Ima wo ikiru

di Hika86
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Occhiali ***
Capitolo 2: *** Caffè ***
Capitolo 3: *** Apprensione ***
Capitolo 4: *** Tonalità ***
Capitolo 5: *** Sveglia ***
Capitolo 6: *** Regalo ***



Capitolo 1
*** Occhiali ***


'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'


Si era dimenticato l'ombrello in camerino e se n'era accorto solo una volta uscito dagli studi. Seppur malvolentieri si era rassegnato a doverli attraversare tutti ancora una volta per tornare alla sezione in cui avevano istallato il loro set, così da recuperarlo. Doveva farlo, se non voleva tornare a casa fradicio come se avesse fatto dieci vasche a stile libero.
Quando entrò in camerino aprì piano la porta «Permesso...» accennò nonostante fosse sicuro di non trovare nessuno. E invece qualcuno c'era. Matsujun era seduto su una delle sedie ed era piegato con la testa a guardare sotto il tavolo. «Sì, sì... Ahu!» esclamò dando una zuccata mentre si rialzava
«Tutto bene?» domandò Ohno entrando nella stanza e lasciando la porta socchiusa
«Oh, Riida... sì, sì tutto ok» rispose tornando a sedere composto «Com'è che sei ancora qui?»
«Ho dimenticato l'ombrello» disse raggiungendo l'angolino che aveva occupato fino a poco prima «Tu invece? Credevo uscissi a mangiare con il regista» aggiunse trovando ciò che era tornato a prendere
«Sì, adesso vado. E' solo che mi sono tolto le lenti perchè stavano cominciando a darmi fastidio, ma ora non trovo gli occhiali» spiegò il compagno spingendosi sulla sedia con le rotelle e andando così a frugare nuovamente tra le proprie cose senza doversi alzare. «Non puoi rimetterti le lenti?» domandò satoshi aggrottando le sopracciglia e facendo per tornare verso la porta
«No, ci ho messo le dita sopra pensando di non doverle rimettere. E' troppo tardi» rispose Jun quindi sbuffò rumorosamente «Oh che scatole! Stamattina li avevo!» borbottò arrabbiato
«Hai cercato bene?» fece ancora Satoshi guardandolo mentre ribaltava la borsa e le tasche dalla felpa
«Sì, ma non sono da nessuna parte! Non ci vedo niente senza, come faccio ad uscire?» piagnucolò. Il maggiore sorrise divertito, quindi abbandonò l'uscio del camerino per tornare sui suoi passi ed avvicinarsi all'amico «Jun kun» lo richiamò
«Cosa?» fece lui girandosi sulla sedia con un sospiro di assegnazione. Si ritrovò il viso di Satoshi a pochi centimetri dal naso e si allontanò un poco, appoggiando la schiena al sedile. «Che c'è?» domandò spalancando gli occhi e arrossendo leggermente. Questi non rispose, allungò l'indice verso la testa di Jun fino a toccare la montatura degli occhiali e li spinse giù col dito fino a premerglieli sul naso. «Eccoli qui» annunciò il maggiore con un sorrisino serafico. Da dietro le lenti lo fissò sorpreso mentre si tornava tranquillo verso la porta «Buona serata~» gli augurò questi prima di uscire dal camerino.
Jun rimase immobile sulla sedia, rosso come un gambero, ad attendere che la propria vergogna diminuisse.


E arriveranno i pomodori, lo so XD Non sto lasciando da parte nè Aka,i nè Neko, nè sto abbandonando la one shot per l'anniversario che... ormai è passato T^T
Io avevo bisogno fisico di scrivere tutto ciò XD Ultimamente sono in fase Jun e muoio dalla voglia di scrivere di lui, ma chiaramente non posso cominciare un'altra ff a capitoli. Già 3 in corso sono troppe per me e così ho pensato a questa soluzione.
Mi spiego, non è una one shot e non è una fic a capitoli. Diciamo che è progettata per essere una raccolta di drabble/flashfic, insomma qualcosa di veramente breve. Questo significa che la scriverò quando mi verrà l'ispirazione, così... casualmente.
Le storie sono incentrate su Jun e Ohno (come sempre: niente di yaoi, ma solo amicizia) e ogni storia è un momento random (e ipotetico) in cui accade qualcosa ai Juntoshi o tra loro. Non sono in ordine cronologico, nè sono pensati per svolgersi ipoteticamente nei giorni nostri. Sono... sospesi nel tempo, mettiamola così. Dato che i generi di ogni piccola flash fic possono essere diversi ho messo "generale".

Parlando di questa prima flashfic...
E' corta ci ho messo circa 5 ore a scriverla. Ultimamente ho la fissa dei dialoghi, sono convinta che non debbano sembrare decise a tavolino da qualcuno che li ha scritti, ma che si debba cercare di farli il più verosimili possibile alla realtà. Oh beh, è pur sempre una storia scritta quindi ok... ma quando posso ci provo. E comunque una volta che progetto il dialogo e lo rendo meno "già deciso" possibile... devo RImodificarlo perchè Ohno parla solo lo stretto indispensabile oppure aggiunge brevi cose inutili XD ha un modo suo insomma.
Bene... quando mi verrà l'ispirazione per la seconda scriverò (è la ff che meglio mi riesce di scrivere quando sono in ufficio dato che è rapida)

NOTA: Il titolo 今を生きる Ima wo ikiru è un modo di dire giapponese che equivale al nostro "cogli l'attimo"

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Capitolo 2
*** Caffè ***


Si accucciò a terra per mettere la mano nel vano del distributore, sollevò il vetro protettore e pescò la lattina. «Noooo...» si lagnò subito dopo aver visto cos'era venuto fuori e appoggiò la fronte al distributore. Il suo lamento rieccheggiò nei corridoi degli studios, deserti, un po' perchè erano tutti al lavoro, un po' perchè era effettivamente tardi: l'orologio che ticchettava al di sopra delle macchinette segnava la dieci di sera.
Rimase lì fermo a dondolarsi sulle gambe piegate, chiedendosi cosa fare, finchè una voce alle sue spalle non richiamò la sua attenzione. «Riida? Che succede?» gli venne chiesto, ma Satoshi era tanto sconsolato da non avere nemmeno la forza di girarsi. Sollevò la mano per alzare la lattina in aria. «Ho sbagliato a prendere il caffèèè...» borbottò con una nota di disperazione nella voce. Jun lo raggiunse ridendo di gusto «Ma come hai fatto a sbagliarti così? E dire che le immagini sono diversissime» fece guardando le scritte sulla macchina, poste a fianco ai pulsanti da schiacciare: Ohno aveva preso una lattina di caffè amaro che aveva la scritta scura, ma solitamente sceglieva il latte macchiato dalla classica scritta beige. «Erano gli ultimi spicci...» sospirò il ragazzo rigirandosi la lattina tra le mani. L'altro sorrise guardando il compagno con compassione «Sembri proprio un animaletto abbandonato con quelle orecchie in testa» spiegò divertito mentre metteva i soldi nel distributore «Perchè non le togli fuori dal set?» domandò scegliendo il latte macchiato
«Me le sono dimenticate addosso» rispose con un borbottio. Con gran fragore la seconda lattina scese e atterrò nel vano «Me la prendi tu, Riida?» domandò Jun. Satoshi annuì e la recuperò «Pensavo prendessi il te Oolong» disse quando tirò fuori la scelta del compagno: era quella che avrebbe voluto prendere lui poco prima. «Infatti quello è per te» rispose l'altro
«Eh? Per me?» domandò stupito alzando lo sguardo verso il viso dell'amico
«Sì, per te. Io mi prendo il tuo caffè invece» confermò togliendogli dalle dita la bevanda amara
«Grazieeee» sorrise Satoshi tutto contento, portandosi la lattina calda alla guancia, soddisfatto. «Grazie Matsujuuuuun!» esclamò poi imitando se stesso nell'ultimo video girato.
Jun rise divertito e guardò il Riida che si allontanava dal distributore per tornare nel camerino con la bevanda che voleva fin dall'inizio: vederlo contento faceva sorridere anche lui, quando invece era triste non poteva fare a meno di sforzarsi perchè sorridesse di nuovo.
Non appena il Riida sparì dietro la porta, però, Jun abbassò lo sguardo ad osservare la lattina di caffè amaro che gli era rimasta. «Ma... non piace manco a me!» si ricordò appoggiando a sua volta la fronte alla macchina.


Yup! Rieccomi!!
Ieri ho postato finalmente la oneshot dell'anniversario che mi "tormentava" da mesi... son piuttosto soddisfatta di me stessa (ora potete leggerla e dirmi che fa schifo XD). Nel frattempo ho avuto questo piccolo flash *_*
Un altro momento qualsiasi vissuto da Ohno e Jun.
Una domanda... vi sembra che siano momenti particolarmente smielati? O.o Perchè credo mi sia stata fatta una critiac in questo senso e ora mi sto facendo le paturnie... non voglio che siano smielati, devono solo essere momenti carini (come potrebbero capitare a qualsiasi arasho messo in coppia con un altro). Lo "smielo" non lo voglio!!
Comunque... finalmente posso tornare a dedicarmi con tranquillità a "Neko" ed "Akai Ito"... mi sento libera XD

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Capitolo 3
*** Apprensione ***


Girò la chiave e aprì la porta con un suono secco. La notte era tanto silenziosa che quel rumore sembrò quasi risuonare contro il buio oltre il cono di luce delle lampade fuori dal portone. Entrò e chiuse l'uscio alle proprie spalle mentre già si sfilava le scarpe. Attraversò il corridoio nell'oscurità più totale finchè non raggiunse il salotto e accese finalmente la luce, regolando il lampadario con la manopola di modo da renderla meno forte e più soffusa. Sempre in silenzio appoggiò la borsa a terra, le chiavi nel piatto sul bancone della cucina e finalmente si lasciò sprofondare sul divano color crema. I suoi genitori erano già nel mondo dei sogni, infatti non sentiva alcun rumore nell'appartamento, così, quando accese la tv, tenne il volume bassissimo.
Era stata una giornata pesantissima: la radio alle sei del mattino, poi un servizio fotografico fino a pranzo e nel pomeriggio erano stati ospiti a Music Station. A casa era tornato solo in quel momento, alle undici, ed era completamente devastato. Eppure non voleva andare subito a dormire: bere qualcosa e rilassarsi un poco prima di andare a letto era un'idea migliore, non gli piaceva comportarsi in casa sua come in un hotel dove stare solo a dormire. Accese il bollitore e preparò la tazza mentre l'acqua si scaldava.
In quel momento un programma in diretta annunciò la presenza di Matsumoto Jun. Satoshi alzò lo sguardo e fissò lo schermo stupito: lui non sapeva gli impegni di tutti e certo non si aspettava di vedere il compagno in diretta dopo la giornata massacrante che avevano avuto. Indossava gli stessi vestiti con cui era uscito dagli studi di Music Station: probabilmente il loro manager glieli aveva fatti avere in anticipo. Matsujun era la persona più organizzata e minuziosa che conoscesse, quindi c'era poco da stupirsi se finito un programma fosse già pronto per il successivo.
Il bollitore si spense e Satoshi si versò l'acqua sulla busina della tisana prima di mettersi di nuovo comodo: lui non zuccherava niente. Abbracciando un cuscino e incrociando le gambe si mise a guardare lo schermo dove Jun si inchinava per salutare il pubblico. Dall'esterno quel ragazzo poteva sembrare un idol superbello, dall'atteggiamento cool e superficiale, ma quello che conosceva Satoshi era un ragazzo diligente, spesso pensieroso, ma sempre disponibile. Inoltre era uno stoico, lo dimostrava il fatto che era in quel programma, invece che a casa a gustarsi una tisana calda come lui.
A quel pensiero si preoccupò: il compagno era piuttosto serio mentre gli venivano fatte delle domande circa il suo nuovo drama, doveva essere stanchissimo...
L'intervistatore fece una domanda sul gruppo e finalmente Jun rise di gusto piegando leggermente la testa all'indietro, come suo solito.
Satoshi sorrise a sua volta, con un sospiro soddisfatto: falso allarme, nonostante tutto era il solito Jun che rideva divertito in quel modo dolce e birichino che lui ben conosceva.


Forse è meno carina delle altre perchè è presente solo Ohno, però mi è piaciuto condividere con lui un attimo di pacifica vita quotidiana e intanto cominciare ad esplorare i suoi pensieri riguardo a Jun.
Trovo terribilmente carina la sua iniziale preoccupazione "ohddio è tutto serio! Sarà stanco? Ma come starà? Ce la farà?"... e come invece sospira tranquillizzato e in parte soddisfatto (quasi orgoglioso?) al vedere che Jun si mette a ridere come sempre... è una preoccupazione da fratello maggiore, ma mi immagino anche l'espressione del suo viso che invece fa molto fratellino piccolo XD
Boh è dolcino *-*

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Capitolo 4
*** Tonalità ***


Si tolse le scarpe all'ingresso di un izakaya* di Ōta, lasciandole nella scarpiera, quindi calpestò il tatami scurito dalla luce e chiese dell'amico ad un cameriere. Questi lo accompagnò al bancone. «Riida, buonasera» salutò Jun saltando sullo sgabello
«Oh» rispose l'altro piegando il capo e facendo un mezzo sorrisetto. Quella mattina aveva riacceso il cellulare dopo aver finito il programma radio e aveva trovato una mail⎨Beviamo qualcosa insieme stasera?⎬.
Ordinarono dello shōchū** e mentre attendevano, Jun affondò le mani nell'oshibori*** caldo. Respirò profondamente quell'odore semplice di panno pulito, privo di profumo, che si mescolava alla fragranza della paglia del tatami e del legno del locale. «Bello...» mormorò Satoshi, aveva anche lui le mani fasciate nell'oshibori e teneva gli occhi socchiusi «In autunno è una bella sensazione vero?»
«Sì, è vero» annuì inumidendosi un'ultima volta le mani e poi lasciando il panno nel suo cestinetto «Cosa vuoi mangiare?» domandò appoggiando i gomiti al bancone e piegandosi in avanti per leggere il menù aperto, disteso nello spazio tra i due segnaposto. «Yakitori****»
«Va bene, però negima» ribattè Jun pensieroso
«Tsukune» lo corresse Satoshi
«Ma hai già deciso?» ridacchiò il più giovane sentendo l'altro così deciso e perentorio «Facciamo uno e uno. Edamame?*****»
«Con sale, poi si vedrà» annuì quello. Anche lui ripose l'oshibori stropicciato «Si è raffreddato»
«Dopo un po' succede Riida» lo avvisò scuotendo il capo e comunicando l'ordinazione al cameriere che arrivava a portar loro da bere. Riempirono i bicchierini con il distillato e brindarono per poi bere i primi sorsi in silenzio. Davanti a loro, oltre il bancone, un cuoco si occupava delle ordinazioni da grigliare: entrambi seguirono i suoi movimenti tutte le volte che si avvicinava agli yakitori sperando stesse preparando le loro porzioni. Un giovane cameriere doveva averli notati perchè sorrise divertito. «Avete la stessa giacca?» domandò per attaccare bottone. Jun e Satoshi si guardarono: senza saperlo, circa un ano prima, avevano fatto lo stesso acquisto. «Sì, è lo stesso modello. Ma è un colore diverso» si difese il più giovane
«Il colore è uguale. E' la tonalità che cambia» lo corresse Satoshi «Il tuo è grigio scuro, il mio è grigio chiaro» spiegò puntiglioso, mentre il cameriere guardava entrambi alternativamente
«Ok, il mio è grigio antracite, il tuo è grigio cenere» annuì ridendo Jun «Ma non sono colori diversi?»
«No, è come il rosa pesca e il rosa confetto» scosse il capo l'amico
«Il blu oltremare e l'indaco?» tentò
«Oppure il verde petrolio e il verde pistacchio» propose ancora, pensieroso
«Lo scarlatto e il color azuki» ribattè per poi piegare il capo quando il cameriere porse loro le porzioni di yakitori
«Giallo limone e color ambra» continuava Satoshi
«Ok... smettiamola» rise Jun bevendo un altro bicchierino di shōchū. In quel momento gli sembrò veramente di essersi buttato alle spalle le fatiche della giornata.
«Perchè?» ridacchiò l'altro appoggiandosi al bancone con la guancia nel palmo della mano aperto «Era divertente» concluse pescando dal piatto davanti all'amico. Non mangiò subito, ma si mise in attesa della reazione che avrebbe avuto una volta realizzato che gli aveva preso un negima dopo aver insistito per gli tsukune.

*Gli izakaya sono una specie di equivalente giapponese delle osterie o dei pub. Ci si siede ad un tavolino (i banconi sono più rari) con i commensali e si ordina sia da bere che da mangiare, stuzzichini in stile tapas spagnole
**Lo shōchū è un distillato alcolico
***L'oshibori è un asciugamano piccolo che viene portato umido e caldo (chiaramente pulito e sterilizzato) ad ogni commensale per lavarsi le mani
****Gli yakitori sono spiedini di pollo. Ne esistono diverse varianti, qui Jun ordine i negima (pollo e cipolla) mentre Satoshi chiede gli tsukune (pollo a polpette)
***** Fagioli di soya verdi


Questa scena mi piace, sarebbe durata righe e righe di descrizione, ma ho faticato tantissimo per farla stare nelle 500 parole della flash fic (e sono 500 tonde XD). Spero renda lo stesso.
Anche questa è ispirata ad una scena reale. Io e la Reru abbiamo comprato la stessa giacca (ma eravamo insieme quindi l'abbiamo fatto consapevolmente) e venerdì scorso al supermercato la cassiera ha notato la cosa. Sulla via del ritorno abbiamo avuto lo scambio di battute sui colori. Ho pensato che per un artista come Ohno e uno preciso come Jun, una disquisizione (stupidissima e senza senso tra l'altro) sui colori fosse perfetta (e hanno ignorato bellamente il cameriere).
Scusate le tante note, ma mi piaceva molto l'atmosfera tradizionale >.<

Ringrazio tantissimo chi ha commentato queste piccole storielle. Sembrano bervi e banalotte forse, ma ci impiego sempre una o due ore per farle (sono esagerata con le tempistiche, lo so), quindi grazie mille: sono felice che piacciano!
Approfitto di questa pubblicazione per avvisare che sparirò per un po', farò due settimane all'estero per natale e capodanno quindi sicuramente non pubblicherò, torno il 10 e da lì fino ai primi di Febbraio ho da levarmi di torno gli esami di questa sessione per arrivare a -2 alla laurea *_* chiaramente se avrò tempos criveròin quel periodo, ma non assicuro nulla. Questo per dire che mal che vada tornerò alla carica dal 3 Febbraio in poi ^^
Buone feste a tutte voi!!!

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Capitolo 5
*** Sveglia ***


Il cellulare cominciò a suonare con una suoneria leggera, impostata su tono graduale. Prima che arrivasse al massimo, però, Jun l'aveva già spenta cacciando la mano fuori dalle coperte con un gesto spazientito. Rimase steso a pancia in giù con il braccio scoperto metà sul futon e metà sul pavimento: il letto era meravigliosamente caldo e ogni centimetro del suo corpo era rilassato. ⎨La domanda di oggi! Beh... riguarda la nuova canzone degli Arashi⎬sentì pronunciare d'improvviso dal salotto. Non si spaventò: ogni mattina era così, perchè sapeva che cinque minuti dopo il suono della sveglia, lo stereo era programmato per accendersi sull'ultima cosa che aveva ascoltato.⎨La canzone stavolta è la theme song per il nostro Aiba chan⎬. Jun si girò su un fianco e sorrise placido con ancora gli occhi chiusi: era la voce del Riida quella che sentiva. L'ultima volta doveva essersi sintonizzato su FM Yokohama ed ecco che si era riacceso sulla stazione, che poi era quella dove lavorava il Riida tutte le mattine dalle 6.45.⎨Quindi: qual'è il titolo della nuova canzone? Che è poi anche il titolo del drama.⎬andava avanti a parlare. Continuò ad ascoltarlo rimanendo fermo sotto le coperte, era come averlo in salotto che parlava da solo. Era rilassante... ma se era già alla parte del quiz significava che erano le sette, l'ora di alzarsi, ma Jun proprio non ne aveva voglia.⎨Scegliete tra le seguenti risposte per favore: mai gaaru, maiagaru, moeagaru*⎬. A quel punto fu impossibile continuare a sonnecchiare, il ragazzo scoppiò improvvisamente ridere e non riuscendo a fermarsi girò la faccia nel cuscino cercando di soffocare le risate, ma ormai si contorceva sotto le coperte per il divertimento.
⎨Avete sentito "My girl", la risposta giusta era la 1⎬quando finalmente si mise supino aveva appallottolato le coperte da una parte e osservava il soffitto con gli occhi aperti, completamente sveglio e sorridente. A quel punto si alzò, in un unico energico movimento, e scese le scale del soppalco con una mano che copriva uno sbadiglio.⎨La nuova canzone è in vendita da oggi! Eheheh, è il ventottesimo singolo eh?⎬Jun sorrise mentre metteva a bollire dell'acqua e contava i cucchiaini di caffè solubile da mettere nella tazza.⎨E' in vendita sì... arigatou gozaimasu⎬ringraziò il Riida, mentre lui recuperava la busta dei biscotti dalla credenza
«'zaimas...» farfugliò e chinò automaticamente il capo.
L'acqua bollì e la versò dal pentolino nella tazza inspirando profondamente il buon odore del caffè. Il Riida continuava a parlare raccontando del suo drama e dei dettagli del singolo. Fece un sorriso placido quando lo sentì raccontare del Making of e quindi cominciò la sua colazione guardando il paesaggio autunnale ma soleggiato, fuori dalle grandi finestre del salotto. la luce che filtrava dai vetri era intensa e calda per quella stagione e, anche se era appena sveglio, Jun fissava i raggi del sole che illuminavano il pavimento senza provare fastidio: sentiva di essersi svegliato con energia.
⎨Comprate entrambe le versioni! Onegai shimasu⎬
«'mas...» disse ancora, con le labbra appoggiate al bordo della tazza
⎨Sono Ohno Satoshi, per oggi è tutto!⎬.

*le risposte sono "my Girl" "maiagaru" (volare alto) e "moeagaru" (appiccare un incendio). E' per quest'ultima che Jun scoppia a ridere!
La puntata risportata è quella di Arashi Discovery del 2009.11.11


Evoilà *_* una nuova flashfic! stavolta 499 parole XD uuuh ci son stata!
Niente di che ma... beh, tutte queste flashfic sono niente di che XD
Sono solo momenti
Dato che Ohno era tornato a casa la sera e aveva trovato Jun in TV... al contrario ho pensato di dare a Jun la mattina e... la radio!

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Capitolo 6
*** Regalo ***


Ogni anno arrivava quel giorno ed ogni anno sembrava sempre un po' più difficile. Come si poteva mantenere l'originalità quando erano più di dieci anni che si facevano regali? Jun poi si bruciava facilmente tutte le idee migliori, perché faceva regali anche senza motivo: vedeva una cosa adatta a qualcuno e la regalava, punto.
Quando Aiba aveva chiesto a Satoshi se c'era qualcosa che desiderasse in modo particolare, la risposta era stata: «Magari un viaggio nello Shrilanka, vivere tutti in un sottomarino giallo, la pace nel mondo...». Insomma, una risposta del cavolo.
Si era scervellato a lungo, ma non aveva trovato niente che lo convincesse. Qualche idea l'aveva, ma non era adatta o non aveva tempo per attuarla.
Alla fine, la soluzione arrivò per caso, quindi aspettò la sera del 25.
Si avvicinò a Satoshi alla fine di una riunione che avevano fatto alla NHK, riguardo del Kōhaku di quell'anno. «Rīda» lo chiamò rincorrendolo prima che venisse messa in moto la macchina
«Jun kun, otsukare» disse lui piegando il capo, dopo aver abbassato il finestrino
«Rīda è il tuo compleanno, auguri!» gli disse dopo aver guardato l'orologio. Erano scattate le 24 in quel momento.
«Grazie» sorrise lui guardando a sua volta il quadrante al posto. In quel momento arrivò un messaggio sul suo cellulare, probabilmente i primi auguri.
«Volevo darti il regalo» spiegò Jun porgendogli una scatolina infiocchettata
«Oooh, cos'è? Un anello?» scherzò quello vedendo le dimensioni del regalo
«Lo vorresti?» domandò ridendo.
Satoshi scartò il pacchetto, ma poi ebbe qualche problema a capire come aprire la scatolina di cartone, tanto che perse quasi la pazienza. «Posso romperla?» domandò imbronciato
«Lascia fare a me» scosse il capo Jun, appoggiò i gomiti alla portiera e ficcò la testa dentro la macchina per guardare la scatola alla luce interna della macchina. In poche mosse l'aprì e gliela porse con un sorrisino soddisfatto. «Ecco»
«Grazie» sospirò Satoshi, impaziente di guardarvi dentro.
Ne tirò fuori una catenella. «Cos'è?» chiese sbirciando dentro
«Tira, tira» ridacchiò Jun.
Al termine della catenella c'era un piccolo sottomarino giallo in plastica con sotto aveva dei buchini. «Non puoi viverci, mi spiace» sospirò il più giovane
«E' un filtro per il tè?» farfugliò stupito Satoshi. Non era chiaro se gli fosse piaciuto o meno. «Dove accidenti l'hai trovato?»
«Per caso. Ho passato giorni a pensare a cosa regalarti, tormentandomi, poi sono passato davanti ad un negozio di gadget dei Beatles e ho ripensato a quello che hai detto»
«Hai fatto caso alla citazione?» domandò divertito, non riuscendo a trattenere le risate
«Avevi dubbi? Buon compleanno» disse ancora con un sorriso.
Satoshi si allungò verso di lui e gli stampò un bacio sulla guancia. «Grazie per aver pensato tanto a me, Jun kun. Sai, sarebbe bastato lo sforzo come regalo: mi ha fatto piacere» gli sussurrò contento. Il più piccolo sbatté le palpebre e abbassò lo sguardo in un misto di imbarazzo e felicità: che gli fosse piaciuto o meno, Ohno era contento anche dello sforzo che avesse pensato a lui. Era veramente il leader migliore del mondo, ed era rimasto con loro, sopportandoli, un anno in più.


Purtroppo causa JLPT e tesi in corso non ho tempo per scrivere molto e se ce l'ho devo finire Akai (cosa che non sto facendo dato che sto giàs criven il 4° capitolo della nuova ff -.- *si fucila da sola*). Però qualcosa per il Riida volevo farlo. Aggiungerò anche un'altra ficcina, alla raccolta Papa wa Panya ^^
Auguri Riida!! (la pubblico ora perchè il 26 non è detto che io me lo ricordi dato che sono a livelli di stress mai raggiunti e 3 giorni af ho dimenticato addirittura che era il MIO compleanno)

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