Yin e Yang - Vita di coppia

di LaU_U
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ravioli al vapore ***
Capitolo 2: *** Scarafaggi ***
Capitolo 3: *** Coperta ***
Capitolo 4: *** Scolapasta ***
Capitolo 5: *** Tappeto ***
Capitolo 6: *** Teschio ***
Capitolo 7: *** Stufetta ***
Capitolo 8: *** Frustino ***
Capitolo 9: *** Mele ***
Capitolo 10: *** Cabina telefonica ***
Capitolo 11: *** Videogiochi ***
Capitolo 12: *** Cuscino ***
Capitolo 13: *** Armadio ***
Capitolo 14: *** Ticchettio ***
Capitolo 15: *** Fango ***



Capitolo 1
*** Ravioli al vapore ***



Avvisio: spoiler 4x23 nei commenti





Ravioli al vapore

 

«Assaggia.»
«Castle, è la sesta volta che assaggio, ormai non è rimasto nulla per il pranzo.»
«Stavolta sono sicuramente perfetti.»
Impugni le bacchette cinesi e raccogli un raviolo. Lo offri alla bocca di Kate che dà un morso. La vista delle sue labbra schiuse e il vapore dei fornelli ti appannano la ragione. Senza pensare la baci sul mento.
Quando ti allontani noti che ti fissa.
«Ehm… C’era una goccia di salsa di soia.»
Sorride. Afferra una boccetta e si versa sulla punta del dito una stilla scura. Si tocca il naso e la labbra, lasciando due macchioline.
In un ultimo istante di lucidità spegni i fornelli. Oggi il pranzo può aspettare.




 

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Salve a tutte, scrittrici e lettrici, Caskett shippers senza speranza come me!
Quanto è passato dalla mia ultima pubblicazione in questa sezione? Cinque mesi e mezzo, cazzpiterina!
Stavolta anche io mi sono data al mucci mucci senza ritegno. Ora che il pairing è canonizzato ufficialmente anche dalla serie, ho deciso di parlarne pure io. Avevo voglia di una drabble che trattasse di Rick e Kate post Always (
), ma non c'erano idee più specifiche. Ringrazio quindi ShipperFataleKatiePeanut88 che mi hanno suggerito delle parole a caso che mi hanno ispirata (qualcuna si ricorderà che non è la prima volta che ricorro a questo metodo per inventare ff... vedi Attenzione ai mostri fatti di caccole). 
E il suggerimento di cutuletta mi ha fatto valutare di rendere questa una "serie": un insieme di drabble sliice-of-life di un'ipotetica vita di coppia fra Castle e Beckett.

Grazie a chiunque leggerà e a chi lascerà anche un commento :) Suggeritemi altre parole!!!
Chi ha voglia di ravioli al vapore oggi?



PS: Oh perbacco... quando arriva il momento di pubblicare mi vengono i dubbi, come con la storia dei bip bip bip. C'era qualcuna che aveva già scritto qualcosa di simile con le gocce? Giurin giurello non ne sono consapevole, nessun plagio intenzionale. Avete scritto talmente tanto che non riesco a ricordare tutto quello che ho letto.

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Capitolo 2
*** Scarafaggi ***


Scarafaggi

 

«Non posso credere che tu l’abbia fatto sul serio».
«Hanno invaso il mio territorio. Senza il mio permesso. La pagheranno cara!»
Lo guardi, sdraiato a terra a pancia in giù con una muraglia di cartone davanti a sé per nascondersi. Fai per andartene, lui alza la voce:
«Attenta! Non mettere i piedi su quel foglio. C’è della colla sopra, per intrappolargli le zampe».
«Erano necessarie tutte queste briciole?»
«Sono per attirarli. Ho provato a convincerli ad uscire a parole, ma pare che gli scarafaggi non capiscano la nostra lingua».
Fa lo spiritoso.
«Vuoi che ti presti la mia pistola per sterminarli definitivamente?» commenti sarcastica.
Ti fissa per qualche secondo.
«Posso davvero?»


 

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Rieccomi presto qui con un'altra drabble su Rick e Kate. Non serve troppo tempo a crearne una, data la lunghezza... l'unica regola che mi sono data è che le composizioni siano di 111 parole esatte, non una di più, non una di meno. Mi fido del conteggio di Word.
La parola di oggi, scarafaggi, viene dalla mente di cutuletta.

Spero vi sia piaciuta questa mini-avventura domestica. Continuate a suggerirmi parole ;)
Grazie a lettori e commentatori!

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Capitolo 3
*** Coperta ***


Coperta

 

Siete abbracciati sul divano davanti a un vecchio film che conoscete entrambi a memoria. Uno spiffero vi provoca un brivido di freddo.
«Prendiamo una coperta?»
Lei mugugna un sì.
«Vai tu?»
«Non credo proprio».
«Io sono andato ieri».
Kate non accenna cedimenti.
«E anche il giorno prima».
Impassibile.
«La risolviamo da adulti?» proponi.
Fa uno sguardo malizioso, ma ha capito. Prepara il pugno. Un, due, tre. Lei sasso, tu forbice. Fregato.
Torna a fissare lo schermo, imperterrita, ma sai che sta gioendo interiormente.
Non hai proprio voglia di alzarti.
«Due su tre?»
Ti pinza l’orecchio tra le dita e ti costringe ad alzarti. I tuoi lamenti non la impietosiscono minimamente.
«Prepotente!»




 

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Buonsalve nuovamente a voi lettrici! (e lettori?)
Si procede con gli spicchi di vita quotidiana della nostra neonata coppietta. La parola coperta viene dalla mente e dalla tastiera di ShipperFatale. Muchas gracias!
Volevo riprendere un po' la Kate bulla che si vedeva soprattutto nella prima serie (come dimenticare la scena in cui lei pinza l'orecchio a Castle perché sta origliando la sua conversazione telefonica?). E, già che parliamo di Kate che fa bullismo, vi linko di nuovo la mia one-shot Sentiamo, perché sono un bambino? (mi piace farmi pubblicità, che ci volete fare?)

Grazie nuovamente ai lettori e ai commentatori!
Le vostre parole sono già state tramutate in drabble, quindi pian piano vedrete cosa ne ho tirato fuori. Suggeritemene ancora!

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Capitolo 4
*** Scolapasta ***


Scolapasta

 

«Kate, adesso!»
Lui raccoglie la pentola dal fornelletto da campeggio e fate qualche passo più in là.
«Butta qui».
Allarghi le gambe, allunghi le braccia e ti sporgi in avanti per evitare che l’acqua bollente che lui sta per riversare nello scolapasta ti ustioni o ti bagni. Questa posizione è scomoda oltreché ridicola.
Inizia a rovesciare i maccheroni, una nuvola di vapore ti costringe a girare la testa dal fastidio.
«Aspetta».
«Che fai?»
Rick appoggia la pentola a terra, se ne va e torna ghignante con l’iPhone.
«Castle, non ci pensare neanche!»
Clic. Ti ha fotografata in questa posa stupida, coi capelli scompigliati e lo sguardo omicida.
«Sei un uomo morto!»




 

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Buona domenica pomeriggio scrittrici! Tutto bene?
Stavolta Rick si è preso una piccola vendetta, mica può vincere solo Beckett (ok, lo fa spesso, ma non sempre).
Ovviamente la posizione ridicola di Beckett è ispirata a situazioni di vita vissuta mia personale XD
Spero vi sia piaciuta questa drabble.
Io sono in un momento di abbiocco e non ho nulla da aggiungere se non: "Continuate a suggerire parole!". Quella di oggi è nuovamente di cutuletta.
Grazie a lettori e commentatori!
A presto!

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Capitolo 5
*** Tappeto ***


Tappeto

 

«T’avevo detto che avrei fatto da sola».
«Questo è un lavoro da uomini» ansimi.
Ti incenerisce con lo sguardo. Realizzi che la classica concezione di donna da servire e riverire mal si adatta a Kate Beckett.
«Io… cioè… dai, continuiamo».
Raccogli il grosso tappeto arrotolato poggiato sul marciapiede e lo ricarichi in spalla. Pesa una tonnellata.
«Non capisco perché non hai voluto fartelo consegnare».
«Perché abito a due isolati dal negozio».
«Consegnare tappeti è il loro lavoro».
«Non volevo pagare 50 dollari per fare duecento metri.»
«Li avr…»
«Non azzardarti a dire che li avresti pagati tu!»
Quant’è orgogliosa.
«La lavatrice nuova non te la porto a casa io, stanne certa!»


 





 


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Buon martedì! Kate e Rick hanno festeggiato due settimane insieme stanotte.

    

Bene... Ora immaginate Kate inginocchiata sul letto di Castle con un frustino in mano...

...

Vabbè, tralasciando questa divagazione... bentornati lettori! Passato bene il fine settimana?
Altro battibecco (dovrei cambiare un po' direzione, ma mi diverte scrivere di momenti come questo). Il piccolo Richard voleva essere gentile, ma non ha tenuto conto della persona con chi aveva a che fare. Non credo che Castle sia da considerare il bancomat del Dodicesimo, soprattutto non della super-indipendente Kate Beckett. Insomma, è vero che Kate si è resa conto di non essere sola di fronte al mondo e a "loro", ma questo non vuol dire che d'un tratto per fare ogni cosa abbia bisogno di una balia... o di un personal shopper ;P
Approfondiremo l'argomento fra due drabble.
La parola di oggi è stata gentilmente offerta da... ehm... credo ShipperFatale, spero di non sbagliarmi...

Grazie a lettori e commentatori!
Alla prossima drabble di 111 parole!



PS: Oh, cavolicchio... ho parlato di frustini in un commento ad una rating verde... sono una corruttrice di innocenti!
(Mi sa che sono gli innocenti che corrompono me)

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Capitolo 6
*** Teschio ***


Teschio

 

«Non mi ero mai accorta del teschio».
«Regalo di mia madre dopo aver interpretato Gertrude».
Lo prendi in mano.
«Ti prego, non dire “essere o non essere”».
«Come?»
«Il teschio non appare in quel monologo. Perché tutti pensano che Amleto lo regga in quella scena?»
Su certe cose è proprio intransigente.
«Non saprei, Castle. Sono visioni popolari. Come il cappello da caccia di Sherlock Holmes».
«Non capisco neanche questo! Vorrei sapere chi è stato il primo a mettere in giro tali false idee».
«Non mi sembra un gran problema».
«Dici? Vedremo se la penserai così dopo che la Nikki Heat del film girerà in minigonna per tutta New York».
«Lei cosa???»

 


 





 


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Lo ammetto, uso i personaggi per esprimere miei pareri personali... però lo faccio solo se credo si adattino a loro. Insomma... Martha avrà interpretato Gertrude in una versione moderna dell'opera composta da un cast di attori americani, non stiamo a sottilizzare... d'altro canto aveva fatto anche Macb... no, non posso dire il nome dell'opera per intero, porta rogna...

Allora: perché se pensiamo a Sherlock Holmes ce lo immaginiamo con quel buffo cappello a due visiere? Nei libri non si parla mai di qualcosa del genere. Un giorno un regista ha deciso che nel suo spettacolo teatrale Holmes doveva vestirsi così e da quel momento l'immagine dell'investigatore londinese è stata corrotta (per carità, finché si tratta solo di un capo di abbigliamento...).
Seconda cosa: il teschio appare in un monologo in cui Amleto parla del suo proprietario, che ha conosciuto durante l'infanzia. Ma allora com'è che tutti (me compresa, finché non ho scoperto la magagna), associamo quel pezzo di scheletro all'essere o non essere?
D'altro canto... perché tutti disegnamo le case bianche coi tetti a punta rossi e le macchine come fossero berline degli anni '80?
Siamo culturalmente condizionati fin dall'infanzia, innegabile.

Vabbé, dopo queste banali e inutili riflessioni... salve a tutti! La parola di oggi ci è stata gentilmente offerta da 1rebeccam.
Ringrazio tutte le ragazze che stanno seguendo la storia e quelle che stanno lasciando anche dei commenti. Lo apprezzo molto :)
Al prossimo capitolo!



SPAZIO PUBBLICITA': consiglio la visione della trasposizione televisiva BBC dell'Hamlet della Royal Shakespeare Company, interpretato da un cast incredibile fra cui uno straordinario David Tennant e un ottimo Patrick Stewart. Lo trovate solo in lingua originale (Deo gratias!), ma sono reperibili anche i sottotitoli. Meraviglioso.

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Capitolo 7
*** Stufetta ***


Stufetta

 

«Castle, che ci fai qui?»
Ti apre la porta coi capelli scompigliati e la maglia imbrattata di nero.
«Ho sentito un tremore nella Forza».
Ti fissa scetticamente. Cambi scusa, incerto:
«Mi mancavi?»
«Ti ha chiamato mio padre, vero?»
«Non so di cosa tu stia parlando», menti.
Entri.
«Che è successo alla stufa?»
«Non si accende».
«Tranquilla, ci pensa Richard Castle!»
Togli la giacca e dai un’occhiata.
«Credo sia solo un piccolo problema di intasamento».
Agiti un tubo.
Boom!
Una piccola esplosione e sei nero da testa a piedi.
Deglutisci imbarazzato.
«Forse è meglio chiamare un tecnico».
Lei scuote la testa:
«Mai far fare a un bambino il lavoro di un uomo».

 


 





 


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L'altro giorno stavo leggendo Heat Rises (sono ancora al quarto capitolo, ho dei ritmi alquando bizzarri) e mi sono ritrovata un riferimento simile a quello che ho scritto in questa drabble. È stato un momento di orgoglio personale, devo ammetterlo... sento una certa affinità col personaggio di Rick Castle :)
Il riferimento in questione è a pagina 68: "Le anomalie erano impercettibili e a un ospite distratto sarebbero sfuggite. Ma per quella donna che arrivava a ordinare perfettamente gli orli delle magliette impilate nella cassettiera e ad allineare le scarpe lucide sul fondo dell'armadio, con le nappe davanti, ogni cosa fuori posto era un Disturbo nella Forza." Immagino non sia necessario spiegare a quale Forza ci si riferisce, vero?*
Detto questo... 
Io? Divagare nei commenti alle mie fanfiction? Ma quando mai!

La parola di oggi è frutto della mente di Fras.

Grazie ai lettori e grazie ai commentatori.
Al prossimo capitolo!


*madeitpossible, guardati quei film!

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Capitolo 8
*** Frustino ***


Frustino

 

Siete a letto, tranquilli, la tua testa sul suo petto nudo.
«Non ho ancora scoperto come sai quelle cose su dominatrici e bondage».
«Ti interesserebbe l’argomento?» chiedi sollevandoti e guardandolo maliziosamente.
Lui ti scruta, visibilmente intrigato.
«Non mi farò camminare sulla schiena o scudisciare, se è quello che proponi».
«E io che avevo comprato un frustino nuovo di zecca!»
Ridacchiate.
Ti stendi ancora.
Però ora hai un’idea che ti stuzzica.
Recuperi qualcosa dal comodino.
Senza preavviso ti metti a cavalcioni sopra Castle, distraendolo con un bacio sulle labbra.
Chiude gli occhi.
Criiic.
Guarda sopra la sua testa: è ammanettato alle sbarre del letto. Sorride.
«Hai il diritto di rimanere in silenzio…»

 

 


 





 


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Buondì! Ho procrastinato la pubblicazione per motivi vari... anzi, credo che rallenterò leggermente il ritmo da adesso.
Ok, questa si sarebbe dovuta intitolare "Manette", ma non volevo togliere la sorpresa e allora ho utilizzato l'altra parola ispiratrice come titolo. I suggerimenti di oggi provengono da 1rebeccam e Fedss_.
Era necessario cambiare un po' e ne ho avuto la conferma quando mi è stato suggerito di farlo anche in una recensione. Stavolta più inciucio e meno battibecco (beh, non è che l'abbia tolto del tutto). Non sono brava con scene del genere, quindi spero che sia uscita almeno decente. In più non avevo la libertà di parlarne in maniera approfondita. Non avete idea di che lavoro sia scremare fino ad arrivare a 111 parole esatte. Che fatica!
Ho ancora 15 parole da cui partire. Prbabilmente non riuscirò ad usarle tutte, dipende se mi danno idee o meno.
Grazie lettori e commentatori! ;)

PS: credo che alzerò il rating a giallo.

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Capitolo 9
*** Mele ***


Mele

 

«M’è tornata in mente una cosa».
«Quale?» le chiedi.
«Flemma Schlemming».
Il tuo cuore sobbalza, ma fai finta di nulla.
«Chi?»
«Hai capito benissimo. Il poliziotto incapace che tampona l’auto del sindaco in retro in “Naked Heat”».
«Noto che sei una lettrice attenta e appassionata» la stuzzichi, sperando di farle cambiare discorso.
«Sai, il suo nome mi ricorda vagamente quello di qualcun altro».
«Dici? Può essere: la vita ispira l’arte e l’arte la vita».
Non la raggiri, ti stritola il naso fra indice e medio.
«C’era bisogno di sbeffeggiarlo così?»
«Ah… mele, mele, mele!»
Invece di liberarti stringe la presa.
«Prova con ananas, forse riesci a convincere Nikki a lasciarti andare».





 


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Ok, gente! Spero che si sia capita questa drabble. Altrimenti, ecco la spiegazione.
Avete letto i libri di Castle? Se vi ricordate, la puntata 2x23-Overkill inizia con Alexis che corregge le bozze di Naked Heat e dice a suo padre che non la convince il personaggio di Sclemming... sembra quasi spuntato fuori dal nulla e appare troppo sciocco. Alla fine, il detective Schlemming non fa più parte del romanzo definitivo, tuttavia fa un'apparizione a pagina 355 dell'edizione italiana. Rick gli dà uno spazietto di poche righe solo per permettersi di canzonarlo (io mi sono divertita da matti a leggere quella scena). Immagino che a Beckett sia venuto il dubbio che l'assonanza fra il nome Schlemming e quello di Demming non sia casuale... ;)
La storia dell'ananas è chiara? è la parola di sicurezza di Rook nei romanzi, mentre quella di Castle è mele.
La parola di oggi è stata suggerita da FloxWeasley.
Vabbè... mi piace nerdare un po'. Spero vi sia piaciuta omunque questa drabble.
Grazie a lettori e commentatori!


CORREZIONE: mi hanno detto che ananas è la parola di sicurezza di Nikki, non di Rook, la mia memoria ha fatto cilecca...

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Capitolo 10
*** Cabina telefonica ***


Cabina telefonica

 

«…onto …i …enti?»
La voce è disturbata.
«Castle? Sei tu?»
«…ate? …ronto?»
«Castle, perché ti sento così male?»
«…ono … bina …lefoni …ubato …ulare».
«Ti hanno rubato il cellulare?»
«Sì».
«Dove sei? Hai sporto denuncia?»
«No …ermato …dro».
«Cosa? Non capisco».
Tuttavia temi.
«Ho fer…to il la…»
«Hai fermato il ladro?»
«…ì».
«Cosa vuol dire che l’hai fermato, che gli hai fatto?»
«Amma…ato».
Preghi di aver capito male.
«Come?»
«L …manettato».
«L’hai ammanettato?»
«Fico, eh?»
Questo si è sentito perfettamente.
«E dove hai preso le manette?»
Lo strozzi. Appena arriva a casa lo strozzi.
«…on… mporta …ieni ad… estarlo?»
«Oh, adesso vengo lì. E stai certo che qualcuno finirà nei guai!»

 




 


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Devo far qualcosa per il povero Rick. Nelle prossime tre fic che ho già scritto (e non scordiamo la maggior parte di quelle già pubblicate) è sempre lui a subire, dovrò concedergli qualche altra vittoria come quella dello scolapasta oppure si rifiuterà per sempre di apparire in un'altra mia fanfiction. Ho questo viziaccio di torturare i personaggi che amo quando scrivo: arrabbiati, picchiati, legati, con stufe che gli esplodono in faccia, aggrediti da scoiattoli, sempre intenti a litigare... Perché mi diverto in questo modo? L'aveva detto anche il signor Fillion al Paley di quest'anno (solo che tutti ridevano perché pensavano fosse l'ennesima battuta anche se non lo era): "I enjoy - when I watch television - watching characters fail, more than I like watching them succeed. And back when we had Det. Demming and Beckett heating it off there was lot of oppurtunities for Castle to fail, to come in second. I always find that very satisfying." (spero sia corretto, il mio inglese non è perfetto)
Io sono stra-contenta quando vedo i personaggi riuscire, vincere, sconfiggere i draghi perché si sono meritati la vittoria, ma allo stesso tempo mi affeziono a loro quando si mostrano più fragili. E adoro le risse... mamma mia se adoro le risse. Non c'è da stupirse se stavo quasi sbavando sulla tastiera quando Castle le ha prese nell'episodio con Slaughter.
Come al solito sto divagando... dovrei aprire una rubrica da qualche parte per dire tutte tutti i pensieri e le idiozie che mi passano per la testa e trovare qualcuno che mi legga (in più di 140 caratteri).


Ringrazio ShipperFatale per la doppia parola.
Grazie a lettori e commentatori!

It's always funnier to get beat up than it is to be the tough guy.
Nathan Fillion

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Capitolo 11
*** Videogiochi ***


Videogiochi

 

«Non sono molto per i videogiochi».
«Questo ti piacerà. Dirigi  il controller verso lo schermo finché non appare il puntatore. Con B spari, agitando ricarichi. È un po’ difficile, ma mettiamo alla prova le tue doti da poliziotta».
Lei alza un sopracciglio.
«Contro chi siamo?»
«Zombie!»
Sorridi, esaltato.
«Attenta che ne arrivano tanti assieme».
«Obiettivo?»
«Uccidere».
Stringe il controller nervosamente.
«Eccoli!»
Bang, bang, bang, bang
Centro! Nei hai atterrati due, anche se ti hanno graffiato. Dopo dovrai curarti. 200 punti.
«Se non riesci, non abbatter…»
Non è possibile. 700 punti e neanche un danno.
«Hai ragione, Castle, mi piace. Ma quand’è che diventa difficile?»
Obiettivo primario: uccidere.
Obiettivo secondario: stracciare Beckett.

 



 


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Buondì!
Per molte di voi oggi è l'ultimo giorno di scuola, quindi... buone vacanze! Ora avrete più tempo da dedicare alla scrittura e alla lettura ;)
La drabble odierna, il cui titolo è stato suggerito da marty01, vede nuovamente il nostro Riccardone alle prese con l'ardua sfida di tener testa a Beckett. Si può dire che Castle è la persona che ci riesce meglio, anche se è un lavoro duro... sia per lui che per lei.
In un gioco del genere sarei pessima, se iniziano ad attaccarmi mi viene l'ansia e entro in confusione. Ho provato un Resident Evil e... per quale dannato motivo gli zombie parlavano ed erano pure armati??? Io adoro gli zombie, però ho una preferenza a proposito di alcune variabili... sapete che ci sono molti tipi di zombie...

Velocità Media Non centometristi come in Dead Set, né velocità lumaca sennò mi passa la voglia.
Intelligenza Stupidi Braaaaains! Erranti che si fanno guidare dai rumori e dagli odori. Quel che cercano è nutrimento.
Origine Chimica/biologica Una qualche infezione strana o degli esperimenti andati male. Non riti voodoo, maledizioni...
Provenienza Laboratori Non mi interessa vederli uscire dalle tombe.
Infezione Morso o graffio Non per via aerea. Ho ancora dei dubbi circa il sangue di zombie negli occhi.
Uccisione Colpo in testa Quel che tiene in non-vita uno zombie è il cervello. Una mano ambulante no, un mezzo busto che striscia sì. Bisogna disattivare il cervello!

Quelli di The walking Dead sono abbastanza fighi. A voi come piacciono gli zombie?
E sia chiaro: io non mi faccio pare mentali da nerd e non divago mai nei commenti alle mie fanfiction.

Grazie a lettori e commentatori! ;)


Consigli zombeschi:
- The walking dead
- Dead Set
- 28 giorni dopo

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Capitolo 12
*** Cuscino ***


Cuscino

 

Sei allo zoo. Guardi negli occhi un alligatore e l’alligatore guarda te. Sembra quasi che la terra scatti per l’intensità di quello scambio silenzioso.
Una sensazione sul collo: qualcosa di caldo, umido. Allora capisci che non sei in piedi all’aperto. Quel bacio inaspettato ti risveglia dal sogno.
Ti volti. Kate ti fissa con uno sguardo da far girare la testa. Ti tuffi sulle sue labbra, incapace di resistere. La baci, l’assapori, la stringi a te.
All’improvviso Beckett strappa il cuscino che le avevi accidentalmente rubato.
«Grazie». Testa sul guanciale, si sdraia dandoti le spalle.
Poi muta.
Tutto qui? Ti ha fatto infiammare per un cuscino?
«Altro che poliziotto. Sei una criminale!»

 

 



 

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Ancora salve a voi lettrici e lettori! (Ci sarà qualche maschietto ogni tanto, no? Uomo, se ci sei, batti una recensione!)
Il bullismo a 111 parole alla volta prosegue. Ho finalmente infilato gli alligatori che, per chi non lo sapesse, sono una sorta di personale marchio di fabbrica. Se infilate gli alligatori nelle vostre fanfiction verrete segnalati per plagio... scherzo! ;) Non pretendo certamente di avere l'esclusiva su qualcosa di dominio pubblico, ma sappiate che appaiono più di una volta nelle mie storie e nelle vaccate che pubblico. Avete mai letto i miei spoiler of the week? È nonsense, siete avvisati!

Grazie ai lettori e ai commentatori, dai più assidui a quelli che compaiono qua e là fra un capitolo e l'altro :)

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Capitolo 13
*** Armadio ***


Armadio

 

Al buio.
Respiro controllato.
Non devi far rumore.
Serve una soluzione: dovrai affrontare il rischio, prima o poi.
La porta si apre, la luce t’abbaglia, lanci un grido acuto.
«Papà? Che ci fai nell’armadio?»
Sbirci all’esterno: libero. Afferri Alexis e la trascini dentro. Richiudi l’anta.
«Si può sapere cosa combini?»
«Sssht…»
«Papà?»
«Non mi deve trovare».
«Chi?»
«Beckett».
«Che hai fatto stavolta?»
«Nulla!»
Al buio non la vedi, ma sai che ti fissa scetticamente.
«M’è caduto il suo distintivo nel water. È stato un incidente!»
«C’è bisogno di nascondersi nell’armadio?»
«Se sei Richard Castle e hai fatto qualcosa che non va a Kate Beckett… sì, c’è definitivamente bisogno di nascondersi nell’armadio».

 

 

 


 

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Buona domenica! Come vanno le vacanze per le/i liceali? Siete ispirati per la scrittura?
Anche oggi un'altra parola di Shipperfatale.
Dunque, sono rimasta a corto di drabble. Parole ne ho ancora a bizzeffe, ma non ho più fic scritte, quindi non vi assicuro per ora future pubblicazioni. Vedremo se troverò un po' di voglia per scrivere, in 'sti giorni sto costruendo e gestendo zoo in tutto il mondo (avete mai giocato a Zoo Tycoon?)
Comunque, ringrazio come al solito tutti i lettori e recensori e mando un abbraccio le fedeli commentatrici :)

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Capitolo 14
*** Ticchettio ***


Ticchettio

 
Plin.
Plin.
Plin.
 
Maledetto lavandino. Perché Castle non ha chiamato l’idraulico?
 
Plin.
Plin.
Plin. Plin.
 
Come dormire con questo ticchettio?
 
Plin.
Plin.
Plin. Plin. Ronf.
 
Oh, no. Non starà succedendo quello che temi?
 
Plin.
Plin. Ronf.
Plin. Plin. Ronf.
 
Ci mancava solo che iniziasse a russare!
 
Plin. Ronf.
Plin. Ronf.
Plin. Plin. Ronf. Ronf.
 
È tremendo. E fra quattro ore devi alzarti.
 
Plin. Ronf.
Plin. Ronf.
Plin. Plin. Ronf. Ronf.
 
Organizzi un piano d’azione. Devi risolvere un problema alla volta.
 
Plin.
Ti alzi, vai in bagno. Leghi un asciugamano attorno al rubinetto.
 
Ronf.
Pochi secondi di grida di dolore o una giornata intera col mal di testa?
Scelta logica.

Castle, preparati!

 

 

 

 

 

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Vero, la tecnica dell'onomatopea ripetuta più volte all'interno della fanfiction l'avevo già usata in Bip. Bip. Bip. (come si può intuire fin dal titolo), ma ho deciso di riproporla... Darma sa già della mia idea di scrivere un'intera scena solamente con rumori, senza metterci parole di senso compiuto. È probabilmente un progetto destinato a fallire in partenza, ma chissà...

Comunque... ciao lettori! Sono passati cinque mesi dalla pubblicazione dell'ultima drabble e oggi rientro in gioco con un nuovo quadretto di vita quotidiana dei Caskett. Vi ero mancata? No? Ohibò, non siate così duri... fate almeno finta di aver avuto nostalgia del mio povero Castle torturato da Beckett...
Ieri, circondata da decine di Castillon, mi sono resa conto che avrei potuto provare a rimettere mano ad un foglio di Word e partorire qualcosa su Castle. L'ispirazione non è arrivata a livelli ottimali, ma per ora vedrò di accontentarmi. Dubito che tornerò alla produttività di un tempo, ma qualcosina qua e là magari riesco a tirarla fuori, fossero anche solo queste drabble.

La parola stavolta è stata suggerita da Layla_Morrigan_Aspasia. Grazie ai lettori che dedicheranno un minutino alla mia micro-storia. Grazie soprattutto a chi si fermerà a lasciare un commento. Buon CastleMonday! :)

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Capitolo 15
*** Fango ***


Fango



«Scordati di entrare in casa mia conciato così.»
È imbrattato di fango da capo a piedi. Gli inseguimenti al parco sotto la pioggia non sono adatti a tutti.
«E come raggiungo la doccia?»
«Levati quei vestiti!»
«Sul pianerottolo?»
«Hai un’idea migliore?»
«Potresti fare un sentiero di asciugamani fino al bagno.»
Alzi un sopracciglio.
 «Oppure mi metto addosso dei sacchi neri.»
 «Castle, piantala e spogliati!»
 «Ogni occasione è buona per denudarmi…»
Si toglie una scarpa. Poi si ferma.
«Kate, dammi una mano.»
Ti avvicini. Improvvisamente ti afferra e ti stringe a sé, sporcandoti.
«Che fai?»
«Non puoi entrare in casa inzaccherata così. Spogliati!»
Te la pagherà.
Dopo una doccia magari.
Insieme, possibilmente.


 

 

 

 

 

 

 

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Buondì Castillons!
Mi sa che la precedente drabble non vi è piaciuta particolarmente, vero? Beh, spero di tirar fuori qualcosa di meglio nelle prossime.
Non ho un granché da dire oggi salvo... ma quanto è adorabile questa immagine dell'ultima puntata?

Ringrazio vannagio per la parola di oggi e chi ha letto e commentato!
Alla prossima fic di 111 parole!

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