Il nostro piccolo segreto

di la_bella_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** piccolo avviso ***
Capitolo 7: *** la storia continua ***
Capitolo 8: *** Decisioni ***
Capitolo 9: *** stani avvenimenti ***
Capitolo 10: *** due persone un solo corpo ***
Capitolo 11: *** rivelazioni, ma anche un duro colpo ***
Capitolo 12: *** è giunto il momento ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


Strawberry= 16
Ghish=18
Il padre di Strawberry era un assassino, sua madre era morta dandola alla luce.

Suo padre mi aveva obbligato a ucciderlo con la promessa che mi sarei preso cura di lei.
Era questo il pensiero che non voleva abbandonare la mia mente mentre lo seppellivo; inoltre mi disse di fare in fretta e di non farne parola con lei.
Lo uccisi sensa rimorso, "tanto lui non ne avrebbe avuto" disse sogghignando alla luce della luna che faceva brillare i suoi canini appuntiti.

Strawberry, sonnicchiando su una poltrona, sentì bussare. Vista l'ora fece finta di non aver sentito. Quel rumore divenne violento.
Impaurita si nascose come meglio poteva. Dopo pochi minuti sentì un gran tonfo, la porta aveva ceduto.
Ghish "Stawberry!Strawberry!"
Straw "C- chi sei?"
Ghish tentò di essere più amichevole possibie: "Salve il mio nome è Ghish Ikisatashi, tuo padre ti ha affidata a me percui prndi le tue cose e seguimi".
Straw "Come faccio a fidarmi?"
Ghish "Bhee...credo che una modesta casa come questa, con una porta inesistente e con una bella ragazza come te dentro sia una buona occasione per un ladro o per qualsiasi altro delinquente, ma se vuoi restare non posso obbligarti" disse dirigendosi verso l'uscita.
Straw "No aspetta vengo!"

La fece accomodare in una lussuosa carrozza nera e ordinò al cocchiere di partire. Varcarono un cancello, di ferro arrugginito, e si fermarono davanti a un portone enorme. Ghish lo aprì "Accomodati questa è casa tua ora" le disse con gentilezza.
Le fece strada sino alla sua camera "Qui è dove dormirai i tuoi vestiti sono sul letto".
Prima di andarsene, chiudendo la porta dietro di se, le consiglio di non uscire da sola durante la notte.
Un piccolo "click" spaventò la ragazza. Ghish l'aveva chiusa dentro.

Spazio dell'autrice
Ciaoo...ecco qua il mio primo capitolo spero vi piaccia e vi incuriosisca...spero anche di riuscire a recensire presto e adesso che dire
Recensiteee!!!! un bacio la_bella_

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


Strawberry si sentiva in trappola, come imprigionata in un labirinto, in quella stanza buia e povera di arredamento. Udiva scricchiolii provenienti dalle pareti, dal soffitto e persino dal pavimento.
Pensava a sua padre, al perchè l'avesse lasciata a un ragazzo così lugubre e che per giuta l'aveva rinchiusa in una stanza.
Aveva la sensazione di essere osservata, spiata. Sfinita dalle emozioni della giornata si appoggiò al letto e si addormentò abbandonandosi a un sonno profondo.

Dall' altro lato della stanza

G: "si è addormentata finalmente".
?: "Ghish non puoi tenerla qui. E' un pericolo per noi e per la nostra razza. Non puoi permettere che scopra il nostro segreto. A meno che...."
G: "NO!! non ci pensare nemmeno. Non la dovete toccare.
?: "daccordo daccordo non la toccheremo; però tu trova in fretta la soluzione". Dicendo questo la figura se ne andò.

Il mattino seguente Strawberry svegliandosi trovò davanti a se un vassoio di latte, pane e marmellata. Mentre mangiava sentì bussare.
Entrò una ragazza dalla carnagione chiara e dai capelli, a caschetto, verdi.
?: "buongiorno, ti ho portato l'acqua per lavarti"
Strawberry la guardava sorpresa.
L: " ohhh non fare quella faccia, mi chiamo Lory e vivo in questa casa proprio come te". (lo sò che Lory non direbbe mai così, ma mi ero stufata di descriverla sempre come una ragazza timida e impacciata)
S: "piacere il mio nome è Straw...." non fece in tempo a finire la frase che...
L: "ohhh lo sò benissimo chi sei, Ghish ci aveva avvertito del tuo arrivo; credo proprio che io e te diventeremo amiche".
Strawberry sorrise. Non aveva mai avuto amici. Fin da piccola suo padre non l'aveva mai fatta andare a scuola. Non si fidava della scuola perchè negli ultimi tempi erano successe cose strane in città: sparizioni misteriose, furti, omicidi. Aveva sempre studiato a casa.
Lory aiutò la ragazza a vestirsi e a pettinarsi, poi tutte e due uscirono.
L: "ora ti faccio vedere le stanze della casa". Fecero un rapido giro della residenza. Finchè non arrivarono in un lungo corridoio pieno di quadri.
Mentre lo attraversavano Strawberry vide una piccola porta nera.
S: "cosa c'è lì dentro?"
L: "ehhh...lì dentro...niente niente di importante!! e continuò ad avanzare.
Strawberry si fermò un attimo: sentiva delle voci che provenivano da quella porta.
L: "Strawberry?!"
S: "si scusa arrivo!"
Visitarono ancora un paio di stanze quando...
G: "buongiorno ragazze".
L: "ciao Ghish".
Strawberry fece un semplice sorriso.
S: "Lory ci puoi lasciare un attimo?".
Lory fece un cenno e si allontanò.
G: "mi devi parlare?".
S: "SI, perchè ieri sera mi hai chiuso nella mi stanza?".
G: "per evitare che uscissi".
S: "non sarei uscita comunque".
G: "bene!! allora la cosa non si ripeterà"
S: "BENE!!". E se ne andò a cercare Lory.
G (sottovoce): "l'ho fatto per proteggerti"


Spazio dell'autrice
eccomiiii....spero vi piaccia il profilo di Lory.....grazie mille per le fantastiche recensioni....bè che dire RECENSITE!!....

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


Passarono alcuni giorni da quando Strawberry arrivò a casa Ikisatashi. Aveva conosciuto Lory, estroversa e vivace, e Ghish il suo nuovo tutore, cosi misterioso ma affascinante.

Era sabato mattina e come tutti i giorni da quando era in quella dimora, si alzò e scese per la colazione. Lory era gia lì.
L: "finalmente ti sei svegliata; Ghish era stufo di aspettarti e se nè andato".
S: "mi scuserò con lui più tardi".
L: "stassera vengono a mangiare qui i fratelli di Ghish!". "Il maggiore si chiama Pai e il minore Tart".
S: "quindi Ghish è quello di mezzo?".
L: "si..... Pai lavora per il consiglio del paese e Tart non è ancora in grado di lavorare. Non sembrano nemmeno fratelli: Pai è alto rispetto e Ghish e più maturo, Tart è ancora un ragazzino".
S: "ho capito".
Il pomeriggio passò in fretta.
                                                                                           LA CENA

Era tutto pronto per cenare; mancavano solo gli ospiti. Si sentì bussare alla porta.
L: "vado io".
Quando aprì la porta Strawberry si rese conto che Lory aveva ragione: non si assomigliavano per niente fuorchè per gli occhi.
Si accomodarono tutti a tavola.
Cominciarono a mangiare nel più assoluto silenzio. Strawberry restò un po spiazzata.
Mentre aspettavano che venisse servito il secondo....
Pai: "allora tu saresti la ragazza di cui Ghish si prende cura....Strawberry se non erro?".
S: "non errate".
Ghish: "suo padre l'ha affidata a me quando....quando è partito".
Pai: "e dove si sarebbe diretto?".
Ghish: "non me lo ha detto".
Pai. "pezzente".
Ghish fece un occhiataccia a Pai.
La conversazione si chiuse lì. A fine serata i due fratelli se ne andarono.
Strawberry rivolgendosi a Lory (sottovoce): "non è stata una delle cene migliori a cui ho partecipato".
L: "vedi tra i tre fratelli non corre buon sangue".
S: "e allora perchè li ha invitati!?'".
L: "magari loro volevano conoscerti....non lo so" disse dirigendosi verso camera sua.
S: "aspetta ma perche non vanno d'ccordo?".
L: "ohhh è una stori lunga non ne vale la pena di raccontartela".

Strawberry stava per entrare nella sua stanza quando sentì qualcuno avvicinarsi dietro di lei. Si girò di scatto:
Ghish: "calma sono io".
S: "che ci fai qui?"
Ghish: "scusa non credevo che il corridoio fosse tuo!".
S: "sempre simpatico tu vero!?".
Stava per chiudere la porta quando Ghish vi mise un piede in mezzo.
S: "che vuoi ancora?".
Ghish: "mi dispiace per quello che ha detto Pai".
Stawberry non rispose.
Ghish: "buonanotte".
Era la prima volta che Strawberry sentiva Ghish scusarsi; di solito era sempre distaccato con lei.

Mentre si metteva la camicia da notte si affaciò alla finestra: guardava il paese e le sue luci. Vedeva anche casa sua. Gli vennero in mente i momenti passati con suo padre; gli mancava. A un certo punto un rumore la destò dai suoi pensieri: una figura nera stava lasciando il palazzo; un raggio di luna gli illumino la faccia per un secondo, il tempo necessario per capire chi era.
S: "ma quello.....quello è Ghish!". 

SPAZIO DELL'AUTRICE
rieccomiiiiiii......mi scuso tantissimo per il mega ritardo. Questo capitolo non è un gran che.....spero di recensire al più persto e ke la fantasia non mi abbandoni...recensite in tante..kiss kiss
la_bella_

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


Passarono altri giorni...in tutte quelle notti Strawberry vedeva Ghish allontanarsi nella notte.

E in tutte quelle sere il dubbio l'assaliva e faceva crescere in lei la voglia di seguirlo...

una notte si decise:

saluto Lory dandogli la buona notte. Fece finta di chiudere la porta dietro se, ma non appena Lory entro in camera sua Strawberry sgattaiolo fuori nascondendosi vicino alla camera di Ghish.

Era appena suonata la mezzanotte. Ghish usci da camera sua accertandosi che in corridoio non vi fosse nessuno e si diresse verso l'uscita. Strawberry usci dal suo nascondiglio e comincio ad inseguire Ghish che nel frattempo era già uscito dalla porta d'ingresso. Fu un continuo nascondersi fra i cespugli o dietro case che finalmente Ghish entro in un vicolo. Strawberry sbirciò per vedere se c'erano posti per nascondersi ma quando si decise ad uscire Ghish era sparito. Fece un paio di metri e si fermo.

S: “ dove può essersi cacciato”.

Ad un certo punto si sentirono delle urla strazianti di una donna.

Strawberry corse a vedere cosa era successo e rimase scioccata nel vedere la donna ke aveva urlato accasciata a terra con il collo sanguinante.

S: “aiuto, ho bisogno di aiuto”.

Donna: “no lascia stare è solo una feritina, guarirà presto”.

S: “ma l'hanno aggredita ha bisogno di un dottore!”.

Donna: “ho detto di no, non mi serve aiuto ne tanto meno un dottore; adesso vai a casa è tardi per una ragazza giovane come te aggirarsi per le vie del paese.

La donna dando le spalle alla ragazza se ne andò scomparendo nel buio.

Strawberry restò immobile ancora con il batticuore per aver visto quella scena con tutto quel sangue dimenticandosi del vero motivo per cui era in quelle strade.

S: “oddio Ghish me lo sono completamente dimenticata”.

Corse per le strade vicino al vicolo dove era sparito ma niente di lui nessuna traccia. Si era dileguato.

Dandosi per vinta ritorno a casa. Stava per entrare in camera sua..

S: “vuoi vedere che....”. Strawberry ritorno indietro entrando nella camera di Ghish.

S: “non è ancora rientrato, ne approfitto per dare un occhiatina”.

Strawberry cominciò a curiosare di qua e di la per la stanza del ragazzo. Arrivo alla scrivania dove in un cassetto erano contenti vari fogli. Rovistando fra di essi trovò una foto: rappresentava Ghish Pai e Tart da piccoli abbracciati da un uomo che Strawberry identificò come il padre. Sul retro vi era scritto: hai miei cari figlioli con tanto affetto mamma.

S: ”doveva essere la sua famiglia...ma aspetta la data dice 12 dicembre 1712!! non è possibile ci deve essere uno sbaglio...”.

Sentì la porta dell'ingresso chiudersi.

S: “oddio deve essere Ghish... e ora che cosa faccio se mi trova qui mi caccerà...”.

Si affrettò a mettere tutto a posto e si nascose dietro una tenda. Ghish entrò si tolse il soprabito e usci di nuovo. Stawberry ne approfittò per uscire dalla camera. Chiuse la porta e piano piano guardandosi in giro si avviò verso la sua stanza.

Stava per entrare quando la porta di camera sua si apri e da quella ne usci Ghish.

G: “ahh eccoti”.

S: “sono andata un attimo in bagno”.

G: “cosa ti avevo detto...non bisogna aggirarsi per il castello la sera tardi”.

S: “cosa potevo fare..la facevo in un vaso....e poi perché sei entrato in camera mia senza il mio permesso...e se fossi stata nuda”.

G. “ma se non c'eri nemmeno...e poi volevo solo controllare laaaa...”.

S. “laaa cosa...va bè lasciamo perdere, sono stanca”, “permesso” gli chiese con cattiveria.

G: “prego”..... “ma Strawberry non uscire la notte per favore non vorrei ti capitasse qualche cosa”.

S: “d'accordo”..

Strawberry chiuse la porta.

S. “uhhh l'ho scampata bella!”...

La ragazza si coricò senza pensare alle parole di ghish. Non vorrei ti capitasse qualche cosa; ma in cuor suo Strawberry sapeva di aver sbagliato a comportarsi cosi. Si addormento con la scusa di scusarsi l'indomani.



Spazio dell'autrice:

eccomi con il quarto capitolo....vi confesso che ero già in crisi...non sapevo come scriverlo per mandare avanti la storia...non sono sicura di recensire presto perché ho ancora tutti i compiti da fare e lunedi inizia la scuolaa...aiutoo!!! Recensite in tanti...kiss kiss

la_bella_

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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


S: “hey chi è là? Chi siete?...ma aspetta... Ghish! Ghish!” disse avvicinandosi a lui “Ghish dove siamo? Il ragazzo era girato.

S: “Ohhh mi senti?! Dove siamo!? Cominciò a scrollarlo. Il giovane si girò a testa bassa con i capelli davanti alla testa. Da essi scendevano delle gocce di sangue.

S: “o mio dio Ghish sei ferito?” disse portandosi al di sotto del suo sguardo. In un attimo il ragazzo le prese il mento alzando la testa. La ragazza restò scioccata da ciò che vide: due canini lunghi e appuntiti sporchi di sangue sporgevano dalla bocca del giovane il quale continuava a fissare, con i suoi splendidi occhi color oro, la sua preda. Strawberry cominciò a tremare.

S: “Ghish lasciami mi fai male!”. Il ragazzo cominciò ad accarezzargli il collo spostando il colletto della maglia.

G: “tranquilla non farà male, è questione di un secondo” disse cominciando ad avvicinare i suoi canini al collo di lei.

S: “ma cosa fai!!! fermo!!!”.

G: “mi dispiace ma ho fame!” e così dicendo gli penetrò la sua succulenta carotide.



S: “aaaaaaaa!!!!” disse sedendosi di scatto sul letto; il cuore le batteva all'impazzata: aveva il fiatone.

S: “calmati Straw è solo un incubo”. Detto questo cercò di calmarsi e di rimettersi a dormire ma non ce la fece: ancora una volta si sentiva spiata. Infatti era così: Ghish non l'aveva persa di vista un secondo dalla sera prima, da quando uscirono di casa a quando lei rientrò. Se ne stava li nella stanza adiacente a quella della ragazza osservandola da due buchi nel muro che visti da davanti erano gli occhi di una ragazzina dipinta su un quadro. Non poteva rivelargli il suo segreto e non poteva permettere che lei lo scoprisse.

G: “buonanotte mia cara Strawberry”. Così dicendo abbandonò la sua postazione ritornando nella sua camera.



Il mattino seguente Strawberry si ricordò tutto di quel sogno, ma sapeva anche di averne fatto un altro di cui non ricordava gran che; di una cosa però era sicura non: era stato un altro incubo.



spazio dell'autrice:

ce l'ho fatta ad aggiornare...lo so questo capitolo è un po' corto però credo che chiarisca un po' le idee visto le perplessità sulla vera identità di Ghish........alla prossima kiss kiss ps: nn so se mandare avanti la storia viste le poche recensioni..

la_bella_

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Capitolo 6
*** piccolo avviso ***


Mi dispiace informarvi che per ora la storia è interrotta....

purtroppo le poche recensioni e alcune questioni personali importanti mi costringono a interromperla....

però tranquille appena queste pressioni finiranno ricomincerò a scrivere..... spero a presto....

la_bella_

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Capitolo 7
*** la storia continua ***


S: Buongiorno Lory disse la ragazza dai codini rossi.

L: Giorno.

Cominciando a fare colazione…

S: Sai questa notte ho fatto un sogno veramente strano.

L: Ah si racconta!!

S: Non è niente di che è solo che mi ha fatto pensare..

L: Dai su racconta , non farmi stare sulle spine!

S: D’accordo…e gli raccontò tutto ciò che sognò la sera prima…

L: Ahhh…e perché dici che ti fa “pensare”..

S: Perché è strano cioè….proprio ieri ho visto…si penti di ciò che ebbe appena detto..

L: Cosa??? Tu ieri cosa???

S: Io…ieri…niente….non poteva dirgli che era entrata nella stanza di Ghish e che ora aveva delle perplessità sulla vera natura del ragazzo.

L: Vaaa bene lasciamo stare…

-

-

?: Ha dei dubbi, ho paura che ben presto capirà tutto

P: Non essere stupida non sa nemmeno cosa sono i vampiri….( avete capito bene mie care lettrici sono vampiri cosi si svelano tutti i segreti)

?: Mah non ne sono cosi sicura..comunque starò attenta…

?: Ah prima che me ne scordi di a tua fratello di stare attento e di mettere in un posto più sicuro i suoi preziosi ricordi..

Il ragazzo resto immobile..solo con un piccolo sorrisetto accattivante sul viso…quella ragazza lo stupiva sempre: a volte timida, a volte impulsiva, paurosa ma anche incredibilmente sexy…

Si esatto Lory era tutto questo…non appena Strawberry gli aveva raccontato delle sue “perplessità” era subito corsa a riferirlo a Pai…esattamente a Pai il fratello maggiore di Ghish, quel ragazzo cosi freddo e distaccato con gli altri ma quando si trattava di lei il suo muro di ghiaccio si scioglieva e si trasformava nella persona maliziosa che era ( tutto suo fratello minore :P). gli era sempre piaciuto fin da quando l’aveva trasformata, il giorno in cui aveva raggiunto il culmine della malattia, la lebbra. Gli aveva chiesto il perché l’avesse trasformata; lui disse di averlo fatto perché non sopportava vedere il suo corpo sgretolarsi pezzo per pezzo…”Lui mi ha trasformata per un attrazione fisica e non sentimentale”..Quante volte aveva pensato a quella risposta, eppure una vocina in lei la smentiva sempre. Infatti anche dopo 200 anni lei era ancora li vicino a lui ad assicurarsi che stesse bene. Ma ogni giorno che passava un pezzo del suo cuore, ormai freddo, si sgretolava perché l’indifferenza del ragazzo nei suoi confronti cresceva. Ormai si era rassegnata; aveva chiuso per sempre quel emozione in un cassetto che non avrebbe più aperto.

 

Avevano gia cenato da un po’ …Lory era andata subito in camera sua dicendo di voler stare da sola.

Strawberry ora era nella sua stanza…stesa sul letto, cercava di prendere sonno..

….uno scricchiolio…

i suoi occhi si sbarrarono..la curiosità l’assali.

Scese velocemente dal letto apprestandosi ad aprire la porta.

Entrò in corridoio…dalle finestre la luce della luna illuminava il corridoio di una luce violacea…lo ispezionò da cima a fondo.

Non c’era niente di anomalo fino a che in un angolo oscuro non vide qualcosa muoversi..

Si avvicinò piano piano …una figura era appoggiata al muro con le mani sul viso..era leggermente piegata..si avvicino ancora un pò finche non lo riconobbe “Ghish” lo chiamò …a pensarci bene era da ieri sera che non si faceva vivo.. Gli mise una mano sulla spalla ma quando vide che il ragazzo non reagiva gli scosto le mani dalla faccia e gli prese il viso tra le mani..

S: Ghish stai bene???

Il ragazzo non disse niente....L’abbracciò cosi di scatto..Sentiva il suo fiato incredibilmente vicino al suo collo..troppo vicino..

Comincio a baciargli il collo facendo percorrere le mani sulla schiena della ragazza… ad un certo punto lui stesso si butto contro il muro.

G: Devo fermarmi!! Devo trattenermi!!! Disse per poi correre via e chiudere la porta di camera sua dietro di sé.

Aveva raggiunto il culmine.

Da tempo aveva saputo controllare la sete, fino all’ultima notte quando aveva addentato il collo di quella donna per distrarre Strawberry…pero il sangue ebbe un effetto devastante sul suo sistema nervoso…Gli effetti si notarono subito il giorno dopo al suo risveglio…voleva il sangue, quello umano, non quello di un semplice animale..Infatti fu costretto a lasciare la villa per l’intera giornata…Era tornato tardi apposta per non svegliare gli altri ma quella maledettissima asse scricchiolò proprio mentre si stava avviando verso camera sua…

Poi senti il fantastico odore del sangue di Strawberry allora rimase immobile ad aspettare la sua preda in silenzio…quando la ragazza si avvicino abbastanza la fece aderire al suo corpo cominciando a baciarle in collo..riusciva a sentire il sangue pulsare dentro la carotide…l’annusò un paio di volte ..il suo odore era inebriante…poi qualcosa dentro di lui scattò..il suo autocontrollo lo fece tornare in se e altro non poteva fare che allontanarsi da lei..

Ed ora era li a contemplare le sue azioni…

G: Oddio cosa ho fatto!! Di un cosa era sicuro..Strawberry era in pericolo con lui..se non avesse avuto un pò di autocontrollo l’avrebbe uccisa….

Spazzietto:

eccomi ho ripreso la mia storiaa!!!!…Allora mie care lettrici adesso avete capito il segreto??? (mi sembra ovvio l’ho anche scritto…stupidina!!)…chissà se avrete ancora voglia di leggere la mia storia che, ormai davo per archiviata….fatemi sapere il vostro parere, positivo o negativo che sia J…..spero a presto ma non ne sono scurissima….

Kiss kiss..

La_bella_

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Capitolo 8
*** Decisioni ***


Strawberry era lì, ancora immobile nel buio ed oscuro corridoio…

E pensare che si era fidata di quel ragazzo cosi misterioso ma sexy (G. “lo puoi ben dire!”) (tacii!!)..si esatto FIDATA. Era successo pressappoco così:

….

Strawberry era gia pronta e vestita per uscire con Lory, infatti stava per aprire la porta per raggiungere la carrozza dove l’aspettava l’amica. Ma una mano posatasi sulla sua spalla la fermò ancora prima che potesse toccare la maniglia .

G: “oggi non esci con lory…..anzi le ho gia detto di partire mezz’ora fa!”

S: “…… perché??……”

G: “perché oggi farai un giro con me”

S: “o..o..ok”

La mano del ragazzo dalla spalla scese sul braccio fino a stringerle la mano. Una carrozza li accompagnò per le vie del paese.

S: “dove andiamo?”

G: “in una fabbrica abbandonata piena di topi morti!”

S: “c..c…cosa?!?!”

G: “scherzo…quando ci arriveremo vedrai”

S: “uffa… antipatico!”

Continuando a guardare fuori dal vetro della carrozza Strawberry si rese conto che quelle strade le erano famigliari, o meglio le conosceva.

Si fermarono.

Scesero e cominciarono a camminare in una direzione che Strawberry aveva percorso molte volte, da bambina, per tornare a casa. Infatti è proprio davanti ad essa che si fermarono.

S: “cosa ci facciamo qui?”

Ghish non rispose ma si limitò ad aprire la porta. Gli occhi della rossa si illuminarono quando videro la loro casa completamente ritinteggiata e arredata di rosso e rosa. A dirsi potrebbe sembrare pacchiano invece no! Ogni singolo mobile era sulle tonalità del rosa; le poltrone che erano di fronte al camino erano di un rosso intenso e sopra vi erano stesi come dei piccoli centrini bianchi. Salì al piano di sopra. Voleva assolutamente vedere la camera da letto. La sua curiosità venne appagata perché nella stanza era stato riposto un enorme letto a baldacchino( i colori li sapete già)..Strawberry si girò rivolgendosi a Ghish, che nel frattempo era salito.

S: “p..perché tutto questo?”

G: “beh..pensavo ti avesse fatto piacere e che…” non finì la frase che due braccia gli circondarono la vita.

S: “GRAZIE!”.

Lui l’abbracciò a sua volta. Ad un certo punto la sollevò da terra e si diresse verso il letto.

S. “che..che fai?”. Il ragazzo era ormai d’avanti al letto.

G: “senti come è morbido”. Il giovane l’aveva buttata come una sposa sulle coperte. In effetti il materasso era cosi soffice che sprofondò in esso.

S: “questa me la paghi!….prendi questo” disse prendendo un cuscino e buttandoglielo in faccia..

G: “ah si?!?” disse facendo la stessa azione della ragazza.

Volarono cuscini e coperte. Poi la rossa per prendere un cuscino scese dal letto ma inciampò su una coperta che gli si era attorcigliata nei piedi. Atterrò sul morbido per fortuna. Ma che morbido?? Era caduta su Ghish. A tutti e due scappò una risata; in un attimo i loro sguardi si erano incrociati…i loro visi si stavano avvicinando piano piano…i loro nasi ormai erano così vicini da potersi toccate….ma all’ultimo momento Ghish si tirò indietro.

G: “scusami….oh che macello abbiamo combinato..su mettiamo a posto”.

Strawberry che era ancora interdetta sul gesto del ragazzo rimase li seduta.

G: “dai sfaticata!!!”

S: “si scusa”.

….

Quel giorno aveva detto a se stessa che i suoi sospetti sulla vera identità del ragazzo erano infondati e stupidi…ora invece si ricredeva…si ed era anche arrabbiata, ma non con lui, con lei stessa o meglio con il suo cuore: infatti quel giorno, mentre giocavano, il suo cuore aveva battuto fortissimo..lei aveva capito cosa significasse ma non voleva ammetterlo….Ghish la attraeva; gli piaceva tutto di lui: il suo corpo, il suo carattere, le sue labbra..ma ciò che adorava di più di lui era il suo sguardo. Infatti, soprattutto quel giorno, lei aveva visto in esso mistero, malizia e desiderio.

Ma ora come poteva credere in lui?? La stava per uccidere, la stava per “mangiare”!!….come avrebbe fatto d’ora in poi a guardarlo negl’occhi?? Non avrebbe potuto perché si sarebbe sentita come una pecorella guardata dal lupo famelico… avrebbe avuto paura della sua figura imponente e mascolina….BASTA non ce la faceva più con tutti quei dubbi….prese una decisione che lei per prima non avrebbe mai pensato di scegliere…

Dopo mezz’ora il cancello si aprì cigolando..

S: “addio casa Ikisatashi”……… “addio ghish” disse l’ultima frase con le lacrime agli occhi mentre la sua figura spariva nella notte.   

!”

S: Eccomiiiiiii…..questo capitolo ce l’avevo in mete da un bel pezzo ma non sapevo proprio come scriverlo. Per fortuna che mi è venuta l’ispirazione….bè comunque che ne pensate???? Dove sarà andata Strawberry???…..mah il segreto continua….ringrazio tutte le fan che hanno recensito il capitolo precendente e anche quelle che leggono ma sono silenziose…un bacionee

La_bella_

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Capitolo 9
*** stani avvenimenti ***


HO deciso che lo spazietto lo farò all’inizio e magri qualche volta dirò qualcosa alla fine sulla storia.

 Comunque sono sempre io, in ritardo come sempre e so che magi non vi andrà di leggere più la storia ma i contrattempi non sono mancati, tra gite, colloqui, verifiche e impegni vari non sono riuscita nemmeno a pensare alla storia…. Mi scuso anche con le ragazze che hanno commentato lo scorso capitolo a cui non ho risposto; scusate scusate scusate!!!! Ok adesso vi lascio alla storia a dopo J


Dov’eramo rimasti? Ah si….


Strawberry camminava per la strada ancora sconvolta per i fatti successi poco prima.

Aveva preso la decisione di andarsene, dimenticando tutto e ricominciando una nuova vita da sola.

S: “dimenticare….”. Era più facile a dirsi che a farsi. Non voleva, non poteva dimenticare ma doveva, perché così gli era stato imposto….

Pochi minuti prima

P: “Vattene! Vattene e dimentica tutto!!”

S: “Ma…”

P: “Strawberry sei venuta a sapere di un mondo che per te non dovrebbe esistere; per questo devi andartene da questa casa e dimenticare i fatti!

Era arrivata a casa. La sua vera casa. Aprì la porta facendola sbattere contro la parete. Posò le valige per terra e si chiuse la porta alle spalle. Accese tre candele che distribuì per il soggiorno. Era stanca e decise di salire le scale per andarsi a riposare; arrivata in cima e aperto l’uscio si accascio per terra piangente e con le mani sul cuore. Gli faceva male, tanto male. I ricordi passati con Lui in quella stanza erano ancora troppo vividi nella sua mente.

Arrancando arrivò al letto e vi si lasciò andare sopra aspettando che la disperazione la lasciasse dormire una volta per tutte.

A casa

G: “Strawberry???”… “Strawberry dove sei??!!” continuò a ripetere Ghish entrando nella sua stanza.

G: “Strawberry mi dispiace, non so cosa mi sia preso; dimentichiamoci tutto ok??”…. “Dai Strawberry vieni fuori, stai tranquilla”…continuò a ripetere pensando che la ragazza si trovasse ancora lì.

P: “Non la troverai qui”

G: “cosa?..cos’hai detto??!!”

P: “non la troverai qui Ghish!”

G: “cosa le hai fatto???” urlo mettendo contro il muro il fratello e prendendolo per il colletto della maglia….“dimmelo, avanti!!….cosa gli hai fatto!!!”

P: “io non gli ho fatto proprio niente, lei se né andata di sua spontanea volontà; pensaci Ghish l’avrai messa sotto shock. E’ meglio così credimi…. Dimenticala fratello dimenticala!!” disse mentre abbracciava il fratello. “Dimenticala”.

Pai accompagnò Ghish in camera sua cercando sempre di tenerlo calmo. Uscì dalla stanza lasciandosi dietro una scia di menzonie.

Camminava per il corridoio quando..

L: “perché Pai, perché??”

P: “Lo sapevo che saresti venuta a farmi la predica”.

L: “Perché dici questo, lo sapevi anche tu che l’amava. Lo fai soffrire per niente Pai lo capisci questo!” disse l’ultima frase urlando.

P: “era la cosa migliore da fare, non posso permettere che mio fratello stia con la figlia dell’uomo che uccise mia madre! Non posso permetterlo!”.

L: “Pai quella cosa è passata, e poi Strawberry non è come il padre!”

P: “allora tu proprio non capisci! Sei solo una stupida, sarai anche bella ma mi pento di averti trasformata in vampiro!!!”

*trakkkk *

Il cuore già spezzato si disintegrò completamente.

Corse via. Non sopportava neanche più di guardarlo in faccia. Ora come ora gli faceva schifo quell’essere.

“Strawberry, Strawberry dove sei????”

“Ah eccoti dov’eri finita??”

“mah che hai il tuo braccio sanguina, fammi vedere, girati”

“ma cosa??!!”

“No dimmi che non è vero!!”

“Strawberry hai ucciso….. hai ucciso…mia…mia madre!”

“Cosa hai fatto….cosa hai fatto!!!!”…..

“mah cosa….lasciami!! lasciami!!!!…chi sei????”

?: “hahahahhahaahha!!!”

“Jack??!! Ma è impossibile, io……io ti ho ucciso”

J: “tutto torna caro Ghish, tutto torna”.

G: “no, Strawberry aiutami, ti prego liberami!!


Ok, lo so che adesso vorrete linciarmi per aver interrotto la storia proprio in questo momento mahhhh la mia è una ff di mistero quindiiii non avete scuse…muhahahhhha!!!! (ho rubato la risata satanica a Lady S)…..allora a presto e se vi và recensite spero di non aggiornare più con questo ritardo, bacioniii.......ragazze ho provato e riprovato ma non riesco a togliere quelle scritte perchè se le tolgo non mi fa gli spazi...mi dispiace ma cercate di ignorarle

la_bella_

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Capitolo 10
*** due persone un solo corpo ***


Ghish si svegliò di soprassalto.

G: “sogni sogni e solo sogni!!!!!!”. Già quante l’aveva sognata, quante volte l’aveva pensata, desiderata; troppe troppe volte! E adesso lei era scappata da lui, senza che se ne accorgesse le era scivolata di mano.

Si alzo. Era ancora in pigiama mentre camminava per la casa e in qualsiasi angolo guardasse vedeva lei.

G: “Strawberry…”

 

In una parte della residenza

 

?: “hahhhahhahhahaha….il piano procede alla grande. Confesso di aver avuto un ottima idea ad impossessarmi di questo corpo, ma la più bella è stata intrufolarmi nei sogni di Ghi__”

G: “Pai… ah sei qui, io esco vieni con me?”

P: “ emh si, ti raggiungo fra un attimo. Tu intanto avviati”.

P: “scommetto che esce per distrarsi dai pensieri della ragazza. Sì la mia amata Strawberry…. Tranquilla piccola mia tolta di mezzo la famiglia Ikisatashi potremo stare ancora insieme!!!”

 

 

Lory era in camera sua, giaceva sul letto come morta. I suoi occhi erano spenti, senza un briciolo di luce o di vita.

L: “perché, perché?!??!…la mia vita non ha più senso senza di LUI…. Mi sento tanto VUOTA!!!”

 

I ricordi riaffioravano nella sua mente… torniamo indietro di qualche decennio, nel periodo dove scoppio la peste. Niente cure, più di mille vittime. Ma soffermiamoci su una casa in particolare, un palazzo per l’esattezza, così maestoso e ben curato dove viveva la nobile famiglia Midorikawa. Dalla finestra della sala da pranzo si intravede una giovane ragazza dai capelli verdi che litiga col padre; c’è anche la madre, ma se ne stà in disparte seduta sulla sua sedia.

 

“hai 16 anni ormai, è tempo che ti trovi un marito!” disse il padre con tono arrabbiato.

“non voglio sposarmi sono ancora troppo giovane!

“che sciocchezza guarda le tue amiche sono già tutte ingravidate e con un buon partito che le accompagna!!”

“si certo un buon partito. Guarda Emily che deve fare tutto ciò che gli chiede suo marito, e se non lo fa viene frustata. Ah e c’è di più….io stessa ho visto il marito di Cecilia entrare in un bordello, chissà forse voleva solo dire a quella ragazza con abiti succinti di non venire più a casa sua!!!

SCIAK!!!! Gli arrivò uno schiaffo in pieno viso, così forte che anche la madre che fino ad adesso aveva tenuto la testa bassa si alzò in piedi.

“non ti permetto di essere così insolente”. La ragazza ormai non diceva più niente..

“domani verrà a farci visita il duca di Londra e gli proporrò la tua mano!!!”.

La ragazza corse via con le mani sul viso. Uscì dal portone il più in fretta possibile, non voleva stare in quella casa un minuto di più!!.

Correva, correva senza una meta; le lacrime gli impedivano di vedere….quando sbattè contro a qualcosa, o per meglio dire a qualcuno.

?: “hey!!!..”

Lory non ci fece caso continuò a correre, ma non si accorse che la strada veniva interrotta dal corso di un fiume.

L: “aaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!”. Venne afferrata per una manica ma sfortunatamente il terreno era scivoloso e quindi…

SPLASH!!!!…….

I due riemersero poco dopo e il ragazzo riuscì al aggrapparsi a una sporgenza di un ponte. Aiutò Lory ad arrampicarsi e si sedettero entrambi e si lasciarono scappare un “ahhhhhh” di stanchezza…

Ci fù un attimo di silenzio, poi…

?: “ma che ti è saltato in mente, tra un po’ ci rimettevi la pelle, ma non guardi dove vai quando cammini?!?!!”.

Lory non sapeva cosa rispondere; stava lì a faccia bassa mentre alcune lacrime uscivano ancora dai suoi occhi.

?: “l’importante è che sei salva…comunque io mi chiamo Pai Ikisatashi e tu?” disse capendo di essere stato un po’ troppo duro.

L: “Lory… Lory Midorikawa”.

Pai allungò la mano per aiutarla ad alzarsi.

P: “bene Lory mi dici perché correvi?”.

L: “……..”

P: “no è…..”. il ragazzo notò che Lory tremava dal freddo.

P: “prima che tu ti congela mi dici dove abiti che ti riaccompagno?”.

L: “io…io a casa non ci torno!”.

Pai sospirò e accompagnò la ragazza alla locanda dove aveva prenotato una stanza per la permanenza in quel paese dove doveva concludere un contratto.

Lory, al quanto imbarazzata si sedette sul divano.

P: “allora tu…” non riuscì a finire la frase perché vide che la ragazza si era addormentata.

Sorrise. Si sedette accanto a lei e cominciò ad osservarla: era proprio bella, il suo corpo, i lineamenti del viso erano perfetti e la sua pelle era così candida e bianca.

 

L’idomani Lory si svegliò ma era nella sua stanza e non più in quella locanda con quel ragazzo che l’aveva affascinata dal primo sguardo.

Corse subito fuori dalla camera, entro nella sala da pranzo dove vi erano anche i suoi genitori.

L: “io io….”

“Lory!!!!!!”. La ragazza era svenuta e da quel giorno nella sua camera continuavano ad entrare i dottori più qualificati.

“è tardi oramai” dicevano. “non si può fare più niente”, “è peste, gli manca poco da vivere”.

Sua madre non aveva neanche il coraggio di guardarla, continuava a piangere.

 

Intanto la notizia si era sparsa nel paese, e giunse anche alle orecchie di un ragazzo alto e dai capelli violacei.

Era l’ultima notte che gli restava da vivere e i pensieri di Lory erano rivolti a LUI. Ad un certo punto vide qualcuno davanti al suo letto. Dalla finestra aperta arrivò un soffio di vento che spostò le tende, e così la luce della luna riuscì per un attimo ad illuminare il viso del ragazzo. A Lory venne un sussulto. Il ragazzo cominciò ad avvicinarsi e si chinò sul viso della ragazza.

L: “P..Pai”. Il ragazzo fece un ghigno e con una velocità estrema si fiondò sul collo della giovane.

 

Quando si svegliò Lory era guarita, stava bene ma aveva un sete assurda. Gli venne buttata una sacca di sangue (sapete no come quelle della banca del sangue) e vi ci si butto sopra. Finito di bere si guardo le mani e ne rimase scioccata.

L: “ma cosa sto…”

P: “vedo che hai fame!”

L: “Pai??? Ma cosa è successo?”

P: “più che altro di cosa è successo è cosa ti ho fatto?!?!!. Ti ho trasformata, ora sei un vampiro proprio come me. Ce ne andremo da questo paese e verrai a vivere con me e con i miei fratelli. Adesso vieni” disse allargando un braccio.

La ragazza, ancora al quanto scossa lo assecondò senza dire bau. La avvolse nel suo mantello e se ne andarono nella notte.

 

 

Quello era il momento più bello che aveva passato con Pai, che ora era destinato ad essere un ricordo che svaniva col tempo.

Era ancora sul letto quando dal corridoio arrivo un tonfo di un vaso che si rompeva. Lory corse a vedere cosa era successo ma appena aprì la porta i suoi occhi si sgranarono.

Pai era lì e sembrava che litigasse con…con sé stesso.

“Basta vattene da me”

“no tu mi servi per fraggiungere il mio scopo”

“non ti permetterò di uccidere nessuno Jack!!”

“io non ci scommetterei tanto!” e così dicendo si diede un pugno in faccia.

P: “ah devo sbrigarmi se no perderò il controllo di questo corpo!!”

Lory richiuse la porta senza farsi sentire.

L: “ma cosa?!?!?!!”

 

 

 

Ho finito non ci posso credere!!!! Non riuscivo a finire sto benedetto capitolo, però credo che mi sia venuto molto bene e penso sia anche uno dei più lunghi. Bè cosa dire spero che abbiate capito il nuovo colpo di scena che è successo. Questo capitolo lo volevo dedicare a Lory perché l’ho sempre lasciata in disparte come personaggio secondario. Un grazie di cuore a tutte le fan che mi hanno spronata a scrivere GRAZIEEEE!!!!!

Allora a presto un bacione a tutte!!!!

 

 

 

 

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Capitolo 11
*** rivelazioni, ma anche un duro colpo ***


S: “no ti prego fermati”. Gli arrivò uno schiaffo.

CRASH!!!! Qualcosa si strappò: era il suo reggiseno..

 

 

 

Strawberry si decise ad uscire dopo giorni di reclusione in casa. Fece la solita strada per recarsi in centro dove, come ogni venerdì, si svolgeva il mercato; passò di fronte ad una locanda, non che si fosse vestita in modo particolarmente appariscente ma venne notata da due ragazzi dalle idee non molto nobili, che cominciarono a seguirla. All’inizio non ci diede molto peso ma girata la sesta curva cominciò a preoccuparsi, visto anche che i due si erano piuttosto avvicinati.

Svoltato l’angolo affrettò il passo. Si girò e vide che i ragazzi fecero lo stesso; allora cominciò a correre per quanto il vestito glielo permettesse. Rovesciò persino dei bidoni dell’immondizia per cercare di rallentare la corsa dei due maniaci.

Arrivò in centro dove spintonò un po’ di gente per poter passare e si diresse per una via laterale che sapeva l’avrebbe portata dritta a casa. Si girò per un ultima volta e vide che i ragazzi erano spariti ma per sua sfortuna appena s’incamminò i  giovani le furono davanti.

“ma guarda guarda eh… sei troppo giovane per andare in giro da sola, che ne dici Smit l’accompagniamo a casa?”

“come potrei dire di no a una così bella ragazza?!?!!”.

Che stupida che era stata: la strada che avrebbe dovuto riaccompagnarla a casa era anche la più isolata (voi direte “ma che coincidenza eh”).

Il primo gli andò dietro e le prese le braccia, il secondo mise le mani sul viso di Strawberry e catturò le sue labbra con un bacio prepotente, ma la ragazza gli morse il labbro.

“AHHH!!!! A quanto vedo sei combattiva è bambolina!”

A quel nomignolo la pelle di Strawberry ebbe un brivido. Gli tirarono via il corpetto.

S: “no ti prego fermati!!”. Gli arrivò uno schiaffo.

“Taci!!!!!!”

CRASH!!!! Il suo reggiseno le venne strappato via e le guance della ragazza si rigarono di lacrime.  Non voleva mollare, non doveva mollare ma come poteva reagire non aveva niente da perdere ormai. Quindi stette zitta come morta ad aspettare che quei due finissero ciò per cui l’avevano seguita. La lasciarono lì mezza nuda come fosse stata spazzatura. Si rialzò e prese la strada di casa. Aveva i vestiti lacerati come ora lo era il suo cuore, la sua stima , il suo onore. Arrivo in camera sua e si lasciò cadere per terra in lacrime e stette li non so per quanto: minuti, ore, giorni.

 

 

 

Lory non ce la faceva a sopportare che l’amica se ne fosse andata senza neanche una spiegazione e così l’andò a trovare.

TOC TOC!!!! Lory bussò alla porta ma non ebbe risposta.. Provò a ribussare ma la cosa si ripeté e allora abbassò la maniglia e la porta, che non era chiusa a chiave, si aprì con un lieve cigolio; entrò guardandosi attorno e soprattutto per cercare qualche segno di vita. Non sapeva se Strawberry si trovasse ancora lì e se così non fosse stato almeno avrebbe trovato qualche indizio sul dove si fosse diretta. Provò a cercare in cucina ma della rossa nessuna traccia. Allora prese le scale per salire al piano superiore. La scena che gli si presentò davanti la fece spaventare: Strawberry era rivolta a terra con i vestiti strappati e vari segni di violenza qua e là, ma la cosa spaventosa è che aveva gli occhi aperti e lo sguardo perso. Preoccupata come non mai gli si accovacciò accanto per sentirgli il polso; il battito si sentiva a malapena. Allora se la prese in spalla e la coricò sul letto: la spogliò e gli curò le ferite, poi prese un panno caldo e glielo adagiò sulla fronte. Scese e cominciò a preparare un infuso. Prima di versare il liquido nella bocca di Strawberry si morsicò un dito da cui fece cadere due gocce di sangue le quali si andarono a mescolare con l’infuso.

Per tutto il pomeriggio Strawberry non diede segno di miglioramento. Erano ormai le dodici di sera e Lory non se la sentì di lasciare la ragazza sola quindi rimase a vegliarla.

La rossa finalmente aprì gli occhi ma essendo notte la stanza era immersa nel buio, solo dalla finestra entrava un filo di luce della luna. Ispezionò tutta la stanza facendo attenzione ad ogni minimo particolare. Ad un certo punto in un angolo della camera apparvero due occhi rosso fuoco.

Strawberry si pietrificò fino a quando Lory non accese la candela che aveva di fianco alla poltrona sulla quale si era assopita.

S. “Lory?!?!!”

L: “Strawberry!!! Come ti senti?”

S: “un po’ intontita ma..ma tu che ci fai qui??”

L: “oh ero venuta per sapere il motivo per cui sei scappata ma poi sono salita e ti ho trovato a terra priva di conoscenza e avevi anche delle ferite.”

Alla parole ferite Strawberry si ricordò ogni singola sensazione, ogni singolo rumore provata in quei momenti orribili e cominciò a piangere.

L: “hey Straw che ti succede??”.

S: “cosa mi succede?? Succede che due giorni fa Ghish mi stava quasi per uccidere, e per uccidere intendo morsicare, ma io l’avrei perdonato lo stesso ma nooo, Pai mi ordina di andare via di casa perché dice che quello dei vampiri è un mondo pericoloso e ha anche aggiunto che per Ghish sono un male e poi….

L: “hahahhahahahahaha!!!!” Lory se la rideva come non mai; aveva capito che l’amica aveva bisogno di sfogarsi, ma non aveva resistito quando vide tutte quelle facce buffe che assunse Strawberry… poi però ritorno seria

L: “scusami sono stata indelicata… quindi ora tu sai l’origine della nostra natura??”

S: “della vostra natura?? Quindi mi vuoi dire che anche tu sei..”

Lory invece di rispondere gli mostro i lunghi canini.

S: “O.O”

L: “tranquilla io non mordo, cioè non gli umani”.

S: “ahhh…”

L: “ma dimmi come ti sei fatta a ferire?”

S: “…bè ecco ieri mattina…quei ragazzi…poi nel vicolo…io ho urlato…uno schiaffo e poi…poi…”.

L: “basta non raccontare altro; ho capito” e così dicendo l’abbracciò e Strawberry ricominciò a piangere. Si staccarono

L: “ti senti meglio ora?”.

S: “stranamente si” poi si controllò le gambe e dei graffi nessuna traccia.

S: “ma..io avevo dei graffi sulle gambe”

L: “Bè ecco… eri mal concia e allora ti ho fatto bere una tisana dove però dentro ho versato due gocce del mio sangue” disse mortificandosi.

Strawberry ancora una volta era così O.O….

L: “ma hai visto sei guarita, non è successo niente di grave!”

S: “ok… ok non ci sono effetti collaterali??

L: “ma noooo!”

……

L: “quindi a quanto ho capito è stato Pai a cacciarti??”

S: “si esatto e io non ho potuto contraddirlo perché in fondo è casa sua”

L: “sai ho assistito ad una scena alquanto raccapricciante due sere fa: ero in camera mia quando ho sentito qualcosa rompersi e allora ho aperto un po’ la porta e ho visto Pai che “litigava” con sé stesso.

S: “in che senso litigava?”

L: “sembrava avesse due personalità continuava a dire: tu mi servi o meglio il tuo corpo mi serve per raggiungere il mio scopo! E: no non ti lascerò uccidere nessuno Jack! Ed ha finito con :devo sbrigarmi o perderò il controllo di questo corpo”

S: “ha detto Jack??”

L: “si”

S: “che strano era il nome di mio padre”.

Strawberry ebbe come un lampo e scattò in piedi.

L: “ e adesso che ti prende?!!”

S: “che fine ha fatto mio padre Lory, tu lo sai!!”

L: “ beh…..lo hanno ucciso” (attenzione non dice il nome dell’assassino!) “non avrei voluto dirtelo io”

S: “no Lory MIO PADRE E’ ANCORA VIVO!!!!!”

 

 

 

 

 

TA DAAAAANNN!!!!!! Eccomi in ritardo come sempre e vi anticipo che se leggendo questo capitolo non capirete alcune cose io sono qua per spiegarvele…..

 

Povera Strawberry quanti scossoni in una sola giornata…

Bè fatemi sapere che ne pensate perché ne sarei molto felice

UN GROSSO BACIONE A TUTTE

la_bella_

 

 

 

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Capitolo 12
*** è giunto il momento ***


L: “come è ancora vivo?!”

S: “è ancora vivo ma non ha un corpo suo è come se fosse solo uno spirito”

L: “vuoi dire un fantasma!?”

S: “..”

L: “ma non capisco cosa centri?”

S: “quando ero piccola mio padre non mi faceva andare a scuola e quindi io studiavo in casa con lui. Un giorno lasciò sulla tavola un suo quaderno di appunti dove aveva scritto gli esperimenti che faceva.”

Lory ascoltava interessata.

S: “Lessi di una sorta di separazione tra anima e corpo, dove, dopo la morte, l’anima poteva restare sulla terra.”

L: “ma cosa centra questo con Pai?!”

S: “aspetta non ho finito!…. lessi in oltre che l’anima, dopo la separazione con il corpo, poteva impossessarsi di corpi altrui”

L: “quindi..tu pensi che Jack si sia impossessato del corpo di Pai!!!”

Strawberry annui e Lory assunse una espressione preoccupata.

S: “ma non è finita qui… per separare l’ospite bisogna…bisogna uccidere il corpo di cui si è impossessato, vale a dire uccidere..”

L: “uccidere Pai…”

S: “sei d’accordo??”

L: “Pai in passato mi ha salvata, è giunto il momento di ricambiare il favore”

 

 

 

Il piano di Jack era perfetto: per prima cosa doveva essere ucciso da Ghish perché solo così la sua anima avrebbe potuto staccarsi dal proprio corpo. Aveva pensato di impossessarsi dell’anima del ragazzo ma poi pensò che intrufolarsi nel corpo di Pai gli avrebbe dato una doppia vendetta.. in oltre doveva sembrare antipatico agli occhi di Strawberry perché non sospettasse niente. Ma restava un problema: come farla andare via da quella casa? La soluzione fu bella che pronta; le azioni di Ghish semplificarono tutto. Bastò urlare contro alla rossa di andarsene e il gioco era fatto.

Ora bastava che si muovesse nella giusta posizione e scacco matto avrebbe compiuto la sua vendetta e avrebbe vissuto per sempre con la sua adorata figlia (Strawberry per chi non se lo ricordasse).

 

Era tutto pronto, tutto al proprio posto.

P: “Ghish puoi venire un momento giù in cantina?”

Avrebbe agito ora o mai più..

G: “cosa c’è?”

P: “vieni a vedere cosa ho trovato..”

G: “oh immagino che cosa….”

Non finì la frase perché Pai era davanti a lui, in mezzo alla cantina con un paletto di legno in mano.

G: “Pai? Ma che stai..?”

P: “Pai Pai Pai…. Tuo fratello non è qui in questo momento, è stato soppresso da, come dire, me stesso..

G: “???”

P: “suvvia non mi hai ancora riconosciuto.. eppure dovresti sapere chi sono perché sei stato tu a uccidermi.

G: “jack?!!!”

J: “hai visto, non era poi così difficile”

G: “cosa hai fatto a mio fratello?”

J: “ohh sta tranquillo è ancora qui, non vedi? Guarda come sono bello” disse indicando se stesso

G: “ma brutto..”

J: “a io non lo farei se fossi in te: sai se uccidi me uccidi lui”

G: “cosa?”

J: “è lo so, tragico come finale ma purtroppo la tua storia non ha un lieto fine!… tranquillo prometto che ti ucciderò così lentamente che vorrai supplicarmi di toglierti la vita. E così finalmente Strawberry riuscirà a dimenticarti per sempre Hahahahahaha!”

G: “mi dispiace Pai ma è l’unico modo per salvarti fratello”..

J: “che?”

G: “ahhhhhh Strawberry non si dimenticherà di me!!!!” urlò mentre si dirigeva con tutta la sua rabbia verso Jack.

J: “no tu non puoi!!!!”

 

G: “ma che… che cosa??” era accasciato a terra con una mano al petto insanguinata. La vista gli si offuscava e riusciva a vedere sempre meno.

G: “Strawberry ma che cosa hai fatto?!!”

S: “mi dispiace Ghish ma è pur sempre mio padre, addio per sempre!”

Il ragazzo si accasciò a terra e un lago di sangue si sparse in torno al suo corpo

J: “ben fatto figlia mia!”

 

 

 

 

TA DAN!!!!! Eccomi qui con questo capitolo al quanto corto, ma ho dovuto stopparlo qui perché (visto che sono un po’ perfida) volevo lasciarvi a bocca aperta, no scherzo ma mi piacerebbe sapere che cosa ne pensate e che cosa vi aspettate dal prossimo capitolo…

Lo so di essere in super mega ritardo e non chiedo neanche il vostro perdono perché quello l’ho gia perso 1 capitolo fa hahahaha :D

Ringrazio chi ha censito e chi ha letto gli scorsi capitolo

Un bacione a tutte a presto

la_bella_

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