boz3
Ishida inspirò
profondamente imponendosi di non urlare, il
suo orgoglio di Quincy non poteva permettergli una simile scena, eppure
la
situazione nella quale si trovavano era davvero
disperata…questa volta non ne
sarebbero usciti vivi tutti.
-Ehi Urahara- disse. Per tutta
risposta l’uomo sollevo il
bordo del suo cappello stravagante per squadrarlo.
-Cosa intendevi quando hai detto che
alcuni Shinigami…hanno
intenzione di venire a far visita Rukia per il suo compleanno?-chiese
Nel negozio era sceso il silenzio,
spiriti e umani si
guardavano l’un l’altro sinceramente terrorizzati.
-Quello che hai capito-
-Chi?-
-Non ti farà piacere
saperlo…-
-Parla Urahara!!-sbottò
Ichigo
-E VA BENE….Yachiru-san e
Matsumoto-san- confessò
Ichigo sbiancò- Hai
d..detto…Y.yachiru?....-la sua voce salì
di un’ottava-Mi sono ricordato di aver un impegno urgente
ehmmm dal ?dentista?-
propose la prima scusa che il cervello gli rese disponibile.
-Non pensarci nemmeno!!-fece Ishida
afferrandolo per la
camicia prima che sparisse oltre la porta –Tu subirai la mia
stessa, tragica
sorte-
Urahara sospirò
nascondendo un sorriso dietro il ventaglio
–Quante scene! Non c’è nulla di cui
preoccuparsi-
Ishida e Ichigo si scambiarono
un’occhiata eloquente.
-Io sono contenta che Yachiru e
Matsumoto vengano a
trovarci. Maragi potremmo andare a fare shopping insieme, non
è vero
Rukia-chan?-ridacchiò Inoue
Rukia con un rapidò
calcolo mentale stimò i danni che
un’altra gita al centro commerciale avrebbe potuto
causare-Ehm…meglio di no
potrebbero annoiarsi…forse potremmo vedere un (come si
chiama) film…in quella
scatola nera- suggerì
In quel momento sentirono un
frastuono provenire dal
magazzino, come di vetri rotti, che annunciava l’arrivo delle
due temutissime
shinigami, qualche secondo dopo una donna dalle curve abbondanti e una
bambina
raggiante di felicità apparvero sulla soglia.
–Auguri Rukia- gridarono.
-Yachiru, Matsumoto….che
bello rivedervi-le salutò la ragazza
senza troppa convinzione.
-Ohi Rukia!EHM…Urahara
credo di aver
rotto qualcosa di la …del liquido
viola corrosivo si è rovesciato sul pavimento- fece
Matsumoto sorridendo
candidamente.
Urahara spalancò gli occhi
trasalendo e si precipitò nel
magazzino per salvare il salvabile.
-Prendi questo regalo-disse la
piccola Yachiru porgendo a
Rukia un fiore di cristallo molto simile ad un bucaneve, lei accetto
sollevata:
che male avrebbe potuto fare un oggetto come quello?
-L’abbiamo rubato dal
reparto di ricerca tecnologica della
Soul Society!...ehi che faccia…scherzavo…abbiamo
un regolare permesso per
quello….-
-E cosa fa ?-domandò Renji
tenendosi prudentemente a
distanza di sirucezza, mentre Ishida si portava alle spalle di Chad con
l’idea
di usarlo come scudo umano.
Ichigo mise una mano sulla spalla di
Rukia intimandole con
un bisbiglio di liberarsi al più presto di quel affare. Ma
era gia troppo
tardi: il monile prese a vibrare, i petali del fiore cominciarono
velocemente
ad allungarsi avvolgendosi a spirale attorno al braccio sinistro della
ragazza.
-Che diavolo..?-
-Oh…questo non era
previsto-osservò Matsumoto con
un’espressione preoccupata.
I petali cominciarono a legarsi anche
attorno agli arti di
Ichigo benché continuasse a dibattersi non riusciva a
liberarsene, il materiale
cristallino brillò per qualche istante, quindi le anime dei
due ragazzi furono
strappate via dai loro corpi che ricaddero a terra.
-Matsumoto!-urlò Renji-
Cosa sta succedendo?-
-Ecco…il capitano Mayuri
ha detto che il fiore poteva
servire come surrogato delle Soul Candy separando le anime dai corpi, e
intrecciandosi
con la forma spirituale di uno Shinigami dovrebbe aumentarne la
forza…fungendo
da serbatoio di energia spirituale…credo-
-Come credo?-
-Be era ancora in fase di
sperimentazione-
-E così quel pazzo ha
pensato bene di collaudarlo su di noi,
giusto?-ringhio Rukia.
Lei e Ichigo si trovavano costretti
l’uno di fronte l’altro
dai legami di cristallo: i petali avevano incominciato a intrecciarsi
riducendo
la distanza fra i due, si fermarono solo quando i loro corpi furono
vicini al
punto di aderire quasi l’uno all’altro.
-Bhe non sembra
letale…-commentò Ishida , Chad gli diede
ragione annuendo.
-Oi…non scherziamo
…come c’è ne liberiamo?...-
Matsumoto alzò le spalle
–I petali non spariranno finchè il
serbatoio di energia che contengono non sarà esaurito;
è inutile cercare di
romperli, nemmeno il Kidou servirebbe in questo caso-
-Allora basterà
aspettare…quanto? Un’ora al
massimo…-chiese
Renji guardando di sbieco Ichigo con una punta di gelosia.
-No- esclamò Yachiru
–Almeno tre -
-Cosa??!!-
-Nel frattempo facciamo un
giretto?-propose Inoue. La
proposta fu accettata di buon grado da tutti…eccetto i
ragazzi intrappolati dal
cristallo.
-Non potete lasciarci qui
!-piagnucolò Ichigo –Non oserete…-
*******
- Se
continui ad
agitarti non mi lasci respirare!
Arrenditi non c’è modo di romperli.-
- Sta
un
po’ zitta! Posso riuscirci-
Ichigo
continuava a dimenarsi
inutilmente. Non riusciva a crederci semplicemente: i loro
‘amici’ avevano
abbandonato di massa il negozio mollandoli sul letto di Urahara ancora
intrappolati da quel aggeggio malefico. ‘Così
state più comodi ’ aveva detto
quell’idiota di Matsumoto.
-Ah
!! Lo sapevo stanno cedend…-
I
due caddero pesantemente a
terra dopo un movimento troppo azzardato.
-IDIOTA!-
strillò Rukia -Ti avevo
detto di non muoverti inutilmente! Sai quante ore dovranno passare
ancora? E
ringrazia che gli spiriti non hanno gli stessi bisogni fisiologici
delle anime-
La
ragazza era distesa sopra di
lui, ed era incredibilmente leggera, Ichigo si chiese come potesse un
corpo
dall’apparenza così fragile urlare come un
camionista. Ribaltò le loro
posizioni rotolando verso sinistra e cercando di rimettersi in piedi.
-Le
mie gambe non sono legate,
posso farcela-disse troncando sul nascere ogni obiezione di Rukia
Riuscì
a sollevarsi, sola allora
la shinigami notò una scatola nera scivolare dalla sua tasca
e cadere a
terra.-Ichi, hai perso qualcosa-
Lui
arrossì all’istante -Non è
niente- si affrettò a dire.
-Si
invece!! Cos’è?!-
Ichigo
voltò la testa in modo da
non incrociare lo sguardo. -Il tuo regalo. Non mi andava di dartelo
davanti a tutti- Il rossore si fece ancora più acceso. Gia
lo stare così vicino a quella ragazza lo metteva in
agitazione, arrossire davanti a lei era una vera e propria tortura.-Mi
sono rotto!-sbottò d'un tratto- Conosco il modo perfetto per
consumare un casino di energia spirituale e liberarci di questo dannato
fiore-
Rukia
trasalì-No ...aspetta non vorrai...-
-BANKAI!!-
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