i compiti in classe tutti la stessa settimana...
comunque ora passiamo al capitolo..
come vi sembre? fa tanto schifo vero? >.< 
vabbè io ci provo.. nel prossimo capitolo dovrei parlare di qualche altra coppia, spero di non trascurare nessuno, ma visto che ci sono tanti personaggi potrebbe capitare quindi se succede ditemelo così rimedio subito
alla prossima 
un bacio 
Martina

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