I don't want to miss a smile, I don't want to miss a kiss...I just wanna be with you

di aliceroma
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ~Prologo ***
Capitolo 3: *** ~Chapter 1 ***
Capitolo 4: *** ~Chapter 2 ***
Capitolo 5: *** ~Chapter 3 ***
Capitolo 6: *** ~Chapter 4 ***
Capitolo 7: *** ~Chapter 5 ***
Capitolo 8: *** ~Chapter 6 ***



Capitolo 1
*** ~Prologo ***


Quando mia madre mi disse che mi sarei dovuta trasferire a Londra con lei, per via del lavoro,non presi la notizia molto bene. A Napoli avrei lasciato le persone più importanti per me a partire da Jenny,Amy e Lucrezia,le mie tre migliori amiche con cui praticamente condividevo tutto.Fanno parte di quella categoria di persone su cui puoi contare veramente,erano le uniche che c’erano state veramente quando all’età di dieci anni ho dovuto far fronte ad una cosa più grande di me:la morte di mio padre a causa di un incidente stradale. Credevo che non sarei riuscita ad andare avanti,avevo perso una parte di me ma loro c’erano,pronte a farmi sentire il loro appoggio anche con un semplice abbraccio. La cosa più grande che ci univa era la danza,ciò che più amo al mondo: quando indosso le mie scarpette non è il mio corpo che si muove, è la mia anima che mi dice cosa fare. Ogni singolo movimento viene dal mio cuore,quello che non riesco a comunicare con le parole lo trasmetto danzando. Sara,la nostra insegnante di danza da più di 12 anni, è un’altra di quelle persone importanti che avrei dovuto lasciare a Napoli. << Linda,hai affrontato ostacoli incredibili,questo trasferimento in confronto non è niente,so che dimostrerai chi sei anche a Londra.Io credo in te,l’ho sempre fatto >> Queste sono le parole che mi disse Sara la sera prima di partire per Londra,dopo le quali scoppiai in lacrime. Non mi sarei mai aspettata che a Londra avrei trovato una persona che mi avrebbe insegnato ad amare. Sono Linda Missori, ho 19 anni e questa è la mia storia.

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Capitolo 3
*** ~Chapter 1 ***


                                                                                                                                                    “La coincidenza ci farà incotrare
e chiamalo destino quel percorso naturale

 


 ~Chapter 1

 

Camminavo per le strade di Londra da più di un’ora,senza riuscire a trovare il supermarket dove avrei dovuto comprare le uova necessarie per il dolce che mamma aveva in mente di preparare per portarlo stasera a casa dei vicini che ci avevano invitato a cena. Maura era il nome della donna che era venuta a farci visita ieri mattina per darci il benvenuto. Mi sembrava brava e simpatica e da quello che avevo capito era sposata e aveva un figlio della mia stessa età, che non avevo mai visto neanche di sfuggita nonostante fossero quattro giorni che io e mia madre ci eravamo stabilite a Londra. Tutto sommato l’ambientamento procedeva abbastanza bene ma mi mancavano le mie migliore amiche che sentivo comunque tutte le sere al telefono, e le lunghe ed estenuanti lezioni di danza di Sara.
Troppo immersa nei miei pensieri non notai una figura che stava correndo verso la mia direzione contro cui mi scontrai. Caddi a terra e quando alzai lo sguardo la prima cosa che notai furono due occhi azzurri come il cielo che mi fissavano con sguardo preoccupato. In quel momento di fronte a me c’era il ragazzo più bello che avessi visto in vita mia : alto,magro,biondo e con due occhi meravigliosi che emanavano gioia e tranquillità.
<< Scusami tanto,non ti avevo vista! Ti sei fatta male? >> mi chiese il biondo mentre mi aiutava a rialzarmi.
<< No, non ti preoccupare,sto bene! >> gli risposi sorridendo per tranquillizzarlo.
<<  Scusami ancora,ultimamente sono molto sbadato. Piacere, sono Niall >> mi disse porgendomi la mano, sfoderando uno splendido sorriso che neanche il suo apparecchio riusciva a rovinare.
<< Io sono Linda >> risposi stringendogliela.
<< Bel nome! Sei straniera vero?>> mi chiese con sguardo curioso,anche se quella più che una domanda era un’espressione.
<< Dio, si nota così tanto? >> dissi ridendo un po’ per la strana faccia che aveva assunto il biondo e un po’ perché ero consapevole del fatto che nonostante frequentassi corsi d’inglese da circa dieci anni, non ero riuscita ad eliminare totalmente il mio accento. << Comunque sì sono italiana e sono anche in grande ritardo, devo stare a casa fra meno di un’ora altrimenti mia madre si preoccupa! >>
<< Be’ allora ci si vede in giro, ciao Linda! >> disse sorridendo Niall
<< Ciao Niall! >> gli sorrisi di rimando per poi entrare nel supermarket che avevo finalmente trovato dietro l’angolo. Una volta comprate le uova tornai a casa, e per tutto il tragitto i miei pensieri erano concentrati su un’unica persona : Niall.
 
 
 
Erano le otto di sera e mi stavo preparando per andare a cena dai vicini. Non sapevo come vestirmi per l’occasione e alla fine optai per dei jeans abbastanza attillati ed una maglietta a maniche lunghe: nonostante fossimo all’inizio di settembre a Londra faceva molto freddo, un freddo a cui non ero per niente abituata visto che a Napoli faceva quasi sempre caldo.
Una volta vestita scesi e trovai mia madre che incartava il ciambellone che aveva finito di preparare poco fa.
<< Linda,tesoro, puoi metterlo in una busta così intanto mi vado a truccare? >> mi chiese porgendomi il dolce.
<< Sì mamma, ma sbrigati che dobbiamo stare dai vicini alle otto e dieci! >> le dissi sorridendo. Era incredibile come mia madre riuscisse ad essere sempre in ritardo; fin da bambina ero sempre io quella che doveva starle dietro ricordandole costantemente l’orario,ma ci ero abituata.
Una volta che mia madre aveva finito di truccarsi,chiudemmo casa e ci dirigemmo a quella dei vicini. Mamma suonò il campanello e pochi istanti dopo venne ad aprirci un uomo sorridente sulla cinquantina d’anni.
<< Piacere sono Bobby Horan, voi dovete essere le nostre nuove vicine,giusto? >> si presentò il capofamiglia.
<< Sì, io sono Alice e questa è mia figlia Linda, il piacere è nostro >> rispose mia madre stringendogli la mano.
<< Salve >> gli sorrisi salutandolo.
Mentre stavo parlando arrivò Maura che ci salutò e ci fece accomodare nel salone.
<< Vado a chiamare nostro figlio che sicuramente non si sarà accorto del vostro arrivo >> ci disse Bobby dopo circa 5 minuti in cui mia madre stava parlando di come già si trovasse bene a Londra.
Dopo poco tempo scesero le scale Bobby seguito dal figlio e sussultai realizzando che il ragazzo che si trovava di fronte a me era Niall.
<< Linda! >> disse mentre mi veniva incontro.
<< Niall! >> esclamai di rimando mentre mi abbracciava. Per un attimo desiderai che quel momento fosse infinito, stavo talmente bene tra le sue braccia che mi facevano sentire protetta.
Dopo essermi staccata dalle sue braccia sorrisi osservando le strane facce di mia madre e dei genitori di Niall che non riuscivano a capire cosa stesse succedendo.
<< Voi due vi conoscete già? >> chiese mia madre.
<< Sì signora, io e sua figlia oggi ci siamo scontrati per strada: stavo correndo e non l’ho vista >> rispose Niall al posto mio.
<< Che bella coincidenza >> sentenziò Maura.
<< Già.. >> mi sorrise Niall.
La cena era davvero squisita, era da tanto che non mangiavo così tanto. Il clima che si era instaurato era davvero molto piacevole: non c’era stato un momento di silenzio per tutta la sera. Io e Niall scherzammo tutto il tempo e avevo scoperto che lui e la sua famiglia fino a quattro anni fa vivevano in Irlanda,precisamente a Mullingar e che si erano dovuti trasferire anche loro a causa del lavoro. La cosa più bella era la sua risata contagiosa: ogni volta che rideva non potevo fare a meno di sorridere. Una volta terminata la cena Niall mi fece salire in camera sua. Mi sedetti sul suo letto e mi accorsi che a terra c’era un bellissima chitarra.
<< Sai suonare? >> gli chiesi curiosa.
<< Sì, me la cavo >> rispose arrossendo.
<< Sei diventato rosso come i peperoni che abbiamo mangiato stasera >> dissi non smettendola di ridere.
<< Ei basta ridere, così mi offendi! >> esclamò assumendo una faccia da cucciolo che non fece altro che far prolungare le mie risate. Niall allora prese velocemente uno dei due cuscini posti sul letto e me lo lanciò contro iniziando a sbellicarsi dalle risate. Ricambiai il gesto e in pochi secondi ci ritrovammo a fare a cuscinate. Era incredibile come riuscissi a stare bene e ad essere me stessa con una persona che conoscevo da così poche ore.
<< Tuo padre non ti ha insegnato che non è una bella cosa prendere a cuscinate una ragazza? >> dissi facendogli la linguaccia, dopo che entrambi smettemmo di lanciarci i cuscini.
<< E tuo padre non ti ha insegnato che non bisogna ridere dell’arrossire di un ragazzo? >> “rispose” alla mia domanda con la linguaccia.
A quella esclamazione mi raggelai e Niall lo notò.
<< Ho detto qualcosa che non dovevo dire? >> Mi chiese con sguardo preoccupato. A cena nessuno aveva toccato l’argomento ‘papà’ e non sapeva della mia storia.
<< No tranquillo, è solo colpa mia >> risposi.
<< Cioè? >>
<< Niall, mio padre è morto quando avevo dieci anni in un incidente stradale. >> Non feci neanche in tempo a terminare la frasi che si fiondò su di me abbracciandomi forte.
<< Oddio Linda mi dispiace,mi dispiace tanto,scusami >> mi sussurrò mentre continuava ad abbracciarmi.
<< Non ti preoccupare,è successo tanto tempo fa, ormai è una cosa superata, o almeno così penso.. >> gli spiegai staccandomi seppur controvoglia da lui. Mi sorrise dolcemente e mi attirò a sé, stringendomi sul suo petto, dandomi un leggero bacio sui capelli e accarezzandomi. Stemmo così per circa cinque minuti, fin quando mia madre non ci chiamò dicendo che si era fatto tardi e che dovevo scendere. Mentre mia madre salutava Maura e Bobby e li ringraziava per la bella serata, Niall si avvicinò a me per salutarmi: mi abbracciò e mi diede due baci sulle guancie.
<< Sai Linda, sembra strano ma già ti voglio bene. Sei diversa dalle altre ragazze. >> Disse sorridendomi. A quell’affermazione il mio cuore perse un battito.
<< Ti voglio bene anche io Niall >> dissi salutandolo e dirigendomi a casa con mia madre.

Che mi fossi presa una cotta per l’irlandese? Impossibile! Insomma, ci conosciamo da così poco… eppure il mio cuore diceva il contrario. Queste furono le cose a cui pensai poco prima di addormentarmi nel mio comodo letto.


 

Ciao ragazze!  :) Scusatemi se non mi sono presentata nel capitolo precedente! Mi chiamo Alice, e questa è la mia prima storia. Spero che vi piaccia e per questo vorrei che recensiste di modo che mi aiutaste a capire dove sbaglio. Il vostro parere sarà molto importante! ;) Detto questo, non vi posso dire gli intervalli di tempo in cui i capitoli saranno pubblicati : il problema è che sono al liceo e che ho molti compiti ma vi prometto che  mi impegnerò di modo da pubblicarli presto! Un bacione
 
 

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Capitolo 4
*** ~Chapter 2 ***


"I'm falling in love with you"
 

~Chapter 2


Dalla cena a casa di Niall era passata una settimana. In questo arco di tempo avevo fatto la conoscenza di Harry,Liam,Zayn e Louis, i quattro migliori amici di Niall. Era piacevole passare un po’ di tempo insieme a loro perché oltre ad essere tutti bellissimi ragazzi erano anche molto simpatici. Io e Niall eravamo diventati grandi amici, mi risultava difficile trovare un momento da quando lo conoscevo che non avevamo trascorso insieme. Ogni volta che stavo con Niall mi sentivo in paradiso, e avevo iniziato ad aprirmi con lui. Con i ragazzi infatti non ho mai avuto un grande rapporto dalla relazione con Nick, il mio ex ragazzo,il mio primo vero amore. Mi ci ero fidanzata all’età di sedici anni e siamo stati insieme per un anno e mezzo. Poi ho scoperto che lui mi tradiva con un’altra donna più grande di me e che il suo unico vero scopo era quello di portarmi a letto: e ci era riuscito. Mi aveva distrutta, per i seguenti sei mesi sono stata malissimo, non uscivo di casa, non mangiavo e ci era mancato poco che diventassi anoressica. Per fortuna avevo le mie migliori amiche e la danza, che mi hanno aiutata a tornare quella che ero. Mi ci è voluto un po’ per rimettere a posto i pezzi del mio cuore e forse ancora non ci sono riuscita totalmente. A volte, la sera,mi capita di ripensare a lui e di scoppiare in singhiozzi. Da allora mi sono costruita una specie di corazza, cerco di rifiutare ogni contatto umano con dei ragazzi. Niall sapeva di Nick,glielo avevo raccontato una sera, quando avevamo deciso di organizzare una cena a base di cinese. Era stato tutta la sera a coccolarmi e a ripetermi che nessuno mi avrebbe fatto più del male finche’ ci sarebbe stato lui al mio fianco. E ci ho creduto a quelle parole perché Niall era diverso, non mi avrebbe delusa; il sentimento che provavo per lui ancora non era ben definito. Che mi piacesse era chiaro, ma volevo andarci piano, non volevo rovinare tutto, per ora doveva essere solo un amico.
Mi alzai alle dieci del mattino con la luce che filtrava dalle finestre ed illuminava i miei occhi verdi. Decisi di alzarmi dal letto e la prima cosa che feci fu controllare la posta elettronica.
C’erano due nuove e-mail : una era una pubblicità sui corsi per riparare gli esami mentre l’altra era di Sara: mi aveva promesso che mi avrebbe scritto i nomi delle scuole di danza migliori di Londra. C’erano scritti tre nomi ma decisi di spegnere il computer, ci avrei pensato più tardi …
Andai in bagno, mi lavai, mi vestii dopodiché scesi le scale per fare colazione. Attaccato al frigorifero c’era un biglietto che aveva lasciato mia madre:
 “Buongiorno Tesoro,purtroppo ho avuto un’urgenza al lavoro e sarò fuori tutto il fine settimana. Se hai bisogno di qualcosa,chiamami. Ti voglio bene”
Non era la prima volta che mamma mi lasciava da sola il fine settimana a causa del lavoro e se quando ero un po’ più piccola ci rimanevo male adesso mi era indifferente…diciamo che ci avevo fatto l’abitudine.
Mentre stavo per aprire il frigorifero per prendere il latte suonò il campanello della porta. Andai ad aprire e mi ritrovai in meno di un secondo soffocata in un abbraccio:era Niall.
<< Abbraccio coccoloso alla Horan! >> Urlò mentre mi stritolava.
<< Ehi ehi ehi Horan vacci piano o rischi di uccidermi >> gli dissi ridendo.
Si staccò, mi sorrise e mi diede un bacio sulla guancia.
<< Buongiorno piccola! >> mi disse sorridendo. Rabbrividii al suono di quella parola, nessun ragazzo prima d’ora mi aveva chiamata piccola. O meglio, sì qualcuno compreso Nick mi aveva chiamata così ma nessuno era riuscito a provocare in me la stessa sensazione che il suono della voce di Niall era riuscito a causare.
<< Buongiorno anche a te >> risposi sorridendogli.
<< Tua mamma ha chiamato mia madre poco fa, dicendogli che questo fine settimana sarà fuori città. Mi chiedevo se ti andasse di fare qualcosa con me… >> mi disse arrossendo leggermente. Dentro di me avrei voluto urlare dalla gioia ma mi trattenni e mi limitai a sorridergli annuendo.
<< Perfetto! Allora hai fatto colazione? >> mi chiese.
<< No… e ho anche tanta fame! >> dissi.
<< Ho in mente un posto dove fare colazione, andiamo! >> mi disse mentre mi “trascinava” fuori dalla porta. Chiusi casa a chiave e ci incamminammo. Mi portò in una caffetteria, ci sedemmo e dopo poco arrivò un cameriere sulla trentina per prendere le ordinazioni.
<< Ciao ragazzi.. cosa volete ordinare? >>
<< Io prendo una cioccolata calda con panna, ed un muffin al cioccolato, grazie! >> dissi.
<< Io la stessa cosa che prende lei >> gli sorrise Niall.
Il cameriere se ne andò con le ordinazioni ed io e Niall iniziammo a parlare e a scherzare del più e del meno. Dopo aver fatto colazione uscimmo e ci incamminammo in giro per Londra. Non sapevo bene dove stavo andando perché ancora non ero in grado di orientarmi alla perfezione, Niall era quindi la mia guida, era lui che decideva dove andare. Ad un tratto ci trovammo di fronteHyde Park. Niall mi portò in un punto del parco dove non c’era nessuno, vicino ad un laghetto. Mi sedetti a terra sul praticello verde mentre Niall poggiava la sua testa sulle mie gambe. Era bellissimo stare lì… c’erano tanti scoiattoli che mangiavano le ghiande,le paperelle che nuotavano nell’acqua e gli uccelli che cantavano in cielo. Mi sentivo in pace con me stessa.
<< Sai, quando mi sento solo e sono triste,vengo sempre qui. E’ il mio posto segreto e non ci avevo portato mai nessuno prima. >> mi disse guardandomi con i suoi occhi blu.
<< Ne sono onorata >> gli dissi sorridendo << Come mai hai portato proprio me qui? >> proseguii con curiosità.
<< Sei diventata importante Linda,davvero. Sei l’unica persona, insieme ai ragazzi, con cui sto bene e che non mi prende in giro >> mi rispose.
<< Perché c’è qualcuno che ti prende in giro? >> gli chiesi.
<< Qualcuno? Linda quasi tutti i ragazzi e le ragazze che conosco mi prendono in giro, mi dicono che sono un fallito, che sono brutto.. mi insultano per il mio apparecchio e io cerco di prenderla a ridere ma sul serio non ci riesco. Vorrei tanto essere come te,una persona a cui non gliene importa niente del parere altrui ma semplicemente non lo sono. Ci sto male e spesso vengo qui per piangere,per sfogarmi. >>
Ero davvero senza parole. Non riuscivo a comprendere come la gente riesca certe volte a superare i limiti. Come potevano insultare un ragazzo perfetto come Niall? Perché lui davvero rappresentava la perfezione, era tutto ciò che una ragazza potesse desiderare.
<< Sai una cosa Niall? Non devi badare a ciò che dice la gente,perché tu sei perfetto così come sei. Parlano solo per invidia, cercano di distruggerti ma tu devi dimostrare di essere più forte. Devi essere felice,perché questa è la cosa che fa più male al nemico : vederti felice. E giuro che io farò il possibile per renderti felice. Tu però promettimi una cosa: quando avrai bisogno di sfogarti non venire qui,vieni da me. Io saprò ascoltarti e ci sarò per te come tu ci sei adesso per me. >> gli dissi sorridendo e accarezzandogli i capelli.
<< Grazie >> disse ad un tratto Niall, interrompendo un silenzio che durava da poco più di cinque minuti
<< Di cosa? >> chiesi io sorpresa dalla sua affermazione.
<< Grazie Linda, perché anche se ti conosco da una sola settimana, mi hai donato tanto. Sei una ragazza che ha dovuto affrontare tanti ostacoli e prima di incontrarti vedevo la vita in una maniera diversa. Adesso però so che ce la posso fare anche io a combattere le mie insicurezze, ti prometto che ti starò sempre vicino,ti voglio bene >>
<< Ti voglio bene anche io Niall >>
Dopo mezz’ora ci alzammo e tornammo a casa di Niall : mi aveva promesso che avrebbe suonato la sua chitarra davanti a me. Sapevo quanto questo gesto gli costasse: era un ragazzo molto insicuro e mi aveva raccontato che le uniche persone davanti a cui aveva mai suonato prima erano Liam,Louis,Harry e Zayn con cui provava la domenica poiché avevano formato una specie di band. Mi sedetti sul suo letto mentre lui iniziò a suonare e a cantare. Rabbrividii. Non avevo mai sentito qualcuno cantare in quel modo. Per tutta la durata della canzone, ovvero Stereo Hearts, rimasi incantata e quando finì lo abbracciai senza dirgli niente. In quel momento realizzai quanto fossi fortunata ad averlo incontrato, in quel momento realizzai che da lui volevo più di un’amicizia,in quel momento realizzai che Niall poteva essere quello giusto.

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Capitolo 5
*** ~Chapter 3 ***


            "I can't live whitout you"
  

~Chapter 3

 
Erano le sette e mezza ed ero seduta sul divano a guardare con mia madre la nostra serie televisiva preferita : “Criminal Minds” quando ad un tratto squillò il mio cellulare e risposi.
<< Amoreeee! >> era la voce squillante di Amy, l’avrei riconosciuta tra mille.
<< Tesoro mio, tutto bene? >> le chiesi felice di sentirla.
<< Io benissimo grazie e tu? >> chiese.
<< Alla grande,solo che tu e le ragazze mi mancate tantissimo >> le risposi con fare nostalgico.
<< Tesoro ci manchi tanto anche tu, e ti ho chiamato per avvisarti che tra due giorni saremo da te con Sara! >> mi disse tutta felice.
<< Che cosa? Sul serio? >> chiesi euforica.
<< Certo amore, staremo da te quattro giorni, abbiamo tante cose da raccontarti! >> mi disse.
<< Dio, non potevi darmi una notizia più bella! >> le dissi con le lacrime agli occhi. Il solo pensiero di trascorrere quattro giorni con loro a Londra, una delle città che avevamo inserito nella lista delle città più belle da visitare insieme, era una cosa che mi elettrizzava. E poi sarebbe venuta anche Sara che sicuramente mi avrebbe accompagnata con le ragazze alla prima lezione alla scuola di danza che avevo scelto: la Royal Ballet School.
<< Ora vado che sta per finire la pubblicità di Criminal Minds, buonanotte tesoro >> mi disse con una voce dolce. Sorrisi al ricordo di tutti i venerdì sera,quando io e le ragazze guardavamo questa serie o a casa mia o a casa di Jenny.
<< Sogni d’oro Amy, non vedo l’ora di rivederti >> le dissi prima di riagganciare il telefono e dare la splendida notizia a mamma.
 
 
Il giorno seguente andai a pranzo a casa di Niall, dove c’erano anche Liam,Louis,Harry e Zayn per dargli la notizia. Venne ad aprirmi Liam.
<< Linda! >> esclamò abbracciandomi
<< Ei Liam! >> risposi prima di staccarmi da lui e di andare a salutare gli altri ragazzi che si alzarono dal divano dove fino a pochi secondi prima stavano guardando un programma sportivo.
<< Ciao ragazzi! >> esclamai sorridendogli.
<< Ciao Linda! >> mi risposero loro venendo ad abbracciarmi. Erano tutti presenti meno che Louis e prima che riuscissi a chiedere dove fosse finito, sbucò dalla porta della cucina con in testa un cappello da chef che fece scatenare una sonora risata generale.
<< Louis, che stai combinando lì dentro? >> gli chiesi mentre lo salutavo, indicandogli la cucina.
<< Vi sto preparando uno squisito pranzetto >> mi disse euforico con una strana espressione dipinta sul viso.
<< Basta che non mandi a fuoco la cucina come due mesi fa! >> ribattè prontamente Harry.
<< Cosa hai fatto due mesi fa? >> chiesi io trattenendo una risata.
<< Si era dimenticato il pollo nel forno per parlare al telefono con la sua fidanzata,mentre noi eravamo usciti per comprare il dolce. Al ritorno abbiamo trovato i pompieri che avevano appena finito di spegnere l’incendio >> mi spiegò Niall prima che Louis potesse difendersi ,facendo scoppiare tutti in una risata.
<< Parla quello che una volta per fare il duro davanti ai suoi amici mangiò dei popcorn finti ed ebbe un’indigestione >> rispose Louis con un finto broncio.
Non riuscivo a smettere di ridere immaginandomi la scena. Mi ricordai in quel momento, pensando a quando Lucrezia si sentì male mangiando i biscotti terribili preparati da me e Jenny, al fatto che dovevo avvisare i ragazzi dell’arrivo delle mie tre migliori amiche e di Sara.
<< Ragazzi, devo darvi una bella notizia! >> iniziai il discorso,ritrovandomi dieci paia di occhi puntati addosso.
<< Cioè? >> chiesero in coro Zayn e Liam assumendo un’espressione curiosa.
<< Ieri sera mi ha chiamato Amy e mi ha informato del fatto che domani lei, Jenny,Lucrezia e Sara, la mia insegnante di danza, verranno qui e si fermeranno per quattro giorni! >> dissi tutto in un fiato, non riuscendo a trattenere l’euforia.
<< Sono felice per te! >> mi disse abbracciandomi Niall.
<< Sono carine? >> mi chiese subito Harry. Non riuscii a trattenere una risata.
<< Styles, giù le mani dalle mie migliori amiche! >> gli dissi scherzando.
<< Vuoi che ti accompagniamo a prenderle in aeroporto? >> chiese premurosamente Liam.
<< Magari, mi fareste un grande favore >> gli risposi sorridendo.
<< Perfetto allora verremo con te >> sentenziò Niall.
Eravamo tutti sedute in salone, poiché i ragazzi volevano che gli descrivessi le mie amiche e gli raccontassi come le avevo conosciute. Mentre vagavo tra i ricordi iniziai a sentire uno strano odore proveniente dalla cucina. Zayn decifrò subito la mia espressione perplessa e si alzò di scatto dal divano correndo in cucina seguito da Louis che aveva capito di aver combinato un altro pasticcio.
<< Oh no, di nuovo! >> urlò Louis,seguito dalle risate e dalle prese in giro di tutti.
 
 
Dopo aver pranzato con la pizza che Liam ed Harry erano andati a comprare, ero andata a fare un po’ di shopping. Dopo di che ero passata nella mia nuova scuola di danza per pagare l’iscrizione ed infine ero tornata a casa per riposarmi. La sera mamma sarebbe andata ad un’importante cena di lavoro e sarebbe ritornata la mattina tardi, poiché avrebbe dormito in un hotel lì vicino, visto che ancora non si fidava a guidare di notte e Niall sarebbe venuto a farmi un po’ di compagnia. Gli avevo promesso che gli avrei cucinato la lasagna all’italiana. L’idea di passare un po’ di tempo sola con lui mi faceva stare davvero bene. Ogni giorno diventava sempre più importante. Non potevo più fare a meno dei suoi occhi che ormai erano diventati la mia certezza,la mia droga. Mi nutrivo dei suoi abbracci, delle sue carezze e del suo sorriso. Sapevo che non sarei mai riuscita a lasciarlo. In diciannove anni d’esistenza non avevo mai incontrato nessuno che mi scatenasse le stesse sensazioni che mi scatenava lui con un semplice bacio sulla guancia. In un certo senso questa cosa un po’ mi spaventava. Avevo un fottuta paura di soffrire di nuovo anche se il mio cuore me lo diceva che lui non era come tutti gli altri, che lui avrebbe mantenuto le promesse fatte,che lui si sarebbe preso cura di me. Stavo giusto rimettendo a posto gli ingredienti quando suonò il campanello, controllai l’orario e mi accorsi che erano le otto in punto: Niall era in perfetto orario. Andai ad aprire e mi salutò con un caloroso abbraccio durante il quale aspirai il suo profumo : sapeva di lavanda.
<< Ciao piccola >> mi disse sorridendomi mentre continuava a stringermi a se’.
<< Ciao Nì >> risposi utilizzando il soprannome che gli avevo affibbiato da circa due giorni.
<< Ho portato un film per stasera >> mi disse mostrando con aria trionfante un cd nelle sue mani. Sbirciai il titolo : l’esorcista. Storsi il naso involontariamente e lui se ne accorse.
<< Non mi dirai che ti fa paura >> mi schernì ridendo.
<< Un po’… >> gli dissi fingendo una faccia impaurita. La verità era che i film horror mi annoiavano a morte. Li trovavo stupidi e non mi trasmettevano niente. Preferivo film di tutt’altro genere.
<< Dai che ci sono io con te! >> mi disse sorridendo.
<< Ah bhè..allora sto proprio tranquilla >> ribattei prendendolo in giro.
Neanche finii la frase che mi ritrovi a dover scappare con un’Irlandese che mi inseguiva per tutta la casa. Riuscì a prendermi e iniziò a farmi il solletico : la cosa che soffrivo di più da quando sono piccola. Non riuscivo a smetterla di ridere.
<< Se mi chiedi scusa la smetto! >> mi disse ridendo anche lui per come mi dimenavo e lo imploravo di farla finita.
<< Neanche per sogno Horan! >> gli urlai, con tutto il fiato che mi rimaneva. Ad un tratto dopo circa trenta secondi di solletico, si fermò.
<< Mi hai cucinato le lasagne,vero? >> mi chiese annusando l’aria.
<< Guarda che io le promesse le mantengo.. >> gli dissi ridendo e mostrandogli la linguaccia.
<< Be’ allora ti perdono >> mi disse dandomi un bacio sulla guancia. Gli sorrisi dicendogli che prima o poi gliel’avrei fatta pagare e mi diressi in cucina per apparecchiare la tavola seguita dal biondo che non vedeva l’ora di mettere qualcosa nello stomaco.
Dopo aver cenato, preparammo i popcorn e ci sedemmo sul divano pronti a vedere l’Esorcista.
Verso la fine del film,proprio mentre c’erano le scene più paurose iniziò a tuonare e non potei fare a meno di ridere osservando il viso terrorizzato di Niall : lui stesso mi aveva svelato che la cosa di cui più aveva paura da quando era piccolo erano i temporali.
<< Ei tutto bene? Vuoi fermarti a dormire da me? >> gli chiesi una volta finito il film, considerando il fatto che i suoi genitori erano tornati a Mullingar per andare a trovare dei parenti e che fuori tuonava ancora.
<< Sì grazie >> mi disse sorridendomi dolcemente.
Salimmo in camera e mentre io mi cambiavo in bagno sentii il mio telefono squillare: mi era arrivato un nuovo messaggio.
“Amore, domani io, le ragazze e Sara arriveremo in aeroporto verso le tre del pomeriggio. Non vedo l’ora di poterti abbracciare di nuovo. Buonanotte <3 <3 “ Era Jenny. Sorrisi al solo pensiero che l’indomani le avrei potute stringere di nuovo tra le mie braccia. Certe volte sarei voluta tornare a Napoli per poter stare anche solo un minuto con loro. Sebbene a Londra avevo trovato delle persone splendide,Niall in primis, a Napoli avevo lasciato una parte di me,che domani mi sarebbe stata restituita. Una volta indossato il pigiama uscii fuori dal bagno e trovai Niall steso sul mio letto con in mano una foto,con in mano LA foto. Era l’ultima che avevo di mio padre prima che morisse. Raffigurava me, mia madre e lui dopo un saggio di danza mentre lo abbracciavo forte forte. Mi sdraiai accanto a Niall che poggiò la foto sul comodino e mi strinse in un abbraccio,accarezzandomi la schiena. Una lacrima solcò involontariamente il mio viso,segno che ancora non avevo superato totalmente la morte di mio padre. Niall la asciugò teneramente e mi lasciò un bacio sotto l’occhio. Mi fece girare sull’altro lato e mi strinse con le braccia il bacino. Dopo avermi dato la buonanotte dicendomi che mi voleva bene, mi addormentai, cullata dalle braccia di un ragazzo che mi stava sconvolgendo l’esistenza.







 

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Capitolo 6
*** ~Chapter 4 ***


                                                                                                                                                                                     "You broke my heart, you broke me."

~Chapter 4
 


Erano le tre meno cinque ed io ero ed i ragazzi eravamo all’aeroporto ad aspettare che i passeggeri dell’unico volo presente quel giorno da Napoli a Londra scendessero dall’aereo. Non stavo più nella pelle, non vedevo l’ora di riconoscere quei quattro visi che tanto amo, che conoscono più di tutti.
<< Quanto sei felice di rivederle? >> mi chiese Niall che si era lasciato coinvolgere dall’emozione così come il resto dei ragazzi.
<< Troppo >> gli risposi sorridendo. 
Pensai che la prima cosa che avrei dovuto fare quando io e le ragazze saremmo rimaste da sole sarebbe quella di raccontargli di Niall e di quanto questo ragazzo mi faccia stare bene. Già sapevano dell’esistenza del mio vicino ma avevo omesso un po’ di dettagli. Come il fatto che ormai non potevo stare senza di lui neanche un giorno, che quando mi abbracciava il mio cuore cercava di uscirmi fuori dal petto, che mi facevo film mentali prima di andare a dormire su una nostra possibile relazione… Preferisco dirglielo di persona piuttosto che al telefono o in webcam.
Iniziarono ad uscire i primi passeggeri e lo sfondo si riempì di padri che riabbracciavano i loro figli, di nonni che festeggiavano il ritorno dei propri nipoti, di amici che si rincontravano dopo tanto tempo, di fidanzati che si baciavano appassionatamente dopo essere stati separati per un po’. La mia attenzione si concentrò su quattro figure con dei bagagli che si avvicinavano all’uscita dell’aeroporto con aria sperduta. Riconobbi i volti familiari delle ragazze e di Sara ed iniziai a correre e ad urlare come una pazza verso la loro direzione. La prima figura che si girò fu quella di Sara, pronta ad accogliermi nelle sue braccia, la abbracciai come un koala e la strinsi forte forte a me. Mi lasciai andare ad un pianto liberatorio, un pianto di gioia. Dio solo sa quanto mi era mancata,quante volte la avevo sognata mentre mi spiegava i passi di danza.
<< Ciao Topolina mia >> mi disse teneramente Sara,continuando a tenermi stretta a sé. “Topolina”..lei era l’unica che aveva il permesso di chiamarmi così. Era da quando avevo cinque anni e frequentavo il propedeutico che mi aveva affibbiato quel soprannome, per via della mia statura tanto minuta rispetto alle altre.
<< Ei Sa’, lasciala un po’ anche a noi che così ce la consumi! >> riconobbi la voce squillante di Lucrezia che mi riportò alla realtà. Mi disciolsi dall’abbraccio di Sara e mi fiondai letteralmente sulle mie amiche,stringendole come mai avevo fatto in vita mia. Le nostre lacrime di gioia divennero un tutt’uno ed anche Sara fu coinvolta in quello che noi chiamiamo “abbraccio di gruppo” che durò circa cinque minuti.
<< Ti abbiamo lasciata un mese fa e ti fai trovare ancora più figa di prima? >> mi disse squadrandomi Amy mentre si asciugava le lacrime. Lei era quella in tutto il gruppo che più teneva all’aspetto esteriore e proprio per questo motivo quando una di noi aveva bisogno di un consiglio sulla moda, Amy era la prima a cui chiedevamo aiuto. Era lei che sceglieva i body per i saggi di danza sotto l’occhio vigile di Sara e se la volevi fare contenta,la dovevi portare a fare shopping.
<< Ma zitta che in “figaggine” batti tutte! >> le risposi ridendo.
<< Quanto cavolo ci sei mancata! >> disse Jenny stringendomi forte di nuovo.
<< Mai quanto voi siete mancate a me! Come va giù? >> chiesi riferendomi alla scuola di danza.
<< Tutto bene,ma la scuola è vuota senza di te! >> mi rispose sorridendo Lucrezia.
<< Confermo! >> sentenziò Sara.
Mi ricordai che dietro di me c’erano i ragazzi che avevano assistito a tutta la scena e che dovevo assolutamente fare iniziare le presentazioni.
<< Ragazze vi devo presentare delle persone: loro sono Liam,Zayn,Louis,Harry e Niall,il mio vicino. >> dissi indicandoli rispettivamente. << Ragazzi loro sono Sara,Amy,Jenny e Lucrezia >> dissi terminando le presentazioni,mentre tutti si stringevano le mani.
<< Ah e così tu saresti il famoso Niall.. >> iniziò il discorso Jenny.
<< Linda ci ha parlato così tanto di te >> proseguì Amy. In quel preciso momento avrei voluto sprofondare sotto terra.
<< Spero che ne abbia parlato bene … >> disse arrossendo violentemente Niall.
<< Sicuro! Stareste proprio bene insieme.. >> sentenziò Lucrezia. Ecco,ora potevo anche morire.
<< Ragazze smettetela! Non vedete che lo mettete in imbarazzo?! >> intervenne fortunatamente Sara sorridendo. Intanto gli altri ragazzi non avevano smesso di ridere per tutta la durata della scena.
<< Cosa vogliamo fare? >> chiese timidamente Liam.
<< Io vorrei mangiare qualche cosa al volo perché ho un po’ di fame e poi vorrei riposare e farmi una lunga chiacchierata con Linda >> rispose Lucrezia sottolineando vocalmente il “lunga”. Amy,Jenny e Sara annuirono, appoggiando in pieno le parole di Lucrezia.
<< Be’ allora adesso potremo andare a casa di modo che stuzzichiate qualcosa, vi riposiate e chiacchieriamo. Poi domani potremo dedicarci alla visita della città! >> tutti furono d’accordo con le mie parole e insieme ad i ragazzi tornammo a casa.
 
 
<< Ora ci devi assolutamente dire cosa c’è tra te e quel biondino! >> Non avevo ancora chiuso la mia porta di casa che già venivo tempestata di domande.
<< E mentre voi vi impicciate degli affari di Linda io vado a godermi una bella dormita! >> ci informò Sara, che si avviò in quella che sarebbe stata la sua camera per i prossimi quattro giorni, che le avevo mostrato pochi secondi prima.
<< Allora? >> mi incalzò Amy dopo che Sara chiuse la porta di camera “sua”.
<< Allora cosa? >> le chiesi arrossendo.
<< Non fare la finta tonta Linda Deneb Missori! Ce ne siamo accorte tutte! >> affermò convinta Amy. Mi aveva chiamata usando il nome intero,segno che veramente moriva dalla voglia di sapere. Deneb era infatti il mio secondo nome e ne andavo molto fiera poiché lo aveva scelto mio padre; era il nome di una stella molto luminosa della costellazione del Cigno e lui, da bravo astrologo qual’era non ci aveva pensato due volte ad assegnarmi quel nome.
<< Ma di cosa vi siete accorte? >> chiesi imbarazzata.
<< Ci siamo accorte che vi piacete da matti. >> mi spiegò Lucrezia.
<< Ce ne siamo accorte dagli sguardi che vi lanciate, insomma davvero Linda non ti sei accorta di come ti guarda?. Con quegli sguardi vuole proteggerti, vuole che tu sia più di una semplice amica. Con quegli sguardi lui dice più di quanto possa dire con la parola. Lui ti ama Linda e lo sanno tutti meno che voi due, troppo orgogliosi per ammetterlo a voi stessi, troppo orgogliosi per riuscire a tirare fuori tutti i sentimenti. >> continuò dolcemente Jenny.
 Niente da fare, era sempre la più brava con le parole e in meno di un minuto mi aveva fatto capite ciò che provavo veramente per Niall. Cioè, che mi piacesse già lo sapevo, ma il fatto che quella cosa che mi frenava nell’esprimere i miei sentimenti,più che paura fosse orgoglio, non l’avevo ancora capito, o almeno non fino a prima che parlasse Jenny. Ero davvero così orgogliosa da riuscire a farmi sfuggire un ragazzo come Niall? Ero davvero così orgogliosa da perdere un’opportunità così grande? No, per una buona volta nella mia vita avrei dovuto mettere da parte questo sentimento che già in passato mi aveva ostacolata e avrei dovuto aprire il mio cuore a lui. Però me lo avrebbe dovuto restituire intatto. Non ci avrebbe dovuto giocare, non l’avrebbe dovuto danneggiare,il mio cuore. La verità era che lui il mio cuore già ce l’aveva. Glielo avevo donato quando mi ci ero scontrata la prima volta che lo vidi per strada. Quando i suoi occhi si incastrarono nei miei, il mio cuore già se l’era fottuto da quel momento.
 
Ero all’aeroporto, a salutare Sara e le ragazze con le lacrime agli occhi. Questi quattro giorni erano volati sul serio. Questi quattro giorni mi avevano aiutata a capire tante cose: tanto per iniziare,avevo avuto la conferma del fatto che loro fossero in possesso di metà di me, poi avevo capito che avrei dovuto mettere da parte l’orgoglio per parlare con Niall.
Questi quattro giorni erano stati fantastici,indimenticabili: io,Amy,Lucrezia e Jenny avevamo girato quasi tutta Londra e ci eravamo dedicate allo shopping. Sara mi aveva accompagnato con le ragazze e mia madre alla mia prima lezione ufficiale alla Royal Ballet School. Era stato un momento così toccante per tutte. Insomma,la mia prima lezione di danza senza di loro, senza i loro sorrisi pronti a rincuorarmi dopo un esercizio svolto male. La lezione era andata alla grande,ma sena di loro non era lo stesso.
In questi quattro giorni era stato tutto perfetto ma mi dispiaceva molto il fatto che non fossi riuscita a coinvolgere pienamente Niall, insomma ci eravamo visti solamente di sfuggita, io troppo impegnata con le ragazze e lui per gli affari suoi con gli altri ragazzi. Penso che ci sia rimasto un po’ male per questo sarei andata subito a parlargli per spiegarli la situazione e penso che avrebbe capito sicuramente.
<< Si invitano i gentili passeggeri del volo HJ458 diretto a Napoli, a salire sull’aereo che tra trenta minuti decollerà. Grazie >> la fredda voce metallica interruppe i miei pensieri e mi riportò alla triste realtà. Salutai le ragazze e Sara stringendole nel famoso “abbraccio di gruppo” e gli promisi che presto sarei tornata a Napoli per trovarle. E avrei mantenuto la promessa. Le vidi allontanarsi con i bagagli e in quel momento tanti flashback attraversarono i miei pensieri. Mi ricordai di quando ci conoscemmo,della nostra prima lezione di danza,di quando ci scambiammo i braccialetti dell’amicizia, del nostro primo saggio, dei nostri pigiama-party,delle nostre prime cotte, dei consigli che ci dava Sara,delle nostre litigate che duravano meno di ventiquattro ore,delle nostre delusioni amorose…
<< Vi amo! >> urlai prima che scomparissero definitivamente.
<< Anche noi! >> urlarono  per tutta risposta in coro,voltandosi verso di me, mandandomi tanti baci con le mani da lontano.
 
 
Una volta tornata dall’aeroporto mi diressi verso casa di Niall. Mi aprì Maura che mi informò che il biondo stava in camera sua.
<< Senti Linda,per caso è successo qualcosa tra di voi? >> mi chiese preoccupata Maura prima che salissi le scale per andare in camera di Niall.
<< No signora,perché? >> chiesi a mia volta preoccupandomi.
<< Sono circa quattro giorni che Niall è strano, sta sempre in camera sua a suonare la chitarra, è scontroso, mangia poco >> mi spiegò Maura.
A quell’affermazione mi si gelò il sangue. Possibile che Niall fosse strano proprio da quattro giorni? Ovvero da quando erano arrivate le mie amiche e non ci eravamo mai visti?
<< Vado da lui >> dissi rivolta a Maura mentre salivo le scale.
Una volta arrivata di fronte la porta della camera di Niall bussai ed entrai senza neanche attendere risposta.
Trovai Niall sdraiato sul letto con lo sguardo rivolto verso il soffitto.
<< Ah, finalmente ti sei degnata di venire da me >> mi disse Niall con una voce afflitta.
<< Niall, stai bene? >> gli chiesi preoccupata.
<< Perché.. ti interessa? >> mi chiese a sua volta puntando i suoi occhi azzurri nei miei.
<< Ti rendi conto delle cose senza senso che stai dicendo? >> gli dissi.
<< Perché secondo te ha senso scaricarmi dopo che per un mese siamo stati sempre vicini? Ha senso il fatto che una volta che vengano le tue amiche tu non ti degni neanche di venirmi a salutare? Ha senso il fatto che una volta che se ne sono tornate  a casa tu venga da me a chiedermi cosa ho che non va? Rispondimi Linda! >> mi disse alzando il tono di voce e avvicinandosi verso di me.
<< Tu sei geloso di loro? >> gli chiesi esterrefatta.
<< No Linda non hai capito niente, io non sono geloso di loro, sono solo deluso dal fatto che mi scarichi così velocemente! >> mi spiegò con una voce avvilita.
<< Io non ho scaricato proprio nessuno! Cosa pretendevi? Che una volta che le mie migliori amiche vengano a trovarmi qui per quattro giorni,dopo un mese che non le vedo io stia appiccicata a te? Pretendi questo? Niall io le conosco da una vita e mentre ho la possibilità di vederti tutto il giorno loro purtroppo le posso sentire solo al telefono! Pretendevi che le avrei lasciate tutto il tempo da sole per stare sempre con te? Ma chi ti credi di essere >> ero veramente furiosa.
<< No, io non pretendo niente da te! Solo che avresti potuto anche venirmi a salutare e a chiedermi come stavo anche per cinque minuti. Cinque minuti Linda, non chiedevo nient’altro. E mentre io stavo male qui tu ti divertivi con le tue amichette in giro per la città..ma non hai pensato a me? >> mi disse Niall avvicinandosi ancora di più.
<< Ma pensi di essere il centro del mio mondo? Sul serio Niall?! Sei stato tu a deludere me. Pensavo che mi avresti capita,ed invece niente, ti sei saputo dimostrare solamente un bambino,complimenti! >> gli urlai contro con una lacrima che iniziava a solcare il mio viso. Fissai per un secondo i suoi occhi lucidi,sbattei la porta di camera sua e me ne tornai a casa di corsa.
Mia madre mi aprì la porta, non le diedi neanche il tempo di chiedermi cosa stesse succedendo che corsi in camera mia e scoppiai in un pianto liberatorio. Rimasi cinque minuti così, a singhiozzare ininterrottamente fin quando mamma aprì la porta, entrò in camera mia e mi abbracciò forte.
<< Tesoro, non voglio chiederti il motivo per cui stai piangendo perché ti conosco e so che ti farebbe solamente male parlarne adesso. Sappi che io ci sono e che ti voglio davvero bene. Vedrai che tutto si sistemerà, so che può sembrare una frase fatta, addirittura banale in questo momento, ma so che tutto si sistemerà. >> mi disse accarezzandomi e lasciandomi un tenero bacio tra i capelli.
Fino a poche ore fa pensavo che la mia vita fosse perfetta. Tutto girava finalmente per il verso giusto. Ero felice,felice come non lo ero da tanto,troppo tempo. E adesso? Adesso mi ritrovo con il mondo crollato addosso, vorrei morire,sento il mio cuore bruciare. Mi aveva promesso che nessuno mi avrebbe fatta soffrire se ci fosse stato Lui al mio fianco, ma Lui non c’era  ed era la causa per cui stavo così. E’ possibile passare in poche ore dal paradiso all’inferno? Sì, lo è.
 


Ciao ragazze! :)
ci tengo a ringraziarvi per le visualizzazioni che sta avendo questa storia. Ci terrei se recensiste di più poichè siccome è la prima volta che scrivo, non so se sto proseguendo bene! Ho bisogno di voi! :)
Tornando alla storia, non so se domani riuscirò a pubblicare il capitolo, comunque mi impegnerò e può essere che domani mattina riesca a scriverlo. Questo capitolo non mi convince più di tanto... forse è solo una mia impressione! vi prego recensite... bacioni <3 
Ps.il personaggio di Linda è ispirato alla bellissima attrice Benedetta Gargari:
http://www.google.it/imgres?num=10&hl=it&tbo=d&biw=1440&bih=687&tbm=isch&tbnid=2gvIHghyw7LY1M:&imgrefurl=http://photo.shotpress.com/media/df275502-8cc3-11e1-b54a-39c93af4ec77-benedetta-gargari&docid=tTTpRv6fr5cMeM&imgurl=http://medias.photodeck.com/df275502-8cc3-11e1-b54a-39c93af4ec77/SHT_MR_17042012_07_xlarge.jpg&w=800&h=549&ei=00SxULunNoTvsgbMq4DgCQ&zoom=1&iact=rc&dur=171&sig=107952798806698127952&page=1&tbnh=138&tbnw=182&start=0&ndsp=27&ved=1t:429,r:20,s:0,i:163&tx=110&ty=55

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Capitolo 7
*** ~Chapter 5 ***



~Chapter 5




La mattina seguente mi svegliai con un’enorme mal di testa dovuto al fatto che avevo passato quasi tutta la notte a piangere per poi crollare nel sonno. Mi girai dall’altra parte del letto e vidi che c’era un biglietto di mia madre:
“Tesoro sono dovuta andare a lavoro. Ho provato a prendermi un giorno di ferie ma il mio capo me l’ha negato. Sarò a casa verso le nove di sera. Ti voglio bene piccola mia e per qualunque cosa chiama”.
Era stata tutta la notte con me ad accarezzarmi,abbracciarmi e a sussurrarmi cose dolci all’orecchio come il fatto che nessuno mi doveva far soffrire così. Mi alzai, dovevo andare avanti nonostante l’enorme dolore che provavo. Iniziai a lavarmi,vestirmi e scesi giù a fare colazione. Notai grazie alla finestra che fuori pioveva. Amavo la pioggia, emanava tranquillità e aveva un buon profumo, non paragonabile a quello di lavanda di Niall…
Il mio cuore a quel pensiero perse un battito, era incredibile come anche la pioggia riuscisse a farmi ricordare di lui.
Ad un tratto suonò al campanello, sbirciai dall’occhiolino e riconobbi una chioma bionda.
Cos’altro voleva da me? Forse era venuto a porgermi delle scuse o forse voleva solo litigare…
Non sapevo se aprirgli o far finta di nulla… così mi accovaccia con la schiena sulla porta e rimasi ad aspettare in silenzio.
<< Linda, so che ci sei, per favore aprimi. Questa notte non sono riuscito a dormire, ho pensato sempre a te come mi succede da un mese. Oggi infatti Linda è esattamente un mese che tu sei venuta a vivere qui a Londra. Un mese da quando la mia vita è stata completamente stravolta. La verità è che mi piaci, mi piaci da impazzire Linda. Mi piace il modo in cui ti accarezzi i capelli quando sei in imbarazzo, mi piace il modo in cui ride, mi piace come mi guardi, mi piace il fatto che appena ti abbraccio o semplicemente ti tocco rabbrividisci, mi piace il modo in cui sorridi e ti si formano le fossette sulle guancie, mi piace il modo in cui mi accarezzi il viso, mi piacciono te e tutte quelle tue piccole imperfezioni che ti rendono unica al mondo. Scusami Linda per come mi sono comportato ieri, la verità è che dal primo momento che ti ho incontrato ho avuto paura qualcuno riuscisse a portarti via da me. La verità è che questo non accadrà  mai, perché non ti lascerò mai andare via, tranne quando sarai tu a chiedermelo. Scusami Linda >> mi disse con voce tremante Niall. Mentre parlava ero scoppiata in lacrime e mi ero resa conto che anche lui si era avvicinato alla porta e si era accovacciato a terra dandole le spalle. Nessuno mi aveva mai detto cose simili. Rimanemmo entrambi in silenzio per circa trenta secondi. In quei trenta secondi pensai a tante cose, pesai al fatto che Niall mi piaceva,  e cha adesso con quelle parole la paura di sbagliare,la paura di prendere decisioni troppo affrettate,la paura di essere distrutta nuovamente,aveva completamente abbandonato la mia anima. Mi alzai di scatto, aprii la porta e mi ritrovai Niall in piedi davanti a me, che si era alzato pochi secondi prima, ci guardammo negli occhi fin quando le sue labbra non si poggiarono sulle mie, sigillandole con un tenero,caldo bacio. Non so esattamente cosa provai in quei pochissimi secondi, so solo che mi sentivo al settimo cielo,come non lo ero mai stata in tutta la mia vita. Quando ci staccammo, Niall poggiò la mano sul mio volto.
<< Sei bellissima >> mi sussurrò accarezzandomi.
<< Ieri ti ho detto una bugia.. la verità è che sei il centro del mio mondo. >> gli dissi prima che riuscisse a baciarmi nuovamente. Mi sorrise e mi ribaciò, facendomi sentire su un altro pianeta.
 
Io e Niall eravamo sdraiati sul prato nel nostro posticino segreto ad Hyde Park, e tendendoci la mano chiacchieravamo.
<< Linda, tra tre settimane compirai ufficialmente diciannove anni. >> mi disse sorridendo Niall, posizionandosi su un fianco e guardandomi negli occhi, interrompendo le nostre effusioni amorose.
<< E con questo? >> gli chiesi leggermente infastidita. Odiavo i compleanni, non capivo il motivo per cui la gente festeggiasse il diventare più vecchi.
<< Cosa hai pensato di fare? >> mi chiese ridendo della mia espressione stizzita.
<< Niente >> risposi scandendo bene le lettere.
<< Ma perché? >> mi chiese curioso.
<< Odio i compleanni. Non mi piacciono per niente, perché dovrei festeggiare il mio invecchiamento? >> ribattei.
<< Donne, chi vi capisce è bravo. >> mi rispose guardando il cielo.
<< Zitto e baciami, idiota >> gli dissi sorridendo e prima che potessi finire la frasi si avventò su di me dandomi un baci, tutt’altro che casto.
 
Non ero mai stata a casa di Louis e devo ammettere che non avevo visto una villa più bella di questa. Io e tutti i ragazzi eravamo seduti sul divano di casa Tomlinson, attendendo con impazienza che Louis ci presentasse la sua nova fidanzata : Eleanor.
Tutti sapevamo che si stesse frequentando con una ragazza ma se aveva deciso di presentarcela, la cosa era seria. Quella sera ci sarebbero state tante novità per tutti: io e Niall avevamo infatti deciso di rendere ufficiale il nostro fidanzamento di due settimane. Le uniche persone che erano a conoscenza della nostra storia erano i genitori del mio Irlandese, mia madre e le mie migliori amiche.
<< Scommetto cento sterline che non durerà più di un mese. >> disse con fare maligno Harry mentre Louis si era allontanato per andare in bagno.
<< Harry! >> lo ripresi io.
<< Che c’è? >> mi chiese con uno sguardo innocente.
<< Ti sembra giusto fare scommesse sul tuo migliore amico ? >> gli chiesi con espressione shockata che causò le risate di tutto il gruppo.
<< Io ne punto duecento che invece resistono. >> si intromise Zayn smettendo di ridere.
<< Io centocinquanta che stasera lei neanche si presenta. >> disse Niall ridendo.
<< Non ho parole! >> esclamai,alzando gli occhi al cielo e dirigendomi in cucina per dare un’occhiata al pollo di Louis.
Ad un tratto suonò il campanello della porta. Io ed i ragazzi ci lanciammo sguardi allarmati non sapendo se aprire o aspettare che Louis uscisse da quel dannato bagno. Neanche dieci secondi dopo vedemmo Louis spalancare la porta del bagno correndo verso la porta di casa. Aprì e dopo aver salutato Eleanor ce la presentò. Era davvero una bella ragazza, alta magra con dei capelli castano scuri lunghi fino alle spalle e due occhi color cioccolato. Lei e Louis erano così carini insieme.
Per tutta la sera i ragazzi non fecero altro che prendere in giro la coppia, ma mentre Louis reagiva ridendo Eleonor appariva molto imbarazzata.
<< Non ti preoccupare, fanno sempre così >> le dissi avvicinandomi e sorridendole. Lei si mise a ridere annuendo.
<< Ragazzi vi devo dire una cosa importante! >> disse ad un tratto Niall alzandosi la tavola ed attirando le attenzioni di tutti.
<< Da due settimane io e Linda siamo fidanzati ufficialmente. >> proseguì Niall arrossendo.
Tutta la tavolata iniziò ad applaudire, a fischiare ed a manifestare il proprio entusiasmo.
<< Bacio,bacio,bacio! >> fu il coro univoco che si innalzò.
Io e Niall ci guardammo negli occhi e ci baciammo dolcemente.
Mi misi a ridere osservando le guance di Niall che stavano prendendo fuoco.
<< Liam, mi devi centoventi sterline! >> urlò ad un tratto Harry beccandosi le occhiatacce di tutti.
Non potevo crederci, erano riusciti a scommettere persino tra una probabile relazione tra me e Niall!. Ma in fondo mi stava bene così. Erano entrati tutti a far parte della mia vita e pensavo davvero che erano uno dei più grandi regali che Dio fosse stato in grado di donarmi.
 
<< Vi voglio bene! >> dissi interrompendo la conversazione dei ragazzi sulla partita dell’Arsenal, mentre erano seduti sul divano dopo aver cenato.
<< Anche noi ti vogliamo bene Linda! >> risposero in coro mentre creavamo un abbraccio di gruppo.

Il sentimento che provavo per Niall stava continuando ad aumentare, era veramente il centro del mio mondo, senza di lui mi sentivo persa, inutile. Forse stavo iniziando ad amare veramente per la seconda volta.
  

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Capitolo 8
*** ~Chapter 6 ***


"You'll never love yourself half as much as I love you
You'll never treat yourself right, darling, but I want you to.
If I let you know I'm here for you
Maybe you'll love yourself like I love you, oh."
 


~Chapter 6


Tra meno di una settimana sarebbe stato il mio compleanno, precisamente il ventidue ottobre. Speravo solo che a nessuno dei ragazzi sarebbe venuto in mente di farmi qualche strana festa a sorpresa e soprattutto che Niall non si sarebbe fatto prendere dall’evento ed abbia organizzato cose assurde.
<< Cosa vuoi per il tuo compleanno? >> mi chiese Niall mentre passeggiavamo abbracciati per Londra con la neve che accarezzava i nostri volti.
<< Niente Nì, non voglio assolutamente niente, perché il mio regalo sei tu >> gli dissi fermandomi e guardandolo negli occhi, dandogli il tempo di darmi un dolce bacio a stampo sulle labbra.
<< Sei proprio sicura? >> insistette.
<< Sì ma non assillarmi ora, eh? >> gli risposi sorridendo.
Proseguimmo la nostra passeggiata fin quando non ci fermammo davanti ad una gioielleria. Esposti in vetrina c’erano tanti ciondoli con le iniziali dei nomi. Niall entrò seguito da me che non riuscivo a capire il motivo di quel gesto.
<< Salve signora, vorrei due di queste collane: una col la lettera L e l’altra con la N >> disse Niall sorridendo alla commessa indicando due collane.
<< Niall ma dico sei impazzito? Hai visto per caso quanto costano? >> gli dissi strabuzzando gli occhi alla vista del cartellino con su scritto il prezzo.
<< Shhh, consideralo il mio regalo per il tuo compleanno >> mi rispose baciandomi e provocandomi quelle sensazioni di benessere che solo lui era in grado di donarmi.
<< Grazie Niall, sul serio >> gli dissi uscendo dalla gioielleria,mentre lui mi metteva il ciondolo al collo.
<< Di nulla Linda >> mi disse dandomi un bacio sul collo.
 
<< C’è qualcosa che non va? >> mi chiese Niall dopo circa dieci minuti in cui nessuno aveva proferito parola.
<< Tu sei sempre così dolce con me, mentre io non so darti niente. E non solo a livello materiale,anche a livello emotivo. Insomma non riesco ad essere troppo dolce con te quando in realtà sei l’unica persona che lo meriterebbe. E sul serio non so cosa tu ci trovi di bello in me. La verità è che da quando è morto mio padre ho sempre trovato difficoltà nell’esprimere i miei sentimenti. Giuro Niall, io ce la sto mettendo tutta ma ogni volta che sto per dirti qualcosa di dolce e romantico mi blocco. Se tu ti sei stancato di me, stai tranquillo,basta che me lo dici, io capirei. Tutti capirebbero. >> gli dissi con gli occhi lucidi.
<< Linda, non dire mai più cose del genere. Tu non capisci che mi regali tutto anche solo respirando,anche solo vivendo. Tu non capisci che la cosa più bella che mi sia mai capitata in tutta la mia vita è stato incontrarti. Tu non capisci che tutte le sere mi addormento pensandoti, e che tutte le mattine mi risveglio con lo stesso pensiero. Tu non capisci che l’unica cosa che voglio fare è stare con te, vivere con te, tu non capisci che sei l’unica cosa di cui mi importi veramente. >> mi disse Niall.
Lo baciai, come mai avevo fatto da quando ci eravamo messi insieme. Un bacio che disse tutto quello che avevo da dirgli. Un bacio che a me sembrò interminabile. Un bacio che aspettavo da tanto tempo. Un bacio perfetto.
 
 
<< Ma dove cavolo l’ho messa? >> parlavo da sola mentre stavo cercando nel mio armadio la maglietta che mi aveva regalato Sara per il Natale di due anni fa. Era una delle mie magliette preferite che indossavo solo in grandi occasioni per paura di rovinarla. Dopo esser tornata dalla mia seconda lezione di danza mi ero messa a cercarla dappertutto ma non l’avevo trovata ed avevo il terrore di averla persa durante il trasloco. Ad un tratto bussarono alla porta della mia camera ed andai ad aprire. Niall mi si avventò sulle labbra e dopo circa venti secondi si staccò guardandomi.
<< Tesoro promettimi che non ti arrabbierai. >> mi disse Niall.
<< Che succede? >> chiesi preoccupata.
<< Ascolta so che al tuo compleanno mancano due giorni e che tu mi hai esplicitamente ordinato di non farti alcun regalo ma… >> lasciò in sospeso Niall, ponendomi di fronte agli occhi una busta bianca.
<< Cos’è? >> gli chiesi stizzita. Insomma mi aveva promesso che non mi avrebbe fatto altri regali, proprio non riusciva a capire che mi metteva in imbarazzo?
<< Aprila >> mi incalzò.
Aprii la busta e dentro c’erano due biglietti per Napoli, uno era intestato a me e l’altro era a nome di Niall. Saremmo dovuti partire il ventuno ottobre, ovvero domani, il giorno prima del mio compleanno, e saremmo tornati il ventiquattro. Era stato un pensiero bellissimo ma chissà quanto gli era costato.
<< Niall, scusami ma davvero non posso accettare >> gli dissi restituendogli i biglietti in mano.
<< Perché? >> mi chiese sorpreso lui.
<< Perché è troppo. Insomma avrai speso sicuramente tanti soldi e … >>
<< Non vuoi partire con me? >> mi interruppe Niall.
<< Niall, cosa stai dicendo? Io voglio con tutto il cuore partire con te credimi, ma non posso. E’ un regalo troppo grande. >> gli spiegai accarezzandogli il viso.
<< Senti se non vuoi trascorrere il compleanno senza tua madre lo capisco. Ma se il tuo problema è il costo dei biglietti sappi che io non avrei saputo spendere questi soldi in un’altra maniera migliore. Pensaci bene : tu ed io da soli a Napoli … nella tua città! Non sarebbe meraviglioso? Ti prego Linda, parti con me, non chiedo di meglio. >> mi disse Niall tenendomi le mani. Quelle poche parole mi erano bastate per convincermi, insomma sarebbe stato davvero il viaggio perfetto.
<< A patto che tu non mi organizzi nessuna festa di compleanno >> gli dissi sorridendo.
<< Lo prendo per un sì? >> mi chiese Niall tutto eccitato.
Lo abbracciai e subito dopo lo baciai appassionatamente.
<< Prendilo come ti pare >> gli dissi ridendo.
Pochi secondi dopo entrò mia madre che a giudicare dall’espressione già sapeva tutto.
<< Allora quando si preparano le valigie ? >> mi chiese sorridendomi.
La andai ad abbracciare, ringraziandola con quel gesto per il permesso che mi aveva concesso.
<< Mi aiuti? >> le chiesi subito dopo.
<< Certo. >> mi rispose. Salutai Niall che doveva provare con i ragazzi, e gli promisi che quando avrei finito con le valigie sarei passata a sentirli.
<< Sei felice vero? >> mi chiese mia madre dopo che Niall se n’era andato, mentre mi aiutava a preparare i bagagli.
<< Come non lo sono mai stata in vita mia. Sai mamma, a volte penso che Dio mi abbia mandato Niall per ripagarmi di tutti i sacrifici e gli ostacoli che ho dovuto superare per arrivare fin qui. Penso davvero che lui sia un angelo sceso dal cielo apposta per me. Non hai idea di quanto la mia vita sia cambiata da quando lui è entrato a farne parte. Posso farti una domanda? >> le chiesi.
<< Dimmi pure tesoro. >> mi rispose sorridendo dolcemente mia madre.
<< Secondo te si può amare una persona con cui si sta insieme da soli due mesi? >> le chiesi.
<< Cucciola mia, l’amore è imprevedibile. Si può essere innamorati dopo solo una settimana che si sta insieme, come lo si può essere dopo vent’anni. Prendi per esempio me e tuo padre: quando lo conobbi al liceo, capii subito che sarebbe stato l’uomo della mia vita, che non ci saremmo più lasciati. E sarebbe stato veramente così se solo il destino crudele non si sarebbe messo di mezzo, ma lui continua a vivere nel mio cuore e continuo ad amarlo incondizionatamente. Perché quando l’amore arriva ti spalanca le porte del cuore e non ti fa capire più nulla. Quando stai con Niall, vorresti che il tempo si fermasse? Quando lo sogni, vorresti tirarlo fuori da lì per stringerlo forte a te? Quando qualcuno nomina il suo nome, sorridi senza un motivo? Adesso non vedi l’ora di finire le valigie per andare a sentirlo cantare?>> mi chiese mia madre.
<< Sì mamma, mi sa che mi sto innamorando >> le risposi.
Ed era vero, stavo imparando ad apprezzare anche il suo più grande difetto. Stava cominciando a diventare una vera e propria ossessione, il mio pensiero costante, il mio sogno fisso.  Forse stavo iniziando ad amarlo.
 
Mi trovavo davanti alla casa di Niall e una volta suonato il campanello, mi venne ad aprire Bobby.
<< Ei Linda >> mi salutò abbracciandomi. Rimasi spiazzata. Tra me e lui non c’era mai stato un rapporto così “amichevole”. Insomma, non ci eravamo spinti oltre una stretta di mano.
<< Ci sono i ragazzi ? >> gli chiesi sorridendo.
<< Sì, stanno in camera di Niall a provare >> mi spiegò sorridendomi.
<< Bene, allora vado! >> gli dissi indicandogli le scale.
<< Che cara ragazza, per fortuna che Niall non se l’è fatta scappare! >> sentii dire da Bobby mentre salivo le scale. Sorrisi al pensiero che anche la famiglia di Niall stava iniziando a volermi bene. >>
<< Ciao Linda! >> venne ad abbracciarmi Zayn seguito dagli altri ragazzi e da Eleanor, che con il passare dei giorni avevo iniziato a frequentare anche come amica. Era davvero una brava ragazza, molto simpatica e dolce, Louis se l’era scelta proprio bene!
<< Sei venuta a sentirci provare? >> mi chiese sorridente Liam.
<< Sì, non vedo l’ora di sentirvi >> gli risposi sorridendo.
<< La canzone che stiamo per cantare: “Little things”, l’ha scritta Niall pochi giorni fa, pensando a te.. non è vero tesoruccio? >> chiese Harry rivolto a Niall che nel frattempo era arrossito violentemente facendo ridere tutti.
<< Bene ragazzi, iniziamo! >> disse Louis mentre io mi sedevo vicino ad Eleanor, sul piccolo divanetto accanto alla finestra della stanza di Niall
I ragazzi iniziarono a cantare ed io rimasi incantata. Non avevo mai sentito una combinazione di voci così perfetta, così armoniosa. Roba da far venire i brividi. Le voci dei ragazzi erano una più melodiosa dell’altra e si vedeva che ci mettevano l’anima in quello che facevano. Per non parlare delle parole della canzone: pura poesia, ed il fatto che Niall quelle parole le avesse dedicate a me, solo a me, era la cosa più bella. Arrivò il suo assolo, durante il quale non fece altro che guardarmi con i suoi occhi azzurro mare. Non so precisamente il perché ma una lacrima iniziò a solcare il mio viso e lui se ne accorse, e sorridendo continuò a cantare, fino alla fine, per me. Quando la canzone fu definitivamente finita corsi ad abbracciare Niall e lo baciai.
<< Grazie >> gli dissi semplicemente mentre lui mi teneva stretta a se.
I ragazzi capirono e non dissero nulla. Ora ne ero certa : lo amavo, lo amavo davvero e avrei trovato il momento giusto, in quei tre giorni di vacanza dove saremmo stati solo io e lui,per dirglielo.
 

 
 
Ciao ragazze!
Ho visto che le recensioni sono poche ma soprattutto che le visualizzazzioni diminuiscono dopo ogni capitolo. Questa cosa mi dispiace sul serio, significa che non sono abbastanza brava. Non so se continuare o meno, visto che solo sei la seguono. Vi prego recensite, ditemi in cosa devo migliorare,aiutatemi... Il vostro parere è la cosa più importante!!
Tornando alla storia Linda ha scoperto che il sentimento che prova per Niall sta diventando, anzi è AMORE...secondo voi cosa succederà in questi tre giorni in cui staranno in vacanza a Napoli da soli ? Scrivetemi e vi prego : recensite!
Vi voglio bene, xx <3

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