I wanna be your last first kiss.

di LiamsCheecks
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Just a place to hide. ***
Capitolo 2: *** I can do pasta. ***



Capitolo 1
*** Just a place to hide. ***


A place to hide.
 
.

Mi piacciono i treni a cabine chiuse. È più intimo e c’è meno casino. Per i viaggi lunghi però ti ritrovi a dover fissare per intere ore la persona seduta di fronte a te e diventa abbastanza imbarazzante.
Il treno non è ancora partito.
Nella mia cabina ci siamo solo io e un ragazzo, seduto proprio di fronte a me.
Il viaggio durerà circa quattro ore, voglio andare il più lontano possibile.
Quattro ore a fissare quel ragazzo. Niente male, è davvero carino. Se ne sta tutto malinconico con le cuffie nelle orecchie ad ascoltare chissà quale canzone d’amore e fissa il mondo dal finestrino. È una notte tempestosa, il rumore della pioggia che cade è quasi assordante ma allo stesso tempo rilassante. Il ragazzo ha l’aria incazzata, anche se i suoi sguardi di rabbia si trasformano spesso in sguardi tristi che osservano il nulla ricordandosi forse di qualcosa di bello andato perduto.
Comincia ad esserci vento e degli schizzi di pioggia entrano dal finestrino semiaperto bagnandomi il viso.
A quanto vedo arrivano anche addosso al ragazzo, ma lui non sembra curarsene.
“Posso chiudere?” gli chiedo indicando il finestrino.
Il ragazzo si accorge quasi per miracolo che gli sto parlando, la musica che sta ascoltando si sente anche da fuori. Mi guarda per la prima volta da quanto sono entrata e mi sciolgo. È di una bellezza sconvolgente.
“Sì.” mi risponde.
Apro un libro che ho portato con me per ammazzare il tempo.
“Bel libro.” dice il ragazzo.
“L’hai letto?”
“Sì.”
“Allora continuerò a leggerlo anch’io.”
“Brava.”
Che ragazzo di poche parole.
La canzone nelle sue cuffie finisce e c’è un po’ di silenzio.
“Sei carina comunque.”
Mhm, poche parole ma buone.
“Grazie.” Rispondo.
‘Tu invece sei l’essere più incantevole che io abbia mai visto.’ avrei voluto aggiungere, ma forse non è il caso. Il treno parte.
Dopo qualche minuto prendo il coraggio per iniziare una conversazione più significativa con lui.
“Che musica ascolti?”
So benissimo che musica ascolta, si sente tutto anche senza cuffie.
“Tieni, guarda.” mi porge il suo I-pod. Guardo la sua playlist. Mi piace molto. Sorrido quando vedo la mia canzone preferita fra le sue.
“Se vuoi puoi ascoltare la musica con me.”
Mi alzo e vado a sedermi di fianco a lui per ascoltare da una cuffia.
“Come ti chiami?” mi chiede.
“Deborah. E tu?”
“Zayn. Dove stai andando?”
“A Wolverhampton.”
“Stai scappando?”
“Cosa te lo fa pensare?”
“Il fatto che sei in un treno in piena notte con una sola borsa come bagaglio e che hai intenzione di scendere alla fermata più lontana dalla partenza mi sembra un ottimo indizio.”
“Sì sto scappando. E tu?”
“Vado anch’io a Wolverhampton per lo stesso motivo. Solo che io ho la valigia, vado da un amico, Liam. È la prima volta che scappi? Scommetto che non hai un posto dove dormire.”
“Esatto. Tu invece sei un esperto?”
“Più o meno. Quest’anno è la seconda volta.”
“Come mai lo fai così spesso?”
“Perché odio la mia vita a casa. Lì non vivo. Scappo per qualche settimana e poi torno, i miei ci hanno fatto l’abitudine.”
“Per quanto pensi di andare avanti così?”
“Fino ai 18 anni, quando potrò finalmente andare via di casa e lasciarmi indietro tutto. Tu invece?”
“I miei si stanno lasciando, rompono di continuo i coglioni a me e mi stanno rendendo la vita un inferni. A scuola sono una sfigata, non ho amici. L’unica cosa che mi dispiace di aver lasciato a casa sono le mie lezioni di pianoforte. È la mia passione. Per il resto odio la mia vita fin dal giorno della mia nascita e solo adesso trovo il coraggio di provare a cambiarla.”
“Wow. Quasi quasi mi batti.”
“Già. Conosci un hotel dove non ti facciano pagare troppo a Wolverhampton?”
“Puoi venire a stare da Liam. I suoi genitori  sono  sempre via per lavoro e lui resta a casa con il personale di servizio.”
“Sicuro che non disturbo?”
“Non credo proprio, conoscere una bella ragazza fa sempre piacere. Vedrai, ti piaceranno i miei amici.”
“Scusa ma quanta gente vive questo Liam?”
“Per adesso dovremmo esserci solo io e Harry, poi arriveranno anche gli altri. Di solito ci organizziamo, così stiamo tutti insieme. È come se andassimo a vivere da soli. In tutto siamo cinque.”
“Sei sicuro che non sia un problema per voi che venga anch’io a stare lì?”
“Assolutamente no, se vuoi adesso chiamo Liam e te lo dice lui.”
“Ma starà dormendo.”
“Dormire! A casa sua non si va a dormire prima delle sette del mattino. È la regola. Adesso lo chiamo.”
Non appena Liam risponde Zayn mi mette il telefono all’orecchio obbligandomi a parlare con lui.
“Pronto? Zayn quando fai gli scherzi nascondi il numero, così non è divertente! Avanti rispondi!”
“P-pronto?”
“Hey, sei diventato una ragazza!”
“No veramente io mi chiamo Deborah, ho appena conosciuto Zayn. Mi ha offerto un posto a casa tua e adesso mi sta obbligando a parlare con te anche se non ti conosco.”
Zayn continua a sghignazzare.
“Nessun problema, c’è posto per tutti. Passamelo un attimo.”
“Ok.”
“Hey amico! Sì è molto carina,. Hey, l’ho vista prima io! Arriveremo fra tre ore. A dopo.”
Chiude la telefonata.
“Che c’è? Perché ridi?”
“Perché stavate litigando per la precedenza!”
“E allora?”
“È una cosa stupida!”
“Ma te l’ho detto che sei carina.”
“Ahaha grazie.”
“Dai, continuiamo ad ascoltare un po’ di musica.”
Mi metto una cuffia nell’orecchio e mi abbandono completamente alla musica. Mi sento meno sola ora che so dove andare. Anche se sono terrorizzata all’idea di vivere con cinque ragazzi.
“Deb, Deb svegliati. Siamo arrivati.” mi dice Zayn martellandomi il braccio con un dito. Mi risveglio e mi accorgo che mi ero addormentata sulla sua spalla. La prima cosa che vedo appena sveglia, infatti, è il suo viso. Porca puttana che bello. Mi alzo e scendiamo dal treno.
“Prendiamo un paio di autobus e siamo lì.”
Arriviamo a casa di Liam e comincio a diventare un po’ nervosa all’idea di conoscerli.
“Zayn! Ti stavo aspettando!” dice un ragazzo castano dagli occhi scuri che ci aspetta sulla porta.

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Capitolo 2
*** I can do pasta. ***


I can do pasta



Merda che figo anche lui. Mi chiedo se siano così anche gli altri.
“Paaayne! Non ce la facevo più a Bradford!” dice Zayn battendogli il cinque.
“Allora, non mi presenti quello splendore?” dice indicandomi.
Ok, un altro complimento e svengo.
“Liam, lei è Deborah. Deb, lui è Liam.”
“Felice di conoscerti.” dice Liam, baciandomi la mano. Dentro di me sto collassando.
“Payne, tra tutte le tue tecniche di rimorchio, questa è la peggiore.” dice Zayn entrando in casa. Liam entra e io lo seguo. Mhm.. bene bene, ha proprio un bel sedere. Entriamo e nel salotto c’è un ragazzo riccio tutto preso da un videogame alla Playstation.
“Ciao, io sono Harry. Sarà un piacere averti qui con noi.” mi dice mettendo in pausa il gioco e guardandomi negli occhi. Cazzo, ha gli occhi verdi più belli che abbia mai visto. Figo numero 3 trovato. Ora ne mancano solo due.
“Io sono Deborah. Il piacere è mio.” intendo letteralmente. Due ragazzi entrano dalla porta lasciata aperta. Uno castano con una maglia a righe, l’altro biondo con un sorriso meraviglioso. Entrambi con gli occhi azzurri. Ora li ho trovati, figo numero 4 e figo numero 5. Mi chiedo se Zayn abbia anche altri amici da presentarmi. Potrei sistemare tutte le mie amiche. Ah già, non ne ho.
Parla prima il biondo:
“Hey ragazzi, siamo.. wow, baby!” esclama ‘analizzandomi’ dalla testa ai piedi con un sopracciglio alzato. È troppo figo per osservarmi così. Mi mette a disagio. Dio solo sa però quanto mi fa piacere piacergli.
“Mi presento, io sono Niall. E tu..? ”
“Deborah.”
Porca troia, è irlandese. Tutte le ragazze vanno matte per l’accento irlandese. Io non faccio eccezione.
“Frena bello, ci sono anch’io! Deborah.. ce l’hai un ragazzo?”
“Non do questo tipo di informazioni a uno che non mi ha ancora detto come si chiama.” dico sorridendogli.
“Louis, mi chiamo Louis. E sono qui per te.” dice facendomi un inchino. Io sono piegata in due dalle risate.
“Ok, ora che le presentazioni sono state fatte, andiamo a vedere come sistemarci per dormire.” dice Liam.
Saliamo al piano di sopra e ci mostra le camere.
“Allora ragazzi, le camere libere sono tre, la mia e quella dei miei sono off limits, lo sapete. Dovremmo dividerci due per camera.”
Due per camera.. dormirò con uno dei ragazzi. Non so se essere contenta o meno.
“Per te va bene, Deborah? O preferisci dormire da sola?” mi chiede Liam.
“Non voglio crearvi disturbo, non dovete cambiare e vostre abitudini per me.”
“Ok, allora devi solo scegliere il tuo compagno di stanza.”
“Non importa, fate voi.”
 “Meglio di no, Deb, nessuno vuole dormire con Louis. Finiresti per dividere la stanza con lui.” fa Zayn ridendo.
“E perché no?”
“Perché è irrimediabilmente disordinato e lascia le mutande in giro, ti conviene scegliere.” risponde Niall.
“Ok facciamo così: io vado in terrazza, quando avete deciso tutto mi venite a chiamare.”
“È davvero questo quello che vuoi?” mi chiede Harry in tono ironicamente drammatico.
“Sì.” dico sorridendo e salgo in terrazza.
“Deb, abbiamo deciso. Dormirai con me.” dice Zayn raggiungendomi un terrazza.
“Bene, chi si è preso Louis?” dico scherzando.
“Niall. Lui è ordinato, speriamo che in queste settimane riesca a convertirlo, anche se mi sembra leggermente impossibile.”
“Ti credo.” dico sorridendo e voltandomi ad osservare il paesaggio.
“Ti passerà.” mi dice Zayn avvicinandosi a me da dietro.
“Cosa?”
“Ti manca casa tua, è normale. Passerà presto, vedrai.”
“Oh no, ma a me non manca per niente casa mia.”
“Allora ti manca il tuo ragazzo.”
“Come scusa?”
“Di sicuro quello che ti manca è il tuo ragazzo.” ripete Zayn in tono risoluto.
“Io non ho un ragazzo.”
“Ma ce l’avevi.”
Lo guardo male. Ma che problema ha?
“Credi che non abbia notato la scritta ‘Tom & Deb 4ever’ sulla tua borsa?”
“Sai com’è, non sono abituata alla gente che spia qualunque cosa io abbia o faccia.” gli dico incazzata. Ma chi si crede di essere?
“Ti manca davvero tanto, eh? Per cosa avete litigato?”
“Non sono affari tuoi.”
“Oh, davvero?”
“Sì, davvero.”
“Va bene. Ma se ti va di parlarne, io ci sono.”
“Senti, ma perché t’interessa così tanto saperlo?”
“Ma io non voglio saperlo. Lo so già. Sei tu che lo neghi.” detto questo mi lascia sola in terrazza. È così irritante.
“DEEEB!” urla Liam dal piano di sotto.
“ARRIVOOO!” gli urlo in risposta.
Scendo di sotto e tutti i ragazzi sono fermi in linea davanti a me.
“Beh? Che succede?”
“Zayn ti ha informato della tua sistemazione?” chiede Louis in tono solenne.
“Sì.”
“Ora non resta che scegliere il tuo posto a tavola.” annuncia Niall imitando la voce di un presentatore.
“Questa scelta richiede un po’ di tempo, abbiamo impiegato mesi per trovare la sistemazione più congeniale al nostro gruppo, ma ora dobbiamo trovare il tuo posto.” dice Liam.
“Ma è davvero così importante?”
“Perché ce lo chiedono tutti? Certo che è importante! È fondamentale trovare una sistemazione ottimale per ciascun membro in modo da non aver problemi all’ora di pranzo. Cominciamo.” dice poi Harry.
“Ok, ci sono tre elementi fondamentali da valutare: sputacchio, emissioni orali e simpatie.” inizia a spiegare Louis.
“Lou, lo sai che alla fine conta solo il terzo.” obietta Zayn.
“Assolutamente no, sono i tre criteri basilari. Non vanno trasgrediti.”
“Come vuoi tu.” fa Zayn rassegnato.
“Ragazzi, io non ho ancora capito di cosa stiamo parlando.” dico confusa.
“Vedi, il tuo posto a tavola dipende da tre cose: se sputacchi mentre mangi, se rutti e chi ti sta più simpatico.” spiega Niall.
“Ma è assurdo! Io non faccio niente del genere.”
“Allora credo che la decisione sia fin troppo facile: ti siederai accanto a Zayn e Liam. Sono gli unici che risultano compatibili con il tuo modo di mangiare.” dice Harry “perfino io rutto!”
“Ok, fate come credete.” dico sempre più confusa. Questi sono pazzi.
“Forza ragazzi, chi va a prendere il take-away?” chiede Louis.
“Posso cucinare io per voi.” dico, non immagino per quale motivo.
“Sai cucinare?” chiede Liam.
“So fare la pasta.”
“Wow, cibo italiano! La cucina è tutta tua, baby.” mi fa Niall entusiasta.
Cucino la pasta e mi sembra che tutti gradiscano abbastanza. Passiamo la giornata a giocare a Mario Kart finchè non arrivano le 10 di sera.
Siamo tutti abbastanza stanchi e annoiati da Mario Kart e decidiamo di andare a dormire.
“Ma non avevi detto che qui non si va a letto prima delle 7 del mattino?”
“Dipende se siamo stanchi. Poi abbiamo viaggiato tutta la notte, io e te.” mi risponde Zayn.
Andiamo a letto e mi sento un po’ imbarazzata. Dormo con un ragazzo in camera! Non mi era mai capitato prima. Non riesco ad addormentarmi, ma avere Zayn in camera non è l’unico motivo. Mi rigiro nel letto per trovare la posizione adatta, ma senza risultato. All’ennesimo tentativo mi giro verso destra e mi ritrovo letteralmente il sedere di Zayn in faccia.
“Che ci fai seduto sul mio letto?” chiedo, sempre più confusa dai suoi comportamenti da pazzo.




Ok gente, questo è il secondo capitolo, ovviamente Zayn non ha mangiato la pasta di Deb nel bicchiere, ma la foto era troppo carina e c'entra anche con la pasta, tanto che non ho resistiso a metterla :)
Se vi è piaciuto recensite, so che è un pochino 'moscio', ma è iuna specie di capitolo di passaggio, nel prossimo ci sono degli eventi interessanti.
Detto questo, al prossimo. Enjoy :)

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