Venice Globe

di Animalus
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pilot ***
Capitolo 2: *** Game ***
Capitolo 3: *** Mentor ***



Capitolo 1
*** Pilot ***



 
 
Sophia si stava avvicinando a casa dopo aver finito la scuola serale di recitazione, girò la via del suo isolato e sentì una forte esplosione, immediatamente provò una paura tremenda. Premette l’acceleratore e vide la sua casa in fiamme, inchiodò la macchina e guardo la sua casa, con le sue cose, con sua madre bruciare.

Si ricordò lì cosa sua madre gli aveva detto , quando suo padre era morto un anno prima.
Erano appena tornati dal funerale, entrambe stavano in casa sedute sul tavolo della loro cucina, in un silenzio teatrale, poi sua madre gli prese la mano e cercò di fare un sorriso.
Debra: Sophia, andrà tutto bene d’ora in poi…
Sophia si alzo dalla sedia quasi urlando
Sophia: Come pensi che possa andare tutto bene? Oggi abbiamo seppellito mio padre…tuo marito!
Debra quasi piangendo
Debra: Lo so…lo so, ma dobbiamo andare avanti…lui vorrebbe cosi
Sophia era accecata dalla rabbia, come avrebbe potuto andare avanti, li aveva abbandonati e aveva più volte giurato che non l’avrebbe fatto mai
Sophia: Non è giusto mamma…non è giusto!
Si mise a piangere, la madre la cinse in un abbraccio.
Debra: Sfogati tesoro mio…sfogati…chi ci ha tolto tuo padre ora non può farci più nulla
Sophia: Quell’uomo voleva me, mamma non siamo al sicuro!
Debra: Si lo siamo, la polizia lo ha preso…non dobbiamo più preoccuparci di nulla tesoro mio.
Debra prese il mento della figlia e la guardò negli occhi.
Debra: Sophia, se dovesse succedere qualcosa a me, devi promettermi una cosa
Sophia non capiva di cosa stava parlando la madre, inarco il sopracciglio.
Sophia: Cosa? Che cosa dovrebbe succederti mamma!?
Debra: Nulla...non mi succederà nulla, però devi promettermi una cosa ok?
Sophia continuava a non capire però annuì, non era il caso di continuare a indagare ora.
Debra: Bene…se dovesse succedere qualcosa a me…devi chiamare tua nonna Thea, spiegargli cosa succede e prendere tutto ciò che hai e andare subito da lei a Venice ok?
Sophia piangendo annuì
Debra: Sono sicura che non succederà nulla.
E invece era successo qualcosa, la sua casa era esplosa e lei chiamò quel numero che non faceva ormai da quando aveva tredici anni, da quando con la sua famiglia decisero di andare a vivere a 3000 kilometri da Venice, la città dove sua madre e suo padre erano cresciuti.
Sophia compose il numero che aveva nella memoria del suo cellulare, poi lasciò squillare.
Uno squillo
Voce: Pronto?
Sophia: Nonna?
Voce: Come scusi?
Sophia: Sono Sophia Anderson…cerco la signora Norighnton…è lei?
Thea: Si sono io! Sophia da quanto tempo! Non ti avevo riconosciuta…è successo qualcosa?
Sophia: Si…la nostra casa…
E iniziò lentamente a piangere
Thea: Che cosa è successo tesoro mio?
Sophia: La casa è esplosa!...Mamma credo che sia li dentro…io non so che fare…mamma mi ha detto di chiamarti se fosse successo qualcosa…forse è uscita non lo so nonna aiutami!
Thea: Oddio mio!...ascoltami, chiama la polizia io prendo il primo aereo e vengo li da te subito…
Sophia: La mamma mi ha detto, che sarei dovuta venire subito da te…
Thea: No meglio cosi…vengo io da te e poi verrai da me ok?
Sophia: S-si ok…fa presto!
E si chiuse la chiamata.
 
DUE SETTIMANE DOPO
 
 
Sophia era tesa, non perché iniziasse il suo ultimo anno a scuola, ma perché era una nuova scuola, completamente nuova. Cercò un abito leggero per iniziare questa nuova avventura, non voleva subito  apparire, ma era tesa lo stesso, il tragico evento di due settimane prima ancora gli provocava degli incubi la notte, ma di questo non poteva di certo parlarne con nessuno, neanche con sua nonna.
L’accoglienza quando era giunta in quella nuova casa era stata calorosa, ma poi si era ricordata che la nonna era molto riservata,  vedova da molto tempo ed ora aveva una ragazza di diciassette anni  a cui badare,  la convivenza non era stata dei migliori all’inizio ma ora si erano entrambe sistemate e stavano andando quasi d’accordo.
Sophia scelse un abito di cotone leggero, che gli lasciava le spalle scoperte, la temperatura a Venice era ancora pienamente estiva, pur essendo in settembre inoltrato, altro che le temperature gelide dello stato di Washingtondove abitava con sua madre.
Si stava mettendo una collana a forma di cuore, regalo di suo padre quando senti la voce della nonna.
Thea: Sophia scendi che la colazione è pronta…non vorrai far tardi il primo giorno vero?
Sophia si stampò un sorriso e scese dalle scale verso la cucina.
Sophia: Ma certo che no! Non devo sfigurare alla mia presentazione alla società di Venice!
Thea sorrise, e gli passò il piatto con le uova e il bacon, il piatto era impostato come se si creasse un viso sorridente
Sophia: Ah vedo che ci siamo elaborate oggi nonnina!
Thea:Ahaha ma si…ci vuole la mattina…e poi come si dice…si guarisce ogni malattia con il sorriso!
Sophia: Se lo dici tu
E iniziò a mangiare con gusto
Thea la guardo mettere lentamente un boccone in bocca e un sorriso gli venne in volto.
Thea: Sei pronta per la nuova scuola?
Sophia la guardò
Sophia: Mah non lo so spero che vada tutto bene…meglio fare basso profilo il primo giorno.
Thea: Esattamente! Evitiamo altro scalpore inutile.
Sophia: Nonna…ti andrebbe accompagnarmi?
Thea si tolse il grembiule da cucina
Thea: Wow non vedevo l’ora che tu me lo chiedessi…mi vado a preparare tra cinque minuti partiamo.
Gli passo vicino e gli diede un bacio sulla testa, quando somigliava alla figlia…ma quella non era la sua bambina, quella era la bambina di sua figlia, quella che non avrebbe mai conosciuto se le cose non fossero cambiate cosi improvvisamente .
 
Luke aspettava davanti alla scuola, i ragazzi stavano iniziando ad arrivare, questo secondo anno sperava che forse avrebbe ottenuto meno problemi del precedente.
Il fatto di essere l’unico gay dichiarato della scuola era stato molto traumatico , ma di quello doveva riconoscere colpe a sua cugina Donna, infatti quando prese la direzione del Venice Globe, il giornalino della scuola, pretese di sapere la verità su di lui e degli altri reporter per farli entrare nel giornale della scuola e lei uso quelle informazioni per un “operazione di trasparenza”, dove rese pubbliche a tutta la scuola chi erano i suoi reporter e cosa nascondevano senza considerare che quest’operazione avrebbe potuto fare soffrire gli interessati, specialmente lui.
La speranza che fosse un anno tranquillo c’erano tutte.
Stava aspettando il suo amico Angel, che faceva il reporter con lui, a scuola loro due erano chiamati “I seguaci di Satana” , per via del lavoro che entrambi facevano per sua cugina.
Tutti e tre erano gli unici che  gestivano il “Venice Globe”  dopo ”l’operazione trasparenza” , che ora si era specializzato nella particolarità di gestire tutti gli scandali della scuola, e per questo non erano molto amati.
Voce: Ehi truzzetto!
Luke si girò e vide che gli stava venendo in contro Angel, con la sua solita camminata sportiva, vestiva con un jeans molto aderente e una felpa della squadra di nuoto della scuola, e la sua solita tracolla mezza distrutta.
Luke: Ma sentilo il metallaro!
I due si abbracciarono
Angel: Ahaha sempre il solito alla moda… che mi dici? Com’è andato il mese in cui sono stato in vacanza?
Luke: Guarda sicuramente sono stato molto più libero!
Angel gli tirò un pugno scherzoso
Angel: Ma su dillo che non potevi passare altro tempo senza sentire il tuo migliore amico!
Luke si mise a ridere, era vero gli era mancato, aveva passato tutta l’estate con la sua famiglia, a fare lo schiavetto per sua cugina.
Luke: Dai si…un pochino mi sei mancato! Ma poco poco!
Angel sorrise, poi notò una nuova ragazza vestita con un semplice vestito di cotone con le spalline scoperte, gli passò affianco e si diresse dentro la scuola.
Angel: Chi è quella?
Luke si girò e la vide anche lui
Luke: Non lo so…forse una ragazza nuova?
Angel: Potrebbe essere…tua cugina è già entrata?
Luke: Si è entrata già dalle 07:30…non so cosa sta facendo, ma prepariamoci non ha avuto grossi scoop estivi, vorrà il sangue per il primo numero scolastico.
Angel in modo sarcastico
Angel: Non vedo l’ora!
Luke: Hai visto le novità da Lennox?
Angel: No! Che è successo?
Luke: Non lo so, ma il sondaggio del blogger Dana sembrava in totale parità…chissà se finalmente Sara sceglierà.
Angel: Io rimango sempre per il Sad…sono troppo dolce insieme.
Luke: Ma dai! Con Matt Sara è più vera secondo me…e poi è molto bono lui l’hai visto? Cioè non so se mi spiego!
Angel: Ti prego non farmi la checchetta che mi guarda chi è più bello di chi!
In quel momento suono la campanella e i due s’incamminarono verso l’entrata scherzando come fanno di solito.
 
Rachel odiava quel momento dell’anno, per fortuna quello sarebbe stato l’ultimo raduno nel giardino durante il primo pranzo dell’anno.
In quel momento arrivò Emma, Rachel la guardò, come abbigliamento aveva di nuovo tentato di esagerare con una super minigonna e un tacco quindici, sembrava molto più oscena del solito. Non capiva perché dovevano vedersi insieme, lei sapeva che si odiavano da quando aveva scoperto la tresca che aveva con il suo ragazzo.
Emma: Ciao
Rachel sbuffo
Rachel: Ciao…passata bene l’estate?
Emma: Si grazie…spero che tu non ti sia troppo depressa le notti che Leo era da me vero?
Rachel la fulminò con lo sguardo
Rachel: Sei una grandissima puttana lo sai?
Emma sorrise
Emma: Ahaha senti la cavalla in calore come nitrisce!
Rachel voleva andarsene, era l’ora di pranzo e voleva trovarsi in un altro posto tranne che qui, stava per andarsene quando arrivò Donna River, con una delle sue odiose cartelle in mano, i capelli erano chiusi in una lunga coda, ma la cosa più tremenda erano i suoi occhi di ghiaccio e il suo ghigno soddisfatto ogni volta che le vedeva insieme bisticciare.
Donna: Bene bene, ci scaldiamo subito signore?
Rachel: Senti ci muoviamo per piacere devo fare pranzo prima di andare al Glee Club.
Emma: Ah la solita stupida che per entrare a frequentare una degna scuola di recitazione deve cantare con quel coro di femminucce.
Donna: Calme signore…avete visto la ragazza nuova?
Emma si limava le unghie
Emma: Mah si credo di avere una lezione con lei…è stata sempre in silenzio non mi preoccupa di certo.
Rachel: L’ho intravista questa mattina, mi sa che non è di qui, era molto pallida.
Donna: Infatti, non lo è…il vostro compito è di farvela amica mie care amiche…voglio sapere tutto di lei!
Rachel: Per quale motivo?
Donna: E perché dovrei dirtelo? Andate a lavorare…sapete cosa rischiate entrambe.
Detto questo la ragazza, si girò e se ne andò dal giardino.
 
Sophia era a pranzo da sola, nessuno le parlava, si era seduta nel tavolo nell’angolo e stava ascoltando Adele sul suo Ipod mentre mangiava il piatto della mensa e contemporaneamente studiava l’orario delle lezioni, avrebbe dovuto scegliere una materia extra per i crediti scolastici, c’erano varie scelte, ma nessuna ora le interessava principalmente.
In quel momento entrò una ragazza mora, alta quanto lei con una lunga coda di capelli e questa veniva verso la sua direzione.
Donna: Piacere, io mi chiamo Donna River…posso sedermi?
E senza che Sophia potesse rispondergli si mise comoda e accavallo le gambe sotto il tavolo, aveva una gonna d’avvocato e portava le calze a rete e s’intravedeva una giarrettiera.
Sophia: P-prego…io sono Sophia Anderson
Donna: Si lo so chi sei!
Sophia la guardò stupita
Donna: Lavoro nel giornalino scolastico e nell’amministrazione, ho inoltrato io la tua domanda questa mattina.
Sophia: O-ok quindi sei del comitato di benvenuto?   
Donna la guardò scettica
Donna: Non esiste nulla del genere alla Venice Hoover High…comunque sono venuto a chiederti che intenzioni hai?
Sophia era stupita della conversazione irreale che aveva appena vissuto e della persona che era davanti a lei, non si aspettava nulla del genere e soprattutto.La prima cosa che notava l’arroganza di questa ragazza.
Sophia: In che senso?
Donna: Dovresti scegliere un’attività extra per colmare le lacune dei crediti non credi?
Sophia: S-si sto valutando…ma sai oggi è il primo giorno e…
Donna: Già è tardi allora…dovresti avere tutte le idee chiare! Senti facciamo una cosa…io dirigo il Venice Globe che è il giornalino della scuola e anche un blog internet…se mi scrivi un articolo decente entro due giorni, ti posso prendere come stagista per il giornale ok?
Sophia era scioccata, era un fiume di parole e l’aveva assunta per un lavoro…non sapeva che dire.
Donna: Va bene allora…
Si alzò
Donna: Per questa volta ti affianco i miei due reporter ufficiali, uno è mio cugino è gay, ma non è un pervertito anzi…se conosci qualcuno, presentaglielo perché sai, è un’po’ represso…l’altro è il suo amicone tutto telefilm e fantasia…capito? Un nerd in pratica, pero scrive bene quindi me lo tengo…
Donna indicò due ragazzi uno moro e uno biondo che stavano tre tavoli distanti, e questi si avvicinarono subito a lei
Donna: Vi lascio alle presentazioni…Sophia ricordati voglio l’articolo entro due giorni.
Sophia era sconvolta, non sapeva che fare, piangere o ridere, il ragazzo biondo si sedette sulla panca.
Angel: Ciao…io mi chiamo Angel Vires, e questo salamotto qui è Luke Romanov….dai saluta!
Il ragazzo moro fece un mezzo saluto e gli porse la mano.
Sophia rispose al sorriso e gli strinse la mano.
Luke: come ti ha trattato mia cugina?
Sophia: Non lo so…è un tornado…non ci ho capito molto.
Angel: Solito di Donna…bè hai appena conosciuto Satana!
Sophia: Cosa? Satana?
Angel: E si lei è stata chiamata cosi….sa tutto di tutti e controlla ogni cosa, fa l’ultimo anno e anno prossimo speriamo di togliercela di torno…comunque ci ha detto già il compito che devi svolgere, quindi che ne dici ci vediamo a casa tua per radunarci le idee?
Sophia: Io abito con mia nonna…dovrei chiedergli il permesso però credo che non ci siano problemi…magari venite a cena da me va bene?
Luke: Per me non ci sono problemi…abito con mia cugina fino alla fine dell’anno, quindi se posso uscire esco molto volentieri, non voglio stare con quella vipera.
Angel: Guarda povero esule, a casa mia c’è sempre un posto!
Luke: Un giorno ti prenderò in parola.
Sophia vedendo i due bisticciare, li trovo simpatici e sereni, e lei stessa stava bene con loro…come se tutte le preoccupazioni stessero passando.
 
Zack guardava la piscina, aspetto il momento adatto e poi si tuffò in acqua, li stava bene con tutti nessuna preoccupazione, zero apparenze da mantenere c’era solo lui e l’acqua. Era il campione della scuola di nuoto ma questo non gli avrebbe aperto nessuna porta magica, era solo. Nessun amico dopo Leo, che l’aveva abbandonato con la certezza che quello che era successo non sarebbe vai venuto a galla.
Finita la vasca usci dalla piscina e si tolse la cuffia e scuotendo i suoi capelli biondi per farli asciugare, stava andando a in doccia, quando vide Emma la sua ragazza che dagli spalti lo salutava, lui gli mando un bacio con la mano.
Dopo la doccia e dopo essersi vestito, trovò Emma ad aspettarlo.
Emma lo baciò appena lo vide
Zack: E questo per cos’è?
Emma: Perché sono felice amore mio…presto tutto sarà finito! Quest’anno ho un compito speciale
Zack: Wow! Donna ci ha risparmiati?
Emma: Si sì, quest’anno dobbiamo conoscere una ragazza e farcela amica…ma sai la cosa più bella? Abita vicino a te amore mio!
Zack: E quindi?
Emma: Ma come scemotto? Quest’anno vinciamo sicuramente perché tu ci diventerai amico! E poi me la presenti cosi che siamo tutti felici.
Zack: Ma dobbiamo proprio? Non mi va di far entrare estranei in questo circolo vizioso che vi siete creati
Emma mise il broncio
Emma: Ma dai. Non vorrai che i nostri segreti siano divulgati vero?
Zack sospirando cedette
Zack: Va bene vedrò cosa posso fare!
Emma emise un gemito di soddisfazione e abbraccio il ragazzo.
Emma: ora devo andare amore ti chiamo dopo!
Zack: ok ciao amore mio.
Ma già la ragazza era fuggita nei meandri della scuola.
 Zack uscendo dall’atrio della scuola, vide contro il muro Leo, il suo ex-migliore amico stava sicuramente aspettando Rachel che usciva dal Glee club, quindi cerco di passargli lontano senza parlargli.
Leo: Ciao
Zack era stupito da questo saluto
Zack: C-ciao
Leo gli si avvicinò
Leo: Come stai? Ho sentito che tuo padre ha bisogno di te all’officina.
Zack ricevette una fitta non voleva che la gente sapesse dei suoi problemi.
Zack: Si…ma sono solo lavoretti…
Leo: Sì come no…comunque come va con Emma?
Zack era già stufo di quella conversazione
Zack: Senti devo andare ok?
Leo gli prese il braccio
Leo: Sai che rischi se non fai il buono con me?
Zack era furioso
Zack: Si…la stessa cosa che rischi tu
Leo: No mio caro tu rischi molto di più!
Detto questo Leo, lasciò il braccio di Zack e rientro nella scuola.
Zack sapeva che qualcosa non andava, ma era troppo furioso per intervenire e andò nel parcheggio e iniziò a guidare verso casa, voleva di nuovo nuotare.
 
Sophia aveva preparato tutto per la serata con i suoi nuovi compagni, la nonna aveva acconsentito che i due giovani si sarebbero fermati anche a cena e aveva ordinato una mega pizza.
In quel momento suono il campanello, la ragazza si fiondò ad aprire alla porta e si trovo davanti Angel e Luke.
Sophia: Siete super puntuali, avanti venite.
Luke entro per primo
Luke: Wow è stupenda questa casa per come è arredata, e anche le sue strutture architettoniche sono meravigliose.
Angel: Non ci credo sembra quasi la casa di America Horror Story.
Sophia lo guardo stupita, non aveva riflettuto che la casa dove abitava era molto antica e molto lussuosa, per lei quelle due settimane erano tutte uguali e senza nessun minimo interessamento per la vita e la storia della casa.
Luke interruppe i suoi pensieri
Luke: Sai ho preparato un piccolo dolce per il dessert…dove posso posarlo?
Sophia: Dammelo lo porto in cucina…voi sistematevi qui in sala dove ho il mio pc, intanto che vi accomodate taglio la pizza e ve la porto
Luke e Angel si diressero verso la sala, e Luke attacco la pennina usb di Donna al pc di Sophia.
Angel: Che cosa fai?
Luke: Donna vuole sapere cosa contiene il suo pc.
Angel: Fermati dai!
Luke: Perché?
Angel: Dai non la conosciamo ancora bene, magari si apre senza compire questi atti illegali.
Luke: Non hai mai fatto cosi il protettivo…come mai?
Angel alzo gli occhi al cielo e le sue guance si tinsero di rosso.
Angel: Ma nulla dai concediamogli un’altra occasione!
Luke: Io lo so! Ti piace vero?
Angel: Ma cosa dici!
Luke: Si è veroooo, non mi freghi a me mio caro!
Angel: Ma si dai è carina un po’…pero non dire nulla a Donna ok?
Luke: Figurati se glielo dico!...comunque ok per stavolta il controllo pc lo salta…ma se insiste tocca farlo
Luke staccò la pennina usb
Poco dopo arrivò Sophia con la nonna che l’aiutava a portare i piatti e le bibite per la cena
Sophia: Ecco a voi la pizza!
Luke: Mmm sembra buonissima!
Angel prese un pezzo e iniziò a morderlo
Luke: Ma aspetta... Signora si ferma con noi a cena?
Thea: No ragazzi ho già cenato…spero vi troviate bene…io vado a sistemare alcuni documenti di sopra…ok Sophia?
Sophia: Ok nonna…quando abbiamo finito e pulisco tutto io cosi puoi andare a dormire tranquillamente.
Thea: Perfetto… e ricordati di buttare l’immondizia di fuori poi.
Detto questo Thea si diresse al piano di sopra
Sophia: Bene mettiamoci al lavoro…cosa dobbiamo fare per essere amati da Satana?
Angel: Donargli l’anima!
Tutti e tre si misero a ridere.
 
Verso le 23, i ragazzi se ne andarono e Sophia dopo aver sistemato i piatti si reco a buttare l’immondizia di fuori, li vide un ragazzo con solo i pantaloni  affacciato sul balcone della casa affianco.
Sophia sorridendo lo salutò
Il ragazzo ricambio
Sophia: Bello il cielo qui vero?
Zack: Si molto bello specie quando non ci sono le nuvole e il poco inquinamento rende tutto più speciale
Sophia: Te ne intendi?
Zack: Mah ogni tanto mi piace vedere oltre quello che posso vedere con i miei occhi
Sophia: Wow sei molto poetico!
Zack: Ahaha nessuno me lo aveva mai detto…però grazie.
Sophia: Di nulla...comunque, piacere io mi chiamo Sophia Anderson
Zack: Piacere mio io sono Zack Thompson…vai al liceo Hoover?
Sophia: Si sì anche tu?
Zack: Si si…dai ora rientro si sente che sta iniziando ad arrivare il freddo.
Sophia: Sì infatti…mi ha fatto piacere conoscerti…ci vedremo domani a scuola.
Zack: si a domani!
E il ragazzo rientro dentro…Sophia rimase ancora li, nel giardino ad ammirare il cielo prima anche lei di rientrare.
 
Thea vide la scena dalla finestra del suo studio, aveva spento tutte le luci tranne quella della scrivania, che era piena di lettere, poi prese un telefono dal cassetto di destra della scrivania.
C’era un solo numero, lo compose e attese che squillasse.
Thea: Pronto?
Debra: Mamma è successo qualcosa?
Thea: No tesoro…tutto procede bene Sophia ha ripreso a sorridere oggi dopo il suo ritorno a scuola…credo abbia già trovato degli amici.
Debra: Meglio cosi deve tornare tutto alla normalità. Grazie di tutta ancora.
Thea: Non ti preoccupare…fingerti morta per salvare la piccola da quell’uomo è la cosa più saggia che hai fatto da diciassette anni.
Debra: lo so che non è quello che ti aspettavi da me…spero che Sophia mi perdonerà quando lo scoprirà.
Thea rispose in modo duro
Thea: Non accadrà mai…Sophia non saprà mai la verità e neanche che sei ancora viva.
E chiuse la telefonata.
 
 
 
 
  
 
 

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Capitolo 2
*** Game ***


Emma stava abbracciata a Leo dopo aver fatto l’amore per tutta la mattina. Entrambi avevano saltato il primo venerdì scuola passandolo a divertirsi insieme.
Lei lo guardava con ammirazione mentre sonnecchiava, gli toccò il petto, si avvicinò e gli baciò la guancia. Il ragazzo si risvegliò e la guardò sorridendole
Emma: quanto sei bello…ti amo
Leo: anche io ti amo
Leo sbuffò
Leo: non voglio continuare cosi … questa storia mi fa stare male

 Emma era stupita da un tale comportamento
Emma: Cosa succede? Cosa non va in me?
Leo le accarezzò i capelli
Leo: in te non c’è nulla di sbagliato … mi lamento di quello che siamo costretti a fare … se ci amiamo perché non possiamo stare insieme?
Emma se lo era chiesto molte volte, perché non lasciare Zack e mettersi con Leo? Entrambi si amavano e stavano veramente bene insieme.
Emma: hai ragione,  credo che io dovrei lasciare Zack e tu Rachel e metterci  insieme…anche se forse non è il caso farlo subito…
Leo si alzò di scatto e la guardò in modo furioso
Leo: Perché non ora? Ci frequentiamo di nascosto da 6 mesi…Rachel sa già di noi e mi pare che non gli importi nulla che io mi stia sbattendo te, a lei interessa solo diventare una star e vincere una dannata corona! Di Zack non mi può fregare di meno…quella persona per me è come morta e se soffre sono pure contento…o forse tu sei ancora innamorata di lui?
Emma lo guardò in quei profondi occhi neri. I suoi dubbi non erano del tutto infondati, infatti la verità è che non sapeva cosa provava per Zack. Il ragazzo, con lei, era sempre molto gentile, l’amava veramente, non evitava mai di aiutarla quando lei ne aveva bisogno, ma qualcosa, dopo la gita con Leo, era cambiata. Il ragazzo si era fatto schivo nei suoi confronti ed Emma odiava essere messa da parte.
Emma: io non so che rispondere…ciò che sento per te è forte … ma Zack … lui ci andrebbe veramente sotto…
Leo: Bene allora rimani con lui! Ma sappi che da me non avrai più nulla!
Emma non voleva proprio affrontare quel discorso …. iniziò a piangere, lo afferrò per il braccio
Emma: dai! Non andartene io amo te solo te!
Leo si stava rivestendo
Leo: dimostramelo se vuoi stare con me…lascialo per stare con me! Io voglio dire al mondo di noi due… oppure ti vergogni a stare con me?
Emma: non mi vergogno di te…
Leo: sai cosa fare allora…chiamami quando lo saprai
Gli stampò un bacio sulla fronte e poi se ne andò, lasciando Emma a piangere sul letto. I sentimenti che provava per Leo non si basavano solo sul sesso. Entrambi avevano sofferto molto, lei aveva perso la madre quattro anni prima e per farsi notare dal padre aveva imparato a portare trofei su trofei ma non era mai riuscita a scalfire la roccia del padre, ma non riusciva a parlarne con nessuno, nemmeno con Zack. Leo veniva da una famiglia povera, si concentrava molto sul lavoro e sugli sport, ma dopo la gita con Zack era cambiato. Era anche lui cambiato, aveva iniziato a fumare e stava sempre in disparte, cosa fosse successo in quella gita nessuno lo sapeva, doveva essere qualcosa di grosso. La prima volta che lo vide stava osservando una gara di nuoto di Zack, lei era triste. Dopo essersi tanto impegnato era riuscita ad entrare in un esclusivo college, ma il padre l’aveva appena degnata di un sorriso. Zack era tanto preso dalla preparazione della gara che non glielo aveva detto ancora. I loro sguardi si incrociarono per sbaglio ed Emma ricordava ancora quel mezzo sorriso, simile al suo che le fece capire che lui aveva qualcosa che nessuno poteva dargli. Doveva scegliere e quello era giunto il momento, prese il cellulare e scrisse un sms.
 
Nel frattempo Sophia stava riordinando l’armadietto di Donna come lei le aveva ordinato di fare quella mattina. Da quando Donna le aveva chiesto di scrivere un articolo per il giornalino e lei glielo aveva consegnato, la ragazza l’aveva letto immediatamente e poi l’aveva assunta, ma da li era iniziato l’inferno.
Tutti i giorni riceveva un sms da Donna con i compiti che doveva svolgere per lei, e questi compiti alle volte erano cosi assurdi che non riusciva a capirne lo scopo. Quella mattina aveva riordinato la direzione e ora gli toccava riordinare il suo armadietto, doveva dire che non ne aveva per niente bisogno visto che conteneva solo un libro ed era già splendente.
Mentre Sophia si domandava dove Donna tenesse i suoi libri per la scuola, o quanto meno se la frequentava visto che passava molto tempo in amministrazione o alla direzione del giornale, le si avvicinò una ragazza, portava dei tacchi vertiginosi con una minigonna molto alta
Rachel: Ciao…sei Sophia?
Sophia chiuse l’armadietto
Sophia: si sono io…tu chi sei?
Rachel: che sciocca…io mi chiamo Rachel, faccio l’ultimo anno anche io…ci tenevo a conoscere  l’ultima arrivata alla Venice
Sophia: ah grazie mille! Forse questo è il comitato di benvenuto finalmente?
Rachel rise
Rachel: mmm non credo che esista…perché chi altro è vento a parlarti?
Sophia: bè oltre te nessuno…ah si la signorina a cui sto pulendo l’armadietto Donna River la conosci?
Rachel quasi sospirò
Rachel: chi non conosce Satana? Ma come mai ti sta facendo lavorare cosi?
Sophia: mah mi ha assunto al Venice Globe , mi ha fatto fare un test, l’ho passato e ha detto che per un mese devo fare quello che diceva lei e poi mi potrebbe considerare un reporter …
Rachel era incuriosita da questa cosa...Donna la conosceva da parecchio ma con nessuno si stava comportando come con Sophia.
Rachel: guarda non so che dirti…però non puoi farti sfruttare cosi…secondo me dovresti dirglielo che non ci si comporta cosi, specie con una ragazza nuova, non l’ho mai vista comportarsi in questo modo.
Sophia era felice che qualcuno la compatisse, non si era lamentata con Angel e Luke perché pensava che loro due ci fossero già passati, però da parte loro non c’era stato nessun aiuto.
Sophia: si hai proprio ragione…devo dirglielo, magari facendomi sentire inizierà a rispettarmi, al massimo mi licenzia e io tornerò alla vita da normale liceale.
Rachel sapeva che Donna non l’avrebbe mai lasciata andare, se gli interessava una persona Donna otteneva sempre qualcosa su di lei … e lei ne era perfettamente a conoscenza.
Rachel: dai ti va di andare a pranzo insieme cosi mi racconti un’po’ da dove vieni?
Sophia: si per me va benissimo…tanto di solito vado a mangiare con Angel e Luke, però un pranzo con una ragazza che non parla di telefilm o di fumetti lo desidero
Rachel: si dai ci sta! Non vogliamo farti diventare, oltre che una schiava di Satana, anche una nerd!
Entrambe le ragazze risero, e si diressero verso la mensa .
 
In lontananza Donna aveva osservato tutta la discussione e sorrideva , si girò verso la redazione del giornalino quando gli si pose davanti Luke
Donna: ehi cugino come va?
Luke la guardò serio
Luke: tutto bene che fai?
Donna le sorrise
Donna: Nulla sto solo vedendo alcune cose interessanti
Luke sapeva che qualcosa non andava ma non sapeva come approcciare il discorso
Luke: ok…senti perché stai facendo sgobbare cosi Sophia?
Donna: Che c’è ti interessa? Stai tornando etero?
Luke la guardò in cagnesco
Luke: sei proprio una stronza! Certo che non mi interessa ma la stai trattando in modo strano
Donna sorridendo le posò una mano sulla spalla
Donna: e questo non è proprio nulla…ora togliti i grandi devono lavorare…tu vatti a cercare un ragazzo non mi piaci quando sei cosi nervoso
Detto questo se ne andò.
 
Angel guardava Sophia da lontano mentre mangiava con Rachel. Era il primo giorno che mangiavano separati e non gli piaceva questa cosa, in quei cinque giorni sembravano molto uniti, ma dopo tutto magari aveva anche lei dei bisogni di parlare con altre ragazze.
Luke si avvicinò al tavolo, aveva una faccia funesta
Angel: tutto ok amico?
Luke: lasciamo stare…mia cugina è proprio una stronza
Angel: e lo hai capito ora? Dobbiamo suonare le campane!
Luke: zitto scemo che non è proprio aria…dove è Sophia non mangia sempre con noi?
Angel indicò Sophia
Angel: vedi sta li con Rachel, chissà come si sono conosciute quelle due
Luke: strano prima c’era Donna che le stava osservando mentre parlavano mi è sembrato
Entrambi si guardarono
Angel: tua cugina cosa vuole da Sophia?
Quella era la domanda delle domande nessuno sapeva cosa passava per la testa a Donna e lei non tratteneva nessuna informazione al riguardo.
In quel momento al loro tavolo si sedette Zack
Zack: ragazzi come state?
Luke era stupito da quell’improvvisa comparsa
Angel: ehi Zack! Mah il solito, cerco di rimediare che bonazzo per il mio piccolo luke
Luke: ma zitto! Che te pure vai sempre a secco con tutte
Angel: si ma io non ho uno sguardo da pece lesso come il tuo!...che ne dici Zack se fossi gay non troveresti il mio viso cosi dolce?
E gli fece un sorriso con uno stupido
Zack rise, gli piaceva stare con quei due. Angel lo vedeva sempre a nuoto non era molto forte, ma un valido componente della squadra e portava sempre umorismo. Luke invece lo conosceva da quando era piccolo infatti giocava spesso con suo fratello Thomas e Luke gironzolava sempre con loro, ma comunque era anche lui una grande persona, dalla gita però aveva raffreddato i rapporti con tutti, ma quest’ultimo anno doveva passare sereno e più amici aveva e meglio stava.
Zack: no guarda Angel, penso che  non mi sarei mai perso un uomo come te!
Angel: dannazione vedi potevo essere il ragazzo del capitano di nuoto!
Tutti e tre risero felici
Luke: hai conosciuto la ragazza nuova?
Zack: si si ho scoperto che è la mia vicina di casa, l’ho vista lunedì a casa sua, però sembra che non ci stia mai
Angel: tutta colpa di Donna, la sta facendo lavorare come una schiava
Zack: come mai?
Luke: non lo sappiamo … forse dovremo parlarci, no Angel?
Angel: con chi con Satana?
Luke: certo! O forse hai paura?
Angel: guarda provaci tu perché io ho sempre avuto paura
Luke: meno male che volevo difenderla dalle grinfie di Donna
Angel: taci! Ma che dici
Luke fece l’occhiolino a Zack
Luke:  sai credo che il nostro Angel si è preso una cotta per Sophia…ma se non la difende non lo so quanto possa durare
Zack: in sua difesa posso dirvi che anche io temerei questa cosa ahahahaha
Angel: vedi? Satana non si batte, neanche il capitano può farlo
Zack in quel momento ricevette un sms lo lesse
Zack: vi devo salutare…Emma mi vuole per un urgenza pare…oggi non era a scuola mi pare vero?
Angel: io non l’ho vista…speriamo non sia successo nulla di grave
Detto questo il ragazzo si allontanò.
Luke non aveva detto una parola, odiava Emma per quello che era successo con suo fratello e  dentro di lui sperava che qualcosa di grave gli fosse successa.
 
Sophia era in redazione, aveva avuto un’ idea per un articolo sul menù della mensa, voleva creare una specie di rubrica da presentare a Donna in cui si facevano vari sondaggi con diversi menù e quello che vinceva veniva presentato alla scuola per cucinarlo per una settimana, come idea non era male ma doveva combattere perché ciò accadesse.
In quel momento arrivò Donna
Sophia: devo dirti un idea che mi è venuta per il giornalino
Donna le mise una mano sulla bocca
Donna: non devi preoccuparti per nulla, ancora non ho deciso se tenerti qui
Sophia: ah si? Pensavo che le prove che mi stai facendo tenere non bastassero
Donna: riordinare un’po’ di cose ti sembra abbastanza? Stavo per scrivertelo domani. Vorrei che mi portassi il caffe e mi venissi a prendere in auto da casa sai penso che queste cose mi sembrano giuste dopo tutto
Sophia era sconvolta,  ora doveva fargli pure d’autista?
Sophia: ma sei fuori? Devo farti l’autista adesso?
Donna: per iniziare…se sei brava poi mi porterai pure in giro dopo la scuola..
Sophia: ma anche no! Cioè chi pensi che io sia? Sono venuta per studiare qui no per fare la schiava a una liceale…Rachel aveva ragione a dirmi che eri veramente strana
Donna era sorpresa che Rachel avesse detto una cosa simile
Donna: bè con me puoi avere tutto amore e odio…quindi perché non ti abitui
Sophia: te la dico io una cosa o le cose cambiano…o me ne frego del tuo giornalino e mi cerco un'altra attività extra scolastica, perché sono una persona e non di certo la serva di nessuno
La ragazza era furiosa, usci lasciando Donna lì con la bocca aperta per lo stupore.
 
Zack stava attendendo Emma sotto i palchi del campo sportivo della scuola, era molto strano che l’avesse fatto venire in quel posto specie se non si era presentata a scuola, era preoccupato qualcosa on andava e dal messaggio non aveva ricevuto nessun’altro tipo di segnale da parte della ragazza.
In quel momento arrivò Emma, era vestita con una tuta ma era sempre stupenda e Zack era felicissimo ogni volta che la vedeva cosi…sembrava allegra, l’abbracciò
Emma: Amore mio
Zack: Tesoro mio…come mai mi hai fatto venire qui?
Emma: volevo passare un’po’ di tempo con te
Zack: sei sempre cosi dolce…come mai oggi non eri a scuola?
Emma: passeggiamo ti va?
Zack: certo
Emma: oggi non ero a scuola perché non mi andava sai com’è siamo all’ultimo anno e non voglio sembrare che non mi godo queste ultime giornate d’estate
Zack: già è vero tu l’anno prossimo lascerai questa città per andare a vivere i tuoi sogni
Il ragazzo di intristì, lui non aveva nessun futuro
Emma: affatto…perderò la persona che amo di più
Zack la guardò e le sorride, lei no
Zack: tutto ok?
Emma: si certo…hai saputo nulla sulla ragazza nuova?
Zack: nessun’altro contatto oltre quella sera…oggi era a pranzo con Rachel…ma dimmi perché ti sento strana?
Emma: non sono strana anzi sono felice amore mio…
Si strinse al braccio del ragazzo, ma non sentì il calore che provava con Leo…perché non lo sentiva più? Perché stava pensando a Leo in questo momento?
Zack le accarezzò i capelli
Zack: sai che penso che Donna voglia mettere il giogo a Sophia…dovremo avvertirla di non fidarsi di lei
Emma: ma che ti importa…quest’anno ci ha lasciato stare e possiamo vivere felicemente no?
Zack era sempre stato curioso di sapere cosa nascondeva Donna su loro due
Zack: che poi cosa avrai mai su di noi due?
Emma: bho non lo so ti dico ogni anno se ne tira fuori con qualcosa da farci fare…però dai non sei felice che quest’anno saremo solo io e te?
Zack: certamente è la cosa che mi riempie più di gioia di tutte è proprio questa amore mio
Emma: altra coppia fortunata è stata quella di Leo e Rachel, anche loro pare abbiano lo stesso nostro compito
Zack: mah di loro non mi importa nulla…certo povera Rachel come fa a stare con un tipo come Leo…in pratica non si vedono mai e lei va in giro da sola…secondo me la tradisce con qualche troietta
Emma ebbe una fitta a quelle parole…il ragazzo era troppo ingenuo, come poteva non averlo capito? Usciva spesso con Leo senza che Zack lo sapesse e molte volte quando era con lui, cercava sempre di andare da Leo usando qualche espediente e lasciava Zack da solo come Rachel…ma se avesse saputo che andava da Leo, Zack sarebbe potuto morire li…non poteva dirgli nulla…ma avrebbe avuto lo stesso Leo
Emma: amore ora devo andare dall’estetista  ora ti chiamo dopo ok?
Zack: certamente io tanto ho nuoto ora ci sentiamo quando ritorno a casa.
I due si salutarono con un bacio e si separavano, Zack felice che non era successo nulla di particolare con Emma. Emma decisa che Leo sarebbe stato il suo amore, con Zack non sa quando sarebbe durata…non voleva farlo soffrire troppo ma ormai non sentiva nulla per il ragazzo.  
 
Luke stava controllando il progetto di Sophia sul computer della redazione, quando lei arrivò, sembrava agitata
Luke: ehi ciao…stavo leggendo un’po’ quello che hai scritto…come idea mi sembra buona…l’hai sottoposta a Donna?...aspetta cosa è successo?
Sophia: Tua cugina è una persona assurda…sai cosa mi sta facendo fare da quando ha letto l’articolo di prova?...sembro una schiava
Luke: dai non è possibile…cosa ti sta facendo fare?
Sophia: guarda i lavori più inutili del mondo non capisco proprio perché si stia accanendo su di me…anche voi li avete fatti?
Luke: no guarda a noi ci tiene qui penso solo perché non riuscirebbe a fare il lavoro di stampa e di montaggio del giornale…però non si è mai comportata cosi
Sophia: non so che fare cioè tu e Angel siete persone meravigliose…ma Donna se si comporta cosi è veramente assurda...se non cambia io me ne vado…
Luke: dai lo spero anche io…non so che dirti…mia cugina è molto strana pero schiavista mai l’ho vista
Sophia: uffa mi piaceva stare qui…
Luke: dai non è detto che non cambi…anzi facciamo una cosa andiamo insieme a cercarla…probabilmente è tornata a casa visto che sono quasi le 17 e la sua macchina non è nel parcheggio…cosi la chiariamo questa cosa una volta per tutte
Sophia: grazie mille…vuoi che ti accompagni?
Luke: sarebbe veramente un grande favore...hai visto Angel?
Sophia: No credo che sia andato a casa…ah credo che vi debba delle scuse, se oggi non sono potuta stare a pranzo con voi
Luke alzandosi e prendendo la tracolla
Luke: fa nulla dai sarà per lunedì...oggi hai fatto conoscenza con la nostra Rachel come ti è sembrata?
Sophia: sembra simpatica…la conosci?
Luke sembrava un’po’ stupito
Luke: bè si noi scriviamo sempre su di lei e l’altra super diva della scuola
Sophia: super-diva?
Luke: certo una che si pavoneggia per essere la più bella e la più importante della scuola, una roba del genere…chissà per quale motivo ti è venuta a parlare con te…forse voleva vedere che tipo eri
Sophia era colpita, non pensava di trovare subito un amica in Rachel, pero almeno sperava che se dovevano essere amiche non iniziassero subito con il piede sbagliato e sulla falsità.
Sophia: non so che dirti speriamo proprio di no…dai su andiamo, prima risolviamo il problema con tua cugina e poi penserò a Rachel
Luke sperava che Rachel, non fosse stata mandata da Donna per trovare informazioni,  quest’accanimento era veramente strano.
Mentre i due uscivano dall’aula del giornalino passò di li Zack che li fermò
Zack: ehi ciao!
Sophia lo guardò sembrava al settimo cielo
Sophia: wow come mai tutta quest’allegria?
Zack: non ci crederete mai !, sembra che mi abbiano appena preso per dei corsi di avviamento al college, credevo di non riuscirci ad entrare visto che le borse di studio vengono date a fine terzo anno…però wow!
Luke: ehi sono veramente molto felice per te! Ma adesso non devi seguire dei corsi in più?
Zack: si infatti dalla prossima settimana, avrò qualche corso in più per colmare le lacune che avevo e anche una tutor del college per farmi avviare al college per  il prossimo anno…sono veramente felice!
Luke: ci credo ti si vede proprio amico, stai saltando dalla felicità…ma questa borsa di studio pensi che sia dovuta a qualche studente che vi ha rinunciato?
Sophia: ma dai chi se ne frega l’importante è che Zack riesce ad andare al college! Spero tu abbia qualcuno con cui festeggiare questa buona notizia no?
Zack: si infatti…Emma è ancora dall’estetista e ha il telefono spento, penso che mi vedrò con lei più tardi…voi dove state andando?
Sophia: devo risolvere qualche problemino con Donna…
Zack: ahi…in bocca al lupo vicina!
Sophia: speriamo che non mi mangi ahahaha….stavo pensando se vi va di vederci tutti domani sera per un breve festeggiamento per Zack vi va?
Luke: non lo so se ci sarò dipende chi è presente… ti aspetto davanti alla macchina
Detto questo il ragazzo se ne andò diretto verso l’uscita.
Sophia: ho detto qualcosa di strano?
Zack: purtroppo Luke non è in ottimi rapporti con Emma…tempo fa lei stava con il fratello di Luke, e una sera c’è stato un incidente e purtroppo Thomas non è sopravvissuto
Sophia: oddio! Povero Luke…e in questo incolpa Emma?
Zack: si credo di si…lei non gli importa nulla purtroppo di ciò però Luke è molto duro con lei…io gli sono amico diciamo però da quando sto con Emma il nostro rapporto non è stato più lo stesso
Sophia: mi dispiace molto di questo…dai facciamo una cosa magari la festa di festeggiamento la facciamo un’altra volta.
Zack: ok va bene…credo che tu debba andare non vorrei che non riuscissi a risolvere la situazione con Donna
Sophia: si hai ragione…dai sono veramente felice per te Zack…
E lo abbracciò, entrambi rimasero colpiti da quel gesto, Sophia sentì quasi una scossa e guardò in faccia il ragazzo, ma poi scosse la faccia e sorridendogli si recò all’uscita. Zack la guardò allontanarsi anche lui era rimasto colpito, sentiva qualcosa di strano per Sophia, sembrava un calore che gli mancava da tanto, tantissimo tempo.
 
Leo chiuse il telefono con cui aveva appena disdetto la richiesta della casa per il college per l’anno successivo, quel pomeriggio dopo esser tornato a casa di Emma, aveva avuto una brutta discussione con la sua famiglia. Lui veniva da una famiglia povera e pur aver vinto una borsa di studio per lo sport , ma non si era reso conto che senza di lui la sua famiglia non sarebbe riuscita ad arrivare a fine mese, e doveva tenere il suo lavoro, e distruggere i suoi sogni di andare al college.
Decise allora di uscire di casa, voleva respirare e lasciarsi stare  i problemi che l’attagliavano in quel momento…voleva urlare, no lui voleva Emma.
La ragazza non si era fatta sentire tutta la giornata, e temeva che di fronte a tale scelta avrebbe purtroppo scelto Zack invece che lui, ma non voleva perderla…lei gli dava la forza di vivere, dopo l’incidente con Zack, lui era caduto in una grande depressione, ciò che avevano fatto non lo lasciava vivo neanche per un secondo…abbandonare l’amicizia con Zack era stato il minimo…ma poi aveva commesso un grosso errore, dire ciò che era successo a Rachel, la ragazza non l’aveva presa molto bene inoltre quando scoprì che lui la tradiva con Emma, lei lo ricattò obbligandolo a restare con lei pur odiandosi a vicenda, ma a lei importava solo l’opinione pubblica. Se Emma avesse scelto lui invece che Zack, avrebbe rivisto il patto con Rachel…in un modo o nell’altro i due si sarebbero lasciati e lei non avrebbe raccontato nulla a nessuno.
Si accese una sigaretta, e in quel momento sulla strada vide arrivare Emma, era a piedi approfittando della temperatura mite e seppur il sole stesse tramontando  sembrava non preoccupargli di nulla.
Emma appena lo vide gli saltò addosso con un abbraccio, e lo baciò, lei non lo faceva mai in pubblico penso lui, qualcosa era cambiato.
Emma: scelgo solo te…non posso vivere senza di te
Leo era sorpreso…ma felice era quello che voleva sentire
Leo: Ti amo veramente tanto…sei tutto per me…hai lasciato Zack?
Emma: Si, l’ho incontrato poco fa e gli ho detto che tra noi è finita per sempre…io amo te e non potrei mai stare con lui
Leo: sono felicissimo…spero che abbia sofferto…quel bastardo non poteva averti…tu devi essere mia
Emma: e ora sarò solo io per te e con te…sei tutto per me non esiste nessun’altro che possa farci nel male…
Leo: e se esisterebbe saprò io cosa fargli!
Emma: dai tesoro non pensiamoci…possiamo andare a casa tua?
Leo: certo…voglio che rimani a dormire da me stasera
Emma: non vedevo l’ora che lo dicessi
E lo baciò ancora una volta, poi lo prese per mano e iniziarono a camminare per tornare verso casa di Leo. Nella borsa di Emma il telefono non smetteva di suonare e sullo schermo c’era scritto ZACK.
Dall’altra parte della strada Angel, aveva ascoltato e osservato tutta la scena, lui abitava li vicino e quanta aveva visto, lo stupì e pensò che quello sarebbe stato un gigantesco scoop e sapeva anche chi poteva scrivere quell’articolo…fece diverse foto con il cellulare della nuova coppia, e poi chiamo l’unica persona che avrebbe voluto scrivere qualcosa.
 
Sophia e Luke arrivarono a casa di Donna, verso le 17 e 40, Luke la guidò verso l’ingresso  di casa e le apri la porta e in quel momento il suo cellulare squillò
Luke: guarda è Angel...ti raggiungo sopra, la camera di Donna è al secondo piano gira due volte a destra e poi una sinistra e ci sei
Sophia, vedendo la gigantesca casa che aveva di fronte
Sophia: mamma mia siete veramente nel lusso altro che la mia, questa sembra villa Grayson di Revenge
Ma il ragazzo era andato nel salotto, preso dalla telefonata.
La ragazza salì le scale e continuava a vedere la  grandissima casa che aveva di fronte, non si immaginava tale lusso…si vede che il padre e la madre di Donna erano veramente molto facoltosi per permettersi un tale lusso. Giunta davanti alla camera bussò ma trovo la porta spalancata, e sentì dei piccoli gemiti come se qualcuno stesse piangendo.
Sophia entrando vide Donna piangere sul letto, vicino al comodino notò degli ansiolitici.
Sophia: Donna che succede?
Donna alzò lo sguardo verso la ragazza, e appena la vide l’abbracciò
Donna: ti prego devi perdonarmi non volevo succedesse una cosa simile…io alle volte mi faccio prendere non voglio che te ne vada
Sophia era stupita, sembrava un’altra persona da quella feroce che a scuola terrorizzava gli studenti, l’abbracciò anche lei
Sophia: dai calmati…sono venuta proprio per parlarti io non voglio abbandonare la redazione…però non voglio essere trattata cosi come questi giorni
Donna la guardò e gli spunto un sorriso, non uno dei suoi soliti maligni, ma era un sorriso vero una cosa che nel volto di Donna poche volte aveva visto in quei giorni
Donna: veramente vuoi restare? Ti ringrazio! Non ti tratterò mai così…mi sono comportata cosi perché ho paura che le persone non mi rispettino…e tu hai perfettamente ragione io non sono il tuo padrone e non posso decidere nulla per te…ti prometto che non accadrà nulla del genere
Sophia le sorrise
Sophia: sono veramente felice di questo…la cosa importante è il rispetto di ognuno verso l’altro
Donna: si hai ragione…io voglio essere tua amica veramente…con te mi trovo molto bene, il mio carattere però mi ha sempre fatto stare da sola…spero che da oggi possiamo ricominciare da capo
Sophia: lo spero veramente…se vuoi domani mattina ti va di andare a fare shopping con me? Purtroppo non ho capito bene il clima di Venice e pare che abbia pochi vestiti ti va di venire?
Donna: ne sarei veramente onorata…inoltre anche a me servono qualche nuovo abito
Sophia: bene domani allora ti aiuterò a scegliere qualcosa di diverso dai taglier…dai ora vado che mia zia Thea magari mi sta cercando…ti chiamo domani per l’orario
Donna: non vedo l’ora…
Sophia usci dalla stanza e chiuse la porta, mentre cercava di tornare di sotto, vide venirgli incontro Luke, con una faccia stranamente seria, ma son un sorriso simile a quelli di Donna
Sophia: guarda abbiamo chiarito tutto…pare lo facesse perché era di carattere suo…ora devo andare
Le si avvicinò e gli diede un bacetto sulla guancia, e scese le scale velocemente
Luke non aveva capito molto…ma qualcosa non andava, non riconosceva in quelle poche parole sua cugina, decise allora di indagare, ciò che aveva scoperto tramite Angel non gli importava per ora poteva aspettare.
Luke entrò nella camera di Donna, e vide la ragazza che rideva e toglieva il cofanetto degli ansiolitici della madre di Donna dal comodino, immediatamente capì
Luke: che cosa hai fatto?
Donna lo guardò sorridendo
Donna: nulla che non andava fatto…quella ragazza doveva essere certa che si poteva fidare di me
Luke: e quindi l’hai ingannata?
Donna: non ho ingannato nessuno mio caro cugino…ho fatto in modo che lei vedesse un lato di me
Luke: che non esiste però…io penso che sia un inganno bello e buono
Donna gli si avvicinò
Donna: e naturalmente nessuno glielo dirà vero?
Luke era stanco di quei giochetti, e Sophia dal primo momento gli era sembrata molto amica nei suoi confronti e voleva che ciò sarebbe continuato, doveva vederci chiaro in questa faccenda
Luke: dimmi cosa cerchi da quella ragazza
Donna: non ti deve interessare cugino…tu devi fare quello che io ti dico e reggermi il gioco
Luke: sei una stronza…ci credo che nessuno ti scopi tu odi tutti e loro odiano te…bene ora hai perso anche me non ti reggerò più il gioco e soprattutto se metterai Sophia in qualche situazione sgradevole io le dirò che persona sei …ovvero una fottuta ricattatrice di merda che fa questo solo per compensare il tempo libero…hai tutto e ora vuoi perseguitare questa povera ragazza…vai a fanculo te e tutti i tuoi intrighi!
Dicendo questo  sbatte forte la porta ed usci dalla stanza.
Donna non sopportava quando litigava con il cugino…ma questa volta aveva usato parole molto gravi, prese il cellulare e compose un sms con scritto
“Sophia, ora si fiderà di me…presto ti aggiornerò…tu inizia a mandare l’anticipo in banca. D.”
Poi decise che avrebbe dovuto farla pagare a Luke per il suo comportamento, e lei sapeva a chi rivolgersi, il suo mentore.
Compose il numero e attese che rispondesse.
Donna: ho bisogno del tuo aiuto, mio cugino ha bisogno di una punizione esemplare e tu puoi dargliela
Detto questo chiuse la comunicazione.
  
  
 

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Capitolo 3
*** Mentor ***



 
Donna entrò nel locale dove aveva l’appuntamento, si guardò intorno il locale si chiama “The Dremers”, ma non sembrava affatto un sogno,  locale era scuro dovuto alla poca illuminazione e la carta da parati color rosso non aiutava di certo la sistemazione dell’ambiente. In giro per il locale c’erano poche persone nel locale, e la maggior parte stava sul bancone, dove in un silenzio molto innaturale osservavano le loro bevute. Ora  che ci faceva caso in quel locale non sentiva nessuna parola.
Si avvicinò al bancone, vicino a lei si trovava un vecchio con la barba che si sgolava una birra, l’odore che emanava era indicibile, cercò una salvietta profumata e se la portò al naso per cercare un sollievo. Sistemo diversi fazzoletti sullo sgabello e si mise a sedere li cercando di capire quando sarebbe arrivato il suo mentore. Non lo vedeva da un paio di anni, ovvero quando gli aveva consegnato le chiavi del Venice Globe, lasciando il posto a lei la novellina ma che aveva stupito tutti con articoli formidabili sui nascenti segreti di Emma e Rachel. Ma quella era un’altra vita ora era lei al comando di tutto…e lei aveva bisogno di qualcuno che mettesse i bastoni fra le ruote a Luke…di solito non agiva mai a discapito della famiglia…ma Luke aveva esagerato e doveva avere una piccola punizione.
Voce: cosa le servo bella e tenebrosa?
Donna si risvegliò dai suoi pensieri e guardò il ragazzo che le stava davanti, era lui che le sorrideva come le faceva sempre ogni volta che consegnava un articolo…lui che le aveva insegnato la strada del successo e l’essere temuta a scuola si trovava dietro un bancone in un sudicio bar?
Donna: Nicolas?
Nicolas: che c’è tesoro…non riconosci il paparino?
Aveva la barba incolta e i capelli gli coprivano gli occhi, quei occhi cosi sublimi che se avevano ucciso tantissime relazioni a scuola.
Donna: certo che questa scenata da bar potevi risparmiartela…dai esci da li e andiamo a prendere una boccata d’aria
Nicolas le sorrise, fece un salto da dietro il bancone
Nicolas: cosa c’è non ti piace il mio posto?
Donna era stupita…era vero allora lui lavorava li
Donna: come? Non dovevi andare al college?
Nicolas si fece serio
Nicolas: purtroppo i piani non sono stati questi e allora ho costruito questo posto
Donna non pensava che il suo mentore fosse in rovina…aveva raffreddato i contatti con lui fino allo scorso venerdì quando lo aveva chiamato.
Donna: mi dispiace…ma è tutto tuo? 
Nicolas: si esattamente tutto...e gli affari vanno discretamente, anche se non ci sta nessun circolo di giovani
Donna: e ci credo questo posto puzza!
Nicolas rise
Nicolas: no è solo il vecchio Joe ahahaha  
Indicando il vecchio che stava accanto a Donna
Donna si alzò di corsa tra le risate di Nicolas. Le mancava le risate del ragazzo…un ragazzo così bello che aveva infranto mille cuori con una bellezza che concedeva a pochi…e lei sapeva a chi.
Donna: allora mi sai dare una risposta per quella cosa?
Nicolas: sei sicura che io possa aiutarti?
Donna: mio cugino è gay fino al midollo, e devo dire che non ha avuto mai nessun ragazzo quindi gli serve una bella scopata con punizione
Nicolas: mmm sei decisa ma che cosa ti ha combinato?
Donna: semplicemente non mi ha ubbidito e mi ha pure risposto male per i miei metodi
Nicolas: non so se i tuoi metodi da quando sono andato via sono cambiati…però spero non gli hai ucciso il suo cane vero?
Donna si ricordava di quella volta dove aveva ucciso il cane di una sua rivale e gli aveva fatto trovare la pelliccia nell’armadietto, d’allora quella ragazza era sparita dalla scuola.
Donna: ma no scemo…sto indagando su una ragazza appena arrivata, solo che questo cretino si è fatto incantare…credo che gli sia pure amico…ed ora non vuole più reggermi il gioco, e quindi ho bisogno di uno stimolo per farlo tornare da me.
Nicolas la guardò curioso doveva sapere più informazioni, ma l’idea non gli mancava da troppo tempo era fuori dai giri come quello .
Nicolas: dimmi di più di tuo cugino, pensi possa essere il mio tipo?
Donna gli mostrò una foto sul tablet che si portava sempre dietro
Nicolas ne rimase colpito
Nicolas: è carino…quindi riassumendo tu vuoi che seduca tuo cugino e poi gli rompa il suo cuorcino?
Donna con un sorriso
Donna: non lo hai già fatto centinaia di volte?
Nicolas: certo ma non vedo il mio guadagno come le altre volte
Donna: bè vedendo il tuo buco…potrei benissimo organizzare una festa per venerdì prossimo
Nicolas: perché venerdì prossimo?
Donna: perché qui ci vuole un restyling completo…e prima di tutto dobbiamo partire da te dolcezza…quella barba deve andare via e i capelli un centimetro più corti…mio cugino ci deve avere un erezione vedendoti! E so benissimo come puoi scatenare una tale reazione
Nicolas: ahaha ti ricordi molte cose allora…va bene ci sto…domani mattina mi troverò fuori da scuola…se vedo la ragazza come mi devo comportare?
Donna lo guardò con sospetto non si aspettava che gli interessasse Sophia
Donna: se ci parli e scopri qualcosa fammelo sapere come al solito…eravamo una buona squadra…se a te non piacesse la banana forse ti avrei pure sposato
Nicolas: ti immagini i nostri figli?
Donna ridendo
Donna: si erano rossi con le corna ahahahah
Nicolas l’accompagno alla porta del bar e la salutò con un bacio sulla guancia, si girò e preso il suo cellulare mandò un sms.
 
Thea osservava la macchinetta del caffè mentre lavorava, presto Sophia sarebbe scesa dalle scale per andare a scuola, aveva visto la nipote che in quella settimana era sbocciata, quei due ragazzi Luke e Angel che hanno iniziato a gironzolare per la casa già dal primo giorno ormai si vedevano quasi tutti i pomeriggi insieme ad una ragazza di nome Rachel, quella ragazza gli era sembrata un’po’ fuori posto dal contesto che si era creato con gli altri due ragazzi, ma la nipote sembrava non notarlo anzi gli aveva parlato molto bene di lei. Quel sabato Sophia era stata pure a fare shopping con gli amici e le aveva comprato un vestito che non vedeva l’ora di poter indossare. La felicità di una teenager aveva fatto cambiare l’aria della casa in meglio, l’ansia di non sapere dove si trovava o con chi era passata da tempo. L’aveva vista nascere e l’aveva sempre protetta, ma quando dovettero fuggire da lei non pensava che l’avrebbe rivista ed invece eccola li  di nuovo in quella casa.
In quel momento scese Sophia, indossava un jeans e una camicetta che faceva intravedere una scollatura un’pò forse troppo ampia era un’altra epoca pensò.
Sophia: buon giorno nonnina
Thea sorrise
Thea: buon giorno a te tesoro mio…ti accompagno io?
Sophia la guardò felice
Sophia: certo perché no…dobbiamo passare a prendere Angel però, ieri mi ha detto che non ha la macchina
Thea: certamente…ma dimmi lo sai che lui è cotto di te?
Sophia arrossì, aveva notato qualcosa nel ragazzo ma non ci voleva credere
Sophia: non lo so nonna…e se anche fosse lo deluderò…non voglio legarmi a nessuno non dopo quello che è accaduto nell’ultimo anno…
Thea vide che quel discorso non aveva avuto il risultato sperato, le si avvicinò e l’accarezzo i capelli
Thea: dai non preoccuparti…supereremo insieme questi eventi…e non ci sarà nessuno che ti farà più quello che hai provato…te lo prometto
Sophia le sorrise e continuò a mangiare
Thea la guardò e si ricordò la telefonata con la figlia, non avrebbe permesso che questa caccia la colpisse ancora di più ma dovevano essere tranquille  e caute, quell’uomo le avrebbe potute trovare da un momento all’altro.
 
Zack si alzò dal letto, non aveva sentito la sveglia e oggi doveva essere puntale, visto che avrebbe iniziato il corso preparatorio per il college con il tutor, prima di vestirsi guardò fuori e vide che era una bella giornata di sole e si stampò un sorriso in faccia felice e senza pensieri. Vestendosi  mandò un messaggio di buon giorno ad Emma, oggi non poteva passarla a prendere con la sua macchina perché voleva scoprire chi era il suo tutor e quindi non aveva tempo.
Uscendo da casa vide la macchina della sua vicina ancora a casa, e dallo scorcio della finestra della cucina vedeva Sophia che mangiava e rideva con la nonna, l’osservò felice e senza pensieri ma ricordava l’abbraccio dello scorso venerdì quello che lui aveva provato era sbagliato ma era da molto che non lo sentiva da Emma.
Il suo sguardo si incrociò per una frazione con quello della ragazza, alzò la mano per saluto e lei ricambiò, poi salì in macchina e partì verso la scuola.
 
Emma si stava lavando i capelli quando ricevette il messaggio di Zack che gli dava il buon giorno, lo lesse e sorrise, era felice per Zack che oggi avrebbe passato una giornata importante e possibilmente sperava di successo, quella borsa di studio era molto importante per lui.
Una volta finito di prepararsi scese in strada e si trovò davanti il suo uomo. Leo
Leo: ciao bellezza
Emma lo avvinghiò con un abbraccio e lo baciò
Emma: buon giorno mio adone
Leo le prese lo zaino e lo sommo al suo sulle spalle, le prese la mano
Leo: oggi siamo delle persone colte?
Emma rise
Emma: si oggi ho compito di storia greca…una palla
Leo: ahaha questo perché vuoi fare troppo la secchiona mio amore
Emma: se lo dici tu…questo è perché tu non ti vuoi impegnare perché anche tu potresti fare questi corsi secondo me
Leo: come tu parli di letteratura io ti parlo di parti di motori o di sport
Emma ricordava che anche Zack come Leo aveva quelle passioni, i due ragazzi si somigliavano, ma erano uno l’opposto dell’altro, inoltre lei aveva scelto e non sarebbe tornata indietro.
Emma: oggi prevedo che sarà una giornata tranquilla
Leo: oggi ti posso prendere per mano?
Emma: lo stai già facendo, quindi si anche accompagnarmi davanti alle aule se tu vuoi
Leo era felice, non si vergognava di lui. Emma sapeva che Zack avrebbe avuto lezioni su lezioni e si sarebbe fatto vedere solo per il pranzo quando Leo invece aveva l’allenamento di lacrosse e quindi non  si sarebbero potuti incontrare. Si vergognava di questa scelta ma non aveva possibilità di altra soluzione.
 
Donna guardò dentro la stanza di Luke, il ragazzo era già sceso in cucina, oggi sarebbe arrivato Nicolas sperava di poter contenere la punizione solo ad un umiliazione pubblica, questo dipendeva dall’arrabbiatura che il ragazzo ancora sorbiva nei confronti della ragazza.
Giunta in cucina prese un muffin e un’po’ di caffè si sedette di fronte a Luke, che gli aveva fatto un lievo cenno di saluto quando l’aveva vista entrare.  
Donna: per quanto continuerai?
Luke la guardò in cagnesco
Luke: bè tu quanto continuerai a trattar male i miei amici?
Donna: mi pare che Sophia è ancora viva dopo lo shopping che abbiamo fatto
Luke: si pare si sia divertita…ma anche i gladiatori si divertivano prima di scendere nell’arena e ammazzarsi a vicenda
Donna sbuffò
Donna: tu guardi troppo Spartacus, certo compensi le tue mancanze con quei bonazzi , ma ora basta.
Gli toccò il braccio e lui la scansò, si alzò e lavo la tazza con cui aveva bevuto  il caffè
Luke: sai non è perché non faccio sesso sono inferiore a qualcuno…e poi non vedo tanto circolo nella tua stanza…non  la stai facendo ammuffire vero? Perché quei dentiti che avrai  li sotto devono essere nutriti con qualcosa.
Detto questo se ne andò, Donna era furiosa, prese il telefono e mandò un messaggio a Nicolas, l’umiliazione pubblica doveva essere solo l’inizio.
 
Thea fermò la macchina sotto casa di Angel, conosceva la nonna di Angel da tempo, il ragazzo le piaceva e sperava che Sophia potesse vedere in lui qualcosa di speciale. Ma di certo non voleva imporre nessuna scelta aveva già sbagliato in passato e non era il caso di farlo ancora.
Angel era vestito con un piccolo cardigan e camicia, Sophia appena lo vide entrare in macchina
Sophia: wow come mai oggi siamo cosi eleganti?
Angel: Buon giorno signora T. , riguardo all’abbigliamento Sophia devi sapere che non sono sempre tute e felpe…poi oggi giornata speciale
Sophia era curiosa
Sophia: giornata speciale? Che succede?
Angel era un’po’ perplesso
Angel: non sai dell’articolo di Luke?
Sophia non sapeva bene di preciso di cosa trattava, aveva chattato con Luke la sera prima pero non  aveva detto nulla al riguardo
Sophia: No non ne sapevo nulla
Angel: bene bene, non ti anticiperò nulla però farà uscire fuori un casino assurdo che non hai idea
Sophia: non vedo l’ora allora
Sophia era tutta eccitata all’idea del primo scandalo della Venice Hoover High.
 
Zack parcheggiò e scese di corsa dalla macchina, la scuola era deserta , poco dopo arrivò una piccola macchina decapottabile verde, a bordo c’era una ragazza bionda con dei grandi occhiali da sole, non l’aveva mai vista a scuola…forse una nuova new entry?
Scese dalla macchina era piccolina quasi più bassa di Emma che non era molto alta rispetto a Rachel o Sophia, trasportava un’po’ di libri che nel chiudere la macchina caddero a terra
Zack si fiondò ad aiutarla
Ragazza: ehi grazie per l’aiuto
Zack: figurati
Ragazza: ora posso dire che la cavalleria non è morta
Zack: bè non so…pero noi uomini voliamo sempre portare pace nella vita delle donne
Ragazza: penso che con questo discorso hai portato indietro il femminismo al settecento
Entrambi risero, era simpatica e non era per niente male seppur minuta.
Zack: comunque piacere io mi chiamo Zack
Renee: piacere mio  io sono Renee, sei Zack Thompson?
Zack era stupito
Zack: si perché?
Renee gli face un sorriso
Renee: ah perfetto, sono il tuo tutor per il college
Zack: wow mi aspettavo un professore più anziano
Renee: bè mi spiace deluderti…quest’anno hanno mandano noi studenti del secondo anno
Zack era felice di questa scoperta, alla fine aveva una ragazza quasi sua coetanea magari la capiva meglio
Zack: ti accompagno dentro allora
Renee: sarei molto felice
Mentre i due passeggiavano per il parcheggio arrivò Donna che le passò davanti senza salutare
Renee: e quella chi è?
Zack: hai avuto il piacere di conoscere Donna River, credo possiamo definirla come il capo della scuola
Renee: mmm tipo Mean Girls?
Zack aveva visto quel film con Emma durante l’estate gli era piaciuto ma non aveva mai trovato un associamento con la vita reale
Zack: guarda non ci ho mai fatto caso però si credo siamo nella stessa situazione
Renee si tolse gli occhiali da sole entrando nella scuola
Renne:  e tu in che gruppo sei?
Zack: sono il capitano della scuola di nuoto…sono stato l’ultimo ad avere una borsa di studio, solo perché qualcuno l’ha abbandonata quindi, credo di essere tra lo sfigato e il popolare
Renee: bene bene, sembri me diverso tempo fa…credo di aver fatto bene le mie scelte quest’anno allora, vado in amministrazione a registrarmi tu aspettami qui
Zack le sorrise e a vide andare via per i corridoi della scuola.
 
Luke aspettava Sophia e Angel, aveva scelto di andare a piedi non sopportava Donna dopo quella mattina era veramente furioso, l’unica cosa che lo spingeva ad andare a scuola era lo scoop che aveva in borsa, quella bomba che aveva in mano avrebbe portato scompiglio nella scuola per parecchio tempo, e nessuno lo avrebbe potuto fermare.
In quel momento gli passò affianco un ragazzo alto biondo con i capelli di media lunghezza, indossava un cardigan bianco con una camicia nera e una cravatta bianca, sembrava uno studente ma era vestito come un professore, lo guardò intensamente l’aveva già visto pero non ricordava dove, il giovane all’improvviso gli si avvicinò
Nicolas: ciao…senti hai d’accendere?
Luke lo guardò aveva in bocca una sigaretta, gli sorrise
Luke: mi dispiace non ce l’ho
Nicolas: uff, quanto siete bravi qui in questa scuola
Luke: bè il fumo non è delle nostre passioni
Nicolas: ai miei tempi qua si faceva solo questo
Luke era sorpreso
Luke: venivi a scuola qui?
Nicolas: si, ho finito un paio  di anni fa…ed eccomi di nuovo qui
Luke: se posso…cosa ci fai qui?
Nicolas gli sorrise, Luke rimase colpito da quel sorriso perfetto
Nicolas: faccio il consulente scolastico per vari problemi, ra cui l’accettazione della propria omosessualità
Luke: wow non so allora se troverai qualcosa. Sono io l’unico gay dichiarato a quanto pare
Nicolas: wow che coincidenza…bè non disperare, quando venivo a scuola qui qualche giocatore di nuoto aveva il vizietto e ci si poteva divertire un’po
Luke sorrise
Luke: le cose sono proprio cambiate allora…se mi avvicinò allo spogliatoio dei nuotatori mi becco solo insulti
Nicolas: bè ecco allora il mio primo compito no?
Luke: spero che riuscirai a sistemare queste cose…ah che sbadato io mi chiamo Luke
Nicolas gli strinse la mano
Nicolas: piacere io sono Nicolas Rupert…se vuoi chiamami Nicolas
Luke: con molto piacere
 Dalla finestra del corridoio del primo piano Donna osservava la scena compiaciuta.
Nicolas: chi stai aspettando?
Luke: sto attendendo i miei amici…ah eccoli che arrivano
In quel momento arrivò la macchina di Thea da cui scesero Angel e Sophia, entrambi parlottavano tra loro
Nicolas: dai vai a salutarli…io entro dentro devo fare la registrazione…comunque dopo a pranzo se ti va possiamo vederci per parlare di queste difficoltà
Luke: mi dispiace ma non posso, ho da pubblicare un articolo nel blog del giornalino della scuola
Nicolas era stupito, Donna non l’aveva avvisato che Luke faceva il reporter per lei.
Nicolas: ok va bene…ci vediamo quando hai fatto allora
Luke: si con piacere
E il ragazzo si diresse verso la scuola, dietro la porta d’ingresso si girò e fece una foto a Sophia che parlava con Luke.
 
Angel: chi era quello?
Sophia dandogli una gomitata
Sophia: mmm era carino, magari è uno spasimante
Angel: hai ragione! Però non mi ha detto nulla sta zoccoletta
Luke rise
Luke: no è un nuovo consulente scolastico…pare sia un ex-studente, e che voi ne vogliate ma pare essere gay
Sophia: e allora perché non ci provi?
Luke: sai c’è il rischio che si prenda una denuncia per abuso su minori
Sophia: vero…però io non dirò nulla
Angel: io neanche
Luke: il problema non siete voi ragazzi…ma mia cugina…le cose non vanno bene
Sophia: perché?
Luke: sono ancora arrabbiato con lei per come ti ha trattato
Sophia: ma puoi farci pace ormai andiamo d’accordo
Luke sapeva che Sophia non sapeva che quella scenata era finta
Luke: sei sicura? Ho paura che abbia qualcosa contro di te
Sophia: se cosi dovesse essere bè penso che me la saprò gestire…però grazie che ti preoccupi per me
E lo abbracciò
Angel: e a me nessun abbraccio?
Luke: ma dai vieni qua cretino
E si abbracciarono tutti e tre, poi suonò la campanella ed entrarono per le loro lezioni.
 
Nel primo piano Donna aveva assistito alla scena, le si avvicinò Rachel
Rachel: Donna posso parlarti?
Donna la guardò
Donna: dimmi devo andare a tedesco
Rachel: sarà una cosa veloce…senti ma con Sophia come mi devo comportare?
Donna: in che senso?
Rachel: ora te ne stai occupando tu no?
Donna: assolutamente no…ci sono diventata amica perché si sono uscita una volta ma non devi temere…sei utile perché se con me non parla potrà parlare con te
Rachel: sei sicura? Cioè sembra che sono l’unica che sta lavorando…Emma si merita una punizione non credi?
Donna: Emma pare abbia mandato avanti Zack…comunque penso che se entro la settimana non ci saranno delle novità sgancerò che piccolo scandalo contro di lei
Rachel era compiaciuta
Rachel: ok perfetto…una cosa, in giro si dice che oggi Luke scriverà un articolo è vero?
Donna non aveva ascoltato i vari rumors che si propagavano per la scuola, ma si era completamente concentrata sulla punizione per Luke
Donna: non ne so niente…se comprometterà qualche equilibrio lo fermerò prima…ora devo andare…ah la prossima volta basta un sms non voglio incontrarti
E se ne andò per la sua strada lasciando una Rachel ancora più dubbiosa e preoccupata.
 
Sophia era al cambio dell’ora quando il nuovo consulente le si avvicinò
Nicolas: ciao
Sophia lo guardò
Sophia: salve professor Rupert
Nicolas rise
Nicolas: non mi ci rivedo ad essere considerate professore
Sophia: però effettivamente lo sei
Nicolas: giusta osservazione…comunque mi chiamo Nicolas
Sophia: ed io Sophia
Nicolas: volevo parlare con te perché sei la ragazza nuova e volevo sapere un’po’ come ti trovavi…se avevi qualche problema
Sophia: molto gentile da parte tua quest’interesse, però nessun problema da segnalare
Nicolas: ottimo…ma lo stesso ti lascio il mio numero, chiamami se cambiano le cose anche per una chiacchierata
E gli porse il biglietto da visita che lei accettò
Sophia: molto gentile…ah prima ho parlato con il mio amico Luke…sai forse a lui qualcosa con cui parlare meglio non credi?
Nicolas: glielo ho già dato…però vedo che siete buoni amici anche se sei qui da appena una settimana
Sophia: sono venuta da un altro stato e lui e Angel sono le persone cui ho legato da subito
Nicolas: ah ti sei trasferita da un altro stato? E come mai questo stravolgimento?
Sophia: ho perso mia madre…
E la ragazza si incupì
Nicolas: oddio scusami veramente non conoscevo la tua storia…
Sophia: non ti preoccupare non l’ho raccontata ancora a nessuno…
Nicolas: sai credo proprio che ci rivedremo e ne parleremo meglio
Sophia: appena ne avrò voglia saprò dove cercarti
Nicolas: e già…un'altra occasione è venerdì prossimo
Sophia: perché?
Nicolas: apre il mio locale in centro…si chiama “The Dremers “ ho organizzato una specie di festicciola, e sto invitando tutta la scuola
Sophia: non lo sapevo…credo proprio che ci organizzeremo e verremo allora
Nicolas non vedo proprio l’ora…ora ti lascio tornare alle lezioni
Detto questo il ragazzo si allontanò, e Sophia si recò verso l’aula di storia moderna, passando per i corridoi intravide Zack che era già seduto nell’aula con il suo tutor, che era una giovane ragazza bionda  entrambi sembravano presi dalla lezione, Zack la notò e gli fece cenno di entrare, Sophia era un’po’ indecisa sul da farsi, ma decise di entrare per un saluto molto veloce.
Sophia: Ehi ciao Zack…come procede?
Zack: Ciao Sophia…qui tutto bene non sapevo che la trigonometria fosse cosi interessante
Sophia: bè l’importante è saperla
Renee: si infatti lo è
Sophia gli porse una mano  per saluto che ricambiò la ragazza
Renee: piacere mi chiamo Renee
Sophia: piacere mio…spero che il nostro Capitano non ti stia facendo penare
Renee: è un ragazzo d’oro…certo a non sapere la matematica è molto grave però ci sono apposta
Sophia: l’importante che riesce ad andare avanti…ora scusatemi ma devo andare a lezione prima che mi chiudano fuori
Renee: vai pure è stato un piacere
Zack: ciao vicina!
Sophia: ciao vicino…e studia!
Zack rise, e appena fu uscita torno sui libri
Renee: mmm qui tutte carine sono le ragazze?
Zack: chi Sophia?...si è una bella ragazza, è mia vicina di casa purtroppo non ci siamo mai sentiti come amici
Renee: peccato…però di la verità ti piace?
Zack: io sono fidanzato…però…
Renee sorrise
Renee: beccato! È un si
Zack: io non ho detto nulla!...e poi scusa che me ne faccio con lei se ho te?
Renee: stai flirtando con me?
Zack la guardò negli occhi sorridendole
Renee: pensa a studiare vecchio compare!
Entrambi risero.
 
Ora di pranzo, tutti stanno andando in mensa, mentre Luke si reca nell’aula del giornalino è giunto il momento della bomba. La bomba che cambierà tutti gli equilibri, attaccò la pennetta usb con il file nel pc, apri la pagina per il caricamento nel blog della scuola e imposto che la notizia sarebbe giunta a tutti gli utenti che commentavano o leggevano il blog. Tutti dovevano saperlo, la sua vendetta contro Emma era appena iniziata, ora voleva vederla piangere come aveva pianto lui quando lei gli aveva comunicato cosa aveva fatto a suo fratello, quella gelida notte di febbraio dove tutto era cambiato, dove i suoi lo abbandonarono per la prima volta. Emma doveva soffrire e doveva liberare Zack da quella storia che lo stava rovinando.
Finito la preparazione della pagina, fece un rapido controllo all’ortografia, era perfetta. Mise il puntatore del mouse sul tasto invia quando arrivò Donna
Donna: allora è vero scriverai il tuo articolo oggi
Luke la guardò feroce
Luke: si finalmente ho avuto il grande scoop
Donna: e posso sapere di cosa parla?
Luke: bè lo vedrai
Donna: spero non sia di nuovo su quei ragazzi di Lennox perché devo dire che mi deludi ancora                       
Luke: fidati non parlerò per niente di Sara…ah sai che il blog di Dana supera il nostro di 1 a 5 come fan che lo seguono…cara cugina ti stai rammollendo
Donna: non mene può fregare di meno di quella quanti fan prende quella con le sue storie…ora dimmi quello che stai scrivendo , devo approvare tutto ciò che va sul giornale
Luke: infatti giudicherai la versione  per la carta stampata questa va per il blog e tu non devi giudicare nulla
Donna stava perdendo le staffe doveva sapere cosa aveva scoperto il cugino.
Donna: dimmelo per piacere
Luke le fece un sorriso, Donna lo riconobbe era lo stesso sorriso che faceva lei quando si trovava in quella stessa situazione…suo cugino la stava battendo sul suo stesso campo lei doveva fermarlo, si avvicinò  allo schermo del computer con Luke che protestava. Lesse le prime righe e sentì di aver perso tutto. Luke aveva scoperto di Emma e Leo, e aveva intuito tutto
Donna: non puoi pubblicarlo
Luke: e perché? Zack merita di sapere che quella troia lo tradisce
Donna: si ma non ora…
Immediatamente capì di essersi tradita…
Luke si alzò
Luke: tu sapevi?
Donna: si io so tutto di quello che succede nella scuola, e questa cosa non può ancora uscire
Luke: peccato che abbia premuto invio da circa 5 minuti…ora tutti lo sanno
Donna: cosa hai fatto?
Donna controllò e l’articolo era online, il suo stesso cellulare iniziò a suonare e vide il titolo dell’articolo
“EMMA LA PANTERONA”
Suo cugino l’aveva combinata veramente grossa questa volta, alzo la testa per cercarlo ma trovo la porta aperta e in lontananza si sentivano le centinaia di suonerie dei cellulari degli studenti che leggevano la notizia.
 
Rachel lesse la notizia a mensa mentre parlava con alcune sue amiche, era rovinata.
Subito centinaia di persone si girarono verso di lei, si alzò e usci dalla mensa doveva andare da Leo. Contemporaneamente dall’altra parte della mensa Zack e Emma lessero il blog
Zack era furioso, Emma era terrorizzata, il ragazzo si alzò
Emma: ti prego aspetta
Entrambi si alzarono per rincorrersi
Sophia non ci stava capendo molto
Sophia: che cosa è successo Angel?
Angel che era li accanto guardò il telefono
Angel: Luke ha lanciato la bomba
Sophia lesse anche lui il messaggio del blog
Sophia: oddio povero Zack!
Angel: si in questa faccenda l’unico che è rimasto fregato è Zack e Rachel
Sophia: si infatti mamma mia non ci posso credere che sia accaduta una cosa simile
Angel: io ho fatto le foto…però non potevo dire nulla
Sophia: non sentirti responsabile, non colpevolizziamo neanche Luke, voi avete fatto il vostro dovere
Angel: forse avremo dovuto avvisare Rachel e Zack
Sophia: già forse quello avrebbe aiutato…dai andiamo a cercare Luke
Angel: dici ? dobbiamo festeggiare?
Sophia: forse si dopo tutto è il più grande scoop dell’anno per ora
Angel: già e non porta la firma di Donna
Sophia: quindi si penso che dobbiamo festeggiare
Angel e Sophia si alzarono verso l’uscita, quasi tutta la scuola iniziava ad uscire per seguire la scenata tra Emma e Zack.
Infatti nel corridoio Emma continuava ad inseguire Zack che la ignorarla
Emma: ti prego aspetta
Zack: no…ma ti rendi conto che cosa hai fatto?
Emma: aspettami ti prego fammi spiegare
Zack si girò verso di lei
Zack: dimmi da quanto sta andando avanti
Emma: i-io va da un’po’
Zack: quantifica il tempo cara
Emma: circa 6 mesi…
Zack era furioso aveva gli occhi pieni di pianto
Zack: sei mesi…non mi parlare mai più non osare avvicinarti a me neanche perché ti sono davanti alla mensa…tu non sai cosa hai fatto…ma poi con Leo che sai cosa è per me…io
E diede un pugno  ad un armadietto che si apri per la forza usata, nello stesso tempo con la mano sanguinante Zack lasciò un Emma distrutta in ginocchio.
 
Leo venne raggiunto dalla notizia tramite il telefono di un suo amico, era agitato anche lui, non pensava che Donna avesse autorizzato che la notizia uscisse fuori, poi notò Rachel che correva verso di lui
Rachel: come hai osato autorizzare una cosa simile?
Leo non capiva
Leo: non è stata Donna?
Rachel: no quest’articolo è di Luke
Leo: Luke? E perché lo ha scritto?
Rachel: Non lo sai? Emma era con suo fratello quando è morto…da all’ora l’odia a morte
Leo si iniziò ad innervosire
Leo: mi stai dicendo che Luke l’ha scritto per vendicarsi di Emma?
Rachel: credo di si…quel frocio è peggio della cugina
Leo: dov’è Emma?
Rachel: era a pranzo con Zack quando è successo
Leo era ancora più furioso
Leo: con Zack?
Rachel: ho paura che Zack non sapesse di questa cosa
Leo: lei mi aveva detto di si!
Rachel sorrise
Rachel: le donne amano mentire
Leo la scostò
Leo: e altre ricattano vero puttana?
Rachel: sappi che ora che il tuo  segreto con Emma è uscito fuori…ti conviene stare buono perché potrei far uscire l’altro tuo segreto
Leo le si avvicinò faccia a faccia
Leo: e saprai benissimo cosa ti aspetta se esce fuori puttana
Rachel: vedremo…
Leo avrebbe risolto quel problema successivamente ora doveva risolvere un problema maggiore, doveva andare da Emma e parlargli. Lasciò l’allenamento di lacrosse con in mano il bastone per giocare e si avviò verso la scuola.
 
Zack si chiuse nell’aula dove si trovava Renee, si mise a sedere per terra piangeva e la mano gli faceva male, la ragazza appena lo vide si avvicinò al ragazzo
Renee: Che cosa è successo?
Zack: Emma mi ha tradito con il mio ex migliore amico…
Renee: O mio dio…dai su non fare cosi
Renee lo abbracciò, il ragazzo iniziò a singhizzare sempre di più
Renee: sei una persona stupenda non devi assolutamente farti fregare da queste cose…passerà tutto anche questo…
Zack: la guardò e le sorrise
Zack: grazie…
E la baciò.
Leo trovo Emma circondata da alcune sue amiche, le persone li vicino cercavano di consolarla, nessuno gli importava delle lezioni erano tutti fuori ad osservare Emma che piangeva
Leo: perché non hai lasciato Zack?
Emma: ti prego non anche tu…io ho scelto te ho cercato di non farlo ferire
Leo: invece ti ha ferito lo stesso vero?
Emma: si però ora possiamo stare insieme…
Leo: non mi fido più di te…
Emma ricominciò a piangere
Emma: ti prego…
Leo: io ti amo Emma…però dovevi lasciarlo subito come mi avevi detto…quello che è successo oggi sarebeb potuto succedere tra un mese o un anno ma è successo ora…
Emma: ti prego…
Leo: con te ho chiuso…ho chiuso con tutti!
E se ne andò furioso come era venuto e con la mazza di lacrosse in mano.
Poco di stante Sophia e Angel trovarono Luke, i tre stavano festeggiando, acclamati dai ragazzi che erano rimasti colpiti dal gesto di Luke
Sophia: sei stato un grande Luke veramente!
Luke: grazie Sophia…ho pure affrontato Donna che non voleva che fosse pubblicato
Angel: ah quindi Satana sapeva tutto? Che storia del secolo che abbiamo
Tutti e tre erano felici, quando arrivò Leo
Leo: tu sei proprio uno stronzo sai Romanov?
Lo prese e lo sbatte contro gli armadietti, tra lo stupore generale. Poi iniziò a colpirlo ocn la maza da lacrosse in faccia e sullo stomaco, Luke cadde a terra
Sophia iniziò ad urlare
Sophia: Smettila che cosa gli stai facendo!
Ma Leo colpiva sempre più forte, Angel cercò di intervenire ma venne scansato dal ragazzo e buttato contro gli armadietti dove svenne. Luke era cosciente e non emetteva più nessun urlo, iniziò ad uscire del sangue, violenti schizzi di sangue  colpirono la faccia di Leo, di Sophia e di altri tre ragazzi che si trovavano li vicino , nessuno dalla folla cercò di fermare la ferocia con cui si stavano verificando i fatti. Si iniziarono a sentire le ossa della scatola toracica che andarono in frantumi
Un colpo
Un colpo
Un colpo
Un colpo
Luke perse i sensi…
Nicolas compilava i primi documenti del suo secondo lavoro, poi accese il pc ed entro nella chat che gli era stata data, trovo il contatto connesso e iniziò a chattare
Niky91: “Ho iniziato a contattare la ragazza”
JA: “Bene….cosa sa?”
Niky91: “Sa che sua madre è morta”
JA: “Continua cosi…ti stai guadagnando quel denaro”
Niky91: “Devo dirgli la verità?”
JA: “No…sarò io stesso a dirgli tutto…hai una sua foto?”
Nicolas caricò la foto scattata la mattina e gliela inviò
Niky91: “come da lei richiesto”
JA: “Bravo ragazzo, la tua amica non mi ha mai risposto…tienila d’occhio potrebbe lavorare per altri”
Niky91: “Lo sospetto anche io…so come sistemarla”
JA: “Sapevo che mi potevo fidare di te…ho caricato l’anticipo questa mattina”
Detto questo il contatto si disconnesse, Nicolas chiuse il pc, in quel momento sentì del casino nel corridoio e iniziò ad uscire per vedere cosa succedeva e si trovò davanti Donna
Donna era strana, aveva degli occhi vitrei
Donna: Leo sta picchiando mio cugino
Nicolas era sorpreso
Nicolas: che cosa è successo?
Donna: Luke ha pubblicato un articolo che non doveva e ora sta subendo le conseguenze
Nicolas: e perché nessuno interviene?
Donna: i professori sono in aula mensa
Nicolas: devo andare allora a fermare questa cosa
Donna gli prese il braccio
Donna: assolutamente no…se l’ha meritata, considerati con il compito quasi finito
Nicolas forzò la presa di Donna
Nicolas: lo può uccidere…ma cosa sei diventata?
Donna: sono diventata te
Nicolas era sconcertato dalle parole che aveva detto la ragazza, ma non le importava decise di intervenire
Si fece lago tra la folla che guardava quel macabro spettacolo, vide Sophia che piangeva vicino ad Angel che era svenuto tutti e due sporchi del sangue di Luke, il ragazzo con la mazza di Lacrosse continuava ad inveire sul corpo inerme di Luke, Nicolas lo prese per i capelli e gli sbatte la testa contro l’armadietto, il ragazzo cadde a terra svenuto.
Luke era un lago di sangue si chinò e iniziò a sentire il battito, era debolissimo.La faccia era irriconoscibile per  i colpi ricevuti.
Nicolas: Sophia mi servi qui vieni
Sophia a gattoni si avvicinò
Nicolas: ora fai quello che ti dico
Sophia annuì
Nicolas: batti con questo ritmo sul petto di Luke
E il ragazzo le mostro come fare
Nicolas, si posiziono davanti alla bocca del ragazzo e iniziò a fargli la respirazione bocca a bocca.
Un battito
Un battito
Un battito
Un battito
Un battito
 
Thea stava compilando le bollette sulla scrivania, quando iniziò a vibrare il tavolino, all’inizio non capi da dove proveniva, non poteva essere il telefono , aprì tutti cassetti, ma veniva proprio da quel cassetto lo aprì.
Il telefono aveva già 3 chiamate perse, rispose
Thea: Debra?
Debra: finalmente è da due ore che cerco di chiamarti
Thea: cosa è successo tesoro?
Debra: lui ha scoperto dove si trova Sophia
Thea: cosa?
Debra: si lui lo sa…e proverà a venire a prenderla
Thea: che cosa? Non è possibile lei non ha parlato con nessuno
Debra: lui lo sa la controlla
Thea: chi sta usando?
Debra: non lo so…ma è troppo pericoloso
Thea: non la farò fuggire
Debra: devi mamma è pericoloso
Thea: non puoi chiedermi questo
Debra: se lui viene lì la vorrà
Thea: e mi troverà a me ad impedirglielo…ora è al sicuro
Debra: mamma è troppo pericoloso…verrò li
Thea: le hai rovinato la vita in un anno non ti permetterò di continuarla cosi…tu sei morta
Debra: non sono morta mamma…
Thea: per lei si e lo sei anche me
Debra: non continuare con questa storia mamma…
Thea era furiosa
Thea: non è ancora giunto il momento ma gliene parlerò
Debra: ma non dirgli niente su di lui
Thea: quello è tuo compito…spiegarle come mai il padre che ha seppellito è vivo
Debra: no mamma quello non è suo padre
Thea: cosa?
Debra: quello che ci sta perseguitando è il vero padre di Sophia
Thea era sconvolta, Debra chiuse la comunicazione e lasciò che il silenzio tornasse nello studio. Il telefono di casa iniziò a squillare...
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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