You still have to squeeze into your jeans But you’re perfect to me!

di ilary97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** More than this ***
Capitolo 2: *** Moments ***
Capitolo 3: *** Maybe my love doesn't go in a one direction ***
Capitolo 4: *** Kiss you ***



Capitolo 1
*** More than this ***


More than this 


Eccoci qua, siamo arrivati, finalmente! Ore e ore di viaggio per tornare in Inghilterra. Precisamente siamo a  Manchester, e sbadata come sono non mi sono nemmeno presentata. Bene, io sono Lottie. Suona familiare vero? Okay a dirla tutta mio fratello fa parte della boy band più amata dalle teenager e ogni tanto mi capita di seguirli in qualche tappa, ad esempio proprio ora stiamo tornando da Brocklyn. Siamo stati lì per poco, è un peccato anche se mi mancava l’aria di casa, stasera i ragazzi faranno un altro concerto oggi è sabato 16 marzo e i ragazzi si esibiranno alla Manchester Arena. Figo eh?

Parlando di me ho 16 anni e il mio nome per intero è Charlotte ma tutti mi chiamano Lottie, specialmente il mio fratellone. E’ molto protettivo nei miei confronti a volte diventa ossessivo e insopportabile ma lo adoro, infatti sono l’unica che lo segue durante il tour infatti ho altre tre sorelle Fizzy, Daisy e Phoebe, ma con Louis ho un rapporto diverso, è meraviglioso, e ci siamo sempre aiutati a vicenda soprattutto quando i suoi hanno divorziato ufficialmente un anno fa.

Louis: Lottie, vuoi muoverti si o no?

A quel punto mi risveglio dai miei pensieri e mi avvio verso il taxi che ci deve portare all’hotel dove alloggeremo.

“Troppo presa a pensare ad Harold?” sussura al mio orecchio Niall

A quella domanda sgrano gli occhi e credo di essere diventata rossa come un pomodoro. Non rispondo, faccio una linguaccia al biondino e lo spingo, non intendeva dirlo con malizia, solo che gli piace prendermi in giro. Ma in fin dei conto ha ragione , stavo pensando ad “Harold” come lo chiama lui e se ve lo state chiedendo vi rispondo subito di si, mi piace.
Non so quando sia successo, anzi lo so ma me ne sto rendendo conto solo da poco. L’ho capito solo quando stavano facendo le prove del video WMYB e siccome la ragazza del video non c’era ho dovuta sostituirla per una prova e quando cantava

Baby you light up my world like nobody else 
The way that you flip your hair gets me overwhelmed 
But when you smile at the ground it ain't hard to tell 
You don't know oh oh 
You don't know you're beautiful 

Con quei occhioni verdi, beh in quel momento era come se fossi entrata in coma. Il sistema nervoso non mandava più impulsi, tutti gli arti e i muscoli avevano smesso di funzionare ed ero lì impalata a guardarlo, fino a quando mi sorrise, beh a quel punto mi esplosero le ovaie!

Nel frattempo eravamo arrivati al Worren Hotel, molto bello visto da fuori, ma io non vedevo l’ora di andare in camera e riposare, o meglio a guardare Harry. Generalmente prendevano una suite, che era talmente grande che alla fine ci entravamo tutti, ma come sempre alla fine io dormivo con Louis.
Andammo alla reception ci accolsero e ci accompagnarono fino alla nostra camera. Quarto piano stanza 690. Nemmeno il tempo di entrare che subito i ragazzi facevano a botte per i letti o per chi dovesse usare il bagno, in particolare Louis litigava con Zayn che voleva farsi una doccia, mentre mio fratello che è incontinente peggio degli ottantenni, lo pregava di farlo andare in bagno.

Io: William, possibile che a 21 anni sei già incontinente?
Louis: Lottie, smettila lo sai che odio essere chiamato con il mio secondo nome!
Harry: E dai Louis, come sei permaloso.
Louis: Harold, pensa a Caitlin e fai poco spirito.

A quella risposta di Louis, non ebbi nemmeno la forza di ribattere, né di continuare a prenderlo in giro, così, girai i tacchi e mi andai a sedere sul mio letto.
Niall aveva assistito alla scena, come del resto anche Liam, solo che Payne non faceva altro che ridere, mentre Niall conoscendomi e viso che era l’unico a sapere della mia cotta per Harry, mi si avvicinò mi abbracciò e fu l’unica scena che vidi prima di addormentarmi tra le sue braccia, magari pensando al MIO Harold con questa Caitlin. Salve, sono nuova da queste parti. Premetto che non sono una directioner, quindi se ho sbagliato qualcosa.... Non picchiatemi :3

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Capitolo 2
*** Moments ***


Moments

 

Louis mi ha svegliata da poco,  sono le 18:00 e devo prepararmi perché i ragazzi devono fare le prove microfono e poi devono prepararsi anche loro. Sono abbastanza silenziosa e a dirla tutta anche con la testa tra le nuvole. Non mi è piaciuto per niente quello che ha detto Louis, ma sicuramente l’ha fatto perché lui non sa quello che provo. Sono sicura che non voleva ferirmi, non lo farebbe mai, ma nessuno sa che sono cotta Harry, tranne Niall.

Da quando i ragazzi hanno iniziato a cantare, già quando partecipavano a x factor, tutti sono stai molto carini con me, ma più di tutti Niall, sembra molto timido e serio, ma alla fine anche lui combina guai. Fatto sta che ha una specie di dono: gli basta parlare con qualcuno per un po’ e dopo di ciò, è come se conoscesse i suoi più grandi segreti. Anche con me è successa la stessa cosa, ci siamo conosciuti, abbiamo parlato e quando ho capito che Harry mi piace, lui è stato il primo e anche il solo ad accorgersi della mia cotta. Proprio in quel momento ho scoperto che è un amico fantastico, infatti appena scoperto il mio segreto, non è andato a dirlo agli altri ridendo, ma mi voleva convincere a dichiararmi, ma non ci è riuscito.

Louis: Cos’hai Charlotte? Sei molto silenziosa stasera, stai male?

Lottie: Oh io… no io sto bene, tranquillo

Louis: Sicura che non mi devo preoccupare?

Lottie: Si tranquillo Will, sono solo stanca

Louis: Ancora?! Ti ho detto di non chiamarmi William o Will

Il fatto che si arrabbiasse mi faceva tornare il sorriso. Era meraviglioso, come mio fratello riuscisse a farmi ridere anche da arrabbiato.

Lottie: Louis lo sai che ti voglio bene?

Louis: Anche io piccola… ora andiamo

Quindi uscimmo dall’hotel e entrammo in macchina e ci portarono proprio alla Manchester Arena. Vista da fuori è un edificio gigantesco, chissà come era dentro. I ragazzi andarono a fare le prove microfono mentre io sedevo dietro le quinte ascoltando.

Erano le 20:10 quando i ragazzi si recarono in camerino a cambiarsi mentre io ero rimasta per più di un’ora sempre nello stesso punto, con la stessa espressione in viso, ma sempre con un pessimo umore.

Niall: Allora, si può sapere cos’hai?

Feci silenzio, non dissi niente ma lo guardai negli occhi. Sapevo che con lui non c’era bisogno di parole. Io guardavo lui. Lui guardava me e capivamo cosa c’era che non andava. Anche in quel momento i super poter di Niall lo aiutarono a darmi ciò di cui avevo bisogno. Mi abbracciò e mi diede un piccolo bacio sulla fronte poi lo guardai e gli dissi: Grazie. Mi guardò stupito e stranito poi mi disse: Non si dice grazie agli amici, non ce n’è bisogno. Poi sparì di nuovo in camerino.

Erano le 20:35 quando andai verso i camerini per vedere a che punto erano i ragazzi. Bussai in tutti i camerini come facevo di solito come per annunciare che mancava poco al concerto e di solito i ragazzi uscivano o perlomeno rispondevano. Questa volta niente alla fine entrai nel camerino di Louis e con mia sorpresa mi ritrovai davanti una scena a cui si poteva assistere solo in un asilo.

Liam rincorreva Zayn per farsi ridare l’i-phone. Niall e mio fratello combattevano contro Harry, stile Dragon ball, e tutti erano così presi dai loro giochi “educativi” tanto che nemmeno si accorsero della mia presenza.

Con un colpo di tosse, tornarono tutti in riga si sistemarono come se non fosse successo nulla e chiesero:

Ci stavi cercando?

Lottie: Certo! Sono le 20:40 voi dovete salire sul palco e invece che fate? Giocate come i bambini d 3 anni? Le vostre fan dovrebbero sapere cosa siete veramente.

Non volevo essere dura con loro, ma sapevo che non mi avrebbero presa sul serio. Infatti tutti scoppiarono in una grande risata e alla fine mi arresi e risi anch’io. Uscirono dal camerino tutti e per ultimo Harry e prendendomi alla sprovvista si avvicinò al mio orecchio e sussurrò: Se non ci fossi tu, saremo persi.

Ritornai vicino al palco, e nel frattempo le directioner erano arrivate e si sentiva bene la loro presenza. Gridavano, piangevano ancora prima che il concerto iniziasse. Ognuna di loro gridava il nome del suo preferito, ma c’era anche chi gridava e basta. Guardai verso il pubblico e fu a quel punto che vidi che l’arena di era riempita di colore. Le directioner avevano fatto una miriade di cartelloni, con le loro foto, o con le parole delle canzoni.

I ragazzi salirono sul palco e a quel punto le urla raddoppiarono, si triplicarono, tanto che si sentivano più le fan che i One Direction stessi. Cantarono Live while we’re young, Take me home, Change my mind, C’mon c’mon, e per finire in bellezza, la mia preferita Little things. Durante il concerto ascoltai tutte le canzoni, ma la mia mente non riusciva a smettere di pensare ad Harry, soprattutto ora che la sua voce era rimasta nella mia testa, sentivo ancora quella frase nelle orecchie e non riuscivo a scordare il suo respiro nel mio collo e il suo profumo.

I ragazzi scesero dal palco tutti sudati e stanchi, io li aspettai e quando uscimmo dall’Arena si fermarono a fare foto a firmare autografi, sempre con molta pazienza anche se erano stanchissimi e si vedeva. Tornati in albergo, ognuno si mise a letto, io compresa.

Nella stanza regnava il silenzio e il buio. Io tenevo gli occhi chiusi ma non riuscivo a prendere sonno. Ad un tratto sentii toccarmi la gamba, mi spaventai e mi misi seduta di scatto, accesi la luce sperando di non svegliare Louis, che dormiva accanto a me e vidi Harry seduto sul mio letto che mi sorrideva e faceva segno si fare silenzio.

 

Ciaoo , bene ho deciso di postare anche se non avevo nemmeno una recensione, ma poco importa. Spero di ricevere vostri pareri. E spero che la storia vi piaccia almeno un po’.

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Capitolo 3
*** Maybe my love doesn't go in a one direction ***


Maybe my love doesn’t go in a one direction

 

Ero lì, seduta sul letto pietrificata e davanti a me c’era il ragazzo che avevo sempre sognato, il ragazzo per cui avevo una cotta segreta. Ora quel ragazzo era di fronte a me e mi sorrideva. La luce era accesa, ma era comunque molto fievole. Riuscivo a vedere a malapena il suo volto, ma riuscivo a distinguere bene i suoi occhi, le sue iridi verdi era la prima cosa che avevo notato quando lo avevo conosciuto, anche se inizialmente mi era indifferente,lo vedevo solo come un ragazzo o comunque un amico di mio fratello, poi era scattato qualcosa e da quel momento in poi, non avevo desiderato altro che fosse mio. MIO e solamente mio, ma ora che avevo una misera possibilità, solo di parlargli io come una stupida lo guardavo senza proferire parola.

 riuscii a dire dopo il mio stato di coma

< Io… beh io ti ho vista triste oggi e volevo sapere  se stavi bene> mi rispose accennando un sorriso

Non sapevo come interpretare quella sua preoccupazione nei miei confronti. Insomma non si era mai preoccupato per me, mai, perché avrebbe dovuto farlo ora?

< Oh si.. io sto bene, grazie per l’interessamento> dissi quasi sussurrando. Naturalmente non volevo svegliare Louis. Chissà che avrebbe pensato vedendoci in quella situazione. Certo, non stavamo facendo niente di male, ma il fatto che un suo amico fosse seduto sul letto della sua piccola sorellina, non l’avrebbe lasciato sicuramente indifferente.

disse, il riccio alzando il sopraciglio. La sua insistenza mi stava quasi irritando, però poi pensavo a quanto fosse dolce a preoccuparsi per me, nessun altro si era accorto che ero un po’ giù di corda intendo oltre a mio fratello e a Niall. Lui aveva capito che stavo male, nonostante i nostri rapporti si limitassero solo al saluto e niente di più.

dissi con un velo di tristezza mista a rabbia, nel solo pensare a lui e a quella Caitlin. Non la conoscevo, ma me la immaginavo bella, magra magari bionda, altezza media, una bellezza almeno all’altezza di Harry, si perché la bellezza di Harry era una bellezza unica.

Mi sorrise e abbassò il capo e disse In quel momento speravo sul serio, non avesse mai detto quelle parole. Il sangue aveva smesso di circolare, il mio cervello non riceveva più l’impulso e il cuore perse un battito. Forse ero anche arrossita, ma in quel momento nel mio cervello si ripeteva solo quella frase, come un cd, come un cd che però si è incantato in un solo punto. Avevo mille pensieri in testa e mille domande. Perché Harry mi voleva proteggere? Perché tutt’a un tratto gli importava di me? Perché ora era gentile e dolce con me, che fino a prima avevo sempre desiderato tutto questo.

L’unica cosa che ora volevo fare era baciarlo, volevo baciarlo come succedeva sempre nei film, quando il ragazzo si dichiara e la ragazza gli salta in braccio, lo bacia e vivono felici e contenti. Ero tentata di farlo, avrei potuto baciarlo. Ormai lui si era ammutolito e intorno a noi era calato un silenzio imbarazzante, potevo baciarlo e quindi rompere il ghiaccio. Cancellai all’istante la mia idea, anche se era l’unica cosa che volevo. Non potevo baciarlo, non sapevo se magari stava con quella ragazza, non sapevo se era quello che voleva anche lui, ma soprattutto non potevo rischiare di far sciogliere i One direction. Non potevo correre un rischio simile, non potevo causare una tragedia di questa portata. Decisi quindi di sorridergli e lui ricambiò, facendomi sussultare dentro. Intanto mentre ci scambiavamo sguardi misti di imbarazzo e dolcezza, Louis ci fa tornare al pianeta terra. Si gira e rigira nel letto, poi ad un certo punto si alza, va in cucina e beve un bicchier d’acqua e torna a letto. Tutto accade sotto i nostri occhi increduli, possibile che non ci abbia visti? O forse ci ha visti e non ha detto niente? Vedendo che Louis torna a letto tranquillo io e Harry ci scambiamo un altro sguardo e scoppiamo a ridere per quello che abbiamo appena visto. Dopo di che Harry si alza dal letto, mi rivolge un’ ultimo sorriso e va nella sua camera. Io intanto mi copro e sto per spegnere la luce, sento dei passi così mi alzo di nuovo, vedo Harry che torna, si abbassa alla mia altezza e mi guarda negli occhi, sento il suo respiro sulle mie labbra. Non vuole fare quello che penso vero?  Mi da un bacio sulla guancia, poi mi sussurra all’orecchio

In quel momento capii che forse il mio sentimento non andava in sola direzione, forse un po’ d’amore mi stava per tornare dietro.

 

Ciao a tutte, tengo molto a questo capitolo perché ci ho messo dentro tutta me stessa, in un certo senso l’ho fatto mio. Spero vi piaccia. Ditemi cosa ne pensate voi :3

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Capitolo 4
*** Kiss you ***


Kiss you

 

Il sole che entra dalle finestre mi fa aprire gli occhi, guardo la sveglia: le 9 di mattina. C’è un grande silenzio in camera nonostante i ragazzi non siano molto silenziosi. Mi metto a sedere sul letto, noto che Louis non è accanto a me, stropiccio gli occhi mentre una voce mi fa sussultare

< Giorno piccola Lottie >

Avrei riconosciuto quella voce tra mille altre, ma le parole che aveva pronunciato mi facevano pensare che fosse un sogno. Harry che veniva a darmi il buongiorno e questa volta non lo faceva per cortesia, lo faceva perché… beh il perché non lo so, ma l’aveva fatto. Aveva aggiunto anche un “piccola” alla sua frase e questo mi fece venire i brividi alla schiena.

< Buongiorno Harry > risposi sorridendo. Essere svegliata da lui in tal modo non poteva far altro che mettermi di buon umore

< Gli altri sono usciti, sono andati a fare un giro > mi disse, come se mi avesse letto nel pensiero

< Ah e tu non sei uscito? > risposi. Dovevo capire perché era cambiato improvvisamente, dovevo capire perché mi stava accanto, anche se alla fine, saperne il motivo non mi avrebbe cambiato la vita.

< No! Non mi andava. E poi… > si fermò un attimo < E poi, qualcuno deve pur rimanere con te > mi disse. Non so se quella frase mi faceva sentire più lusingata o più un peso per loro.

< Quindi è toccato a te rimanere? > domandai al riccio

< No, mi sono semplicemente offerto volontario > rispose con molta calma mentre io continuavo a non capire. 

< Va bene > gli risposi. Dovevo far chiarezza nella mia mente

Lo guardai e lo vidi sorridermi. Era più bello di mattina. Aveva gli occhi più verdi e luminosi e i suoi ricci, beh non avevano una posizione erano tutti arruffati senza ordine, ma questo lo rendeva più bello ai miei occhi. Si avvicinò pian piano si sedette sul letto, di fronte a me si avvicinò al mio orecchio e sentii di nuovo il suo respiro sul collo e il suo profumo invadermi le narici.

< Ma sai, l’ho fatto con piacere Lottie > mi disse con voce bassa. Nella pancia avevo bisonti invece delle farfalle e il cuore stava per lasciarmi. Sarebbe stato epico morire tra le braccia di Styles mentre cercava di fare colpo su di me. Risprese subito a parlare < Che ti va di fare? > mi chiese. Io ero ancora con la testa tra le nuvole, ma se non volevo fare la figura della scema dovevo rispondergli. < Non so, tu che mi consigli? >

Ci pensò un attimo e poi si illuminò come una lampadina. < Io direi di starcene chiusi in albergo al calduccio > e poi sottovoce aggiunse < soli >. Quell’ultima parola era stata pronunciata da Harry con un filo di voce, bassa rauca e se posso dirlo sexy. Lo aveva detto sottovoce, forse per paura che io sentissi. Peccato Harry! Avevo sentito lo stesso. Non capivo bene il motivo per cui non volesse uscire. Voleva stare in una stanza d’albergo da solo con me. Con me, Charlotte Tomlison e io non ne capivo il motivo.

< Si > dissi < Ottima idea, restiamo qui >. Ero ancora seduta nel mio letto, avvolta nel piumone e chissà com’ero “affascinante con il mio pigiamino con i pinguini i capelli arruffati e le mie occhiaie. Harry si sedette accanto a me, mi guardò, mi sorrise e in quel momento l’unica cosa a cui pensavo era: < Ti prego, fa che non rida per il modo in cui sono combinata >. Sono la ragazza più strana che esista, avevo Harry davanti e pensavo alla mia faccia e invece in cuor mio avrei voluto baciarlo dolcemente e stare per sempre con lui.

Fu come se mi avesse sentito, Harry si fece serio mi prese la mano che era sulla coperta e abbassò lo sguardo. Quando lo rialzo con l’altra mano mi accarezzò la guancia e io l’unica cosa che riuscivo a fare in quegli instanti era ordinare al mio cervello di dire al cuore di smettere di battere così velocemente. Styles si avvicinava pericolosamente riuscivo a sentire il suo profumo. Chiusi gli occhi e lo lasciai fare, ormai avevo capito le sue intenzioni. Un attimo dopo le mie labbra percepirono un tocco leggere un sapore dolce e un profumo paradisiaco. Harry mi stava baciando e questa era l’unica cosa che mi interessava.

 

Harry’s Chapter

Che caspita mi era preso! Stavo baciando Lottie e le avevo detto tutte quelle cose dolci, ma io frequento Caitlin. Al diavolo! Questa è la cosa migliore che io abbia fatto. So che è solo una ragazzina e che è la sorella del mio migliore amico, ma al cuore non si comando e in quel momento desideravo divorare le labbra di Lottie, accarezzarla e sapere che è mia. Invece lei non era di nessuno, anzi era di Louis e forse era meglio smettere di baciarla, dirle che è stato un errore e finirla qui. Non dovevo innamorarmi di lei, non potevo. Sarebbe stato tutto complicato e quando l’amore si complica allora si soffre e io non ero nemmeno in grado di amarla come si meritava. Mi staccai da quel meraviglioso bacio e l’unica cosa che riuscì a dirle fu < Sei bellissima Lottie >

 

Charlotte’s  chapter

Non avevo intenzione di staccarmi. Non mi interessava nemmeno se i ragazzi ci potessero vedere. Però pensai a Louis, non potevo mettermi tra loro e rovinare le cose. Non potevo essere la causa dei loro litici e non volevo assolutamente farli sciogliere. Fu Harry il primo a staccarsi era meraviglioso, in tutti i sensi.

< Sei bellissima Lottie > mi disse. Ero al settimo cielo. Lasciai il pensiero della band in un angolo, raccolsi tutto il coraggio che avevo e gli dissi < E tu sei meraviglioso, Styles >

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