Enchanted to meet you

di SmartieMiz
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hogwarts Express ***
Capitolo 2: *** Home ***
Capitolo 3: *** Relationships ***
Capitolo 4: *** Three boys, a girl and a flower ***
Capitolo 5: *** Two words ***
Capitolo 6: *** Half-blood ***
Capitolo 7: *** Thad Harwood's smile ***



Capitolo 1
*** Hogwarts Express ***


Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà della Fox e di J.K. Rowling; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
 



Hogwarts Express

Era appena incominciato il sesto anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Thad Harwood era nella normalissima stazione di King’s Cross che ben presto non sarebbe stata più normale.
«Thaddy, non vedo l’ora di arrivare a Hogwarts!», fece la sua sorellina con un tenero sorriso, poi gli disse: «Allora? Devo solamente correre verso il muro?».
«Sì, è molto semplice, Tay, se vuoi ti faccio vedere», rispose Thad con un sorriso.
«No, andiamo insieme», disse Tay.
Thad annuì, poi si voltò stando attento a non farsi vedere dagli altri babbani e corse assieme alla sorella contro il muro. Si ritrovarono al binario 9 ¾ e Thad non poté non sorridere felice.
«Benvenuta nella stazione per andare dritto a Hogwarts!», disse Thad accarezzando dolcemente i capelli della sorellina e dandole un tenero bacio sulla guancia.
Tay ricambiò con un sorriso distratto: era troppo occupata ad osservare per la prima volta l’incantevole treno rosso davanti a loro, l’Hogwarts Express.
«Thad, Taylor, credo sia ora di entrare!», disse loro una dolce voce femminile.
«Mi mancherete!», fece Thad saltando letteralmente addosso ai suoi genitori.
Anche la piccola Tay si avvicinò ai suoi genitori e diede loro un bacio sulla guancia.
«Taylor, mi raccomando, non disobbedire mai a tuo fratello», le disse il padre serio ma visibilmente emozionato.
«Oh, papà, è ovvio che non disobbedirei mai a Thaddy!», rispose Taylor con un sorriso, poi domandò preoccupata: «E se diventassi Serpeverde? Non voglio!».
«Andiamo, Taylor, anche io ero una Serpeverde», rispose la mamma divertita.
«Mi ha detto Thaddy che i Serpeverde sono tutti brutti e cattivi», insistette Taylor incrociando le braccia.
«Ma la mamma no», sorrise Thad, poi si avvicinò alla sorellina e con un sorriso le sussurrò: «Non preoccuparti, il cappello tiene conto delle tue scelte!».
Taylor sorrise. Il treno emise un rumore e ciò significava che era davvero ora di andare.
Thad e la sorellina salirono sul treno. Si affacciarono alla finestra e con un cenno della mano salutarono i loro genitori.
Il treno partì e ben presto uscì dalla stazione. Thad e Tay erano alla ricerca di un vagone. Thad incontrò nel vagone loro, i suoi inseparabili e migliori amici.
«THAAAAD!», urlò la voce inconfondibile di un ragazzo alto e biondo. Era al fianco di un ragazzo moro con il naso pronunciato, di un altro ragazzo un po’ robusto e di un ragazzo basso con i capelli pieni di gel.
«JEFF! NICK! TRENT! BLAINE!», rispose Thad buttandosi addosso ai suoi amici.
«Mi siete mancati tutti!», fece Trent commosso.
«Anche a me siete mancati», parlò Nick.
«Non vedevo l’ora di incontrarvi tutti qui!», esultò Blaine con un enorme sorriso.
«Oh, che bello, non vedo l’ora di affrontare un altro anno insieme a tutti voi!», disse Jeff felice.
«Scommetto che lei è Taylor», disse Trent scompigliando dolcemente i capelli della sorellina di Thad: «Ciao Tay!».
«Ciao! Tu sei Trent, vero? Thad mi ha parlato di te, e mi ha parlato anche di voi tre!», rispose la bimba cerimoniosa indicando Nick, Jeff e Blaine. Loro risposero con un sorriso.
«Non troviamo un vagone», asserì Nick ad un tratto.
«Lì c’è un vagone vuoto», disse Jeff indicando un vagone: «Cioè, c’è solo un ragazzo, ma gli altri sono tutti pieni».
«Andiamo lì, allora», disse Trent.
Thad diede la mano alla sua sorellina e, insieme ai suoi amici, si avvicinarono al vagone.
«Possiamo entrare o è occupato?», domandò Blaine.
Il ragazzo presente nel vagone staccò gli occhi dal proprio libro.
«Potete entrare», rispose freddo.
Thad, Tay e Blaine si sedettero vicino al ragazzo mentre Nick, Jeff e Trent si sedettero di fronte.
«Piacere di conoscerti, io sono Blaine Anderson», fece Blaine con un sorriso porgendo la propria mano al ragazzo.
«Il piacere è tutto mio», rispose il ragazzo con un ghigno accettando la stretta di mano.
«Io sono Jeff Sterling, piacere di conoscerti!», esultò il biondo cerimonioso.
«Nick Duval, piacere».
«Piacere, Trent Nixon».
«Thad Harwood, piacere di conoscerti», si presentò Thad stringendo anche lui la mano del ragazzo: «Lei è Taylor, la mia sorellina».
Taylor, con un sorriso, agitò la mano e il ragazzo ricambiò con un sorriso finto.
«Sebastian Smythe, piacere di conoscervi», rispose infine il ragazzo con un sorriso mellifluo.
«Credo di non averti mai visto prima, sei nuovo?», domandò Jeff curioso inarcando un sopracciglio.
«Esattamente», rispose il ragazzo.
«Quindi non sai a che Casa appartieni», optò Trent.
«Già, ma di sicuro non sarò uno stupido Tassorosso», rispose Sebastian con un ghigno.
Jeff e Trent, essendo Tassorosso, si guardarono sorpresi. Nick, un Grifondoro, fulminò lo sguardo di Sebastian perché aveva appena offeso Jeffie e Trentie.
«Andiamo, Seb, non è male essere un Tassorosso!», fece Thad cercando di addolcire il suo tono.
«Quanta confidenza, Harwood!», sbottò Sebastian.
In effetti Thad l’aveva subito chiamato Seb.
«Oh, scusami, il problema è che Sebastian è un nome un po’ troppo lungo», rispose Thad imbarazzato.
«Invece il tuo nome è troppo corto e insulso, perciò ti chiamerò Harwood», fece Sebastian secco.
Thad, rosso di vergogna, tacque mentre Nick stava per far scatenare una tempesta avendo fulminato più volte lo sguardo di Sebastian.
«Guarda guarda un po’ chi si vede!», un ragazzo biondo e fin troppo conosciuto irruppe nel vagone: «I due stupidi Tassorosso, Nasolungo, il folletto e il timido Thadduccio! Oh, e chi è questa bimbetta?».
«Non rivolgerti a mio fratello e ai suoi amici in questo modo, brutto Serpeverde!», strepitò Tay arrabbiata.
«Piantala, Malfoy», tagliò corto Blaine.
«Ciao Anderson, mi è mancata la tua bellissima voce», Malfoy sorrise sprezzante, poi si rivolse a Sebastian e gli chiese: «Chi sei tu?».
«Sebastian Smythe», rispose il ragazzo.
«Draco Malfoy», fece il ragazzo con un sorriso malizioso.
Sebastian ricambiò e subito Nick pensò ci potesse essere feeling tra loro.
Entrambi antipatici e odiosi!, pensò Nick alzando gli occhi al cielo.
«Allora, ragazzi, dove siete stati quest’estate? Scommetto che siete rimasti a marcire nelle vostre stupide case babbane!», blaterò Malfoy sorridente.
«Non sono affaracci che ti riguardano!», sbottò Nick adirato.
«Oh, non c’è bisogno di arrabbiarsi, piccolo Duval, e non mi parlare più in questo modo perché è da ben un anno che sono diventato prefetto e tu no!», disse Malfoy con finta dolcezza: «Beh, io ho di meglio da fare che parlare con questi stupidi mezzosangue, quindi io vado! Buon anno».
Risparmiatelo “buon anno”!, pensò Blaine arrabbiato. Malfoy lasciò il vagone e Sebastian riprese a leggere.



Angolo Autrice

Adoro Glee e Harry Potter ed è da tempo che ho pensato di cimentarmi in una fanfiction del genere! ;)
Spero vi piacerà :D 

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Capitolo 2
*** Home ***


Home

Il treno si fermò. I ragazzi erano finalmente arrivati ad Hogwarts.
Thad salutò la sorella con un bacio sulla guancia. Essendo una studentessa del primo anno doveva riunirsi con gli altri nuovi studenti e seguire Hagrid, il custode della scuola.
Thad e i suoi amici scesero dal treno.
Casa!, pensò Thad contento con un sorriso che subito venne ricambiato da Nick, Jeff, Blaine e Trent che pensavano la stessa identica cosa.
«Abbiamo passato davvero dei begli anni qui, ma ora abbiamo sedici anni e siamo più grandi, quindi dobbiamo fare ancora più cavolate!», esultò Jeff entusiasta.
«Hai ragione, fratello!», confermò Blaine con un sorriso dando il cinque a Jeff.
Nick, invece, guardò teneramente il suo migliore amico Jeff.
«Hogwarts», sussurrò Thad felice.
«Oh, Thaddy, abbiamo capito che sei felice di essere di nuovo a Hogwarts!», sbottò Trent divertito.
«Dovremmo entrare», asserì Nick e i ragazzi annuirono.
 
«La mia sorellina è una Corvonero come me!», esclamò Thad contento, poi addentò un panino e disse: «Sebastian è un Serpeverde, invece».
«Si capiva da come si guardavano lui e Malfoy. Dai loro sguardi sembrava stessero architettando qualche piano malvagio per distruggere il mondo», disse Nick.
«Non mi piace quel Sebastian», ammise Trent: «Come si permette di dire che i Tassorosso sono stupidi?!».
«Già! È vero, io non sono una cima a scuola ma lui non si può permettere di parlare male della nostra Casa!», blaterò Jeff mangiucchiando qualcosa.
«Jeffie, non si parla con la bocca piena», lo ammonì Nick.
«Oh, Nick, ma mica sei mio padre!», rispose Jeff, dopodiché sia lui che il suo migliore amico ridacchiarono.
«Comunque nemmeno a me piace quel Sebastian. Sembra cattivo, sembra perfido… è viscido», commentò Nick.
«Sono d’accordo con il fatto che sembra perfido», affermò Blaine.
«Dai, ragazzi, ma perché prendete tutte queste conclusioni affrettate? Okay, Sebastian sembra antipatico e odioso anche a me, ma comunque non lo conosciamo bene», parlò Thad.
«E fortunatamente non lo conosceremo bene perché non è né un Grifondoro, né un Tassorosso né un Corvonero!», ammise Nick soddisfatto.
«Non cantare vittoria, Nick. Anche Malfoy è un Serpeverde e intanto ci da sempre fastidio!», gli fece giustamente notare Blaine.
Nick rispose con un broncio.
«Com’è che si chiamano quegli altri due studenti nuovi?», domandò Trent interessato mangiando una fetta di torta.
«Kurt Hummel e Alice Howard, se non mi sbaglio», rispose pronto Blaine: «Sono Corvonero».
 
Era sera quando Thad salutò gli amici e si recò nel suo dormitorio. Thad non aveva amici Corvonero, ma doveva ammettere che erano tutti simpatici e anche un po’ strambi.
«Ciao, Thad», lo salutò una voce sottile.
Thad la riconobbe: era Luna Lovegood, una ragazza bionda che tutti consideravano strana per il suo modo di fare e di pensare. A Thad, invece, stava simpatica anche se la conosceva solamente da un anno.
«Ciao Luna!», la salutò Thad con un sorriso. Le si avvicinò e l’abbracciò affettuosamente e Luna rimase quasi di stucco.
«Nessuno mi ha mai abbracciato prima d’ora, eccetto mio padre», affermò la ragazza.
«Davvero?», domandò Thad perplesso.
Luna annuì, poi con un sorriso disse:
«Sono felice di rivederti, Thad».
«Anch’io sono felice di rivederti, Luna», ammise lui sincero.
Thad e Luna incominciarono a parlare un po’ delle vacanze appena trascorse e dei progetti per il nuovo anno scolastico.
 
Nick e Blaine erano Grifondoro ed erano ottimi amici. Erano nella loro Sala Comune e avevano appena salutato Harry, Ron, Hermione e Neville, quattro simpatici compagni.
Nick e Blaine andarono nel dormitorio per sistemare le loro cose quando il cellulare di Nick squillò.
Il ragazzo prese il cellulare e lesse il messaggio ricevuto:


Nicky, già mi manchiii! :’( Uffaaa! :( – Jeffie
 
Nick sorrise teneramente e rispose al messaggio.
 
Andiamo, Jeff, abbiamo passato quasi tutta l’estate insieme! ;) – Nicky
 
Sì, ma non è la stessa cosa! Sai che mi piace essere un Tassorosso, ma sai anche quanto mi piacerebbe essere un Grifondoro così potrei stare più tempo con il mio migliore amico! Ah, e stanotte mi tocca dormire da solo! :3 – Jeffie
 
Nick arrossì leggermente a quelle parole.
 
Possiamo sempre infiltrarci ogni tanto nei dormitori come abbiamo fatto durante gli anni passati. La nuova parola d’ordine è Maltafinocchia! ;) – Nick
 
Okay, allora ci vediamo dopo! :) - Jeffie
 
Sebastian Smythe aveva già indossato la sua nuova divisa nera con il colletto verde. Era nella Sala Comune dei Serpeverde quando un ragazzo già visto prima gli si avvicinò.
«L’avevo pensato che saresti diventato un Serpeverde!», gli disse Draco con un sorriso malizioso: «Credimi, sei capitato nella Casa migliore! Qui non trovi gente stupida e incapace, trovi solamente tanta ambizione e tanta bastardaggine! Benvenuto, Smythe!».
«Grazie per il benvenuto, Malfoy», rispose Sebastian con un ghigno.
Sebastian si allontanò e andò nei dormitori per disfare le valigie. Malfoy non gli aveva levato gli occhi di dosso nemmeno per un secondo.
Faccio colpo su tutti, pensò Sebastian con un ghigno.
Mi piace quel Smythe!, pensò Malfoy. Aveva ancora nella mente quel ragazzo misterioso dagli occhi verdi e dal sorriso enigmatico.
Sebastian era un bel tipo: era un bel ragazzo, aveva un bel caratterino e subito  Malfoy pensò fosse un bastardo come lui.
Okay, è nella mia lista!, pensò Malfoy soddisfatto.
 
Era notte quando qualcuno accarezzò i capelli di Nick.
«Nicky!», provò a svegliarlo Jeff cercando di non fare troppo rumore, ma Nick sembrava non volersi svegliare affatto. Dormiva beatamente con la bocca semiaperta e il cuscino storto.
Il ragazzo, allora, decise di non svegliarlo e si stese accanto a lui.
«Volevo qualcuno che mi augurasse la buonanotte!», sussurrò Jeff simulando un adorabile broncio.
Nick non rispose, ma sorrise nel sonno. Jeff, divertito, ricambiò il sorriso e si accoccolò tra le braccia dell’amico.
 

Angolo Autrice

Alice Howard non so chi sia, cioè, è un personaggio che ho inventato io! x'D
Dunque, il nostro bel Sebastian è un Serpeverde u.u Il nostro amato Kurt, invece, è un Corvonero. :)
Al prossimo capitolo! :)

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Capitolo 3
*** Relationships ***


Relationships
 
Era mattina e Thad era in anticipo. Andò nella Sala Comune e vi trovò un ragazzo, o meglio, vi trovò il ragazzo nuovo. La sera prima non l’aveva visto e decise quindi di scambiare due parole con lui.
«Ciao, io sono Thad Harwood, piacere di conoscerti!», si presentò Thad porgendogli la mano.
Il ragazzo, un po’ titubante, accettò la stretta con un sorriso imbarazzato.
«Kurt Hummel, il piacere è mio», rispose il ragazzo.
«Sei del quarto anno?», domandò Thad curioso.
«Ehm, no, in realtà sono del sesto anno, e tu?».
Thad sgranò leggermente gli occhi. Kurt sembrava decisamente più piccolo.
«Anch’io sono del sesto anno, quindi alla prima ora abbiamo entrambi Difesa contro le Arti Oscure. Ci sediamo vicini?».
E cos’era tutta quella spontaneità? Thad era sempre stato famoso per la sua timidezza e per il fatto che non riuscisse a spiccicare parola con i nuovi arrivati.
«Certo», rispose Kurt timidamente sfoggiando un sorriso.
In quel momento una ragazzina uscì dal dormitorio femminile e corse incontro a Thad.
«Thaddy!», esultò la bambina felice.
Thad le accarezzò teneramente i capelli e la baciò sulla guancia.
«Kurt, lei è Taylor, la mia sorellina», Thad presentò sua sorella a Kurt.
«Piacere, io sono Kurt Hummel», si presentò il ragazzo abbassandosi leggermente e porgendo la mano alla bimba. Lei accettò la stretta con un sorriso.
«Taylor Harwood, ma chiamami Tay».
 
Nick, Blaine e Jeff facevano sempre tardi il primo giorno di scuola. Alla prima ora avevano Difesa contro le Arti Oscure e il professor Piton di sicuro non sarebbe stato felice del loro ritardo.
«Scusateci per il ritardo!», Nick si scusò per tre.
«Signor Duval, signor Anderson e signor Sterling, siete sempre voi tre a fare tardi ogni anno. Un giorno mi spiegherete che cosa vi spinge ad essere sempre in ritardo il primo giorno di scuola», parlò il professore glaciale.
«Duval se la spassa con Sterling!», sussurrò Malfoy malizioso a Smythe, il suo nuovo compagno di banco. Quest’ultimo si limitò a regalargli un finto sorriso.
«10 punti in meno a Grifondoro e 5 punti in meno a Tassorosso», disse il professore.
«Grazie mille, Sterling!», si lamentò un Tassorosso.
«Ora sedetevi dove trovate posto», fece Piton scocciato.
Nick notò con amarezza che non c’era un banco libero per lui e Jeff e che quindi si sarebbero dovuti per forza dividere.
Thad era seduto vicino a Kurt, il nuovo studente. Blaine si prese subito il posto vicino a Trent.
Jeff si sedette vicino a Luna Lovegood e Nick si sedette vicino a una Corvonero con i lunghi capelli neri e gli occhi azzurri.
«Ciao, io sono Alice Howard», sussurrò Alice a Nick.
«Ciao», rispose lui: «Nick Duval».
 
«Io odio Piton!», disse Jeff ad alta voce.
«Jeffie, cavolo, non devi urlare!», lo ammonì Nick.
«Piton è meschino, che saranno mai cinque minuti di ritardo!», commentò Thad difendendo i suoi amici ritardatari.
«Mm, non proprio cinque minuti, erano in ritardo di un quarto d’ora», lo corresse Trent, poi domandò curioso: «Per quale curioso motivo fate sempre tardi?».
«Semplice, non siamo abituati agli orari scolastici!», rispose Blaine con ovvietà.
In quel momento passò Kurt e Thad lo fermò.
«Ehi, Kurt! Ciao, ti presento i miei amici», gli disse Thad con un sorriso.
Kurt annuì debolmente. Thad aveva potuto notare che era un ragazzo molto chiuso ed era anche molto più timido di lui.
«Piacere, Jeff Sterling!».
«Nick Duval».
«Trent Nixon».
«Piacere di conoscerti, Blaine Anderson».
Kurt accettò la stretta di Blaine e lo fissò negli occhi. Blaine aveva due splendidi occhi color nocciola. Era difficile definire il colore di quegli occhi perché avevano anche delle lievi sfumature verdi. Erano dorati, erano magnifici.
E Blaine, dal canto suo, si incantò degli splendidi occhi azzurri di Kurt.
La risatina di Trent portò Blaine e Kurt alla realtà.
 
«Piton è il mio professore preferito, sa come punire gli studenti stupidi come Duval, Sterling e Anderson!», spiegò Malfoy a Smythe.
«Malfoy, apprezzo i tuoi sforzi di voler diventare mio amico, ma parli un po’ troppo per i miei gusti!», disse Sebastian beffardo, poi fece: «Ora se non ti dispiace vado a farmi un giro. Avrei preferito qualcuno che mi mostrasse un po’ la scuola, non qualcuno che non fa altro che blaterare di Duval, Sterling, Anderson e quant’altro!».
Malfoy restò sbigottito e senza parole.
Cavolo, io so sempre cosa dire!, pensò Malfoy sconvolto.
Non era possibile: ad Hogwarts era appena arrivato qualcuno che riusciva a tener testa a Draco Malfoy.
 
«Sono fiero di essere un Corvonero», ammise Kurt con un sorriso: «Tutti mi dicevano che sarei diventato sicuramente un Serpeverde per la mia ambizione e la mia astuzia e devo dire che ho avuto paura: i Serpeverde non mi sono sembrati molto solidali».
«Infatti non lo sono», rispose Nick pensando a Malfoy e ricordando la freddezza di Sebastian Smythe.
«Ma non bisogna mai generalizzare, Rachel Berry e Mercedes Jones ad esempio sono brave Serpeverdi», parlò Trent.
«Rachel Berry e Mercedes Jones?», domandò Kurt confuso.
«Rachel e Mercedes sono due Serpeverdi tutto pepe che credono di essere le migliori di tutti, ma sono davvero due brave ragazze e due tipe in gamba», gli spiegò Blaine.
«E poi c’è Santana», disse Trent con aria sognante.
«Ah, la Lopez», sputò Nick disgustato.
«Santana è odiosa», commentò Jeff accigliato.
«È bellissima», fece Trent con due occhi a forma di cuoricino.
«Ammetto che è una brava cercatrice, ma è antipatica», commentò Blaine.
 
Sebastian trovò irritanti le scale stregate di Hogwarts. Stava per entrare nell’aula di pozioni quando le scale di nuovo si mossero.
«Alle scale piace cambiare», commentò una voce maliziosa.
Sebastian si voltò e notò una una ragazza con tratti ispanici che indossava una divisa decisamente accorciata con il colletto verde. Era al fianco di una Tassorosso bionda.
«Santana Lopez, piacere», si presentò la ragazza ispanica porgendo la propria mano a Sebastian.
«Sebastian Smythe», rispose il ragazzo accettando la stretta.
«Lei è la mia amica Brittany Pearce», fece Santana presentandogli la Tassorosso: «Non avere pregiudizi su di lei solo perché è una Tassorosso, credo proprio sia stata un’ingiustizia fatta dal Cappello Parlante».
Sebastian si limitò ad annuire.
 
Nick e Jeff ridevano alle loro squallide battute, Trent parlottava con Thad, e Blaine, senza nemmeno sapere come, era riuscito ad intavolare un argomento interessante con Kurt quando all’improvviso una Corvonero interruppe tutti i ragazzi.
«Ciao Thad, io sono Alice Howard», si presentò la ragazza con un sorriso smagliante e subito Nick si ricordò di lei: «Sono Corvonero come te e sono nuova, perché non mi mostri un po’ la scuola?».
Thad annuì con un sorriso timido e gentile.


Angolo Autrice

A Hogwarts è finalmente arrivato qualcuno che riesce ad affrontare Draco Malfoy! :D
E in questo capitolo abbiamo anche Severus Piton u.u 
Al prossimo capitolo! :)

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Capitolo 4
*** Three boys, a girl and a flower ***


Three boys, a girl and a flower
 
«Questa è la biblioteca ed è proprio qui che facciamo le ricerche», le spiegò Thad mostrandole la biblioteca, poi guardò l’ora e notò che era in ritardo: «Senti, dovremmo andare, abbiamo pozioni e siamo in ritardo!».
«Scusami tanto, non volevo che facessimo tardi!», si scusò Alice con un sorriso.
Thad ricambiò il sorriso, dopodiché corse nei sotterranei assieme ad Alice.
I ragazzi entrarono nell’Aula di Pozioni e vi trovarono già il nuovo professore, Horace Lumacorno.
«Professor Lumacorno, ci scusi per il ritardo!», si scusò Thad.
«Suvvia, siete in ritardo solamente di cinque minuti», rispose Lumacorno con un sorriso: «Sedetevi dove trovate posto».
Thad notò che Nick era seduto con Jeff e che Blaine era seduto con Kurt.
Alice si sedette subito vicino a Trent e Thad si sedette vicino alla sua amica Luna.
Thad si voltò leggermente indietro e notò che dietro di loro erano seduti Malfoy e Smythe, il nuovo arrivato.
Che bell’accoppiata!, pensò Thad accigliato.
«Ciao Luna», sussurrò Thad alla compagna.
Lei rispose con un mezzo sorriso.
«Harwood!», Thad si sentì chiamare.
«Che c’è?», rispose Thad senza voltarsi. La voce di Malfoy era inconfondibile.
«Che ci facevi con la nuova Corvonero? Ci stai provando con lei? Questo perché sei timido, eh, Thadduccio?!», sghignazzò Draco.
Thad alzò gli occhi al cielo e lo ignorò.
 
Alla fine dell’ora Thad era con Blaine, Kurt, Nick, Jeff, Trent e Luna quando all’improvviso Alice si piombò davanti a Thad.
«Ciao Thad, ci sediamo vicini a Divinazione?», cinguettò la ragazza con un sorriso.
«Ehm, non so, cioè, io vorrei…».
«Certo», rispose Luna al posto di Thad: «Sedetevi vicini a Divinazione».
Alice salterellò di gioia e andò via.
«Perché l’hai fatto? Mi sarei voluto sedere con te», disse Thad perplesso all’amica.
«Non preoccuparti per me», rispose Luna con un semplice sorriso.
A Thad invece dispiaceva tanto il fatto che Luna dovesse essere sempre sola.
 
Thad stava salendo le scale quando all’improvviso sbatté contro uno spilungone.
«Attento a dove metti i piedi, Harwood!», lo ammonì una voce già sentita.
«Scusami tanto, questi sono tuoi», si scusò Thad raccogliendo e restituendo i libri al ragazzo alto e solo in quel momento realizzò che era Sebastian Smythe. Era davvero alto, era snello e aveva i capelli castano chiaro e gli occhi… Thad non aveva mai notato che aveva due fantastici e incantevoli occhi verdi.
Sebastian restò per qualche secondo con la bocca semiaperta, incapace di dire qualcosa.
«Grazie», bofonchiò infine il ragazzo.
«Di niente», rispose Thad in un sussurro smorzando un sorriso imbarazzato.
Sebastian si incamminò verso l’Aula di Divinazione e Thad lo seguì.
 
«Allora signor Harwood, mi dica cosa vede nella sfera», fece la professoressa Sibilla Cooman.
«Vedo… ehm, non riesco a vedere niente», ammise il ragazzo.
«Si concentri, signor Harwood», lo incitò il centauro Fiorenzo.
Thad osservò meglio la sfera. Davvero non riusciva a vedere niente. Dopo qualche secondo comparve una figura, o meglio, comparvero due figure.
«Vedo due profili», parlò Thad cercando di osservare per il meglio ciò che avveniva nella sfera: «Due ragazzi, credo. Non lo so cosa stanno facendo, sembra che stanno scappando da qualcosa. No, forse stanno scappando da qualcuno. Sì, vedo anche un altro ragazzo».
La professoressa ascoltò le parole di Thad con molto interesse.
«E cosa vede più?», insistette il centauro.
«Niente più», rispose Thad.
«Bene», fece Sibilla Cooman, poi si voltò verso Alice e le disse: «E lei cosa vede, signorina Howard?».
Thad si scostò per permettere ad Alice di osservare la sfera. La ragazza, con due occhi vispi e attenti, osservò ogni particolare e lo spiegò.
«Vedo il profilo di una ragazza e il profilo di due ragazzi. La ragazza prende per mano uno dei due ragazzi, ma l’altro ragazzo glielo impedisce».
Sibilla Cooman annuì stranita.
«Bene, e lei cosa vede, signor Smythe?», domandò la professoressa rivolgendosi al ragazzo.
Sebastian osservò la sfera e rispose:
«Un fiore dai colori vivaci. Ora è appassito».
 
Thad tornava sempre confuso dopo una lezione di Divinazione. Passò qualche altra ora di lezione e finalmente arrivò il primo pomeriggio scolastico.
Thad, Blaine, Nick, Jeff e Trent stavano studiando quando Luna, Kurt e Alice si unirono a loro.
«Thad, non capisco questo paragrafo di Storia della Magia, potresti spiegarmelo?», domandò Alice con gentilezza.
Thad annuì e si avvicinò alla ragazza.
«Cavolo, Nick, non capisco niente di Erbologia!», sbottò Jeff afflitto richiudendo per la terza volta il libro.
«Andiamo, Jeff, non c’è niente da capire!», rispose Nick aprendo il libro e mostrando un’immagine al ragazzo.
«Non riesco proprio a capire la differenza tra una mandragora e una mandragola», disse Jeff.
«Ma sono la stessa cosa!», rispose Nick divertito.
Ogni pomeriggio era sempre così: Jeff non riusciva a fare i compiti e Nick gli spiegava ogni cosa, Blaine e Trent studiavano e chiacchieravano allo stesso tempo e Thad, anche se stava aiutando Alice e anche se aiutava sempre i suoi amici, finiva i compiti prima di tutti.
«Ragazzi, noi dobbiamo andare, abbiamo gli allenamenti di Quidditch», fece Blaine alzandosi dal tavolo assieme a Trent: «Ci vediamo!».
 
Thad stava camminando per Hogwarts al fianco di una Alice chiacchierona.
«Oh, non vedo l’ora di vedere una partita di Quidditch! Ovviamente sarai tu ad accompagnarmi, no?», fece Alice sfoggiando uno dei sorrisi più dolci e melliflui del mondo allo stesso tempo.
«Sì, poi vedremo», rispose Thad.
«Quindi Blaine Anderson è il cercatore dei Grifondoro e Trent Nixon è il battitore dei Tassorosso? Wow! E chi è il cercatore dei Corvonero?».
«Cho Chang», disse il ragazzo.
«Fantastico! E quello dei Serpeverde e dei Tassorosso?», domandò la ragazza curiosa.
«Prima Draco Malfoy, ora Santana Lopez. Il cercatore dei Tassorosso, invece, è un certo Finn Hudson», fece Thad, poi, stanco di sentire Alice che parlava sempre, le disse gentilmente: «Io dovrei andare, ci vediamo!».
«Ah, perfetto! Anch’io devo andare in Sala Comune!».
«No, Alice, cioè, vado a farmi un giro per la scuola da solo», sottolineò Thad.
«Ah, okay. Allora ci vediamo, ciao!», Alice lo salutò dandogli un bacio sulla guancia e andò via. Thad arrossì lievemente, dopodiché andò a fare un giro per la scuola da solo.
Durante il suo cammino incontrò Sebastian Smythe che stava andando verso i sotterranei. Thad aveva una voglia matta di salutarlo e non sapeva nemmeno perché. Forse gli sarebbe piaciuto conoscerlo meglio.
Thad corse velocemente verso Sebastian.
«Ciao, Seb!», lo salutò Thad con un adorabile e spontaneo sorriso.
«Ehi, Harwood», rispose Sebastian secco, poi domandò: «Domani a che ora abbiamo Difesa contro le Arti Oscure?».
«All’ultima ora», disse Thad.
«Ah, d’accordo, ti ringrazio», rispose Sebastian con un sorriso enigmatico, poi scomparve tra i sotterranei.


Angolo Autrice

In questo capitolo abbiamo anche la prof. Cooman e il centauro Fiorenzo xD :)
Cosa vorrà significare ciò che hanno visto Thad, Alice e Sebastian nella sfera?
Ringrazio tutti coloro che leggono e recensiscono... al prossimo capitolo! ;)

 

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Capitolo 5
*** Two words ***


Two words
 
Il giorno dopo, Thad era in ritardo per Difesa contro le Arti Oscure. Non era da lui essere in ritardo, ma era già dal quinto anno che aveva perso il ritmo delle lezioni.
Corse avanti e indietro per le scale e sbatté di nuovo contro un ragazzo alto.
«Harwood, dovrei comprarti degli occhi!», sbottò il ragazzo.
«Scusami, Sebastian, vado di fretta», fece Thad raccogliendo velocemente i libri del ragazzo.
«Anch’io andrei di fretta», rispose Sebastian con un ghigno.
Thad restituì i libri al ragazzo che rispose con un misero grazie, poi entrarono insieme in aula preparandosi al peggio.
«Ci scusi per il ritardo, signor Piton», parlò Sebastian.
«Signor Smythe e signor Harwood, so che avete una media impeccabile, perché rovinarla con un misero ritardo?», disse il professore glaciale: «5 punti in meno a Corvonero».
«Perché i Corvonero sì e i Serpeverde no? Ma che ingiustizia!», protestò Jeff.
«5 punti in meno anche a Tassorosso grazie al geniale intervento del signor Sterling», disse Piton gelido.
«Ecco perché non vinciamo mai la Coppa delle Case…», sussurrò Trent.
Gli unici posti vuoti erano un banco vuoto e il posto vicino a Draco Malfoy. Thad, senza nemmeno pensarci, andò a sedersi al banco vuoto. Per sorpresa sia di Thad che di Draco, Sebastian si sedette vicino al Corvonero.
«Ma Sebastian è matto?!», sussurrò Draco arrabbiato al suo amico Blaise: «Gli ho pure conservato il posto!».
«A quanto pare non gli interessi», rispose Blaise con un sorrisetto furbo.
 
«Ma che cavolo impariamo con quell’imbecille di Piton? Non smetterò mai di dirlo ma Lupin era il migliore! La lezione dei mollicci è stata la più bella ed entusiasmante di tutte!», si lamentò Nick.
«Ma che spettacolo di finezza, Duval!», ed ecco che irruppe l’odiosa voce di Malfoy: «Venti punti in meno a Grifondoro!».
«Stai scherzando, spero!», si alterò Blaine allarmato.
«No, caro Anderson, come già sai sono prefetto e posso levarvi tutti i punti che mi pare e piace!», rispose Malfoy con un ghigno divertito, poi si avvicinò lentamente a Thad e gli disse: «Caro Thadduccio, venti punti in meno a Corvonero perché ti sei rubato il mio compagno di banco».
«Ma stai bene, Draco?!», domandò Thad allibito.
«È stato Sebastian a sedersi vicino a Thad, e poi finiscila di fare l’idiota e di levare i punti a caz…», Jeff venne interrotto da Trent.
Okay, quando Jeff si arrabbiava era di sicuro il più fine di tutti.
«Modera il tuo linguaggio, piccola bambolina bionda. Venti punti in meno anche a Tassorosso!», fece Malfoy con un sorriso sadico.
Nick, bloccagli le braccia!, pensò Jeff.
Jeff, prendilo per le gambe!, pensò Nick.
E io gli do un bel pugno in faccia!, pensò Blaine.
Nick, Jeff e Blaine trattennero i loro istinti omicida nei confronti di Malfoy e si allontanarono da lui assieme a Trent e Thad.
 
Sebastian era in biblioteca, ma invece di studiare pensava ad altro.
Aveva scoperto di essere un mago e aveva lasciato la sua adorata Parigi per partire per la Scuola di Magia e di Stregoneria di Hogwarts.
Pensò a quanto fosse grande e magnifica Hogwarts, pensò alle noiose lezioni di Erbologia e alle curiose lezioni di Divinazione, pensò alle difficili lezioni di Trasfigurazione e alle lunghe lezioni di Difesa contro le Arti Oscure…
Poi pensò a Malfoy e alla sua stupida parlantina, ma dopotutto aveva un bel caratterino. Poi pensò a Thad Harwood.
Harwood… lui sì che era un ragazzo interessante lì ad Hogwarts.
Thad Harwood era uno degli studenti più brillanti di tutta Hogwarts insieme a Hermione Granger, era un Corvonero ed era un ragazzo timido e spontaneo. Nonostante la timidezza era sempre gentile e sorridente.
Quel sorriso…cavolo, quel sorriso era così bello da aver accecato anche Sebastian Smythe.
Cavolo, a me non piace mica il sorriso di quel ragazzo!, pensò Sebastian, ha delle belle labbra, un bel collo, delle belle gambe, ecco cosa mi piace di lui! E… ha due occhi luccicanti, è gentile, è dolce, è tenero, è carino, è…
Sebastian scacciò via gli ultimi pensieri. Thad Harwood era un figo, punto, e l’obiettivo di Sebastian non era di certo diventargli amico.
 
Thad stava salendo le scale per andare nella Sala Comune di Corvonero quando una voce lo fermò.
«Ehi, Harwood», lo salutò Sebastian Smythe.
Aveva un sorriso malizioso che quasi spaventò Thad.
«Ciao, Sebastian», rispose il ragazzo titubante: «Tutto bene?».
«Certo, tu invece come te la spassi?», domandò il ragazzo appoggiandosi ad un muretto.
«Niente di che, ora vado a riposarmi un po’ leggendo un buon libro», rispose Thad smorzando un sorriso, poi disse: «Ti piace leggere?».
«Sì, ma ho gusti particolari», rispose il ragazzo, poi aggiunse: «Molto particolari».
Thad annuì non molto convinto.
«Fammi capire una cosa, Harwood», fece Sebastian avvicinandosi lentamente al ragazzo: «Ma tu giochi nella mia stessa squadra?».
«Ehm, in realtà non gioco a Quidditch, e comunque no perché sono Corvonero!», rispose Thad.
Sebastian trattenne un insulto.
Cavolo, è persino più imbecille di Sterling!, pensò Sebastian amareggiato.
«Non in quel senso», fece Sebastian fingendo di essere divertito: «In un altro senso».
«Ah, stessa squadra intendi…», Thad tacque un attimo, poi gli chiese: «Ma sei gay?».
«È un problema, Harwood?».
«No, certo che no», rispose Thad leggermente sorpreso: non pensava che Sebastian fosse gay.
«Comunque no, sono etero», aggiunse Thad.
«Non si direbbe», commentò Sebastian sarcastico.
«Perché?», chiese Thad confuso.
«Ma dai, si vede che sei gay!», rispose semplicemente il ragazzo.
«Da che cosa lo vedi?», domandò Thad curioso.
«Da come mi guardi», rispose Sebastian con un sorriso enigmatico.
Thad arrossì violentemente a quelle parole.
«Perché scusa, in che modo ti guardo?», domandò Thad timidamente e mordendosi il labbro inferiore.
«Dai, mi guardi come se fossi l’ottava meraviglia del mondo!», rispose Sebastian, poi diede una pacca sulla spalla a Thad e gli disse: «Ci si vede, Harwood».
Thad, incapace di rispondere, si limitò ad un lieve e imbarazzato sorriso.
 
Thad era seduto su un divanetto assieme alla sua amica Luna. Stavano leggendo un libro quando Kurt domandò:
«Posso sedermi anche io?».
«Certo, non c’è bisogno di chiedere il permesso!», rispose Thad con un sorriso gentile.
Kurt ricambiò il sorriso e si sedette vicino ai ragazzi leggendo anche lui un libro.
Thad era confuso. Le parole del libro sembravano cambiare posto e il ragazzo non riusciva a restare lucido.
Sebastian Smythe.

 

Angolo Autrice

Due parole... Sebastian Smythe ;) Eheheh, il nostro Thad sta incominciando a vedere Sebastian con occhi diversi? :)
Ringrazio tutti coloro che leggono! Al prossimo capitolo! ;)

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Capitolo 6
*** Half-blood ***


Half-blood
 
A Sebastian non importava affatto che Harwood ammettesse di essere etero. Sebastian era sempre riuscito ad avere ciò che voleva e non importava se il ragazzo in questione fosse etero o gay. Tutti diventavano gay solo a vedere Sebastian, quindi non era quello il problema.
Era nella Sala Comune dei Serpeverde quando Malfoy gli si avvicinò arrabbiato.
«Perché oggi ti sei seduto vicino a un Corvonero?», domandò il ragazzo glaciale, poi si corresse e disse: «Perché non ti sei seduto vicino a me?! Ti ho pure conservato il posto!».
«Forse perché avevo bisogno di cambiare compagnia», rispose Sebastian semplicemente con un sorriso sprezzante.
Malfoy lo guardò accigliato. Inizialmente Sebastian gli aveva dato una bella impressione, ora non sembrava altro che la sua brutta fotocopia.
«Ti consiglio di stare attento, Smythe. Tutti i Serpeverde sanno bene che non devono avere contatti con odiosi Grifondoro, stupidi Tassorosso e strambi Corvonero. I Serpeverde non hanno bisogno delle altre inutili Case. I Serperverde sanno di essere i miglio…».
«E se io volessi far amicizia con un Corvonero?», lo interruppe Sebastian.
I Serpeverde guardarono Sebastian in cagnesco. Il ragazzo, invece, era confuso. Cosa aveva appena detto?
Amicizia con un Corvonero? O meglio, amicizia?
Sebastian non aveva bisogno di amici, e di certo il suo scopo non era stringere amicizia con Thad Harwood.
«Thad Harwood, oltre ad essere uno strano Corvonero, è anche un mezzosangue», sputò Malfoy sprezzante.
«Anch’io sono un mezzosangue», rispose Sebastian con un sorriso beffardo.
I Serpeverde fissarono Sebastian allibiti. Lo stesso Malfoy era stupefatto di quella rivelazione.
«Sei mezzosangue e sei Serpeverde?!», domandò Malfoy sorpreso.
Beh, anche il professor Piton era un mezzosangue ed era stato un Serpeverde, ma stranamente Malfoy lo ammirava lo stesso.
«Esattamente», rispose Sebastian freddo.
«Un mezzosangue…», sussurrò Malfoy disgustato: «Un mezzosangue…».
Draco si allontanò da Sebastian senza dire una parola.
 
Jeff e Trent erano nella Sala Comune dei Grifondoro. Jeff chiacchierava animatamente con Nick mentre Blaine e Trent giocavano agli Scacchi dei Maghi.
«Ho vinto!», esultò Blaine soddisfatto.
«Cavolo, è la terza volta che vinci!», protestò Trent.
«Vuoi di nuovo la rivincita? O ti arrendi?», domandò Blaine con un sorrisetto furbo.
«Rivincita, assolutamente!», rispose Trent deciso.
«Nick, dici che questa felpa mi ingrassa?», domandò Jeff indossando una felpa grigia.
«Certo che no, Jeff, sei uno stecchino», commentò Nick.
Jeff gli fulminò leggermente lo sguardo.
«Ad Hogwarts indossiamo tutti la divisa, perché dovresti mettere una felpa?», domandò Nick stranito.
«Tra una settimana andiamo ad Hogsmeade», gli ricordò Jeff.
«E c’è bisogno di provarsi i vestiti una settimana prima?».
«Sì», rispose Jeff serio.
Nick era abituato alle stranezze di Jeff e non poté non riderci su.
 
Il giorno dopo, Sebastian si sedette di nuovo vicino a Thad a Difesa contro le Arti Oscure.
«Io la trovo una materia molto interessante», sussurrò Sebastian al suo compagno di banco.
«Un tempo era più bella, ora è tutta a livello teorico con Piton», gli spiegò Thad: «Il professor Lupin manca a tutti, tranne a Malfoy, ovviamente».
«Mm», commentò Sebastian distrattamente, poi guardò Thad negli occhi e… cavolo, non avrebbe mai dovuto guardarlo negli occhi.
Thad aveva due bellissimi occhi color nocciola. Erano magnifici e abbaglianti.
Il ragazzo, sentendosi osservato, si voltò verso Sebastian che non si preoccupò minimamente di cambiare soggetto. E ora era Thad a perdersi nei suoi splendidi e profondi occhi verdi.
Sebastian si lasciò scappare un sorriso che Thad non ritardò a ricambiare, poi ognuno staccò a malincuore quella bella visione per fingere di leggere qualcosa dal proprio libro.
Sebastian si accorse compiaciuto che Thad era arrossito vistosamente.
 
«TU, THAD HARWOOD, DEVI SPIEGARMI UNA COSA!», Nick sembrava piuttosto furibondo.
«Calmati, Nick, stiamo nel bel mezzo dei corridoi e tu stai decisamente urlando!», cercò di tranquillizzarlo Blaine.
«Che cosa ci fai con un Serpeverde, o meglio, che cosa ci fai con quella serpe?», domandò Nick disgustato.
«Niente, Sebastian sembra un tipo okay, si sta sedendo vicino a me, ogni tanto ci scambiamo qualche parola, niente di che. Sembra un Serpeverde piuttosto in gamba», rispose Thad noncurante.
Ma ovviamente quelle parole non servivano a cambiare l’opinione di Nick su Sebastian.
«È odioso quello Smythe», sbuffò Nick: «Si crede chissà chi, proprio come un certo Malfoy!».
«KUUURT!», esultò Blaine.
Cavolo, Blaine, sei peggio di una ragazzina di dieci anni al concerto del suo idolo preferito!, pensò Blaine.
«Blaaaaine!», rispose Kurt.
Okay, lui non era da meno.
«Ciao ragazzi», Kurt salutò tutti gli amici di Blaine.
«Ehi, Kurt», lo salutò Thad con un sorriso.
«Che bello, tra una settimana si va tutti ad Hogsmeade! Kurt, devi assolutamente venire con noi da Mielandia!», disse Trent sorridente.
«Sì, Mielandia, assolutamente!», confermarono Blaine e Jeff con gli occhi a forma di dolci.
«Io non andrò ad Hogsmeade», rispose semplicemente Kurt.
«COSA?», domandò ad alta voce Nick: «Ma Hogsmeade è una tappa imperdibile per chi va ad Hogwarts!».
«Lo so ma non me la sento di venire», fece Kurt rattristito.
«Kurt, ma… ma perché?», domandò Blaine sperando di non esser sembrato troppo sfacciato.
«Non conosco nessuno, che vado a fa…».
«Non conosci nessuno? Dovremmo seriamente offenderci!», disse Blaine con un finto broncio, poi sfoggiò un caloroso sorriso che Kurt non poté non ricambiare.
«Andiamo, Kurt, ci divertiremo!», provò a convincerlo Thad.



 

Angolo Autrice
 
E Draco scopre che il nostro Seb è un mezzosangue... ;)
Ed ecco una scena Thadastian: forse già c'è qualcosa? *---*
Da quanto abbiamo capito, Kurt un ragazzo molto timido, ma sembra aver già legato con Blaine :D
Nick e Jeff, vabbè, non so cosa dire su di loro! *___* <3
Ringrazio tutti coloro che leggono, al prossimo capitolo! :)

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Capitolo 7
*** Thad Harwood's smile ***


Thad Harwood’s smile
 

Finalmente quella settimana passò tra compiti, risate e frecciatine. Malfoy aveva tolto tantissimi punti a Duval, Anderson, Sterling e Nixon per puro gusto e anche ad Harwood perché era arrabbiato con lui.
 
Duval, naso troppo lungo! Trenta punti in meno a Grifondoro!
Anderson, troppo basso per i miei gusti. Venti punti in meno a Grifondoro!
Sterling, sei troppo stupido, sei troppo alto e sei troppo biondo, quindi quaranta punti in meno a Tassorosso!

Nixon, ogni giorni diventi sempre più stupido come Sterling! Venti punti in meno a Tassorosso!
Harwood, mi viene voglia di toglierti i punti solo a guardarti. Quaranta punti in meno a Corvonero!

 
Malfoy era anche arrabbiato con Smythe. Si sentiva tradito, deluso. Sebastian era un mezzosangue e Malfoy gli aveva dato fin troppa importanza sin dal loro primo incontro.
 
Finalmente i ragazzi erano arrivati ad Hogsmeade.
La prima tappa dei fantastici cinque fu Mielandia e ovviamente convinsero anche Kurt a venire.
Blaine, Jeff e Trent, come al solito, avevano mangiato tantissimi dolci.
«Okay, ora io voglio una Burrobirra», disse Nick ai suoi amici.
«Già, andiamo dai Tre Manici di Scopa!», fece Thad.
«No, Nicky, io voglio altri dolciii!», si lamentò Jeff.
«Oh, dai, Jeffie, ci riprendiamo tutti con una bella Burrobirra!», fece Nick dando una pacca sulla spalla all’amico.
Jeff rispose mettendo un broncio.
«Ti lamenti sempre», lo ammonì Nick, poi gli sussurrò dolcemente: «Ed è anche questo che mi piace di te».
Jeff arrossì come non mai in vita sua. Cosa cavolo gli aveva detto il suo migliore amico?!
Ed è anche questo che mi piace di te.
In quel momento i suoi pensieri vennero frenati dall’arrivo di Sebastian Smythe. Stava passeggiando tranquillamente e Thad notò con rammarico che era da solo.
«Ehi, Seb, che ne dici di fare un giro con noi?», gli domandò Thad con un sorriso sincero.
Nick, Jeff, Blaine e Trent non esitarono nel fulminare lo sguardo del povero Thad.
«Con piacere, Harwood», rispose Sebastian con uno dei suoi soliti sorrisetti sprezzanti.
 
Erano dai Tre Manici di Scopa quando ognuno ordinò una Burrobirra, eccetto Blaine e Kurt che avevano preso un succo di zucca.
«Questa città è una balla, quando abitavo a Parigi bevevo il courvoisier al posto del latte», commentò Sebastian accigliato.
Nick lo guardò con disprezzo, ma a Sebastian non sembrò importargliene.
«Quando abitavi a Parigi?!», domandò Thad con gli occhi sognanti: «Oh, Parigi, la città dell’amore!».
Sebastian ridacchiò divertito.
«La tua timida aria da studentello è davvero eccitante», rispose Sebastian sfoggiando un sorriso irresistibile.
Thad morì di vergogna. Nick e Jeff si guardarono disgustati mentre Blaine e Trent si guardarono increduli.
«Bene, di cosa stavamo parlando?», cercò di cambiare argomento Kurt per non imbarazzare ancora di più l’altro Corvonero.
Grazie infinite, Kurt!, pensò Thad sollevato.
«Sapete se a Hogwarts c’è qualche ragazzo gay come me?», domandò Sebastian con un sorriso.
«Ma sei venuto in questa scuola solo per fare colpo su qualcuno?», chiese Nick.
«Hogwarts è una scuola di magia e stregoneria, quindi che cosa ti fa pensare che io sia venuto proprio qui per far colpo su qualcuno?», domandò Sebastian accigliato e mettendo in difficoltà Nick.
«In effetti…», sussurrò il ragazzo imbarazzato.
«Io sono gay», rivelò Blaine: «Poi c’è anche qualche Corvonero e qualche Tassorosso. Serpeverde non saprei».
Sebastian accennò un sorriso sghembo. A nessuno piacque il suo sorriso.
 
Blaine era andato a fare l’ennesimo giro con Kurt e Trent. Nick e Jeff erano da soli e stavano camminando per una stradina di Hogsmeade.
«Tra qualche mese Hogsmeade sarà ancora più bella perché ci sarà la neve», commentò Jeff entusiasta.
«Già», rispose Nick, poi si avvicinò a Jeff e aggiunse: «ma l’importante è che sto sempre al fianco del mio migliore amico, no?».
Jeff rispose con un sorriso.
«Nick, mi prometti una cosa?», gli chiese ad un certo punto Jeff intrecciando delicatamente le loro mani.
Nick sussultò lievemente a quel gesto e arrossì vistosamente.
«Dimmi», lo incitò il moro.
«Mi prometti che qualsiasi cosa accada, noi saremo sempre amici?», rispose quasi timidamente il biondo.
«Sì, certo, te lo prometto», promise il moro leggermente agitato e confuso da quella domanda.
 
Thad era andato a fare un giro con Sebastian, o meglio, era quest’ultimo che aveva convinto Harwood a fare un giro con lui.
«Devo ammettere che pensavo che Hogsmeade facesse più pena», commentò Sebastian.
«Hogsmeade è bellissima, soprattutto con la neve!», fece Thad con un sorriso.
Quel sorriso.
Quel dolcissimo sorriso. Quel maledetto sorriso che stava per far venire il diabete a Sebastian. Un sorriso peggiore dei dolci di Mielandia. Un sorriso bello, un sorriso sincero, un sorriso vero.
Semplicemente, il sorriso di Thad Harwood.
 
«E allora? Che cosa ne pensi di Hogsmeade?», domandò un Blaine curioso e sorridente a Kurt.
«È carinissima!», rispose Kurt ricambiando il sorriso.
«E che cosa ne pensi di Hogwarts?», chiese Trent interessato.
«Lezioni toste, ma credo sia una gran bella scuola», rispose il ragazzo sincero: «I Corvonero sembrano molto disponibili e gentili».
«Oh, fidati, anche noi Grifondoro e Tassorosso siamo molto gentili!», fece Blaine con un sorriso.
 
I ragazzi arrivarono a Hogwarts verso sera.
«Mi ha fatto piacere fare un giro per Hogsmeade con un ragazzo carino quanto te», ammise Sebastian con un sorriso enigmatico.
Thad arrossì violentemente e si morse il labbro inferiore per l’imbarazzo.
«Ehi», fece Sebastian poggiando le sue mani sulle spalle del ragazzo e sfoggiando un sorriso irresistibile: «Non devi vergognarti, ti ho fatto solo un complimento!».
Ma quelle parole non tranquillizzarono Thad: il ragazzo divenne ancora più rosso.
«Ehm… beh, che dire… grazie», farfugliò Thad.
Sebastian fece un mezzo sorriso, dopodiché se ne andò.
 
Thad aveva salutato Nick, Jeff, Trent, Blaine e Kurt. Questi ultimi due andarono a fare un giro per Hogwarts. Thad, invece, stava camminando verso la Sala dei Corvonero quando tre ragazzi comparvero improvvisamente da dietro un arazzo e lo fermarono.
«Dove stai andando, Thadduccio?!».
Thad conosceva bene quella voce. Non ebbe bisogno di voltarsi.
«Nella mia sala comune. Perché ti interessa, Malfoy?».
Il ragazzo non rispose e si limitò ad un sorriso sprezzante. Thad si voltò e notò che era al fianco di Tiger e Goyle, i suoi due più fidati amici.
«Tu devi stare lontano da Sebastian Smythe, hai capito?!», gli disse Malfoy minaccioso.
«Geloso, Malfoy?», domandò Thad sarcastico. Come gli era venuta in mente una risposta geniale come quella?
Malfoy arrossì leggermente e non seppe cosa dire.
«Sebastian è un Serpeverde e tu sei uno stupido Corvonero, quindi levati di mezzo!», disse infine il biondo adirato.
«Non ho fatto niente di così grave, abbiamo soltanto parlato!», protestò Thad.
«Giusto, niente di grave! Vi parlate, vi sedete vicini, siete andati insieme ad Hogsmeade, a volte camminate insieme in corridoio…».
«Malfoy, ma perché è un problema per te?», domandò Thad scocciato, poi si accorse che stava perdendo solamente tempo a parlare con una persona così inutile come Draco Malfoy.
«Il problema è semplicemente che Sebastian è un Serpeverde e tu un disgustoso Corvonero», sputò Malfoy con sdegno, poi estrasse la propria bacchetta e disse: «Sentimi bene, piccoletto: stai alla larga da Smythe se non vuoi provare questa!».
Thad pensò di prendere la propria bacchetta e di schiantare Malfoy sul muro, ma trattenne i suoi istinti omicidi.
«Okay, bravo, io ora però devo andare. Ciao!», si congedò Thad, dopodiché camminò verso la Sala dei Corvonero.
«È inutile che si comporta così, tanto prima o poi vedrà le conseguenze», sibilò Malfoy sorridendo maliziosamente ai suoi amici.



Angolo Autrice

 
Sbaglio o colgo un po' di gelosia? Eh, Draco? ;)
Sebastian sta incominciando a vedere Thad con occhi sempre più diversi... potrebbe essere l'inizio di qualcosa? :DD
E Jeff chiede a Nick di essergli sempre amico... ha forse in mente qualcosa il nostro biondo preferito? *---* 
Kurt e Blaine... li vedremo di più nel prossimo capitolo! :D <3
Ringrazio tutti coloro che leggono e recensiscono, al prossimo capitolo! :)

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