Doveva insegnarmi l'inglese,non ad amare. di stylesjuliet (/viewuser.php?uid=222561)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1- Ultimo giorno d'estate. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2- Piacere,Harry. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3-Don't let me alone. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4- Prof Styles! ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5- Hope i'm not a casualty. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6- Would you like sleep all day,and party all night? ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7- An exciting proposal. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8- Someone like you can only be loved. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9- Detention ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1- Ultimo giorno d'estate. ***
Ultimo
giorno di libertà,ultimo giorno di vacanze estive,ed io me
ne stavo comodamente
sdraiata sul mio letto a fare zapping con il telecomando.
Non
c’era niente che mi interessasse in quello stupido aggeggio.
Fortunatamente,a
salvarmi dalla noia,fu il cellulare,che iniziò a vibrare sul
comodino.
Mi
sporsi per prenderlo,e risposi ad Adriana,la mia migliore amica.
Mi
chiamo Claudia,vivo
a Londra,ma sono italiana,ho compiuto 18 anni da un mese,sono una
ragazza
alta,magra,troppo. Capelli lunghi,di un castano ramato che tendono ad
essere
mossi,ed occhi blu,come il mare.
Ho
un carattere particolare,sono una testa dura,e non sono una di quelle
persone
baci e abbracci,cioè almeno non con tutti. So essere davvero
dolce quando
voglio,ma semplicemente non mi va di esserlo con tutti,ed a volte so
essere
davvero stronza.
La
mia migliore amica è Adriana,ci
conosciamo dai tempi delle medie,e come avrete
capito,quest’anno,a partire da
domani,frequenteremo l’ultimo anno di scuola,insieme,al
nostro migliore amico,Enrico.
“Pronto?”dissi
sbadigliando,visto il trattamento che mi stavo dando,da sola.
“Ei amore,ti ho
svegliata?”disse con la sua vocina preoccupata,cucciola la
mia migliore amica.
“No,tranquilla
tesoro,anzi mi hai salvata,stavo morendo di noia!”disse
ridendo leggermente.
“Oh
bene,quindi sei d’accordo ad andare al Blue Sky
stasera,giusto?” Anche se non
potevo vederla,immaginavo già stesse sorridendo,sapeva
quanto andare in
discoteca non mi piacesse.
Forse
più che andare in discoteca,non mi piace stare a contatto
con l’alcool,dato mi
bastasse poco per essere ubriaca.
“Ma
proprio per forza?Sai che non mi piace molto..”dissi cercando
di convincerla.
“Eh
no,è l’ultima sera,dobbiamo divertirci,quindi
adesso,ti prepari che la tua
alleata preferita,viene da te,e ti fa bella,più di quanto lo
sei già!”disse con
tono di comando,nonostante abbia riso.
“Sei
la mia unica alleata,ovvio che sei la preferita.”risi anche
io. “Ei,sii
gentile,e non tentare di cambiare discorso,tanto sto
arrivando!”
“D’accordo,ho
capito,ti aspetto!Un baaaacio.”
Continuai
a fare ciò che stavo facendo prima,e dopo 10 minuti
scarsi,Adriana già suonava
al mio campanello.
Era
ovvio fosse lei,quindi non mi disturbai di vestirmi,ed andai ad aprirle
con
indosso solo una maglia a maniche corte di almeno 2 taglie
più grande.
“Dai
entra Adri,che fa freddo.”dissi aprendo la porta senza
nemmeno rivolgerle uno
sguardo,ed andandomi a sedere sul divano del soggiorno di casa mia.
Due
braccia grandi e robuste mi strinsero da dietro.
Troppo grandi e robuste per poter
essere di Adriana.
“Mi
dispiace deluderti,ma non sono Adriana.”
Riconobbi
la sua voce dalle prime due lettere che aveva detto,Enrico,era ormai un
libro
aperto per me.
“Enri,che
ci fai qui?”dissi voltandomi verso di lui,ricambiando
l’abbraccio,e dandogli un
leggero bacio sulla guancia.
“Sono
venuto a salutare la mia migliore amica,non sono
gradito?”disse facendo un
finto broncio.
“No
tesoro,se fosse per me tu vivresti qui adesso,lo sai!AHAHAHAH”
“Ecco!”disse
stampandosi un magnifico sorriso in volto.
Enrico
era il classico ragazzo popolare,che piace a tutta la generazione
femminile
della scuola.
Buono di cuore,non uno di quei montati. Se pur lui fosse bello,e su
questo non
ci pioveva,non se ne vantava.
Era uno di quei ragazzi che arrossiva se gli veniva fatto un
complimento ,ed io
lo adoravo per questo suo modo di essere magnificamente dolce e tenero.
“Bene
mia bella principessa,che stava facendo prima del mio arrivo?”
Il
suo linguaggio mi fece sorridere.
“Niente,mio
principe,stavo solamente aspettando che quella ritardataria cronica che
prende
il nome di Adriana e che mi ha costretta ad andare in discoteca con
lei.”
Rise
per il mio cambiamento di tono improvviso,che si trasformò
da calmo e
lento,come il suo,a veloce ed irritato,nella frase precedente,ma
tornò subito
serio non appena si resa conto di ciò che gli avevo appena
detto.
“Voi
due?Da sole in discoteca?Ma proprio!Non ve lo
permetterò!”disse in modo
fottutamente serio.
Era
iperprotettivo nei nostri
confronti,nei miei in particolare.
Ci conosciamo da quando siamo nati,si può dire,e sono sempre
stata la sua
piccolina. Abbiamo condiviso tutto,ed ormai arrivati
all’età di 18 anni,ci
appartenevamo a vicenda.
Se
pur appartenersi,in questo caso era usato in un modo diverso
dal
solito,dato noi non fossimo affatto fidanzati.
Eravamo
come fratello e sorella,ecco cos’eravamo.C’eravamo
sempre stati l’uno per
l’altra,ed io l’amavo,proprio come lui ama me.
Noi
venivamo prima di tutti e tutto,questo era ciò che ci
promettemmo all’età di 13
anni,proprio sotto al Big Ben.
“Dai,ci
tiene così tanto!Dice che essendo l’ultimo giorno
di vacanza ci dobbiamo
divertire,e per avermi convinto,pensa tu quanto ci tiene!”
Aveva
allentato la presa sui miei fianchi per poter farmi voltare verso di
lui.
“Non
ci siamo capiti. Capisco che vogliate andare in discoteca avete 18
anni,il
punto è che non intendo mandarvi da sole,siete due belle
ragazze,sai quanti
morti di figa ci proverebbero?-disse,e mi fece l’effetto di
mio padre,ma
d’altronde lui era così,ed io lo adoravo lo
stesso.-TANTI,ed io non voglio che
succeda.”disse marcando bene la parola.
“Vieni
con noi allora!”gli proposi.
Lui
mi guardò ancora per qualche secondo sottoposto ad un mio
sguardo da
cucciolo,sapevo non sapesse resistermi,quando glielo mostravo.
Dopo
qualche secondo rispose di si,e ci demmo appuntamento a casa mia
passata un ora
e mezza.
Mentre
lo stavo accompagnando alla porta,che aprii subito,Adriana sui gradini
davanti
alla porta stava per suonare il campanello con due grucce in mano che
reggevano
dei copri abiti,contenenti sicuramente i nostri vesti per la serata.
Enrico
le diede un bacio sulla guancia e se ne andò
urlando:”Che non siano troppo
corti!”
Ciao belle!
Questa è la mia seconda FF,l'altra l'ho abbandonata,nessuno
la seguiva,e in più non idee per continuarla D:
Come state?lol Non so che scrivere.
E' rossa,l'avevate notato?HAAHHA
Vi avverto le scene scottanti inizieranno fra qualche capitolo,ma don't
worry,non sono così lontane.
Spero vi piaccia,mi piacerebbe sapere cosa ne pensato con una
recensione magari?
Io all'inizio l'avevo progettata come os,ma poi boom idea,che
però non posso ancora accenarvi,vi dico solo che
A ME,piace tantissimo!
Ce la facciamo a far arrivare questo capitolo ad almeno 6
recensioni?Prometto che superate le 6 pubblico il successivo!
Se volete seguitemi su twittah,ricambierò non appena
passerò il limit,lol sono: 69withHerreh.
Un bacio a tutte,Claudia.
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Capitolo 2 *** Capitolo 2- Piacere,Harry. ***
Adriana
mi diede un bacio sulla guancia,e mentre mi spostavo per farla entrare
disse:“Che ci faceva qui?E soprattutto,che ne sapeva dei
vestiti?”
La
guardai con un amabile sorriso da fessa,stampato in faccia,sapevo se la
sarebbe presa almeno un po’.
“E’
venuto a salutare la sua migliore amica,tutto qui,niente di
più!”la buttai lì,in preda quasi al
panico.
“Si,ma
rispondi anche all’altra domanda.”
Iniziai
a ridere nervosamente.
Dal
suo tono potetti dedurre avesse già capito tutto.
Continuai
a sorridere fino a quando il suo sguardo non si fece ancora
più pungente,a quel punto,feci scomparire quel ghigno dal
mio volto,decisa a dirle la verità. Tanto o prima o
poi,l’avrebbe scoperto.
“Ok,vado
dritta al punto. Viene con noi al Blue Sky. Lo sai quanto è
protettivo nei nostri riguardi,e quando gli ho detto che saremmo andate
da sole in discoteca,si è arrabbiato,e dato che sapevo ci
tenessi,e non volevo litigare con lui,gli ho detto di venire con
noi.”conclusi chiudendo gli occhi.
Fece
un lungo sospiro e poi disse:“Ok.”
Avevo
sentito bene?! Non si era arrabbiata?
“Davvero?”chiesi
incredula. “Si,davvero.”disse sorridendomi.
“Non
te la sei presa?Cioè lui ci controllerà tutta la
serata!”dissi accentuando quel tutta,non ancora del tutto
convinta.
“Si,tanto
controllerà te,sei tu la sua
‘piccola’!”disse cercando di imitare la
sua voce.
La
guardai non riuscendo a capire il significato di tali parole.
“Tranquilla,non
c’è bisogno che tu capisca,dobbiamo solo andare a
cambiarci,adesso.”
Mi
prese per mano e mi trascino su per le scale,verso la mia camera.
Una
volta entrate,chiuse la porta a chiave,per evitare di essere
‘disturbate’,durante la nostra trasformazione,disse.
“Cosa
c’è sotto quei copri
abiti,Adri?”dissi,sperando che l’ipotesi che mi ero
fatta,fosse sbagliata.
“I
nostri vestiti!”disse felice,sorridendo a 32 denti.
Ecco
fatto.
“Il
tuo vestito,io metterò i jeans.”dissi in modo
autoritario.
“NO,i
nostri vestiti,ora su,vatti a fare una doccia veloce,io l’ho
fatta prima di venire.”disse spingendomi nel bagno di camera
mia.
“Vorresti
dire che puzzo?”dissi sarcastica.
“Bastarda.”disse
ridendo,e mandandomi sotto la doccia,da cui uscii dopo 7 minuti con
tanto di cronometraggio. Un record!
Inserii
l'intimo nero,avvolsi un asciugamano intorno al corpo,ed uscii dal
bagno.
“Ei!Finalmente
sei uscita!Ho una sorpresa per te!"disse sventolando uno dei copri
abiti.
"Se
la sorpresa è il vestito,mi dispiace ma non ci tengo a
vederla."dissi fiondandomi nel mio armadio,in cerca di un paio di
jeans,che si possano ad adattare alla situazione.
"E
invece no,ora lo guardi,e lo indossi."disse chiudendo con una sola
mossa,l'anta del mio armadio.
Aprì
la zip,e fece uscire quello che sarebbe stato il mio vestito.
E
per quanto io possa averle detto prima,come se attratta con una
calamita mi avvicinai ad esso,a bocca aperta.
"Ti
piace?"disse soddisfatta. "Ma,è bellissimo!"dissi una volta
preso tra le mani.
"Lo
so,ed è tuo!"disse guardandomi con un dolce sorriso. "E da
quando lo sarebbe?"
"Da
adesso,e ora muoviti,mettilo."
Mi
liberai dell'asciugamano,e in fretta indossai il vestito.Era davvero
bellissimo.
"Dio
Adri,ma è bellissimo!"dissi ancora inconscia di starlo
indossando.
"L'hai
già detto,ma fai così solo perchè non
hai ancora visto le scarpe!"disse
sventolandomele davanti al viso.
"Adri,dovrei
ascoltarti più spesso!"dissi praticamente strappandogliele
dalle mani,e chinandomi a provarle.
Camminai,un
pò in giro per la stanza,rischiando di cadere,qualche
volta,ed infine li tolsi da piedi.
"Perchè
li hai tolti?"disse non capendo. "Perchè non ho ancora messo
lo smalto alle unghie!"dissi imitandola.
"Ei,smettila!"disse
dandomi un'amichevole spinta.
"Ok
ok,la smetto.Però,adesso fammi vedere cosa metterai tu.!"
Non
se lo fece ripetere due volte,aprì l'altra sacca da cui
uscì un vestito.Ed
un paio di scarpe.
Dio,erano
davvero bellissimo,devo ammettere che Adriana,aveva buon gusto.
Ci
preparammo,ed in un'ora e 13 minuti,avevamo anche finito di truccarci.
Preparammo
le pochette,e andammo in cucina,a mangiare qualcosa,prima che arrivasse
Enrico a prenderci.
Puntualissimo
come sempre,Enrico si presentò a casa mia in jeans e camicia
nera,con due rose rosse in mano,per me ed Adriana.
"Non
cambi mai tu,eh?"dissi alludendo al suo modo di vestire,che se pur
semplice,gli stava da dio.
"Mai,per
nessuno,che non sia te!"disse abbracciandomi.
"Il
diabete ragazzi,il diabete."disse Adriana,aprendo la porta di
casa,iniziando ad uscire.
Presi
tutto il necessario,chiusi la porta,e entrai nella di Enrico,accanto al
sedile del conducente.
In
un batter d'occhi,fummo al locale,che se pur le 22 di sera,era
già colmo di gente.
Enrico
ci lasciò all'entrata,dicendo di iniziare ad entrare mentre
lui cercava parcheggio.
Facemmo
come ci disse,e subito andammo in mezzo alla pista a ballare,insieme a
gente che si strusciava fra di loro,altra già ubriaca,ed
infine,gente che si sfidava a gare di hip hop,da quello che dedussi.
*Harry's
Pov.*
Entrai
in quel locale affollato,e notai ci fosse gente avesse già
alzato troppo il gomito.
I
miei amici mi scrutavano con occhi straniti.
"Cos'è
Harry?Non ti piace come posto?"disse Liam,tenendo stretta sotto il
braccio la sua ragazza,Danielle.
"Non
c'è niente che non vada,ma il fatto è che ancora
non mi spiego il perchè Niall,mi abbia preso il
telefono!"gli spiegai.
"Perchè
sennò ti siederai,proprio lì.-disse indicandomi
dei divanetti in fondo,dove la gente,faceva ben oltre che baciarsi.-e
ti distrarrai con quello."mi spiegò Zayn.
"E
anche se fosse?"dissi. "Non andrebbe bene,stasera faremo conquiste
amico mio,siamo appena arrivati a Londra,e tu non pensi a
divertirti?Avanti,dov'è l'Harry che
conosco?"continuò Zayn.
"E'
sparito non appena ha saputo che domani ha il suo primo giorno di
lavoro."dissi alzando un pò la voce,dato ormai fossimo
entrati nel locale,e la musica fosse davvero ad alto volume.
"Suvvia!Domani,mica
oggi!Siamo ancora in tempo per divertirci."disse. "D'accordo,mi hai
convinto."dissi cedendo,in fondo una volta lì,era inutile
fare l'offeso,e annoiarmi.
Adocchiammo
2 ragazze in pista che ballavano sole,ci venne il dubbio che fossero
'dell'altra sponda',ma ci rimangiammo subito le parole,non appena
notammo che una delle due si stava mangiando con gli occhi,Zayn.Erano
solamente due buone amiche.
Io
intanto facevo un accurata radiografia dell'altra ragazza,che per
l'appunto,si allontanò sussurrando qualcosa all'orecchio
dell'amica,che si avvicinò con cautela a Zayn.
*Claudia's
Pov.*
Mi
allontanai dalla pista,dirigendomi verso i bagni,per vedere che fine
avesse fatto Enrico,che non rispondeva al cellulare.
Provai
un'ultima volta a chiamarlo,e quando staccai l'ennesima chiamata senza
alcuna risposta,notai un nuovo messaggio,da parte sua:"Passo a prendere
Elisa e torno,voi state tranquille,e lontane dai ragazzi.Enrico xx."
Elisa,sua
sorella più grande.Erano molto legati,invidiavo un
pò il loro rapporto,mi sarebbe piaciuto averlo con mio
fratello più piccolo.
Tranquilla
che non gli fosse successo nulla,mi diedi una sciaquata alle guancie,in
fiamme per via del calore,ed uscii,andando verso il bar,a placare un
minimo della mia sete.
"Un
moscow mule,grazie."dissi al giovane barista,che mi rispose con un
sorriso dicendo un breve:"Subito!"
Alle
mie spalle sentii dire:"Ci aggiunga anche un daiquiri,e metta tutto sul
mio conto."
Mi
voltai per vedere l'artefice di quel gesto che intanto si era seduto
sullo sgabello accanto al mio,e che mi stava porgendo la mano.
Un
ragazzo sui 23 anni,dai capelli ricci,e con due occhi verdi da mozzare
il fiato.
"Piacere,Harry."disse
appunto,porgendomi il palmo della sua mano.
Lo
reputai come il solito puttaniere,che ne cercava una a notte,quindi non
ci tenni molto a dirgli il mio vero nome."Allie,piacere tutto
mio!"dissi stringendogliela.
"Bel
nome-disse sorridendo.-Bè,allora Allie,cosa ci fai qui tutta
sola?"mi chiese il casanova.
"Oh,non
sono sola,sono qui con la mia migliore amica,ed il mio...ragazzo
dovrebbe arrivare a momenti."dissi la più grande cazzata che
mi passò per la testa,ma il suo sorriso,per non so quale
assurdo motivo,mi aveva mandato in tilt il cercello,se pur per qualche
secondo. E poi,non l'avrei più rivisto,che sarebbe cambiato?
"Non
si arrabbierà di certo perchè ti ho offerto un
drink,vero?"disse continuando a sorridere. "No,certo che no!"dissi
ricambiando il sorriso.
I
drink arrivarono,e in un soffio,li bevemmo entrambi.
"Che
ne dici se mentre aspetti il tuo ragazzo,andiamo un pò a
ballare?"disse urlando al mio orecchio,per farsi sentire.
Annuii,e
lui pagò ciò che avevamo consumato.
Mi
prese per mano e mi trascinò in pista.
D'altronde,era
l'ultima sera,volevo divertirmi,e di certo non avrei dato retta ad
Enrico,che non voleva mi avvicinassi a nessun tipo di persona
dell'altro sesso,che non fosse lui.
Sentii
l'effetto dell'alcool,che come sempre,stava avendo la meglio su di
me,dopo neanche 2 bicchieri.
D'un
tratto mi resi conto,che io ed...Harry?Stessimo ballando proprio come
le persone che vidi prima,non appena entrata nel locale.
Da
dietro mi teneva i fianchi,facendoci stare il più attaccati
possibile.Io che non ero in me,lo lasciai fare,senza dirgli nulla,anzi
mi voltai verso di lui incrociando le braccia intorno al suo collo.
Per
essere uno che cercava ragazze facili,era davvero un bel ragazzo,quei
ricci che gli ricadevano sulla fronte,gli stavano d'incanto.
Come
due calamite,avvicinammo i nostri visi l'uno all'altro.
A
riprendermi da quel momento,se pur ormai ubriaca,furono gli occhi di
Enrico che mi guardavano in cagnesco.
"Voglio
andare a casa,Harry."gli sussurrai all'orecchio. "Adesso?Ma non ho
neanche il tuo numero di telefono,come potrei trovare casa tua?"
Di
tutta risposta,presi la matita nera,per gli occhi,dalla borsa,e gli
segnai il mio numero sul braccio.
"Ok,non
era quello che intendevo,ma sono contento lo stesso."mi
schioccò un bacio sulla guancia,e mi tirò dalla
mano,verso due ragazzi che si strusciavano.
Parlarono un
pò,e da lì BUIO,non ricordo più nulla.
Cieeeeeeu
bellezze!c:
Come state?Spero
bene!:)
Siete delle
cucciole,mi avete fatto arrivare a 6 recensioni al primo capitolo,vi
amo fkjhgksh.
E come
promesso,eccovi qui il capitolo!
Sono stata
puntuale,dai! c:
Non vedo l'ora di
sapere ciò che pensate anche di questo!
E poi,oggi sono
felicissima!Tra qualche giorno,il vero Enrico,verrà nella
mia città ed io non sto più nella pelle.
Ho un GRANDISSIMO BISOGNO
di riabbracciarlo!c':
Questa volta
aumentiamo di uno,ce la facciamo ad arrivare a 7 recensioni?
Si,dai mi
fido,credo in voi!
Con questo vi
saluto,vi ho già rotto abbastanza le palle:3
Un bacioooone.
Vi ripropongo:se
volete seguitemi su twitter,ricambio non appena superato il limit!
I'm:"69withHerreh"
c:
Love
you,Claudia.
|
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Capitolo 3 *** Capitolo 3-Don't let me alone. ***
*Harry’s
Pov*
Una
volta dopo aver parlato con la sua amica,Adriana,che mi
spiegò la strada per
arrivare a casa sua,dopo averle mentito,sul fatto che io sia un suo
vecchio,la
portai in macchina e la feci sedere sul sedile da passeggero.
Non
appena toccò il morbido sedile di pelle,cadde nel mondo dei
sogni.
Accessi
il motore,mi voltai verso di lei,per guardarla un ultima
volta,sorrisi,e
schiacciai il piede sull’acceleratore.
Casa
sua non era poi così lontana dal locale,e un po’
me ne dispiacqui,mi sarebbe
piaciuto passare ancora un po’ di tempo con lei.
Mi
soffermai ancora 2 minuti a fissarla mentre dormiva beatamente,se pur
ubriaca e
se pur non la conoscessi affatto,era dannatamente bella,e sembrava una
ragazza
apposto,una di quelle con la testa sulle spalle,non una di quelle troie
facili,che si farebbero senza problemi,l’intera Londra.
Non
mi aveva di certo portato a casa sua,per ciò che la
principio si intende,era
pura,niente a che vedere con la gente che c’era in quel
locale.
Sorrisi
all’idea di quello che avrebbe potuto farmi.
A
malincuore scesi dall’auto,aprii lo sportello
dell’auto e la scossi
leggermente,cercando di svegliarla,cosa che però non mi
riuscii,dato che emise
un verso che non seppi decifrare,e si girò dal lato opposto
al mio.
Come
avrei fatto?Erano le 2 e mezza della notte,se avessi suonato il
campanello,avrei fatto prendere un infarto ai suoi genitori.
E
poi come l’avrei spiegato il fatto che la loro figlia,si
fosse ubriacata e che
avesse chiesto a me,uno sconosciuto,di portarla a casa.
L’avrei
messa nei guai,e non sarebbe stato giusto,data la fiducia,che in un
certo
senso,aveva avuto in me.
Quindi,con
un po’ di imbarazzo nel realizzare quel gesto,infilai la mano
dentro la sua
borsetta cercando un mazzo di chiavi.
Quando
sentii un qualcosa si freddo e metallico toccarmi la mano,ed un leggero
tintinnio all’interno della borsa,capii di averle trovate.
Le presi in mano,aprii la porta di casa molto lentamente,e con assoluta
delicatezza,la presi in braccio,come di solito si fa con le
spose,portandola in
casa. Attaccò le braccia,intorno al mio collo.
Chiusi
la portiera dell’auto con un abile calcio,mi diressi con
Allie tra le
braccia,in cerca di quella che poteva essere la sua camera. Solo dopo
mi resi
conto che la casa fosse vuota.
Arrivato
alla fine del corridoio del primo piano,trovai una porta con un foglio
attaccato su che diceva: KEEP OUT,WE’RE FINALLY
18!-A&C.
Aprii
quella porta immaginando che fosse la sua camera,entrai e
fortunatamente la mia
intuizione fu corretta. Una camera gialla e nera,davvero carina,con
poster di
band musicali,attori,e foto di lei e suoi amici sulle pareti,mi si
presentarono
davanti agli occhi.
Poggiai
delicatamente Allie sul letto,che di rigetto,buttò le
braccia di nuovo intorno
al mio collo,come in mancanza di qualcosa.
Quest’ultima
mossa mi fece perdere l’equilibrio e cadere,solo a pochi
centimetri di distanza
dal suo viso.
Per
mia sfortuna,il contatto con il mio petto,la fece lentamente
svegliare,e non
appena si accorse di me,su di lei,cacciò un urlo che io
prontamente fermai sul
nascere,mettendole una mano sulle labbra.
“Shh,shh,tranquilla,sono
Harry,non urlare.”
Lei
mi guardò per altri 4-5 secondi,dopodiché mi
sollevo di peso,da dosso a lei,
facendomi finire con il sedere per terra.
Solo
dopo notai fosse corse in bagno,e dati i versi che sentii venire da
esso,non mi
fu difficile capire che stesse vomitando.
*l’autrice vi rompe le palle anche
durante il
capitolo,lol. Da qui,fino alla fine ascoltate
“Truly,Madly,Deeply.”dei nostri
mariti,mentre leggete.Buon ascolto e lettura,questo è il
link: http://www.youtube.com/watch?v=-5EMaf-BXhA,
ci vediamo sotto!*
Mi
affrettai a raggiungerla,mi avvicinai al water dove stava rigettando
anche l’anima,e
mi sporsi verso di lei,prendendo ad accarezzarle i capelli, e tenerle
la
fronte.
Non
appena finì,l’aiutai a sciacquarle il viso,che
prontamente le asciugai,e per un
nano secondo,quando incrocia i suoi occhi,giurai di aver sentito una
lieve
scossa su per la schiena.
“Grazie.”mi
disse sorridendo,con ancora la voce un po’ roca,dovuta allo
sforzo di poco
prima.
Ancora
in trans,le risposi con un accenno di sorriso,poi si diresse verso
camera sua
trascinandomi per mano.
Se
mi fossi potuto guardare,penso che il mo viso avesse preso
l’espressione di un
punto interrogativo.
“Dove
stiamo andando?”chiesi una volta fuori dal bagno.
“A dormire.”rispose
semplicemente lei,non degnandomi di neanche uno sguardo.
La
bloccai,non l’avrei sfruttata solo perché ubriaca
e bella.
“No,vai
tu,io vado a casa mia a dormire.”le dissi facendola voltare
verso di me,una volta
davanti al letto della sua stanza.
Si
sedette sul suo letto,ignorando totalmente le mie parole.
Le
lasciai il polso,andando verso la porta.
Ma
velocemente,lei riafferrò la mia mano stringendo le mie dita
alle sue.
Posso
giurare,di aver sentito di nuovo la scossa di prima,partire dalla mia
mano,per
arrivare a percorrere la mia schiena.
“Ti
prego,non lasciarmi sola.”disse con sguardo basso.
Quelle
parole mi toccarono tanto il cuore,da non riuscire a completare
l’azione che
stavo per fare.
Mollò
la presa dalla mia mano,e tornò a sdraiarsi,a pancia
ingiù.
Non
sentendo la porta chiudersi,si voltò verso di me,e
sorrise,quando notò non me
ne fossi andato.
Mi
fece segno di sdraiarmi al suo fianco,picchiettando la mano accanto a
sé.
Con
un po’ di incertezza che non mi aspettavo di avere,mi
avvicinai al letto e mi
stesi decisamente più lontano,e di spalle a lei.
“Ti
faccio così schifo da farti stare in
quell’angolo?”disse in un sussurro,e
potetti notare un velo di tristezza nella sua voce.
Mi
girai verso di lei. “Sei ubriaca,non vorresti davvero fare
ciò che stai
pensando in questo momento.”le dissi sorridendo.
“Voglio solamente dormire,e
stare vicina a te,mi fa essere stranamente tranquilla,come con
Enrico.”disse
mentre i nostri occhi si scrutavano a vicenda. “I tuoi occhi
sono quasi uguali
ai suoi,mi trasmettono sicurezza.”continuò non
muovendosi di un
millimetro,senza smettere di fissarmi negli occhi.
“Chi
è Enrico?”le chiesi. “Il ragazzo di
prima. Quello che stai occupando tu,è il
suo posto da ormai 3 anni.”rispose,sempre fissandomi.
Mi
sentii onorato dalle parole che disse,si stava confidando con me senza
neanche
rendersene conto.
Decisi
di avvicinarmi a lei,abbracciandola,e dandole un bacio sulla fronte
libera.
“Dormi tranquilla,non ti lascio sola. Ci sono io con
te.”dissi continuandola a
guardare negli occhi per 2 secondi,poi abbassai lo sguardo,non reggevo
più il
peso di quelle occhiate.
Me
ne sarei andato la mattina presto,prima che si svegliasse.
Sorrise
e appoggiò leggermente le sue labbra alle mie per qualche
secondo,per poi
chiudere gli occhi e dormire,proprio come fece una mezz’ora
prima,in auto.
Inutile
dire che il suo gesto mi spiazzò totalmente.
Chiusi
gli occhi,cercando
di non pensare a ciò che era appena accaduto,ed a quelle
scosse,che quella sera
si erano fatte sentire tanto frequentemente.
Ciao bellezze!
Non uccidetemi,lo so,sono terribilmente in ritardo.
Avevo promesso che avrei pubblicato questo capitolo alle 7 recensioni,
invece,siccome faccio schifo,e non mi aspettavo di riceverne
così tante in così poco tempo,
mi sono ritrovata nella merda,perchè il capitolo non l'avevo
ancora scritto.
Per giunta è anche venuto una merda
çwç,ci ho messo il cuore
però,apprezzate questo!
Voi invece siete meravigliose! 9 recensioni,cioè
io vi amo!klgxndklzgyzl
Questo lo facciamo arrivare ad 8,anche se fa schifo?
Prometto,che adesso inizio a scrivere l'altro,e la prossima volta non
mi faccio ritrovare impreparata,lol.
Inoltre,ci tenevo a fare un pò di
pubblicità,anche se non mi è stata richiesta.
Non dovrei,ma non posso resistere. -
è di Adriana,la mia migliore amica.
Savannah's love e I'm here fo you - questa bellezza
scrive cose amngxxsukgtla.
E con questo concludo,l'angolo autrice più lungo di tutto
efp,HAHAHAHA.
Hope you enjoy it!
Besos,Claudia.
|
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Capitolo 4 *** Capitolo 4- Prof Styles! ***
Un
uomo sulla cinquantina,era sul punto di violentarmi,in un piccolo
vicolo vicino casa mia.
Mi aveva
già sfilato la maglietta,quando gridando e piangendo come
non mai,un ragazzo dandogli qualche pugno,e calcio,con rabbia,lo stese
sanguinante a terra,portandomi via con sé,e rassicurandomi
che non sarebbe successo nulla.
C’era
una strana somiglianza tra lui,e il ragazzo che conobbi in discoteca.
Mi svegliai
cacciando un urlo,per lo strano incubo appena fatto.
Sentii la porta
spalancarsi,facendo entrare in camera mia madre,di corsa.
“Cos’è
successo?”chiese preoccupata.
Mi passai una
mano sul viso sudato. “Niente,scusa se ti ho fatta
spaventare.”dissi mortificata.
“Sicura?E’
tutto ok?”domandò ancora notevolmente agitata.
“Sisi,scusa,era solo uno stupido sogno.”dissi senza
enfatizzare nulla.
Annuì,calmandosi.
Poi con uno strano sguardo,si avvicinò. “Come mai
sei ancora vestita come ieri?Ed Enrico?”chiese scrutandomi
attentamente.
Mi guardai
anch’io,ed aveva ragione,ero ancora vestita e non
c’era Enrico.
“Non
lo so,non mi ricordo.”dissi massaggiandomi leggermente le
tempie,per poi prendere il cellulare in mano,e mandare un messaggio al
mio migliore amico.
“Scuola insieme?-xx
Claudia.”ed inviai.
“Ah
ok. Vedi che ha chiamato papà,ti manda un grosso bacio,ed un
in bocca al lupo per il primo giorno. Anche nonna e zia,ti mandano un
bacio,gli è dispiaciuto che ieri non sei
venuta.”disse,ma non la calcolai molto,ero intenta a pensare
al perché Enrico non mi avesse ancora risposto.
“Mi dispiace,dì loro che le voglio bene,e che mi
mancano.”risposi. “Chiama
papà,più tardi.”disse quasi con tono di
supplica.
“Si,mamma.
Lo farò di certo.”
Il mio non era
uno di quei padre presenti,e fottutamente assillanti,no purtroppo il
mio non ci assomigliava nemmeno,mi sarebbe piaciuto essere sgridata da
lui,dopo aver fatto una cazzata,giuro mi sarei incazzata,ma poi ne
sarei stata felice,vorrà dire che tiene a me,almeno un
po’.
Ma no,lui
è sempre stato impegnato con il suo importantissimo lavoro.
Effettivamente,fare
il produttore discografico non era una cosa da tutti i giorni,e dovrei
essere solo fiera di lui,cosa che sono,ma l’assenza di un
papà che non ti sveglia dicendoti ‘buongiorno:)’,se
non attraverso un telefono,è dura da sopportare,ed io ormai
mi sono abituata a non darci molto peso,per quanto sia triste.
“Vado
a farmi una doccia. Cosa c’è per
colazione?”dissi schioccando un bacio sulle gote rosee della
donna a cui dovevo tutto,compresa la vita. Infondo era inutile
arrabbiarsi con lei,che non c’entra nulla.
“I
pancake che piacciono tanto a te. Avevo anche preparato la
cioccolata,pensando ci fosse Enrico,dato che ieri fosse
domenica.”
Ricontrollai il
telefono. 1 messaggio non letto:“Ok,puntuale sotto.”
Era freddo,era
per forza successo qualcosa ieri sera.
“Già,vabbè
vado,faccio veloce.”dissi andando verso il bagno.
“Muoviti,o si raffredderanno,ti aspetto sotto.”
Mi ci voleva
proprio una doccia,anche perché il mal di testa
post-sbronza,era più potente del solito quella mattina.
Fate un
applauso a questa sfigata che il primo giorno di scuola si presenta
mezza sbronza,per fare una buona impressione agli insegnanti
c’:
Velocemente
andai a prendere i vestiti,preparati da almeno 2 settimane,con Adriana.
Dopo qualche
discussione avevo convinto Adriana a farmi indossare dei jeans
chiari,strappati davanti,una maglia mezze maniche bianca,con lo scollo
a V,una semplice giacca rossa e bianca,stile giocatore da baseball,fui
obbligata a mettere però un paio di sandali rossi con tanto
di zeppa e plateau,perché a parer della mia
complice,rendevano
‘fottutamente sexy’
l’abbinamento.
Mi truccai
giusto il necessario per non sembrare un cadavere,aggiunsi qualche
bracciale carino,la mia immancabile collana con nome,in oro bianco,e
alla velocità di un bradipo scesi giù a fare
colazione.
Dieci minuti
dopo ero già fuori la porta di casa,con la borsa
sottobraccio,che aspettavo di vedere in lontananza Enrico sulla sua
vespa rossa,che come da programma non tardò ad arrivare.
“Buongiorno.”dissi
sorridendo.
Senza dire
nulla mi porse il casco,e mi fece salire sulla moto che ci
portò dritti a scuola.
Una volta nel
cortile dell’istituto,lo presi per il polso portandolo
lontano dalle ragazzine di prima che sbavavano solo a guardarlo.
“Dobbiamo
parlare.”dissi decisa. “Di cosa?”disse
evitando il mio sguardo. “Mi guardi,per favore.”
Si
girò impassibile verso di me,e incastrò
i suoi occhi nei miei.
“Cos’è
successo?Perché ieri non sei venuto da me?”chiesi.
“Non
potevo. Eri troppo occupata ad andartene con un tizio.”disse
con la rabbia negli occhi.
Era geloso di
me,naturalmente come lo potrebbe essere mio fratello.
“Io
non ricordo nulla,ti prego perdonami se ho fatto qualcosa di
sbagliato,ero ubriaca.”dissi supplicandolo con gli occhi.
“Ah
io non lo so ciò che avete fatto poi,so solo che non posso
resistere ai tuoi occhi che mi guardano così.” Ed
in un attimo la rabbia scomparve.
Le mie labbra
si aprirono in un sorriso. “Questo vuol dire che mi
perdoni?”
Annuì,ed
io gli saltai letteralmente addosso.
Ecco quanto
duravano i nostri litigi. Ci volevamo fin troppo bene,per comportarci
come due persone arrabbiate,nei confronti l’uno
dell’altra. Fra di noi,non c’era rancore.
“Ti
voglio bene,amore mio.”mi sussurrò tra i capelli.
“Anche io te ne voglio,sei mio fratello.”
Mi
vibrò il cellulare in tasca. Una chiamata persa da parte di
Adriana.
La richiamai.
“Dove
siete tu ed Enrico?Dovremmo avere inglese con Richards alla prima ora,e
se non vi trova in classe,non appena suonata la campana,quello vi
ammonisce il primo giorno di scuola.”disse non appena pigiai
il tasto verde per chiamarla,sullo schermo del mio iPhone.
“Okok,arriviamo.”
Chiusi la chiamata.
“Che
succede?”chiese Enrico,dopo che iniziai a trascinarlo verso
l’ingresso della scuola.
“Richards
a prima ora.”dissi solamente.
Spalancò
gli occhi,e cominciò a correre,poi arrivò alla
conclusione che un pinguino sarebbe stato più veloce di
me,con quei ‘trampoli’,così chiamati da
lui. Quindi mi fece salire sulle sue spalle,e velocemente arrivammo in
quella che sarebbe stata lo nostra classe,per il resto del nostro
ultimo anno.
Occupammo un
banco accanto ad Adriana,in fondo alla classe,e aspettammo la super
entrata del nostro amatissimo professore d’inglese.
Ma colpita da
un forte attacco di nondovreiberetrebicchieriditelamattina
corsi in bagno.
*Harry’s
Pov*
Erano le 7 del
mattino,quando mi svegliai grazie la rumore di una porta che sbatteva.
Mi guardai
intorno,notando che quella non fosse camera mia,poi collegai il tutto
quando notai la ragazza che dormiva abbracciata al mio petto.
Allie mi aveva
chiesto di restare a dormire con lei,ed io ripromettendomi che non
appena si sarebbe addormentata me ne sarei andato,mi addormentai come
uno scemo,accanto a lei.
Sentii il
rumore di passi venire fuori dalla porta,segno che qualcuno stesse
salendo le scale.
Mi alzai
velocemente del letto,cercando di non svegliare Allie,che dormiva
accoccolata al mio petto,e mi diressi nel bagno della sua
stanza,raccogliendo le mie cose,sparpagliate in giro.
Qualcuno che
reputai come la madre di Allie,entrò in camera,si
beò della visione della figlia che dormiva tranquillamente,e
uscì.
Cercando di
fare meno rumore possibile,mi rimisi le scarpe e la camicia della sera
prima,ormai tutta stropicciata,ed uscii con un salto dalla finestra
della camera della ragazza con un salto.
Andai dal lato
opposto della casa,cercando il luogo dove la notte prima avevo lasciato
l’auto.
Un volta
arrivato sul luogo in cui credevo di aver lasciato la macchina,notai un
cartello non tanto carino,che vietava il transito notturno delle auto.
Possibile che
tutta la fortuna di questo mondo,dovessi averla io?Anche
l’auto dal carro attrezzi.
Fui costretto a
chiamare il mio amico Liam,da un telefono pubblico,dato che il mio
cellulare lo avesse ancora Niall.
“Liam?Ei
amico,ho bisogno di te.”dissi in risposta ad un mugugno da
parte di Liam,dall’altro lato del telefono.
“Hazza?Ma sei tu?”chiese. “Si,sono io. Ho
bisogno di un favore.”
Gli descrissi
la via dove abitava Allie,ed in qualche minuto arrivò a
bordo della sua Range Rover nera.
Salii in
fretta. “Ti sono debitore Liam.”dissi una volta in
auto,mi voltai e gli diedi una pacca sulla spalla. “Ma
è un pigiama quello che hai addosso?”dissi
trattenendo una risata. “Sai,sono le 7 di mattina,stavo
dormendo. Piuttosto,almeno ti sei divertito stanotte?”disse
lanciandomi che più che malizioso,era pervertito,per poi
tornare a guardare la strada.
“HAHAHAHAH,no.
Non sono un puttaniere.”risposi a tono. “Okok,ma
cosa dovrei pensare,giusto?”
Aveva
ragione,l’avevo chiamato alle 7 del mattino per venire a
prendermi a casa di una ragazza.
“Abbiamo
solo dormito,non pensare male.”dissi controllando
l’orario sul cruscotto dell’auto.
Alle 8 sarei
dovuto essere a scuola,ed ero sudato e senza macchina.
“Solo
dormito?Neanche un bacetto?”disse facendo una strana smorfia.
Ripensai a
quando prima di addormentarmi avevo sfiorato le sue labbra.
Al sol
pensiero,i brividi che tanto odiavo,fecero di nuovo visita alla mia
cara vecchia schiena.
“Ci
siamo baciati,ma era ubriaca,non sapeva ciò che stava
facendo.”dissi osservando fuori dal finestrino oscurato.
“Non
ti è mai importato che fossero sobrie o ubriache,a quanto
ricordi.”disse Liam.
Ok,mi ero
divertito a volte,ma non ero un puttanieri. E poi basta con queste
storie da una notte,e via,mi ero persino stufato.
“Adesso
invece mi importa,voglio qualcosa di serio.”dissi alzando
leggermente il tono di voce.
“Uh,tranquillo
Hazza. Pensi ti piaccia davvero?”disse,e senza che gli
lasciassi finire la frase dissi. “Ma chi quella?No.
Non la conosco nemmeno,e molto probabilmente non la vedrò
mai più,quindi muoviamoci ed andiamo a casa,fra meno di
un’ora devo essere a scuola,e non ho preparato ancora
nulla.”
Detto
questo,schiacciò il piede sull’acceleratore,ed in
pochi minuti arrivammo a casa nostra.
Salutai
distrattamente sia Niall che Zayn,che giocavano seduti sul divano ad un
videogioco,che non mi sforzai di guardare per la fretta.
Salii
velocemente in camera mia,per cambiarmi e farmi una doccia.
Tolsi la
camicia stropicciata ed i jeans,per poi restare in boxer.
Andai in bagno
e mi lavai i denti,alzai lo sguardo ed incontrai il mio viso,riflesso
sullo specchio.
Mi guardai un
po’,e notai avessi ancora il numero di Allie sul braccio.
Sorrisi
involontariamente,e scesi sotto,ricordandomi che Niall aveva ancora il
mio telefono.
Non avrei
rinunciato a quel numero.
“Niall,puoi
ridarmi il telefono?”dissi scendendo le scale.
“Hazza,non
puoi scendere in questo modo. Mi ecciti!”disse Louis
ridendo,e poggiando le mani sul suo ‘Willy’.
Cercai di non
dar conto alle sue parole,per il ritardo,e sorridendo mi avvicinai a
Niall.
“Allora?’Sto
telefono?”gli dissi.
Non mi rispose
intento a giocare.
Presi il
telecomando e chiusi la TV.
“Ei!”risposero
arrabbiati Zayn e Niall. “Il telefono,Niall.”dissi
fissandolo e tenendogli lontano il telecomando.
“Ma a
che ti serve se stavi per fare la doccia?”disse alzandosi e
cercando tra i divani.
Chissà
cosa era successo a quel povero telefono.
“Saranno
pur fatti miei.”dissi cercando di coprire la scritta a matita
nera,sul braccio.
Zayn mi
fissò intensamente,poi senza dire nulla si
avvicinò a me cercando di scostare la mia mano.
“Falsa
mossa,amico.”disse per poi ficcarsi un dito in bocca,ed
avvicinarlo al mio viso.
Istintivamente
schifato,spostai il braccio,rendendomi conto solo dopo della cazzata
appena fatta.
“Ohohoh,Harry
ha fatto colpo ieri sera!”richiamando l’attenzione
di tutti.
“Ora
che ci penso,dove sei stato stanotte?”disse Niall porgendomi
il telefono.
Cercai di
prenderlo,ma lui spostò la mano facendomi capire che non me
l’avrebbe dato finchè non avessi parlato.
“Dai
ragazzi,devo andare a lavoro fra…”dissi lasciando
in sospeso la frase. “ Fra 30 minuti.”concluse Liam.
“Giusto,fra
30 min..30 minuti?! Dammi subito quel cazzo di
telefono!”dissi e glielo strappai praticamente dalle mani.
Segnai il
numero di telefono che avevo sul braccio,e scappai al piano di sopra.
Alla
velocità della luce,uscì dalla doccia,mi vestii
con le prime cose che mi capitarono sott’occhio,e con
altrettanta velocità nello scendere le scale,andai a
mangiare qualcosa.
“Liam,lo
sai che devi darmi tu un passaggio a scuola,vero?”dissi
mentre prendevo uno yoghurt,probabilmente scaduto,dal frigo e dei
biscotti dalla dispensa.
Dopo qualche
cucchiaiata,con attento sguardo scioccato di Liam,decisi che avrei
mangiato solo qualche biscotto.
I cucchiai non
gli stavano tanto simpatici.
“S-si
Harry,lo so. Ma dobbiamo fare in fretta,perché dopo devo
vedermi con Danielle,che ha detto di volermi parlare.”disse
enfatizzando l’ultima parola.
Annuii.
“Parlarti?!Che voglia lasciarti,Liam?”disse Zayn
dal medesimo posto di prima,sul divano.
“Se
non lo fa lei,lo faccio. Mi dispiace,ma non credo ci sia più
nessun motivo per mandare avanti questa relazione. Ed in più
credo mi faccia le corna.”disse lui impassibile.
“Successo
qualcosa?”chiesi. “Troppe cose.”rispose
solamente lui. “Adesso muoviti e
andiamo.”continuò.
Mi alzai
velocemente dallo sgabello in cui ero seduto,presi la sacca,accanto
all’attaccapanni,ed uscii trascinato da Liam,urlando un:
“Buona giornata!”
In poco tempo
fummo davanti l’entrata della scuola,anche se con qualche
minuto di ritardo.
Tremavo,in
fondo era pur sempre il mio primo giorno in una scuola nuova.
“Agitato?”mi
chiese Liam. “Tu dici?”risposi con una
punta di sarcasmo.
“Dai,tranquillo.
Andrà tutto alla grande.”mi rassicurò
facendomi poi un sorriso.
“Hai
ragione.”dissi più a me stesso,che a lui.
“Ok,allora vado. Ci vediamo
all’uscita.”dissi uscendo dall’auto
così come Liam.
Aspetta,perché
Liam era sceso?
“Mmh..Liam,non
c’è bisogno che mi accompagni.”gli
dissi,notando il suo sguardo perso da qualche parte in fondo.
“Oh,si
certo. Non lo farò.”disse continuando a guardare
un punto impreciso verso l’entrata.
“Ok,allora
ci vediamo dopo.”dissi allungando di molto l’ok.
“Ehm..si,
a dopo!”disse come riprendendosi da un improvviso stato di
coma.
Gli feci un
cenno con la mano,e mi avviai correndo verso l’entrata della
scuola,ormai notevolmente
in ritardo.
Cercai invano
una guardiola dove chiedere in che direzione andare per raggiungere la
5DL,dove oggi avevo ben duo ore sulle tre della giornata.
Una volta
trovata la classe,lanciai distrattamente la sacca sulla
cattedra,correndo fuori,in cerca della presidenza.
Fortunatamente,incrociai
il preside in corridoio,un uomo in via per la pensione ormai,che mi
riportò nell’aula di prima per presentarmi alla
classe.
Era un
quinto,una delle classe con gli alunni più grandi
dell’intero istituto.
Vederli mi fece
ricordare i tempi quando a seguire o prendere in giro un
prof,c’ero io insieme ai miei amici.
Me ne avrebbero
potuto far passare di bella,ed io di certo non toglierei mai il diritto
di divertirsi a scuola. Solo che molto
probabilmente l’avrei fatto con loro.
Diedi
un’occhiata in giro,ed agli ultimi banchi,notai dei visi
conosciuti.
La prima la
ragazza con cui parlai la sera prima,per scoprire dove abitasse Allie,e
poi sempre vicino a lei,il ragazzo per cui a quanto pare,andammo via
dal locale.
Mi stupii di
non trovare anche lei,in quella classe. Ma forse,era più
grande.
“Bene,ragazzi.
Questo è il profess…”la mia
presentazione da parte del vecchio fu interrotta dal suono della porta
che si apriva.
L’intera
classe,compreso me,il preside,si voltò per veder chi fosse
l’artefice di quel gesto.
Quest’ultimo,anzi
ultima,imbarazzata si scostò una ciocca di capelli dal
viso,chiedendo scusa al preside,ma per via dell’omone che mi
stava accanto,e che copriva la mia intera visione destra
dell’aula,non riuscii a distinguerla bene.
“Mi
scusi signor preside,ero in bagno,ed in corridoio la bidella mi ha
chiesto di portare questo al nuovo professore,come
benvenuto.”disse mostrando il cesto,pieno di cioccolata e
roba varia,che teneva in mano.
“Non
si preoccupi signorina Morrison,dia al professore il regalo,e prenda
posto,accanto a Nadai che la sta aspettando. Stavo appunto per
presentarlo.”
La ragazza non
se lo fece ripetere due volte,e con passo spedito si
avvicinò a me porgendomi il cesto.
Solo quando
sollevai il viso per ringraziarla incrociai di nuovo i suoi
occhi.
Si,di nuovo
perché quella ragazza era la stessa che il giorno prima per
tutta la sera mi aveva fatto venire i brividi per ogni piccola cosa.
Almeno avevo la
certezza che l’avrei rivista per l’intero anno
scolastico.
Mia
cara Allie,non sai quanto sia felice di essere il tuo professore
d’inglese.
VAS HAPPENIN' POTATOES?
Ciao
bella gente c:
In via straordinaria oggi ho postato il capitolo 4
*yeeeeee*
Anche se non abbiamo raggiunto le 8 recensioni): *nooooope*
Vi perdono però,in quanto quel capitolo,lo
so,faceva altamente schifo! <3
Bene,eccoci qua.
Questo penso mi sia riuscito un pochino meglio
di quello precedente.
*si nasconde dietro lo schermo del pc*
E poi è più lungo! *pensa male*
Che ne dite di farmi sapere che ne pensate di
ciò che ha scritto la sottoscritta?*con tanto taaaanto
amore*
*ok,queste
parole fra gli asterischi hanno fracassato le ovaie*
Non vedo l'ora di sapere ciò che ne
pensate,anche perchè tatata-dan,i capitoli di passaggio sono
appena finiti!
O forse no,lol.
Mi sono già messa all'opera per il quinto
capitolo,e *rullo di tamburi* ci sarà un colpo di scena!
Vorrei tanto spoilereggiare un po',ma siccome devo fare la
persona seria,e cattiva,non vi dirò nulla.
Spero davvero che questo capitolo vi piaccia,anche
perchè l'ho scritto a mano,
in un momento di ispirazione a tarda notte
çwç,quindi poi l'ho anche dovuto riscrivere su
word!ee.
Apprezzatelo! <3
Ed infine,vorrei ringraziare le 7 persone
che hanno messo la storia tra le preferite,
le 2
che l'hanno messa tra le ricordate,
le 10
che l'hanno messa tra le seguite,
e soprattutto le ragazze che la recensiscono.
I LOVE
YOU.
A presto,Claudia.
|
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Capitolo 5 *** Capitolo 5- Hope i'm not a casualty. ***
-Harry's Pov
Mi guardava
imbarazzata ,forse anche un tantino
sconvolta,ed i suoi occhi avevano preso le sembianze di due
“o”.
Ma
era trattabile dato che,il tizio con cui era quasi andata a letto era
il suo
professore.
Le sorrisi lasciandola andare a posto.
Non
posso negare che una volta che la vidi,il mio sguardo molte spesso si posò su di
lei,che continuava a guardarmi
imbarazzata,spostando il viso ogni qual volta i nostri occhi si
incrociassero.
Sarei
potuto impazzire grazie a tutte quelle occhiate.
Il
preside mi lasciò solo con la classe,ed io capii che era
arrivato il momento di
tornare a fare l’insegnante,e di lasciar perdere tutte le
sensazioni che si
aggrovigliavano nel mio stomaco.
Scrissi
alla meno peggio il mio nome e cognome alla lavagna,mi privai della mia
giacca,e tornai ad appoggiarmi alla cattedra cercando di trovare
argomento per iniziare
a conoscere la classe,che era alquanto agitata a prima vista.
“Bene
ragazzi,io sono il vostro nuovo professore di inglese,dato che il
professor
Richards,è andato in pensione. Mi chiamo Harry Styles,ho 22
anni,”-le ragazze
della classe iniziarono a parlare tra di loro,guardandomi,e tal volta
anche
ridacchiando,ma poco importava,la mia attenzione era concentrata solo
su una di
loro,in quel momento.-“vengo da Holmes Chapel,ne Cheshire, e
no,non farò
lezione oggi.”la classe rise,poi tirò un sospiro
di sollievo.
“Siccome
oggi passeremo due ore insieme,pensavo fosse perfetto fare conoscenza.
Quindi
ora farò l’appello,e voi dovrete dirmi chi
siete,io cercherò di ricordarlo.”conclusi
sorridendo.
-Claudia’s
Pov
Che
bello,il ragazzo di ieri sera,è il mio professore di
inglese,e in più è quasi
un quarto d’ora che mi fissa sorridendo.
Adriana
mi lanciava occhiate avendo capito chi sia,ed Enrico era tornato a non
parlarmi,avendolo riconosciuto anche lui.
Io
riesco solo a pensare alla figura di merda che farò quando
scoprirà che non mi
chiamo Allie,o forse era Abbie.
Ma
comunque sia,potevo mai immaginarmi che il mio prof
d’inglese,sarebbe stato un
tizio che ci ha provato tutta la sera con me,il giorno prima
dell’inizio della
scuola?La risposta è no.
Chiamò
i nomi di Adriana ed Enrico,e quando arrivò al mio quasi
chiusi gli
occhi,sperando di ritrovarmi di nuovo nel mio letto,e che quello che
stava
accadendo fosse tutto,solo un sogno.
“Claudia
Morrison?”la sua voce disse,mentre lui con gli
occhi,iniziò a cercare una
ragazza da associare a quel nome,non immaginando fosse il mio.
Guardando
le scritte del mio nuovo banco,alzai la mano per farmi riconoscere da
quel
poveretto.
Quest’ultimo
non appena vide la mia mano alzata,fece una smorfia di disappunto,e poi
tornò a
fare l’appello.
“Che
figura di merda.”sussurrai,passandomi una mano sul viso.
Con
fatica Enrico mi rivolse parola. “Che hai?”disse
freddamente. “Perché mi stai
parlando?Non sei arrabbiato con me?”gli risposi.
“Voglio
solo confermare le mie ipotesi.”rispose lui,con lo stesso
tono atono di prima.
“L’avevi
visto. Non c’è bisogno che ti confermi proprio
niente.”risposi a denti
stretti,cercando di non far notare la nostra discussione al resto della
classe.
“Allora..con
chi iniziamo…mmh…Enrico?”disse Harry,o
meglio il professore,ad Enrico.
Di
male in peggio,pensai.
“Si,prof?”disse
Enrico con la mascella serrata. “Parlami un po’ di
te,voglio conoscervi.”disse
il prof…sorridendo,non sapendo che quel sorriso avrebbe
innervosito abbastanza
il mio migliore amico.
Enrico
si trattenne dalla voglia di prenderlo a pugni ed in un modo o in un
altro,cercò di dargli una lezione per essersi avvicinato di
troppo alla sua
‘piccola’.
“Mi
chiamo Enrico Nadai,ho 18 anni. Quella che ho accanto è
la mia ragazza,e nel tempo libero gioco a calcio e studio
canto.”concluse sorridendo sornione,mentre gli occhi di tutta
la classe
venivano puntati su di noi.
Lo
guardai sbigottita. Infondo non poteva sapere ciò che
avevamo fatto,o condiviso
io ed Harry,non lo sapevo neanche io,e prendersela con lui non era
ragionevole.
Anche
lo sguardo di Adriana sembrò abbastanza scioccato,per non
parlare di Harry che
quasi si ritrovò con la mascella a terra,da quanto aveva
spalancato la bocca.
“Ah.
Quindi c’è una coppia in questa
classe.”disse quest’ultimo perforandomi con lo
sguardo.
Era
davvero…affascinante.
Se
solo ieri,non avessi pensato che fosse un puttaniere.
Se
solo non fosse stato il mio insegnante d’inglese.
Se
solo Enrico non gli avesse detto,stessimo insieme.
Ci
avrei fatto un…pensierino. Dato che per giunta mi era venuto
dietro tutta la
sera,il giorno prima.
Fottuto
Enrico.
Fottuta scuola.
Fottuta me.
La
lezione andò avanti nel migliore dei modi. Si vedeva Harry
fosse un ragazzo più
grande e maturo,ma non per questo aveva smesso di fissarmi e sorridere.
E
ad essere sincera,la cosa non mi
dispiaceva più di tanto,anzi mi faceva piacere.
-Liam’s Pov
Avevo
lasciato Harry a scuola e mi ero subito diretto
all’appuntamento con
Danielle,non poteva continuare così.
Mi
sedetti su una panchina del parco,aspettando il suo arrivo,con ormai le
parole
giuste per lasciarla in testa.
“Ei
Liam!”disse Danielle,mentre si avvicinava a me,lasciandomi un
bacio sulla
guancia.
“Dovrei
parlarti di noi 2.”disse abbassando lo
sguardo.
I
miei presupposti erano corretti,lei voleva lasciarmi,la conoscevo
troppo bene.
Quindi la lasciai fare.
“Insomma,sai
che sono una persona molto schietta,e volevo dirti che penso che la
nostra
relazione,non possa più continuare.”
Buttai
giù un respiro di sollievo,mi aveva tolto un gran peso.
“Si,lo
penso anche io. Avevo pensato anch’io di dirtelo
oggi.”
Anche
lei sospirò.
“Menomale,ero
in ansia. Non avrei sopportato il fatto che ci avresti
sofferto.”disse e non mi
sembrò di notare la ‘modestia’ che
finora ci aveva uniti,e che mi aveva fatto
innamorare di lei. Era semplice,adesso era l’esatto opposto
di una ragazza
acqua e sapone.
“Tranquilla
Dani,è tutto ok. Ma dimmi,e sii sincera,non mi
arrabbierò. Mi tradivi?”le
dissi.
Si
irrigidì,e proprio quando stava per aprire bocca,un ragazzo
in sella ad una
moto…wow,suonò il clacson,attirando la nostra
attenzione.
Danielle
si alzò lasciandomi un bacio sulla guancia,e
dicendomi:“Ti voglio bene”,corse
verso la moto del ragazzo,e con lui andò via.
Ancora
un po’ scioccato dalla scena,presi il cellulare e mandai un
messaggio ad
Harry,e poi a Zayn che lo avrebbe detto agli altri:“Sono
finalmente libero. Stasera si festeggia!-xx Liam.”
Salii
sulla mia auto,ed in un batter d’occhio mi ritrovai nel
centro di Londra,a fare
spese per la serata,che si prospettava abbastanza movimentata.
-Claudia’s
Pov
A
seguire delle due ore di inglese,avemmo un’interessantissima
ora di educazione
fisica.
La
prof,dopo i soliti ‘Come sono
andate le
vacanze,ragazzi?’ ci
lasciò liberi,ed in quell’ora io ed Enrico
rifacemmo pace.
Finita
anche quell’ultima ora,uscimmo felici che la giornata fosse
terminata.
Enrico
salutò me ed Adriana che a braccetto,ci stavamo dirigendo a
piedi,verso la
metro,per poi andare a casa.
Quando
però,tramite la mia mano,fui bloccata alle spalle.
Mi
girai ritrovandomi due pozzi verdi ad un palmo dal mio viso.
Immediatamente
segnai una certa distanza fra noi due,aspettando che parlasse ma prima
abbassai
lo sguardo sulle nostre mani ancora unite.
Una
strana sensazione si risvegliò all’interno del mio
stomaco.
Decisi
di scioglierle,prima di altri eventuali incidenti
simili.
“Ei
Claudia.”disse
enfatizzando il mio
nome,che detto da lui sembrava dannatamente sexy.
Ok,stavo
delirando dalla fame,sarei dovuta tornare a casa,e al più
presto.
Scossi
la testa cercando di non pensare a ciò che la mia mente
fantasticava.
“A
proposito di questo,ti prego di perdonarmi..”dissi lasciando
in sospeso la
frase,non sapendo come chiamarlo.
Cogliendo
al volo il mio disappunto disse:“Harry,ti prego,chiamami
Harry. Non mi piacciono
le formalità.”
Gli
sorrisi e tornai a parlare. “Harry,mi dispiace,ma
comprendimi,non avevo la più
pallida idea di chi fossi!”
Lui
annuì comprensivo. “Fa niente,Claudia.”si
stoppò sorridente.
Awww,oddio. Gli
avrei fatto dire tutto il dizionario,con
quella voce che si ritrovava.
Ripijate Claudia,sentii dire
dalla
mia vocina interiore.
“Come
te la passi?”mi domandò.
Ma
fui occupata a voltarmi,per via di qualcuno che mi chiamava.
“Liam?”domandai
urlando,più a me,che a lui.
Il
ragazzo in lontananza annuì,correndo verso di me,ed io non
potetti che fare
altrettanto,finendo col saltargli addosso,abbracciandolo.
Quando
mi riappoggiò a terra,gli domandai:“Cosa ci fai
qui?”
“Mi
sono trasferito da poco con i miei amici.”disse indicando
qualcuno alle mie
spalle.
Nononononono,fa
che non sia ciò che
penso.
“Puntualissimo,come
sempre!”gli disse Harry,mentre si davano
un’amichevole pacca sulla spalla.
BINGO.
“Vi
conoscete?”chiesi sorpresa.
“Si,è uno
dei miei migliori amici,nonché
coinquilino.”rispose Liam.
BENE.
“E
voi invece?”Come vi
conoscete?”domandò,Harry.
Avevamo
praticamente escluso Adriana dalla conversazione,così la
tirai per un
braccio,affiancandola a me.
“Qualche
anno fa,mio padre,ed il padre di Liam,hanno collaborato per un
lavoro.”risposi.
“Che
tipo di lavoro?”chiese Adriana,e potetti notare la
curiosità anche negli occhi
del mio prof.
“Io
e il papà di Liam,abbiamo collaborato a qualche canzone,ad
un album di
Natale,prodotto dalla casa discografica di mio padre,la
SYCO.”dissi,ed aspettai
che gli occhi verdi di Harry,rientrassero nelle orbite,prima di
continuare.
“Aspetta,aspetta,aspetta.-disse
scuotendo la testa.-Sei la figlia Josh Morrison?!”concluse
poi.
Annuii
tristemente,ripensando da quanto ormai non abbracciassi mio padre.
“Il
mio cognome non ti dice niente?”dissi sarcastica.
Lui
rise, e non appena si stoppò,continuai il mio racconto.
“E
Liam,era praticamente sempre in studio di registrazione con me ed il
signor
Payne,quindi abbiamo stretto amicizia. E’ una delle poche
persone con cui mi
piace realmente stare.”finii sorridendo.
“Si,ti
voglio bene anche io,Cla.”disse circondandomi le spalle con
le sue braccia.
Nell’aria
si sentii il suono di Rumor Has It,di Adele,ed avvertii una leggera
vibrazione
nella tasca destra del jeans.
“E’ lui.”dissi
notando il nome ‘papà’ sul
display del cellulare. “Scusatemi un attimo.”dissi
mentre i miei occhi
prendevano a brillare e mi allontanavo,rispondendo.
Alle
mie spalle sentii Liam dire:“Salutamelo!”
“Pronto?”
dissi portando l’iPhone all’orecchio.
“Piccola mia! Com’è andato il primo
giorno di scuola?”disse con tono dolce.
Quanto mi
mancava.
“Papà!Tutto
bene,ho…conosciuto il
nuovo
insegnante di inglese.”dissi ammiccando verso Harry che
parlava tranquillamente
con Liam.
“E
com’è?”chiese curioso. “Sembra
un tipo in gamba,ed in più è abbastanza
giovane.”risposi.
“Allora
ai colloqui tienilo lontano da tua madre,chissà che magari
lei si dimentichi di
essere sposata con il sottoscritto.”rispose con un accenno di
riso.
La
sua risata cristallina arrivò percettibile anche tramite un
telefono.
“Non
lo farebbe mai,ama solo te,tranqui papi. E poi,lui è leggermente più giovane della
mamma. Non corri pericoli.”dissi enfatizzando
il ‘leggermente’ con un pizzico di sarcasmo.
“Non
avevo dubbi.”mi rispose. “Piuttosto,quando
torni?”gli domandai,cercando di non
far trasparire la mia tristezza nel non averlo accanto.
“Giuro
che a Natale torno nella nostra amatissima Inghilterra. Al diavolo
questo
Canada!”rispose,ed il mio cuore perse un battito quando
nominò Natale. Altri 3
mesi.
“Promesso?”gli
chiesi. “Promesso.-disse deciso.- e ti prometto anche che non
appena possibile
torna anche Justin.”disse,ed iniziai a saltellare come una
bambina a cui era
stato dato il suo giocattolo preferito.
“Digli
che gli voglio bene. E che è un grande!E che mi
manca!”gli dissi al settimo
cielo.
“E
il tuo papà non ti manca?”
Un
altro tuffo al cuore,certo che mi mancava!
“Come
l’aria.”gli risposi. “Ah!E comunque ti
saluta Liam!”dissi cercando di cambiare
discorso,così da smorzare l’atmosfera creatasi.
Liam
spuntando dal nulla,mi abbracciò da dietro,gridando
un:“Salve signor Morrison!”
Mio
padre dall’altro lato del telefono lo salutò di
rimando,accompagnando il tutto
da una risata.
“Quando
vi siete visti?”chiese alludendo a me e Liam.
“Il
mio amicone è venuto qui a scuola,si è trasferito
a Londra!”risposi
felice,continuando ad essere abbracciata da Liam,alle spalle.
“Amicone?Solo
questo?”disse.
Mi
distaccai frettolosamente da Liam,cercando di arrivare in un punto in
cui non
mi avrebbe potuto sentire.
“Papà!-dissi
richiamandolo.-Certo. Solo amici. L’ho superato. Non so
neanche se si è
rifidanzato!”risposi non riuscendo a non arrossire.
“Sei
sicura?”mi ridomandò. Approvava il fatto che mi
frequentassi con un ragazzo.
Quello
che non lo approvava era Enrico.
Risposi
con un secco si.
“Vabbè,lo
inviteremo lo stesso per una cena a Natale!”disse,e non
controbattetti
nemmeno,sapendo che ciò sarebbe divenuto legge.
“Piccola,devo
staccare,adesso. Dai un bacio a mamma e Joseph da parte mia,ti voglio
bene.”disse in fretta.
“Te
ne voglio anch’io papà.”dissi,ma la
chiamata era già terminata.
Mi
riavvicinai agli altri un po’ fiacca.
“Ei
cos’è successo?”mi chiese Liam.
“Nulla.-feci spallucce.-Tornerà a Natale,mi
manca da morire.”
Abbassai
lo sguardo,Adriana mi abbracciò.
“Però
ha detto che porterà anche Justin,non appena
possibile!”gli risposi.
“Justin
chi?”domandò Harry. “Bieber.-risposi
mentre la sua bocca si spalancava.-E
sarebbe ora,non lo vedo da un macello!Mi manca.”conclusi.
Liam
sorrise. “Ha anche detto che vuole invitarti a cena a
Natale,quando
tornerà.”aggiunsi.
“Con
molto piacere!”rispose lui abbracciandomi e dandomi un bacio
sulla tempia.
“Ei
tu,attento,o il suo ragazzo potrebbe ingelosirsi!”disse
Harry,leggermente
frustrato.
Scossi
la testa ripensando a ciò che aveva detto Enrico,prima in
classe,e quasi risi
ricordando la scena.
“Ti
sei rifidanzata?”mi
domandò Liam,spostandosi per guardarmi meglio.
“No,non
mi sono rifidanzata.”dissi a Liam,e prima che Harry,potesse
ribattere,gli
dissi:“Si,ti ho mentito anche su questo. Ed anche Enrico lo
ha fatto,è solo il
mio migliore amico,non stiamo insieme.”
Harry
sogghignò. “E perché avrebbe dovuto
farlo?”mi domandò poi con un sorriso
sghembo.
“Non
gli stai tanto simpatico.”risposi facendo spallucce e
mettendo il broncio.
Lasciai
comprendere a lui il motivo.
“E
tu?Ti sei rifidanzato?”chiesi curiosa a Liam.
Ok,forse
un po’ troppo curiosa.
“Si,ma
ci siamo finalmente lasciati. Oggi infatti si
festeggia!”disse stranamente
felice.
“A
proposito di ciò,com’è finita?Ho letto
il messaggio!”chiese Harry.
“Nulla,festeggiamo!
Sono di nuovo single!”rispose lui,semplicemente,non volendo
spiegare i
particolari,probabilmente davanti a noi.
“A
tal punto,vi andrebbe di venire stasera a
casa nostra?Ci divertiremo!”continuò
chiedendo a me ed Adriana.
Per
quanto mi sforzai di non farlo,non riuscii a non dar corda al doppio
senso che
aveva in un certo senso detto,senza neanche accorgersene. Tanto che
scoppiai a
ridere,seguita da Harry.
Poggiammo
la testa l’uno sulla spalla dell’altro reggendoci a
vicenda.
“Che
avete da ridere?”domandò Liam.
“Ti
prego,ripensa a ciò che hai appena detto.”gli
dissi reggendomi ancora ad
Harry,ed asciugandomi le poche lacrime,che dalle risate bagnavano i
miei
occhi,facendo cura di non rovinare il make up.
Quando
sia Adriana che Liam fecero mente locale,ci guardarono con sguardo
focoso.
“Siete
due pervertiti!Avete la stessa mente perversa. Potreste
stare insieme.”disse Adriana cercando di non
pensare a ciò
di cui gli avevamo fatto accorgere.
Liam,pressando
le dita sulle tempie disse:“Bè,che ne dite?Ci
state?”
Nel
frattempo io ed Harry ci eravamo distaccati.
Se
volete mettere qualcuno in imbarazzo,chiamate Adriana. Lei ci sa fare!
Io
e quest’ultima,accettammo volentieri la proposta.
“Allora
ci vediamo più tardi!Ti mando un messaggio dove ti spiego
come arrivare,poi. Il
numero è sempre lo stesso?”disse mentre si
chinava,data la sua altezza e la mia
nonostante i tacchi,a darmi un bacio sulla guancia.
“Dipende
da quello che hai tu!Ma anche stesso,lo ha Harry.”dissi dando
un’occhiata al
riccio,che sorrideva.
“Oh,d’accordo!
Allora a dopo!”
Ci
salutammo,e poi ognuno per le proprie strade.
Adriana
sarebbe venuta a pranzo da me,quel pomeriggio,e avrebbe passato il
resto della
serata con me.
-Harry’s
Pov
Sinceramente,non
ci stavo più capendo niente da quando era arrivato Liam.
Tutte
quelle domande,e quelle risposte che solo loro avrebbero capito,mi
stavano
facendo venire,quasi il mal di testa.
“Com’è
che hai il numero di Claudia?”mi domandò
d’un tratto Liam,una volta saliti in
macchina.
Non
sapevo come rispondergli,ero in…imbarazzo,e
quando ebbi trovato il coraggio di parlare,Liam mi aveva già
anticipato.
“A
proposito di questo,pensi sia meglio se le andiamo a prendere noi a
casa di
Claudia?Oppure no?”disse alternando lo sguardo,dalla
strada,ai miei occhi.
Il
suo tono di voce era già veloce di suo,in più
preso dall’agitazione,per non so
cosa,aveva iniziato a parlare quasi solo,non lasciandomi il tempo di
intervenire nel discorso.
“Chissà
se abita ancora lì?”disse fra sé e
sé. “Le chiederò più tardi
di dirmi
l’indirizzo,non credo di
ricordarmelo.”ritornò a parlare solo.
Presi
l’iniziativa,e prima che mi precedesse di nuovo,iniziai a
parlare alla stessa
velocità che stava usando lui.
“Te
la ricordi la strada,tranquillo.”gli dissi.
Lui
mi guardò non riuscendo a capire,ovviamente.
“Non
credo di ricordarla,invece. Era da tanto che non la
vedevo.”mi disse in tutta
risposta.
“Invece
te la ricordi,ci sei stato stamattina.”affermai reggendomi il
capo con la
mano,il quale braccio era appoggiato alla sporgenza del finestrino.
Gli
diedi il tempo di are due più due,e quando finalmente ci
arrivò mi guardò
torvo,e spense il motore dell’auto,accostando al marciapiede.
“Non
mi starai dicendo che la ragazza da cui sei stato stanotte è
lei,vero?”
Perché
si stava agitando in quel modo?
“Si,invece.
Credi che avrei chiesto il numero di telefono ad una mia alunna?
E’ stata lei a
scrivermelo sul braccio ieri sera,perché sfortunatamente non
avevo il telefono
con me. E da qui tutta la discussione di stamattina. Ah,si. Sono il suo
professore di inglese,e non capisco perché tu ti stia
agitando tanto,eri felice
per me stamattina.”sputai fuori.
Lui
prese un respiro profondo e poi disse:“Perché ci
tengo a lei,troppo. E’ un’amica
speciale,abbiamo condiviso un sacco di cose insieme.”rispose.
“Resta
di fatto che comunque non è successo nulla tra di noi. Si,ci
siamo baciati,ma
non se lo ricorderà nemmeno,era ubriaca
fradicia.”risposi.
“Sicura?”mi
chiese,ancora.
Annuii,e
poi dissi:“Fidati di me,sto cercando di mettere la testa,e
sono come dire…attratto da
lei,credo. Ma non riesco
comunque a capire il motivo di tanta agitazione,è una mia
alunna,non credo
potrà mai esserci qualcosa quindi
respira.”dissi,aiutandolo ad inspirare ed espirare.
“Il
punto è che lei era… era la mia ragazza,le voglio
bene,ed ha sofferto tanto
dopo la nostra rottura,come me.”disse poi.
E
non potetti che essere sconvolto da tale affermazione.
NO,JIMMY PROTESTED!
Ciao splendori miei c:
Ecco a voi, il quinto capitolo!
E come promesso,c’è il colpo di scena!
Ve lo immaginavate che Liam e Claudia,fossero ex?:o
Io no,lol. *i’mstupidandiknowit*
Amatemi,non è passata neanche una settimana ed ho
riaggiornato uu.
A dirla tutta avrei voluto farlo ieri,che era 12.12.12,lol
Ma i miei hanno rotto i coglioni,e proprio quando stavo per pubblicare,
è sbucato in camera mio padre,dicendomi:“O chiudi
tu,o ti stacco il cavo internet!”
Quindi pazienza,non vi arrabbierete se l’ho postato oggi,no?:3
Ma tornando al capitolo,si notano finalmente dei piccoli segni di
attrazione tra Cla ed Hazza.
Ajkhfsnòshslis.
E vorrei sapere se anche voi,come a me,piacerebbero insieme
Spoiler:Nel
prossimo capitolo ci sarà il party hard,lol a casa
Direction(?)
Aspetto con ansia le vostre recensioni c:
Se volete,fatemi sapere anche cosa ne pensate della bio che ho appena
scritto,nella mia pagina c:
A MASSIVE THANK
YOU.
Un bacio,Claudia.
P.S.
Continuerò a 10 recensioni!
|
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Capitolo 6 *** Capitolo 6- Would you like sleep all day,and party all night? ***
Per
il resto del tragitto nessuno dei due aprì bocca.
Entrai in casa
buttandomi di peso sul divano,non curandomi di dove avessi lanciato
giacca e sacca.
“E’
successo qualcosa?”domandò Louis,notando una
strana freddezza fra me e Liam.
Con un cenno di
mano,gli feci capire che gli avrei raccontato tutto dopo.
“Nulla!”rispose
Liam,battendo le mani.
“Bene,allora
possiamo mangiare!”disse Niall.
“E
chi avrebbe cucinato,se io ero a scuola?”dissi sarcastico.
L’unico
che sapesse cucinare in quella casa,ero io.
“Il
pranzo è servito!”urlò Zayn,entrando in
soggiorno con in dosso un grembiule sporco,ed un cappello da chef.
Il MIO cappello
da chef.
“Ei!
Chi ti ha dato quel cappello?”dissi arricciando il naso.
“Muovi
il culo,e vieni a mangiare! Tieni il tuo maledettissimo cappello che mi
schiaccia il ciuffo!”disse togliendoselo,e lanciandomelo
addosso con disprezzo,per poi aggiustarci la sua meravigliosa cresta.
Lo afferrai fiero,e subito lo indossai.
Aveva anche
ricamato sulla fronte il nome:‘Chef Harry’ in
rosso,da mia madre.
Come al solito
il pranzo fu divertentissimo,ma d’altronde ogni cosa facessi
con i miei amici,lo era.
A fine
pranzo,ci promettemmo che non avremo più permesso a Zayn di
cucinare qualcosa di più complesso di un sandwich al
formaggio.
Nel primo
pomeriggio Liam annunciò il festino che si sarebbe tenuto la
sera,dicendo a Louis di invitare la sua ragazza se avesse voluto,dato
che noi avremmo portato delle amiche.
Quest’ultimo
non se lo fece ripetere due volte,ed in fretta si alzò dal
divano in cui era seduto,per andare a chiamare Eleonor.
Niall si
avvicinò velocemente a me.
“Delle
amiche,eh?”disse con fare malizioso.
Gli diedi una
botta sul braccio.
“Si,delle
amiche Niall.”gli risposi,ma capì subito,senza il
bisogno di alcun dialogo.
“Bene,voglio
conoscerle allora!”disse sorridendo.
Risposi
anch’io con il sorriso sulle labbra.
“Lo
farai,tranquillo.”
E con quelle
parole lo liquidai andando in camera mia.
Ancora non mi capacitavo di ciò che stava succedendo.
Quella ragazza
aveva uno strano effetto su di me,mi sarebbe piaciuto fare la sua
conoscenza,e l’iniziativa del mio amico Liam è
un’ottima idea per iniziare ad instaurare un rapporto.
Quest’ultimo,per
l’appunto,entrò in camera mia poco dopo,sedendosi
sul letto.
“Ei
Hazza,ho provato a chiamare Claudia,ma il numero dice sia
inesistente,puoi provare a farlo tu?”mi disse senza
l’agitazione di prima.
Accennai un
semplice ‘certo’,prendendo il cellulare dalla tasca
e chiamandola.
Solo quando
rispose mi resi conto che non sapevo cosa dirle.
“Pronto?”disse
dall’altro lato del telefono.
“Ehm..ciao
Claudia,sono H-harry.”dissi balbettando.
Liam cercava di
farmi capire a gesti cosa dirle.
Ma
certo!Dovevamo andare a prenderla!
“Ei
Harry,che si dice?”disse con voce squillante.
“Nulla,mi stavo solo chiedendo se volessi che ti
venissimo a prendere io e Liam in auto stasera,per facilitare le
cose,dato che sono già stato a casa tua.”risposi.
“Oh,ci
fareste un favore!Ma aspetta..come fai a sapere dove
abito?”chiese confusa.
“Te
lo spiegherò più tardi!”risposi
semplicemente,notando che Liam la volesse passata.
“Cla,ti
passo Liam vuole dirti qualcosa. Ci vediamo più
tardi,ok?”dissi.
“Certo!”rispose
con fare entusiasta mentre la salutavo passando il telefono a Liam che
lo prese con altrettanto entusiasmo.
Quest’ultimo,prima
di prendere il telefono mi mimò con le labbra qualcosa tipo
“abbine cura.” o forse “fammi una
puntura”?!
Gli feci un ok
con la mano,ed uscii dalla stanza dandomi uno schiaffo sul viso.
Aww,quello che
mi provocava quella ragazza!
-Claudia’s
Pov
“Com’è
che sa anche dove abito?”dissi ad Adriana tappando con la
mano il microfono del telefono che iniziò a pensare da
sé.
Nel frattempo
Liam dall’altro lato del telefono parlava senza un
ascoltatore.
“Cla?Ma
ci sei?”domandò Liam.
“Eh?Si,adesso
ci sono,perdonami.”risposi.
“Ti
dicevo,porta un pigiama,e le cose che ti servono domani,restate a
dormire da noi,stasera.”disse.
“Cosa?Ma
Adriana è qui da me,lei come fa?E poi cosa dico ai
miei?”dissi con agitazione.
“Passami
tua madre,ci parlo io. Ci vediamo alle 18 a casa tua,puntuali mi
raccomando.”
Risposi con un
semplice ok,passando il telefono a mia madre al piano di sotto,che
tornò dopo poco sorridendo,e restituendomi il cellulare per
poi andare via.
“Preparati,stasera
dormiamo da Liam.”dissi ad Adriana,che strabuzzò
gli occhi alla mia affermazione.
“E
cosa dico ai miei?! Vado a dormire a casa di un amico di Claudia,che
non conosco neanche io?”disse ovviamente sarcastica.
“No,a
mia madre diciamo che lo conosci anche tu,ed i tuoi sono
d’accordo,mentre ai tuoi diciamo che resti da
me!”dissi soddisfatta del mio piano.
“E
sei i miei chiamano qui da te?Perché lo sai che lo
faranno!”disse.
“Digli
che sei raggiungibile solo per cellulare perché il mio
telefono di casa è rotto!”dissi in risposta.
Ok,sono un
fottuto genio.
“Ma..”provò
a replicare ancora,ma la stoppai sul nascere.
“Te
li presto io i vestiti,tanto abbiamo la stessa taglia..anche se le
magliette potrebbero starti un po’ strette,dato il davanzale
che ti ritrovi!”dissi indicando il suo enorme seno.
Rise
sarcasticamente.
“Ah,ma
dicevamo..com’è che Harry sa dove abito?Tu ne sai
qualcosa?”le domandai.
“Non
siete vecchi amici?!”disse ridendo forzatamente.
“Dimmi
adesso,tutto quello che sai!”le dissi andandomi a sedere sul
mio letto.
“Ehm…ieri
sera,quando ti sei ubriacata ed eri con Harry,io ero con un suo
amico,Zayn,questo è tizio skdjgxgbk-la guardai
maliziosa,ricevendo in cambio una botta in testa da parte sua.-Ma non
è questo il punto,poi..è venuta Harry,dicendo di
essere un tuo vecchio amico,e che siccome eri stanca ti stava portando
a casa,quindi gli ho spiegato velocemente dove stai.”concluse
sbarrando gli occhi.
“Tu
mi stai dicendo che hai detto ad uno sconosciuto dove
abito?!”dissi alzando il tono di voce senza neanche
rendermene conto,dopo tappandomi la bocca.
“Si,ti
prego non uccidermi!”disse mettendosi le mani davanti al viso.
“No
che non ti uccido,ma solo perché è andata bene,ed
è stato Harry a portarmi a casa. Piuttosto
ucciderò lui,per averti detto una cosa del
genere!”dissi alzandomi improvvisamente dal letto.
“Ecco,uccidi
lui,io sono innocente.”disse alzando le mani sopra la testa.
“Ah,ma
mi ha portata solo a casa,giusto?”chiesi.
“Questo
io non lo so,devi chiederlo a lui prima di ucciderlo.”disse
in risposta.
“Mi
stai anche facendo venire il dubbio,ti rendi conto?Non ricordo nulla da
quando stavamo ballando!”dissi agitata.
Poche ore
dopo,Harry e Liam suonavano al campanello di casa mia,mentre io ed
Adriana ormai pronte,li aspettavamo fuori in veranda,dato
l’improvviso caldo.
Londra
è strana,sì.
“Ei!-dissi
sbracciandomi dalla veranda,per farci notare.-Venite
qui!”dissi facendogli cenno.
-Harry’s
Pov
Eravamo appena
arrivati a casa sua,ed avevamo suonato il campanello facendoci aprire
da un ragazzino di al massimo 13 anni,che subito salutò Liam.
“Tu
saresti?”domandò poi a me.
Quando stavo
per rispondere,lei ed Adriana entrarono nella stanza.
“Joseph,và
a giocare alla 360 e non rompere!”disse lei,scompigliando i
capelli a quello che reputai come suo fratello.
“Vado,vado!Ma
lui chi è?”domandò di nuovo.
“Lui?Lui
è Harry,ed adesso stiamo andando via,saluta
mamma!”disse facendoci segno di uscire,per poi chinarsi a
dare un bacio sulla testa del fratello.
“Simpatico
il ragazzino.”dissi una volta fuori l’abitazione.
“E’
mio fratello,ed è molto rompicoglioni.”rispose.
“No,perché
dici così!”dissi sarcastico,dato quel ragazzino mi
avesse messo in difficoltà in neanche due minuti.
“Ricordavo
casa tua fosse più grande!”si intromise Liam.
“Infatti
prima non stavo qui. Stavo in un altro quartiere privato,ma abbiamo
deciso di trasferirci qui perché più vicino alla
città. L?altra casa resta la mia preferita,la usiamo per i
party adesso.”concluse.
Wow. Era ricca
sfondata.
C’era
qualcosa che mi spingeva a conoscerla,ma ero sicuro non fossero i suoi
soldi.
No,era qualcosa
che andavo ben altro un qualcosa di materiale.
“La
prossima volta,la festa la facciamo lì allora,invece di quel
buco a confronto di casa nostra!”disse Liam.
Lei sorrise
come per approvare.
Che bel sorriso
che aveva…
-Claudia’s
Pov
Salimmo in
macchiina,e nello stesso momento in cui la mia schiena toccò
il sedile posteriore in pelle nera,mi squillò il cellulare.
Enrico.
“Pronto?”dissi
sentendo gli occhi di Harry,dal sedile avanti al mio,proprio addosso.
“Ei tesoro.”disse l’interlocutore
dolcemente.
“Amore.”dissi
addolcendo anch’io tono di voce. “Che
fai?”mi domandò. “Sono con un
amico ed Adriana. Ti ricordi di Liam?”
In sottofondo
si sentì la voce di Harry dire:‘Grazie della
considerazione!’ ed io pregai con tutta me stessa,che Enrico
non l’avesse sentito.
“Liam?Intendi
quel tizio che ti ha lasciata per il barboncino?”disse.
Neanche a lui
stava simpatica Danielle,ed altrettanto Liam,che mi aveva lasciata.
Un motivo in
più per amarlo,no?
“Ehm..si,lui.”
La presa di
Liam sul volante aumentò.
Forse aveva
capito con chi e di che stavo parlando.
Forse si era
pentito.
Scossi la
testa,continuando a parlare con Enrico che stranamente e per mia
fortuna non si era arrabbiato.
“Non
mi calcoli più,lo sai vero?”disse con una vocina
acuta.
Immaginai che
sul suo viso ci fosse un labbruccio,quello che era solito fare
quand’era piccolo,ed al sol pensiero sorrisi,intenerita.
“Organizza!Io
sono tutta tua,dimmi solo quando e dove!”risposi,ed Harry
sgranò gli occhi,dandomi una botta alla testa,quando
terminai la frase.
Quanta
confidenza!
C’era
da dire che fosse decisamente più perverso di me.
“Tieniti
libera domani,allora. Sarai tutta per me!”disse lui felice.
“Ma
io sono tutta per te,mi devi dividere solo con Adriana.”dissi
ridendo mentre la mia migliore amica mi abbracciava,per quanto
possibile in una macchina.
Arrivammo a
destinazione ed Adriana mi fece segno di chiudere la chiamata.
Scendemmo tutti
dalla macchina,dirigendoci verso una villetta bianca e gialla,con un
giardino ed in esso una piccola piscina.
Mi allontanai per salutare Enrico.
“Ei
tesoro,noi siamo arrivati a casa di Liam. Ci vediamo domani a
scuola?”domandai.
“Ti
vengo a prendere con la vespa,come al solito?”disse.
“No,restiamo
qui a dormire,e poi deduco domani ci accompagnerà
Liam,tranquillo.”dissi tranquillizzandolo.
“Non
fare cazzate,ti voglio bene.”disse dolce.
“Te
ne voglio anch’io,notte amore.”dissi chiudendo la
chiamata.
Raggiunsi gli
altri attraversando il giardino.
“Ce
n’è voluto!”disse Harry.
“Scusatemi,era importante.”mi giustificai.
“Era
Enrico?”chiese Liam.
“Ti
ricordi bene di lui,eh?”dissi lasciandogli ricordare il pugno
che gli lanciò quando lo sorprendemmo parlare fin troppo
vicino ,appunto al barboncino.
Nonostante
tutto,dopo parecchie settimane,avevamo ricominciato a sentirci ed
eravamo ritornati ad essere amici.
In fondo gli
voglio troppo bene,per lasciarlo andare.
Annuì,bussando
alla porta che ci fu aperta da un ragazzo..abbronzato?Dai capelli
corvini,sistemati in una cresta decisamente alta,che teneva sulle
spalle,un biondino che rideva.
Adriana mi
strinse la mano alla vista del primo soggetto.
Harry ci
guardò,e sorrise vedendo la mora accanto a me,sgranare gli
occhi.
Con lo sguardo
gli chiesi cosa stesse succedendo,ricevendo in cambio un
‘tranquilla,dopo ti spiego.’ Sussurrato
all’orecchio,ed un braccio intorno alle spalle.
Sarò
sincera,ero rabbrividita al sentire il suo fiato sul mio collo nudo.
Il biondino
continuando a ridere cercò di parlare.
“Ciaaaaao,io
sono Niall!”disse il ragazzo sulle spalle al moro,senza
maglietta.
Mi porse una
mano,in cenno di saluto.
L’afferrai
stringendola. “Claudia,piacere.”risposi sorridendo
mentre Harry giocava con il bordo della scollatura,della mia maglietta.
Mi avrebbe
mandato a l’inferno grazie a tutti i pensieri-effettivamente
poco casti- che stavo facendo.
“Lui
è Zayn.”disse il biondo continuando a stringere la
mia mano,ed a ridere.
Quando si rese
conto fosse inopportuno,smise di ridere,e staccò la mia mano
dalla sua.
Il tizio senza
maglia,ci degnò della sua attenzione non appena si
sentì nominato.
“Chi
ha aperto,quindi?”urlò la voce di un ragazzo,da
dentro casa.
“Niall,in
groppa a Zayn,Louis.”urlò a sua volta Harry,che
quasi non mi ruppe un timpano vista la vicinanza che aveva instaurato
fra i nostri corpi.
Guardai Adriana che da ormai 2 minuti si fissava negli occhi,con Zayn.
Che fosse lo
stesso Zayn,amico di Harry,di cui mi parlava prima di arrivare. o:
Ok,a volte sono
davvero cogliona.
“Che
ne dite di farci entrare?!”domandò retorico Liam.
A quelle parole
i due ragazzi sulla porta si spostarono,per farci entrare.
Ad accoglierci
dopo i due sulla porta,furono un ragazzo ed una ragazza che
amoreggiavano teneramente sul divano.
Si,in pratica
pomiciavano.
Liam diede un
colpo di tosse per far staccare i due.
“Ragazzi,loro
sono Claudia ed Adriana,due nostre amiche.”disse
Liam,indicando sé stesso ed Harry.
Cercai la mano
di Adriana per stringerla alla mia,ma sfortunatamente non la trovai.
Alzai lo
sguardo stringendomi nella spalle,per cercare Adriana che trovai
vicino,molto vicino,a Zayn che gli sorrideva.
Ritornai a
posare lo sguardo davanti a me,notando però gli occhi di
Harry intenti a guardare attentamente poco più in basso
della mia schiena.
Abbassai la
maglietta,a disagio.
Il curiosone mi
sorrideva senza dire nulla.
“Ei
Harry,sbattile le palpebre ogni tanto!-disse il ragazzo che prima
pomiciava con una ragazza che si rivelata..wow! Era
bellissima!-Comunque,io sono Louis!”concluse
quest’ultimo sorridendo,e ricevendo una scappellotto dalla
sua ragazza,dedussi.
Sicuramente ero
arrossita,dato che sentivo le guancie avvampare.
Così
come Harry,d’altronde,dato che per di più tolse il
braccio,da attorno alle mie spalle.
“Lasciatelo
perdere,ragazzi. Io sono Eleonor.”disse la ragazza,porgendomi
la mano.
L’afferrai,sembrava
amichevole.
“Claudia.”dissi,mi
volta verso la mia migliore amica. “Lei è
Adriana,la mia migliore amica.”conclusi presentandola.
“Credo
diventeremo buone amiche.”disse lei,ammiccando verso
Harry,che in risposta si piazzò le mani sul viso,coprendolo.
“Bene,bene,bene!Che
vogliamo fare?Io avrei delle idee..”disse Liam.
“Dille,allora!”disse..Zayn?
Farò confusione all’inizio con i nomi,ne sono
certa.
“Bene..volevo
giocare a dama!”disse,e noi lo guardammo male.
“Ma
stasera non c’è l’amichevole
dell’Inter?”dissi.
“Inter?Stasera
c’è lo United!”rispose
Louis,sollevandosi.
“Appunto,Manchester
United-Inter.”risposi.
“Aspetta,ma
tu tifi?Cioè sei una ragazza!”disse Niall.
Cosa
c’era di male in una ragazza che tifa per la propria squadra
del cuore?
Annui
leggermente,abbassando la testa,imbarazzata.
“Sappi,allora,che
se nessuno mi precede,IO TI SPOSO!”continuò.
Quest’ultimo
ricevette una gomitata fra le costole da parte di Harry.
“Che
ne dite se allora,ce l’andiamo a vedere fuori in
piscina?”propose,per l’appunto,il riccio.
“Potremmo portare la tv fuori,e sederci a bordo vasca,dato il
caldo!”concluse.
Tutti
approvarono,eccetto Liam.
“Ma
dama?”disse mentre ci occupavamo di far passare
l’enorme televisore,dalla porta d’ingresso.
“La
partita sta per iniziare adesso,e noi abbiamo tutta la notte,a quanto
ricordi,giusto?”lo rassicurò Louis.
“Giusto.”rispose Liam. “Allora andiamo a
vedere la partita!Poi giochiamo,promesso!”concluse
saggiamente Louis.
Arrivati
fuori,la temperatura sembrò alzarsi ancor di più.
Fortunatamente,avevo
avuto la buona idea di cambiarmi prima di uscire.
Togliere quei
,anche se belli,fastidiosissimi tacchi,fu estasiante.
Un paio di
sandali alla schiava,e una tutina color sabbia,andavano più
che bene,visto il tempo.
Una volta
sistemata la tv,prendemmo posto per guardare la partita.
Mi sfilai i
sandali,e mi sedetti a bordo piscina,lasciando le gambe
penzoloni,dentro l’acqua.
Adriana aveva
preso posto su una sdraio,anch’essa vicina alla
piscina,insieme ad Eleonor.
E se pur si
stesse bene,a bordo piscina,le avrei raggiunte in poco tempo,pur di non
restare sola.
Non ebbi modo
di realizzare,ciò che mi passava poco prima per la testa,che
Harry imitò le mie azioni,e si sedette di fianco a me.
“Ciao.”disse
quest’ultimo,sorridendomi. “Ciao a
te.”risposi,anch’io sollevando gli angoli della
bocca.
“Come
ti trovi?”mi domandò. “Penso sia normale
che io sia ancora un po’ a disagio,giusto?”dissi.
“Come
mai a disagio?”mi domandò,facendosi più
vicino.
“Ecco..non
so se Liam te lo ha detto,ma io e lui stavamo insieme,ed era da tanto
che non ci vedevamo. Non conosco bene nessuno qui,ad eccezione di
lui…e tu sei il mio insegnante di inglese,è
abbastanza strana come situazione,non credi?”dissi giocando
con l’acqua,cercando di evitare il contatto visivo.
Harry si
passò una mano sul viso,coprendolo.
“Immaginavo
mi vedessi così..ma speravo comunque di riuscire ad evitare
di essere visto come un professore fuori dall’ambito
scolastico…”disse.
“Mettiti
nei miei panni,però. Fai pur sempre la parte
dell’antipatico professore
d’inglese.”dissi cercando di ridere.
NANANANANANANANA.
Cieeeeeeu splendide!
Vi
prego non picchiatemi!lol
Lo
so,sono in tremendo ritardo,dovevo pubblicare a 10 recensioni...
Ma
le feste mi hanno tenuta davvero impegnata e non ho potuto aggiornare
prima di oggi:c
Spero
di essermi fatta perdonare con il capitolo,LO SAPETE CHE VI AMOOOO.
Anyway,what
do you think about?
Che
tradotto starebbe a dire:Che ne pensate?lol
Non
è tanto male dai,siate magnanime c:
Lo
so che vi avevo promesso le party hard,ma siccome sono crudele,ho
deciso di metterle nel prossimo c:
Quindi,se
volete leggere il prossimo,fate arrivare questa merdina di nuovo a 10
recensioni,lol
E'
una minaccia,si,lo è.
AHHHHHHH,l'avete visto il
video di Kiss You?
Certo,che
l'avete visto!
Oddio,stavo
piangenodo e ridendo allo stesso momento.
Amo
quei ragazzi.
HOPE
YOU LIKE IT!
Bacioni,Claudia.
|
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Capitolo 7 *** Capitolo 7- An exciting proposal. ***
Il riccio di fianco a me si unì alla mia risata.
“Lo
so che è strano,ma potresti fare uno sforzo?Per me
significherebbe molto.”disse quest'ultimo.
“Davvero?”domandai
stupita. Ero solo un'alunna,amica di uno dei suoi migliori amici.
Eppure sono
convinta che la serata di ieri abbia cambiato lo svolgersi delle cose.
Lui
annuì. “Proverò ad abbassare il muro
allora,ma non ti illudere,sarà difficile.”dissi
regalandogli un sorriso,per poi tornare ad osservare il resto del
gruppo che continuava a montare la tv.
In poco
tempo riuscirono a sistemare tutto,e ad ormai 10 minuti dal calcio
d'inizio,si sedettero tutti sul prato,il più vicino
possibile al grande schermo.
Tutto d'un
tratto il ragazzo-prof mi diede un leggero schiaffo sulla coscia
scoperta,dicendo:“20 Domande!”
Lo guardai incuriosita.
“Avanti,non
ci hai mai giocato?”disse. “Certo che ci ho
giocato,ma adesso sta per iniziare la partita.”gli spiegai.
Imitò
un'espressione da cucciolo bastonato ed io non seppi non cedere davanti
a quegli occhi verdi.
“Ok,ma
solo una adesso,sta per esserci il calcio di inizio!”gli
risposi. Accettò con un sorriso.
Cervello,continua
a ragionare.
“Bene-sembrò
pensarci un po' su- che possibilità ho di sembrarti un
ragazzo normale,da 1 a 10?”chiese con un sorriso sornione.
“Da
1 a 10?-ci pensai su anche io.- Credo un 7-”risposi con lo
stesso sorriso.
“Così
poco?-e mi parve di vederlo deluso.-Dai,non ti faccio
pena?”chiese con occhi ammaliatori.
In quel
momento sentii che la mia sanità mentale stava per
abbandonarmi,e dissi-sforzandomi più di quanto
immaginassi-.”Per nulla.”conclusi il tutto con un
sorriso,che lui ricambiò divertito.
“Un
punto per te,Miss Morrison.”
Sorrisi
mentalmente per il modo in cui mi aveva chiamata,ed iniziai a guardare
accanitamente lo schermo della tv.
Gioii quando Milito segnò il primo,e poi anche il secondo
goal. Finito l'intervallo fra 1° e 2° tempo,Sneijder ne
segnò un terzo.
La partita
si concluse con un splendido risultato:avevamo vinto per 3-1,sotto
l'unico goal di Rooney per la squadra avversaria.
A Louis era improvvisamente
passato il buonumore,e l'idea che la partita lo avesse turbato
così tanto mi fece ridere silenziosamente.
Quando Zayn
gli si avvicinò dicendo:”Grande
partita!”lui toccò il fondo. Nel vero senso della parola.
Accecato
dalla sconfitta Louis diede uno spintone a Zayn,che cadde rovinosamente
nell'acqua della piscina.
Quest'ultimo
si dimenava provando a dire qualcosa,ogni qualvolta la sua bocca non
fosse piena di acqua e cloro.
“Fa'
qualcosa!”mi gridò Adriana.
In fretta mi
immersi in acqua raggiungendo il corpo del ragazzo. Gli piegai la testa
e le braccia,verso la schiena,per non permettergli di muoversi,e lo
portai al bordo della vasca,per poi farlo uscire senza alcuna fatica.
Niall,Harry
e Liam mi corsero incontro,aiutandomi a soccorrere Zayn.
Adriana ci
osservava con timore senza dire una parola,era davvero terrorizzata.
“Ma
che ti è saltato in mente?!Lo sai che non sa
nuotare!”urlò Niall contro Louis che dispiaciuto
si avvicinò all'ammasso di gente.
Zayn
rigurgitò un po' di acqua prima di riprendere i sensi.
“Dai
tranquilli,adesso va tutto bene. Non ci roviniamo la serata per un
semplice disguido.”dissi cercando di calmare le acque.
“E'
sempre buono avere un'amica bagnina.”disse
Adriana,poggiandomi una mano sulla spalla per poi chinarsi su
Zayn,sussurrandogli qualcosa che non seppi decifrare.
“Sei una bagnina?”mi domandò Harry.
Annuii
leggermente,ancora preoccupata per lo stato di Zayn.
Lui
sorrise,cercando di non farlo notare,ma intravisti della malizia nei
suoi occhi.
Fa che non abbia pensato male,fa
che non abbia pensato male-mi ripetevo in mente.
Liam
mi aiutò ad alzarmi,mostrandomi la strada il
bagno,così che avrei potuto asciugarmi.
Adriana mi
accompagnò.
Quando dopo
essermi asciugata superficialmente i capelli,e cambiata,indossai una
larga maglietta di Enrico che una volta dimenticò a casa
mia,e che io puntualmente uso come pigiama.
La mia
migliore amica si offrì gentilmente di asciugarmi i
vestiti,quindi mi dileguai dagli altri al piano di sotto,e quando Zayn
mi vide,corse in fretta verso le scale.
Io mi
sedetti a gambe incrociate sul divano mentre l'aria si era ristabilita
del tutto.
Adriana's
Pov
Ero accanto
al lavandino,con il top di Claudia in mano,ed il phon acceso
nell'altra,intenta ad asciugarle i vestiti.
Sussultai
spaventata quando due mani si poggiarono sui miei fianchi e delle
labbra accarezzarono il mio collo.
Alzai lo
sguardo sullo specchio e quasi non mi venne un accidente quando vidi il
riflesso di Zayn tracciare un'umida scia dietro il mio orecchio,con la
lingua.
Il rumore
del phon non mi aveva fatto accorgere nemmeno della porta che si apriva.
Cercai di
mantenere la calma facendo lunghi respiri,ma lui non si fermava come
l'adrenalina nelle mie vene.
Come dargli
torto d'altronde?Non avevo detto o fatto nulla che avrebbe potuto
contrario il suo gesto,non volevo smettesse.
“Che
ci fai qui?”mi sussurrò con voce bassa e roca
all'orecchio.
“Mmh...ecco
io..stavo..”gli mostrai il phon ed i vestiti,tentando di
fargli capire.
S'era
mangiato la mia voce quando mi stuzzicava la gola?
“Ah..capisco,ed
io che pensavo volessi unirti.”disse facendo un cenno con la
testa alla doccia.
Ora che ci
facevo caso,era senza maglietta.
Sbiancai
sgranando gli occhi alla sua affermazione.
Subito
agitai la testa da destra verso sinistra,cercando per lo meno di
respirare.
“Che
peccato...ma io ho sempre un asso nella manica,ho un'altra proposta per
te,piccola.”disse avvicinandosi al mio viso. Deglutii.
“C-che
tipo di propos-sta?”dissi facendo uno sforzo disumano.
Lui
continuò ad avvicinarsi fissando ardentemente le mie
labbra,ma quando pensai fosse ovvio ciò che avrebbe
fatto,lui cambiò strada e si riavvicinò
all'orecchio.
“Una
proposta eccitante,molto
eccitante.”
La sua voce
mi fece percuotere più volte da un brivido che partiva
dall'attaccatura dei capelli.
“Vorrei
parlartene venerdì sera a cena,ti
andrebbe?”domandò.
Adriana non farti abbindolare da
un tizio figo che conosci a malapena da un giorno.-la mia
coscienza mi diceva.
Misi a
chiaro i miei pensieri e risposi con un secco
“sì”.
Brava
Adriana,bella coerenza.
Lui sorrise
e prima di uscire disse:“Passo a prenderti alle 20.”
Lasciai un
lungo respiro,accorgendomi solo in quel momento che avessi trattenuto
il fiato per tutto il tempo.
Claudia's
Pov
Stavo
iniziando a preoccuparmi del fatto che Adriana fosse potuta cadere
nella tazza del water,quando iniziò a parlare
Liam,però la vidi scendere le scale.
“Chi
gioca a dama con me?Avevate promesso!”disse.
“Ci
gioco io,se mi spieghi come si fa.”mi proposi per farlo
contento.
In breve mi
spiegò il gioco. “Capito?”disse alla
fine,guardandomi con sguardo sincero.
“Lo
spero.”dissi ridendo dall'imbarazzo.
“Gioco
io con te.”disse Harry,e non capii se mi stessero facendo
fuori.
“Con
me?”chiesi per verificare i miei pensieri. Lui
annuì poi disse:”Ti aiuto,così
impari.”
Si sedette
di fianco a me,per terra.
Sorrisi
timidamente non sapendo ancora in che modo comportami con lui.
Era solo il
mio professore d'inglese,no?
Liam prese
la scacchiera,e poi si diresse in cucina tornando con una
quantità indecifrabile di bicchierini di vetro tra le
braccia.
Che diamine
deve farci con tutti quei bicchieri?!
“Liam,non
me l'aspettavo da parte tua,amico.”gli disse Harry con tono
divertito.
Lui sapeva a
cosa servivano?E perchè era deluso da parte sua?
Decisi di
dar voce ai miei pensieri e dissi:”A cosa servono quei
bicchieri?
I due mi
rivolsero degli sguardi maliziosi e quando Liam tirò fuori
da una busta di plastica una bottiglia di vodka liscia collegai il
tutto.
Assunsi
un'espressione quasi scioccata quando posarono i bicchierini sulla
scacchiera,e li riempirono di alcol,passandosi la bottiglia di tanto in
tanto.
“In
pratica,i bicchierini saranno le pedine.”disse,ed io mi
affrettai a dire:”Notavo.”
Sorrise e
continuò:”Quindi ogni volta che se ne mangia
una,si beve,ovviamente,il contenuto del bicchiere.”concluse
con la stessa espressione con cui aveva iniziato la frase.
“Ma..?”indicai
me ed il riccio. Se avremmo dovuto giocare insieme....
“Fate
metà ciascuno.”rispose Liam.
Entrambi
annuimmo ed iniziammo a giocare,sotto lo sguardo attento di ben 8
occhi.
Di Zayn non
c'era l'ombra.
In poco,sia che io che Liam che Harry fummo così ubriachi
che penso che se ci saremmo messi in piedi saremmo sicuramente caduti
in terra dopo nemmeno 4 secondi.
Zayn
arrivò ad ormai partita finita,e scoppiò a ridere
nel vederci strafatti.
“Ma..visto
che abbiamo una bottiglia a disposizione con ancora-Louis
guardò l'oggetto che teneva in mano-un quarto di vodka,che
ne dite se mangiamo qualcosa e poi giochiamo ad obbligo o
verità?”propose.
Ci guardammo
stupiti.
“Si,ok
lo so che è un gioco da tredicenni ma,è da
così tanto tempo che non ci gioco,dai.”concluse la
sua farsa.
Adriana si
alzò sorridente. “Ci sto! Mi propongo per
cucinare.”
Se pur
semi-cosciente,sentir parlare di quel
argomento mi rendeva ansiosa.
Stava
andando tutto così bene.
Stava
procedendo tutto come secondo i piani che c'eravamo prestabiliti.
Perchè
deve mettersi di mezzo il cibo?
EHILA
GENTE.
No,non sono morta. AHAHAHA
Scusate l'eclatante ritardo,davvero non so come farmi perdonare.
Spero soltanto che il capitolo via sia piaciuto,e vi prometto che non
accadrà più,
che io non pubblichi per così tanto tempo!
E' che davvero,sono stata molto occupata con la scuola ed il tempo per
scrivere non c'era.
Vabbè,passando al capitolo,che ne pensate?
Vi ho lasciato in aria con questo finale,lo so HAHAHA
Ma voi siete perspicaci e sono convita abbiate già capito
dove voglio andare a parare.
Ah! Volevo anche approfittarne per augurarvi una felice pasqua.
Al prossimo capitolo.
Vi prometto presto,
vostra,Claudia.
|
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Capitolo 8 *** Capitolo 8- Someone like you can only be loved. ***
Capitolo 8.
Someone
like you can only be loved.
Mi
venne il volta stomaco al sol pensiero che fra un po' avremmo mangiato.
Sarebbe
dovuto venirmi dopo,oh no,non già da adesso.
Non
che Adriana fosse una pessima cuoca,no era tutt'altra cosa.
Dall'incirca tre anni e mezzo soffrivo di disturbi alimentari.
Non sono sempre stata una ragazza in forma,se solo chiudo gli occhi
riesco ancora a vedere quella bambina cicciona che veniva derisa per la
sua stazza che poi è diventata un'adolescente con le curve
sbagliate che veniva guardata dall'alto in basso nei corridoi della
propria scuola,e veniva picchiata proprio perchè considerata
una sfigata senza nessun motivo di vita.
Così ero diventata anoressica.
Con la concezione di aprirmi ad un mondo ed una vita diversi,ed avevo
davvero quest'intenzione,quella di essere una persona migliore
all'esterno,di non essere giudicata quando camminavo per la strada,e
che magari qualcuno si fosse interessato a me.
Nel primo periodo della malattia,fu davvero difficile trovare la forza
di andare avanti evitando il cibo in tutti i modi.
Quando devi fare a meno dell'unica cosa che ti fa stare bene,entri in
uno stato di shock,che adesso fortunatamente ho superato.
Non riesci a concentrarti su nulla,il tuo unico pensiero è
sempre quello.
Di conseguenza i miei voti iniziarono a peggiorare,e mancò
poco che non venni bocciata in secondo superiore.
Poi un'illuminazione.
Scoprii la bulimia.
Iniziavo a chiedermi perchè dovessi sottopormi a tanta
tortura,quando infondo potevo benissimo mangiare ciò che
volevo,sentire tutti i deliziosi sapori sulle mie papille gustative,e
poi ributtare tutto fuori prima che il corpo li assorba.
Così da ben due anni,dopo ogni pasto mi chiudevo in bagno,mi
ficcavo due dita in gola,e rigurgitavo tutto quel ben di dio che mi
faceva star bene.
Venni scoperta due volte da mia madre,mentre lo facevo.
Tutti notarono la mia precoce perdita di peso,ma l'unica che ebbe il
coraggio di venirmi a parlare fu lei,mia madre.
Lei mi portò per la prima volta dallo psicologo. Lei mi
aiutò a mangiare gradualmente di meno,ma senza il bisogno di
rigettare nulla. Lei assunse un personal trainer che mi facesse fare
attività fisica. E lei mi abbracciò quando avevo
dei crolli e non riuscivo ad uscire dalla mia stanza.
Tutto sotto la totale incoscienza della mia famiglia.
Quello che non sa è che da un anno a questa parte ci sono
ricaduta.
L'unica
a saperlo adesso è Adriana,la mia migliore amica.
Lei è quella che mi sforza a mangiare,e che controlla che io
non vomiti nulla dopo averlo fatto,nonostante le mie suppliche.
I
miei pensieri furono interrotti da Niall che mi tirò un
braccio,trascinandomi verso la cucina.
Quando entrammo nella stanza tutto era già
pronto,chissà quanto tempo avevo passato a farmi seghe
mentali.
Fatto sta che quando sentii l'odore che c'era nell'aria non riuscii a
trattenermi e corsi in bagno a vomitare.
Niall che teneva ancora fermamente il mio braccio si ritrovò
a tenermi la fronte mentre vomitavo l'anima.
Fortunatamente
ebbi la scusa di essere ubriaca.
Quindi io e Niall tornammo senza molte domande,se
non che stai
bene?,vuoi che ti regga i capelli?,sicura di aver finito? No
Niall,avrei continuato,ma è meglio che mi fermi,dissi
rispondendo mentalmente alla sua domanda,con ancora quel pizzico di
lucidità che avevo.
Come
prima,decise che non mi avrebbe mollata un attimo,e mi sorresse dalla
vita mentre scendevamo le scale.
Louis mi si avvicinò con un bicchiere di acqua ghiacciata in
mano mentre sussurrava un:”bevi”.
Confusa,afferrai
il bicchiere senza fare domande,ma vista la mia espressione,mi
spiegò. “Ti farà passare un po' la
sbronza,ma noto tu sia ancora nelle tue facoltà
mentali.”disse sorridendomi.
Lo ringraziai con un sorriso,bevendo ancora un sorso d'acqua.
Mi stupii della suo essere così premuroso,non mi
conosceva,faceva così proprio per questo,oppure lo era di
natura?
Insieme
a Louis porsi due bicchieri d'acqua ghiacciata anche a Liam ed
Harry,che apprezzarono palesemente.
Grigliarono qualcosa in padella,e dopo aver organizzato la tavola,ci
sedemmo tutti attorno ad essa.
Di
malavoglia mi sedetti anch'io,di fianco ad Adriana che non mi
levò gli occhi di dosso per nemmeno un secondo.
Alla sua sinistra si sedette Eleanor,quella ragazza sembrava davvero
simpatica,mi sarebbe piaciuto fare la sua conoscenza.
Le sorrisi,afferrando un po' di peperoni alla
griglia.
Fui affiancata alla sinistra di nuovo da Niall,che guardò
sconvolto il cibo nel mio piatto.
“Cosa c'è?”domandai
incuriosita,con una accenno di risata.
“Come fai a mangiare solo quello?”chiese
sconvolto.
Doveva essere un tipo molto mangione,come me.
Risi,avendo
già intuito la sua domanda.
“Non ho fame.”dissi imboccandomi un pezzo
di peperoni gialli.
Se avessi mangiato poco almeno non avrei dovuto vomitare.
“E' solo molto timida,Niall..mostrale tu qualcosa
che potrebbe mettere sotto i denti.”disse Adriana al
biondino,e quasi non mi venne voglia di sferrarle una sberla dietro la
testa,nel tentativo di zittirla.
Il ragazzo accanto a me iniziò a mettere tonnellate di cibo
su cibo sotto uno sguardo derisorio di Harry che non aveva subito
l'effetto dell'alcol.
Feci un lungo sospiro e mangiai tutto ciò che era presente
sul mio piatto,con molto appetito.
A
cena finita,però fui travolta dai sensi di colpa di aver
mangiato così abbondantemente che non potetti fare a meno di
chiudermi in bagno.Adriana
mi seguì di corsa,ma per mi fortuna riuscii a chiudere la
porta a chiave prima che potesse fare irruzione nella
stanza,impedendomi di fare ciò che dovevo.
“Claudia,apri subito questa
porta.”sussurrò con il viso inchiodato alla porta.
Mi accasciai con la schiena alla porta facendo respiri profondi e
trattenendo a stento le lacrime.
Ogni volta era una lotta,una lotta con me stessa che non riuscivo mai a
vincere.
Sentì
una voce preoccupata dire:“Che succede?”mentre la
mia diventava un singhiozzo.
“Si è chiusa dentro e credo non si senta
bene,ma non vuole aprire.”gli rispose Adriana,l'attimo prima
che bussarono alla porta.
“Ei Cla,va tutto bene?Sono
io,Liam,aprimi.”disse con tono dolce.
Non
avevo più neanche la forza di parlare,si era creato un nodo
in gola che non permetteva alla mia voce di uscire.
“Se non mi apri tu,entro io.”disse
cercando di mantenere un tono scherzoso.
Sorrisi come una bambina ma non dissi una parola.
Diedi
una prima spinta alla porta,subito dopo una seconda.
“Sei seduta davanti alla porta,eh?Non mi fermerai
tanto.”disse ridendo prima che sentissi dei passi
allontanarsi velocemente.
Pensai fosse arrivato il momento il giusto per togliermi quel peso di
dosso. Mi avvicinai al water spostando i capelli dietro la nuca,mi
appoggiai con le mani e mentre stavo per ficcarmi le due dita in fondo
alla gola,sentii dei rumori venire da fuori la finestra.
Non gli diedi conto e tornai a concentrarmi.
Tempo due secondi,sentii qualcuno battere fortemente al vetro della
finestra. Spaventata,mi alzai velocemente andando ad aprire l'anta
della finestra.
Quando
uscii la testa fuori cercando di vedere da dove potesse venire quel
rumore però non vedetti nulla,quindi convinta che fosse
stato il vento feci per richiuderla.
Sentii un urlò nel momento in cui tirai la maniglia per
poter chiudere la finestra,ed ancora più spaventata di prima
notai una mano schiacciata in quella che era ormai soltanto una fessura
tra la finestra ed il muretto a cui appoggiava.
Riaprii velocemente la finestra e quasi non presi in pieno il viso di
Liam che si teneva saldamente alla piccola sporgenza.
“Liam!Che diamine ci fai lì
fuori?!”strillai quando lo vidi.
“Spostiamo
l'interrogatorio a dopo,adesso vorrei poggiare i piedi per terra,se non
ti dispiace.”disse mentre il suo viso iniziava a diventare
rosso dallo sforzo.
Mi sporsi un po' all'infuori,e notai si stesse tenendo soltanto per le
braccia.
Mi domandai come facesse ma poi decisi fosse meglio aiutarlo a salire
prima.
Gli
porsi una mano,ma lui si sollevò ancor di più
sulle braccia e si sedette,a quel punto prese la mia mano e con un
salto entrò nella stanza.
Non mi diede tempo di replicare che in pochi secondi mi ebbe fra le sue
braccia.
Ed io sentivo il bisogno di lui. Avevo davvero bisogno di essere
ristretta in quella grandi braccia.
Avevo
sempre pensato che i suoi abbracci fossero i migliori,ma mai avrei
immaginato che lo avrei ammesso dopo ciò che successe.
Alla fine non mi feci molti scrupoli e lo strinsi tanto.
E lui invece di allontanarmi per via della stretta così
potente,ogni volta che aumentavo la presa su di lui,faceva lo
stesso,come uno specchio.
“Che ti succede?”sussurrò sui
miei capelli in un modo che mi parve paradisiaco.
In risposta singhiozzai contro il suo petto.
“Mi odio,mi detesto Liam.”risposi in preda
alle lacrime.
Delicatamente
mi sollevò il volto,slacciando la mano dal mio fianco e
portandola al mio viso.
“Sei meravigliosa,come puoi odiarti?Una come te si
può solamente amare.”sussurrò,di poco
lontano da me,mentre fermava le lacrime che segnavano a tratti il mio
profilo.
Mi accarezzò leggermente parte di questi,e successivamente
lo vidi avvicinarsi pericolosamente a me.
Tentai
di rimanere lucida,ma non riuscii a compiere nessun movimento. I miei
arti erano totalmente paralizzati.
Ero vulnerabile e lui era lì pronto a consolarmi,anche se
non avessi voluto.
Qualcuno diede delle botte alla porta che ci fecero allontanare di
soppiatto,proprio quando la distanza che c'era stava per venire a
mancare.
Feci un respiro profondo,asciugandomi del tutto le lacrime prima di
aprire la porta.
Per poco non mi arrivarono addosso Louis ed Harry,dato fosse prossimi a
dare un'altra spinta.
“Che
sta succedendo?”chiesero mentre cercavo di fingere un sorriso.
Più sorridevo,più si notava quanto potesse essere
falsa quella semplicissima azione.
“Nulla,piuttosto perchè stavate per
abbattere la porta?”chiesi,fingendo che non fosse accaduto
nulla.
“Eri lì dentro e stavi
male..”disse Louis,ma lo interruppi. “Non stavo
male,avevo bisogno soltanto di..sapete,fare i miei
bisogni.”dissi,mentre mi voltai di spalle.
“E poi è arrivato Liam dalla
finestra!”dissi in preda ad una risata,anch'essa
forzata,naturalmente.
“Oh..scusa allora.”disse Louis imbarazzato.
Sorrisi cercando di rassicurarli.
“Se
non vi dispiace però non me la sento di giocare,preferirei
andare a letto.”dissi.
“Vieni
con me,domani devo alzarmi presto anch'io.”disse
Harry,sorridendo e porgendomi una mano.
“D'accordo,allora..buonanotte.”dissi stringendo la
mano di Harry,per poi voltarmi verso Liam e sorridergli.
Lui
mi sorrise di rimando,e lo vidi arrossire leggermente.
Non era per niente cambiato,e chissà forse se non fosse
arrivata Danielle noi staremmo ancora insieme.
No Claudia,è il passato. Devi andare avanti. Sentii la mia vocina interiore
parlarmi. Prima o poi le avrei dato un nome ne ero convinta,per ora mi
sarei accontenta soltanto di Harry che mi portava nella stanza in cui
avrei dormito.
“Ecco,va
bene qui?”mi chiese Harry dolcemente.
“Si,tutto
apposto,grazie.”gli risposi sorridendo.
Lui fece per uscire,ma lo bloccai.
“Se
ti va,puoi restare qui un po'?Sempre se non hai sonno.”dissi.
Lo
vidi sorridere mentre richiudeva la porta e si sedeva accanto a me sul
letto.
CIAO
GENTE BELLA!
Sono
tornata,non è un miraggio ahahahah.
Chiedo ancora una volta scusa,per aver postato dopo così
tanto,ma la scuola mi sta uccidendo.
Fortunatamente manca poco,e sarò libera!
Bè,che ne pensate? :)
Ci sono delle scene di complicità tra Liam e
Claudia.
Che provino ancora qualcosa l'uno per l'altra?
Ed Harry?
Volete sapere che è successo in quella camera da letto?
Ok......non ve lo dico ahahah sono crudele!
Perdonatemi,ma devo invogliarvi a continuare a leggere questa storia ewe
Questo è un capitolo diverso dagli altri,si parla della
malattia di cui soffre Claudia.
Mi dispiace aver trattato questo argomento così delicato ed
aver reso il capitolo 'pesante',però era necessario.
Mi scuso anche con le ragazze che si aspettavano il gioco della
bottiglia,l'ho dovuto posticipare(?)
Che ve ne pare del banner?
Ditemi se non è bellissimo adjsgkb
Tutto merito di demsmuffin che
è stata gentilissima a farlo.
Davvero ancora grazie bella!
Che ne dite anche di leggere la ff della mia migliore amica "Dietro
l'obiettivo.."
Ed anche le bellissime storie di He
is mine?
Mi raccomando confido in voi,sono entrambe delle fantastiche scrittrici
:)
Auguri a tutte le vostre bellissime mamme!
Adesso vado via,che è il compleanno del mio vecchio e sono
ancora in pigiama!ahah
Un bacione,vi
voglio bene,Claudia.
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Capitolo 9 *** Capitolo 9- Detention ***
Cla
Capitolo
9.
Detention.
Per
ben la seconda notte consecutiva, mi addormentai di fianco al mio
prof/amico
dai bellissimi occhi verdi.
La
sera prima l'avevamo trascorsa chiacchierando, avevamo fatto le ore
piccole e
non ci rendemmo nemmeno conto di tutto il tempo che era passato, almeno
è ciò
che penso io che credo di essere stata la prima a sprofondare tra le
braccia di
Morfeo.
Parlammo tantissimo lì seduti sul letto a gambe incrociate,
l'uno di fronte
all'altra.
La
cosa bella era quanto ci venisse naturale farlo.
Avete presente tutti quei problemi, quegli
imbarazzanti silenzi che ti mettono in suggestione?
Bene, niente di tutto ciò avvenne durante la mia
conversazione con Harry.
La
bellezza che sta nella semplicità di quel gesto fu la
tranquillità nel parlare
che avevamo l'uno con l'altra.
Con
Harry gli argomenti venivano fuori a catena.
Fui
sbalordita dal nostro approccio, in fondo ci
“conoscevamo” da pochissimo e lui
era per giunta il mio prof di inglese.
Se
qualcun altro al mio posto mi avesse detto che sarei stata tutta la
sera a
parlare con il mio prof e chi mi sarebbe per giunta piaciuto, credo non
avrei
aspettato molto per scoppiare a ridergli in faccia.
Il
fatto che fosse molto giovane però era un punto a mio
favore, no?
Mi
svegliai di soppiatto che ancora fuori era buio, così mi
voltai verso la
sveglia per accertarmi di
che ore
fossero.
05.11
Come
avevo fatto a svegliarmi talmente presto nonostante fossi andata a
dormire così
tardi?
Riprovai
ad addormentarmi ma per mia sfortuna non riuscii a prendere
completamente
sonno.
Così,
rassegnata, scesi al piano di sotto andando in cucina a preparare il
caffè.
Ne
bevvi una piccola tazza e poi, ancora leggermente infastidita, risalii
le scale
tornando in camera.
Harry
dormiva ancora quando mi ristesi accanto a lui sul letto.
Mi
voltai su un fianco con la speranza di riuscire a riaddormentarmi, ma
avevo per
giunta preso il caffè, e la caffeina aveva proprio fatto
effetto.
Tutto
questo perchè a Liam non piace il caffè
decaffeinato.
A
parer suo è amaro, io gli dicevo sempre che fosse amaro per
via dell'unico
cucchiaino di zucchero che metteva ma lui era convinto che l'amarezza
della
bevanda fosse dovuta alla mancanza di caffeina.
Mi
girai sull'altro fianco ed il viso di Harry era a pochi palmi dal mio.
Aveva
dei lineamenti così belli nel loro complesso.
Il viso era rilassato, probabilmente stava sognando qualcosa di
piacevole.
E
se stesse sognando me?
Se mi stesse immaginando proprio come ho fatto io?
Ad
un tratto sobbalzai sentendolo gemere.
Chiusi
gli occhi come spaventata di essere colta in flagrante mentre lo stavo
studiando, li riaprii però quando sentii il suo braccio
appoggiarsi sulla mia
spalla destra.
Adesso
le sue labbra erano leggermente dischiuse tanto che riuscii a sentire
il suo
fiato arrivare a sfiorare dolcemente la mia pelle.
Fu
quello che mi fece riscontrare una quantità indecifrabile di
brividi per il
corpo.
Mi
correggo, i molteplici brividi raddoppiarono non appena le sue labbra
si
incurvarono in un sorriso leggero.
Chiunque
l'avesse visto avrebbe pensato fosse un angelo.
Tutto
di lui dava un'aria angelica.
Se
pur i suoi occhi fossero ancora chiusi non potetti far a meno di
fissarglieli e
quasi lo implorai con la mente di sollevare le palpebre per farmi
vedere quelle
meravigliosi iridi.
Quando
lo fece davvero ero ancora presa a fissarlo.
Mi
scrutò con lo sguardo anche lui per dei secondi che ora non
sto a scrivervi, ma
che giuro volevo non finissero mai.
Nella
mia testa in quel momento c'era una grande varietà di
pensieri.
Continuavo
a pensare a quanto potesse essere bello, ma poi mi dicevo stessi
soltanto
dicendo baggianate.
Pensai
a quanto potesse essere bello il suo sorriso ed al fatto che lo stesse
rivolgendo proprio a me in quel momento, ma poi mi maledissi pensando a
quante
ragazze avesse mostrato quella curvatura della labbra che rendeva il
suo viso
talmente perfetto.
Pensai
a quanto mi sarebbe piaciuto in quel medesimo momento, accarezzargli i
lunghi
capelli ricci così scoprendo se siano morbidi come sembra.
Pensai
a tutto a ciò e pensai anche al fatto che era il mio
insegnante.
Pensai
che mi sarei mangiucchiata le unghia, come al solito, fino a quando
quel
saporaccio amaro non si fosse impradonito della mia bocca e quella
sensazione
di sudicio data dalla saliva
non avesse
investito le mie mani dove ormai lo smalto era segnato a tratti.
Pensai
che dovevo evitarlo per evitare spiacevoli conseguenze.
E
pensai anche a quanto mi sembrasse difficile, in quel momento mentre mi
stava
accarezzando i capelli.
Quindi
smisi di pensare chiudendo gli occhi e godendomi le sue mani su di me,
ed il
cuore che aumentava i battiti man mano che il tempo passava.
Erano
passate quasi due settimane da quella mattina in cui decisi di mettere
da parte
i miei pensieri.
E
lo feci.
Ma
una volta fuori dalle sue braccia, i pensieri ritornarono e non mi
avevano
abbandonato neanche per un attimo durante quel lasso di tempo.
Continuavo
e continuavo a ripensare al sogno che feci, a quanto quel ragazzo che
mi
salvava assomigliasse ad Harry ed al fatto che non sapessi ancora come
chiamarlo.
Harry?
Prof? Mr. Styles?
Furono
settimane di sorrisi e sguardi rubati e non so ancora spiegarmi il
perchè, ma
quando lo vedo il mio cuore batte più forte e sento la
fastidiosa sensazione di
avere le mani sudate.
Involontariamente
inizio a toccarmi i capelli, spazzolandoli con le dita e chi mi conosce
sa che
lo faccio quando sono nervosa.
Mi
sentivo quasi a disagio durante le sue lezioni, e quella situazione non
mi
piaceva affatto.
Odio
essere in difficoltà in qualcosa per questo scelgo sempre di
fare la cosa più
semplice, per evitare di non riuscire ad eccellere in quella
più difficile.
“Com'è
possibile?”dissi mentre parlavo con Adriana di ciò
che mi stava succedendo.
“Tu
sei sicura di quello che mi hai detto?”mi chiese quasi
spaventata.
“Lo
ricordo benissimo!Non ho mai ricordato un sogno così bene,e
sai quanto avessi
voluto ricordare quel sogno con Ashton Kutcher..”dissi
chiudendo gli occhi e
mordendomi il labbro con finta aria innamorata, ripensando ad una
fantasia di
qualche anno precedente sull'attore.
Mi
diede un colpo sul braccio trattenendo le risate.
“Sono
seria, dai!”disse con una lieve inclinazione della voce
dovuta alla risata.
“Lo
sono anch'io!”dissi ridendo, e contraddicendomi.
“Buongiorno
classe!”disse una voce potente se pur un po' roca
ancora dal sonno.
Lasciai
un lungo sospiro e mi ricomposi accanto ad Adriana mentre il professore
prendeva posto alla cattedra.
“Buongiorno
prof!”rispose in coro la classe, me compresa.
Harry
mi stava già sorridendo, come ormai d'abitudine direi.
Ricambiai
il sorriso per poi abbassare subito lo sguardo.
Adriana
mi diede una gomitata fra le costole.
“Ahia!
Ma sei scema?”sussurrai dolarante.
“E'
tutto ok?”
“Direi
di no, mi fa male il fianco adesso.”dissi assottigliando lo
sguardo cercando di
intimidirla scherzosamente.
“Sai
cosa intendo..”disse ma fu interrotta dal prof che ci
rimproverò.
“Voi
due in fondo, che avete da parlare?”disse in modo
autoritario, anche se sapevo
non ci stesse davvero rimproverando dopotutto.
Scuotemmo
la testa entrambe in silenzio.
“Visto
che non avete voglia di far silenzio, rendetevi utili almeno,
consegnate
questi.”disse mentre allungava la mano in cui teneva delle
fotocopie.
“Cosa
sono?”domandai curiosa mentre mi alzavo a prenderle.
“Sonetti,
oggi facciamo letteratura, Shakespeare.”disse sorridendo.
Mi avvicinai alla cattedra per
prendere i fogli e quando li toccai,
sfiorai
anche la sua mano, per istinto alzai lo sguardo sul suo arrossendo e lo
riabbassai subito dopo con un leggero tremolio delle dita.
Com'è
possibile che è un semplice tocco mi scateni queste reazioni?
A
lavoro finito tornai al mio posto con il foglio davanti.
Lessi
insieme ad Enrico uno dei sonetti più romantici di
Shakespeare,e.. diocristo,
fu la cosa più imbarazzante che avessi mai fatto, dato che
avessimo gli occhi
di Harry e del resto della classe puntati addosso.
Alcuni
quando finimmo si misero a fischiettare e battere le mani in modo poco
educato
e questo mi mise ancor di più in imbarazzo.
Quando
la lezione terminò e tutti uscirono dall'aula, Harry mi
trattenne un attimo
prendendomi dal polso.
“Scusa
Claudia.. volevo solo chiederti se va tutto bene?”mi disse e
notai fosse
lievemente imbarazzato anche lui.
“Certo
prof, è tutto ok, perchè? Ci sono
problemi?”dissi mantenendo la conversazione
fra alunna-insegnante.
“Nono,
è tutto apposto, ti notavo un po' a disagio durante la
lettura del sonetto e
volevo sapere a
cosa fosse dovuto.”mi
chiese appoggiandosi alla cattedra con il busto, proprio di fronte a
me.
“E'
tutto ok, può stare tranquillo.”dissi forzando un
sorriso.
“Non
vorrei si abbassasse il tuo rendimento nella mia materia, so che hai
sempre
avuto voti alti e proprio l'anno della maturità decidi di
abbassare un po' il
livello di concentrazione e impegno?”disse guardandomi negli
occhi.
“Ehm..
io non volevo darle questa impressione, mi scusi, intendo
rimett..”non riuscii
a terminare la frase.
“Dai,
ti avevo detto che non voglio che mi chiami così.”
“Ma
lei è il mio professore.”dissi accentuando il lei.
“Come dovrei
chiamarla?”chiesi retorica.
Scosse
la testa mordendosi leggermente il labbro per una manciata di secondi.
“Ok,
dicevamo. Vorrei prendesse delle ripetizioni.”disse in modo
freddo e
distaccato.
Ed
io ebbi male al cuore mentre lo diceva, sia per il modo sia
perchè non avevo
mai avuto bisogno di ripetizioni ne tanto meno in inglese che era la
mia
materia preferita.
“M-ma cosa? Io non ho bisog-”mi bloccò
di nuovo, mentre ero in preda quasi ad
un attacco di rabbia.
“Si,
invece. E per la tua sfuriata, ci rivediamo qui alle 4.”disse
porgendomi un
foglietto con scritto detenzione.
In
13 anni di carriera scolastica non ero mai stata mandata in punizione.
“A
dopo signorina Morrison, sia puntuale.” disse mentre lo
guardavo a bocca spalancata.
Mi
regalò un sorriso bastardo ed uscii dalla stanza con
l'intenzione di non
rivederlo più per il resto della giornata.
“E
si ricordi che se non verrà sarò obbligato a
prenderne provvedimenti con i suoi
genitori.”disse mentre ero ormai con un piede fuori dalla
classe.
Chiusi
gli occhi tirando un forte sospiro e quasi sbattei la porta della
classe
uscendo.
Adriana
che mi vide abbastanza in collera mi si avvicinò subito.
“Che
succede? Che ti ha detto? E' successo qualcosa di cui devi raccontarmi
tutti i
dettagli?”disse dandomi una fiancata e facendomi l'occhiolino
con aria
maliziosa.
“Mi
ha messa in punizione.”dissi in modo glaciale.
“Cosa?
Perchè?!”quasi urlò.
“Ah,
non lo so! E vuole anche che prenda ripetizioni perchè
non vorrebbe si
abbassasse il mio rendimento nella sua materia.”dissi
facendogli il verso.
Vidi
Adriana spalancare gli occhi guardando dietro di me.
Mi
voltai e vidi Harry guardarmi sorridente, e mimandomi un 'ci vediamo
dopo' con
le labbra, se ne andò facendomi l'occhiolino.
Spalancai
occhi e bocca tornando a guardare Adriana.
“Mi
hai mentito eh, che vi siete detti dai! L'ho visto il modo in cui ti
guardava!”disse con gli occhi pieni di malizia.
Lanciai
un piccolo urlo di imprecazione ed uscii fuori in cortile rispondendo
al cellulare
che squillava.
“Pronto?!”risposi
ringhiando all'interlocutore.
“Qualcuno
è di cattivo umore qui.”
“Si,ed
è colpa del tuo amichetto.”
“Amichetto?”ridacchiò
mentre la mia rabbia aumentava.
“Si,
il tuo carissimo amico mi ha messa in punizione, si sai.. quello che
è il mio
professore.”
“Che?!”scoppiò
a ridere e per parecchi secondi sentii soltanto la sua risata.
“Sono
seria, Liam.”
“Ed
io che volevo proporti di fare qualcosa oggi!”disse.
“Stai
cercando di farmi arrabbiare di più?”
“Nono,
affatto. Vabbè in caso ci vediamo dopo a casa mia,che ne
dici?”
“Intendi
anche casa di quello lì?-feci finta di pensarci un po'-
Ehm,no.”
“Dai
-si lamentò- ti chiamo più tardi,
ok?”mi rispose dolcemente.
Lasciai
un lungo sospiro e cercai di tranquillizzarmi.
“Ok,
a dopo.”dissi ed accennai un leggero sorriso.
“Fai
la brava.”continuò dolcemente.
“Ci
proverò.”dissi sorridendo e chiudendo la chiamata.
Lasciai
andare un lungo sospiro, e inalando profondamente dell'aria, mi
aggiustai la
borsa sulla spalla.
Che
punizione sia.
CIAO
A TUTTE!
Parto col
chiedere scusa a tutte le lettrici di questa storia…
Non ci sono
scuse, è stato un po' un periodo di merda, e non avevo
minimamente voglia di
scrivere.
Mi dispiace
avervi fatto aspettare così tanto, ma spero possiate
perdonarmi.
Che ne dite
di questo capitolo? Vi piace?
Claudia
scopre delle nuove sensazioni quando sta con Harry. Saranno sentimenti?
Ma c'è
anche Liam!
Siete
più
TeamHarry,
o TeamLiam?
haha
Fatemi
sapere in una recensione, c'moooon.
Cercherò
di
aggiornare il più presto possibile, ma non vi prometto
niente di che cc
Spero che
ancora a qualcuno interessi di questa storia, buh
E'
tutto!
Al prossimo
capitolo.
Bacioni, Claudia.
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