I'm blinded, cause you everything I see.

di meandmrjones
(/viewuser.php?uid=178404)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** another chance. ***
Capitolo 2: *** She's just an error. ***
Capitolo 3: *** his eyes. ***
Capitolo 4: *** she smiled. ***



Capitolo 1
*** another chance. ***








 

 Prologo.



 
-non posso crederci, l'hai rifatto!- sussurrò Allison guardando delusa l'amica -me l'avevi promesso, Megan.-
Megan, che fino a quel momento non aveva capito cosa realmente fosse successo, guardò dritta di fronte a sè.
Un corpo inerme giaceva lì davanti i suoi occhi. Una ragazza mora di circa quindici anni. Lo aveva rifatto, ci era ricaduta.
L'avrebbe dovuto capire, lei è solo una pedina di questa maledetta vita. Non può farci nulla, ormai lei è cioè che è.
Rimase in silenzio per poi alzare gli occhi verso l'amica. 
-Scusa, non so cosa mi sia preso- farfugliò passandosi una mano tra i capelli -non volevo Allison, perdonami.
Allison la guardò seria per poi addolcire lo sguardo alle parole dell'amica. Per lei era quasi un miracolo sentir uscire dalla bocca di Megan delle scuse. Megan, la ragazza scontrosa, permalosa, misteriosa e menefreghista o almeno solo all'apparenza, si stava davvero scusando?
Allison la guardò incerta per un pò e poi disse -dai ora non c'è tempo- guardo oltre la finestra -si sta facendo sera, dobbiamo andare, ora.
Megan si alzò barcollante ed insieme uscirono dal garage.
Il vento colpì Megan dritto alla schiena facendola rabbrividire. Si strinse nel suo giacchetto di pelle meravigliandosi del fatto che provasse freddo, forse qualcosa di umano era riamasto in lei.





Allison ordinò Megan di rimanere in macchina, e l'amica fece quanto detto.
Allison entrò in casa e si avviò verso la stanza da letto. 
Prese un borsone e infilo più vestiti possibili. E poi fece lo stesso con tutte le valigie che avevano.
Entrò in bagno e prese una busta nella quale mise tutte le loro cose che si trovavano per casa. 
Non potevano lasciare tracce, odori, qualsiasi cosa le riguardasse.
Arrivò alla macchina sopraffatta di bagagli e l'amica scese per aiutarla.
Mentre Megan metteva i bagagli nel cofano, lei decise di andare a salutare la casa in cui aveva trascorso la maggior parte della sua vita.
Inspirò profondamente per l'ultima volta il profumo della casa che le era tanto a cuore. 
Chiuse gli occhi e cercò di ricordare quando tutto era normale, quando lei e Megan erano solo due semplici studentesse. Poi tuttò cambiò, come lei d'altronde. Non perse mai la sua positività, restò com'era solo diversa. Megan, non era mai stata la più solare e allegra, ma di certo non era mai stata così. Come se un grande buco nero le avesse risucchiato tutti i suoi sentimenti, lasciando un vuoto. Infatti era proprio quello che sentiva, lei era vuota, priva di ogni ragione per vivere. L'unica cosa che non la faceva arrendere era Allison, era troppo vulnerabile, più umana, e lei l'avrebbe protetta, per sempre. Non era solo la sua migliore amica, avevano vissuto così tanto tempo insieme, era una sorella
Allison sorrise, Megan era davvero una gran testarda ma le voleva un bene dell'anima, dopotutto. Non poteva, non doveva, farla sentire in colpa per ciò che era successo, avrebbe solo aggravato la situazione di Megan.
Chiuse la porta e le scese una lacrima. 
'Chiusa una porta si apre un portone, no? Dobbiamo solo cercare questo portone. Coraggio Allie.' disse tra sè e sè.
Si asciugò in fretta la lacrima e andò verso la macchina.
Aiutò Megan a mettere l'ultimo bagaglio in macchina e poi salirono.




 
-Allora dove andiamo?- chiese sorridente Allison picchiettando le sue curatissime unghie sul volante, come se non fosse mai successo nulla.
Megan non si meravigliò del comportamento dell'amica, era solito di Allison cambiare stato d'animo da un momento all'altro, ma sopratutto era sicura che l'amica non le avrebbe mai fatto pesare più di tanto questa storia. Era questo ciò che le piaceva di più di Allison, era sempre pronta a starle accanto e perdonarla.
-Non so- disse Megan guardando le gocce cadere giù sul suo finestrino -Quale città manca?- disse con tono amareggiato, ma Allison scoppiò in una fragorosa risata credendo fosse una battuta.
Poi, Allie tornò seria e disse -ho avuto un'idea.
Megan smise di tracciare con il dito le scie lasciate dalle gocce e si voltò verso l'amica -Sono tutta orecchie.
-Andiamo da Liam!- propose speranzosa.
Liam, no. Mai e poi mai Megan sarebbe tornata da Liam. Mai e poi mai avrebbe fatto vedere a suo fratello che aveva bisogno d'aiuto. Liam così premuroso e protettivo, no non poteva farlo preoccupare, non di nuovo.
-Non se ne parla, Allie!- esclamò ritornando a guardare fuori dal finestrino.
Allison roteò gli occhi e mise in moto la macchina.
-Megan ti prego, mi mancano- disse all'amica -se poi le cose si fanno complicate ce ne andiamo, giuro!
Megan si girò verso Allison.
-Ok, ma solo perchè ho un affare in sospeso- disse poco convinta -poi ce ne andremo, per sempre.
Allison battè le mani vittoriosa, poi si voltò verso l'amica  boccheggiando un 'sissignore'.
Megan sbuffò e si stiracchiò girandosi dall'altro lato, cercando una posizione comoda per dormire.
Allison sorrise divertita e mise in moto la macchina -Wolverhamptom sarà il nostro portone!
-Portone?- chiese confusa Megan, che finalmente aveva trovato una posizione decente.
Allison rise e scosse la testa -lascia stare.
Megan le sorrise e chiuse gli occhi.
Forse si sarebbe addormentata o magari, avrebbe solamente cercato delle parole da dire a Liam.
Liam, quel coglione, maledettamente perfetto che non sembrava per niente suo fratello.
-Allie, Liam sembra più tuo fratello- farfugliò ad occhi chiusi e poi si addormentò immaginando l'amica sorridere a quelle parole.




 
 -Spazio Autrice dal primo capitolo.   

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** She's just an error. ***









 

-Sveglia- urlò Allison -siamo arrivate!
Megan sussultò e mandò al diavolo l'amica.
-Ma sei scema!- farfugliò ancora assonnata, per poi sbadigliare.
Allison scese dalla macchina e andò a prendere le valigie.
'Non è cambiato nulla' pensò Megan.
Era una villa molto grande con un ampio giardino, molto curato, proprio come Megan se lo ricordava.
Megan scese dalla macchina e andò ad aiutare Allison con le valigie.
Portarono le valigie sotto il portico e bussarono.
-Chi è?- chiese Liam aprendo la porta -ma chi diav... Megan, Allison!
Liam strinse a sè Megan. 
-Mi uccidi- disse Megan senza voce.
Liam sciolse l'abbraccio e la guardò dritta negli occhi -mi sei mancata- aggiunse poi.
Megan sorrise, odiava sorridere. L'unica persona a cui aveva sorriso per tre anni era Allison.
Il ragazzo poi si girò verso Allison e abbracciò anche lei calorosamente.
-Che ci fate qui ragazze?- chiese Liam curioso.
Megan guardò Allison.

-E' risuccesso,- disse tranquilla Allison -Liam possiamo stare qui?
Liam annuì e poi si soffermò con lo sguardo su Megan.
Megan si irrigidì allo sguardo di compassione da parte del fratello.
Odiava far pena alle persone, sopratutto a suo fratello. 
Liam si fece da parte per far entrare le ragazze e poi chiuse la porta.
Megan andò dritta verso camera sua.
Entrò e fece un respiro profondo. 
Posò le valigie sul letto e chiuse la porta.




-Lascia che te le porti io- disse con tono gentile Liam afferrando le valigie di Allison -sarai stanca dopo aver guidato per così tanto tempo!
Allison non potè fare a meno: lasciò aiutarsi da Liam con le valigie e lo aspettò in cucina per una chiacchierata.
Lei e Liam erano due grandissimi amici, entrambi facevano di tutto per far felice Megan, anche se quest'ultima era troppo orgogliosa per lasciarsi aiutare.
-Allora?- le chiese Liam entrando in cucina.
Allison si sedette su uno sgabbello intorno all'isolotto della cucina.
-Ha perso il controllo, come l'ultima volta- disse Allison giocarellando con il picciolo di una mela.
Liam prese due bicchieri d' acqua e si sedette di fronte a Allison -come sta?
Allison lo guardò negli occhi -male, Liam.
Liam abbassò gli occhi.




Si rannicchiò sul letto. 
Non voleva sentire nessuno.
Non voleva vedere nessuno.
Voleva sparire lontano via da tutti
Megan si era sempre sentita uno sbaglio della natura, lei non c'entrava nulla con nessuno.
I Payne, erano una famiglia di nobili vampiri da secoli, con una reputazione di abili e galanti cacciatori. Non erano legati a nessun tipo di sterotipo, fatto sta che invecchiavano, si riflettevano negli specchi e no, non dormivano in nessun tipo di tomba. Erano semplicemente dotati di una velocità e forza soprannaturale.
Bevevano sangue animale, ma mangiavano anche cibo normale -ad esempio, Liam amava la cioccolata- ed avevano fatto il voto del sangue umano, così da non uccidere persone innocenti.
Margaret Payne e Joshua Payne ebbero tre bambini: Ellen, la figlia perfetta, Liam, il figlio prodigio e Megan, la distruzione totale.
Nella lontana notte del 14 dicembre, Margaret stava partorendo una bambina destinata ad essere la perfetta vampira, il suo futuro era già scritto in molte antiche leggende della famiglia, ma quella sera qualcosa andò storto. 
Margaret Payne morì, i medici fecero di tutto per salvare almeno la bambina.
Purtroppo però la bambina era sul punto di morire e così le iniettarono del sangue umano, modificando così il metabolismo della piccola.
Megan Payne non era un semplice vampiro, il suo cuore batteva in parte. Lei non beveva sangue, lei era costretta ad uccidere. 
'Vampiro della mente' così veniva definita. Risucchiava l'anima degli umani. Questo però accadeva solo quando questa fame si rifaceva viva.
Il ricordo più profondo di Megan, fu quando morse Allison. 
Erano piccole, la mamma di Allison, una strega, portava sempre sua figlia a giocare in casa Payne.
Ellen quel pomeriggio era tornata da scuola prima, così andò a giocare con Megan e Allison.
Ellen era piccola, troppo piccola per controllare la sua sete. Morse Allison, ma Megan attaccò la sorella e risucchiò tutto il veleno che le aveva inettato.
Il veleno si prese possesso di gran parte delle arterie di Allison, ma non del suo cuore. Megan tolse abbastanza veleno da far continuare a vivere Allison, anche se con qualche dote.
Allison era estremamente veloce, forte e manipolatrice. La ragazza infatti ereditò i poteri da strega di sua madre, ma non solo il veleno di vampiro continuava a scorrere nelle sue vene.
Lei e Megan erano solo due 'incroci'.
Andarono a vivere insieme in dei clan. Purtroppo, però, causa del problema di Megan erano costrette a scappare ogni volta che l'episodio si ripeteva.
Megan si era sempre sentita in colpa. 
Aveva ucciso sua madre.
Aveva trasformato la vita della sua migliore amica in una fuga continua.
Aveva sgretolato la nomina della famiglia Payne.

Megan era solo uno sbaglio.


-now, look at me.
salve, vi ringrazio per le recensioni lasciate nel prologo, siete stupende C:
questa storia è un pò strano lo so, insomma di certo non vi aspettavate di vedere un Liam Payne succhiasangue...
ma KEEP CALM, presto tutto sembrarà normale, infatti ogni personaggio di questa storia (dal prossimo capitolo ne verranno altri, sopratutto uno dei più importanti) è un semplice ragazzo/a solo con delle doti particolari.
Allorrrr passiamo ad un punto abbastanza importante... 
ecco il volto che ho deciso di assegnare ai personaggi inventati:
Megan: http://data.whicdn.com/images/28994679/picc-jv57z8r9-344505-475-665_large.jpg (Megan Fox)
Allison: http://data.whicdn.com/images/28990005/tumblr_m46z27R7sO1qiqjfco1_250_large.jpg (Miley Cyrus)
Dal prossimo apparirà anche Ellen: http://data.whicdn.com/images/25635544/4e0a90bac26d16566513b8a1c066197b_large.jpg (AnnaLynne McCord)
(spero di non avervi deluso) 
bacioni ,
-Giuls

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** his eyes. ***










 

Megan sussultò sentendo la porta aprirsi.
Si stropicciò gli occhi e sbadigliò assonnata -che vuoi?
Liam si avvicinò al letto.
-Megan perchè rifiuti tutto?- le disse il fratello chinandosi verso lei -perchè ti chiudi sempre in te stessa?
Megan guardò infastidita il fratello -Cazzo, Liam mi sono appena svegliata, puoi continuare la tua ramanzina dopo?
Liam sorrise. Si con Megan bisognava solo sorridere, o almeno Liam faceva così. Lui sorrideva sempre, anche quando tutto andava a rotoli, lui riusciva sempre a sfoderare uno dei suoi perfetti sorrisi. Quei sorrisi che avrebbero potuto far entrare in collisione due stelle.
Si avviò verso la porta e poi si girò verso la sorella -Mi eri mancata. Sei sempre la solita stronza.- conluse chiudendo elegantemente la porta alle sue spalle.
Megan sbuffò e si alzo dal letto. 
Era quasi ora di cena, aveva dormito tutto il pomeriggio. 
Si chiuse in bagno e si fece una lunga doccia.





Allison ripose l'ultima t-shirt nell' armadio, per poi tuffarsi sul letto. Come una molla rimbalzò in piedi e uscì dalla stanza.
Andò in cucina immaginando di trovare Liam.
Sorpassata la soglia, si accorse che di Liam non ce n'era traccia, ma ciò che catturò la sua attenzione fu una chioma bionda che frugava nel frigorifero.
Allison si schiarì la gola per attirare attenzione. 
La chioma bionda si sporse dal frigo e quando si girò verso Allison, i suoi occhi azzuri la trapassarono da una parte all'altra.
La ragazza si sentì bollire sulle guancie e il suo battito mancò di qualche secondo. Si sentì completamente paralizzata.
Scosse la testa cercando di controllare il suo corpo.
Il ragazzo le sorrise e a passi sveltì percorse la cucina -Oh, tu devi essere la sorella di Liam!- le disse avvicinandosi.
Allison scosse la testa, ancora colpita dalla vista di quel ragazzo -no, sono una sua amica- farfugliò.
-Io sono Niall, piacere- disse il ragazzo porgendole la mano.
La ragazza ricambiò la stretta -Allison- disse poi sorridendogli.
Allison potè giurare di non aver mai visto nulla di così perfetto e bello allo stesso momento.
A rompere quel silenzio furono i passi furiosi di Megan.
-Ma dico è possibile che in questa merda di casa non ci sia un phon!- urlò l'amica.
Niall rise divertito -suppongo sia lei la sorella di Liam- chiese retorico a Allison.
Allison gli sorrise imbarazzata -si quella è quel camionista della sorella di Liam.
Megan li guardò disinteressata per poi continuare nella sua ardua ricerca.
-Meg- la chiamò l'amica -lui è Niall- aggiunse presentando il biondo.
Megan lo guardò indifferente, ormai guardava tutti così, e sforzò un sorriso. Un sorriso così finto che avrebbe potuto aver scritto 'made in china' sull'etichetta.
-Hai visto un phon?- gli chiese al biondo.
-No, ma non penso sia in cucina.- le disse semplicemente Niall.
Megan rise imbarazzata.
Allison sbarrò gli occhi: Megan aveva appena riso.
Lo sguardo di Megan si posò su Allison -hai visto male, non stavo ridendo, non farti illusioni.- conluse poi uscendo dalla cucina.
Allison sospirò e tornò a Niall -allora cosa facevi immerso nel frigorifero di Liam?- chiese ridendo.
Il biondo arricciò il naso -avevo fame. Liam nasconde sempre qualcosa di buono nel frigo.
-si, mio fratello ha sempre qualcosa di buono nel frigo-
Allison si girò nella direzione in cui aveva sentito parlare -Ellen!- esclamò abbracciando l'amica.
Ellen rise -Allie così mi uccidi.





Megan sentii degli stridolini vari e decise di andare nella direzione dalla cui provenivano.
Entrò in salotto e sentì un' insopportabile odore di cane. Sorrise al pensiero, Liam non aveva cani.
In salotto c'erano sei, sette persone, la prima che notò fu sua sorella Ellen che le si fiondò addosso.
-Megan- urlò sua sorella -dio, quanto sei mi sei macata!
Magan la strinse forte e le sorrise.
Ellen era un'uragano. Era sempre stata così solare e divertente. Per non parlare poi della sua bellezza, faceva invidia a qualunque essere vivente sulla terra. Era perfetta.
La sorella le strinse la mano e la portò verso il resto del gruppo -vieni che ti presento tutti.
Oltre a Allison, Liam e il ragazzo biondo, c'erano tre ragazzi.
Il primo ragazzo da sinistra, le era sembrato subito molto simpatico, si, aveva un viso divertente.
-Lui è Louis- disse Ellen indicandolo -poi questo è Harry- Megan guardò il ragazzo.
Il presunto 'Harry' aveva due grandi occhioni verdi e dei ricci castani. 
Gli sorrise e poi automaticamene girò la testa verso l'ultimo ragazzo.
-E lui è Zayn...-
Megan, non si spiegò cosa provo in quell'attimo. Le sue mani cominciarono a sudare, il suo cuore accellerò di qualche battito. Si senti strana.
Il moro la guardava impassibile negli occhi. 
I suoi occhi erano oro, ma di un'oro puro.
Megan abbassò gli occhi, non reggendo lo sguardo del ragazzo, e poi rialzò gli occhi e guardò Allison.
Le bastò uno sguardo da parte dell'amica per calmarla.
-Ragazzi, vi presento la grande Megan Payne.- disse eccitata Ellen.
I ragazzi salutarono Megan, che guardò la sorella allibita. 'Mia sorella vuole morire' quella fu l'unica spiegazione che Megan riuscì a darsi prima di scoppiare in una risatina nervosa.
Allison scoppiò in una fragorosa risata, sapeva quanto Megan odiasse le presentazioni, eh bè la presentazione di Ellen era davvero troppo per Megan.
Liam guardò confuso le ragazze e poi disse -vi va di vedere un film e ordinare delle pizze?


Perdonatemi per lo schifo di capitolo, davvero in questi giorni sto superando me stessa çç
Ho continuato anche se con poche recensioni, solo grazie ad un tesoro che nonostante io mi fossi abbattuta mi ha incoraggiato. 
Poi volevo ringraziare tutti quegli angeli (si perchè siete angeli) che hanno recensito fin'ora tutte le FF, spero di non deludervi.
Finisco con il dirvi di recensire, ci tengo davvero.
(le critiche son ben accette)
Bacioni ♥,
-meandmrjones 
(si ho cambiato firma, lol)

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** she smiled. ***


(date sfogo alla vostra immaginazione, a breve metterò il nuovo banner)



  


Dopo aver mangiato una fetta della sua pizza si alzò da tavola e si rintanò nella sua stanza.
Megan si sfilò la leggera canottiera che indossava e i jeans e si infilò nel suo letto.
I pochi e deboli raggi lunari lasciavano delle piccole strisce di luce sul piumone.
Si strinse a sé e sospirò.
Aveva sempre quel vuoto che si ostinava a bucarle lo stomaco.
 
 
 

La sveglia ricordò ad Allison che quella mattina sarebbero dovute andare a scuola.
Aveva passato la notte a disegnare, godendosi poi le prime luci di Wolverhamptom.
Era già pronta, si sistemoqualche ciuffo ribelle che usciva fuori dalla sua coda ed uscì dalla stanza.
-Megan, dobbiamo andare- disse aprendo la porta della stanza dell’amica.
Megan non c’era.
Notò subito la finestra aperta e corse al piano di sopra.
Chiuse gli occhi e cercò di capire dove fosse Liam ma non sentiva nessun suo pensiero.
Poi istintivamente aprì la prima porta che le si presentava a destra e lo trovò affacciato alla finestra.
Allison lo raggiunse e seguì lo sguardo di Liam .
Era lì in giardino, seduta per terra con la schiena appoggiata ad un tronco di un albero. Giocava con un piccolo coniglio nero. Tutto sembrava essere girato verso di lei, persino gli alberi. Eppure lei non si accorgeva di nulla, se ne stava lì ad accarezzare dolcemente il morbido pelo di quel coniglio con una sorriso amaro sulle labbra.
Ad Allison le si strinse il cuore. Posò dolcemente una mano sulla spalla di Liam e gli sorrise rassicurante.
-È come la mamma- sussurrò il ragazzo girandosi verso Allison.
La ragazza riportò gli occhi su Megan che intanto si era alzata e stava tornando in casa.
Liam scrollò le spalle e chiuse la finestra.
Allison sospirò e prima di uscire dalla stanza chiese a Liam di accompagnarle a scuola.
 
 



Scese dal davanzale della finestra e chiuse quest’ultima.
Si sfilò i pantaloni della tuta, sporchi di foglie, e indossò dei jeans chiari strappati e una maglietta larga con delle borchie.
Infilò le scarpe e raggiunse Allison in cucina.
Bevve una spremuta d’arancia e aspetto che l’amica e il fratello finissero di fare colazione.
Potrebbe essere un nuovo inizio pensò speranzosa.
 
 
 


-questo è il tuo orario- disse sorridente Liam porgendo un foglio ad Allison -e questo è il tuo- dando il secondo foglio alla sorella.
Megan sbuffò annoiata.
-ci vediamo a pranzo, fanciulle- esclamò Liam allontanandosi.
Allison lo guardò divertita -che hai in prima ora?
Megan diede una letta veloce al foglietto -letteratura.
-io biologia- disse con una smorfia disgustata Allison.
Megan le sorrise –a voi streghe dovrebbe piacere…
Allison si morse il labbro e guardò divertita l'amica - si da matti.
Megan corrucciò il labbro -mi accompagni in classe?
Allison scosse la testa in segno di negazione -fatti accompagnare da Zayn- commntò poi indicando con il volto il ragazzo.
Megan sgranò gli occhi e diede una gomitata sulle costole all’amica.
Allison scoppiò a ridere e poi mimò con un ‘sta venendo qui’.
La mora strinse la mascella nervosa e si girò.
Ciò che vide la spiazzò, la bellezza di quel ragazzo era incredibile.
Megan sentì i suoi organi interni contorcersi e in quell’istante odiò madre natura per essere stata così generosa con quel ragazzo.
-Buongiorno- disse semplicemente Zayn sfoderando uno dei suo migliori sorrisi.
Allison rimase interdetta anche lei per qualche secondo e poi lo salutò.
Megan si limitò a fare un cenno con la testa, fingendosi disinteressata.
Si è svegliato da poco, pensò Megan constatando la sua voce ancora un po’ assonnata e le lievi occhiaie che contornavano gli occhi oro del ragazzo.
Sempre se lui dormiva.
Quella frase balenò nella mente di Megan. In realtà la ragazza si era chiesta tutta la notte se lui era normale. Ma non riusciva a darsi spiegazioni: non sentiva i suoi pensieri e i suoi movimenti erano così tranquilli e mansueti.
-sai dov’è la classe di letteratura?-gli chiese Allison.
Megan la guardò confusa.
Ma Allie non aveva biologia?
-certo- le rispose il ragazzo.
-oh allora non ti dispiacerà accompagnare Megan!- esclamò entusiasta Allison –sai non ha un buon orientamento!
La mora tossì.
Io la uccido.
-ovvio che no- disse Zayn spostando lo sguardo da Allison a Megan.
Megan evitò di incrociare i suoi occhi e guardò Allison -buona biologia, strega!
Allison le fece un’ occhiolino e sgattaiolò via.
-perdonala, è eccitata perché è il suo primo giorno- commentò Megan con nonchalance.
Zayn scosse la testa sorridendo e iniziò a camminare per il lungo corridoio seguito dalla ragazza.
-e tu?- le chiese improvvisamente.
Megan lo guardò confusa -io cosa?
-tu- disse Zayn guardando gli occhi grigi della ragazza – sei felice di essere qui?
Quando incontrò gli occhi del ragazzo, si sentì così piccola e fragile. Non sapeva davvero cosa rispondergli. Il punto era che lei ormai non si sentiva più felice, si era persino dimenticata cosa si provasse ad esserlo.
Ingoiò a vuoto e si fece forza per guardare Zayn.
Quest' ultimo studiò i suoi occhi così vuoti, tristi e senza speranza, e senza che lei aprisse bocca, capì la risposta.
Si sentì nuda. Gli occhi di Zayn la lesserò come un maledetto foglio, lessero tutto di lei.
Non poteva permettersi di mostrarsi così debole.
Abassò lo sguardo e sospirò.
Zayn le sorrise dolcemente e le indicò l’aula di letteratura -è questa.
Lei annuì e prima di oltrepassare la porta, gli sorrise lievemente.
Il ragazzo si passò una mano dietro la nuca e sorrise al pensiero della ragazza.
Raggiunse anche lui la sua aula e si lasciò scivolare sulla sedia all'ultimo banco, convinto di non aver mai visto nulla bello quanto il suo sorriso.

sono davvero una stronza (anzi una bastadda), aspetto i vostri insulti.
scusatemi davvero.
avevo pensato 'ecco ora per farmi perdonare scriverò un bel capitolo!' e invece eccomi qui, dopo cinque mesi con queste insulse frasette scritte una dopo l'altra.
mi odiate, come biasimarvi?
la verità è che avevo perso la voglia di continuare questa storia, poi questa notte l'ho tipo sognata (?) e ora mi sono fatta una bella scaletta con tutti i capitoli!
vi giuro che il prossimo lo posterò subitissimo anche perchè non vedo l'ora che un personaggio (lalalala), che fino ad ora è apparso solo una volta, diventi molto importante in questa storia.
si parlo di Platinette ci avete azzeccato!
quindi bandiamo le ciance,
ho anche la faccia tosta di chiedervi se recensite, 
che bastadda!
bacioni,
-bastaddaandmrjones (meandmrjones) 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1072182