A UN PASSO DAL BARATRO

di 8giusy8
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Realtà ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Eccomi quei carissime e carissimi,
questa voleva essere uno one-shot ma credo verrà divisa in due o tre capitoli, sperando di pubblicarli tutti entro domani sera.
Detto questo… ho letto le nuove storie che avete scritto, ma per mancanza di tempo non ho potuto commentare, promesso che entro due giorni lo farò.
 
Prima di augurarvi una buona lettura,
vi anticipo che questo è il mio pensiero su come si evolverà la vicenda nella prossima puntata di Ris, diciamo che è un mio personale seguito della 6 puntata.
Eravamo rimesti alla telefonata di Lucia che chiama Daniele, dicendogli che è successo un casino.
Ecco…. Partiamo da qui.
Ora vi auguro una buona lettura….sperando che sia di vostro gradimento!
 
 

 A UN PASSO DAL BARATRO 

 

 Capitolo 1
 
La situazione era drammatica.
Lucia accusata di omicidio. L’omicidio di Ricardo Vanni.
Non che questo ragazzino dalla faccia strafottente non si meritasse una bella lezione, ma la morte… la morte no, quella non si augura a nessuno.
Ieri notte al Ris c’è stato un tale via vai tale che mi sento ancora confuso e offuscato.
Lucia è rimasta seduta per due ore nel suo ufficio a fissare il vuoto dalla finestra, è stata sospesa, com’è prassi in questi casi e non poteva in alcun modo interagire con nessuno della squadra per questioni che riguardassero il suo caso, si…. i Suo caso.
E’ orribile pronunciare queste parole, è stato orribile vedere il suo viso appena sono arrivato in quell’appartamento.
Era sconvolta, aveva realizzato di essere nel bel mezzo di una trappola ben costruita ai suoi danni e stava lì immobile a guardare quel cadavere.
Quando sono entrato di corsa nell’appartamento sono rimasto impietrito, non ho pensato nemmeno per un istante che potesse aver commesso un omicidio, così ho preso coraggio avvicinandomi a lei, l’ho guardata negli occhi per un breve istante e per la prima volta ho visto la paura, poi l’ho solo stretta a me, sussurrandole solo un debole “ andrà tutto bene”.
 
Le ore che susseguirono furono una corsa continua.
La squadra era tutta lì… tutta lì per lei.
Abbiamo repertato quell’appartamento rivoltandolo da cima a fondo, abbiamo convocato Rosanna al Ris lasciandola nelle mani di Orlando.
Ore e ore chini ad analizzare le prove,  una miriade di prove ma all’alba il risultato era al dir poco demoralizzante.
Tutte le prove era contro Lucia.
C’erano impronte digitali sulla vittima e nell’appartamento, c’erano i suoi capelli sul cadavere e c’erano le sue impronte delle scarpe. Tutto…. Ripeto tutto diceva che Lucia Brancato era colpevole.
Guardavo Orlando chino ancora ad analizzare i vestiti della vittima, lo vedo portarsi le mani alla testa per poi colpire con forza la scrivania.
Lo prendo per un braccio trascinandolo nell’andito, devo cercare di riportarlo alla lucidità.
 
D: Orlando.. devi restare lucido, devi farlo per Lucia. – gli dico con tono duro, forse un pochino troppo.
O: Io provo a restare lucido ma tutte le prove sono contro di lei lo capisci? – mi risponde con altrettanto tono duro.
D: E’ Lucia, la conosci, non potrebbe mai fare una cosa del genere Orlando! – gli rispondo sollevando la voce.
O: La conosco? Credevo di conoscerla, credevo di sapere com’era la donna di cui mi sono innamorato, ma nelle ultime settimane non so più chi ho di fronte Ghiro, non so che ha per la testa, so solo che per Rosanna farebbe di tutto! – urla talmente forte che tutti si voltano a guardarlo con occhi increduli, tutti compresa Lucia, che lo guarda non riuscendo a trattenere una lacrima.
Orlando si guarda intorno, guarda Lucia voltarsi e dargli le spalle, guarda i suoi colleghi e suoi amici che continuano a fissarlo e guarda Ghiro che con aria ancora più dura gli afferra un braccio.
G: Non sei lucido, e su Lucia non lo sarai mai… se non credi nella sua innocenza vorrei che ti allontanassi da qui, lei ha bisogno di persone che la sostengano e la scagionino perché, se di una cosa sono sicuro in questo momento è che lei è innocente. – guarda Orlando dritto negli occhi per poi voltarsi verso gli altri che continuavano a guardare.
G: Questo vale anche per voi… chiunque abbia un solo dubbio sull’innocenza del Capitano Brancato è pregato di lasciare il laboratorio.. ora. – pronunciai quelle parole con rabbia e fermezza guardandoli uno per uno.
Nessuno rispose, si voltarono tutti per ritornare al proprio lavoro.
Anche Daniele dopo aver guardato per l’ultima volta Orlando si volta per andare nell’ufficio da Lucia.
Orlando era lì immobile. Solo Bart ha il coraggio di avvicinarsi a lui.
B: Lucia avrà fatto tanti sbagli nella sua vita, probabilmente ti ha deluso, ha fatto una marea di sciocchezze e ti ha mentito, ma tu…. tu vedi o Bianco o Nero, hai mai pensato che lei ti abbia volontariamente allontanato per proteggerti? Hai mai pensato che non volesse rivivere l’incubo di Alex?  Hai mai guardato veramente i suoi occhi quando sta con Graco? E…. hai mai notato come invece guarda te? Io c’ero quando è morto Alex e lo vista crollare Orlando.
Lo so che ti ha deluso, ma stiamo parlando di Lucia, non è una donna comune, lo sai…. e lo sapevi quando ti sei innamorato di lei. Ma ora non si parla di Lucia, la donna che ti fa soffrire, si parla di Lucia, il capitano Lucia Brancato.
Quel capitano che ci ha insegnato il senso del dovere e della giustizia, quel capitano che agisce con razionalità, quel capitano che non ci ha mai abbandonati e che darebbe la sua vita per noi.
Pensaci bene.
 
Le parole di Bart lo avevano davvero colpito. Bart non era il tipo da discorsi, ma questa non poteva stare in silenzio, non poteva vedere la squadra sgretolarsi davanti ai suoi occhi ora dopo ora.
 
Quella era stata una notte orribile…
una notte di scontri e di chiarimenti..
una notte di paura…
una notte di incertezza…
La luce dell’alba intanto arrivava prepotente..
 
 NOTE
Se siete giunti a questo punto avete letto il primo capitolo e già vi ringrazio.
Spero di poter postare oggi o al più tardi domani il prossimo!

A presto…Giusy

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Capitolo 2
*** Realtà ***


Ecco il secondo e penultimo capitolo della mia storia.
Ringrazio tanto chi ha letto e chi ha commentato...
naturalmente si accettano anche le critiche!!
.....buona lettura:) 



 A UN PASSO DAL BARATRO.
 
Capitolo 2 - Realtà
 
Erano le sei del mattino, deboli raggi di luce illuminavano il volto preoccupato e stanco di Lucia.
Era rimasta in quell’ufficio gran parte della notte, non poteva prendere parte alle indagini e non poteva lasciare la caserma, ordini del Generale Abrami.
Era stanca, pensava e ripensava a quello che era successo la sera prima e non riusciva in alcun modo a darsi pace.
---Il rumore della porta chiudersi alla sue spalle la riportò alla realtà.
B: Posso? – Bart stava alla porta e guardava Lucia di spalle.
L: Certo vieni. – gli rispose con tono stanco.
B: Purtroppo… non c’è nessuna novità Lucia.. abbiamo controllato tutto, vestiti, tracce sul pavimento, impronte… non c’è niente… o meglio c’è tanto ma tutto contro di te. – le dice con un filo di voce.
L: E’ tutta la notte che ci penso.. l’unica persona che vorrebbe vedermi finita più di tutte è Mario Pugliese.
B: Si ma… come avrebbe Mario Pugliese a sapere di Vanni… di Rosanna… insomma l’hai detto tu stessa che Rosanna è piombata da te all’improvviso ieri sera…. Non ha molto senso… - risponde, sedendosi nel divano affianco a lei.
L: Non lo so… in qualche modo Bart, non so che altro pensare. – si porta una mano al viso, quasi per scacciare i pensieri che la tormentavano.
B: Lucia, chiunque sia stato ad incastrarti noi lo troveremo e risolveremo questa storia, siamo tutti con te lo sai…
L: Non proprio tutti….. la discussione tra Daniele ed Orlando non è passata inosservata, Orlando non crede alla mia innocenza e non lo posso biasimare dopo tutto quello che è successo, dopo il modo in cui mi sono comportata con lui..
B: Ma no Lucia.. Orlando ha perso la lucidità e la freddezza necessaria per poter svolgere le indagini, l’ha persa perché si tratta di te… e quando si parla di te Orlando smette di razionalizzare…
Ha paura per te e infondo lo capisco.
L: La verità è che ho sbagliato tutto, sia con Orlando che con voi… anch’io ho perso la mia lucidità, appena il lupo è tornato ho sentito la paura prendere il sopravvento e pian piano ho perso tutto, Orlando… la mia squadra e l’indagine.
Una telefonata interrompe la loro discussione.. era Daniele, che chiedeva a Lucia di raggiungerlo in sala interrogatori.
Lucia si alzò, non prima di aver ringraziato Bart, quella chiacchierata le aveva fatto bene…aveva sentito l’appoggio del suo collega e amico e questo non poteva che darle forza.
Appena arrivata in sala interrogatori, Lucia si trovò davanti un Daniele piuttosto teso e preoccupato.
L: Che succede?  - chiese, notando il suo insolito sguardo.
D: Siediti per favore Lucia…ti devo parlare. – le disse guardandola negl’occhi.
L: Daniele, mi stai facendo preoccupare.
D: Forse avrei dovuto parlartene prima, ma ho preferito fare alcune indagini prima.
    Il dubbio me l’ha messo Orlando stanotte, qualcuno evidentemente ha provato ad incastrarti, e chi                  se non Mario Pugliese? Insomma, ti ha giurato vendetta ed è l’unico talmente folle e geniale da poterci riuscire.
L: Si…… anch’io ho pensato a lui ma dobbiamo capire come ha fatto a sapere di Rosanna…
D: Aspetta…. Seguimi bene: tu mi hai detto che eri a casa tua a cena con Greco quando Rosanna è arrivata in lacrime giusto?
L: Si…. saranno state le 9.30 circa… stavamo cenando, lei ha suonato e io l’ho fatta salire.
D: Poi tu sei uscita da casa lasciano Rosanna con Greco… giusto?
L: Si… sono corsa subito a casa di Vanni appena ho visto Rosanna con gli ematomi sul viso, e ho chiesto a Stefano di stare con lei.
D: Stefano Greco..
L: Cosa Stefano Greco?
D: Greco è l’unico oltre noi a sapere di Rosanna, di Vanni della cocaina e di tutte le informazioni sulla banda… era qui quando abbiamo perso Cenzone, era qui quando abbiamo scoperto il colpo all’ippodromo. Mario Pugliese ha ricevuto un sms sul cellulare poco prima del nostro arrivo all’ippodromo, l’unico oltre noi a sapere che la banda era li era Greco.
L: Aspetta… Daniele… che dici? Stefano…. Ma perché l’avrebbe fatto… insomma sono teorie, non puoi accusare una persona sulla base di congetture. – Lucia si era alzata dalla sedia e camminava nervosamente, ripercorrendo con la mente i giorni precedenti.
D: Io so che sei legata a lui… non so cosa provi, ma so che ciò che ti ho detto ti ha sicuramente turbata, ma prova a collegare…. Prova a pensare….
L: Mi stai chiedendo di accettare l’idea che la persona che mi è stata accanto nell’ultimo periodo    mi abbia tradita, consegnandomi al mio peggior nemico..?
D: Si… - ammise, abbassando la testa.
L: E’ assurdo. – disse, portandosi le mani le mani sul volto.
D: Lo so… è piuttosto assurdo, pensavo che lui tenesse davvero a te…solo che tutto torna..
L: Devi trovare le prove Daniele, ho bisogno che tu trovi quelle prove…
D: Ci penso io… stai tranquilla.
Daniele la raggiunse al centro della stanza, per stringerla in un caldo abbraccio.
D: Posso chiederti solo una cosa?
L: Dimmi… - rispose stando stretta a lui.
D: Te ne sei innamorata? – gli chiede spostandosi appena per poterla guardare negli occhi.
L: No…. Non puoi innamorarti di qualcuno se il tuo cuore è totalmente occupato da un’altra persona. – risponde, non riuscendo a trattenere una lacrima.
D: Perché allora? – le chiede, stringendole la mano.
L: Perché l’amore fa paura. Fa sorridere, fa star bene ma fa anche paura.
Quando il lupo è tornato non ho fatto altro che aver paura di perdere Orlando, ogni notte sognavo il suo viso insanguinato così come era successo con Alex, non c’è l’ho fatta Dani… ho avuto troppa paura.. ho preferito allontanarlo, ma saperlo al sicuro, lontano da me.
D: Perché non gliel’hai detto?
L: Perché non me l’avrebbe permesso…. Non si sarebbe allontanato… e io volevo solo che stesse   bene. Lo so… ho combinato tanti casini, ma a me sapere che lui sta bene mi basta.
Tu…. l’avevi capito vero?
D: Si…. l’avevo capito, insomma io ti conosco, so notare la differenza dei tuoi sguardi.. – sorride, facendo sorridere leggermente anche Lucia.
L: Adesso…. Trova quelle prove capitano…- risponde, guardandolo negli occhi per poi uscire dalla sala interrogatori e dirigersi nel suo ufficio.
 
Si era seduta nel divano bianco a guardare quella grande stanza.
Pensava e ripensava alle parole di Daniele, iniziando a collegare alcune strane conversazioni con Stefano.
Le aveva dato contro con Rambaudi, smentendola sull’attentato all’ippodromo, e quegli ultimi giorni era nervoso, spesso non rispondeva al cellulare e proprio il giorno prima, era sparito tutto il giorno rientrando solo la sera.
Si… forse erano congetture, ma qualcosa non tornava.
Il corso dei suoi pensieri venne interrotto dal bussare alla porta. Era Orlando.
O: Posso?
L: Si certo.. – rispose, spostandosi appena dal divano per lasciare lo spazio anche a lui.
O: Io… volevo chiederti scusa per la scenata di stanotte, ho perso un po’ il senno e non volevo dire quello che ho detto. – le dice, guardandola negli occhi.
L: Non devi scusarti.. non posso biasimarti se pensi questo.. sono io che ti ho portato a dubitare di me, quindi non preoccuparti, è tutto apposto. – rispose, accennando un mezzo sorriso.
O: No Lucia.. un conto è essere delusi e arrabbiati per quanto è successo tra noi, un altro è pensarti nelle vesti di omicida.. questo no… io credo nella tua innocenza, e assieme agli altri farò di tutto per dimostrarla credimi. – continua, afferrandole una mano.
L: Ti ringrazio..anche se non credo di meritare il tuo aiuto. So che state facendo tutti molto per me, ma quello che conta è che crediate alla mia innocenza… sarebbe troppo doloroso sapere che avete dei dubbi. C’è una cosa che però che non capisco… Daniele mi ha parlato della vostra teoria su Greco, mi ha anche detto che sei stato tu a iniziare a sospettare… perché non me l’hai detto? Perché sei andato da Ghiro?
O: Ho pensato che sentirtelo dire da lui il discorso avrebbe preso più valore… avresti potuto pensare che stessi agendo per gelosia e non valutare per niente la possibilità che la talpa sia Greco…forse ho fatto male, ma ritenevo più probabile che tu prendessi in considerazione Ghiro.
L: Non avrei pensato che la  tua teoria fosse basata su gelosia o rabbia… so che prima di arrivare a parlarmene avresti avuto qualcosa in mano, quindi non pensare che le parole dette da Daniele abbiano più peso.
O: A proposito di prove…. Vorrei che guardassi questi tabulati. – le disse, porgendole una cartellina.
Lucia la apre guardando le carte al suo interno.
O: Questi sono i tabulati del cellulare di Greco, c’è un numero che ricorre spesso nelle ultime due settimane, l’ho fatto controllare e l’intestatario risulta deceduto cinque anni fa.
Ho confrontato il numero del cellulare con la cella dell’ippodromo, alle 11.15 si è attivato proprio in quella cella, e alla stessa ora dal cellulare di Greco partiva un messaggio a questo destinatario.
L: Lara… - pronuncia sottovoce.
O: Lara…. La figlia?
L: Lara è fuori per una vacanza con le amiche, e se fosse lei il motivo per il quale Stefano stia aiutando Mario?
O: Dici che la Banda la tiene in ostaggio? Potrebbe essere…. Per sicurezza controlliamo se Lara ha preso l’aereo. Intanto potremo comportarci come sempre e utilizzare questa informazione a nostro favore.. che dici?
L: Si… per il momento è l’unica soluzione, intanto verifica subito se Lara ha mai preso quell’aereo,  con discrezione però… sarebbe meglio tenere questa informazione per noi adesso… poi decideremo come proseguire. – dice, alzandosi dal divano.
O: Ok.. mi metto subito a lavoro..
L: Orlando…. – esclama, quando l’uomo è ormai sulla porta.
O: Si? – risponde, voltandosi verso di lei.
L: Grazie.. – ammette, abbassando lo sguardo.
O: Non mi devi ringraziare. – risponde, per poi uscire dalla stanza.
 
 
 
 
-Daniele.
Finalmente si parlano..
Sembrano entrambi sereni non ostante la situazione.
So che Orlando soffre ancora per lei, lo vedo dai suoi occhi, e so per certo che Lucia lo ama ancora.
Chissà forse con Stefano si sente libera, libera di non proteggerlo.
Forse ama a tal punto Orlando da non riuscire a vivere dal terrore.
Mi dispiace vederla star male… i suoi occhi erano sinceri mentre mi diceva di essere innamorata di Orlando, e io le credo… perché la conosco.
Il ritorno di Pugliese ha rovinato la vita a tutti… spero solo non sia tardi per loro, io ho di nuovo la mia Selavaggia…. Ma so come ci si sente a rischiare di perdere la persona che si ama.
Male….. terribilmente male.
 
-Orlando

Devo assolutamente trovare le prove per scagionare Lucia.
Lo sapevo che quel bastardo le avrebbe fatto del male, il perché l’abbia fatto è opinabile…ma poteva fidarsi di noi anziché distruggere la vita di Lucia.
Oggi per la prima volta ho rivisto i suoi occhi…
Gli occhi di qualche tempo fa.. non sembrava il Capitano Brancato, sembrava spaventata e parecchio confusa.
Vorrei solo capire cosa le passa per la testa… le sue parole dicono una cosa e i suoi occhi ne dicono un’altra.
 
-Lucia
Mi sarei aspettata di tutto, ma non che Stefano stesse facendo il doppio gioco.
Ma se Lara è in pericolo, perché non ha chiesto il mio aiuto, l’aiuto della squadra…
Perché… tutte queste notti ha dormito al mio fianco e intanto passava le informazioni a Pugliese.
E io non mi sono accorta di nulla.
E’ colpa mia.
Ho sbagliato tutto.

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