Over The Rainbow di LauraJoe (/viewuser.php?uid=9831)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1-Heaven ***
Capitolo 2: *** Amazing Grace ***
Capitolo 3: *** Walking ***
Capitolo 4: *** Saturday ***
Capitolo 5: *** Away from me.... ***
Capitolo 6: *** Something perfect ***
Capitolo 7: *** When you say goodbye ***
Capitolo 8: *** San Francisco!!! ***
Capitolo 1 *** 1-Heaven ***
1.HEAVEN
“Entrate!
Da questa parte!”
I
quattro entrarono nel camerino e si richiusero la porta alle spalle, tirando un
sospiro di sollievo.
“Accidenti,
quanta insistenza!” li lamentò Benji buttandosi a peso morto su un
divano.
“Io
non so se i fan si rendono conto di essere troppo ossessivi!” disse Billy
versandosi dell’acqua in un bicchiere.
“Secondo
me no” gli rispose Paul.
“Già”continuò
Billy “Però vorrei vedere loro al nostro posto. Insomma, siamo esseri umani!
Abbiamo diritto a essere lasciati in pace almeno un po’! A loro sembra che non
gliene importi nulla!”
“Hei,
fratellino, tutto ok?” chiese Benji a Joel vedendo che quest’ultimo era in piedi
con il cellulare in mano, ed era stranamente silenzioso.
“Cosa
Ben?”
“Dicevo
se era tutto ok”
“Uhm…si
tutto ok”
Joel
mise il cellulare in tasca e si sedette su un divano.
“Joel…?”lo
richiamò Benji.
“Ho
detto che è tutto a posto.”
“Non
mi sembra”
Joel
sospirò “Grace mi ha mandato un messaggio”
“Aaahhh…potevi
dirlo subito! Che ti scrive?”
“Le
solite cose: ti amo, mi manchi, torna presto”
“Non
sembri tanto contento,però” gli disse Billy “ Hai la faccia di uno che è pronto
per la cremazione a vivo, e non quella di uno che ha appena ricevuto un
messaggio dalla sua ragazza”
“Non
è vero!”esclamò Joel “è solo che non la vedo da un po’, tutto qui! Sono stanco e
ho solo voglia di rivederla”
“Capito”
disse Paul “Sei innamorato”
“Forse.
Forse no. Non lo so”
“Ha
le idee chiare il ragazzo, eh?” scherzò Benji.
“Non
so se sono innamorato di lei. Forse è qualcosa di più”
“Uuuhhh!”fece
Billy “Signori, prepariamoci alla dichiarazione più romantica del secolo. Grace,
mi vuoi sposare?” concluse inginocchiandosi, facendo finta di essere
Joel.
Per
tutta risposta il cantante gli tirò una cuscinata.
“Scemo.
Ora non esageriamo. Arrivare a chiederle di sposarmi mi sembra prematuro. In
fondo stiamo insieme solo da tre anni”
“Solo”precisò Paul.
“Aggiungerei che sono tre anni che
convivete felicemente”continuò Benji.
“quindi,
secondo me, tu tra un po’ ti ritroverai con un anello al dito. Lo sapevo, io,
che quella ti incastrava!” rise Billy.
IL
chitarrista si beccò la seconda cuscinata. Poi Joel si
alzò.
“Vado
a farmi una doccia” annunciò, poi sparì dentro il bagno.
“Hei,
che ne dite se andiamo a prenderci qualcosa da bere?” propose
Billy.
“Proposta
accettata!”asserirono Benji e Paul in coro.
“Hei,
Joel!”gridò Billy per farsi sentire dall’amico “Ci vieni a bere
qualcosa?”
“Ok!”urlò
Joel dal bagno.
“Ragazzi,
io vado” disse Joel ai tre alzandosi.
“Come,
di già?”gli chiese il fratello.
“Si,
sarà meglio che torni a casa. Grace sarà preoccupata.”
“Ah…ok,d’accordo”gli
disse Benji “Salutamela”
“Ok,ciao”
“Ciao,Joel”
Si
avviò all’uscita del locale, un po’ barcollando. Aveva bevuto parecchio,
nonostante fosse stanco. Il concerto era andato benissimo. Come sempre, del
resto. Mancavano solo due date alla fine del tour, poi si sarebbero rinchiusi in
studio per preparare il nuovo album. Mentre percorreva velocemente, forse un po’
troppo velocemente, la strada che lo avrebbe portato a casa, Joel non potè fare
a meno di pensare che la sua vita era…maledettamente perfetta, in quel periodo.
Il lavoro andava bene, aveva una ragazza che adorava,niente problemi.
Considerato il suo passato, pensò che forse lassù si erano finalmente decisi a
fargli vivere un periodo positivo. Meglio così, pensò il
ragazzo.
Ancora
6 chilometri a casa.
Come
ancora 6? Quella sera il tragitto gli sembrava più lungo del solito. Premette
più forte il piede sull’acceleratore. E complice anche tutto l’alcol che aveva
ingerito quella sera, Joel vide troppo tardi l’auto che gli andava incontro.
Cercò di spostarsi, ma sbandò e andò a finire violentemente contro un albero.
Joel riuscì solo a sentire un’auto che sterzava di colpo, e alcune voci
concitate. Non sentì neppure la sirena dell’ambulanza che arrivava in tutta
fretta.
Il
suo ultimo pensiero andò a Grace.
Poi,buio
totale.
“Ok,
il battito è tornato normale. Gli faccia un’altra iniezione,
Allyson”
“Subito,
dottoressa”
Joel
non riusciva a capire dove si trovava. Sbatté più volte le palpebre, accecato
dalla luce bianca e asettica. Aprì gli occhi a fatica, ma distingueva solo i
tratti confusi di alcune persone vestite di bianco riunite attorno a
lui.
Sono
in paradiso?
“Dottoressa,
guardate,si è svegliato!”esclamò una voce accanto a lui. Alcuni rumori sommessi.
Cercò di alzarsi ma una fitta lancinante alla testa lo
bloccò.
“Stia
fermo, per favore” gli disse un’altra voce mettendogli una mano sul braccio per
impedirgli di muoversi. Poi , una delle figure gli si avvicinò e finalmente
riuscì a distinguerne nitidamente i contorni.
“Come
si sente, signor Madden?”
A
parlare era stata una donna, anche lei vestita di bianco. Joel non poteva
credere ai suoi occhi: quella donna era bellissima. Poteva vedere chiaramente i
lunghissimi capelli castani che le arrivavano alla vita in una cascata di
boccoli. E i suoi occhi castani, scuri, vivaci, che lo scrutavano. Gli
sorrideva. E aveva un sorriso meraviglioso. Joel,non aveva dubbi. Solo un angelo
sarebbe potuto essere così bello.
Si,
decisamente sono in paradiso.
***
Salve
gente!! Che ve ne pare? Lo so, non è molto per ora, ma è solo l’inizio. Vi prego
ditemi davvero cosa ne pensate perché devo decidere se continuarla o meno.
Dipenderà tutto da voi,siate clementi, mi raccomando. Anche perché non avevo
molta voglia di pubblicarla. Aspetto vostre recensioni(numerose)!!!Bacioni a
tutti!!
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Capitolo 2 *** Amazing Grace ***
2.
AMAZING GRACE
“Allora,
signor Madden, come si sente?”
La
donna continuava a guardarlo sorridente.
“Io…”riuscì
solo a dire. Di nuovo quel forte mal di testa gli impedì ogni
movimento.
“Ok,
stia giù”disse la donna “Non si muova. Allyson, gli faccia un prelievo. Voglio
fare delle analisi. Stia tranquillo, è tutto a posto. È fortunato, poteva
andarle peggio”concluse la donna guardandolo.
“Dove…sono?”
“In
ospedale. Non ricorda dell’incidente?”
“Oh…si,ora
me lo ricordo”
“Quanto
ha bevuto,prima di mettersi a guidare?” Il suo sorriso si spense un po’, e la
sua espressione si fece più severa.
“Un…un
po’”
La
donna lo guardò col sopracciglio alzato. Poi si rivolse all’infermiera, che
stava ancora trafficando con le siringhe.
“Allyson,
questo prelievo? Voglio sapere quanto è alto il tasso di alcol nel sangue,
perché secondo me ha bevuto ben più di un po’ ”
Joel sentì l’ago entrargli in vena.
L’infermiera aspettò che il suo sangue riempisse la provetta, prima di
toglierlo.
“Fatto,dottoressa.
La porto in laboratorio”
La
donna annuì, e l’infermiera uscì dalla stanza.
“Come
si sente?” chiese a Joel la donna.
“Ho…mal
di testa”
Lei
annuì. “Ha preso un brutto colpo, ma per fortuna non ci sono stati danni agli
organi interni. Se l’è cavata con qualche livido e un graffio alla testa. Il
tempo di rimettersi del tutto e potrà tornare a saltare sul palco come ha fatto
fino a stasera”
“Ah…bene”
“Ora
stia fermo che le cambio la benda”
Si
avvicinò per togliergli la benda dalla fronte. Era così vicina che Joel sentì il
suo calore e il suo profumo invaderlo. Aveva un buon profumo. Sapeva di
ciliegia. Rimase a fissare imbambolato i lunghi boccoli castani che le
scendevano fino alla vita. Lei se ne accorse.
“Tutto
a posto?”gli chiese cordiale.
“Si,ma…lei
chi è?”
Lei
sorrise. “Sono la dottoressa Elizabeth Rydell. Primario di questo
reparto”
“Primario?”chiese
sbigottito “Ma…è molto giovane. Quanti anni ha,23? 24?”
Lei
sorrise di nuovo. “27”
“Oh…mi
scusi, è che sembrava più giovane”
“Non
si preoccupi”lo tranquillizzò allontanandosi, dopo aver sistemato la benda “Non
è il primo a dirmelo, e ho come l’impressione che non sarà
l’ultimo”
La
porta si aprì di scatto e una ragazza bionda entrò trafelata, inseguita
dall’infermiera.
“Signorina,
non può stare qui! Signorina!”
“Amore!”esclamò
la ragazza correndo da Joel e baciandolo.
“Mi
dispiace, dottoressa,ho provato a fermarla,ma…”
“Non
importa, Allyson”Poi si rivolse alla ragazza. “Signorina, solo 5 minuti.
D’accordo?”
La
ragazza annuì e le due uscirono.
“Grace…”sussurrò
Joel.
“Tesoro,
sono stata così in pensiero! Quando la polizia mi ha chiamato ho temuto il
peggio! Mi hai fatto quasi prendere un infarto!”
“Non
preoccuparti,sto bene. I ragazzi lo sanno?”
Grace
annuì. “Li ho chiamati io. Credo che verranno domani,però. È meglio se ti
riposi, ora. Benji mi ha detto di chiamarlo non appena sapevo
qualcosa.”
Joel
le prese la mano.
“Tu
come stai?”
“Come
vuoi che stia, Joel? Dopo che mi fai prendere questi
spaventi!”
Le
sorrise. La guardò: i capelli biondi erano lisci, come al solito, con la
frangetta che le copriva parzialmente gli occhi azzurri e vivaci. Il viso era
leggermente cosparso di efelidi. Era molto carina. Soprattutto faceva tenerezza,
con quella sua aria da bambina. Aveva 24 anni ma ne dimostrava al massimo 17. Ed
era proprio per questa sua tenerezza che Joel si era innamorato di
lei.
“Guarda
qua!”esclamò Grace guardando la fronte bendata “Che ti è
successo?”
“Non
è niente, Grace. Solo un graffio”
Lo
baciò di nuovo. Lasciarono che i loro respiri si mischiassero per qualche
secondo, poi si separarono.
“Mi
manchi”sussurrò Grace “Quando torni a casa?”
“Non
lo so, il tempo di rimettermi. Quella dottoressa ha detto che ci vorrà qualche
giorno. Sono un po’ ammaccato.”concluse ridendo. Poi rise anche
Grace.
L’
infermiera si affacciò alla porta.
“Signorina,
deve uscire. Il signor Madden deve riposare”
“Arrivo!
Allora ti lascio, signor Madden. Riposati. Vengo qui domani mattina. Vuoi che ti
porto qualcosa?”
Joel
fece segno di no con la testa. “Mi basti tu”
Grace
sorrise. Gli stampò un bacio sulla fronte e uscì, salutandolo con la
mano.
Non
appena uscì, Elizabeth lo raggiunse, per fare un ultimo
controllo.
“Bene.
E’ tutto a posto. Domani proverà ad alzarsi. Buonanotte, signor
Madden.”
“Buonanotte”
Elizabeth
uscì, lasciandosi dietro un vago profumo di ciliegia.
Ciaaaao!!!
Non ci posso credere,addirittura in cinque mi avete chiesto di continuare questa
storia!! Non credevo di arrivare a tanto, vi ringrazio infinitamente, e quindi
ecco il secondo capitolo. Non è molto, lo so, ma accontentatevi. Il terzo
arriverà tra non molto, spero, e vi prometto che ci saranno sviluppi
interessanti!!!!
·
Lady
Numb:
carissima!!! Non ti preoccupare per l’italiano, non me ne importa niente, basta
che mi lasci un commentino, anche piccolo piccolo e mi fai davvero felice! Mi fa
piacere che ti incuriosisce, ma mi dispiace dirti che questa storia non è
esattamente tragica…ho dovuto mettere l’incidente all’inizio,ma Joel è vivo e
vegeto, non avrei mai potuto farlo morire!!! Fammi sapere cosa pensi di questa
piccola continuazione! (Non preoccuparti per la recensione alla tua storia, mi
basta che tu l’abbia letta) Bacioni!!
·
linkin
park:
ciao anche a te! Mi fa piacere che ti sia piaciuta, fammi sapere del secondo
capitolo!Baci!
·
crazy4frankiero:
ok, calma, eccoti accontentata! L’ho continuata, visto?? Leggi e fammi sapere!
Baci!
·
s
t e l l i n a:
amore mio!!! Fantastica?? Ti dirò
che non mi aspettavo tanto entusiasmo! Joel lo vedrai ancora più tenero, se
continuerai a leggerla!! Fammi sapere!!!Bacioni!
·
Frytty:
grazie grazie grazie davvero per i complimenti…se avrai il coraggio di seguirla
ti dico che migliorerà di sicuro, anche perché per ora è solo l’inizio. Fammi
sapere Bacioni!!
Se
siete arrivati fin qui, vuol dire che l’avete letta, e che ora andrete a
scrivere una recensione…vero??? Mi bastano anche due paroline!! Recensite
numerosi!Bacioni a tutti e a
presto(spero)!!!!!!!!!!!!!
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Capitolo 3 *** Walking ***
3.
WALKING
Elizabeth
entrò nella stanza dove un dottore e un’infermiera erano riuniti attorno a Joel.
“Vai
pure, Michael. Ci penso io, qui”
“D’accordo”
disse lui uscendo.
“Bene,
signor Madden, come va oggi?”
“Meglio,
grazie. La testa mi fa male meno di prima anche se mi sento
ammaccato”
Lei
gli sorrise. “è normale”
“Il
dottor Gibbs gli ha già medicato la ferita, dottoressa.”
“Perfetto.
Se la sente di provare ad alzarsi?”
“No
saprei…”
“Provi!
Non può rimanere bloccato in questo letto,avanti!”
“D’accordo”
“Bene.
provi a sedersi, prima”
Joel
annuì. Lentamente alzò la testa dal cuscino e, con molta fatica, riuscì a
sedersi.
“Visto,
ce l’ha fatta!”esultò Elizabeth “Ora mi dia la mano e provi a scendere”
Joel
prese la mano che lei gli porgeva. Lei gli sorrideva, ma lui distolse lo
sguardo. Non gli piaceva molto quella situazione. Mise un piede per terra, poi
l’altro. Si fermò, in piedi, ancora sorretto da Elizabeth, a guardarla. Lei lo
osservava, attenta a ogni suo piccolo movimento.
“Ha
visto, signor Madden? Ce l’ha fatta! Non è contento?”
Ma
sembrava che lei fosse più contenta di lui. Aveva un sorriso gioioso, così
contagioso che anche Joel si ritrovò a sorridere.
“Allyson,
vada pure, ci penso io”
“Come
vuole, dottoressa”
L’infermiera
uscì. Joel era ancora intento a guardare Elizabeth. In piedi, di fronte a lei,
si accorse che non era poi così alta come gli era sembrato. Gli arrivava a
malapena alla spalla. Se prima gli era sembrata una donna adulta e sicura di sé,
ora gli sembrava più una bambina indifesa. Elizabeth alzò lo sguardo su di
lui.
“Allora,
non è contento?”
“Si,
certo, ma…”
“Niente
ma! Provi a fare qualche passo!”
“Non
so…”
“Avanti,
signor Madden! Faccia uno sforzo! Lo faccia per me!”
Joel
non seppe resistere a quello sguardo e a quel “lo faccia per me”che gli aveva
rivolto. Fece due passi, incerto, e quando vide che ce la faceva, camminò più
veloce. Elizabeth gli lasciò la mano,cosa che gli dispiacque un
po’.
“Visto,
che le avevo detto? È sano come un pesce! Non ci sarebbe neanche bisogno che
rimanga qui, ormai…”
“Come?”saltò
su lui guardandola.
“Anche
se in effetti è meglio che resti ancora un po’. Non si sa
mai”
Lui
sorrise, sollevato. In realtà non gliene importava molto di tornare a casa o
meno. L’unico motivo per cui voleva ancora stare lì era lei. La conosceva solo
da qualche ora, non sapeva nulla di lei, eppure sentiva di essere attratto da
lei, dai suoi occhi felici, dai suoi boccoli castani, dal suo sorriso, dal suo
profumo di ciliegia…
Fermati,
Joel, per la miseria! Ricordati di Grace. Già, Grace…
“Sono
sicura che per il concerto di Londra sarà in ottima
forma!”
Joel
si ridestò.
“Come
ha detto, scusi?”
“Ho
detto che sono sicura che per il concerto di Londra sarà in ottima
forma”
“Sa
del concerto a Londra?”
“Certamente.
Londra, Chicago, e poi di nuovo qui a casa”
La
guardò disorientato, mentre tornava a letto.
“è
informata, a quanto vado”
Lei
gli sistemò le coperte, sorridendo.
“A
proposito, bel concerto, ieri sera. Mi è piaciuto molto quando avete cantato The young and the
hopeless”
Joel
rimase spiazzato.
“Come
fa a sapere che…”
“Semplice”gli
sorrise in modo disarmante. “Io c’ero”
Lasciò
andare il cellulare che aveva appena preso dal comodino, che cadde tra le
lenzuola.
“Sta
scherzando?”
“Ho
la faccia di una che scherza, Joel?”
Joel…l’aveva
chiamato per nome.
“Mi
sta dicendo che lei, la grande dottoressa, primario di un intero reparto, ieri
sera era al nostro concerto, in mezzo ad altre migliaia di persone che saltavano
sotto il palco?”
“Esattamente”
“non
posso crederci!”
“E
stavo proprio tornando a casa quando mi hanno chiamato da qui per un’emergenza:
Joel Madden aveva avuto un incidente. Non riuscivo a crederci, fino a un’ora
prima l’avevo visto saltare sul palco, e quando sono arrivata l’ho trovato steso
su una barella, con i vestiti strappati e una ferita alla
testa!”
Joel
ridacchiò tra sé.
“Assurdo!
Scusi, sa…è che la vedo qui, con quel camice bianco, i vestiti eleganti, e non
riesco a immaginarla in veste da fan!”
Lei
fece un sorriso in stile Monna Lisa e lo guardò negli
occhi.
“Ci
sono tante cose di me che non immagina neanche, Joel” gli disse prima di uscire
e lasciarlo solo con il suo profumo e un mare di pensieri in
testa.
Oggi
ho proprio esagerato! Chiedo scusa a tutti quelli che non hanno ancora fatto in
tempo a leggere il secondo capitolo, che già si ritrovano il terzo! Comunque vi
annuncio che dal prossimo capitolo (che se il cielo me la manda buona non
dovrebbe tardare ad arrivare. Scordatevelo nel fine settimana, ma credo che per
lunedì potrebbe farsi qual cosina) il racconto cambierà: questa era solo
un’introduzione, dalla prossima volta, sempre se avrete il coraggio di andare
avanti nella lettura, si dividerà in: punto di vista di Elizabeth e punto di
vista di Joel. A mio parere è meglio,poi giudicate, voi…grazie per le bellissime
(e tantissime, me ne aspettavo di meno) recensioni:
v
crazy4frankiero:
grazie per il “bellissimo chap” e fammi sapere,bacioni!
v
s
t e l l i n a:
grazie, grazie, tesoro…non dirlo a me, anch’io se Joel
fosse qui adesso chissà cosa gli farei…XD!!! Grace ti sta simpatica…bè ti dico
da ora che per forza di cose dovrà sparire, ma non ora….è troppo presto! Hai
indovinato il carattere di Elizabeth ma lo scoprirai meglio più tardi…grazie per
i complimenti, fammi sapere!!Bacioni!
v
Lady
Numb:
ciao! Pure a te Grace sta simpatica…tanto hai indovinato, dovrai sparire, anche
se lo farà tra moooolto tempo (non spaventarti, ma non ho intenzione di far
lasciare Joel e Grace da adesso…poi che gusto c’è?) bè, fammi sapere come al
solito!Bacioni!!
v
Leila86:
ciao anche a te! Hai indovinato le previsioni, mi sembra ovvio, però dovrai
aspettare un po’ per vederli lasciare…io ho aggiornato, fammi sapere.
Bacioni!
v
xPocahontasx:
grazie per i complimenti, fammi sapere cosa pensi del
seguito!!Bacioni!!
v
linkin
park:
ciao anche a te! Detto tra noi, anch’io farei da infermiera a
Joel…magari…(sguardo sognante^^). Fammi sapere! Bacioni!
v
Bell_Lua:
grazie infinite per i complimenti, e stai tranquilla, Joel non soffre per
niente, anzi! Fammi sapere!Bacioni!!
Io
ho concluso. Come al solito recensite numerosi, e a presto col 4° capitolo!!Baci
a tutti!!
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Capitolo 4 *** Saturday ***
4.
SATURDAY
“Posso?”
Mi volto
di scatto verso la porta. È Grace. Sorridente come sempre, ha in mano un pacco
sospetto che credo sia per me. Le sorrido ,mentre si
avvicina.
“Buongiorno
amore! Come stai?”
Mi bacia.
Posso sentire il suo profumo che mi invade completamente. Ma non è il solito.
Oggi sa di cannella. Ha cambiato profumo per l’ennesima
volta!
“Bene,
grazie,ma…Grace,hai cambiato profumo, per caso?”
“Oh, si.
Ti piace? Me l’ha consigliato Lucy!”
Lucy!
Dimenticavo la sua fenomenale migliore amica! Una gran ficcanaso, l’ho sempre
detestata.
“Si…non è
male”evito di farle notare che preferivo quello che usava prima,potrebbe
restarci male.
Fa un
sospiro, sedendosi sul letto accanto a me.
“Oggi è
sabato”dice semplicemente guardando fisso davanti a sé.
Lo so che
è sabato,accidenti. E so anche che sabato è il giorno libero dei primari, in
ospedale, e infatti Elizabeth non si è vista. Mi hanno detto che verrà domani,
però.
“E non
possiamo passarlo al solito modo”mi fissa tristemente negli occhi e so benissimo
a cosa pensando: ai nostri sabati in giro per locali.
“Credi che
io sia contento di stare qui?”
“Ma no,
amore, non volevo dire questo,è solo che mi dispiace”
“Dispiace
anche a me”
“Bè, ma
non importa,staremo insieme lo stesso. Ho chiesto all’infermiera e mi ha detto
che va bene se rimango qui,stanotte.”
“Intendi
dire che dormirai qui?”
“Esatto,cucciolo,e
non è finita!” prende dal comodino il pacchetto e lo scarta. Dentro ci sono due
scatole per pizza, due birre e un’invitante tavoletta di
cioccolato.
“Generi di
contrabbando”mi dice a bassa voce “questo l’infermiera non lo sa, altrimenti non
me li avrebbe lasciati. Per stasera non mangerai i soliti brodini insipidi che
passano qui”
Ridacchia
divertita, mentre stappa le birre. Me ne porge una.
“Alla
tua”dice “Sperando che ti rimetterai presto. E anche a noi due, perché possiamo
passare tutta la vita insieme!”
Beve un
sorso di birra e inizia a scartare le pizze.
Passare
tutta la vita insieme…la guardo. Fino a qualche giorno fa ero sicuro di voler
passare tutta la mia vita con lei. Ma perché,ora, mentre guardo la sua frangetta
bionda che le copre gli occhi, quest’idea non mi sembra più tanto
buona?
Mi
giro nel letto per l’ennesima volta, continuando a fissare il buio.
Alla
fine mi alzo e accendo la luce. Guardo l’ora dalla sveglia sul comodino: le
3.
Cazzo,
sono già le tre. Ora a cui normalmente gli esseri umani dormono. Cosa che dovrei
fare anch’io in questo momento.
E
invece sono tre ore che sto sdraiata a fissare il soffitto senza scopo.
Prendo
il cellulare:4 nuovi messaggi. Tutti di Richard. E tutti con lo stesso teso:
dove sei, perché non rispondi, chiamami.
Ma
tanto non ti chiamerò, Richard. È inutile. Non voglio più sposarti, non voglio
più nemmeno sentirti nominare.
È
assurdo. Tra tre settimane dovrei sposarmi.
Ma
non ne ho né l’intenzione né la voglia.
Avrei
dovuto lasciarlo prima, ma non ne ho mai avuto il coraggio. Coraggio che ho
trovato solo ieri mattina.
Ero
andata in ospedale per vedere come stava Joel e nella sua camera ho trovato una
ragazza bionda che dormiva abbracciata a lui. la stessa ragazza che era andata a
trovarlo la sera dell’incidente. La sua fidanzata.
E
ho trovato il coraggio, primo perché non riesco a pensare a me e Richard in quel
modo, secondo perché, mentre la ragazza era in bagno, Joel mi ha ringraziato per
tutto quello che avevo fatto per lui. e l’ha fatto in modo così carino, con un
sorriso così dolce che mi è venuto da sorridere.
È
un ragazzo così simpatico. Lo so, è fidanzato, lui ha la sua bella ragazza, e
non dovrei pensare queste cose su di lui. Ma non posso farci niente. Essendo una
sua fan, era tanto che avrei voluto conoscerlo. E ora che l’ho fatto davvero,
ringrazio il cielo per avermi dato questa opportunità. Ma in cuor mio, so che
vorrei conoscerlo di più, sapere com’è fatto veramente. E so anche che questo
non è possibile.
Poi,
però, sento del trambusto provenire dal piano di sotto. Mi affretto a infilarmi
la vestaglia e scendere giù, dove trovo la luce della cucina accesa. Quando
arrivo, non posso che lasciarmi sfuggire un sospiro.
Sarah.
È
inginocchiata di spalle, sta raccogliendo qualcosa da terra, e sembra che non si
sia accorta di me.
La
osservo in silenzio. Nessuno ha mai creduto che fossimo veramente sorelle. Siamo
così diverse. Io sono scura sia di occhi che di capelli. Lei ha i capelli rossi,
ramati, e gli occhi grigi che sembrano quasi due pezzetti di ghiaccio. È più
piccola di me, ha 24 anni. Ogni volta che penso ai nostri nomi mi viene da
sorridere. I mie genitori non hanno fatto scelte casuali.
Il
mio nome, Elizabeth, è un nome da regina.
“Sarah”,
in ebraico, vuol dire “principessa”.
Finalmente
si volta e quasi le prende un colpo nel vedermi.
“Lizzie,
accidenti, mi hai fatto prendere un colpo!”
“Che
ci fai qui?”
“Non
riuscivo a dormire, volevo farmi una camomilla”
“E
perché non riuscivi a dormire?”
Fa
un cenno vago con la mano e sono quasi sicura di aver capito il
motivo.
“Sean,
vero?”
Alza
lo sguardo su di me e nei suoi occhi c’è una tristezza infinita. Sean. Quel
bastardo del suo ragazzo che si permette di trattarla come fosse un avanzo di
tappezzeria.
“Non
l’hai ancora lasciato?”
Mi
fa segno di no con la testa.
“Ma
lo farò quanto prima. Ormai sono davvero al limite.”
Sorrido.
“A quanto pare, siamo nel festival delle rotture”
Mi
guarda un po’ disorientata.
“Non
mi dirai che hai lasciato Richard?” mi chiede allibita.
Io
annuisco, e la sua faccia è più sconcertata di prima. Poi però, ci pensa un
attimo, e subito dopo la sua espressione è cambiata totalmente. Mi sorride con
il pollice alzato.
“Hai
fatto bene, sorellina. Quel tipo non valeva niente. Vuoi un po’ di
camomilla?”
Si
volta per mettere il bollitore sul fuoco.
Ma
si, infondo, un po’ di camomilla non può farmi che bene.
Ed
eccomi qua col quarto capitolo! Vi ho fatto aspettare un po’ , lo so, ma ho
avuto un sacco di roba da fare, non lamentatevi!! Come al solito grazie a tutti
per le bellissime recensioni:
·
Linkin
park:
ciao! Non ti ci abituare ai 2 capitoli in un giorno,però… mi fa piacere che vuoi
essere come Elizabeth,spero che ti piacerà ancora andando avanti! Un
bacio!
·
S
t e l l i n a:
ciao cucciola!! Concordo con te nel dire che i capelli
di Elizabeth sono bellissimi, sono esattamente come li vorrei io anche se dovrò
aspettare un po’ per averli così lunghi!! Sono sempre più contenta che ti
piaccia questa storia!! Bacionissimi!
·
Frytty:
ciao anche a te! Grazie per i complimenti e fammi
sapere se questo capitolo ti è piaciuto!!baci!
·
Lady
Numb:
carissima…ti dirò una cosa: non credo che odierai
Grace…in anteprima di dico che farà la parte della “surclassata”,ma non ti dico
come…ihihih!!eccoti gli sviluppi,spero ti siano
piaciuti!!bacioni!
·
Leila86:
ciao anche a te! Sono contenta che ti sia piaciuta
l’immagine di Joel ai “primi passi”,anch’io più o meno la intendevo come te!
Grazie per i bellissimi complimenti,a presto!baci!
·
Bloody_tears:
non preoccuparti se la leggi solo ora, è solo
all’inizio!! Ti giuro che sto ancora ridendo dopo aver letto la tua
recensione…non avevo nessuna intenzione di fargli incontrare san pietro,
sinceramente, non mi sembra il tipo adatto a lui!!(ehehe!!^^) vabbè,grazie per i
complimenti, fammi sapere cosa pensi di questo
cap!baci!
A
presto, gente!!!
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Capitolo 5 *** Away from me.... ***
5.
AWAY FROM ME
Quando
arrivo in salotto trovo Sarah che sta trafficando con la sua borsetta mentre
parla al telefono.
“Ti
devo parlare, Sean, e anche subito”
Mi
guardo allo specchio per sistemarmi il trucco.
“Ci
vediamo tra mezz’ora al solito bar. Ciao! Ehi, Lizzie, hai visto il mio
rossetto?”
“No”
“Accidenti,
dove l’avrò messo?”
Continua
a cercare rovistando dappertutto. Sarah è sempre di fretta e non trova mai
niente. La osservo divertita, mentre tira fuori il suo rossetto da sotto il
divano.
“Ma
come ci sarà finito là sotto?”commenta mentre se lo passa sulle labbra. Si volta
a guardarmi e nei suoi occhi c’è una luce che non avevo mai visto
prima.
“Oggi
lo lascio, Lizzie” si riferisce a Sean. “Puoi starne certa” e dice la
verità.
Poi
si volta ed esce. Sto per uscire anch’io, quando il cellulare inizia a
squillare. Guardo il nome sul display: Richard. Non ho voglia di parlargli.
Rifiuto la chiamata ed esco, con le chiavi in mano.
“Bè,
fratellino, cos’è questa faccia?” mi chiede Benji
osservandomi.
“Eh? No,
niente…”
“Su col
morale, Joel! Oggi si torna a casa! Non sei contento?” mi chiede
Billy.
“Entusiasta”
Non devo
averli convinti molto, però. In effetti il mio tono era un tantino
ironico.
Sono
ancora in ospedale, e sono seduto su una sedia. Ma lo sarò ancora per poco. Il
tempo che arrivi Elizabeth e me andrò definitivamente. E in questo momento non
ne ho voglia per niente. Benji, Billy e Paul sono davanti a me e mi scrutano
come fossi uno strano reperto archeologico.
“Sul
serio, Joel” mi fa Paul “Non sei contento di tornare a casa? Da
Grace?”
Scrollo le
spalle, indifferente. No, Paul, non voglio tornare a casa.
“Secondo
me è triste perché non vedrà più quello schianto di dottoressa” sussurra Billy
all’orecchio di Benji. Io faccio appena in tempo a fulminarlo con un’occhiata,
che lo schianto di dottoressa entra nella stanza ammutolendoci
tutti.
“Salve,
ragazzi. Buongiorno, Joel, come va oggi?”
“Ah…bene,
grazie”
Lei
annuisce,poi si rivolge ai ragazzi,
“Ragazzi,dovreste
uscire un momento”
I tre
annuiscono. Li guardo andare via, Billy che sussurra qualcosa con Paul che
ridacchia divertito e Benji che gli molla una gomitata. Sono quasi sicuro che
stessero parlando di me. O al massimo dello schianto di dottoressa, che in
questo momento mi sta guardando con un sorriso che scioglierebbe pure un
iceberg.
“Bene,
Joel, oggi è il gran giorno!”
Mi
sorride. E io tento di fare altrettanto. Però non mi riesce molto
bene.
Lo
guardo negli occhi, mentre finisco di sistemargli la benda appena
cambiata.
Oggi
andrà via.
Un’ombra
di tristezza mi copre gli occhi,mentre lo penso. È già passata una settimana da
quando è arrivato.
“Ecco
fatto!” gli dico “è a posto. Puoi andare a casa. Cioè, scusi, volevo dire, può andare a casa.”Involontariamente ho
usato il tu al posto del lei. Cosa che non avrei dovuto fare,accidenti! Lui però
mi sorride,scuotendo la testa.
“Non
si preoccupi. Mi dia pure del tu. Anche perché non sono abituato a sentirmi dare
del lei”
“Oh…d’accordo.
Bè, allora…fallo anche tu. Altrimenti non è giusto. D’accordo,
Joel?”
Mi
sorride di nuovo.
“D’accordo,
Elizabeth”
Si guarda
intorno, quasi imbarazzata. Poi i suoi occhi si fermano sulla mia valigia, ferma
ai piedi del letto.
“Sei già
pronto,vedo”
Deglutisco
a fatica. “Già”
“Bè,allora,
non ti trattengo altre. Sei libero di tornare a casa”
Io
annuisco.
“Certo…si
torna alla vita di sempre”
Sembra
quasi annoiato mentre lo dice. Non so il perché, magari è solo stanco di fare la
solita vita. Cosa di cui a me non dovrebbe importare
nulla.
“Grazie
per tutto quello che hai fatto per me, Elizabeth”dice, è sincero. “Sono stato
bene,qui. Nonostante non fossi…in villeggiatura”
“Lo
so…bè,riguardati. Attento a come guidi, e non metterti a guidare dopo che hai
bevuto”lo ammonisco, e lui annuisce.
“Per
qualsiasi cosa, telefona qui in reparto, e chiedi di parlare direttamente con
me”continuo.
“Allora
vado.”fa lui. Prende la valigia e si avvia alla porta.
“Grazie
davvero” dice aprendo la porta. Mi sorride a fatica.
“Ciao,
Elizabeth”
Poi
esce. E io rimango come una stupida a guardare la porta
chiusa.
È
andato.
Ciao,
Joel.
Quando
arrivo a casa, Grace mi apre la porta e mi butta subito le braccia al
collo.
“Amore!
Finalmente sei tornato!”
Mi bacia,
ma io interrompo il contatto quasi subito.
“Che
c’è?”mi chiede preoccupata.
Non ho
voglia di baciarti, Grace, ecco che c’è.
“Niente…è
che sono un po’ stanco”
“Ma
certo,amore. Scusami. Vieni, ti preparo il letto così ti fai una bella
dormita,ok?”
Sale le
scale diretta in camera nostra, e io la seguo poco dopo.
E per
quanto cerchi di evitarlo la mia mente torna di continuo a Elizabeth.
Al suo
sorriso.
Al suo
profumo.
E alla sua
faccia quando sono uscito dalla stanza.
Ciao,
Elizabeth.
Buongiorno!!!!
Eccomi con il quinto capitolo…spero vi sia piaciuto!!mi raccomando recensite
numerosi! Dal prossimo capitolo ci sarà una svolta interessante, a voi decidere
se leggerla o meno….
·
Lady
Numb:
carissima….concordo con te, chi non vorrebbe conoscere Joel meglio??? Per quanto
riguarda la cara Grace,rassegnati…tanto non te la farò odiare per niente! Grazie
come al solito per i complimenti, bacioni!
·
Bell_Lua:
ciao! Joel non si dichiarerà,tranquilla…(non ancoraXD) è un po’ presto…grazie
per i complimenti,spero vorrai pubblicare questa tua storia su Joel,vorrei
proprio leggerla!Un bacio!
·
s
t e l l i n a:
ciao piccola!!concordo,con Joel lascerei molto volentieri il mio fidanzato(che
al momento è inesistente)Fattene una ragione:Grace dovrà sparire,ma non ho
intenzione di farvela odiare!!!(sono cattiva,lo so…) Grazie infinite per i
complimenti,non preoccuparti se sei ripetitiva, i complimenti fanno sempre
piacere!Bacioni!
·
Leila86:
Ciao anche a te! Sono contenta che ti sia piaciuta…hai indovinato, Elizabeth è
molto impulsiva(le ho dato più o meno il mio carattere), comunque non
preoccuparti, Richard sarebbe stato mollato comunque…grazie per i complimenti,un
bacio!
·
Frytty:complimenti
meritati…davvero,non merito tanto….comunque grazie! Fammi sapere,un
bacio!
·
rebel
girl:
ehi,welcome!!non
preoccuparti e grazie per i complimenti! Stai tranquilla,però,le sfighe per il
momento si terranno ben lontane da Joel…almeno nella fantasia. Io quella nicole
richie proprio non la posso sentire nominare…devo trovare un modo per farla
fuori….bacioni anche a te, a presto!
·
bloody_tears:
ciao!!calma,calma, Elizabeth un modo l’ha già trovato e lo leggerai nel prossimo
capitolo!concordo mai dire impossibile!!!non preoccuparti,non li farò stare
troppo male(solo un po’ quanto basta)quindi puoi posare i fazzoletti…grazie come
sempre,un bacio!!
Al
prossimo capitolo!!!
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Capitolo 6 *** Something perfect ***
6.
SOMETHING PERFECT
È stato
tutto inutile. Ho provato a resistere, ma non ce l’ho
fatta.
Alla fine
le ho telefonato.
E ora sono
qui, di nuovo in ospedale.
L’unica
cosa che ho davanti è la porta in noce del suo studio.
Busso
leggermente, ma non ricevo risposta.
Guardo la
porta, alla ricerca di qualche
campanello o case simili, ma l’unica cosa che vedo è la targhetta dorata che
porta il suo nome.
DOTT.SSA
ELIZABETH HELENA RYDELL.
“La stanza
è insonorizzata dall’interno”
Mi volto
verso la voce: è quell’infermiera che mi pare si chiami
Allyson.
“La stanza
è insonorizzata”mi ripete “Entri pure.”
“Sicura
che non disturbo?”
“Oh, no.
La dottoressa la stava aspettando. Vada pure”
“Grazie”
Mi sorride
e si allontana. Io mi volto verso la porta. La spingo piano e non appena entro
una musica dolcissima, di un violino, e la voce di quella che mi sembra essere
Celine Dion mi invade completamente.
Chiudo in
fretta al porta. Elizabeth è di spalle, sta mettendo dell’acqua a una pianta e
non mi ha notato.
Sta
cantando seguendo la canzone.
Diamine,
ha una voce bellissima.
Così dolce
e potente allo stesso tempo, che mi sembra ancora più bella di quella di Celine
Dion.
“I’ll be
waiting for you here inside my heart I’m the one who wants to love you more. You
will see I can give you everything you need let me be the one to love you
more”
Starei ad
ascoltarla per ore.
Poi, però,
si volta e finalmente si accorge di me.
Le
sorrido, osservandola.
Ha i
capelli raccolti e qualche ciuffo le ricade scompostamente sul viso bellissimo.
Indossa una maglietta azzurra con su scritto “the perfect girl” e un paio di
pinocchietti neri. Ai piedi ha un paio di ballerine nere di vernice. Mi viene da
sorridere. Se non fosse per il camice sembrerebbe più una ragazzina che sta
andando a scuola, e non il primario di un reparto
dell’ospedale.
Perché è
così bella?
È
lui.
È
arrivato, senza dire niente, e adesso è qui.
È
appoggiato alla porta e mi sorride.
E
non posso fare a meno di restituirgli il sorriso, tanta era la voglia che avevo
di rivederlo.
Abbasso
la musica e mi avvicino.
“Ciao.
Come stai?”
“Benissimo,
grazie” mi sorride di nuovo.
“Hai
una voce meravigliosa. Non avrei mai immaginato che
cantassi”
“Oh…si,in
effetti lo faccio da quando ero bambina. Anche se la mia voce è un dono di
natura.”
“Bè,
canti molto bene. e anche la canzone era molto bella.”
“Ti
è piaciuta? Era Celine Dion. Si chiama To
love you more. È una delle mie preferite.”
“Si…era
davvero molto bella.
Mi
schiarisco la voce.
“Allora…stai
bene,vedo!”
“Sicuro!
Mi sono ripreso completamente”
“La
ferita?”
“Oh,
sta passando. Non era molto profonda, per fortuna”
“Già,
per fortuna. Ti sei beccato un pezzo di finestrino in piena
fronte!”
“Sto
bene, comunque. E anche i lividi cominciano a sparire”
Gli
sorrido. “Sono contenta per te. Davvero”
“Grazie”
“Bè,
che fai lì? Siediti pure”
“Che mi
racconti di bello?” mi chiede. Sento già il suo profumo di ciliegia
nell’aria.
“Di bello?
Non molto, credo”
“Come? Ci
sarà pure qualcosa da dire, no?”
“Si, ma
sono per lo più le solite cose. Tra un po’ finiremo il tour e prepareremo il
nuovo album. Con i ragazzi tutto ok”
“Ho visto
la tua fidanzata, l’altro giorno. È molto carina”
La guardo.
“Grace? Oh, si è carina”
“Tu invece
come stai?” le chiedo.
“Bè,
considerato che ho lasciato il mio fidanzato tre settimane prima del nostro
matrimonio e che io e mia sorella riusciamo finalmente a vivere un periodo
tranquillo, direi a meraviglia”
La guardo
sorpreso.”Tu stavi per sposarti?”
“Si…e per
fortuna non l’ho fatto”
Le
sorrido. Mi sento immensamente sollevato. Non avrei sopportato che si sposasse
sul serio.
“Non mi
avevi detto di avere una sorella. Eppure durante questa settimana abbiamo
parlato parecchio”
“Si, ho
una sorella. Si chiama Sarah, è più piccola di me di qualche
anno”
“Sai
una cosa, Joel?”gli chiedo dopo un po’. “Mi sembri un po’
giù”
“Giù?
Oh, no…sto benissimo”
Scuoto
la testa. “No, Joel. Nel senso che sei giù di morale”
Mi
guarda interrogativo.
“Dimentichi
che sono una dottoressa, Joel. E ho già fatto la mia
diagnosi.”
“Ah
si?”mi guarda divertito “e quale sarebbe la sua diagnosi,
dottoressa?”
Gli
sorrido, stando al gioco.
“Signor
Madden, lei è stanco”
Mi
guarda più interrogativo di prima.
“Stanco?”
Io
annuisco. “Nel senso di stressato. Annoiato dalla solita vecchia
routine”
Ci
pensa un po’, poi annuisce.
“Ha
ragione, dottoressa. Che cosa mi prescrive?”
“In
realtà ,Joel, tu hai solo bisogno di una vacanza”
“Una
vacanza? Parli sul serio?”
Annuisco
di nuovo. “Si, una vacanza. Una pausa. Hai bisogno di staccare un po’ dalla
solita vita.”
Fa
un lungo sospiro. “mi piacerebbe, Elizabeth, non sai quanto, ma non posso. C’è
così tanto da fare”
“è
proprio per questo che dovresti prenderti una vacanza, Joel. Non vedi che non ce
la fai più? Molla tutto e parti. Riposati. Quando tornerai sarai più rilassato e
riuscirai ad affrontare gli impegni con più serenità”
Mi
guarda. “Hai ragione. Sai una cosa, Elizabeth? Credo proprio che lo farò. Il
tempo di finire gli ultimi due concerti questa settimana e parto. Anzi,
partiamo. Io e i ragazzi. E …bè, si, anche Grace. Dove possiamo
andare?”
Un’idea
mi balza alla mente, ma è talmente assurda che mi metterei a ridere da
sola.
Eppure
lo vedo qui, davanti a me, col suo sorriso dolcissimo e gli occhi fissi sui
miei, che le parole mi escono di bocca prima che riesca a
fermarle.
“Bè…io
un’idea ce l’avrei”
Saaalve
a tutti!!!! Chiedo scusa per l’immenso ritardo, ma ormai la scuola sta per
finire (ringraziando il cielo) e ho 10 interrogazioni al giorno, quindi non ho
per niente tempo. Sono riuscita a postare questo capitolo per grazia divina.
L’ho lasciato troncato nel bel mezzo della parte più importante, inizialmente il
seguito doveva farne parte, ma mi piaceva di più così!! Quindi non lamentatevi,
lo faccio per voi! Così è più interessante,no??
Thanx
to:
bloody_tears:
ciao!! Il fazzoletto lo puoi tenere, ma non credo ti servirà. Magari più avanti.
Le tue recensioni mi fanno sempre piacere, tesoro. Grazie come al solito e fammi
sapere!! Bacio!
s
t e l l i n a
: cucciola!!! Anche io adoro Joel, solo per precisare…grazie come sempre per i
bellissimi complimenti, un bacio!!
Leila86:
non ti preoccupare, non li faccio soffrire, sono buona buona XDDD! Grace è
cieca,si, ma ancora non può immaginare niente…più avanti invece….però non ti
dico niente lo leggerai da sola!! Buona serata anche a te! Un
bacio!
rebel
girl:
ciao anche a te! Grazie come sempre, spero che questo capitolo non ti deluda!
Fammi sapere! Un bacio!
A
presto!!!
|
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Capitolo 7 *** When you say goodbye ***
7.
WHEN YOU SAY GOODBYE
Mi
guarda speranzoso. “Parla”
“Ecco…la
prossima settimana io e Sarah andremo dai nostri genitori, in California.
Staremo lì per un po’. Mi chiedevo se non volessi venire con noi. Il sole e il
mare che ci sono lì ti farebbero bene. La California è un ottimo posto per
rimetterti”
Non riesco
a credere alle mie orecchie.
Mi sta
proprio chiedendo di partire con lei?
La guardo
sorpreso, ma lei distoglie lo sguardo, imbarazzata.
Forse ora
starà pensando che non avrebbe dovuto dirmelo.
Ma è
un’idea fantastica! Non avrei potuto sperare in meglio.
“Mi sembra
un’ottima idea”le dico con un sorriso a 32 denti.
Lei alza
lo sguardo e sembra più sorpresa di me.
“Davvero?”
“Certo.
L’hai detto tu che ho bisogno di una pausa,no?”
Mi
sorride. Probabilmente pensava che non avrei accettato.
“Ma sei
sicura che non disturbiamo?”le chiedo “Insomma, sono i tuoi genitori. Ti
presenti lì, con cinque estranei…”
Fa un
gesto con la mano, quasi a voler cancellare quello che ho appena
detto.
“Ma
scherzi? Tu non conosci mia madre, è così contenta quando ha ospiti a
casa…”
“Sicura?”
“Sicurissima”
“Allora
d’accordo. La prossima settimana,”
“Si.
Chiedi agli altri, e poi dimmi se anche per te va bene”
Prende un
pezzo di carta e una penna e ci scrive sopra un numero di telefono che poi dà a
me.
“Questo è
il mio numero di telefono. Chiama appena hai una risposta”
Le sorrido
e annuisco.
Non
m’importa se gli altri ci saranno o no.
Non
m’importa di Grace.
Costi quel
che costi riuscirò a fare questa vacanza con te, Elizabeth, puoi starne
certa!
L’unico
vero problema, per il momento è Grace,
Con Benji,
Billy e Paul ci parlerò più tardi.
Ora devo
solo affrontare lei.
Parcheggio
l’auto davanti casa, e mente salgo le scale cerco di pensare a qualcosa di
sensato da dirle.
Ciao,
Grace, senti, la dottoressa Rydell mi ha chiesto di andare in vacanza con lei.
Tu vieni?
Quasi mi
metto a ridere, tanto fa schifo.
Dopo un
altro paio di tentativi, rinuncio a preparare il discorso ed
entro.
Ho deciso.
Improvviserò come al solito.
“Grace!”
la chiamo, rimettendo a posto le chiavi.
“Sono qui,
amore!”
Arriva
trafelata in fondo alle scale e mi dà un bacio veloce.
“Grace,
devo dirti una cosa”
“Oh,
anch’io, Joel, è successa una cosa orribile”
La guardo
preoccupato.
“Che cosa
è successo?”
“Ti
ricordi di zia Tracey?”
Cerco di
ricordare bene chi sia questa zia Tracey, e l’unica immagine che mi arriva alla
mente è quella di un’orrida donna pesantemente truccata che mi abbraccia a
togliermi il respiro, catalogandomi come il suo “nipotino
preferito”.
“Si, che
me la ricordo. Perché?”
“Oh, è
successa una tragedia. Sta male, molto male. Devo andare da lei, non c’è nessuno
che può aiutarla”
“Ah. Devi
andare da lei”dico. Poi mi viene in mente una cosa.
“Aspetta,
ma tua zia non abita a Detroit?”
Annuisce.
Solo allora noto le due immense valigie di Grace ferme ai piedi delle
scale.
“Mi,dispiace,
amore, ma devo andare da lei”
Per quanto
cerchi di rimanere impassibile, sento che sto per ridere.
Ma è
meglio non farlo.
“Mi
dispiace, Grace…stavo proprio venendo a chiederti se ti andava di partire. Noi
due e gli altri.” Ometto di dirle che con noi ci sarebbero anche la dottoressa e
sua sorella. Se non viene a che pro dirle tutto?
Grace mi
guarda, sinceramente dispiaciuta.
“Mi
dispiace, amore, ma davvero non posso. Andate voi e divertitevi. Non posso
lasciare zia Tracey sola.”
Io
annuisco. “Quanto starai via?”
“Non lo
so, un mesetto…”
“Un
mese?!?”
“No, è che
anch’io pensavo di stare via un mese”
Mi
sorride. “Meglio,no? Così non starai solo”
Un clacson
ci interrompe.
“è
arrivato il taxi” annuncia gr4ace facendo per prendere le
valige.
“Ti
aiuto”
Insieme
carichiamo i bagagli sul taxi, poi lei sale in macchina e abbassa il finestrino
per salutarmi.
“Divertitevi”
mi dice di nuovo. Poi si sporge per darmi un bacio.
“Ti
chiamo”
“Ok.
Salutami tua zia”
Annuisce.
“Ti
amo”
“Anch’io”
Poi il
taxi parte, lasciandomi solo a guardarli sparire dietro la
curva.
Non sono
riuscito a dirle “ti amo”come facevo prima.
Le ho
detto solo anch’io.
Improvvisamente
ho paura di dirglielo apertamente, come ho fatto fino a una settimana
scorsa.
Qualcosa è
cambiato ora.
E non sono
più nemmeno sicuro di amarla veramente.
Se il mio
destino ha messo sulla mia strada Elizabeth avrà un
significato.
E ora ho
tutto il tempo per capirlo.
E cerco di
non pensare a Grace, che fino a poco tempo fa ero pronto a giurare fosse la
donna della mia vita.
Ormai è
andata.
A Detroit.
Per un mese.
E io per
un mese sarò in vacanza con Elizabeth, in California, libero da qualsiasi
pensiero e preoccupazione.
Sorrido
tra me, mentre salgo le scale stringendo tra le mani il foglietto con il numero
di telefono di Elizabeth.
Sarah
mi guarda con occhi dubbiosi, non appena finisco di
parlarle.
“Cioè,
ricapitolando”mi dice “Tu stai dicendo che la prossima settimana, quando andiamo
da mamma e papà, vengono con noi anche…i Good Charlotte?”
Ora
è sinceramente esterrefatta.
Mi
guarda con quei suoi occhi grigi cerchiati di eyeliner nero e io posso
chiaramente leggerne la sorpresa.
“Esatto,
principessa”le rispondo sorridendo “Joel non mi ha ancora dato la conferma, ma
all’80% è si”
Inarca
un sopracciglio divertita.
“Joel…com’è
che lo chiami per nome?”
Io
alzo gli occhi al cielo.
“Non
c’è niente di quello che pensi tu, Sarah. Te l’ho detto, era un mio paziente
all’ospedale”
“Sarà…però
di solito i pazienti non li chiami per nome e li inviti a passare le vacanze con
noi”
“Non
i pazienti normali”puntualizzo.
Sarah
fa un salto dal divano su cui era seduta.
“Allora
è come penso io”
“No,
tranquilla. E poi lui è fidanzato”
Sarah
rotea gli occhi.
“Non
vuol dire niente”
Lo
squillo del telefono ci interrompe. Ci guardiamo negli occhi prima di correre
insieme verso il telefono. Lo sollevo, rispondendo.
“Elizabeth
Rydell”
“Elizabeth,
sono Joel”
Sarah
sgrana gli occhi e mi si avvicina cercando di ascoltare il più
possibile.
“Ciao,
Joel, dimmi pure” rispondo, cercando di scansarla.
“Come?
Venite? Ah, d’accordo. Grace no? Perché? Oh, mi dispiace.
Bè,allora…si,ok,chiamami. La settimana prossima,si. Ok,d’accordo. Si, ci
sentiamo. Siao, Joel”
Riattacco
e mi volto a guardare Sarah che mi sta fissando
impaziente.
“Allora?”incalza
“Che ti ha detto, che ti ha detto?”
“Che
vengono”
Sarah
fa un gridolino di gioia e mi butta le braccia al collo, abbracciandomi. Poi si
allontana e torna a guardarmi.
“Che
altro ti ha detto?”
“Mi
ha detto che vengono solo…”
“Chi?”
“…loro,
e Grace…”
“Cosa?”
“…deve
andare…”
“Dove?”
“…da
una zia…”
“Perché?”
Non
posso fare a meno di sbuffare.
“Ti
vuoi calmare un secondo?”
“Scusa,
è che sono elettrizzata”
“Comunque,
ti dicevo, che Grace, la ragazza di Joel, non può venire, perché un’ora fa è
partita per Detroit, dove ha una zia che sta male. Starà via per tutto il tempo
che noi passeremo in
California”
Gli
occhi di Sarah fanno un guizzo.
Poi
mi guarda con aria maliziosa.
“Uh
uh. Un mese intero con Joel e senza fidanzata tra i piedi. Ho idea che questa
non sarà la solita vacanza da mamma e papà…”mi fa un sorrisetto complice, prima
di sparire dentro la cucina.
So
che non dovrei farlo, ma mi sento improvvisamente più contenta per quello che mi
ha detto Joel.
E
non posso fare a meno di pensare a quello che ha appena detto
Sarah.
Un
mese.
Con
Joel.
E
senza Grace.
Mi
avvio anch’io in cucina, pensando con gioia a quello che mi aspetta la settimana
prossima.
I'm baaack!!!!!!! chiedo umilmente perdono per avervi
fatto spettare tanto,ma ho avuto un bel pò da fare x scuola che ora finalmente è
finita!!!! Quindi avrò tutto il tempo per dedicarmi alla fic. Come sempre grazie
a:
- bloody_tears: ok ok frena l'entusiasmo e riporta lo
stambecco dov'era...mi dispice deluderti, ma niente chalet di montagna e
niente stambecchi....come vedi è tutto l'opposto. Io preferisco il mare alla
montagna! Magari al posto dello stambecco puoi immaginarti un bel
merluzzo(surgelato però. Non so se in California ci sono merluzzi) Ti
ringrazio per i complimenti a raffica, le tue recensioni mi portano sempre un
pò di buon umore! Bacioni!!
- s t e l l i n a: piccola!!! No, dai non piangere...ho
aggiornato come hai visto.....sniff sniff che poi piango anch'io....comunque
hai azzeccato in pieno,cucciola!! starai a vedere quello che succede......a
scuola è andato tutto bene dovrei avere la media del 7,1 (mi faccio schifo da
sola)...a te cm è andata??? baci baci
- Bell_Lua: ciao anche a te. Grrrrrazzzzzie mille x i
complimenti avrai letto cos'aveva in mente. fammi sapere che ne pensi. un
bacio!
- Lady Numb: piccola, mi dispiace deluderti, ma prima di
casa tua ci sta casa mia che x lui è sempre aperta....sorry ma devi metterti
in fila....thanx for the compliments a fammi sapere che ne pensi di questo
nuovo capitolo.....kisssssss!!!
A presto gente!!
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Capitolo 8 *** San Francisco!!! ***
8.
SAN FRANCISCO
“Ecco,
tenga il resto”
Finisco di
pagare e il tassista mi fa un cenno di ringraziamento. Poi il taxi riparte,
lasciandoci in mezzo alla strada, soli con le valige.
Mi volto e
vedo Elizabeth che mi sta fissando.
“Perché ti
sei ostinato in quel modo a voler pagare il taxi?” mi
chiede.
“Siamo
ospiti, Elizabeth, mi sembrava giusto”
“Non ti
devi sentire in dovere di fare niente”mi dice seria “Se siete ospiti è perché
l’ho voluto io. Ok?”
Il suo
tone si addolcisce un po’, e mi sorride. Io le sorrido di rimando, poi prendiamo
le nostre valige e seguiamo gli altri, che si erano già avviati, capeggiati da
Sarah. Quella ragazza ha già riscosso parecchio successo tra Benji, Billy e
Paul, e a parer mio soprattutto nel mio caro fratellino…
Siamo
arrivati all’aeroporto di San Francisco un’ora fa. Poi abbiamo preso un taxi e
siamo arrivati qui, praticamente in spiaggia, diretti alla casa dei genitori di
Elizabeth e Sarah. Vedo distintamente gli ombrelloni, le sdraio e la gente in
acqua, e già mi sento più rilassato.
Si, sento
proprio che questa vacanza mi farà bene.
All’improvviso
si sente una specie di urlo e vedo Sarah che ha mollato la valigia ed è corsa ad
abbracciare una donna ferma sulla porta di una delle casa che ci sono
qui.
Elizabeth
fa lo stesso, anche lei corre ad abbracciarla. Dev’essere sua
madre.
Mi
avvicino a loro, ora posso vederla meglio.
Ha i
capelli castani raccolti sulla nuca a gli occhi, castani, che
sorridono.
Ha un
sorriso dolcissimo.
Mi tende
la mano.
“Tu devi
essere Joel. È un vero piacere conoscerti. Vieni, entra. E chiamami
Helena”
Le stringo
la mano.
“Il
piacere è tutto mio, Helena”
Mi
sorride, e sento che questa donna mi sta già simpatica.
Forse
perché assomiglia in modo impressionante a Elizabeth.
Dietro di
lei appare un uomo, un po’ basso, con un accenno di pancetta ma con un sorriso
simpaticissimo. Ha gli occhi grigi come Sarah, e i capelli un po’ radi, anche se
si può ancora notare il colore rosso fuoco.
È
sicuramente Louis, il padre.
Facciamo
le dovute presentazioni, ed entriamo.
La casa è
piccola ma accogliente, appena entrato sento già quell’atmosfera di famiglia che
non sentivo da anni.
Ci sarà da
stringersi un po’, ma non ha importanza, farei questo e
altro.
Posiamo le
valige e subito Helena comincia a farci vedere la casa.
L’avventura
è iniziata!
Non
posso crederci, sono davvero tutti qui!
Eppure
è così, penso guardandoli.
Mamma
li ha già sequestrati per fargli vedere la casa, mentre papà è rimasto in cucina
con Sarah.
È
assurdo. Non avrei mai immaginato che potesse succedere una cosa del
genere.
Però
è successa davvero, e ora che ci sono dentro, non so esattamente descrivere come
mi sento.
Mamma
ha assegnato le camere.
Io
e Sarah dormiremo nella nostra vecchia cameretta di quando eravamo
piccole.
Agli
altri è toccata la camera degli ospiti, a cui sono stati aggiunti due
letti.
Non
è molto grande come casa, e ci sarà da stringerci un po’.
Ma
non ha importanza, farei questo e altro.
Iniziamo
a pranzare, stretti attorno al tavolo del soggiorno.
Mamma
ha preparato le lasagne, il mio piatto preferito.
Me
lo prepara ogni volta che vengo qui.
Io
e Sarah cerchiamo di venire ogni volta che possiamo, ma il tempo non è molto,
tra il lavoro e altri impegni.
Sollevo
per un attimo gli occhi dal piatto e incontro lo sguardo di Joel, che mi osserva
da chissà quanto.
Mi
sorride, e io faccio altrettanto.
Poi
torno a concentrarmi sul mio piatto.
L’avventura
è iniziata!
Buongiorno a tutte! okay, forse sono stata
troppo veloce ad aggiornare, ma il capitolo ce l'avevo già pronto e non mi
andava di aspettare ancora. non è molto lungo, è una specie di introduzione al
viaggio.......fatemi comunque sapere, aspetto recensioni!!!!
s t e l l i n a: hey hey frena l'entusiasmo...siamo ancora
all'inizio!! Avrai tempo e modo per vedere cosa combineranno!! (ho pensato certe
cose....) Grace toglitela dalla testa, deve fare la parte del terzo incomodo,
non può starti così simpatica!!!! Se vuoi stare un mese con Joel very sorry ma
devi metterti in fila, ci sono prima io.....XDDDDDDDDD! la scuola da me finisce
il 9 ma io ho già finito compiti e interrogazioni e da brava ragazza mi sono già
ritirata....chimica, la mia materia preferita! peccato che il prossimo anno non
la faccio più!! vabbè, tanto mi è rimasto un solo anno di scuola e poi devo
decisamente pensare a cosa fare all'università.....e stavo giusto facendo un
pensierino sulla chimica.....a te non piace?? fammi sapere cosa pensi di questo
cap, bacionissimi!!!
Bell_Lua: ciao!! thanx per i complimenti, fammi sapere se
questo capitolo (un pò cortino) ti è piaciuto. baci baci!
Lady Numb: quando fai il discorsetto a Joel, dagli un bacetto
da parte mia....non ti dispiace,vero??? io a stare un mese intero con Joel
impazzirei definitivamente....ma così va la vita, che ci vuoi fare....la vacanza
è iniziata!!!a proposito, ma tu stai ancora in inghilterra?? io sto già pensando
alle valige....tra poco più di un mese parto...cm è il
tempo,lì???bacioni
Baci a tutte, alla prossima!!
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