Freedom and truth doesn't exist...

di Nathan Renko
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Change! (Prologo) ***
Capitolo 2: *** Heat! (Capitolo 1) ***
Capitolo 3: *** One of them (Capitolo 2) ***



Capitolo 1
*** Change! (Prologo) ***


Questa è la mia prima storia, spero vi piaccia, inizio con un prologo che racconta piu' dettagliatamente cosa sta succedendo in questo mondo virtuale.




Il mondo è in preda al panico. Non si sa bene cosa sta succedendo, ma dimenticatevi cosa c'era prima della guerra. ONU, ONLUS e associazioni varie adesso non sono altro che burattini nelle mani di Barckley. Dopo il rilascio della Bomba Grey sulla Russia, gli Stati Uniti hanno un nuovo deterrente, potentissimo e mai visto. Capace di distruggere un'intera razza e di radere al suolo tutto ciò che c'è. La zona è completamente radioattiva, non ci si può avvicinare. Ma cos'ha di così spettacolare la Bomba Grey? Insomma tutto ciò è stato già fatto tramite la Bomba Nucleare, ma se prima la Bomba Nucleare si poteva in qualche modo disarmare o magari attutire, la Bomba Grey non può. Una volta costruita non si può disarmare, rimane lì finche non viene premuto il pulsante di lancio. Può essere telecomandata a distanza come se fosse un giocattolo. Il materiale che c'è dentro è diverso dalla Nucleare... E' una sostanza altamente instabile che causa mutamenti... Le persone non sono piu' le stesse, sono... Violente, possedute, dotate di poteri "sovranaturali". Tutto ciò sembra semplicemente una storia fantascientifica, ma non lo è. Il mondo è cambiato, la guerra è cambiata. Non so se ci saranno possibilità di far ritornare il mondo a ciò che era, ma non possiamo stare qui con le mani in mano. La zona Russa è stata isolata, ormai non ci vive piu' nessuno e il resto dei paesi se la fanno sotto a reagire. Un giorno un tizio mi domando: "Non puoi vincere! Perchè!?! PERCHE' COMBATTI?! PERCHE' RESISTI?!" Io gli risposi: "Perchè nessun'altro lo farebbe!"



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Capitolo 2
*** Heat! (Capitolo 1) ***


Eccovi il primo capitolo della mia storia, spero vi piaccia. Buona lettura ^^.




-"Si suda troppo in queste tute Jack."-

-"Non lamentarti Dave."-

Eravamo a Mosca, nella capitale. Era peggio di quanto immaginassi. L'ambiente era ricoperto di cenere, non c'era nulla, le strade erano rotte e nessun edificio. Eravamo lì proprio per sfatare questo mito. Una fonte ci disse di un'edificio costruito qui, dove si facevano esperimenti sugli esseri posseduti e vedere se si potevano mutare in qualcosa che prendesse ordini, come un robot. Cristo... A pensarci mi viene ancora da vomitare. Il sole stava per calare, avevamo esplorato gran parte dell'area, ci dirigevamo diritti, a nord. 

-"Guarda lì!"-

-"Dammi il binocolo... Cavolo l'abbiamo trovato. Avviciniamoci."-

Trovammo l'edificio. Era di merda, fatto con materiali resistenti, esteticamente inguardabile... Come dargli torto, non c'è nessuno qui oltre che guardie e scienziati. 3 piani e molte guardie appostate in prossimità e all'esterno. 

-"Mettiamoci qui."

Eravamo a 300 metri di distanza, la vista era abbastanza libera a parte la nebbia dovuta alla radioattività. Il cielo sembrava per far scatenare una tempesta.

-"Qual'è il piano."- Mi chiese Dave... In realtà non né avevo idea.

-"Non so nemmeno da dove cominciare, tu hai qualche idea?"-

-"No..."-

-"Siamo fottuti... Ok Dave pensa, pensa, pensa..."-

-"Assalto frontale? Non se lo aspetterebbero..."-

-"Ci distruggerebbero, noi siamo in due, loro in 100 minimo. Mmm, proviamo ad aggirarli."-

Ci recammo lateralmente, sempre alla stessa distanza di 300 metri. -"Due guardie armate di Famas, granate e pistola del cazzo, credo una M1911."- Vide dal suo binocolo Dave, descrivendomi passo dopo passo ciò che vedeva. Staccai da mano a Dave il binocolo e lo portai ai miei occhi. La situazione non era molto favorevole, eravamo in campo aperto, se avessimo tentato di catturarli furtivamente avremmo comunque rischiato di essere visti, e poi catturati e infine uccisi o torturati con relative conseguenze. 

-"Guarda Jack, cosa sta succedendo?"-

-"Un fottuto mostro, Dio... Mi sembra di vedere le lacrime e il dispiacere nel volto di quella persona..."-

-"Persona? Sono mostri perché li chiami così?"-

-"Sono pur sempre persone, per colpa di altri stanno per essere uccise. Magari erano innocenti, non avevano fatto nulla... Può darsi che ogni domenica andavano a pranzare dalla madre come facevamo noi..."-

-"Direi di andarcene, sono in troppi non possiamo fare nulla. La prossima volta ci infiltreremo, adesso direi di scattare delle fotografie all'ambiente e magari ai vestiti delle guardie."-

-"E' la scelta migliore, pensaci tu Dave. Io farò dell'altro."-

Estrassi un piccolo giocattolino che mi diede Clara, un piccolo insetto di piombo dotato di telecamerina e telecomandatile.

Clara era la fondatrice dell'alleanza, nonché mia figlia. Venni a sapere dopo della presenza di quest'ordine, e subito mi accorpai ad esso. Furono molti i motivi della mia partecipazione: volevo proteggere mia figlia, l'unico legame che avevo con il passato e infine sventare la minaccia Statunitense, che ci imbambola con paroloni come "Libertà e Giustizia", cose non vere. Da sempre gli Stati Uniti hanno represso le minacce con la violenza, partendo da Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, due anarchici Italiani emigrati in Massachussets per cercare un lavoro onesto, ma incastrati e uccisi perché avevano ideali diversi da quelli Statunitensi. Condannati alla sedia elettrica. Questo è solo uno dei primi casi. 

-"Che diavolo è?"- Mi chiese Dave insospettito.

-"Un congegno elettronico che mi ha dato Clara. Con involucro di piombo e telecamerina, in grado di essere telecomandato anche dalla distanza della nostra sede. Infatti ecco..."-

-"Complimenti a tua figlia, è molto intelligente, si vede che non ha preso da te."-

-"Sempre molto gentile Dave. Clara stiamo arrivando al punto di ritorno, saremo lì tra circa 25 minuti salvo imprevisti."-

-"Ricevuto Doom 6-0, vi mando una navicella"-

-"Ok Dave, andiamo."-

Come facevamo ad andarcene? Semplice usavamo una navicella monoposto progettata dagli scienziati Statunitensi che permetteva di accedere a questi luoghi altamente radioattivi senza che essa si distruggesse.   Era dotata di GPS e rintracciamento satellitare, poteva essere mandata in capo al mondo senza nessun passeggero. Il viaggio di ritorno a casa sarebbe stato tranquillissimo.

 

Circa 15 minuti dopo

 

-"Non credo che gli Statunitensi volessero assumere il controllo di quei mutanti, sarebbe costoso e inutile. Ci hanno detto una stronzata secondo me."- Dave era abbastanza dubbioso su quello che stava accadendo, ma secondo me tutto aveva senso.

-"Se ottenessero ciò gli Statunitensi avrebbero un'altro deterrente e saprebbero come mettere le mani su queste persone "speciali", quindi avrebbero due deterrenti perfetti e inoltre i tizi non potrebbero rivoltarsi contro."-

-"Perché continui a sostenere che sono persone? Le persone non mangiano altra gente."-

-"Sono persone speciali, Io vedevo sui loro volti il dispiacere, le lacrime, l'odio, la rabbia... Solo noi possiamo provare tutto ciò."-

-"Jack corri! Le cosiddette persone ci hanno visto e ci stanno rincorrendo!"-

-"Cristo, che situazione di merda. Prendi l'arma ma non usarla, usala solo se necessario."-

-"Non vuoi che io uccida delle persone? Non fare il coglione."- Subito un proiettile uscì dalla Desert Eagle di Dave.

-"Non fare tu il coglione, ci rallenterebbe solamente uno scontro a fuoco. Corri! CORRI! Clara siamo in pericolo, stiamo per arrivare, puoi far aprire automaticamente le porte della navicella?-

-"Cristo ma non si fermano mai?"- Dave si girò e sparò di nuovo.

-"Basta Dave!"- Urlai con ira.

-"Non posso farlo, i comandi non rispondono a quella distanza."- Clara diede la spiacevole notizia, e subito pensai che il tempo che avremmo perso per aprire le porte ci avrebbe gettato in pasto ai mostri. L'unica soluzione era attirarli da una sola parte e far aprire a Dave entrambi le porte per poi scappare in qualche modo.

-"Ok, Dave adesso recati alle navicelle e apri le due porte, Io ti raggiungerò appena possibile."-

-"Va bene, buona fortuna Jack."-

Feci un cenno con la testa mi girai correndo sempre all'indietro e sparai dei colpi mentre cambiavo direzione con la mia Single Action Army. Scelsi una strada trasversale rispetto alla posizione della navicella facendo un giro più' lungo e allargandomi. Visto che usavano circa il 2% del loro cervello riuscii a distogliere l'attenzione da Dave e mi feci inseguire. La strada era tutta rotta e piena di buche, il destino volle che inciampai su una di quelle. Caddi a faccia terra, ero un'attimo intontito. Cercai di alzarmi ma subito una di loro mi venne addosso e mi morse il braccio. Urlai di dolore, i suoi canini erano completamente affondati nel mio braccio. Me ne ritrovai un'altro addosso, con l'altra mano presi il mio Tomahawk e colpii alla testa la seconda bestia. Cercai di alzarmi completamente e appena ci riuscii colpii il figlio di puttana nell'occhio cavandoglielo. Continuai a colpirlo in faccia finché non si levò da dosso. Dopo essermelo levato di dosso iniziai a correre di nuovo, verso la navicella questa volta. Contattai tramite radio Dave e dissi:

-"Cazzo! Dave hai aperto le navicelle?"-

-"Si Jack. Sbrigati ne vengono altri anche verso di me."-

-"Ci sono quasi."-

Con il Tomahawk in mano continuai a correre verso la navicella. Persì moltissimo terreno quindi un leggerissimo rallentamento ed ero cibo per mutanti. C'è n'erano circa 7 ad inseguirmi. Inciampai di nuovo perdendo l'equilibro ma riacquistandolo subito. Uno di loro mi venne addosso e un secondo prima del suo micidiale morso si trovò una pallottola di piombo bollente nelle cervella. Dave mi salvò sparando da quella distanza ad un bersaglio in movimento con il rischio di colpirmi. Davvero un gesto coraggioso e freddo da parte sua. Altri avrebbero atteso e venirmi in soccorso avvicinandosi. Ha fatto la scelta migliore.

-"Ok Dave, entra!"-

-"Sei ferito Jack?"-

-"Non è nulla, sbrigati!"-

Entrai nella mia navicella, chiusi la porta e programmai il viaggio di ritorno a casa. Prima della partenza sentivo i versi e i rumori dei cazzotti dati alla porta di quella povera gente. Nonostante fossi stato attaccato da loro, non serbavo rancore verso di loro anzi provavo compassione e dovevo impedire che si formassero altri esseri come quello pieni di odio, rancore e rabbia. Dovevo porre fine a quelle atrocità. Il dolore aumentava, il sangue scorreva.

-"Clara ho bisogno di cure mediche appena torno a casa."-

-"Cosa è successo?"-

-"Un morso di quei mutanti."-

-"Dimmi i sintomi."-

-"Sono pallido credo, mi sento debole, ho un gran mal di testa e perdo sangue."-

-"Rilassati e respira profondamente, tra un po' sei a casa."-  

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Capitolo 3
*** One of them (Capitolo 2) ***


Altro capitolo della mia serie Action. Spero vi piaccia. Buona lettura e un'abbraccio ^^ -The End Is Here!




Sentivo un cambiamento. Non ero piu' lo stesso. Incominciai a vedere tutto rosso, i miei occhi lacrimavano. Iniziai a cambiare aspetto, divenni diverso, persi completamente la sensibilità. Pochi minuti dopo svenni. Mi ritrovai Dave davanti. Vidi il suo volto normale, ma provavo odio verso di lui. Stava con mia figlia, e non potevo sopportarlo ma prima non mi aveva mai dato fastidio. Mi levò il casco della tuta e... Non ero piu' io. Lacrimavo sangue. Mi levò la casacca della tuta, e mi ritrovai con una maglia nera a maniche corte. Mi potevo guardare le mani, erano sporche le dita cambiarono, iniziai a trasformarmi, le braccia si bucarono e iniziai a perdere sangue da esse, si rupperò improvvisamente. Urlai e mi alzai. Il mio volto cambiò radicalmente. Mi avvicinai a Dave e lo attaccai. Volevo azzannarlo, levargli tutti i pezzi di carne che aveva e squartarlo vivo. Mi diede un cazzotto e mi spinse. Misi la ma mano sulla parte bassa dei pantaloni e presi il Tomahawk. Sferrai un fendente con tutta la furia che avevo, ma lo schivò (era abbastanza prevedibile come colpo), riuscìì a colpirlo dietro la schiena lo spinsi lateralmente e poi gli diedi un calcio su una gamba facendolo cadere. Si allontanò e mi disse:

-"Jack riprenditi! Non sei tu, ti prego! Non farlo!"-

Urlai. Senza motivo e con tutta la forza e la cattiveria che provavo tentai un colpo e lo presi alla gamba. Volevo sbranarlo, non mi bastava ucciderlo. Doveva soffrire come soffrivo io! Mi avvicinai mentre Dave urlava di dolore, lo presi per la gola e lo appoggiai alla parte esterna della navicella, staccai il Tomahawk dalla gamba del povero Dave e poi pronunciai qualcosa, nemmeno io riuscivo a capire cosa dissi, ma urlavo e provavo odio. Improvvisamente però levai le mani dal collo di Dave e feci cadere il Tomahawk, urlavo ancora di piu' e mi accascai a terra. Urlavo in un modo indescrivibile. Mi era stata sparata una freccia tranquillante, Clara era arrivata in tempo per fermarmi insieme ai suoi compagni. Dave si rialzò, io ero cosciente ma non facevo nulla. Mi prese sulle spalle e mi portò all'interno della base. Ero seduto, e vedevo la scena intorno a me, ma non capivo bene cosa succedeva. Mi sentivo impotente. Mi venne iniettato altro tranquillante ma non mi addormentavo, rimanevo sveglio ad osservare ciò che succedeva intorno a me. Clara mi guardava e piangeva, buttata nelle braccia di Dave, e anche io caddi nelle braccia del dispiacere. Lacrime di sangue le mie, strane, ma avevano lo stesso significato di quelle normali. Non sentivo piu' niente, solo un fischio all'orecchio che mi provocava un'enorme mal di testa. Iniziai a sbattermi ma ero intrappolato in una camicia di forza e legato ad una sedia. Urlavo, urlavo ed urlavo ancora. Sul volto di Clara le lacrime, e vedevo che mi fissava. L'unico legame che avevo con il passato. Dave, aveva solo fermato il sangue disinfettando la parte lacerata e coprendola con una benda. Improvvisamente si distacco da Clara, prese la sua Desert Eagle e me la puntò al petto. Mi muovevo e urlavo ancora di piu' per il suo affronto. Si abbassò leggermente, in modo da avere la faccia allo stesso livello della mia. Prima ci chiamava bestie, ma adesso cosa provava? Compassione? Odio per ciò che gli avevo fatto? Puntò la pistola alla mia testa e ad un tratto mi fermai. Lo guardai dritto negli occhi... Ero arrabbiato e gli urlai ancora una volta in faccia dopo pochi secondi. Stava per premere il grilletto, mancava pochissimo.

-"Non c'è la faccio." Si fermò improvvisamente e mi guardò ancora negli occhi.

-"Non possiamo provare a curarlo, a prendere una sorta d'antidoto?" Chiese Dave.

-"Gli unici antidoti creati non fanno altro che rallentare il cammino del virus verso lo stadio finale." Rispose Clara con le lacrime ancora sul volto e singhiozzando. Mi guardava ancora, e io indispettito dalle sue lacrime e dal suo sguardo, mi muovevo freneticamente, cercando di liberarmi. Credevo fosse a causa di Dave, ma non lo era. Non capivo cosa stava succedendo intorno a me, provavo solo rabbia e un terribile dolore alla testa.

-"Dì a James di prepararlo, poi vediamo cosa succederà."

James era un'esperto in questo campo. Era laureato in medicina, specializzato in armi battereologiche ed era uno stimato scienziato prima della creazione della bomba Grey. Lasciò il dipartimento dell'Area 51 quando venne a scoprire degli esperimenti che si facevano sugli umani a proposito della sostanza radioattiva contenuta nella Grey.

 

Circa 30 minuti dopo

 

-"Proviamo a rallentare."

Mi venne iniettato da James un'altra sostanza, infilzando l'ago nel mio collo, quando entrò completamente dentro di me urlavo ancora di piu'. Mi muovevo freneticamente e non riuscivo a controllarmi. Improvvisamente mi calmai. Il mio volto, da rosso sangue che era, divenne leggermente piu' rosa. Il dolore alla testa calò, e non ero piu' incazzato come prima. Ma ciò era solo la tregua prima della tempesta.

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