Akatsuki in the closet!

di JustABitchOnAStroll
(/viewuser.php?uid=181594)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue...Yeah right! ***
Capitolo 2: *** I'm gonna kill myself... ***
Capitolo 3: *** The day keeps gettin' better and better ***
Capitolo 4: *** Hidan as a body-guard... Ahahaha! ***
Capitolo 5: *** You better hide, you better run, this Jashinist is not much fun! ***
Capitolo 6: *** Kidnapped! ***
Capitolo 7: *** What the hell?! ***
Capitolo 8: *** Fever and...Hidan? ***
Capitolo 9: *** I'm back! ***
Capitolo 10: *** My happy ever after! ***



Capitolo 1
*** Prologue...Yeah right! ***


Akatsuki in the wardrobe cap 1 5: 20
Era l'unico momento della giornata nel quale odiavo profondamente il mio iPod.
Quando mi faceva da sveglia.
Seriamente, mi veniva voglia di staccarlo dalla sua ricarica sul mio comodino e lanciarlo contro il muro.
Soprattutto perchè dovevo ripassare biologia. ARGH!
Spensi l'iPod, accesi la mia lucetta scarsa da comodino e, senza fare alcun rumore, mi alzai dal mio cigolante materasso per andare a chiudere la porta e non svegliare mia mamma con la luce.
Mia mamma e basta, perchè mio padre nemmeno a cannonate si svegliava.
Mi rimisi a letto e tirai le coperte fin dove potevano arrivare, per poi aprire il libro alla pagina che dovevo ripassare.
Per poco non mi venne un infarto.
A piè di pagina c'era una freccia che indicava il mio armadio, con il simbolo del villaggio delle calde primavere.
Ok, chi era il cretino che mi aveva fatto questo scherzo così divertente?
Mi misi a cercare di ripetere la struttura del DNA.
- Allora...La Timina si lega sempre con l'Adenina, mentre la Guanina si lega sempre con la Citosina... - ripetei sottovoce a nessuno in particolare, a parte la mia gattina che mi guardava dai piedi del letto come dire " Bhè? Vai avanti, ti ascolto".
TOC.
Ditemi che non veniva dal mio armadio...
Bollandolo come un prodotto della mia povera mente malata ripresi a ripassare.
- Meow -
- Shhh! Gattini! Stanno dormendo mamma e papà! - sì, perchè in un momento di mia poca sanità mentale avevamo dato il soprannome Gattini alla micia, ma alla fine le era rimasto come nome.
TOC
Oh merda. Questa volta ero sicura che fosse venuto dal mio armadio.
Mi alzai dal letto, cercando di non ammazzarmi e allo stesso tempo di non far rumore.
Mission Impossible.
Presi dentro nel cavo della ricarica del mio computer e caddi di faccia sul tappeto. E come se non bastasse, Gattini si mise pure a giocare con i miei capelli.
Ma che bella giornata che si prospettava!
TOC
Mi tirai su e, con il cuore in gola feci scorrere le ante.
Ok, qualunque cosa ci fosse stata nel mio armadio avrebbe fatto meglio ad avere una buona spegazione per farmi prendere certi infarti alle 5: 00 di mattina!
E io che dovevo ripassare Biologia...Certo come no...
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
E rieccomi con un altro sclero, chiaramente anche sta cosa fatta e strafatta, però mi ispirava e, conoscendomi, dovevo buttare giù subito qualcosa di scrito, altrimenti PUFF l'ispirazione... -.-"
Allora, questo dovrebbe essere una sorta di prologo, la vera "azione" si avrà nel prossimo capitolo.
Ciauuuu!
Alice_

PS: l'ispirazione me l'ha fata venire mia mamma, dicendomi che secondo lei non chiudo mai l'armadio prima di andare a dormire per paura che ci escano cose...E io chiaramente le ho risposto che mi sembrava una gran cavolata( in verità non lo chiudo mai solamene perchè mi accorgo di averlo lasciato aperto solo quando sono a letto e sono troppo pigra per alzarmi... ). Però alla fine ne è nato qualcosa di positivo, no?
Si spera.
Ciauuu!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** I'm gonna kill myself... ***


Akatsuki in the closet cap 2 Ammetto di non essere mai stata molto coraggiosa.
Ma questa le superava tutte.
Cautamente feci scorrere l'anta del mio armadio, notando lo scintillio di metallo troppo tardi.
Avete presene le scene da film horror? Quelle dove il/la protagonista apre una porta che 
non avrebbe dovuto aprire?
Allora sapete come mi sentivo in quel momento, soprattutto quando una grossa - e intendo dire veramente grossa - falce a tre lame uscì come per magia dalla foresta di vestiti che era il mio armadio.
Mi morsi violentemente la mano per evitare di urlare e mi maledissi una ventina di volte nell'arco di circa due secondi per aver avuto la bella idea di mettere le ante scorrevoli.
E che cazzo, non mi aspettavo mica di ritrovarmi un pazzo con una falce, pronto a mozzarmi la testa, nell'armadio!
Quale persona sana di mente si aspetterebbe una cosa del genere?!
Mi ripresi dal mio stupore arrotolando il libro di biologia e cominciando a darlo in testa a chiunque ci fosse nel mio armadio, pregando anche in cinese che i miei non si svegliassero.
- Ahi, ouch! Jashin ti punirà! Ouch! -
Jashin!?
- Fottuto ateo! - la falce si mosse e per poco non diventai shushi.
Cominciai a pestare più forte con il libro.
- Beccati il peso della conoscienza! -
- Ow! Sme- chiunque fosse nel mio armadio prese il libro e lo buttò a terra -ttila! -
In un ultimo tentativo di salvermi la vita presi la riga che usavo per disegno tecnico e cominciai a colpire il mo aggressore con quella.
- Ho detto basta! Jashin ti farà marcire all'inferno! -
Jashin!? Di nuovo?!
Abbassai la riga, prendendo l'iPod dal comodino e puntando la luce nell'armadio.
Ma perchè non potevo ripassare in santa pace?
Perchè?! Ero quasi certa che mi avrebbe interrogato!
E invece no! Mi dovevo trovare Hidan nell'armadio.
...
Stavo ancora sognando.
Non c'erano altre spiegazioni. Probabilmente stavo ancora lì, nel mio bel letto, aspettando che il mio iPod suonasse e mi svegliasse per ripassare.
Sì, doveva essere così.
Quindi mi rimisi a letto e chiusi gli occhi.
- Che cazzo stai facendo? E chi saresti nel nome di Jashin?! -
Calma e sangue freddo, era solo un sogno molto realistico che di lì a breve sarebbe finito.
Mi dovetti ricredere quando venni scossa da un paio di forti braccia.
Che mi fecero cadere dal letto.
Adesso ditemi perchè! Perchè!!!
- Voglio sapere dove ci troviamo - disse serio.
- Hidan, prova a toccarmi e giuro che ti rimuovo le braccia -
Rimase spiazzato - Come conosci il mio nome?! - urlò
Io gli tappai la bocca, guadagnandomi uno sguardo omicida.
- Vuoi svegliare i miei genitori?! -
- Non me ne frega un cazzo dei tuoi genitori! -
- Bhè, si da il caso che a me invece importi! Non so come mai, forse perchè se ti trovano qui non saranno così gentili da rimuoverti solamente le braccia. -
- Che cosa hai fatto a Kakuzu! -urlò di nuovo.
Gli tirai uno scappellotto che risuonò per tutta casa.
Se i miei genitori dormivano ancora per una remota causa adesso li avevo sicuramente svegliati.
- C-che cosa è stato? - arrivò la voce assonnata di mia mamma
Che vi avevo detto?
Cominciai a fere gesti concitati a Hidan per farlo andare nell'armadio.
- Che?! - disse sottovoce lui, guardandomi stralunato.
- Tu. Armadio. Adesso! - replicai io, cominciando a spingerlo verso il mobile.
- No, te lo scordi! -
- Fila nell'armadio, dopo ti ci tiro fuori, prometto! Ma ti prego, entra! -
- Uff...Sei peggio di Kakuzu -
- Eh no, parliamone, primo non ho 91 anni e non sono alta due metri. Ora, armadio! -
Chiusi l'anta giusto in tempo.
- Che rumore era eh? - arrivò mia madre che mi guardò con rimprovero - Quante volte ti ho detto di non chiudere la porta? Questa camera sembra una ghiacciaia. -
- Scusa mamma, solo che gattini si era infilata nell'armadio e nel tirarla fuori ha fatto cadere della roba...Sorry! -
- Vabbè, torna a dormire adesso, 'notte -
- 'Notte mamma -
La sentii tornare a letto e tirai un sospiro di solievo.
Mi voltai verso l'armadio, pronta a liberare Hidan.
- Era anche ora...Ma non hai risposto alla mia domanda...Dov'è Kakuzu? -
Lo guardai inarcando un sopracciglio.
- Ho la faccia di una che lo sa? -
- Bhè, dovresti -
- Certo, certo. Posso provare a vedere se è in casa o meno. - lo guardai con sguardo killer - Fai rumore e ti ammazzo Mr. immortale -
- Come cazzo fai a- gli misi un dito sulle labbra
- Ho i miei metodi, ora zito e muto, seguimi. -
Chiaramente dov'era Kakuzu?
Ma mi sembrava anche logico che fosse nella vasca da bagno al piano di sotto.
Mentre io mi disperavo, non sapendo dove andare a sbattere la testa, ma soprattutto dove nascondere i due Akatsuki, Hidan, con tutta la calma del mondo aveva tirato un ceffone di tutto punto a Kakuzu, facendolo alzare di scatto e facendosi stampare nel il muro.
- Hidan! Io ti disintegro! - sibilai, non volendo rischiare di svegliare mia mamma di nuovo.
E che le avrei dovuto dire?
"Guarda mamma, ci sono due super criminali del mio manga preferito in casa, possiamo tenerli? "
Questo piano aveva due punti deboli.
1. Mia mamma sarebbe come minimo morta.
2. Kakuzu e Hidan mi avrebbero ammazzato.
- Hidan, dove siamo? - chiese il tesoriere tenendosi la testa e guardando prima l'albino e poi me.
- E chi sarebbe...La ragazza? -
- Ah brutto idiota, ho la faccia di uno che lo sa? -
- Che perdita di tempo chiederlo a te... - si voltò verso di me, guardandomi nelle palle degli occhi - Chi sei e dove siamo. - ma che, era una domanda?-
- Mi chiamo Alice. E siete a casa mia. -
Potevo sprecarmi anche un po' di più con una risposta, dovevo ammetterlo.
- D-dove sono? -
- Oh toh! Sembra che anche il nostro dinamitardo sia qui! -
No, il mio cuore non poteva reggere l'incontro con tre dei più fighi dell'Akatsuki...
- Deidei! Quanto tempo! - disse Hidan, meravigliandomi perchè aveva tenuto un tono di voce basso.
- Oh no...- dissi io, ormai rassegnata al fatto di venire beccata dai miei.
- Dov'è Sasori no Danna?! - urlò Deidara.
Io e Hidan gli tappammo la bocca.
- Cazzo, Deidara, devi stare zitto! - gli sussurrai io, abbastanza scazzata.
SBAM!
E adesso che altro c'era?
Ci girammo tutti verso la porta della cantina, per veder spuntare la testa di Sasori.
No, decisamente oggi non era la mia giornata.

- ALICE! SONO LE 7:00! -
Come se mi fossi riuscita a riaddormentare.
Certo, con mezza Akatsuki seduta sul tappeto il camera.
- Vi prego, ditemi che sapete come nascondervi dai miei...- mi seppellii la testa nella mani - Io devo andare a scuola! -
- Scuola? - chiese Deidara
- Accademia - risposi io quasi meccanicamente, alzandomi e prendendo dei vestiti dall'armadio che miracolosamente si erano salvati dall'essere stropicciati da Hidan.
POOF!
Mi girai e nella stanza non c'era più nessuno, solo uun mucchio di libri sul pavimento.
Un libro di religione, uno di storia dell'arte, uno di matematica e uno di fisica.
E bravi ragazzi.
La mattinata a scuola fu la solita di sempre, le lezioni non passavano mai, ma alla fine arrivò il tanto agoniato intervallo.
Presi il mio pacco di libri Akatsuki e mi rifugiai nell'aula studenti, nel piano terra, dove praticamente non andava mai nessuno.
Con un poof, mi si rimaterializzarono davanti.
- Ma che razza di roba ti insegnano a scuola?! - sbottò Deidara, afferrando il vero libro di storia dell'arte - Lo sanno tutti che l'arte è un momento di effimero splendore! -
Gli diedi il libro in testa - Se mi interroga, non posso mica dirgli: " Prof, guardi, non ho studiato perchè per me l'arte è come un'esplosione". Mi prenderebbe per pazza! -
La campanella segnò la ripresa delle lezioni.
- Un momento...Dov'è Hidan?! -
___________________________________________________

E rieccomi, con il primo vero capitolo della storia! Spero che vi sia piaciuto!
Oh no! Dove sarà mai finito Hidan?
Ciauuu!
Alice_

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** The day keeps gettin' better and better ***


Akatsuki in the wardrobe cap 3 - Era qui due minuti fa! -
Cominciai a andare avanti e indietro nell'aula studenti, sotto lo sguardo inquisitore degli Akatsuki.
Mi fermai di botto.
- Che avete da guardare?! Non avete mai visto una che sclera?!? §°çé*! -
- Veramente io l'ho visto...Un! -
Mi girai verso Deidara con tutto l'intento di ammazzarlo.
- E me lo dici adesso?! -
Lui fece un passo indietro e indicò il corridoio che portava al laboratorio di scienze.
...
OH MIO DIO!
Mi misi a correre come una forsennata verso la porta del laboratorio, riuscendo a tirarlo fuori proprio mentre una classe stava svoltando l'angolo.
Grazie a Jashin era un ninja e si era subito ritrasformato nel "libro di religione" così ero riuscita a inventarmi una scusa decente, dicendo alla prof che mi guardava non male, di più, che avevo dimenticato il libro nell'aula di scienze.
Fortuna che non aveva visto il titolo...
Poco prima di entrare in classe per l'ultima ora sbattei Hidan sullo stipite della porta.
- Ouch! -
- Ecco che ti succede se rifai quello spettacolino - dissi prima di sedermi nel mio banco e mettermi ad aspettare la prof di inglese.

Ecco un problema che non mi ero posta.
Che gli davo da mangiare?
Sicuramente i miei si sarebbero insospettiti se ogni giorno un pacco di pasta fosse " magicamente " scomparso.
Già vedevo almeno una decina di scenari apocalittici.
E tutti finivano con i miei genitori che:
a) Venivano sacrificati a Jashin
b) Venivano fatti saltare in aria
c) Venivano trasformati in marionette
d) Venivano venduti in cambio di denaro
E non ero disposta a vedere se le mie supposizioni si sarebbero rivelate corrette - molto probabile - o meno.
Riuscirono a mangiare senza far esplodere niente, grazie al cielo.
- Quindi...Adesso che cosa facciamo? - chiese dopo un po' Hidan
- Io devo fare i compiti -
Infatti la mia amatissima prof di matematica, mi aveva assegnato una bella pagina di espressioni. Qualcosa tipo trenta o più...
E oltretutto dovevo pure arrovellarmi su un modo per nascondere tutti gli Akatsuki dai miei quando sarebbero tornati la sera.
Non potevo mica ficcarli tutti nell'armadio!
Anche se...
No, dai, non ero così perfida...
Mi misi ad osservare il mio gatto e il mio cane che giocavano, con la speranza malsana di riuscire a farmi venire un'idea.
Ma evidentemente era chiedere troppo.
Mesta mesta mi misi a fare i miei compiti, cercando di forzare il mio cervello a venire a capo con qualcosa di decente, ma era una causa persa.
E poi dove avrebbero dormito?
Altra gatta da pelare.
...
Ma io sono scema.
C'è, sono rimasti libri per quattro ore a scuola e nessuno se ne è accorto!
Perchè cavolo non potevano farlo anche con i miei genitori? Poi avrebbero dormito in camera mia, e avrei chiuso a chiave la porta.
Già, perchè mia mamma mi avrebbe lasciato chiudere a chiave la porta.
Cervello, ti prego, dammi una mano!
Guardai in giro per camera mia, nella speranza di trovare qualcosa in cui si potessero trasformare e mi cadde lo sguardo sulla mensola sopra il mio letto.
I peluches!
No no no no no no no no no no!
Sarebbe stata morte assicurata.
Sentii il cancello che si chiudeva.
...
Oggi non me ne andava giusta una!
- Ragazzi! Correte su! -
Sentii un gran casino sulle scale e seppi che qualcuno era caduto e pr-
- CAZZO CHE DOLORE! -
-Obabilmente era Hidan, ci avrei scommesso.
- Muovetevi! -
Non appena furono tutti in camera mia chiusi la porta, sperando che non fosse una di quelle serate dove mia mamma voleva farsi subito la doccia, altrimenti ero giusto un po' spacciata.
Giusto un pochetto.
- Alice! - era mio papà, per ora eravamo salvi.
Mi voltai verso l'Akatsuki che mi guardava stranita e gli feci un gesto che significava a grosse linee " Zitti o vi ammazzo! "
- Sono di sopra papà! - urlai di rimando, sperando che non decidesse di venire pure lui a salutarmi.
- Allora vengo, poi vado giù a correre -
E ti pareva.
- Vi prego, ditemi che sapete come nascondervi! -
- Siamo ninja, per chi ci hai preso?!  UN! -
Anche quello era vero.
In un poof non c'erano più.
E in quel preciso momento arrivò mio padre.

- Allora io vado a correre, se chiama la mamma dimmelo! A dopo! -
- A dopo! -
Non appena sentii la porta della cantina mi alzai dal letto e mossi qualche passo nella stanza, finendo quasi subito addosso a qualcosa di duro, che cadde all'indietro.
Tirandomi con sè.
- Cazzo se pesi! -
Lo guardai torva, o almeno, ci provai, dato che non lo vedevo ancora.
- Se ne è andato, potete anche...Tornare visibili? -
- Finalmente! Un! -
- Ma come avete fatto? - chiesi io, visibilmente stupita.
- Te l'ho già detto, siamo ninja, siamo addestrati per essere invisibili -
- Già, perdonate la mia stoltezza infinita, ma dopo una versione di latino e trenta espressioni di matematica credo che mi sia fritto il cervello...Eheh! -
- Quiindi...Cazzo facciamo? -
- Ah, non guardate me, basta che non mi demolite la casa e va bene tutto...Tranne sacrificare cane, gatto e mio padre a Jashin. - guardai Hidan - Mi sono spiegata? E nemmeno esplosioni di C1 Deidara, chiaro? -
- Cristallino! - risposero all'unisono, prima che tutti scendessero a guardare la televisione - che gli avevo presentato nel pomeriggio -
- Bravi ragazzi - sorrisi compiaciuta e mi misi a preparare la cartella.
- Che stai facendo? - disse Hidan facendomi prendere un infarto.
- Credevo che fossi sceso con gli altri... -
- Stavo, ma mi hai incuriosito... -
- Non so se ritenermi offesa o no... -
- Intendo dire, come cazzo fai a sapere così tante cose di noi? -
- Bhè-
TOC
- No, ti prego, non di nuovo! - sospirai, prima di avvicinarmi all'armadio e aprirlo lentamente.
- LO SQUALO! ARGH! - mi nascosi dietro Hidan, che, calmo come non mai salutò.
- Ciao Kisame! -
Che vergogna...
Prima fossi andata a letto, meglio era.
____________________________________________
E rieccomi!
Spero - come al solito - che vi piaccia!
Recenste numerosiiiiii!
Ciauu!
Alice_

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Hidan as a body-guard... Ahahaha! ***


Akatsuki in the closet cap 4 No, così non andava.
Per niente.
Stavo osservando Kisame portare un Itachi semi-cosciente fuori dalla mansarda.
E la cosa non prospettava nulla di buono, viste le ferite e i lividi dell'Uchiha.
- Spero solo che qualunque cosa gli abbia fatto quello non trovi il modo di venire in questo mondo... - dissi ad alta voce, aiutando Kisame a stendere il poveretto e mettendogli un panno umido in fronte.
- O chi - puntualizzò Kakuzu, di fianco a me perchè doveva aiutare a ricucire le ferite più profonda dell'Uchiha.
- O chi... -
- Oi! Guardate chi c'è! - arrivò la voce di Hidan dal piano di sotto.
- Voi andate pure - dissi strizzando il panno sulla fronte di Itachi - Io rimango qui a tenerlo d'occhio -
Kisame mi lanciò uno sguardo di gratitudine e io gli sorrisi.
Per me c'era qualcosa tra quei due...Muahahahah!!
- D...Dove sono? - arrivò una voce debole dal letto.
- Ah! Sei sveglio Itachi... - fece per sedersi ma lo bloccai, facendolo stendere di nuovo sul mio letto.
- Devi riposare, sei al sicuro qui... - sinceramente, qualunque cosa lo avesse ridotto così doveva essere parecchio potente.
Intendo dire, Itachi era un mito nei combattimenti! Dovevano er forza aver trovato un modo per neutralizzare il suo sharingan...
- ALICE! VIENI UN ATTIMO! UN! -
- ARRIVO! KISAME, SI E' SVEGLIATO! -
Sentii il caratteristico scalpiccio di piedi sulle scale e in meno che non si dica Kisame era nella stanza, di fianco a Itachi.
Decisi di lasciagli un po' di privacy e me ne andai di sotto, dove avevano bisogno di me.
Scesi di corsa la scala, ma per la sorpresa di chi mi trovai davanti mancai l'ultimo gradino.

Uscii dall'ospedale con mia nonna circa tre ore dopo.
Mi ero rotta il polso.
Destro.
La mia solita grazia.
E come cavolo avrei fatto a scrivere il tema del giorno dopo?? Odiavo la mia vita!
Dopo le mille e una protesta di mia nonna, riusciia  farmi portare a casa mia, dove ormai tutta l'Akatsuki mi aspettava.
Già, era per colpa di Pein che mi ero sfracellata ai piedi delle scale.
Perdonatemi se non mi era perso perfettamente normale che il capo della più temuta organizzazione criminale del mondo di Naruto si trovasse nel mio salotto, seduto sul divano a cercare di esorcizzare un libro!
Probabilmente perchè non era scritto in kanji...Pace, si sarebbe attaccato al tram!
- Sono dispiaciuto per il braccio - disse guardandomi con gli occhi del rinnegan
Sventolai la mano sana per dire che non mi importava - Io sono Alice comunque -
- A giudicare da quello che mi hanno detto i miei sottoposti sai già parecchie cose di noi...Ritengo comunque opportuna una presentazione. Il mio nome è Pein e sono il capo di Alba -
Come se non lo sapessi, caro ragazzo.
- Suppongo quindi che tu sappia già le procedure anti-genitori che dovreste prendere, vero? Non per essere irrispettosa o quant'altro... - aggiunsi vedendo lo sguardo killer che mi stava cominciando a rivolgere.
- Sono già al corrente di tutto, tuttavia... -
Odiavo i "tuttavia", non portavano mai a nulla di buono!
Come il mio povero polso rotto.
A pensarci bene, mi sentivo anche un po' di febbre, probabilmente il mio corpo che si stava riparando.
- ...Abbiamo un problema, e tu, ospitandoci qui, ne fai ormai parte. -
...
... ... ...
- CHE?! - urlai agitando le braccia e pentendomene subito dopo, portandomi il braccio ingessato vicino al corpo.
- Volevo dire - dissi ricomponendomi - Cosa intendi? -
- Ci stanno dando la caccia -
- Chi? I ninja di Konoha? -
- No, non abbiamo idea di chi siano, sappiamo solamente che abbiamo fatto qualcosa che li ha istigati al combattimento,e, per quanto mi secchi ammetterlo, si sono rivelati superiori in forze. E più numerosi. -
- E io che c'entro? -
- Abbiamo paura che trovino il modo di arrivare in questo mondo. -
GULP.
I miei due neuroni ebbero un casuale incontro nel mio cervello.
- E se, malauguratamente dovessero trovare un modo...? Che succederebbe? -
- Ci cercherebbero e ucciderebbero tutti quelli vicini a noi. Ecco perchè d'ora in poi almeno uno di noi dovrà farti da guardia del corpo -
- Scusa, non che non mi faccia piacere, ma voi che ci guadagnate? C'è, se io muoio( cosa che spero accadrà più avanti nel tempo ) non è che vi cambia molto la vita, no? -
Ma perchè cavolo lo stavo dicendo? Volevo che mi ammazzasse seduta stante?!
- Una guida - disse guardandomi un po' divertito - Ci guadagnamo una guida -
- Ah bhè, contento tu... - feci spallucce - Un momento...Dove cavolo è Zetsu?! -
- In giardino a socializzare con i suoi simili - rispose Sasori
Che tristezza.
- Ok, io devo andare a fare...I...Compiti...E come dovrei con il polso rotto? Non riesco manco a scrivere! - mi misi depressa in un angolino.
- Bhè, la mia calligrafia non è tanto terribile, potrei aiutarti io...Ma non so come scrivere nella tua lingua, un! -
- No Deidara, grazie ma non importa...Chiederò ai miei di farmi una giustificazione... -
- Mi sono perso qualcosa? - arrivò una voce da dietro di  me, che per lo spavento spiccai un salto ragguardevole e atterrai addosso a Deidara che non ers troppo contento di ritrovarsi schiacciato dal mio dolce peso...
- Stavo dicendo - continuò Pein - Che d'ora in poi uno di noi sarà sempre con te, ovunque. -
-  Anche a scuola? - che domanda idiota...
- Dappertutto - mi guardò  - A partire da domani: credo che siano arrivati i tuoi genitori - e con un POOF si erano volatilizzati, proprio nel momento in cui sentii il rumore delle chiavi che giravano nella porta.
Sarebbe stato divertente spiegare a mia mamma come mi ero rotta il braccio.
E per divertente intendo una missione per evitare un gita di ore al prontosoccorso, non so se mi spiego...

Miracolosamente ci ero riuscita, avevo fatto credere ai miei che era andata via la corrente e che, andando giù per riaccenderla mi ero messa allegramente a rotolare per le scale.
Scusa terribile e stra-usata, ma sembrava aver funzionato.
Non che mi sarei mai andata a lamentare, sia ben chiaro.
Presi la cartella e uscii di casa, contenta che non mi avessero potuto interrogare per via del braccio.
Anzi, contenta che non mi avessero potuto fare verifiche... Peccato...
Mi sedetti al mio banco, rabbrividendo per la mattinata che mi si parava davanti : storia dell'arte, matematica, scienze e inglese.
Erano quattro ore, ma per me ( a parte Inglese ) erano un vero inferno.
Storia dell'arte perchè pareva che la classe si convertisse in un'orda di bambini che correvano in giro senza testa...Non entriamo nei dettagli, và.
Matematica per via della mia prof che aveva le scalmane e voleva a tutti i costi aprire la finestra - sì, anche a Dicembra, non vi preoccupate- e interrogava a caso.
Scienze invece perchè era Scienze. Non che avessi qualcosa contro le scienze in generale, ma ricordarsi tutte le formule degli zuccheri, del DNA, dei lipidi e degli amminoacidi era un pochetto complicato...
Come prevista alla seconda ora la prof di matematica si mise a interrogare, prese i tappi che usavamo per il sorteggio e si mise a girarli lentamente.
Odiavo quando facevano così, ti facevano sentir male con tutto quel girare di tappi...E ne estrasse uno.
- Uno! - disse ad alta voce, guardando con aspettativa la classe.
Volevo sprofondare.
Mi alzai e andai alla lavagna.
Andava tutto più o meno bene, quando ad un certo punto il gessetto mi venne strappato di mano e cominciò a fluttuare in giro per la classe.
Chi è che era la mia guardia del corpo?
Ma Hidan, chi altri?
- Il gessetto sta volando! - esclamò uno dei miei compagni.
Fortunatamente tutti gli altri stavano finendo l'esercizio che la prof  mi aveva assegnato e non alzarono nemmeno lo sguardo.
Grazie Jashin!

Quando uscii da scuola, Hidan ritornò visibile e io ne approfittai per dirgliene quattro...Milioni.
- Ma sei un idiota?! Anzi, ma che te lo chiedo a fare, la risposta la so già! -
- Alice? Sei tu? -
Oh no! Il ficcanaso per eccellenza!
Velocissima, spinsi Hidan in un cespuglio, sperando che fosse abbastanza per coprirlo e mi arrampicai sull'albero poco vicino.
Sì, con il braccio rotto.
Suppongo la forza della disperazione...
Lo vidi passare e andarsene.
Dopo un po' Hidan emerse dal suo " Nascondiglio " e mi guardò.
- Adesso spiegami come hai fatto con il braccio rotto - disse serio, ma con un sorrisetto che premeva per apparirgli sul volto
- Forza della disperazione... - cercai di calcolare la distanza tra il ramo e il terreno - Uhm...Non c'è una remota possibilità che tu mi possa aiutare, vero?? -
- No -
Lo guardai malissimo - Grazie tante - e mi buttai, riuscendo ad atterrare senza uccidermi.
Anche perchè mi ero rotta il braccio il giorno prima, non potevo mica rompermi anche una gamba!
Che scusa mi sarei inventata con i miei genitori???
_____________________________________________________
Hola! Mi spiace per il ritardo, ma sono veramente caduta dalle scale e mi sono slogata il polso...Non è rotto, però sono stata fin' adesso senza poter scrivere. Ieri sono andata dal massaggiatore che mi ha peggiorato la sensazione, scrocchiandoolo allegramente e riducendolo uno straccio...Povero il mio polso destro...
Comunque, vi è piaciuto? Vi ha fatto schifo?
Fatemelo sapere ( lo so che leggete, vi tengo d'occhio, sappiatelo ) !
Ciauu!
Alice_

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** You better hide, you better run, this Jashinist is not much fun! ***


Akatsuki in the closet cap 5 Ok, i miei genitori erano entrambi partiti per un viaggio d'affari di due mesi.
Da un lato ero tristissima, non avrei potuto festeggiare il Natale con loro.
Ma d'altro canto, forse non era nemmeno una cosa così brutta visto come la nostra casa pullulava di criminali dal mondo di Naruto...C'è, parliamone!
Diedi un ultimo abbraccio a mia madre e guardai la macchina fare retro marcia fuori dalla nostra via.
Sigh...
Tornai in casa, dove tutta l'Akatsuki mi guardava con sguardi a metà tra il preoccupato e l'irrequieto.
- Che c'è? - chiesi, togliendomi il mio giubbotto bianco e lanciandolo senza troppe cerimonie sul divano.
- Abbiamo avuto notizie da Itachi quando è rinvenuto ieri... - cominciò Kisame, che teneva l'Uchiha, aiutandolo a stare in piedi.
- Pare che altri "amici" di Hidan si siano messi in testa che abbia fatto qualcosa di sbagliato e adesso stanno cercando di sterminare l'organizzazione - disse Konan, guardando di sottecchi Hidan, che pareva immerso in una serie di ragionamenti contorti per capire che cosa cazzo avesse fatto di male.
- E sono tutti immortali, UN! -
- Capisco... Almeno finchè non arrivano in questo mondo però tutto dovrebbe andare bene, no? -
Non vedendo nessuno annuire cominciai a insospettirmi.
- Perchè è vero che non sono ancora in questo mondo...Giusto? -
Deidara e Sasori si scambiarono un'occhiata d'intesa mentre io cominciavo a camminare avanti e indietro per l'ingresso.
In meno di due secondi venni agguantata da Deidara. Purtroppo, non me l'aspettavo e di riflesso gli tirai un calcio dove non batte il sole.
- AAAH! UN! -
- Whops...-
Hidan era sul pavimento che si spanciava dalle risate, mentre tutti gli altri osservavano Deidara contorcersi per il dolore
- Scusa Deidei! -
Corsi in cucina e tirai fuori dal freezer una busta di piselli congelata, per poi portargliela, ma inciampai e la borsa finì dritta dritta addosso a Zetsu.
- E' fredda! -
- Mangiamola! Ci vuole fare del male! -
Oddio, forse sarebbe stato meglio chiudersi in camera a fare i compiti.
E feci proprio così, salii le scale alla velocità della luce e mi chiusi in camera per le tre ore seguenti, mentre sentivo il rumore della televisione di sotto.

TOC TOC
Alzai lo sguardo dalla versione di latino e andai ad aprire la porta, facendo entrare Pain e sorprendendomi non poco.
- Prima con tutto quel trambusto non ho potuto rispondere alla tua domanda... -
- Intendi dire se loro sono riusciti ad entrare in questo mondo? - lo guardai piena di curiosità.
- Precisamente... - fece una pausa ad effetto.
Io che ero lì con la matita in bocca dai miei sforzi sul latino che lo osservavo come un cane che aspetta un biscotto.
- Ieri notte ce l'hanno fatta. -
- Ah bhè, allora... -
Ci fu un casuale incontro tra i miei due neuroni.
- CHE COSA?!!! - gli urlai in faccia.
Mi mise le mani sulle spalle e mi guardò negli occhi.
- So che è un duro colpo per te, ma dobbiamo andarcene da questa casa...Dobbiamo trovare un altro posto dove nasconderci, perchè nel nostro mondo sono avvantaggiati per quanto assurdo possa sembrare. -
Mi misi a pensare.
Il problema più grosso qui era rappresentato dal fatto che se scomparivo magicamente qualcuno l'avrebbe pure notato, no?
- Bhè, non potremmo per lo meno aspettare un paio di settimane? Almeno iniziano le vacanze di Natale e sarò coperta per la scuola...Per mia nonna però non so proprio che fare... -
- Lacia che ci pensiamo noi, possiamo lasciare qui un tuo clone, tua nonna non saprà riconoscere la differenza. -
- Va bene...Ma sei proprio sicuro che siano arrivati in questo mondo? -
Lui annuì e uscì dalla camera.
Sospirai e finii i compiti di latino, anche se probabilmente avevo sbagliato tutta l'ultima parte della versione.
Grazie tante Pain!
Scesi per preparare la cena poco dopo e per miracolo non morii dal ridere.
La scena era questa: Konan seduta sul diveno con tutta l'Akatsuki che si disperava. La situazione non mi era stata chiara finchè non ebbi visto che cosa stavano guardando.
" Clio Make Up "
- AHAHAHAH!!! - scoppiai a ridere vedendo la faccia distrutta di Kisame e Hidan che a momenti si coprivano gli occhi a vicenda.
- Bene ragazze! Per la puntata di oggi è tutto! Alla prossima! -
- SIA LODATO JASHIN! - urlò Hidan, alzandosi come una molla dal divano e agguantando il telecomando, cambiando canale istantaneamente.
Onde evitare permanenti danni celebrali me ne andai in cucina.
E Kakuzu -sorprendentemente- mi seguì.
- Hola Kakuzu! Come va? -
- Prego? - mi guardò strano
- Ciao Kakuzu! Come va? -
- Ci siamo visti neanche due minuti fa. - fu la sua replica
- certo che a volte sei simpatico come una vecchia ciabatta... - presi una pentola dal cassetto e la riempii d'olio.
- Non ne mettere così tanto, sono certo che è uno spreco di soldi anche in questo mondo. -
- Ne sto già mettendo il minimo indispensabile, grazie... - replicai io, cercando di nascondere la mia crescente irritazione.
Soprattutto quando cominciò a inventarsi le dosi degli ingredienti, tanto che quando si girava facevo finta di girare le cotolette, ma ci mettevo su più pan grattato.
A cosa si doveva arrivare per dare da mangiare ai propri ospiti...
- Oi! Io ho fame! - arrivò la voce di Hidan, seguita poi da un coro di altre.
- Hai delle braccia umane? -
- Se ti do una bistecca cruda va bene lo stesso? -
-  Presumo che si potrebbe fare -
- ANCHE TOBI! -
E quello da dove era spuntato?!
- Tobi, caro ragazzo... - cominciai io calmissima - Ma da dove cazzo sei spuntato?! -
- Oooh!  La ragazza parla come Hidan-san! Vero Zetsu-sama? -
Uh?
Prima che potessi dire o fare qualcosa, Tobi mi aveva preso per il braccio - sano, ci tengo a precisare, altrimenti avrei urlato come un'aquila e mozzato la testa a Tobi...Almeno avrei risolto il problema di cosa dar da mangiare a Zetsu- e spiaccicata contro Hidan, che perse l'equilibrio e cadde lungo disteso con me sopra.
- Certo che sei pesantuccia... -
- In una scala da uno a dieci, quanto vuoi morire? -
- Direi un buon nove...Se sei tu ad uccidermi! -
- Accontentato! - e cominciai a strangolarlo.
Sfortunatamente un urlo dalla cucina mi fece interrompere il mio meticoloso lavoro - TOBI IS A GOOD BOY!!! -
Aiutai Hidan a rialzarsi e ci fiondammo nell'altra stanza, trovandoci tutta l'Akatsuki radunata e Tobi che stava facendo il giocogliere con i bicchieri pieni d'acqua.
Mi portai vicino a Kisame, che era uno dei pochi che cercavano di farlo smettere.
Quello fu il mio errore.
in men che non si dica, Tobi perse l'equilibrio.
tutto mi parve andare in slow motion: Tobi che cadeva e i bicchieri che cadevano inermi verso il pavimento.
Non ci sarebbero stati superstiti ad una simile caduta.
Poi Kakuzu che con i suoi filamenti prendeva i bicchieri.
Ma cazzo, proprio nel verso sbagliato li doveva prendere?
In una frazione di secondo mi ritrovai infradiciata, così come Kisame.
Ci guardammo per un paio di secondi, poi mi si accese una lampadina.
- IL GESSO! -
Alla fine eravamo riusciti a mangiare senza altri incidenti potenzialmente mortali.
Per me almeno.
Non ero mai stata così felice di andare a dormire, salutai tutti e sprofondai nelle coperte.
Aaahhh, il paradiso.
L'intera Akatsuki avrebbe tenuto una specie di riunione in cantina, in modo tale da pianificare le varie precauzioni che dovevamo prendere contro questo nuovo nemico... Avrei voluto andare anche io, ma dovevo andare a scuola...
Yeah...
Mi addormentai di botto.

CRASH!
Mi svegliai di soprassalto.
Un quieto brusio di voci proveniente dalla cantina - che era due piani sotto la mia camera, ma siccome il pavimento ha sotto il terrazzo e la cantina è sotto, si sentiva tutto perfettamente- mi informò che la riunione dell'Akatsuki era ancora in corso.
Il che escludeva Tobi per aver fatto quel rumore.
E anche il mio gatto che dormiva pacificamente sul mio letto.
Qualcuno stava salendo le scale.
Cazzo, merda, oddio!!
Agguantai Gattini e mi fiondai nel mio armadio, lasciando nel mio letto i cuscini, disposti in modo tale da avere un vaga somiglianza con un qualcosa che dormiva nel letto.
La porta della camera si aprii e, senza fare rumore un tizio con una katana in mano entrò, fermandosi qualche secondo ad osservare il letto.
Mentre era girato notai il mio Ipod, ancora posizionato nell'iPig - una specie di stereo-  e il telecomando.
Se riuscivo a farlo partire, forse potevo attirare l'attenzione dei miei amici.
Un raggio di luna colpì un pendente al collo del ninja, e smisi di respirare.
Era il simbolo di Jashin! Erano loro i nostri nemici!
Oddio, oddio!!!
ODDIO!
Riuscii a raggiungere il telecomendo dell'Ipig proprio nel momento in cui l'uomo sollevava la spada e la piantava ripetutamente nella protuberanza che dovevo essere io.
Mi paralizzai.
Con un ruggito rabbioso rimosse completamente le coperte e rivelò i cuscini.
Ero proprio nella merda fino al collo.
Cercai a più riprese di premere il pulsante " play " del telecomando, dopo aver alzato al massimo il volume.
Fortuna che i miei vicini di casa erano partiti per una crociera, due pensionati...Mi sono spiegata, no?
E chiaramente Gattini scelse quel momento per mettersi a soffiare contro l'intruso.
Che si girò subito verso l'armadio.
E ti pareva.
Finalmente le mie povere dita riuscirono a far partire la musica.
" Time of dieing " dei Three Days grace...Ironia della sorte.
Nello stesso istante in cui la porta dell'armadio volò aperta e il tipo mi buttasse sul tappeto, cercando in vari modi di infilzarmi con la spada.
Ad un certo punto mi prese per il collo e mi puntò l'arma alla gola.
Presi fiato e... - AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHH! - prima di cercare di metterlo KO con il braccio ingessato.
Pessima mossa.
- Cazzo che male boia! Porca trota! Merda! -
- Cosa cazzo sta succedendo qui?! - arrivò la voce di Hidan, poco più che un flebile rumore con il frastuono della musica.
Vide la scena e si lanciò contro il mio assalitore, seguito a ruota da Kisame e Kakuzu.
In meno di un minuto il tipo era a terra.
- Cazzo, no! Quello è immortale, mozzategli la testa! - mi misi ad urlare, in preda all'isteria più pura, spegnendo lo stereo.
- Kisame a te il fottutissimo onore! - disse Hidan con un ghigno
- Whoa! Aspettate un secondo, non in camera mia, non voglio mica dover pulire quel macello! -
Dovevo la vita ad un maiale...Un maiale che faceva musica...
Peggio di così non poteva andare...Vero?
VERO?!?
_______________________________________________________

E rieccomi! malata coe sempre!
Un grazie a:
HidanJashinist ( vai che la tua fanfiction è un mito! )
E Tsukie!
Che mi hanno recensito!!!
E poi visto che ho corretto Pein? Sono o non sono brava?
Ciauuu!
Alice_
Ecco una foto di Gattini!
Image and
video hosting by TinyPic

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Kidnapped! ***


Akatsuki in the closet cap 5 Ok, il risveglio non era stato dei migliori, ma ancora, da un paio di settimane non è che avessi avuto risvegli piacevoli...
Mi ero svegliata tra le risate generali in camera mia, per poi scoprire che  c'era Kisame in un angolo , con Gattini che miagolava e gli si strusciava sulle gambe.
Poveretto, era terrorizzato...
Gattini la Pantera.
Considerando che poi era una scriccioletta nera, che probabilmente voleva solo un po' di coccole, la scena aveva del comico.
E chiaramente erano le  sei di mattina... Di nuovo...
- Kisame...Ma che stai  facendo?! - chiesi cercando di mantenere un tono di voce relativamente basso.
- A-aiuto! Mi vuole mangiare! -
Adesso, con tutto il bene del mondo per lo spadaccino, ma un uomo fatto e finito che si  appiccicava al soffitto a momenti per una gattina che forse gli arrivava alla caviglia...Bhè, diciamo che io mi sarei fatta qualche domanda...
...
Ok, io l'avrei direttamente portato dallo psicologo, ma poi lo psicologo avrebbe avuto bisogno di uno psicologo a sua volta...E così via.
Presi  Grim e l'attirai in bagno con una delle sue bustine e lei- essendo la ruffiana che è - chiaramente ci si fiondò senza guardare in faccia nessuno.
- Fiuuu... - sospirò Kisame e io  lo guardai male.
- Adesso spiegami un paio di cosette... -


Inutile dire che a scuola fu un vero inferno.
Non solo era una giornata dove avevo due ore di versione di latino e un interrogazione di fisica, ma mi era pure andata via la voce... Completamente afona.
Quindi quando la prof mi  chiamò alla lavagna dovetti fare del mio meglio per non mettermi ad imprecare peggio di Hidan...
- Alice-chan non dovrebbe parlare! -
Ah, già, mi ero dimenticata che era il turno di Tobi per farmi da balia.
Epic Fail.
GIà, perchè era il contrario, io che correvo dietro a Tobi, urlandogli di stare fermo al meglio delle mie capacità, tanto che dopo l'intervallo - quando mi doveva interrogare in fisica, per intenderci - la mia voce assomigliava ad un lamento di un topo con l'asma...
Fortuna che mi aveva fatto fare solo degli esercizi...
Senza contare che cominciavo seriamente a pensare che Tobi mi avesse contagiato con la sua stupidite acuta: mi ero messa a contemplare se fosse possibile scrivere con il gesso sulla lavagna, il che non è anormale, peccato che il gesso di cui stessi parlando io era quello che impediva al mio braccio di  ripiegarsi a mo' di fisarmonica...
...
Paura!
Quindi potete dedurre che quando suono la campanella , fui una delle prime a fiondarmi fuori dall'aula.
Quando mai!!
Venni fermata in un colpo solo da, nell'ordine:
Una bidella che mi aveva fatto ritornare per ripescare le chiavi della LIM che i miei compagni si erano bellamente dimenticati
Un prof che voleva sapere che pezzi avrei portato al concerto di Natale che si sarebbe tenuto a breve
Una mia prof che voleva che dicessi ai miei compagni che il giorno dopo non ci sarebbe stata - EVVAI! -
E quando stavo per uscire venni bloccata dalla mia prof d'Inglese che mi aveva dato delle raccomandazioni per il mio esame PET del giorno dopo -che avevo fatto un anno prima dei miei compagni-
Riuscii ad uscire solamente all'una e mezza da scuola...
E in più trovai all'ingresso uno strano tipo,  che mi venne incontro con uno strano sorrisetto.
- Tua mamma mi ha detto di venirti a prendere al posto suo -
E Tobi era intelligente...Certo, provane un'altra! Cretino!
- Davvero? Non mi ha detto niente... - replicai tutta innocente
- Bhè, l'ha detto a me! - disse lui, convintissimo di avermi nel sacco.
Fu in quel momento che notai la  lama che sporgeva leggermente dalla sua giacca e mossi un passo indietro, andando addosso a Tobi e sperando che il messaggio fosse stato recepito.
- Oh! Che sbadata, ho dimenticato il sacchetto delle scarpe in classe! Vado a prenderlo, torno subito! -
E senza dargli il tempo di rispondere ero già salita su per due rampe di scale.
- Tobi... Non mi piace quel tipo! -
- ? -
- Vuole farmi del male? -
- Vuole fare del male ad Alice-chan?! Tobi ti proteggerà, perchè Tobi is a good boy! -
Certo, certo.
Arrivammo nella mia classe, per venire raggiunti dallo strano tipo.
- Tua mamma non sarebbe contenta di sapere che non  ti sei fidata di un suo caro amico... -
- Certo, scusami... A proposito, sai dove posso trovarla? -
- Che domande, lo sai che è a Milano per lavorare -
- Risposta sbagliata... ADESSO TOBI! -
In una frazione di secondo io avevo tirato il cancellino in faccia al tipo e Tobi mi aveva preso in braccio e si era buttato dalla finestra.
...Cosa che non avevamo pianificato per niente.
Quindi svenni per lo spavento.
Ma mi sembra anche giusto.

- Tobi, ma cazzo, ti è veramente sembrata una così fottutamente buona idea buttarti dal fottutissimo secondo piano con lei in braccio?! Cazzo! -
Hidan. Non conoscevo nessun'altro con l'innata capacità di riempire anche una frase di una parola con una ventina di insulti o imprecazioni varie.
- Whaaaa! Hidan-san è arrabbiato con Tobi perchè ha fatto paura alla sua ragazza! - singhiozzò Tobi.
- COOOSA?! - esclamammo io e Hidan all'unisono, io che mi ero rizzata a sedere come se mi avessero dato la scossa.
Meglio dei sali...Per la gioia di Kakuzu!
- Alice-chan! -
E venni stritolata da un abbraccio veramente soffocante.
- Aria!...Bisogno...! -
CRACK!
Oddio, che cos'era stato.
...
Ah, solo la mia schiena.
Incoraggiante...Sarei mai riuscita ad arrivare intera a cena?
- Tobi, smettila, la stai soffocando! -
Una volta rilasciata mi afflosciai sul mio letto.
- Grazie Hidan, qualcuno che mi capisce! -
- Stai bene? - chiese.
Sembrava anche un pochetto preoccupato...Che tenero!!
E poi dai, diciamocelo, ero completamente cotta! Già da prima avevo una completa ossessione per lui, figuratevi adesso che ce l'avevo in casa se non me ne innmoravo!
Lo so...Sono prevedibile...
- Che è successo? -
- Uno dei tuoi amiconi... E' venuto a scuola. -
Si tese e si mise a guardare un punto imprecisato oltre le mie spalle.
- Ragazzi, potete anche smetterla di origliare... -
E la porta volò aperta, facendo franare in camera Deidara, Kisame, Tobi e Konan.
Ma che cazzo...?!
Poi con più calma entrarono anche gli altri.
- Adesso Hidan... - Cominciò Pain - Perchè ci stanno dando la caccia? -
- Bhè, sarà colpa sua. Anche se mi ha veramente rotto le palle per essere arrivata a questo fottutissimo punto, quella pu*[§°@! -
- Continua -
- Allora...Quando ero ancora un credente - a questa parola Kakuzu si lasciò scappare uno sbuffo, guadagnandosi l'occhiata truce dell'albino -...Al tempio di Jashin-sama per completare tutti gli studi... -
 Hidan che studia?
Per poco non svenni di nuovo.
- C'era questa mia compagna che sembrava avere...Un certo interesse nei miei confronti...Vedete, il Jashinismo non comprende un voto di castità... -
- Fai una cosa breve - interruppe Kakuzu, parlando per tutti.
- Taci brutto ateo! Comunque...Ah, sì. Aveva questo fottutissimo interesse, e all'inizio non era poi così male...Ma poi... - Rabbrividì - ...Poi ha cominciato a diventare la mia fottutissima ombra! Non potevo andare da nessuna parte senza prima doverla interpellare... E poi quando me ne sono andato non l'ha presa particolarmente bene..." Ucciderò tutti quelli vicini a te!" - disse con una voce da ragazzina schizzata, e facendo delle virgolette con le dita.
- ... -
Silenzio tombale.
- ...Ehm...Non so come dirlo senza privare Tobi della sua innocenza... - cominciai io e vidi Deidara tappare le orecchie al diretto interessato.
- QUELLA E' UNA FOTTUTISSIMA PAZZA SCATENATA E FIGLIA DI BUONA DONNA!! - poi mi ricomposi e feci segno a Deidara di lasciare le orecchie al povero Tobi - Anche se adesso stanno cercando di uccidere solo me! Spiegami questa! -
Konan, Deidara e Kisame si scambiarono sguardi complici, per poi guardare l'albino di fianco a me.
- Dai Hidan... - cominciò Konan
- ...Lo abbiamo capito tutti, persino Tobi... - continuò Deidara
- ...Perchè non lo confessi direttamente? - concluse Kisame, sfoderando un sorrisone a 64 denti.
- Cosa? - chiesi io, ignara di qualsiasi cosa si fossero detti, causa: scuola.
Mi voltai verso Hidan che era diventato tutto rosso.
Suonò il telefono.
Sia lodato Jashin!

Avevo spiegato la strada che dovevo fare per andare a fare la spesa a Kakuzu, che aveva detto che per una volta potevo andare da sola.
Anche se, camminando nei campi dietro casa mia, che sbucavano proprio davanti all'Esselunga, mi misi a desiderare ardentemente di aver portato con me qualche robusto membro dell'Akatsuki.
...
Mi sarebbe andato bene anche Tobi!
La cosa era molto grave...Soprattutto perchè il mio cane- che mi ero convenientemente portata dietro per le borse dopo-, continuava a correre avanti e indietro, finchè non si infilò in un cespuglio particolarmente grande e quello imprecò a gran voce.
Ma porca di quella vacca!
- Mirti! ANDIAMO!!!! - e mi misi a correre come un'ossessa verso casa mia, che fortunatamente non era così tanto lontana, con il cane dietro.
Vista da fuori la scena doveva essere parecchio divertente:
Una poveretta con le borse della spesa sottobraccio che correva a rotta di collo, con il cane dietro e almeno sei energumeni parecchio incazzati alle costole.
Ma chiaramente non poteva farcela la poveretta che correva a rotta di collo con le borse della spesa, per il semplice fatto che ero io, quindi non mi sorpresi più di tanto quando il mio piede scivolò su una lastra di ghiaccio formatasi la notte prima.
Caddi di faccia, venendo poi risollevata malamente da uno dei sei tizi che sorrise sadico.
Merda merdae merdae merdam merda merda, merdae merdarum merdis merdas merdae merdis.
Oh, l'avevo trovata sul dizionario di latino!
L'ultima cosa che vidi prima di svenire furono uno stupendo paio di occhi azzurrissimi.
MERDA! L'avevo forse già detto?
______________________________________
Scusatemi per il ritardo, ma ho fatto una settimana veramente terribile!!!!
Allora...Ecco svelato il motivo per cui i Jashinisti ce l'hanno con Hidan!
Ci sarà un pezzetto anche nel prossimo capitolo per inquadrare meglio la situazione comunque...
Allora...Vi è piaciuto? Vi ha fatto schifo? Sono al corrente che potevo sforzarmi anche un po' di più per il motivo, ma  Hidan non si meritava niente di meno che una Fangirl esaltata!
Whopsy...Mea culpa, mea grandissima culpa!
Al prossimo capitolo!
Ciauuu!
Alice_

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** What the hell?! ***


katsuki in the closet cap 7 No no no no no no...
Così non andava per niente.
- Ouch! Potresti evitare di farmi sbattere la testa contro ogni santissimo spigolo?! - guardai male il tizio che mi aveva caricata in spalla, a mo' di sacco di patate.
- Prima impara a scegliere con chi passi il tuo tempo -
- Vaffanculo, brutto bastardo! -
- Ah, che peperino! Ora ho capito perchè Hidan-san ha preso così tanto interesse in te da saltarmi addosso e farmi mozzare la testa dal suo amico blu... Ah, e per la cronaca...Quel campo di fianco a casa tua è pieno di topi! -
- Ma taci, và! Scommetto che i topi non sono nemmeno venuti vicino alla tua brutta faccia, probabilmente gli ricordavi il veleno... -
- Sei tremendamente loquace, eh? - alzai di scatto la testa, riuscendo non si sa come a cadere dalla spalla del mio sherpa e a cadere di culo.
- Ouch... - guardai negli occhi la splendida ragazza che mi si parava davanti - Ehm...E chi cazzo saresti? -
Anche se mi ero fatta già un'idea a dire il vero.
- Il mio nome è Rioku, somma sacerdotessa di Jashin-sama, autorità più alta del tempio, dove presiedo la formazione dei nuovi Jashinisti...Ma non ti deve importare di me...Piuttosto - mi prese per i capelli e mi issò al suo livello - Come te la passi con il mio Hidan-kun? -
Ero a tanto così da tirarle un calcione con i fiocchi e i controfiocchi e farle fare un paio d'ore abbondante con la mia prof di matematica.
Sarebbe tornata al tempio piangendo.
Provare per credere.
- Bene, grazie -
Divenne di una sfumatura di rosso che non avevo mai visto, poi si calmò.
- Dimmi dov'è. -
- Vaffanculo -
Ritornò di quella curiosa sfumatura di rosso.
Adesso mancavano le cinquanta sfumature di grigio e di nero e avevamo fatto tutta la serie.
- DEVI RIVOLGERTI A ME PROPRIAMENTE!! -
- Oh, mi scusi... Vada a fanculo, sua eminenza -
- Grrrrr...!

Tre ore dopo mi risvegliai.
Mi ricordavo solo vagamente di una bella batosta, ma alla fine mi pareva di essere riuscita a tirare un grosso -veramente grosso - calcio al bel visetto di Rioku.
Che soddisfazione!!
...
Peccato che adesso ero in una stanza spoglia, puzzolente, fredda, buia... E sarei potuta andare avanti per ore, senza mai stancarmi.
YAY!
La porta si aprì con un cigolio sinistro e schizzai in piedi, sfilandomi gli stivali nel processo.
- Bene, sei sveglia...Ma che cazz-?! - gli tirai lo stivale in testa.
Anfibi, quanto vi amo!
Veloce, mi infilai nella porta, non badando alle grida dei Jashinisti nel corridoio mentre praticamente mi buttavo dalla finestra.
...
Eravamo al quarto piano.
- MerdaaaAAAAH! - chiusi gli occhi per risparmiarmi almeno lo spettacolo leggermente inquietante del suolo che si avvicinava, aspettando lo spappolamento finale.
Presi dentro in un albero...E caddi di culo.
...
Di nuovo!
- Adesso fai la brava e torna qui e forse, e dico forse, non ti uccideremo! - urlarono da dove mi ero buttata.
- Fatemi pensare...Quando sarò morta! Più tre giorni per esserne sicura! ADDIO IDIOTI! -
E cominciai a correre verso casa mia.
Fortuna che mi avevano portato in un cantiere nella mia stessa città...
....Pft...Che scemi.
Non che io fossi molto meglio eh!
Rischiai di farmi stirare un paio di volte e arrivai a casa, in procinto di rimetterci un polmone.
Sai che bella cosa...
Infilai la chiave nella toppa e aprii la porta con tutte le mie forze, facendo saltare in aria il gatto e facendo prendere un infarto al povero Kisame che aveva avuto la sfortuna di passare davanti alla porta in quel preciso momento.
- Santo cielo Alice! Mi hai fatto venire un infarto! Non sono Kakuzu, a me ne basta uno per rimanerci secco! -
- Ah, sei tornata, dove sei stata? E dov'è la spesa? -
Mi venne un tic all'occhio.
- Kakuzu...Ma sai che io sono uscita circa sei ore fa a fare la spesa? -
Silenzio.
- Davvero? - chiese un Deidara che passava per caso
- Davvero. - gli risposi io atona.
- Oi! Io ho fame! Non è ancora tornata Alice con la spesa? - urlò Hidan arrivando nell'ingresso e vedendomi lì - Ah! Era anche ora! -
Il tic all'occhio era diventato un problema serio.
- Hidan, il nome Rioku, ti dice niente? -
L'albino sbiancò.
- Oh no, non lei! Quella rompipalle no! -
- Dai che non è così male, a parte per il FATTO CHE MI HA TENUTO PRIGIONIERA PER LE PASSATE SEI ORE! -
- Oh. - fu la sua risposta.
E io che stavo fremendo per ammazzare qualcuno lottavo disperatamente contro ogni mio istinto di saltargli addosso e mozzargli la testa.
- Vero che per amor vostro uno di voi mi fa un clone? -
Con un POOF una copia perfetta di Hidan si trovava nel mio salotto.
Diciamo solo che, senza entrare in dettagli macabri, non ne rimase niente.

- Quindi che cosa dovremmo fare? -
- Non lo so Kisame...Ma perchè lo chiedi a me?! Nel caso non te ne fossi accorto, io faccio totalmente schifo a formulare strategie. Non so se rendo l'idea, ma ho steso un Jashinista con uno stivale! UNO STIVALE! -
- Calma...Respira...Rilassati... -
Tirai una capocciata epica al tavolo.
Ahio.
- Tobi is a good boy! -
Avrei fatto volare qualche testa.
- Bhè, potrebbe andare peggio cazzo! -
- E come Hidan? - chiesi io da sotto le braccia conserte sopra il tavolo.
- Potrebbe piovere! -
Fuori tuonò e cominciò a piovere a catinelle.
Lo guardammo tutti basiti.
- Dicevi? - chiesi io, cercando di non mettermi a sbattere la testa fino allo svenimento contro il tavolo.
- Ma potrebbe sempre andare peggio! - disse, come se fosse una cosa ovvia - Potrebbe andare via la luce! -
E fu il buio.
Fortunatamente Kakuzu, essendo sempre preparato per qualsiasi evenienza, liberò la sua maschera del fuoco e le fece accendere una piccola fiammella, giusto abbastanza per illuminare le nostre faccie, sempre più incazzate.
- Ok, non so cosa stia succedendo, ma potrebbero arrivare i nostri nemici, allora sarebbe peggio! -
- HIDAN-KUN! STO VENENDO A PRENDERTI! -
Ma cosa aveva?! I poteri sovrannaturali?!
- Ma potrebbe andare pe-
- SSSHHHHHH!!! - lo zittii, se avesse continuato così non sarei sopravvissuta e, comunque, avevamo gatte più grosse da pelare.
Per esempio come liberare il mio giardino da quegli...Energumeni...Armati...E della taglia di un armadio...
Saremmo morti tutti.
Tranne Hidan, ma a questo punto si meritava di sopportarsi quell'oca-
Rimisi la tendina a posto e ritornai in salotto, dove non potevano vederci.
Mi sedetti vicino a lui.
- Mi...Dispiace... -
Lo guardai come se avesse appena detto che Jashin non esisteva - Hidan, stai bene? Hai la febbre? Vuoi che prenda il termometro? Il ghiaccio? Qualcosa? -
Adesso era la sua volta di guardarmi strano - Ma che! Non posso nemmeno più scusarmi!? -
- Bhè, sto solo dicendo che non è molto...Come posso dire... Ogni quanto ti scusi, per curiosità? -
- Mai! - replicò lui fiero
- Come volevasi dimostrare -
- Comunque potrebbe andare pegg -
- No! Ti prego, basta! -

Si. Erano. Accampati. Nel. Mio. Giardino!
Feci la prima cosa che mi venne in mente e diedi disposizioni a tutti di farsi trovare in cucina.
- Allora ragazzi...E ragazze. Siamo sotto assedio, ognuno si munisca di una fionda e di uova...Quelle nel sacchetto dell'umido però. MUAHAHAHAH! -
- Almeno questo piano non comporta dispendio di denaro...Le nostre entrate sono drasticamente diminuite... -
In un battibaleno eravamo tutti in postazione, io sul balconcino, l'Akatsuki sul tetto ( tranne Pain e Konan che se ne stavano in disparte )
- Pronti...Caricare...FUOCO! -
Faceva tanto esplosione atomica...Forse sarà stato il fatto che le uova erano lì da forse un mese...O erano due?
Comunque erano lì da un casino di tempo.
Ed erano parecchie. Residue da una ricetta che mia mamma aveva voluto provare ma non aveva mai avuto tempo di fare.
- AAAH! HIDAN-KUN! AIUTAMI! - urlò Rioku, schivano un uovo dopo l'altro, finchè uno non la beccò proprio in piena fronte.
- AH! Beccati questo figlia di put§°+! - esclamò il diretto interessato
Oltraggiata Rioku cominciò a sbraitare, menando fendenti alle uova con la sua katana.
Ne prese una, che si spappolò e la coprì da capo a piedi con uno strano liquame verdognolo e puzzolente.
Con un urlo di rabbia la ragazza ordinò la ritirata, ripulendosi la faccia alla bell'è meglio.
Avevamo vinto!
- Abbiamo vinto! - urlarono gli altri, ancora con alcune uova in mano.
- Ragazzi, concedetemi l'onore di presentarvi alla doccia. ORA. -
- Solo se vieni con me - e con ciò Hidan mi prese in spalla e fece per trascinarmi in bagno.
ARGH!
____________________________________________________________

Wow...O.o
Non credevo di essere capace di scrivere qualcosa di così sclonclusionato!
E' terribile e lo riconosco, ma dovevo pur fare qualche cosa per tenermi occupata e mia mamma che si lamentava per le uova andate a male mi ha dato tutta l'ispirazione...
Diamine, si vede eh?
Comunque, vi è piaciuto? ( Probabilmente no (°.°) )
Vi ha fatto pena? ( Chiaro! (>.<) )
Vabbè, recensite, mi fa sempre piacere sapere che ne pensate!
Ciauuuu!
Alice_

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Fever and...Hidan? ***


Akatsuki in the closet cap 8 - Hidan! Attento al gatto!! -
Chiaramente che cosa successe?
Ma ovvio, il gatto gli passò in mezzo alle gambe, facendogli perdere l'equilibrio.
E io che gli ero in spalla, caddi dritta dritta nella vasca, tirando una testata assurda al bordo.
Cazzo che male.
- Oi, stai bene? -
- No -
- Ah, bene perchè... - il suo cervello ebbe un momento di attività - Ops. -
- Bravo. -
Mi aiutò a uscire dalla vasca, mentremi tenevo la fronte sanguinante.
- Quelli dell'ospedale si chiederanno se non lo faccio apposta... -
- Ma abbiamo pur sempre Kakuzu! - non mi diede nemmeno il tempo di esprimere il mio dissenso che già era lì che urlava - KUZUU! -
- Ma non ti è magari saltato in testa che... - sospirai, reggendomi al suo avambraccio - Niente, lascia stare -
- Che cosa vuoi Hidan? - mi guardò e fece una faccia strana, o almeno, per quello che potevo vedere con la maschera... - Di nuovo? Hidan, non ti avevo detto che è fragile?! -
- Eh Kuzu... Mi sono lasciato trasportare! - esclamò l'albino.
Io che avevo un mal di testa poderoso, mi lasciai guidare in una sedia in cucina e aspettai Kakuzu per farmi ricucire la fronte.
Con gli occhi chiusi. Non volevo mica svenire lì!
Conoscendo Hidan, si sarebbe adoperato per farmi la respirazione bocca a bocca.
No grazie.
Anche se...
NOHOHOHOHOHOH!
Mamma mia che pensieri... Hidan mi stava contagiando!
E prima che qualcuno di voiu possa chiedere, sì, è possibile.
- Allora...Che è successo sta volta? - il mio salvatore in maschera.
- Oh, niente di che... Mi sono solo fracassata la testa contro la vasca da bagno... Facevo prima a chiedergli il suicidio assistito -
Ecco un suono che non avrei mai pensato di sentire.
Kakuzu che ridacchiava.
Per quanto uno della sua stazza potesse " ridacchiare ". Più una serie di risate molto corte, molto profonde e molto... Molto...divertite?
Lo guardai come se gli fosse spuntato il terzo occhio in mezzo alla fronte.
- Che vuoi? -
- Eh... Niente, niente... Potresti evitare di uccidermi? Sai, non sono una fan del dolore come Hidan... -
- Uhm... Tira indietro la testa -

La febbre.
Mi era venuta la febbre.
39 di febbre... Rioku, che tu sia meledetta!
Ero praticamente certa che fosse stata colpa sua, visto come mi aveva tenuto per ore al freddo.
E adesso ero sul divano, cinque coperte impilate sopra e la stufa che andava.
Tutta l'Akatsuki che crepava di caldo e io che avevo ancora il coraggio di avere freddo.
Mondo crudele!
Arrivò prima Deidara, che si mise di fianco a me a guardare la televisione...
Non ci sarebbe stato nulla di male, non fosse stato che non aveva la maglietta.
- Ehm... Deidara? -
- Che c'è, un? -
Rimasi lì un momento, leggermente interdetta.
- Perchè non hai la maglietta? -
- Ho caldo... Ci saranno una trentina di gradi in casa! UN! -
Poi arrivò Kisame, anche lui a petto nudo.
E figuratevi io, che ero costretta lì dal dottor Kakuzu.
Mi tirai le coperte fin sopra la testa e cercai di dimenticarmi che probabilmente mezza Akatsuki, per colpa della mia fottutissima febbre, era in casa mia a petto nudo.
Vabbè, a Hidan ci ero abituata, visto come andava sempre in giro così.
Cercai disperatamente di addormentarmi, ma evidentemente obbligarsi a dormire non era molto facile, quindi finii per rimanere sveglia e optai per spacciarmi mummia.
Guardate che potevano anche cascarci!
- Ali-chan? -
Tirai fuori la testa - Dimmi Tobi... -
- Ali-chan vuole giocare? -
- Baka! E' malata, non può giocare, un! -
E ritornai nel mio mondo fatto di lana, ergo le coperte.
- Tu vieni con me adesso, qui fa troppo caldo, cazzo! - e venni brutalmente issata in spalla a qualcuno che era...Piacevolissimamente caldo, quindi mi ci avvicinai il più possibile.
Mi scaricò nel letto e si infilò con me sotto le coperte.
- Ma che cazz-? - guardai in faccia all'intruso - HIDAN!? -
- Ah! Silenzio, sto cercando di dormire qui! -
Mi mise una mano in vita e mi tirò più vicino.
- Bhè, cos'è quello sguardo? Non avevi freddo due fottutissimi minuti fa? -
- S-sì, ma..! -
- E allora silenzio. -
- ... -

- IO LA UCCIDERO'! - esclamò la ragazza, uscendo dallo stato di trance in cui di trovava.
- Sua eminenza, che cosa ha visto? -
Il poveretto ebbe la sfortuna di trovarsi nella sua strada e venne spintonato, laschiando un dente nella porta del cantiere abbandonato.
Curioso, era l'unica porta che avessero montato.
- Andate a prenderla! Si merita di soffrire! -
- Ma... Sua eminenza...Sarebbe troppo presto...In fin dei conti ci hanno già respinto una volta! -
- Oh sì, ricordatemi che devo farle pagare anche per la faccenda ddelle uova... Ma adesso ha superato il segno! -
- Mia signora...Jashin-sama non apprezzerebbe... -
- Chi sei tu per interpretare la volontà di Jashin-sama? Chi è qui il sommo sacerdote?! -
- Lei, eminenza... -
- L'unico seguace da cui potrei accettare critiche è troppo occupato a "tenere caldo" ad un'atea! Questa è eresia! -
- Ma ci risulta che Hidan-san non abbia interrotto i sacrifici... -
- Sono solo animali! Come puoi pretendere che rimpiazzino la sete di Jashin-sama per il sangue umano e la sofferenza delle vittime?! -guardò l'uomo con un misto d'odio e pietà - Come puoi definirti Jashinista se non sai cose talmente basilari?! -
- Mi...Mi scusi mia signora... -
- Tzè...Adesso smettila di parlare e prendo con te gli uomini di cui hai bisogno...E portamela viva. -
- Certamente -
- Viva ho detto -

La mattina dopo mi svegliai con la spiacevole sensazione di venire spiaccicata.
Aprii gli occhi e il perchè mi fu subito chiaro.
Provate ad indovinare, vi dò qualche aiutino... Capelli argentei, occhi ametista, Jashinista devoto...
Ok, se non ci siete arrivati nemmeno adesso, filate a guardarvi gli episodi di Naruto dal 76 all'89.
ADESSO!
Ritornando al racconto.
Un brivido mi corse lungo la schiena, non sapevo se imputarlo alla febbre ancora alta, o alla strana sensazione che mi dava la vicinanza di Hidan... Mah.
- Sei sveglia vedo... -
- Già. -
- Hai ancora la febbre? -
- Ma chiaro che sì -
- Sentiamo... - mi posò le labbra sulla fronte e io rabbrividii.
Causa, Hidan. Non febbre.
A meno che non avessi inventato un nuovo virus... Eheh...
- Sì, sei fottutamente calda... - prima che potessi anche solo proferir verbo, le sue labbra erano sulle mie.
La mia testa fece il countdown per una mini esplosione nucleare.
Chiaramente io mi persi nel bacio...Non ditemi che non si era capito che mi ero innamorata del folle Jashinista... Dai, era ovvio!
Continuammo così per un buon dieci minuti, smettendo ogni tanto per riprendere fiato.
- ...Wow... - fu tutto quello che disse, dopo che ci eravamo separati per un mio volento colpo di tosse.
...
DANNATA TOSSE! CHE JASHIN TI PUNISCA!
- Alice-chan, sei lì dentro? - arrivò la voce di Tobi dal corridoio.
- Hidan, fila sotto le coperte! Altrimenti Tobi lo spiattellerà in faccia a ogni singolo membro dell'Akarsuki! -
- Uff, cazzo, va bene...Un secondo! -
Tobi spalancò la porta nel preciso istante in cui Hidan si era totalmente infilato sotto le coperte.
E io quasi non riuscivo a respirare, dato che mi si era sdraiato addosso.
Brividi, brividi, brividi.
- Ali-chan? -
- Dimmi Tobi -
- Hai visto Hidan-san? Aveva promesso a Tobi di giocare... -
- Ah! - tirai un calcio a Hidan sotto le coperte per farlo smettere di farmi il solletico.
- Ouch! -
- Che cosa è stato? -
- Niente Tobi...Comunque mi pare che Hidan sia in giardino a giocare con il cane... E se non ti dispiace io tornerei a dormire... -
- Certo! Vado a vedere, grazie Ali-chan! -
E richiuse la porta.
- Potresti convertirti al Jashinismo... - disse l'albino da sotto le coperte, risalendo con una scia di baci fino alle mie labbra.
- Non mi tentare, potrei non resisterti...-
- E chi vuole che tu mi resista? Devi solo prendere parte ad un mio rituale e sarai iniziata... - finì lasciadomi un bacio a fior di labbra.
- ... Prima dimmi quali sono i tuoi sentimenti nei miei confronti. Non voglio essere lasciata sola quando ti sarai stufato, sono stata chiara? Pretendo sincerità. -
- Hai presente quando sei rinvenuta dopo aver fatto un volo di due piani con Tobi? Ecco, e tutta quella scena che hanno messo in atto quei cazzoni? -
- Mhmmm...Vai avanti -
- Bene... -
Un momento...Era sì diventato tutto rosso dopo che Kisame, Konan e Deidara...
OMJ! ( Oh My Jashin! )
- Esatto... - disse sospirando dopo aver osservato la miriade di espressioni che mi avevano attraversato la faccia nell'arco di quei cinque secondi - Ti amo -
Vabbè, direi che da una fronte suturata, la giornata era decisamente migliorata.
- Love ya too... -
- Nani? -
Sigh...
- Ti amo anche io. -
- Aaaah...Torniamo a dormire, dopotutto...Devo pure prendermi cura di te in qualche fottutissimo modo... -
Ceeeeeeeertamente...
_______________________________________________
Wow, finalmente ci sono riuscita...YAY!
Dico subito che è quasi finita, forse due o tre capitoli ed è andata...!
Vabbò, ditemi che ne pensate!!
Ciauuu!
Alice_

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** I'm back! ***


Akatsuki in the closet cap 8 Ritornata a scuola dalla mia "vacanza improvvisata", mi ritrovai davanti uno spettacolo spaventoso.
In una giornata di sei ore, avevo cinque verifiche da fare e recuperare.
Inutile dire che mi sarei leggermente uccisa.
Leggermente.
E in più Hidan che mi distraeva quando cercavo di mettermi di buzzo buono per studiare qualcosa, quindi, come era prevedibile del resto, mi ritrovai a studiare tutto nel giro di un pomeriggio.
E ti pareva.
- Non hai ancora finito?! - urlò l'albino, dal suo posto di fianco a me.
- Meno lo chiedi, prima finisco -
- Uff... Sei fottutamente noiosa quando fai così! -
- E quando faccio così? E' solo oggi che mi hanno accalcato una massa informe di verifiche per domani! -
- E perchè cazzo non l'hai fatto prima!? -
- Magari perchè tu, hai continuato a fare il jashinista pestifero e a minacciare di sacrificare i miei libri se non ti davo un po' di attenzioni! -
Si fece rosso e cominciò a giocherellare con il pendente che usava per le preghiere.
Senso di colpa in tre...Due...Uno...
BANG!
- Non fare quella faccia! Mi fai sentire in colpa! -
Ci avrei scommesso un rene che era proprio quello che voleva sentirsi dire, e ne ebbi la conferma quando fece finta di rabbuiarsi ulteriormente.
- E fai bene a sentirti in colpa! Non tutti hanno, come te, la vantaggiosissima possibilità di usifruire de qui presente jashinista, desiderato da tutte le ragazze, osannato... -
E andò avanti per altri cinque minuti.
- Credo di aver seguito fino a " vantaggiosissima possibilità ". Hai finito? Posso studiare adesso? -
- No! Tu adesso vieni con me cazzo! -
- Sese... se proprio vuoi stare con me a tutti i costi, perchè non mi provi la lezione di storia? -
Lo vidi combattuto.
- Sappi solo che l'alternativa è guardare " Clio Make Up " con gli altri di sotto... Giusto perchè tu lo sappia... -
Sbiancò nell'arco di due secondi.
- Cosa ti devo chiedere cazzo?! -
Con un ghigno gli passai il libro di storia.

Alle dieci di sera, ero ancora a cercare di ripassare.
Diciamo che non so come- certo, "non so come" un cavolo! -, le cose con Hidan erano degenerate e avevamo finito per...Distrarci.
...
Sì, distrarci.
Un momento...Quand'è che Diocleziano era salito al potere?!
Buttai una veloce occhiata al libro e resistetti alla tentazione di suicidarmi.
Il 285 dopo Cristo non mi sarebbe mai entrato in testa...E mi rimanevano ancora da studiare Matematica e storia dell'arte...
Depression mode.
- TOBI IS A GOOG BOY!! -
Mi presi la testa tra le mani in un ultimo disperato tentativo di ripassare Storia.
- TOBI TESTA DI CAZZO! SE TI PRENDO SEI MORTO! -
Hidan e Tobi, una miscela esplosiva.
- ALI-CHAN AIUTO! - nell'arco di due secondi mi ritrovai appiccicata a Tobi, che mi fece cadere dalla cassapanca dove ero appolaiata precariamente.
Pochi secondi dop arrivò pure un Hidan fumante di rabbia, sulla sua faccia spiccavano in un contrasto veramente terrificante un paio di baffi e un pizzetto, accompagnati da un monocolo.
Santo Jashin...
- Pff... - cercai di trattenermi in tutti i modi - BWHAHAHA!! -
- Non ti ci mettere pure tu! - cominciò a diventare rosso peperone.
- Ok, ok... Dammi qualche ora, poi posso parlarti senza riderti in faccia! -
Incazzato come una bestia si voltò e andò in salotto, suscitando le risate di tutti gli altri che poi vennero abilmente minacciati di morte se non avessero smesso subito di ridere.
Grande Hidan, è così che si fa!
- Tobi, vero che non hai usato il pennarello indelebile? -
- Indelebile? Cos'è? -
- Fammi vedere che pennarello hai usato và, che ci mettiamo molto di meno -
La girella si alzò e ritornò poco dopo con il pennarello colpevole del misfatto.
Grazie a Jashin la fortuna era dalla parte di Hidan, era solamente un pennarello idrosolubile...
Che rischio!
Non avrei avuto affatto voglia di andare a dirgli - incazzato com'era- che probabilmente nella migliore delle ipotesi se lo sarebbe dovuto tenere per una settimana.
...
Proprio no.
-HIDAAN! -
- CAZZO VUOI?! -
- MUOVI IL CULO E VIENI QUI! -
Sentii un distinto lamentio, ma poco dopo il jashinista era arrivato in cucina, faccia ancora più incazzata rispetto ai due secondi che erano passati.
- Che c'è? Vuoi ancora ridere? Va bene! -
Gli sbattei una spugna in faccia.
Lui mi guardò male.
E cominciai a strofinare.

L'interrogazione in Storia non tardò ad arrivare, ma alla fine, dato che era Hidan la mia guardia del corpo del giorno, mi suggeriva lui le date.
Comodo, no?
I problemi arrivarono con le altre ventordici verifiche, ma quella è un'altra storia...
Oltretutto era pure il giorno dei colloqui, quindi, non avendo nessuno che mi potesse andare a prendere - visto che pure mia nonna era partita - rimasi lì finchè non c'era rimasto proprio più nessuno.
- Cazzo, ce ne mettono di tempo per dire se uno è bravo o meno! -
- Giàggià ( ndme WTF?! ) pensa che l'anno scorso io e mio padre siamo rimasti qui fino alle otto di sera! Ti è andata bene tutto sommato. -
infatti si era trasformato lui in mio padre e si era sentito tutti i miei professori, avrei dato di matto pure io.
- Senti, andiamo a casa - feci per allontanarmi da lui, ma mi prese una spalla con fare anche piuttosto brusco, mi girai e capii il perchè.
Sapevo che non sarei dovuta andare a scuola!
- Hidan-kun! Da quanto tempo non ci vediamo! Mi sei mancato così tanto! -
- Non posso dire lo stesso... - lo sentii bisbigliare e non riuscii a fare a meno di fare un sorrisetto.
- E tu che hai da ridere?! -
- Oh, niente, solo che hai un ragno tra i capelli. -
- IIIIK! - cominciò a prendersi a sberle in testa, nella vana speranza di riuscire a togliersi l'aracnide dai capelli che, fra parentesi, non era mai esistito.
Tristezza, portami via!
-Sua eminenza, che sta facendo? - parlò uno dei Jashinisti, che aveva una macchia violacea sul lato destro della faccia.
O Santo Jashin!
Era quello che avevo centrato con l'anfibio! NUOOO!
- Levami questo insetto dalla testa! -
- Certo! - replicò quello, sempre più confuso riguardo alla faccenda.
- E' un arachnide, ha otto zampe che stanno camminando sulla tua bella testolina... - replicai io, giusto per girare il coltello nella piaga un altro po'.
- Maledetta! -
- Fatto! - prima che Rioku potesse vedere che cosa avesse tolto, il ragazzo lo buttò fuori dalla porta.
- Ahhh... - sospirò  - molto meglio -
- Cazzo, io voglio andare a casa! Ho una fame da lupi! -
La voce della verità: Hidan
- Oh Hidan-kun, vieni con noi, farò in modo di allestire un gran banchetto in onore del tuo tanto atteso ritorno! -
- Veramente io pensavo più ad una pizza con i miei amici...e - mi mise un braccio attorno alla vita - alla mia rapff!!!! -
Gli avevo tappato la bocca non appena avevo realizzato cosa stesse per dire.
- Se vuoi farci ammazzare, continua così! - gli sussurrai
Lui si rimosse la mano dalla bocca con un'aria di superiorità e finì la frase - E alla mia ragazza! - e mi baciò davanti a tutti.
Ma io che parlo a fare?
- SCAPPA! - urlai, notando il colorito poco umano di Rioku e cominciai a tirarmelo dietro verso la palestra.
- UCCIDETELI, UCCIDETELI TUTTI! -
- MA SE SIAMO IN DUE, CAPRA! - non ne ero riuscita a fare a meno!
Ci buttammo dalla finestra degli spoglatoi femminili e cominciammo a correre verso casa all'impazzata, arrivando trafelati al cancello.
- Cazzo ti muovi con quelle fottutissime chiavi?! - si girò - Stanno arrivando! -
In quel preciso momento Rioku svoltò nella via e il cancello si aprì, ci fiondammo dentro e chiudemmo la porta a chiave, con tutte le mandate possibili e immaginabili, appoggiandoci contro di essa.
Con il fiatone ci accorgemmo che tutti ci guardavano a bocca aperta.
- E' una lunga storia, ma vi prego, chiudete le inferiate e metteteci contro tutto quello che potete. -
- Ma se siamo dei ninja! Un! -
- Ah, davvero? Allora prova a far esplodere una tua scultura? -
- Katsu! - non successe nulla, tutti si strinsero attorno al piccolo uccellino, persino Itachi - Katsu! KASTU! CAZZO! - rassegnato lanciò l'uccellino, che colpì in pieno Kisame.
- Ah bhè, se cominciamo ad ammazzarci tra di noi siamo veramente a posto. -
Io, per lo meno, sarei morta.
Evviva!
_________________________________________________
Allora, innanzitutto, mi dispiace per il mostruoso ritardo, ma mi si era rotto il computer e ci hanno messo una vita a ripararlo, mi è arrivato l'altro ieri e in più ho scoperto che tutte le mie storie erano state cancellate, così come il grosso dei miei file... sigh...
Comunque sono tornata!
Spero che vi piaccia!
Ciauuu!
Alice_

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** My happy ever after! ***


Akatsuki in the closet cap 10 Godetevi il chappy! Vi avverto è piano di colpidi scena! Ed è luuuuungo!
_____________________________________

Avrei staccato qualche testa.
Non era possibile che mi avessero chiuso in soffitta!
Continuai a cercare di aprire la botola dalla quale mi avevano abilmente tirato dentro, manco fossi un sacco di patate...
- Smettila ! - arrivò l'urlo esasperato di Deidara dal piano di sotto - Altrimenti giuro che ti faccio saltare in aria! -
- Brutto idiota! Non funzionano i tuoi poteri! Sei un normale sfigato che se gli metto le mani addosso lo faccio a pezzi!! - ( prego notare l'anacoluto = grammatica veramente penosa )
- Hidan me lo ha proibito! -
- E da quando in qua te ne frega qualcosa di quello che vuole Hidan?! - urlai, sempre più incavolata
- Da quando mi ha quasi trapassato con il suo dannatissimo picchetto!  Quella non è arte! -
...
Aaaah... Ora si spiegavano molte cose...
- Allora portami Hidan! -
Dopo qualche minuto riconobbi la voce dell'albino, piuttosto seccata, accompagnata da un rumore di passi che salivano le scale
La porta della soffitta si aprì, rivelandone il volto arrabbiato.
- Adesso tu mi spieghi che ci faccio qui! - ringhiò
Gli tirai uno scappellotto, facendolo protestare, per poi spingergli la testa di sotto e calarmi giù a mia volta.
- Sei una testa di cazzo! E' pur sempre casa mia, dovrei avere un minimo di peso nelle decisioni! Non potete decidere di sbattermi in soffitta! -
Mi sfilai una ciabatta e cominciai a tirargliela in testa - Hai capito o no?! -
- Sì sì! Jashin aiuto! Che cosa ho fatto di male?! -
Era uno scherzo vero?
- Mi hai chiuso in soffitta cazzo! -
- Già... -

- Hidan-kun, sono disposta ad offrirti una seconda possibilità! Se vieni con noi subito, forse, sarò disposta a risparmiare tutti i tuoi amici... Tranne lei, perchè, si sa- venne abilmente zittita da un gavettone.
- Ma quane volte ti ho detto di no?!  Ma porca di quella... - e il jashinista chiuse con uno scatto la finestra dalla quale aveva lanciato il palloncino.
Grazie a Jashin non mi aveva visto...
- Ali-chan! Ali-chan! - mi girai per trovarmi in faccia una maschera a girella.
Infarto time!
Mi accasciai al suolo, tenendomi una mano sul cuore e cercando di calmarne i battiti, tutto questo guardando male Tobi
- Andiamo a tirare i palloncini di sotto! - non mi diede nemmeno il tempo di dire la mia che mi ritrovai sul tetto di casa mia, rischiando di cadere di sotto, proprio dove mi voleva Rioku.
- Cazzo Tobi!! - feci mentre cadevo, fortunatamente non era del tutto ritardato e mi prese prima che formassi una patetica imitazione di una frittata sul mio terrazzo.
Non sarebbe stato un bello spettacolo...
EW...
Si materializzò un catino pieno di palloncini che Tobi cominciò a lanciare manco fossero bombe.
Io rimasi lì a guardarlo come una cretina, almeno finchè un kunai non fece scoppiare il palloncino che tenevo in mano, lavandomi da capo a piedi.
- BRUTTO BASTARDO! LA PAGHERAI! -
Cominciai a scagliare i palloncini pure io, cercando di distrarmi in un qualche modo strano dal freddo che avevo.
- Tu! - sentii esclamare, solo per girarmi e trovarmi una katana puntata in faccia, attaccata alla mano di Rioku.
La giornata non faceva altro che migliorare!
E' proprio vero che la fortuna e cieca, ma la sfiga ci vede benissimo...
- Hola! - sorrisi, non badando ai brividi di freddo che mi percorrevano la schiena - Come va la vita? -
Mi abbassai per evitare un secondo kunai, mentre in giardino infuriava la " battaglia di Via Laghetto " tra i sassi che lanciavano gli Akatsuki, misti ai vari alimenti andati a male che eravamo riusciti a reperire... Bello schifo...
Mi ritrovai la katana puntata alla gola e Tobi lasciò andare uno squittio di paura che lo fece suonare terribilmente simile ad un topo... Beeello... Poi sparì.
- Minchia grazie Tobi! Il mio cane è più coraggioso! - urlai indietreggiando, finchè non incontrai più il tetto sotto i piedi e fui costretta a fermarmi.
Merda, merda, merda.
- AIUTOOOO! - urlo di 1000 decibel.

- Tobi! - esclamò un Hidan veramente incazzato - Dove cazzo è lei? -
Il poveretto era semi-morto per lo spavento e il fatto di essere stato preso per le spalle dal jashinista che lo stava scuotendo come un ossesso non lo aiutava per niente.
- E'-è sul tetto! -
- SUL TETTO?!?! MA IO CHE CAZZO PARLO A FARE?! -
In un lampo l'albino si era dileguato.

Hidan POV

Che cretina, che scema, che idiota! Cazzo! Non è possibile, vaffanculo!
Se adesso Rioku le ha fatto del male giuro su Jashin che la uccido!
Mi arrampicai sul tetto, trovandomi davanti una scena veramente inquietante.
Rioku che puntava una katana alla gola della mia ragazza, non era tra le prime dieci cose che avrei voluto vedere... Ok, non era tra le cose che avrei voluto vedere in generale .
Senza pensarci sue volte mi scagliai contro la sacerdotessa, che presa alla sprovvista menò un fendente verso di me con la spada, procurandomi un taglio parecchio profondo sullo stomaco.
Sentii l'urlo terrorizzato di Alice che aveva perso l'equilibrio e cadeva di sotto.
Minchia, bell'equilibrio che aveva!
Mi buttai a mia volta dietro di lei, riuscendo a prenderle la mano e a frenare la sua caduta.
- Hidan-kun! Sapevo che avresti scelt- si accorse in quel momento che stavo tenendo la mano di Alice - SEI UN TRADITORE! A MORTE! -
Che giornata di merda.

Alice POV

Santo cielo, che schifo di vita!
Cercai di trovare un appoggio per i piedi, ma continuavano a trovare il vuoto.
Poi, illuminazione!
Il fico! Se riuscivo a mettermi sul ramo dell'albero, avrei potuto lasciare andare Hidan a combattere!
Quanto ti amo cervello... Anche se mi abbandoni nei momenti meno opportuni!
Cercai di dondolarmi,girando il più possibile la testa nel tentativo di vedere dove cazzo stavo per buttarmi.
Fantastico.
Diedi un piccolo strattone al braccio dell'albino, attirando la sua attenzione.
- Lasciami andare - dissi con un tono che non ammetteva repliche - Adesso -
- Ma sei pazza?! No che non ti lascio andare! - disse con leggera preoccupazione.
cercando di essere il più discreta possibile cercai di fargli capire che non avevo intenzione di suicidarmi, ma che volevo solamente buttarmi sul fico.
...
Che considerata la mia prestanza fisica veramente commovente era uguale a suicidarsi.
- Cazzo...? - venne bloccato da un calcio di Rioku che gli fece perdere leggermente la presa sulla mia mano
- Hidan cazzo, lasciami andare! Primo: mi stai irrimediabilmente allungando il braccio e secondo: ti stai facendo menare da una ragazza! -
Spalancò gli occhi e, mollò la presa, facendomi effettivamente cadere sul ramo del fico, dove rimasi paralizzata, ancora incredula del fatto che fossi ancora viva.
Guardai sul tetto, osservando il combattimento dei due Jashinisti.
- Ma te ne vuoi andare?! Qui non ti vuole un cazzo di nessuno! -  Hidan prese la sua falce, che cozzò contro la spada di Rioku, producendo una miriade di scintille.
Aveva già perso molto sangue dal taglio che gli aveva fatto sullo stomaco e si notava una certa lentezza nei suoi movimenti; ciò dava a Rioku un enorme vantaggio.
- Hidan! - urlai, disperata fino al punto dacercare di ri-arrampicarmi sul tetto e fallendo miseramente.
In più sotto di me c'erano altri Jashinisti, molto più bravi e agili di me, che mi avevano visto.
Ma porca di quella vacca...
- INSOMMA BASTA! - urlai, prima che tutto diventasse nero e cominciassi a cadere dall'albero.

Mi risvegliai al buio, al suono della sveglia del mio iPod.
Era stato tutto un sogno?
No... No, non poteva essere...
Senza preavviso gli occhi mi si cominciarono a riempire di lacrime che a loro volta si mettevano a correre lungo le mie guancie e bagnavano il cuscino.
Dopo essermi calmata allungai la mano per spegnere la sveglia, ma ciò che vidi mi fece bloccare.
Avevo il gesso al braccio.
Senza pensarci due volte mi catapultai fuori dalla camera, ma in casa oltre a me non c'era nessuno.
Mi abbandonai ad un pianto disperato nel mezzo del salotto, cadendo sulle mie ginocchia.
- Meow... - arrivò Gattini che si strusciò sulle mie gambe, seguita a ruota dal cane, che aveva un pezzo di carta che pendeva dal collare.
Lo presi subito e cominciai a leggerlo.

Alice, ci dispiace di non averti nemmeno detto addio, ma era giusto così...
Siamo tornati nel nostro mondo grazie ad una tecnica di Pain e ci rimarremo.
Persino Kakuzu era dispiaciuto.
Addio,
Sasori e Kakuzu
Adyu-hansou

PS:
Rioku è stata rispedita da dove era venuta.

- Questa lettera non ha senso! - piansi ancora - Perchè cazzo mi vengono a dire che anche Kakuzu è dispiaciuto se poi lo mettono come mittente del biglietto?! E poi Sasori non si firmerebbe mai con una calligrafia così atroce! -
I miei due neuroni si collegarono.
- A meno che questo non sia una specie di messaggio, con una tecnica... Magari è un modo per arrivare nel loro mondo! -
Rimasi lì mezz'ora a spremermi le meningi e non venni a capo di niente.
- Meow...! - buttai un'occhiata veloce alla gattina che era straiata di fianco a me e sussultai.
Mimetizzato perfettamente nel suo pelo nero c'era un piccolo rotolo di pergamena.
Lo aprii, osservando con crescente incredulità il disegno di un serpente, un cane e un cavallo con X 4 scritto in fianco.
Ma certo!
La prima lettera del nome Sasori, stava per serpente! Poi Ka, stava per cane e l'altra K stava per cavallo! I sigilli!
E poi... Adyu-Hensou doveva essere il nome della tecnica!
Velocissimamente preparai uno zaino ( gigantesco ) con tutte le cose che mi sarebbero putute servire, compreso il cibo per il cane e per il gatto.
Mica le poteva lasciare lì da sole!
Le feci sedere vicino a me e cominciai a fare i sigilli.

Mondo di Naruto

- Non credo che fosse abbastanza esperta per eseguire una tecnica così complicata... - disse ad alta voce l'Uchiha.
- Grazie tante Itachi, l'unica volta che parli è per dire 'ste cose deprimenti! - si lamentò Kisame che osservava il Jashinista deprimersi di più ogni secondo che passava.
- Ho solo detto la verità - puntualizzò
Di punto in bianco Hidan si alzò e, presa la sua falce a tre lame, fece per uscire dalla porta.
- Ehi Hidan! Dove te ne vai, un?! -
- A fare qualche sacrificio per Jashin-sama - replicò atono, chiudendo la porta con molta più forza del necessario.
- Dannazione... Sasori no danna! econdo te Ali-chan ci riuscirà? -
- Non ne ho idea - replicò il marionettista
- TOBI VUOLE ALI-CHAN!! -
Non appena ebbe finito di urlare quelle parole gli cadde in mano un gatto. E venne spiaccicato da un cane.
- AAAAH! AIUUUTOOOO! -
Kakuzu fu il primo ad agire e afferrò l'anima in pena caduta dal portale. Sembrava più morta che viva.
- Che vi avevo detto? - disse il tesoriere mollandola a terra.
- Oddio...Mi gira la testa... Dove cazzo sono?! - la figura si guardò attorno e spalancò gli occhi meravigliata.
- Ragazzi!! -
- ALI-CHAN! - Kisame, Deidara e Tobi le si buttarono addosso, quasi soffocandola tra gli abbracci.
- Avanti Uchiha, fuori i soldi -
L'espressione della ragazza si fece comica - HAI SCOMMESSO SUL FATTO CHE NON SAPESSI ESEGUIRE LA TECNICA CON ITACHI?! - urlò oltraggiata.
L'uomo ridacchiò, lasciando basiti tutti gli altri occupanti della stanza - Guarda che ho scommesso a tuo favore -
A ciò la ragazza si alzò e si mise ad abbracciare il tesoriere - Grazie Kakuzu! -
Rimase interdetta per qualche secondo- Ma cosa è successo di preciso? Non posso scomparire così, da un giorno all'altro! Mi cercheranno nel mio mondo! -
- Non sei scomparsa... Il tuo ruolo è stato preso da un'altra persona... Diciamo che è un tuo sosia... Una tua esatta copia -
La porta venne aperta per niente gentilmente, facendo saltare il gatto.
- CAZZO E' TUTTO STO RUMORE?!? SI SENTONO LE VOSTRE  FOTTUTISSIME URLA DA CENTO METRI E.... Tu? - l'albino si fermò sbalordito - M-ma tu eri... Oh santo Jashin... -
Dopo un attimo di esitazione si scagliò contro la ragazza che era rimasta anche lei imbambolata per tutto il tempo e l'avviluppò in un abbraccio soffocante.
- ...Non....rare....Aria...! -
Non appena venne liberata dalla portentosa stretta dell'albino si mise a respirare a pieni polmoni e si guardò in giro, notando che la stanza era deserta.
- Sei tornata! Sia lodato Jashin! -
- Se non ci sono io, chi ti tiene d'occhio? - fece lei, facendogli l'occhiolino.
Hidan sorrise e la baciò.
No.
Anche a costo di metterle un cartello con su scritto " Proprietà privata " non se la sarebbe più lasciata scappare.
______________________________________________
E' vivaaaaa! Sono ancora viva, non disperate!
Pensavate che me ne fossi dimenticata, vero???
Comunque, fatemi sapere che cosa ne pensate, anche se secondo me Hidan è un pochetto OOC... Ma vabbè, spero solo che non si noti troppo.
Ciauuuu!
Alice_

PS : Non odiatemi per il ritardo...  E' stato un periodo difficile a scuola!!!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1382216