In un'altra vita

di Kimly
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Primo incontro ***
Capitolo 2: *** 2. ***
Capitolo 3: *** 3. ***
Capitolo 4: *** 4. Terzo anno ***
Capitolo 5: *** 5. Lontani -parte 1- ***
Capitolo 6: *** 6. Lontani -parte 2- ***
Capitolo 7: *** 7. Buono o cattivo? ***
Capitolo 8: *** 8. Reazioni ***



Capitolo 1
*** 1. Primo incontro ***


Hestia Jones conobbe Evan Rosier all'età di sei anni, alla festa di compleanno del suo amico Dedalus Lux.
Non era uno che spiccava in mezzo alla folla di bambini: non urlava come le sorelle Black, né frignava come Fawcett.
Hestia non lo avrebbe neanche notato se, per sbaglio, non gli avesse rovesciato addosso il suo succo di zucca, macchiandogli il suo bel completo blu scuro.
Evan, che fino a quel momento era rimasto seduto a contemplare con sguardo annoiato la stanza ed i bambini, aveva alzato gli occhi lentamente prima d'incrociare quelli della bambina, timorosa della sua reazione.
-S... Scusa. Io... Io non volevo. Mi dispiace, mi dispiace tanto.- farfugliò Hestia, gesticolando come una pazza.
-Tu sei la Jones. La tua famiglia è Purosangue e, per il momento, non avete rapporti ristretti con Mezzosangue o altra feccia del genere. Quindi con te posso giocare.-
Hestia era rimasta colpita dalla sua voce: bassa e roca, proprio come quella di adulto.
La bambina non aveva idea di cosa fosse un “Mezzosangue” o cosa significasse la parola “feccia”, ma, non seppe spiegarsi il perché, quel viso duro e quegli occhi energici le piacquero subito.
Fu naturale, quindi, per Hestia, sorridergli felice, prima di rispondere.
-Sarebbe bellissimo.-

 

Spiegazioni, varie ed eventuali:
Mentre girovagavo -invece di studiare!- fra i file di una mia antica chiavetta usb, ho ritrovato questa storiella stramba su una coppia altrettanto stramba.
Hestia Jones ed Evan Rosier, di cui sappiamo poco o niente.
Probabilmente era una storia per un concorso con coppie a sorpresa, ma ora non ricordo bene.
Era quasi conclusa ed ho deciso di pubblicarla =)
Non sarà lunghissima e saranno capitoli brevi come questo o un po' più lunghi.
Sperando che a qualcuno possa piacere ^-^
A presto <3

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Capitolo 2
*** 2. ***


-E' arrivata! Evan, è arrivata!- trillò una vocetta acuta dal corridoio, prima che Hestia Jones fece ingresso in camera sua.

-Cosa?- domandò lui, nascondendo sotto il cuscino l'oggetto che poco prima aveva tenuto in mano.

-La lettera per Hogwarts. Temevo non arrivasse più ed invece...- Hestia si sedette sul letto accanto a lui, mostrandogli il pezzo di carta che stringeva convulsamente tra le mani.

-La tua dov'è?- soffiò lei, eccitatissima.

-Ce l'ha il mio elfo domestico. Andrà lui a comprarmi tutto il necessario.- rispose Evan tranquillo, alzandosi e spostandosi verso la scrivania.

-Oh.- commentò Hestia, dispiaciuta ed Evan se ne accorse subito.

-Volevi andare a Diagon Alley insieme a me, vero?- chiese retoricamente lui, conoscendo oramai bene la bambina.

-Sì, ma non importa. Ci vedremo il primo settembre e faremo il viaggio insieme, per cui tranquillo va bene così.-

Evan scrutò i suoi capelli neri e le sue gote perennemente arrossate, prima di tirare un sorrisetto divertito.

-Ci andremo insieme, Hestia. Credo che papà accetterà di portarci.-

Il volto della bambina si illuminò di nuovo ed Evan si sentì meglio: gli dava fastidio quando la vedeva imbronciarsi.

-Sarà bellissimo, vedrai.- disse Hestia, dirigendosi verso la porta e facendo per andarsene.

-Ah, Evan, riconsegna quella bacchetta che nascondi sotto il cuscino al suo legittimo proprietario. A breve ne avrai una tutta tua.- concluse, salutandolo con un sorriso e lasciandolo di stucco.

 

Spiegazioni, varie ed eventuali:
Ecco un altro momento della vita di Hestia ed Evan. E' arrivata la lettera da Hogwarts e sta per iniziare la loro carriera scolastica. Chissà cosa succederà?
Grazie a tutti coloro che l'hanno letta ed un ringraziamento speciale ad Hanna Potter che ha recensito <3
Un bacione ^-^

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Capitolo 3
*** 3. ***


-Jackson, Daisy.-

-Evan, ho paura.- sussurrò Hestia all'orecchio dell'amico, mentre il Cappello Parlante sceglieva dove smistare la piccola Daisy.

-Non essere sciocca, non ti farà niente. E' un cappello logoro e sporco, serve solo per smistarci.- sbuffò Evan in risposta, mal tollerando le fobie di lei.

-Io però voglio stare con te.- sibilò ancora Hestia, mentre Daisy raggiungeva il tavolo dei Corvonero imbarazzata.

-Jones, Hestia.-

La bambina tremò e lanciò uno sguardo ad Evan che le fece un cenno incoraggiante.

Il Cappello ci mise poco meno di un minuto a scegliere dove smistare la bambina.

-Tassorosso.-

Hestia sorrise dalla gioia. Era finita e lei, la piccola di casa, era una Tassorosso, come tutti in famiglia.

Guardò ancora una volta Evan che, stavolta, non la degnò di uno sguardo, aspettando che fosse il suo di turno.

Non appena la professoressa chiamò il suo nome, lui avanzò adagio, per nulla intimorito dalla situazione. Il Cappello Parlante gli sfiorò appena la testa, prima di tuonare “Serpeverde!

Hestia, seduta al tavolo dei Tassorosso, aveva spalancato la bocca dallo stupore. Evan non era cattivo, il Cappello si era certamente sbagliato.

La bambina sentì gli occhietti umidi e in men che non si dica scoppiò a piangere silenziosamente.

Hestia cercò Evan con lo sguardo, ma l'amico era totalmente concentrato e... felice da non guardarla neanche per un attimo.

Fu l'espressione gioiosa del bambino a placare Hestia, contenta di vederlo in quello stato di estasi.

Appartenere a due Case differenti, non avrebbe intaccato la loro amicizia, ne era sicura.

 

Spiegazioni, varie ed eventuali:
Scusate il commento cortino, ma sono di fretta! =)
Dalla prossima shot (o forse sarebbe meglio dire flash?) conosceremo meglio i caratteri dei due protagonisti e incontreremo personaggi citati spesso da Zia Row <3
Grazie, grazie, grazie a chi recensisce e a chi legge <3
Un bacione ^-^

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Capitolo 4
*** 4. Terzo anno ***


-Rosier, che ci trovi in quella Jones, eh? Vi vedo spesso insieme. Non sarete amici, spero.- disse Bellatrix Lastrange, sottolineando il nome della ragazzina con profondo disgusto.

-E' purosangue.- rispose Evan, a mò di scusa.

-Ma è Tassorosso. La Casa degli idioti.- commentò Goyle, facendo ridere anche Tiger.

-E' a posto.-

Bellatrix lo fissò con attenzione, poi riprese.

-Siamo solo al terzo anno, per cui potete ancora vedervi; ma quando saremo più grandi, sceglierete strade diverse. Tu l'hai già fatto.-

Evan alzò lo sguardo per puntare gli occhi su Bellatrix, poi sbuffando disse.

-E va bene, allora.-

Hestia era seduta con le amiche su una panchina del Parco, quando Evan la vide.

Non appena la ragazzina lo notò, abbandonò le sue compagne per raggiungerlo ed Evan si ritrovò a ghignare maligno, trionfo nel constatare di essere ancora il preferito di Hestia.

-Evan! Stiamo un po' insieme?-

-No, Jones, da oggi noi non staremo più insieme.- rispose lui, calcando bene la negazione e sperando che l'amica non facesse i capricci.

Hestia perse il sorriso, incerta.

-In che senso?-

-Non voglio più esserti amico, mi sembra chiaro. Tu sei solo una piccola e goffa Tassorosso, io sono destinato ad essere ricordato nella storia.-

Hestia sembrò seguire il discorso senza fare una piega, poi provò a replicare.

-Lo so che diventerai un grande mago, Evan, ma io non posso continuare ad esserti amica? Sarei la tua sostenitrice numero uno!-

Evan scosse la testa, non sarebbe cambiata mai. Anche dopo quelle parole brutali, Hestia gli sarebbe stata ancora una volta vicina.

-Saresti solo una palla al piede. Anzi, lo sei sempre stata. Ti ho sopportata solo perché mi facevi pena, ma ora non riesco più a reggerti. Non riesco più a reggere il tuo carattere debole e fin troppo remissivo. Siamo troppo diversi per essere amici e tu sei troppo patetica per starmi anche solo a due metri di distanza.- concluse Evan con cattiveria, lasciandola sola e spiando la sua reazione da lontano.

La vide correre via, forse per rifugiarsi nel suo dormitorio o in uno dei numerosi bagni del castello.

Non la vide a cena, né a colazione e, nei giorni successivi, quando Hestia fece ritorno, non la vide mai piangere.

Evan fu toccato da quel fattore, gli dava fastidio il non vederla soffrire per la loro lontananza.

Chi la conosceva bene, come Evan, sapeva che Hestia piangeva per qualsiasi cosa e lui si era aspettato di vederla cadere in depressione, mentre invece quella che, in quel momento, sorrideva imbarazzata a quell'idiota di David Union era proprio la sua amica -ex amica, doveva cercare di rammentare a se stesso- Hestia Jones.

-La mocciosa si è consolata in fretta.- cantilenò Bellatrix, non appena notò lo sguardo del compagno, che fece spallucce e provò a concentrarsi sulla sua cena.

Finalmente poteva pensare unicamente al suo progetto di vita.

Hestia Jones, oramai, non era più affar suo.

 


Spiegazioni, varie ed eventuali:
Siamo al terzo anno!
Sono passata direttamente al terzo perché negli anni successivi ci saranno fatti più importanti. Quindi il primo ed il secondo li considero mediamente tranquilli =)
Evan decide di chiudere la sua amicizia con Hestia per non avere noie di alcun tipo.
Ha un progetto di vita che vuole conseguire e non vuole farsi distrarre da nessuno, nemmendo dalla sua amica.
Vedremo cosa succederà nei prossimi capitoli (che si collocheranno tra il sesto ed il settimo anno e poi ci sarà il dopo Hogwarts).
Grazie a tutti coloro che hanno recensito e/o aggiunto alle liste <3
Un bacione <3

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Capitolo 5
*** 5. Lontani -parte 1- ***


-Hai spaventato a morte quella bambinetta del primo anno.- disse Evan a bassa voce, rivolto a Bellatrix Lestrange.

-Mfp, mi era venuta addosso e il suo naso era già orribile prima del mio incantesimo.- rise lei, con un sorriso che avrebbe fatto rabbrividire chiunque.

-Fa' come ti pare, ma dovresti smetterla con questi stupidi giochetti. Oramai è tempo di pensare a ben altro.- continuò Evan con la sua solita voce roca, sorpassandola e camminando con tranquillità.

-Non ti preoccupare, tu.- rispose lei a denti stretti, meditando vendetta.

-Ho visto la tua amichetta l'altro giorno.-

Evan continuò a camminarle davanti, facendo finta di niente.

-Sai, quella mocciosa di Tassorosso che ti seguiva come un cagnolino.- riprese Bellatrix, maligna.

-La Jones, dici? Non le parlo da tre anni, credo, perché la tiri fuori dopo tutto questo tempo?- domandò Evan senza cambiare tono di voce, aumentando la frustrazione di Bellatrix.

La ragazza, però, preparò con cura le prossime parole da dire, certa del loro effetto.

-Perché l'ho vista in compagnia di un altro ragazzo. Credo che abbia un nuovo preferito.- bisbigliò con cattiveria, gustandosi uno scoppio di rabbia che non avvenne.

-Meglio così.- disse Evan, lasciandola sola nel corridoio, colma di rabbia.

Il ragazzo continuò a camminare disinvolto, stringendo i pugni in una morsa violenta.

Come si permetteva quella bambinetta?

Era il migliore in tutto, era un talento negli incantesimi e riscuoteva un certo successo anche con le ragazze.

Come era possibile che Hestia lo avesse sostituito così in fretta?

“Tre anni non sono pochi” rifletté tra sé e sé, ma non era quello il punto.

Evan stava ancora pensando a come vendicarsi su Hestia, quando la vide passare accanto a lui, mano nella mano con... David Union!

Hestia lo superò senza degnarlo di un'occhiata, occupata esclusivamente ad ascoltare quello che diceva il suo accompagnatore.

Evan gliel'avrebbe fatta pagare cara, sì.


Spiegazioni, varie ed eventuali:
Questo capitolo è "diviso in due"; nel senso che il prossimo sarà la continuazione di questo.
Hestia ha un ragazzo, proprio così.
Un certo David Union che, casualmente, Evan non sopporta xD
Il nostro Evan è mooolto vendicativo, quindi potrebbe reagire in maniera inaspettata nel prossimo capitolo.
Grazie, come sempre, a tutti <3
Un bacione ^-^

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Capitolo 6
*** 6. Lontani -parte 2- ***


Trascorsero due settimane da quello “strano” incontro.

Evan non era riuscito ad architettare nulla di abbastanza crudele, aveva anche pensato di chiedere a Bellatrix, ma voleva vendicarsi personalmente su quella piccola ingrata.

Stava salendo una delle tante scalinate, quando vide Hestia, seduta a terra, con la testa sulle ginocchia e i pugni chiusi.

Evan, senza neanche distinguere chiaramente i suoni che emetteva la ragazza, comprese che stava piangendo.

Si guardò a destra e a sinistra e ringhiò a bassa voce, non c'era l'ombra di nessuna delle amiche di Hestia di Tassorosso. Non servivano a quello le amiche?

Evan non piangeva mai, per cui a lui non occorreva conforto; ma Hestia era diversa, possibile che non ci fosse nessuno, lì, pronto a farla smettere?

Evan aveva sempre odiato vederla triste, era ancora più fastidiosa.

Sperando che Bellatrix o qualcuno dei suoi compari non lo sorprendesse in un momento come quello, decise di avvicinarsi alla ragazza, ancora intenta a singhiozzare.

-Cos'hai?- le domandò, senza gentilezza né tatto.

Hestia sobbalzò ed alzò la testa, scrutando la figura di fronte a sé con gli occhi ancora pieni di lacrime.

-Hai preso un brutto voto?- continuò lui, guardando da un'altra parte.

-E tu hai preso una botta in testa?- mormorò lei, mordendosi il labbro con decisione.

Evan la guardò, chiedendo spiegazione con gli occhi.

-Non mi parli da tre anni.- disse lei, continuando a torturarsi le labbra con i denti ed Evan comprese che era un nuovo vizio di Hestia, vizio che doveva aver sviluppato nell'arco di quei tre anni.

-Non ti sto parlando, ti sto facendo delle domande.-

Hestia riprese a piangere, senza dargli alcuna risposta.

-Allora?-

-Conosci David Union?- chiese la ragazza, a bassa voce.

Evan finse di pensarci su, poi annuì, provando a mascherare l'antipatia che provava per quel pappamolle.

-Beh... mi piaceva parecchio e mi è stato vicino quando tu... -lo fissò attentamente ed Evan capì, annuendo ancora- Poi quest'anno mi ha chiesto di uscire e così sono diventata la sua ragazza.-

Hestia prese una pausa, prima di continuare.

-Il problema è che voleva fare qualcosa che io non mi sentivo ancora di fare.- mormorò lei, in imbarazzo ed Evan la interruppe con violenza.

-Ti ha fatto qualcosa che non doveva?-

-No, no, calmati. Mi ha lasciata, dandomi della bambina infantile, ed ora esce con una mia compagna di stanza.-

Evan si rilassò, goduto del fatto che quell'idiota avesse lasciato Hestia.

L'uno era finito in bianco e l'altra aveva il cuore spezzato.

La vendetta si era servita da sola.

-Smettila di piangere, altrimenti penserò anch'io che sei una bambina infantile.- disse Evan, duro ed Hestia continuò imperterrita.

-Tu lo pensi già. Anzi pensi che sono una “troppo patetica per starti anche solo a due metri di distanza”, era così, vero?-

Evan ghignò divertito, sebbene cresciuta di tre anni, era sempre la stessa Hestia, la bambinetta che lo seguiva dappertutto e ricordava ogni cosa egli dicesse.

Il ragazzo si sedette accanto ad Hestia.

-Già, è vero, ma forse non sei così tanto patetica.-

Hestia si aprì in un sorriso contento.

-Vuoi dire che ho il permesso di abbracciarti?-

Evan scoppiò a ridere e le circondò le spalle con un braccio.

-Vieni qui, stupida.-

Evan sorrise di nuovo, quando comprese che anche un'altra cosa non era cambiata.

Lui era ancora l'unico in grado di farla smettere di piangere.

 

-David è stato ricoverato in Infermeria. Tu ne sai qualcosa, Evan?- chiese Hestia il giorno dopo.

-No, affatto.-

Grazie al cielo l'amica non riuscì a vedere il sorrisino compiaciuto che affiorò sul volto di Evan e l'argomento non venne più toccato.



Spiegazioni, varie ed eventuali:

Eccomi di ritorno con la seconda parte del capitolo!

Beh, che dire, Evan è riuscito ad ottenere la sua vendetta sia indirettamente sia, alla fine, direttamente xD

E sono tornati amici, sì.

Questo sarà motivo di scontri con Bellatrix e gli altri Serpeverde?

Lo scopriremo presto xD

Hestia, seppur oramai sedicenne, è sempre Hestia; però in questi tre anni qualcosa sarà cambiato nel suo carattere e presto Evan scoprirà qualche lato nascosto dell'amica.

Grazie, come sempre, a tutti <3

Un bacione e a presto ^-^



 

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Capitolo 7
*** 7. Buono o cattivo? ***


-Quindi sono caduta per terra con la bacchetta ancora stretta in mano e... beh, ora la mia amica Liz ha un paio di orecchie di coniglio.- spiegò Hestia, mentre passeggiava con Evan nel parco.

-Sei sempre stata goffa.- ammise Evan, notando da lontano lo sguardo omicida di Bellatrix e quello disgustato di Tiger e Goyle.

-Già, è vero. Senti, posso dirti qualcosa?- domandò Hestia, seguendo il suo sguardo.

Evan puntò gli occhi su di lei, annuendo.

-Ai tuoi amici non piaccio, questo l'ho capito, però mi chiedo come tu faccia a stare con gente come  quella.-

Evan non rispose, tornando a guardare i suoi compagni che avevano iniziato a spintonare due ragazzine di Grifondoro.

-Insomma, non voglio giudicarli, ma guardali! Non sono solo scherzi, i loro, e tu lo sai.- disse Hestia, con un tono maturo che Evan non le aveva mai sentito usare.

-Ognuno ha la sua strada, i miei compagni hanno deciso la loro.- minimizzò Evan facendo spallucce.

-E tu?- domandò lei, fermandolo con una mano.

-Sì, anch'io.-

Hestia non si scompose, ma abbassò lo sguardo, quasi come se fosse sua la colpa.

-Cos'hai ora?- sbuffò lui, notando immediatamente l'espressione dispiaciuta dell'amica.

-I tuoi progetti sono simili a quelli dei tuoi amici?- mormorò lei, continuando a mantenere lo sguardo abbassato.

Evan storse la bocca, non sapendo cosa rispondere per non farla piangere.

-Mi dispiace, Hestia, ma tu mi conosci meglio di chiunque altro. Sai come sono fatto.-

La ragazza alzò la testa e la scosse con violenza.

-Tu non sei così. Proprio perché ti conosco, so che non sei un tipo violento. Sei una persona che si fa gli affari suoi e reagisce solo se provocato.- elencò Hestia, con una decisione tale che sconvolse Evan.

-Forse quello era il lato che mostravo a te, ma se ricordi bene io non ho mai avuto molti amici. Io non sono una brava persona.-

Hestia scosse la testa furiosamente ed Evan vide due lacrime solcarle il viso.

-No, questo è quello che vogliono farti credere, ma tu non sei così!- sbottò lei, mentre lui cercava di asciugarle gli occhi -Non sono più una bambina, Evan, non trattarmi come una volta.-

-Hestia, smettila di fare sceneggiate. Io diventerò quello che progetto da anni con o senza il tuo consenso. Fine della storia.-

-Cosa vuoi dire con questo?- chiese la ragazza, seria -Che o ti accetto per come sei o posso anche andarmene?-

-Se la metti in questi termini sì, Hestia, è esattamente quello che sto dicendo.- continuò lui, aspettandosi un pianto che non arrivò.

Evan si voltò verso l'amica che aveva un'espressione delusa, ma allo stesso tempo consapevole.

Il ragazzo le si avvicinò, incurante del fatto che i suoi amici lo stessero guardando, e la abbracciò stretto.

-Non posso cambiare quello che sono.- disse, con il suo solito tono da adulto -Neanche per te.-

Hestia non si divincolò dalla stretta, perché non avrebbe potuto rinunciare alla compagnia di Evan, anche dopo averle detto quelle parole.

Non sapeva quale progetto avessero in mente Evan ed i suoi amici, ma, per il momento, decise di non preoccuparsi, perché mancava ancora un anno ai M.A.G.O ed un anno era un tempo ragionevolmente lungo per cambiare idea.

E, non seppe da dove le fuoriuscì quello stimolo, ma si alzò in punta di piedi e gli sfiorò le labbra davanti a tutti i presenti.

Riuscirà a tornare quello di sempre, pensò la ragazza, lo prometto.


Spiegazioni, varie ed eventuali:
Ah, sono imperdonabile per il mio ritardo!
Ho avuto la malsana idea di iscrivermi a qualche contest, poi le vacanze sono finite e ho dovuto iniziare a studiare per gli esami!
Grazie al cielo, sono tornata per concludere (si spera xD) velocemente questa storia che amo <3
Cioé amo Hestia ed Evan, ma avete capito, no?
Hestia, in questo capitolo, prova a far capire ad Evan come lei lo vede, facendogli capire che essenzialmente lui è buono.
Evan, d'altra parte, sa di non esserlo e cerca di essere chiaro fin da subito con l'amica che, in un disperato tentativo di farlo tornare il bambino buono di un tempo (che è stato solo Hestia) lo bacia.
Nel prossimo capitolo (il mio preferito al momento) vedremo le conseguenze di questo bacio.
Grazie a tutti, come sempre :3
Vi adoro <3
Un bacione ^-^

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Capitolo 8
*** 8. Reazioni ***


-Potresti almeno far finta di non evitarmi?- pigolò Hestia, due settimane dopo il loro fatidico bacio.

Evan, intento a giocherellare con la bacchetta, alzò lo sguardo su di lei ed aggrottò la fronte.

-Non ti sto evitando.- disse lui, come a chiudere il discorso.

Hestia si sedette accanto a lui, senza tante cerimonie.

-Sì, invece. Guarda che quel bacio non significava nulla, possiamo anche rimanere solo amici.-

Evan mostrò un sorriso divertito e guardò da un'altra parte.

-Ti conosco, non baceresti mai una persona senza provare qualcosa.-

Hestia arrossì, frugando nella mente qualche buona parola che la salvasse da quella situazione.

I suoi sentimenti per Evan erano presenti da chissà quanto tempo, ma non poteva certo dirgli che pretendeva qualcosa da lui.

Sapeva com'era fatto, l'avrebbe solo fatto arrabbiare ed innervosire.

-Fai finta che non sia mai successo, va bene?- mormorò lei, abbassando lo sguardo imbarazzata.

-No, non va bene.- disse lui, poi, assicuratosi che nessuno fosse lì in giro, si spinse verso la ragazza e la baciò.

Non era come il bacio che Hestia gli aveva dato: era molto più profondo e molto più coinvolgente.

Nel momento esatto in cui Evan si allontanò con un ghigno soddisfatto, Hestia scosse la testa, confusa.

-Q... Questo cosa significa? Era una sorta di ripicca?-

Evan alzò gli occhi al cielo.

-Fortuna che pensi che sono una buona persona, eh! No, non era né una ripicca né un dispetto, Hestia. Prova ad arrivarci da sola, non è difficile.-

La ragazza si voltò a guardarlo e bastò una rapida occhiata ai suoi occhi grigi per capire cosa Evan intendesse.

Hestia si aprì in un tenero sorriso, che venne subito smontato dall'arrivo degli amici di Evan.

La ragazza, una certa Bellatrix, aveva sempre impaurito Hestia: era così sinistra e spaventosa.

I due gorilla, invece, di cui non ricordava il nome, erano solo grotteschi e nient'altro.

-Sparisci, insetto, prima che trasfiguri il tuo bel visino.- disse Bellatrix, con un tono talmente divertito e sadico che Hestia sarebbe scappata a gambe levate se non ci fosse stato Evan vicino a lei, che, però, non fece nulla per proteggerla.

-Evan...- sussurrò Hestia, aspettandosi una reazione che non avvenne.

Il ragazzo era impegnato a fissare Bellatrix negli occhi, con il suo solito sguardo annoiato.

-Vai.- le disse infine ed Hestia corse via, ferita.

-Ti diverti con la sudicia Tassorosso?- domandò Bellatrix, ridendo -Pensavo avessi dei gusti migliori in fatto di ragazze, Rosier.-

-Lasciala stare, Bella.- disse Evan, il tono piatto che non ammetteva repliche.

-Perché? Non siete più solo amici?-

Un guizzo percorse gli occhi di Bellatrix che riprese.

-Meglio così, no? Sarà più divertente vederla piangere dopo.-

Evan continuava a fissarla, come se si aspettasse che continuasse il discorso.

-Puoi giocare con quell'esserino quanto ti pare, ma non puoi avere tutto.- spiegò lei, sempre divertita -O le Arti Oscure o la Tassorosso.-

Era strano come Bellatrix parlasse come se tutta quella storia fosse divertente, perché Evan aveva notato il fastidio della ragazza di fronte ad Hestia.

Evan aveva “disobbedito” agli ordini, aveva messo in discussione la sua autorità e Bellatrix gliel'avrebbe fatta pagare prima o poi.

Il ragazzo sapeva che si sarebbe vendicata nel momento stesso in cui Evan avrebbe lasciato Hestia per il suo obiettivo: Bellatrix aveva ragione, non poteva avere entrambe le cose.

Hestia era troppo pura e buona per le Arti Oscure ed Evan non l'avrebbe mai convinta a cambiare per lui... né lo voleva.

Ad Evan piaceva la buona e goffa Hestia, il suo opposto perfetto.

-Sono un mago potente, Bella, e sono dalla tua parte. Questo per ora dovrebbe bastarti.- disse alla fine lui, per chiudere il discorso -Quello che faccio con Hestia non sono affari che ti riguardano, per cui, se vuoi scusarmi...-

Evan lasciò il trio di sasso, mentre la ragazza già meditava vendetta, ma Evan era troppo occupato ad andare a cercare Hestia per preoccuparsene.

La trovò nello stesso corridoio in cui l'aveva vista piangere la prima volta, ma non era accovacciata a piangere, bensì era appoggiata alla parete, quasi come se lo stesse aspettando.

-Allora, sono stata brava?- chiese, mostrandogli un sorriso dolce.

-Brava?-

-A fingere di essere stata ferita da te.- continuò lei, avvicinandosi a lui -Oramai, ho capito che ti comporti in quel modo freddo davanti ai tuoi amici per proteggermi, anche se non credevo di aver recitato la mia parte così bene da...-

Evan la spinse verso sé per abbracciarla, come se il suo corpo si fosse mosso da solo.

Come avrebbe fatto a stare lontano da lei, quando il suo corpo reagiva così stranamente di fronte ad Hestia?

Il momento migliore per lasciarla andare era quello, ma Evan era sempre stato un tipo egoista, per cui avrebbe goduto dell'effetto benefico di Hestia fino alla fine.

-Credevi di trovarmi in lacrime?- chiese lei, ancora stretta fra le sue braccia.

-Beh, non sarebbe stata la prima volta.-

-Già.- disse Hestia, semplicemente.

-Puoi anche non fingere più di fronte ai miei amici.- aggiunse poi Evan -Sanno tutto di noi.-

Quelle parole riscaldarono il cuore di Hestia, mentre fecero sentire Evan ancora più in colpa.

Entrambi, però, rimasero in silenzio, ancora abbracciati.



Spiegazioni, varie ed eventuali:

Gli esami sono finiti e Kimly torna xD

Questo capitolo segna l'inizio del nuovo rapporto fra Hestia ed Evan: sono una coppia, oramai, anche se sceglieranno strade nettamente diverse.

Tornano anche Bellatrix, Tiger e Goyle, in tutto il loro essere Serpeverde xD

Ovviamente, il fatto che Evan sia uscito fuori dai ranghi farà diventare Bellatrix ancora più perfida, come vedremo in seguito.

Evan ed Hestia sembrano felici per il momento, ma Evan sa che non potrà mai durare fra loro.

Lui vuole il potere, la gloria... soprattutto vuole avvicinarsi alle Arti Oscure; mentre Hestia si gode la sua adolescenza come una normale ragazza della sua età.

Come sempre, Evan lo descrivo come “uno che non vuole guai”.

Non vuole rinunciare a Bellatrix come alleata, perché è potente e fanno squadra; ma allo stesso tempo non vuole che Bellatrix se la prenda con Hestia, perché è l'unica a renderlo migliore.

Spero si sia capito il mio ragionamento contorto xD

Grazie mille a tutti as always XD

Un bacione enorme ^-^

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