Stella

di DoctoRose91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I Capitolo ***
Capitolo 2: *** II Capitolo ***



Capitolo 1
*** I Capitolo ***


                                                                                            Stella
I Capitolo


Rose era semidistesa sul divano della sala biblioteca al secondo piano del Tardis, di fronte ad un camino acceso che faceva da atmosfera, accompagnandola in una avvincente lettura di un libro in lingua aliena, tradotta in inglese dalla cabina, trovato in uno dei milioni scaffali dell’enorme e infinita stanza. A disturbarla dalla conclusione della trecentesima e penultima pagina fu il signore del tempo .
“eccoti dov’eri! Ho girato mezzo Tardis! ci ho messo 4 ore per trovarti e tu eri qui a leggere < Stella: il pianeta degli eroi  > !” esclamò sedendosi di fianco alla ragazza.
“beh giusto il tempo che ci ho messo per leggere quest’appassionante libro!” rispose ridendo la fanciulla.
“ti è piaciuto?!”chiese lui rilassandosi ,sorridendole teneramente.
“si è davvero bellissimo! E sto per arrivare alla fine!”
“ah! ma allora siamo nella parte cruciale della storia!” affermò lui ridendo compiaciuto .
“beh si e sono in fibrillazione!” rispose lei sorridendo.
“allora ti ci vuole un’atmosfera calda e rilassante!” sottolineò l’alieno. La biondina annuì . Il dottore si stava per alzarsi, quando la compagna lo frenò…
“rimani! ci metto un attimo e chiudo!”
“non avevo nessuna intenzione di lasciarti sola! Mi volevo solo distendere tutto qua!” sorrise lui .
“ah…!”rispose imbarazzata .
Il dottore si addossò al poggi braccio e…
“vieni qui! Stenditi vicino a me!” l’invitò l’alieno allungandole la mano. La ragazza si alzò dal suo angolino e si distese davanti al suo dottore poggiando la sua schiena contro il suo torace, mentre lui la cingeva con un braccio i fianchi, e con l’altra mano le accarezzava il suo.
La ragazza si sentiva tremendamente agitata e imbarazzata, non si erano mai trovati in quella circostanza, stare tra le sue braccia ed essere accarezzata la faceva sentire confusa, contenta e incredibilmente bene. Con molta fatica riprese la sua avvincente lettura ,non era facile rimanere concentrata con il dottore che le sfiorava la pelle.
Lentamente le spostò una ciocca di capelli dal collo. Rose lo sentì avvicinarsi percependo il suo respiro solleticarle la pelle, era terribilmente in delirio e il cuore le batteva forte nel petto… poi sentì le sue labbra dolcemente coccolarle il suo collo,ed in quel preciso istante lasciò il suo libro ,chiuse gli occhi e portò le sue mani dietro la testa di lui immergendoli nei suoi meravigliosi capelli spettinati.
Il dottore la stringeva tra le sue braccia intrecciando le loro gambe. Era un momento magico, perfetto, elettrizzante e romantico . Si fecero trasportare dagli istinti e dalla irrazionalità. Rose spostò la testa verso la sua ,si guardarono intensamente negli occhi e lentamente si avvicinarono , li chiusero desiderosi di assaporarsi il delicato momento ,ma uno scossone distrasse i due dall’intenso istante.
“tutto bene?!”chiese il signore del tempo alla biondina che era caduta a terra.
“si dottore tutto bene! ma cosa è stato?!”chiese alzandosi.
“non lo so! andiamo a scoprirlo!” le disse prendendo a correre per i miriadi e svariati corridoi della cabina. Appena varcarono la soglia della sala console un nuovo scossone fece muovere i due. Rose riuscì a mantenersi alla colonna della sala mentre il dottore cercava di leggere sul display.
“dottoreeeeeeeeeee!” urlava la biondina impaurita.
“stiamo precipitandoooooo!” le rispose barcollando. Un enorme tonfo fermò il tutto, sembrava che avesse atterrato. I due si guardarono preoccupati, Rose lasciò la presa e insieme al dottore si diresse alla porta, si diedero la mano ed aprì…
“Dottore ma dove siamo?!”
“non ho la più pallida idea! Non sono mai stato qui!” affermò l’alieno guardando il panorama.
Il Tardis aveva parcheggiato su un pianeta distrutto, c’erano ceneri di probabili incendi, fumi che volavano per aria, case distrutte e strade deserte.
“non vedevo tale distruzione dalla guerra mondiale!” affermò  la fanciulla osservando il luogo .
“o dalla guerra del tempo!” concluse lui avviandosi. Si incamminarono cercando di vedere e capirci meglio.
“dottore perché siamo qui? Perché il Tardis ci ha portato su questo pianeta?!”
“non saprei Rose, ma vieni andiamo in quel vicolo sento qualcosa!”
Videro  un gruppo di robot che perlustravano la zona.
“ chi sono?!”domandò la biondina bisbigliando.
“credo pattuglie!”
“pattuglie?!”
“…ma di chi?!” si chiese l’alieno correndo verso il Tardis. La sua intenzione era quella di scoprirne di più dalle sue ricerche, ma arrivati presso la cabina videro un gruppo di robot ispezionarla.
“oh per la miseria! Questa non ci voleva proprio!” commentò nascondendosi dietro ad un mucchio di rottami.
“credi che siano invasori o questo è il loro pianeta?!” chiese la fanciulla inginocchiata accanto a lui.
“io credo che siano di qui!” rispose lui osservando il gruppetto.
“questo è il loro pianeta!”esclamò incredula.
Appena videro che questi si spostarono, trascinando con se la cabina. Rose e il Dottore li seguirono cercando di capirci di più.
 Dopo un lungo camminare ,si trovarono nella zona madre.
Il posto era completamente fatto di metallo, buio con  nebbia fitta, recintato con fil di ferro .Si fermarono vicino al plesso osservando la situazione.
“come pensi di entrare?!” chiese la ragazza .
“ci sto pensando…!” mentre il signore del tempo stava escogitando qualcosa per fermarli, una nuova pattuglia ritornava alla base ,ma questa volta portava con se un altro essere vivente ,all’apparenza fatto di carne ed ossa.
“dottore hai visto ci sono degli umani!” esclamò meravigliata la ragazza.
“perché dici umani? E se fossero degli androidi?” ragionò l’alieno.
“beh scusa se penso che ogni essere che abbia due gambe ,due  braccia e una testa sia umana!”il dottore la fissò accigliato con un sorrisino sulle labbra.
Gli piaceva irritare la sua Rose.
“comunque sta il fatto che non ci sono solo loro!” si spiegò la fanciulla.
“esattamente! Questo vuol dire che qui c’è una guerra!” sottolineò ormai l’ovvio.
“e se hanno il Tardis la potranno vincere!” esclamò la biondina preoccupata.
“è meglio riprenderci la nostra cabina e cercare di sistemarne le cose!” concluse il signore del tempo.
“ma come?!”
“beh faremo visita ai loro nemici!” sorrise lui prendendola per mano e allontanandosi dalla zona. Seguirono il segnale captato dal cacciavite sonico e raggiunsero una zona meno distrutta e tetra dell’altra. C’erano molte pattuglie di uomini con armi che giravano la zona.
Il dottore prese Rose per mano e si fece avanti.
“salve sono il Dottore e lei è Rose!” salutò lui avvicinandosi . La guardia gli puntò contro l’arma.
“chi siete?!” chiese poi scioccata.
 La voce sembrava robotizzata. Il dottore prese il suo cacciavite e senza farsi notare sondò la guardia.
“che ti dicevo sono androidi!” le sussurrò soddisfatto.
“la vuoi smettere di prendermi in giro! se non lo sai ,qui davanti a noi c’è una guardia che ci sta puntando un arma contro”.
“ah Rose Tyler… sai che non mi importa delle armi!” sorrise lui sdrammatizzando.
“chi siete?!” chiese ancora l’androide.
“lo diremo solo al tuo capo!” ripose il signore del tempo. La guardia prese i due e li portò in una sala con un enorme tavolo di legno al centro e molte sedie intorno. La stanza era un tale disordine e probabilmente da secoli che nessuno la sistemava.
“delle pulizie qui noooo!” commentò la biondina al suo dottore. Il signore del tempo la guardò sorridendole.
“aspettate qui!” dissero due guardie per poi allontanarsi.
I due ispezionarono la stanza cercavano di trovare qualcosa ,un minimo indizio.
“dottore guarda qui!...ci sono vecchi libri…di autori terrestri…!”spiegava la fanciulla leggendo i titoli. Il dottore si avvicinò, osservando la situazione.
“si ma tranne questo!” le disse prendendo il libro. La ragazza lesse il titolo e ci rimase di stucco.
“ma è lo stesso libro che stavo leggendo nel Tardis…!” esclamò la ragazza incredula.
“beh chiunque sia questa persona, ha buon gusto nella scelta dei libri!” commentò l’alieno.
“grazie !” ripose una voce femminile da dietro i due. Questi  si voltarono posando l’opera sullo scaffale. Appena si girarono quella voce femminile fece una faccia stupita e incredula .
“salve! sono il Dottore e questa è Rose !” si presentò il signore del tempo dando la mano. La donna si avvicinò con passo indeciso e occhi spalancati stringendo la mano.
“ah calore…sei umana!” esclamò il dottore appena avvenne il contatto.
“umana?!”chiese la biondina.
“si è umana Rose!” ribadì l’alieno.
“hai visto che non avevo tutti i torti!” gli rinfacciò la ragazza.
“ e tu …scusa non ho afferrato il tuo nome…!” iniziò il dottore.
“Stella…il mio nome è Stella!” si presentò quella voce femminile. Era una ragazza di non più di 25 anni ,aveva i capelli biondi lisci, raccolti in una lunga coda di cavallo, snella e molto in forma, occhi color nocciola e un visino che il dottore squadrava con insistenza. Gli ricordava qualcuno.
“…Stella tu sei il capo di questa squadriglia?!”chiese il signore del tempo, sedendosi su una delle polverose sedie della stanza, Rose gli era dietro poggiando le mani sullo schienale.
“ma certo! è chi sennò potrebbe prendere in mano la situazione?!” rispose appena ritornò in sé, sedendosi di fronte all’alieno.
“bene! Dimmi Stella dove ci troviamo?!” chiese il dottore.
“non lo sapete?...”domandò la ragazza. I due negarono.
“ci troviamo su Beta Trix!” esclamò come se fosse la cosa più ovvia.
“Beta Trix?! …ma non è come me la ricordavo!” rispose scioccato l’alieno.
“beh le cose cambiano, caro dottore!” le rispose accavallando le gambe.
“ma era un pianeta pacifico! cosa è successo?!” chiese ancora l’alieno.
“a quanto pare ci manca da molto da Beta Trix!” concluse la bionda.
“beh non ci venivo da quando avevo…ma aspetta… umani su Beta Trix? ma non ci sono mai stati!” ritornò in se il dottore.
“infatti non ci sono! Io sono l’unica a parte voi due!” sottolineò la bionda.
“scusate volete far capire anche me?!”si intromise Rose infastidita di saperne sempre meno su quella faccenda.
“scusami Rose!...Beta Trix è un pianeta robotizzato . Qui vivono i robot, ed essendo che sono estraniati dalle emozioni non ci sono guerre, non ci sono mai state e addirittura accoglievano tranquillamente ogni visitatore…ma cosa è successo?!” chiese poi lui rivolgendosi alla ragazza.
“in ogni società che si rispetti è scoppiata la guerra. Due anni fa si era sviluppato un virus letale per le macchine… dava emozioni o per meglio dire qualcosa che assomigliassero a delle emozioni… qui, come ben lei saprà dottore, vivevano due comunità : i betiani e i trixiani…!”
“ecco il nome Beta Trix!” sottolineò Rose iniziando a capirci.
“si infatti !… bene …questi due schieramenti hanno contratto il virus e diffuso alla loro popolazione, creando panico e disordine ...!”
“chi è stato a creare tutto questo?!”
“non lo sappiamo…io sospetto uno dei tanti visitatori che hanno soggiornato in questo pianeta…ma il punto non è chi è stato, ma come risolvere la situazione? come trovare un antidoto?!” affermò la bionda preoccupata.
“senti Stella come mai ti trovi qui?!” chiese il dottore scrutandola ;aveva le fattezze di qualcuno ,ma non ricordava bene chi .
“è una lunga storia e credo che visto le circostanze sia meglio che non la racconti!” le sorrise la bionda sdrammatizzando la situazione.
“quindi fammi capire bene. Hai bisogno di un antidoto per riportare tutto alla normalità?!”chiese il signore del tempo.
“beh detta così sembrerebbe una cosa da niente, ma si! ho bisogno di un antidoto per riportare la pace su questo pianeta!”
“bene allora che aspettiamo! basta solo individuare il virus e il gioco è fatto!” esclamò il dottore scattando dalla sedia. Rose lo fissava con un leggero sorriso di ammirazione, contenta delle trovate geniali che lui, in quelle circostanze, tirava fuori.
“e come pensi di riuscirci?!”chiese la ragazza incredula dell’ottimismo del nuovo arrivato.
“beh basta analizzare uno dei tuoi soldati e poi con la mia ca…bi…na…!”
“oh fantastico dottore! la tua cabina c’è l’hanno quegli altri!” ritornò scontenta la compagna.
“la tua cabina c’è l’hanno i Trixiani?!” domandò scioccata la bionda.
“beh è un dettaglio che dobbiamo affinare, ma non temete riuscirò a riprenderla!” rassicurò l’alieno indossando i sui occhiali non graduati.
“se mi dai uno dei tuoi soldati posso iniziare a controllare!”chiese poi lui.
“ma certo Dottore con molto piacere ! Asch vieni qui!” chiamò uno dei suoi soldati.
“si signora!”
“questo è il dottore! lui controllerà il virus. Fa tutto quello che ti dirà senza fare nulla . Hai capito?!”
“certo signora!”  rispose l’androide.
“è tutto suo dottore!” gli disse poi la bionda. Il dottore si mise subito a lavoro.
Dopo un po’ di tempo…
“Rose io mi vado a fare un the! vuoi venire con me?!” chiese la ragazza. Rose annuì ;era contenta di poter bere una bella tazza di the.
“da quando viaggi con il dottore?!” domandò la ragazza dandogli le spalle, mentre preparava la bevanda.
“più o meno da 3 anni!”
“quindi suppongo che hai… beh! circa la mia età… 24 anni!” le disse poi mettendo il pentolino sui fornelli.
“si hai fatto centro! ho 24 anni!” le sorrise la biondina.
“state insieme?!”chiese ancora la ragazza.
“come scusa?!” non poteva credere alle sue orecchie, quella semplice ragazza gli aveva chiesto se lei e il dottore fossero una coppia.
“non c’è nulla da vergognarsi ! siete così carini insieme e pensavo che foste fidanzati!”
“nooooo…in verità viaggiamo è basta e con le varie cose che ci capitano, abbiamo ben poco tempo per capire il nostro rapporto!” rispose con un leggero rossore la ragazza.
“se vuoi il mio parere sareste perfetti insieme…formate una bella coppia!” confessò la bionda versando le bevande in due bicchieri di ferro.
“e dimmi di te… da dove vieni?!” chiese la ragazza sedendosi su un cubo lì vicino.
“a dire la verità non saprei risponderti…diciamo che sono una terrestre!” le rispose sedendosi di fianco a lei.
“i tuoi genitori sono di due razze?!”precisò Rose, la biondina annui.
“ho notato prima che hai dei libri terrestri…!”
“ah si! i miei vecchi libri di viaggio, me li porto sempre con me!”
“ho visto che c’è ne uno alieno!”
“è vero < Stella: il pianeta degli eroi !  >”si ricordò la ragazza.
“è un bel libro!” commentò la biondina.
“si! piace tanto a mia madre! Lo adora! Addirittura mi ha dato il suo nome!” le confessò sorridendole continuando a bere il suo the.
… Nel frattempo dal dottore…
“scusami Asch ,ma adesso ti farò un po’ male!”
“non si preoccupi dottore sono abituato a patire il dolore!”
“ah beh come soldato sei addestrato a soffrire il dolore!”
“no signore! non sono un soldato. Qui nessuno di noi è un soldato!”
“come scusa?!”chiese il dottore alzando lo sguardo verso l’androide.
“non siamo dei soldati!” ribadì l’androide.
“ma se impugnate un’arma e state combattendo tra di voi!” sottolineò l’alieno.
“noi non impugniamo un’arma, il nostro capo c’è lo proibisce , è contro la morte…quegli oggetti sono solo finti ,non fanno male…!” spiegò il robot.
“cioè fammi capire bene Asch, Stella aborra la violenza? E come combattete allora?!” domandò il signore del tempo.
“spiando…in verità dottore, noi in realtà non ci siamo mai battuti…tutto quel degrado che lei vede è solo distruzione dei trixiani …la nostra guerra è mentale… è virtuale…è come una partita a scacchi, i due giocatori collezionano le pedine  dell’avversario!”
“è per quale motivo?!”
“i trixiani, se mai vinceranno, andranno a distruggere i pianeti come hanno fatto con il nostro e quindi , spiandoli cerchiamo di fermare la loro tecnologia e avanzata!”
…Nella sala the…
“dimmi Stella, come mai i tuoi soldati non sono violenti?!”
“perché non hanno contratto tutto il virus…solo i trixiani ne sono soggetti… i betiani soffrono …sentono dolore…ma nulla di più…sono rimasti come prima …sono gli altri che hanno il problema. Io ho cercato di parlare con la loro autorità, ma non ne hanno voluto sapere niente…!”
“sono suscettibili!” commentò Rose.
“si diciamo di si!” rispose ridendo la biondina.
…dal dottore…
“dimmi Asch chi è Stella?!” chiese lui continuando ad analizzarlo.
“è il nostro capo!”
“beh si! ma da dove è venuta?!”
“non lo sappiamo! È una viaggiatrice e durante la nostra guerra si è schierata per aiutarci!”
“non ha mai parlato di lei, della sua famiglia?!”
“no dottore non abbiamo avuto tempo! e poi perché sapere la storia di una persona se questa si mostra gentile con te?!”
“beh anche questo è vero Asch! diciamo che è anche la mia politica!” rifletté il dottore.
Dopo poco li raggiunsero anche Rose e Stella.
“allora dottore trovato nulla?!”chiese la biondina avvicinandosi al compagno.
“beh si! i betiani hanno preso solo il lato della sofferenza, del resto sono normali. Credo che il problema maggiore  l’abbiano i trixiani, ma alla fine la fonte del virus è lo stesso ,quindi ora mi servirebbe solo la mia cabina per poter creare un antivirus!” spiegò l’alieno levandosi gli occhiali.
“bene dottore ,allora ci prepariamo per la ronda che avverrà proprio tra 1 ora!” si organizzò la ragazza lasciando i nuovi arrivati soli.
“Rose che ne pensi di Stella?!”chiese l’alieno alla ragazza.
“è una brava ragazza ,molto simpatica e gentile!” diede il suo parere .
“hai scoperto qualcosa?!”
“non molto! i suoi genitori sono di due razze!”
“come hai detto? Lei non è completamente umana?!”ribadì il dottore scioccato dalla notizia.
“si! da come ho capito solo uno dei due è terrestre, l’altro non mi ha detto da dove proviene. Ha eclissato con maestria il discorso!” spiegò Rose sedendosi.
“mi sembra un volto conosciuto… la mia mente mi dice che assomiglia a qualcuno, ma non riesco a metabolizzare!” rispose lui sedendosi a fianco alla ragazza.
“non ti preoccupare ne verrai a capo anche questa volta!”
“Dottore… Dottore !” chiamò Asch distraendo i due.
“cosa c’è?!”chiese preoccupato lui.
“il nostro capo si è ferito!”
“e come è successo?!” chiese Rose ansiosa.
“era andata giù nei sotterranei dove teniamo prigionieri  i trixiani e uno di questo l’ha ferita, ora è in delirio!” informò l’androide mentre portavano la bionda nella sala . La distesero sul tavolo.
“NO…NO! non mi toccare!” continuava a ripetere la ragazza.
“non ti preoccupare Stella il dottore è bravo in queste cose!” la rassicurava Rose accarezzandole i capelli. Il dottore prese il cacciavite sonico, alcuni strumenti che aveva con sé nella tasca del cappotto e lo stetoscopio. Iniziò a controllare la ragazza cercando di capire la sua anatomia ,prima di intervenire sulla ferita.
Appena poggiò lo stetoscopio sul petto Rose lo vide con un volto scioccato, spaventato e incredulo.
“dottore cosa c’è?!” cercò di farlo ritornare alla realtà. Il dottore non la rispose, guardò fisso negli occhi della paziente e poi prese ad operarla.
Dopo un po’ di tempo….
“dottore prima hai fatto una faccia strana!” disse la ragazza appena lui chiuse la ferita.
“ha due cuori!” disse guardandola dritto negli occhi.
“come?!”
“ho controllato il suo corpo, Stella è un signore del tempo!” affermò con tutta certezza l’alieno. Rose a sentire quella frase ci rimase di stucco ,non ci poteva credere, il dottore aveva trovato un suo simile.
“ma non avevi detto che i signori del tempo sono tutti morti?!”
“si infatti Rose! lei è per metà signore del tempo e per l’altra terrestre!”
“allora c’è un altro signore del tempo che come te è scampato alla guerra del tempo e si è fatto una famiglia sulla Terra!” idealizzò la biondina.
“può darsi!” rispose scettico l’alieno. Stella era ancora in delirio, si agitata e Rose ne era molto preoccupata. All’improvviso la bionda si voltò verso il dottore gli prese la mano e gli disse : “trova il Tardis …trova il Tardis e salva questa gente…papà!” per poi svenire completamente. Rose non poteva credere alle sue orecchie, quella ragazza lo aveva chiamato papà e sapeva il nome della cabina. Anche il signore del tempo rimase letteralmente scioccato, spalancando gli occhi incredulo di ciò che avvenne.
 
FINE PRIMA PARTE…
 
Angolo dell’autrice

Eccomi con un nuovo aggiornamento! Spero che la storia sia stata interessante e che abbia catturato la vostra curiosità. Non preoccupatevi …la storia è fatta da soli due capitoli, quindi non dovrete attendere a lungo la fine. Passando al capitoletto, spero tanto che il colpo finale vi sia piaciuto e che vi abbia lasciato a bocca aperta, anche se, durante la storia,  ho cercato di prepararvi alla vicenda, spero che comunque abbia fatto il suo effetto!
Ho intensione di aggiornare entro pochi giorni, anche perché la storia nasce intera, ma essendo che era molto lunga ho deciso poi di dividerla
( non odiatemi per questo ! :) ) un bacio e un caloroso abbraccio!

                                       
                                                                            DoctoRose91   

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Capitolo 2
*** II Capitolo ***


II Capitolo


“dottore Stella…Stella è tua figlia!”
“non affrettiamo Rose!”
“io non affretto proprio niente! lei ti ha chiamato papà!” esclamò la biondina incredula.
“Asch portami dove è stata ferita Stella!” disse eclissando sull’argomento.
“ah benissimo tale padre tale figlia!” si bisbigliò Rose scontenta che il dottore aveva eclissato la faccenda.
Scesero nei sotterranei, il dottore venne condotto davanti alla prigione dell’assalitore. Lo ispezionò con il cacciavite sonico e assodò quello che già credeva.
“il virus è passato alla fase decisiva!”
“quale?!”chiese la ragazza preoccupata.
“quella dell’assassinio! Voi betiani non avete contratto la minima dose del virus, e che ancora non si è sviluppato come è accaduto ai trixiani ,è solo questione di tempo ,ma anche voi arriverete a questo stato!”
“allora dobbiamo affrettarci e trovare subito il Tardis e rimettere le cose a posto!” impose la fanciulla seguendo Asch .
Si prepararono per la spedizione ;Rose, Asch , il dottore ed altri si incamminarono per la zona.  Il piano era quello di infiltrarsi all’interno della loro base e cercare di scovare dove era nascosto il Tardis. Riuscirono ad entrare da un ingresso nascosto; i corridoi erano bui, polverosi e stretti. Dovevano camminare all’indiana. Il dottore stringeva la mano di Rose in modo tale da non perdersi. Arrivarono in un cunicolo dove vi era un bivio, le due squadre si separarono. Il dottore con alcuni androidi da una parte e Rose, Asch ed altri dall’altra. Chi per prima trovava il Tardis poteva aprirlo. Fu proprio il gruppo di Rose a trovare la cabina, ma   purtroppo furono fatti prigionieri, mentre il dottore, dopo ore e ore di cammino,continuava le sue ricerche senza trovare una via d’uscita. Alle loro spalle arrivò Asch dolorante …
“Dottore hanno preso Rose! avevamo trovato il Tardis,ma appena ha toccato la cabina è suonato l’allarme. Sono riuscito a scappare ma Rose non ce l’ho fatta a salvarla, è sotto tortura da ore ormai!” gli confessò l’androide. Per il dottore fu letteralmente uno shock .Non ci poteva credere, la sua Rose ,la sua magnifica e splendida Rose era stata fatta prigioniera.
“MA COME HAI POTUTO LASCIARLA LÌ DA SOLA! ASCH MI FIDAVO DI TE! TE L’AVEVO AFFIDATA!!! LEI È  IMPORTANTE PER ME! MA COSA NE PUOI CAPIRE TU PEZZO DI ROTTAMI! SE LE HANNO SOLO TORTO UN CAPELLO TI TERRÒ RESPONSABILE DI TUTTO!” gli urlò contro infuriato e arrabbiato, era da tempo che non si sentiva così offeso e rabbioso …ma quando si parlava di Rose lui diventava suscettibile e vulnerabile, quando succedeva qualcosa alla sua Rose era come un colpo basso. Lei era il suo punto debole e questo lui lo sapeva fin troppo bene. Nonostante si misero a correre arrivarono dopo 2 ore…altre 2 ore di sofferenza che Rose dovette patire .
Arrivò sparato nella stanza delle torture e la vide bloccata su quel lettino con un casco sulla testa e le sue grida che rimbombavano per la stanza. Fu uno scenario che lui stesso non avrebbe mai voluto assistere. Gli salì una rabbia mai vista prima …
“TU ORA LIBERI SUBITO ROSE O IO FACCIO ESPLODERE TUTTA LA TUA BASE! MI HAI CAPITO?!” urlò tremendamente infuriato il signore del tempo.
“non sei nella posizione giusta per poter dettare legge Dottore!” gli rispose un trixiano altro 1,70 m da terra.
“Come conosci il mio nome?!”gli chiese l’alieno incuriosito.
“leggo nella sua mente e so molte cose ora Dottore!”
“ALLORA SAI ANCHE DI COSA SONO CAPACE E CREDIMI NON METTERTI CONTRO DI ME PERCHÉ DIVENTO UNA FURIA QUANDO MI VENGONO TOLTE O SEMPLICEMENTE TOCCATE LE PERSONE CHE AMO!”
“ah dottore non sai chi tu ti trovi davanti!”
“lo so benissimo invece!” gli rispose poi il dottore sorridendo. Dopo due secondi fu tolta la luce.  I trixiani avevano problemi di vista ,dovevano sempre stare dove c’era molta luce ed essendo che il dottore conosceva il loro punto debole, riuscì a scamparla liberando la sua Rose .Furono questioni di minuti e la luce ritornò . Appena raggiunsero la cabina ,entrarono di corsa .Il dottore stese Rose sul divanetto della sala console  e si mise ai comandi , uscendo fuori dalla base, fluttuando per il cielo nero.
Asch e altri si presero cura di Rose portandola in camera sua,  mentre il dottore girava su e giù per la sua sala console cercando di creare l’antivirus.
Dopo mezz’ora la ragazza riprese i sensi.
“dottore!”chiamò ma al suo risveglio c’era solo Asch.
“oh signorina Rose si è svegliata! eravamo preoccupati!”ripose sollevato l’androide.
“ma dov’è il dottore?!” chiese la ragazza alzandosi dal letto.
“è nella sala console, ma credo signorina che debba ancora stare nel letto per riprendere le forze!”
“sto bene Asch ,lasciami andare!” appena varcò la soglia della sala, vide il dottore preso nelle sue mansioni.
“ciao!” gli disse avvicinandosi.
“oh Rose sei sveglia!” l’abbracciò stringendola al suo petto contento di vederla in piedi.
“perdonami non avrei mai dovuto lasciarti sola!” le confessò guardandola fissa negli occhi.
“non è colpa tua. Non rimproverarti !sarebbe successo a chiunque!” lo sollevò la biondina sorridendogli.
“non è meglio che stai nel letto?!” le domandò amorevolmente , accarezzandole i fianchi.
“sto bene! davvero sto bene! voglio stare qui con te. Hai bisogno del mio aiuto lo sai!” gli ripose ironicamente la fanciulla.
“come vuoi tu!” le sorrise . Rose seguiva il dottore in tutte le mosse: manteneva fili, collegava cavi ,premeva pulsanti, reggeva oggetti e così dicendo…durante questo lavoro…
“e quindi hai una figlia!” mise in mezzo il discorso.
“ah si!” le rispose vago lui continuando a lavorare.
“credo che la madre sarà un ottima compagna…!” continuò la fanciulla. Il dottore cessò il suo lavoro guardandola dritta negli occhi, vide quei suoi splendidi occhi color nocciola illuminate dalle lacrime bloccate al loro interno.
“ha buoni gusti per i libri ; anche a lei gli piace Stella:il pianeta degli eroi! Credo che la troverai interessante!” continuò commossa la ragazza.
“oh Rose…!” le rispose addolorato .Il suono della cabina ruppe il commovente  momento.  Era riuscita a creare l’antivirus.
“c’è l’abbiamo fatta!” urlò soddisfatto abbracciandola.
“e adesso dottore cosa dobbiamo fare?!”chiese la ragazza appena rimise i piedi per terra.
“ah una sciocchezza! basta metterlo in rete premendo questo pulsante qui, rotare questo e cliccare quest’altro !” le rispose ruotando intorno alla console ridendo . Passarono pochi istanti e già tutti gli abitanti sentirono gli effetti. Gli androidi prigionieri ritornarono liberi e lo stesso fu per i trixiani; anche Asch e i suoi amici ne sentirono i benefici.
“grazie dottore!” ringraziò l’androide uscendo dalla cabina . I due li seguirono fuori. Videro betiani e trixiani parlarsi normalmente, ed altri che già iniziavano a sistemare l’ambiente.
“vedrai sarà questione di tempo, ma ritornerà di nuovo al suo splendore!”le  confessò soddisfatto .
“lo credo anch’io!” gli rispose la ragazza entrando dentro il Tardis, il dottore gli era subito dietro.
“oh Stella! come starà? dobbiamo andare!” si ricordò la fanciulla.
“certo andiamo subito!” le  rispose il signore del tempo. Atterrarono in una stanza. Rose si stava dirigendo alla porta quando il dottore l’afferrò per la mano e la strinse tra le braccia.
“sono contento che tu sia sana e salva!” le confidò stringendola a sé.
Rose era contenta, le piaceva molto  essere abbracciata dal suo dottore.
Si guardarono negli occhi…
“ho sofferto molto! non hai idea di quando sono stato male vederti attaccata su quel letto e sentire le tue urla! Non posso vederti soffrire!” le  confessò accarezzandole il viso . La biondina si sentiva in imbarazzo e a disagio; vide pian piano avvicinarsi al suo volto e capì che aveva intenzione di baciarla…quello sarebbe stato il loro primo bacio…lo desiderava da molto tempo; non voleva nient’altro,solo sentire  le sue labbra sulle sue, ma lo frenò poggiando un dito sulla sua bocca.
“no dottore! è meglio di no! Non complichiamo le cose di più di quanto lo sono!” gli disse. Il dottore si drizzò fissandola incredulo.
“non credo sia giusto nei confronti di tua figlia Stella e della donna che amerai! Sai …sapevo che io e te non potevamo stare per sempre insieme ,ma non ho mai pensato alle tue conoscenze future, ma visto le circostanze mi sento come la terza incomodo, una rovina famiglia e questo ruolo non mi si addice! Quindi lasciamo le cose come stanno e andiamo da Stella!” gli confessò la biondina allontanandosi dall’abbraccio. Il dottore rimase scioccato dalla maturità e la saggezza della ragazza, facendogli aumentare  spudoratamente i suoi sentimenti verso di lei. Rose si voltò , gli sorrise dolcemente e poi aprì la porta.
Raggiunsero la sala in cui si trovava Stella. La ragazza si era completamente ripresa e sorrise quando rivide i due.
“ciao Stella!” si avvicinò Rose abbracciandola.
“ciao!” le rispose la fanciulla contenta che tutto era andato a finire bene.
Poi fu la volta del dottore.
“come stai?!”le chiese avvicinandosi.
“sto bene !grazie per avermi salvata e per averli salvati!” . Rose si sentiva di troppo, percepiva che in quel luogo, lei, non doveva esserci.
“è meglio che vi lasci soli ,avrete molte cose da dirvi!” affermò la biondina allontanandosi. Il dottore si sentiva a disagio, non era mai stato in quella circostanza; anche Stella era in imbarazzo, sapeva che lui aveva scoperto che era suo padre e non sapeva cos’altro dire. Rose si voltò ,prima di abbandonare la stanza, e li vide in suggestione. Sorrise teneramente.
“su forza parlat…!” non riuscì a finire la frase cadendo svenuta a terra. Il dottore si precipitò sulla ragazza.
“oh mio Dio mamma !” uscì spontaneo alla bionda tremendamente preoccupata, dirigendosi verso Rose. Il Dottore la guardò stupito…
“come l’hai chiamata?!”le chiese poi.
“non ho detto niente!” cercò di riparare all’errore.
“no Stella! io ho sentito bene! l’hai chiamata mamma e prima hai chiamato me papà!”
“beh scusami se è da quando sono nata che ti chiamo papà! nonostante sono  cresciuta nei tuoi insegnamenti che è meglio non dire troppo quando si  è un viaggiatore del tempo, mi è scappato!” si scusò la ragazza. Subito dopo Rose rinvenne.
“hey come ti senti?!” chiese amorevolmente lui stringendola tra le braccia.
“un po’ giù!” sorrise. Il dottore la sonicizzò.
“si! è solo un calo degli zuccheri!”affermò poi lui aiutandola ad alzarsi.
“ti faccio preparare subito una tazza di cioccolato!” disse la fanciulla allontanandosi. Il dottore l’aiutò a sedersi.
“oggi mi stai facendo preoccupare!” ironizzò poi.
“scusami! ma questi ultimi eventi mi hanno scombussolato!” si sentì imbarazzata.
Dopo poco arrivò Stella con una bella tazza di cioccolato fumante.
“grazie !è  proprio come piace a me!” commentò bevendo la bibita.
“ne ero certa!” sorrise la bionda guardando il dottore.
Li lasciò soli.
“lo sai?... ho scoperto a chi assomiglia!”le disse ,interrompendo il silenzio.
“chi Stella?!” cercò di capirci lei. Il dottore annuì.
“ben mi sembra logico che assomigli a te…anche se penso e spero che abbia preso dalla madre!” ironizzò lei.
“hai ragione! ha preso tutto da sua madre. Ha gli stessi suoi dolci lineamenti; i suoi stessi occhi che alla luce risplendono come milioni di soli messi insieme;  le stesse sue labbra carnose e rosee e poi quel sorriso meraviglioso che ti riempie la giornata di gioia!” affermò lui mentre la sfiorava ogni singola parte che descriveva. Rose inghiottì incredula. Non credeva a quello che la sua mente stava formulando.
“cosa mi stai dicendo Dottore?!” gli chiese conferma.
“Stella non è mia figlia, o per meglio dire ,non è solo mia … è nostra figlia!” le confessò amorevolmente lui stringendole la mano. Rose non poteva credere alle sue orecchie , Stella era sua figlia o anzi ,aveva avuto , o per meglio dire ,avrà una figlia con il dottore. Quella giornata era stata davvero rivelatrice, troppe cose erano successe : tutti e due che si erano finalmente decisi verso il grande passo, un pianeta da salvare, il dottore che aveva una figlia, lei che ne era la madre; a chiunque sarebbe venuto di svenire, ma Rose no! riuscì ad essere lucida, talmente lucida da posare la tazza sul tavolo e fiondarsi sulle labbra del suo dottore ,coinvolgendosi in un appassionante e romantico bacio che da tempo entrambi aspettavano di scambiarsi. Rose era completamente seduta sul dottore, affondava le sua mani nei suoi splendidi capelli ,mentre lui la reggeva tra le braccia accarezzandole la schiena. Fu un momento molto tenero ed emozionante. In quell’istante entrò Stella e i due si scostarono. Rose si alzò e l’andò ad abbracciare, proprio come una madre  quando incontra suo figlio dopo molto tempo. La ragazza rispose all’abbraccio.
“glielo ho detto!” informò il dottore avvicinandosi. La ragazza stupita strinse di più a sé la madre contenta. Rose si voltò verso il dottore e gli allungò la mano tirandoselo in un abbraccio che sapeva di famiglia felice e armoniosa.

Mentre il signore del tempo risistemava la sua cabina, Rose era fuori a chiacchierare con la sua futura figlia.
“e quindi i miei genitori mi conoscevano prima di avermi!”
“mi sa di si!”rispose con un leggero sorriso la biondina.
“vi ho visto prima baciarvi…non ci posso credere! ho visto i miei genitori nel loro primo bacio!” commentò scioccata la ragazza. Rose rideva imbarazzata.
“so che non posso chiederti nulla del nostro futuro, ma voglio sapere solo una cosa… Siamo una famiglia felice?!”
“la più felice e papà ti ama tanto…e te lo dimostra ogni giorno!” rispose teneramente la figlia. Il dottore uscì in quell’istante interrompendo…
“e spero che anche la mamma me lo dimostri!” affermò lui ironicamente.
“sempre!” sorrise la figlia .
“vuoi vederlo?!”chiese il dottore indicando il Tardis.
“è da molto che non ci metto piede! Mi piacerebbe! Si!”. Entrarono nella cabina.
“sembra che non è mai cambiata…beh a parte…no! non ve lo dirò!”
“posso fare un giro? vorrei vedere una cosa!”le chiese poi la bionda. I due annuirono lasciandola sola a vagare per la cabina.
“è davvero una bella ragazza: coraggiosa, forte e sensibile!” commentò Rose al suo compagno.
“proprio come noi!” le disse afferrandola per i fianchi. Si avvicinò alle labbra…
“anche se sembrerebbe assurdo! c’è nostra figlia! è meglio che lasciamo certi comportamenti intimi a dopo, che ne dici?!”
“non sarei tanto d’accordo, ma se me lo chiedi con quello sguardo non posso dirti di no!” le rispose amorevolmente lui. Subito dopo arrivò Stella.
“che ti dicevo?!” commentò la ragazza.
 La cabina emise un suono…
“il Tardis!...”fu interrotto lui.
“… è pronto a partire!”concluse la figlia.
“vedo che non solo tu sai guidarlo!” ironizzò la biondina.
Tutti e tre si misero a ridere felicemente.
“allora questo è il momento dei saluti!” disse poi la ragazza avviandosi alla porta.
“e tu cosa farai?!”chiese la madre.
“rimarrò ancora qui a sistemare, poi partirò…forse verrò a farvi visita, ovviamente nel mio tempo…mi siete mancati…!”rispose la figlia.
“fa attenzione!”si raccomandò il dottore abbracciandola forte a sé.
“ci proverò!” . Fu  poi lo stesso per Rose .
“allora ciao mamma, ciao papà!” salutò per poi uscire dalla cabina.
“ciao figlia mia!” bisbigliò la ragazza.
Il dottore rimise il Tardis in moto e lo impostò su modalità sospensione.
“dove eravamo rimasti?!” chiese maliziosamente il signore del tempo, prendendo la sua compagna per i fianchi.
“io sono rimasta che ancora devo finire di leggere il mio libro!”
“ah è vero! ricordo anch’io dove eravamo!” le rispose  prendendola per la mano e conducendola in sala biblioteca. Si distesero proprio come l’ultima volta: lei tra le sue braccia e lui dietro a coccolarla.
“dottore se continui così non riuscirò a finire il libro!”
“va bene ,ma fai infetta!” si raccomandò.

“finito!” disse poi la ragazza posando il libro sul tavolino.
“finalmente! non ce la facevo più!”
“ma se ci ho messo 5 minuti!” commentò la ragazza.
“i 5 minuti più lunghi della mia vita!” le confessò lui baciandole il collo.
Rose chiuse gli occhi godendosi il romantico momento.
Pian piano la ragazza si girò e si distese sul suo dottore.
Si guardavano intensamente negli occhi . La luce del camino rendeva tutto così intimo e meraviglioso.
“quanto sei bella!” le confessò spostando una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
“grazie!”gli rispose a fior di labbra lei per poi baciarlo con passione. Lentamente il dottore spogliò la sua donna e si capovolsero. Rose prese a liberarlo dal suo completo.
Non potevano crederci, erano distesi sul divano della loro biblioteca ad aprire un capitolo importante del loro rapporto ,essere un unico corpo, un’unica persona .
Il dottore dolcemente trascinò la sua mano per  tutta la sua gamba, accarezzando quella pelle che da tanto desiderava sfiorare. Rose era completamente presa dalle più meravigliose e splendide sensazioni che il suo copro le stava regalando.
“quanto ti desidero!” le confessò romanticamente unendosi a lei. Fu tutto così dolce ,così perfetto, così naturale e delicato.
Quella sera insieme avevano scritto un passò importante della loro storia. Avevano iniziato a stendere il loro libro ricco di passione, amore e dolcezza.
… TRE MESI DOPO…
Rose e il Dottore rientrarono ridendo e affaticati dalla loro corsa, avevano scampato ad una faticosa, quanto divertente avventura.
“ti avevano preso per  l’indovino!” ridicolizzò la ragazza prendendo fiato .
“è come! dai! sotto certi aspetti è stato divertente!”
“beh se non conti che ci volevano mettere sul rogo e sacrificarci agli dei!si! è stato divertente!” commentò la ragazza continuando a ridere. Il dottore riprese fiato e mise in moto. Dopo un instante.
“dottore non mi sento bene!” disse la ragazza poggiandosi sulla console.
“cosa ti senti Rose?!”chiese preoccupato lui afferrandola per i fianchi.
La ragazza ebbe un leggero mancamento ; lui la prese in braccio e la stese sul loro letto, beh ormai da tempo che dormivano nello stesso letto!
“come ti senti?!”chiese lui accarezzandole il viso.
“un leggero mancamento tutto qui!” rispose sorridendogli .Il dottore la guardava preoccupato, temeva ancora gli effetti di quelle torture .
“Dottore devo dirti una cosa!” ruppe il flusso dei suoi pensieri.
“cosa?!”l’invitò a parlare.
“è da tempo che lo sospettavo… ho altri 2 cuori dentro di me!” disse lei teneramente.
“ma cosa dici! ora ti faccio sentire… tu hai solo un…cuo…!” realizzò poi lui la frase. Rose prese la sua mano con lo stetoscopio e la poggiò sul suo ventre.
Per la prima volta il dottore sentì i 4 battiti irregolari della loro bambina.
“tu sei…?!”non riuscì neanche a finire la domanda dalla troppa emozione della rivelazione.
“Si ,aspettiamo un bambino, anzi per meglio dire una bambina!” completò lei sorridendo emozionatissima .
Il dottore l’abbracciò forte a sé, stringendola tra le sue braccia.
Rose era contenta ,nel suo ventre ospitava un piccolo dono del cielo.
“le femmine della tua razza si chiamavano signore del tempo?!” chiese lei sciogliendosi dall’abbraccio.
“oh si si! si chiamavano signore  del tempo!” rispose ridendo gioiosamente con gli occhi lucidi; era commosso di diventare padre .
“dici che saremo dei bravi e buoni genitori?!” chiese la ragazza incerta del compito che dovevano affrontare.
“visto come è diventata, credo proprio che siamo stati bravi!”
“forse vista la circostanza credo che sia meglio formulare ,saremo dei bravi genitori!”
“si si!” rispose sorridendo emozionatissimo lui. Il dottore si abbassò sul suo ventre e appoggiò la testa per sentire la sua piccolina. Rose lo guardava intenerita dalla scena.
“chi l’avrebbe mai detto che un giorno il dottore avrebbe appoggiato la sua testa sulla mia pancia per sentire il nostro bambino!” esclamò ancora incredula di tutto.
“hey piccolina… la prima cosa che devi fare è non diventare come tua madre, con il suo spirito ironico e sarcastico!” rispose lui parlando al suo ventre. Rose rideva divertita.
“hey non la deviare prima del tempo!” commentò leggermente offesa la ragazza.
“scherzavo! lo sai che sei perfetta così come sei!” le disse avvicinandosi a lei.
Rose gli  fece fare una giravolta, stendendosi a dosso.
“sarà meglio per te!” lo ammonì poi.
“ti amo Rose Tyler, ti amo da sempre!” le confessò lui stringendola tra le braccia.
“anch’io Dottore anch’io!” gli rispose la fanciulla a fior di labbra. Si baciarono con passione liberando le lingue ,unendole in un appassionante e coinvolgente incontro.
“Dottore! c’è ancora una cosa che dobbiamo fare!”
“quale?!”chiese lui incuriosito.
“come lo diciamo a mia madre?!”.

FINE
 
E sì anche questa avventura è finita…spero vivamente che vi sia piaciuta e che non abbia deluso le vostre aspettative.

Vorrei fare dei ringraziamenti speciali a Critica94, margheritina_93 e a Lady Ben per le loro splendide recensioni ; a cristina21   e  Toru85    per aver seguito la mia storiella e a arya131  e nuovamente Critica94 per averla inserita tra le proprie preferite e a  chiunque sia passato per di qui!
Grazie tante davvero, mi avete reso felice!  
Non ho altro da aggiungere se non un: Alla Prossima! : )
Un bacio DR!

Ps: ho inserito quest’immagine tanto per rappresentare questa famigliola felice sparsa per l’universo. Spero che vi piaccia! :)









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