EVERWOOD
Era ormai notte fonda
quando Dean non riuscendo s dormire si alzò, scoprendo che il fratello non era
in camera, e uscì sul corridoio scoperto che c’era fuori. Lì vide Amita.
“Anche tu non riesci a
dormire?”
La ragazza si voltò
cercando di capire chi fosse e quando vide il ragazzo gli fece un dolce
sorriso.
“Mi hai spaventata! No, non
riesco proprio a prendere sonno!”
“Non sei l’unica!”
I due rimasero per un po’
senza dire niente, l’uno accanto a l’altra a guardare il cielo quando poi Amita
fece per andarsene. Dean in un gesto spontaneo la fermò e la baciò stringendola
a sé, lei si lasciò andare e mettendogli le mani introno al collo finirono
presto nella camera di lui e sul letto di quest’ultimo. Lui la baciava
passionalmente facendo insinuare le sue mani sotto la corta vestaglia di lei,
mentre Amita togliendogli la t-shirt incominciò ad accarezzargli sensualmente
la schiena.
“Non posso!”
Disse improvvisamente lei
staccandosi e togliendosi da sotto di lui. Rimase sdraiata sul letto, mentre
lui le rimase accanto.
“Scusami! Non dovevo!”
Cercò di dire lui.
“Non è colpa tua! E’ solo
colpa mia! Io … io sono una …”
La ragazza incominciò a
piangere e il ragazzo dolcemente la strinse a sé, rimasero lì tutta notte fino
alla mattina dopo dormendo l’una nell’abbraccio dell’altro.
La mattina quando le 3
ragazze si incontrarono per dirigersi da Nina, non poterono neanche salutare i
ragazzi perché quest’ultimi se ne erano già andati.
“Che peccato, avrei voluto
salutarli!”
Disse Allison un po’ delusa
quando Abby maliziosa si voltò verso Amita.
“E tu bellissima cosa ci
dici? Stamattina presto ti ho sentito entrare in camera! Credevi che dormivo
eh?”
“Non è successo nulla se è
questo che vuoi intendere! Non potrei mai, però ho rischiato di far succedere
qualcosa …”
Le sue due amiche la
guardarono incredule.
“Non mi guardate così vi
prego! Dean è stato dolcissimo e comunque i ragazzi mi hanno detto di
salutarvi!”
Le due donne la guardarono
ancora più insistentemente.
“La volete smettere! Forse
Delinda non è l’unica ad aver smarrito se stessa!”
Disse scocciata Amita prima
di allungare il passo e lasciare le altre due attonite.
In tarda mattinata
arrivarono davanti a casa di Nina, ma rimasero stupite nel vedere che era in
vendita e così non sapendo cosa fare si diressero nella casa accanto per chiedere
informazioni. Bussarono e con loro grande sorpresa proprio Nina aprì loro la
porta e sempre con loro grande sorpresa videro che un bel pancione
l’accompagnava.
“Dimmi che non è la
gravidanza che mi fa avere le allucinazioni?”
“Non ti preoccupare niente
allucinazioni, siamo proprio noi!”
Disse allegramente Abby
prima che la donna incredula le abbracciava ed emozionata le invitava ad
entrare.
“Cosa ci fate qui? E
Delinda?”
“In realtà siamo qui
proprio per lei!”
Nina da buona padrona di
casa le fece accomodare in cucina e preparò loro un caffè.
“Non so se ti ricordi … la
promessa che ci fece fare prima che tornasse a casa e …”
Incominciò a dire Allison
prima di essere interrotta dalla donna.
“… e che voi non avete
mantenuto! Ricordo! Comunque dove alloggiate?”
“Ehm è questo il problema
ci chiedevamo se …”
“Stai scherzando Abby? Le
porte saranno sempre aperte per voi! Eprham tanto abita da solo, Sam può stare
con noi … 1 dovrà stare sul divano, 1 potrà avere la camera per sé e una dovrà
dividerla con Delia!”
“Grazie, ma non dovresti chiedere anche a tuo marito?”
“Andy? Non ci saranno
problemi, non vi preoccupate!”
Rispose la donna porgendo
il caffè alla ragazze e sedendosi di fronte ad esse.
“Il signor Brown è molto
comprensivo!”
Continuò scherzosamente quando
Allison strabuzzò gli occhi.
“Aspetta un attimo tu sei
sposata con Andy Brown? Il neurologo Andy Brown?”
“Sì, lo conosci?”
“Stai scherzando? Ho avuto
anche l’onore di effettuare un’operazione con lui a parte alla grandissima fama
che ha in ambito medico!”
Tutte la guardarono quasi
divertite dal modo orgoglioso in cui ne parlava.
“Ora è meglio che vi
sistemata tra poco la casa si ripopolerà e non avrete un minuto di pace!”
Le ragazze decisero che si
sarebbero divise in questo modo: Abby con Delia, Amita in camera da sola e
Allison sul divano. Nina era stata gentilissima come se la ricordavano e
nonostante fosse incinta le aiutò a sistemarsi e ne approfittò per farsi
raccontare meglio perché erano lì, mentre lei di rimando raccontava loro quanto
la sua vita era cambiata … ovviamente in meglio.
Le 4 donne prepararono la
cena allegramente tutte insieme così che quando l’intera famiglia Brown fu di
ritorno trovò una cena regale.
“Wow, e questo per cosa è?”
Chiese il dottor Brown
appena entrò in cucina e vide tutto quel ben di Dio sul tavolo, chiedendosi se
non era qualche ricorrenza che come al suo solito si era scordato.
Subito Andy si voltò verso
suo figlio che alzando le spalle fece capire che anche lui non sapeva di cosa
si trattasse, come anche Delia e Sam.
“Non siate tutti così
agitatevi! Sedetevi pure! Non vi siete dimenticati nulla! E’ che per qualche
giorno avremo degli ospiti!”
Tutti la guardarono senza
poter immaginare di chi si poteva trattare.
“Sono 3 mie care amiche del
passato, a dire la verità sono loro ad aver cucinato la maggior parte della
cena per riconoscenza per avere ospitate. Sono Abby, Amita ed Allison!”
Disse la donna quando le 3
donne entrarono nella sala sedendosi al tavolo con Nina.
“Ehi ma noi ci siamo già
incontrati?”
Chiese Andy osservando
Allison.
“Dottoressa Allison Cameron
immunologa del Princeton Hospital, sono nel team del Dottor House!”
“Oh sì ora ricordo! Felice
allora di averti a cena collega!”
Disse l’uomo allegramente
quando Delia divertita osservò le due donne accanto a lei.
“E’ bello aver gente per
casa e quando sono ragazze ancora meglio! Tu poi sei così strana, ma anche così
bella!”
Disse ad Abby guardandola
in contemplazione.
“Meno male che non abito
qui altrimenti Amy sarebbe gelosa, ma altrimenti per senso di accoglienza sono
disposto a tornare a casa!”
Disse divertito Eprham
guardando Amita.
La cena passò allegra e
tutti ebbero modo di conoscersi meglio e parlare un po’.
Dopo mangiato passarono del
tempo a chiacchierare e sorseggiare del caffé sulla veranda prima di pensare
che ormai era arrivata l’ora di andare a letto.
“Allora chi dorme con me?”
Chiese Delia prima di
dirigersi in camera sua.
“Io!”
Disse saltando in piedi
Abby. Delia fece un piccolo grido di gioia prima di prenderla per mano e
trascinarla in camera sua.
“Mi ritiro anch’io …”
Sussurrò leggermente Amita.
“Ehi ti hanno dato la mia
camera?”
Chiese Ephram.
“Non era quella di Sam?”
“Prima era mia! Dai ti
accompagno così ne approfitto per buttargli un occhio. Quando vengo qui ogni
tanto mi piace andare a rivederla!”
“Perfetto andiamo!
Buonanotte a tutti!”
E così anche Amita e Ephram
si allontanarono.
Le persone rimaste
rientrarono in casa. Nina prese Sam e salì in camera, mentre Andy rimase un
attimo con Allison ad aiutarla a preparasi per la notte.
“Allora perché non ti ho
conosciuta prima?”
Chiese Delia ad Abby mentre
si stavano preparando prima di andare a letto.
“Ho conosciuto tua madre
molto tempo fa, io ero una ribelle come lo sono sempre stata e non mi trovavo
bene con le mie coetanee, a parte le mie migliori amiche ovviamente, e così
avevo tutti amici più grandi in qualsiasi parte del paese e una di esse era
Nina!”
“Sai Nina non è proprio mia
madre, io e mio fratello abbiamo perso nostra madre qualche anno fa e anche se
non l’abbiamo mai dimenticata ora consideriamo veramente Nina nostra madre!
Siamo una famiglia allargata come avrai notato!”
“Non lo sapevo! Purtroppo è
da molti anni che non sentivo e non vedevo Nina, mi dispiace essermi persa così
tanto della sua vita!”
“Quanti rimarrete?”
Chiese Delia saltando sul
letto accanto ad Abby e incominciando a spazzolarle i capelli.
“Fino a quando non faremo
una cosa!”
“E io posso aiutarti?
Magari domani! La scuola è chiusa per una stupida festa!”
Chiese Delia senza stare
più nella pelle. Tutta quella storia le piaceva.
“Ok! E che ancora non so
bene dove e cosa fare!”
La bambina la guardò senza
capire.
“Abbiamo promesso a una
nostra amica che avremmo affrontato le nostra paure …”
“Qual è il problema? Tu di
cosa hai paura?”
“Probabilmente di
crescere!”
Abby si stupì con quale
naturalezza era riuscite a parlare, mentre Delia la guardava sorridente.
“Visto non era difficile!
Allora domani ci daremo da fare per affrontare questo tuo problema!”
“Come?”
Chiese Abby.
“Non avere fretta, domani
lo scoprirai!”
La bambina le schioccò un
bacio sulla guancia prima di mettersi sotto le coperte e darle la buonanotte.
Appena giunti in camera
Amita si buttò subito sul letto mettendosi le mani davanti alla faccia.
“Qualche problema?”
Chiese Ephram con
naturalezza.
“Scusa, è che è stata una
giornata strana!”
Disse lei mettendosi a
sedere e cercando di essere più calma e naturale possibile.
“Non scusarti presto
scoprirai quanto sarò lunatico io!”
Disse il ragazzo con quel
suo solito ghigno ne quale non si capisce mai se scherza o se è serio,
sedendosi accanto alla ragazza.
“Ti posso chiedere una
cosa?”
“Dimmi!”
“Qual è la prima cosa che
ti è venuta in mente quando mi hai visto?”
Chiese lei seriamente.
“Perché me lo chiedi?”
“Dimmelo per favore!”
Il ragazzo pensò pochi
istanti prima di parlare.
“Che sei molto bella e
posata. Una persona seria insomma …”
La ragazza si rimise le
mani sul viso prima di buttarsi nuovamente con la schiena sopra il letto.
“Cosa ho detto?”
Chiese il ragazzo
preoccupato di aver detto qualcosa di sbagliato.
“Vedi è questo il problema
è che tutti mi vedono così ed io … uff non ci capisco più nulla … forse è solo
paura!”
Disse Amita più a sé stessa
che ad Ephram, che comunque l’ascoltava attentamente.
“Paura di cosa?”
“Di fare chiarezza! Di
decidere cosa voglio!”
“Dovresti venire con noi!”
Esclamò poi il ragazzo con
una frase che sembrava fuori contesto.
“Domani io, la mia ragazza
e suo fratello con la sua fidanzata andiamo in un posto, ti va di venire con
noi?”
“Non vorrei essere un
ospite indesiderata e poi dove andremmo?”
”Questo non posso dirtelo! Ok allora passeremo a prenderti domani alle 7.30 mi
raccomando fatti trovare già pronta!”
E senza dare neanche il
tempo di ribattere, Ephram uscì dalla camera lasciando Amita più confusa di
prima.
Allison stava sistemando il
divano e gentilmente Andy le aveva porto dei cuscini.
“Spero che tu riesca a
dormire bene qui …”
“Figurati dormire già a
casa di uno dei più importanti neurologi del mondo è un onore!”
“Così mi imbarazzi!
Piuttosto come va a Princeton?”
“Come al solito! Ho un capo
insopportabile e dei colleghi avvoltoi!
“Quando sono venuto per
quella operazione ho subito capito che era fuori posto. Il mio team ultimamente
ha perso un bravissimo dottore, sai per problemi personali e non riesco a
trovare nessuno bravo abbastanza per sostituirlo. Mi chiedevo se volevi farci
un pensierino anche se so che on è il tuo settore …”
Ad Allison il cuore
incominciò a battere e il fiato a mancarle, fino a quando cadde seduta sul
divano, mentre Andy sedendosi a sua volta di fronte a lei non capì la sua
espressione.
“Ti senti bene?”
“Oh sì, sì è che è una
proposta improvvisa e …”
“Immaginavo non dovevo
chiedertelo!”
“Oh no! E’ che … che dovrei
pensarci!”
“Ok!”
Andy fece un piccolo
assenso con la testa.
“Allora fammi sapere poi cosa
hai deciso!”
E senza aggiungere altro
diede la sua buonanotte alla ragazza e salì le scale.
Allison rimase sul divano
interdetta. Ora sapeva qual’era la sua paura: buttarsi … avere il coraggio di
osare, quella opportunità era l’occasione giusta per tentare quindi di
superarla.
La mattina dopo di buon ora
Amita fu la prima ad alzarsi, si vestì, si preparò, fece velocemente colazione
che subito Ephram piombò nella casa ancora addormentata a rapì letteralmente la
ragazza.
“Ciao!”
Le disse allegramente una ragazza
bionda andando incontro ai due ragazzi.
“Io sono Amy la ragazza di
Ephram! E’ un piacere conoscerti! Sei una amica di Nina allora?”
“Sì da molto tempo!
Comunque grazie ragazzi per questo invito siete stati molto gentili!”
Disse mentre saliva in macchina
e salutava anche Bright e Hanna.
“Figurati è bello avere un
ospite! Oh io sono Hanna mia mamma è una grandissima amica di Nina che per me è
come una zia e lui è Bright il mio fidanzato!”
Disse la ragazza occhialuta
piena di gioia, quando subito la macchina partì.
“Dove andiamo?”
Cercò di chiedere Amita.
“Mi dispiace, chiedi quello
che vuoi ma questo no! E’ una sorpresa!”
La zittì subito il fratello
di Amy alla guida della macchina.
Un’oretta dopo quando tutti
scesero per fare colazione notarono subito che Amita mancò e tutti intuirono da
come Ephram le stava attaccato la sera prima che l’avesse portata da qualche
parte.
“Anche noi dobbiamo
uscire!”
Esordì poi Delia scendendo
dallo sgabello e facendo un segno da intesa a Sam.
“Eh sì, anche noi staremo fuori
tutto il giorno!”
“Perché?”
Chiese Andy senza capire.
“Non avreste scuola?”
“No oggi è chiusa!”
Disse Delia facendo
l’occhiolino a Nina che le diede manforte.
“E’ vero oggi è chiusa
tesoro! Allora dove andate bambini?”
“Usciamo con Abby! Oggi
faremo un gioco! Lei fa la mamma e noi i figli!”
“Cosa?”
Chiese Abby voltandosi di
scattò verso la bambina.
“Era questa la tua idea?”
“Zitta e mosca! Ormai è
deciso! Andiamo!”
Delia la prese per una mano
e Sam dall’altra prima di trascinarla fuori da casa.
Tutti guardarono la scena
divertiti, quando improvvisamente Andy ruppe il silenzio.
“Allison oggi ti andrebbe di
venire in ospedale con me? Potresti fare un giro con il mio team, così per
aiutarti a decidere …”
“Ne sarei onorata, ma Nina
mi dispiacerebbe lasciarla sola …”
“Non ti preoccupare verrò
con voi in ospedale, devo fare dei controlli!”
“Ok! Va bene allora!”
Disse piena di emozione
Allison.
Corsero in macchina per un
po’ con la musica a palla intervallata da chiacchierate interminabili. Quando
poco prima di pranzo arrivarono a una bellissima baita incastrata tra le
montagne con un lago alpino appena poco dietro casa.
“Wow! E’ questo il posto?”
Chiese Amita emozionata.
“Sì! L’abbiamo comprata noi
4 un anno fa! Quando abbiamo bisogno di staccare prendiamo e veniamo qui, dove
esistiamo solo noi e nessun altro!”
Le spiegò Amy mentre la
macchina si fermò e tutti scesero e si godettero la vista prima di incominciare
a scaricare la macchina.
Quando tutto venne
sistemato e le stanze scelte si riunirono nella spaziosa cucina a preparare
tutti insieme il pranzo.
Amita si sentì bene, non
stava facendo niente di speciale. Non stavano parlando di niente di speciale.
Ma forse era proprio quello che la faceva stare bene. Il fatto che in quel
posto sembrava il mondo non esistesse e quindi non era necessario pensare e
crogiolarsi per nulla.
“Sai è il mio primo prom e
sono veramente emozionantissima!”
Disse Delia a Abby mentre
entravano in un negozio di abiti a Denver, dove fosse sicura che nessuno li
conoscesse e così che la loro farsa potesse stare in piedi.
“Non so da dove iniziare,
le cose da comprare sono tantissime e ho bisogno del tuo aiuto mamma!”
Disse la bambina scandendo
bene l’ultima parola per far sì che tutti nel negozio lo sentirono bene. Ad
Abby venne la pelle d’oca appena la sentì, ma poi cercò di non pensarci. In
fondo era solo un gioco.
“Hai già un’idea di cosa
vorresti prendere, non so della forma o del colore?”
“Sai il tuo look mi piace
da morire, aiutami con i tuoi gusti!”
Abby si buttò alla ricerca
di qualcosa, ma quello non era il negozio adatto tutti gli abiti sembravano non
essere adatti. La commessa vedendo la confusione della donna le si avvicinò.
”Ha bisogno di aiuto?”
“Sì avrei bisogno di un
abito per … per … per mia figlia!”
Disse sorridendo Abby per
quella situazione.
“Scusi lei mi vorrebbe far
credere che è la madre di questa bambina?”
“Sì perché? Che problema
c’è?”
“Sì infatti che problema
c’è?”
Disse dandole manforte
Delia.
Quando i 3 uscirono dal
negozio con i loro acquisto, ridevano divertiti di come la commessa li aveva
guardati e meditando sulla loro prossima tappa.
Appena arrivati allo
ospedale Andy ed Allison salutarono amorevolmente Nina che andò a fare dei
controlli e poi gli esercizi pre-maman mentre loro si diressero in reparto.
Subito l’uomo porse alla donna un camice e poi la presentò al suo team come un
“ospite” in attesa di decisione.
“Uomo, 52 anni, presenta
una emiparesi ed afasia accompagnata da un’alterazione sensitiva e del midollo
allungato. Ed ha avuto le convulsione solo una volta … probabilmente il
problema è semplicemente un affezione all’AIDS che spiegherebbe anche la
depressione dell’immunità cellulo-mediata …”
Disse un dottore del team
del dottor Brown appena iniziarono il giro.
“Uhm … lei cosa ne pensa
dottoressa Cameron?”
“Se posso esprimermi io
invece penso che si tratti di PML è un infezione mortale che colpisce il
cervello, difficilmente curabile ma se iniziamo una terapia di antiretrovirali
combinate al più presto potrebbe rallentare il progredire della PML …”
Disse sicura Allison
sperando di non essere sembrata sfacciata.
“Diagnosi perfetta
dottoressa Cameron!”
Disse solamente Andy prima
di passare al prossimo paziente.
La mattinata e il
pomeriggio passarono piacevoli per tutti.
Amita si divertì a girare
per boschi, a fare il bagno nel lago tuffandosi in maniera assurda con i
ragazzi e quando quest’ultimi andarono a pescare per la cena le ragazze si
misero nell’idromassaggio a parlare del più e del meno.
Abby corse tutto il giorno
dietro a Delia per crearle un perfetto stile gotico per il suo ballo, ma
principesco come lo voleva lei. Sam si lamentava che non le prestava tante
attenzioni quanto la sorellastra quindi dovette inventarsi qualcosa affinché
entrambi arrivarono a casa entusiasti.
Allison fece il giro con il
team del dottor Brown, pranzarono e dopo pranzo analizzarono dei casi e poco
prima di pranzo lo assistette in sala operatoria.
Arrivati all’ora di pranzo
i ragazzi alla baita cenarono allegramente e poi dopo cena si sedettero davanti
al fuoco nel salotto.
“Allora Amita ti sei
divertita?”
Le chiese Hanna.
“Moltissimo! Ma sapete qual
è la stata la cosa più bella? E’ che il mio cervello oggi sembra essersi spento
e che tutte le ansie e le paure che lo dominavano fossero sparite. Ora tutto
sembra essere così chiaro e preciso nella mia mente, ma forse …”
Disse bloccandosi.
“E’ più facile essere
confusi che decidersi lo so, fidati! Ma non è una via di scampo. Io ho fatto un
sacco di casini prima di prendere una decisione chiara sulla mia vita e quando
l’ho fatto ero spaventato, ma ora sono così felice di aver chiesto ad Hanna di
sposarmi!”
I due ragazzi si guardarono
sorridendosi.
“Cosa ti spaventa così
tanto? Insomma voglio dire l’essere decisa e chiara nella tua mente perché ti
spaventa?”
Le chiese Amy comprensiva.
“Perché forse mi fa vedere
chi sono veramente ed io ho paura di esserlo. Tutti a casa mia mi conoscono
come una persona semplice, senza troppe pretese … una ragazza normale …”
“Ma …”
La incoraggiò Ephram.
“Ma … io non sono mai stata
così! Sono molto invidiosa, sono gelosa, sono possessiva, sono impulsiva e
spesso faccio degli errori … ho paura che se io mi mostri per chi sono
veramente tutte le persone che ora mi sono amiche mi lasceranno. Ho sempre
voluto nascondere questa parte di me ed ora che l’ho tirata fuori, ora che ve
lo detto non ne capisco il motivo … non è così tremendo vero?”
“Assolutamente, ti rende
solamente umana!”
Le rispose sorridente Amy
abbracciandola.
Dopo aver girato tutto il
giorno Abby portò i bambini a mangiare una bella pizza in un bel locale con la
vista su tutta la città.
“Allora ti piace tutto
quello che abbiamo preso per il tuo prom?”
“Stai scherzando? E’ come
lo volevo io da principessa gotica!”
“Anch’io mi sono divertito
sapete? Non lo avrei mai detto con due ragazze!”
Entrambe risero, quando
improvvisamente Abby si fece seria.
“Io vi devo ringraziare
sapete?”
“Siamo felici se siamo
riusciti ad aiutarti! E’ così brutto crescere? Tu saresti una perfetta mamma ed
oggi lo hai dimostrato mostrandoti matura e piena di amore … avevi così paura
di essere responsabile?”
“Probabilmente perché non
mi sono mai dovuta occupare di nessuno e quello che ho scoperto in mi ha solo
spaventato di più!”
Disse Abby incominciando a
piangere e non riuscendo a smettere, mentre i due bambini lasciando il loro
posto le si avvicinarono abbracciandola.
“Grazie a voi ho capito che
posso prendermi cura di un’altra persona senza paura, amandola nel mio modo
stravagante di essere, ma anche maturata come pensavo non lo fossi …”
Delia e Sam si guardarono e
capirono. Erano perspicaci come bambini. E subito entrambi le misero le loro
manine sulla sua pancia e all’unisono le dissero:”Sarai un’ottima mamma!”
Quando finirono il turno
Allison ed Andy andarono a bere qualcosa prima di tornare a casa per cena.
“Come ti è sembrato oggi?”
Le chiese l’uomo mentre
ordinava 2 Martini Dry.
“Perfetto! Giuro sono su di
giri come una bambina al suo primo giorno di scuola!”
“Sono felice per te …”
Le disse divertito mentre
il barman porgeva ai due i Martini.
“Sai dove lavoro io conta
solo il lavoro e le relazioni umane non servono e per carità probabilmente è
giusto così, ma qui mi sono sentita come a casa! Veramente e quando abbiamo
finito ero felice perché non solo avevamo aiutato o salvato qualcuno, ma perché
la sera finito di lavorare c’è qualcuno con cui scherzare prima di staccare o
con cui andare a bere qualcosa e parlare della giornata appena finita!
Probabilmente pensavo che non avevo bisogno, almeno fino ad oggi!”
“Lo prendo come un sì?”
Gli chiese lui sorseggiando
il suo Martini.
“Sì dottor Brown, voglio
entrare nel suo team!”
Disse lei raggiante prima
che i due brindarono a quel successo.
Appena tutti furono a casa
era molto tardi e così tutti andarono a letto senza raccontarsi nulla di ciò
che era successo anche se le facce delle 3 ragazze erano rilassate come se
finalmente si fossero liberate da un grosso peso.
La mattina dopo quando le
ragazze dovettero partire c’erano proprio tutti, ma proprio tutti a salutarle.
Nel frattempo sotto casa di
Andy e Nina erano arrivati MgGee e DiNozzo che essendo a Denver per un caso si
erano proposti di accompagnare le ragazze fino al confine con lo Utah.
“Ieri è stato bellissimo!
Grazie per tutto e grazie a tutti voi per averi accolto in casa!”
Disse raggiante e sicura
Amita brillante di una luce totalmente nuova prima di salutare tutti.
“Delia … Sam … vi lascio un
compito fino a quando non ci risentiremo voglio che scegliate il nome del
bambino sia nel caso che sia maschio o che sia femmina …”
Disse sussurrando ciò ai
bambini prima di salutare tutti.
“Dottor Brown non vedo
l’ora di lavora con lei!”
“Non ci diamo del tu noi
due? E poi prima pensa alla tua amica, al tuo ritorno noi siamo qui!”
“Grazie di cuore per
tutto!”
Quando tutti si salutarono
raggiunsero i due ragazzi che le aspettavano.
Abby d’istinto li salutò e
poi si gettò tra le braccia di McGee,
“Sono felicissima di
vederti!”
Il ragazzo era un po’
spiazzato era successo qualcosa tra di loro un po’ del tempo fa, ma lei essendo
insieme a un altro non gli aveva dato conto perché sapeva che lei non gliene
aveva dato. Ma sentirla così vicino gli fece un piacere immenso e così senza
pensarci l’abbracciò di rimando.
Quando si staccarono Abby
si ricordò di non averli presentati.
“Oh scusate! Ragazzi loro
sono le mie migliori amiche Allison ed Amita e loro ragazze sono McGee e
DiNozzo!”
“Ciao, piacere di darvi un
passaggio!”
Disse amichevolmente McGee.
“Abby ci ha parlato molto
di te sei molto carino!”
Le disse amichevolmente
Amita mentre DiNozzo apriva loro la porta per farle entrare.
“Abby ci ha parlato anche
di te!”
Disse antipaticamente
Allison prima che tutte e 3 le ragazze entrarono in macchina.