LA SORELLINA DI MUSTANG

di Havoc_Fan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** INTRODUZIONE ***
Capitolo 2: *** LA DOLCE SORELLINA ***
Capitolo 3: *** FRATELLO E SORELLA ***
Capitolo 4: *** CENA+DORMITA ***
Capitolo 5: *** MATRIMONIO!? ***



Capitolo 1
*** INTRODUZIONE ***


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INTRODUZIONE^^

 

Roy Mustang era comodamente seduto nel suo ufficio, in piedi dinanzi alla sua scrivania, un nanetto dall’aria imbronciata.

-Continuerà ad ignorarmi ancora per molto?-chiese -Io avrei da fare-.

 

Mustang degnò di uno sguardo il ragazzino-Che c’è acciaio ai un appuntamento?-.

 

Acciaio arrossì vistosamente-Non dica sciocchezze!-.

 

Il colonnello sorrise divertito, poi si alzò e si avvicinò al piccolo alchimista.

 

-E logico che tu non abbia appuntamenti!-e lo abbraccio-Non ne ai bisogno, stai con l’uomo più bello del mondo!-

 

Il piccoletto gli sferrò un pugno che lo fece volare dall’altra parte della stanza-SEI SOLO UN NARCISISTA DEL CAVOLO!-anche se nel profondo, ma molto profondo sapeva che il suo Roy aveva ragione.

 

Con un grande sforzo il più grande si rialzò, si riavvicinò al piccolo bloccandolo poi contro il muro.

 

-Non ci si rivolge così ad un tuo superiore-disse cercando di sembrare serio, anche se in realtà sorrideva.

Posò un bacio su quelle piccole labbra.

 

-Sai Ed- disse vicino all’orecchio dell’altro-Oggi è un anno che stiamo insieme, dobbiamo festeggiare-

 

Edward sorrise, stavano per baciarsi ancora una volta, quando delle grida provenienti dal corridoio non li fece separare.

La porta si spalancò e una ragazza fece il suo ingresso.

 

-ROY MUSTANG!-.

 

 

Allora questo era il prologo spero che come inizio vi piaccia^^.

 

 

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Capitolo 2
*** LA DOLCE SORELLINA ***


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LA DOLCE SORELLINA

 

 

Roy era sbiancato, e dal terrore si nascose dietro Edward che osservava la ragazza che era appena entrata con molto interesse.

I suoi capelli erano neri, lunghi e legati in una coda alta. I suoi lineamenti erano delicati, non dimostrava più di diciannove anni.

 

-ROY MUSTANG! NON NASCONDERTI CODARDO CHE NON SEI ALTRO!-Urlò avvicinandosi a Edward, a quel punto Roy tento di fuggire, ma venne prontamente bloccato da Ed.

 

-Lasciami Edward o questa mi ammazza-

 

Ma Ed non lo mollo e vedendo che Roy cercava di divincolarsi serrò la presa.

Una volta che la ragazza gli fu difronte, spinse Roy più avanti.

 

-Coraggio è solo una ragazza che male può farti?-gli sussurrò.

Roy lo guardo con furia omicida, poi si voltò e sfoggiò uno dei suoi più splendidi sorrisi.

 

-Elen, piccolina da quanto tempo che…-

 

-NON AZZARDARTI A CHIAMARMI PICCOLINA, SE NON VUOI CHE TI DISTRUGGA!-

 

Roy si fece piccolo piccolo-Scusa Elen non volevo-.

 

Edward rimase sbalordito, Roy Mustang, il colonnello Roy Mustang che chiedeva scusa, roba da matti.

 

-Scusami- disse rivolto alla ragazza-Tu chi sei?-

 

Nel frattempo attirati da quel baccano erano arrivati Riza e Jean.

Elen guardò Edward e sorrise.

 

-Scusami che maleducata-disse porgendo la mano-Sono Elen, Elen Mustang-.

 

Tutti rimasero senza parole.

 

-Elen Mustang?-chiese Jean.

 

-Si sono la sorella minore di questo qui-disse indicando Roy che nel frattempo si era alzato e si era riseduto dietro la scrivania-Comunque da come siete rimasti scioccati-continuò guardando Ed che aveva la faccia da allocco-Credo che mio fratello non vi abbia mai parlato di me-

 

Havoc si avvicinò a Elen-Piacere sottotenente Jean Havoc-.

 

La ragazza strinse la mano sorridendo-Piacere-.

Poi anche Riza si presentò-Tenente Riza Hawkeye molto lieta-.

 

Alla fine Elen di avvicinò a Edward-Ciao tu sei?-chiese sorridendo.

 

Edward arrossì-Edward Elric-.

 

-Ora che abbiamo finito con le presentazioni, si può sapere che vuoi?-chiese Roy.

Elen si girò e con furia assassina si avvicinò alla scrivania di Roy sbattendo sopra le mani-NON PARLARMI CON QUEL TONO-.

 

A quel punto anche Roy prese ad urlare-SEI TU CHE DEVI PORTARE RISPETTO OLTRE A ESSERE TUO FRATELLO MAGGIORE SONO ANCHE UN TUO SUPERIORE-disse ormai difronte alla ragazza.

 

-NON ME NE FREGA NIENTE, IO TI PARLO COME MI PARE E PIACE, SUPERIORE O NON SUPERIORE-.

 

STUMP!

 

Tutti rimasero sbalorditi. Elen era a terra senza fiato, Roy le aveva dato un pugno in pieno stomaco.

La ragazza si rialzò e guardò Roy dritto in faccia.

-Chiedimi immediatamente scusa-disse quest’ultimo.

 

-Scordatelo-.

 

STUMP!

 

Un altro pugno in pieno stomaco.

 

-Chiedimi scusa-ripetè.

 

-No!-secco.

 

STUMP!

 

Ancora un altro pugno, ormai la ragazza non si reggeva più in piedi, tremava leggermente, ma sosteneva lo sguardo del fratello.

Con un grande sforzo si rialzò, ma subito ricadde a terra priva di forze.

Havoc, Riza e Edward assistevano alla scena senza intervenire.

 

-Lo ripeterò un’ultima volta, chiedimi scusa-.

 

La ragazza non fece in tempo a rispondere che Havoc si mise davanti a lei proteggendola.

 

-Ora basta colonnello-e senza aggiungere altro la prese in braccio e uscì dalla stanza seguito da Riza e Edward.

 

 

Bene ecco finito il capitolo.

 

Ringrazio per aver recensito:

 

The_Dark_Side:Grazie per aver recensito e scusami se sn un po’ corti i cap. Spero che questo ti piaccia^^

 

liena: Grazie anche a te sn felice che ti intrighi^^

 

SHUN DI ANDROMEDA:Grazie mille anche a te, anche secondo me Edward e Roy sn pucciosi insieme, infondo gli opposti si attraggono^^.

 

AL PROSSIMO AGGIORNAMENTO^^KISS HAVOC_FAN

 

  

 

 

 

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Capitolo 3
*** FRATELLO E SORELLA ***


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SORELLA E FRATELLO

 

Erano ormai due giorni che Elen dormiva, in seguito al litigio avuto col fratello aveva riportato qualche leggera lesione.

Havoc l’aveva portata a casa di Edward dove suo fratello Alphonse(ormai tornato umano)si occupava di lei.

 

All’inizio del terzo giorno finalmente Elen aprì gli occhi.

 

-Oh! Finalmente ti sei svegliata!-

 

Elen batté le palpebre, davanti a lei si trovava un ragazzo, un bel ragazzo con uno sguardo dolce un po’ da bambino i capelli di un biondo scuro erano legati in una coda alta, i suoi occhi di un grigioverde stupendo.

Elen arrossì e si nascose sotto le coperte.

 

-Io…io dove sono?-chiese timidamente.

 

-Sei a casa mia e di mio fratello Edward, t’anno portato qui tre giorni fa-rispose-Ora gentilmente potresti tirare la testa fuori dalle coperte? Sai vorrei vedere i tuoi occhi-.

 

Elen uscì la testa da sotto le lenzuola-Tu come ti chiami?-

 

Il ragazzo sorrise-Ti dico il mio nome se tu mi dici il tuo!-

 

La ragazza sorrise a sua volta-Elen il mio è Elen-disse sedendosi-Il tuo?-.

 

-Alphose-rispose aiutandola a sedersi e mettendo dei cuscini dietro la schiena di lei-Sono il fratello minore di Edward-.

 

-Mio fratello dov’è?-.

 

Al si sorprese a tale domanda-Ora è a casa sua, dovrebbe venire tra un po’-fece una pausa, poi chiese-Vuoi vederlo?-.

 

-Si! Vorrei vederlo-rispose dopo un attimo d’esitazione.

La porta della stanza si aprì ed entro Jean-Ei! Piccola ti sei svegliata-

 

-PICCOLA A CHI, SOLO MIO FRATELLO PUO’CHIAMARMI COSI’-.

 

Alphonse scoppiò a ridere, quella ragazza aveva lo stesso carattere del suo nii-san.

 

-Ei! Che hai da ridere-chiese lei mettendo il broncio.

 

-E che ti arrabbi come mio fratello-si giustificò lui-Comunque dimmi ai fame?-.

 

La ragazza annuì.

 

-Bene- e uscì chiudendosi la porta alle spalle e lasciandola sola con Havoc che si sedette sul letto accanto a lei.

 

-Sicura di voler vederlo dopo quello che ti ha fatto?-

 

-E’ mio fratello, aveva più che ragione gli ho mancato di rispetto, perché comunque è un mio superiore-rispose lei con lo sguardo basso-Non voleva farmi male, lo conosco-e sorrise, incrociando gli occhi azzurri di Havoc.

 

Alphonse ritornò cinque minuti dopo con un vassoio carico di cibo, buttò fuori dalla stanza il povero Havoc e aiutò Elen a mangiare.

 

-Lo sai-cominciò Al-I tuoi occhi sono di un azzurro stupendo-.

 

La ragazza arrossì-Grazie-

 

Il campanello suonò e un attimo dopo nella stanza entrò Roy, aveva lo sguardo basso. Alphonse sorrise ad Elen e uscì dalla stanza lasciandola sola col fratello.

 

Il silenzio era snervante, ma nessuno dei due spiccicava parola, alla fine Elen decise di parlare.

 

-Perché non ti siedi qui vicino a me?-.

 

Sempre col capo chino Roy si sedette accanto alla sorella.

La ragazza vedendo che il suo fratellone non alzava lo sguardo allungò una mano e gli alzò la testa finché non potè specchiarsi nei suoi occhi.

 

-Fratellone perché non mi parli?-

 

-Mi vergogno di quello che ho fatto-rispose distogliendo lo sguardo.

Allora Elen cominciò ad accarezzargli la guancia.

 

-Guarda che è colpa mia, io non avrei dovuto parlarti con quel tono-disse sorridendo.

Il fratello la guardò negli occhi specchiandosi in quel mare.

 

-No! Scusami tu Elen, ti fa ancora male lo stomaco?-chiese sorridendo a sua volta.

 

-Ma che scherzi? Guarda che sono forte, non mi abbattono tanto facilmente-.

 

Ed entrambi scoppiarono a ridere.

Roy le diede un bacio sulla fronte.

 

-Posso sperare di vederti nel mio ufficio oggi?-.

 

-Signorsì colonnello-rispose con il saluto militare e con un gigantesco sorriso.

 

-Bene a più tardi, la tua divisa è in quella busta-e uscì dalla stanza dopo averle dedicato un altro sorriso.

 

Elen indossò la divisa, legando poi i capelli nella solita coda che era abituata a portare, dopodichè uscì dalla stanza.

Alphonse vedendola gli sorrise.

 

-Sei sicura di farcela a camminare da sola?-.

 

-Non sono stupida!-rispose mettendo il broncio.

 

-Lo so!-rispose Al.

 

Elen lo guardò attentamente, anche lui indossava la divisa.

 

-Tu…tu sei un militare?-chiese sbalordita.

 

-Si! Ma faccio il lavoro d’ufficio, ora forza muoviamoci oppure tuo fratello ci riduce ad un mucchietto di cenere-.

 

-Ok!-disse Elen sorridendo e seguendolo, notando anche come a quel ragazzo donasse la divisa.

 

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Erano ormai sei ore che Elen lavorava senza sosta mettendo a posto l’ufficio di Roy.

Riza aveva dato ad entrambi una punizione.

Lei avrebbe messo apposto l’incasinato ufficio di Roy, mentre quest’ultimo in un rapido cinque ad uno avrebbe dovuto indossare abiti da cameriera e soddisfare ogni ordine che gli veniva impartito(cosa di cui Edward fu molto felice evito di dire perché^^).

 

Verso sera Havoc, Elen, Roy e Edward erano chiusi nell’ufficio del colonnello.

Fratello(finalmente in abiti normali)e sorella stanchi come non mai erano seduti sul divano.

La piccola aveva appoggiato la testa sulla spalla del fratello, che le accarezzava gentilmente i capelli.

Dopo un po’ anche Alphonse si unì a loro, Edward notò che evitava accuratamente di guardare Elen, e anche lei faceva lo stesso con lui.

 

-Ei! Elen-disse d’un tratto Havoc-Stasera verresti a cena con me?-.

 

Elen arrossì-Scusami….Ma non posso…io devo già uscire con un altro ragazzo-.

 

Roy la guardò dopo aver polverizzato il povero Havoc-E chi sarebbe costui?-chiese.

 

La ragazza non rispose.

 

-Io penso di sapere chi sia-intervenne Edward-Giusto fratellino?-.

 

Il povero Alphonse diventò peggio di un peperone.

 

Roy rimase sbalordito guardando dalla sorella ad Alphonse.

 

-Lui ti ha invitato a cena fuori?-.

 

Lei annuì.

 

-E tu non mi dici niente?-chiese guardando Al.

Il poverino si spaventò temendo di fare la stessa fine di Havoc.

 

Alla fine Roy sorrise-Che dici Edward ci uniamo a loro?-.

 

Elen scattò in piedi-SCORDATELO!-

 

Anche Roy si alzò-PERCHE’?-

 

-PERCHE’ NO!-

 

Roy sorrise-E va bene vuol dire che non verremo!-disse con aria rassegnata, poi sul suo volto si aprì un sorriso che non prometteva nulla di buono-Sorellina che indosserai stasera?-chiese guardandola con malizia.

 

-Un pantalone è una maglietta-rispose lei spaventata a tale sguardo.

 

-MA NON SE NE PARLA PROPRIO!-urlò Roy-FORZA SORELLINA VIENI CON ME-.

 

Una volta vicini alla porta guardò Alphonse-Tu! Vestiti in maniera elegante e fatti trovare alle otto al “Casal del Sole” lì vi aspetterà una magnifica serata-e sorrise, dopodichè trascinò via sua sorella con chissà quale piano in mente.

 

BENE ANCHE QUESTO CAP E’ FINITO.

RINGRAZIO COLORO CHE LEGGERANNO E CHE HANNO LETTO.

MI SCUSO ANCHE PER LA VIOLENZA DEL PRECEDENTE CAPITOLO MI E’ PRESA UN PO’ LA MANO.

SPERO CHE QUESTO CAP VI PIACCIA AL PROSSIMO AGGIORNAMENTO^^KISS HAVOC-FAN.

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** CENA+DORMITA ***


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CENA+DORMITA^^

 

Erano le otto, ed Elen ancora non si vedeva.

Alphonse era con suo fratello Edward che lo aveva fatto vestire in maniera elegante, indossava dei pantaloni neri gessati, una camicia bianca e una giacca sempre nera, i capelli sempre legati in una coda alta.

 

-Ma quando arrivano?-chiese per la millesima volta.

 

-Tranquillo fratellino tra poco saranno qui-.

Neanche il tempo di finire la frase che una macchina si fermò davanti ai due ragazzi, Mustang scese e andò ad aprire elegantemente lo sportello posteriore.

Una mano avvolta da un guanto cremisi si appoggiò elegantemente su quella di Roy, e dalla macchina scese Elen, Alphonse e Edward spalancarono la bocca, la ragazza era irriconoscibile, i lunghi capelli erano raccolti elegantemente alla nuca, mentre alcuni ciuffi le ricadevano a boccoli sulle spalle, l’abito di seta senza spalline metteva in risalto le sue forme, sul lato destro uno spacco che arrivava fino alla coscia, i guanti gli arrivavano al gomito.

 

Alphonse si avvicinò ad Elen.

 

-Scusami per il ritardo-disse lei tutta rossa-Mio fratello non la finiva più-.

 

-Tranquilla-rispose lui sorridendo, poi gli porse il braccio-Posso scortarla signorina?-.

 

Elen arrossì ancora di più, ma strinse il braccio.

 

-Ah! Alphonse-li fermò Edward-Stasera dormo da Roy così voi avete casa libera-finì in maniera maliziosa.

 

Roy si avvicinò alla sorellina-Miraccomando usate le precauzioni-.

 

Un attimo dopo Roy era steso a terra, Elen gli aveva dato una ginocchiata in una parte delicata-MA COME TI PERMETTI! ORA SPARITE-.

E entrò nel ristorante con Alphonse dove trascorsero piacevolmente la serata.

Alla fine arrivarono sotto casa di lui.

 

-Ti….Ti va di salire?-chiese Alphonse tutto rosso.

 

Anche lei arrossì e sbiascicò un si.

 

Una volta in casa si sedettero sul divano, ma nessuno dei due parlava.

 

-Vuoi…restare qui stanotte?-chiese Al timidamente.

 

-Be…ecco io…visto che tuo fratello dorme da Roy…se non distur…- non finì la frase perché Alphonse la stava baciando.

Fu un bacio semplice ma pieno d’amore.

Alla fine si staccarono e si sorrisero.

-Non ho un pigiama, ti vado a prendere una mia maglietta, potresti usare quella per dormire-.

 

Elen era nella camera di Edward ma non riusciva a prendere sonno, si alzò e andò in cucina.

 

-Non riesci a dormire?-.

 

Elen sobbalzò, quando due braccia la strinsero da dietro.

 

-Alphonse-disse Elen-Mi ai fatto spaventare.

 

-Non era mia intenzione-rispose lui dandole un bacio sulla guancia-Coraggio vieni con me-.

 

La prese per mano e la portò nella sua camera, la fece sedere sul letto e lui si sedette affianco a lei.

Gli diede un bacio a fior di labbra.

 

-Se ti va puoi dormire con me?-.

 

-Che fai prima mi porti in camera tua e poi me lo chiedi?-domandò lei sorridendo.

Si diedero un altro bacio e si misero sotto le coperte, Alphonse l’abbracciò stringendola a se e inebriandosi del suo profumo, così s’addormentarono.

 

LO SO IL CAP E’ UN PO’ CORTO E MI DISPIACE, MA NEL PROSSIMO PENSO CHE AVVERRA’ QUALCOSINA D’INTERESSANTE!!!!

UN RINGRAZIAMENTO A TUTTI COLORO CHE ANNO RECENSITO E CHE RECENSIRANNO. KISS^^

 

 

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Capitolo 5
*** MATRIMONIO!? ***


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MATRIMONIO!?

 

 

AVVISO CHE QUESTO E’ L’ULTIMO CAPITOLO DI UNA TRILOGIA.

 

 

Erano ormai quattro mesi che Alphonse ed Elen vivevano insieme. Il povero Edward era stato sfrattato, ma per la gioia di Roy era andato a vivere da lui(Sappi cara scrittrice che mi vendicherò se non sarà in questa vita sarà nell’altra NdEd).

Ogni mattina andavano a lavoro insieme, anche se Elen usciva prima per poter preparare la cena.

Una sera Alphonse la fece rimanere al Quartier Generale, e con lei ora era nell’ufficio di Roy.

 

-Colonnello le devo chiedere una cosa importante-disse Alphonse seriamente.

 

Anche il suo fratellone era nella stanza e guardava il suo nee-chan con aria pensierosa.

 

-Dimmi Alphonse, perché ai quell’aria seria?-chiese Roy.

 

Il ragazzo strinse la mano ad Elen.

 

-Colonnello io vorrei chiederle il permesso di sposare Elen- lo disse tutto d’un’fiato.

 

Attimo di gelo, Edward era scioccato, Elen era peggio di un peperone e a Roy era venuto un infarto.

 

-Fammi capire Al- cominciò Edward dopo essersi avvicinato a Roy e avergli dato uno schiaffo per farlo riprendere-Tu vorresti sposare Elen?-.

 

-Si!- rispose lui senza esitazione.

 

Roy si alzò e si avvicinò ad Elen-Tu lo ami?-.

 

Lei annuì.

 

-Lo vuoi sposare?-.

 

-Si!-.

 

-Bene allora vi do una settimana per preparare le nozze-disse Roy.

 

-COSA UNA SETTIMANA!-dissero all’unisono Elen e Al.

 

-Si! Una settimana non un giorno di più non un giorno non un giorno di meno, naturalmente sia io che Edward vi aiuteremo-rispose Roy con un sorriso a trentadue denti-E dato che non avete avuto ancora nessun rapporto intimo-.

 

I due ragazzi diventarono color porpora.

 

-Elen dovrà passare questa settimana a casa mia, dato che sarà la sua ultima da nubile voglio tenerla tutta per me-disse abbracciandola.

Dopodichè la trascinò fuori dell’ufficio con direzione “Negozio d’abiti da sposa”.

Scelsero un abito semplice, ma bello, aveva dei ricami azzurri, è un velo che le doveva andare sopra il viso, Roy non badò alle spese l’importante era che la sua adorata sorellina fosse felice.

 

E’ sera Elen è seduta sulle gambe del fratello che la tiene stretta a se accarezzandogli i capelli.

L’idea non le andava a genio, ma sapeva che quelli erano gli ultimi giorni che passava in quel modo col suo fratellone.

 

-La mia sorellina che si sposa-disse Roy cullandola-Chi lo avrebbe mai detto che avrebbe trovato un deficiente col coraggio di sposar…-.

 

Roy era finito lungo e disteso per terra.

 

-CHE VORRESTI DIRE CHE CREDEVI CHE SAREI RIMASTA SINGLE A VITA?-chiese la ragazza adirandosi.

 

-Ma certo che no sorellina stavo solo scherzando(ammazza che violenta)-.

 

La sorella sorrise e lo aiutò ad alzarsi.

 

-Senti fratellone-disse diventando tutta rossa-Non è che posso dormire con te stanotte?-.

 

-Guarda che se vuoi puoi anche sposarti con me, perché lo so che sono l’uomo più bello del mondo-.

 

Un pugno lo colpì in pieno viso-NARCISISTA DEL CAVOLO SMETTILA DI ADULARTI DA SOLO IO AMO ALPHONSE ED E’ CON LUI CHE MI SPOSERO’-.

 

-Ok! Ok! Non c’era bisogno d’essere violenti, ora andiamo a dormire forza domani ci aspetta una lunga giornata-.

 

La mattina dopo la povera Elen fu costretta assieme ad Alphonse a compilare una lunga lista degli invitati, addire che l’oro due volevano un matrimonio intimo, ma Roy Mustang e intimo non andavano d’accordo.

 

La fine della settimana si avvicinava, mancava solo un giorno alle nozze, e sia Elen sia Al erano andati in crisi isterica.

 

Il matrimonio rischio di andare a rotoli per svariate ragioni.

 

1-Roy dimenticò di ordinare i fiori e il bouquet.

2-Edward dimenticò di andare a ritirare gli abiti della cerimonia, così il povero negoziante fu costretto ad aprire alle cinque del mattino il negozio.

3-Jean che doveva fare da testimone ebbe un’intossicazione per le schifezze mangiate all’addio al nubilato di Alphonse.

4-La parrucchiera arrivò con venti minuti di ritardo.

 

Ma in ogni caso dopo questa serie di sfortune i due ragazzi riuscirono a sposarsi, e la festa tutto sommato andò bene almeno fin quando Roy non decise di mettersi a cantare(Che vuoi dire la mia voce è come quella di un usignolo NdRoy).

 

-Finalmente a casa-disse Alphonse entrando in casa con Elen tra le braccia.

 

-Già che bello- rispose lei ridendo.

 

-Ma sai qual è la cosa più bella?-chiese Alphonse poggiandola sul letto.

 

-No cosa?-rispose lei con finta ignoranza.

 

-Che questa è la nostra prima notte di nozze-e la baciò.

 

FINE.

 

BENISSIMO LA PRIMA PARTE DELLA TRILOGIA E’ FINITA HO GIA’ IN MENTE IL SUGUITO, DOVE NE ACCADRANNO DI COTTE E DI CRUDE, RINGRAZIO CHI HA RECENSITO, MA RINGRAZIO ANCORA DI PIU’:

 

LITHIA DEL SUD E YUMI MI FA PIACERE ESSERE FRA LE VOSTRE PREFERITE QUEST’ULTIMO CAP LO DEDICO A VOI E SPERO CHE ANCHE IL SEGUITO VI PIACCIA^^ KISS.

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