Doveva insegnarmi l'inglese,non ad amare.

di stylesjuliet
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1- Ultimo giorno d'estate. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2- Piacere,Harry. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3-Don't let me alone. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4- Prof Styles! ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5- Hope i'm not a casualty. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6- Would you like sleep all day,and party all night? ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7- An exciting proposal. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8- Someone like you can only be loved. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9- Detention ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1- Ultimo giorno d'estate. ***


Ultimo giorno di libertà,ultimo giorno di vacanze estive,ed io me ne stavo comodamente sdraiata sul mio letto a fare zapping con il telecomando.
Non c’era niente che mi interessasse in quello stupido aggeggio.
Fortunatamente,a salvarmi dalla noia,fu il cellulare,che iniziò a vibrare sul comodino.
Mi sporsi per prenderlo,e risposi ad Adriana,la mia migliore amica.

Mi chiamo Claudia,vivo a Londra,ma sono italiana,ho compiuto 18 anni da un mese,sono una ragazza alta,magra,troppo. Capelli lunghi,di un castano ramato che tendono ad essere mossi,ed occhi blu,come il mare.
Ho un carattere particolare,sono una testa dura,e non sono una di quelle persone baci e abbracci,cioè almeno non con tutti. So essere davvero dolce quando voglio,ma semplicemente non mi va di esserlo con tutti,ed a volte so essere davvero stronza.
La mia migliore amica è
Adriana,ci conosciamo dai tempi delle medie,e come avrete capito,quest’anno,a partire da domani,frequenteremo l’ultimo anno di scuola,insieme,al nostro migliore amico,Enrico.

“Pronto?”dissi sbadigliando,visto il trattamento che mi stavo dando,da sola. “Ei amore,ti ho svegliata?”disse con la sua vocina preoccupata,cucciola la mia migliore amica.
“No,tranquilla tesoro,anzi mi hai salvata,stavo morendo di noia!”disse ridendo leggermente.
“Oh bene,quindi sei d’accordo ad andare al Blue Sky stasera,giusto?” Anche se non potevo vederla,immaginavo già stesse sorridendo,sapeva quanto andare in discoteca non mi piacesse.
Forse più che andare in discoteca,non mi piace stare a contatto con l’alcool,dato mi bastasse poco per essere ubriaca.
“Ma proprio per forza?Sai che non mi piace molto..”dissi cercando di convincerla.
“Eh no,è l’ultima sera,dobbiamo divertirci,quindi adesso,ti prepari che la tua alleata preferita,viene da te,e ti fa bella,più di quanto lo sei già!”disse con tono di comando,nonostante abbia riso.
“Sei la mia unica alleata,ovvio che sei la preferita.”risi anche io. “Ei,sii gentile,e non tentare di cambiare discorso,tanto sto arrivando!”
“D’accordo,ho capito,ti aspetto!Un baaaacio.”
Continuai a fare ciò che stavo facendo prima,e dopo 10 minuti scarsi,Adriana già suonava al mio campanello.
Era ovvio fosse lei,quindi non mi disturbai di vestirmi,ed andai ad aprirle con indosso solo una maglia a maniche corte di almeno 2 taglie più grande.
“Dai entra Adri,che fa freddo.”dissi aprendo la porta senza nemmeno rivolgerle uno sguardo,ed andandomi a sedere sul divano del soggiorno di casa mia.
Due braccia grandi e robuste mi strinsero da dietro.
Troppo grandi e robuste per poter essere di Adriana.
“Mi dispiace deluderti,ma non sono Adriana.”
Riconobbi la sua voce dalle prime due lettere che aveva detto,Enrico,era ormai un libro aperto per me.
“Enri,che ci fai qui?”dissi voltandomi verso di lui,ricambiando l’abbraccio,e dandogli un leggero bacio sulla guancia.
“Sono venuto a salutare la mia migliore amica,non sono gradito?”disse facendo un finto broncio.
“No tesoro,se fosse per me tu vivresti qui adesso,lo sai!AHAHAHAH”
“Ecco!”disse stampandosi un magnifico sorriso in volto.

Enrico era il classico ragazzo popolare,che piace a tutta la generazione femminile della scuola.
Buono di cuore,non uno di quei montati. Se pur lui fosse bello,e su questo non ci pioveva,non se ne vantava.
Era uno di quei ragazzi che arrossiva se gli veniva fatto un complimento ,ed io lo adoravo per questo suo modo di essere magnificamente dolce e tenero.

“Bene mia bella principessa,che stava facendo prima del mio arrivo?”
Il suo linguaggio mi fece sorridere.
“Niente,mio principe,stavo solamente aspettando che quella ritardataria cronica che prende il nome di Adriana e che mi ha costretta ad andare in discoteca con lei.”
Rise per il mio cambiamento di tono improvviso,che si trasformò da calmo e lento,come il suo,a veloce ed irritato,nella frase precedente,ma tornò subito serio non appena si resa conto di ciò che gli avevo appena detto.

“Voi due?Da sole in discoteca?Ma proprio!Non ve lo permetterò!”disse in modo fottutamente serio.
Era iperprotettivo nei nostri confronti,nei miei in particolare.
Ci conosciamo da quando siamo nati,si può dire,e sono sempre stata la sua piccolina. Abbiamo condiviso tutto,ed ormai arrivati all’età di 18 anni,ci appartenevamo a vicenda.
Se pur appartenersi,in questo caso era usato in un modo diverso dal solito,dato noi non fossimo affatto fidanzati.
Eravamo come fratello e sorella,ecco cos’eravamo.C’eravamo sempre stati l’uno per l’altra,ed io l’amavo,proprio come lui ama me.
Noi venivamo prima di tutti e tutto,questo era ciò che ci promettemmo all’età di 13 anni,proprio sotto al Big Ben.

“Dai,ci tiene così tanto!Dice che essendo l’ultimo giorno di vacanza ci dobbiamo divertire,e per avermi convinto,pensa tu quanto ci tiene!”
Aveva allentato la presa sui miei fianchi per poter farmi voltare verso di lui.
“Non ci siamo capiti. Capisco che vogliate andare in discoteca avete 18 anni,il punto è che non intendo mandarvi da sole,siete due belle ragazze,sai quanti morti di figa ci proverebbero?-disse,e mi fece l’effetto di mio padre,ma d’altronde lui era così,ed io lo adoravo lo stesso.-TANTI,ed io non voglio che succeda.”disse marcando bene la parola.
“Vieni con noi allora!”gli proposi.
Lui mi guardò ancora per qualche secondo sottoposto ad un mio sguardo da cucciolo,sapevo non sapesse resistermi,quando glielo mostravo.
Dopo qualche secondo rispose di si,e ci demmo appuntamento a casa mia passata un ora e mezza.
Mentre lo stavo accompagnando alla porta,che aprii subito,Adriana sui gradini davanti alla porta stava per suonare il campanello con due grucce in mano che reggevano dei copri abiti,contenenti sicuramente i nostri vesti per la serata.
Enrico le diede un bacio sulla guancia e se ne andò urlando:”Che non siano troppo corti!”



















Ciao belle!

Questa è la mia seconda FF,l'altra l'ho abbandonata,nessuno la seguiva,e in più non idee per continuarla D:
Come state?lol Non so che scrivere.
E' rossa,l'avevate notato?HAAHHA
Vi avverto le scene scottanti inizieranno fra qualche capitolo,ma don't worry,non sono così lontane.
Spero vi piaccia,mi piacerebbe sapere cosa ne pensato con una recensione magari?
Io all'inizio l'avevo progettata come os,ma poi boom idea,che però non posso ancora accenarvi,vi dico solo che
A ME,piace tantissimo!
Ce la facciamo a far arrivare questo capitolo ad almeno 6 recensioni?Prometto che superate le 6 pubblico il successivo!
Se volete seguitemi su twittah,ricambierò non appena passerò il limit,lol sono: 69withHerreh.
Un bacio a tutte,Claudia.


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Capitolo 2
*** Capitolo 2- Piacere,Harry. ***


Adriana mi diede un bacio sulla guancia,e mentre mi spostavo per farla entrare disse:“Che ci faceva qui?E soprattutto,che ne sapeva dei vestiti?”

La guardai con un amabile sorriso da fessa,stampato in faccia,sapevo se la sarebbe presa almeno un po’.
“E’ venuto a salutare la sua migliore amica,tutto qui,niente di più!”la buttai lì,in preda quasi al panico.
“Si,ma rispondi anche all’altra domanda.”
Iniziai a ridere nervosamente.
Dal suo tono potetti dedurre avesse già capito tutto.
Continuai a sorridere fino a quando il suo sguardo non si fece ancora più pungente,a quel punto,feci scomparire quel ghigno dal mio volto,decisa a dirle la verità. Tanto o prima o poi,l’avrebbe scoperto.

“Ok,vado dritta al punto. Viene con noi al Blue Sky. Lo sai quanto è protettivo nei nostri riguardi,e quando gli ho detto che saremmo andate da sole in discoteca,si è arrabbiato,e dato che sapevo ci tenessi,e non volevo litigare con lui,gli ho detto di venire con noi.”conclusi chiudendo gli occhi.
Fece un lungo sospiro e poi disse:“Ok.”
Avevo sentito bene?! Non si era arrabbiata?

“Davvero?”chiesi incredula. “Si,davvero.”disse sorridendomi.
“Non te la sei presa?Cioè lui ci controllerà tutta la serata!”dissi accentuando quel tutta,non ancora del tutto convinta.
“Si,tanto controllerà te,sei tu la sua ‘piccola’!”disse cercando di imitare la sua voce.
La guardai non riuscendo a capire il significato di tali parole.
“Tranquilla,non c’è bisogno che tu capisca,dobbiamo solo andare a cambiarci,adesso.”
Mi prese per mano e mi trascino su per le scale,verso la mia camera.
Una volta entrate,chiuse la porta a chiave,per evitare di essere ‘disturbate’,durante la nostra trasformazione,disse.
“Cosa c’è sotto quei copri abiti,Adri?”dissi,sperando che l’ipotesi che mi ero fatta,fosse sbagliata.
“I nostri vestiti!”disse felice,sorridendo a 32 denti.

Ecco fatto.
“Il tuo vestito,io metterò i jeans.”dissi in modo autoritario.
“NO,i nostri vestiti,ora su,vatti a fare una doccia veloce,io l’ho fatta prima di venire.”disse spingendomi nel bagno di camera mia.
“Vorresti dire che puzzo?”dissi sarcastica.
“Bastarda.”disse ridendo,e mandandomi sotto la doccia,da cui uscii dopo 7 minuti con tanto di cronometraggio. Un record!
Inserii l'intimo nero,avvolsi un asciugamano intorno al corpo,ed uscii dal bagno.
“Ei!Finalmente sei uscita!Ho una sorpresa per te!"disse sventolando uno dei copri abiti. 
"Se la sorpresa è il vestito,mi dispiace ma non ci tengo a vederla."dissi fiondandomi nel mio armadio,in cerca di un paio di jeans,che si possano ad adattare alla situazione. 
"E invece no,ora lo guardi,e lo indossi."disse chiudendo con una sola mossa,l'anta del mio armadio. 

Aprì la zip,e fece uscire quello che sarebbe stato il mio vestito. 
E per quanto io possa averle detto prima,come se attratta con una calamita mi avvicinai ad esso,a bocca aperta. 
"Ti piace?"disse soddisfatta. "Ma,è bellissimo!"dissi una volta preso tra le mani. 
"Lo so,ed è tuo!"disse guardandomi con un dolce sorriso. "E da quando lo sarebbe?"
"Da adesso,e ora muoviti,mettilo."
Mi liberai dell'asciugamano,e in fretta indossai il vestito.Era davvero bellissimo. 
"Dio Adri,ma è bellissimo!"dissi ancora inconscia di starlo indossando. 
"L'hai già detto,ma fai così solo perchè non hai ancora visto le scarpe!"disse sventolandomele davanti al viso. 
"Adri,dovrei ascoltarti più spesso!"dissi praticamente strappandogliele dalle mani,e chinandomi a provarle. 
Camminai,un pò in giro per la stanza,rischiando di cadere,qualche volta,ed infine li tolsi da piedi. 
"Perchè li hai tolti?"disse non capendo. "Perchè non ho ancora messo lo smalto alle unghie!"dissi imitandola. 
"Ei,smettila!"disse dandomi un'amichevole spinta.
"Ok ok,la smetto.Però,adesso fammi vedere cosa metterai tu.!"

Non se lo fece ripetere due volte,aprì l'altra sacca da cui uscì un vestito.Ed un paio di scarpe.
Dio,erano davvero bellissimo,devo ammettere che Adriana,aveva buon gusto. 
Ci preparammo,ed in un'ora e 13 minuti,avevamo anche finito di truccarci. 
Preparammo le pochette,e andammo in cucina,a mangiare qualcosa,prima che arrivasse Enrico a prenderci. 
Puntualissimo come sempre,Enrico si presentò a casa mia in jeans e camicia nera,con due rose rosse in mano,per me ed Adriana. 

"Non cambi mai tu,eh?"dissi alludendo al suo modo di vestire,che se pur semplice,gli stava da dio.
"Mai,per nessuno,che non sia te!"disse abbracciandomi. 
"Il diabete ragazzi,il diabete."disse Adriana,aprendo la porta di casa,iniziando ad uscire. 
Presi tutto il necessario,chiusi la porta,e entrai nella di Enrico,accanto al sedile del conducente. 
In un batter d'occhi,fummo al locale,che se pur le 22 di sera,era già colmo di gente. 
Enrico ci lasciò all'entrata,dicendo di iniziare ad entrare mentre lui cercava parcheggio. 
Facemmo come ci disse,e subito andammo in mezzo alla pista a ballare,insieme a gente che si strusciava fra di loro,altra già ubriaca,ed infine,gente che si sfidava a gare di hip hop,da quello che dedussi. 

*Harry's Pov.*

Entrai in quel locale affollato,e notai ci fosse gente avesse già alzato troppo il gomito. 
I miei amici mi scrutavano con occhi straniti. 
"Cos'è Harry?Non ti piace come posto?"disse Liam,tenendo stretta sotto il braccio la sua ragazza,Danielle. 
"Non c'è niente che non vada,ma il fatto è che ancora non mi spiego il perchè Niall,mi abbia preso il telefono!"gli spiegai.
"Perchè sennò ti siederai,proprio lì.-disse indicandomi dei divanetti in fondo,dove la gente,faceva ben oltre che baciarsi.-e ti distrarrai con quello."mi spiegò Zayn.
"E anche se fosse?"dissi. "Non andrebbe bene,stasera faremo conquiste amico mio,siamo appena arrivati a Londra,e tu non pensi a divertirti?Avanti,dov'è l'Harry che conosco?"continuò Zayn. 
"E' sparito non appena ha saputo che domani ha il suo primo giorno di lavoro."dissi alzando un pò la voce,dato ormai fossimo entrati nel locale,e la musica fosse davvero ad alto volume. 
"Suvvia!Domani,mica oggi!Siamo ancora in tempo per divertirci."disse. "D'accordo,mi hai convinto."dissi cedendo,in fondo una volta lì,era inutile fare l'offeso,e annoiarmi. 

Adocchiammo 2 ragazze in pista che ballavano sole,ci venne il dubbio che fossero 'dell'altra sponda',ma ci rimangiammo subito le parole,non appena notammo che una delle due si stava mangiando con gli occhi,Zayn.Erano solamente due buone amiche. 
Io intanto facevo un accurata radiografia dell'altra ragazza,che per l'appunto,si allontanò sussurrando qualcosa all'orecchio dell'amica,che si avvicinò con cautela a Zayn. 

*Claudia's Pov.* 

Mi allontanai dalla pista,dirigendomi verso i bagni,per vedere che fine avesse fatto Enrico,che non rispondeva al cellulare. 
Provai un'ultima volta a chiamarlo,e quando staccai l'ennesima chiamata senza alcuna risposta,notai un nuovo messaggio,da parte sua:"Passo a prendere Elisa e torno,voi state tranquille,e lontane dai ragazzi.Enrico xx." 
Elisa,sua sorella più grande.Erano molto legati,invidiavo un pò il loro rapporto,mi sarebbe piaciuto averlo con mio fratello più piccolo. 
Tranquilla che non gli fosse successo nulla,mi diedi una sciaquata alle guancie,in fiamme per via del calore,ed uscii,andando verso il bar,a placare un minimo della mia sete. 

"Un moscow mule,grazie."dissi al giovane barista,che mi rispose con un sorriso dicendo un breve:"Subito!"
Alle mie spalle sentii dire:"Ci aggiunga anche un daiquiri,e metta tutto sul mio conto."
Mi voltai per vedere l'artefice di quel gesto che intanto si era seduto sullo sgabello accanto al mio,e che mi stava porgendo la mano. 
Un ragazzo sui 23 anni,dai capelli ricci,e con due occhi verdi da mozzare il fiato. 
"Piacere,Harry."disse appunto,porgendomi il palmo della sua mano.
Lo reputai come il solito puttaniere,che ne cercava una a notte,quindi non ci tenni molto a dirgli il mio vero nome."Allie,piacere tutto mio!"dissi stringendogliela. 
"Bel nome-disse sorridendo.-Bè,allora Allie,cosa ci fai qui tutta sola?"mi chiese il casanova. 
"Oh,non sono sola,sono qui con la mia migliore amica,ed il mio...ragazzo dovrebbe arrivare a momenti."dissi la più grande cazzata che mi passò per la testa,ma il suo sorriso,per non so quale assurdo motivo,mi aveva mandato in tilt il cercello,se pur per qualche secondo. E poi,non l'avrei più rivisto,che sarebbe cambiato?

"Non si arrabbierà di certo perchè ti ho offerto un drink,vero?"disse continuando a sorridere. "No,certo che no!"dissi ricambiando il sorriso. 
I drink arrivarono,e in un soffio,li bevemmo entrambi. 
"Che ne dici se mentre aspetti il tuo ragazzo,andiamo un pò a ballare?"disse urlando al mio orecchio,per farsi sentire. 
Annuii,e lui pagò ciò che avevamo consumato. 
Mi prese per mano e mi trascinò in pista. 
D'altronde,era l'ultima sera,volevo divertirmi,e di certo non avrei dato retta ad Enrico,che non voleva mi avvicinassi a nessun tipo di persona dell'altro sesso,che non fosse lui.

Sentii l'effetto dell'alcool,che come sempre,stava avendo la meglio su di me,dopo neanche 2 bicchieri. 
D'un tratto mi resi conto,che io ed...Harry?Stessimo ballando proprio come le persone che vidi prima,non appena entrata nel locale. 
Da dietro mi teneva i fianchi,facendoci stare il più attaccati possibile.Io che non ero in me,lo lasciai fare,senza dirgli nulla,anzi mi voltai verso di lui incrociando le braccia intorno al suo collo. 
Per essere uno che cercava ragazze facili,era davvero un bel ragazzo,quei ricci che gli ricadevano sulla fronte,gli stavano d'incanto. 
Come due calamite,avvicinammo i nostri visi l'uno all'altro. 
A riprendermi da quel momento,se pur ormai ubriaca,furono gli occhi di Enrico che mi guardavano in cagnesco. 
"Voglio andare a casa,Harry."gli sussurrai all'orecchio. "Adesso?Ma non ho neanche il tuo numero di telefono,come potrei trovare casa tua?"
Di tutta risposta,presi la matita nera,per gli occhi,dalla borsa,e gli segnai il mio numero sul braccio.
"Ok,non era quello che intendevo,ma sono contento lo stesso."mi schioccò un bacio sulla guancia,e mi tirò dalla mano,verso due ragazzi che si strusciavano.
Parlarono un pò,e da lì BUIO,non ricordo più nulla.

















Cieeeeeeu bellezze!c:
Come state?Spero bene!:)
Siete delle cucciole,mi avete fatto arrivare a 6 recensioni al primo capitolo,vi amo fkjhgksh.
E come promesso,eccovi qui il capitolo!
Sono stata puntuale,dai! c:
Non vedo l'ora di sapere ciò che pensate anche di questo!
E poi,oggi sono felicissima!Tra qualche giorno,il vero Enrico,verrà nella mia città ed io non sto più nella pelle.
Ho un GRANDISSIMO BISOGNO di riabbracciarlo!c':
Questa volta aumentiamo di uno,ce la facciamo ad arrivare a 7 recensioni?
Si,dai mi fido,credo in voi!
Con questo vi saluto,vi ho già rotto abbastanza le palle:3
Un bacioooone.
Vi ripropongo:se volete seguitemi su twitter,ricambio non appena superato il limit!
I'm:"69withHerreh" c:
Love you,Claudia.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3-Don't let me alone. ***



*Harry’s Pov*

Una volta dopo aver parlato con la sua amica,Adriana,che mi spiegò la strada per arrivare a casa sua,dopo averle mentito,sul fatto che io sia un suo vecchio,la portai in macchina e la feci sedere sul sedile da passeggero.
Non appena toccò il morbido sedile di pelle,cadde nel mondo dei sogni.
Accessi il motore,mi voltai verso di lei,per guardarla un ultima volta,sorrisi,e schiacciai il piede sull’acceleratore.
Casa sua non era poi così lontana dal locale,e un po’ me ne dispiacqui,mi sarebbe piaciuto passare ancora un po’ di tempo con lei.


Mi soffermai ancora 2 minuti a fissarla mentre dormiva beatamente,se pur ubriaca e se pur non la conoscessi affatto,era dannatamente bella,e sembrava una ragazza apposto,una di quelle con la testa sulle spalle,non una di quelle troie facili,che si farebbero senza problemi,l’intera Londra.
Non mi aveva di certo portato a casa sua,per ciò che la principio si intende,era pura,niente a che vedere con la gente che c’era in quel locale.
Sorrisi all’idea di quello che avrebbe potuto farmi.
A malincuore scesi dall’auto,aprii lo sportello dell’auto e la scossi leggermente,cercando di svegliarla,cosa che però non mi riuscii,dato che emise un verso che non seppi decifrare,e si girò dal lato opposto al mio.


Come avrei fatto?Erano le 2 e mezza della notte,se avessi suonato il campanello,avrei fatto prendere un infarto ai suoi genitori.
E poi come l’avrei spiegato il fatto che la loro figlia,si fosse ubriacata e che avesse chiesto a me,uno sconosciuto,di portarla a casa.
L’avrei messa nei guai,e non sarebbe stato giusto,data la fiducia,che in un certo senso,aveva avuto in me.
Quindi,con un po’ di imbarazzo nel realizzare quel gesto,infilai la mano dentro la sua borsetta cercando un mazzo di chiavi.
Quando sentii un qualcosa si freddo e metallico toccarmi la mano,ed un leggero tintinnio all’interno della borsa,capii di averle trovate.
Le presi in mano,aprii la porta di casa molto lentamente,e con assoluta delicatezza,la presi in braccio,come di solito si fa con le spose,portandola in casa. Attaccò le braccia,intorno al mio collo.
Chiusi la portiera dell’auto con un abile calcio,mi diressi con Allie tra le braccia,in cerca di quella che poteva essere la sua camera. Solo dopo mi resi conto che la casa fosse vuota.

 
Arrivato alla fine del corridoio del primo piano,trovai una porta con un foglio attaccato su che diceva: KEEP OUT,WE’RE FINALLY 18!-A&C.
Aprii quella porta immaginando che fosse la sua camera,entrai e fortunatamente la mia intuizione fu corretta. Una camera gialla e nera,davvero carina,con poster di band musicali,attori,e foto di lei e suoi amici sulle pareti,mi si presentarono davanti agli occhi.

 
Poggiai delicatamente Allie sul letto,che di rigetto,buttò le braccia di nuovo intorno al mio collo,come in mancanza di qualcosa.
Quest’ultima mossa mi fece perdere l’equilibrio e cadere,solo a pochi centimetri di distanza dal suo viso.
Per mia sfortuna,il contatto con il mio petto,la fece lentamente svegliare,e non appena si accorse di me,su di lei,cacciò un urlo che io prontamente fermai sul nascere,mettendole una mano sulle labbra.
“Shh,shh,tranquilla,sono Harry,non urlare.”
Lei mi guardò per altri 4-5 secondi,dopodiché mi sollevo di peso,da dosso a lei, facendomi finire con il sedere per terra.
Solo dopo notai fosse corse in bagno,e dati i versi che sentii venire da esso,non mi fu difficile capire che stesse vomitando.

 
*l’autrice vi rompe le palle anche durante il capitolo,lol. Da qui,fino alla fine ascoltate “Truly,Madly,Deeply.”dei nostri mariti,mentre leggete.Buon ascolto e lettura,questo è il link:
http://www.youtube.com/watch?v=-5EMaf-BXhA, ci vediamo sotto!*

 
Mi affrettai a raggiungerla,mi avvicinai al water dove stava rigettando anche l’anima,e mi sporsi verso di lei,prendendo ad accarezzarle i capelli, e tenerle la fronte.
Non appena finì,l’aiutai a sciacquarle il viso,che prontamente le asciugai,e per un nano secondo,quando incrocia i suoi occhi,giurai di aver sentito una lieve scossa su per la schiena.
“Grazie.”mi disse sorridendo,con ancora la voce un po’ roca,dovuta allo sforzo di poco prima.
Ancora in trans,le risposi con un accenno di sorriso,poi si diresse verso camera sua trascinandomi per mano.
Se mi fossi potuto guardare,penso che il mo viso avesse preso l’espressione di un punto interrogativo.

 
“Dove stiamo andando?”chiesi una volta fuori dal bagno. “A dormire.”rispose semplicemente lei,non degnandomi di neanche uno sguardo.
La bloccai,non l’avrei sfruttata solo perché ubriaca e bella.
“No,vai tu,io vado a casa mia a dormire.”le dissi facendola voltare verso di me,una volta davanti al letto della sua stanza.
Si sedette sul suo letto,ignorando totalmente le mie parole.

 
Le lasciai il polso,andando verso la porta.
Ma velocemente,lei riafferrò la mia mano stringendo le mie dita alle sue.
Posso giurare,di aver sentito di nuovo la scossa di prima,partire dalla mia mano,per arrivare a percorrere la mia schiena.
“Ti prego,non lasciarmi sola.”disse con sguardo basso.
Quelle parole mi toccarono tanto il cuore,da non riuscire a completare l’azione che stavo per fare.
Mollò la presa dalla mia mano,e tornò a sdraiarsi,a pancia ingiù.
Non sentendo la porta chiudersi,si voltò verso di me,e sorrise,quando notò non me ne fossi andato.
Mi fece segno di sdraiarmi al suo fianco,picchiettando la mano accanto a sé.


Con un po’ di incertezza che non mi aspettavo di avere,mi avvicinai al letto e mi stesi decisamente più lontano,e di spalle a lei.
“Ti faccio così schifo da farti stare in quell’angolo?”disse in un sussurro,e potetti notare un velo di tristezza nella sua voce.


 
Mi girai verso di lei. “Sei ubriaca,non vorresti davvero fare ciò che stai pensando in questo momento.”le dissi sorridendo. “Voglio solamente dormire,e stare vicina a te,mi fa essere stranamente tranquilla,come con Enrico.”disse mentre i nostri occhi si scrutavano a vicenda. “I tuoi occhi sono quasi uguali ai suoi,mi trasmettono sicurezza.”continuò non muovendosi di un millimetro,senza smettere di fissarmi negli occhi.
“Chi è Enrico?”le chiesi. “Il ragazzo di prima. Quello che stai occupando tu,è il suo posto da ormai 3 anni.”rispose,sempre fissandomi.

 

Mi sentii onorato dalle parole che disse,si stava confidando con me senza neanche rendersene conto.
Decisi di avvicinarmi a lei,abbracciandola,e dandole un bacio sulla fronte libera.  
“Dormi tranquilla,non ti lascio sola. Ci sono io con te.”dissi continuandola a guardare negli occhi per 2 secondi,poi abbassai lo sguardo,non reggevo più il peso di quelle occhiate.
Me ne sarei andato la mattina presto,prima che si svegliasse.

 
Sorrise e appoggiò leggermente le sue labbra alle mie per qualche secondo,per poi chiudere gli occhi e dormire,proprio come fece una mezz’ora prima,in auto.
Inutile dire che il suo gesto mi spiazzò totalmente.

Chiusi gli occhi,cercando di non pensare a ciò che era appena accaduto,ed a quelle scosse,che quella sera si erano fatte sentire tanto frequentemente.










Ciao bellezze!
Non uccidetemi,lo so,sono terribilmente in ritardo.
Avevo promesso che avrei pubblicato questo capitolo alle 7 recensioni,
invece,siccome faccio schifo,e non mi aspettavo di riceverne così tante in così poco tempo,
mi sono ritrovata nella merda,perchè il capitolo non l'avevo ancora scritto.
Per giunta è anche venuto una merda çwç,ci ho messo il cuore però,apprezzate questo!
Voi invece siete meravigliose! 9 recensioni,cioè io vi amo!klgxndklzgyzl
Questo lo facciamo arrivare ad 8,anche se fa schifo?
Prometto,che adesso inizio a scrivere l'altro,e la prossima volta non mi faccio ritrovare impreparata,lol.
Inoltre,ci tenevo a fare un pò di pubblicità,anche se non mi è stata richiesta.
Non dovrei,ma non posso resistere.  - è di Adriana,la mia migliore amica.
Savannah's love e I'm here fo you - questa bellezza scrive cose amngxxsukgtla.
E con questo concludo,l'angolo autrice più lungo di tutto efp,HAHAHAHA.
Hope you enjoy it!
Besos,Claudia.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4- Prof Styles! ***



Un uomo sulla cinquantina,era sul punto di violentarmi,in un piccolo vicolo vicino casa mia.
Mi aveva già sfilato la maglietta,quando gridando e piangendo come non mai,un ragazzo dandogli qualche pugno,e calcio,con rabbia,lo stese sanguinante a terra,portandomi via con sé,e rassicurandomi che non sarebbe successo nulla.
C’era una strana somiglianza tra lui,e il ragazzo che conobbi in discoteca.

Mi svegliai cacciando un urlo,per lo strano incubo appena fatto.
Sentii la porta spalancarsi,facendo entrare in camera mia madre,di corsa.
“Cos’è successo?”chiese preoccupata.
Mi passai una mano sul viso sudato. “Niente,scusa se ti ho fatta spaventare.”dissi mortificata.
“Sicura?E’ tutto ok?”domandò ancora notevolmente agitata. “Sisi,scusa,era solo uno stupido sogno.”dissi senza enfatizzare nulla.
Annuì,calmandosi. Poi con uno strano sguardo,si avvicinò. “Come mai sei ancora vestita come ieri?Ed Enrico?”chiese scrutandomi attentamente.

Mi guardai anch’io,ed aveva ragione,ero ancora vestita e non c’era Enrico.
“Non lo so,non mi ricordo.”dissi massaggiandomi leggermente le tempie,per poi prendere il cellulare in mano,e mandare un messaggio al mio migliore amico.
“Scuola insieme?-xx Claudia.”ed inviai.
“Ah ok. Vedi che ha chiamato papà,ti manda un grosso bacio,ed un in bocca al lupo per il primo giorno. Anche nonna e zia,ti mandano un bacio,gli è dispiaciuto che ieri non sei venuta.”disse,ma non la calcolai molto,ero intenta a pensare al perché Enrico non mi avesse ancora risposto. “Mi dispiace,dì loro che le voglio bene,e che mi mancano.”risposi. “Chiama papà,più tardi.”disse quasi con tono di supplica.
 “Si,mamma. Lo farò di certo.”

Il mio non era uno di quei padre presenti,e fottutamente assillanti,no purtroppo il mio non ci assomigliava nemmeno,mi sarebbe piaciuto essere sgridata da lui,dopo aver fatto una cazzata,giuro mi sarei incazzata,ma poi ne sarei stata felice,vorrà dire che tiene a me,almeno un po’.
Ma no,lui è sempre stato impegnato con il suo importantissimo lavoro.
Effettivamente,fare il produttore discografico non era una cosa da tutti i giorni,e dovrei essere solo fiera di lui,cosa che sono,ma l’assenza di un papà che non ti sveglia dicendoti ‘buongiorno:)’,se non attraverso un telefono,è dura da sopportare,ed io ormai mi sono abituata a non darci molto peso,per quanto sia triste.

“Vado a farmi una doccia. Cosa c’è per colazione?”dissi schioccando un bacio sulle gote rosee della donna a cui dovevo tutto,compresa la vita. Infondo era inutile arrabbiarsi con lei,che non c’entra nulla.
“I pancake che piacciono tanto a te. Avevo anche preparato la cioccolata,pensando ci fosse Enrico,dato che ieri fosse domenica.”
Ricontrollai il telefono. 1 messaggio non letto:“Ok,puntuale sotto.”
Era freddo,era per forza successo qualcosa ieri sera.
“Già,vabbè vado,faccio veloce.”dissi andando verso il bagno. “Muoviti,o si raffredderanno,ti aspetto sotto.”
Mi ci voleva proprio una doccia,anche perché il mal di testa post-sbronza,era più potente del solito quella mattina.

Fate un applauso a questa sfigata che il primo giorno di scuola si presenta mezza sbronza,per fare una buona impressione agli insegnanti c’:
Velocemente andai a prendere i vestiti,preparati da almeno 2 settimane,con Adriana.
Dopo qualche discussione avevo convinto Adriana a farmi indossare dei jeans chiari,strappati davanti,una maglia mezze maniche bianca,con lo scollo a V,una semplice giacca rossa e bianca,stile giocatore da baseball,fui obbligata a mettere però un paio di sandali rossi con tanto di zeppa e plateau,perché a parer della mia complice,rendevano ‘fottutamente sexy’  l’abbinamento.
Mi truccai giusto il necessario per non sembrare un cadavere,aggiunsi qualche bracciale carino,la mia immancabile collana con nome,in oro bianco,e alla velocità di un bradipo scesi giù a fare colazione.

Dieci minuti dopo ero già fuori la porta di casa,con la borsa sottobraccio,che aspettavo di vedere in lontananza Enrico sulla sua vespa rossa,che come da programma non tardò ad arrivare.
“Buongiorno.”dissi sorridendo.
Senza dire nulla mi porse il casco,e mi fece salire sulla moto che ci portò dritti a scuola.
Una volta nel cortile dell’istituto,lo presi per il polso portandolo lontano dalle ragazzine di prima che sbavavano solo a guardarlo.
“Dobbiamo parlare.”dissi decisa. “Di cosa?”disse evitando il mio sguardo. “Mi guardi,per favore.”
Si girò impassibile verso di me,e incastrò i  suoi occhi nei miei.
“Cos’è successo?Perché ieri non sei venuto da me?”chiesi.
“Non potevo. Eri troppo occupata ad andartene con un tizio.”disse con la rabbia negli occhi.

Era geloso di me,naturalmente come lo potrebbe essere mio fratello.
“Io non ricordo nulla,ti prego perdonami se ho fatto qualcosa di sbagliato,ero ubriaca.”dissi supplicandolo con gli occhi.
“Ah io non lo so ciò che avete fatto poi,so solo che non posso resistere ai tuoi occhi che mi guardano così.” Ed in un attimo la rabbia scomparve.
Le mie labbra si aprirono in un sorriso. “Questo vuol dire che mi perdoni?”
Annuì,ed io gli saltai letteralmente addosso.

Ecco quanto duravano i nostri litigi. Ci volevamo fin troppo bene,per comportarci come due persone arrabbiate,nei confronti l’uno dell’altra. Fra di noi,non c’era rancore.
“Ti voglio bene,amore mio.”mi sussurrò tra i capelli. “Anche io te ne voglio,sei mio fratello.”
Mi vibrò il cellulare in tasca. Una chiamata persa da parte di Adriana.
La richiamai.
“Dove siete tu ed Enrico?Dovremmo avere inglese con Richards alla prima ora,e se non vi trova in classe,non appena suonata la campana,quello vi ammonisce il primo giorno di scuola.”disse non appena pigiai il tasto verde per chiamarla,sullo schermo del mio iPhone.
“Okok,arriviamo.” Chiusi la chiamata.
“Che succede?”chiese Enrico,dopo che iniziai a trascinarlo verso l’ingresso della scuola.
“Richards a prima ora.”dissi solamente.

Spalancò gli occhi,e cominciò a correre,poi arrivò alla conclusione che un pinguino sarebbe stato più veloce di me,con quei ‘trampoli’,così chiamati da lui. Quindi mi fece salire sulle sue spalle,e velocemente arrivammo in quella che sarebbe stata lo nostra classe,per il resto del nostro ultimo anno.
Occupammo un banco accanto ad Adriana,in fondo alla classe,e aspettammo la super entrata del nostro amatissimo professore d’inglese.
Ma colpita da un forte attacco di nondovreiberetrebicchieriditelamattina corsi in bagno.

*Harry’s Pov*


Erano le 7 del mattino,quando mi svegliai grazie la rumore di una porta che sbatteva.
Mi guardai intorno,notando che quella non fosse camera mia,poi collegai il tutto quando notai la ragazza che dormiva abbracciata al mio petto.
Allie mi aveva chiesto di restare a dormire con lei,ed io ripromettendomi che non appena si sarebbe addormentata me ne sarei andato,mi addormentai come uno scemo,accanto a lei.
Sentii il rumore di passi venire fuori dalla porta,segno che qualcuno stesse salendo le scale.

Mi alzai velocemente del letto,cercando di non svegliare Allie,che dormiva accoccolata al mio petto,e mi diressi nel bagno della sua stanza,raccogliendo le mie cose,sparpagliate in giro.
Qualcuno che reputai come la madre di Allie,entrò in camera,si beò della visione della figlia che dormiva tranquillamente,e uscì.
Cercando di fare meno rumore possibile,mi rimisi le scarpe e la camicia della sera prima,ormai tutta stropicciata,ed uscii con un salto dalla finestra della camera della ragazza con un salto.
Andai dal lato opposto della casa,cercando il luogo dove la notte prima avevo lasciato l’auto.
Un volta arrivato sul luogo in cui credevo di aver lasciato la macchina,notai un cartello non tanto carino,che vietava il transito notturno delle auto.
Possibile che tutta la fortuna di questo mondo,dovessi averla io?Anche l’auto dal carro attrezzi.

Fui costretto a chiamare il mio amico Liam,da un telefono pubblico,dato che il mio cellulare lo avesse ancora Niall.
“Liam?Ei amico,ho bisogno di te.”dissi in risposta ad un mugugno da parte di Liam,dall’altro lato del telefono.  “Hazza?Ma sei tu?”chiese. “Si,sono io. Ho bisogno di un favore.”
Gli descrissi la via dove abitava Allie,ed in qualche minuto arrivò a bordo della sua Range Rover nera.
Salii in fretta. “Ti sono debitore Liam.”dissi una volta in auto,mi voltai e gli diedi una pacca sulla spalla. “Ma è un pigiama quello che hai addosso?”dissi trattenendo una risata. “Sai,sono le 7 di mattina,stavo dormendo. Piuttosto,almeno ti sei divertito stanotte?”disse lanciandomi che più che malizioso,era pervertito,per poi tornare a guardare la strada.
“HAHAHAHAH,no. Non sono un puttaniere.”risposi a tono. “Okok,ma cosa dovrei pensare,giusto?”

Aveva ragione,l’avevo chiamato alle 7 del mattino per venire a prendermi a casa di una ragazza.
“Abbiamo solo dormito,non pensare male.”dissi controllando l’orario sul cruscotto dell’auto.
Alle 8 sarei dovuto essere a scuola,ed ero sudato e senza macchina.
“Solo dormito?Neanche un bacetto?”disse facendo una strana smorfia.
Ripensai a quando prima di addormentarmi avevo sfiorato le sue labbra.
Al sol pensiero,i brividi che tanto odiavo,fecero di nuovo visita alla mia cara vecchia schiena.
“Ci siamo baciati,ma era ubriaca,non sapeva ciò che stava facendo.”dissi osservando fuori dal finestrino oscurato.
“Non ti è mai importato che fossero sobrie o ubriache,a quanto ricordi.”disse Liam.
Ok,mi ero divertito a volte,ma non ero un puttanieri. E poi basta con queste storie da una notte,e via,mi ero persino stufato.
“Adesso invece mi importa,voglio qualcosa di serio.”dissi alzando leggermente il tono di voce.
“Uh,tranquillo Hazza. Pensi ti piaccia davvero?”disse,e senza che gli lasciassi finire la frase dissi.  “Ma chi quella?No. Non la conosco nemmeno,e molto probabilmente non la vedrò mai più,quindi muoviamoci ed andiamo a casa,fra meno di un’ora devo essere a scuola,e non ho preparato ancora nulla.”

Detto questo,schiacciò il piede sull’acceleratore,ed in pochi  minuti arrivammo a casa nostra.
Salutai distrattamente sia Niall che Zayn,che giocavano seduti sul divano ad un videogioco,che non mi sforzai di guardare per la fretta.
Salii velocemente in camera mia,per cambiarmi e farmi una doccia.
Tolsi la camicia stropicciata ed i jeans,per poi restare in boxer.
Andai in bagno e mi lavai i denti,alzai lo sguardo ed incontrai il mio viso,riflesso sullo specchio.
Mi guardai un po’,e notai avessi ancora il numero di Allie sul braccio.
Sorrisi involontariamente,e scesi sotto,ricordandomi che Niall aveva ancora il mio telefono.
Non avrei rinunciato a quel numero.
“Niall,puoi ridarmi il telefono?”dissi scendendo le scale.
“Hazza,non puoi scendere in questo modo. Mi ecciti!”disse Louis ridendo,e poggiando le mani sul suo ‘Willy’.
Cercai di non dar conto alle sue parole,per il ritardo,e sorridendo mi avvicinai a Niall.
“Allora?’Sto telefono?”gli dissi.
Non mi rispose intento a giocare.

Presi il telecomando e chiusi la TV.
“Ei!”risposero arrabbiati Zayn e Niall. “Il telefono,Niall.”dissi fissandolo e tenendogli lontano il telecomando.
“Ma a che ti serve se stavi per fare la doccia?”disse alzandosi e cercando tra i divani.
Chissà cosa era successo a quel povero telefono.
“Saranno pur fatti miei.”dissi cercando di coprire la scritta a matita nera,sul braccio.
Zayn mi fissò intensamente,poi senza dire nulla si avvicinò a me cercando di scostare la mia mano.
“Falsa mossa,amico.”disse per poi ficcarsi un dito in bocca,ed avvicinarlo al mio viso.
Istintivamente schifato,spostai il braccio,rendendomi conto solo dopo della cazzata appena fatta.
“Ohohoh,Harry ha fatto colpo ieri sera!”richiamando l’attenzione di tutti.
“Ora che ci penso,dove sei stato stanotte?”disse Niall porgendomi il telefono.

Cercai di prenderlo,ma lui spostò la mano facendomi capire che non me l’avrebbe dato finchè non avessi parlato.
“Dai ragazzi,devo andare a lavoro fra…”dissi lasciando in sospeso la frase. “ Fra 30 minuti.”concluse Liam.
“Giusto,fra 30 min..30 minuti?! Dammi subito quel cazzo di telefono!”dissi e glielo strappai praticamente dalle mani.

Segnai il numero di telefono che avevo sul braccio,e scappai al piano di sopra.
Alla velocità della luce,uscì dalla doccia,mi vestii con le prime cose che mi capitarono sott’occhio,e con altrettanta velocità nello scendere le scale,andai a mangiare qualcosa.
“Liam,lo sai che devi darmi tu un passaggio a scuola,vero?”dissi mentre prendevo uno yoghurt,probabilmente scaduto,dal frigo e dei biscotti dalla dispensa.
Dopo qualche cucchiaiata,con attento sguardo scioccato di Liam,decisi che avrei mangiato solo qualche biscotto.
I cucchiai non gli stavano tanto simpatici.

“S-si Harry,lo so. Ma dobbiamo fare in fretta,perché dopo devo vedermi con Danielle,che ha detto di volermi parlare.”disse enfatizzando l’ultima parola.
Annuii. “Parlarti?!Che voglia lasciarti,Liam?”disse Zayn dal medesimo posto di prima,sul divano.
“Se non lo fa lei,lo faccio. Mi dispiace,ma non credo ci sia più nessun motivo per mandare avanti questa relazione. Ed in più credo mi faccia le corna.”disse lui impassibile.
“Successo qualcosa?”chiesi. “Troppe cose.”rispose solamente lui. “Adesso muoviti e andiamo.”continuò.

Mi alzai velocemente dallo sgabello in cui ero seduto,presi la sacca,accanto all’attaccapanni,ed uscii trascinato da Liam,urlando un: “Buona giornata!”
In poco tempo fummo davanti l’entrata della scuola,anche se con qualche minuto di ritardo.
Tremavo,in fondo era pur sempre il mio primo giorno in una scuola nuova.
“Agitato?”mi chiese Liam.  “Tu dici?”risposi con una punta di sarcasmo.
“Dai,tranquillo. Andrà tutto alla grande.”mi rassicurò facendomi poi un sorriso.
“Hai ragione.”dissi più a me stesso,che a lui. “Ok,allora vado. Ci vediamo all’uscita.”dissi uscendo dall’auto così come Liam.
Aspetta,perché Liam era sceso?
“Mmh..Liam,non c’è bisogno che mi accompagni.”gli dissi,notando il suo sguardo perso da qualche parte in fondo.
“Oh,si certo. Non lo farò.”disse continuando a guardare un punto impreciso verso l’entrata.
“Ok,allora ci vediamo dopo.”dissi allungando di molto l’ok.
“Ehm..si, a dopo!”disse come riprendendosi da un improvviso stato di coma.

Gli feci un cenno con la mano,e mi avviai correndo verso l’entrata della scuola,ormai notevolmente in ritardo.
Cercai invano una guardiola dove chiedere in che direzione andare per raggiungere la 5DL,dove oggi avevo ben duo ore sulle tre della giornata.
Una volta trovata la classe,lanciai distrattamente la sacca sulla cattedra,correndo fuori,in cerca della presidenza.
Fortunatamente,incrociai il preside in corridoio,un uomo in via per la pensione ormai,che mi riportò nell’aula di prima per presentarmi alla classe.

Era un quinto,una delle classe con gli alunni più grandi dell’intero istituto.
Vederli mi fece ricordare i tempi quando a seguire o prendere in giro un prof,c’ero io insieme ai miei amici.
Me ne avrebbero potuto far passare di bella,ed io di certo non toglierei mai il diritto di divertirsi a scuola. Solo che molto probabilmente l’avrei fatto con loro.
Diedi un’occhiata in giro,ed agli ultimi banchi,notai dei visi conosciuti.
La prima la ragazza con cui parlai la sera prima,per scoprire dove abitasse Allie,e poi sempre vicino a lei,il ragazzo per cui a quanto pare,andammo via dal locale.
Mi stupii di non trovare anche lei,in quella classe. Ma forse,era più grande.

“Bene,ragazzi. Questo è il profess…”la mia presentazione da parte del vecchio fu interrotta dal suono della porta che si apriva.
L’intera classe,compreso me,il preside,si voltò per veder chi fosse l’artefice di quel gesto.
Quest’ultimo,anzi ultima,imbarazzata si scostò una ciocca di capelli dal viso,chiedendo scusa al preside,ma per via dell’omone che mi stava accanto,e che copriva la mia intera visione destra dell’aula,non riuscii a distinguerla bene.
“Mi scusi signor preside,ero in bagno,ed in corridoio la bidella mi ha chiesto di portare questo al nuovo professore,come benvenuto.”disse mostrando il cesto,pieno di cioccolata e roba varia,che teneva in mano.
“Non si preoccupi signorina Morrison,dia al professore il regalo,e prenda posto,accanto a Nadai che la sta aspettando. Stavo appunto per presentarlo.”

La ragazza non se lo fece ripetere due volte,e con passo spedito si avvicinò a me porgendomi il cesto.
Solo quando sollevai il viso per ringraziarla incrociai di nuovo i suoi occhi.
Si,di nuovo perché quella ragazza era la stessa che il giorno prima per tutta la sera mi aveva fatto venire i brividi per ogni piccola cosa.
Almeno avevo la certezza che l’avrei rivista per l’intero anno scolastico.
Mia cara Allie,non sai quanto sia felice di essere il tuo professore d’inglese.










VAS HAPPENIN' POTATOES?

Ciao bella gente c:
In via straordinaria oggi ho postato il capitolo 4 *yeeeeee*
Anche se non abbiamo raggiunto le 8 recensioni): *nooooope*
Vi perdono però,in quanto quel capitolo,lo so,faceva altamente schifo! <3
Bene,eccoci qua.
Questo penso mi sia riuscito un pochino meglio di quello precedente.
*si nasconde dietro lo schermo del pc*
E poi è più lungo! *pensa male*
Che ne dite di farmi sapere che ne pensate di ciò che ha scritto la sottoscritta?*con tanto taaaanto amore*
*ok,queste parole fra gli asterischi hanno fracassato le ovaie*
Non vedo l'ora di sapere ciò che ne pensate,anche perchè tatata-dan,i capitoli di passaggio sono appena finiti!
O forse no,lol.
Mi sono già messa all'opera per il quinto capitolo,e *rullo di tamburi* ci sarà un colpo di scena!
Vorrei tanto spoilereggiare un po',ma siccome devo fare la persona seria,e cattiva,non vi dirò nulla.
Spero davvero che questo capitolo vi piaccia,anche perchè l'ho scritto a mano,
in un momento di ispirazione a tarda notte çwç,quindi poi l'ho anche dovuto riscrivere su word!ee.
Apprezzatelo! <3
Ed infine,vorrei ringraziare le 7 persone che hanno messo la storia tra le preferite,
le 2 che l'hanno messa tra le ricordate,
le 10 che l'hanno messa tra le seguite,
e soprattutto le ragazze che la recensiscono.
I LOVE YOU.
A presto,Claudia.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5- Hope i'm not a casualty. ***


-Harry's Pov

Mi guardava imbarazzata ,forse anche un tantino sconvolta,ed i suoi occhi avevano preso le sembianze di due “o”.
Ma era trattabile dato che,il tizio con cui era quasi andata a letto era il suo professore.
Le sorrisi lasciandola andare a posto.
Non posso negare che una volta che la vidi,il mio sguardo molte spesso  si posò su di lei,che continuava a guardarmi imbarazzata,spostando il viso ogni qual volta i nostri occhi si incrociassero.
Sarei potuto impazzire grazie a tutte quelle occhiate.

Il preside mi lasciò solo con la classe,ed io capii che era arrivato il momento di tornare a fare l’insegnante,e di lasciar perdere tutte le sensazioni che si aggrovigliavano nel mio stomaco.
Scrissi alla meno peggio il mio nome e cognome alla lavagna,mi privai della mia giacca,e tornai ad appoggiarmi alla cattedra cercando di trovare argomento per iniziare a conoscere la classe,che era alquanto agitata a prima vista.
“Bene ragazzi,io sono il vostro nuovo professore di inglese,dato che il professor Richards,è andato in pensione. Mi chiamo Harry Styles,ho 22 anni,”-le ragazze della classe iniziarono a parlare tra di loro,guardandomi,e tal volta anche ridacchiando,ma poco importava,la mia attenzione era concentrata solo su una di loro,in quel momento.-“vengo da Holmes Chapel,ne Cheshire, e no,non farò lezione oggi.”la classe rise,poi tirò un sospiro di sollievo.
“Siccome oggi passeremo due ore insieme,pensavo fosse perfetto fare conoscenza. Quindi ora farò l’appello,e voi dovrete dirmi chi siete,io cercherò di ricordarlo.”conclusi sorridendo.

 -Claudia’s Pov

Che bello,il ragazzo di ieri sera,è il mio professore di inglese,e in più è quasi un quarto d’ora che mi fissa sorridendo.
Adriana mi lanciava occhiate avendo capito chi sia,ed Enrico era tornato a non parlarmi,avendolo riconosciuto anche lui.
Io riesco solo a pensare alla figura di merda che farò quando scoprirà che non mi chiamo Allie,o forse era Abbie.
Ma comunque sia,potevo mai immaginarmi che il mio prof d’inglese,sarebbe stato un tizio che ci ha provato tutta la sera con me,il giorno prima dell’inizio della scuola?La risposta è no.
Chiamò i nomi di Adriana ed Enrico,e quando arrivò al mio quasi chiusi gli occhi,sperando di ritrovarmi di nuovo nel mio letto,e che quello che stava accadendo fosse tutto,solo un sogno.

“Claudia Morrison?”la sua voce disse,mentre lui con gli occhi,iniziò a cercare una ragazza da associare a quel nome,non immaginando fosse il mio.
Guardando le scritte del mio nuovo banco,alzai la mano per farmi riconoscere da quel poveretto.
Quest’ultimo non appena vide la mia mano alzata,fece una smorfia di disappunto,e poi tornò a fare l’appello.
“Che figura di merda.”sussurrai,passandomi una mano sul viso.
Con fatica Enrico mi rivolse parola. “Che hai?”disse freddamente. “Perché mi stai parlando?Non sei arrabbiato con me?”gli risposi.
“Voglio solo confermare le mie ipotesi.”rispose lui,con lo stesso tono atono di prima.
“L’avevi visto. Non c’è bisogno che ti confermi proprio niente.”risposi a denti stretti,cercando di non far notare la nostra discussione al resto della classe.
“Allora..con chi iniziamo…mmh…Enrico?”disse Harry,o meglio il professore,ad Enrico.
Di male in peggio,pensai.
“Si,prof?”disse Enrico con la mascella serrata. “Parlami un po’ di te,voglio conoscervi.”disse il prof…sorridendo,non sapendo che quel sorriso avrebbe innervosito abbastanza il mio migliore amico.
Enrico si trattenne dalla voglia di prenderlo a pugni ed in un modo o in un altro,cercò di dargli una lezione per essersi avvicinato di troppo alla sua ‘piccola’.
“Mi chiamo Enrico Nadai,ho 18 anni. Quella che ho accanto è la mia ragazza,e nel tempo libero gioco a calcio e studio canto.”concluse sorridendo sornione,mentre gli occhi di tutta la classe venivano puntati su di noi.

Lo guardai sbigottita. Infondo non poteva sapere ciò che avevamo fatto,o condiviso io ed Harry,non lo sapevo neanche io,e prendersela con lui non era ragionevole.
Anche lo sguardo di Adriana sembrò abbastanza scioccato,per non parlare di Harry che quasi si ritrovò con la mascella a terra,da quanto aveva spalancato la bocca.
“Ah. Quindi c’è una coppia in questa classe.”disse quest’ultimo perforandomi con lo sguardo.
Era davvero…affascinante.
Se solo ieri,non avessi pensato che fosse un puttaniere. 
Se solo non fosse stato il mio insegnante d’inglese.
Se solo Enrico non gli avesse detto,stessimo insieme.
Ci avrei fatto un…pensierino. Dato che per giunta mi era venuto dietro tutta la sera,il giorno prima.

Fottuto Enrico. 
Fottuta scuola.
Fottuta me.

La lezione andò avanti nel migliore dei modi. Si vedeva Harry fosse un ragazzo più grande e maturo,ma non per questo aveva smesso di fissarmi e sorridere.
E ad essere sincera,la cosa non mi dispiaceva più di tanto,anzi mi faceva piacere.


-Liam’s Pov

 
Avevo lasciato Harry a scuola e mi ero subito diretto all’appuntamento con Danielle,non poteva continuare così.
Mi sedetti su una panchina del parco,aspettando il suo arrivo,con ormai le parole giuste per lasciarla in testa.
“Ei Liam!”disse Danielle,mentre si avvicinava a me,lasciandomi un bacio sulla guancia.
 “Dovrei parlarti di noi 2.”disse abbassando lo sguardo.
I miei presupposti erano corretti,lei voleva lasciarmi,la conoscevo troppo bene. Quindi la lasciai fare.
“Insomma,sai che sono una persona molto schietta,e volevo dirti che penso che la nostra relazione,non possa più continuare.”
Buttai giù un respiro di sollievo,mi aveva tolto un gran peso.
“Si,lo penso anche io. Avevo pensato anch’io di dirtelo oggi.”
Anche lei sospirò.
“Menomale,ero in ansia. Non avrei sopportato il fatto che ci avresti sofferto.”disse e non mi sembrò di notare la ‘modestia’ che finora ci aveva uniti,e che mi aveva fatto innamorare di lei. Era semplice,adesso era l’esatto opposto di una ragazza acqua e sapone.
“Tranquilla Dani,è tutto ok. Ma dimmi,e sii sincera,non mi arrabbierò. Mi tradivi?”le dissi.
Si irrigidì,e proprio quando stava per aprire bocca,un ragazzo in sella ad una moto…wow,suonò il clacson,attirando la nostra attenzione.
Danielle si alzò lasciandomi un bacio sulla guancia,e dicendomi:“Ti voglio bene”,corse verso la moto del ragazzo,e con lui andò via.
Ancora un po’ scioccato dalla scena,presi il cellulare e mandai un messaggio ad Harry,e poi a Zayn che lo avrebbe detto agli altri:“Sono finalmente libero. Stasera si festeggia!-xx Liam.”
Salii sulla mia auto,ed in un batter d’occhio mi ritrovai nel centro di Londra,a fare spese per la serata,che si prospettava abbastanza movimentata. 

-Claudia’s Pov

A seguire delle due ore di inglese,avemmo un’interessantissima ora di educazione fisica.
La prof,dopo i soliti ‘Come sono andate le vacanze,ragazzi? ci lasciò liberi,ed in quell’ora io ed Enrico rifacemmo pace.
Finita anche quell’ultima ora,uscimmo felici che la giornata fosse terminata.
Enrico salutò me ed Adriana che a braccetto,ci stavamo dirigendo a piedi,verso la metro,per poi andare a casa.
Quando però,tramite la mia mano,fui bloccata alle spalle.
Mi girai ritrovandomi due pozzi verdi ad un palmo dal mio viso.
Immediatamente segnai una certa distanza fra noi due,aspettando che parlasse ma prima abbassai lo sguardo sulle nostre mani ancora unite.
Una strana sensazione si risvegliò all’interno del mio stomaco.
Decisi di scioglierle,prima di altri eventuali incidenti simili.

“Ei Claudia.”disse enfatizzando il mio nome,che detto da lui sembrava dannatamente sexy.
Ok,stavo delirando dalla fame,sarei dovuta tornare a casa,e al più presto.
Scossi la testa cercando di non pensare a ciò che la mia mente fantasticava.
“A proposito di questo,ti prego di perdonarmi..”dissi lasciando in sospeso la frase,non sapendo come chiamarlo.
Cogliendo al volo il mio disappunto disse:“Harry,ti prego,chiamami Harry. Non mi piacciono le formalità.”
Gli sorrisi e tornai a parlare. “Harry,mi dispiace,ma comprendimi,non avevo la più pallida idea di chi fossi!”
Lui annuì comprensivo. “Fa niente,Claudia.”si stoppò sorridente.
Awww,oddio.  Gli avrei fatto dire tutto il dizionario,con quella voce che si ritrovava.

Ripijate Claudia,sentii dire dalla mia vocina interiore.
“Come te la passi?”mi domandò.

Ma fui occupata a voltarmi,per via di qualcuno che mi chiamava.
“Liam?”domandai urlando,più a me,che a lui.
Il ragazzo in lontananza annuì,correndo verso di me,ed io non potetti che fare altrettanto,finendo col saltargli addosso,abbracciandolo.
Quando mi riappoggiò a terra,gli domandai:“Cosa ci fai qui?”
“Mi sono trasferito da poco con i miei amici.”disse indicando qualcuno alle mie spalle.

Nononononono,fa che non sia ciò che penso.
“Puntualissimo,come sempre!”gli disse Harry,mentre si davano un’amichevole pacca sulla spalla.
BINGO.
“Vi conoscete?”chiesi sorpresa.  “Si,è uno dei miei migliori amici,nonché coinquilino.”rispose Liam.
BENE.
“E voi invece?”Come vi conoscete?”domandò,Harry.
Avevamo praticamente escluso Adriana dalla conversazione,così la tirai per un braccio,affiancandola a me.
“Qualche anno fa,mio padre,ed il padre di Liam,hanno collaborato per un lavoro.”risposi.
“Che tipo di lavoro?”chiese Adriana,e potetti notare la curiosità anche negli occhi del mio prof.
“Io e il papà di Liam,abbiamo collaborato a qualche canzone,ad un album di Natale,prodotto dalla casa discografica di mio padre,la SYCO.”dissi,ed aspettai che gli occhi verdi di Harry,rientrassero nelle orbite,prima di continuare.
“Aspetta,aspetta,aspetta.-disse scuotendo la testa.-Sei la figlia Josh Morrison?!”concluse poi.

Annuii tristemente,ripensando da quanto ormai non abbracciassi mio padre.
“Il mio cognome non ti dice niente?”dissi sarcastica.
Lui rise, e non appena si stoppò,continuai il mio racconto.
“E Liam,era praticamente sempre in studio di registrazione con me ed il signor Payne,quindi abbiamo stretto amicizia. E’ una delle poche persone con cui mi piace realmente stare.”finii sorridendo.
“Si,ti voglio bene anche io,Cla.”disse circondandomi le spalle con le sue braccia.
Nell’aria si sentii il suono di Rumor Has It,di Adele,ed avvertii una leggera vibrazione nella tasca destra del jeans.
E’ lui.”dissi notando il nome ‘papà’ sul display del cellulare. “Scusatemi un attimo.”dissi mentre i miei occhi prendevano a brillare e mi allontanavo,rispondendo.
Alle mie spalle sentii Liam dire:“Salutamelo!”
“Pronto?” dissi portando l’iPhone all’orecchio. “Piccola mia! Com’è andato il primo giorno di scuola?”disse con tono dolce.

Quanto mi mancava.
“Papà!Tutto bene,ho…conosciuto il nuovo insegnante di inglese.”dissi ammiccando verso Harry che parlava tranquillamente con Liam.
“E com’è?”chiese curioso. “Sembra un tipo in gamba,ed in più è abbastanza giovane.”risposi.
“Allora ai colloqui tienilo lontano da tua madre,chissà che magari lei si dimentichi di essere sposata con il sottoscritto.”rispose con un accenno di riso.
La sua risata cristallina arrivò percettibile anche tramite un telefono.
“Non lo farebbe mai,ama solo te,tranqui papi. E poi,lui è leggermente più giovane della mamma. Non corri pericoli.”dissi enfatizzando il ‘leggermente’ con un pizzico di sarcasmo.
“Non avevo dubbi.”mi rispose. “Piuttosto,quando torni?”gli domandai,cercando di non far trasparire la mia tristezza nel non averlo accanto.
“Giuro che a Natale torno nella nostra amatissima Inghilterra. Al diavolo questo Canada!”rispose,ed il mio cuore perse un battito quando nominò Natale. Altri 3 mesi.
“Promesso?”gli chiesi. “Promesso.-disse deciso.- e ti prometto anche che non appena possibile torna anche Justin.”disse,ed iniziai a saltellare come una bambina a cui era stato dato il suo giocattolo preferito.
“Digli che gli voglio bene. E che è un grande!E che mi manca!”gli dissi al settimo cielo.
“E il tuo papà non ti manca?”
Un altro tuffo al cuore,certo che mi mancava!
“Come l’aria.”gli risposi. “Ah!E comunque ti saluta Liam!”dissi cercando di cambiare discorso,così da smorzare l’atmosfera creatasi.

Liam spuntando dal nulla,mi abbracciò da dietro,gridando un:“Salve signor Morrison!”
Mio padre dall’altro lato del telefono lo salutò di rimando,accompagnando il tutto da una risata.
“Quando vi siete visti?”chiese alludendo a me e Liam.
“Il mio amicone è venuto qui a scuola,si è trasferito a Londra!”risposi felice,continuando ad essere abbracciata da Liam,alle spalle.
“Amicone?Solo questo?”disse.
Mi distaccai frettolosamente da Liam,cercando di arrivare in un punto in cui non mi avrebbe potuto sentire.
“Papà!-dissi richiamandolo.-Certo. Solo amici. L’ho superato. Non so neanche se si è rifidanzato!”risposi non riuscendo a non arrossire.
“Sei sicura?”mi ridomandò. Approvava il fatto che mi frequentassi con un ragazzo.
Quello che non lo approvava era Enrico.
Risposi con un secco si.
“Vabbè,lo inviteremo lo stesso per una cena a Natale!”disse,e non controbattetti nemmeno,sapendo che ciò sarebbe divenuto legge.
“Piccola,devo staccare,adesso. Dai un bacio a mamma e Joseph da parte mia,ti voglio bene.”disse in fretta.
“Te ne voglio anch’io papà.”dissi,ma la chiamata era già terminata.

Mi riavvicinai agli altri un po’ fiacca.
“Ei cos’è successo?”mi chiese Liam. “Nulla.-feci spallucce.-Tornerà a Natale,mi manca da morire.”
Abbassai lo sguardo,Adriana mi abbracciò.
“Però ha detto che porterà anche Justin,non appena possibile!”gli risposi.
“Justin chi?”domandò Harry. “Bieber.-risposi mentre la sua bocca si spalancava.-E sarebbe ora,non lo vedo da un macello!Mi manca.”conclusi.
Liam sorrise. “Ha anche detto che vuole invitarti a cena a Natale,quando tornerà.”aggiunsi.
“Con molto piacere!”rispose lui abbracciandomi e dandomi un bacio sulla tempia.
“Ei tu,attento,o il suo ragazzo potrebbe ingelosirsi!”disse Harry,leggermente frustrato.
Scossi la testa ripensando a ciò che aveva detto Enrico,prima in classe,e quasi risi ricordando la scena.

“Ti sei rifidanzata?”mi domandò Liam,spostandosi per guardarmi meglio.
“No,non mi sono rifidanzata.”dissi a Liam,e prima che Harry,potesse ribattere,gli dissi:“Si,ti ho mentito anche su questo. Ed anche Enrico lo ha fatto,è solo il mio migliore amico,non stiamo insieme.”
Harry sogghignò. “E perché avrebbe dovuto farlo?”mi domandò poi con un sorriso sghembo.
“Non gli stai tanto simpatico.”risposi facendo spallucce e mettendo il broncio.

Lasciai comprendere a lui il motivo.
“E tu?Ti sei rifidanzato?”chiesi curiosa a Liam.
Ok,forse un po’ troppo curiosa.
“Si,ma ci siamo finalmente lasciati. Oggi infatti si festeggia!”disse stranamente felice.
“A proposito di ciò,com’è finita?Ho letto il messaggio!”chiese Harry.
“Nulla,festeggiamo! Sono di nuovo single!”rispose lui,semplicemente,non volendo spiegare i particolari,probabilmente davanti a noi.
“A tal punto,vi andrebbe di venire stasera a casa nostra?Ci divertiremo!”continuò chiedendo a me ed Adriana.
Per quanto mi sforzai di non farlo,non riuscii a non dar corda al doppio senso che aveva in un certo senso detto,senza neanche accorgersene. Tanto che scoppiai a ridere,seguita da Harry.
Poggiammo la testa l’uno sulla spalla dell’altro reggendoci a vicenda.
“Che avete da ridere?”domandò Liam.
“Ti prego,ripensa a ciò che hai appena detto.”gli dissi reggendomi ancora ad Harry,ed asciugandomi le poche lacrime,che dalle risate bagnavano i miei occhi,facendo cura di non rovinare il make up.
Quando sia Adriana che Liam fecero mente locale,ci guardarono con sguardo focoso.
“Siete due pervertiti!Avete la stessa mente perversa. Potreste stare insieme.”disse Adriana cercando di non pensare a ciò di cui gli avevamo fatto accorgere.
Liam,pressando le dita sulle tempie disse:“Bè,che ne dite?Ci state?”
Nel frattempo io ed Harry ci eravamo distaccati.

Se volete mettere qualcuno in imbarazzo,chiamate Adriana. Lei ci sa fare!

Io e quest’ultima,accettammo volentieri la proposta.
“Allora ci vediamo più tardi!Ti mando un messaggio dove ti spiego come arrivare,poi. Il numero è sempre lo stesso?”disse mentre si chinava,data la sua altezza e la mia nonostante i tacchi,a darmi un bacio sulla guancia.
“Dipende da quello che hai tu!Ma anche stesso,lo ha Harry.”dissi dando un’occhiata al riccio,che sorrideva.
“Oh,d’accordo! Allora a dopo!”
Ci salutammo,e poi ognuno per le proprie strade.
Adriana sarebbe venuta a pranzo da me,quel pomeriggio,e avrebbe passato il resto della serata con me.  

-Harry’s Pov

Sinceramente,non ci stavo più capendo niente da quando era arrivato Liam.
Tutte quelle domande,e quelle risposte che solo loro avrebbero capito,mi stavano facendo venire,quasi il mal di testa.
“Com’è che hai il numero di Claudia?”mi domandò d’un tratto Liam,una volta saliti in macchina.
Non sapevo come rispondergli,ero in…imbarazzo,e quando ebbi trovato il coraggio di parlare,Liam mi aveva già anticipato.
“A proposito di questo,pensi sia meglio se le andiamo a prendere noi a casa di Claudia?Oppure no?”disse alternando lo sguardo,dalla strada,ai miei occhi.
Il suo tono di voce era già veloce di suo,in più preso dall’agitazione,per non so cosa,aveva iniziato a parlare quasi solo,non lasciandomi il tempo di intervenire nel discorso.
“Chissà se abita ancora lì?”disse fra sé e sé. “Le chiederò più tardi di dirmi l’indirizzo,non credo di ricordarmelo.”ritornò a parlare solo.

Presi l’iniziativa,e prima che mi precedesse di nuovo,iniziai a parlare alla stessa velocità che stava usando lui.
“Te la ricordi la strada,tranquillo.”gli dissi.
Lui mi guardò non riuscendo a capire,ovviamente.
“Non credo di ricordarla,invece. Era da tanto che non la vedevo.”mi disse in tutta risposta.
“Invece te la ricordi,ci sei stato stamattina.”affermai reggendomi il capo con la mano,il quale braccio era appoggiato alla sporgenza del finestrino.
Gli diedi il tempo di are due più due,e quando finalmente ci arrivò mi guardò torvo,e spense il motore dell’auto,accostando al marciapiede.
“Non mi starai dicendo che la ragazza da cui sei stato stanotte è lei,vero?”

Perché si stava agitando in quel modo?
“Si,invece. Credi che avrei chiesto il numero di telefono ad una mia alunna? E’ stata lei a scrivermelo sul braccio ieri sera,perché sfortunatamente non avevo il telefono con me. E da qui tutta la discussione di stamattina. Ah,si. Sono il suo professore di inglese,e non capisco perché tu ti stia agitando tanto,eri felice per me stamattina.”sputai fuori.
Lui prese un respiro profondo e poi disse:“Perché ci tengo a lei,troppo. E’ un’amica speciale,abbiamo condiviso un sacco di cose insieme.”rispose.
“Resta di fatto che comunque non è successo nulla tra di noi. Si,ci siamo baciati,ma non se lo ricorderà nemmeno,era ubriaca fradicia.”risposi.
“Sicura?”mi chiese,ancora.

Annuii,e poi dissi:“Fidati di me,sto cercando di mettere la testa,e sono come dire…attratto da lei,credo. Ma non riesco comunque a capire il motivo di tanta agitazione,è una mia alunna,non credo potrà mai esserci qualcosa quindi respira.”dissi,aiutandolo ad inspirare ed espirare.
“Il punto è che lei era… era la mia ragazza,le voglio bene,ed ha sofferto tanto dopo la nostra rottura,come me.”disse poi.
E non potetti che essere sconvolto da tale affermazione.













NO,JIMMY PROTESTED!

Ciao splendori miei c:
Ecco a voi, il quinto capitolo!
E come promesso,c’è il colpo di scena!
Ve lo immaginavate che Liam e Claudia,fossero ex?:o
Io no,lol. *i’mstupidandiknowit*
Amatemi,non è passata neanche una settimana ed ho riaggiornato uu.
A dirla tutta avrei voluto farlo ieri,che era 12.12.12,lol
Ma i miei hanno rotto i coglioni,e proprio quando stavo per pubblicare,
è sbucato in camera mio padre,dicendomi:“O chiudi tu,o ti stacco il cavo internet!”
Quindi pazienza,non vi arrabbierete se l’ho postato oggi,no?:3
Ma tornando al capitolo,si notano finalmente dei piccoli segni di attrazione tra Cla ed Hazza.
Ajkhfsnòshslis.
E vorrei sapere se anche voi,come a me,piacerebbero insieme
Spoiler:Nel prossimo capitolo ci sarà il party hard,lol a casa Direction(?)
Aspetto con ansia le vostre recensioni c:
Se volete,fatemi sapere anche cosa ne pensate della bio che ho appena scritto,nella mia pagina c:
A MASSIVE THANK YOU.
Un bacio,Claudia.
P.S. Continuerò a 10 recensioni!


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Capitolo 6
*** Capitolo 6- Would you like sleep all day,and party all night? ***


Per il resto del tragitto nessuno dei due aprì bocca.
Entrai in casa buttandomi di peso sul divano,non curandomi di dove avessi lanciato giacca e sacca.
“E’ successo qualcosa?”domandò Louis,notando una strana freddezza fra me e Liam.
Con un cenno di mano,gli feci capire che gli avrei raccontato tutto dopo.
“Nulla!”rispose Liam,battendo le mani.
“Bene,allora possiamo mangiare!”disse Niall.
“E chi avrebbe cucinato,se io ero a scuola?”dissi sarcastico.
L’unico che sapesse cucinare in quella casa,ero io.
“Il pranzo è servito!”urlò Zayn,entrando in soggiorno con in dosso un grembiule sporco,ed un cappello da chef.
Il MIO cappello da chef.
“Ei! Chi ti ha dato quel cappello?”dissi arricciando il naso.
“Muovi il culo,e vieni a mangiare! Tieni il tuo maledettissimo cappello che mi schiaccia il ciuffo!”disse togliendoselo,e lanciandomelo addosso con disprezzo,per poi aggiustarci la sua meravigliosa cresta.

Lo afferrai fiero,e subito lo indossai.

Aveva anche ricamato sulla fronte il nome:‘Chef Harry’ in rosso,da mia madre.
Come al solito il pranzo fu divertentissimo,ma d’altronde ogni cosa facessi con i miei amici,lo era.
A fine pranzo,ci promettemmo che non avremo più permesso a Zayn di cucinare qualcosa di più complesso di un sandwich al formaggio.
Nel primo pomeriggio Liam annunciò il festino che si sarebbe tenuto la sera,dicendo a Louis di invitare la sua ragazza se avesse voluto,dato che noi avremmo portato delle amiche.
Quest’ultimo non se lo fece ripetere due volte,ed in fretta si alzò dal divano in cui era seduto,per andare a chiamare Eleonor.
Niall si avvicinò velocemente a me.
“Delle amiche,eh?”disse con fare malizioso.
Gli diedi una botta sul braccio.
“Si,delle amiche Niall.”gli risposi,ma capì subito,senza il bisogno di alcun dialogo.
“Bene,voglio conoscerle allora!”disse sorridendo.
Risposi anch’io con il sorriso sulle labbra.
“Lo farai,tranquillo.”
E con quelle parole lo liquidai andando in camera mia.

Ancora non mi capacitavo di ciò che stava succedendo.

Quella ragazza aveva uno strano effetto su di me,mi sarebbe piaciuto fare la sua conoscenza,e l’iniziativa del mio amico Liam è un’ottima idea per iniziare ad instaurare un rapporto.
Quest’ultimo,per l’appunto,entrò in camera mia poco dopo,sedendosi sul letto.
“Ei Hazza,ho provato a chiamare Claudia,ma il numero dice sia inesistente,puoi provare a farlo tu?”mi disse senza l’agitazione di prima.
Accennai un semplice ‘certo’,prendendo il cellulare dalla tasca e chiamandola.
Solo quando rispose mi resi conto che non sapevo cosa dirle.
“Pronto?”disse dall’altro lato del telefono.
“Ehm..ciao Claudia,sono H-harry.”dissi balbettando.
Liam cercava di farmi capire a gesti cosa dirle.
Ma certo!Dovevamo andare a prenderla!
“Ei Harry,che si dice?”disse con voce squillante. “Nulla,mi stavo solo chiedendo  se volessi che ti venissimo a prendere io e Liam in auto stasera,per facilitare le cose,dato che sono già stato a casa tua.”risposi.
“Oh,ci fareste un favore!Ma aspetta..come fai a sapere dove abito?”chiese confusa.
“Te lo spiegherò più tardi!”risposi semplicemente,notando che Liam la volesse passata.
“Cla,ti passo Liam vuole dirti qualcosa. Ci vediamo più tardi,ok?”dissi.
“Certo!”rispose con fare entusiasta mentre la salutavo passando il telefono a Liam che lo prese con altrettanto entusiasmo.
Quest’ultimo,prima di prendere il telefono mi mimò con le labbra qualcosa tipo “abbine cura.” o forse “fammi una puntura”?!
Gli feci un ok con la mano,ed uscii dalla stanza dandomi uno schiaffo sul viso.
Aww,quello che mi provocava quella ragazza!

-Claudia’s Pov
“Com’è che sa anche dove abito?”dissi ad Adriana tappando con la mano il microfono del telefono che iniziò a pensare da sé.
Nel frattempo Liam dall’altro lato del telefono parlava senza un ascoltatore.
“Cla?Ma ci sei?”domandò Liam.
“Eh?Si,adesso ci sono,perdonami.”risposi.
“Ti dicevo,porta un pigiama,e le cose che ti servono domani,restate a dormire da noi,stasera.”disse.
“Cosa?Ma Adriana è qui da me,lei come fa?E poi cosa dico ai miei?”dissi con agitazione.
“Passami tua madre,ci parlo io. Ci vediamo alle 18 a casa tua,puntuali mi raccomando.”
Risposi con un semplice ok,passando il telefono a mia madre al piano di sotto,che tornò dopo poco sorridendo,e restituendomi il cellulare per poi andare via.
“Preparati,stasera dormiamo da Liam.”dissi ad Adriana,che strabuzzò gli occhi alla mia affermazione.
“E cosa dico ai miei?! Vado a dormire a casa di un amico di Claudia,che non conosco neanche io?”disse ovviamente sarcastica.
“No,a mia madre diciamo che lo conosci anche tu,ed i tuoi sono d’accordo,mentre ai tuoi diciamo che resti da me!”dissi soddisfatta del mio piano.
“E sei i miei chiamano qui da te?Perché  lo sai che lo faranno!”disse.
“Digli che sei raggiungibile solo per cellulare perché il mio telefono di casa è rotto!”dissi in risposta.
Ok,sono un fottuto genio.
“Ma..”provò a replicare ancora,ma la stoppai sul nascere.
“Te li presto io i vestiti,tanto abbiamo la stessa taglia..anche se le magliette potrebbero starti un po’ strette,dato il davanzale che ti ritrovi!”dissi indicando il suo enorme seno.
Rise sarcasticamente.
“Ah,ma dicevamo..com’è che Harry sa dove abito?Tu ne sai qualcosa?”le domandai.
“Non siete vecchi amici?!”disse ridendo forzatamente.
“Dimmi adesso,tutto quello che sai!”le dissi andandomi a sedere sul mio letto.
“Ehm…ieri sera,quando ti sei ubriacata ed eri con Harry,io ero con un suo amico,Zayn,questo è tizio skdjgxgbk-la guardai maliziosa,ricevendo in cambio una botta in testa da parte sua.-Ma non è questo il punto,poi..è venuta Harry,dicendo di essere un tuo vecchio amico,e che siccome eri stanca ti stava portando a casa,quindi gli ho spiegato velocemente dove stai.”concluse sbarrando gli occhi.
“Tu mi stai dicendo che hai detto ad uno sconosciuto dove abito?!”dissi alzando il tono di voce senza neanche rendermene conto,dopo tappandomi la bocca.
“Si,ti prego non uccidermi!”disse mettendosi le mani davanti al viso.
“No che non ti uccido,ma solo perché è andata bene,ed è stato Harry a portarmi a casa. Piuttosto ucciderò lui,per averti detto una cosa del genere!”dissi alzandomi improvvisamente dal letto.
“Ecco,uccidi lui,io sono innocente.”disse alzando le mani sopra la testa.
“Ah,ma mi ha portata solo a casa,giusto?”chiesi.
“Questo io non lo so,devi chiederlo a lui prima di ucciderlo.”disse in risposta.
“Mi stai anche facendo venire il dubbio,ti rendi conto?Non ricordo nulla da quando stavamo ballando!”dissi agitata.
Poche ore dopo,Harry e Liam suonavano al campanello di casa mia,mentre io ed Adriana ormai pronte,li aspettavamo fuori in veranda,dato l’improvviso caldo.
Londra è strana,sì.
“Ei!-dissi sbracciandomi dalla veranda,per farci notare.-Venite qui!”dissi facendogli cenno.

-Harry’s Pov
Eravamo appena arrivati a casa sua,ed avevamo suonato il campanello facendoci aprire da un ragazzino di al massimo 13 anni,che subito salutò Liam.
“Tu saresti?”domandò poi a me.
Quando stavo per rispondere,lei ed Adriana entrarono nella stanza.
“Joseph,và a giocare alla 360 e non rompere!”disse lei,scompigliando i capelli a quello che reputai come suo fratello.
“Vado,vado!Ma lui chi è?”domandò di nuovo.
“Lui?Lui è Harry,ed adesso stiamo andando via,saluta mamma!”disse facendoci segno di uscire,per poi chinarsi a dare un bacio sulla testa del fratello.
“Simpatico il ragazzino.”dissi una volta fuori l’abitazione.
“E’ mio fratello,ed è molto rompicoglioni.”rispose.
“No,perché dici così!”dissi sarcastico,dato quel ragazzino mi avesse messo in difficoltà in neanche due minuti.
“Ricordavo casa tua fosse più grande!”si intromise Liam.
“Infatti prima non stavo qui. Stavo in un altro quartiere privato,ma abbiamo deciso di trasferirci qui perché più vicino alla città. L?altra casa resta la mia preferita,la usiamo per i party adesso.”concluse.
Wow. Era ricca sfondata.
C’era qualcosa che mi spingeva a conoscerla,ma ero sicuro non fossero i suoi soldi.
No,era qualcosa che andavo ben altro un qualcosa di materiale.
“La prossima volta,la festa la facciamo lì allora,invece di quel buco a confronto di casa nostra!”disse Liam.
Lei sorrise come per approvare.
Che bel sorriso che aveva…

-Claudia’s Pov
Salimmo in macchiina,e nello stesso momento in cui la mia schiena toccò il sedile posteriore in pelle nera,mi squillò il cellulare.
Enrico.
“Pronto?”dissi sentendo gli occhi di Harry,dal sedile avanti al mio,proprio addosso. “Ei tesoro.”disse l’interlocutore dolcemente.
“Amore.”dissi addolcendo anch’io tono di voce. “Che fai?”mi domandò.  “Sono con un amico ed Adriana. Ti ricordi di Liam?”
In sottofondo si sentì la voce di Harry dire:‘Grazie della considerazione!’ ed io pregai con tutta me stessa,che Enrico non l’avesse sentito.
“Liam?Intendi quel tizio che ti ha lasciata per il barboncino?”disse.
Neanche a lui stava simpatica Danielle,ed altrettanto Liam,che mi aveva lasciata.
Un motivo in più per amarlo,no?
“Ehm..si,lui.”
La presa di Liam sul volante aumentò.
Forse aveva capito con chi e di che stavo parlando.
Forse si era pentito.
Scossi la testa,continuando a parlare con Enrico che stranamente e per mia fortuna non si era arrabbiato.
“Non mi calcoli più,lo sai vero?”disse con una vocina acuta.
Immaginai che sul suo viso ci fosse un labbruccio,quello che era solito fare quand’era piccolo,ed al sol pensiero sorrisi,intenerita.
“Organizza!Io sono tutta tua,dimmi solo quando e dove!”risposi,ed Harry sgranò gli occhi,dandomi una botta alla testa,quando terminai la frase.
Quanta confidenza!
C’era da dire che fosse decisamente più perverso di me.
“Tieniti libera domani,allora. Sarai tutta per me!”disse lui felice.
“Ma io sono tutta per te,mi devi dividere solo con Adriana.”dissi ridendo mentre la mia migliore amica mi abbracciava,per quanto possibile in una macchina.
Arrivammo a destinazione ed Adriana mi fece segno di chiudere la chiamata.
Scendemmo tutti dalla macchina,dirigendoci verso una villetta bianca e gialla,con un giardino ed in esso una piccola piscina.

Mi allontanai per salutare Enrico.

“Ei tesoro,noi siamo arrivati a casa di Liam. Ci vediamo domani a scuola?”domandai.
“Ti vengo a prendere con la vespa,come al solito?”disse.
“No,restiamo qui a dormire,e poi deduco domani ci accompagnerà Liam,tranquillo.”dissi tranquillizzandolo.
“Non fare cazzate,ti voglio bene.”disse dolce.
“Te ne voglio anch’io,notte amore.”dissi chiudendo la chiamata.
Raggiunsi gli altri attraversando il giardino.
“Ce n’è voluto!”disse Harry. “Scusatemi,era importante.”mi giustificai.
“Era Enrico?”chiese Liam.
“Ti ricordi bene di lui,eh?”dissi lasciandogli ricordare il pugno che gli lanciò quando lo sorprendemmo parlare fin troppo vicino ,appunto al barboncino.
Nonostante tutto,dopo parecchie settimane,avevamo ricominciato a sentirci ed eravamo ritornati ad essere amici.
In fondo gli voglio troppo bene,per lasciarlo andare.
Annuì,bussando alla porta che ci fu aperta da un ragazzo..abbronzato?Dai capelli corvini,sistemati in una cresta decisamente alta,che teneva sulle spalle,un biondino che rideva.
Adriana mi strinse la mano alla vista del primo soggetto.
Harry ci guardò,e sorrise vedendo la mora accanto a me,sgranare gli occhi.
Con lo sguardo gli chiesi cosa stesse succedendo,ricevendo in cambio un ‘tranquilla,dopo ti spiego.’ Sussurrato all’orecchio,ed un braccio intorno alle spalle.
Sarò sincera,ero rabbrividita al sentire il suo fiato sul mio collo nudo.
Il biondino continuando a ridere cercò di parlare.
“Ciaaaaao,io sono Niall!”disse il ragazzo sulle spalle al moro,senza maglietta.
Mi porse una mano,in cenno di saluto.
L’afferrai stringendola. “Claudia,piacere.”risposi sorridendo mentre Harry giocava con il bordo della scollatura,della mia maglietta.
Mi avrebbe mandato a l’inferno grazie a tutti i pensieri-effettivamente poco casti- che stavo facendo.
“Lui è Zayn.”disse il biondo continuando a stringere la mia mano,ed a ridere.
Quando si rese conto fosse inopportuno,smise di ridere,e staccò la mia mano dalla sua.
Il tizio senza maglia,ci degnò della sua attenzione non appena si sentì nominato.
“Chi ha aperto,quindi?”urlò la voce di un ragazzo,da dentro casa.
“Niall,in groppa a Zayn,Louis.”urlò a sua volta Harry,che quasi non mi ruppe un timpano vista la vicinanza che aveva instaurato fra i nostri corpi.

Guardai Adriana che da ormai 2 minuti si fissava negli occhi,con Zayn.

Che fosse lo stesso Zayn,amico di Harry,di cui mi parlava prima di arrivare. o:
Ok,a volte sono davvero cogliona.
“Che ne dite di farci entrare?!”domandò retorico Liam.
A quelle parole i due ragazzi sulla porta si spostarono,per farci entrare.
Ad accoglierci dopo i due sulla porta,furono un ragazzo ed una ragazza che amoreggiavano teneramente sul divano.
Si,in pratica pomiciavano.
Liam diede un colpo di tosse per far staccare i due.
“Ragazzi,loro sono Claudia ed Adriana,due nostre amiche.”disse Liam,indicando sé stesso ed Harry.
Cercai la mano di Adriana per stringerla alla mia,ma sfortunatamente non la trovai.
Alzai lo sguardo stringendomi nella spalle,per cercare Adriana che trovai vicino,molto vicino,a Zayn che gli sorrideva.
Ritornai a posare lo sguardo davanti a me,notando però gli occhi di Harry intenti a guardare attentamente poco più in basso della mia schiena.
Abbassai la maglietta,a disagio.
Il curiosone mi sorrideva senza dire nulla.
“Ei Harry,sbattile le palpebre ogni tanto!-disse il ragazzo che prima pomiciava con una ragazza che si rivelata..wow! Era bellissima!-Comunque,io sono Louis!”concluse quest’ultimo sorridendo,e ricevendo una scappellotto dalla sua ragazza,dedussi.
Sicuramente ero arrossita,dato che sentivo le guancie avvampare.
Così come Harry,d’altronde,dato che per di più tolse il braccio,da attorno alle mie spalle.
“Lasciatelo perdere,ragazzi. Io sono Eleonor.”disse la ragazza,porgendomi la mano.
L’afferrai,sembrava amichevole.
“Claudia.”dissi,mi volta verso la mia migliore amica. “Lei è Adriana,la mia migliore amica.”conclusi presentandola.
“Credo diventeremo buone amiche.”disse lei,ammiccando verso Harry,che in risposta si piazzò le mani sul viso,coprendolo.
“Bene,bene,bene!Che vogliamo fare?Io avrei delle idee..”disse Liam.
“Dille,allora!”disse..Zayn?

Farò confusione all’inizio con i nomi,ne sono certa.

 “Bene..volevo giocare a dama!”disse,e noi lo guardammo male.
“Ma stasera non c’è l’amichevole dell’Inter?”dissi.
“Inter?Stasera c’è lo United!”rispose Louis,sollevandosi.
“Appunto,Manchester United-Inter.”risposi.
“Aspetta,ma tu tifi?Cioè sei una ragazza!”disse Niall.
Cosa c’era di male in una ragazza che tifa per la propria squadra del cuore?
Annui leggermente,abbassando la testa,imbarazzata.
“Sappi,allora,che se nessuno mi precede,IO TI SPOSO!”continuò.
Quest’ultimo ricevette una gomitata fra le costole da parte di Harry.
“Che ne dite se allora,ce l’andiamo a vedere fuori in piscina?”propose,per l’appunto,il riccio. “Potremmo portare la tv fuori,e sederci a bordo vasca,dato il caldo!”concluse.
Tutti approvarono,eccetto Liam.
“Ma dama?”disse mentre ci occupavamo di far passare l’enorme televisore,dalla porta d’ingresso.
“La partita sta per iniziare adesso,e noi abbiamo tutta la notte,a quanto ricordi,giusto?”lo rassicurò Louis. “Giusto.”rispose Liam. “Allora andiamo a vedere la partita!Poi giochiamo,promesso!”concluse saggiamente Louis.
Arrivati fuori,la temperatura sembrò alzarsi ancor di più.
Fortunatamente,avevo avuto la buona idea di cambiarmi prima di uscire.
Togliere quei ,anche se belli,fastidiosissimi tacchi,fu estasiante.
Un paio di sandali alla schiava,e una tutina color sabbia,andavano più che bene,visto il tempo.
Una volta sistemata la tv,prendemmo posto per guardare la partita.
Mi sfilai i sandali,e mi sedetti a bordo piscina,lasciando le gambe penzoloni,dentro l’acqua.
Adriana aveva preso posto su una sdraio,anch’essa vicina alla piscina,insieme ad Eleonor.
E se pur si stesse bene,a bordo piscina,le avrei raggiunte in poco tempo,pur di non restare sola.
Non ebbi modo di realizzare,ciò che mi passava poco prima per la testa,che Harry imitò le mie azioni,e si sedette di fianco a me.
“Ciao.”disse quest’ultimo,sorridendomi. “Ciao a te.”risposi,anch’io sollevando gli angoli della bocca.
“Come ti trovi?”mi domandò. “Penso sia normale che io sia ancora un po’ a disagio,giusto?”dissi.
“Come mai a disagio?”mi domandò,facendosi più vicino.
“Ecco..non so se Liam te lo ha detto,ma io e lui stavamo insieme,ed era da tanto che non ci vedevamo. Non conosco bene nessuno qui,ad eccezione di lui…e tu sei il mio insegnante di inglese,è abbastanza strana come situazione,non credi?”dissi giocando con l’acqua,cercando di evitare il contatto visivo.
Harry si passò una mano sul viso,coprendolo.
“Immaginavo mi vedessi così..ma speravo comunque di riuscire ad evitare di essere visto come un professore fuori dall’ambito scolastico…”disse.
“Mettiti nei miei panni,però. Fai pur sempre la parte dell’antipatico professore d’inglese.”dissi cercando di ridere.











































NANANANANANANANA.
Cieeeeeeu splendide!
Vi prego non picchiatemi!lol
Lo so,sono in tremendo ritardo,dovevo pubblicare a 10 recensioni...
Ma le feste mi hanno tenuta davvero impegnata e non ho potuto aggiornare prima di oggi:c
Spero di essermi fatta perdonare con il capitolo,LO SAPETE CHE VI AMOOOO.
Anyway,what do you think about?
Che tradotto starebbe a dire:Che ne pensate?lol
Non è tanto male dai,siate magnanime c:
Lo so che vi avevo promesso le party hard,ma siccome sono crudele,ho deciso di metterle nel prossimo c:
Quindi,se volete leggere il prossimo,fate arrivare questa merdina di nuovo a 10 recensioni,lol
E' una minaccia,si,lo è.
AHHHHHHH,l'avete visto il video di Kiss You?
Certo,che l'avete visto!
Oddio,stavo piangenodo e ridendo allo stesso momento.
Amo quei ragazzi.
HOPE YOU LIKE IT!
Bacioni,Claudia.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7- An exciting proposal. ***







Il riccio di fianco a me si unì alla mia risata.

“Lo so che è strano,ma potresti fare uno sforzo?Per me significherebbe molto.”disse quest'ultimo.
“Davvero?”domandai stupita. Ero solo un'alunna,amica di uno dei suoi migliori amici.
Eppure sono convinta che la serata di ieri abbia cambiato lo svolgersi delle cose.
Lui annuì. “Proverò ad abbassare il muro allora,ma non ti illudere,sarà difficile.”dissi regalandogli un sorriso,per poi tornare ad osservare il resto del gruppo che continuava a montare la tv.
In poco tempo riuscirono a sistemare tutto,e ad ormai 10 minuti dal calcio d'inizio,si sedettero tutti sul prato,il più vicino possibile al grande schermo.
Tutto d'un tratto il ragazzo-prof mi diede un leggero schiaffo sulla coscia scoperta,dicendo:“20  Domande!”


Lo guardai incuriosita.

“Avanti,non ci hai mai giocato?”disse. “Certo che ci ho giocato,ma adesso sta per iniziare la partita.”gli spiegai.
Imitò un'espressione da cucciolo bastonato ed io non seppi non cedere davanti a quegli occhi verdi.
“Ok,ma solo una adesso,sta per esserci il calcio di inizio!”gli risposi. Accettò con un sorriso.
Cervello,continua a ragionare.
“Bene-sembrò pensarci un po' su- che possibilità ho di sembrarti un ragazzo normale,da 1 a 10?”chiese con un sorriso sornione.
“Da 1 a 10?-ci pensai su anche io.- Credo un 7-”risposi con lo stesso sorriso.
“Così poco?-e mi parve di vederlo deluso.-Dai,non ti faccio pena?”chiese con occhi ammaliatori.
In quel momento sentii che la mia sanità mentale stava per abbandonarmi,e dissi-sforzandomi più di quanto immaginassi-.”Per nulla.”conclusi il tutto con un sorriso,che lui ricambiò divertito.
“Un punto per te,Miss Morrison.”
Sorrisi mentalmente per il modo in cui mi aveva chiamata,ed iniziai a guardare accanitamente lo schermo della tv.


Gioii quando Milito segnò il primo,e poi anche il secondo goal. Finito l'intervallo fra 1° e 2° tempo,Sneijder ne segnò un terzo.

La partita si concluse con un splendido risultato:avevamo vinto per 3-1,sotto l'unico goal di Rooney per la squadra avversaria.
A Louis era improvvisamente passato il buonumore,e l'idea che la partita lo avesse turbato così tanto mi fece ridere silenziosamente.
Quando Zayn gli si avvicinò dicendo:”Grande partita!”lui toccò il fondo. Nel vero senso della parola.
Accecato dalla sconfitta Louis diede uno spintone a Zayn,che cadde rovinosamente nell'acqua della piscina.
Quest'ultimo si dimenava provando a dire qualcosa,ogni qualvolta la sua bocca non fosse piena di acqua e cloro.
“Fa' qualcosa!”mi gridò Adriana.
In fretta mi immersi in acqua raggiungendo il corpo del ragazzo. Gli piegai la testa e le braccia,verso la schiena,per non permettergli di muoversi,e lo portai al bordo della vasca,per poi farlo uscire senza alcuna fatica.
Niall,Harry e Liam mi corsero incontro,aiutandomi a soccorrere Zayn.
Adriana ci osservava con timore senza dire una parola,era davvero terrorizzata.
“Ma che ti è saltato in mente?!Lo sai che non sa nuotare!”urlò Niall contro Louis che dispiaciuto si avvicinò all'ammasso di gente.
Zayn rigurgitò un po' di acqua prima di riprendere i sensi.
“Dai tranquilli,adesso va tutto bene. Non ci roviniamo la serata per un semplice disguido.”dissi cercando di calmare le acque.
“E' sempre buono avere un'amica bagnina.”disse Adriana,poggiandomi una mano sulla spalla per poi chinarsi su Zayn,sussurrandogli qualcosa che non seppi decifrare.


“Sei una bagnina?”mi domandò Harry.

Annuii leggermente,ancora preoccupata per lo stato di Zayn.
Lui sorrise,cercando di non farlo notare,ma intravisti della malizia nei suoi occhi.
Fa che non abbia pensato male,fa che non abbia pensato male-mi ripetevo in mente.
Liam  mi aiutò ad alzarmi,mostrandomi la strada il bagno,così che avrei potuto asciugarmi.
Adriana mi accompagnò.
Quando dopo essermi asciugata superficialmente i capelli,e cambiata,indossai una larga maglietta di Enrico che una volta dimenticò a casa mia,e che io puntualmente uso come pigiama.
La mia migliore amica si offrì gentilmente di asciugarmi i vestiti,quindi mi dileguai dagli altri al piano di sotto,e quando Zayn mi vide,corse in fretta verso le scale.
Io mi sedetti a gambe incrociate sul divano mentre l'aria si era ristabilita del tutto.
 
Adriana's Pov

Ero accanto al lavandino,con il top di Claudia in mano,ed il phon acceso nell'altra,intenta ad asciugarle i vestiti.
Sussultai spaventata quando due mani si poggiarono sui miei fianchi e delle labbra accarezzarono il mio collo.
Alzai lo sguardo sullo specchio e quasi non mi venne un accidente quando vidi il riflesso di Zayn tracciare un'umida scia dietro il mio orecchio,con la lingua.
Il rumore del phon non mi aveva fatto accorgere nemmeno della porta che si apriva.
Cercai di mantenere la calma facendo lunghi respiri,ma lui non si fermava come l'adrenalina nelle mie vene.
Come dargli torto d'altronde?Non avevo detto o fatto nulla che avrebbe potuto contrario il suo gesto,non volevo smettesse.
“Che ci fai qui?”mi sussurrò con voce bassa e roca all'orecchio.
“Mmh...ecco io..stavo..”gli mostrai il phon ed i vestiti,tentando di fargli capire.
S'era mangiato la mia voce quando mi stuzzicava la gola?
“Ah..capisco,ed io che pensavo volessi unirti.”disse facendo un cenno con la testa alla doccia.
Ora che ci facevo caso,era senza maglietta.
Sbiancai sgranando gli occhi alla sua affermazione.
Subito agitai la testa da destra verso sinistra,cercando per lo meno di respirare.
“Che peccato...ma io ho sempre un asso nella manica,ho un'altra proposta per te,piccola.”disse avvicinandosi al mio viso. Deglutii.
“C-che tipo di propos-sta?”dissi facendo uno sforzo disumano.
Lui continuò ad avvicinarsi fissando ardentemente le mie labbra,ma quando pensai fosse ovvio ciò che avrebbe fatto,lui cambiò strada e si riavvicinò all'orecchio.
“Una proposta eccitante,molto eccitante.”
La sua voce mi fece percuotere più volte da un brivido che partiva dall'attaccatura dei capelli.
“Vorrei parlartene venerdì sera a cena,ti andrebbe?”domandò.
Adriana non farti abbindolare da un tizio figo che conosci a malapena da un giorno.-la mia coscienza mi diceva.
Misi a chiaro i miei pensieri e risposi con un secco “sì”.
Brava Adriana,bella coerenza.
Lui sorrise e prima di uscire disse:“Passo a prenderti alle 20.”
Lasciai un lungo respiro,accorgendomi solo in quel momento che avessi trattenuto il fiato per tutto il tempo.

Claudia's Pov

Stavo iniziando a preoccuparmi del fatto che Adriana fosse potuta cadere nella tazza del water,quando iniziò a parlare Liam,però la vidi scendere le scale.
“Chi gioca a dama con me?Avevate promesso!”disse.
“Ci gioco io,se mi spieghi come si fa.”mi proposi per farlo contento.
In breve mi spiegò il gioco. “Capito?”disse alla fine,guardandomi con sguardo sincero.
“Lo spero.”dissi ridendo dall'imbarazzo.
“Gioco io con te.”disse Harry,e non capii se mi stessero facendo fuori.
“Con me?”chiesi per verificare i miei pensieri. Lui annuì poi disse:”Ti aiuto,così impari.”
Si sedette di fianco a me,per terra.
Sorrisi timidamente non sapendo ancora in che modo comportami con lui.
Era solo il mio professore d'inglese,no?
Liam prese la scacchiera,e poi si diresse in cucina tornando con una quantità indecifrabile di bicchierini di vetro tra le braccia.
Che diamine deve farci con tutti quei bicchieri?!

“Liam,non me l'aspettavo da parte tua,amico.”gli disse Harry con tono divertito.
Lui sapeva a cosa servivano?E perchè era deluso da parte sua?
Decisi di dar voce ai miei pensieri e dissi:”A cosa servono quei bicchieri?
I due mi rivolsero degli sguardi maliziosi e quando Liam tirò fuori da una busta di plastica una bottiglia di vodka liscia collegai il tutto.
Assunsi un'espressione quasi scioccata quando posarono i bicchierini sulla scacchiera,e li riempirono di alcol,passandosi la bottiglia di tanto in tanto.
“In pratica,i bicchierini saranno le pedine.”disse,ed io mi affrettai a dire:”Notavo.”
Sorrise e continuò:”Quindi ogni volta che se ne mangia una,si beve,ovviamente,il contenuto del bicchiere.”concluse con la stessa espressione con cui aveva iniziato la frase.
“Ma..?”indicai me ed il riccio. Se avremmo dovuto giocare insieme....
“Fate metà ciascuno.”rispose Liam.
Entrambi annuimmo ed iniziammo a giocare,sotto lo sguardo attento di ben 8 occhi.
Di Zayn non c'era l'ombra.


In poco,sia che io che Liam che Harry fummo così ubriachi che penso che se ci saremmo messi in piedi saremmo sicuramente caduti in terra dopo nemmeno 4 secondi.

Zayn arrivò ad ormai partita finita,e scoppiò a ridere nel vederci strafatti.
“Ma..visto che abbiamo una bottiglia a disposizione con ancora-Louis guardò l'oggetto che teneva in mano-un quarto di vodka,che ne dite se mangiamo qualcosa e poi giochiamo ad obbligo o verità?”propose.
Ci guardammo stupiti.
“Si,ok lo so che è un gioco da tredicenni ma,è da così tanto tempo che non ci gioco,dai.”concluse la sua farsa.
Adriana si alzò sorridente. “Ci sto! Mi propongo per cucinare.”
Se pur semi-cosciente,sentir parlare di quel argomento mi rendeva ansiosa.
Stava andando tutto così bene.
Stava procedendo tutto come secondo i piani che c'eravamo prestabiliti.
Perchè deve mettersi di mezzo il cibo?







EHILA GENTE.
No,non sono morta. AHAHAHA
Scusate l'eclatante ritardo,davvero non so come farmi perdonare.
Spero soltanto che il capitolo via sia piaciuto,e vi prometto che non accadrà più,
che io non pubblichi per così tanto tempo!
E' che davvero,sono stata molto occupata con la scuola ed il tempo per scrivere non c'era.
Vabbè,passando al capitolo,che ne pensate?
Vi ho lasciato in aria con questo finale,lo so HAHAHA
Ma voi siete perspicaci e sono convita abbiate già capito dove voglio andare a parare.
Ah! Volevo anche approfittarne per augurarvi una felice pasqua.
Al prossimo capitolo.
Vi prometto presto,
vostra,Claudia.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8- Someone like you can only be loved. ***


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Capitolo 8.

Someone like you can only be loved.




Mi venne il volta stomaco al sol pensiero che fra un po' avremmo mangiato.

Sarebbe dovuto venirmi dopo,oh no,non già da adesso.
Non che Adriana fosse una pessima cuoca,no era tutt'altra cosa.
Dall'incirca tre anni e mezzo soffrivo di disturbi alimentari.

Non sono sempre stata una ragazza in forma,se solo chiudo gli occhi riesco ancora a vedere quella bambina cicciona che veniva derisa per la sua stazza che poi è diventata un'adolescente con le curve sbagliate che veniva guardata dall'alto in basso nei corridoi della propria scuola,e veniva picchiata proprio perchè considerata una sfigata senza nessun motivo di vita.

Così ero diventata anoressica.

Con la concezione di aprirmi ad un mondo ed una vita diversi,ed avevo davvero quest'intenzione,quella di essere una persona migliore all'esterno,di non essere giudicata quando camminavo per la strada,e che magari qualcuno si fosse interessato a me.

Nel primo periodo della malattia,fu davvero difficile trovare la forza di andare avanti evitando il cibo in tutti i modi.

Quando devi fare a meno dell'unica cosa che ti fa stare bene,entri in uno stato di shock,che adesso fortunatamente ho superato.

Non riesci a concentrarti su nulla,il tuo unico pensiero è sempre quello.

Di conseguenza i miei voti iniziarono a peggiorare,e mancò poco che non venni bocciata in secondo superiore.

Poi un'illuminazione.

Scoprii la bulimia.



Iniziavo a chiedermi perchè dovessi sottopormi a tanta tortura,quando infondo potevo benissimo mangiare ciò che volevo,sentire tutti i deliziosi sapori sulle mie papille gustative,e poi ributtare tutto fuori prima che il corpo li assorba.

Così da ben due anni,dopo ogni pasto mi chiudevo in bagno,mi ficcavo due dita in gola,e rigurgitavo tutto quel ben di dio che mi faceva star bene.

Venni scoperta due volte da mia madre,mentre lo facevo.

Tutti notarono la mia precoce perdita di peso,ma l'unica che ebbe il coraggio di venirmi a parlare fu lei,mia madre.
Lei mi portò per la prima volta dallo psicologo. Lei mi aiutò a mangiare gradualmente di meno,ma senza il bisogno di rigettare nulla. Lei assunse un personal trainer che mi facesse fare attività fisica. E lei mi abbracciò quando avevo dei crolli e non riuscivo ad uscire dalla mia stanza.

Tutto sotto la totale incoscienza della mia famiglia.

Quello che non sa è che da un anno a questa parte ci sono ricaduta.
L'unica a saperlo adesso è Adriana,la mia migliore amica.
Lei è quella che mi sforza a mangiare,e che controlla che io non vomiti nulla dopo averlo fatto,nonostante le mie suppliche.
I miei pensieri furono interrotti da Niall che mi tirò un braccio,trascinandomi verso la cucina.
Quando entrammo nella stanza tutto era già pronto,chissà quanto tempo avevo passato a farmi seghe mentali.

Fatto sta che quando sentii l'odore che c'era nell'aria non riuscii a trattenermi e corsi in bagno a vomitare.

Niall che teneva ancora fermamente il mio braccio si ritrovò a tenermi la fronte mentre vomitavo l'anima.
Fortunatamente ebbi la scusa di essere ubriaca.
Quindi io e Niall tornammo senza molte domande,se non che stai bene?,vuoi che ti regga i capelli?,sicura di aver finito? No Niall,avrei continuato,ma è meglio che mi fermi,dissi rispondendo mentalmente alla sua domanda,con ancora quel pizzico di lucidità che avevo.
Come prima,decise che non mi avrebbe mollata un attimo,e mi sorresse dalla vita mentre scendevamo le scale.
Louis mi si avvicinò con un bicchiere di acqua ghiacciata in mano mentre sussurrava un:”
bevi”.
Confusa,afferrai il bicchiere senza fare domande,ma vista la mia espressione,mi spiegò. “Ti farà passare un po' la sbronza,ma noto tu sia ancora nelle tue facoltà mentali.”disse sorridendomi.
Lo ringraziai con un sorriso,bevendo ancora un sorso d'acqua.

Mi stupii della suo essere così premuroso,non mi conosceva,faceva così proprio per questo,oppure lo era di natura?
Insieme a Louis porsi due bicchieri d'acqua ghiacciata anche a Liam ed Harry,che apprezzarono palesemente.


Grigliarono qualcosa in padella,e dopo aver organizzato la tavola,ci sedemmo tutti attorno ad essa.
Di malavoglia mi sedetti anch'io,di fianco ad Adriana che non mi levò gli occhi di dosso per nemmeno un secondo.
Alla sua sinistra si sedette Eleanor,quella ragazza sembrava davvero simpatica,mi sarebbe piaciuto fare la sua conoscenza.
Le sorrisi,afferrando un po' di peperoni alla griglia.
Fui affiancata alla sinistra di nuovo da Niall,che guardò sconvolto il cibo nel mio piatto.

Cosa c'è?”domandai incuriosita,con una accenno di risata.
Come fai a mangiare solo quello?”chiese sconvolto.
Doveva essere un tipo molto mangione,come me.
Risi,avendo già intuito la sua domanda.
Non ho fame.”dissi imboccandomi un pezzo di peperoni gialli.
Se avessi mangiato poco almeno non avrei dovuto vomitare.

E' solo molto timida,Niall..mostrale tu qualcosa che potrebbe mettere sotto i denti.”disse Adriana al biondino,e quasi non mi venne voglia di sferrarle una sberla dietro la testa,nel tentativo di zittirla.
Il ragazzo accanto a me iniziò a mettere tonnellate di cibo su cibo sotto uno sguardo derisorio di Harry che non aveva subito l'effetto dell'alcol.
Feci un lungo sospiro e mangiai tutto ciò che era presente sul mio piatto,con molto appetito.
A cena finita,però fui travolta dai sensi di colpa di aver mangiato così abbondantemente che non potetti fare a meno di chiudermi in bagno.Adriana mi seguì di corsa,ma per mi fortuna riuscii a chiudere la porta a chiave prima che potesse fare irruzione nella stanza,impedendomi di fare ciò che dovevo.
Claudia,apri subito questa porta.”sussurrò con il viso inchiodato alla porta.


Mi accasciai con la schiena alla porta facendo respiri profondi e trattenendo a stento le lacrime.

Ogni volta era una lotta,una lotta con me stessa che non riuscivo mai a vincere.
Sentì una voce preoccupata dire:“Che succede?”mentre la mia diventava un singhiozzo.
Si è chiusa dentro e credo non si senta bene,ma non vuole aprire.”gli rispose Adriana,l'attimo prima che bussarono alla porta.
Ei Cla,va tutto bene?Sono io,Liam,aprimi.”disse con tono dolce.
Non avevo più neanche la forza di parlare,si era creato un nodo in gola che non permetteva alla mia voce di uscire.
Se non mi apri tu,entro io.”disse cercando di mantenere un tono scherzoso.
Sorrisi come una bambina ma non dissi una parola.
Diedi una prima spinta alla porta,subito dopo una seconda.
Sei seduta davanti alla porta,eh?Non mi fermerai tanto.”disse ridendo prima che sentissi dei passi allontanarsi velocemente.
Pensai fosse arrivato il momento il giusto per togliermi quel peso di dosso. Mi avvicinai al water spostando i capelli dietro la nuca,mi appoggiai con le mani e mentre stavo per ficcarmi le due dita in fondo alla gola,sentii dei rumori venire da fuori la finestra.
Non gli diedi conto e tornai a concentrarmi.

Tempo due secondi,sentii qualcuno battere fortemente al vetro della finestra. Spaventata,mi alzai velocemente andando ad aprire l'anta della finestra.
Quando uscii la testa fuori cercando di vedere da dove potesse venire quel rumore però non vedetti nulla,quindi convinta che fosse stato il vento feci per richiuderla.
Sentii un urlò nel momento in cui tirai la maniglia per poter chiudere la finestra,ed ancora più spaventata di prima notai una mano schiacciata in quella che era ormai soltanto una fessura tra la finestra ed il muretto a cui appoggiava.

Riaprii velocemente la finestra e quasi non presi in pieno il viso di Liam che si teneva saldamente alla piccola sporgenza.
Liam!Che diamine ci fai lì fuori?!”strillai quando lo vidi.
“Spostiamo l'interrogatorio a dopo,adesso vorrei poggiare i piedi per terra,se non ti dispiace.”disse mentre il suo viso iniziava a diventare rosso dallo sforzo.
Mi sporsi un po' all'infuori,e notai si stesse tenendo soltanto per le braccia.

Mi domandai come facesse ma poi decisi fosse meglio aiutarlo a salire prima.
Gli porsi una mano,ma lui si sollevò ancor di più sulle braccia e si sedette,a quel punto prese la mia mano e con un salto entrò nella stanza.
Non mi diede tempo di replicare che in pochi secondi mi ebbe fra le sue braccia.

Ed io sentivo il bisogno di lui. Avevo davvero bisogno di essere ristretta in quella grandi braccia.
Avevo sempre pensato che i suoi abbracci fossero i migliori,ma mai avrei immaginato che lo avrei ammesso dopo ciò che successe.
Alla fine non mi feci molti scrupoli e lo strinsi tanto.

E lui invece di allontanarmi per via della stretta così potente,ogni volta che aumentavo la presa su di lui,faceva lo stesso,come uno specchio.



Che ti succede?”sussurrò sui miei capelli in un modo che mi parve paradisiaco.
In risposta singhiozzai contro il suo petto.

Mi odio,mi detesto Liam.”risposi in preda alle lacrime.
Delicatamente mi sollevò il volto,slacciando la mano dal mio fianco e portandola al mio viso.
Sei meravigliosa,come puoi odiarti?Una come te si può solamente amare.”sussurrò,di poco lontano da me,mentre fermava le lacrime che segnavano a tratti il mio profilo.
Mi accarezzò leggermente parte di questi,e successivamente lo vidi avvicinarsi pericolosamente a me.
Tentai di rimanere lucida,ma non riuscii a compiere nessun movimento. I miei arti erano totalmente paralizzati.
Ero vulnerabile e lui era lì pronto a consolarmi,anche se non avessi voluto.

Qualcuno diede delle botte alla porta che ci fecero allontanare di soppiatto,proprio quando la distanza che c'era stava per venire a mancare.

Feci un respiro profondo,asciugandomi del tutto le lacrime prima di aprire la porta.

Per poco non mi arrivarono addosso Louis ed Harry,dato fosse prossimi a dare un'altra spinta.
Che sta succedendo?”chiesero mentre cercavo di fingere un sorriso.
Più sorridevo,più si notava quanto potesse essere falsa quella semplicissima azione.

Nulla,piuttosto perchè stavate per abbattere la porta?”chiesi,fingendo che non fosse accaduto nulla.
Eri lì dentro e stavi male..”disse Louis,ma lo interruppi. “Non stavo male,avevo bisogno soltanto di..sapete,fare i miei bisogni.”dissi,mentre mi voltai di spalle.
E poi è arrivato Liam dalla finestra!”dissi in preda ad una risata,anch'essa forzata,naturalmente.
Oh..scusa allora.”disse Louis imbarazzato.
Sorrisi cercando di rassicurarli.
Se non vi dispiace però non me la sento di giocare,preferirei andare a letto.”dissi.
“Vieni con me,domani devo alzarmi presto anch'io.”disse Harry,sorridendo e porgendomi una mano. 
“D'accordo,allora..buonanotte.”dissi stringendo la mano di Harry,per poi voltarmi verso Liam e sorridergli.
Lui mi sorrise di rimando,e lo vidi arrossire leggermente.
Non era per niente cambiato,e chissà forse se non fosse arrivata Danielle noi staremmo ancora insieme.

No Claudia,è il passato. Devi andare avanti. 
Sentii la mia vocina interiore parlarmi. Prima o poi le avrei dato un nome ne ero convinta,per ora mi sarei accontenta soltanto di Harry che mi portava nella stanza in cui avrei dormito.

Ecco,va bene qui?”mi chiese Harry dolcemente.
Si,tutto apposto,grazie.”gli risposi sorridendo.
Lui fece per uscire,ma lo bloccai.

Se ti va,puoi restare qui un po'?Sempre se non hai sonno.”dissi.
Lo vidi sorridere mentre richiudeva la porta e si sedeva accanto a me sul letto.












CIAO GENTE BELLA!

Sono tornata,non è un miraggio ahahahah. 
Chiedo ancora una volta scusa,per aver postato dopo così tanto,ma la scuola mi sta uccidendo. 
Fortunatamente manca poco,e sarò libera!
Bè,che ne pensate? :) 
Ci sono delle scene di complicità tra Liam e Claudia.
Che provino ancora qualcosa l'uno per l'altra?
Ed Harry?
Volete sapere che è successo in quella camera da letto?
Ok......non ve lo dico ahahah sono crudele!
Perdonatemi,ma devo invogliarvi a continuare a leggere questa storia ewe
Questo è un capitolo diverso dagli altri,si parla della malattia di cui soffre Claudia. 
Mi dispiace aver trattato questo argomento così delicato ed aver reso il capitolo 'pesante',però era necessario. 
Mi scuso anche con le ragazze che si aspettavano il gioco della bottiglia,l'ho dovuto posticipare(?) 
Che ve ne pare del banner?
Ditemi se non è bellissimo adjsgkb
Tutto merito di demsmuffin che è stata gentilissima a farlo. 
Davvero ancora grazie bella!
Che ne dite anche di leggere la ff della mia migliore amica "Dietro l'obiettivo.."
Ed anche le bellissime storie di He is mine?
Mi raccomando confido in voi,sono entrambe delle fantastiche scrittrici :)
Auguri a tutte le vostre bellissime mamme!
Adesso vado via,che è il compleanno del mio vecchio e sono ancora in pigiama!ahah
Un bacione,vi voglio bene,Claudia.


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Capitolo 9
*** Capitolo 9- Detention ***


Cla

Capitolo 9.

 Detention.

 

Per ben la seconda notte consecutiva, mi addormentai di fianco al mio prof/amico dai bellissimi occhi verdi. 
La sera prima l'avevamo trascorsa chiacchierando, avevamo fatto le ore piccole e non ci rendemmo nemmeno conto di tutto il tempo che era passato, almeno è ciò che penso io che credo di essere stata la prima a sprofondare tra le braccia di Morfeo.
Parlammo tantissimo lì seduti sul letto a gambe incrociate, l'uno di fronte all'altra.
La cosa bella era quanto ci venisse naturale farlo.  Avete presente tutti quei problemi, quegli imbarazzanti silenzi che ti mettono in suggestione?
Bene, niente di tutto ciò avvenne durante la mia conversazione con Harry.
La bellezza che sta nella semplicità di quel gesto fu la tranquillità nel parlare che avevamo l'uno con l'altra.
Con Harry gli argomenti venivano fuori a catena.
Fui sbalordita dal nostro approccio, in fondo ci “conoscevamo” da pochissimo e lui era per giunta il mio prof di inglese.
Se qualcun altro al mio posto mi avesse detto che sarei stata tutta la sera a parlare con il mio prof e chi mi sarebbe per giunta piaciuto, credo non avrei aspettato molto per scoppiare a ridergli in faccia.
Il fatto che fosse molto giovane però era un punto a mio favore, no?

 

 

Mi svegliai di soppiatto che ancora fuori era buio, così mi voltai verso la sveglia per accertarmi  di che ore fossero.

05.11

Come avevo fatto a svegliarmi talmente presto nonostante fossi andata a dormire così tardi?
Riprovai ad addormentarmi ma per mia sfortuna non riuscii a prendere completamente sonno.
Così, rassegnata, scesi al piano di sotto andando in cucina a preparare il caffè.
Ne bevvi una piccola tazza e poi, ancora leggermente infastidita, risalii le scale tornando in camera.
Harry dormiva ancora quando mi ristesi accanto a lui sul letto.
Mi voltai su un fianco con la speranza di riuscire a riaddormentarmi, ma avevo per giunta preso il caffè, e la caffeina aveva proprio fatto effetto.

Tutto questo perchè a Liam non piace il caffè decaffeinato.
A parer suo è amaro, io gli dicevo sempre che fosse amaro per via dell'unico cucchiaino di zucchero che metteva ma lui era convinto che l'amarezza della bevanda fosse dovuta alla mancanza di caffeina.

Mi girai sull'altro fianco ed il viso di Harry era a pochi palmi dal mio.
Aveva dei lineamenti così belli nel loro complesso.
Il viso era rilassato, probabilmente stava sognando qualcosa di piacevole.

E se stesse sognando me?
Se mi stesse immaginando proprio come ho fatto io?
Ad un tratto sobbalzai sentendolo gemere.
Chiusi gli occhi come spaventata di essere colta in flagrante mentre lo stavo studiando, li riaprii però quando sentii il suo braccio appoggiarsi sulla mia spalla destra.
Adesso le sue labbra erano leggermente dischiuse tanto che riuscii a sentire il suo fiato arrivare a sfiorare dolcemente la mia pelle.
Fu quello che mi fece riscontrare una quantità indecifrabile di brividi per il corpo.
Mi correggo, i molteplici brividi raddoppiarono non appena le sue labbra si incurvarono in un sorriso leggero.
Chiunque l'avesse visto avrebbe pensato fosse un angelo.
Tutto di lui dava un'aria angelica.
Se pur i suoi occhi fossero ancora chiusi non potetti far a meno di fissarglieli e quasi lo implorai con la mente di sollevare le palpebre per farmi vedere quelle meravigliosi iridi.
Quando lo fece davvero ero ancora presa a fissarlo.
Mi scrutò con lo sguardo anche lui per dei secondi che ora non sto a scrivervi, ma che giuro volevo non finissero mai.
Nella mia testa in quel momento c'era una grande varietà di pensieri.
Continuavo a pensare a quanto potesse essere bello, ma poi mi dicevo stessi soltanto dicendo baggianate.
Pensai a quanto potesse essere bello il suo sorriso ed al fatto che lo stesse rivolgendo proprio a me in quel momento, ma poi mi maledissi pensando a quante ragazze avesse mostrato quella curvatura della labbra che rendeva il suo viso talmente perfetto.
Pensai a quanto mi sarebbe piaciuto in quel medesimo momento, accarezzargli i lunghi capelli ricci così scoprendo se siano morbidi come sembra.
Pensai a tutto a ciò e pensai anche al fatto che era il mio insegnante.
Pensai che mi sarei mangiucchiata le unghia, come al solito, fino a quando quel saporaccio amaro non si fosse impradonito della mia bocca e quella sensazione di sudicio data dalla  saliva non avesse investito le mie mani dove ormai lo smalto era segnato a tratti.
Pensai che dovevo evitarlo per evitare spiacevoli conseguenze.
E pensai anche a quanto mi sembrasse difficile, in quel momento mentre mi stava accarezzando i capelli.
Quindi smisi di pensare chiudendo gli occhi e godendomi le sue mani su di me, ed il cuore che aumentava i battiti man mano che il tempo passava.

 

 

Erano passate quasi due settimane da quella mattina in cui decisi di mettere da parte i miei pensieri.
E lo feci.
Ma una volta fuori dalle sue braccia, i pensieri ritornarono e non mi avevano abbandonato neanche per un attimo durante quel lasso di tempo.
Continuavo e continuavo a ripensare al sogno che feci, a quanto quel ragazzo che mi salvava assomigliasse ad Harry ed al fatto che non sapessi ancora come chiamarlo.
Harry? Prof? Mr. Styles?

 

Furono settimane di sorrisi e sguardi rubati e non so ancora spiegarmi il perchè, ma quando lo vedo il mio cuore batte più forte e sento la fastidiosa sensazione di avere le mani sudate.
Involontariamente inizio a toccarmi i capelli, spazzolandoli con le dita e chi mi conosce sa che lo faccio quando sono nervosa.
Mi sentivo quasi a disagio durante le sue lezioni, e quella situazione non mi piaceva affatto.
Odio essere in difficoltà in qualcosa per questo scelgo sempre di fare la cosa più semplice, per evitare di non riuscire ad eccellere in quella più difficile.
“Com'è possibile?”dissi mentre parlavo con Adriana di ciò che mi stava succedendo.
“Tu sei sicura di quello che mi hai detto?”mi chiese quasi spaventata.
“Lo ricordo benissimo!Non ho mai ricordato un sogno così bene,e sai quanto avessi voluto ricordare quel sogno con Ashton Kutcher..”dissi chiudendo gli occhi e mordendomi il labbro con finta aria innamorata, ripensando ad una fantasia di qualche anno precedente sull'attore.
Mi diede un colpo sul braccio trattenendo le risate.
“Sono seria, dai!”disse con una lieve inclinazione della voce dovuta alla risata.
“Lo sono anch'io!”dissi ridendo, e contraddicendomi.
Buongiorno classe!”disse una voce potente se pur un po' roca ancora dal sonno.
Lasciai un lungo sospiro e mi ricomposi accanto ad Adriana mentre il professore prendeva posto alla cattedra.
“Buongiorno prof!”rispose in coro la classe, me compresa.
Harry mi stava già sorridendo, come ormai d'abitudine direi.
Ricambiai il sorriso per poi abbassare subito lo sguardo.
Adriana mi diede una gomitata fra le costole.
“Ahia! Ma sei scema?”sussurrai dolarante.
“E' tutto ok?”
“Direi di no, mi fa male il fianco adesso.”dissi assottigliando lo sguardo cercando di intimidirla scherzosamente.
“Sai cosa intendo..”disse ma fu interrotta dal prof che ci rimproverò.
“Voi due in fondo, che avete da parlare?”disse in modo autoritario, anche se sapevo non ci stesse davvero rimproverando dopotutto.
Scuotemmo la testa entrambe in silenzio.
“Visto che non avete voglia di far silenzio, rendetevi utili almeno, consegnate questi.”disse mentre allungava la mano in cui teneva delle fotocopie.
“Cosa sono?”domandai curiosa mentre mi alzavo a prenderle.
“Sonetti, oggi facciamo letteratura, Shakespeare.”disse sorridendo.

Mi avvicinai alla cattedra per prendere i fogli e quando li toccai, sfiorai anche la sua mano, per istinto alzai lo sguardo sul suo arrossendo e lo riabbassai subito dopo con un leggero tremolio delle dita.
Com'è possibile che è un semplice tocco mi scateni queste reazioni?
A lavoro finito tornai al mio posto con il foglio davanti.
Lessi insieme ad Enrico uno dei sonetti più romantici di Shakespeare,e.. diocristo, fu la cosa più imbarazzante che avessi mai fatto, dato che avessimo gli occhi di Harry e del resto della classe puntati addosso.
Alcuni quando finimmo si misero a fischiettare e battere le mani in modo poco educato e questo mi mise ancor di più in imbarazzo.
Quando la lezione terminò e tutti uscirono dall'aula, Harry mi trattenne un attimo prendendomi dal polso.
“Scusa Claudia.. volevo solo chiederti se va tutto bene?”mi disse e notai fosse lievemente imbarazzato anche lui.
“Certo prof, è tutto ok, perchè? Ci sono problemi?”dissi mantenendo la conversazione fra alunna-insegnante.
“Nono, è tutto apposto, ti notavo un po' a disagio durante la lettura del sonetto e volevo  sapere a cosa fosse dovuto.”mi chiese appoggiandosi alla cattedra con il busto, proprio di fronte a me.
“E' tutto ok, può stare tranquillo.”dissi forzando un sorriso.
“Non vorrei si abbassasse il tuo rendimento nella mia materia, so che hai sempre avuto voti alti e proprio l'anno della maturità decidi di abbassare un po' il livello di concentrazione e impegno?”disse guardandomi negli occhi.
“Ehm.. io non volevo darle questa impressione, mi scusi, intendo rimett..”non riuscii a terminare la frase.
“Dai, ti avevo detto che non voglio che mi chiami così.”
“Ma lei è il mio professore.”dissi accentuando il lei. “Come dovrei chiamarla?”chiesi retorica.
Scosse la testa mordendosi leggermente il labbro per una manciata di secondi.
“Ok, dicevamo. Vorrei prendesse delle ripetizioni.”disse in modo freddo e distaccato.
Ed io ebbi male al cuore mentre lo diceva, sia per il modo sia perchè non avevo mai avuto bisogno di ripetizioni ne tanto meno in inglese che era la mia materia preferita.
“M-ma cosa? Io non ho bisog-”mi bloccò di nuovo, mentre ero in preda quasi ad un attacco di rabbia.
“Si, invece. E per la tua sfuriata, ci rivediamo qui alle 4.”disse porgendomi un foglietto con scritto detenzione.
In 13 anni di carriera scolastica non ero mai stata mandata in punizione.
“A dopo signorina Morrison, sia puntuale.” disse mentre lo guardavo a bocca spalancata.
Mi regalò un sorriso bastardo ed uscii dalla stanza con l'intenzione di non rivederlo più per il resto della giornata.
“E si ricordi che se non verrà sarò obbligato a prenderne provvedimenti con i suoi genitori.”disse mentre ero ormai con un piede fuori dalla classe.
Chiusi gli occhi tirando un forte sospiro e quasi sbattei la porta della classe uscendo.
Adriana che mi vide abbastanza in collera mi si avvicinò subito.
“Che succede? Che ti ha detto? E' successo qualcosa di cui devi raccontarmi tutti i dettagli?”disse dandomi una fiancata e facendomi l'occhiolino con aria maliziosa.
“Mi ha messa in punizione.”dissi in modo glaciale.
“Cosa? Perchè?!”quasi urlò.
“Ah, non lo so! E vuole anche che prenda ripetizioni perchè non vorrebbe si abbassasse il mio rendimento nella sua materia.”dissi facendogli il verso.
Vidi Adriana spalancare gli occhi guardando dietro di me.
Mi voltai e vidi Harry guardarmi sorridente, e mimandomi un 'ci vediamo dopo' con le labbra, se ne andò facendomi l'occhiolino.
Spalancai occhi e bocca tornando a guardare Adriana.
“Mi hai mentito eh, che vi siete detti dai! L'ho visto il modo in cui ti guardava!”disse con gli occhi pieni di malizia.
Lanciai un piccolo urlo di imprecazione ed uscii fuori in cortile rispondendo al cellulare che squillava. 
“Pronto?!”risposi ringhiando all'interlocutore.
Qualcuno è di cattivo umore qui.
“Si,ed è colpa del tuo amichetto.”
“Amichetto?”ridacchiò mentre la mia rabbia aumentava.
“Si, il tuo carissimo amico mi ha messa in punizione, si sai.. quello che è il mio professore.”
“Che?!”scoppiò a ridere e per parecchi secondi sentii soltanto la sua risata.
“Sono seria, Liam.”
“Ed io che volevo proporti di fare qualcosa oggi!”disse.
“Stai cercando di farmi arrabbiare di più?”
“Nono, affatto. Vabbè in caso ci vediamo dopo a casa mia,che ne dici?”
“Intendi anche casa di quello lì?-feci finta di pensarci un po'- Ehm,no.”
“Dai -si lamentò- ti chiamo più tardi, ok?”mi rispose dolcemente.
Lasciai un lungo sospiro e cercai di tranquillizzarmi.
“Ok, a dopo.”dissi ed accennai un leggero sorriso.
“Fai la brava.”continuò dolcemente.
“Ci proverò.”dissi sorridendo e chiudendo la chiamata.
Lasciai andare un lungo sospiro, e inalando profondamente dell'aria, mi aggiustai la borsa sulla spalla.

Che punizione sia.









CIAO A TUTTE!

Parto col chiedere scusa a tutte le lettrici di questa storia…
Non ci sono scuse, è stato un po' un periodo di merda, e non avevo minimamente voglia di scrivere.
Mi dispiace avervi fatto aspettare così tanto, ma spero possiate perdonarmi.
Che ne dite di questo capitolo? Vi piace?
Claudia scopre delle nuove sensazioni quando sta con Harry. Saranno sentimenti?
Ma c'è anche Liam!
Siete più TeamHarry, o TeamLiam? haha
Fatemi sapere in una recensione, c'moooon.
Cercherò di aggiornare il più presto possibile, ma non vi prometto niente di che cc
Spero che ancora a qualcuno interessi di questa storia,
buh

E' tutto!
Al prossimo capitolo.
Bacioni,  Claudia.

 

 

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