A love story

di to infinity and behiond
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 22 e Alexandre. ***
Capitolo 2: *** 'Taylor,rescue me.' ***



Capitolo 1
*** 22 e Alexandre. ***


22 and Alexandre. -Taylor,vieni!-urlò la mia amica più avanti,mentre correva verso un locale affollato.
Era una di quelle sere in cui tutti si divertivano,si vestivano con colori sgargianti e non si tornava a casa se non prima di colazione.
E casualmente era anche la sera del mio ventiduesimo compleanno,e Abigail aveva avuto l'idea di uscire e divertirci in giro per discoteche.
Non era esattamente il programma che avevo in mente,ma la cosa non si stava rivelando poi così pessima.
-Ti sei incantata?-mi chiese Abigail,mentre mi sventolava una mano davanti agli occhi.
Sbattei le palprebe ripetutamente prima di risponderle.-No,stavo riflettendo.-
-Rifletti mentre ci mettiamo in fila.-disse,prima di prendermi per un braccio e tirarmi verso una fila chilometrica che portava ad un locale dal quale venivano suoni ovattati.
-Sei sicura che possiamo entrare?-le chiesi,alzando un po' la voce per sovrastare i rumori.Lei annuì.
-Ho prenotato un paio di settimane fa.-dichiarò,mentre tamburellava impaziente il piede a terra.
Aggrottai le sopracciglia.-Avevi organizzato già tutto questo?-domandai,incredula.
-Ovviamente,-rispose lei.-se no che amica sarei?-disse,prima di regalarmi uno splendido sorriso.
Sorrisi anch'io,lusingata e contagiata dal suo.Intanto la fila si era già mossa,e noi eravamo vicini al bodyguard che faceva di guardia all'entrata.
-Prego,i vostri nomi.-disse freddo,quando arrivammo a lui.
-Anderson e Swift.-
-Entrate.-rispose,dopo aver dato un'occhiata veloce alla cartellina che aveva in mano.Abigail mi prese per mano e velocemente mi trascinò dentro.
La musica ad altissimo volume mi travolse e l'ondata di gente che faceva via vai per il locale continuava a spintonarmi.
Avevo perso Abigail nel giro di un attimo;un gruppetto di ragazzi era passato ed avevo perso la stretta della sua mano.
Mi guardavo in giro ansiosa,stare in quel posto da sola,senza Abigail,non mi ispirava affatto.
-Come mai tutta sola?-mi domandò qualcuno,che si era accostato a me.
-Sto cercando Abigail.-risposi istintivamente,come se sapesse anche chi fosse lei.Infatti,lui aggrottò la fronte,assumendo un'espressione corrucciata che mi fece sorridere.
-Una mia amica.-precisai,ritornando a scrutare la folla che mi si presentava davanti.
-Sarà impossibile trovarla.-decretò lui,mentre sorseggiava il suo drink spavaldamente.
-Mai dire mai.-risposi,piccata.Lui rise,prima di poggiare il suo bicchiere sul bancone del bar.
-Ti va un ballo?Magari la troviamo in pista questa Abigail.-propose,porgendomi una mano.
Scrutai ancora una volta la folla,perplessa,poi riportai il mio sguardo sulla mano tesa di quel ragazzo.
Annuì,prima di stringere la sua mano e farmi trascinare da lui al centro della pista.
Le note di Turn me on di Nicki Minaj e David Guetta si distinguevano perfettamente all'interno del locale,e tutti sembravano conoscere a memoria le parole visto che non facevano che cantare.
Vedevo ragazze muoversi a tempo di musica come se niente fosse,mentre per me era totalemente l'opposto.
Mi sentivo totalmente impacciata,e quella situazione di certo non aiutava.
Stretta tra un ammasso di corpi,con uno sconosciuto che mi ammicava seducentemente e la musica che mi stordiva,per di più,Abigail era sparita.
Tentai di cercare il ritmo della musica muovuendo i piedi e le anche,ma una risata abbastanza udibile anche oltre il suono della musica,mi fece capire che la situazione non stava cambiando di molto.
-Non sai ballare,eh?-mi domandò retoricamente lui,mentre mi osservava divertito.
-Noto che hai grande perspicacia.-dissi,un po' infastidita da tutta quella confidenza che si era preso e che gli stavo concedendo.
Lui fece spallucce.-Non ti ho chiesto come ti chiami!-esclamò,battendosi una mano sulla fronte.
-Mi chiamo Taylor.-risposi.-Tu?-
-Alexandre,piacere.-rispose,porgendomi una mano,che strinsi.
-Sei di qui?-mi chiese.Scossi la testa,mentre cercavo ancora di muovermi a ritmo di musica.
-Abito fuori città,sono qui per un'occasione speciale.-specificai.
-Ovvero?-chiese,sempre sorridente
-E' il mio compleanno.-
-Auguri,Taylor!-esclamò,abbracciandomi.Spalancai gli occhi a quel gesto,ma lo strinsi a mia volta lievemente.
-Grazie.-borbottai,un po' in imbarazzo.
-Taylor!-urlò qualcuno alle mie spalle,interrompendo quella pietosa conversazione.
Mi girai di scatto,riconoscendo la voce di Abigail.Infatti vidi farsi spazio tra la folla una chioma folta di ricci rossi.
-Eccoti finalmente!-esclamò,quando mi fu vicina.
-Ma vedo che non ti sei impegnata a cercarmi.-continuò,alludendo ad Alexandre che la salutava da dietro le mie spalle.
-In verità,non ha fatto che chiedere di te.-s'intromise lui,accostandomi a me e tendendo una mano verso Abigail.
-Alexandre.-si presentò.Lei sorrise imbarazzata prima di stringerla e sussurrargli un debole Abigail.
-Dobbiamo andare.-disse lei,ancora un po' incantata dalla presenza di Alexandre.
Annuì,per poi girarmi verso di lui.
-Io vado,beh,grazie per avermi tenuto compagnia!-dissi,prima di girargli nuovamente le spalle.
-Aspetta!-mi chiamò lui.-Come faccio a rintracciarti?-
-Ti posso dare il mio numero.-dissi,un po' esitante.Lui annuì entusiasta,prima di porgermi il suo telefono.
Digitai il numero velocemente e poi glielo restuì.Lo salutai con un breve gesto della mano,prima di essere strattonata via da Abigail.
Arrivati fuori dal locale,Abigail sembrava entusiasta della serata trascorsa,e ancor di più riconoscevo sul suo viso quella nota di curiosità che la torturava da quando aveva visto Alexandre.
-Chi era?!-infatti,mi chiese subito.-Voglio sapere tutti i particolari.-precisò,guardandomi ansiosa.
Sorrisi,prima di raccontarle tutto ciò che era accaduto,fino al suo arrivo.
Le espressioni di Abigail cambiavano ad ogni minimo particolare della storia,e le sue risate si fecero ancora più forti quando le raccontai del mio modo impacciato di ballare.
-Immagino!-disse lei,tra le risa.Sbuffai infastidita,e continuai il mio racconto.
-Allora vi sentirete?-mi chiese infine.quando eravamo già arrivati alla porta di casa mia.
Feci spallucce,mostrandomi indifferente.-Se lui mi chiamerà,si vedrà.-
-So che ti piace!-mi accusò,puntandomi un dito contro.-Non fare l'indifferente.-
-Ma io sono indifferente a lui.-precisai.Abigail storse le labbra facendomi notare il suo disappunto,ma poco dopo sospirò e lasciò perdere.
-Io vado,buonanotte!-mi salutò;mi diede un fugace bacio sulla guancia e si avviò verso casa sua,che era infondo alla strada.
Aprì piano la porta di casa cercando di fare meno rumore possible e poi salì frettolosamente le scale per poi chiudermi in camera mia.
Mi gettai sul letto completamente vestita,e sospirai guardando il soffito della camera.
I pensieri di quella giornata si affollavano nella mia testa velocemente,e non facevo altro che vedere immagini di lui.
E l'interrogativo che più mi torturava era : Mi avrebbe mai chiamata?
 








to infinity and behiond's space.

Questa è la prima long che cerco di scrivere in questo fandom,per questo fatemi sapere come la trovate!
Aspetterò le vostre recensioni per decidere se continuarla o meno.
Quindi recensite,che siano positive o negative,fa lo stesso,voglio avere un parere concreto sulla storia.
Aspetto i vostri pareri,
Peace&Love,
Marianna.


 

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Capitolo 2
*** 'Taylor,rescue me.' ***


capitolo secondo                                                                                                                                                                     Alexandre.

"I've been feeling weird,
Oh, I need you to come and rescue me"
-Turn me on;David Guetta ft Nicki Minaj.


Il locale era diventato ancora più affollato dopo che lei se n'era andata,e stranamente,non mi sentivo più a mio agio.
Mi sentivo solo in un luogo tutt'altro che desolato,mi sentivo confuso come se avessi bevuto due bottiglie di Vodka quando avevo bevuto solo un analcolico.
Taylor,Taylor,Taylor,l'unico nome che mi veniva in mente.Se mi avessero chiesto come mi chiamavo avrei risposto 'Taylor'.
L'ammasso di corpi che ballava al centro della pista si strinse ancora di più,e questo mi fece mancare l'aria costringendomi ad uscire dal locale.
Mi feci spazio a suon di gomitate e 'levati di mezzo' fino a raggiungere la porta di uscita.
Una volta uscito tirai un sospiro di sollievo nel sentire l'aria fresca sfiorarmi il viso.Salutai velocemente il bodyguard,Bob,con un gesto della mano prima di avviarmi verso casa.
Erano solo le 3 passate,ma non mi interessava.Adesso la serata che mi ero progettato aveva perso totalmente senso.
Il mio divertimento durante queste sere era abbordare ragazze,portarle in qualche posto appartato e poi chi si è visto si è visto,ma quella Taylor,aveva stravolto tutto con un sol battito di ciglia.
Ricordavo tutto,dai suoi occhi color del mare,ai suoi capelli color grano che le incorniciavano graziosamente il viso,dandole un'aria così angelica e perfetta.
Ero abituato a tutt'altro tipo di ragazze:disinvolte,sfacciate,maliziose,lei era totalmente l'opposto.Timida,impacciata,e soprattutto pura.
Mentre camminavo in direzione di casa mia,che era poco distante da lì,mi rigiravo continuamente il telefono tra le mani.
Chiamarla o no?Se lei mi avesse dato un numero falso perché non voleva essere cercata da me?E se non si ricordasse di me?
Immerso tra i miei pensieri non mi accorsi di aver già superato la mia casa,e dovetti tornare indietro.
Decisi di accantonare per un po' tutti quei interrogativi per dedicarmi ad aprire la serratura di casa,che era difettosa.
Impiegai un po' di tempo e un dispendio di forze notevole prima di riuscire ad aprirla completamente.
Chiusi la porta alle mie spalle,gettai la giacca sulla vecchia poltrona del salotto per poi mi buttai fiaccamente sul divano il quale emise un rumore stridulo.
Mi guardai intorno,casa mia era un vero e proprio tugurio:la carta da parati era del tutto inesistente sulle pareti,i mobili risalivano al '900 ed aveva solo tre stanze,comprendenti camera da letto,bagno e la cucina che fungeva anche da salone.
Ed era tutta colpa mia se ero finito in quel postaccio,eppure non riuscivo a farne a meno.
Ogni volta che mi proponevo di smettere,di farla finita,ricadevo in quel circolo vizioso che mi stava lentamente distruggendo
Mi stava svuotando,mi rendeva un essere privo di sentimenti,eppure quella sera qualcosa era cambiato,qualcosa si era smosso dentro di me.
Il mio cellulare vibrò da dentro la tasca della giacca,risvegliandomi da tuti quei pensieri.Mi allungai leggermente per prenderlo e controllare chi fosse.
'Ricordati che con me hai un debito,e i debiti vanno estinti'.
Mi si gelò il sangue nelle vene,quel numero privato mi incuoteva più paura di qualsivoglia persona.
Non immaginavo a che punto sarebbe potuto arrivare quel uomo se non fossi riuscito a pagare tutti i soldi che gli dovevo.
Mi passai una mano sul volto stanco e pallido.Rabbrividì appena la mia mano toccò la mia pelle;riuscivo a sentire le ossa sporgenti degli zigomi.
Mi alzai leggermente la manica della camcia che portavano,i segni di ciò che facevo erano più che evidenti,ma nessuno si era mai accorto di ciò.
Forse perché non interessavo a nessuno.
Forse perché ero un relitto della società.
Forse perché nessuno voleva avere a che fare con un drogato.
I miei amici si potevano contare sulle punta di una sola mano,e anche loro erano tossicodipententi proprio come me,quindi non proprio la compagnia adatta.
Ero caduto in questo circolo grazie a loro,era incominciato come uno scherzo,per divertirsi una sera di pura noia e poi era diventata una vera e propria ossessione.
Non riuscivo a smettere,più cercavo di reprimere questo mio bisogno,più questo aumentava.
Mi alzai lentamente dal divano per dirigermi in camera da letto.Percorsi pochi passi ed aprì la porta di legno che scricchiolò appena.
La camera era in totale disordine,ma non me n'ero mai preoccupato,tanto io,ospiti non ne ricevevo.
Alzai leggermente il materasso per permettermi di prendere ciò che mi era necessario,e mi sedetti a terra,appoggiando la schiena al letto.
Sospirai,prima di rifare lo stesso gesto che facevo da mesi,chiusi gli occhi e lasciai che la sostanza facesse il suo effetto.
Passarono alcuni minuti prima che mi sentissi meglio,più sollevato,più allegro,senza alcun pensiero negativo per la testa.
Il mondo sembrava migliore quando lo facevo,non ero più quella persona insignificante che viveva in un quartiere malfamato,non ero più quella persona insensibile.
Riuscivo a toccare il cielo con un dito,riuscivo a provare mille e mille emozioni,solo grazie a della polverina bianca.
Però spaevo perfettamente che quel senso di pace non sarebbe durato per sempre,presto sarei ripiombato in quella disperazione e depressione che mi caratterizzava da..sempre.

"Le urla di mia madre si udivano perfettamente anche dal piano di sotto,implorava,piangeva,singhiozzava ed io ero in camera mia con le mani sulle orecchie cercando di non sentire.

 -Per favore,non lo farò più!-gridava,mentre un'altra lacrima mi solcava il viso.Se mio padre mi avesse visto in quelle condizioni,mi avrebbe picchiato fino a farmi sputare sangue.
 Per lui i veri uomini non piangono,non sono delle femminucce.Io già sapevo che quando sarebbe tornato dal bar sarebbe successo questo,come ogni volta.Improvvisamente le urla di mia madre si placarono.
Sentii dei passi,stavano salendo le scale,era il mio turno adesso.La porta si spalancò rivelandomi la figura orrida di mio padre. -Finalmente ti ho trovato!-biascicò."

Strizzai gli occhi,cercando di rimuovere quell'immagine che mi perseguitava dalla mia infanzia.Ecco,l'effetto stava svanendo,adesso tutto stava riacquistando un senso.
Guardai l'orologio,segnava le 04.00.Con uno sforzo,riuscii a mettermi in piedi,seppur barcolavo.
Incurante di essere ancora completamente vestito,mi coricai nel letto,rannicchiandomi sotto le coperte ormai consumate.
Flashback del mio passato continuavano a venirmi alla mente,ma uno era più forte di tutti gli altri.
Lei,lei che era riuscita ad illuminarmi la giornata con delle mossette imbarazzate ed un dolce sorriso,lei che sapevo,mi avrebbe cambiato la vita.
Sorrisi inconsciamente ad occhi chiusi. -Taylor,rescue me.-sussurrai,prima di perdere conoscenza.



to infinity and behiond's space.
Grazie per le recensioni allo scorso capitolo e volevo ringraziarvi perché entrambe le storie sono state inserite tra le 40 più popolari. :)
Spero con questo capitolo di non essere andata oltre il rating giallo,come avete capito questo è un pov Alexandre,per illustrare un po' la sua difficile storia.
Beh,spero di nuovo di avere tante recensioni perché queste mi spronano ad andare avanti e ad scrivere questa fanfiction.
Quindi,per favore recensite,chiedo solo un piccolo commento di 10 parole,nient'altro. :)
Peace&Love,
Marianna.




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