Una vita da apprendista Kunoichi

di HidanJashinist
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tre mesi di allenamento dopo ***
Capitolo 2: *** Missione di rango S (Spesa) ***
Capitolo 3: *** La foresta sconosciuta ***
Capitolo 4: *** Strani pensieri ***
Capitolo 5: *** Kureyo è nei guai ***
Capitolo 6: *** Verso la via della guarigione ***
Capitolo 7: *** Vai o resti? ***
Capitolo 8: *** Royal Konoha Palace Hotel (?) ***
Capitolo 9: *** Passione vs Imbarazzo ***
Capitolo 10: *** Time for party ***
Capitolo 11: *** Dangerous ***
Capitolo 12: *** I miss you ***
Capitolo 13: *** Lovers ***
Capitolo 14: *** La resa dei conti ***



Capitolo 1
*** Tre mesi di allenamento dopo ***


“Giù dal letto!!! Muoviti pigrona!!” Una voce mi svegliò nel bel mezzo di un sogno: stavo sognando di svegliarmi per andare a scuola… Borbottai rigirandomi nel futon: “Oggi non ho proprio voglia di alzarmi sensei…” Sapevo che si sarebbe arrabbiato,ma ero stanca per colpa dell’ultima missione. Una mano strappò via la coperta e mi tirò per la collottola: “I primi giorni eri più obbediente! E anche più attiva… Va a prepararti Kureyo! E non farmelo ripetere!” Mi mollò facendomi ritornare con i piedi per terra,mi massaggiai il collo e mi misi la divisa: “D’accordo Kakuzu! Ho capito. Vado a prepararmi…” Uscii dalla mia camera e mi diressi verso il bagno: lavai i denti e pettinai i capelli. Entrò anche Konan,che si diede una sistemata al trucco,poi si rivolse a me: “Buon giorno Kure. Lo metti l’ombretto?” Io e Konan avevamo migliorato i nostri rapporti da quando era riuscita a insegnarmi a leggere e ora c’era un po’ di simpatia. Presi l’ombretto che mi stava porgendo: “Buon giorno anche a te. Sì,grazie.” Mentre mi passavo l’ombretto scuro,le chiesi: “Hai visto Hidan stamattina? Ieri era con me,ma quando mi ha svegliata Kakuzu non l’ho visto in camera…” Rispose mentre si passava il mascara: “Sì. E’ fuori. Ha detto che doveva cercare qualche vittima per il suo dio… Ma di preciso non so dove sia andato.” Sbuffai e mi arresi al fatto che avrei dovuto saltare la colazione per cercare il jashinista… O forse no,sussurrai: “Bunshin No Jutsu!” Una copia bastava. Le ordinai di andare a fare colazione e quella annuì sorridendo. Ritornai in camera e per non farmi vedere,saltai dalla finestra e atterrai sul ramo di ciliegio che mi stava di fronte: in quei mesi avevo imparato le prime tecniche,tra cui la Tecnica della Moltiplicazione del Corpo e il controllo del chakra. Avevo perso anche dei chili… Me ne ero accorta quando cercai di mettermi i vecchi vestiti del mio mondo ed erano risultati più larghi del normale. Scesi con un piccolo tonfo dall’albero e corsi fuori dal covo sogghignando per non essere stata beccata. SBAM! Avevo parlato troppo presto… Sasori aveva della legna in mano e io non mi ero accorta che stava rientrando,chiese alzando un sopracciglio: “Dove stai andando così di corsa e con quel ghigno sulla faccia?” Uff,il solito ficcanaso,cercai una scusa: “Ehm… Sto andando a cercare… delle… erbe curative! Konan mi ha chiesto di andare a prenderne un po’.” Il rosso socchiuse gli occhi: “Deidara mi ha raccontato giusto ieri di essere andato a prendere delle erbe mediche… Cosa nascondi Kureyo?” Ero nei guai,Sasori non mi avrebbe fatta uscire se gli avessi detto la verità: “Vado dove mi pare,contento?” Stava per ribattere ma avevo già spiccato un salto oltre la sua testa e stavo già cantando vittoria! TONF! Sasori mi aveva preso un piede con i suoi fili di chakra e io avevo appena sbattuto il muso sull’erba. Mi sedetti massaggiandomi il naso e imprecando a bassa voce,Sasori mi rimproverò: “Stai prendendo troppo esempio da Hidan. Pain si arrabbierà se verrà a sapere che hai tentato la fuga per chissà quali motivi… Conosci le regole: non si esce da qui se non per richiesta del capo.” Lo guardai male: “Non vorrai mica fare la spia?” Sorrise: “Se mi dirai il motivo per cui vai così di fretta,vedrò se stare zitto o se farti punire da Pain.” Maledetto impiccione,ricattatore dei miei stivali! Sbuffai,rialzandomi in piedi: “Stavo andando a cercare Hidan. Konan mi ha detto che è uscito stamattina…” Mi fece un cenno con la testa,indicando la foresta davanti a noi e io gli feci un grosso sorriso. Ripresi la mia corsa. Mmmh,dove cercare Hidan? Beh,dove c’è caos c’è lui. Salii su un albero e mi guardai intorno,in lontananza c’era un minuscolo villaggio,forse era andato lì. Scesi e corsi verso il villaggio che avevo appena avvistato. Arrivata in quel luogo,cercai di percepire qualche sintomo di disordine e vidi un gruppo di persone che accerchiavano qualcosa… o qualcuno… Andai a vedere anch’io e nel mezzo del cerchio chi c’era? Hidan e un altro ninja,un jonin. Chiesi a un signore grassottello e coi baffi: “Cosa stanno facendo quei due?” L’uomo si girò e rispose: “Si stanno sfidando! Il ninja moro è Yahimo, il nostro ninja migliore! Il bell’imbusto con la falce è spacciato.” Risposi cercando di trattenere una risata: “Ne è proprio sicuro? Il bell’imbusto,come l’ha chiamato lei,non è da sottovalutare.” Il baffuto rise: “Ahahaha,sta a guardare! Vuoi scommettere?” Soldi facili,sarebbe stato disonesto,ma poi ripensai a Kakuzu: avrebbe apprezzato un regalo… Accettai: “D’accordo. Io punto 1000 ryo sul bell’imbusto.” Sbarrò gli occhi e poi sogghignò: “Io ne punto 2000 su Yahimo. Perderai i tuoi soldi cara!” Annuii e osservai il combattimento: Yahimo aveva tentato di pugnalare con un kunai Hidan,ma a quanto pare il jashinista aveva voglia di giocare,dato che lo schivò senza problemi e lo sbeffeggiò alla grande. Il jonin usò una tecnica che aveva a che fare con la Terra: Hidan fu colpito in pieno petto e cadde per terra. L’uomo baffuto,il jonin e tutta la folla esultarono e il cicciottello mi rise in faccia: “Te l’avevo detto! Dammi i miei 1000 ryo!” Gli mossi l’indice davanti,a destra e a sinistra, e gli risposi: “Stia a vedere e si prepari a piangere.” Mentre finivo la frase,si sentì una risata che fece cadere un silenzio glaciale tra la folla e Hidan si rialzò: “Preparati a morire, stupido ateo!” Si avventò con il paletto retrattile sul malcapitato e gli fece un graffietto misero,ma come si sapeva già,bastava anche una sola goccia di sangue per poter uccidere un avversario. Hidan compì il suo rituale e la sue pelle cambiò colore, il jonin era spacciato: con un colpo secco,Hidan si portò il paletto nel petto e Yahimo cadde a terra. La folla e il mio “amico” baffuto rimasero a bocca aperta per l’orrore e la sorpresa. Applaudii e tutta la folla,Hidan compreso,si voltò verso di me,mi avvicinai e lo presi in giro: “Ti piace vincere facile,eh?” *Ponsci Ponsci po po po…* Il mio io interiore si era svegliato… Hidan sorrise mentre si sfilava il paletto dal corpo: “Pff,questo doveva essere il loro ninja più forte,ma come avrai visto, è durato meno di un minuto. Jashin-sama sarà rimasto deluso. E tu che ci fai qui?” Gli feci l’occhiolino: “Ero in pensiero perché non ti avevo visto stamattina. Mi sei mancato.” Rise piano e mi diede un bacio leggero,la folla era atterrita ancor più per il suo bacio che per il suo omicidio… Il grassottello si fece avanti e con disprezzo mi schiaffò in mano i 2000 ryo. Hidan alzò un sopracciglio: “Anche a te piace vincere facile… Hai scommesso su una vittoria ovvia.” Risposi sorridendo: “Ho puntato sul migliore. E poi,Kakuzu sarà felice del mio regalino.” Hidan scosse la testa con un sorriso: “Come fai tu le lusinghe,non le fa nessuno. Sai perfettamente che Kakuzu adora cifre esorbitanti, 3000 ryo per lui è ben poco.” Sbuffai: “Meglio di niente,no? Torniamo indietro che tra poco Kakuzu mi farà cominciare un altro allenamento e poi tocca a Pain insegnarmi nuove tecniche basilari.” Hidan mi appoggiò una mano sulla spalla: “I primi addestramenti sono una rottura infinita,ma appena avrai imparato potresti riuscire a creare delle tecniche tue. Posso addestrarti anche io volendo.” Osservai la sua espressione e borbottai: “Avere te come insegnante mi distrarrebbe e basta…” Rise e mi tirò una pacca su una natica: “E poi sarei io il pervertito,eheh.” Feci uno sbuffo,ma facevo fatica a trattenere un sorriso. Decisi di fargli fare una corsa,cosa che lui odia. Partii con uno scatto e lui ci rimase di sasso,poi si decise a inseguirmi. Era al mio fianco: “Ma perché corri?? Io odio correre!” Risi: “Appunto!” E aumentai la mia velocità,lo sentii urlare: “Se ti prendo,Jashin solo,sa cosa ti faccio!” Non sapevo se preoccuparmi o esserne felice… *Dannazione pensa a correre!!! Pervertita assatanata! Può darsi che non va a finire come speri te!! CORRI!!* Come facevo a litigare con me stessa? Non importava,tanto sapevo che alla fine dei conti,era il mio io interiore ad aver ragione. Corsi più forte,saltando come un coniglio impazzito tra un albero e l’altro,ma mi accorsi che Hidan era a meno di tre metri da me e si avvicinava! Cercai di aumentare ulteriormente il ritmo,ma scelsi male un ramo e questo si ruppe sotto il mio peso,la caduta era inevitabile e rotolai per terra. Hidan mi raggiunse subito e mi appoggiò un piede sulla schiena: “Presa. Eri così intenta a sfuggirmi che hai scelto il ramo sbagliato,ehehehe.” Gli spostai il piede con un calcio e mi rialzai in piedi: “Sicuro di avermi presa? Bunshin No Jutsu!!!” Una decina di copie apparvero da una nuvola di fumo e tutte insieme corremmo in direzioni diverse,Hidan sbuffò: “Sei una dannata stronzetta… E stavolta augurati davvero che non ti prenda,perché prima scherzavo,ora sono serio!” Corse come una furia e aveva già acchiappato 3 copie. Mancava poco al covo. Altre 2 copie sparirono,ne avevo ancora 5. Ecco il covo! Altre 4 sparirono. Ora rimanevamo solo io e un’altra copia. Saltai. Ero nel covo! Esultai: “Evvai!! Sono salva!!” Hidan colpì l’ultima copia che scomparve in uno sbuffo. Mi prese da dietro: “Non ho detto che saresti stata salva quando arrivavi nei confini del covo. Io intendevo dentro l’edificio.” Deglutii ma arrivò Kakuzu che mi strappò dal jashinista in malo modo e mi urlò: “HAI MANDATO UNA TUA COPIA A COLAZIONE!? Io ti uccido di flessioni!!! Se ci sono delle regole tu le devi rispettare!!!” Indicò Hidan: “Per quel coglione le regole non esistono e le ignora,ma tu devi rispettarle! Oltre ad aumentarti il numero di flessioni,aumenterà anche il tempo di allenamento: da 2 ore passeremo a 4!” Impallidii: “M-ma… Sensei! S-sono solo uscita per m-meno di mezz’ora.” Sembrava molto incazzato e faceva paura: “Niente ma! E ora muovi quel culo e vai ad allenarti! Nel frattempo cambio i connotati a questo cretino!” Gli lanciai la mazzetta della scommessa: “E io che avevo pure scommesso per te! Grazie a me hai guadagnato 3000 ryo! A volte sei insopportabile Kakuzu!” Mi girai e andai nel retro del covo per andare ad allenarmi. Presi a calci il pupazzo con rabbia e feci le addominali con una velocità sostenuta,dopo un po’ arrivò Kakuzu che osservò il mio allenamento senza parlare. Dopo una mezz’ora sbuffò: “Non mi piace questo silenzio. Mi dispiace di aver urlato in quel modo,contenta?” Non risposi e lo guardai di sottecchi: non aprivo bocca con chi mi faceva arrabbiare,in pratica tenevo il broncio finché non ne avevo abbastanza. Kakuzu aspettò invano che rispondessi,poi alzò gli occhi al cielo e si sedette su un tronco,appoggiando i gomiti sulle cosce: “Uff,sei testarda e permalosa quasi come l’altro idiota… Hai intenzione di non parlarmi per il resto della tua vita?” Alzai un sopracciglio e presi i pesi per allenare le braccia,Kakuzu osservò e sbuffò nuovamente: “Per cosa dovrei scusarmi? Devo supplicarti in ginocchio? Non ci sperare: non mi abbasso a certe idiozie.” Sbottai: “Non penso minimamente a farti supplicare in ginocchio,Kuzu,ma dovresti scusarti con sincerità,non perché lo voglio io e comunque: Hidan non è idiota.” Alzò le braccia come se si stesse arrendendo: “Oh,scusa. Scusa se ho dato dell’idiota al tuo raggio di sole,al tuo cucciolo e altre balle varie! Guai a toccarti Hidan! E’ peggio che insultare te stessa!” Gli lanciai il peso e lui lo schivò per un soffio,ringhiai: “Piantala Kakuzu!! So che non lo ammetterai mai,ma Hidan non è stupido! E sì,mi da fastidio che tu o chiunque altro,si permetta di insultarlo! Sai il motivo per cui quel giorno è scappato?” Spalancò gli occhi verdi e rossi,sorpreso dalla mia reazione e rispose: “No,non lo so.” Dissi: “Per colpa vostra! Lui ha sentito che lo prendevate per il culo e ha deciso di non fidarsi di nessuno e di conseguenza,non si fidò nemmeno di me! E così,quando gli raccontai quello che provavo,lui credette che lo stessi prendendo in giro!” Kakuzu tacque e io ricominciai ad allenarmi. Alla fine delle 4 ore,ero sudata e malconcia e nervosa,Kakuzu se ne andò e al suo posto arrivò Pain che mi salutò,sembrava rilassato: “Ciao Kureyo. Oggi ti insegnerò la Tecnica della Sostituzione e la Tecnica del Richiamo. Ovviamente non mi aspetto che tu riesca ad eseguirle al primo giorno,l’allenamento su queste tecniche si prolungherà per 3 settimane,ma se riuscirai a padroneggiarle prima mi fai solo piacere. Bene,cominciamo.” Si mise al centro del campo d’addestramento e mi ordinò: “Prendi quello shuriken e colpiscimi.” Presi l’arma e la lanciai verso il capo,lo colpii ed esso scomparve in uno sbuffo e al suo posto comparve un tronco, Pain era alle mie spalle: “Nella Tecnica della Sostituzione le posizioni delle mani sono pecora,cinghiale,bue,cane e serpente. Ricorda che per eseguire una tecnica devi impastare il chakra e poi usarlo insieme alle mosse delle mani.”Ascoltai attentamente ed eseguii i segni con le mani,anche se con una lentezza da principiante e Pain annuì: “Giusto. Sono i segni corretti. Noto con piacere che hai imparato quali sono le posizioni,però devi migliorare la tua velocità o in battaglia non avrai speranze e non ci saremo sempre noi a darti una mano.” Risposi: “Sì,Pain-sama. Migliorerò la mia velocità,anche perché non vedo l’ora di andare a Konoha!” Chiese incuriosito: “Perché vuoi andare nel Villaggio della Foglia?” La mia espressione si incupì: “Per vendetta…” Era interessato: “Contro di chi? Tu non puoi aver subito dei torti da qualcuno,dato che sei conosciuta solo da Alba…” Mentre parlavo,cercavo di velocizzare le mani nelle varie posizioni: “Non ho subito un torto personalmente. Ma sono a conoscenza di un fatto che mi ha scosso e ora voglio eliminare quel dannato dalla faccia della Terra…” Pain chiese nuovamente: “Chi è?” Sussurrai,come se fosse un insulto: “Shikamaru Nara.” Spalancò gli occhi e penso che intuì i miei motivi: “D’accordo Kureyo. Ma per sconfiggere un ninja di quel livello,hai ancora molta strada da fare.” Annuii: “Lo so,per quello mi sto allenando meglio che posso e poi sono in vantaggio perché conosco alla perfezione le sue tecniche e il suo stile di combattimento.” Fece un sorriso: “Ti vedo determinata ed è lo spirito giusto,ma la vendetta acceca e sono sicuro che tu lo sappia,vero?” Feci di sì con la testa e lui mi spronò: “Avanti. Proviamo a mettere in pratica la tecnica!” Mi misi al centro del campo e lui prese uno shuriken finto: “Non ti lancerò un’arma vera,sarebbe rischioso. Via!” Mi lanciò lo shuriken e diedi gli ordini alle mani: “Pecora! Cinghiale! Bue! Cane! Serpente!” Saltai su un albero e la mia copia venne colpita al posto mio,trasformandosi in un tronco. Esultai: “Evviva! Al primo colpo!” Pain annuì: “Molto bene. Ma ti conviene riprovarla,potresti aver avuto solo fortuna.” Scesi e mi misi in posizione,Pain lanciò un’altra arma. *Pecora! Cinghiale! Bue! Cane! Serpente!* Comparve una mia copia che venne colpita,ma invece di un tronco,comparve un vaso che si frantumò in mille pezzi. Sia io che Pain lo guardammo e mi chiese: “E questo vaso?” Stavo per rispondere quando arrivò un tornado giallo urlante: “IL MIO VASO!!! Kureyo ti uccido,un!!” Un? Deidara? Chiesi: “Ehm… Ho evocato il tuo vaso invece di un tronco? Ops… Scusa.” Corse verso di me,ma Pain bisbigliò: “Bansho Tenin!” E DeiDei filò dritto col collo nella mano di Pain: “Mi lasci! La voglio far saltare in aria,un!” Presi una distanza di sicurezza e Pain cercò di calmarlo: “Deidara piantala di fare il bambino. E’ una principiante,nei suoi ricordi c’era quel vaso e per errore l’ha evocato al posto del solito tronco…” Deidara ringhiò: “Se le viene in mente un’altra delle mie creazioni,giuro che non la risparmierò!” Pain lo rimise a terra e io mi scusai: “Perdonami DeiDei… Se vuoi evoco una marionetta di Danna.” Fece un broncio: “Mmmh… D’accordo…” Pain sgridò entrambi: “Non t’azzardare Kureyo e tu,Deidara, vai a fare quello che devi fare, non perdere altro tempo stando qui.” Deidara sbuffò e si allontanò. Pain si portò una mano alla nuca e sospirò: “D’accordo,hai capito la Tecnica della Sostituzione,passiamo alla Tecnica del Richiamo. Le posizioni della tecnica sono: cinghiale, cane, gallo, scimmia e pecora. Ti faccio un esempio.” Si spostò di un paio di metri e mosse velocissimo le mani: “Tecnica del Richiamo!” Con una grande nuvola di fumo,comparì il cane gigantesco che evoca di solito,lo guardai a bocca aperta: sapevo che era enorme,ma vederlo dal vivo era tutt’altra cosa! Pain mi spiegò: “E’ una tecnica di livello medio. E quindi è un po’ più difficile sia per la posizione delle mani,sia per la concentrazione. Che animale vorresti evocare?” I miei animali preferiti sono i lupi e i cavalli… Un cavallo sarebbe stato molto comodo,dato che sono una “amazzone” e ho fatto un po’ di anni di equitazione,cavandomela molto bene. Avevo deciso: “Un cavallo sarebbe perfetto.” Pain ci pensò su: “Sì… Si può fare. Sai che dopo dovrai firmare un contratto col tuo animale,vero?” Risposi: “Sì,ne sono a conoscenza. Come faccio a richiamare un animale?” Pain spiegò: “Pensa solo a quell’animale mentre esegui la tecnica,ci vuole una sostanziosa parte di chakra per evocarlo.” Pensai all’animale: “Cinghiale! Cane! Gallo! Scimmia! Pecora! Tecnica del Richiamo!!!” Ci fu un piccolo sbuffo di fumo e comparve una falabella (è una razza molto piccola,un pony nano per farla breve) Pain rise: “Ahah,beh, più che un cavallo sembra un giocattolo,riprova.” L’animale guardò male Pain e scomparve. Riprovai: *Cinghiale! Cane! Gallo! Scimmia! Pecora!* Poof! Un pony bianco… non ci siamo ancora… Feci una smorfia e sciolsi la tecnica,Pain mi fece uno sguardo d’incoraggiamento e mi riconcentrai meglio,ripetei le posizioni delle mani: “Tecnica del Richiamo!” Ci fu un’altra nuvola di fumo e sperai di avercela fatta,la nuvola si diradò. Wow! Un cavallo con un manto nero lucido comparve, saltai di gioia: “E’ bellissimo! Stupendo!” Pain sorrise: “Ottimo lavoro! E tutto in una giornata! Forse il tuo chakra arancione è speciale… Bene. Ora devi chiedere al tuo animale il contratto.” Chiedere al mio animale? Mi girai verso la magnifica bestia e la osservai meglio: il manto era nero su tutto il corpo,a eccezione di una zona di pelo sul muso che era bianca e con una forma strana,una zampa di cane. La criniera e la coda erano nere a loro volta,il corpo era atletico e possente,in base alle mie conoscenze,doveva essere un purosangue… Mi avvicinai e chiesi: “Vuoi essere il mio animale ninja?” Mi guardò con quegli occhioni dorati: “Sììì!!! Evvai! Finalmente un ninja che mi vuole come suo animale da evocare!! Sì sì sì sì!!” Oh mio Jashin! Un cavallo esaltato… Beh,sarebbe stato divertente stare insieme a lui: *E anche piuttosto pesante…* Io interiore pessimista…  Rimasi un po’ sorpresa e guardai Pain,che alzò le spalle. Risposi all’animale: “Sì,voglio che tu sia il mio cavallo ninja,perché ti stupisci tanto?” Sembrò nervoso: “Ecco… I-io sono m-molto emotivo e molti ninja m-mi hanno rifiutato p-perché faccio fatica a stare fermo… E-e tu mi vuoi ancora vero?” Come si faceva a dirgli di no? Con quegli occhi così dolci… Annuii con un sorriso: “Certamente che ti desidero ancora! Tira fuori il contratto,ehm… Come ti chiami?” Fece un saltò e nitrì contento: “Yu-huuu!! Mi chiamo Shatsu! Per gli amici Tsu-Tsu! Ecco! Ecco! Tieni il contratto!!” Appoggiò un rotolo per terra con la bocca,lo lessi e mi morsi il pollice,firmai col sangue il contratto e Shatsu esultò: “Sìììì!! Saremo ottimi amici!!” Pain mi disse: “Dovrai addestrarlo… Se rimarrà sempre così chiassoso,non potrai mai evocarlo per una missione.” Shatsu si zittì e abbassò la testa,lo accarezzai: “Anche io mi sto allenando per migliorare!! Diventeremo bravi ninja insieme.” Sembrò sorridere e mi salutò: “Ci vediamo domani! Ciao ciao!” Scomparve in una nuvola di fumo. Pain indicò il covo: “Vai a farti una doccia e poi scendi a mangiare. Oggi è il turno di Itachi.” Lo ringraziai: “Grazie per avermi allenato Pain-sama. Ci vediamo più tardi.” Annuì ed entrò nell’edificio. Sentii un urlo: “Porca puttana!” Mi girai di scatto: la voce proveniva dall’altra parte dell’edificio. Feci il giro e andai a controllare e solo allora mi ricordai della frase di Kakuzu “cambio i connotati” e vidi la testa di Hidan appoggiata su una panchina,con il corpo in cima all’albero di ciliegio. Hidan mi guardò e sbuffò: “Grazie Jashin!! Era ora che mi mandassi qualcuno per rimettermi a posto!” Presi la testa incazzata di Hidan e la portai davanti ai miei occhi: “Lo sai che mi fai un po’ impressione messo così? E’ stato Kakuzu a farti questo?” Socchiuse gli occhi: “Sì,quello stronzo mi ha staccato la testa e mi ha lasciato tutto il pomeriggio così! Ma dov’eri?!” Feci una faccia mortificata: “Ero ad allenarmi… Ti ho sentito solo ora,dopo aver terminato l’addestramento… Scusa…” Sbuffò e mi fece uno sguardo languido: “Per farti perdonare avvicinami.” Risi e gli feci una linguaccia: “Non mi freghi e poi te l’ho detto che mi fai impressione in questo momento.” Alzò gli occhi al cielo,lo appoggiai sulla panchina e mentre salivo sull’albero per recuperare il corpo,mi rispose: “Come posso farti impressione? Sono talmente bello da intimidirti?” Risi e aggiunse: “Occhio a dove metti le mani sul mio corpo,ehehe.” Che intendeva? Guardai da dove lo avevo preso e arrossii violentemente: non mi ero accorta di… ehm… aver toccato un punto delicato! Lo appoggiai immediatamente sulla panchina: “Oh santo Jashin! N-non l’ho fatto apposta!” Ghignò: “Non ci credo,ma non mi dispiace. Allora,mi riattacchi la testa?” Sbarrai gli occhi: “Eh!? No no no! Ci penserà Kakuzu! Non posso ricucirti come se niente fosse!” Sbuffò: “Non sarà l’ultima volta che ti capiterà una cosa del genere! Se starai in squadra con me,può capitare che mi taglino la testa! E Kakuzu non è sempre libero per potermi sistemare!” Raddrizzai il suo corpo e ci appoggiai sopra la sua testa,poi andai nel ripostiglio che c’era lì vicino e presi del filo di sutura e un ago. Con le mani tremanti cominciai a infilare l’ago nel collo di Hidan, rabbrividii e feci una smorfia vedendo quello che stavo facendo,Hidan commentò: “Cuci come mia nonna! Non mi fai tanto male,vai tranquilla.” Ribattei: “Non sono molto preoccupata per il fatto di farti male! Ma non so come descrivere… è raccapricciante cucirti!” Mi prese in giro: “E che razza di ninja vorresti diventare se hai timore a graffiare la carne? Qui si uccide,bella,non si prende il tè con lo zucchero!” Mormorai: “Ti faccio tagliare il tuo “amico” lì sotto se non la pianti. E ora sta zitto che quando parli ti muovi tutto!” Mi velocizzai nel cucirlo e lui borbottò: “Non oseresti farlo…” Mi bloccai e lo fissai negli occhi: “Sei sicuro? Ho un kunai nella tasca,potrei togliertelo adesso.” Rise e i suoi occhi avevano la famosa luce: “Ti sfido a farlo,però quando mi avrai riattaccato la testa in modo che possa controllare il mio corpo.” Scossi la testa e finii di ricucirlo: “Io ti riattacco la testa,ma tu non azzardarti a farmi niente!” Si massaggiò il collo e fece un sibilo tra i denti: “Aaah,ora va molto meglio.” Piegò la testa e il suo collo fece un “crack” di ossa,rabbrividii e feci una smorfia,lui rise: “Ahahah,solo un rumore del genere ti fa rabbrividire. Chissà cosa diventerai…” Mi prese tra le braccia e mi mostrò la lingua,cercai di spingerlo: “Ti avevo detto di non provare a farmi nulla!!” Ridacchiò: “Ma questo è nulla. Non ho ancora fatto niente,eheheh…” Mi baciò il collo e mi strinse più forte,impedendomi i movimenti,con una mano mi tirò la coda corta sul collo,facendomi tirare indietro la testa e mi morse piano la gola,sussultai: “Hidan! Vuoi che Pain ti spari fino a Suna con uno Shinra Tensei?!?” Rise e mi baciò sulle labbra: “Parli troppo… Tanto tornerei indietro comunque pur di torturarti in questo modo,mi piace da impazzire.” Un brivido mi corse lungo la spina dorsale e mi venne una strana sensazione allo stomaco,mi passò i contorni della mascella con le labbra,facendomi venire la pelle d’oca: ero in suo potere e nonostante sapessi che Pain mi avrebbe fatto un cu… un sedere così,non mi importava in quel momento. Strinsi con le unghie i suoi fianchi e lui fece un verso,ammisi: “Anche a me piace farmi torturare da te… Ma non voglio cacciarmi nei guai,perché non sono immortale come te che ti permetti di fare quello che vuoi.” Mi leccò le labbra: “Mmmh,sono contento che ti piaccia,perché non smetterò così presto. E per quanto riguarda l’immortalità,anche tu puoi ottenerla. Ormai sei una seguace di Jashin,ti basterebbe sacrificare una persona.” Risposi,appoggiando una mano sul suo addome scultoreo: “Sei un perfetto tentatore,ma non voglio diventare immortale,non ancora.” Mi lasciò andare,guardandomi con uno sguardo stupito: “Perché?” Sorrisi: “Lo saprai a tempo debito. Ora vado a farmi la doccia,che se no Pain mi strozza… E vedi di non rompere ulteriormente,Hidan.” Ridacchiò: “Uff,con te è difficile… Riesci sempre a sfuggirmi,devo essermi rammollito…” Risposi: “Non ti sei rammollito,sei solo meno insistente,per mia fortuna.” Si alzò e mi raggiunse sulla soglia della porta: “Dovrei riprendere le vecchie abitudini allora. E sono molto tentato di prenderti e sbatterti in camera mia...” Aprii la porta ed entrai: “Vai a mangiare, jashinista perverso. Non farti strane idee su di me,non ci penso minimamente a cedere. Per ora…” Fece un’espressione talmente stupita da risultare buffa e io me la filai per eseguire gli ordini di Pain: farmi la doccia e poi scendere a mangiare. Mi lavai in fretta e mi asciugai velocemente,mi vestii comoda e scesi di volata le scale,arrivando proprio mentre Itachi stava dando i piatti. Mi sedetti al mio posto e Kakuzu mi guardò,sembrava voler dire qualcosa,ma non aprì bocca. Kisame mi chiese: “Kureyo! Com’è andato l’allenamento?” Risposi: “Bene. Ho evocato il mio animale ninja!” Kisame sorrise: “Oh! Grande! Che animale è?” Sorrisi ripensando a Shatsu: “E’ un cavallo nero,è molto euforico ed energico,forse troppo. Ma sembra simpatico.” Annuì e Sasori domandò: “La Tecnica del Richiamo,eh? E poi? Cos’altro hai imparato?” Morsicai il mio takoyaki: “Mh,ho imparato la Tecnica della Sostituzione.” Deidara borbottò: “A spese del mio vaso…” Tossii e mi congratulai con Itachi: “Sei un ottimo cuoco Itachi. Buoni i takoyaki.” Sorrise: “Grazie,mi fa piacere che ti piacciano. Domani tocca a te cucinare.” Mandai giù il boccone e sospirai: “D’accordo… Cucinerò io…” Konan notò il collo di Hidan: “Ti sei fatto tagliare la testa un’altra volta?”  Anche Kakuzu guardò il collo di Hidan e fissò in particolare le nuove cuciture. Hidan guardò male Kakuzu e rispose: “E’ stato Kakuzu… Per fortuna mi ha sentito Andrea… Mi ha ricucito lei.” Il mio nome. Il mio vero nome… Era da tanto che non lo sentivo. Konan chiese: “Chi è Andrea?” Già,Konan mi conosceva come Kureyo,non sapeva il mio vecchio nome… Hidan spiegò: “E’ Kureyo… Si chiama Andrea,ma Pain ha deciso di farle cambiare nome. Tutto qui.” Konan mi guardò quasi offesa: “E perché non me ne hai parlato?” Feci spallucce: “Non pensavo fosse così interessante…” Calò il silenzio e nessuno si muoveva. Kisame provò a rompere il ghiaccio: “Ehm,che ne dite di un paio di sfide a braccio di ferro? Zetsu ti sfido!” Zetsu era impegnato a mangiare la sua cena e si girò pigramente: “D’accordo,accetto la sfida.” Deidara spostò insieme a Sasori le posate e i piatti per fare spazio. Kisame mise il suo braccio sul tavolo e Zetsu stava litigando con sé stesso: “Comincio io!” “No io!” “Ho detto che comincio io!!” Pain interruppe la lite: “Testa o croce?” La parte bianca rispose: “Testa!” Kakuzu lanciò una moneta per aria e poi la guardò: “Croce.” La parte nera esultò: “Ah! Comincio io!” Zetsu si girò e mise il braccio nero sul tavolo. Deidara contò: “3,2,1. Via!” Kisame e Zetsu cominciarono a spingere e Zetsu si stava impegnando molto per tener testa allo spadaccino. Il braccio di Kisame stava per prevalere,ma Sasori urlò,indicando un punto alle spalle di Kisame: “Non vale!! Kisame si sta servendo del chakra di Samehada!” Zetsu fece una smorfia e con una forte spinta,vinse. Kisame sorrise: “Mi avete beccato… Chi è il prossimo?” Deidara urlò: “Io!! Contro Kureyo,un!!” Gli feci uno sguardo interrogativo e mi disse: “Voglio vedere quanto sei migliorata con gli allenamenti,un!!” Annuii e mi sedetti davanti a lui,mettendo il braccio sul tavolo. Deidara allungò il suo e la bocca della mano mi fece una linguaccia,gli intimai: “Non osare mordermi o leccarmi con quella schifezza,capito?” Rise e annuì. Konan contò: “3,2,1. Via!” Cominciai a spingere: DeiDei era forte. Sembrava che non stesse nemmeno usando tutta la sua forza,spinsi più forte e le nostre braccia rimasero perfettamente dritte,senza piegarsi; decisi di usare il chakra e Deidara cominciò a impegnarsi sul serio. Usai più chakra e il suo braccio si piegò,avvicinandosi al tavolo. Fece una smorfia e spinse più forte,ribaltando la situazione: ora ero io a rischiare di perdere. Impegnai tutta la mia forza nella mano e nel braccio,Deidara faceva fatica a tenermi testa,ma io terminai il chakra e con un sonoro colpo,DeiDei mi batté. Esultò: “Ho vinto! Katsu,però. Hai acquisito una forza maggiore rispetto a prima! Mi hai fatto sudare.” Sorrisi e sbadigliai: “Sono felice. Ma ora sto crollando dal sonno. Buonanotte a tutti,ci vediamo domani.” Risposero con un “buonanotte” e io mi allontanai. Salii le scale e aprii la porta della mia camera,che avevo ridecorato: ora era più accogliente. Sul tavolo basso c’era una raccolta di rotoli e di armi posizionati ordinatamente. Sul comodino c’era una foto di gruppo con tutti noi e al fianco di quella foto,ce n’era una con me e Hidan che ci abbracciavamo rivolgendo le spalle al lago del mio mondo originario: quella foto era stata scattata da Zetsu quando ci aveva “beccati”. L’armadio era pieno di vestiti nuovi,tutti in stili diversi provenienti dai vari villaggi. Sopra al futon,sul muro, avevo messo un quadro astratto di Deidara: ne aveva fatti un bel po’ dal giorno che gli avevo mostrato quel modo di fare arte. Al fianco della porta c’era l’appendiabiti per la mia uniforme e al muro,erano state appese una serie di mensole,che sorreggevano molti libri. Mi tolsi l’uniforme,appendendola al suo posto,soffiai sulla candela e mi infilai nel futon. Mi addormentai mentre la porta si stava aprendo lentamente.

Ed ecco la nuova serie!! Che ne pensate? Spero vi piaccia!! Il secondo capitolo arriverà probabilmente più tardi. Grazie! Un abbraccio da HidanJashinist! (^O^)/ 

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Capitolo 2
*** Missione di rango S (Spesa) ***


Sentii un urlo dal piano di sotto: “Kureyo!! Alzati,è mattina!!” Urlai a mia volta con la voce rauca,avevo la gola secca: “Va bene! Tra 20 minuti arrivo…” Mi schiarii la gola e tentai di alzarmi… Ma dov’ero? Mi guardai intorno e mi accorsi che quella non era la mia stanza! Era più grande e più spoglia della mia e appoggiata al muro c’era una magnifica falce a tre lame. Ok,qui c’era lo zampino di Hidan. Mi girai e mi ritrovai davanti alla sua faccia,russava leggermente e aveva la fronte aggrottata: era così carino… Aveva un braccio intorno alla mia vita e l’altro sotto la sua testa,con una gamba avvinghiata alla mia,ma aveva giocato a Twister mentre dormivo? Sorrisi e gli baciai la fronte,fece una smorfia nel sonno e allungò anche l’altro braccio per potermi abbracciare: cavoli se era forzuto… Si girò e mi trascinò con sé,facendomi ritrovare dall’altra parte del futon,stavo per mettermi a ridere,la cosa era troppo comica: usata come un peluche,rigirata a destra e a sinistra, probabilmente avrò fatto tutta la notte così. Tentai di svegliarlo: “Hidan. Svegliati. Eddaje… Sveglia…” Macché,dormiva alla grande e più parlavo più faceva smorfie infastidite. Ripensai a come lo aveva svegliato Kakuzu: picchiandolo… Mi morsi il labbro,non mi piaceva l’idea di picchiarlo… *O lo fai,o verrà Kakuzu a prenderti…* Ok,ok,l’io interiore aveva ragione. Alzai una mano e tirai una sberla sonora alla gamba di Hidan: nulla. Aumentai la forza e lo colpii sulla coscia: ancora niente. E che diavolo di sonno aveva?! Gli tirai un colpo su una chiappa e il jashinista fece un salto nel futon: “Ma che cazzo succede?!?” Osservò il mio sorriso che tratteneva una risata e si passò una mano tra i capelli: “Ah. Sei te. Ciao takara.” Sorrise e io diventai più seria: “Non mi pare di essere nella mia stanza… Spiegami cosa ci faccio qui.” Spalancò gli occhi: “E io che ne so? Ti ho trovata dentro il mio futon quando sono arrivato…” Ripensai a quando stavo per addormentarmi: la porta si era aperta. Quindi qualcuno mi ha portato lì,ma perché? E soprattutto chi era stato? Mormorai: “Non sono venuta da sola. Io ero andata a dormire nella mia stanza.” Hidan sembrava deluso: “Ah… Quindi non l’hai deciso te di dormire con me… Chissà chi devo ringraziare.” Sbottai: “Ah,che stupido sei!” Lo abbracciai e lo baciai,rimase sorpreso e ricambiò,circondandomi la vita con le braccia: “Sarò stupido,ma almeno sono fortunato.” Gli morsi il labbro: “Taci baka, e lasciati amare…” Al mio io interiore si ruppe la mascella: *Euh! Ma che diavolo hai stamattina? Va a finire che arriva Kakuzu a conciarvi per le feste! 20 minuti saranno quasi passati… Smettila di limonare e vai a prepararti!* Ringhiai piano e Hidan ridacchiò: “Che hai?” Sbuffai: “Stavo pensando al fatto che se rimango qui un altro po’,arriva Kakuzu o peggio ancora,Pain, a farmi la lavata di capo… E poi la farà anche a te…” Mi coccolò con le sua braccia forti: “Prima o poi ti rapisco e scappo da qui… C’è sempre lo stronzo o il vecchio tirchio a rompere le balle… Dopo andremo insieme a conquistare tutte le 5 terre.” Risi: “Se sei convinto,potremo anche provarci,ahaha.” Sbuffò: “Non stavo scherzando. Tanto ormai sono felice così,convertirò il mondo alla religione di Jashin anche se sono solo io e una mezza kunoichi.” Gli tirai una pacca: “Mezza ancora per poco! Vedrai: darò del filo da torcere anche a te!” Rise di gusto: “Ahahah,quando riuscirai a darmi del filo da torcere,giuro che faccio il giro dei paesi nudo.” Sogghignai,che occasione imperdibile: “D’accordo. Quando sarò pronta ti sfiderò e sicuramente perderai!” Mi spinse sulla porta: “Vai,vai ad allenarti. Che per riuscire a darmi problemi,come minimo devi essere un incrocio tra Pain e Kakuzu!” Uscii: “Ci puoi scommettere!!” Richiuse la porta facendomi l’occhiolino e io mi andai a preparare a tempo di record. Scesi le scale con un unico salto e atterrai quasi sopra a Kakuzu,lui si spaventò: “Ma che diavolo?!? Kureyo! Ti pare il caso di saltare giù dalle scale?” Sbuffai: “Sono in ritardo e qualcuno mi ha chiamato da qua sotto.” Alzò gli occhi al cielo: “Sono io che t’ho chiamato… Oggi andremo nei pressi di Konoha per far provviste,ovviamente andremo in borghese…” Aggrottai la fronte: “E io che c’entro col fatto che bisogna fare la spesa?” Fece una smorfia addolorata: “Non usare quella parola… spesa… Argh,è terribile… Comunque,c’entri eccome. Dovrai darci una mano.” Alzai un sopracciglio: “Tu e chi altri dovrei aiutare?” Comparve quasi tutta l’organizzazione e Kakuzu sospirò: “Tutti tranne Pain,Konan e Zetsu. Loro tre staranno al covo. Facciamo provviste raramente,quindi dobbiamo comprare una grossa quantità di cibo e di conseguenza,serve molta più gente per trasportarlo. Konoha è lontana se partiamo ora torneremo verso tarda sera.” Annuii: “Va bene… Devo andare a chiamare Hidan?” Fece una strana espressione sotto la maschera: “Sì. Chiamalo.” Mi venne un dubbio: e se fosse stato lui a…? *E perché mai Kakuzu avrebbe dovuto metterti nel futon di Hidan?* La risposta arrivò quasi subito: per farsi perdonare,a modo suo… Mi girai e lo fissai per un attimo,poi risalii le scale e bussai alla porta: “Hidan. Posso entrare?” Sentii un tonfo e degli strani rumori: “Ehm,sì sì,puoi entrare.” Ma che cacchio stava facendo? Aprii piano la porta ed entrai: “Hidan ma che stai fac” Mi cadde la mascella: Hidan,in ginocchio,coperto solo da un grosso libro… Mi tirai una manata in faccia e mi coprii gli occhi: “Oh Jashin. Dimmi che sto solo facendo un sogno perverso e basta…” Alzai un dito per scoprire un occhio,Hidan mi fissava con degli occhi da cucciolo: “Non stai sognando. Sono così… per te.” *Wow,wow,wow!!! Che aspetti?!? Saltagli addosso!!* Presi a schiaffi il mio io interiore e lo rinchiusi nello sgabuzzino della mia mente. Ero rosso fuoco: “Hidan,per l’amor di Jashin. Rivestiti! Dobbiamo andare a rifornirci di provviste e dobbiamo partire ora!” Si alzò e io mi girai,ero sul punto di andare in iperventilazione. Ridacchiò: “Che peccato. E io che speravo di sedurti,ma penso di esserci riuscito,vero?” Sentii che si avvicinava e senza girarmi,allungai il braccio e gli feci cenno di stare indietro: “Non ti avvicinare! Sei senza vestiti e io sono parecchio imbarazzata!” Non mi ascoltò e mi appoggiò il mento sulla spalla: “Ehehe,non hai risposto a quello che ti ho detto…” Si appoggiò col corpo alla mia schiena e sentii un qualcosa puntarmi poco più sopra al sedere,scattai in avanti: “Sì sì sì,ci sei riuscito,contento?!? Stammi lontano c-che sto praticamente m-morendo!!” Ok,ero in iperventilazione,mi sventolavo con una mano e avevo troppo caldo,lui rideva: “Ahahahah,sono contento eccome. Sono sicuro che sei rossa come i capelli di Sasori,lo noto dalle tue orecchie. Sei così timida e non cedi.” Sbuffai: “Sì,sono rossa! E ora rivestiti dannato pervertito! Se arriva qualcuno e ti trova così,cosa pensi che succeda?!?” Si allontanò e sentii un fruscio di vestiti: “Sono vestito,puoi girarti.” Mi girai tirando un sospiro di sollievo… Era coperto solo con l’uniforme e per giunta non era allacciata!!! Aveva mentito!! Urlai,correndo fuori dalla porta: “Sei uno stronzo,cazzo!!!” Da dentro alla stanza,lui rideva talmente tanto da far fatica a parlare: “Ahahahah! Se non fossi immortale,sarei già morto dal ridere! Ahahahah,avresti dovuto vedere la tua faccia!!! Uhuhuhuh,ti adoro,non ho mai fatto uno scherzo del genere e per di più non mi era mai riuscito così bene!” Risposi: “Coglione… Fammi un altro brutto tiro del genere e giuro che ti uccido io!” Uscì e borbottai: “Dimmi che stavolta sei vestito.” Rise: “E così sarei un coglione,eh?” Mi girai e lo bruciai con lo sguardo: “Sì,sei un coglione! Però… Sei un coglione estremamente figo…” Si leccò il labbro: “Grazie amore.” Calcò l’ultima parola e così facendo mi sconvolse il cervello. Barcollai *Chissà come mai,neh?* e Hidan mi prese prima che andassi a sbattere contro il muro: “Che reazione. Ma ti ho tirato un pugno o ti ho dato un vezzeggiativo?” Borbottai: “Se usi paroloni come “vezzeggiativo”,allora mi hai appena tirato un pugno…” Rise e mi caricò come un sacco sulla sua spalla,sbottai: “So camminare, per Jashin! Mettimi giù!” Mi tirò una pacca: “No no. Non voglio che ti ammazzi sulle scale. Quando arriveremo giù ti lascerò andare… forse.” Ringhiai: “Mollami,cazzo!” Scese con nonchalance dalle scale mentre mi dimenavo sopra di lui e quando oltrepassò tutti quanti,potei osservare le facce di ognuno dei membri: Kisame mi faceva i pollici in su con un sorriso,Sasori aveva una smorfia,Deidara rideva,Itachi scuoteva la testa e Kakuzu alzò gli occhi al cielo. Hidan si girò: “Beh? Non dovevamo andare a far provviste? Che avete da guardare,idioti? Muovete quei culi e andiamo.” Gli tirai una sberla sulla schiena e lui ricambiò sogghignando. Usciti nel cortile,Hidan mi mise giù. Si abbassò per guardarmi negli occhi e mi sorrise,sbuffai e chiesi a Kakuzu: “Come viaggeremo?” Kakuzu alzò un sopracciglio: “A piedi,no?” Risposi: “Posso evocare il mio animale ninja? Io odio camminare per lunghi tragitti…” Sospirò: “Fai come vuoi,il chakra è tuo.” Esultai ed evocai Shatsu. Lo stallone nero mi salutò felice: “CIAO KUREYO!!! Posso chiamarti Kure? Anzi,posso chiamarti Re-Re? Eh? Eh?” Indietreggiai per colpa di quell’ondata di domande: “Calmo,stai calmo Tsu-Tsu… Chiamami come vuoi,basta che ti dai una calmata. Ti ho evocato perché abbiamo un lungo viaggio da fare. Riusciresti a portarci?” Shatsu esclamò orgoglioso: “Posso portare chiunque! Ma scusa… Portare te e chi altro?” Indicai il jashinista: “Lui.” Hidan mi guardò contrariato,gli feci un sorriso e con tutta la superiorità possibile,salii in groppa a Shatsu. Feci cenno a Hidan di salire: “Non avrai mica paura,vero?” Hidan fece una smorfia infastidita: “No che non ho paura!” Osservò Shatsu e in modo un po’ goffo riuscì a montare a cavallo. Kakuzu e gli altri erano davanti: “Siete tutti pronti? Andiamo.” Cominciarono a correre e io ordinai: “Al galoppo Tsu-Tsu!” Con uno scatto elegante,Shatsu cominciò a correre e io mi sentivo proprio un’amazzone,cavalcavo a pelo e mi tenevo alla lunga criniera di Tsu-Tsu,Hidan si strinse con forza al mio stomaco e temetti di soffocare: “Hidan! Stringi un po’ meno! Basta che ti tieni ben saldo con le gambe e non cadi.” Hidan borbottò: “Sì sì… Ho capito.” Allentò la stretta e tirai un sospiro di sollievo. Davanti a noi c’era un tronco caduto e io mi preparai per il salto,Hidan urlò: “Cazzo c’è un tronco!!!” Risposi: “Ma dai? Ora lo saltiamo,stai tranquillo.” Urlò ancora più forte: “Saltarlo?!? Ma tu sei fuori di testa!!” Ormai Shatsu stava per saltare,risposi: “Tieniti forte!!” Clop,clop,clop e tap! Shatsu spiccò un fantastico salto e atterrò con eleganza sul terreno. Hidan prese il rinculo e per poco non venne sbalzato da cavallo,urlò: “Porco Jashin!” Urlai: “E non bestemmiare! A proposito… Cosa devi fare per farti perdonare quando bestemmi?” Si aggrappò con una stretta salda e mi sussurrò all’orecchio: “Sicura di volerlo sapere?” Feci una smorfia: “Dillo.” Ridacchiò: “Oltre a sacrificare le vittime,le devo anche violare.” Urlai: “Ma che schifo! Con tutte le volte che bestemmi!!!” Rise: “Te l’ho fatta un’altra volta,ahaha! Scherzo,baka! E’ un segreto,non posso dirlo nemmeno a te.” Mi piegai in avanti e sussurrai a Shatsu: “Vediamo di far spaventare un po’ il nostro caro passeggero. Puoi aumentare la tua velocità?” Nitrì: “Eccome! Sto andando abbastanza piano in questo momento! Ma se mi chiedi di aumentare mi rendi solo felice!!” I muscoli sotto di me si contrassero con un ritmo più spedito e Tsu-Tsu sembrò volare in mezzo agli alberi. Hidan si strinse a me e sbottò: “Dannata donna! Ti stai divertendo insieme a questo mucchio di costine ambulante!? Guarda che ho sentito quello che gli hai chiesto!!” Stavo per rispondere ma un ramo si stava avvicinando pericolosamente,urlai abbassandomi di scatto: “Occhio al ramo!!!!” Troppo tardi,sentii un rumore di ramo rotto e quello di un tonfo,tirai la criniera di Shatsu e lui si fermò,lo feci girare e osservai Hidan: era caduto e aveva una mano davanti al naso. Parlò a mezza voce: “Dovevi avvisarmi un po’ prima che quel fottuto ramo mi spaccasse il naso!!” Scesi con un salto da cavallo e mi accovacciai sopra al poveretto. Esclamai mortificata: “Scusa,scusa,scusa! Ti sei fatto male?” Si rimise a posto il naso con la mano e fece una smorfia: “Un po’…” Mi fissò con uno sguardo ardente,domandai spaventata: “Non sarai arrabbiato,vero??” Mi saltò addosso facendomi cadere all’indietro: “Non sono arrabbiato. Però ho voglia di…” Si abbassò e mi baciò il collo. Mi dimenai: “Ma non sai controllare i tuoi bollenti spiriti!? Ti ricordo che siamo in viaggio e che gli altri si accorgeranno subito che non li stiamo seguendo!” Mi diede un piccolo morso: “Pff,degli altri non mi interessa. Potrei ridurti a brandelli l’uniforme e tutto il resto dei vestiti anche sotto i loro occhi.” Sbottai: “Tu non fai i tuoi porci comodi con me!” Concentrai tutto il chakra nelle braccia e diedi una spinta potente a Hidan,che fece un volo non indifferente e si schiantò su un albero. *Uuuh! Cazzarola! L’hai fatta grossa stavolta! Come hai potuto scaraventarlo in quel modo?!!* Mi spaventai a morte per la troppa forza che avevo usato e sentii che il malcapitato rideva: “Ahaha. Wow… Mi hai colto di sorpresa. Che potenza hai usato. Non facevo un volo del genere da un bel pezzo.” Gli corsi incontro e lo tirai per un braccio per aiutarlo a rialzarsi: “Oh mio Jashin! Mi dispiace tantissimo!! Volevo solo spostarti… E ho esagerato…” Mi baciò sulla testa: “Nessuno si è mai preoccupato di farmi male… E nessuno si è mai dispiaciuto di avermene fatto… Ho provato tante cose da quando ti ho incontrata. Sei una contraddizione unica: mi respingi,ma corri subito a cercarmi se non ci sono. Mi desideri,ma non mi vuoi ottenere. Sei timida,ma sai farti rispettare… Sono… sorpreso. E’ tutto ciò che posso dire,sono sorpreso e temo perso,perso nei tuoi modi e in quello che sei. Penso che tutto ciò abbia un nome,che quello che provo può essere identificato,ma è oltre me stesso riuscire a dirlo…” Mi aveva letteralmente sciolta e anche io ero sorpresa e forse ancor più infatuata del bel ragazzo: “Anche io penso di sapere il nome di ciò che provo e anche io non riesco a dirlo… Sai,se devo dire tutta la verità,io faccio ancora fatica a credere di poterti toccare,di vederti,di sentirti. Mi sembra tutto talmente bello,da potermi sfuggire dalle mani da un momento all’altro e io ho paura che succeda una cosa del genere. Non voglio tornare a quello che ero prima,non voglio perdere quello che ho ora.” L’aria era carica di elettricità e il fuoco accompagnava i nostri sguardi,Hidan parlò: “Finchè potrò ti terrò con me e impedirò a chiunque di portarti via,anche se mi rimarrà solo la testa,io verrò a cercarti.” Mi abbracciò con dolcezza e io non riuscii a trattenere le lacrime d’affetto che mi rigarono le guance,ero commossa e troppo innamorata: avrei dato l’anima e il corpo per Hidan. Sentimmo un verso a malapena trattenuto: “Snort. Sniff… Euheuheuheeh! Siete bellissimi!! Oh Re-Re,che ragazzo stupendo hai e questo vale anche per lui!! SONO COMMOSSOOOO!!” Mi tirai una manata in faccia,Shatsu era riuscito a rovinare quel bel momento: “Ehm,grazie Tsu-Tsu.” Hidan fece una smorfia: “Dannata bistecca parlante…” Shatsu fece un salto e si scusò: “Scusa,scusa!! Mi dispiace!! G-giuro che non vi interromperò mai più!!! M-ma ti prego non chiamarmi in q-quel modo!!” Hidan lo ignorò e io tentai di calmare entrambi: “Calmo Tsu-Tsu! Hidan stava solo scherzando!” Tirai una gomitata al chiamato in causa: “Vero Hidan?” Hidan annuì seccato e incrociò le braccia. Shatsu sembrò calmarsi e si avvicinò a testa bassa a Hidan: “S-scusami Hidan-sama… N-non lo farò mai più…” Hidan rispose: “Sì sì,ti perdono, basta che la smetti di piagnucolare.” Shatsu si illuminò e stava per fare un qualcosa di pazzo,me lo sentivo,ma gli feci capire con un gesto che era meglio se si limitava a star zitto. Risalimmo a cavallo e Shatsu riprese la corsa,ma con un’andatura più morbida anche se veloce. Hidan sbuffò: “Svegliami quando arriviamo…” Strinse le gambe e mi abbracciò,appoggiando la faccia alla mia schiena. Alzai gli occhi al cielo e aspettai che Hidan si addormentasse,poi ordinai a Shatsu di aumentare la velocità.

-Due ore dopo

Kakuzu si fermò: “Siamo arrivati.” Osservai il luogo in cui ci trovavamo: era l’entrata di un villaggio e la strada era parecchio affollata. Mi tolsi l’uniforme e la misi nello zaino che mi stava porgendo Itachi. Kakuzu ordinò: “Cercate di non dare nell’occhio,sapete bene che quelli di Konoha si accorgono subito se entra qualche straniero. Le sentinelle ci lasceranno passare grazie all’illusione di Itachi. Io e Sasori andremo a nord,per rifornirci di armi. Deidara e Kisame andranno a ovest per prodotti per la pulizia e voialtri andrete a comprare il cibo.” Scesi da Shatsu e Hidan non si svegliò,anzi,si sdraiò sul cavallo. Chiesi ad Itachi: “Puoi tentare di svegliarlo te?” Itachi sbuffò e con aria da esperto,si abbassò e sussurrò qualcosa all’orecchio di Hidan,quest’ultimo si svegliò all’istante con uno sguardo strano e guardò in cagnesco Itachi. Scese e gli chiesi: “Hai dormito bene?” Si stiracchiò: “Sì,sei molto comoda.” Sorrisi e chiesi curiosa: “Cosa ti ha detto Itachi per riuscire a svegliarti immediatamente?” Arrossì: “Niente,niente…” Piegai la testa di lato: “Hidan,ormai non dovresti più nascondermi nulla. Giuro che non giudicherò quello che mi dirai.” Girò lo sguardo e si portò una mano sulla nuca: “Mi ha detto che Kakuzu stava per violentarmi…” Lo guardai male: “Mi prendi in giro? Penso che tu stia mentendo,Hidan. E la cosa non mi piace.” Si morse un labbro: “Uff… Non è piacevole da dire! E comunque non ti sto prendendo in giro,è vero. Diciamo che l’idea che Kakuzu mi faccia una cosa del genere mi disgusta notevolmente e ti assicuro che io le ho viste tutte…” Alzai una mano: “Ok ok,basta così,ho sentito abbastanza. Non insisterò.” Stava per ribattere ma gli appoggiai un dito sulle labbra: “Sul serio,Hidan.” Alzò gli occhi al cielo e mi baciò la mano: “Va bene…” Itachi si spazientì: “Avete finito voi due? Kakuzu avrà deciso di farmi fare da babysitter… Siamo qui per uno scopo e voi mi state decisamente rallentando il lavoro.” Hidan ringhiò: “Taci Uchiha! Nessuno ha chiesto il tuo parere.” Itachi non lo calcolò e camminò in avanti: “Il negozio di alimentari è a nord-est se non ricordo male. Hidan,soprattutto tu,fai attenzione a farti vedere,se il tuo “amico” ti vedesse,si scatenerebbe un pandemonio. Mentre tu,Kureyo,sei a posto così.” Hidan sbuffò: “Guarda che conoscono anche te! E non mi interessa se quel coglione mi vede,se mi capita sotto tiro,stavolta lo ammazzo!” Si era arrabbiato,la sua voce aveva un tono più alto, lo guardai un po’ amareggiata per lui e risposi ad Itachi: “D’accordo,fai strada allora.” Itachi cominciò a camminare,mi girai e feci segno a Shatsu di rimanere dov’era,lui si sdraiò buono buono sull’erba e ci osservò mentre ci allontanavamo. Osservai il villaggio: era bello,pieno di edifici e la gente era tutta in movimento. Dopo 10 minuti,Itachi indicò un edificio largo: “Qui vendono alimentari. Allora… dobbiamo comprare 5 kg di verdure varie,25 kg di carne essiccata, 40 uova,35 kg di riso e mmh… che cos’ha scritto Kakuzu!?” Hidan gli strappò il foglio di mano: “Ci vedi sempre meno,donnola! E io non sono del tutto sicuro che sia per colpa dello Sharingan,ahaha. C’è scritto di comprare gli ingredienti per i soliti piatti, quindi: onigiri, oden, bento, dango, asa gohan, shabu shabu, ramen, soba, udon, sushi, tonkatsu, yakitori e sakè…” Mi venne il mal di testa,Hidan aveva appena sparato a raffica un sacco di piatti che avevo già sentito nominare,ma che manco sapevo come fossero fatti,borbottai: “I soliti piatti,eh? E io dovrei riuscire a cucinare una roba simile stasera???” Hidan sorrise: “Ti aiuterò io,stasera faremo la Sōki soba che mi piace molto.” Tentai di indovinare il motivo: “So che il tuo piatto preferito sono le costine…” Sorrise: “Esattamente. La Sōki soba è fatta di brodo con spaghetti,alga konbu e costine di maiale bollite,è proprio per questo che mi piace.” Rimasi a bocca aperta: “Wow,Hidan! Non sapevo che avessi questa esperienza in cucina! Sei sorprendente.” Mi fece uno sguardo perverso: “Sono sorprendente anche in altri campi oltre alla cucina,non ti piacerebbe rimanere sorpresa anche per quelli?” Arrossii: “Ehm,certo.” Sorrise e Itachi sbuffò: “Cosa mi tocca sentire… Pensa a prendere il cibo invece che a farti Kure…” Hidan gli fece il dito medio e cominciammo a prendere quello che c’era scritto nella lista. Eravamo carichi di sacchetti,due grosse buste a testa e camminammo fino al punto di ritrovo,cioè alle porte di Konoha. Shatsu era a pancia in su e stava soffiando a una leggiadra farfalla che gli svolazzava sopra, quando ci vide scattò subito in piedi e chiese curioso: “Cos’avete comprato!?! Ditemi che ci sono delle carote!!!” Gli accarezzai il dorso: “Abbiamo comprato taaanta roba. E sì,le carote ci sono.” Misi una mano nella mia busta e tirai fuori una carota e la porsi a Shatsu,esultò: “Yuppie!! Grazie Kureyo!!” Sgranocchiò la carota con voracità e si rilassò. In lontananza vidi un rosso e una specie di beduino… ah no,erano Sasori e Kakuzu che portavano una notevole quantità d’armi a giudicare dai due enormi sacchi che si portavano appresso. Sasori mollò il suo carico ai nostri piedi e si sedette sbuffando,Kakuzu appoggiò delicatamente il suo e controllò uno per uno i nostri sacchi. Chiese ad Itachi: “Quanto avete speso?” Itachi bisbigliò una cifra e Kakuzu cacciò un urlo: “COSA!? I prezzi sono aumentati ancora!? Oh mio… Non è possibile! Avete speso tantissimo!” Itachi fece spallucce: “Non è colpa mia. Quello hai scritto di comprare e noi lo abbiamo comprato.” Kakuzu tirò giù qualche improperio e in quel momento arrivarono anche Kisame e Deidara che avevano un solo sacco,Kakuzu ispezionò anche quello e chiese quanto avessero speso,Deidara esclamò orgoglioso: “Abbiamo preso prodotti con sconti e in offerta!” Kakuzu si rilassò: “Bene,bravi.” In quel momento avvistammo un gruppo di cinque ANBU: “Fermatevi!!! Sappiamo che siete dell’Akatsuki!” Tutta la folla si girò verso di noi e andò nel panico,Hidan borbottò: “Porca puttana,ci mancavano solo gli ANBU…” Kakuzu ordinò: “Correte! Caricate tutto e muovetevi!!” Sasori scattò in piedi e raccolse il suo sacco e insieme a Kakuzu cominciò a correre,Kisame e Deidara li seguirono subito. Itachi cominciò a correre con i suoi due sacchi e io,Hidan e Shatsu rimanemmo indietro. Caricammo i sacchi sulla schiena di Tsu-Tsu e montammo. Ordinai: “Corri Shatsu,corri!!” Partì al galoppo,ma gli ANBU erano alle nostre costole,Shatsu bisbigliò una tecnica e ci ordinò: “Tenetevi ben saldi,sto per scalciare!” Mi strinsi con le gambe e mi aggrappai alla sua criniera,Hidan si aggrappò a sua volta a me e Shatsu fece una scalciata: dai suoi zoccoli posteriori partirono degli shuriken giganti che colpirono uno dei nostri inseguitori. Hidan urlò: “Vai così Sha… Sha… Vai cavallo!! Oh porca troia!” Un ANBU era sul punto di lanciare una tecnica,Hidan lanciò la falce e lo colpì in pieno: “Beccati questa stronzo!” Shatsu correva a più non posso,la foresta si diradò e comparve un burrone,Hidan sbottò: “Ma dove cacchio sei andato?? Hai sbagliato strada!!” Shatsu sbuffò dalle narici e aumentò la velocità,sia io che Hidan esclamammo: “Cosa pensi di fare!?” Shatsu rispose: “Salteremo il burrone e arriveremo dall’altra parte! Vi prometto che ce la farò!” Sembrava di vedere tutto a rallentatore:Tsu-Tsu che stava per spiccare il salto,gli ANBU che ci inseguivano... E Shatsu saltò. Il vento era forte su di noi,mi strinsi forte e pregai Jashin di atterrare sani e salvi dall’altra parte. Atterrammo sul bordo del precipizio,ma il bordo si sgretolò: “Shatsu vai avanti!!” Lo stallone nitrì spaventato e a piccoli salti riuscì a non cadere. Scendemmo da cavallo e tirammo un sospiro di sollievo: gli ANBU si erano fermati sul bordo e non tentarono di inseguirci, loro non sarebbero riusciti a fare un salto del genere,ma cominciarono a lanciare armi varie. Un kunai stava per colpirmi e Hidan si spostò davanti a me facendosi colpire al posto mio: il kunai affondò nella sua spalla. Hidan fece un gemito e ordinò: “Via via! Dentro la foresta!” Corremmo a nasconderci e Hidan si sedette pesantemente sotto un albero: “Ahia,porca puttana… Se lo becco un’altra volta lo sacrifico quello stronzo.” Il kunai era ben conficcato nell’osso. Impallidii e impugnai l’arma: “Ora te lo toglierò. Colpo secco?” Si girò: “Sei così pallida… Non ti preoccupare per me,razza di sciocca,lo sai che sono immortale e masochista.” Ribattei: “Tu provi piacere nel dolore solo in alcune circostanze! Quando ti avevano tagliato la testa avevi detto che stavi provando un dolore inimmaginabile!” Ringhiò a bassa voce: “Cazzo,è fastidioso il fatto che tu sappia tutto di me…” Lo guardai con uno sguardo dolce: “No che non so tutto,le cose più belle le devo ancora scoprire.”

Salve a tutti!! Ecco il secondo capitolo! So che è lungo,ma spero vi sia piaciuto ^^ Cosa faranno Kureyo,Hidan e Shatsu,persi in una foresta sconosciuta e con un ferito? Per saperlo leggete il prossimo capitolo \(^O^)/ e non vi preoccupate,stavolta il terzo lo creerò in meno tempo del secondo (penso,spero,direi. Non è assicurato,causa scuola .-.) Grazie a tutti :D 
 

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Capitolo 3
*** La foresta sconosciuta ***


Hidan sorrise: “Dai,dolce baka,toglimi ‘sto kunai dalla spalla. Comincia a farmi sacramentare…” Guardai l’impugnatura del kunai che affiorava dalla sua pelle. Alzai lo sguardo verso l’alto e contai: “1. 2. 3.” Lo tirai con un colpo secco e uscì di colpo facendomi cadere per terra,Hidan mi porse il braccio sano e mi aiutò a rimettermi in piedi: “Che imbranata sei. Ti ricordi come mi hai ricucito il collo? Bene,dovrai fare la stessa cosa alla mia spalla.” Osservai il taglio: era molto profondo. Sussurrai: “Non posso limitarmi a ricucirti la ferita,va disinfettata o rischi un’infezione e poi soffriresti molto…” Hidan alzò gli occhi al cielo: “Da quando sei un ninja medico? Guarda che non mi accadrà niente!” Sbuffai: “Mi preoccupo per te e poi certe cose le sanno tutti. Per di più,la tua spalla non è solo rovinata da un grosso taglio,il tuo osso è rotto…” Hidan fece una smorfia: “Ho capito,tanto faresti di testa tua comunque. Nel marsupio,vicino al rotolo della corda della falce,c’è il kit medico.” Gli spostai la divisa e aprii il marsupio,tirai fuori delle bende,l’acqua ossigenata,l’ago e il filo di sutura. Hidan si tolse l’uniforme e si appoggiò all’albero: “Sono tutto tuo.” Arrossii e versai l’acqua ossigenata sulla ferita,Hidan strinse i denti e con delicatezza gli asciugai il taglio. Presi il filo di sutura e cominciai a ricucire la ferita,mentre cucivo chiesi a Shatsu: “Tsu-Tsu,puoi cercarmi dei rami dritti abbastanza resistenti?” Annuì: “Vado subito!” Scomparve nella foresta e io terminai di ricucire il taglio. Ordinai: “Non muovere il braccio o la spalla,proverò a tenerla ferma con i rami che Tsu-Tsu mi porterà.” Hidan annuì: “Agli ordini infermiera!” In quel momento tornò un ciclone nero: “Ecco i rami che mi hai chiesto!!” Me li appoggiò in mano e io li spezzai della giusta misura per Hidan,prima misi uno strato di bende sulla spalla,poi ci misi i rami e infine altri due strati di bende. Hidan mosse in su e in giù il braccio: “Sembro un cretino conciato così.” Gli baciai la fronte: “Ma tu sei cretino.” Mi fece una spazzata con la gamba,facendomi cadere sopra di lui: “Senti chi parla…” Gli feci una linguaccia e mi accoccolai sul suo petto: “Cosa facciamo adesso? Non sappiamo né dove ci troviamo,né dove siano gli altri.” Hidan rispose serio: “Probabilmente ci staranno già cercando. Sono quasi sicuro che abbiano mandato Deidara a sorvolare la zona con uno dei suoi C2. Sali su un albero e osserva il cielo,se lo vedi,urlagli dietro.” Sorrise nel dire l’ultima frase e ricambiai il sorriso,obbedendo ai suoi ordini. Salii su una quercia e rimasi di vedetta per una mezz’ora buona,Hidan gridò: “Ancora nulla?” Risposi: “Nada de nada…” Urlò: “Cazzo hai detto?!” Sbuffai: “Ho detto: nulla di nulla…” Sentii che fece un verso e perlustrai il cielo,di Deidara,nessuna traccia. Scesi e proposi: “Hidan,ci conviene risaltare il burrone e cercare di tornare indietro. In fondo tu conosci la strada.” Hidan scosse la testa: “Assolutamente no. Primo,non riuscirei ad aggrapparmi a te e cadrei di sotto. Secondo,gli ANBU potrebbero aspettare proprio quello e io riuscirei a fare poco e niente con questo dannato braccio fuori uso e di conseguenza non riuscirei né a proteggere me stesso né voialtri…” Ribattei: “Shatsu corre veloce e ti giuro che piuttosto di crepare e abbandonarti,mi spezzo tutte le ossa! Non voglio e non posso morire,ora che ho un motivo validissimo per restare in vita.” Hidan tacque e i suoi occhi brillavano. Shatsu tentò di darmi ulteriore ragione: “E poi,ricorda che ci sono anche io a proteggerci e sono il cavallo più sicuro di tutto il mondo!” Hidan era sul punto di cedere,glielo leggevo in faccia,sussurrai: “Fidati di noi e delle nostre capacità. Te lo giuro su ciò che mi è più caro che non ci accadrà nulla.” Chiese: “Qual è la cosa che ti è più cara?” Sorrisi: “Non cosa,ma chi.” Fece l’ingenuo: “E chi sarebbe questo fortunato?” Gli baciai la spalla fasciata: “Ce l’ho davanti.” Lo avevo convinto. Si alzò,prendendomi una mano per farmi alzare a mia volta: “D’accordo… Sciocca testarda… Aiutami a salire su… su…” Sussurrò: “Come si chiama?” Alzai gli occhi al cielo: “Si chiama Shatsu,chiamalo Tsu-Tsu se non ti ricordi.” Shatsu aveva sentito e fece ondeggiare la coda,Hidan riformulò la frase: “Potresti aiutarmi a salire su Shatsu?” Feci l’occhiolino a Shatsu e lui si abbassò: “Salga pure Hidan-sama.” Hidan fece una smorfia e si sedette a cavalcioni sulla sua schiena. Shatsu si rialzò dolcemente. Presi una corda e salii anch’io,poi feci girare la corda dietro alla schiena di Hidan e la annodai davanti al mio stomaco: “Così non potrai cadere. Però tieniti stretto con le gambe e con il braccio sano o rischierei di non riuscire a tenere entrambi nel caso dovessi scivolare.” Hidan obbedì e si strinse a me e a Tsu-Tsu. Shatsu chiese: “Possiamo andare?” Annuii: “Siamo nei tuoi zoccoli.” Tsu-Tsu buttò l’aria fuori dal naso e partì con uno scatto. Il burrone era a una quindicina di metri e si avvicinò sempre di più. Ormai eravamo sul bordo e Shatsu spiccò un salto e quel salto era più potente del primo che aveva fatto: atterrammo ben oltre il bordo e lui esultò: “Yiiiihaaa! Sono un mito!” Gli tirai delle pacchette affettuose sul collo: “Bravissimo! Quando torniamo al covo ti darò un premio che ti piacerà sicuramente.” Nitrì contento e Hidan tirò un sospiro di sollievo: “Meno male… Siamo tutti salvi…” Si sentì un fruscio tra i cespugli,Hidan ordinò: “Shh! Zitti!” Ascoltammo in silenzio e Hidan prese la falce dalla cintura. Una macchia indefinita saltò fuori dal cespuglio e Hidan gli scagliò addosso la falce,la macchia urlò: “CAZZO!! MA SEI SCEMO,UN!?!?” Esclamammo in coro: “Deidara???” Urlò inferocito: “Sì che sono io!!! Ma perché volete uccidermi a tutti i costi?!? Me ne combinate sempre qualcuna voi due!” Slacciai la corda e saltai giù da Shatsu,correndo ad abbracciare il dinamitardo: “Fratellone!!! Non sai che sollievo rivederti!!! Ci siamo spaventati,pensavamo che fossero gli ANBU.” Deidara rimase interdetto dal mio abbraccio e arrossì un po’: “Ehm… Anche io sono felice di vedervi… Penso,un… Comunque gli ANBU li abbiamo uccisi noi…” Terminata la frase,uscirono allo scoperto anche gli altri. Kakuzu guardò Hidan e sbuffò: “Dannazione… E tu che cazzo ti sei fatto alla spalla?” Hidan fece un grugnito seccato: “Umpf,uno di quegli ANBU mi ha rotto la spalla con un kunai,fortuna che guarisco in fretta…” Kakuzu si avvicinò e gli tolse le bende e osservò la cucitura: “Mh,questa cucitura è abbastanza ok… Bel lavoro Kureyo.” Sorrisi e Kakuzu ricucì meglio la ferita con le sue fibre nere: “Così è perfetta. Hai avuto un’ottima idea nel bloccargli il braccio: questo cretino non guariva mai presto,proprio perché continuava a torturare le ferite.” Feci un sorriso a Hidan che aveva un’espressione infastidita e borbottò qualche protesta a bassa voce. Itachi esaminò le quattro buste che erano legate a Shatsu: “C’è tutto. Perfetto,almeno non dovremo tornare a Konoha un’altra volta.” Sasori sbuffò: “Magnifico. Allora possiamo tornare al covo? Sono stufo di stare in giro!” Kisame rispose: “Sì,Sasori-kun. Adesso andiamo.” Kakuzu prese il comando: “Kisame,Sasori,Deidara e Itachi aiutate quella povera bestia e prendete un sacco a testa.” Tutti guardarono Hidan con la testa piegata di lato e Kakuzu si tirò una pacca sulla faccia: “Non QUELLA bestia! Intendevo Shatsu!” I quattro risposero in coro: “Aaah… Ok.” Hidan ringhiò: “Idioti…” Io e Shatsu ridacchiavamo e quando Hidan si voltò verso di noi,non riuscimmo trattenerci. Kakuzu scosse la testa: “Arruolarmi qui è stato il mio più grosso errore…” Hidan commentò: “Ne sei sicuro? E che ne dici di quand” Kakuzu gli tirò un pugno in bocca e Hidan urlò: “Brutto figlio di” Gli misi un dito sulle labbra: “Non è il caso Hidan. Ricorda che non è mai colpa delle mamme.” Hidan socchiuse gli occhi: “Di buona donna…” Tutti chiesero: “Qual è stato il tuo più grosso errore,Kakuzu?!?!” Kakuzu sbottò: “Imparate a farvi i fatti vostri! Non vi riguarda!” Hidan raccontò calmo: “Si è fatto abbindolare da una donna e lui le ha ceduto il portafogli.” Kakuzu scoppiò come un vulcano: “HIDAN! MALEDETTO BASTARDO!” Si avvicinò paurosamente a Hidan e Hidan indietreggiò: “Eddai,Kuzu. Che male c’è a farsi fregare da una donna?” Kakuzu sibilò: “Comincia a correre,stavolta riuscirò a ucciderti!” Kakuzu cominciò a correre e Hidan corse a sua volta nella foresta. Urlai: “KAKUZU! NO!!” Salii con un salto sulla groppa di Shatsu: “Insegui il duo immortale!!” Si impennò,nitrì e cominciò a galoppare dietro agli altri due *Insomma,fa molto Far West questa scena… Cara mia,sai essere tremendamente imbarazzante… E io sono te,quindi,c’è,te lo stai dicendo da sola in pratica…* Ignorai il mio stesso commento e cercai di mancare quei dannati rami bassi che avevano già causato problemi. Deidara mi volava poco più sopra: “Ma perché dovete sempre correre come dei forsennati,un!? Non possiamo tornare al covo con calma e tranquillità come tutti i normali criminali??” Urlai da sotto: “Deidara,noi non siamo normali! Fattelo entrare in testa!” Itachi,Kisame e Sasori erano un poco più indietro e correvano parlando tra loro. Facemmo tutto il viaggio in quel modo e Hidan arrivò al covo sempre correndo e si nascose dietro a Zetsu: “Oh santo Jashin!! Zetsu tienimi lontano quel vecchio indemoniato!!” Kakuzu sprigionava fiamme dagli occhi: “Ora questo vecchio indemoniato ti strappa gli arti uno alla volta! Dopo ti ficcherò la testa nel cesso e ti farò mangiare la mia m” Pain arrivò e urlò: “KAKUZU! Questa da te non me lo aspettavo! Possibile che nessuno di voi sia capace di un minimo di disciplina?!?”  Kakuzu si zittì di colpo e Hidan tirò un sospiro di sollievo e io tentai di calmare Pain: “Ehm,capo. Si calmi per favore! Sa che Kakuzu ha degli scatti omicidi…” In quel momento arrivarono anche gli altri quattro che ripresero fiato accasciandosi per terra: “Uff,uff. Ah,che corsa! Uff,uff,giuro che,c-che non li inseguirò mai più.” Itachi prese delle grosse boccate d’aria e sbuffò pesantemente,anche Kisame non riusciva a parlare e boccheggiava come un pesce. L’unico senza il fiatone era Deidara,che aveva volato tutto il tempo ed era fresco come una rosa. Konan ci squadrò uno per uno e mise una mano sulla spalla di Pain: “Pain… Calmati. Perlomeno hanno fatto la spesa correttamente e a giudicare dalla fasciatura di Hidan e dalle macchie di sangue sulle divise,è successo qualcosa…” Tutta l’organizzazione era in giardino e Shatsu si fece avanti: “Se mi permette,signora Konan” Konan urlò: “Come mi hai chiamato?!?! SIGNORA?!?!” Shatsu indietreggiò impaurito con le orecchie basse: “M-mi scusi!!! Signorina K-Konan!!!” Konan annuì: “Così va meglio. Cosa vuoi dire Shatsu?” Shatsu si calmò e riprese a parlare: “Se mi permette vorrei spiegarvi la storia…” Konan annuì e mi fece un cenno: “Dato che tocca a te cucinare,ti consiglio di avviarti a preparare. Così quando il tuo animale ninja avrà finito,la cena sarà già pronta.” Feci una smorfia: “Agli ordini…” Guardai Hidan che mi sorrise e si spostò da dietro Zetsu per potermi raggiungere verso la porta d’entrata. Kakuzu gli sibilò: “Tu non crederti salvo. Stanotte verrò a trovarti.” Hidan si pietrificò a quell’affermazione: sicuramente aveva capito male. Gli bisbigliai: “Non è per quello che temi tu. Intende che vuole ucciderti.” Tirò un sospirò di sollievo: “Ah,meno male.” *Meno male? Ma tu sei tutto scemo ragazzo mio… Insomma,tra la morte e… e quella roba con Kakuzu io preferirei* Tappai la bocca al mio pensiero,impallidendo: decisamente non potevo scegliere nessuna delle due opzioni. Hidan mi prese il mento tra le dita: “Mi fai preoccupare… Sbianchi senza motivo,sicura di star bene?” Aww,che amore… Sorrisi: “Ma no Hidan. Sto benissimo,solo che ho pensato a una cosa,ehm,diciamo spiacevole.” Fece spallucce ed entrammo in cucina: “Come ti avevo detto,ti aiuterò a cucinare la Sōki Soba. Ci serve un po’ della roba che abbiamo comprato.” Uscì dalla cucina e ritornò con delle verdure e della carne in mano,le appoggiò sul piano cucina: “Metti a bollire dell’acqua per il brodo.” Presi una pentola,la riempii d’acqua e la misi sul fuoco. Aspettammo che l’acqua bollisse e Hidan indicò la carne: “Taglia le costine,poi mettile nella pentola.” Presi un coltello e le tagliai seguendo l’osso. Hidan rise: “Ma come le tagli? Osserva come le taglia uno come me.” Mi prese la mano che teneva il coltello e la abbassò con un colpo veloce sopra la costina,che venne spezzata in due,borbottai: “Hai appena ucciso una magnifica costina…” Ridacchiò: “Il mio passatempo è uccidere e comunque non credo che quella costina due secondi fa fosse ancora viva.” Feci un verso non definito e continuai a cucinare sotto la guida del jashinista.

-Mezz’ora dopo

Osservai quella che era la nostra cena: spaghetti con carne… Il cui vero nome è Sōki Soba… L’aspetto non mi piaceva e avevo una smorfia un po’ preoccupata,Hidan mi rassicurò: “Ai tuoi occhi sembrerà un po’ brutta,ma fidati di me,hai fatto tutto alla perfezione! Dopotutto c’ero io ad aiutarti.” Sbuffai: “Spero che tu abbia ragione,non voglio deludere i palati raffinati degli altri…” Rise: “Palati raffinati? Ahaha,non ti preoccupare,con la corsa di oggi,si mangerebbero anche il piatto. Ma ribadisco il concetto: fi-da-ti di me!” Gli baciai una guancia: “Grazie Hidan.” Sorrise e mi aiutò a mettere in tavola le porzioni di Sōki soba. Tutti presero i loro piatti,eccetto Sasori che rimaneva a tavola solo per far numero. Ci sedemmo ai nostri posti e io presi le bacchette: “Buon appetito ragazzi! Spero sia di vostro gradimento,è la prima volta che cucino questo piatto.” Pain rispose: “Grazie Kureyo. Ha un buon profumo. Buon appetito a tutti.” Gli altri fecero un cenno con la testa e si avventarono sulla ciotola. Hidan mi fece l’occhiolino,indicando con la testa le reazioni degli altri: Pain mangiava tranquillo,Konan idem, Zetsu era impassibile a parte la metà nera che aveva un piccolo rigagnolo di bava sulla bocca, Deidara sorrideva contento,Itachi parlottava con Kisame che rispondeva annuendo e sorridendo,Kakuzu disse: “Buona,dovresti cucinare più spesso.” Risposi: “Grazie Kakuzu. Posso chiederti una cosa?” Kakuzu si portò un po’ di spaghetti alla bocca: “Sì,cosa vuoi sapere?” Abbassai la voce: “Sei stato tu a mettermi nel futon di Hidan?” Gli andò il boccone di traverso: “COUGH COUGH! Cosa te lo fa pensare??” Alzai un sopracciglio: “Il fatto che ti stia strozzando con gli spaghetti non è già un indizio?” Sbottò: “Mi è andato di traverso solo perché non mi aspettavo una domanda del genere!” Notai che Sasori ci osservava con una strana espressione,mi avvicinai a lui: “Tu non ne sai niente Danna?” Sbuffò voltando il viso: “Proprio niente. E non chiamarmi Danna! Ci pensa già Deidara a chiamarmi in quel modo!” Deidara saltò addosso alla spalla di Sasori: “Mi hai chiamato in causa,Danna?” Lo cacciammo via: “No Deidara! Nessuno ti ha chiamato in causa!” Ringhiò: “Eh calmi! Ho solo fatto una domanda,un!” Tornò al suo posto e non aggiunse altro. Guardai gli occhi scuri del rosso: “Diventerai sempre più basso…” Mi guardò con uno sguardo interrogativo: “Che intendi dire?” Sogghignai: “Le bugie hanno le gambe corte e tu sei già un nano.” Il volto di Sasori cambiò gradazione di colore,da pallido passò al rosa,dal rosa passò al rosso e dal rosso passò al bordeaux: “ANDREAAAAAAA!!!” Ridevo come una scema *Bisogna essere scemi per poter ridere mentre un nukenin ti sta urlando dietro…* e Sasori stava quasi per saltarmi addosso dall’altra parte del tavolo. Hidan osservò la scena e finì di mangiare con calma,poi diede il colpo decisivo alla situazione: “Beh,effettivamente non è che tu sia altissimo Danna…” Sasori si alzò in piedi e guardò dall’alto in basso Hidan,che era seduto: “Almeno io non sono stato rinchiuso in un buco costretto a ingurgitare lo sterco dei cervi!” Calò il silenzio a tavola e Hidan si alzò a sua volta e sogghignò dall’alto della sua posizione: “Ti ricordo che ti hanno sconfitto una vecchia e una bamboccia sfigata… Chi ha fatto una figura peggiore?” Sasori stava per scaraventarsi su Hidan,ma Kakuzu lo bloccò: “Io,ho il compito di ucciderlo e fino ad allora,nessuno potrà torcergli un capello.” Danna era parecchio arrabbiato e si stava per scatenare una tempesta all’interno del covo. Pain sbuffò: “Il prossimo che dice qualche altra cazzata,lo appendo per i boxer su un albero. Sono stato chiaro? Non voglio sentir volare una mosca per il resto della cena.” Si sentì un brusio di proteste e Pain alzò gli occhi dotati di Rinnengan con uno sguardo furioso: “Cosa ho appena finito di dire?!?” Si decisero a zittirsi e io mi alzai da tavola: “Se permette,devo dare da mangiare al mio animale. Posso?” Pain mi indicò la porta scorrevole: “Vai pure. Dopo Sasori ti aiuterà a sparecchiare.” Sasori protestò: “Perché devo??” Pain lo fulminò: “Perché lo dico io.” Sasori borbottò qualcosa e io uscii. In giardino,Shatsu era sdraiato sul terreno e osservava un punto indefinito,quando mi avvicinai si alzò in piedi: “Sera Kureyo. Hai bisogno di qualcosa?” Scossi la testa: “No. Voglio fare qualcosa per te.” Misi la mano nella tasca e tirai fuori uno zuccherino e una mela,glieli avvicinai sotto il muso: “Tieni. Questi sono per te. Sono il tuo premio per oggi.” Gli occhi dorati di Tsu-Tsu brillarono e morsicchiò tutto contento il suo cibo. Gli indicai il “ripostiglio” che stava nel giardino: “Avvicinati lì. Ti darò una strigliata.” Mi fissò scosso: “P-perché vuoi picchiarmi?” Esclamai: “No! Non quel tipo di strigliata! Ti darò una pulita.” Si rilassò visibilmente e mentre prendevo la spazzola,parlò: “Detesto il mio carattere,fraintendo tutto e non mi controllo. Anche con Konan hai visto… Faccio sempre qualche errore… Mi sento così inutile…” Gli spazzolai il manto: “Non sei inutile. Chi mi ha portato fino a Konoha? Chi ci ha salvati dagli ANBU? Chi mi ha riportata al covo?” Drizzò le orecchie: “Io…” Sorrisi e gli spazzolai la criniera: “Visto? Hai delle potenzialità e sarai uno dei migliori compagni che un ninja possa avere. La tua goffaggine può sempre sparire e anche i tuoi strafalcioni possono essere corretti.” Shatsu alzò lo sguardo verso il cielo: “Grazie Re-Re,nessuno ha mai creduto in me… Perlomeno non come te.” Cambiò argomento: “Secondo te,piaccio almeno un pochino a Hidan?” Rimasi sorpresa dalla domanda: “Penso di sì. Perché me lo chiedi?” Mi fissò: “Perché essendo molto vicino a te,se io fossi d’intralcio me ne andrei. Non voglio essere un peso per voi due.” Gli accarezzai il muso: “Ma no sciocchino. Non sei un peso! Hidan a volte è un po’ irascibile,però in fondo sento che ha un lato dolce. Non è abituato a trattare le persone con gentilezza e di conseguenza nemmeno gli animali. Perdonalo.” Mosse la coda e roteò le orecchie: “Va bene! A me piace Hidan-sama,è molto interessante.” Scherzai: “Devo essere gelosa? Guarda che è mio.” Shatsu rimase spiazzato: “Non in quel senso Kureyo!” Risi: “Sto scherzando! Non spaventarti per così poco,so perfettamente quello che intendi.” Fece una specie di risata e una voce richiamò la nostra attenzione: “Senti senti che belle cose arrivano alle mie orecchie.” Hidan era dietro di noi e il suo sorriso brillava nel buio,lo rimproverai: “Lo sai che non si origliano i discorsi altrui?” Rise: “Lo sai che non seguo né le regole né il galateo? Ahaha,non l’hai ancora capito?” Guardò Shatsu: “E comunque sei parecchio irritante cavallino. Sono io che sono geloso di te! Ricevi coccole e incoraggiamenti a non finire! Mentre io mi devo accontentare di qualche bacio…” Per poco non mi uscirono gli occhi dalle orbite: “Ma stai scherzando Hidan!?!? TU geloso di LUI?? Non so se ridere o piangere: amo entrambi,ma in modo diverso. Hidan… non trovo nemmeno le parole per descriverti che razza di emozioni provo quando sono con te! Shatsu invece,è come un migliore amico,qualcuno con cui possa scherzare e “confessarmi”. Tutto qui,ragazzi.” Shatsu era contento: “Yeeeee!! Un amico per Kure!!” Poi si rattristò,abbassando le orecchie: “Però… sono irritante per Hidan-sama…” Hidan annuì: “Esattamente. Sono geloso. E quindi? Cosa pensi di fare al riguardo?” Borbottai: “Sono tentata di frustarti fino a che non la smetti di fare il cretino…” Sogghignò: “Mi piace l’idea di essere frustato da te. Quando vuoi cominciare?” Mi presi a sberle: “Ma non è possibile!! Come fai a trovare il lato perverso di tutto quello che ti dico?” Rise divertito: “Beh,questa me l’hai servita su un piatto d’argento! L’idea di vederti in lingerie con una frusta in mano non mi lascia indifferente!” Shatsu era rosso: “Hidan-sama!!! Lei è davvero un pervertito!!!!” Hidan lo guardò con uno sguardo di superiorità: “L’hai scoperto solo ora? Questo è il minimo di quello che posso dire.” Guardò verso di me con uno sguardo felino: “O fare…” Arrossii violentemente: “D’accordo mi arrendo. Con te è inutile discutere,razza di testone… Rischierei di dar sfogo all’istinto e dopo saresti tu quello in imbarazzo.” A Hidan brillarono gli occhi: “Cosa intendi dire con questa frase? Stai giocando col fuoco a dirmi così.” *Intendo dire che se mi capiti sotto mano ti sodomizzo e la pervertita furiosa,poi lo diventerei io!!* Non potevo certo rispondere come suggeriva il mio me… Decisi di optare per il mistero: “Intendo dire che ho un lato nascosto che è meglio se non salta fuori.” Hidan rimase piacevolmente sorpreso,mentre a Shatsu si restrinsero le pupille. Cercai di scappare: “Beh,io vado a sparecchiare!” Feci per andarmene ma Hidan mi si parò davanti e mi sussurrò languido: “Mmmh,lato nascosto eh? Il pericolo è il mio mestiere e se Kakuzu non mi ucciderà,verrò a trovarti per tirar fuori la tua vera te.” Feci una smorfia: “Kakuzu non potrà ucciderti!” Sogghignò: “Appunto.” Boccheggiai per qualche secondo,poi scossi la testa e spostai Hidan per poter entrare nel covo: “Non ci provare Hidan. O mi metterò a strillare come una gallina fino a che Pain non ti appenda per i boxer al ciliegio!” Rise: “Certo piccola. Vedremo poi.” Mi si raggelò il sangue: non mollava e io non ero certamente psicologicamente pronta per una delle sue performance! Entrai in cucina e Sasori stava già sparecchiando la tavola. Presi le ciotole e le appoggiai nel lavello. Sasori chiese: “Come fai ad essere attratta da Hidan?” Risposi mentre lavavo un bicchiere: “Vorrei saperlo anch’io…” Sorrise alzando un sopracciglio: “Perché? Non sai il motivo per cui lo ami?” Risciacquai una ciotola: “A volte lo so e a volte no. A volte è esasperante,però… E’ divertente,dolce e dannatamente sexy…” Rise: “Donne… Valle a capire.” Gli schizzai l’acqua in faccia: “Manco se vuoi uomini foste gli esseri più semplici del pianeta!” Ridacchiò e mi aiutò a finire di pulire. Dopo 10 minuti avevamo finito,gli augurai la buonanotte: “Notte Danna. A domani mattina.” Mi fece ciao ciao con la mano e io salii le scale per poi chiudermi nella mia camera. Per sicurezza,spostai il cassettone davanti alla porta scorrevole *Ma non stai esagerando? Stiamo parlando di Hidan,mica di Zetsu che potrebbe sbranarti!* No,non stavo esagerando,mi avrebbe portata a fare cose proibite se non glielo impedivo! Chiusi la finestra e spensi la candela,sbattei l’uniforme e i vestiti sul pavimento e mi infilai nel futon. Chiusi gli occhi e cercai di addormentarmi. Dopo cinque minuti sentii dei rumori alla porta scorrevole e successivamente sentii qualche sacramento e un Hidan seccato: “Non ci credo… Mi hai chiuso fuori! Sul serio sono incredulo!” Risposi: “Sto dormendo…” Sbuffò: “Certo… Sai che ti dico? Vado a giocare con Shatsu. Chissà se la mia falce gli piace.” Mi alzai di scatto e per poco non buttai il cassettone fuori dalla finestra mentre lo spostavo e aprii la porta: “Non provare a torcergli un pelo!!” Con uno scatto veloce mi buttò a terra e con un piede spinse la porta fino a richiuderla: “Sapevo che ci saresti cascata. Mmmh,bene bene. Come posso tirar fuori la belva che c’è in te?” Mi soffiò lievemente sul ventre e gli diede dei baci leggeri facendomi venire i brividi: “Hidan. Perché ti ostini a farmi certi agguati?” Ero seriamente curiosa di saperlo. Alzò la testa dal mio stomaco e mise il viso vicinissimo al mio: “Perché mi piace. Adoro le tue reazioni. Lo sento che fremi dalla voglia di ricambiare,ma non lo fai e questo mi fa imbestialire: lo trovo dannatamente ingiusto.” Sbottai: “Ingiusto?! Guarda che sono io quella inchiodata al pavimento!!” Mi morse: “Vero. Ma quello non ricambiato sono io.” Chiesi: “Cosa devo darti ancora?” Tirò una spallina con il dito: “Fai la finta tonta? Come se tu non sapessi cosa voglio.” Esclamai: “Eh?! No,sinceramente! N-non vorrai m-mica v-v-v…” Sogghignò: “Violarti?” Arrossii violentemente: “Aaargh! Sì,quello!” Abbassò la spallina: “Come reagiresti se ti dicessi di sì?” Borbottai: “Ti butterei fuori dalla finestra…” Si scostò: “Sul serio?” Annuii e lui sospirò: “Almeno il minimo,lo posso fare?” Risposi: “Sì,puoi e posso farlo anch’io.” Si spostò facendomi mettere seduta: “Come fai a sopravvivere? Sono in astinenza da troppi mesi…” Lo feci sdraiare e mi misi a cavalcioni sul suo stomaco: “Non è questione di esigenza,è questione di cervello. E tu non mi pare che ce l’abbia.” Invertì le posizioni: “Come hai osato? Ora te la faccio pagare!” Cominciò a solleticarmi il collo e lo stomaco,ma io non soffro il solletico,sbuffai: “Hidan,io non soffro il solletico.” Mi morse il labbro inferiore: “Sei noiosa. Lasciami divertire.” Mi bloccò le braccia e le gambe e mi baciò al di sopra della coppa del reggiseno. Mi schiacciai contro il pavimento e mi irrigidii per quel contatto. Hidan fece un sorriso perverso e mi premette con il basso ventre: “Senti l’effetto che mi fai.” Protestai: “Santo Jashin se sento! Ti prego spostati!” Mi premette ancora più forte ed era tremendamente sensuale. Tentai di alzarmi per baciarlo,ma me lo impedì,mugolai: “Perché non lasci che ti baci?” Sorrise mentre mi torturava: “Perché mi distrarresti da ciò che voglio farti fare.” Chiesi: “E cioè?” Appoggiò la punta del suo naso sul mio: “Voglio farti bramare me e il mio corpo,fino a che non mi implorerai di fare il cattivo ragazzo e tu la gattina che fa le fusa.” Rimasi stupita: “Perché vuoi farmi quest” Mi tappò la bocca baciandomi e le parole mi morirono in gola. Stavamo giocando e ogni tanto sfuggiva qualche urlo di sorpresa o di divertimento. Mi abbracciò affondando il viso nei miei capelli: “Sono riuscito a distrarmi…” Mi premetti contro il suo torace: “A me non è dispiaciuto.” Qualcuno bussò alla porta piuttosto forte: “Kureyo! Stai facendo un casino tremendo! Si può sapere che stai facendo?” La porta si aprì e io mi nascosi nel futon,qualcuno entrò ed esclamò: “Per tutti i ryo! Hidan,che stai facendo qui?! E Kureyo?” Hidan si spostò davanti al futon: “Ehm,Kureyo è al bagno! Qui ci sono solo io,Kakuzu.” Kakuzu rispose: “Certo. Solamente tu,con i capelli spettinati e praticamente nudo… Sono quasi sicuro che lei sia nel futon dietro di te,vero?” Tirai fuori la testa: “Merda…” Kakuzu inarcò un sopracciglio: “Sei nelle sue stesse condizioni?” Borbottai: “Più o meno… Che ci fai qui?” Fece un sorriso divertito: “Vi si sentiva fin al piano di sotto… E ovviamente mi hanno mandato a controllare. Cosa dovrei dire agli altri?” Hidan sbuffò: “Ci divertivamo un po’. Dì solamente questo.” Kakuzu sospirò: “E secondo te mi crederanno?” Appoggiai la fronte sulla schiena di Hidan: “Dannazione… Vado io.” Hidan girò la testa verso di me: “Sei matta? Altro che Shinra Tensei! Vado io che sono immortale!” Kakuzu con uno scatto,fece partire le mani che presero me e Hidan per la collottola: “Andrete entrambi! Così non devo neanche sprecarmi a dirlo a Pain! Il tempo è denaro e voi me ne avete tolto un bel po’!!” Mugolai: “Soffoco…” Hidan urlò: “Porca troia,mollami!!!” Kakuzu mollò la presa e presi delle boccate d’aria,mentre Hidan cominciò ad inveire contro Kakuzu che non se lo filava neanche di striscio. Misi una mano sulla bocca di Hidan e gli indicai la porta,si zittì e camminammo buoni buoni fino al piano di sotto. Pain era seduto per terra a gambe incrociate e quando arrivammo davanti a lui chiese con un tono privo di emozioni: “Cosa stavate facendo lassù?” Era strano che non fosse esploso di rabbia e la cosa mi inquietava,Hidan parlò: “Niente. Le sono caduto sopra e ci siamo fatti quattro risate.” Pain alzò una mano e Hidan venne scaraventato oltre le scale: “Mi prendi per idiota,Hidan? Quando lo capirai che sono il capo e che con me non devi mentire?” Hidan si rialzò e aveva un taglio sulla fronte: “Che Jashin ti maledica!” Pain non lo calcolò e gli occhi dotati di Rinnengan scrutarono i miei: “E tu Kureyo? Cosa mi dici?” Mi sedetti davanti a lui: “Beh,è venuto a farmi visita e io non ho resistito al suo bel visino e non l’ho cacciato come invece avrei dovuto fare…” Pain alzò nuovamente il braccio e mi preparai a volare oltre le scale… Ma non accadde nulla. Guardai Pain che aveva un’espressione calma: “Ormai ho capito che con voi due non c’è niente da fare. Fate come vi pare,vi lascio liberi di frequentarvi.” Non ci credevo: “Davvero Pain-sama?? Dice sul serio? Perché?” Sorrise: “Perché mi hai detto la verità e non hai detto una balla come Hidan,io premio chi si comporta come deve.” Praticamente stavo scodinzolando: “Oh grazie!! Posso darle del “tu” Pain-sama? E posso sapere come sdebitarmi nei suoi confronti?” Pain mi fece segno di calmarmi con le mani: “Sì sì,dammi del “tu” ma piantala di fare quell’espressione da cane felice! E l’unica cosa che puoi fare è quella di obbedirmi e di portare a termine le missioni e gli allenamenti!” Saltai e andai ad abbracciare Hidan: “Sentito Hidan?” Mi mise un braccio attorno alle spalle e ringhiò verso Pain: “Avrei fatto come mi andava anche senza il suo consenso!” Gli misi la mano sulla bocca: “Shh! Piantala Hidan! Andiamo a dormire,dobbiamo riposarci,soprattutto tu!” Gli indicai la spalla fasciata e lui la guardò sbuffando: “Entro domani mattina sarà come nuova. L’ho detto che guarisco in fretta e non stavo scherzando! E poi,non ho sonno.” Mi fece un sorrisetto e io mi andai a sedere sul divano al centro della stanza: “Col cacchio Hidan! Dormirò sul divano,così non potrai rompermi le scatole!” Hidan mi raggiunse: “Ahahahah,come pensi di impedirmi di giocare?” Indicai Pain con un dito mentre mi sdraiavo: “Finchè c’è lui,io potrò dormire in pace. E ora,da bravo tesoro,passami la coperta.” Mi lanciò in faccia la coperta: “Uffa… Ehi,ma tanto Pain non rimarrà lì tutta la notte!” Guardai Pain e lui alzò le spalle: “Ha ragione…” Mi alzai e presi la coperta: “Allora andrò nella stanza di Kisame! Con lui sono al sicuro.” Mi diressi verso le scale e Hidan mi corse dietro: “No no no! Tu non passi la notte con lo squalo!!” Lo ignorai e risposi mentre bussavo alla porta di Kisame: “Con lui sono più al sicuro che con te!” Un Kisame assonnato mi sbadigliò addosso: “Yaaawhn… Oh,ciao Kureyo.” Guardò Hidan: “E ciao Hidan. Cosa c’è?” Entrai: “Ti dispiace se dormo qui dentro? C’è un tipo che stasera ha voglie proibite!” Kisame sorrise guardando Hidan: “Credo di aver capito. Beh,fa come vuoi. Ma starai comoda lì per terra?” Mi accucciai sul pavimento e mi coprii con la coperta: “Sì sì,starò benissimo.” Aggiunsi: “Ah,dimenticavo.” Mi rialzai e diedi un bacio appassionato a Hidan: “Notte splendore.” Fece una smorfia e mi tirò una lieve sculacciata mentre rientravo nella stanza di Kisame. Lo spadaccino della Nebbia rise alla scena e si infilò nel suo futon: “Buonanotte Kureyo.” Risposi a mia volta: “Buonanotte anche a te Kisa.”

Aaaah! Rieccomi :D Che ne dite? Vi è piaciuto? Sperò proprio di sì! Ho già un’idea per il quarto capitolo \(^O^)/ In questo capitolo ho messo un po’ di pepe ^///^ So che c’è di peggio/meglio,ma mi imbarazza un po’,ehehehe xD Un abbraccio da HidanJashinist!!! E scusatemi per il mio ritardo T_T 

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Capitolo 4
*** Strani pensieri ***


“Andiamo mamma!!” “Dov’è papà?” Eh? Cosa? Chi sono questi due? Sembra che stiano parlando con me: “No,non sono la vostra mamma. E non so dove sia vostro padre.” Un bambino sui dodici anni con i capelli castani e gli occhi ametista mi tirò per mano verso uno specchio: “Ma guardati! Tu sei la mia mamma!” Guardai l’immagine nello specchio e sussultai: ero più alta,i capelli erano più lunghi,i miei lineamenti erano più maturi e… Un seno che era una terza e mezza!? L’altro bambino era una ragazzina che avrà avuto la stessa età del maschio,con i capelli lunghi argentati e gli occhi di un castano chiaro: “Stai bene mamma? Oh guarda!!! Ecco papà!!” I due bambini corsero incontro a un uomo… Hidan!?! Il jashinista abbracciò i due bambini e li baciò sulla fronte: “Ciao piccoli demoni!” Alzò lo sguardo verso di me e mi baciò sulle labbra: “E ciao anche a te,bellissima mamma.” Cominciai a urlare e divenne tutto buio.

Sussultai sul pavimento: “AAAAAAAAAAARGH!!!!! NOOOOOO!!!” Mi toccai il viso: ero in lacrime. Kisame saltò nel futon e mezzo rimbambito per il sonno mi corse incontro: “Ehi ehi ehi!!! Kureyo!!! Sei sveglia,stai calma!! Non urlare!!!” Mi asciugò le lacrime con le dita: “Shh,brava. Cosa è successo?” Tremavo per l’adrenalina e lo spavento: “Oddio Kisame… Ho sognato c-che avevo due figli! E che erano di Hidan!! Mi chiamavano mamma e io” Ricominciavo ad agitarmi e Kisame mi accarezzò la schiena con dei segni circolari: “Calma,stai buona. Era solo un sogno.” Balbettai: “E c-che significa K-Kisame?? Io sono contraria all’aver figli!” Mi fece un sorriso: “Può voler dire che in fondo in fondo non sei così contraria e che sei talmente innamorata che saresti pronta ad un passo del genere.” Lo spinsi piuttosto forte: “Ma che ti sei fumato?!? Assolutamente no!” Rise: “Eddai,che c’è di male? Come si comportava Hidan nel sogno?” Rimasi sorpresa dalla domanda: “Beh,era contento. Li amava e amava me…” Kisame fece un grosso sorriso mostrando i denti aguzzi: “Tu prevedi il futuro,ne sono quasi sicuro.” Scossi energicamente la testa: “No no no! Non… me la sento… E spero che il mio sogno sia solo una qualche strana fantasia…” La porta si spalancò di colpo e Hidan mi saltò addosso urlando: “Cosa hai fatto a Kureyo,Kisame?!?!? Io ti uccido!! L’avevo detto che non eri al sicuro con lo squalo!!!!” Gli tirai una sberla in testa: “E datti una calmata!! Kisame non c’entra niente! Ho fatto un sogno che mi ha traumatizzato…” Hidan mi guardò scioccato e Kisame sospirò: “Parli sempre senza sapere,Hidan…” Hidan lo ignorò e mi baciò la spalla: “Dimmi cosa hai visto.” Raccontai: “Ho sognato che tu… Eri diventato padre…  E io ero la madre dei tuoi figli… Due bambini,sui dodici anni,un maschio e una femmina.” Hidan rimase a bocca aperta e poi scoppiò in una risata: “Ahahaha,io padre!!! Ahahahah,i bambini sono solo dei piccoli demoni!” Borbottai: “Che ti ridi,idiota? Guarda caso,nel sogno li avevi salutati con lo stesso appellativo “piccoli demoni”…” Si zittì e mi fissò con gli occhi spalancati,poi sussurrò: “Non sono adatto a fare il padre… Io stesso non so chi sia il mio…” Lo accarezzai: “Non ti preoccupare,non voglio figli. Sarà stato solo uno strano sogno…” Mi baciò con un mezzo sorriso: “Però in fondo non sarebbe male avere degli eredi del culto di Jashin, averli con te poi,decisamente non mi dispiacerebbe.” Gli tirai un pugno: “Intanto non li partoriresti te! Non so se hai la minima idea di che razza di dolore senta una donna quando partorisce!! Quindi,col cazzo!” Mi strinse togliendomi il respiro: “Ma come sei sboccata stamattina! Devo farti tacere a modo mio?” Kisame sbraitò: “Non nella mia stanza!! E tornate a dormire!! Sono le 4 del mattino!!!” Hidan mi prese in braccio: “Ed ecco che i due sposi se ne vanno nella loro stanza.” Feci una smorfia: “Che c’entra il matrimonio,adesso?” Mi palpò con un sorriso: “Solitamente ci si sposa se si hanno dei figli e amarti “finchè morte non ci separi” è un mio desiderio,anche perché io sono immortale.” Che cosa dolce… Gli tirai una pacca: “Piantala di palparmi il sedere! E non mi porterai all’altare per dei marmocchi!” Aprì la porta di camera sua con un piede e mi depositò dolcemente sul futon: “Chi lo sa. Chi vivrà vedrà.” Sbuffai: “E piantala di fare riferimenti a detti sulla vita! Sei un cazzutissimo immortale!! Io no!” Si infilò nel futon e mi abbracciò: “Quando lo vorrai,diventerai immortale anche te e dopo mi sposerai,takara.” Immaginai Hidan in smoking che mi infilava la fede nuziale e Deidara che faceva da testimone urlando: “Diventerò ziooooo,un!!!” Sorrisi e gli baciai il petto: “Va bene. Vedremo un giorno…” Mi addormentai nel tepore del suo corpo.
 

-2 ore dopo

Itachi bussò alla porta: “Ehi,voi due. Sveglia! Comincia una nuova giornata!” Hidan,stranamente,si svegliò subito: “Non rompere Uchiha! Mi sto godendo il corpo della mia futura moglie!” Itachi sbuffò: “Fate come vi pare.” Tirai un pizzicotto al fianco di Hidan: “Ma cosa dici? E cos’è che staresti godendo?” Mi puntellò con un dito: “Dico la verità. Tu non te ne sei accorta,ma è da quando siamo entrati nel futon che ti sto toccando. Anche adesso.” Appoggiò una mano sulla coppa del reggiseno e l’altra su una natica,sbottai: “Sei tremendo!” Mi baciò: “Lo so e tu sei una suora.” Sussurrai: “Cosa hai detto?” Ridacchiò: “Che sei una suora. Vuoi che te lo ripeta?” Sibilai: “Mo’ vedi la suora…” Gli baciai le labbra e scesi sul mento,sulla gola e mi soffermai su un suo capezzolo,rabbrividì: “Oh,temo di essere in pericolo.” Lo morsi piano e sussultò: “Aah,mio Jashin. Me l’hai fatto diventare duro,ehehe.” Mi avvicinai per intensificare il contatto: “Hai il romanticismo di una padella,lo sai?” Mi baciò percorrendo la mia spina dorsale con il dito: “Grazie. Forse non sei così suora come pensavo.” Appoggiai la mano molto vicina al suo “amico”: “Tu dici? Sei assatanato di porcherie,lo vedo in quegli occhi stupendi che ti ritrovi.” Spostò la mia mano proprio lì sopra: “Oh sì,lo sono. E non hai idea di quello che potrei farti in questo momento,ma ti sentirebbero urlare di piacere e sarebbe imbarazzante,non trovi?” Mi spostai a cavalcioni su di lui: “Sì,imbarazzante. A giudicare da quello che hai qui sotto,devi essere parecchio dotato…” Rise e mi premette contro di lui: “Hai la lingua attiva oggi. Chissà in quali altri modi.” *Mmmh,lo voglio,lo voglio,lo voglio!! Kure,fattelo sfuggire e giuro che non la passerai liscia!* Mi stavo auto minacciando… Ma il bello è proprio quello di sfuggire all’ultimo minuto. Gli leccai un labbro e poi la lingua: “Scordatelo bello. Non ti farò nulla del genere fino a che non avrò almeno vent’anni!” Serrò le braccia intorno alla mia vita: “E vuoi lasciarmi sbavare per tutto quel tempo? Pensavo di essere spietato,ma tu mi hai decisamente battuto!” Si sentì un forte casino al di là della porta,qualche improperio e una risatina. Hidan si alzò e aprì la porta: “Se osate riferire anche solo una sillaba di quello che avete sentito,giuro che vi sacrificherò a Jashin tagliandovi l’uccello senza pietà!” Osservai gli spioni: Deidara,Zetsu e Sasori. Deidara si portò entrambe le mani sui gioielli, Sasori rimase indifferente e Zetsu chiese: “Che uccello? Gli uccelli volano e non mi pare che ne abbiamo qualcuno attaccato…” Deidara sbottò: “E’ quello che hai in mezzo alle gambe,baka,un!” Zetsu si tirò l’elastico dei pantaloni e scrutò: “Aaah,intendi questo!! Chissà a cosa serve…” Rimanemmo tutti sbigottiti dalla sua affermazione, Hidan chiese sconcertato: “Mi stai dicendo,che tu non sai a cosa ti serva il cazzo!??!” Sbottai: “Hidan porca troia! Un po’ di finezza,insomma!” Deidara mi guardò: “Senti chi parla,un.” Sasori guardò Zetsu: “Quello che hai lì in mezzo,non serve solo per pisciare…” Zetsu lo guardò curioso: “E a cos’altro serve?” Sasori alzò gli occhi al cielo: “Lo puoi mettere nelle femmine…” Diventai rossa: “Sasori!!! Come puoi spiegargli in quel modo questo concetto! Potrebbe mettere incinte tutte le donne nel raggio di miglia e miglia,solo per provare a fare quello che gli hai spiegato!” Tentai di non far venire strane idee a Zetsu: “Dimentica quello che ti ha detto Sasori,lui non ce l’ha,quindi non sa come stanno le cose. Vai da Pain che te lo spiega.” Zetsu scese di sotto e Sasori mi guardava con il fumo che gli usciva dalle orecchie: “Io ce l’ho l’uccello! E anche più grosso di quello del tuo jashinista!!!” Deidara e io avevamo la faccia del meme “Poker Face” e Hidan rise di gusto: “Ahahahaha,ti diverti a sparare cazzate eh? L’unica cosa che si allunga a te è il naso,ahahahah!” Mi alzai in piedi e mi diressi verso i due litiganti: “Smettetela. Sasori,non mi interessa che tu ce l’abbia o meno,non farebbe la differenza. E tu,Hidan,sposta il tuo bel culetto e scendi di sotto,io vado a rivestirmi e poi ti raggiungo.” Sorrise e mi mostrò la lingua,oltrepassai la porta e mi diressi nella stanza di fianco: la mia. Sasori mi trattenne per una spalla: “Dobbiamo parlare io e te.” Mi scrollai la sua mano dalla spalla: “Io e te non abbiamo nulla da dirci. Fila di sotto e non scocciare ulteriormente.” Aprii la porta della mia camera e Sasori si mise tra la porta e il corridoio mentre io ero dentro, fece un sibilo: “Al contrario,abbiamo molto da dirci. Ad esempio quello che pensi delle mie dimensioni.” Mi giunse un brutto presentimento: “Cosa pensi di fare, Sasori?” Entrò nella camera: “Farti cambiare idea.” Urlai: “Deidaraaaa!!!!!!” Il dinamitardo corse in stanza mentre Sasori stava per commettere un gesto osceno e lo bloccò giusto in tempo: “Danna ma sei impazzito!?!?” Sasori strattonò Deidara: “Non rompere artista da strapazzo!” Sbiancai: dire certe cose a DeiDei,meglio conosciuto come Deidara,proveniente dal villaggio della Roccia, era come condannarsi al suicidio. Un bagliore sinistro attraversò gli occhi di Deidara: “Cosa hai detto?” Mi allontanai correndo dalla stanza e con un unico salto scesi le scale e corsi in cucina: “AL RIPARO!!” Si sentì un’esplosione tremenda al piano di sopra. Tutti i presenti sussultarono e Pain chiese: “Mo’ che diavolo è successo!?!” Spiegai: “Sasori stava per fare una pazzia,così ho chiamato Deidara per farmi aiutare,poi Sasori ha insultato l’arte di Deidara e beh,è successo quel che è successo…” Kakuzu chiese curioso: “Che pazzia stava per fare Sasori?” Impallidii e Hidan mi guardò sospettoso,poi sembrò colpito da un’illuminazione: “STAVA PER FARTI VEDERE L’UCCELLO!?!?” Rimasi a bocca aperta,come caspita aveva fatto!?! Annuii e lui scattò al piano di sopra,Kakuzu spalancò gli occhi: “Sasori è nella merda… Hidan non era mai riuscito ad azzeccare una teoria al primo colpo e a giudicare da come è scattato,è parecchio incazzato…” Sbuffai: “Se volevi farmi sentire in colpa ci sei riuscito! Perderemo un membro dell’organizzazione per colpa mia…” Pain scattò verso le scale: “Col cavolo! Ora li sistemo io.” Lo seguii: “Ma Pain-sama! Deidara non ha colpa!” Si girò: “Se ha fatto saltare il tetto,lo uccido. Erano in camera tua, giusto?” Annuii e osservammo il disastro: non c’era più camera mia,la porta era sparita e ne rimanevano solo le ceneri,tutto ciò che c’era era andato distrutto e al centro della stanza c’erano DeiDei,Hidan e Sasori. Deidara stava tirando Hidan per l’uniforme per staccarlo da Sasori che in quel momento veniva strangolato dal jashinista. Pain sbraitò: “Dannazione! Guarda cos’hai combinato Deidara!! BANSHO TENIN!” Hidan venne separato da Sasori con forza e Hidan urlò: “LASCIAMI PAIN!! Questo brutto stronzo si è fatto strane idee sulla mia proprietà!” Sasori ribatté: “Non mi sono fatto nessuna idea!!! Ha osato dire che non ce l’ho!!!” Hidan ringhiò: “E ha ragione!!! Se mi capiti sotto tiro ti spezzo le gambe!” Pain faticava a tenere fermo l’incazzato jashinista e Sasori era trattenuto da Deidara. Pain fece valere la sua autorità: “TACETE! O LE GAMBE VE LE SPEZZO IO! Hidan,stai fermo! Sasori scusati e chiudi quel becco! Deidara,tu dovrai rimettere a posto questa stanza entro 2 giorni o saranno guai!!” Si girò verso di me: “Tu,Kureyo,dormirai provvisoriamente nella stanza di Itachi.” Hidan urlò: “E NO EH! Verrà nella mia stanza punto e basta! Con l’Uchiha proprio no!” Pain per poco non esplose: “QUI COMANDO IO! E se dico una cosa la si fa!! Quindi,per una volta, stai zitto ed esegui gli ordini,Hidan!” Silenzio tombale da parte di tutti: probabilmente nessuno lo aveva mai visto così inferocito. Sussurrai con cautela: “Ti prego,calmati. Fai due respiri profondi Pain-sama e per cortesia,molla Hidan.” Pain lo lasciò andare e Hidan mi ringraziò: “Grazie. Vi terrò d’occhio per i prossimi due giorni… Non mi fido di nessuno qua dentro,nemmeno di Konan!” Feci una smorfia disgustata: “Se permetti,con Konan non ci vado manco morta e poi,non sarei capace di farti le corna.” Sorrise: “Infatti non è che dubito di te,dubito degli altri.” Scossi la testa: “Sciocco immortale… Non hai niente da fare oggi?” Sogghignò: “Effettivamente n” Pain si intromise: “Davvero Hidan? Ah,benissimo. Allora aiuterai Deidara a rimettere a posto la stanza di Kureyo. Contento? Così non rimarrai a grattarti le balle per tutto il giorno.” Hidan diede un calcio furioso a ciò che restava del cassettone e quest’ultimo si polverizzò. Pain mi fece segno di seguirlo: “Tu ti allenerai. Oggi proveremo la Tecnica della Trasformazione del Corpo,ovvero Henge No Jutsu e capiremo che tipo di chakra sia il tuo.” Lo seguii fino al giardino e mi indicò un gattino che passava casualmente di lì: “Vedi quel gatto? Ora ti mostrerò come prendere le sembianze di qualsiasi cosa,animale o persona. I segni sono: cane,cinghiale e pecora.” Eseguì le mosse e si trasformò in un gatto arancione,commentai: “Questa forma ti dona. Dovresti trasformarti più spesso.” Sciolse la tecnica e mi guardò come se avessi detto una colossale stronzata: “Perché dovrei? Solo per sembrare carino e “coccoloso”? E poi cos’ha che non va il mio aspetto?” Lo osservai meglio,non si può dire che Pain non sia un bell’uomo. Scossi la testa: “Niente niente. Il tuo aspetto non ha nulla di male,anzi… Era solo un commento…” Inarcò un sopracciglio: “Mh… Va bene…” Ci fu un silenzio imbarazzante per alcuni secondi,poi Pain mi fece un gesto con la mano: “Prova la tecnica invece di blaterare.” Feci un sorriso ironico: “Cane. Cinghiale. Pecora.” Una nuvola di fumo mi avvolse. Pain mi guardò e gli vennero le lacrime agli occhi,poi cominciò a ridere tenendosi la pancia. Domandai incuriosita: “Che c’è da ridere?” Pain mi spinse davanti a uno specchio che,chissà perché,stava in giardino. Oh mio Jashin! Sembravo un gatto spelacchiato ed ero di un color verdino a pois arancioni, decisamente orrendo. Sciolsi la tecnica e Pain si asciugò le lacrime con un dito: “Ok ok… Come primo tentativo è davvero mostruoso. Concentrati! Pensa al gatto a cui vorresti somigliare!” Mi venne in mente il mio amore: Dado. Mi tremò il cuore: era da tantissimo che non lo vedevo… La mia mucca svizzera felina… Il mio ciccione peloso… Mi mancava e non sapevo neanche se era vivo o morto. Sospirai e mi concentrai sui miei ricordi: “Henge No Jutsu!” Mi guardai allo specchio: ero proprio il mio amatissimo gatto. Girai su me stessa e saltai sulla panchina: “Che ne dici Pain?” Annuì: “Gatto perfetto. Rimani così fino a che non te lo dirò io e non parlare,miagola.” Lo guardai stranita: “Perché?” Sbuffò: “Voglio fare uno scherzo a Hidan. E poi ti sarà utile per le missioni di spionaggio e per migliorare la tua capacità nel rimanere nella stessa forma.” Alzai gli occhi al cielo: “Meow…” Sorrise: “Perfetto. Tieni questo foglietto,così sapremo che chakra hai.” Mi mise vicino alle zampe un foglio bianco. Lo presi con un po’ di fatica e gli trasmisi il mio chakra: il foglietto si sgretolò. Sbottai: “Ma cacchio! Sono della Terra!” Pain mi guardò male e borbottai miagolando,lui rispose: “Magnifico. Kakuzu potrà insegnarti tutte le sue tecniche.” Miagolai ulteriormente e Pain mi prese senza preavviso tra le braccia e mi portò all’interno del covo. Konan lo vide e mi guardò con interesse: “E questo gatto?” Pain fece spallucce: “Mascotte.” Konan mi accarezzò sulla testa e io piegai le orecchie scocciata. Kisame passò di lì e mi guardò con curiosità: “Assomiglia tantissimo al gatto di Kureyo. A proposito,dov’è lei?” Pain rispose: “L’ho mandata a fare una ricerca qua intorno. Tornerà stasera.” Kisame annuì e mi grattò sotto il mento, miagolai piano e feci delle leggere fusa,giusto per non destare sospetti e capii il motivo per cui i gatti si incacchiano se li tocchi troppo… Sasori urlò dalla cucina: “E’ pronto da mangiare.” Mi spinsi giù dalle braccia di Pain e corsi con eleganza felina in cucina,sedendomi al mio posto. Sasori mi guardò con uno sguardo interrogativo e Itachi commentò: “Abbiamo un ospite… Sembra quasi che voglia mangiare con noi.” Pain entrò in cucina: “E’ la nostra mascotte. Sasori, dagli una ciotola a parte.” Itachi si avvicinò: “Ciao micino. Assomigli molto a un altro gatto…” Mi accarezzò dalla testa alla coda più volte e mi accasciai sul cuscino che faceva da sedia: cominciavo a stufarmi di tutte quelle carezze. In quel momento arrivarono a tavola anche Deidara,Zetsu,Kakuzu e Hidan. Hidan si sedette al mio fianco e domandò: “Dov’è Kureyo?” Kisame rispose: “Pain l’ha mandata a fare una ricerca nei dintorni.” Hidan sbuffò e poi si girò verso di me: “Ma io ti conosco! Sei Dado!” Miagolai e gli saltai in grembo,sfuggendo alle carezze di Itachi. Cominciai a fargli le fusa e a strusciarmi contro il suo mento. Rise: “A quanto pare ti piaccio.” Pain mi guardò e sorrise: “Gatto ruffiano. Scendi da Hidan e pensa a mangiare,dovresti vergognarti a dargli tutte quelle attenzioni.” Feci un miagolio di protesta e mi accoccolai con convinzione sulle gambe di Hidan. Kakuzu mi guardò sospettoso e io gli sibilai rizzando il pelo, Deidara si avvicinò e mi strappò via da Hidan,cominciando a strusciare la faccia sulla mia schiena,tenendomi da sotto le ascelle,manco fossi un peluche: “Aaaw!! Che carino!!! Come si chiama?” Pain alzò le spalle: “Sceglietelo voi un nome.” Deidara mi guardò raggiante: “Deidara Junior!!” Sasori borbottò: “Che schifo di nome…” Deidara lo fulminò con lo sguardo e Kakuzu propose: “Ryo.” Kisame scosse la testa: “Sei fissato coi soldi Kakuzu… Direi Ayu*!” (*L’Ayu è un pesce giapponese) Itachi alzò gli occhi al cielo: “E tu sei fissato coi tuoi simili! Mmmh… Miske!” Hidan sbottò: “Uno più brutto dell’altro! Secondo me gli starebbe bene Kuroneko.” Saltai giù da Deidara e andai a dare una specie di bacino sul collo a Hidan: “MEOW MEOW!!” Hidan fece uno sguardo di superiorità: “Visto? Piace anche al gatto.” Pain si sedette al suo posto: “A quel gatto piace tutto quello che fai… Fidati di me.” Hidan lo guardò stranito e mi grattò la pancia. Ok,questo mi piaceva. Sasori mi mise una ciotola di latte sul pavimento e io la guardai un po’ male,ma dovevo obbedire agli ordini del capo,glielo dovevo. Leccai il latte e lo terminai dopo una ventina di minuti. Hidan mi allungò un pezzo del suo cibo e io lo addentai soddisfatta: c’era qualcuno che mi dava da mangiare! Dopo il pranzo (avevamo saltato la colazione per gli “imprevisti”) Hidan annunciò: “Vado a farmi un bagno. Quindi prenoto il cesso!” Non aspettò nemmeno che gli altri gli rispondessero e io lo seguii fino al bagno,entrò e richiuse la porta senza accorgersi della mia presenza. Osservai il gabinetto e saltai,pensando di atterrare sulla tavoletta,ma mi sbagliai: la tavoletta era alzata! Con uno “splash” caddi nel gabinetto e pensai di morire per la vergogna: “MEEEEEOW!” Hidan si girò di scatto e recuperò il mucchio di pelo bagnato che ero io dal gabinetto e mi depositò sul piano d’appoggio del lavandino: “Kuroneko! Ma cosa fai? Non è una vasca da bagno quella!” Mi annusò: “Per fortuna nessuno si era dimenticato di tirare l’acqua… Ma non è bello avere addosso l’acqua del gabinetto,vero?” Miagolai disgustata e lui rise: “Sembra quasi che tu mi capisca. Dai,farai il bagno con me.” Le mie piccole pupille si restrinsero: un bagno,con Hidan. Piegai la testa di lato e sorrise: “Fai due “meow” se vuoi fare il bagno. Se no alza la zampa.” Feci due miagolii brevi e mi guardò incredulo,poi si tolse l’uniforme,facendola scivolare sul pavimento,si sfilò la collana e il coprifronte e li appoggiò vicino al lavandino. Spalancai gli occhi quando si sfilò i pantaloni e rimase in boxer e mi venne la voglia di sciogliere la tecnica solo per poterlo spogliare io * Pervertita! Non ti basta già il fatto che ci farai un bagno assieme senza che lui lo sappia?!? Almeno evita di sbavare sul pavimento!* Mi leccai i baffi e osservai mentre si sfilava i boxer. Santo Jashin! Wow… Rimasi a bocca aperta per lo spettacolo che stavo guardando * Porca di quella vacca! Avevamo ragione a dire che era dotato!* Tirai un pugno in bocca al mio pensiero per quella porcheria che aveva affermato,anche se aveva ragione… Il jashinista si abbassò e mi prese in braccio: “Se l’acqua è troppo calda,mordimi.” Entrò nella vasca e si sedette senza farmi bagnare. Allungai una zampa e provai l’acqua: bollente. Avrei aspettato almeno altri due minuti prima di entrare… Salii sulle spalle di Hidan e sembrava che avesse una sciarpa di pelo sul collo. Mi accarezzò la testa: “Ho capito. Non graffiarmi troppo.” Prese una spugna e si lavò con calma un braccio,poi l’altro,il torace,lo stomaco e ehm… Beh,s’è capito. Girò la testa in modo da guardarmi in muso: “Dovrei lavarmi i capelli. Ora potresti scendere?” Feci un salto e mi tuffai nella vasca,schizzandolo in faccia,riemersi e gli feci un sorriso felino,sorrise e si immerse totalmente per alcuni secondi… minuti… Non riemergeva più!!! Nuotai fin al di sopra della sua testa e gliela picchiettai con le zampe,fece uno scatto e io mi spaventai a morte. Mentre si metteva lo shampoo mi spiegò: “Posso stare sott’acqua per molto tempo. Dopotutto non potendo morire,l’ossigeno non è così importante. Ti stavi preoccupando?” Lo guardai male e mi tirò un baffo: “Non farmi quell’espressione,Kuroneko.” Si risciacquò la testa e poi sogghignò: “Ora tocca a te.” Prese il bagnoschiuma e se ne mise una manciata in mano,lo spalmò per bene nelle mani e poi mi passò dalla testa alla coda,senza escludere le zampe e la pancia. Mi prese in braccio e cominciò a massaggiarmi,le fusa furono spontanee e per poco non mi addormentai con quelle deliziose coccole: dovevo trasformarmi in gatto moooolto più spesso. Mi buttò in acqua e io riemersi spaventata,non me l’aspettavo! Miagolai di protesta e gli morsi un dito,lui ridacchiò: “Ma che bei dentini. Sei permaloso come Kureyo.” Lo guardai con uno sguardo interrogativo e cominciò a parlare di me: “Eh già,è davvero permalosa,testarda,irascibile e manesca.” Feci una smorfia e Hidan continuò: “Però… Forse perché sono masochista,mi piace così. Solitamente è dolce,docile e devo dire che adoro quando fa la perversa,eheh.” Alzai gli occhi al cielo e osservai gli occhi color ametista nascosti dalla frangia bagnata che gli copriva in un modo così sexy il viso. Si alzò e tolse il tappo alla vasca,in modo che l’acqua defluisse nello scarico,mi raccolse e mi asciugò energicamente con l’asciugamano. Ora ero sul serio una palla di pelo… Con un asciugamano più grande si asciugò la testa,poi se lo avvolse alla vita e uscì dal bagno,camminando verso la sua stanza. Lo seguivo come un cane più che come un gatto. Il jashinista entrò nella sua stanza e aprì un cassettone,prendendo il ricambio. Mi andai a sdraiare sul suo futon e lo osservai mentre si rivestiva: non mi stancavo mai di guardarlo. La sua muscolatura era d’acciaio,avrebbe potuto fare il modello se la sua carriera da nukenin fosse fallita. Sbuffò: “Sono stanco. Eppure sono abituato a molto peggio… Mi farò un pisolino in attesa che Kureyo ritorni.” Mi tolsi dal futon per lasciarlo sdraiare e mi sdraiai sul suo stomaco. Mi accarezzò: “I gatti sono rilassanti… Yawhn…” Mi accarezzò per circa due minuti,poi si addormentò. Sorrisi e uscii dalla stanza per cercare Pain e lo ritrovai seduto sul divano,intento a leggere una specie di giornale,mi guardai in giro e parlai: “Pain-sama. Qual è lo scopo dello scherzo?” Pain non alzò gli occhi dai fogli: “Voglio farlo preoccupare un po’. In pratica,tu non tornerai per l’orario previsto e Hidan si preoccuperà sicuramente. Sto testando la sua capacità di osservazione,per essere un ottimo nukenin bisogna accorgersi anche dei falsi gatti.” Risposi: “Allora non era uno scherzo! E’ un test!” Sbuffò facendo un cenno con la mano: “Scherzo. Test. E’ uguale,rimane comunque una prova da superare! Cos’hai notato nei suoi comportamenti?” Mi sedetti e ondeggiai ripensando a cosa avevano visto i miei occhietti: “Nulla di particolare,era stranamente stanco e sembra che abbia la testa tra le nuvole. Per il resto,è da sbavo…” Abbassò il giornale e mi guardò stizzito: “Non ti ho chiesto di dirmi cosa pensi riguardo alla sua nudità!” Mi girai per non farmi vedere negli occhi: “Sì sì,scusa… M’è sfuggito.” Sospirò: “Siete incorreggibili… Non è una novità che Hidan abbia la testa tra le nuvole,pensa solo ai fatti suoi. Il fatto che sia stanco è strano,ma non direi grave. Entro l’ora di cena deve riuscire a capire che sei un falso gatto,altrimenti avrà fallito il suo esame. E tu non provare a fargli capire chi sei!” Annuii e camminai verso l’uscita: “Vado a farmi un giretto. Torno tra 10 minuti.” Non mi rispose e io uscii per andare verso una sorgente che avevo visto mentre tornavamo da Konoha. Zampettai con calma sull’erba morbida e guardai in che modo vedono il mondo i gatti: sicuramente da un punto di vista più basso. I cuscinetti erano accarezzati dal terreno morbido e la coda ondeggiava qua e là a ogni mio passo,la sorgente era dietro all’albero tutto storto che mi stava davanti. Mi osservai nello specchio d’acqua e bevvi un po’. C’era un sole caldo e stare sdraiati su una pietra liscia era fantastico. Ad un certo punto sentii dei rumori: “C’è una sorgente qui!” Saltai su un albero e osservai gli intrusi che si avvicinavano… Shikamaru Nara,Naruto Uzumaki e Kakashi Hatake! Si erano avvicinati troppo al covo,dovevo avvisare Pain,ma prima di tutto,raccogliere informazioni. Mi acquattai sul ramo e mi nascosi dietro le foglie. Naruto bevve dalla sorgente con ingordigia: “Aaaah! Ci voleva proprio!!” Kakashi commentò: “Non siamo qui in gita. Fai meno chiasso,potrebbero esserci dei nemici in giro. Shikamaru,qual è il piano?” Nara rispose: “Dei testimoni hanno avvistato un membro dell’Akatsuki nel villaggio vicino e l’altro giorno sono venuti a far spese nel nostro villaggio… Temo che siano ritornati tutti quanti e a quanto pare,si è aggiunto un nuovo membro all’organizzazione. Non avrei mai pensato che quel dannato immortale potesse ritornare,sono preoccupato. Comunque, il loro covo dovrebbe essere nelle vicinanze. Ci avvicineremo con cautela solo per controllare,poi vedremo cosa fare.” Naruto fece un’espressione da baka: “E tu questo lo chiami piano? E’ solo una teoria e per di più molto vaga!” Kakashi lo rimproverò: “Non si può avere un piano se non si hanno tutte le informazioni. Shikamaru è un genio ma non fa miracoli.” Era terribile! Dovevo avvisare subito i miei colleghi! Saltai giù dall’albero e corsi verso il covo,ma Kakashi si accorse della mia presenza: “Il gatto! Prendiamolo!” Naruto lo guardò come se si fosse rimbambito: “Maestro Kakashi,non mi sembra il momento per fare quelle missioni di livello D che ci sono state assegnate stamattina!” Kakashi cominciò a corrermi dietro: “Non è un gatto normale! Prendilo!” Naruto ridacchiò: “Sarà un gioco da ragazzi: Kage Bunshin No Jutsu!” Un decina di copie insieme a Kakashi e a Shikamaru cominciò ad inseguirmi: ero nella M con la M maiuscola! Correvo a perdifiato ma mi accorsi subito che non dovevo assolutamente avvicinarli al covo! Cambiai bruscamente direzione e saltai da albero in albero,per poco Naruto non mi prese per la coda! Dannazione,non avevo ancora imparato nessuna tecnica offensiva! Come potevo difendermi!? Mi avevano circondato: Kakashi a destra,Shikamaru a sinistra e Naruto sia davanti che dietro! Pensai in modo frenetico a cosa fare e pensai a quello che fanno gli opossum! Mi lasciai cadere per terra e miagolai forte per simulare forti dolori,gli altri si chiusero a cerchio su di me e Kakashi mi prese per la collottola: “Allora,finto gatto. Sputa il rospo,chi sei?” Non risposi e mi finsi morta *Gran piano… Potresti finire sotto le mani di Ibiki Morino!!* Oh no! Mi avrebbe picchiato fino alla morte! Perdonami Kakashi,sei sempre stato il mio preferito dopo Hidan. Con uno scatto soffiai e gli graffiai il naso,mi mollò facendomi cadere a terra *Davvero strano,non ha usato lo Sharingan per prevedere le tue mosse?* Evidentemente non mi aveva ritenuto pericolosa e mi aveva sottovalutato *Strano anche questo,Kakashi Hatake non è il tipo che sottovaluta…* E chissene! Almeno mi ero salvata la pelliccia! Corsi abbastanza lontano e sciolsi la tecnica,sdraiandomi sotto un albero per far finta di essere una normalissima ragazza che si riposa… Chi ci cascava era davvero cretino… Guarda caso,Shikamaru e Naruto arrivarono davanti a me e recitai la mia parte. Naruto mi picchiettò: “Ehm,scusa. Hai visto un gatto bianco e nero?” Mi stiracchiai: “Stavo dormendo fino a due secondi fa. No,non l’ho visto.” Tentai di muovermi ma non potevo: fottuto Controllo dell’Ombra! Shikamaru mi guardò di traverso: “A meno che quel gatto non sia proprio tu. Da quale villaggio provieni? E chi sei?” Feci una smorfia: “Villaggio dell’Erba… Mi chiamo Yumi Hisoru…” Mi mancò l’aria: “Stai mentendo! Non hai nessun coprifronte e i tuoi abiti non sono del Villaggio dell’Erba,anzi a dirla tutta,non ho mai visto vestiti simili!” Perché avevo scelto proprio oggi di mettermi i miei vecchi abiti? Un paio di jeans neri,una felpa bianca e una sciarpa a stelline… Ringhiai: “Vedi di allentare la presa o ti cambio i connotati! Non sono nemmeno di questo mondo,contento!?” Naruto tirò Shikamaru per una spalla: “E’ una ragazza straniera,che male vuoi che faccia? Rilascia la tecnica!!” Sbuffai: “Ascolta il biondino.” Nara mi guardò male: “Non mi fido di te.” Sbottai: “L’antipatia è reciproca se lo vuoi sapere. Lasciatemi in pace e tornate da dove siete venuti.” Kakashi arrivò in quel momento: “Non lasciarla andare Shikamaru. Mi ha attaccato e sa usare la Tecnica della Trasformazione del Corpo. Se è vero che è di un altro mondo,come fa a conoscere le nostre arti ninja?” Naruto sbarrò gli occhi: “E’ vero! E’ impossibile!” Sbuffai: “E chi vi dice che il mio mondo non sia simile al vostro? Pensate solo voi di avere l’esclusiva,eh?” Naruto si grattò la nuca perplesso: “Beh… Effettivamente ha ragione…” Shikamaru rispose: “O ha ragione o è una gran furbona. E credo che la seconda sia più plausibile. Perché hai origliato i nostri discorsi? E perché vai in giro sotto forma di gatto?”

Salve a tutti!!! Ecco il quarto capitolo \(^O^)/ Che ne dite? Cosa accadrà al test di Hidan? E Kureyo riuscirà a sfuggire all’interrogatorio dei ragazzi di Konoha? Lo scoprirete nel quinto capitolo! :D Un abbraccio da HidanJashinist! E grazie a chi mi segue e mi sostiene! Quindi: ALEXISsimpleandclean,blacky dragon,Orihime Hyuuga, Angel_Demon,Silver Wings e CrHacker98, grazie mille per aver recensito e seguito le mie avventure fino ad ora!!! Un bacione \(^3^)/ 
 

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Capitolo 5
*** Kureyo è nei guai ***


Dannato Nara,mi aveva scocciato! Gli sputai una ciccata in faccia: “Ciapa e porta a cà!” (Tradotto: Prendi e porta a casa. Evviva il dialetto :D) Fece una smorfia disgustata e la sua ombra mi tappò la bocca: “Insolente ragazza!” Sogghignai e usai tutta la mia forza per sfuggire all’ombra: sapevo bene che la sua tecnica non durava per più di 5 minuti. L’ombra scomparve e io saltai con uno scatto sull’albero,lanciando dei lacrimogeni creati da me: peperoncino rosso e argilla esplosiva,fratellone grazie! Kakashi urlò: “Chiudete gli occhi e non respiratelo!” Li attivai e i lacrimogeni esplosero con fragore. Scappai alla massima velocità verso il covo e entrai urlando: “SHIKAMARU,NARUTO E KAKASHI MI STANNO INSEGUENDO!” Pain,Zetsu e Konan,gli unici presenti in quel momento,mi guardarono increduli e Pain si alzò di scatto: “E’ uno scherzo?” Gesticolai come solo un’italiana sa fare: “No che non sto scherzando!! Dobbiamo andarcene e subito! Dobbiamo andare via!!” Pain ordinò a Zetsu: “Trova i nostri nemici e dicci la loro posizione!” Zetsu scomparve nel sottosuolo e il capo indicò me e Konan: “Andate ad avvisare gli altri! Ma tu,Kureyo,ritorna gatto! Anche se è un’emergenza,Hidan deve comunque superare il suo esame!” Sbuffai pesantemente e mi ritrasformai in Kuroneko. Corremmo verso le stanze di ognuno dei nostri colleghi e li avvisammo: Deidara stava risistemando la mia stanza,Sasori stava migliorando Hiruko,Itachi si stava allenando nella sua stanza,Kakuzu stava dando una controllata alla lista delle taglie e Kisame stava leggendo qualcosa. L’ultima stanza in cui Konan e io entrammo era quella di Hidan,che stava ancora dormendo beato. Konan lo scosse: “Dai Hidan! Non è il momento di dormire! Dobbiamo andarcene immediatamente!” Hidan sbuffò: “Porca troia,donna! Cosa c’è di così urgente da svegliarmi?!?” Konan gli tirò un calcio: “Taci e muoviti,cretino! I nostri nemici hanno quasi trovato il nostro covo,dobbiamo trasferirci immediatamente! Non possiamo occuparci di quelli di Konoha adesso!” Hidan si alzò,si mise la divisa e prese la falce: “Uff e va bene. Kureyo è tornata?” Konan scosse la testa,probabilmente Pain le aveva raccontato tutto: “No,lei non è tornata. Ci raggiungerà poi.” Hidan borbottò: “Dannazione! Porca mignotta,porco cane e porco mondo! E chi la salva?? Non riuscirà a difendersi!” Konan alzò i tacchi: “Andiamo! Penseremo dopo a lei!” Miagolai forte e guardai Hidan per incitarlo a muoversi,mi raccolse e corse fino al piano di sotto,dove tutta l’organizzazione era riunita. Pain diede indicazioni: “Andremo nel covo situato a Suna! E’ il più lontano da Konoha. Zetsu,qual è la posizione dei nemici?” La parte nera rispose: “Sono molto vicini,tra pochi minuti ci troveranno sicuramente.” Pain indicò la cucina: “Raccogliete tutte le scorte che potete e seguitemi! Ci sposteremo in fretta.” Gli akatsukiani non se lo fecero ripetere e corsero a raccogliere tutto ciò che potevano, Hidan uscì sempre tenendomi in braccio e aprì il box che era stato costruito per Shatsu: “Tsu-Tsu dobbiamo andarcene!” Shatsu lo guardò sbigottito: “Perché? E perché sei tu a chiamarmi? Dov’è Kureyo?” Il suo tono divenne preoccupato, mi sporsi in avanti in modo da guardarlo negli occhi: “Meowrr.” Chiuse di scatto la bocca e mi guardò incredulo: “Kur” Gli misi una zampa sul muso e abbassai le orecchie: recepì il messaggio. Hidan lo tirò fuori dal box: “I nostri nemici stanno per trovarci e noi dobbiamo sloggiare.” Shatsu si abbassò e Hidan lo cavalcò: “Ah dannazione! Io non so guidarti! Come cacchio si fa?!” Shatsu rispose: “Tieniti stretto con le gambe e aggrappati alla mia criniera. Tutto qui.” Hidan serrò le gambe e mi sussurrò: “Aggrappati meglio che puoi,Kureyo.” Spalancai la mia piccola bocca: “Ma come???” Hidan sorrise: “Ti ho riconosciuto da quando ti sei strusciata su di me. Nessun animale l’ha mai fatto,sentono che sono pericoloso anche a distanza di chilometri. E il fatto che fossi scomparsa e al tuo posto fosse comparso un gatto,mi era molto strano.” Sbottai: “E perché non hai detto niente?! Anzi,hai retto il gioco fino ad ora?!” Sogghignò: “Lo avrei fatto dopo il mio bagno,ma tu mi hai seguito e non ho resistito alla tentazione.” Sciolsi la tecnica e mi ritrasformai in braccio a Hidan: “Brutto teme! Stavo sbavando peggio di un cane quando ti sei tolto i pantaloni!!!” Rise divertito: “Ahahah,l’ho notato da come mi guardavi con quegli occhietti a fessura.” Mi abbracciò: “E poi,ti riconoscerei anche tra mille…” Avevo gli occhi a cuoricino. Pain e gli altri erano riuniti davanti a noi e il capo mi chiese: “Ha superato la prova?” Sorrisi abbracciando il collo di Hidan: “Alla grande. Gli darei 10,capo.” Hidan sghignazzò e Pain annuì: “Bene. Ora andiamo!” Cominciò a correre e uno dopo l’altro,tutti i membri lo seguirono,mi sistemai al “posto di guida”: “Se permetti,cavalco io.” Hidan mi sollevò senza sforzo e mi depositò dietro la sua schiena: “Ah no. Questa volta proverò io.” Sbuffai e mi strinsi con le braccia al suo stomaco. Hidan fece uno schiocco con la lingua e picchiettò i fianchi di Shatsu,quest’ultimo cominciò a correre dietro agli altri e cominciammo il nostro viaggio verso Suna. Eravamo lontani giusto una ventina di metri dal covo,quando sentimmo delle urla dietro di noi: “Dattebayo!! E’ tutta l’organizzazione Alba al gran completo!” Kakashi ordinò: “E’ necessario catturarne anche uno solo!” Shikamaru indicò me: “Ho già capito qual è l’elemento debole della squadra.” Hidan si girò di poco: “Toccala e stavolta sei fottuto,brutto bastardo!” Kisame si parò dietro di noi: “Suiton: Baku Suishōha!” Un enorme massa d’acqua separò il nostro gruppo da quello di Konoha di parecchi metri e tutto il gruppo accelerò il passo. Sasori commentò: “Ma Pain! Perché non li uccidiamo e basta? Siamo nove contro tre!” Pain rispose: “Se li uccidiamo,avremo tutta Konoha alle calcagna e ho imparato a mie spese che Naruto Uzumaki è pericoloso da solo addirittura per me.” Sasori non rispose e Kakuzu chiese: “Pain,ma non c’è qualcosa di strano? Da quel che ne so io,Naruto e Kakashi stavano combattendo contro Obito e Kabuto! Perché sono qui e ci stanno dando la caccia?” Pain rispose: “Non lo so nemmeno io. E’ davvero strano… Che ci sia stata una pausa nella guerra?” Mi intromisi: “Penso che sia impossibile. Ho una teoria assurda e troppo strana,quasi non mi sembra pertinente.” Pain sbuffò: “E dilla,poi si vedrà.” Ripresi il discorso: “Penso che ci sia stato un qualche evento temporale che ha riportato indietro il tempo qui. E che quindi,non siamo ancora arrivati alla guerra.” Itachi scosse la testa: “Se fosse così,Obito o Tobi,sarebbe ancora qui,ma non c’è.” Ribattei: “Infatti! E’ stato lui ad effettuare una tecnica sul tempo!” Deidara parlò: “Beh,che ci importa? Per ora,siamo inseguiti da tre scocciatori e non abbiamo nulla a che fare con la guerra.” Pain gli diede ragione: “Stranamente Deidara ha ragione. Penseremo più tardi a questa storia,ora pensiamo a non avere problemi con Konoha.” Qualcosa mi afferrò da dietro e caddi pesantemente da Shatsu,girai la testa e vidi che Shikamaru mi aveva tirato giù tramite la Tecnica del Controllo dell’Ombra *Possibile che con UNA sola cazzutissima tecnica riesce sempre a rompere le balle!?* Shatsu si fermò di colpo insieme a tutti gli altri e per un attimo nessuno si mosse e i due gruppi si studiarono. Hidan scattò insieme a Deidara e si avventarono sugli inseguitori: “Katsu!” Esplosero delle bombe verso Kakashi che le schivò con un salto. Hidan alzò la falce e tentò di colpire Shikamaru,ma Naruto si mise in mezzo e lo colpì: “Rasengan!” Il jashinista rotolò sul terreno e Kakuzu corse in avanti verso Naruto: “Non mi ucciderai un’altra volta con la stessa tecnica!” Anche Kisame estrasse Samehada e si avventò su Shikamaru che continuava a tenermi ferma. Naruto mise in posizione le mani: “Kage Bunshin No Jutsu!” Una copia protesse Shikamaru dal fendente di Kisame mentre l’originale combatteva contro Kakuzu. Kakashi corse verso Deidara: “Chidori!” Sasori parò il colpo con una marionetta che venne trapassata da parte a parte: “Dannazione,un! Non ho bisogno del tuo aiuto,Danna!” Sasori esclamò: “Sta zitto! Ho fatto rovinare una mia marionetta per te!” Deidara rispose: “Non te l’ho chiesto io,un!!!” Pain urlò: “Shinra Tensei!” Kakashi venne allontanato dai due che erano intenti a bisticciare. Hidan aveva approfittato della confusione per portarsi alle spalle di Shikamaru e abbassò rapidamente la falce su di lui: “MUORI!” Shikamaru non si mosse e la falce si fermò a pochi millimetri dalla sua testa,fece un sorriso trionfante: “Razza di stupido! Avevo previsto questa mossa! Sei stato bloccato dalla mia tecnica!” Hidan scomparve in uno sbuffo di fumo e Nara ne rimase stupito: “Era una copia!” Lo presi in giro: “Ma dai??” Socchiuse gli occhi guardandomi: “Ho capito come renderlo innocuo.” Capii dal suo sguardo cosa intendeva: usarmi come ostaggio. Con rapidità mi portò un kunai alla gola: “Fate una sola mossa e la uccido.” Gli akatsukiani si fermarono impietriti,urlai: “Non credetegli!! Sta mentendo!” Avvicinò il kunai al punto da farmi sentire la lama fredda sulla gola: “Non sto mentendo! E ucciderti potrebbe essere una buona vendetta, dato che lui ha portato via il maestro Asuma a me,a Kurenai e a suo figlio!” Notai delle farfalle di carta che si avvicinavano alle spalle di Shikamaru e non fui l’unica: “Shikamaru,alle spalle!!” Konan fu più rapida e ricoprì interamente Nara: “Ora le posizioni si sono invertite! Andatevene o soffocherò il vostro caro stratega!” Il controllo della mia ombra scomparve e mi allontanai verso il nostro gruppo. Kakashi e Naruto si guardarono e il sensei fece segno di indietreggiare: “D’accordo…” Konan ordinò: “Voialtri andate avanti! Vi raggiungerò dopo.” Tutti scattarono verso il cuore della foresta,Pain esitò e guardò Konan con uno sguardo indeciso,lo rassicurai: “Konan sa il fatto suo. Ci raggiungerà senza problemi.” A malincuore Pain si allontanò,risalii su Tsu-Tsu e Hidan saltò dietro di me,si strinse e sussurrò: “Ho temuto il peggio… Quando ti deciderai a diventare immortale?” Diedi il comando a Shatsu di seguire gli altri e risposi: “Voglio esserlo quando avrò la tua stessa età o almeno quando avrò compiuto i venti. Se no sarebbe strano,non pensi?” Sospirò: “Sarai in pericolo ancora per molto tempo…” Sorrisi: “Non ti preoccupare. Da quando sei così protettivo nei confronti di una persona? Sii più menefreghista o non riuscirai a vivere in pace. Diventerò anche io una ninja di rango S e saprò cavarmela da sola.” Mi baciò la nuca: “Lo sono da quando quella persona mi sta a cuore… Spero di far sbocciare una brava assassina.” Dopo due minuti,Konan ci raggiunse e Pain la interrogò preoccupato: “Stai bene? Che è successo?” Konan lo rassicurò: “Ho fatto allontanare il jonin e l’enneacoda prima di liberare l’altro tipo. Ma sono sicura che non demorderanno e chiameranno i rinforzi.” Pain si calmò: “Ok. Non ci troveranno a Suna,il covo è ben nascosto e protetto.” Continuammo il nostro viaggio per molto tempo.

-Al tramonto. Sei ore dopo

“Quanto manca,Pain?” Chiesi. Rispose: “Per ora ci accampiamo qui,ma entro domani pomeriggio dovremmo essere arrivati.” Trovammo una grotta bassa e larga nel fianco di una montagna e ci rifugiammo al suo interno. Zetsu mise un mucchio di legna al centro della grotta e guardò Itachi con uno sguardo insistente, l’Uchiha sbuffò e soffiò una vampata di fuoco sul legno che si mise a sibilare e a far luce e calore nello spazio poco vasto della grotta. Deidara si sdraiò appoggiando la schiena alla parete rocciosa: “Ho fame,freddo e sono stanco… Questa giornata fa schifo,un.” Kisame si sedette a gambe incrociate: “Smettila di lamentarti,non sei l’unico a provare le stesse cose.” Kakuzu si mise vicino al fuoco e si scaldò: “A chi toccava cucinare oggi?” Tutti si girarono verso Deidara che protestò: “Perché proprio io? Non posso saltare il turno per una volta,un?” Hidan scosse la testa: “No no. L’hai già saltato una volta e aveva cucinato Konan. Ora tocca a te.” Mi alzai: “Ti aiuto DeiDei.” Hidan mi tirò per un braccio: “Lascia che quello scansafatiche faccia da solo!” Alzai un sopracciglio: “Senti chi parla,ti ricordo che anche te sei un gran pigrone!” Hidan fece una smorfia infastidita e mi lasciò andare, Deidara era contento di essere aiutato: “Grazie Kure! Che cosa cuciniamo?” Alzai le spalle: “Dipende dagli ingredienti che abbiamo a disposizione. Pensavo di preparare del Tonkatsu.” Deidara frugò nei sacchi delle provviste: “Il maiale c’è,il cavolo anche,il miso e la salsa tonkatsu pure.” Annuii: “Bene. Prepara il brodo di miso, io penso al maiale e al cavolo.” Con calma preparammo da mangiare e dopo una ventina di minuti avevamo preparato la cena per tutti. C’era silenzio e ognuno era assorto nei suoi pensieri. Mangiavo svogliatamente appoggiata alla schiena di Hidan che mangiava tranquillamente. Domandai: “Kuzu,domani comincerai ad insegnarmi le tecniche della Terra?” Appoggiò la ciotola vuota sul terreno: “Può darsi. Vedremo da cosa vuole farci fare Pain.” Guardammo Pain con uno sguardo interrogativo e lui annuì: “Noi penseremo al covo,voi penserete all’allenamento.” Feci un cenno con la testa e presi una coperta che avevo intravisto in uno zaino e coprii Shatsu che era sdraiato in un angolo della grotta,mi ringraziò: “Grazie Re-Re.” Sorrisi e mi sdraiai al suo fianco,appoggiando la testa al suo ventre lungo e morbido: “Buonanotte…” Hidan mi sorrise da lontano e mi rigirai su un fianco,addormentandomi quasi subito per la stanchezza.

-Il mattino seguente

Aprii un occhio e sbadigliai,guardandomi intorno. Hidan era appoggiato alla mia spalla con la testa e tutti gli altri dormivano ancora,guardai verso l’entrata della grotta e vidi la luce del mattino che diventava sempre più forte. Guardai l’angelo che dormiva beato con un’espressione serena sulla mia spalla e gli baciai la fronte. Aprì un occhio e mi fece un sorriso così bello da togliere il fiato: “Ciao takara. Lo sai che sembri una dea se mi guardi così?” Allungò una mano e mi accarezzò la guancia,gli baciai le dita: “L’unico dio sceso in terra qua sei tu. Io sono solo una tua seguace.” Mi fece una smorfia scherzosa: “Sono trattato meglio di un dio da te. Sono io che mi devo ritenere sotto la protezione di due divinità: Jashin e te.” Lo baciai felice: “Stando con te mi sento davvero una dea.” Mi prese il viso tra le mani e ricambiò il bacio: eravamo contenti entrambi quella mattina. Kisame si svegliò e vedendoci diede una piccola gomitata a Itachi che prima lo bruciò con lo sguardo,poi sorrise vedendo noi e Kisame gli sussurrò: “Chissà come andrà a finire. Tu non sei curioso Itachi?” Itachi rispose: “Non sono curioso,sono affari loro… Buongiorno Deidara.” DeiDei si era svegliato e si strusciò una mano sull’occhio: “Yahwn… Buongiorno… Un? Ma sono già dietro a limonare?” Hidan sbuffò: “Guastafeste,torna a dormire e tieniti per te i tuoi commenti.” Uno dopo l’altro si svegliarono tutti e la pacchia finì. Pain si alzò e aspettò che tutti fossero ben svegli: “E’ ora di ripartire. Entro oggi pomeriggio saremo nel nuovo covo.” Shatsu si stiracchiò e si mise in posizione per far salire me e Hidan,feci segno di no: “Shatsu,riposati. Faremo l’ultimo pezzo di strada a piedi. Ti evocherò quando saremo arrivati a destinazione.” Scrollò la criniera: “Va bene. Ciao! A dopo!” Scomparve in una nuvola di fumo. Ognuno di noi aveva un sacco delle provviste,eccetto Pain e Konan… *Abuso di potere!!!* Pain ci indicò un punto al fianco di una catena montuosa parecchio distante: “Tra pochi chilometri comincerà il deserto e comincerà a fare molto più caldo. Il nuovo covo non è comodo come il primo,ma capirete voi stessi appena lo vedrete.” Ci scambiammo un’occhiata preoccupata e Pain cominciò a correre verso il punto indicato. Dopo 10 minuti di corsa,la foresta si diradò sempre più e al suo posto comparve una specie di steppa e infine la sabbia,bollente e dorata. Il sole picchiava forte e mi era venuta una sete tremenda e ansimavo con le labbra secche per il caldo,borbottai: “Un cambiamento di clima del genere mi farà venire un malanno…” Kakuzu rispose: “Non ti conviene ammalarti. Io non do giustificazioni nemmeno se hai la febbre a 40° e ti alleneresti comunque.” Sbuffai pesantemente: “Grazie Kuzu…” Passarono circa due ore,poi Pain si fermò al fianco della montagna e si abbassò su una grossa pietra. Deidara lo guardò incuriosito: “Cosa stai facendo Pain? Ti scappa?” Pain si girò con una faccia seccata: “No,baka. Sto applicando il sigillo per poter entrare nel covo.” Deidara rispose: “Il covo è quella pietra?” Sasori si spazientì: “No usuratonkachi! Probabilmente quella è la porta!” Pain fece un verso: “Esatto Sasori. Questa è la “porta”… Fate due passi indietro.” Gli akatsukiani obbedirono ai suoi ordini e il sasso si spostò di lato,scoprendo delle scale che scendevano nel sottosuolo. Pain cominciò a scendere i ripidi gradini e lo seguimmo a ruota,quando anche io entrai,il masso si spostò nuovamente e richiuse il buco. Pain schioccò le dita e un lungo corridoio scavato nel terreno con delle radici che pendevano dal soffitto si illuminò con delle torce fissate alle pareti. Il corridoio era stretto e umido,con muschi e licheni che facevano da tappezzeria e aveva un aspetto piuttosto lugubre,Pain camminò lungo lo stretto spazio: “La sala,la cucina,il bagno e le stanze sono alla fine di questo corridoio.” Lo seguivamo in fila indiana e il corridoio si allargò a poco a poco,fino ad aprirsi in un’ampia stanza,con un gigantesco lampadario a candele che troneggiava sul soffitto,la stanza era tonda e al centro vi erano un tavolo largo e basso e un divano rosso mattone che aveva un aspetto malandato,una porta stava al di là del divano e Pain spiegò: “Questa è la sala… La porta che vedete là davanti è la cucina.” Indicò una scala a chiocciola in ferro battuto che portava al piano superiore: “Di sopra ci sono il bagno e le vostre camere… Scegliete quella che preferite.” Con quella frase ci fece segno di salire e Deidara,Sasori e Kisame corsero come dei bambini al piano di sopra: “La più bella la scelgo io!!!” “Col cavolo razza di tonno radioattivo,un!” La scala a chiocciola tremò sotto il loro peso mentre correvano e per un attimo temetti che potesse cadere,ma smise poco a poco di tremare non appena il gruppetto di scalmanati si fosse allontanato. Sospirai e salii con calma la scala e osservai il piano di sotto appoggiandomi al parapetto in legno: era molto alto. Camminai sul parquet che in alcuni punti mancava e aprii la prima stanza,entrai ma presi in piena faccia una ragnatela *3…2…1…* Urlai a squarciagola: “AAAAAAARGH!!! PORCO JASHIN!! AIUTO HIDAN!!!” Mi girai di scatto e feci un frontale con il jashinista che mi guardava confuso: “Cosa succede?!? C’è un nemico nella stanza?!” Feci un urlo stridulo: “PEGGIO!! TOGLIMI QUESTA RAGNATELA TI PREGOOOO!!” Con un dito mi tolse la ragnatela dalla faccia e si mise a ridere osservando come tremavo con gli occhi sgranati: “Ahaha,tutto qui? Hai paura di una ragnatela?” Lo strinsi così forte che per poco non gli tolsi il respiro: “Più che della ragnatela,io ho paura del proprietario! Ho l’aracnofobia!!” Mi indicò i capelli: “Ce l’hai in testa.” Feci un salto degno delle Olimpiadi e scossi la testa come un cane bagnato,strofinandomi le mani sui capelli: “Oddio oddio!! Hidan toglimelo!!” L’altro rideva a più non posso coprendosi gli occhi con una mano: “Sto scherzando scema! Ahahaha,sei tutta spettinata!” Gli rivolsi uno sguardo furioso e con un unico gesto rimisi a posto i capelli borbottando: “Bastardo… Sempre a prendermi per il sedere… Fatto sta che in quella camera non ci torno più!” Hidan aprì la porta ed entrò: “Beh,non è così male. Ci sono solo una ventina di nidi di ragno…” Feci un verso stizzito mentre mi si rizzavano i capelli al solo pensiero e mi misi davanti alla porta numero due,la aprii lentamente e con cautela: era buia. Presi una candela che era appoggiata su un tavolino tra la seconda e la terza porta,la accesi e la misi nella stanza: vidi tantissimi puntini rossi. Li scrutai perplessa poi un grido si levò: “HIIICK IECK IECK!” I puntini rossi… Erano occhi di pipistrelli! Uscirono dalla stanza disturbati dalla luce e facendo un chiasso infernale,sbottai pestando un piede per terra: “Ma cazzo! Cosa c’è qua dentro,la bat-caverna!?!?!” Hidan osservò lo stormo di pipistrelli che volava per il soggiorno: “La bat-che? Cosa diavolo è?” Scossi la testa: “Non potresti capire… Ma Kisame,Deidara e Sasori non hanno trovato nulla di strano!?” Hidan indicò l’ultima porta in fondo che aveva il numero romano X e vidi che era aperta: erano partiti dall’ultima stanza,anziché dalla prime… Guardai la stanza III con un’aria preoccupata: “Mo’ qua dentro cosa mi trovo? I serpenti con Orochimaru?” Hidan ridacchiò: “Dai cagasotto,la apro io ‘sta porta se ti da così tanti problemi.” Lo spinsi via: “Cagasotto ci sarai te! Preferisco i serpenti ai ragni!” Mi fece un sorriso beffardo e si piegò in un inchino davanti alla porta,presi un respiro profondo e la aprii lentamente: era vuota e un po’ rovinata,ma perlomeno non c’erano bestie al suo interno. Entrai e osservai con attenzione il soffitto,gli angoli e il pavimento: tutto ok. Tirai un sospiro di sollievo e mi sedetti al centro della stanza: “Ho trovato la camera che va bene per me.” Hidan entrò e si sedette sulle mie spalle,schiacciandomi: “Sicura principessina che ti vada bene? O per i tuoi standard non è abbastanza?” Gli tirai una pacca: “Dai che pesi,Hidan! Mi stai schiacciando! E NON CHIAMARMI PRINCIPESSINA! O GIURO CHE TI FACCIO INGOIARE LA FALCE!!” Mi spinse con tutto il peso e mi bloccò a terra: “Principessina,non strillare troppo che si rovina la tua delicata gola… Il tuo regale corpo mi appartiene,non lo voglio certo rovinare col peso della mia sublime persona.” Stava sorridendo come un beota e io facevo fatica a trattenermi: “Pfffrrr! Hidan! Non farmi quella faccia che mi viene da ridere e sto già rischiando di soffocare sotto di te!” Mi fece un sorriso da un orecchio all’altro: “Stai già ridendo,cara. E poi,che faccia sto facendo?” Mi fece una smorfia orrenda e cominciai a ridere come una matta,sussultando sul pavimento. Hidan si stava divertendo e fece smorfie sempre più strane fino a fare il “muso di maiale” spingendosi la punta del naso con un dito,era troppo,risi come mai avevo riso in vita mia e pensai che le costole mi si sarebbero rotte da un momento all’altro e avevo le lacrime agli occhi. Sussultavo con delle convulsioni così forti,da far sussultare pure Hidan e ormai anche lui stava ridendo alla grande. Si fermò e mi osservò mentre annaspavo disperata per le troppe risa,poi mi accarezzò le labbra con le sue: “Non ho mai fatto simili cazzate prima d’ora. Penso che tu mi abbia fatto ammalare di una qualche strana malattia.” Mi nascosi gli occhi sotto una mano: “Penso che anche io mi sia ammalata per colpa tua. Non ho mai riso in questo modo per qualcuno che fa le smorfie.” Mi spostò delicatamente la mano e mi baciò la fronte,ma sussultò: “Oh santo Jashin! Ti sei ammalata davvero! Sei bollente!” Mi appoggiai la mano sulla fronte e sentii il calore insistente che mi riscaldava la mano: “Oh merda…” Tutt’a un tratto cominciai a tremare come una foglia e mi venne un forte mal di testa,mugolai: “Lo sapevo… Cambiamento climatico troppo veloce… Kakuzu mi massacrerà… Merda,Hidan,non ci vedo più…” Capii che stavo svenendo e sentii lievemente la voce di Hidan: “Oh cazzo,cazzo,cazzo!” Percepii che non ero più sul pavimento e poi non capii più nulla.

Mi risvegliai sul divano malconcio,con la testa appoggiata al grembo di Hidan e un panno fresco sulla fronte: “Mi fa male la testa…” Hidan abbassò gli occhi scuri su di me: “Toh,ti sei svegliata… Quanto ti fa male?” Feci oscillare la mano a destra e a sinistra: “Così così…” Sorrise: “Sembri una bambina se fai così.” Mugugnai: “Me ne fotto. Ho un mal di testa che sembra un terremoto!” Mi baciò i capelli: “Ora lo sembri un po’ meno. Kakuzu,fa qualcosa.” Alzai lo sguardo e osservai Kuzu che sembrava imponente come una montagna: “Ciao nonnino… Io non volevo ammalarmi… Ma non ho potuto farci nulla…” Sbuffò: “Sì,sì… Ho capito...” Mi ficcò un termometro in bocca e dopo 30 secondi me lo tirò via: “39,5… Parecchio alta… Mi scoccia,ma dovrai rimanere a riposo per un bel po’,fino a che non ti si abbasserà la febbre.” Domandai con un filo di voce: “E l’allenamento? Non posso rimanere indietro con le tecniche della Terra.” Kakuzu si allontanò: “Non potresti nemmeno raccogliere il chakra in quelle condizioni. Riposo assoluto.” Kakuzu aveva dato gli ordini e non potevo ribattere,mi girai appoggiando il viso sul ventre muscoloso di Hidan: “Dannazione… Ci mancava solo questa…” Mi accarezzò: “Ci sarò io a farti da infermiere. Anche quando dovrai sboccare,io sarò lì.” Non so per quale motivo,mi immaginai Hidan travestito da crocerossina e cominciai a sghignazzare nonostante ogni scossa mi facesse un male tremendo,Hidan mi guardò con una smorfia seccata: “Che c’è da ridere? La febbre ti ha già totalmente fuso il cervello?” Mi alzai con fatica e gli baciai le labbra: “Ti stavo immaginando vestito da crocerossina… Sì,mi si è fuso il cervello.” Mi sentivo pesante come un elefante e il gomito si piegò sotto il mio peso,facendomi dare un colpo ai gioielli di Hidan: “Troia puttana che male!” Mi spostai e mi scusai debolmente: “Perdonami tesoro… Non riesco a reggermi…” Era piegato su se stesso: “N-niente… Non fa niente… Ehi,ma da quando mi chiami tesoro?” Feci un sorriso da ubriaca: “Ma tu sei sempre stato il mio tesoro… Sei così bello,Hidan… Dannatamente bello… Amore mio…” Mi fissava a bocca aperta: “Oh mio… Stai davvero male per essere così melensa,eh?” Il mio io interiore era lucido *Cretina! Ma che cazzo dici? Tesoro?? Amore?? A Hidan?!? E’ un criminale per l’amor di dio! Non un cucciolo!* La febbre mi faceva dire e pensare cose strane… Sussurrai: “P-penso che tu abbia ragione… M-ma sei comunque un vero splendore per gli occhi… Quando morirò,voglio morire guardandoti… Sei un angelo…” Mi mise un dito sulle labbra: “Sssh,stai dicendo un mucchio di sciocchezze e non te ne rendi conto… Sta buona e riposati.” Gli baciai il dito: “Qualunque cosa per te…” Piombò il buio su di me.

Ciao a tutti! :D Tra poco sarà Natale e questo è il mio regalo per voi ^^’ Perdonatemi per il ritardo,ma ho avuto un sacco di verifiche in questi giorni .-. E pochissimo tempo per scrivere. Cosa ne pensate? Spero vi sia piaciuto ^.^ Al prossimo capitolo!! 

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Capitolo 6
*** Verso la via della guarigione ***


Ah,che tortura,avevo caldo,poi freddo e poi di nuovo caldo. Non ce la facevo più. Piegata sul gabinetto ebbi un conato tremendo e pensai di vomitare l’anima: “Bleeeeargh.” Ahia,mi faceva male tutto… Hidan mi teneva i capelli: “Santo Jashin,ma da dove la tiri fuori tutta quella roba?” Borbottai nauseata: “Non è il momento di scherzare Hidan… Sto di merda… Odio sboccare.” Cambiò discorso: “Mi si è addormentata la gamba,cazzo… Andrea,hai freddo?” Ormai,avevo capito che mi chiamavano con il mio vero nome,solo in casi gravi, risposi: “Vai Hidan,lasciami qui. Fatti un giretto e riposati,hai passato tutta la notte ad aiutarmi. Non ti preoccupare,non ho freddo. Ho solo voglia di morire…” Sospirò: “Un altro buon motivo per non lasciarti sola: tenteresti il suicidio.” Sbottai: “Fa come ti ho detto,non ho voglia di discutere. Fidati di me,ti prometto che non mi ucciderò.” Mi accarezzò il braccio e si diresse verso la porta: “Se hai bisogno chiamami,ok?” Era insopportabile quando faceva l’iperprotettivo,sospirai paziente: “Sì,Hidan. Lo so. Ma ti ricordo che oltre a te ci sono altre 8 persone.” Ribatté mentre usciva: “Sì,ma loro non sono me.” Alzai gli occhi al cielo prima di riversarmi un’altra volta sul gabinetto e tentare di non mandare l’anima al Mondo dei Deva *Impegnati vah,che tra un po’ vomiti anche me!!* Vomitare il mio io interiore… Non male come idea… “Bleeeargh…” Tossii e mi sedetti esausta sulle piastrelle fredde del bagno. Sentii bussare alla porta: “Entra,ma se devi fare i bisogni,falli nel bidet…” Pain entrò e si mise in ginocchio per vedermi da vicino: “Sei pallida Kureyo. Stai ancora molto male?” Lo guardai con gli occhi spenti per la malattia: “Secondo te,capo? Ti sembra che stia meglio? Penso di comprendere cosa sia il vero dolore…” Mi tirò una piccola sberla in testa: “Non prendere in giro le mie parole,quello è un concetto serio.” Sbuffai: “Anche io sono seria… Beh,che sei venuto a fare nel cesso?” Alzò un sopracciglio: “Cosa si fa nei gabinetti?” Strisciai come un verme verso il bidet: “Ho capito… Vomiterò nel bidet… Te fai pure,non guardo.” Scosse la testa e si girò,sentii il rumore di una cerniera e quello di un flusso liquido,il rumore della carta igienica,quello della cerniera e infine quello dello sciacquone. Pain fece per uscire,ma gli domandai: “Le mani non te le lavi?” Tossì imbarazzato: “Certo che le lavo! Pensavi che non lo facessi?” Aprì il rubinetto e si strofinò la saponetta tra le mani,ribattei: “Sono malata,non scema,capo. Ma non insisterò ulteriormente…” Tirò un sospiro di sollievo e si asciugò le mani nell’asciugamano: “Grazie… Hai bisogno di qualcosa?” Scossi la testa mentre ritornavo ad affacciarmi al gabinetto per poi dare di stomaco,Pain uscì e rimasi sola. Dopo una mezz’ora,non sentii più il bisogno di vomitare e tirai un sospiro di sollievo. Mi alzai barcollante e mi diressi verso la stanza IV, quella di Hidan. Aprii piano la porta,in modo da non disturbarlo mentre dormiva e mi accucciai sulla poltrona bassa e morbida che c’era nella sua stanza. Lui era nel futon al centro della stanza e dormiva tranquillo,sorrisi osservando i lineamenti del suo viso resi visibili dalla fioca luce che passava da sotto la porta e tentai di addormentarmi,ma con scarso successo: ciondolavo un po’ qua e un po’ là, ma il mio corpo non dava segno di volersi spegnere per un pochino,anzi,passò in una fase di freddo e cominciai a tremare. Mi alzai e mi strofinai le braccia per riscaldarmi, camminai in punta di piedi e mi abbassai per dare un bacio alla guancia del jashinista,mi rialzai e uscii dalla porta. Scesi le scale tenendomi al corrimano o avrei rischiato di cadere e mi diressi verso la cucina: avevo una sete tremenda. Entrai e Konan mi salutò: “Ciao Kureyo,come stai?” Aprii il frigorifero e presi una bottiglia d’acqua,poi mi sedetti al tavolo: “Sto meglio… Ma ancora non sono guarita.” Feci per bere ma Konan mi bloccò: “Non devi bere quando hai la febbre,soprattutto roba fredda,vomiteresti ancora.” Mollai il bicchiere all’istante e sospirai,mi fece un sorriso compassionevole: “Ti preparo un thè caldo.” Si alzò e cominciò ad armeggiare con la teiera,mi accasciai sconsolata sul tavolo e qualcuno mi accarezzò la testa,girai lo sguardo e vidi Zetsu che mi sorrideva: “Ciao Kureyo. Come stai?” Alzai un sopracciglio: “Zetsu,non sono un cane che mi devi accarezzare la testa… Comunque sto ancora male…” Mi guardò interdetto dalla risposta e poi si portò un braccio alla nuca: “Oh,scusa. Hai sboccato tanto? E Hidan?” La parte nera era decisamente invadente: “Ehm,Zetsu,sono a tavola,potremmo non parlarne? E Hidan sta dormendo.” Sentii un morso alla spalla: “Chi starebbe dormendo?” Mi girai: “Oh,ciao Hidan. Da quando si salutano le persone mordendole?” Fece il giro e si sedette sulle mie gambe: “Da quando mi va. Non mi chiami più amore?” Arrossii: “Perdonami per ieri,non ero in me.” Mi fece un sorriso beffardo: “Amore non era male. Cos’altro avevi detto? Tesoro,angelo…” Konan gli tirò una sberla in testa: “Piantala idiota. Almeno è la prima a darti un vezzeggiativo invece di insultarti.” Appoggiò una tazza sul tavolo e mi fece un sorriso gentile: “Tieni Kure. E bevi piano.” Hidan borbottò seccato mentre si massaggiava la testa e io gli diedi una pacca sul sedere: “Togliti.” Si alzò e si ri-sedette in modo da guardarmi in faccia,con le gambe aperte: “Mi cacci via? Che gattina cattiva.” Mi diedi una manata e sorseggiai con calma il thè: “Hidan. Non fare il cretino. Mi inquieti quando fai così.” Si sporse in avanti: “Così come?” Picchiettò il fondo della tazza con il dito e mi fece un sorriso divertito,sospirai: “Quando fai il rompiballe… Soprattutto con quel sorrisetto…” Ridacchiò: “Non ti piace il mio sorriso e nemmeno il mio atteggiamento… Non mi ami più?” Per poco non sputai nella tazza: “Baka! Non dire simili assurdità!” Mi tolse la tazza di mano e mi baciò: “Non scaldarti tanto,eh. Stavo scherzando!” Sbuffai: “Tu fai sempre il burlone…” Deidara irruppe nella cucina: “Buongiorno a tutti!! Ehi ehi,che sono ‘ste facce?” Mi girai: “Sei parecchio energico stamattina,eh,Deidara?” Deidara mi fece un sorriso: “Già,mi sono riposato bene.” Hidan sbuffò: “Hai mai visto la tua di faccia? Dovresti andare in giro con un sacchetto in testa.” Il dinamitardo ringhiò guardandolo: “Taci,occhi di panda!” Hidan si alzò in piedi: “Cosa hai detto,razza di donna mancata?!” Deidara ribatté: “Donna mancata?!?!  Ha parlato Mr. Capelli bianchi!” Il jashinista era sul punto di strozzarlo: “Trans!” Mi misi in mezzo prima che arrivassero alle mani: “Oh! Basta! Hidan,perché devi sempre attaccar briga?!” Hidan rimase spiazzato e fece una smorfia irritata,mentre Deidara fece un sorriso compiaciuto,ma ne avevo anche per lui: “E tu non sghignazzare quando lo sgrido!” Konan e Zetsu ridevano come dei pazzi e Pain sbucò da dietro la porta: “Che succede qui?” Mi presi la testa tra le mani,ricominciava a farmi male: “Nulla,breve litigio…” Pain alzò gli occhi al cielo: “Tanto per cambiare… Fammi indovinare,Deidara e Hidan,vero?” Zetsu rispose: “Esattamente. Sei veggente,Pain?” Pain sospirò: “No,non sono veggente. Semplicemente ho sentito di chi erano le urla… Kureyo,Kakuzu ti vuole parlare.” Mi alzai stancamente: “Dov’è?” Indicò il piano superiore con il dito: “Stanza VI…” Feci una smorfia e camminai lentamente fuori dalla cucina e salii le scale. Arrivata in cima osservai le stanze e i numeri,sesta porta,bussai: “Sono Kureyo,nonno Kuzu…” La porta si aprì: “Entra.” Entrai e osservai la stanza di Kakuzu: era la copia sputata dell’infermeria,ma a differenza dell’infermeria, aveva un futon beige e un grosso archivio. Mi indicò un lettino: “Siediti lì.” Mi aiutai con le braccia per sedermi sul lettino piuttosto alto da terra e Kakuzu si sedette su una sedia: “Allora,devo farti un paio di esami.” Domandai: “Va bene. Quali sono?” Si grattò la nuca: “Esame del sangue e controlli normali.” Annuii e lui si alzò,prendendo un ago e un laccio emostatico: “Prima ti farò l’esame del sangue…” Allungai il braccio e Kakuzu vi strinse il laccio emostatico,poi mi punse con la siringa e raccolse un po’ di sangue rosso vivo, successivamente mi mise un cerotto sulla puntura: “Domani ti farò sapere i risultati. Ora,girati.” Mi girai sul lettino dandogli le spalle e mi appoggiò un qualcosa di freddo sulla schiena: “Fai dei respiri profondi.” Respirai a fondo e Kakuzu passò la cosa fredda su vari punti,si fermò: “A posto. I tuoi battiti sono regolari e non hai problemi di respirazione.” Osservai l’oggetto che aveva in mano,lo stetoscopio e domandai: “Come fai a essere così esperto? Hai una laurea in medicina?” Scosse la testa: “No. Ho fatto da apprendista a un medico quando ero giovane…” Kakuzu non indossava l’uniforme e aveva il suo completo nero,che lasciava la schiena scoperta,osservai le numerose cicatrici e risposi: “Ed è per quello che nonostante tutte quelle cicatrici,sei ancora vivo?” Sospirò: “Più o meno. Sai come funziona la mia vita,no? Il mio vero cuore si fermò di vecchiaia tempo fa… Le fibre che mi compongono non sono altro che cuori di ninja che ho sconfitto ed è grazie a questo che sono in grado di sopravvivere agli attacchi peggiori… Ed è sempre grazie a questo che riesco a ricucire chiunque...” Ero incantata dalla storia della sua vita: “Sei un soggetto straordinario,nonno Kuzu.” Rise: “Straordinario? Ahahah,che concetto hai di straordinario? Di una persona che vive rubando i cuori agli altri?” Alzai un sopracciglio: “A parte quello che fai,tu sei straordinario. Sei un medico,un contabile,un esperto ninja...” Scosse la testa: “Lascia perdere… Detto da una che sta con un sadico idiota… Metti in bocca questo.” Mi passò il termometro,aggrottai la fronte e obbedii ai suoi ordini,lo controllò: “Bene,si è abbassata: 37,9. Stasera potrebbe alzarsi nuovamente,quindi non agitarti troppo.” Feci il gesto che fanno i militari al loro comandante: “Agli ordini Kakuzu-sensei!” Alzò gli occhi al cielo e mi indicò la porta: “Puoi andare.” Andai verso la porta e mi girai mentre ero sulla soglia: “E comunque,ho un ottimo giudizio per le persone.” Fece un sorrisetto divertito: “Certo,certo… Ora sparisci,prima che ti faccia cominciare l’allenamento seduta stante.” Mi allontanai e mi diressi verso il bagno,per farmi una doccia calda,una delle cose che adoro di più. Chiusi la porta a chiave, *Ci manca solo qualche altro “scherzetto” da parte di Hidan…* mi tolsi i vestiti ed entrai nella doccia. L’acqua sciacquava via ogni dolore,il vapore saliva lento e mi diede alla testa,facendomi entrare in una specie di trance,osservavo come il vapore girava e formava strane forme che mi divertii ad interpretare: una nuvola,un fiore,una lettera,il viso di chissà quale persona… Scossi la testa con energia per “risvegliarmi”,chiusi il rubinetto e afferrai l’asciugamano.

-*Hidan* 

Leggeva una rivista che Konan le aveva prestato, sul divano,mentre Deidara si sistemava lo smalto nero stando appoggiato allo schienale,con i piedi sul tavolo basso. Vidi che aveva notato un articolo particolare: “Ritorno dell’Akatsuki! Villaggi in allarme!” Lanciò la rivista sul tavolo e osservò mentre Deidara imprecava per aver fatto una sbavatura: “Vuoi una mano,biondino?” Gli chiese. Lui si spostò la frangia dall’occhio: “Mpf,no grazie,un.” Fece un cenno e si accasciò,sporgendosi con la testa sul bracciolo,fino ad andare a testa ingiù,canticchiando: “Che due balle,ma che due balle… Non ce la faccio più…” Mi abbassai su Kureyo,in modo da fissare i suoi occhi vagamente dorati: “Si può sapere cosa stai facendo?” Si rialzò: “Mi annoio… E tu che vuoi? Non hai niente da fare?” Feci una smorfia e le presi le guance tra le dita: “Aggressiva… Che ho fatto di male per essere accolto così? Comunque,visto che ti annoi, che ne dici se infilassi il mio kunai nel tuo shuriken?” Sembrò che una scossa l’avesse percorsa: “Hidan… Sì.” Mi sedetti al suo fianco: “Lo sapevo che avresti detto di… Sì?!? Ho sentito bene? Hai detto sì?” Rispose con una faccia seria: “Sì,ho detto di sì.” Mi avvicinai al suo viso: “Davvero?” Le appoggiai una mano sulla fronte: “Eppure non scotti molto,quindi sei in te. ITACHI!! Non è che mi hai fatto un Genjutsu o l’hai fatto a Kureyo??” Itachi comparve dal nulla: “Io non ho fatto proprio niente. Perché mai dovrei sprecare tempo e chakra per un Genjutsu su uno di voi due?” Ero al settimo cielo: “Mio Jashin!! Ha detto sì,ha detto sì!” Mi fissava come se fossi impazzito: “Hidan… Hai sacrificato i tuoi neuroni a Jashin?” Le presi le mani e le baciai la fronte: “Può darsi! Sono così… così… Eccitato!” Deidara e Itachi mi guardavano scandalizzati tanto quanto lei: “Doveva essere in astinenza proprio da molto,un…” “Temo che tu abbia ragione Deidara…” La presi in braccio e corsi verso le scale,le salii e aprii la porta di camera mia con un calcio. La appoggiai sul futon e richiusi la porta: “Finalmente potrò farti mia!” Mi inginocchiai davanti a lei e le sbottonai l’uniforme per poi lasciarla sul pavimento, la osservai: “Mi chiedo se davvero tu lo voglia…” Mi tirò per la collana: “Io sono felice se lo sei tu. E so che questo ti piace.” Mi incupii: “Lo fai solo per me? Non lo fai anche per te?” Abbassò la cerniera della maglia a rete che indossava: “Lo faccio anche per me.” La maglia scese le spalle e si accasciò a terra. Rimase con un reggiseno di pizzo bianco e con i pantaloni leggeri,deglutii piano a quella vista,mentre il mio istinto da animale perverso si risvegliava anche nei miei boxer,eppure c’era qualcosa che non mi convinceva: Kureyo non avrebbe ceduto così facilmente... Decisi di metterla alla prova. La spinsi a terra e le passai la lingua sul seno,sul collo e sulle labbra,la morsi e la toccai in punti erotici che conoscevo bene. Non batteva ciglio: non poteva essere Kureyo,fosse stata davvero lei,avrebbe protestato o comunque avrebbe parlato. Mi sedetti a cavalcioni sul suo stomaco bloccandola e le chiesi con un tono suadente e calmo: “Qual è il tuo vero nome?” Fece una smorfia: “Kureyo! Come dovrei chiamarmi?” Socchiusi gli occhi: “Risposta sbagliata!” In un attimo portai le mani alla gola di quella falsa Kureyo: “Chi cazzo sei!? Fa vedere il tuo vero aspetto!” La falsa copia scomparve e al suo posto apparì… Naruto?! Avevo sedotto un maschio e per di più posseduto!? Mi fece una smorfia disgustata: “Bastardo! Sei disgustoso!! Come hai fatto a scoprirmi?! Eppure il camuffamento era perfetto!” Gli tirai un pugno in pieno viso: “Sei così idiota che apri la bocca senza pensare! Kureyo non avrebbe accettato la mia proposta,non avrebbe fatto la troietta come hai fatto tu e sicuramente non sarebbe rimasta impassibile a me!” Mi fece uno sguardo di fuoco e mi spinse con forza,facendomi perdere l’equilibrio,caddi e mi rialzai con un balzo: “Dove sono i tuoi amichetti,eh enneacoda?” Non rispose e cominciò a tirarmi una sfilza di calci.

-*Kureyo*

Mi ero pettinata con calma e cura e mi ero messa i vestiti puliti,ora stavo molto meglio,forse la febbre era passata. Uscii dal bagno,camminai fino alla porta di Hidan e vi entrai: “Ehi Hidan,posso star… Ma che cazz!?” Naruto e Hidan stavano lottando nella stanza,Hidan mi guardò: “Che Jashin sia lodato! Non ti hanno presa!” Cosa voleva dire? Naruto gli saltò addosso e gli tirò una serie di pugni,uno dei quali lo colpì in viso: fu la goccia che fece traboccare il vaso. Saltai in avanti e sferrai un destro con tutta la mia forza nello stomaco del biondo: “Non osare toccarlo mai più!” Naruto volò sul muro con forza e il cassettone si rovesciò facendo un gran fracasso,ma non bastò a fermarlo,si rialzò subito e mi attaccò con un pugno molto forte,che riuscii a parare per miracolo. Gli sferrai un calcio ma mi afferrò la gamba e mi fece cadere con uno strattone: “Mi hai colto alla sprovvista,ma non accadrà più!” Hidan si avventò su di lui e mi ordinò: “Avvisa gli altri!” Corsi fuori dalla stanza e Deidara e Itachi mi guardarono preoccupati: “Che succede lassù,un? Tu e Hidan vi state pestando dopo l’atto?” Alzai la voce: “Deidara! Non dire idiozie!! Hidan sta combattendo contro Naruto!” Itachi fu subito al mio fianco: “Dì a Pain di cercare anche gli altri,sicuramente Naruto non è solo.” Sbottai: “Perché devo sempre avvisare io?! Non sono mica un piccione messaggero!” Mi rivolsi a Deidara: “Pensaci tu ad avvisare Pain!” Sbuffò e si avviò verso la cucina. Itachi scosse la testa e aprì la porta: “Naruto Uzumaki! Non voglio farti del male,fermati e lascia in pace Hidan.” Hidan urlò: “Idiota! E’ lui che dovrebbe pregarmi di lasciarlo andare!” Osservammo cosa stesse accadendo e vedemmo Naruto in difficoltà contro Hidan: lo attaccava come una furia e non gli dava respiro neanche per un secondo,il biondo urlò: “Kage Bunshin No Jutsu!” Altri 3 Naruto comparvero e attaccarono sia me che Itachi,ma quest’ultimo non sembrò preoccupato e con un solo calcio li mandò al tappeto,lo guardai a bocca aperta e rispose alla mia domanda inespressa: “Ti ricordo che sono diventato ANBU a 13 anni… Parare i colpi di questo pivello è come bere un bicchiere di sakè.” Feci “bla bla” con la mano e se ne accorse nonostante fossi dietro di lui e mi diede un’occhiataccia. Intanto Hidan e Naruto continuavano a lottare e nessuno dei due aveva l’intenzione di cedere,picchiettai Itachi: “Non dovresti cercare di bloccare Mr.Dattebayo?” Mi guardò con una faccia annoiata: “Non ce n’è bisogno. Non ho mai visto Hidan lottare in quel modo,forse vuol fare bella figura e allora lasciamolo fare.” Scossi la testa e saltai addosso a Naruto,cingendogli il busto con le braccia: “Dai Hidan! Mandalo K.O.!” Naruto si dimenò come una furia ma Hidan gli sferrò un colpo che lo fece svenire,tirai un sospiro di sollievo e guardai preoccupata Hidan: aveva un taglio sul labbro e alcune botte sulla fronte. Gli presi il volto tra le mani e gli baciai le ferite: “Baka,guarda come ti sei ridotto! Potevi fare un po’ più di attenzione!” Fece una smorfia imbarazzata,fissando di sottecchi Itachi che ci osservava dalla soglia della porta: “Kure,guarisco subito,non trattarmi come un bambino! Il corpo a corpo non è il mio forte,sono piuttosto lento rispetto agli altri e preferisco gli attacchi a distanza. Naruto aveva preso le tue sembianze e… Va beh,lasciamo stare…” Lo guardai incuriosita: “Cos’è successo con Naruto?” Itachi fece una risatina bassa,tentando invano di trattenersi: “Hidan gli ha fatto una richiesta e Naruto l’ha accettata… Avanti Hidan,dille quale richiesta hai fatto al Jinchuuriki.” Hidan ringhiò: “Uchiha… Mpf,non aprirò bocca.” Lo fissai insistentemente ma non cedette,mi girai e alzai un sopracciglio guardando Itachi,lui volse lo sguardo da un’altra parte: “Se non te lo dice lui,io non racconterò nulla.” Sbuffai e alzai le mani: “Va bene mi arrendo. Meglio non saperlo.” Uscii dalla stanza e scesi la scala per andare a cercare Pain,non trovai nessuno a parte Zetsu: “Zetsu,dove sono tutti?” Le sue strane foglie si aprirono: “Sono fuori dal covo. Stanno cercando gli altri intrusi.” Domandai: “Quali sono gli ordini per noi? Dobbiamo fare qualcosa?” Scosse la testa: “Pain non vuole che vi intromettiate. Sei ancora inesperta,verresti battuta all’istante.” Sbottai: “Io sì! Ma Itachi e Hidan no! Diciamo solo Itachi,non voglio che Hidan torni con altre ferite…” Zetsu alzò gli occhi al cielo: “La tua preoccupazione per il jashinista è a dir poco eccessiva,è da baka preoccuparsi per uno che non può morire. Pain non ha richiesto ulteriore aiuto.” Ignorai la parte bianca e sbraitai contro la nera: “Non è bello vedere delle ferite su qualcuno a cui tieni! Anche se quel qualcuno sa cavarsela da solo,non soffre e non ama le attenzioni di questo tipo!” Mi ignorò e notai che Itachi scendeva con Naruto legato come un salame sulle spalle e Hidan lo seguiva con un broncio seccato. Zetsu si avvicinò con interesse: “Ottimo lavoro Itachi,hai catturato il nove code.” Hidan ringhiò: “Itachi non ha mosso un dito! L’ho catturato io.” Zetsu lo fissò stupito e alzò le spalle: “Ok,non ti scaldare.” Itachi appoggiò Naruto sul divano: “Cosa succede fuori?” Zetsu scomparve e ricomparve dopo pochi minuti: “Ci sono il ninja copia,un ragazzo col cane,il tipo del controllo dell’ombra,un ciccione,una bionda e una rosa. I nostri sono in vantaggio.” Mi sedetti al fianco della forza portante ancora incosciente: “Pain aveva detto che il nostro covo era ben protetto e che non ci avrebbero mai trovato!” Zetsu rispose: “E’ molto probabile che abbiano seguito le nostre tracce…” Ribattei: “E Naruto allora? Come cacchio ha fatto a entrare?! Pain ha usato un sigillo,no?” Zetsu aprì bocca,la richiuse e poi la riaprì di nuovo: “Non saprei… Potrebbe aver trovato un’altra entrata…”  Naruto in quel momento si risvegliò: “Ah,dannazione…” Si lamentava per le botte di Hidan: “Aaah… ‘Tebayo… Ho fame!” Lo guardai perplessa: “Naruto Uzumaki,forza portante del demone a nove code Kurama,ti lamenti per la fame,mentre sei legato e tenuto prigioniero in un covo di criminali? Non hai un minimo di ritegno?” Mi guardò con il suo tipico broncio: “Non mangio da 2 giorni! Cerca di capirmi!” Assottigliai lo sguardo: “Dovrei pestarti a sangue invece che darti retta! Hai osato malmenare il mio jashinista!” Alzò un sopracciglio: “Il TUO jashinista? Eheheh,senti senti… A quanto pare pure i cattivi si innamorano…” Alzai gli occhi al cielo: “Non faccio parte dei cattivi…” Sussurrò speranzoso: “Sei un’infiltrata? Mi libererai e mi darai da mangiare?” Feci una risata bassa: “Ahah,no. Non sono un’infiltrata,non sono una vostra spia e neanche di qualsiasi altro villaggio. Faccio parte di Alba a tutti gli effetti e non ti libererò,però da mangiare posso dartelo. Mi pare di aver visto del Ramen al miso nel frigo…” Si illuminò: “Ramen al miso? Come fai a sapere che mi piace?” Mi alzai e mi diressi verso la cucina: “Io so tutto.” Aprii il frigo e notai il Ramen istantaneo di cui Naruto va matto e lo feci bollire per 6 minuti,poi lo portai al prigioniero: “Ecco qua.” Fissò la ciotola seccato: “Sono legato,ricordi?” Tirai fuori delle bacchette: “Infatti ti imboccherò. Fai “ah” che ti do il Ramen.” Aprì la bocca e gli passai un po’ di spaghetti,Hidan mi guardò contrariato: “Ma che cazzo fai!? Lo imbocchi?! E’ nostro nemico per Jashin!! Ti ricordo che ti ha attaccato e ha attaccato me!” Sospirai: “Lo so,lo so… Porta pazienza Hidan,questo usuratonkachi non mangiava da 2 giorni…” Sbottò: “Sei troppo tenera! Dovresti essere più crudele e meno gentile!” Imboccai un’altra volta Naruto: “Ho capito Hidan. Cosa dovrei fare per farti calmare??” Mi strappò la ciotola di mano: “Smettere di dargli da mangiare come un poppante e interrogarlo!” Gli tirai un pugno sul braccio: “Perché sei così scontroso adesso!?? Ti sono arrivate le tue cose o hai cambiato di punto in bianco perché ti andava!?!” Ringhiò e non rispose,Naruto lo fissava male: “La gelosia è una brutta cosa… Io lo so bene. Non importa,chiunque tu sia,grazie per avermi dato un po’ di Ramen.” Domandai: “Perché chiunque tu sia?” Indicò Hidan con la testa: “Ho scoperto da lui che Kureyo non è il tuo vero nome…” Osservai il jashinista che lucidava le lame della falce con un panno: “Mh… Fa niente… Come hai fatto ad entrare?” Borbottò: “Kiba ha fiutato il vostro odore e ha scoperto che eravate qua sotto,abbiamo creato un buco qua vicino e sono capitato nel corridoio…” Annuii e riferii l’informazione a Itachi: “E’ entrato dal corridoio,tramite un passaggio scavato da loro… Potrebbe essere una trappola,magari si è fatto catturare apposta per tenderci un agguato…” Itachi guardò il corridoio in lontananza e indicò a Zetsu il soffitto: “Controlla nuovamente e guarda se ci sono tutti i nemici,poi controlla il corridoio senza farti notare.” Zetsu obbedì e scomparve per vari minuti,poi ritornò: “Il corridoio è a posto. Di sopra hanno ferito a morte uno di loro. Penso che si ritirino proprio ora: il loro caposquadra è spossato,due sono feriti gravemente e gli altri sono troppo deboli per poter controbattere.” Itachi annuì: “Perfetto,ottime notizie.” Hidan sbuffò: “Anche oggi nessun sacrificio a Jashin-sama,se continuo così finirò nei guai…” Naruto era allarmato: “Parla sottospecie di aloe! Chi sono quelli feriti gravemente?! Cosa avete fatto ai miei amici?!” Zetsu si offese: “Sottospecie di aloe?! Non sono una pianta!! Non hai il potere per obbligarmi a dirti nulla,Jinchuuriki…” Il biondo era furioso e tentava in tutti i modi di liberarsi,Hidan ringhiò: “Itachi,addormentalo con uno dei tuoi Genjutsu,comincia a seccarmi! E se mi incazzo,non mi tratterrò!” Mi alzai e mi diressi verso di lui,sedendomi sulle sue ginocchia: “Quanto brontoli! Sei come le pentole a pressione. Grrr,mi fai una rabbia…” Gli diedi un bacio rabbioso e lui fece un sorriso felino: “Dovrei farti arrabbiare più spesso allora…” Rotai gli occhi e fissai Itachi: “Itachi,forse Hidan ha ragione,calmalo o addormentalo di nuovo. Sarebbe un disastro se si liberasse.” L’Uchiha bisbigliò qualcosa e Naruto crollò di botto. Pain e gli altri entrarono in soggiorno e ognuno si sedette da qualche parte,mentre Pain si mise al centro della stanza: “So che siamo qui da pochissimo,ma ci hanno scoperto un’altra volta e sinceramente sto cominciando a stufarmi di tutto ciò. Questa volta abbiamo inflitto loro dei grossi danni e per un po’ non tenteranno più di attaccarci. Andremo nel Paese della Neve,in alto,sulle montagne,lì sono più che sicuro che non avremo problemi. Hidan,uno di quei tizi,ha insistito perché ti riferissi questo: ti confinerò una volta per tutte in quel dannato fosso,fosse l’ultima cosa che faccio.” Hidan fece un sorrisetto: “Non me ne fotte un cazzo.” Pain alzò gli occhi al cielo: “Grazie di aver deliziato le nostre orecchie col tuo superbo linguaggio… La forza portante… Va liberata.” Tutti lo guardammo a bocca aperta: “Liberarla?! Ma cosa stai dicendo?!? Con tutte le volte che abbiamo tentato di catturarla,ora la lasciamo andare??” Pain si sedette: “L’organizzazione Alba,non è più al servizio di Obito Uchiha.” Calò un silenzio tombale per alcuni minuti,poi Deidara parlò: “Quindi… L’Akatsuki… Non esiste più,un?” Pain scosse la testa: “No,siamo ancora un’organizzazione,ma non sottostaremo più agli ordini di quell’uomo.” Kisame era confuso: “Questo sarebbe un ammutinamento?” Pain annuì e Sasori domandò: “Ma allora… Che faremo? Se non siamo più sotto i suoi ordini,allora non ha senso restare insieme…” Ebbi un tuffo al cuore: la fine dell’Akatsuki,era giunta? Tutti si sarebbero separati e ognuno se ne sarebbe andato per la sua strada? Pain tacque e Konan prese la parola: “Siamo tutti ricercati,dividerci è pericoloso. Ma se te ne vuoi andare,Sasori,fai pure. Nessuno è più obbligato a restare qui.” Sasori fissò per un attimo ciascuno di noi: “Io… Allora… Me ne vado… Torno a Suna…” Si alzò e si diresse verso il corridoio: “Addio ex-colleghi…” Deidara lo guardò indeciso e poi si alzò di scatto: “Aspetta Sasori-sama! Io… Io… Voglio venire con te…” Gli corsi dietro e gli abbracciai la schiena: “Nii-chan DeiDei! Non puoi andartene anche tu!” Mi scostò delicatamente: “Mi dispiace Kure… Ma Sasori è il mio rivale,senza di lui non potrò mai migliorare la mia arte… Mi dispiace.” Seguì Sasori ed entrambi scomparvero alla vista. Amareggiata guardai gli altri: “Kisame,Kakuzu,Zetsu,Itachi,Konan,Pain e Hidan… Voi… Che farete?” Kisame abbassò lo sguardo: “In effetti… Mi manca il Villaggio della Nebbia… E ora che non c’è più uno scopo...” Kakuzu fece spallucce: “Potrò riscuotere le mie taglie liberamente… In fondo non è un male questa cosa…” Zetsu non rispose,Itachi si passò una mano tra i capelli: “Veglierò su Konoha… E’ quello il mio scopo.” Pain mi guardò: “Io e Konan,andremo al Paese della Neve,al sicuro,sulle montagne.” Hidan mi sorrise: “Io sono con te. Non ti lascerò sola.” Ero triste: “Non voglio questo. Non voglio che ci separiamo. Ormai vi vedo come una grande famiglia,ho già perso DeiDei e Sasori… Kisame,Itachi,Kakuzu. Siete davvero sicuri di volervene andare?” I tre annuirono piano. Mi sfregai gli occhi con una manica per evitare di piangere: “D’accordo… Konan,Pain,io voglio seguirvi. Ne ho il permesso?” I due ne rimasero sorpresi: “Non abbiamo nulla in contrario…” Hidan mi fissò dritto negli occhi: “Perché vuoi andare con loro?” Risposi: “Perché mi ci sono affezionata...” Sospirò: “Mi toccherà convivere con lo stronzo allora… Mi devi un favore!” Lo abbracciai piano,grata a Jashin per avermi dato la possibilità di conoscere un ragazzo così.

Salve a tutti! Scusate nuovamente per il ritardo ^^’ Come al solito sono una lumaca… Vi è piaciuto? Sarà la fine dell’Akatsuki? Cosa farà Naruto? E Pain,Konan,Zetsu,Kureyo e Hidan? Per saperlo,aspettate il prossimo capitolo xD Un abbraccio da HidanJashinist! 

 

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Capitolo 7
*** Vai o resti? ***


Guardai Kakuzu,Kisame e Itachi che preparavano le loro cose per potersene andare e decisi di tentare ancora una volta di fermarli: “Kakuzu,ho bisogno di te!” Si girò: “E per cosa? Hai Hidan.” Ribattei: “Hidan non può insegnarmi quello che solo tu mi puoi insegnare! Sto parlando dell’Arte della Terra e della medicina!” Si bloccò e parlai a Kisame: “Kisa,tu sei un amico. Perché dovresti tornare al Villaggio della Nebbia? Lo sai che sei un ricercato,lì saresti solo in pericolo.” Anche lui smise di preparare le sue cose. Itachi mi fissò: “Ho capito… E’ ovvio che stai tentando in tutti i modi di fermarci… Non me ne andrò.” Bene,uno lo avevo fermato,guardai gli altri due: “Ah,per tutti i ryo… Va bene va bene,resterò e ti insegnerò quello che so.” Aggiunse: “Non posso lasciare “mia nipote” in balia dei nemici.” Sorrisi alla frase di Kakuzu e Kisame urlò: “Dannazione! Mi hai convinto! Resterò anch’io!” Il mio io interiore cominciò a ballare la danza Maori per la soddisfazione *(versi strani riguardanti la danza) Li ho bloccati! Sono un fenomeno! FE-NO-ME-NO!* Hidan mascherò un sorriso: “Fantastico. Il vecchio tirchio,lo squalo e Mr.Perfettino rimangono in squadra…” Itachi a quel nomignolo diede un’occhiataccia a Hidan: “Non so quanto resterò con uno scocciatore come te.” Hidan gli fece un ghigno mostrando il dito medio. Zetsu sorrise: “Io ovviamente resto. Mi annoierei a morte senza di voi…” Ero felice che la maggioranza dell’organizzazione fosse rimasta unita,ma Sasori e Deidara mancavano all’appello,forse riuscivo ancora a fermarli: “Pain,secondo te,Deidara e Sasori sono già lontani?” Annuì: “Credo di sì. In fondo sono molto veloci.” Annunciai: “D’accordo. Allora io,li inseguirò.” Corsi nel corridoio ed uscii dall’entrata,mi morsi il pollice ed evocai Shatsu: “Tsu-Tsu,so che tu non ne sai niente,ma dobbiamo inseguire Sasori e Deidara. Pensi di riuscire a rintracciarli?”  Scrollò la criniera con orgoglio: “Certamente! Ho un odorato quasi migliore dei cani!” Montai e mi aggrappai alla criniera: “Magnifico! Vai Shatsu!” Annusò l’aria e cominciò a trottare all’inseguimento dell’odore dei due artisti,poi accelerò: “Ho capito dove sono!”

-*Deidara*

Ero contento di poter finalmente dedicare del tempo in più alla mia arte,ma un po’ mi dispiaceva lasciare quel gruppo di pazzi a cui ero stato costretto ad aggregarmi. Guardai Sasori: “Danna… Avremo fatto bene ad andarcene,un?” Sbuffò: “Ti ho detto un centinaio di volte di non chiamarmi Danna! Mi chiamo Sasori! E comunque,nessuno ti ha chiesto di seguirmi. Se te ne sei pentito,puoi sempre tornare indietro.” Feci una smorfia: Danna è esageratamente schietto… “Come sei noioso Danna!! Ti ho solo chiesto un parere,un.” Ringhiò: “Deidara… IO voglio tornare al mio paese d’origine,se TU volevi rimanere al covo,ci rimanevi!” Sbuffai e continuammo il nostro viaggio. Ad un certo punto sentii dei rumori,tipo un calpestio: “Ehi Danna. Lo senti anche tu,un?” Sbottò: “No,non sento niente. Ora taci e cammina!” Gli afferrai una spalla: “Baka! Ascolta! Non senti questo rumore strano,un!?” Sospirò e si fermò ad ascoltare: “Mmh… Hai ragione… Sembra… Un rumore di zoccoli…”


-*Kureyo*

Shatsu correva sicuro verso una direzione: “Sono vicini!” Gli zoccoli risuonavano sui ciottoli e sul terreno duro e il vento mi passava tra i capelli: “Magnifico Tsu-Tsu!” Frenò di colpo e annusò per terra e in aria: “Che strano… La traccia finisce qui.” Annusò più a fondo,con le narici tese: “Mh… Non riesco a capire…” Le sue orecchie cominciarono a girare in più direzioni,alzai un sopracciglio: “Che succede Shatsu? Cos’hai sentito o cosa stai sentendo?” Indietreggiò: “Non mi piace… C’è troppo silenzio…” Ad un tratto due figure ci saltarono davanti,Shatsu cacciò un nitrito alto: “HIIIII!” Una delle due figure urlò a sua volta: “Aaargh!” Subito dopo sentii un commento: “Ma che diavolo ti urli,idiota?!?” Esclamai: “Deidara e Sasori!?! Ma che diavolo…? Cosa vi salta in mente?! Ci avete fatto venire un colpo!” Deidara aveva una mano sul cuore e ansimava: “Anf anf... Shatsu! Mi è venuto un infarto,un! C’era bisogno di nitrire in quel modo??” Tsu-Tsu rispose: “Ma se sei tu che mi sei saltato davanti!” Sasori spiegò: “Avevamo sentito un rumore di zoccoli… Non immaginavamo che foste voi… A proposito,cosa ci fate qui?” Scesi a terra: “Desidero che torniate indietro… Non si può stare senza di voi!” Deidara si girò: “K-Kureyo… D-Davvero pensi questo,un? S-Sul serio pensi c-che senza di noi non si può stare?” Pestai un piede per terra: “Certo Nii-chan! Senza di voi,l’Akatsuki non esiste!” Si girò di scatto e prese Sasori per il colletto della divisa,sollevandolo di parecchi centimetri dal suolo: “DANNA! SE DOPO QUESTO,VUOI ANCORA ANDARTENE,IO TI UCCIDO,UN!” Sasori lo guardò colto alla sprovvista,poi fece una smorfia seccata: “Ti dispiacerebbe rimettermi a terra?! Ho capito! Tanto mi romperesti le palle tutto il tempo se cercassi di andarmene!” Deidara fece un sorriso soddisfatto e rimise a terra Sasori: “Ottimo,un!” Risalii a cavallo: “Dai. Torniamo indietro.”

Entrai nel covo e Pain chiese: “Sei riuscita a rintracciarli?” Mi spostai: “Chiedilo direttamente a loro!” Deidara salutò con la mano e Sasori salutò a bassa voce: “Ciao…” Hidan fece un lamento: “Faaaaantastico… Il dinamitardo e la marionetta sono tornati. Takara,potevi farne a meno di riportarli indietro.” Mi avvicinai e gli accarezzai la testa: “Ammettilo che in fondo ti fa piacere.” Si girò per non guardarmi negli occhi: “No che non mi fa piacere.” Mi sporsi in avanti per costringerlo a guardarmi: “Stai menteeendooo. Lo vedo nei tuoi occhi tanto belli.” Sbuffò: “Lecchina… Quando dico no è no.” Mi allontanai: “Tanto ho ragione io. Pain,partiamo?” Scosse la testa: “Per adesso no. Ti sei dimenticata del Jinchuuriki? Prima dobbiamo sbarazzarci di lui.” Kisame fece ondeggiare Samehada: “Se bisogna ucciderlo,ci penso io.” Esclamai: “Non si può ucciderlo! E’ fondamentale che rimanga in vita! Di sicuro nessuno di noi sarebbe in grado di fermare Obito… Per quanto mi dispiaccia ammetterlo. Solo Naruto ne è in grado.” Tutti osservarono la forza portante svenuta,in silenzio. Pain sentenziò: “Portiamolo fuori e lasciamolo lì. Tornerà da solo al suo villaggio.” Itachi ribattè: “Ci inseguirebbe una volta rinvenuto… Dovrei svegliarlo e spiegargli come stanno le cose. Cosa ne pensa?” Pain riflettè: “D’accordo Itachi. Sveglialo e pensaci tu.” Itachi sospirò: “Rilascio.” Naruto si risvegliò e ci guardò in cagnesco: “Maledetti bastardi! Lasciatemi!” Sbottai: “Sì sì! Ora ti lasciamo andare! Chiudi un po’ quella bocca,dannazione…” Tacque perplesso e mi fissò sbigottito: “Davvero??” Annuii e Itachi spiegò: “Non siamo più al servizio di Obito e quindi tu sei libero. Ci ritiriamo da questa battaglia.” Naruto rimase a bocca aperta: “Com’è possibile che vi ritiriate??? E’ sicuramente una trappola! Mi lascerete andare per dire questo agli altri,in modo da farci abbassare la guardia!” Hidan alzò le braccia al cielo e inveì: “Troia puttana! Cazzo! E’ mai possibile che questo branco di idioti non si fidi di nessuno?!? Ne ho piene le palle di ‘ste teste di-” Kakuzu gli tirò un pugno: “Piantala Hidan! A 22 anni fai ancora il demente con queste scenate???” Hidan urlò: “Mi stai dando dell’infantile!?!? Brutto-” Gli arrivò una sberla,sempre da parte del “caro” nonnino: “FINISCILA!” Feci un guaito involontario: “Ti prego Kakuzu,smettila di picchiarlo!” Kakuzu mi guardò per alcuni istanti e borbottò a mezza voce per calmarsi. Hidan sbraitava a gran voce contro il contabile e non sembrava volersi convincere di tacere,sussurrai: “Se la pianti,andiamo a letto insieme.” Hidan si bloccò di colpo: “Eeeh??” Risposi con calma: “Chuppa…”

-*Naruto*

Osservai la kunoichi mora che prendeva in giro con tranquillità il nukenin così pericoloso da esser riuscito a uccidere Asuma Sarutobi. Ero incredulo: come poteva esistere un rapporto del genere con un tipo come lui? Da quel che vedevo,avevo capito che lei teneva molto a lui,anche nello scontro mi aveva tirato un destro non da poco per averlo picchiato. Eppure quella ragazza sembrava gentile e affidabile,che ci faceva in un covo di criminali,innamorata di un amante della morte e del dolore? Bah,l’amore è cieco… Ripensai alla cosa più importante che mi era stata comunicata: cos’era questa storia che mi lasciavano libero? Non ci credevo neanche un po’. Guardai il loro capo che aveva un’aria sconfitta ed esasperata mentre osservava i suoi sottoposti. Itachi mi ripetè: “E’ la verità,Naruto. Il capo ha deciso di non avere più a che fare con Obito.” Osservai il fratello di Sasuke,si assomigliavano davvero tanto… Sasuke… Quanto mi mancava… I suoi capelli a culo di papera,la sua arroganza,la sua schifosa bravura in tutto… Scossi la testa per distogliermi da quei pensieri malinconici: “Dimostramelo.” Itachi guardò Pain e quest’ultimo annuì,così Itachi tagliò la corda che mi teneva legato: “Fatto. Ti basta come prova?” Mi alzai e nessuno degli akatsukiani mi fermò: “Dattebayo… E che farete allora? Non potreste darci una mano?” Il biondo di nome Deidara rise: “Ahaha,col cavolo,un! E’ escluso!” L’uomo dai capelli arancioni scosse la testa: “Non ci penso proprio. Sono stanco delle guerre,delle lotte,delle ferite e di tutto ciò che riguarda questo tema. Cavatevela da soli.” L’Akatsuki sarebbe stata una preziosa alleata,se li assumevamo come mercenari avremmo avuto un enorme aiuto militare: “Dattebayo! Nemmeno come mercenari? Vi daremo una lauta ricompensa!” Al tipo con la maschera brillarono gli occhi tanto strani,guardò insistentemente Pain e la ragazza mora sussurrò qualcosa all’orecchio di quest’ultimo,ma non riuscii a sentire le sue parole. Il piercingato le chiese: “Ne sei sicura?” Ella annuì e Pain sospirò: “Va bene Kureyo. Vuoi che qualcuno ti accompagni?” La ragazza annuì nuovamente e guardò con uno sguardo speciale il ragazzo chiamato Hidan,lo sguardo era acceso,brillava in quegli occhi castani,sorridevano e amavano,avrei dato qualsiasi cosa per ricevere uno sguardo simile. Ripensai a Sakura-chan,ora forse ferita dallo scontro e mi rattristai: aveva detto di amarmi,ma avevo scoperto che mi aveva mentito,aveva solo tentato di dissuadermi a cercare Sasuke… Hidan domandò: “Cos’hai in mente Kureyo?” La kunoichi bisbigliò per un poco al jashinista e lui spalancò gli occhi stupito,poi alzò gli occhi al cielo: “Va bene. Se è così che desideri.” Una donna dai capelli bluastri,forse tra i 25 e 30 anni,disse a Pain: “Io andrò con lei! Così mi farò anche un po’ di vacanza,rilassandomi con qualcuno che non sia un maschio!” Lui la guardò perplesso: “Ma… Ma… Oh… Uff,ok,ok. Va bene Konan,andrai con lei!” La donna fece uno sguardo di superiorità e si riferì alla ragazza: “Comincio a preparare i bagagli.” Se ne andò verso la scala a chiocciola e notai che entrò in una stanza con le lettere VIII, alzai un sopracciglio: “Ehm… Io non ho… capito. Cosa succede?” Pain si girò: “Kureyo si è offerta,insieme a Hidan e a Konan,di seguirti a Konoha per farti da scorta. Dopo aver passato un breve periodo nel vostro villaggio,torneranno al covo.” Che cosa? Avrei dovuto portare con me,quei tre criminali? Scossi la testa: “Non posso portarvi a Konoha! Vi arresterebbero senza pensarci due volte!” La presunta fidanzata di Hidan,Kureyo,fece un gesto noncurante: “La bocca per spiegare ce l’hai Naruto. Spiegherai qual è il nostro scopo. Non vogliamo fare nulla di male.” Quando disse l’ultima frase,mi parve di vedere un sinistro luccichio nei suoi occhi e questo mi inquietò: “Mmh… Va bene. Ma se farete anche una sola mossa falsa,vi elimino.” Fece spallucce: “Va bene.” Rimasi sorpreso dalla sua freddezza e calma,davvero impressionante.

-*Kureyo*

Percepivo che Naruto non si fidava di me,brutta cosa. Ovvio,volevo uccidere Shikamaru,ma non glielo avevo fatto capire *E questo,è quello che pensi tu…* Per di più,Kakuzu non era riuscito a insegnarmi nemmeno una tecnica della Terra,perciò non avevo nessuna possibilità di ammazzare quel bastardo schifoso. In fondo,una specie di “tregua”,una vacanza,a Konoha,non sarebbe stata per niente male *Manco se tu facessi chissà che,non fai nu cazz!* Avevo bisogno di un periodo di calma! Insomma,prima di arrivare nel Mondo dei Ninja,io ero molto pigra! Il divano era il mio “best friend” e il computer e la tv erano i miei svaghi,insieme alla lettura e al disegno,ma più di quello non facevo. Fantasticai di visitare le terme di Konoha e di oziare tranquillamente con il mio amato: coccole e ancora coccole. Feci un sorriso da gatto persiano, baciai lievemente il collo di Hidan e lui mi guardò senza capire il perché di quel gesto: “Io e te. Da soli. A Konoha.” Sembrò colpito da un’illuminazione e mi pizzicò con un sorriso perverso: “Takara,vuoi fare la perversa?” In effetti un pochino volevo… Mi appoggiai con la schiena su di lui: “Un po’… E tu?” Rise: “Eppure dovresti conoscermi. Io lo sono sempre!” Mi accarezzò il collo e si appoggiò con il mento sulla mia testa. Pain era sempre più disperato ed esausto a causa di ciò che vedeva: “Farà bene anche a me avervi lontani per un po’ di tempo.” Un urlo arrivò dal piano di sopra: “COS’HAI DETTO,PAINCI???” (*si pronuncia “Peinsi”) Painci? Ma che diavolo…? Guardai Pain con interesse e lui si schiaffò una mano in viso: “E’ il soprannome che mi ha dato…” Rispose a Konan: “NON MI RIFERIVO A TE! TU MI MANCHERAI TANTISSIMO!” Konan scese dalle scale con 3 valigie enormi e le lanciò su Pain: “Aiutami con le valigie Painci,dimostra di amarmi dandomi una mano.” Osservammo Pain che trascinava a fatica le valigie verso l’uscita e Hidan mi guardò preoccupato,sbuffai: “Non ti preoccupare,io i miei bagagli me li porto da sola. Mi servirà solo uno zaino.” Rise divertito: “Ragazza pratica e autonoma,mi piace molto. Ci divertiremo a Konoha.” Annuii e andai a preparare lo zaino.

Naruto aspettava fuori dal covo e Konan stava discutendo con Pain per il ritrovo: in base a quello che avevo sentito,saremmo rimasti via per una settimana circa,poi ci saremmo avviati verso il nuovo covo al “fresco” e sarebbe stata Konan a guidare il gruppo. Salutai i miei colleghi: “Ciao Nii-chan!” Mi diede un uccellino d’argilla: “In caso di bisogno usalo,un.” Misi il suo regalo nello zaino e abbracciai Kisame: “Ci vediamo Kisa! Tieni d’occhio DeiDei.” Alzò gli occhi al cielo: “Ha 19 anni,penso che sia diventato abbastanza responsabile per non essere tenuto d’occhio.” Kakuzu mi intimò: “Non spendere troppo! Se ritorni anche con un centesimo in meno del previsto,saranno guai!” Sospirai: avrebbe sempre pensato prima ai soldi che a me,mi dovevo arrendere. Itachi e Sasori erano indifferenti come al solito e mi limitai a salutarli con un sorriso. Zetsu mi strinse la mano: “Ci vediamo Kureyo. Fai la brava con Hidan,non combinate niente di strano mentre siete via.” Arrossii: “Zetsu!” Ridacchiò e guardai Pain,carico di stress: “Ciao capo. Le prometto di non combinare guai… Forse solo uno o due.” Rispose: “Non scherzare Kureyo. Non devi fare idiozie,va bene? Ci basta già il tipetto isterico a fare la testa calda. Non imitarlo.” *La visione di questo programma contiene azioni pericolose. NON IMITATELE. Pain potrebbe fare questo spot noioso per MTV.* Alzai gli occhi al cielo e osservai Naruto che ci fissava interessato: “Ora partiamo.” Si raddrizzò: “Va bene,dattebayo.” Evocai Shatsu che mi salutò allegro: “Ciao Re-Re!! Un altro viaggio?” Guardò Naruto spaventato: “Ehi ehi! E lui?? Quello è Naruto Uzumaki! E’ un nemico per voi!” Gli spiegai paziente la situazione e si tranquillizzò: “Ah,meno male. Allora andiamo!” Montai a cavallo e guardai Hidan per incitarlo a salire, raccolse la falce e la sistemò sulle spalle,poi salì a sua volta. Naruto domandò: “Siete tutti pronti o no?” Konan indicò due delle sue valigie: “Naruto e Hidan,voi mi darete una mano prendendo una valigia ciascuno. Io sono una fragile signorina e rischierei di rovinarmi.” Sbuffai: “Oh Konan… Le porterà Shatsu le tue valigie! Io e Hidan vi seguiremo a piedi…” Hidan stava per ribattere ma gli implorai con lo sguardo di non peggiorare la situazione e tacque. Konan,senza farselo ripetere,cominciò a legare le valigie sulla schiena di Shatsu e lo stallone la guardava contrariato,soffiando dalle narici: “Ffffrrr… Pensavo di essere un ninja,non un facchino…” Konan lo zittì: “Sii utile e fai il facchino-ninja.” Shatsu pestò uno zoccolo per terra,seccato,lo rassicurai: “A Konoha avrai la tua ricompensa. Perdonala Tsu-Tsu.” Sbuffò e Naruto indicò la foresta: “Andiamo.” Cominciò a correre e lo inseguimmo. 

 

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Capitolo 8
*** Royal Konoha Palace Hotel (?) ***


Hidan sbuffò: “Mi fanno male le gambe… Ed è la prima volta che mi capita! Si può sapere che razza di tragitto stai facendo Jinchuuriki? Io conosco la strada e tu la stai decisamente sbagliando!” Naruto rispose: “Abito da anni a Konoha! So perfettamente che strada sto facendo! E’ solo un po’ più lunga. Vorrei evitare di usare la strada principale con voi tre appresso,date nell’occhio.” Konan si fermò e bloccò anche Shatsu: “E che problema c’è Naruto-kun? Cosa le ho preparate a fare,secondo te,le valigie?? E’ ovvio che ci saremmo tolti l’uniforme!” Naruto arrossì: “S-sì,è vero… Ehm… Come ti chiami?” Konan rispose con orgoglio: “Konan!” Naruto riprese a parlare: “E-ecco Konan… D-dove pensi di cambiarti l’abito?” Konan lo fulminò con lo sguardo: “Ehi! Ho capito dove vuoi arrivare,brutto pervertito!” Naruto indietreggiò,rosso come un peperone: “No no! Non volevo insinuare nulla!!! I-io…” Hidan fece un sorriso ironico: “Naruto,vergognati.” Gli tirai una leggera gomitata: “Senti chi parla. Faresti impallidire pure l’ero-sennin Jiraiya!” Naruto mi guardò sgomento: “Conosci ero-sennin?!? Com’è possibile???” Feci un salto indietro: “Ehi ehi! Calmino eh! Non lo conosco di persona! E comunque,ti ho già detto che so tutto.” Konan fischiò forte per richiamare la nostra attenzione: “Kureyo! Controlla questi due,fa in modo che non vengano a spiarmi mentre mi cambio.” Annuii e guardai con uno sguardo infuocato Hidan: “Hidan se ti azzardi a-” Mi mise un dito sulle labbra,con un sorriso sghembo: “Stai cercando di minacciarmi? Che dolce… Non ti preoccupare,il corpo tutto curve di Konan è identico a quello di tante altre,non mi interessa vederlo…” Mi ribollì il sangue nelle vene e digrignai i denti: “Ah… E così il corpo “tutto curve” di Konan non ti interessa… PERCHE’ NE HAI GIA’ VISTI ABBASTANZA?!?!?” Hidan mi guardò sconcertato: “Beh,ecco… Sì?” Ripetei come un mantra: “Yarō... Yarō… YARŌ!!!” (*bastardo) Impallidì: “A-Andrew,cos’hai intenzione di fare con quel pugno rivolto verso di me? Calmati dai! Quelli sono solo i miei precedenti!” Si portò le mani sulla bocca: “Oh cazzo…” Urlai: “PRECEDENTI?!?!?” Andai in escandescenze e feci per tirargli un colpo memorabile,ma mi bloccai,lo guardai e sospirai: “Sei così… così… Ah,non ho nemmeno il coraggio di picchiarti… Jashin-sama,perdonami…” Tirò un sospiro di sollievo e ridacchiò,abbracciandomi forte: “Sono felice di farti questo effetto,vuol dire che mi ami molto.” Sospirai: “Forse troppo… Comunque non hai bisogno di fatti per sapere quello che provo.” Mi morse l’orecchio: “Allora dillo che mi ami.” Arrossii: “I-io t-ti… A… Am-… Hidan… Non…” Mi prese il mento con due dita e mi alzò il viso per costringermi a guardarlo negli occhi: “Guardami e dillo,non è così difficile.” Mi stava mettendo in una situazione sgradevole,sono timida (anche se non si direbbe) e dopo mesi che lo conoscevo,non ero ancora riuscita a dire “ti amo”,lui una volta c’era riuscito,ma io proprio non ce la facevo. Guardai alle sue spalle se Naruto poteva essermi d’aiuto,ma… Dov’era andato a finire? Tossicchiai: “Ehm,Hidan. P-Potremmo riparlarne un’altra volta? Dov’è Naruto?” Sbuffò: “Guarda che è un trucco vecchio come Kakuzu,se non di più.” Protestai: “Ma cazz… Non ti fidi di me?? Girati per un fottuto secondo,dannazione!” Girò la testa poco convinto,ma poi cominciò a guardarsi meglio in giro: “Oh porca troia… E’ fuggito? O forse…” Ci guardammo negli occhi e senza aggiungere altro,capimmo al volo cosa stesse facendo Naruto, sussurrai imbarazzata: “Ehm,cerchiamolo o potrebbe essere troppo tardi.” Appena finii la frase,una Konan senza espressione si presentò davanti ai nostri occhi e notai che teneva qualcosa in mano… Quel qualcosa era Naruto gonfio di botte… Konan parlò con un tono ingannevolmente calmo: “Vi avevo chiesto di fare una sola cosa… E voi dov’eravate?” Istintivamente mi parai davanti a Hidan: “Vedi Konan,ci siamo distratti solo per due sec-” Mi interruppe: “DUE SECONDI!? Kureyo,cazzo,mi stai prendendo per il sedere?!? Chissà da quanto tempo mi stava spiando quella volpe pervertita! Altroché due cazzutissimi secondi!!” Se avessi avuto le orecchie e la coda di un cane,sicuramente ora le une le avrei abbassate e l’altra l’avrei tra le gambe: “C-Calma Konan!! Perdonaci! Anzi,perdonami! L’ho distratto io Hidan!” Il chiamato in causa mi tappò la bocca: “Finiscila di prenderti tutte le colpe! So badare a me stesso!! Konan,ci siamo distratti,in particolare io le ho parlato troppo e se ne è accorta lei che Naruto non c’era più.” Un pugno velocissimo fece volare Hidan per parecchi metri e io mi limitai a “uggiolare”: “KAY! Hidan!!” Corsi a soccorrerlo mentre Naruto provava a dire qualcosa: “Ragazzi… C-che tett-” Fu bruscamente interrotto da un altro pugno direttamente in testa da parte della kunoichi più “anziana”: “Taci bak-uubi!!” (*incrocio creato da Konan,tra “baka” e “Kyuubi”) Hidan si rialzò senza problemi e sbuffò: “Fammi il piacere di non correre in quel modo se prendo un misero pugno… Kakuzu se ne sbatteva di me,ma tu decisamente esageri! Rilassati Kureyo! Sto bene!” Feci un broncio: “Scusa se mi preoccupo… Sono proprio un’idiota a preoccuparmi per un tipo come te!” Hidan esclamò: “Ehi!! Mo’ non fare l’offesa! Ti sto solo dicendo di non andare fuori di testa se mi succede qualcosa!” Ribattei: “Tu non capisci cosa provo ogni volta che ti fanno male,cazzo! Tu non soffri,ma in compenso soffro io per te!” Konan e Naruto ci guardavano in silenzio,senza sapere come interrompere la discussione,fino a quando,Shatsu non fece un timido intervento: “Ehm,Hidan,Kureyo,dovreste cambiarvi anche voi l’abito… Sapete,in questo momento,dovremmo andare a Konoha. Non so se mi spiego…” Smettemmo di parlare tra di noi e Hidan si tolse l’uniforme lanciandola con nonchalance sul muso di Shatsu: “Fatto,io sono a posto.” Tutti guardarono me mentre toglievo l’uniforme di Hidan dal muso di Tsu-Tsu e la ripiegavo con cura mettendola nello zaino: “Io devo solo togliermi l’uniforme e aggiungere una maglietta… Non ci metterò molto.” Nessuno rispose al mio commento e mi slacciai l’uniforme,sistemandola nello stesso precedente modo e frugai nello zaino per trovare qualcosa da mettere sopra la maglia a rete e ne trovai una un po’ particolare,nera con le scritte rosse “Keep calm and love Jashin”. Guardai con un sopracciglio alzato Hidan e lui fischiettò come se niente fosse. Rimisi a posto quella maglia e ne presi una blu con il disegno di un drago bianco e la indossai. Konan scosse la testa indicandomi: “Appena arriviamo a Konoha ti sistemo io. Non puoi permetterti di andare in giro conciata così! La metterebbe una bambina di 7 anni una maglietta del genere!” Socchiusi gli occhi “leggermente” offesa: “Mi piacciono le cose semplici. E guai a te se osi trasformarmi in una Barbie!” Konan esclamò: “Barbie?!? Io me ne intendo di moda,Kureyo! Ti trasformerò in una vera donna! Parola mia!” Orribili scene mi attraversavano la mente: centinaia,anzi no,migliaia di vestiti da provare e nemmeno uno che piacesse a Konan! E soprattutto,IO che crepavo di caldo e soffrivo sotto quella tortura! Il mio io interiore non osò commentare quel pensiero e mi limitai a rispondere con un flebile “sì,va bene” all’affermazione di Konan,solo per non discutere ulteriormente. Nel frattempo Naruto si era ripreso dalle botte e indicò l’enorme muro di Konoha: “Siamo arrivati. Aspettate qui mentre cerco di spiegare la situazione a Baa-chan.” Annuimmo e ci sedemmo pazientemente.

-*Naruto*

Entrai nel villaggio e camminai pensieroso verso l’ufficio dell’Hokage. Sentii un urlo: “Naaaaaarutooooo!!” Venni scaraventato per terra da qualcuno che cominciò a strapazzarmi: “Dove sei stato?!?! Cosa ti hanno fatto?? E soprattutto: come diavolo hai fatto a scappare?!?!?” Balbettai frastornato: “S-Sakura-chan! T-ti prego c-calmati. N-non sono scappato,è una lunga storia… Se mi accompagni all’ufficio dell’Hokage saprai tutto. Ma gli altri? Chi sono i compagni feriti gravemente? E il maestro Kakashi?” Ci rialzammo in piedi: “Va bene Naruto. Come fai a sapere che ci sono stati dei feriti?” Mi ero lasciato sfuggire un dettaglio di troppo: “Ehm,riguarda la storia con l’Akatsuki… Poi ti spiegherò. Beh? Chi sono i feriti?” Rispose: “I feriti gravemente sono Choji e Kiba. Mentre il maestro Kakashi è finito un’altra volta in ospedale,ha usato troppo lo Sharingan.” Sospirai e ripresi a camminare: “Dannazione…” Notai che Sakura aveva un braccio fasciato: “E a te cos’è successo Sakura-chan?!” Guardò il suo braccio: “Sono stata la più fortunata,me la sono cavata con un’ustione a causa di un’esplosione.” L’organizzazione Alba me l’avrebbe pagata anche per questo… Giungemmo davanti alla porta dell’ufficio dell’Hokage e bussai: “Baa-chan. Posso entrare?” Una voce autoritaria rispose: “Avanti.” Tsunade sedeva alla scrivania ed era circondata da fogli,si sistemò una ciocca di capelli: “Per fortuna stai bene. Come hai fatto a fuggire?” Mi appoggiai con le mani alla scrivania: “Baa-chan,non sono fuggito. L’organizzazione Alba mi ha lasciato libero.” Mi interruppe: “Ti stai prendendo gioco di me,per caso?” Scossi la testa: “No baa-chan! Si tratta proprio di questo! L’Akatsuki oltre ad avermi lasciato libero,ha decretato che non sarà più al servizio di Obito Uchiha… Ecco,vedi… Non crederai a quello che sto per dirti…” Si spazientì: “Forza Naruto! Sputa il rospo!” Dissi tutto d’un fiato: “Tre membri di Alba vorrebbero soggiornare da noi per circa una settimana,poi se ne andranno. Non hanno intenzione di farci nulla di male.” Tsunade e Sakura mi guardarono stupite,poi cominciarono a ridere: “Ahahah,Naruto,tu sei proprio un baka! Tre membri di Alba,che vogliono farsi una vacanza amichevole nel nostro villaggio,ahahahaha. Ma ti hanno fatto il lavaggio del cervello!?” Arrossii: “Dannazione,è la verità! E non mi hanno fatto il lavaggio del cervello!! Quei tre sono proprio qua fuori,alle porte del villaggio!” Tsunade rimase a bocca aperta: “Naruto,ti rendi conto di quello che hai appena affermato? Hai portato qui,tre criminali di rango S??” Indietreggiai: “Beh,ecco,non li ho portati qui. In un certo senso sì,ma… Oh uffa! Tsunade-sama,mi fido di loro e tu sai che posso percepire i malvagi! Dai loro una possibilità!” Sakura mi alzò per il colletto: “NARUTO! Ma sei drogato!?! Far entrare quella gentaglia nel nostro villaggio e offrire loro ospitalità?!?! Ma ti si è fuso sul serio il cervello!” Tsunade intrecciò le dita e nascose parte del viso dietro ad esse: “Sakura,lascialo.” Sakura obbedì e mi lasciò andare,ma protestò: “Tsunade-sama! E’ un rischio altissimo farli entrare nel villaggio! E’ molto pericoloso,da incoscienti,lasciarli passare! Non sappiamo nemmeno quali siano le loro intenzioni.” Tsunade sospirò e si raddrizzò sulla sedia: “Naruto,quali sono le motivazioni per la quale quei tre vogliono passare del tempo qui?” Mormorai: “Questo non lo so neanche io… Dovrebbe chiederlo lei personalmente.” Sembrò valutare le mie parole e si alzò in piedi: “D’accordo Naruto. Portami da loro.” Sakura la tirò per una manica: “Tsunade-sama,aspetti! Non vorrà mettere a rischio la sua incolumità! La prego,mandi un ANBU al suo posto!” Tsunade se la scrollò di dosso: “Sono il Quinto Hokage,non mi farò fermare da tre teppistelli e non ho bisogno di un plotone a proteggermi,so cosa sto facendo Sakura.” Detto questo uscì dall’ufficio: “Muoviti Naruto,fammi strada.” Diedi un’ultima occhiata a Sakura e mi affrettai ad uscire per poter raggiungere Tsunade.

-*Kureyo*

Sbadigliai annoiata e stuzzicai Hidan tirandogli una ciocca di capelli,sbuffò: “Ci sta mettendo troppo quel dobe… E lasciami i capelli,Kureyo.” Mi spostai e mi appoggiai a lui: “Yawn,hai ragione… Mh? Guardate laggiù,penso sia Naruto e… C’è qualcun altro insieme a lui,si direbbe…” Konan scrutò: “Il Quinto Hokage!” Si avvicinarono e Naruto ci indicò: “Baa-chan,sono loro.” Tsunade ci osservò e ringhiò: “Cosa volete dal Villaggio della Foglia? Perché volete stare qui?” Konan e Hidan mi guardarono e io mi alzai,facendo un cenno di rispetto: “Tsunade-sama,mi permetta di presentarmi. Mi chiamo Kureyo e sono io ad aver insistito per fare da scorta a Naruto e il motivo per cui vogliamo soggiornare qui, è una semplice vacanza. Come Naruto le avrà spiegato,noi membri di Alba non siamo più al servizio di Obito e non vogliamo più avere a che fare con la guerra,la prego di accettare la mia richiesta.” I suoi occhi sembrarono scrutarmi dentro e commentò: “Piuttosto giovane per essere un membro di Alba… Devi essere parecchio pericolosa e questo non mi piace.” Scossi la testa con un sorriso amaro: “Si figuri,non sono affatto pericolosa. Sono un’apprendista e mi sto allenando per essere una kunoichi a tutti gli effetti,ma ho imparato molto poco. I motivi per cui sono nell’Akatsuki sono riservati e personali,non sono disposta a spiegarglieli. Il nostro soggiorno,non ha niente a che fare con i nostri precedenti. So di aver attaccato alcuni suoi sottoposti,tra cui Naruto,ma mi stavo difendendo,non sono stata io la prima ad attaccare.” Ci osservò uno per uno: “Se vorrete rimanere,dovrete accettare delle condizioni,altrimenti vi farò rinchiudere in prigione.” Hidan protestò: “E’ un ricatto bello e buono! In pratica o accettiamo o ci manda in gattabuia: bella pensata vecchiarda…” Konan gli tirò un calcio e io mi scusai: “Lo perdoni. Mi dica quali sono le condizioni.” Diede un’ultima occhiata infuocata a Hidan e mi fissò dritto negli occhi: “Dovrete essere sorvegliati 24 ore su 24 e dovrete fare ben attenzione a quello che fate.” Non era una proposta così tremenda,tanto non avremmo fatto nulla di male: “Sono d’accordo,ma le chiedo un minimo di privacy,la sorveglianza dovrà stare al di fuori dal luogo in cui alloggeremo.” Annuì: “Si può fare. Sappiate che vi tengo d’occhio.” Hidan sogghignò: “Uuuh,che paura.” Gli tirai una gomitata accompagnata da un’occhiataccia e Tsunade lo ignorò: “Naruto,accompagnali in qualche locanda e poi comunicami la loro posizione e per favore,avvisa il resto dei ninja della loro presenza,prima che li attacchino.” Naruto annuì e Tsunade scomparve senza troppi riguardi. Lo shinobi biondo ci fece un sorriso: “Beh,non è andata male. Baa-chan però nutre qualche dubbio. Conosco un bel posticino al centro di Konoha,seguitemi.” Konan fece segno a Shatsu di muoversi e la povera bestia camminò con le tre valigie stracolme sul dorso mentre lei rispose a Naruto: “Non c’è problema Jinchuuriki. Basta che si possa fare shopping in tranquillità e io sono a posto.” Hidan borbottò: “Bah,shopping,che schifezza…” Mormorai in risposta: “A chi lo dici…” Mi sorrise e mi prese per mano: “Mi dispiace che Konan ti torturi così,ma non posso farci nulla.” Naruto si girò per un attimo e fissò le nostre mani intrecciate con uno strano sguardo. Camminò tranquillo per la strada e salutava ogni passante con un sorriso cordiale o con una breve frase e una volta arrivato davanti a un edificio alto e vagamente elegante entrò e salutò il proprietario: “Ciao Kegi,hai posto per tre persone e un cavallo?” L’uomo lo salutò e rimase perplesso davanti alla sua richiesta: “Per tre persone ho posto,ma… Un cavallo hai detto?” Naruto annuì e Kegi rispose: “Vedrò cosa posso fare,l’animale potrebbe sempre stare nel giardino o comunque in una scuderia poco distante da qui.” Pensai al mio magnifico compagno strampalato rinchiuso in una scuderia lontano da me: “No no! Il mio Shatsu non starà in una scuderia! Non è un cavallo normale!” Il proprietario della locanda si spaventò alla mia reazione: “Certo certo! Non c’è problema!! Mi scusi,volevo solo consigliarla…” Naruto fece un’espressione imbarazzata e si scusò sottovoce con il locandiere: “Non farci caso Kegi. Affida loro una stanza e poi non avrai più problemi.” Il tizio si girò e afferrò una chiave,per poi farla scivolare nelle mani di Naruto: “Ecco qui. Accompagnali tu,Naruto,sono molto occupato adesso,grazie per il favore.” Konan alzò un sopracciglio mentre salivamo le scale: “Il servizio lascia un po’ a desiderare… Muoviti Shatsu.” Il mio povero cavallo stava salendo le scale! Sbottai: “Non è il tuo schiavo personale,Konan! Povero Tsu-Tsu!” Lei non si degnò di rispondermi mentre Shatsu fece un grosso sbuffo dalle narici e saltò gli scalini quattro a quattro,fino a superarci e ad aspettarci nel corridoio del secondo piano: “Frrrr… Io ho fatto. Naruto sii gentile e dimmi il numero della stanza.” Naruto guardò il ciondolo della chiave: “E’ la numero 13.” Borbottai stringendo leggermente la mano di Hidan: “Mmmh,che numero invitante… Il numero della sfiga.” Lui rise: “Non ti credevo superstiziosa,ahah. Dopo spargerai il sale per la camera per proteggerti dagli spiriti maligni? Ahah.” Alzai gli occhi al cielo: “No,non sono superstiziosa,ma un certo effetto me lo fa.” Si abbassò velocemente e mi sfiorò il collo con le labbra: “E questo un certo effetto non te lo fa?” Sorrisi compiaciuta: “Mh… No.” Mi baciò ridacchiando: “Sei tremendamente pestifera.” Konan fece una smorfia: “Smettetela,cacchio. Mi fate venire la pelle d’oca.” Hidan le sbraitò senza trattenersi: “Fatti i cazzi tuoi Konan! Sono venuto qui anche per evitare di essere comandato a bacchetta da quello stronzo del tuo compagno di letto!” Konan diventò rossa e non tentò di ribattere alla sfuriata di Hidan. Naruto aprì la porta e ci mostrò la nostra suite: “Ehm,tutta vostra.” Entrammo nell’ampia stanza nel cui centro c’erano un letto matrimoniale e uno singolo che si affacciavano su una portafinestra che mostrava una terrazza spaziosa. Alla destra dei letti c’erano un grosso armadio e una porta,probabilmente il bagno. Naruto si congedò: “Ciao ragazzi. Ci vediamo più tardi.” Shatsu si lamentò: “Ti prego cara Re-Re,toglimi queste valigie di dosso!” Mollai a malincuore la mano di Hidan e cominciai a slegare le valigie dal dorso dello stallone nero,intanto Konan aprì la porta del bagno ed esclamò: “Wow! C’è una vasca enorme!” La richiamai: “Svuota le tue valigie e sistemati invece di perdere tempo.” Si spostò verso il letto matrimoniale e vi si sedette sopra: “Non parlarmi con quel tono Kureyo. Sono una tua superiore,ricordatelo.” Cominciò a disfare le valigie e sistemò ogni suo vestito nell’armadio,lasciando un misero cassetto per la mia roba e quella di Hidan,poi si distese sul letto matrimoniale. La guardai perplessa: “Ehm,Konan. Dove pensi di dormire stanotte?” Mi guardò come se fossi scema: “Ovviamente qui,no?” La mia pazienza si assottigliò: “E secondo te,io e Hidan,dove dovremmo dormire!?” Indicò il letto singolo: “Tu dormirai lì e quell’animale dormirà in terrazza.” Shatsu,offeso,scrollò la criniera con gli occhi che lampeggiavano: “Adesso basta con questi riferimenti sugli animali! Io me ne starò in giardino! A più tardi!” Scomparve infuriato e Hidan ringhiò: “Mi stai dando dell’animale,sottospecie di carta igienica ambulante? Sarai anche il passatempo di Pain,ma non sei autorizzata a mancarmi di rispetto,fai attenzione a come parli.” Konan rimase a dir poco spiazzata da quella risposta così secca e maligna di Hidan: “M-ma c-come ti permetti!? Carta igienica ambulante?!?! I-io,sono sconcertata!” Singhiozzò e corse nel bagno chiudendosi dentro a chiave. Guardai con la testa piegata di lato Hidan e lui fece un lungo sospiro portandosi una mano alla nuca: “Scusa per quello che hai visto… Mi aveva stancato.” Mormorai seria: “Mi conviene non farti arrabbiare… Non vorrei mai essere trattata in quel modo…” Mortificato e preoccupato per quello che avevo detto,mi abbracciò baciandomi con leggerezza: “Non potrei mai comportarmi in quel modo con te! Mi dispiace per come mi sono comportato,mi perdoni?” Lo guardai sbalordita: “Hidan… Non è con me che ti devi scusare… E da quando ti scusi?” Affondò il viso tra il mio collo e la spalla: “Non voglio che tu pensi male di me… Non è da me scusarmi e se devo essere sincero,non sono pentito di aver detto quelle cose a Konan. Non so come devo comportarmi,non voglio in alcun modo che i tuoi pensieri nei miei confronti cambino.” Lo scostai e un po’ esitante gli baciai le labbra: “Non sapevo di questo tuo lato dolce come il miele. E’ strano,ma mi piace. Non so più in che modo dirti che…” I suoi occhi ametista si illuminarono e scrutarono i miei con interesse: “Cos’è che non sai più in che modo dirmi?” Presi un profondo respiro e sussurrai al suo orecchio: “Non so più in che modo dirti che ti amo.” Un sorriso illuminò il suo viso d’angelo e mi prese in braccio: “L’hai detto! Finalmente l’hai detto! Brava takara!” Arrossii gioiosa e mi lasciai coccolare con il cuore che batteva forte,rimbombando nelle mie orecchie,mi strinse al suo petto e si sedette sul letto: “Sento il tuo cuore. E’ un suono così piacevole,caldo e vivo.” Appoggiò l’orecchio al mio petto e non si mosse per una manciata di secondi,poi si girò e mi baciò su quel punto: “Batte forte,è per colpa mia?” Intrecciai le dita nei suoi capelli: “Sì,è colpa tua.” Sorrisi e lui mi prese la mano,baciandola: “Potremmo anche approfittare del broncio di Konan,magari su questo stesso letto.” Ridacchiai mentre mi premeva le labbra sul collo: “Ogni volta che siamo da soli tenti sempre di togliermi la verginità,non ti puoi accontentare?” Sentii il suo sorriso sulla pelle mentre mi mordeva: “Sono avido e impaziente,non mi accontento mai e ho un certo bisogno di sfogarmi dopo mesi di astinenza. Sono come un alcolizzato e il suo sakè,non posso farne a meno e ne voglio sempre di più. Con te sarebbe come partire da zero e ti assicuro che una volta che inizi non vuoi più smettere.” Parlava con un tono suadente,tentatore, da vero diavolo qual’era: “Va a finire che non riesco a resisterti.” Con calma mi appoggiò al letto e pian piano cominciò a sovrastarmi,fino a farmi sdraiare,mormorai: “Mi hai sottomessa. Sono nei guai.” Mi appoggiò un dito sulle labbra: “Shh…” Le baciò,ne leccò i contorni e a poco a poco si fece spazio nella bocca,cominciando una danza sensuale che mi portò a non ragionare più. Mentre mi baciava,mi accarezzava e mi spingeva leggermente con il bacino: un’insieme brioso ed eccitante,che non dava spazio ai pensieri. Ad un certo punto sentii un qualcosa di duro che mi puntava, il respiro di Hidan si fece più irregolare e i suoi movimenti diventarono più audaci e spinti,sussurrò: “Non so quanto resisterò ancora,il mio desiderio si sta facendo sempre più forte…” Con una mano andò sotto la maglietta e la maglia a rete e mi accarezzò lo stomaco,per poi salire sempre più: “Ho un vago ricordo di averti già toccato qua sotto.” Arrossii: “E’ stato quando eri ubriaco… Per me non è un ricordo molto piacevole.” Mi baciò: “Sono mortificato…” L’altra mano percorse la coscia e scese al di sopra del ginocchio,si scostò un attimo e cominciò a dare una serie di baci,dallo stomaco alla coscia,per poi risalire nuovamente: “Voglio farti provare di più,vorrei sentirti urlare il mio nome mentre ti porto alla gioia,vorrei prendere possesso di te e non lasciarti più andare…” Mi spostai e lo feci tacere baciandolo: “Io non sono pronta a un passo del genere,non adesso,non qui.” Con un dito tracciò una linea dalla gola fino al basso ventre e non sembrava volersi fermare lì: “Ti prego,lasciami fare Kureyo. Lo desidero tanto e sento che in fondo anche tu lo vuoi.” Scese arrivando in un punto delicato,sussultai: “Nngh… H-Hidan,t-ti scongiuro,n-non farlo.” Si posizionò in mezzo alle gambe e attraverso i vestiti mi premette la sua erezione: “Perché? Non senti come il mio corpo ti stia bramando?” Spinse con più forza e una scossa mi attraversò la schiena: “P-Perché non me la sento,i-io ti amo,ma l’idea m-mi fa tremare. Ho paura,m-mi batte forte il cuore.” A quella frase si bloccò e scese: “Sono un’idiota… Stavo per fare qualcosa contro la tua volontà… Sono un fottuto idiota…” Le sue parole mi fecero male: “No,non dire così!” Scesi dal letto e lo abbracciai da dietro,baciandogli la schiena nuda: “Non hai fatto niente,posso comprendere il tuo bisogno. Non trattarti così male o farai star male anche me…” Sentii il suo forte sospiro e delicatamente mi aprì le braccia per potersi girare: “Per la prima volta mi sento un peccatore… Davanti a te è come se fossi stato giudicato da Jashin,sono colpevole,ma tu mi perdoni. Come fai a perdonare un demonio come me?” Il suo atteggiamento era difficile da gestire,si sentiva in colpa e cominciavo a temere che stesse fuggendo di nuovo: “Hidan,non sei un demonio,non sei colpevole. So quello che dico e so riconoscere il bene dal male. Non fare così,te ne prego… Se devo dire tutta la verità… Non mi è nemmeno dispiaciuto…” Ammisi imbarazzata infine. Si inginocchiò e mi prese la mano: “Kureyo… Posso chiederti,sotto la protezione di Jashin,di sposarti?” Impallidii e lui rimase immobile per un po’,poi scoppio in una fragorosa risata,alzandosi in piedi e tirandomi in alto dal bacino: “Scherzetto! Io ti amo e ti sposerò,ma penso anch’io che questo sia troppo per adesso.” Il mio cuore riprese a battere dopo lo spavento preso e lo guardai male,lui sogghignò: “Guarda guarda che musetto irritato. Ora lo faccio sparire.” Mi abbracciò, mi portò le gambe attorno alla sua vita e mi baciò con dolcezza: “La mia sciocca,credulona e imbronciata Kureyo. Mia e di nessun altro.” Risposi a tono: “Il mio cretino,bastardo e sexy Hidan… Mio e,spero,di nessun altra.” Rise e appoggiò la punta del suo naso sul mio: “Adoro quando mi insulti e mi prendi in giro. Comunque,sono soltanto tuo,non ti preoccupare.” Borbottai piccata e gelosa: “Un bocconcino del genere che sfila sotto gli occhi di tante ragazze molto più belle di me e io non dovrei preoccuparmi?? Ti sei dimenticato di quella tro… Grr,di quella “brava ragazza” che ci provava con te in pullman un bel po’ di mesi fa???” Mi osservò in silenzio e mi morse il labbro inferiore: “Sono loro che ci provano con me,ma io non ci faccio neanche caso… E riguardo a quella ragazza,beh,io le ho fatto pensare che fossi disponibile per farti ingelosire… Godevo nel vederti fumare di rabbia e irritazione,mi faceva pensare che ti importasse di me…” Rimasi scioccata da quella frase: “B-Brutto stronzo! Mi facevi rodere il fegato apposta,allora! S-Sono senza parole!” Mi guardò preoccupato e stavolta fui io a ridere: “Ahahah,sei proprio un amore quando mi guardi in quel modo,ahahah. Stai tranquillo,sono orgogliosa del fatto che tentavi di attirare la mia attenzione,anche se mi incazzavo giusto un pochino. Ti amo baka.” La sua espressione,da preoccupata passò a maliziosa: “Me l’hai fatta. Ci sono cascato in pieno. Vedo che non ti eri dimenticata di quell’episodio,mi fa molto piacere. E per la cronaca,ti amo anch’io.” Mi voltai dall’altra parte tutta rossa in viso: “Sentilo come è contento… Sì,sono gelosa,ok? Ma non sono semplicemente gelosa,io sono gelosissima! Farei stragi pur di non perderti! Razza di usuratonkachi che non sei altro!” Mi baciò tutto contento: “Musica per le mie orecchie. Quando mi darai il via libera per portarti a letto,ti farò godere parecchio,in segno di apprezzamento nei confronti della tua fantastica gelosia.” Arrossii nuovamente: “Oh certo,non ne dubito…” Mi appoggiò sul letto singolo e si sedette al mio fianco,sussurrando: “Però una cosa per me la potresti fare,mentre aspetto quel meraviglioso momento in cui mi darai il via libera…” Domandai incuriosita: “Che cosa?” Prese la mia mano e la appoggiò sul suo membro: “Ehehe,prova a indovinare. E’ ancora bello duro,ehehehe.” Fece chiudere leggermente le mie dita su di esso e così fece una leggera pressione sulla punta. Arrossii violentemente e osservai la sua espressione goduriosa: “Mmmh,mi piace il tuo tocco,hai delle dita perfette per questa cosa,ehehe.” Mi fece un sorriso felino avvicinandosi al mio volto: “E anche la tua bocca sarebbe perfetta… Se la tua lingua è abile anche qua sotto,ti assicuro che mi faresti molto contento.” Allontanai la mano e cercai di calmare il mio cervello e il mio corpo in preda al fascino perverso di Hidan: “Sei terribilmente convincente,dannazione. Saresti capace di farmi fare qualsiasi cosa,mi da fastidio ammetterlo ma è così…” Sorrise sensuale: “Davvero? Allora questo piacere me lo concederesti?” Avvampai ancora più forte: “N-Non saprei neanche da dove cominciare…” Riprese nuovamente la mia mano e la fece entrare nei boxer: “Non ti preoccupare,ti guiderò io.”

Salve a tutti!! Perdonate questo capitolo particolarmente perverso  ehehehe ^^’  Nel prossimo continuerò questa situazione focosa tra Kureyo e Hidan,la timida Kureyo farà contento Hidan,sotto quel punto di vista? Konan rimarrà chiusa nel bagno a origliare? Shatsu si calmerà per le offese subite? E Naruto riuscirà a far accettare questi tre criminali ai suoi compagni? Lo saprete nel prossimo capitolo!! Un abbraccio da Hidan(pervertita)Jashinist! Per favore commentate \(^O^)/ 

 

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Capitolo 9
*** Passione vs Imbarazzo ***


Con gesti esperti guidò le mie dita e sussurrò: “A me piace giocare,quindi consideralo come un gioco. Lo scopo è fare la mossa giusta.” Mi lasciò la mano e mi sorrise. Arrossii e capii che la prima cosa da fare era familiarizzare con quell’esperienza nuova *Oh mio Jashin! C-cosa sto facendo? E’ c-così è … E’ troppo!! (muore)* Il mio io interiore è deceduto,pace all’anima sua… Hidan chiuse gli occhi,facendo un verso di apprezzamento: “Mmh,Takara…” Sentimmo il rumore della chiave del bagno e subito dopo la porta si spalancò: “Ora sto molto meglio,di sicuro non grazie a te,Hi-” Fissò a bocca aperta quello che stavamo facendo e Hidan,fulmineo,mi prese e mi portò davanti a lui,coprendolo,ma così facendo mi fece fare un movimento con la mano,che probabilmente aveva qualche effetto,dato che Hidan gemette: “Aah,cazzo…” La mia mano si inumidì di botto e io fissai con orrore il volto seccato e imbarazzato di Hidan,mormorò: “Sono venuto… Non me l’aspettavo. Scusa…” Rossa come non mai,girai lentamente la testa verso Konan e mi uscì dalla bocca una risatina bassa e isterica: “Eheh… Eheh… Eh… Voglio morire…” Konan era ancora sotto shock: “G-Gli stavi facendo un s-servizio… M-Mentre io e-ero chiusa in bagno… N-Non ci posso c-credere…” Hidan sbuffò: “Sì e allora? Tu lo sai bene,dato che ne avrai fatti un numero incalcolabile a Pain,quindi non scocciare e se non vuoi vedere altre cose-” Si portò più avanti e mi morse con un ghigno: “Ti conviene uscire di qui o me la scoperò sotto i tuoi occhi.” Konan inorridita scappò fuori dalla porta e Hidan ridacchiò soddisfatto: “Ora puoi tirare fuori la mano.” Lo guardai scandalizzata: “Ci credi se ti dico che non ne ho il coraggio?” Mi prese con delicatezza il polso e tirò su la mia mano: “Eheheh,wow,sono sorpreso di me stesso…” Mi mancava poco per svenire di imbarazzo da un momento all’altro e Hidan con un sorriso,mi leccò il palmo e tutte le dita meno l’indice,fece un sorriso perverso e appoggiò il mio indice sul mio labbro,sporcandolo: “Succhia.” Ero disgustata,ma in fondo Hidan era più esperto di me,sapeva quello che faceva,obbedii e ripulii il mio dito da quel liquido semitrasparente,il sapore era indefinibile,così strano… Dire “da Hidan”, sarebbe l’unico modo per definirlo… Lui si morse il labbro: “Quanto vorrei che quel dito fosse qualcos’altro…” Evitai di rispondere o di pensare troppo alla sua allusione,mi baciò: “Mi sembri soddisfatta,ti piace il mio sapore? Eheheh.” Guardai la mia mano e poi i suoi occhi: “T-Tu… Mi sorprendi sempre… Cosa ti dovrei dire? L’unica cosa che so,è che tu per me sei buono in qualsiasi ambito…” Rise divertito: “Posso dartene quanto ne vuoi se ti è piaciuto,ahahah,basta che tu mi faccia un altro servizio. Magari potresti assaporare direttamente dalla fonte,ahaha.” Arrossii e mi alzai per andare verso il bagno: “Sei il primo che riesce a mettermi in imbarazzo con discorsi perversi…” Mi seguì e mi osservò mentre mi lavavo i denti con lo spazzolino: “E’ una cosa negativa o positiva?” Mugugnai con lo spazzolino tra i denti: “Tutt-ef due.” Domandò con lo sguardo vacuo: “Perché?” Spazzolai la lingua: “Perchèf da un lato mm-pfiace,dall’altro sfono un po’ stupita.” Ero piegata a 90° verso lo specchio e Hidan si era appoggiato aderendo col corpo al mio: “Ti do una botta e ti lascio stare…” Sputai lavando per metà lo specchio: “Cosa??” Indicò la mia bocca: “Non ti dico che razza di fantasie mi stia facendo vedendo quella roba bianca che ti cola dalla bocca…” Mi sciacquai con abbondante acqua: “Fatto… Ora potresti togliere il tuo,ehm, “amico” dal mio sedere?” Mi sculacciò: “Lascia sognare un povero morto di fi- ” Gli tappai la bocca prima che potesse completare la frase: “Evita per favore di concludere la frase… Quello di poco fa non ti ha saziato neanche un po’?” Mi cinse i fianchi: “Molto poco. Era nulla in confronto a quello che potrei farti fare.” Alzai la testa e gli baciai la gola: “Baka… Chi si accontenta gode.” Mi baciò con passione: “Io ho goduto,ma non mi accontento.” Lo scostai e feci per uscire dalla stanza: “Sei sempre il solito. Vado a cercare Konan… Tu fai il bravo e non combinare guai.” Mi inseguì alla soglia della camera: “No,dai! Lascia che quella rompiscatole se ne stia un po’ per i fatti suoi!” Uscii: “No,io vado. Per quanto possa essere rompipalle,non posso lasciarla vagare per Konoha. Tu rimani qui e aspetta che Naruto ritorni.” Incrociò le braccia sul petto e fece un broncio: “Mpf… Non è giusto…” Gli feci l’occhiolino e richiusi la porta prima che potesse tentare qualche strategia per trattenermi. Scesi velocemente le scale ed uscii all’aria aperta: faceva un po’ fresco. Mi guardai in giro e mi accorsi delle mia stupidità: come facevo a trovare Konan in un posto grande come Konoha,senza sapere da dove cominciare? Mi passai una mano tra i capelli sbuffando e camminai a caso per la prima svolta che trovai. Lessi le insegne dei negozi,il primo lo riconobbi: era il negozio di alimentari in cui io,Hidan e Itachi avevamo fatto provviste. Tirai dritto e cercai la boutique in cui forse avrei potuto incontrare Konan,entrai e il campanellino della porta suonò. Una commessa vestita con una divisa verde acqua mi fece un sorriso: “Buongiorno! In cosa posso aiutarla? Cerca un capo particolare?” Non sopporto i commessi… “Ehm,no. Sto cercando una persona,forse è passata di qui. E’ una donna di circa 24 anni,capelli blu raccolti in una specie di chignon con un origami a forma di rosa bianca. Ha un piercing sotto il labbro.” La donna ci pensò su: “Mmmh,no,non l’ho vista. Ma lei potrebbe trovare qualcosa di carino da com-” La interruppi e me la filai: “Ehm,no no,grazie. Arrivederci!” Tirai un sospiro di sollievo e ripresi la mia ricerca. Passai davanti a una libreria e sbirciai all’interno per vedere se ci fosse qualcuno in grado di aiutarmi. Non vidi nessuno all’interno e mentre riflettevo sentii un picchiettio alla spalla,mi spaventai: “Argh!” Mi girai di scatto e un ragazzo dai capelli neri e la pelle bianca come porcellana si scusò: “Ah,scusami. Non volevo spaventarti. Ho visto che guardavi all’interno e ho pensato che avessi bisogno di aiuto.” Il ragazzo era Sai. Curioso trovarlo lì. Alzai un sopracciglio: “Ehm,no. Sto cercando una persona,per caso l’hai vista?” Ripetei la descrizione di Konan e lui annuì: “Sì. Ho visto questa donna. Ha chiesto a un’anziana dove fossero le terme.” Che strano,Sai era un ragazzo silenzioso da quel che ne sapevo. Domandai: “Mi potresti aiutare ancora? Potresti spiegarmi come arrivare alle terme?” Continuava a sorridere con quel suo sorrisetto stampato sulla bocca: “Certo. Vai dritto,alla prima svolta gira a destra,poi a sinistra e poi dritto ancora.” Ringraziai e mi allontanai perplessa,con le mani in tasca,canticchiando a mezza voce “Hai delle isole negli occhi” *Che azzius ti canti?? Perché una canzone del genere adesso?” Smisi di canticchiare,sentendo un fruscio alle mie spalle. Mi guardai intorno,in ogni direzione e accelerai il passo,tenendo i sensi all’erta e questo mi aiutò dato che qualcuno mi attaccò dall’alto. Saltai evitando un fendente con un kunai e osservai il mio nemico… Ma guarda guarda… “Shikamaru Nara. Ancora tu?” Allungò la sua ombra verso di me: “Stavolta non riuscirai a scappare!” Schivai la sua dannata tecnica e rimasi appesa a testa in giù da una tettoia: “Datti una calmata. Il Quinto Hogake sa della mia presenza. Naruto non ti ha ancora avvisato?” Mi lanciò una carta bomba: “Di cosa stai blaterando? Fatti sotto invece di scappare!” Saltai in basso su una staccionata prima che esplodesse: “Se la smettessi di attaccarmi,riuscirei a parlarti. Brutto baka,da quando fai lo spavaldo?” Di tutta risposta,tentò nuovamente di agganciare la sua ombra alla mia,borbottai: “Cretino…” Sfortunatamente,aveva attuato uno dei suoi “geniali,astuti e bla bla bla” piani e riuscì a bloccarmi: “Bene,ora ti ammazzo.” Stavo per insultarlo pesantemente,quando apparve Naruto: “Fermo Shikamaru! E’ dei nostri!” Testa d’ananas si girò verso la forza portante: “Stai scherzando? Guarda che non è divertente…” Naruto lo scosse: “Lasciala andare! Ti stavo cercando proprio per spiegarti la situazione!” La tecnica venne rilasciata e Naruto raccontò la storia a Shikamaru: “Quando voi vi siete ritirati,loro sono riusciti a catturarmi,ma improvvisamente,il loro capo ha deciso di liberarmi e di ritirarsi dalla guerra. Dopodiché,dovevo tornare a Konoha,ma lei,quella che stavi attaccando,ha insistito per farmi da scorta insieme ad altri due membri di Alba. Però… Hanno deciso di farsi una settimana nel nostro villaggio… Tutto qui,poi se ne andranno.” Shikamaru scosse la testa guardandomi di sottecchi: “Non ci posso credere… E Tsunade lo sa?” Sbottai: “Usuratonkachi,che diamine ti ho detto prima?! Tsunade lo sa! E ha approvato la nostra permanenza! A patto di essere sorvegliati 24 ore su 24. Se non ti ho attaccato,è stato anche per quel motivo: qualche ANBU mi starà tenendo d’occhio…” Chiese scandalizzato: “E’ vero quello che sta dicendo,Naruto???” Naruto annuì e lo tirò per un braccio: “Sì,ma adesso calmati,non ci faranno nulla di male.” Sorrisi alla frase di Naruto: “Proprio così. Niente.” Shikamaru fece una smorfia e fece per andarsene: “Incredibile. Naruto,stai attento. Non mi fido di lei e non mi fiderò mai nemmeno degli altri. Ciao.” Si allontanò e io sogghignai senza farmi notare. Naruto si girò verso di me: “Perdona l’atteggiamento di Shikamaru,è diffidente di natura,ma penso che sia normale la sua ostilità nei vostri confronti…” Gli feci un sorriso: “Stai tranquillo,non mi importa di quello che pensa testa d’ananas. Io mantengo la parola data.” Non era una balla,non avrei fatto del male a nessuno,non in quella settimana perlomeno. Naruto rise: “D’accordo. Ah,senti,stasera ci sarà una piccola festa per farvi conoscere agli altri. Parteciperete,vero?” Mi grattai la nuca: “Beh,se trovassi anche Konan,sarebbe grandioso… E’ scappata alle terme dopo un piccolo,ehm,incidente…” Naruto mi guardò curioso: “Che tipo di incidente?” Arrossii ripensando alla pessima figura davanti a Konan: “Ehm,preferirei non parlarne.” Ridacchiò: “Ehehehe,posso immaginare in base a quello che so di voi…” Alzai gli occhi al cielo e sbuffai: “Invece di farti filmini mentali,portami fino alle terme. Non ho voglia di essere attaccata nuovamente. Ah,ho conosciuto Sai prima.” Mentre camminava sorrise: “Davvero? Come ti è sembrato?” Risposi: “Strano. Molto strano… Addirittura inquietante. Non si toglie mai il sorriso dalla faccia?” Rise: “Una volta mai. Ora è migliorato in molte cose relative al comportamento. Non è da Sai parlare così apertamente a uno sconosciuto.” L’avevo pensato anch’io: “Forse mi conosce già… In fondo è un membro della Radice.” Scosse la testa: “Chi lo sa. Comunque ci aveva promesso di non aver più a che fare con la Radice…” Annuii e camminammo in silenzio fino all’ingresso delle terme,domandai: “Dobbiamo pagare un biglietto?” Scosse la testa mentre entrava: “No,è pubblica. Gli spogliatoi femminili sono di là,ci vediamo dopo.” Camminai nel corridoio ed entrai in una porta col simbolo della “donnina” e cercai gli abiti di Konan per vedere se fosse ancora lì. Trovai una camicetta blu e dei pantaloni attillati con appoggiata sopra una rosa di carta,sì,Konan era ancora lì. Uscii e mi diressi verso la vasca riservata alle donne. Delle ragazze mi guardarono stranite,bah,sarà perché sono ancora vestita… Mi affacciai e cercai con lo sguardo Konan,eccola! Era immersa fino al mento nell’acqua calda con i capelli raccolti più in alto del solito. La chiamai: “Konan!” Aprì gli occhi e non appena mi vide esclamò: “Che ci fai qui?” Sbuffai: “Sono venuta a cercarti. Sono molto imbarazzata per quello che hai visto… Perdona quello che ti ha detto Hidan… Devo parlarti,potresti uscire e rivestirti?” Sbuffò e si alzò,prendendo un asciugamano per coprirsi. Domandò seccata: “Beh,cosa c’è?” La guardai male: “Naruto ci ha invitati a una festa,partecipi?” Il suo sguardo si illuminò: “E perché non l’hai detto subito?! E’ da secoli che non vado a una festa! Finalmente un po’ di movimento! Mi vesto e arrivo!” Schizzò via senza neanche darmi il tempo di rispondere,sospirai e mi diressi all’entrata per avvisare Naruto. Lo trovai seduto su una poltrona bassa: “Naru,Konan è entusiasta… Ora,manca solo Hidan.” Ridacchiò: “Eh già,figuriamoci se ti dimenticavi di lui.” Gli lanciai un’occhiataccia e lui mi sorrise allegro: “Dai,sto scherzando… Senti un po’,ma perché ti piace?” Bella domanda. Perché mi piaceva? Oh,per tanti motivi… “Perché è speciale,per il suo umorismo,la sua perversione,la sua dolcezza nascosta… Nonostante a volte sia un vero e proprio baka,non posso fare a meno della sua presenza,se dovesse capitargli qualcosa,perderei la ragione…” Sorrise scuotendo leggermente la testa: “E non tieni conto di quanto sia sadico? Della sua sete di sangue,del suo egoismo,della sua avidità,la sua crudeltà,la sua aggressività e di tutto quello che ha fatto?” Sbuffai facendo sollevare la frangia: “No,non ne tengo conto. Per me lui è perfetto così com’è,non vorrei che cambiasse per nulla al mondo.” Si alzò: “Tsk,voi dell’Akatsuki siete proprio strani… Sei per caso cieca?” Lo minacciai: “Non ti azzardare a parlare male dei miei colleghi e soprattutto della mia vista perfetta! Potrei non rispondere  delle mie azioni.” Alzò le mani in segno di difesa: “Va bene,stai calma!” Ringhiai: “Non dire di calmarmi che mi incazzo il doppio!” Mi guardò spaesato: “Ehm,o-ok s-sto zitto…” Konan arrivò tutta contenta: “Ciao Naruto-kun! Allora,andiamo?” Osservò meglio sia lui che me: “Ehi,Naruto-kun,sai che sei un po’ pallido?” Guardò me: “Tu invece sei rossa… Che…?” Scossi la testa: “Nulla Konan. Comunque no,non andiamo adesso,prima devo avvisare Hidan.” Sbuffò: “Quel coglione maniaco? Non sono molto dell’idea che-” La fulminai con lo sguardo,forse in modo talmente minaccioso da farla tacere di botto e indicai la porta: “Andiamo e non voglio sentire altre maldicenze su Hidan…” Mi scaldavo facilmente,in particolare quando si trattava di lui,ma non tolleravo che ogni persona avesse da ridire sul suo conto. Ritornati all’hotel,bussai alla porta della nostra camera,che si aprì da sola. Appena entrai in stanza mi accorsi dell’orribile confusione che vi regnava: “Oh porca put-… Ma che diamine è successo qua dentro?!?” Due sconosciuti mi si pararono davanti,erano due ANBU. Uno dei due parlò: “L’assassino di rango S,membro di Alba,chiamato Hidan,ha oltrepassato uno dei limiti delle condizioni.” Lo guardai esterrefatta: “E cosa mai avrebbe combinato?” Indicò il sangue per terra: “Ha tentato di sacrificare una persona.” Sentii un urlo provenire dalla terrazza: “ERA UN FOTTUTO LADRO! SI MERITAVA DI CREPARE QUEL FIGLIO DI PUTTANA!” Riconobbi all’istante di chi fosse quella frase “garbata” ed uscii in terrazza,trovando Hidan legato e trattenuto da altri due ANBU: “Hidan! Ti lascio da solo per meno di un’ora e ti ritrovo così?!?” Sbuffò: “Non trattarmi come un poppante,cazzo! Stavo solo proteggendo ciò che è nostro! Questi imbecilli non mi vogliono credere!” Guardai il primo ANBU che mi aveva parlato: “Perché non dovreste credere a quello che dice?” L’ANBU ridacchiò da sotto la maschera: “E’ lui stesso un criminale. Dovremmo credere a quello che dice? Un ladro sarebbe entrato,avrebbe tentato si saccheggiare la stanza e lui lo avrebbe attaccato per questo? Mi faccia il piacere signorina…” Gli puntai il dito contro: “Veda di tenere a freno la lingua e di portare più rispetto! Tanto per cominciare,slegate il mio f-… Hidan… Sono più che sicura che abbia detto la verità. Dov’è il presunto ladro?” Hidan ghignò: “Cosa stavi per dire,Kureyo? Ehehehe, sono il tuo cosa?” Lo ignorai e fissai decisa gli altri ninja,il loro caposquadra indicò un angolino della terrazza: “Quello è il ragazzo attaccato dal nukenin…” Alla faccia del ragazzo: avrà avuto trent’anni come minimo… Era piuttosto possente e sembrava minaccioso,era ferito al fianco e non era una ferita superficiale,se Hidan non fosse stato fermato,sicuramente lo avrebbe ucciso. Mi guardò di sbieco,a testa bassa: “Uh,una bella donzella è venuta a trovarmi…” Che strano modo di parlare… “Tsk,che cosa sei venuto a fare nella nostra camera?” Alzò la testa: “Sì,ho visto giusto,sei proprio carina…” Hidan scattò in piedi e venne trattenuto per miracolo dagli ANBU: “RINGRAZIA CHE MI STANNO TRATTENENDO,STRONZO! Se mi capiti sottomano,sei fottutamente morto! Kureyo,allontanati da quella sottospecie di uomo.” Sorrisi al jashinista: “Stai tranquillo Hidan. Non può nuocermi.” L’uomo sorrise: “Addirittura di buon cuore,forse sto morendo se mi trovo di fronte a un tale angelo.” Ringhiai: “Evita le lusinghe,con me non attacca! Parla! Cosa sei venuto a fare nella nostra camera!?” Ridacchiò: “Oh,quale fuoco… Più che un angelo,sei una diavoletta tutta pepe… Davvero fortunato il tuo amico laggiù.” Hidan sfuggì alla presa dei due ANBU e si avventò sullo sconosciuto: “BASTARDO! Ora ti uccido una volta per tutte!” Lo fermai giusto in tempo,con molta fatica: “No Hidan! Se lo uccidi finiremo in guai seri! Lascialo perdere,magari è sbronzo…” Lo strano tipo mi ammiccò: “Zuccherino,non sono mai stato così sobrio come adesso.” Lo guardai sbigottita: “Per caso vuoi morire? Sembra quasi che tu voglia istigare Hidan in ogni modo…” Sorrise: “Se dovrò morire oggi,così sia. Almeno morirò guardando qualcosa di meraviglioso.” Hidan lo alzò per il colletto: “Ok. Mi hai fatto incazzare di brutto… O dici cosa volevi o ti spedisco all’inferno,ladro di ragazze.” Alzai gli occhi al cielo: “Non mi ha rubata,io sono e sarò per sempre tua,smettila di fare il possessivo…” Mi fece un sorriso sghembo: “Ti ha rubata nei suoi pensieri. Riconosco quello sguardo: l’ho avuto spesso anch’io.” Il tizio aveva ancora il collo imprigionato nella presa di Hidan: “Cough,sei sveglio amico. Già: l’ho proprio rapita nei miei pensieri e non la lascerò andare.” Hidan alzò la mano libera chiudendola a pugno: “Non sono mai stato così paziente come adesso. Stai mettendo a dura prova i miei nervi. Piantala di farti strane fantasie su Kureyo e vedi di vuotare il sacco!” L’altro mi fissò in modo inquietante: “Oh. D’accordo amico. Io,ho percepito che in questa stanza ci fosse qualcosa di prezioso e non mi ero sbagliato.” Guardò Hidan: “La ragazza… E’ lei la cosa preziosa… E io lo so.” Hidan cambiò sguardo,divenne freddo,l’Hidan “cattivo” e spietato: “Uhuh,non sono affari tuoi. Sono geloso di quello che mi appartiene e ora pagherai con la vita.” Gli ANBU gli saltarono addosso e lo bloccarono prima che potesse uccidere quell’uomo così strambo,che non conoscevo e che non avrei voluto conoscere per nessun motivo. Fissai il caposquadra ANBU: “Hidan in un certo senso ha ragione e poi,quell’uomo è entrato qui e la chiamerei violazione di domicilio…” Naruto,che fino a quel momento ci osservava in silenzio,mi diede ragione: “E’ vero. Hidan non ha sbagliato,lasciatelo andare.” Gli ANBU si fidavano di Naruto e nonostante volessero incastrare Hidan,anche con la minima scusa,dovettero lasciarlo andare. Il jashinista era furente: “Prima o poi vi sacrificherò tutti quanti a Jashin-sama! Fosse l’ultima cosa che faccio!” Indicai lo strano tipo: “E di lui cosa ne farete?” Lo sollevarono di peso e lo trascinarono verso l’uscita: “Lo rinchiuderemo in prigione e lo sottoporremo a un interrogatorio. Arrivederci.” Se ne andarono così come erano venuti. Borbottai: “Queste forze speciali mi stanno sempre più antipatiche… Chissà chi era quel tipo…” Hidan non si era ancora calmato: “Me ne sbatto di chi fosse! Ma è sicuro che la mia lista di persone da uccidere si è allungata!” Naruto indicò la porta: “Beh,andiamo?” Il jashinista chiese curioso: “Dove dobbiamo andare?” Risposi: “A una festa! Ero venuta qui per avvisarti,ma abbiamo avuto quell’imprevisto… Allora,vuoi venire?” Rispose,secco: “No.” Lo guardai a occhi sbarrati e lui ridacchiò: “Sto scherzando,uhuhu, baka.” Sbuffai e Naruto uscì: “Muovetevi! Ci stanno aspettando!” Konan lo inseguì e Hidan mi prese per mano,ammiccandomi con un sorriso: “Andiamo a divertirci piccola.” Gli feci una linguaccia: “Non sono piccola… E per cortesia,non darmi nomignoli…” Mi baciò cogliendomi di sorpresa: “Shh,baka permalosa che non sei altro.”

Salve a tutti! Vi sono mancata? (Certo che no. Nd. Tutti) Ehehe… Beeeene! Questo è il nono capitolo! Sono come al solito dispiaciuta di aver ritardato per parecchio tempo,dannata scuola <_< Tra poco sarà Carnevale,da cosa vi travestirete? O magari non partecipate del tutto? Un abbraccio da HidanJashinist!  

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Capitolo 10
*** Time for party ***


Naruto ci aveva detto che la festa era in un locale distante pochi metri dal suo amato Ichiraku. Non aveva voluto dirci di più al riguardo,nemmeno chi fossero gli invitati. Hidan era irrequieto,mentre Konan era euforica: “Una festa! Come sono felice! Speriamo che il locale sia una discoteca!” Borbottai: “Oh sì… Speriamo…” Naruto si girò: “Che c’è che non va Kureyo?” Giocherellai con l’anello al dito di Hidan: “Non sono capace di ballare… E i luoghi rumorosi mi inquietano…” Naruto si fermò davanti a un edificio: “Non temere,ti divertirai.” Hidan mi sorrise: “Io conosco qualche passo,ehehe. Con me al tuo fianco,sembrerai una professionista.” Risi: “Tu sei matto! Ahah,io non solo non sono capace,ma lo detesto,mi mette in imbarazzo…” Rispose: “La mia lunga vita mi ha permesso di imparare molti tipi di ballo.” Sussurrò con un sorrisetto: “Ho conquistato molte ragazze grazie a questo.” Feci una smorfia irritata: “Se stai cercando di farmi ingelosire,ci sei riuscito.” Mi baciò la mano e Naruto ci richiamò: “Ehi! Cosa aspettate ad entrare?” Entrammo e un sacco di voci si accalcarono,Naruto chiese silenzio: “Calma ragazzi! Non ho nulla di importante da dire,ma divertitevi e conoscetevi! E ora… Che la festa abbia inizio!” Lo guardai stranita e per qualche strano motivo,mi immaginai Ton Ton che faceva il DJ alla console (Ton Ton è il maialino di Shizune). Intanto qualcuno aveva fatto partire la musica e io osservai gli invitati,in pratica c’erano tutti. Sai mi fece un sorriso e mi salutò,Hidan ringhiò: “Chi è quello?” Sai si avvicinò e urlò per sovrastare la musica: “Ciao! Vedo che alla fine hai ritrovato la tua amica. Non pensavo che foste voi gli invitati che Naruto voleva farci conoscere. Ma dimmi,come ti chiami?” Risposi: “Ciao anche a te. Io sono Kureyo.” Mi rivolsi a Hidan: “Hidan,lui è Sai. Mi ha aiutato oggi pomeriggio.” Sai allungò una mano per poter stringere quella del jashinista: “Sei il fidanzato di Kureyo?” Hidan rifiutò il gesto di amicizia di Sai: “Ci puoi scommettere. Stalle lontano.” Sai continuava a sorridere: “Certamente. Ora vi lascio.” Salutò e scomparve tra la folla. Mi sedetti su un divanetto e ghignai guardando Hidan,lui mi domandò seccato: “Che hai da fissarmi con quel ghigno?” Mi leccai il labbro: “Vorrei vedere quanto sei bravo a ballare da solo. Giusto per testare le tue capacità.” Il suo sguardo si illuminò di stupore e con un sorriso mi ammiccò: “Come desideri,ma attenta potresti rimanere stregata.” Ridacchiai e osservai il suo ballo: pensavo che vederlo ballare sarebbe stato ridicolo,ma la sua bravura era davvero considerevole. Si muoveva sinuoso,al ritmo della musica,ondeggiava i fianchi con la sua grazia mascolina e sensuale,le braccia che accompagnavano il tutto con movimenti coordinati. Mentre lo guardavo,una ragazza si sedette al mio fianco,aveva due codini in testa ed era castana,con gli occhi grandi: “Wow,quel ragazzo è bravo. Chissà se è occupato.” Come un fulmine a ciel sereno,la mia gelosia mi squarciò in due e sibilai come una vipera,con superiorità: “Oh sì,è bravo il mio ragazzo.” Mi fissò stupita e poi si scusò arrossendo: “Oh,scusami,non lo sapevo. Mi chiamo Ten Ten,tu sei?” Mi schiarii la voce: “Kureyo. Lui è Hidan. Ti perdono,ma sarà l’ultima volta.” Rise: “Che caratterino,sotto la scorza da dura devi essere simpatica.” Rimasi colpita dalla sua reazione,pensavo di averla minacciata,ma lei era tutta allegra… “Ehm,grazie… Vedo che non ti scoraggi facilmente.” Mi fece un sorriso smagliante: “Io proprio no! Sono testarda come il mitico maestro Gai! E’ stato lui ad insegnarmi a tenere duro.” Annuii: “Ah capisco. Quindi il tuo team è quello di Gai Maito. E i tuoi due compagni sono Neji Hyuuga e Rock Lee.” Mi osservò sbalordita: “Esattamente. Come fai a saperlo?” Sorrisi,poteva spaventarsi da tutte le cose che sapevo: “Oh,io so tutto. Di ognuno di voi. Infatti sapevo già chi tu fossi.” Il suo stupore mutò in ammirazione: “Oh wow! Che soggetto interessante mi è capitato! Chiamo gli altri per presentarteli!” Si allontanò e io tornai ad osservare il mio jashinista… Chi cazzo era la tipa che ci provava?! Quattro codini tutti disordinati,chioma biondo scuro,un corpo sinuoso: Temari! Mi alzai di scatto,furiosa come Deidara quando viene scambiato per una donna e come un bufalo non mi preoccupai di chi mi trovavo di fronte,oltrepassai tutti,il mio obbiettivo era lei. Decisa e con uno sguardo tagliente,richiamai la sua attenzione: “Ehi tu,Temari del Villaggio della Sabbia.” Sentendosi chiamare in quel modo,si girò con un sopracciglio alzato: “Sì?” Ringhiai,con il fuoco che ormai mi usciva dalla bocca: “Potresti evitare di fissare il sedere del mio ragazzo?!” Hidan si girò,accorgendosi solo in quel momento della presenza mia e di Temari dietro di lui e mi osservò per capire cosa avessi in mente. Temari,interdetta per un secondo,si riprese e mi sfotté: “Anche se fosse,dove sta scritto che è di tua proprietà?” Uh,mossa sbagliata… “GROARR! TI SBRANO SUL POSTO SE T’AZZARDI A RIPETERLO!” La violenza nella voce era spropositata,forse eccessiva… Ma che dico?! Al diavolo! Hidan si era stupito tanto quanto lei per la mia reazione e tentò di calmare la situazione: “Ehi piccola. Stai buona,non ti accanire così sulla tipa. So di essere irresistibile,è ovvio che mi mangiava con gli occhi.” Mi ammiccò e non degnò di uno sguardo Temari che era arrossita,per la vergogna nel suo orgoglio di ragazza: “Tsk, con questo mostriciattolo,uno bello come te doveva andare a finire…” Se fossi stata una vampira,mi sarebbero scesi i canini e mi si sarebbero ristrette le pupille. Stavo per controbattere in modo estremamente colorito e poco educato,ma Hidan con una classe esagerata,rispose: “Lei ha un cuore che un mostro se lo sogna. La bellezza esteriore non sempre è sinonimo di bellezza interiore. Prova a offenderla nuovamente e ti sacrificherò a Jashin in un modo così doloroso e tremendo che mi supplicherai di ucciderti al più presto. E con questo,ti ho appena dimostrato che nonostante io sia di bell’aspetto,so essere crudele e spietato.” Intanto Ten Ten e i suoi due compagni mi avevano cercato e la maggior parte degli invitati si era fermata ad osservarci curiosa e intimorita,ma scomparvero tutti dalla mia attenzione,uno alla volta. Ora,in quella sala,c’eravamo solo io e il mio angelo dagli occhi ametista. Mormorai con l’animo pieno di orgoglio e ammirazione per lui: “Sei stato magnifico. Nessuno ha mai preso le mie difese in tal modo… Anche se riuscivo a difendermi da sola.” Un sorriso tenero fece risplendere il suo viso,mi prese la mano con la destra e portò la sinistra alla base della mia schiena,facendomi volteggiare in alcuni passi di un valzer probabilmente rivisitato da lui: “Takara,eri già sul punto di prenderla a botte. So bene che sai difenderti da sola. Non credere a quello che dice,sei bella e lo sei ancor di più quando ti arrabbi per proteggermi dalle altre ragazze.” Il cuore accelerò, che sensazione magnifica,una completezza unica,dolce e piacevolmente invadente. Seguivo i suoi movimenti con estrema facilità,come se il ballo avesse sempre fatto parte di me,anche se sapevo che non era così; la sua collana rifletteva le luci del locale,ondeggiando leggermente sul petto candido e lasciato scoperto dalla camicia bianca sbottonata, anche i suoi occhi emanavano una luce dannatamente attraente, ipnotica,con sfumature di furbizia e maliziosità,ma ciò che risplendeva più di tutto,era il suo sorriso magnifico; angelico non era abbastanza per descriverlo, gli angeli al suo confronto perdevano ogni misera scintilla di luce,divenendo il nulla. Le sue labbra sembravano più invitanti del solito,deliziosamente attraenti. Temari forse aveva ragione: come potevo permettermi tale bellezza? Abbassai lo sguardo sui nostri piedi,intimorita e lui se ne accorse. Lasciò la mia mano per potermi tirare su il mento: “Non starai mica riflettendo sulle stronzate che ti ha detto,vero?” Volsi il mio sguardo lontano dai suoi occhi troppo belli: “Non riesco a nasconderti più nulla,eh? Forse ha ragione… Con tutte le belle ragazze che ci sono in giro,tu con me sei sprecato…” Mi costrinse a guardarlo negli occhi e rispose arrabbiato: “Non dire cazzate! La bellezza non è tutto! Perché ti credi brutta? Hai mai visto uno specchio? Se con te sono sprecato,allora con le altre non ha nemmeno senso provarci! Giurami che non farai idiozie e che la smetti di sottovalutarti!” I suoi occhi bruciavano e il sorriso era sparito,lasciando il posto a un’espressione arrabbiata,ma divenne più preoccupata non ricevendo una mia risposta: “Promettimelo.” Tremai nel suo sguardo: “S-sì. Te lo prometto.” La sua preoccupazione non sparì e mi baciò sulle labbra come se fosse un bacio dato a chi potrebbe sparire da un momento all’altro: “Non osare lasciarmi perché pensi che con te sono sprecato. Hai capito?” Lasciarlo? Il solo pensiero mi terrorizzava. Mi misi sulle punte dei piedi e lo baciai avidamente,assaporando le sue labbra morbide e ben scolpite: “So di essere baka,ma lasciarti sorpasserebbe ogni mia idiozia. Non lo farò mai.” Mi strinse a sé abbassandosi leggermente per agevolarmi e mi baciò con possessività, cercando il contatto con il resto del mio corpo e lo cercai anch’io. La tensione in lui era palpabile e quando il primo bacio terminò,continuò a darmene altri,più piccoli e leggeri e lentamente la sua tensione scomparve: “Già,sei proprio baka. Ma è anche per quello che sono…” Si interruppe e i suoi occhi ametista si fissarono sui miei,il suo sorriso era timido,un po’ imbarazzato,ma sembrò farsi coraggio e sussurrò al mio orecchio: “E’ anche per quello che sono innamorato di te.” Una corda dorata era stata suonata nel mio cuore e ora il suo dolce,soave suono,mi riecheggiava nel corpo,fino a perdersi nelle orecchie: “E per quali altri motivi dovresti amarmi?” La sua espressione divenne maliziosa,divertita e con il suo sorriso,cambiò anche il ballo: da valzer diventò un tango. Veloce,perfetto,si muoveva a una musica che solo io e lui sentivamo e il mio corpo,ammaliato, inconsciamente lo seguiva,il mio sguardo fisso nel suo: “Amo la tua originalità.” Con un gesto mi fece girare tra le sue braccia e riprese la danza: “Amo la tua simpatia.” Ci eravamo avvicinati a un tavolo con sopra un vaso di rose e lui,aggraziato, raccolse una rosa rossa tra i denti e mentre i passi ricominciavano portò il suo viso molto vicino al mio: “Amo la pervertita che è in te.” Mi fece inclinare in un caschè e una mano percorse la mia coscia,per poi farmi risalire in una mossa elegante: “I tuoi occhi,mi ammaliano. La tua bocca mi attrae. Il tuo corpo,oh,quello… Mi suscita altre reazioni.” Sorrise lascivo,un mix esplosivo per me, terminò il nostro ballo,lasciando la rosa tra le mie labbra e un inaspettato applauso scoppiò all’interno del locale,fischi di apprezzamento e inni al bis. Arrossii e strinsi la mano di Hidan,che mi sorrise divertito. Notai in un angolo,Temari,con un’espressione omicida in volto,con suo fratello Kankuro che tentava di rasserenarla almeno un poco per la pessima figura che aveva fatto. Ten Ten si avvicinò con Rock Lee e Neji al suo seguito: “Wow! Bravissimi! Eravate spettacolari!” Mi avvolsi le braccia di Hidan intorno al corpo,come a ripararmi dall’imbarazzo: “Ehm,io non so ballare,non ho mai ballato in vita mia. Figurati un ballo così complicato… E’ Hidan ad essere così bravo da far sembrare brava anche me…” Hidan mi zittì dolcemente: “Per seguire un ballerino,bisogna avere anche del talento.” Ten Ten sorrise e ci indicò agli altri due: “Avete visto ragazzi? Vi avevo detto che erano simpatici. Lei è Kureyo,lui è Hidan.” Rock Lee mi strinse la mano: “Piacere mio.” Neji sorrise educato: “Davvero bravi. Complimenti.” Konan urlò in lontananza,al centro della pista: “Ehi! Basta con queste formalità! Divertiamoci e scateniamoci!” Fece un gesto al DJ e una musica vagamente techno invase la stanza e gli animi si riscaldarono velocemente,mentre Konan mostrava la sua abilità sul cubo e qualche ninja più audace beveva qualche bicchiere di troppo. Vidi Kiba fischiare di apprezzamento a Konan e presto molti altri si aggregarono a lui. Notai con piacere che Shikamaru non era presente. Avvisai Hidan: “Vado a prendermi da bere. Vuoi qualcosa?” Scosse la testa e si sedette sul divanetto,infastidito dalla musica: “No grazie. Ti aspetto qui.” Andai al bancone e mi sedetti su uno sgabello,la barista,una ragazza di circa 21 anni,mi domandò: “Cosa desidera?” Risposi: “Thè freddo.” Mi guardò perplessa e si girò per preparare la mia ordinazione. Si rigirò dopo poco e io sorseggiai con una cannuccia colorata la mia bevanda,si avvicinò, allo sgabello di fianco al mio, Kiba,tutto trafelato ed assetato e ordinò un cocktail alcolico,guardò il mio bicchiere e domandò con un sorriso smagliante: “Thè alla pesca?” Annuii e lui mi prese in giro: “Come fai a bere roba analcolica durante una festa? Facciamo così,ti offro io un giro decente.” Stavo per protestare,non volevo bere nulla di alcolico e non volevo neanche che Hidan mi vedesse bere con quello shinobi,ma lui ormai aveva già ordinato: “Tieni bella. Mojito alla menta.” Lo guardai male: “Mh,grazie. Ma non chiamarmi bella.” Rise e bevve come se fosse acqua il contenuto del suo bicchiere: “D’accordo piccola. Bevilo prima che il ghiaccio si sciolga,se no diventa annacquato.” Sbuffai e sorseggiai il mojito,fino a terminarlo. Mi ammiccò: “Brava. Ora torno a scatenarmi. Mi offriresti un giro sulla pista?” Scossi timidamente la testa: “Ehm,non fraintendermi. Sei molto simpatico,ma io ho già la mia metà.” Per un attimo sembrò abbattuto e chiese speranzoso: “Almeno la tua amica è libera?” Risi: “Povero Kiba,la mia “amica” è più che impegnata! Il suo fidanzato è il capo di Alba.” Sbiancò: “M-ma… Dannazione che sfortuna. Ma tu come-” Misi il mio indice davanti alle mie labbra,per farlo tacere: “So i nomi di tutti. Ciao Kiba, grazie per avermi offerto il mojito.” Sorrise debolmente e tornò sulla pista. Mi alzai e ritornai al divanetto dove Hidan era seduto scompostamente,con una faccia annoiata. Appena mi vide si raddrizzò e il suo viso si illuminò: “Finalmente! Ancora un po’ e sarei venuto a cercarti!” Mi sedetti al suo fianco e lo baciai: “Scusa.” Catturò il mio labbro,lo baciò e poi assaporò la mia lingua con la sua: “Mh… Strano. Sai di menta e alcool…” Mi guardò con un sguardo curioso e io chiarii: “Avevo preso un thè freddo,ma poi un ragazzo mi ha offerto un mojito e non mi ha dato la possibilità di rifiutare.” Alzò un sopracciglio e socchiuse per un attimo gli occhi: “E poi saresti tu a dovermi tenere d’occhio dalle altre ragazze. Ti lascio un secondo per prendere da bere e subito un tizio ci prova offrendoti una bibita. A proposito,chi è questo tipo?” Sorrisi: “Ma vah,era già un po’ alticcio… Non importa chi fosse.” Mi scostò: “Dì chi è o ti toglierò il piacere di potermi toccare.” Feci una smorfia e mi strinsi a lui: “Mh,no. Non puoi impedirmi di toccarti.” Mi spostò senza sforzo e incrociò le braccia: “Vedremo chi resisterà di più.” Mi spostai,sedendomi a cavalcioni sulle sue gambe e mi sporsi in avanti mordendogli leggermente il bordo dell’orecchio sfregiato,forse il mojito mi aveva reso giusto un poco più audace. Chiuse gli occhi e strinse con più forza le sue braccia,come a trattenersi. Mi rialzai di poco e con entrambe le mani,afferrai le ciocche laterali dei suoi capelli,tirandole piano e gli baciai la fronte,uno zigomo e scesi,saltando le labbra per poter assalire con dolcezza la sua gola. Mi prese la vita e pensai che avesse ceduto,ma mi spostò al suo fianco e si alzò: “Troppo comodo torturarmi così. Ora dovrai faticare per prendermi.” Si allontanò e uscì dal locale,rimasi spiazzata per poco e lo inseguii al di fuori dell’edificio. Lo vidi camminare veloce verso le porte di Konoha,verso la foresta e io gli corsi dietro. Si girò per un secondo e mi parve di vederlo sogghignare,mentre si allontanava sempre di più. Aumentai ancora e mi ritrovai a correre nel buio della serata calda. Dannazione,correva molto più veloce di quanto ricordassi… Lo inseguii a perdifiato nella foresta e arrivai fino a un laghetto molto piccolo,con una misera cascatella a riempirlo,di Hidan,nessuna traccia. Mi guardai in giro,sconsolata e delusa e mi sedetti sulla riva,parlando ad alta voce per farmi sentire dal jashinista: “Che stronzo sei! Beh,scordati che io ceda. Magari offrirò a quel ragazzo così gentile le mie effusioni.” Non ottenni risposta e sbuffai,accaldata per la corsa e per l’alcool e come se fosse la cosa più naturale del mondo,mi tolsi i vestiti e rimasi in mutande,entrando nell’acqua tiepida. Presi un grosso respiro e mi buttai di testa,immergendomi completamente sott’acqua,rinfrescandomi e godendomi l’elemento che mi faceva dimenticare la fatica del camminare. Riemersi e ripresi fiato,nuotando leggermente al contrario e mi sedetti sulla prima roccia sommersa che trovai. Non mi ero accorta di non essere più sola e due braccia forti mi avvolsero lo stomaco,premendo con una mano sul seno,tirandomi a sé: “Hai ragione,sono proprio uno stronzo. Ma non mi pare che ti dispiaccia. A chi dovresti rivolgere le tue attenzioni?” Non mi girai: “Non ti rivelerò chi è stato ad offrirmi quella dannata bevanda alcolica. Faresti delle scenate.” Mi baciò la spina dorsale e la nuca: “Farei delle scenate solo se si trattasse di un bastardo in particolare.” Si riferiva a Shikamaru,ovvio: “Hidan,non è lui. Manco c’era,per fortuna… E’ un altro.” La sua mano premette sul punto in cui si trovava,facendomi irrigidire ogni singola vertebra: “Oh,per me è quel tipo che puzza di cane… Quello del clan Inuzuka. Ti adocchiava ogni tanto,durante la serata.” Non risposi e lui sogghignò: “Lo sapevo.” Cercai di riprendermi: “Non fargli niente. E’ stato gentilissimo e per nulla volgare.” Mi tirò piano i capelli con la mano libera: “Dopo tutti gli avvisi che gli ho lanciato,ci mancava solo che provasse a fare il cafone.” Rimasi stupita: ma allora Kiba sapeva che ero impegnata! Hidan sussurrò languido: “Ma ora basta parlare di quel cagnaccio. Ti ho trascinata apposta fin qui.” Una rosa,stavolta bianca,apparve davanti ai miei occhi: “Prendila tra le labbra e chiudi gli occhi.” Domandai: “Che cos’hai in mente?” Ridacchiò: “E che gusto c’è se ti svelo tutto? Shh,fa come ti dico e fidati di me.” Presi la rosa tra le labbra e chiusi gli occhi,Hidan si spostò e probabilmente mi controllò per vedere se facevo la furba. Mi prese in braccio e saltò,portandomi chissà dove. Percepii un cigolio e Hidan mi spiegò: “Questa stanza si trova in una baracca ben tenuta di qualche falegname… Rilassati ora.” Mi appoggiò su una superficie morbida e sentii un tocco al bacino,poi l’intimo scivolò lentamente lungo le gambe,sussultai e la voce calma di Hidan mi rassicurò: “Non ti preoccupare. Continua a non muoverti e non aprire né bocca né occhi. Fidati di me.” Annuii piano,con i capelli che dalla nuca si spostarono in avanti e anche il reggiseno venne slacciato,lasciandomi senza alcuna protezione. Mi spinse piano e si mise in mezzo alle mie gambe: “Sappi che sono nudo. Continua così e non ti preoccupare.” Certo,facile non preoccuparsi… Avevo le braccia piegate davanti al petto,in un gesto indifeso e indeciso e Hidan,con dolcezza,prese le mie braccia e le aprì,sporgendosi in avanti e regalandomi il suo primo contatto a pelle nuda. Mi baciò il petto,mordicchiando a intervalli e i brividi mi pervasero. Mi accarezzò le spalle e aderì con il basso ventre al mio corpo.

-*Hidan*

Dovevo resistere,per il bene di lei,non dovevo cedere. Ero a un passo dal possederla, la sentivo già praticamente mia. Osservai le lunghe ciglia che proiettavano un’ombra sui suoi zigomi morbidi e la splendida rosa bianca che esaltava le labbra carnose e di bella forma. Tremava leggermente al mio tocco un po’ audace,potevo comprenderla e proprio per quello,non dovevo esagerare. Trattenermi dallo strafare,dal rovinare tutto con la mia solita aggressività in questo campo in cui sono particolarmente esperto. Com’era difficile fare il “bravo ragazzo” con quel dannato istinto che stava sotto la cintura e che presto si sarebbe sfogato in Kureyo,dopo tanto tempo. I suoi occhi sfumati d’oro,erano pericolosi,per quello le avevo chiesto di chiuderli: mi suscitavano ad essere più feroce di quel che non ero già. Percorsi ogni centimetro della sua pelle con le dita,in una carezza leggera e stuzzicai il petto,facendola rabbrividire più forte,in un momento di piacere che probabilmente la spaventava. Vedere la lussuria,una delle cose che adoro sperimentare e far provare agli altri,su di lei,ancora innocente in quell’ambito,era il puro godere per me. Esitante,allungò le braccia verso di me,voleva abbracciarmi e lo capii. Sorrisi: “Resisti ancora un poco. Poi potrai toccarmi.” Richiuse le braccia su se stessa,in un gesto che faceva capire tutta la sua insicurezza e io le baciai la gola,riaprendo nuovamente la protezione che si era creata inconsciamente con le braccia. Le gambe tendevano a chiudersi e spesso mi toccavano i fianchi e appena lo facevano,si riaprivano nuovamente di scatto,come se temesse di disturbarmi. Indifesa,timida,fiduciosa in me,ma comunque timorosa… Quanto ti amo,Kureyo? Non lo so,ed è un po’ strano questo… Non saprei definire in poco tempo tutto quello che provo. Le presi le mani e gliele feci agganciare al mio collo: “Se preferisci così,ti lascio fare.” Stava per parlare,perché la rosa tremò per un attimo,ma subito richiuse le labbra,come una bambina che ricorda il suo divieto e agisce per obbedienza. Mi avvicinai ancora un po’ e il mio “istinto” sfiorò Kureyo. Sembrò un tocco bollente,una dolce agonia che da semplice sfioramento,voleva passare a qualcosa di più intenso. Mi morsi il labbro e mi ripetei che dovevo fare piano,ma la voglia era tanta e per una sola frazione di secondo,mi avvicinai più velocemente del dovuto e il contatto divenne consistente. Lei arrossì e contrasse il corpo non sapendo come reagire,mi scivolava dalle mani,ancora bagnata dall’acqua e la guardai ancora: i capelli bagnati ricadevano a ciocche sulla fronte e sulle spalle,le guancie arrossate e le labbra sigillate sullo stelo della rosa. Presi il fiore dalle sue labbra e lo appoggiai sul comodino al fianco del letto e la sua bocca prese una piega sorpresa,la baciai: “Se vuoi puoi parlare. Ma gli occhi ti prego di tenerli chiusi.” Mormorò: “D’accordo. Però,preferisco sentire il tuo respiro,alle mie chiacchiere inutili.” Sorrisi e aumentai il contatto,arrivando al punto decisivo: “Come vuoi tu.” Il suo corpo si tese,mentre pian piano,la feci mia.

-*Konan*

Mi accasciai sul divanetto del locale,esausta: avevo ballato tutta la notte. Avevo bevuto anche più di un bicchiere e me ne ero pentita. La testa mi girava e non ricordavo più quale fosse la strada per l’hotel. Il locale si era svuotato un po’ e mi accorsi che anche Hidan e Kureyo mancavano. Chiamai Naruto: “Ehi Jinchuuriki! Dove sono Kureyo e Hidan?” Il biondo rispose: “Non lo so. Non erano qui?” Si sedette sulla poltroncina al fianco del divanetto e io sbottai: “Quei due brutti-... Mi hanno lasciata qui! Incredibile… E come caspita ci torno all’hotel?? Non mi reggo neanche in piedi! Vorrei proprio sapere dove si sono cacciati…” Naruto ridacchiò: “Ah beh,pensaci un attimo Konan. Cosa vuoi che stiano facendo quei due?” Mpf,vero. Quel maniaco pervertito starà tentando come al solito di soddisfare la sua voglia malata di sesso… Potevo immaginarlo,mentre godeva… Conoscevo la sua espressione di quando era al massimo della libidine mentre uccideva qualcuno: disgustoso. E Kureyo? Lei sarebbe stata solo una bambola nelle mani di lui… La vedevo come una vittima sin dal primo momento in cui avevo scoperto che quei due stavano assieme,eppure lei sembrava davvero felice… Naruto interruppe i miei pensieri: “Posso sempre accompagnarti io all’hotel. Se no ti aiuto a cercare Kureyo e Hidan.” Mi alzai malferma sulle mie gambe: “Non voglio cercare quei due… Non ho intenzione di beccarli nuovamente in atti osceni…” Naruto sgranò gli occhi,interessato: “Ma senti senti. E così è questa la pessima figura con te,di cui mi aveva accennato prima Kureyo… Li hai beccati mentre ci davano dentro?” Scossi la testa: “No,lei stava donando del piacere a lui tramite un servizio.” Si sfregò le mani soddisfatto: “Ora capisco perché Kureyo non me lo voleva dire… Dai,ti accompagno io all’hotel.” Si alzò e mi guardò preoccupato: “Sei in grado di camminare?” Sbuffai: “Sì,ce la faccio. Massimo se cado aiutami a rialzarmi…” Sorrise e mi fece strada.

-*Kureyo*

Aveva fatto male quella prima spinta,tanto da farmi spalancare gli occhi e Hidan mi stava fissando con una strana espressione: “Kureyo…” Sollevò il bacino e si abbassò veloce,in una spinta più forte della prima,sussultai: “H-Hidan…” Mi baciò le labbra con prepotenza: “Dì ancora il mio nome.” Si sollevò e si abbassò nuovamente e il dolore cominciò a trasformarsi in qualcosa di migliore: “Hidan.” I suoi occhi ametista si fissarono nei miei: “Sai perché ti ho chiesto di tenere chiusi gli occhi?” Mi accarezzò il petto e io deglutii: “N-no,non lo so…” Si portò più sopra: “Scatenano la mia audacia… Non volevo esagerare con te. Ma adesso,il peggio è passato.” Sorrise e affondò di nuovo,la sua espressione si faceva sempre più affamata e il respiro più affannoso.

-*Hidan*

Mancava poco alla mia gioia,la sentivo nel basso ventre che accresceva sempre più,finchè non esplose: “Kureyo!” Il suo nome mi uscì spontaneo mentre lei si aggrappò a me,stringendomi: “Hidan…” Appagato e stanco,mi accasciai sul suo stomaco e la baciai lievemente,senza parlare. Il mio nome accompagnato dalle note della lussuria era anch’esso un piacere carnale. Strisciai su di lei,fino a portarmi all’altezza delle sue labbra e poterla baciare: “Spero di non averti fatto troppo male.” Inarcò la schiena,con un sorriso: “All’inizio mi ha fatto un po’ male. Ma il seguito…” Le sfumature dorate brillarono di malizia e io ne rimasi colpito: “Da quel luccichio nei tuoi occhi,penso di capire che ti è piaciuto parecchio.” Non rispose e mi accarezzò i capelli,rilassandomi sempre più. Sbadigliai soddisfatto e la abbracciai,appoggiando la guancia sul suo seno: “Ti amo takara.” Mi baciò l’angolo della bocca: “Anch’io.” Il suo corpo morbido e caldo,le sue carezze e la sua voce,mi accompagnarono nel sonno e con un ultimo sorriso mi addormentai.

Il decimo capitolo! Eheh,è un po’ spinto,ma dato che non sono entrata nei dettagli,credo si possa lasciare nel rating arancione (Speriamo bene,prima di fare brutte figure… Nd. Io interiore) Konan riuscirà a tornare incolume all’hotel? E Kureyo e Hidan cosa faranno? Spero vi sia piaciuto! Un abbraccio da HidanJashinist! 

 

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Capitolo 11
*** Dangerous ***


Mi risvegliai ancora abbracciato a lei,posizionato tra le sue gambe. Un raggio fastidioso di sole mi arrivava in faccia da uno spiraglio nella persiana. Guardai Kureyo: dormiva. La sua mano era ancora tra i miei capelli,mentre l’altro braccio era piegato sotto la sua testa. Sembrava serena in quel momento. Ah,dopo mesi di astinenza,finalmente avevo dato una botta a qualcuno e non era un qualcuno qualsiasi,ma la ragazza testarda che non si decideva a concedersi! Mi sentivo parecchio soddisfatto per la mia impresa e sorrisi ripensando a tutta l’azione della notte precedente. Mi alzai lentamente e mi sedetti sul bordo del letto,Kureyo non si era svegliata,il suo sonno era particolarmente coriaceo a quanto pare. Beh,non la biasimavo,in fondo ci avevo dato dentro con lei,forse l’avevo stremata. Mi stiracchiai e mi avvicinai: “Kureyo.” Le percorsi lo stomaco con due dita e lei mormorò nel dormiveglia: “Mmmh… Ho sonno…” Alzai gli occhi al cielo e mi appoggiai con lo stomaco sopra il suo: “Sveglia pantera.” Si girò a pancia in giù nonostante fossi sopra di lei: “Yawhn… Ancora cinque minuti…” Sogghignai: non avrebbe dovuto mettersi in quella posizione. Le accarezzai la schiena e scesi fino ai glutei,poi d’un tratto –Sciaff!– le tirai una sculacciata non indifferente. Si svegliò completamente,di soprassalto: “Ma che ti salta in mente?!” Ridacchiai mentre lei si massaggiò il sedere con una smorfia dolorante: “Mi hai fatto male!” Sorrisi sornione: “Se gli do un bacio ti passa?” Arrossì talmente forte da sembrare un pomodoro: “Scherzi? No no!” Sorrisi nuovamente: “Non dovresti vergognarti più di nulla. Ieri ho assaporato ogni tuo centimetro di pelle,ma se mi sbaglio posso sempre ricontrollare un’altra volta,che ne dici?” Si nascose sotto le coperte: “Ma tu non sei mai stanco?” Io? Ahahah,no. “Kureyo,se sei così stanca lo facciamo soft. Va bene?” Rise: “No che non va bene! Hidan,sei incorreggibile.” Mi baciò ridacchiando e io sbuffai: “Peccato… Neanche se-” Mi zittì: “Hidan! Smettila di tentarmi,dobbiamo tornare all’hotel,Konan sarà preoccupata.” Un barlume di speranza mi colpì: “Ti sto tentando?” Si portò una mano sulla bocca: “Non avrei dovuto dirlo…” Le presi i polsi e la spinsi: “Che male c’è se ci divertiamo ancora un po’? Ti prego…” Non mi ero mai trovato a supplicare qualcuno… Solitamente se non ottenevo qualcosa con le buone,la ottenevo con le cattive. Mi guardò spaesata e sospirò: “E va bene… Sono tutta tua.” Mi sfregai mentalmente le mani e mi accinsi a impossessarmi di lei nuovamente,ma con uno scatto mi buttò giù dal letto e mi atterrò sopra: “Te l’ho già detto una volta: non puoi fare i tuoi comodi con me. Mai,Hidanuccio mio.” La fissai a bocca aperta come un ebete: “Hidanuccio?” Rise e mi tirò su: “Dai prepariamoci.” La abbracciai mentre raccoglieva i vestiti dalla sedia su cui erano appoggiati: “Come fai a resistermi? Sono nudo,in tutta la mia bellezza,a supplicarti,com’è possibile che mi rifiuti?” Si girò e mi accarezzò i pettorali: “Ma io non ti sto rifiutando. Sto solo rinviando un’attività molto intrigante insieme a te.” Mi sentivo un cretino: “E perché rinvii?? Ti prego!” Supplicare in quel modo era vergognoso… Mi morse il collo mentre mi abbracciava: “Non supplicarmi,mi fai sentire strana. Magari stasera.” Il suo morso e l’abbraccio mi avevano invogliato ancora di più: “Certo che se mi tenti in questo modo,non migliori le cose!” I suoi occhi si spalancarono stupiti: “Perché? Che ho fatto?” Distolsi lo sguardo dai suoi occhi: “Mpf,niente… Non guardarmi così…” Mi fissò ancora più sorpresa: “Come ti sto guardando Hidan? Sono solo i miei occhi.” Cazzo,temevo di essere arrossito: “Lo sai che effetto hanno i tuoi occhi su di me… Se mi guardi con quello sguardo sorpreso è ancora peggio.”

-*Kureyo*

Era dannatamente sexy con le guance rosse. Quando faceva la vittima era irresistibile: “Avanti Hidan,sono solo degli occhi. Non ti farai intimorire per così poco.” Sbottò: “Cazzo,non sono intimorito!” Sorrisi: “E allora guardami.” Fece una smorfia accorgendosi del mio tranello e alzò lentamente lo sguardo,fino a guardarmi dritto negli occhi: “Fatto,contenta?” Lo baciai cogliendolo di sorpresa: “Sì. Ti prometto che stasera ne riparliamo. Ma adesso ci prepariamo e torniamo all’hotel.” Borbottò qualcosa e si rimise la camicia bianca,i pantaloni neri e i suoi accessori vari. Io avevo una maglia blu e dei jeans dello stesso colore,un abbigliamento molto semplice e pratico. Uscii fuori dalla casa del falegname,ma non sapevo orientarmi e domandai: “Ehm,da che parte Hidan?” Si guardò in giro,poi alzò le spalle: “Mah,chi lo sa. Io non ricordo assolutamente questo posto,tanto meno la strada.” Risposi incredula: “Come?! Piantala di scherzare! So benissimo che la strada la sai! Ieri non ti eri neanche ubriacato per poter dire di esserti dimenticato!” Sogghignò: “Forse se fai qualcosa inerente a ieri sera,mi viene in mente la strada.” Non ci credevo: stava adoperando uno sporco trucco per accontentarlo! Lo guardai male e mi allontanai comunque: “La troverò da sola la strada allora.” Domandò con un finto tono innocente: “E come potresti dato che ti ho bendata per arrivare fin qui?” Risposi: “Tutte le strade portano a Roma! Prima o poi troverò Konoha.” Mi rincorse: “Se mi dessi quello che voglio,faresti molta meno fatica di quella che stai per fare.” Lo spinsi: “Col cacchio!” Sospirò: “E va bene. Fai attenzione takara.” Risposi a tono: “Fanculo amore.” Mi guardò sorpreso poi ridacchiò grattandosi la nuca. Lo persi di vista e mi inoltrai nella foresta. Per quanto potesse scocciarmi,Hidan aveva ragione: come potevo trovare la strada se manco l’avevo vista? Se per un colpo di fortuna avessi trovato il laghetto,sarei stata a cavallo… Cavallo? Ma certo! Shatsu! Lui con il suo fiuto poteva aiutarmi! Ci pensai per un po’ ma scossi la testa: dovevo farcela da sola. Vagai nella foresta con calma,cercando più con le orecchie che con la vista: il rumore di un fruscio d’acqua,sarebbe stato il massimo. Dopo due ore di cammino,cominciai a domandarmi se non avessi fatto una cazzata e la conclusione arrivò amara: avevo fatto una grossa cazzata. Mi maledissi mentalmente almeno una quindicina di volte e mi sedetti stanca su un sasso che a quanto pare,avevo già visto… Sbuffai pesantemente: “A volte mi stupisco della mia stessa deficienza... Come cazzo ho potuto rinunciare a Hidan: ci saremmo divertiti,avremmo percorso la strada giusta e avrei evitato questo cazzutissimo imprevisto!” Notai uno scoiattolo che mi guardava come se fossi la scema che sono e gli urlai dietro: “Che hai da guardare? Non hai mai visto una scema che si dispera?” Lo scoiattolo impaurito scappò via e io sorrisi della mia performance. Mi rialzai e ricominciai a camminare a caso,fino a che non sbattei contro qualcosa,anzi,qualcuno. Mi scusai: “Ops,non ti avevo visto,mi dispi-” Il tizio che avevo urtato si girò con un sorriso: “Non fa nient-” Esclamammo all’unisono,puntandoci il dito contro a vicenda: “TU!” Indietreggiai velocemente: “Che cazzo ci fai tu qui!?” Avete capito di chi si tratta? Forse sì… Il “qualcuno” urlò: “Potrei farti la stessa domanda!” Sbottai: “Sto tornando a Konoha! Problemi?!?” Rispose con un tono tra l’esasperato e l’arrabbiato: “Razza di usuratonkachi! Guarda che qui sei nel mio bosco! Nel bosco del clan Nara! Konoha è da tutt’altra parte!” Impallidii,mi trovavo nel luogo che stava in cima alla lista dei luoghi in cui mi sarei mai voluta trovare,il luogo in cui il mio amato aveva combattuto ed aveva nobilmente perso,ritrovandosi seppellito sotto 15 m di roccia! “I-Il boscodel c-clan Nara? Oh shit… What the fuck did I do??” Mi guardò sconcertato: “Ma che lingua parli?!? E comunque sì. So cosa stai pensando,è facile da immaginare.” Sorrise maligno: “Scommetto che non ti fa affatto piacere. Vuoi vedere dove l’ho sotterrato?” Ringhiai,riacquistando il mio coraggio: “Parlo come mi pare! Comunque correggiti: dove l’avevi sotterrato. E per finire: fottiti!” Mi prese le guance con due dita e me le strinse: “Tieni a freno la lingua. Ragazzina insolente.” Gli mollai una sberla sulla mano: “Tu non t’azzardare a toccarmi! Mi fai schifo! E guarda che ho un solo anno in meno di te!” Rise socchiudendo gli occhi affilati: “Ti faccio schifo,eh? Il tuo ragazzo è decisamente più ripugnante di me. Uhm,e così hai un anno meno di me? Interessante…” Indietreggiai disgustata: “Se il mio ragazzo è ripugnante,allora non saprei definire quanto mi fai schifo tu! Ti odio con tutto il mio cuore e vorrei che il mio nii-chan ti facesse esplodere in milioni di pezzi,per poi nutrire i cani con le tue carni!” La sua ombra agganciò la mia e mi costrinse a sedermi,poi cominciò ad armeggiare con i capelli e mi ritrovai ad accarezzarmi i capelli a mia volta. Domandai irritata: “Che stai facendo,idiota?!” Mi sorrise in un modo strano: “Il tuo odio per me è davvero considerevole. Rischi di farmi paura con quel visino minaccioso… Il tuo nii-chan,eh? Stai parlando di quel tipo che ha ucciso Gaara. Beh,il tuo nii-chan non è qui e per quanto riguarda quello che sto facendo.” Si bloccò e mi fissò con uno sguardo inquietante: “Mi piace vederti fare così.” Spalancai gli occhi,incapace di smettere di fare quel gesto: “Piantala di prendermi per il culo! Sei un bastardo schifoso,spero che Jashin-sama possa bearsi della tua morte!” Smise di farmi accarezzare i capelli e si avvicinò minaccioso,facendo muovere anche il mio corpo come se fossi la sua marionetta: “Ancora quell’insulso dio. Jashin. Quell’uomo spregevole,odioso,me ne ha parlato fino alla nausea,addirittura mentre lo seppellivo! Non voglio sentirlo nominare mai più,dato che è anche per colpa di quel maledetto dio se Asuma-sensei non c’è più!” Mi spaventai e impallidii ancora,lui sorrise: “Vedo che sono stato in grado di zittirti. Sei maleducata proprio come lui. Ucciderti non mi darebbe la stessa soddisfazione come con quel tipo… Ma forse potrei farti qualcosa di peggiore che ucciderti.” Il sangue smise totalmente di circolarmi nelle vene: “C-Che vuoi da me,m-maledetto?!? Torcimi anche un solo capello e te la farò pagare.” Sogghignò: “Non vedo come tu possa farmi nulla. Non sei neanche una kunoichi,non sai difenderti se non a insulti. Tutto fumo e niente arrosto…” Cercai di liberarmi dalla tecnica e lui sorrise ancora di più: “Ho preparato questa nuova tecnica. Identica al controllo dell’ombra,ma ha una durata di circa mezz’ora. Testarla su di te è un’occasione d’oro. Comunque,sarà un qualcosa che guasta te e il tuo amato e che avvantaggia solo me.” Il mio cervello non connetteva più: “C-Che diavolo v-vuoi? L-Lasciami!” Rise: “Ma come? Una sveglia come te non ci arriva? E perché mai dovrei lasciarti andare? Sei nel mio bosco,mi hai insultato come un cane e sei l’amante di quel maledetto bastardo. Ho tutti i motivi per ucciderti o per farti del male.” Il mio cuore accelerò drasticamente i battiti: “E tu saresti uno dei buoni!? Io dovrei essere una cattiva,ma decisamente in questo momento potrei essere una suora! La tua spietatezza è orripilante!” Allungò una mano e mi afferrò il mento e io lo copiai automaticamente: “Ma io sono buono. Mi sto solo prendendo ciò che mi spetta: la mia vendetta. Come puoi dire che io sia spietato? E di Hidan che mi dici?!?” Urlai quasi in preda alle lacrime: “Io non c’entro nulla! Non l’ho ucciso io il tuo maestro! Tu invece hai tentato di uccidere il ragazzo che amo!” Urlò a sua volta: “Facendo del male a te,ne farò automaticamente anche a lui! E il bello è che lui lo verrà a sapere e verrà a cercarmi e io sarò lì,ad aspettarlo per poterlo eliminare definitivamente!” Un’ombra comparve sopra di noi e un pugno colpì Shikamaru: “Scordatelo,figlio di puttana!” Il controllo della mia ombra sparì e io mi alzai barcollante,ancora scossa: “H-Hidan…” Mi abbracciò: “Non avrei dovuto lasciarti vagare da sola… Fortuna che ti ho seguito,sono stato proprio un coglione…” Shikamaru aveva un rigagnolo di sangue lungo la bocca e il naso: “Ti sei fatto vedere,bastardo! Com’è che sei così smielato,eh?? Hai squartato abbastanza persone da essere al settimo cielo!?” Hidan fece passare il suo paletto dalla manica e lo impugnò,puntandolo su Shikamaru: “Tu sei completamente andato,sei pazzo. Non so cosa ti sia saltato in mente,ma sappi che mi hai fatto incazzare sul serio.” Lo strinsi più forte: “Hidan,no. Sai che andremo nella merda se uccidiamo qualcuno.” Alzò un sopracciglio: “Non so cosa ti abbia detto,ma di sicuro nulla di piacevole. Ho visto cosa ti stava facendo e io adesso,se permetti,lo ammazzo.” Implorai: “No,ti prego. Ti prego no! Lo voglio uccidere io,ma mi serve tempo per imparare! Hidan,andiamocene e finiamola qui,per favore.” Lanciò un’occhiataccia a Shikamaru,sospirò e intimò: “Ringrazia che mi ha fermato. La prossima volta ti elimino dalla circolazione senza tanti favori.” Shikamaru urlò: “Fermati maledetto! Voglio eliminarti dalla faccia della terra! Ti voglio morto!” Hidan strinse i denti,mi prese per mano e mi trascinò verso la strada giusta. Tra di noi c’era silenzio e io lo fissavo insistentemente,fino a sussurrare: “Non sai quanto mi sia pentita di non averti accontentato,sul serio. Giuro che non mi allontanerò mai più da te.” Sorrise e si fermò,baciandomi con dolcezza: “Anche io sono pentito di averti lasciato andare,invece di averti legata al letto come mi suggeriva l’istinto. E sono ancor più pentito di averti lasciata sola… Immensamente pentito.” Lo strinsi forte,sfogando la mia tensione sul suo corpo: “Grazie di esistere,Hidan. Ho avuto una paura tremenda e me ne vergogno…” Mi sussurrò: “Ti confiderò un segreto che nessuno sa…” Si guardò in giro,come a controllare che nessuno ci stesse ascoltando: “Quella volta,quando ho rischiato sul serio di tacere per sempre,ho avuto paura anch’io. Questa cosa mi brucia da impazzire,come una cicatrice mi segna l’animo e mi irrita ogni volta che ci penso.” Lo baciai sulla guancia: “Hai avuto paura? Non l’avrei mai pensato,non me lo aspettavo da te. Ma questo non cambia il mio modo di vederti: sei il mio modello,il mio esempio. Un ragazzo coraggioso che sfida la morte,il mio amato baka.” Mi spostò i capelli dietro l’orecchio e fece un sorriso che mi sciolse il cuore: “Se fossi un bravo ragazzo,direi che spesso mi trovo a chiedermi se ti merito… Ma dato che non lo sono,io non penso di meritarti: io ti pretendo. Ma…” Mi baciò: “Ti chiedo di non prendermi a modello. Hai visto cosa mi è successo. Non voglio che anche tu faccia la mia stessa fine…” Tacqui senza sapere come ribattere e mi limitai a stringerlo ancor più forte. Mi sfregò la testa con il pugno, ridendo: “Piccola indifesa mezza kunoichi… Sorridi: sei ancora qui con me,no?” Sbottai mentre mi massaggiavo la testa per il dolore: “Ahi… Da quando sei così ottimista!? E poi…” Mugugnai con un tono piuttosto infantile: “Non è colpa mia se non ho ancora terminato l’addestramento.” Mi pizzicò: “Non è colpa tua,eh? E chi ha voluto che venissimo a Konoha?” Risposi: “Ok,è colpa mia! Ma c’è bisogno di torturarmi così?!” Rise e mi premette la mano sulla testa: “Oh sì,ce n’è bisogno. Vedila come una punizione per non avermi dato retta.” Mi rassegnai e mi lasciai punzecchiare per un bel po’,mentre camminavamo verso Konoha e quando arrivammo davanti alle porte,Hidan si fermò: “Uff,non è divertente se non ti lamenti.” Ribattei: “Meno male che non è divertente!”

-*Konan*

Mi risvegliai nel letto della mia camera d’hotel e un “simpatico” mal di testa mi colpì, facendomi venire un capogiro tremendo: “Mmh… Non pensavo di aver bevuto così tanto…” Sbadigliai: “Buongiorno Kureyo. ‘Giorno Hidan.” Nessuno mi rispose. Ricordai tutto: loro non c’erano,erano andati a divertirsi e Naruto mi aveva riaccompagnata all’hotel… Naruto?! Ma che cacchio…? Come c’ero arrivata nel letto? Ah bene,tutto grazie a lui… Lo cercai con lo sguardo,ma nella camera ero sola. Trovai un bigliettino appeso all’abatjour e lo lessi: “Ben svegliata Konan. Ti ho riportato a letto e giuro che non ti ho fatto nulla! Sul serio! P.S: Ieri non sei caduta neanche una volta :) -Naruto.” Bah,che scemo… Però devo ammettere che è uno scemo simpatico… Sentii dei rumori al di là della porta,poi distinsi due voci che bisticciavano e infine la porta si spalancò,facendo entrare Hidan e Kureyo. Quest’ultima mi salutò: “Oh,ciao Konan. Com’è andata ieri sera?” Sbuffai: “Bene. Ho bevuto un po’ troppo e Naruto mi ha riaccompagnata qui… Ma voi due,eh?! Dove siete stati tutta la notte fino ad ora!? Mi avete abbandonata senza avvisarmi!!” Hidan alzò gli occhi al cielo: “Ecco che comincia a scocciare… Io vado a farmi un giro,tornerò tra un’ora a controllare se ha smesso…” Baciò la fronte di Kureyo: “A dopo takara. Buona fortuna con Konan.” Lei stava per ribattere,ma Hidan scomparve nel nulla più veloce di un fulmine. Kureyo sospirò e si sedette sul letto: “Se siamo tornati indietro,è solo grazie a me… Fosse per Hidan saremmo ancora nel luogo in cui…” Arrossì e si grattò la nuca,imbarazzata: “Beh,preferirei non entrare nei dettagli. Solo che abbiamo avuto un imprevisto e io ho rischiato grosso…” L’espressione imbarazzata lasciò il posto a un’espressione nervosa: “Io e Hidan ci siamo divisi,perché io volevo tornare a Konoha,mentre lui aveva ancora voglia di giocare… Per uno scherzo del destino,ho incontrato Shikamaru Nara e…” Si fermò e deglutì: “Mi stava per fare qualcosa di orrendo e penso che tornerà alla carica.” La fissai sbalordita: “Hai rischiato la pelle? E come hai fatto a…?” Riprese a parlare: “Hidan mi ha salvata… Mi aveva seguito,per fortuna.” Sembrava davvero scioccata dall’accaduto,non l’avevo mai vista così scossa: “Dev’essere stato tremendo. Stai bene?” Sorrise debolmente: “Sì,sto bene. Grazie Konan.” Mi alzai: “Dovrei ringraziare Naruto per il suo aiuto… Vado alla sede dell’Hokage e mi faccio dire dove abita. A dopo Kureyo.” Mi salutò con la mano ed io uscii per andare a cercare il baka.

-*Kureyo*

Mi sdraiai sul letto matrimoniale e fissai il soffitto,pensierosa: se non mi davo una mossa con l’addestramento,Shikamaru mi avrebbe accoppato molto presto. Mi rialzai e uscii dalla camera per andare a trovare Shatsu,che soggiornava nel giardino dell’hotel. Lo trovai che brucava placidamente,muovendo la lunga coda nera ogni tanto. Lo chiamai: “Tsu-Tsu. Come stai?” Alzò il collo e soffiò dalle narici: “Sono tremendamente annoiato. E tu?” Mi sedetti sull’erba: “Indefinibile… Sto in un modo indefinibile. Cos’hai fatto finora?” Era uno di quei tipici discorsi annoiati,fatti tanto per far passare il tempo e sia lui che io lo sapevamo: “Ho dormito,mi sono fatto coccolare da alcuni bambini,ho sgranocchiato qualche mela e basta… Davvero noioso.”Annuii e mi alzai per prendere una spazzola e cominciai a pulire il manto ricoperto di polvere di Shatsu: “Vedo che ti sei anche rotolato per terra…” Strigliai con energia il pelo fino a che non riprese l’aspetto lucido che aveva di solito: “Eh già,hai indovinato. Dove sono tutti?” Spiegai mentre gli scioglievo i nodi della criniera: “Konan è andata a cercare Naruto,mentre Hidan non so dove si trovi.” Sbadigliò: “Yawhn,oggi fa più caldo,mi sento così stanco…” Gli indicai il box: “Vai pure a dormire,penso che anch’io mi farò un pisolino…” Mi appoggiò il muso sulla spalla e poi si allontanò nel box: “Va bene. A dopo Re-Re.” Risalii in camera e mi sdraiai nuovamente sul letto,sbuffando: dopo quell’imprevisto,la giornata aveva preso una piega decisamente noiosa. Chiusi gli occhi e caddi in un sonno leggero.

Dei colpi alla porta mi svegliarono di colpo e mi alzai di fretta,un po’ intontita: “Arrivo,arrivo!”  Aprii la porta e vidi il jashinista: “Ah,bentornato Hidan. Ma non hai le chiavi?” Mi rivolse uno sguardo di ghiaccio ed entrò senza proferir parola,richiusi la porta: “Cos’hai Hidan? Ti è successo qualcosa?” Si sedette sul letto singolo e mi guardò di sottecchi: “Non mi è successo niente. Il problema che ho mi perseguita già da tempo.” Domandai preoccupata: “Che problema è?” Socchiuse gli occhi: “Quel problema sei tu.” Rimasi sorpresa dalla risposta: “Oh… Se è per quello che è accaduto oggi,ti ho già detto che me ne sono pentita e-” Mi interruppe bruscamente: “Taci puttanella.” Le parole che aveva pronunciato mi colpirono come un colpo di pistola: “Come scusa? Come mi hai chiamata?” Si alzò di scatto e si avvicinò velocemente,facendomi indietreggiare: “Puttanella. Ecco cosa sei.” Mi arrabbiai: “Come ti permetti!? E con quale motivazione osi chiamarmi così!?” Mi tirò uno schiaffo e caddi per terra,senza neanche sentire il dolore per la sorpresa: “Mi hai scocciato. Sei solo una fonte di guai.” Ricevetti un calcio allo stomaco e rimasi senza fiato,boccheggiando. Respirai a fatica: “Nnngh, p-perché mi fai questo? Che ti è s-successo? T-tu non puoi essere Hidan,n-non sei lui. N-Non puoi essere lui…” Un altro colpo mi prese in pieno: “Sono io eccome. Sai,non sempre c’è un motivo per le proprie azioni,semplicemente le si fa.” Non avevo neanche la forza di piangere,tanto era il dolore che provavo a livello più psicologico che fisico. Presi un sacco di botte,più di quante ne avessi prese nel corso di tutta la vita e non riuscii a difendermi,non ci riuscivo,il mio corpo si rifiutava di colpirlo o di scappare. La tortura continuò per parecchio e notai delle macchie di sangue sul pavimento,la porta si aprì e sentii Konan urlare di terrore,per poi avvolgere l’aggressore nei suoi fogli di carta,mi tirò su: “Kureyo! Kureyo,rispondimi! Ma che è successo?! Perché non ti sei difesa?!” Mormorai: “Come potrei colpirlo… Per quanto riguarda il motivo,non lo so…” Esclamò toccandomi piano la fronte: “Mio dio,guarda come ti ha ridotta! Oh,cavolo,non so se lodarti per la tua resistenza o prenderti a sberle per la tua stupidaggine!” Sentii un groppo in gola e risposi con voce strozzata: “Per ora vorrei solo sapere perché l’ha fatto…” Konan osservò il mucchio di fogli che tenevano bloccato Hidan e si avviò verso la porta: “Chiamo un ninja medico.” Uscì e io osservai il jashinista: “Perché? Hidan,perché? Che ti ho fatto?” Una lacrima silenziosa mi scese lungo la guancia,per poi essere seguita da una cascata di altre lacrime. Konan rientrò con Sakura e Naruto al seguito e quest’ultimo mi guardò paralizzato: “Dattebayo! Ma che…!?” Sakura domandò: “Dove ti ha colpito?” La guardai: “Io… Non lo so…” Sakura mi curò con il suo chakra e spiegò: “Dev’essere rimasta traumatizzata,probabilmente non sarà in grado di capire per un po’.” Mi sentii meglio e indicai Hidan: “Visita anche lui.” Alzò un sopracciglio: “Perché? Stai molto male,vero?” Scossi la testa: “Sto meglio. Non era in sé,io penso che sia impossibile,non poteva essere il mio Hidan…” Sakura sospirò e ordinò: “Konan,togli i fogli dal viso di Hidan,per favore.” Konan obbedì e Sakura esaminò il jashinista,commentò: “Incredibile… Pupille dilatate e occhi arrossati… Temo che sia sotto effetto di droghe…” Esclamai: “Eh?! Hidan non si droga!” Konan confermò: “E’ vero,fa di tutto ma di sicuro non fa uso di sostanze stupefacenti…” Naruto teorizzò: “Forse non si è drogato,ma è stato drogato apposta…” Un nome mi apparve chiaro in mente,percepivo chi fosse il possibile colpevole. Domandai: “Sakura,come si fa a farlo tornare normale?” Rispose: “Deve passare l’effetto… Posso velocizzare la cosa però…” Risposi: “Allora fai quello che puoi,te ne prego Sakura.” Sakura fece fluire il chakra sul volto di Hidan ed egli,pian piano,cominciò a tranquillizzarsi. Sembrò che si fosse appena svegliato da un sonno profondo e domandò sorpreso: “Eh? Ma che ci faccio imprigionato qua dentro?!” Poi il suo sguardo cadde su di me e urlò: “KUREYO! KUREYO! Che ti è successo!? CHI TI HA CONCIATA COSI’!?” La mia voce tremò nel rispondergli: “Sei stato tu…” Impallidì e cominciò a dimenarsi nella prigione di carta: “C-cosa!? IO?! Come potrei farti del male?! Non ci credo!” Sakura e Naruto lo guardavano piuttosto male e Konan rispose: “Sì,Hidan. Sei stato tu,con le tue mani,ti ho colto sul fatto. E per di più eri drogato.” Hidan non sapeva come ribattere: “… Sakura,Naruto,Konan,potreste lasciarci soli?” I tre mi guardarono per sapere la mia risposta e io annuii,così ci lasciarono soli. Hidan sussurrò: “Mi dispiace…” Mormorai: “Accetto le tue scuse,ma sappi che se mi rifarai un’altra cosa del genere,non ti vorrò mai più rivedere…” Si dimenò agitato: “Ti prego! Io… Io non ti farei mai del male! Ricordo solo che… Qualcosa mi punse e poi più nulla è come se mi fossi addormentato.” Cominciai a singhiozzare: “Comincio a non sopportare più di stare qui! Sono quasi sicura che è stato Shikamaru a drogarti! Finchè staremo qui continuerà a tormentarci!” Le lacrime ormai scendevano senza ritegno: “Mi hai fatto paura! Mi hai terrorizzata,mi hai fatto un male indicibile! Se non fosse intervenuta Konan,forse mi avresti uccisa e tutto questo per colpa di qualche bastardo!” Sfuggì alla presa dei fogli di carta e mi abbracciò,chiedendo: “Non piangere,Kureyo. Mi fai stare peggio di quello che non sto già… Non posso credere di averti picchiata.” Mi asciugò le lacrime e mi fece l’occhiolino: “Magari in un momento sadomaso un po’ di male potrei fartelo,ma mai per farti soffrire!” Smisi di piangere e mi baciò le ferite: “Dovevi lasciarmi uccidere Shikamaru stamattina… Ma visto che vuoi a tutti i costi ucciderlo tu,cerca di riuscirci prima possibile.” Mi strinse più forte: “Anche se non è direttamente colpa mia,scusa.” Sospirò: “Ancora non mi baci? Quante volte devo chiederti scusa? Facciamo cento? E va bene… Scusa,scusa,scusa,scusa,scusa…” Ridacchiai e lo baciai: “Ho capito,ho capito! Dai smettila!” Sogghignò e mi strinse,alzandomi da terra: “Ah ecco! Ora ti riconosco!”

Scusate duemilamilioni di volte!! E’ stato un periodo del cavolo,molto scarso di tempo e spero che non mi abbiate dimenticato ^^’ Cosa ne pensate? Spero con tutto il cuore che vi sia piaciuto! Un abbraccio dalla ritardataria,HidanJashinist! 

 

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Capitolo 12
*** I miss you ***


-*Hidan*

Mentre la guardavo,ripensavo a quello che mi era stato detto: le avevo fatto del male. Eppure provocare dolore era sempre stato il mio unico scopo,ma ora… L’idea di averla picchiata,mi fa sentire strano… Che siano sensi di colpa? Ma io non ne ho colpa,non in prima persona perlomeno. Mi accarezzò i capelli: “Devo sbrigarmi…” La bolla che mi avvolgeva era scoppiata: “Per cosa?” Sospirò: “Penso che dovremmo anticipare la nostra partenza… Se non mi addestrerò,morirò molto presto. E poi…” Fece un debole sorriso: “Mi mancano gli altri.” Protestai: “Temi per la tua vita? Dimentichi che hai me al tuo fianco e poi siamo qui solo da tre giorni! E a me,gli altri non mancano affatto…” Fissò il pavimento: “Io mi fido di te,il problema sono io… Non voglio che tu mi faccia da bodyguard per i prossimi quattro giorni. Cercherò di convincere Tsunade a lasciar venire qui Kuzu.” Scossi energicamente la testa: “No,no,no. Kakuzu no! Non puoi farti addestrare da… uhm… Me?” Rise: “Per caso possiedi il chakra della terra? Solo Kakuzu può aiutarmi,mi dispiace per te,Hidan.” Sbuffai: “E va bene… Ma io sparirò ogni volta che ci sarà lui.” Si grattò la nuca: “Sai… Se Kakuzu avrà il permesso di stare con noi… Rimarrà nella nostra camera. E gli allenamenti saranno molto lunghi.” Ringhiai piano e decisi di cambiare discorso: “Kureyo…” Mi osservò: “Sì,Hidan?” Continuai: “Oggi è il tuo compleanno…” Rimase a bocca aperta e arrossì: “C-Come lo sai? Io non ti ho mai detto la data…” Sogghignai: “Ho spiato i tuoi documenti, in particolare,l’abbonamento del pullman che avevi sempre con te. Ho visto dove lo mettevi e gli ho dato un’occhiata. Sei nata nel primo febbraio…” Fece una smorfia: “Spiare i miei documenti è stato scorretto… Non vado pazza per le persone che mi urlano gli auguri…” Mi abbassai su di lei: “Ma io non te li ho ancora fatti…” La baciai dolcemente,sussurrai: “Auguri takara. Mi dispiace che il tuo giorno sia stato rovinato più volte. Ma penso di poter farmi perdonare.” Spalancò gli occhi: “Devo preoccuparmi?” Risi: “Non nel modo che stai pensando,uhuh,anche se un pensierino ce l’ho fatto. No,penso che sia qualcosa che possa piacerti di più.” Mi allontanai verso l’armadio e presi dal mio porta-shuriken,il regalo per Kureyo. Dissi: “Chiudi gli occhi.” Mi obbedì e io le misi tra le mani l’oggetto: “Puoi guardare.” Aprì gli occhi ed esclamò contenta: “Il mio MP3! Ma da dove l’hai preso?” Era stupenda con quell’espressione: “Prima di essere ritornati nel nostro mondo,ho portato con me quell’oggetto perché sapevo che ti era caro,lo usavi spesso. Mi ero dimenticato di possederlo fino a quando non mi sono accorto che mancava poco al tuo compleanno e ho deciso di conservarlo per oggi.” Inaspettatamente mi abbracciò e mi baciò: “Grazie Hidan! E’ stata una sorpresa molto gradita.” La sua reazione era stata ancora più piacevole del previsto. Mi afferrò per la collana e mi tirò verso di sé: “Dovrei fartelo anch’io un regalo… Te ne meriti uno,molto più di me.” Fece un sorriso malizioso ed io non sapevo come reagire: “Dopo quello che ho fatto… Vuoi farmi proprio tu,un regalo?” Appoggiò il piccolo aggeggio sul cassettone della stanza e mi accarezzò le labbra con un dito: “Cosa hai fatto? So solo che mi hai salvata e che mi hai dato un oggetto a cui tengo molto,ma…” Si avvicinò fino a toccarmi con il suo corpo: “Io tengo molto di più a te,che a qualsiasi altra cosa,quindi,sono io che devo sdebitarmi.” Sentii un forte calore irradiarmi tutto il corpo ma indietreggiai: “Non puoi far finta di dimenticare una cosa del genere! Io non mi merito assolutamente nulla!” I miei polpacci si scontrarono con il letto e Kureyo scosse la testa,riavvicinandosi: “Non ho dimenticato,diciamo che ignorerò l’accaduto. So bene che non è colpa tua.” Le sue parole non mi diedero la possibilità di ribattere e senza accorgermene,mi aveva fatto sedere sul letto. Salì su di me e tentai di allontanarmi con il busto,ma il suo scopo era di farmi sdraiare e mi sovrastò: “Da quando scappi ad un’opportunità del genere? Non sarai mica cambiato,spero.” Mi slacciò la camicia e mi baciò il torace: “Perché se così fosse…” Tirò con l’indice il bordo dei miei pantaloni: “Farei tornare il vero Hidan con i suoi metodi.” La mia felicità aumentò a dismisura e anche la mia voglia era al pari della felicità. Feci per toglierle la maglia,ma lei afferrò le mie mani: “Buono. Per una volta,ci penserò io. Tu dovrai solo lasciarti fare.” Una scossa mi attraversò la spina dorsale: mi stava sottomettendo alla grande! Ed io? Io mi lasciavo sedurre pacificamente! Pensai di non ascoltarla,ma mi fermai,per una volta poteva prendere il comando. Si sfilò la maglia e rimase con un reggiseno nero, si appoggiò sul mio petto e mi baciò più volte,prima le labbra,poi con la lingua. Una sua mano mi toccò sul basso ventre: “Non sono capace di resisterti.” Premette con più insistenza quel punto: “Mi piaci da impazzire,ma non sono per niente esperta.” La sua bocca scese sul mio capezzolo: “Temo di fare brutta figura.” Cominciai ad avere sempre più caldo e le accarezzai la schiena: “Se continui così,sarò io a fare brutta figura.” Sentii il suo sorriso sulla pelle e si strusciò sul mio punto debole,facendomi irrigidire come non mai: “Caz-… Vacci piano. Hai appena cominciato e sono già arrapato come una bestia…” Mi slacciò i pantaloni e osservò la conferma visiva di quel che avevo appena detto. Mi baciò con un sorriso felino: “Non hai idea di quello che mi provochi dicendo così. Forse non te ne sei accorto,ma sei sempre tu ad avere la meglio su di me,anche adesso. Sei eccitante da morire,una scarica di adrenalina pura.” Si sentiva ammaliata da me… Mentre io mi sentivo sotto il suo potere,allora eravamo alla pari. Non risposi e la premetti contro di me,invertendo le posizioni. Sorrisi: “Ti ricordi quando Deidara ci aveva beccati a fare questo giochino? Ero molto eccitato anche allora,ma di sicuro,mai quanto adesso.” Mi tolsi i pantaloni e rimasi in boxer,con l’eccitazione che premeva contro di lei. Kureyo si sfilò a sua volta i jeans: “Sì,ricordo bene. Forse stavolta nessuno ci beccherà.” Sorrise nel dirlo. Afferrai i capelli castani che le scendevano di poco lungo la gola e la morsi gelosamente: “Non converrà a nessuno interromperci adesso. Potrei fare follie.” Appoggiò le lunghe dita al mio bacino e abbassò i boxer lentamente: “Hai ragione.” Le accarezzai il seno e la baciai sulla bocca,mentre ormai eravamo nudi e ci regalavamo piacere a vicenda.

-*Naruto*

Continuavo a camminare avanti e indietro,nel corridoio davanti alla stanza dei nukenin: “Ma che staranno facendo? Sarà un’ora che sono lì dentro!” Sakura sbuffò: “Sei il solito impaziente… Probabilmente staranno discutendo sull’accaduto. Magari lei lo starà addirittura lasciando.” Konan fece una smorfia: “Figurati. Non hai idea dell’amore cieco che Kureyo provi per quel cretino… Ha persino rinunciato a difendersi pur di non picchiarlo… Non lo lascerà nemmeno se lui dovesse ucciderla a mente lucida.” Domandai: “E allora che diavolo starà succedendo là dentro!? Non ci hanno detto più nulla!” Konan incrociò le braccia: “Quanto sei ingenuo,Naruto… Quando avrai qualche anno in più capirai…” Sakura arrossì: “K-Konan! D-Dove vuoi arrivare!?” La donna sbuffò: “Siete proprio dei bambocci… Quei due si staranno sfogando a letto. Ci scommetto la mia preziosa rosa di origami.” Io e Sakura avvampammo: “N-Non siamo più dei bambini! Non credo a-affatto che stiano facendo quello che dici tu!” Konan fece un sorriso: “Va bene. Visto che sostieni che non stiano facendo quello che penso io,entra nella camera e dacci la conferma.” Deglutii e guardai di sottecchi la porta: “Ehm,f-forse è meglio se aspettiamo ancora…” Sakura sbottò: “Naruto! Ti fidi così poco di te stesso? Ragiona! Dopo quello che è accaduto quei due farebbero quella cosa!? E’ ovvio che non sta accadendo niente!” Konan prese una limetta e si sistemò le unghie: “Tsk,siete così infantili da non riuscire nemmeno a pronunciare la parola “sesso”… Non potete capire.” Si allontanò: “Vi consiglio di andarvene,non usciranno da lì per un bel po’. Ciao marmocchietti…” Se ne andò senza darci la possibilità di ribattere e una leggera nebbia d’imbarazzo aleggiava tra me e Sakura. Lei stizzita,ringhiò: “Grrr,bambini,eh!? Avanti Naruto,apri quella porta!” Balbettai: “M-M-Ma! S-Sakura-chan! P-Perché proprio io!?” Mi lanciò uno sguardo infuocato: “Perché sei stato tu a voler cominciare con quel discorso! Quindi ora,apri quella dannata porta!” Avevo combattuto contro Zabuza,Pain,Kabuto… Tutti ninja di alto livello,ma loro erano il nulla davanti a Sakura arrabbiata. Riusciva sempre a farmi fare quello che voleva lei e se mi opponevo rischiavo grosso… Mi avvicinai con cautela alla porta e tentai di ascoltare i rumori all’interno: un tonfo,un fruscio e una risata molto lieve. Feci uno scatto indietro e Sakura mi fissò irata: “Beh!? Che cos’hai adesso?” Arrossii: “T-Temo che Konan abbia r-ragione…” Mi scostò in malo modo: “Ma figurati!” Aprì la porta senza neanche bussare: “Ehi nukenin,che diavolo state combinando!?” Osservai la scena da dietro di lei e vidi solo Hidan,che con un ringhio e una forte spinta,richiuse la porta,sbattendocela in faccia. Domandai a occhi sbarrati: “S-Sbaglio o Hidan era nudo?” Sakura era pallida e boccheggiava qualcosa,la scossi preoccupato: “Sakura! Che cos’hai?” Mormorò: “E-Era n-nudo sul serio e ho v-visto anche Kureyo n-nel letto matrimoniale…”

-*Hidan*

Digrignai i denti mentre ritornavo sul letto. Kureyo mi fece un sorriso: “Ci hanno beccati. Come hai potuto farti vedere nudo da Sakura? Dovrei sculacciarti.” Mi stesi al suo fianco: “L’unica cosa che avrà visto sarà stata la porta: l’ho beccata dritta in faccia.” Rise divertita ed io aggiunsi: “Vuoi sculacciarmi? Chissà perché la cosa non mi dispiace.” Sorrise e mi prese la mano,baciandomi le nocche: “Mh,forse rischierei di rovinare quel tuo bel culetto…” Le alzai il viso: “Più stai con me più diventi pervertita. E’ una mia impressione?” Sembrò arrossire: “Ti dispiace?” Le tirai leggermente il ciuffo della frangia: “No,anzi,mi piace molto questa cosa. Sono solo stato preso alla sprovvista.” La fissai dritto negli occhi: “Se lo avessi saputo,ti avrei istruita ancora meglio.” Intrecciò le mie dita con le sue: “Insegnami Hidan-senpai. Non vedo l’ora di imparare da lei,maestro.” Ridacchiai: “Fa un certo effetto questa tua sottomissione. Preparati,sarà un addestramento faticoso.” Mi accarezzò: “Sono ai suoi ordini.”

-*Konan*

Non ero uscita dall’hotel senza motivo,dovevo controllare quel pazzo. Si era permesso di spaventare la mia… amica? Non avevo mai visto Kureyo come un’amica… “Konan,mi ricevi?” Premetti il piccolo trasmettitore che avevo al collo: “Sì Painci,forte e chiaro.” L’auricolare fece un brusio,poi distinsi la voce di Pain: “Ti ho già detto un centinaio di volte di non chiamarmi in quel modo! Com’è che ieri non mi hai chiamato!?” Sbuffai: Pain era paranoico… “Painci,non cominciare con le tue prediche! Ieri me ne sono scordata,tutto qui.” Urlò: “Come: tutto qui!?!? Ti avevo detto di farmi rapporto ogni giorno! E anche adesso,ti ho chiamata io!” Sogghignai: “Allora continua a chiamarmi tu,baka.” Borbottò qualcosa poi riprese il discorso: “Va beh,per stavolta passi… Come vanno le cose lì a Konoha?” Mi guardai in giro e mi sedetti su una panchina: “Vanno male… Kureyo è stata aggredita da quel Nara e stamattina Hidan l’ha pestata a sangue,ma non era in sé,qualcuno lo aveva drogato. Sono parecchio preoccupata e sto cercando di trovare quel bastardo per tenerlo sotto controllo.” Il suo tono di voce si fece preoccupato e sorpreso: “Stai cercando il tale che controlla l’ombra,da sola?!” Mormorai: “Sta calmo,non c’è da preoccuparsi,io non avrei difficoltà contro di lui.” Sospirò: “Va bene,fai attenzione… Come sta Kureyo?” Alzai un sopracciglio: “Sta bene,è stata curata. Perché ti interessa?” Sbuffò: “Non l’ho chiesto io. E’ Deidara che insieme a Kisame,sta continuando a farmi la stessa domanda da tre giorni!” Anche loro due si erano affezionati a quella sfortunata? Beh,anche se non lo diceva,ero sicura che anche Pain vi si fosse affezionato e anche tutti gli altri,me compresa… “Sì sì,sta bene… Hidan e lei l’hanno fatto e-” Urlò: “NON MI SERVONO I DETTAGLI! Uff… Come fa lei a stare con quel maniaco…?” Sorrisi: “Vorrei saperlo anch’io. Beh,hai chiesto tanto di noi,ma da voi come procedono le cose?”

-*Pain*

Tutti i miei sottoposti ascoltavano in un silenzio impressionante la piccola radio che trasmetteva la voce di Konan,non erano mai stati così attenti e disciplinati nemmeno una volta! Mi venne male alla sua domanda… Come andava da noi? “Qui stiamo sistemando il nuovo covo… Fa tremendamente freddo e la stufa non funziona.” Konan rispose: “Capisco. Ma vedi di farla funzionare entro il nostro arrivo,hai capito Painci?” Gli altri ridacchiarono e io li fulminai con lo sguardo: “Smettetela voialtri!” Miracolosamente,si zittirono e risposi: “Non chiamarmi Painci! E per il resto… Va bene Konan,sarà fatto come vuoi tu. Hidan e Kureyo non sanno ancora niente del micro-trasmettitore,vero?” Rispose: “Certo che non lo sanno. … Mh… Devo andare. Ciao Painci,ci sentiamo domani.” Non mi diede il tempo di rispondere e spense il trasmettitore. Il ronzio della radio invase l’enorme sala,che in quel momento sembrava quasi vuota… Deidara era sulle spine: “Kureyo è stata attaccata addirittura da Hidan… Sono davvero nervoso! Vorrei far saltare in aria il dannato che ha osato tirarle questo brutto tiro,un!” Itachi rispose: “Chi vuoi che sia stato? E’ ovvio che Shikamaru ce l’ha con loro. Da quel che ho capito,per me è stato lui…” Deidara sbuffò e guardò Kakuzu: “Tu non ti pronunci,Kakuzu,un?” Alzò lo sguardo: “Se avesse concluso l’addestramento,non avrebbe rischiato nulla…” Deidara strinse i pugni: “Come puoi essere così irremovibile!? In fondo è tua allieva,no!? Potresti preoccuparti almeno un poco per lei,un!” Kakuzu lo afferrò per il collo e ringhiò: “Sono preoccupato eccome,idiota! Ma che posso fare!? Sono impotente in questo momento! Tutto sta nelle mani del coglione immortale e di Konan,sta a loro proteggerla…” Sospirai: “Kakuzu,lascia andare Deidara.” Mollò la prese sul collo del dinamitardo e tornò a fissare il vuoto. Kisame mi guardò speranzoso: “Non possiamo intervenire? Magari fare una visitina al villaggio…” Esclamai: “Sei impazzito? E’ già un miracolo che siano riusciti loro tre ad entrare! Per il momento dobbiamo solo aspettare altri quattro giorni,poi verranno qui.” Zetsu commentò: “Uff,è noioso starsene con le mani in mano e poi non accade più nulla di divertente da quando Hidan e Kureyo non sono qui… Sono tre giorni che mi annoio a morte…” Persi la pazienza: “Vi annoiate,eh!? Bene,allora datevi da fare a sistemare quella dannata stufa,riparate i buchi nei muri,chiudete gli spifferi e data una pulita a questo porcile!” Si alzarono pigramente e se ne andarono,lasciandomi finalmente solo. Però devo ammettere che avevano ragione: senza di loro,qui era un mortorio…

-*Konan*

Avevo avvistato Shikamaru e lo stavo seguendo senza farmi notare,usando la mia tecnica adatta allo spionaggio. Era entrato in un negozio di fiori e stava parlando con una bionda: “Oggi ce lo avevo a portata di mano! Ma quel codardo se l’è filata… Grr… Però…” Fece un ghigno: “Ho scoperto che la sua fidanzatina è il suo punto debole. Se uccido lei,lui perderà il controllo di sé e così sarà più facile raggirarlo. Ho già provato una strategia oggi,forse ha funzionato,tra poco vado a controllare.” La bionda fece una smorfia: “Shikamaru,capisco quello che provi,anche io volevo molto bene al maestro Asuma ma… Addirittura uccidere una ragazza innocente? Non pensi di stare esagerando?” Lui sbatté le mani sul bancone: “Ino! Io non penso affatto di stare esagerando! Anzi,la vedo come una magnifica vendetta! Oltre ad ucciderlo,gli farò provare le stesse emozioni che lui ha fatto provare a noi!” Lei si spaventò un poco: “Vendetta,vendetta e ancora vendetta! Shikamaru,ma che ti succede? Non parli altro che di questo! Stai diventando come Sasuke,forse? Un vendicatore assetato di sangue?” Lui tacque e lei continuò: “Non ti riconosco più… Dov’è finito quel ragazzo solare e pigro che conoscevo?” Nara si girò e si avviò verso la porta: “… Ciao Ino. Salutami i tuoi.” Ero praticamente sicura che fosse stato lui a drogare Hidan,sicuramente è stata quella la strategia di cui parlava… Aveva anche detto che sarebbe andato a controllare,quindi… Sarebbe andato all’hotel! Mi ricomposi e corsi verso l’hotel e salii di volata le scale,arrivando davanti alla soglia della camera. Bussai: “Hidan,Kureyo,posso entrare?” Sentii la voce di Kureyo: “Certo. Entra pure.” Entrai: “Dovete assolutamente sapere cosa ho scoperto,riguard-” Vidi Kureyo appoggiata al petto nudo di Hidan,con in bocca uno spicchio di mela e anche Hidan ne aveva uno in bocca. Li guardai esterrefatta e lei spiegò: “Ehm,avevo fame.” Hidan sbuffò: “Smettila di fare quella faccia. Che c’è di così strano?” Sbottai: “Vi pare il momento per mangiare placidamente mele come se niente fosse!? Shikamaru sta venendo qui!” Sia lui che lei si misero a sedere in fretta: “Cosa!?” Hidan fece per alzarsi,ma urlai: “NO! Non-ti-alzare! Aspetta che esca e poi vestiti!” Uscii e aspettai che si rivestisse.

-*Kureyo*

Avvisai Konan che poteva rientrare e spiegò: “Ho seguito Shikamaru e l’ho spiato,così sono venuta a sapere che ha attuato una strategia contro di voi e sono ormai sicura che quella strategia fosse quella di drogare Hidan,in fondo la sua è una famiglia di farmacisti,lo sanno tutti che creano medicine,quindi non avrebbero alcuna difficoltà a creare delle sostanze stupefacenti. Infine ha detto che sarebbe venuto a controllare come stesse procedendo il suo piano!” Mormorai: “Quindi… Sta venendo a controllare se mi ha uccisa?” Lei annuì e Hidan ringhiò: “Deve solo mostrare il suo brutto muso e giuro che lo uccido…” Mi alzai: “Io propongo di riferire l’accaduto a Tsunade. Lei è l’Hokage,ha il compito di punire atti del genere!” Hidan ribatté: “Baka,se non ha deciso di sbatterci in prigione,vuoi che prenda provvedimenti contro uno del suo stesso villaggio? Ti illudi troppo…” Aveva ragione: “E a Naruto non potremmo chiedere aiuto?” Konan rise: “A lui? Ahah,vuoi farmi ridere?” Li guardai sconsolata: “E allora che dovremmo fare?” Hidan fece scrocchiare le ossa delle dita: “Lo ammazziamo,poi ce la filiamo da questo posto.” Ribattei: “Dimentichi gli ANBU che ci controllano… E poi ci creeremmo nemici ancora più accaniti. Io direi di far venire qui Kakuzu,ma non dovrà entrare nel villaggio,lo andrò a trovare ogni giorno e così concluderò l’addestramento.” Konan riflettè: “Mh,si può fare…” Si toccò il collo: “Painci. Painci,rispondi.” Sia io che Hidan la guardammo incuriositi,poi dal nulla,si sentì una voce: “Ti ricevo. Come mai mi stai chiamando?” Konan riprese a parlare: “Manda qui Kakuzu.” Pain rispose: “Cosa? Mandarvi Kakuzu? E per che cosa!?” Konan ci guardò: “Kureyo ha bisogno di lui e adesso anche loro sanno del ricevitore.” Ci fu un attimo di silenzio,poi si sentì un’altra voce: “Ciao Kureyo!! Spaccagli il culo a quel bastardo,un!” Si sentirono dei rumori di sottofondo: “Deidara! Molla il ricevitore!” “Voglio salutarli anch’io!! Forza Kureyo!!” Sorrisi e parlai al piccolo microfono: “Ciao ragazzi. Spero di farcela. Mi mancate tutti.” Si sentì ancora più rumore e Hidan mi riprese: “Se non la smetti di fare così,succederà un pandemonio,sia qui che là.” Il rumore cessò e la voce di Pain si fece sentire: “Razza di scalmanati. La prossima volta vi spedisco in mezzo alla neve invece che spiaccicarvi sul muro… Ok,Kakuzu verrà da voi,sarà lì tra quattro ore. Ah,un ultima cosa…” Konan rispose: “Grazie Painci. Dicci tutto.” Pain riprese: “Buona fortuna Kureyo.” Sorrisi: “Grazie Pain.”

Salve a tutti! Non sono morta :D (Che sfiga… Ndr. Tutti) Ora che ci sono le vacanze pasquali,avrò abbastanza tempo da scrivere anche il tredicesimo capitolo ^^ Grazie per la pazienza,spero vi sia piaciuto! Un abbraccio da HidanJashinist! P.S: Questa è Kureyo,se non sarà automatico,copiate il link e guardate (devo migliorare i disegni da autore T_T) http://image.forumfree.it/9/6/6/5/4/0/5/1364496151.jpg  
 

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Capitolo 13
*** Lovers ***


Hidan guardò dubbioso Konan: “Per quale motivo non ci hai detto nulla riguardo al ricevitore?” Konan rispose semplicemente: “Pain ha voluto che lo aggiornassi ogni giorno,ma mi ha chiesto di non farvelo sapere. Il motivo non lo so.” Intervenni preoccupata: “Ci siamo dimenticati di Shikamaru. Hidan,io e te ce ne andiamo da qui.” Mi guardò perplesso: “Perché?” Risposi: “Se Shikamaru verrà qui,non ci troverà e così lo lasceremo nel dubbio. Avanti,andiamo in periferia.” Hidan fece una smorfia: “Io non voglio dargli false speranze! Anzi,voglio che sappia che stai benissimo e che se si riavvicina lo sacrifico a Jashin!” Alzai gli occhi al cielo: “Allora fallo per me. Te lo chiedo per favore.” Sbuffò e mi diede un bacio veloce: “A volte sei insopportabile.” Sorrisi: “Grazie. Anche tu.” Mi guardò male,poi vedendo il mio sorriso divertito si rilassò e mi prese per mano: “Allora andiamo.” Konan ci fermò: “Ehi ehi! Un attimo,voi due! Che cosa dovrei dire a testa d’ananas?” Risposi: “Semplice: tu non ci hai più visti da stamattina.” Non voleva lasciarci andare: “E con Kakuzu?” Sospirai: “Lo troveremo noi,tanto mancheranno ancora tre ore e mezza al suo arrivo.” Hidan mi trascinò fuori dalla stanza e salutai Konan con un cenno della mano. Uscimmo a passo veloce fuori dall’albergo: “Una volta ho visto un bel posticino nella periferia.” Domandai: “Di che luogo si tratta?” Mormorò: “Sei sempre così impaziente… Quando ci arriviamo lo scoprirai.” Lo strattonai leggermente: “Sono solo curiosa. Ormai dovresti conoscermi.” Ridacchiò: “Ti conosco fin troppo bene. Comincio a pentirmi di conoscerti a tal punto.” Lo guardai male e lui sorrise ancora di più: “E ho anche capito che con te non si può scherzare. Permalosa.” Lo spinsi: “Adesso smettila,però! Potrei farti anch’io la predica!” Continuò a camminare velocemente: “Avanti,sono tutto orecchie.” Aprii bocca ma la richiusi: non avevo niente da dire contro di lui. Riflettei per parecchi secondi,poi sussurrai: “Sei troppo convincente…” Rise: “Ahah e sarebbe il mio unico difetto? Ora mi stai prendendo in giro.” Scossi la testa: “Con te non ho critiche… Sono sincera.” Mi guardò: “Non so se sei troppo buona o semplicemente cieca.” Risposi: “Nessuna delle due.” Indicò un piccolo parco,in cima a una collina,con un lungo steccato che lo delimitava creando un cerchio: “Ecco il posto.” Osservai le panchine di legno e gli alberi d’acero e di melo che in quel periodo erano ancora spogli. Piegai la testa di lato: “Dovrebbe essere un bel posto?” Mi picchiettò sulla testa: “Baka,è ancora inverno. Ovvio che non c’è ancora nulla di speciale. Ad Aprile torneremo qui,così potrai capire perché dico che è un bel posto.” Sorrisi: “Ad Aprile questo luogo fiorisce perché è il periodo del tuo compleanno.” Alzò gli occhi al cielo: “Non penso proprio che sia per quel motivo.” Mi mise un braccio attorno alla vita,tirandomi verso di sé: “Nonostante le tue strane idee,non sei così male.” Sorrisi,fissandolo: “Sono io quella con le strane idee adesso? Eppure non sono io la più nota per la sua follia.” Alzò un sopracciglio,appoggiandomi il mento sulla testa: “Credi che io sia pazzo?” Mi allarmai per la sua reazione: “No! Assolutamente! Sei solo esageratamente sadico,ma mi piace questo lato di te,molto…” Mi prese la mano e la poggiò sul suo cuore: “Ascolta… Non sono mai stato un tipo romantico e perdonami,ma non lo sarò mai. Quindi,vorrei solo dirti che…” Prese tempo,dandomi un bacio soffice come una piuma sul capo: “Sei una delle poche persone che mi stanno… a cuore…” Dire una cosa del genere,per lui era sicuramente una grossa sfida. Notai che il suo battito era lievemente aumentato e sorrisi senza che lui potesse vedermi: “E chi sarebbero le altre persone oltre a me?” Fece un piccolo grugnito: “Mpf… D’accordo,non esiste nessun altro di cui mi importi qualcosa,ok?” Provai per la prima volta a chiedergli della sua famiglia: “Ma… Non hai una madre o un padre o un fratello,che ti stia a cuore?” Sentii il suo sospiro caldo: “Che io sappia,no… Ma basta parlare di me,io ti stavo dicendo una cosa importante…” Restai in silenzio e la voce di Hidan sembrò prendere una nota sofferente: “C’è una cosa che vorrei chiederti…” Mi si fermò il respiro: “Cosa?” La mano libera mi accarezzò lievemente il viso: “E’ una cosa egoista. Ti sto chiedendo di non morire.” Il battito cardiaco dell’immortale accelerò ulteriormente,ma per il disagio.  Guardai in silenzio il paesaggio dinnanzi a noi e mi premetti contro la sua mano: “Io non saprei promettertelo… E’ una promessa molto impegnativa,però… cercherò di mantenerla.” Mi accarezzò lo zigomo con il pollice: “Sono preoccupato. Shikamaru è riuscito a sconfiggermi una volta,ma non è per me che sono in pensiero,temo per te… Da quando ha capito il rapporto che c’è tra noi,ti ha preso di mira e darà il massimo per ucciderti e tu non sei immortale e sei ancora inesperta in combattimento.” Da come parlava riuscivo a carpire tutta la sua ansia: “Ho… paura di perderti…” Mi scostò ed i suoi occhi ametista si fissarono nei miei,mi prese il viso tra le mani e mi baciò. Fu il bacio più bello che ricevetti in vita mia,insieme al primo che Hidan mi aveva dato. Si scostò per osservare la mia espressione e sorrise: “Ancora?” Risposi,borbottando: “Sì,per favore…” Ridacchiò: “Accontentata.” Si avvicinò ed aspettai il  secondo bacio ma non arrivò. Sentii una voce: “Non c’è tempo per le smancerie.” Riaprii gli occhi e vidi che il caro Kakuzu era arrivato ed aveva impedito il bacio di Hidan,tappandogli la bocca con una mano. Sbuffò pesantemente: “Vi sembra questo il momento? Alzati Kureyo,dobbiamo andare e subito!” Mi alzai e commentai ironicamente: “Mi sei mancato,Kuzu.” Ringhiò: “Muoviti. Usciamo in fretta dal villaggio: sono entrato clandestinamente.” Hidan sbuffò: “Non dovevi essere qui tra tre ore e mezza? Perché sei già arrivato?” Kakuzu lo fulminò con lo sguardo “A differenza tua,quando mi sposto non mi distraggo con delle stronzate e corro,invece di camminare!” Hidan lo fulminò a sua volta: “Si sente che sei arrivato…” Si rivolse a me: “Buona fortuna Kureyo. Io resto nel villaggio per tenere d’occhio il bastardo. Ci vediamo stasera.” Mi fece l’occhiolino e se ne andò. Kakuzu era nervoso: “Forza,andiamo!” Lo seguii velocemente fino al di fuori del villaggio e finalmente sembrò rilassarsi,tirò un sospiro: “Ok… Ora mi sento più tranquillo. Ora ti insegnerò tutto quello che so.”

-*Hidan*

Corsi verso l’albergo per controllare la situazione: Nara era passato? Mi accostai alla porta della nostra camera e ascoltai. Riconobbi la voce di Konan: “Loro? No,non li vedo da stamattina…” Un’altra voce chiese: “Ne sei proprio sicura?” Konan cominciò ad irritarsi,lo si capiva da come aveva alzato la voce: “Ti ho detto che non ne so niente. Esci immediatamente dalla stanza o avviserò gli ANBU che mi tengono sott’occhio.” Dei passi si avvicinarono alla porta ed arretrai velocemente: “Sì,me ne vado,Nukenin.” La porta si aprì e vidi dal mio nascondiglio chi fosse: Nara,ovviamente. Se ne andò con le mani in tasca,fischiettando lievemente. Non appena lo persi di vista entrai nella camera,Konan sussultò: “Acc… Mi hai spaventata! Non si usa più bussare?” Sbuffai e richiusi la porta: “Cose me ne frega di bussare quando ci sono cose più importanti a cui pensare? Kureyo è andata con Kakuzu fuori dal villaggio per l’allenamento intensivo. Cosa voleva Nara?” Incrociò le braccia al petto: “Cosa vuoi che volesse? Ovvio,ha chiesto di te e di lei… Penso che il resto tu lo abbia sentito,vero?” Annuii e mi sedetti. Konan domandò: “Beh? Cosa vuoi fare? Star lì con le mani in mano mentre la tua prima compagna si fa in quattro?” Ringhiai: “Sto pensando! Chiudi quella boccaccia per un fottuto secondo! E poi… non è stata la mia prima compagna…” Mi sorrise con aria di scherno: “Ah no? Allora dirò che è stata la tua prima vittima non sacrificale: si vede che le hai rubato il cuore.” Mi massaggiai le tempie,ero fin troppo nervoso per sentire le assurdità di Konan: “Konan,sta’ zitta…” Riflettei e capii che l’unica cosa che potevo fare per Kureyo era tenerle Nara lontano,mi alzai verso la porta: “Andiamo Konan. Per le prossime ore dovremo tenere lo stronzo lontano da lei e da Kakuzu.” Mi seguì senza fiatare e incominciammo la nostra caccia al “cervo”.

-Verso sera,alle porte di Konoha

Ansimava parecchio,faticava a restare in piedi,ormai aveva consumato tutto il chakra,ma non potevo demordere e farla riposare: il nemico non avrebbe avuto pietà di lei. La spronai: “Avanti! Kureyo,attaccami! Credi che Shikamaru ti lascerà riprendere fiato!?” Il suo braccio si spostò dietro la sua schiena e quando lo riportò davanti a sé,in mano teneva tre kunai. Con uno scatto lanciò le armi verso di me ed io le schivai senza problemi: “Sei fiacca! Cosa speri di far-” La Kureyo davanti a me scomparve in uno sbuffo di fumo e percepii del chakra alle mie spalle,un pugno molto forte mi avrebbe colpito in pieno se non mi fossi accorto della sua presenza: lo parai con la mano e girandomi la mandai a terra. Rimase senza fiato e non si mosse,ansimava rumorosamente e velocemente,la aiutai a rialzarsi,ma non appena si rimise in piedi,le gambe le tremarono e cedettero,facendola cadere. La afferrai al volo: “Ehi,mezza kunoichi,non riesci neanche a stare in piedi?” Si aggrappò alle mie braccia per restare in posizione eretta: “N-Non sono mai stata più stanca di così in vita mia. C-Credi che p-per almeno mezzo minuto riuscirò a sopravvivere contro di lui?” La osservai,sudata e tremante,ridotta così,non sarebbe durata 30 secondi,ma in fondo erano ore che ci allenavamo: “Dato che sei riuscita a sorprendere me,penso che potresti durare anche più di mezzo minuto. Io ho fatto la mia parte,ora è tutto nelle tue mani,ma se ti trovassi in serie difficoltà,allora interverrò e-” Alzò la mano per zittirmi e disse con voce bassa: “Se mi trovassi in serie difficoltà,tu non interverrai,neanche Konan e soprattutto,nemmeno Hidan. Morirei di vergogna per non essere riuscita nel mio intento,quindi tanto vale che mi faccia uccidere da Nara…” In quel momento fui io ad interromperla: “Ma che stupidaggini vai dicendo?! Gettare alle ortiche in questo modo la tua vita,che razza di pensieri viaggiano nella tua mente bacata!? Ora fai parte dell’Akatsuki,devi tenere alto l’onore dell’organizzazione,ma non è solo per questo. Non che mi interessi,ma hai pensato a Hidan?” Nel sentir nominare quell’infantile impulsivo del suo ragazzo, tacque e abbassò gli occhi. Continuai: “Se tu dovessi morire,hai pensato a quanto quel deficiente possa soffrire? Ribadisco,non è di lui che mi preoccupo,preferisco di gran lunga avere una coppia di smielati come voi,piuttosto che un jashinista solo,in preda alle crisi di un amore distrutto… Hai capito?” Si scostò velocemente da me e alzò la voce: “Ovvio che c’ho pensato! Cosa credi? Lui è la cosa più preziosa che possiedo,farlo soffrire è l’ultimo dei miei propositi,non vorrei mai fargli del male! Ne abbiamo anche parlato,prima… Gli ho promesso… che non sarei morta…” Sbottai afferrandola per le spalle: “A maggior ragione! Allora perché non dovresti mantenere questa promessa? Ma non si tratta solo di Hidan…” Mi guardò con uno sguardo interrogativo e sorpreso,esortandomi a continuare: “Voglio dire,che lui non sarebbe l’unico a sentire la tua mancanza… Deidara e Kisame sono particolarmente affezionati a te,a loro modo,anche Itachi e Sasori provano affetto per te,persino Pain, Konan e Zetsu…” Sorrise e abbassò le mie mani dalle sue spalle: “E tu? Scommetto che non sentiresti la mia mancanza,vero? Se ci fosse la mia dipartita,risparmieresti soldi per il mio mantenimento e-” Sbuffai seccato: “Baka che non sei altro,sei proprio stupida!” Si zittì e mi fissò con un sorriso sornione,come per dire “ah,no? Allora cosa provi?” Spostai la mia attenzione verso un albero a caso,pur di non fissare quel sorrisetto: “Mio malgrado,mi sono affezionato anch’io a te…” Esclamò: “Credo di non aver sentito bene! Devo avere le orecchie tappate,potresti ripetere?” Ringhiai: “Anch’io provo affetto per te…” Urlò: “Come?” Urlai a mia volta,fuori di me: “HO DETTO CHE NONOSTANTE TU MI FACCIA GIRARE LE PALLE,PROVO AFFETTO VERSO DI TE!!!” Scoppiò a ridere guardandomi in faccia e cadde di sedere sul terreno. Batté le mani con un esagerato sorriso a 32 denti: “Kakuzu No Tagikakure ha appena affermato di volere bene a una persona!! Wow! E’ un evento più unico che raro!!” Sospirai: la sua demenza aveva raggiunto il limite. La afferrai per il gomito e la tirai su: “Smettila di fare la scema… Questa è la tua ultima notte di riposo prima dello scontro… Se è così che vuoi.” Durante l’allenamento,Kureyo mi aveva confidato che dopo questo giorno,all’alba del giorno seguente,si sarebbe fatta trovare da Nara e poi sarebbe cominciata la resa dei conti. Cominciò a camminare verso le porte di Konoha: “Sì,prima lo uccido,prima potrò vivere in pace. Ma se lo scontro dovesse vincerlo lui…” Sospirò e mi fissò dritto negli occhi: “Desidero che non scateniate una guerra futile. Io sarò morta e Konoha potrà vantarsi di aver tolto un altro akatsukiano dalla faccia della Terra,ma soprattutto tu,dovrai fare in modo che Hidan non faccia mosse stupide: non voglio che Shikamaru gli faccia ancora del male e non voglio che Naruto sia costretto a uccidere anche te,di nuovo.” Mi era rimasto l’amaro in bocca per quella scarsa fiducia nelle capacità mie e del cretino,ma la cosa più amara era che volesse impedire a Hidan la sua meritata vendetta: conoscendolo,se fosse accaduto il peggio,si sarebbe lanciato contro Nara senza tanti complimenti e lo avrebbe ammazzato anche a mani nude. Obiettai: “Ma tu non morirai,ricordi? L’hai promesso. E poi,cos’è questa mancanza di fiducia nei nostri confronti? Si impara dai propri errori. Beh,a parte quel coglione di Hidan,lui dai suoi errori non impara mai…” Rise,anche se sapevo che le dava fastidio che lo apostrofassi in quel modo: “Ora sei tu a nutrire scarsa fiducia in Hidan! E poi non è così stupido come dici tu! E’ anche divertente,è amorevole,a suo modo,è protettivo e geloso,è-” Le tappai la bocca con una mano: “Basta! Non mi interessa l’elenco delle sue “qualità” ci manca solo che ti metti a descrivere pure quando lo fate.” Rise ma improvvisamente crollò e quando la presi in braccio sussurrò: “Ti assicuro che è molto bravo anche in quello.” Alzai gli occhi al cielo,sperando che fosse stata l’estrema spossatezza a farle dire una cosa del genere, anche se non ne ero del tutto sicuro. Notai con sorpresa che Kureyo era piuttosto pesante e visto che era svenuta,mi sarebbe toccato portarla in braccio fino all’albergo…

Bussai con il piede alla porta della loro camera e sentii il rumore dei tacchi di Konan. La porta si aprì ed entrai senza troppe cerimonie. Hidan era seduto su un cuscino e si alzò di scatto non appena vide com’era ridotta “la sua amata”,puah… “Che cazzo è successo,Kakuzu?!” Aveva usato un tono decisamente alto,era diventato ancora più idiota da quando aveva conosciuto Kureyo… “Hidan,razza di demente,abbassa quella dannata voce! Non le è successo niente,è solo stremata per l’allenamento,ha esaurito tutto il chakra e deve solamente dormire!” Sembrò calmarsi di botto e si precipitò a strapparmela dalle braccia,per poi appoggiarla sul letto,commentai: “Dannazione,sei disgustoso Hidan! Sta solo dormendo,non è in fin di vita!” Mi lanciò la peggiore (o dovrei dire migliore?) occhiataccia che avessi mai ricevuto da parte sua e Konan si limitò a sghignazzare in silenzio,poi mi appoggiò una mano sulla spalla: “Lasciamoli soli,approfittiamone per controllare il perimetro.” La seguii sbuffando e richiusi la porta scoccando un’ultima occhiata a quella coppia bizzarra.

-*Hidan*

Le accarezzai i capelli,la mia carezza proseguì lungo la sua nuca,la spalla,il braccio,il fianco,fino alla coscia,le baciai dolcemente le labbra e non mi accorsi che aveva riaperto gli occhi e che mi stava fissando. Non mi diede il tempo di parlare,dato che portò le sue mani alla mia nuca e mi tirò verso di sé,ricambiando il mio bacio e tirandomi leggermente i capelli: un invito a nozze per me. Tentai di toglierle la maglia,ma mi fermò,sorrideva mentre riprendeva fiato: “Ehi,non ho nemmeno fatto una doccia,mi sento in imbarazzo…” La baciai nuovamente: “A me non da fastidio.” Mi allontanò e si mise seduta: “Per favore… Dammi 15 minuti e sono da te.” Mi riavvicinai e le baciai il collo,non avevo la minima intenzione di lasciarla andare: “Kureyo,un quarto d’ora è anche troppo,non credi di essere stata lontana da me per abbastanza tempo?” Arrossì e si alzò: “Torno subito.” Scappò letteralmente da me e si defilò in bagno. Sbuffai e mi accasciai sul letto matrimoniale,ero rimasto in impaziente attesa per tutto il giorno,in ansia per il suo allenamento e nervoso per Shikamaru che rischiava di trovarla insieme a Kakuzu,avevo persino pregato per molto più tempo del solito,sia per impiegare il tempo,sia per chiedere la protezione di Jashin-sama. Mi rialzai e mi diressi verso il bagno: se lei scappava,io la inseguivo! Sogghignai nel sentire il flusso dell’acqua nella vasca e attraverso la tendina,vidi Kureyo che si insaponava la testa. Mi sfilai velocemente i vestiti,scostai la tenda ed entrai. Lei si coprì con le mani,urlando: “Porca vacca! Ma che caz…?!” Riconoscendomi si rilassò visibilmente,ridacchiai: “Chi pensavi che fossi? Kakuzu forse?” Arrossì e si girò di spalle: “Non pensavo a nessuno! Mi hai solo fatto venire un infarto! E… che ci fai qui?” La abbracciai da dietro e un brivido mi corse lungo lo stomaco: “Cosa ci faccio qui? Uhuh,takara,l’ultima volta che siamo stati insieme nella stessa vasca,tu eri un gatto e sei stata tu a intrufolarti,non credi che mi debba ripagare il favore?” A dire il vero,non me ne importava del favore,l’idea di farlo in una vasca da bagno mi allettava già da tempo. Kureyo non rispose e ricominciò a lavarsi la testa,come se io non ci fossi e la cosa mi diede fastidio: odio essere ignorato. Presi il bagnoschiuma e me lo passai sulle mani,appoggiai il mento sulla sua spalla e le sussurrai,baciandole il collo: “Perché mi vuoi ignorare?” Appoggiai le mani sul suo seno e con dei movimenti circolari,la insaponai,scesi sul busto e le accarezzai lo stomaco,lei si irrigidì e mi prese le mani: “Non voglio ignorarti. Sono solo un po’ soprappensiero…” Provai a farle resistenza per poter scendere più in basso: “Allora concentrati su di me,ti farò dimenticare le tue preoccupazioni.” Girò la testa per potermi vedere: “… D’accordo.” Sorrise e mi baciò,ricambiai e mentre le nostre lingue giocavano,le mie mani scesero sulle sue cosce,si spostarono all’inguine,ma Kureyo mi afferrò nuovamente le mani,girandosi in modo che i nostri stomaci combaciassero: “Occhio a dove metti le mani,caro il mio pervertito.” Lo disse sorridendo,quindi capii che non le dava poi così fastidio: “Altrimenti cosa mi fai?” Mi morse il labbro inferiore e le sue mani si spostarono sul mio sedere,attirandomi verso di lei: “Altrimenti adopero i tuoi stessi sotterfugi su di te.” Appoggiai a mia volta le mani sul suo sedere: “Uhuh,certo che sei in grado di terrorizzarmi!” Rise del mio sarcasmo e mi baciò ancora,le sue mani mi percorrevano la schiena,accarezzandomi la spina dorsale,le strinsi dolcemente le natiche e la baciai ancora,avido del contatto con quelle labbra morbide. Le sue mani si spostarono,appoggiandosi sul mio petto,sfiorò la collana d’argento con le dita e si abbassò,baciandola: “Non la togli mai?” Sorrisi: “Sei forse gelosa di un simbolo?” Sfilò la collana dal mio collo e l’appoggiò con cura al di fuori della vasca: “No,è solo che mi piaci nudo e crudo,soprattutto nudo.” Mi fece un sorriso malizioso e mi baciò sul punto in cui il ciondolo si appoggiava alla mia pelle. La afferrai di colpo per le gambe,e la portai all’altezza del mio bacino: “Pronta?” Spalancò gli occhi: “Per cosa?” Risi e l’adagiai nella vasca e scesi sopra di lei,infilandomi in mezzo alle sue gambe: “Giochiamo pesante.” Sembrava delusa dalla mia risposta,le domandai,accarezzandole i capelli: “La cosa ti turba?” Arrossì,ritraendo le gambe verso di sé: “Sì,cioè no… E’ che per me è ancora una cosa proibita…” Mi fissò negli occhi: “E davanti a te… Non mi sento all’altezza…” Mi sentivo sia lusingato che dispiaciuto,non pensavo di farla stare in quel modo. La abbracciai stretta,accarezzandola: “Allora non insisterò. Però,vorrei sapere se la prima volta ti ha dato problemi.” Affondò il viso nel mio petto: “N-No,a-anzi… E’ s-stata memorabile…” Se ne vergognava,era difficile resistere alla tentazione di sedurla e convincerla. Le baciai la fronte,il naso,la bocca,la baciai tutta,stringendola a me,il profumo dello shampoo mi inebriava,insieme al sapore della sua pelle. Le regalai un succhiotto sulla clavicola,fissò la macchia rossa con sgomento: “E q-quello?” Ridacchiai: “Non hai mai ricevuto un succhiotto? Beh,consideralo come un marchio,sei mia.” Le accarezzai il viso e lei prese la mia mano,baciandomi le dita,risalì sul braccio,la spalla,morse leggermente la mascella e si soffermò sulla gola,dove,con mio grande stupore,mi lasciò un succhiotto. Mi mise le braccia al collo,baciandomi ancora: “Ho ricambiato il marchio,ora anche tu sei mio.”

-*Kakuzu*

Ormai erano le due di notte,avevamo percorso avanti e indietro lo stesso tragitto,che Konan chiamava “perimetro”,almeno per un centinaio di volte,ed ero stufo. Sbottai alla kunoichi dai capelli blu,che osservava il cielo stellato con chissà quali pensieri nella testa: “Allora,questo dannato “perimetro” per quante volte ancora dovremo percorrerlo!?” Mi fissò e sorrise con un accenno di malizia: “Beh,fino a quando Hidan e Kureyo non avranno fatto le loro cose.” Rimasi sbigottito: “Cosa?! Tu sapevi che l’avrebbero fatto!? Non può fare quel genere di attività,dannazione! Deve riposarsi!” Rispose con la pazienza con cui si spiega a un bambino: “No che non lo sapevo. Ho tirato a indovinare,conoscendo Hidan… Dovevi vederlo oggi,non stava zitto un secondo,continuava a pensare a lei. Mi ha fatto una testa così.” Borbottai: “Ora capisci perché lo detesto…” Sospirò: “Non l’ho mai visto così,non sapevo che potesse essere romantico.” Sbuffai: “Nemmeno io,è più ripugnante del solito.” Incrociò le braccia,appoggiandosi al muro di una casa: “Kakuzu. Non dirmi che non ti sei mai innamorato! Perché disprezzi in questo modo l’amore di Hidan?” Chiusi per un attimo gli occhi,ripensando al passato,non mi ero mai innamorato,non volevo innamorarmi,per me era uno spreco di tempo: “Non è l’amore di Hidan a darmi fastidio,ma è proprio lui che mi fa imbestialire! Non esiste rompicoglioni più odioso di lui! Ed è pure immortale,dannazione,non posso avere il piacere di ucciderlo!” Scosse la testa,alzando le braccia: “Ho capito,mi arrendo.” Aggiunse,camminando in direzione dell’hotel: “Ormai staranno dormendo,torniamo indietro.” Mi augurai davvero che stessero dormendo,non avrei sopportato di beccarli sul fatto…

-*Kureyo*

Hidan mi aveva asciugato i capelli con calma,tenendomi seduta sulle sue gambe e in seguito mi aveva pettinata,dandomi una fila di baci dalla spalla a sotto l’orecchio. Non mi ero mai sentita così bene in vita mia. Mi girai e gli passai le dita tra i capelli,riportandogli alcune ciocche ribelli indietro,gli baciai la fronte e lo abbracciai: volevo sentire ancora più forte il suo calore,il suo profumo delizioso. Mi leccò la gola e mi sorrise lussurioso: “La prossima volta mi dovrai concedere tu un trattamento di questo tipo,uhuhuh.” Intrecciai le mie dita nelle sue: “Va bene. Ora però,andiamo a letto.” Mi alzai e Hidan si alzò a sua volta,stiracchiandosi: “In fondo anch’io sono stanco.” Mi afferrò e mi prese in braccio,mi baciò ridacchiando e mi portò sul letto,appoggiandomi sopra le lenzuola,ancora una volta la sua forza mi sorprendeva,non riuscivo a capacitarmi del fatto che fosse in grado di sollevarmi senza difficoltà,ma la cosa che mi lasciava senza fiato,era sicuramente il suo fascino. Il suo sorriso e i suoi occhi ametista erano spettacolari. Si infilò sotto le coperte e mi fece cenno di imitarlo,accogliendomi al suo petto. Mi abbracciò e baciandomi sussurrò: “Buonanotte.” Lo baciai a mia volta: “Ti amo…” Rimase silenzioso poi rispose: “Anch’io.” Mi accarezzò il fianco e dopo pochi minuti,il suo respiro divenne più leggero e capii che si era addormentato. Il mio pensiero cadde su quello che sarebbe accaduto il giorno dopo: ce l’avrei fatta? Presi la mano di Hidan e la portai al cuore,accoccolandomi più vicina a lui: poteva essere l’ultima volta che gli stavo così vicino. Con quel pensiero inquieto,mi addormentai.

-*Konan*

Aprii con cautela la porta ed illuminai la stanza con la luce del corridoio. Entrai senza far rumore e vidi che il letto matrimoniale era occupato,sbirciai i due e sorrisi: erano adorabili. Kakuzu fissò con diffidenza la coppia e fece una smorfia nel vedere la mia espressione. Sussurrai: “Sei proprio senza cuore Kaku.” Fece un sorriso ironico: “Di cuori ne ho ben cinque,sei ancora così sicura?” Sbuffai e mormorai: “Lascia perdere…” Mi stesi sul letto singolo e domandai: “Tu dove vai,Kakuzu?” Ma non ricevetti risposta,se ne era già andato. Con un sospiro chiusi gli occhi e mi addormentai.

Salve!! Sono tornata! Sono molto dispiaciuta per questa assenza imperdonabile e spero che non abbiate perso la speranza! HidanJashinist vi augura buone vacanze e mi auguro che questo capitolo vi sia piaciuto!! 

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Capitolo 14
*** La resa dei conti ***


Mi risvegliai quasi di soprassalto,presa dal nervosismo. Alzai lo sguardo verso la finestra: il sole stava sorgendo in quel momento. Mi girai verso Hidan e come mi aspettavo,dormiva profondamente,lo baciai sulla guancia e mi alzai: era il giorno decisivo. Mi lavai e mi vestii: avvolsi delle garze dalla mano fino all’altezza del gomito come protezione,legai i capelli,rifornii il marsupio di armi e preparai delle carte bomba,mi misi una giacca a collo alto e dei pantaloni leggeri,ero pronta. Sentii bussare alla porta e quando aprii Kakuzu entrò: “Ciao Kureyo… Allora,sei proprio sicura?” Sospirai ed annuii: “Sì. Ho deciso. Non vale la pena di rimandare,se io non attacco lui,lui attaccherà me. Aspettami fuori,ora arrivo…” Il mio unico accompagnatore sarebbe stato Kakuzu,non volevo che nessun altro assistesse allo scontro. Presi un foglio e scrissi:    
Quando leggerai questo biglietto,io non sarò qui… Ti ho conosciuto da così poco tempo,era solo settembre quando sei comparso dal nulla e hai illuminato la mia vita. Io ti amavo già da molto,prima ancora di conoscerti dal vivo,di passare del tempo con te,prima di vivere tutto le nostre “avventure”.  Ti ho promesso che sarei sopravvissuta e cercherò di mantenere la mia promessa,ma se non dovessi tornare,sappi che ti amavo,ti amo e ti amerò per sempre: sei tutta la mia vita,Hidan.
Infinitamente tua,Kureyo

Rilessi ciò che avevo scritto e improvvisamente mi venne da piangere,oltre ad essere una pessima scrittrice,rischiavo di non rivedere più la persona che mi aveva rapito il cuore,ma anche tutti gli altri,i membri dell’Akatsuki,i miei compagni,i criminali migliori che possano esistere,tutti speciali,con scopi diversi,con caratteri differenti… Eppure ero riuscita ad apprezzare ognuno di loro: Kakuzu,con il suo carattere burbero,ma in fondo premuroso,Deidara,con la sua vitalità e il suo rapporto fraterno, Kisame,il mio gentiluomo preferito,Itachi,che con me è sempre stato silenzioso,Sasori,marionetta impicciona che nonostante tutto,mi era simpatica,Zetsu,che conoscevo a malapena, Pain,l’unico capo a cui potrei sottostare e infine Konan,la mia prima amica-nemica il cui carattere opposto me ne aveva fatte patire di ogni… Non dimenticai il mio animale ninja,Shatsu,anche lui,seppur per molto meno tempo,mi era stato vicino e mi avrebbe accompagnata in battaglia… Avrei potuto perdere tutti loro,ma chi lo sapeva? Il destino era ancora sconosciuto e lo avrei visto quel giorno. Appoggiai il biglietto sul cuscino e accarezzai un’ultima volta i capelli argentei del jashinista,sussurrai: “Augurami buona fortuna,Hidan…” L’immortale serrò i pugni sulla coperta,stropicciandola e aggrottò la fronte,mormorando qualcosa,come se mi avesse sentito,ma forse stava vivendo un sogno,sorrisi,sperando che fosse qualcosa di bello e mi allontanai.

-Davanti ai cancelli di Konoha

Kureyo era di fronte al suo avversario,si scrutavano ed io ero l’unico spettatore di quella scena: sapevo bene che in caso di difficoltà,non sarei dovuto intervenire,ma sarei riuscito a mantenere quella promessa? Strinsi i pugni: lei non era come Hidan,non potevo lasciarla in balia del nemico senza far nulla… Shikamaru sbadigliò e borbottò: “Che seccatura,per quale assurdo motivo mi hai fatto alzare così presto?” Kureyo sembrò quasi arrabbiarsi a quella domanda: “Non fare il finto tonto! Sai benissimo perché siamo qui!” Shikamaru ridacchiò,grattandosi la nuca: “Vorresti davvero sfidarmi? E’ uno scherzo,per caso?” Kureyo cominciò a tremare,ma non di paura. Notai che stava impastando una notevole quantità di chakra,tanto che riuscivo a percepirlo chiaramente,un riflesso rossastro le attraversò gli occhi: “No,non è affatto uno scherzo… Hai un conto in sospeso con me ed io te lo farò pagare profumatamente!” Assunse la posizione d’attacco,piegandosi sulle ginocchia,pronta a scattare in avanti,Nara rimase impassibile ma il suo sguardo si assottigliò: “Contenta tu… Se speri di battermi,genin,sei davvero pazza. Dove hai lasciato il tuo amico? Chissà quanto potrebbe soffrire se tu venissi eliminata.” Sottolineò l’ultima parola,accentuando il tono gelido della voce,puntava a far innervosire Kureyo,in modo da renderla meno capace di ragionare. La fissai,allarmato per la reazione che poteva avere e mi morsi il labbro per non avvertirla. Lei sorrise semplicemente: “Fatti sotto,stronzo!” Shikamaru rimase colpito per un secondo,ma poi posizionò le mani per i sigilli: “Ah,l’hai voluto tu!” La sua ombra si allungò velocissima verso Kureyo,lei urlò,muovendo velocissima le mani: “Doton! Doryū Heki!*” (*Arte della Terra,Paramento Terrestre) Appoggiò le mani al suolo e un enorme muro si innalzò tra lei e l’ombra,ma quest’ultima lo aggirò,per cercare di colpirla comunque. Kureyo saltò e notai che aveva creato una protuberanza lunga e piatta sul muro,che usò  come piattaforma,atterrando là sopra. Sapeva bene che l’ombra di Shikamaru aveva un limite di estensione e per lo stesso motivo,aveva scelto di cominciare lo scontro al mattino,così che non ci fosse stata abbastanza luce da poter fornire un vantaggio per Shikamaru. Le avevo proposto di imparare il Jiongu* (*Rancore della Terra),ossia la tecnica che mi ha reso una bambola composta da fibre nere,la tecnica proibita del mio villaggio che io stesso rubai,divenendo un Nukenin,ma lei aveva rifiutato di mutare il suo corpo,assicurandomi che poteva farcela anche senza quella tecnica,ma nonostante la promessa e il sorriso con cui me l’aveva fatta,ero preoccupato. Prima che lui potesse inventarsi qualsiasi cosa,formò un’altra tecnica: “Doton! Domu no Jutsu!*” (*Armatura di Terra) il suo corpo diventò completamente scuro,ora nessun attacco poteva ferirla,a meno che non fosse stata una tecnica del Fulmine. Saltò dal punto in cui si trovava ed evocò altre due copie per confondere Shikamaru,quest’ultimo cambiò tecnica: “Ninpō! Kagenui!*” (*Cucitura d’ombra) E attaccò sia le copie che Kureyo,ma lei schivò prontamente l’ombra e si avventò su Shikamaru,usando la mano come una lama,nel tentativo di trapassarlo da parte a parte. Sussultai: poteva farcela! Shikamaru le lanciò una carta bomba e Kureyo a sua volta ne lanciò un’altra,le due carte bombe esplosero colpendosi e un enorme colonna di fumo oscurò tutto,non riuscivo più a vederli. In quel momento,però,un urlo lacerò l’aria e non sembrava essere di nessuno degli sfidanti: “ATTENTA!” Aguzzai gli occhi e vidi Hidan che correva come non mai verso la nostra direzione,ma un rumore ben più agghiacciante mi arrivò alle orecchie -SLASH- tornai con lo sguardo verso il punto in cui Kureyo e Shikamaru si trovavano e dopo che la colonna di fumo si diradò vidi che lo aveva colpito! Kureyo ansimò: “Ti ho preso,bastardo!” Esultai silenziosamente per la vittoria e fissai il volto di Kureyo… c’era qualcosa che non andava: le pupille le si erano ristrette e un rivolo di sangue le scendeva dalla bocca,boccheggiava senza voce. Uscii di corsa dal mio nascondiglio e arrivai dai due nello stesso momento con Hidan,notai con orrore,che Shikamaru era riuscito a perforare l’Armatura con l’ombra e l’aveva colpita proprio nel cuore,come diavolo aveva fatto?! Era impossibile trapassare quella tecnica! Nara sputò a sua volta sangue,con un sorriso si volse verso Hidan: “Ce l’ho fatta,hai visto? L’ho uccisa. Non sarò riuscito ad eliminare te,ma questo forse è meglio della tua morte,il maestro Asuma è vendicato…” Hidan fissava a bocca aperta Kureyo,un lampo gli attraversò lo sguardo e con uno scatto,afferrò la falce che portava sulla schiena e con un unico movimento decapitò Shikamaru: “MALEDETTO FIGLIO DI PUTTANA!” La testa dello Shinobi rotolò a terra e Hidan scansò con un calcio il resto del suo corpo,prese in braccio Kureyo e la guardò disperato: “Kureyo! Rispondimi! Ti ricordi della promessa che mi hai fatto?! Non puoi morire! Ti prego! KUREYO!!” La scosse leggermente per le spalle,ma non diede alcun segno di vita,gli appoggiai una mano sulla spalla,mentre lui affondava il viso sul petto di lei,non lo vedevo ma pensai che piangesse: “Hidan… Temo che non ci sia più nulla da fare…” Mi resi conto che anche io stavo soffrendo,non potevo tollerare di vederla in quello stato. Hidan la strinse a sé,sussurrando: “L’ho persa… Ti rendi conto? Sono stato un’idiota a non ucciderlo prima!” Non sapevo cosa dirgli,mi sentivo in colpa tanto quanto lui per non essere intervenuto in tempo,mi sedetti a terra,ancora incredulo della sua morte: “Sono colpevole anch’io… L’ho lasciata fare…” Arrivò di corsa anche Konan che si portò una mano sulla bocca non appena vide Kureyo: “Oh no…” Il suo viso si contorse in una smorfia e una lacrima le scese lungo il viso: “Non dirmi che… è davvero…” Annuii,incapace di reagire: “Lo è…” Si avvicinò al fianco di Hidan: “Oddio,no…” Hidan si alzò di scatto,appoggiando delicatamente il corpo di Kureyo a terra,con uno sguardo furioso si accanì sul corpo del Nara e lo prese a calci: “BASTARDO! BASTARDO! MALEDETTO! TI AUGURO DI ESSERE GIA’ ALL’INFERNO!” Rabbioso,continuò a martoriare il cadavere,fino a che non cadde in ginocchio,urlando la sua frustrazione. Batté i pugni a terra,mentre la sua rabbia dava spazio alla disperazione. Improvvisamente,Zetsu comparve dal nulla: “Che sono questi musi lunghi? Che succede,ragazzi?” Hidan si rialzò velocemente e puntò su Zetsu,come se volesse prendere a calci anche lui: “COME: COSA E’ SUCCESSO?! NON VEDI,RAZZIA DI IDIOTA!?! KUREYO E’ MORTA!” Zetsu rise,alzando le mani in segno di difesa: “Tutto qui? E perché ti scandalizzi tanto?” Tutti e tre guardammo sconcertati Zetsu,che sorrideva radiosamente,Hidan era quello più scosso di tutti: “Ma che cazzo stai dicendo?! Io ti ammazzo!” Saltò verso Zetsu,ma lui rispose: “Se mi uccidi non potrò… Farti vedere la tua sorpresa…” Hidan si bloccò a pochi millimetri dalla faccia di Zetsu con il pugno,lo fissava con uno sguardo sia omicida che sorpreso. Zetsu sparì sotto terra e quando uscì,in braccio teneva Kureyo. Fissammo quel corpo increduli,Hidan fu il primo a parlare: “Che scherzo è!?” Zetsu ridacchiò: “Eheh,ora vi spiego tutto… Durante l’esplosione abbiamo preso la vera Kureyo… Sostituendola con uno delle mie copie speciali… Ora rilascio la tecnica.” Il corpo che giaceva al nostro fianco,cambiò le sembianze,diventando uno Zetsu bianco. Indicai la Kureyo che Zetsu reggeva: “Quindi,lei è…!” A Konan brillavano gli occhi: “Kureyo non è morta!” Hidan non si muoveva,fissava impietrito Kureyo,come se non credesse a quello che vedeva. Konan lo scosse,con lacrime di commozione che affioravano dagli occhi: “Ehi,hai sentito? E’ viva!” Lentamente il jashinista si riprese e Zetsu gli porse il corpo svenuto di Kureyo,la parte bianca sorrideva,a differenza della nera: “Avanti,che aspetti,Hidan? Ma guarda che ingrato…”  Hidan afferrò Kureyo e la accarezzò: “Kureyo?”

-*Kureyo*

Riaprii gli occhi e la prima cosa che vidi fu il viso di Hidan,mormorai: “Che è successo?” Mi strinse così forte che temetti di soffocare e mi riempì di baci: “Oh grazie a Jashin-sama…” Kakuzu domandò a Zetsu: “Ci sei solo tu qui?” Zetsu scosse la testa: “Gli altri arriveranno tra poco… Saranno i nostri rinforzi,tra non molto quelli di Konoha si accorgeranno della nostra presenza.” Kakuzu annuì: “Ora capisco perché l’ombra di Shikamaru ha oltrepassato l’Armatura di Terra,la copia stava solo copiando il colore della pelle,ma non la tecnica vera e propria,ma come hai ucciso Shikamaru?” Nel sentire quelle parole mi alzai di scatto,rischiando di dare una testata a Hidan: “Non l’ho ucciso?!” Tutti gli altri si girarono verso di me e Zetsu mi spiegò: “Durante l’esplosione ti ho salvata,sostituendoti con una mia copia,sapevo che Shikamaru ti avrebbe trafitto all’ultimo secondo… Noi conosciamo lo stile di combattimento di Nara,era prevedibile che decidesse di trafiggerti nell’unico momento possibile.” Ringhiai: “Potevo ucciderlo! Ce l’avrei fatta! Secondo te,per quale motivo ho adoperato l’Armatura di Terra?!” Si grattò la nuca,a disagio: “Temevo che ti intrappolasse nella Cucitura d’Ombra… E infondo,hai applicato l’Armatura di Terra non su un solo arto,ma su tutto il corpo… Stavi sprecando molto più chakra in breve tempo e quando esso fosse terminato,l’Armatura sarebbe svanita mentre eri intrappolata nella Cucitura d’Ombra… E Shikamaru ne avrebbe approfittato per ucciderti.” Sospirai e guardai Hidan,mortificata: “Non ce l’ho fatta,non l’ho ucciso…” Mi sorrise e mi baciò,stringendomi ancora più forte: “Non importa,il colpo decisivo gliel’ho dato io e se non avessi fatto la tua parte,non sarebbe morto. Mio dio,mi hai fatto prendere un bello spavento,sai?!” Sorrisi e lo abbracciai: “Me l’hai detto anche tu che so come terrorizzarti.” Ridacchiò e ci baciammo ancora. In quel momento,qualcuno arrivò e non si trattava di un nostro alleato,Naruto ci fissò a bocca aperta e quando vide il corpo di Shikamaru urlò: “Cosa gli avete fatto!?” Mi alzai in piedi e Hidan si parò davanti a me,temendo un attacco del Jinchuuriki,che fremeva di rabbia: “L’avete ucciso!” Mi dispiaceva per lui: “Naruto…” Si scagliò contro di noi,un enorme sfera blu gli vorticava nella mano,urlai: “Attenti è il Rasengan!” Hidan mi afferrò per la vita e saltò via,Kakuzu allungò le mani per bloccarlo: “Non farlo,Jinchuuriki! Questa volta non ti lascerò vincere!” Cercai di dimenarmi dalla stretta di Hidan: “Lasciami! Sta solo difendendo il suo villaggio!” Mi strinse ancor più forte,ringhiando: “E sta solo cercando di ucciderti! Ho già temuto di averti persa,non ho la minima intenzione di farti morire sul serio!” Urlai,strattonando la sua presa: “Naruto,fermati! Ho ucciso io Shikamaru! Lascia stare gli altri! Perdonami!” Hidan mi tappò la bocca con la mano e insieme a Konan ci rifugiammo nella foresta: “Baka! Kakuzu sa quello che fa,non c’è bisogno che ti tiri addosso un Jinchuuriki!” Il jashinista sembrava furioso,il suo sguardo era difficile da sostenere,infatti dovetti abbassare la testa,ma non me lo permise: “Guardami! Fissami negli occhi se ne hai coraggio!” Alzai intimorita il capo e urlò: “Cosa credi di fare,eh?! Di calmarlo!? “Scusami,ma ho ucciso uno dei tuoi amici per vendicare il mio ragazzo.” Ti sembra una buona idea?!” Ribattei: “Non l’ho fatto solo per vendicare te! Ho sofferto tantissimo quando ti ha battuto!! L’HO FATTO ANCHE PER ME!” La sua espressione cambiò di colpo: “… Gomen*.” (*scusa) Konan ci guardava preoccupata: “Ragazzi… Dovreste parlarne più tardi,Naruto sta dando del filo da torcere a Kakuzu…” In quel momento il buio calò su di noi,mi guardai attorno,spaventata e vidi Kakashi in piedi,le braccia accostate lungo i fianchi che ci fissava minaccioso: “…” Ci aveva intrappolati in un Genjutsu… Mi strinsi a Hidan: “Siamo caduti in un’Illusione!” Kakashi proferì: “Proprio così e non crediate di salvarvi tanto facilmente.” Una voce ribatté: “Non credo proprio! Katsu!” Un’esplosione costrinse Kakashi a ritirare la Tecnica e vidi Deidara,che lasciava scoperto l’occhio sinistro: “Il mio occhio sa sventare le illusioni,Hatake!” Si girò verso di me,sorridendo: “Ciao sorellina! Il tuo nii-chan è venuto a salvarvi la pelle!” Hidan lo guardò con malcelato odio e mi tirò per un braccio,ricominciando la fuga di poco prima. Tentai di protestare: “Non possiamo scappare in questo modo,è da codardi!” Hidan fece una smorfia,mordendosi il labbro: “Credi che se fosse stato per me sarei fuggito? Sei sicura di conoscermi davvero nel profondo? Fatti due domande,perché io sto fuggendo per salvarti,non certo per me stesso,non temo la morte,non la mia perlomeno…” Il suo sguardo si addolcì,girandosi verso di me: “La mia morte non mi terrorizza affatto,ma l’idea di saperti morta,mi ha sconvolto come non mai. Ho sempre creduto di non aver paura di nulla,ma in questi ultimi tempi mi sono dovuto ricredere…” Silenzio. Non aggiunse altro e gli unici suoni che ci accompagnavano,erano il frusciare delle foglie e dei rami che colpivamo nella nostra corsa e i nostri respiri irregolari,insieme a qualche grido da lontano,che via via diveniva sempre più debole nel frattempo che ci allontanavamo. Ad un certo punto un sibilo sinistro cominciò a risuonare alle nostre spalle,sempre più forte e chiaro,ci voltammo di scatto e vedemmo Naruto,ricoperto dal chakra rosso della volpe,che ringhiava e si avvicinava a velocità impressionante,Konan si fermò e ordinò: “Andate avanti,ci penserò io a tenerlo impegnato!” Corremmo più forte,mentre la fatica si faceva sentire poco a poco: avevo consumato parecchio chakra durante lo scontro e ne stavo consumando ancora per poter stare al passo di Hidan. Cominciai a sudare,la gola divenne secca e la vista si annebbiò,sarei svenuta di nuovo nel giro di pochi minuti. Mi fermai,appoggiandomi con la mano a un albero,mentre la mano sinistra mi sorreggeva stando poggiata sul mio ginocchio,ansimai e Hidan si fermò,incoraggiandomi a proseguire: “Kureyo non possiamo fermarci,non ora.” Risposi con un filo di voce: “Lasciami qui,mi nasconderò e appena avrò ripreso fiato riprenderò il cammino,tu vattene. Non voglio vederti rischiare la vita…” Fece una risata bassa e mi accarezzò la fronte: “Stupida,stai delirando… Non sapresti dove andare,tanto per cominciare e poi: io sono immortale.” Detto questo mi afferrò per le braccia e mi tirò sulla sua schiena,portandosi rapido le mie gambe a cingergli la vita. Mormorai,stringendogli le braccia al collo e appoggiando il viso tra i suoi capelli: “Neanche tu sai dove andare…” Mi immaginai che alzasse gli occhi al cielo: “Questo lo credi tu. Deidara,Kakuzu e Konan si stanno occupando di quelli di Konoha,con tutta probabilità,anche Itachi,Kisame e Sasori li avranno raggiunti. Pain ci troverà fuori dalla foresta e gli altri ci raggiungeranno illesi dopo la ritirata.” Ascoltai con attenzione le sue parole,mentre mi lasciavo coccolare il viso dalla morbidezza dei suoi capelli: “Da quando sei diventato così… intelligente?” Rispose stizzito: “Mi stai dicendo che prima ero un cretino!?” Se non fosse stato per la situazione in cui ci trovavamo,mi sarei messa a ridere: “No,Hidan. Non l’ho mai pensato,solo che un tempo non ti fermavi mai a pensare,agivi d’impulso e basta.” Sembrò riflettere sulla mia risposta e disse: “Ti ho già detto che sono in parte cambiato… Ricordi? Ho imparato a frenare l’istinto,sono maturato.” Gli baciai la nuca,sussurrando: “Lo so e sono fiera di te… Ti amo.” Ridacchiò,accelerando il passo: “Quelle due parole non le avresti mai pronunciate,poco tempo fa.” Arrossii: “Q-Quali due parole?” Sogghignò: “Le ultime che hai detto.” Rimasi in silenzio,imbarazzata e Hidan non smise di ridacchiare: “Stai facendo progressi,Kureyo. Cominci ad ammettere apertamente quello che provi per me.” Mormorai,fissando truce il bosco che si diradava davanti a noi: “Ho ammesso da sempre di amarti,baka…” Stava per rispondere quando l’onda d’urto di una grossa esplosione ci investì. Mi aggrappai più salda a lui per lo spavento e Hidan si voltò,sgranando gli occhi in un’espressione che mi fece accapponare la pelle. Mi voltai anch’io e aprii la bocca senza che ne uscisse alcun suono,ero spaventata ancor più del jashinista. Naruto ringhiava e intorno a lui un alone rossastro lo rendeva ancora più terrificante. Il mio pensiero corse subito agli altri: li aveva sterminati per poi averci raggiunto? Gemetti di terrore e panico e mi sentii tremare le viscere,un brivido freddo e insopportabile. Hidan mi appoggiò a terra e il tempo sembrò fermarsi,si girò verso di me e lo vidi come se si stesse muovendo al rallentatore,la cosa che più mi colpì fu la luce che brillava nei suoi occhi sgranati: aveva paura… per me. Sussurrò una sola parola,che mi fece venire un nodo alla gola: “Scappa.” Il mondo mi crollò addosso e il tempo riprese a scorrere,mentre lui si lanciava contro Naruto,apparendo come un lampo rosso e nero. Avevo voglia di urlare e tentare di fermarlo e salvarlo,anche senza sapere come. La disperazione salì fino al nodo che mi serrava la gola e mi sentii impotente: se intervenivo,rischiavo di peggiorare le cose. Se non lo facevo,avrei visto la fine del mio amato: sapevo bene che contro Naruto in quelle condizioni non aveva speranze. Una mano mi afferrò saldamente per il polso e mi tirò con forza,facendomi correre contro la mia volontà,ma l’unica cosa che vedevo era Hidan che combatteva e che spariva dinnanzi ai miei occhi sempre di più,fino a che la foresta lo inghiottì. Solo allora mi accorsi chi fosse stato a portarmi via: Itachi. Urlai e tentai di opporgli resistenza,con scarso successo: “Lasciami! HIDAN!” Lui non mi lasciò e con i suoi occhi di brace mi fece ammutolire: “Se la caverà. Subito dopo che Naruto è sfuggito per inseguirvi,gli altri sono partiti all’inseguimento. Saranno già al fianco di Hidan.” Voleva rassicurarmi,ma io non riuscii a calmarmi affatto: e se non fossero arrivati in tempo? Corremmo senza fermarci per un tempo che mi sembrò interminabile,ma quando ci fermammo era già pomeriggio inoltrato. Caddi a terra e mi abbracciai,sentendo un freddo inspiegabile che nemmeno la fatica della corsa fece affievolire. Quel gelo proveniva da dentro di me: la paura,l’angoscia,l’ansia e un orrendo presentimento alimentavano quel fuoco di ghiaccio che mi toglieva il respiro. Itachi mi osservò e fece un sorriso debole: “Non devi preoccuparti,è sicuro che tutti torneranno indietro sani e salvi.”

Ecco un altro lungo capitolo,uno degli ultimi ormai,ahimè. Purtroppo non ho più molto tempo, i tempi diventano sempre più lunghi per concludere un capitolo. Spero che vi sia piaciuto e che continuate a seguirmi come avete fatto finora. Arigatou,veramente. Un abbraccio da HidanJashinist!

 

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