Dolce vendetta

di Luce87
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1 ***
Capitolo 3: *** 2 ***
Capitolo 4: *** 3 ***
Capitolo 5: *** 4 ***
Capitolo 6: *** 5 ***
Capitolo 7: *** 6 ***
Capitolo 8: *** 7 ***
Capitolo 9: *** 8 ***
Capitolo 10: *** 9 ***
Capitolo 11: *** 10 ***
Capitolo 12: *** 11 ***
Capitolo 13: *** 12 ***
Capitolo 14: *** 13 ***
Capitolo 15: *** 14 ***
Capitolo 16: *** 15 ***
Capitolo 17: *** 16 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


CIAO A TUTTI, ECCOMI NUOVAMENTE QUI CON UNA NUOVA STORIA, PER LA PRIMA VOLTA MI SONO CIMENTATA IN QUALCOSA DI NUOVO ANCHE PER ME, PERCIO' SPERO CHE SIA VENUTA BENE E CHE VI PIACCIA. PER QUALSIASI COSA SONO QUI AD ASCOLTARE OGNI SUGGERIMENTO, E A RISPONDERE AD OGNI QUESITO! ORA VI LASCIO ALLA LETTURA, FATEMI SAPERE COME VI SEMPRA DAL PROLOGO! BUON INIZIO SETTIMANA A TUTTI! 








PROLOGO

 

 

 

Finalmente il liceo era finito, quello era decisamente stato il mio inferno personale.Tutta colpa di quell'idiota di Cullen.

L'unica mia consolazione era che l'anno prima del diploma, Cullen si era trasferito all'estero per iniziare l'università. Certo, le battute e le prese in giro non cessarono, ma senza di lui, la situazione si era leggermente affievolita.

La situazione era questa, mi chiamavo Isabella Marie Swan, avevo diciotto anni, e per tutti gli anni del liceo, Edward Cullen, il classico figo della scuola, super intelligente, capitano della squadra di basket, e chi più ne ha più ne metta, mi prendeva in giro per il mio aspetto fisico! Non gli avevo mai rivolto parole, ne attenzioni, rispetto a tutte le oche che componevano il corpo studentesco di Forks.

Era impossibile non ammirare il suo aspetto fisico, alto almeno un metro e ottanta, capelli folti sempre spettinati biondicci con riflessi color bronzo, un bel fisico, un bel viso con labbra perfette, un bel culo e due occhi verdi che potevano farti morire...ma un carattere di merda. Io dal canto mio, ero la sfigatella della scuola, sempre sui libri, con gli occhiali, anche se li mettevo solo per leggere, non spiccavo in nessuno sport, anzi, ero pessima negli sport! Con qualche chilo in più, con l'apparecchio, capelli castani con riflessi rossi, ma solo alla luce del sole, occhi color cioccolato...insomma, ero anonima. Anonima finché Edward non mi prese di mira, incominciando a farmi dispetti davanti a tutti, come quel giorno a mensa, che con uno sgambetto mi fece cadere a terra, facendomi sporcare interamente con il mio pranzo!

A parte scherzi, c'erano le battute, di svariato tipo, prese in giro...davvero un inferno. Edward aveva dato il via a trattarmi in quel modo, così un po' tutti avevano seguito il suo esempio. A scuola non avevo mai detto nulla, non mi ero rivolta mai male nei confronti di Cullen, Mike, Eric, Lauren, Jessica o compagnia bella, anche se perdevo spesso la pazienza, nemmeno una lacrima per le battute in classe, a mensa, nei corridoi, in palestra.

Solo una volta mi era capitato, quando un giorno in cui avevo ginnastica, mi ero andata a cambiare in bagno come sempre, per evitare le solite battute. Me lo ricordo come se fosse stato ieri, avevo finito di cambiarmi e mi ero diretta alla porta del bagno per uscire, ma mi resi subito conto che mi avevano chiusa dentro. Quando avevo incominciato a picchiare il pugno sul muro, urlando di aprire quella maledetta porta, due risate divertite mi giunsero alle orecchie, per poi dire ancora fra le risate, che il cesso era il posto migliore per me. Quella volta Lauren e Jessica erano state davvero maligne, mi avevano lasciata lì per due ore, solo quando la professoressa era entrata negli spogliatoi a fine lezione mi aveva aperto, trovandomi raggomitolata seduta per terra che piangevo. Ero scappata via con gli occhi rossi, avevo incrociato oltretutto Cullen, che sembrò per la prima volta rendersi davvero conto di ciò che stavo subendo.

L'unica mia consolazione erano le mie migliori amiche, Angela, che l'ultimo anno si era finalmente decisa a mettersi con il suo Ben, erano davvero teneri insieme, ed Alice, la mia pazza migliore amica in assoluto, unico suo difetto? Essere la sorella di Edward! La loro era una famiglia particolare e allargata. C'era Carlisle, il capofamiglia, che era sposato con Esme, una dolcissima donna. Lui era un chirurgo di fama, con dei tratti davvero belli. Era biondo con gli occhi chiari, sembrava davvero un angelo! Mentre la moglie era un'arredatrice d'interni, un po' più minuta con gli occhi verdi e i capelli castani rossicci. Avevano avuto tre figli, il primo Emmett, un ragazzo davvero carino, capelli biondicci, più scuri del padre ma più chiari del fratello, con due bei occhi azzurri, ed aveva la massa muscolare di un orso. Il secondo era Edward, e la terza Alice. Lei era più minuta rispetto ai suo fratelli, aveva i capelli castani e corti un po' sbarazzini, e aveva gli occhi molto simili a quelli di suo fratello Edward. Però la loro famiglia non era formata solo da loro, ma anche dai gemelli Jasper e Rosalie Hale.

I genitori di questi erano i migliori amici dei Cullen, ma purtroppo per un fatale incidente, avevano perso la vita. Per quanto mi avesse spiegato Alice, nessuno dei loro parenti voleva l'incombenza d'adottarli e crescerli, perciò Carlisle ed Esme, senza pensarci, li avevano presi con loro. Non so se fu la convivenza, il vivere a stretto contatto, ma Alice e Jasper ed Emmett e Rose, si misero insieme. La prima era una coppia da favola, sembravano avere un feeling tutti loro, mentre Emmett e Rose erano più una coppia passionale, ma sempre con estremo amore.

Comunque grazie alle mie migliori amiche, riuscivo a superare ogni nuovo giorno di scuola. Spesso andavo a casa dei Cullen, e altrettanto spesso avevo la paura che Edward anche lì mi avrebbe trattata male, ma per mia fortuna quando ero da loro non mi considerava minimamente, come cercavo di fare anch'io. Certo, non potevo dire di non essere attratta da lui, e quando lo vedevo avevo gli ormoni in subbuglio, in fin dei conti ero anch'io una ragazza. A volte mi era capitato di piangere sul cuscino, quando credevo che mi ero innamorata di lui, ma era proprio lui quello che odiavo di più al mondo. Ma avevo smesso di piangere per lui, quando aveva finito il liceo.

Ed ora, che è finito il liceo anche per me, inizia una vita nuova all'università. Da oggi vita nuova, e Bella nuova!

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Capitolo 2
*** 1 ***


Buongiorno a tutti! Eccomi nuovamente qui per il primo capitolo di questa storia. Inanzitutto volevo ringraziere le due bellezze che hanno recensito il prologo danybor e samantha_cullen, spero che la vostra fiducia sia ben ripagata, che la storia vi piaccia e che non la reputiate classica! Ce la metterò tutta! Grazie anche a chi l'ha inserita fra le preferite, mi avete davvero fatta felice, grazie Lapam8842mdimargherita e robness e chi fra quelle da ricordare kristen StewPatzz e simoxxx! Mi state infondendo un'immensa fiducia! Grazie anche ad ogni singola persona che l'ha inserita fra quelle da seguire, siete in tanti, ne sono felice, spero che vi piaccia! Ora vi lascio alla lettura, ci vediamo sotto! Un abbraccio forte



1

 

 

 

Pov. Bella

 

 

Ormai lavoro come avvocato da un anno, certo, sono arrivata a ricoprire questo ruolo dopo due anni di duro lavoro. Ma ne è valsa la pena! Ora ho il mio studio, e il mio nome è conosciuto sia nelle aule dei tribunali che fuori. Spesso il mio cognome viene seguito da soprannomi o frasi...Swan la donna con le palle, oppure Swan la donna di ghiaccio...e molti altri. Comunque, anche i sette anni di università non erano stati per nulla una passeggiata, spesso telefonavo alle mie migliori amiche in lacrime dicendo che non sarei mai riuscita a divenire avvocato. Come al solito loro riuscivano a consolarmi, infondendomi parecchio coraggio. Questo però maggiormente i primi tempi, quando non conoscevo nessuno, ed era tutto nuovo. Già, anche dopo dieci anni continuavo a sentire Alice ed Angela. La seconda abita ancora a Forks, ed insegna al liceo, la sua materia preferita, letteratura! La vedo ogni volta che vado a trovare i miei genitori, si è sposata con il suo Ben circa tre anni fa, è davvero felice. Alice invece la vedo spesso, vive anche lei a New York, ha comprato un appartamento con Jasper, ormai convivono da anni, a parte la convivenza in famiglia, mi chiedo che cosa stanno aspettando a sposarsi. Economicamente stanno bene, Jasper è il redattore capo del Times, mentre Alice ha aperto una boutique, vendendo capi di sua creazione, spesso partecipo anche alle sfilate di moda di New York, quando lei propone qualcosa di nuovo. Si era trasferita nella grande mela subito dopo l'università, con tutta la sua famiglia, Forks aveva perso un ottimo medico. I miei pensieri furono interrotti dal telefono

 

- Pronto?-

 

- Signorina Swan, sulla uno c'è la signorina Alice Cullen che le vuole parlare-

 

- Passamela pure Shelly, grazie!-

 

Shelly è la mia segretaria da quando ho aperto lo studio, è davvero una ragazza in gamba...distolgo i miei pensieri su Shelly quando sento la voce pimpante della mia migliore amica giungermi all'orecchio

 

- Bella! Finalmente ti ho trovata!-

 

- Mi trovi sempre in un modo o nell'altro Alice!-

 

- Ma è da stamani che provo a chiamarti al cellulare! Perché non mi hai risposto?-

 

- Sai che il lunedì per me è massacrante, dopo il week-end, mi ritrovo fra le mani un bel po' di cose da fare, senza calcolare che ho avuto tre udienze, quasi una dopo l'altra, non ho avuto neppure il tempo di pranzare!-

 

- Ma adesso sei in studio! Perché non mi hai richiamata!? Non vuoi più sentire la tua migliore amica?-

 

- Eh...su Alice, sono appena tornata! Cosa c'è di così urgente? Sei incinta?-

 

- Certo che no! Ma che idee bizzarre ti vengono in mente?-

 

Perché? Non era mica un'idea così tanto bizzarra in fin dei conti!

 

- Hai assunto anche altri avvocati nel tuo studio, dovresti delegare un po' tesoro! Comunque, sono sotto il tuo studio, e siccome hai detto che non hai pranzato oggi, direi che puoi uscire con me a cena! Sono le sette! Fin quando vuoi rintanarti nel tuo studio?-

 

Era vero, erano già le sette e avevo sicuramente appetito, ma che ci faceva al mio studio?Be', glie lo avrei chiesto di persona

 

- Dammi qualche minuto e scendo!-

 

- Perfetto!-

 

Senza aggiungere altro chiuse la comunicazione. Sospirai appena prendendo la mia valigetta e il mio soprabito.

 

- Shelly sono le sette vai pure a casa, io sto andando ora, chiudi tu?-

 

- Va bene signorina, a domani. Buona serata-

 

Appena scesi trovai Alice che mi aspettava con un sorriso a trentadue denti, come faceva ad essere sempre così pimpante ed allegra?! Che domande...era Alice!

 

- Ho prenotato al the loeb boathouse!-

 

- Come facevi a sapere che avrei accettato la cena?-

 

- Come potresti dirmi di no?-

 

- Giusto...-

 

ristoCamminammo tranquille verso Central Park Lake parlando del più e del meno, lei mi parlava delle sue nuove creazioni e della sua giornata, ed io della mia. Mentre camminavamo, stavo pensando a quant'ero cambiata in quei dieci anni, non mi era mai interessata la moda ad esempio, ma adesso, non sono mai con un accessorio fuori posto, certo questo a causa anche del mio lavoro. In fin dei conti però, non era neppure molto quello, ero un'altra persona totalmente, sia fisicamente che caratterialmente. Non avevo più gli occhiali, o più che altro li mettevo in rare occasioni, avevo tolto l'apparecchio, ne fui davvero felice, non lo sopportavo, ma non potevo negare che grazie ad esso, avevo un sorriso perfetto. Avevo fatto crescere i capelli, ora li avevo lunghi fino a metà schiena ondulati, non avevo più acne, la mia pelle era nivea e pulita, non avevo bisogno di trucco, per fortuna, perché non mi piaceva neppure usarlo. Mi ero alzata di qualche centimetro, ed ero dimagrita parecchio rispetto al liceo. Non c'era dubbio che piacevo agli uomini, avevo avuto qualche relazione, o più che altro flirt, ma nulla di serio, nessuno mi aveva mai preso sul serio. Come l'aspetto anche il carattere era modificato, ora avevo più polso, non mi facevo mettere i piedi in testa da nessuno, quando ero a lavoro, non guardavo in faccia a nessuno pur di riuscire nel mio intento, e forse per questo, non avevo mai perso una causa! Spesso mi chiamavano anche Swan il ghiacciolo o iceberg, ma non mi facevo intimorire. Dai, potevo dire che ero divenuta un po' stronza, ma di certo con le persone che lo meritavano, o di cui non m'interessava fare la conoscenza. All'inizio non mi riconoscevo, ma sapevo cosa mi aveva fatta divenire così! Gli anni al liceo! Sì, tutto ciò che avevo subito mi aveva indurita, ed era anche la ragione per cui avevo voluto divenire avvocato. Mandare in prigione le persone che avevano commesso crimini, difendere le persone che avevano subito abusi, di qualsiasi genere, rapine, di potere, sessuali.

 

- Bella? Ci sei?-

 

Ero così concentrata nei miei pensieri che non avevo dato minimo retta ad Alice, che mi guardava con aria corrucciata.

 

- Vuoi ordinare, oppure vuoi restare qua fino a domani?-

 

Alzai leggermente lo sguardo verso il cameriere che stava aspettando le ordinazioni, e vidi che mi sorrise, la Bella di molti anni fa sarebbe arrossita...la Bella di adesso ricambiò lo sguardo ammiccando, per poi osservare il menù.

 

- Un piatto di gnocchi, con panna e funghi-

 

Tornai a fissare Alice

 

- Non dovresti fare così-

 

- Fare come?-

 

- Hai illuso quel povero cameriere-

 

- Mi spiace per lui!-

 

- Lasciamo stare! Comunque, ti ho cercata per tutto il giorno perché ti volevo dire qualcosa d'importante!-

 

Importante? Per me o per lei? Forse un'altra sfilata di moda?

 

- Ora sono qui, cosa c'è di così importante?-

 

- Settimana prossima il tuo studio rimane chiuso tutta la settimana giusto?-

 

Perché quella domanda? Che aveva in mente?

 

- Sì, perché giovedì è il Memorial Day, e siccome c'è l'imbiancatura da fare, che ho rimandato per troppo tempo, ho deciso di unire le due cose in settimana prossima. Ma te lo avevo detto, perché questa domanda?-

 

- Perché venerdì prossimo, esattamente il 18 marzo, c'è la rimpatriata!-

 

Ok, ora mi stava sfuggendo qualcosa, di cosa stava parlando? Probabilmente sul mio viso si dipingeva il mio dubbio

 

- Al liceo di Forks! C'è la rimpatriata di chi si è diplomato dieci anni fa! Hanno aggiunto oltre noi anche i diplomati del duemila, e del duemila uno. Hanno invitato anche loro perché in questi due anni non hanno organizzato nessuna rimpatriata, e gli sembrava corretto farla ugualmente, perciò hanno fatto così!-

 

Una rimpatriata al liceo di Forks? Perché non ero esaltata dall'idea? Odiavo quelle feste così finte, gente che non si vede e non si sente da anni, che si salutano abbracciandosi e con il sorriso, e che magari anni prima, oltretutto, si odiavano! Non avevano senso! I miei ragionamenti furono interrotti dall'arrivo del cameriere di prima, con le nostre ordinazioni, questa volta non gli sorrisi, perché manco lo guardai in realtà. Presi la forchetta iniziando a mangiare, senza distogliere il mio sguardo dal mio piatto. Sentivo gli occhi di Alice su di me, ma non sapevo cosa dirle, poi tornai in me ed alzai lo sguardo.

 

- Non credo che ci andrò Alice!-

 

Mi guardava intensamente, senza cambiare espressione, restammo per almeno un minuto ad osservarci negli occhi

 

- So perché non vuoi andarci, e permettimi di dirti che un grosso errore. Perché quello, dovrebbe essere proprio il motivo per cui andare!-

 

Sospirai senza capire

 

- Non capisco cosa intendi Alice!-

 

- Insomma Bella, guardati, sei divenuta una bellissima donna di ventotto anni in carriera!-

 

- Non c'è bisogno d'andare per pavoneggiarmi con gli altri!-

 

- Non vai lì per pavoneggiarti! Questa è solo la realtà Bella! Vai li Per guardare in faccia quelle persone, senza finti sorrisi, come farebbero loro, per dimostrare che tu sei diversa da loro! Vai lì, per far vedere che non sei più quella ragazzina che chiudevano in bagno e che abbassava la testa e lo sguardo....-

 

La stavo fissando e ascoltando attentamente, e a quel punto la vidi smettere di parlare e sospirare

 

- Poi, se hai paura ancora di loro, o non te la senti...va bene...è un altro discorso-

 

Non so se era stata quell'ultima frase o tutto il discorso di Alice a farmi scattare.

 

- Andrò!-

 

La vidi sorridere vittoriosa, e potevo ben capirlo, non ci era voluto molto a convincermi, sapeva come prendermi. Poi io non avevo paura di loro, e certo che me la sentivo, questa volta li avrei guardati dritti negli occhi senza scappare, perché non ero più la ragazzina di un tempo! E poi...in fin dei conti, perché non pavoneggiarmi anche un po'? Ero davvero una bella donna ormai, in carriera e conosciuta nel mio campo...New York era grande e di avvocati era piena, ma sapevo d'essere fra i migliori. Chi, fra quelli che avevano frequentato il liceo di Forks, più o meno quando negli anni che andavo io, potevano dire d'essere arrivati al mio livello? Avere la mia stoffa?

 

- Con me verrà anche Jasper naturalmente, in fin dei conti ha preso il diploma un anno prima di noi!-

 

- Sì, giusto! Ma allora verrà anche Rosalie? Anche lei lo ha preso lo stesso anno di suo fratello!-

 

- Certo che verrà anche lei, non si perde nessun tipo di festa! Lo sai! Chiude la SPA con questa scusa, così si prende un po' di vacanza! Comunque con lei ci sarà anche mio fratello Emmett! Lui si è diplomato nel duemila, perciò l'invito è anche per lui!-

 

- Chissà se sanno che si sono sposati quei due! Comunque Emmett sarà felice, non scherza anche lui per quanto riguarda le feste!-

 

- Ogni momento è buono per festeggiare per loro! È da un paio di mesi che non li vedi giusto?-

 

- Purtroppo sì, anche se abitano nel tuo stesso grattacielo, in fin dei conti non vengono a casa tua da altrettanto tempo!-

 

casa bellaEra incredibile, tutta la famiglia Cullen aveva preso casa nello stesso palazzo, Alice con Jasper avevano comprato al penultimo piano, e sotto di loro c'era la casa di Emmett e Rose, e sotto ancora, c'erano Carlisle e sua moglie Esme, che avevano comprato in realtà due piani, che avevano unito con una scala. Erano tutti appartamenti giganti e bellissimi! Per quanto sapessi, anche l'ultimo piano di quel grattacielo era loro, un attico meraviglioso, ed anche arredato, ma non ci abitava nessuno! Che spreco! Forse Alice un giorno avrebbe ampliato casa, quando magari avrebbe avuto qualche pargolo!

Finita la cena ci salutammo, oggi per quanto mi riguardava, la giornata era davvero stata stressante, e avevo sul serio bisogno di rilassarmi. Presi un taxi per tornare a casa, non avevo gran voglia di camminare. Arrivai in dieci minuti, entrai nel palazzo salutando il portiere, e presi l'ascensore. La vocina dell'ascensore mi comunicò l'arrivo al piano trentatreesimo, cioè il mio. Apri la porta di casa togliendo l'allarme sul pannello accanto allo stipite, e sempre dallo stesso pannello accesi la luce. Avevo un appartamento davvero grande solo per una persona, era l'unico sul piano, infatti in ogni stanza c'erano molte vetrate. Si entrava direttamente nel salotto, di fronte c'era l'enorme vetrata che si estendeva fino alla parete sinistra, dove poi c'era un varco che conduceva nel corridoio e nelle altre stanze. Una casa davvero fin troppo grande per una persona sola, ma che non mi dispiaceva affatto! Dopo aver appoggiato la roba nello studio andai in camera mia per spogliarmi, per poi prendere la camicia da notte e andare in bagno. Avevo davvero bisogno di un bagno rilassante e rigenerante, e mentre mi stendevo nella vasca, e l'acqua scorreva ripensavo a ciò che Alice mi aveva detto, la rimpatriata al liceo di Forks.






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Eccomi nuovamente qui! Come vi sembra questa Bella? Cambiata dal prologo e dalla ragazzina di un tempo? Questo cap è tutto pov Bella, nel prossimo leggeremo un po' anche Edward! La scelta di Bella di partecipare alla rimpatriata come vi sembra? Spero che le immagini vi aiutino ad entrare meglio nel vivo della storia! Fatemi sapere le vostre opinioni! 

Volevo ricordarvi anche, per chi vuole, che ho altre due storie che sto portando avanti:

La Redenzione 

All'interno della storia 2 - La memoria nel cuore

Spero che chi apprezza la mia fantasia ed il mio modo di scrivere gli piacciano pure queste!

Vi mando un abbraccio forte, spero di sentirvi presto! 

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Capitolo 3
*** 2 ***


Ciao a tutti e buon lunedì, come state?! Eccomi qui finalmente con il secondo capitolo, tutto pov. Edward, sapremo finalmente un po' com'è questo ragazzo tanto bastardo al liceo, che ora ormai un uomo. Volevo ringraziare immensamente le sei bellezza che hanno recensito il capitolo precedente; parideVeronika Susan Cullendanyborsamantha_cullenBlackyBy77 e YunaCullen85. Siete splendide ed è bellissimo leggere le vostre recensioni, spero che continuerete a seguirmi e che continui a piacervi la storia! Un grazie anche a chi ha inserito questa storia fra le preferite, seguite da ricordare e da seguire! Un grosso abbraccio ad ognuno di voi! Ora vi lascio alla lettura un abbraccio forte!




2

 

 

Pov. Edward

 

 

 

casa eddyErano passate circa due settimane dal mio rientro in America, mi era mancata terribilmente casa mia, come mi erano mancate le abitudini, i miei genitori, mio fratello ed anche la mia sorella pazza. Tornavo a casa per ogni festa, ed ogni volta li trovavo cambiati, forse non tanto il loro carattere, ma di certo i loro lineamenti. Certe volte mi ero pentito nell'aver scelto un'università all'estero, ma in cuor mio, sapevo che era la scelta migliore per il mio futuro. Quando avevo ricevuto l'ammissione a Cambridge mi sembrava un'ottima opportunità, ci riflettei parecchio, ma poi presi la decisione giusta. In realtà potevo tornare dopo essermi laureato, ma ho intrapreso una specializzazione in più e poi ho trovato subito lavoro, e nel giro di breve tempo non solo ero un medico ambito dai migliori ospedali britannici, ma continuavano a contattarmi anche altri ospedali europei, chiedendomi di unirmi a loro. Era quasi divenuto, a chi offriva di più! Comunque il mio obbiettivo era di tornare a casa prima o poi, perciò eccomi qui, a New York. I miei genitori sapevano che prima o poi il figliol prodigo avrebbe fatto ritorno, perciò avevano acquistato un appartamento anche per me. Abitavo all'ultimo piano di un bellissimo grattacielo, e nei piani inferiori avevo i componenti della mia famiglia. Alice e Jasper erano esattamente nell'appartamento sotto il mio, sotto loro c'era mio fratello Emmett con Rosalie e sotto di loro, c'erano due piani occupati dai miei genitori.  Mia madre aveva arredato casa mia in maniera impeccabile, e di certo non aveva badato alle spese. Mio padre aveva già parlato con i suoi colleghi dell'ospedale, in fin dei conti era fra i proprietari, aveva comprato una gran fetta delle azioni, ora operava meno rispetto ad anni prima, e non aveva ancora il primario di chirurgia, non poteva ricoprire lui anche quel ruolo. Perciò, fra due settimane avrei iniziato a lavorare come primario nell'ospedale di mio padre...di certo non era per raccomandazioni che iniziavo a lavorare come primario, ma perché forse si potevano contare fra le dita di una mano i chirurghi con il mio curriculum, senza togliere che in più ero anche neurochirurgo.

Improvvisamente sentì suonare alla porta, lanciai uno sguardo all'orologio, erano le dieci d sera, chi poteva mai venire a quell'ora?! Svogliatamente mi alzai dal divano spegnendo la TV e andai ad aprire, ritrovandomi davanti mia sorella con un sorrisone. Chi poteva essere se non Alice?

 

- Mi fai entrare?-

 

Chiese mentre già era in soggiorno. Io richiusi la porta e mi girai verso di lei

 

- Vuoi un caffè?-

 

- Oh, no grazie, l'ho già bevuto! Allora come hai passato la giornata?-

 

- Sono andato in ospedale, in queste due settimane ancora non ci ero stato, e volevo un po' esplorarlo-

 

- Ti ricordi che lunedì partiamo per Forks?-

 

- Certo Alice, me lo stai ripetendo tutti i giorni da quando sono tornato!-

 

- Non vorrei che te ne dimenticassi!-

 

- Come potrei?-

 

Mi andai a sedere sul divano e lei si sedette sulla poltrona, mi fissava, sapevo che stava pensando a qualcosa in particolare in quei momenti, o più che altro sapevo che stava organizzando qualcosa mentalmente.

 

- Che cose c'è Alice?-

 

- Stavo pensando alla rimpatriata, mi stavo chiedendo chi verrà!-

 

- Penso che saremo in parecchi, hanno organizzato tre anni di diplomati!-

 

- Ti troveranno parecchio cambiato i tuoi vecchi amici!-

 

Era vero, ero cambiato enormemente in quei undici anni, ormai ero un uomo, un bel uomo avrei aggiunto, sapevo l'effetto che facevo sul genere femminile. Qualche anno fa me ne approfittavo anche, giusto per portarmi a letto qualcuna, ma poi ero cambiato radicalmente. Quando pensavo agli anni del liceo non potevo che reputarmi uno stronzo, mi facevo persino schifo! Trattavo le persone guardandole dall'alto al basso, non m'importava di ferire qualcuno, anche solo per divertirmi, ma poi che divertimento c'era in tutto ciò? Ora rispettavo chiunque avevo di fronte, cercavo sempre di dare una mano a chi aveva bisogno, insomma, l'Edward bastardo non esisteva più, c'era una persona umile, di certo non mi facevo mettere i piedi in testa, ma non mi ero mai più permesso di trattare male qualcuno per puro sadismo! Anche per quanto riguardava le donne, una volta ero davvero meschino, me le portavo a letto, e poi, dopo essere venuto, mi rivestivo e me ne andavo direttamente, dicendogli che non le avrei mai più volute vedere, che averle scopate una volta mi bastava, o che era solo per togliermi una voglia. Invece adesso, ci pensavo attentamente prima di passare una notte di sesso con qualcuno, chiarivo a priori che non cercavo altro, e se loro lo capivano e lo accettavano andava bene, se no io stesso rinunciavo. Non mi era mai capitato di trovare una donna che mi affascinasse fuori dalle lenzuola, o fuori della loro bellezza. Però ci speravo vivamente, a volte mentre camminavo per le strade, mi guardavo intorno, chiedendomi dov'era quella creatura che mi avrebbe fatto battere il cuore per la prima volta, quella con cui avrei condiviso la mia vita. Mi riscossi dai miei pensieri sentendo nuovamente Alice parlare

 

- Sicuramente comunque anche loro saranno cambiati...a proposito, sai che ci sarà anche Bella?-

 

La guardai un momento con aria interrogativa

 

- Isabella, Bella Swan! Ti ricordi?-

 

Oddio, certo che me la ricordavo, quella ragazzina che avevo tormentato per anni al liceo. La prendevo in giro perché era bruttina e una facile preda...ora mi sentivo davvero maggiormente uno schifo. Come avevo potuto prendermi gioco in tal modo di una persona? Sicuramente mi odiava, e ne aveva tutte le ragioni, penso che a causa mia non voleva neppure andare a scuola.

 

- Sì, mi ricordo-

 

- Anche lei è molto cambiata...-

 

- Come probabilmente tutti!-

 

Sapevo che Alice era ancora in contatto con la sua migliore amica, ma non mi parlava quasi mai di lei, perciò il ricordo di quella povera ragazza, lo avevo accantonato in uno degli angoli bui della mia vita...i ricordi di cui mi vergognavo terribilmente. Forse questa era una buona occasione per chiederle scusa, in realtà mi stavo costruendo un'immagine di lei. Era un po' piazzata al liceo, probabilmente anche adesso lo era, si sarà fatta un po' più rotondetta, aveva spesso i capelli legati, e non molto lunghi, probabilmente non le piacevano i capelli lunghi, se li poteva aver tagliati corti. Magari era anche sposata e con qualche bambino, mi sembrava proprio il genere di donna, ancora con il primo ragazzo con cui si era messa insieme, e con cui si era poi sposata. Per quanto sapessi al liceo comunque non frequentava nessuno, di certo io non aiutavo la situazione, ogni ragazzo del corpo studentesco mi veniva dietro nelle cattiverie su di lei.

 

- Comunque, dove staremo? Insomma, tu vuoi passare lì qualche giorno se non ho capito male-

 

- Staremo nella nostra vecchia casa, la mamma non l'ha venduta, ha detto che ci sono troppi ricordi! Ho già mandato qualcuno per renderla agibile-

 

- Non sapevo che l'avevano tenuta! -

 

- In fin dei conti era un progetto di Esme, l'ha creata lei, e poi noi ci siamo cresciuti! Sai com'è fatta mamma!-

 

Sorrisi fra me, sarebbe stato bello tornare in quella casa dopo tutto quel tempo, era un tuffo nel passato, non ci avevo più messo piede per undici anni!

 

- Senza togliere che l'arredamento è sempre lo stesso, non ha buttato via nulla! Ha portato solo il tuo pianoforte, che lo ha posizionato qua, sapendo che prima o dopo saresti tornato. Poi ha portato via i libri di Carlisle, i vestiti...ma niente di che insomma! Perciò torneremo nelle nostre vecchie stanze che ancora sono identiche a quando abitavamo li!-

 

- Ma mamma e papà non verranno giusto?-

 

- No, papà non può lasciare l'ospedale, la mamma non se ne andrebbe di certo senza di lui! Così si porta avanti con dei nuovi progetti! Jasper si è preso un po' di giorni, Rose chiude il centro Benessere, mentre Emmett può prendersi anche lui i giorni che vuole, in fin dei conti l'azienda è sua!-

 

- Allora direi che tutto deciso! Hai già acquistato i biglietti aerei?-

 

- Certo che li ho già acquistati! Poi ho affittato tre auto, ci consegneranno le chiavi in aeroporto. Così saremmo più liberi di muoverci direi! Comunque prepara la valigia, partiamo lunedì!-

 

- C'è tutta una settimana Alice, c'è tempo!-

 

- Il tempo vola Edward! E poi dovrai pur scegliere cosa indossare! Non ti ridurre all'ultimo! Comunque ora vado a casa mia, Jasper mi starà aspettando! Buonanotte!-

 

Senza dire nient'altro raggiunse la porta ed uscì, sospirai appena, figurati se mi sarei messo a preparare la valigia già stasera o domani!

 

La settimana sembrò sul serio passata in un batter d'occhio, un paio di volte ero andato in ospedale per assistere a qualche intervento. Almeno avevo potuto conoscere qualche mio collega e qualche strutturato. C'erano anche dei ragazzi che stavano ancora studiando. Avevo assistito ad un'appendicectomia, un lavoro ben fatto, e un'amputazione da trauma ad un ragazzo dopo un'incidente stradale. Era sempre terribile vedere i parenti del paziente disperati a quelle notizie, soprattutto quando si parlava di giovani.

Come aveva ordinato Alice, mi ero preparato le cose da portarmi per il viaggio a Forks, ma sembrò che mia sorella non era molto d'accordo sulla quantità, perché era venuta a casa mia e aveva preparato un'altra valigia oltre a quella che avevo già fatto.

 

Era sabato, e stavano tutti per pranzare a casa di mamma e papà, era da molto che non eravamo tutti uniti per un pranzo, nemmeno al mio rientro c'erano tutti.

 

- Allora avete preparato le valige ragazzi? A che ora avete il volo?-

 

- Certo mamma! Le valige sono tutte pronte, il volo lo abbiamo alle undici, è abbastanza comodo, almeno non dovremmo alzarci all'alba!-

 

- Alice pensa sempre a tutto ahahah!-

 

- Certo Emmett, perché gli altri non lo fanno!-

 

- Ma in cosa consiste la rimpatriata?-

 

Chiese mio padre, ed ancora una volta Alice aveva la risposta pronta

 

- Insomma, solite cose, musica e beveraggio!-

 

- Penso ci saranno parecchie persone...-

 

- Lo credo anch'io Jas, avendo unito tre anni insieme!-

 

Risposi io includendomi nel discorso

 

- Chissà come mai gli anni precedenti hanno saltato!-

 

Chiese Emmet, ma c'era d'aspettarsi che Alice poteva rispondere anche a quella domanda

 

- Perché c'è stato un preside che non ha voluto, ma siccome è andato via all'inizio dell'anno, dichiarando che le continue piogge gli peggioravano lo stato di salute, ne è venuto uno nuovo, che invece era più che d'accordo!-

 

- Perciò ha voluto recuperare anche i due anni precedenti!-

 

Concluse Rosalie, improvvisamente il cellulare di mia sorella incominciò a suonare, la vidi osservare chi era il mittente e fare un sorriso prima di rispondere alzandosi dal tavolo.

 

- Bella! tesoro!-

 

Era Bella?

 

- Bene...sì, rimaniamo come concordato! Comunque poi ci sentiamo meglio quando arrivo anch'io!-

 

- D'accordo! Un bacione! Ciao!-

 

Tornò a sedersi al tavolo

 

- C'è anche Bellina?-

 

- Sì, è già lì a dire il vero. Tanto ha chiuso lo studio tutta la settimana, perciò vuole approfittarne per stare un po' con i suoi genitori!-

 

- Non la vedo almeno da un paio di mesi! Come sta?-

 

- Bene Rose! È sommersa dal lavoro come sempre!-

 

Avrei potuto chiedere che lavoro facesse, ma non mi sembrò il caso. La cosa che mi stupì fu il fatto che tutta la mia famiglia frequentasse ancora Bella. Questo voleva dire che avrei obbligatoriamente chiesto scusa a quella ragazza, non volevo che ogni nostro incontro venisse in un'atmosfera gelida...poi magari si era persino dimenticata di me, in fin dei conti ne era passata di acqua sotto i ponti.

 

- Quando la vedo la rimprovererò! Deve liberarsi dal suo lavoro ogni tanto per venirci a trovare! Ahahah-

 

A quel punto non mi trattenni

 

- Di che cosa si occupa?-

 

Vidi Emmett pronto a rispondere, ma Alice fu più svelta

 

- Glie lo potrai chiedere di persona, quando la vedrai alla rimpatriata!-

 

- Hai ragione Alice...sempre se Bella gli rivolgerà la parola!-

 

Mi girai a fissare Rose

 

- Perché non dovrebbe rivolgermi la parola?-

 

- Credo che il motivo lo sappia tu meglio di noi Edward! Comunque vedremo venerdì! Giusto?-

 

Sapevo bene che cosa le avevo fatto al liceo, non c'era bisogno certo che Rose me lo ricordasse! Poi mi ricordavo di Bella, era una ragazza molto timida, se non mi avrebbe parlato sarebbe stato solo per imbarazzo o timidezza, certo non per rancore! Almeno era ciò che speravo!

 

 

 

 

 

 

________________________________

 

Allora, come vi sembra questo Edward? Forse poco poco modesto ^_^ Ma sembrerebbe cambiato, voi che dire? Che pensate di quello che pensa di Bella? Ora sappiamo che anche lui andrà alla rimpatriata....eh....chissà come la prenderà Bella! 

Fatemi sapere, un abbraccio forte!

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Capitolo 4
*** 3 ***


Eccomi nuovamente qui, buongiorno a tutti! Spero di non avervi fatto aspettare molto! ^_^ Oggi con il terzo capitolo torniavo sul pov. Bella, nello scorso capitolo chi ha recensito mi ha fatto intendere che il nuovo Edward è piaciuto parecchio, son contenta! Doveva pur maturare! Vedremo un po' come la prenderà la nostra Bella, che presto lo rincontrerà! Volevo ringraziare tutte le sette meraviglie che hanno recensito lo scorso capitolo; YunaCullen85AuroLove, paride, IsaIsabellasabryepennyBlackyBy77danybor Non smetterò di ringraziarvi mai abbastanza, è un'immensa gioia ogni volta che leggo e rispondo ad una vostra recensione! Ma anche grazie mille a chi l'ha inserita fra le preferite, da ricordare e da seguire. Siete davvero in tanti, e vi mando un grande abbraccio ad ognuno. Siete fantastici! Ora vi lascio alla lettura, ci vediamo di sotto! 



3

 

Pov. Bella

 

 

- Hai avvisato Alice?-

 

- Sì, gli ho detto che sono arrivata come previsto e senza problemi!-

 

- La Mercedes la puoi tenere tutta la settimana che resti?-

 

- Sì mamma, l'ho presa per tutta la settimana, almeno sarò più libera di spostarmi!-

 

- Non capisco come fai a guidare una macchina del genere!-

 

- Papà, è comodissima, e poi mi ci trovo benissimo! Ho richiesto esplicitamente questo modello perché è lo stesso della mia auto! Almeno non avevo bisogno di abituarmi ad una macchina che non ho mai utilizzato!-

 

I miei genitori in questi anni si erano lasciati per un certo periodo, ma dopo un po' avevano compreso che non riuscivano a stare l'uno senza l'altra. Erano davvero innamorati! Mia madre Renèè, era ancora molto bella, si comportava spesso come una ragazzina, ed io l'ho sempre considerata alla stregua di un'amica, certo un'amica un po' svampita. Mio padre a prima vista, per chi non lo conosce, può apparire un uomo burbero, forse questo è anche colpa del suo lavoro. Già, perché lui è il capo della polizia di Forks, perciò davanti agli altri doveva pur tenere un certo comportamento. Ma è un uomo dolcissimo e pieno d'amore! Era ed è sempre stato ultra protettivo nei miei confronti, anche geloso, ma non gli andava comunque a genio che a ventotto anni ero ancora single, senza un uomo che si prendesse cura di me.

 

Quando finimmo di pranzare, mia madre si mise a lavare i piatti mentre Charlie, mio padre, aveva già preso posto sul divano per assistere ad una battuta di pesca. Uno dei suoi Hobby preferiti, oltre allo sport! Mi avvicinai a mia madre e appoggiai la schiena al marmo della cucina

 

- Allora, che ne pensi della rimpatriata?-

 

Sicuramente la mia espressione la diceva lunga, senza togliere il fatto che lei sapeva esattamente come stavo quando andavo al liceo.

 

- Mah, non so che pensare a dire il vero...di certo non sono entusiasta-

 

- Sono passati dieci lunghi anni amore mio, sei cresciuta, ormai sei una donna!-

 

- Lo so, sono passati parecchi anni, un decennio insomma! Ma mi è impossibile dimenticare, in fin dei conti, sono ciò che vedi e che vedono tutti a causa di quegli anni! Sono indubbiamente cresciuta, ma sono divenuta anche più freddina diciamo, più dura verso le persone che incontro! Su, ho scelto di diventare avvocato per proteggere le persone dai soprusi! Perché anch'io ne ricevevo tutti i giorni e nessuno si è schierato dalla mia parte, sì, a parte Alice ed Angela, ma loro mi consolavano, di certo non potevano difendermi!-

 

- Capisco il tuo punto di vista...ma io sono orgogliosa di ciò che sei diventata...e a volte bisognerebbe lasciare il carico che si ha sulle spalle, se ci facilita ad andare avanti!-

 

Lo so che aveva ragione, ma ero io che non volevo liberarmene, volevo ricordare ciò che mi aveva fatto del male...come si diceva? Ciò che non ci uccide ci fortifica! Ecco, per me era esattamente così! Mi sarei ricordata per sempre di ciò che avevo subito, poteva solo farmi fortificare maggiormente! I miei pensieri furono interrotti nuovamente da mia madre

 

- Com'è andata la tua settimana lavorativa?-

 

Ecco, volevo cambiare decisamente pensieri e argomento

 

- È stata piuttosto pesante, come al solito! Ho preso in mano una causa di un ragazzo di vent'anni...una cosa davvero triste!-

 

- Un ragazzo di vent'anni?-

 

- Sì, pensa un po'...era in macchina, che stava tornando a casa dall'università, ed un pazzo incosciente, oltre che ubriaco...alla guida di un'altra auto, è passato col rosso ad alta velocità, e ha preso in pieno la macchina di questo ragazzo...-

 

- Oddio! Come sta quel ragazzo?-

 

- Male...ha rischiato anche di morire...comunque, gli hanno dovuto amputare dal ginocchio in giù la gamba destra. I suoi genitori hanno fatto causa immediatamente all'uomo ubriaco naturalmente!-

 

- Che brutte cose che accadono, poveri quei genitori! E poi povero lui!-

 

- Già, ha davanti una lunga riabilitazione...credo che spesso maledica che sia rimasto vivo. Dovrà superare molte difficoltà!-

 

Restammo a parlare un po' dei miei casi, non so se davvero mia madre era interessata o lo faceva solo per sentirmi più vicina. In fin dei conti, certo ci telefonavamo spesso, ma comunque non potevo venire spesso a casa loro.

Alzai lo sguardo sull'orologio che segnava le quattro passate

 

- Vi scoccia se vado a trovare Angela?-

 

- No tesoro, vai pure, e salutala da parte nostra!-

 

- Ok Bells, ma stai attenta mi raccomando!-

 

Alzai gli occhi prendendo il mio soprabito, eravamo a Forks! Cosa mai poteva succedere?

 

- Va bene! Ci vediamo più tardi!-

 

Uscì di casa e respirai a pieni polmoni l'aria, si sentiva l'umidità tipica di Forks! In fin dei conti era anche strano che non piovesse, era il periodo delle piogge, anche se lo stesso periodo in realtà si poteva estendere per l'intero anno a Forks! Andai verso la mia CLS blu notte e mi ci infilai dentro, mia, bé, era identica alla mia vera in fin dei conti!

Ci vollero circa dieci minuti per arrivare a casa di Angela, a quest'ora doveva aver finito a scuola. Non la vedevo da parecchio, anche se la sentivo sia via mail che via telefono, aveva escluso che avrei partecipato alla rimpatriata, perciò non ne avevamo mai parlato, questa sarebbe stata davvero una sorpresa! Mi diressi tranquilla verso l'ingresso e suonai. Mi sporsi leggermente verso destra per vedere se c'era qualcuno, ma improvvisamente sentì la voce della mia migliore amica che avvisava che stava arrivando. Ora stavo sperando di non averla disturbata. Aprì la porta, e rimase a fissarmi per un momento interdetta sbattendo le ciglia, forse chiedendosi se ero vera. Sorrisi, e a quel punto sembrò svegliarsi dal suo stato, abbracciandomi con slancio

 

- Bella! Non sapevo che saresti venuta! Che sorpresa stupenda! Sono felicissima di vederti! Entra pure!-

 

Entrai in casa a braccetto con Angela

 

- Volevo farti una sorpresa, spero di non averti disturbata!-

 

- Ma va! Tu non disturbi mai, anzi! Ero a correggere degli esercizi...Ma guardati sei sempre più affascinante!-

 

Feci una giravolta lenta per lei, poi sorrisi

 

- Grazie!-

 

- Vuoi un caffè?-

 

- Sì grazie!-

 

Gli risposi mentre mi accomodai al tavolo della cucina. La sua casa, condivisa ormai da tempo con suo marito Ben era davvero graziosa. Adatta ad ma coppia giovane come loro

 

- Ben dov'è? Ancora a lavoro?-

 

- Già, anche se qua non accade mai nulla di acclamante, ci sono sempre molti articoli da fare! Ma dimmi, per quanto resti? Sei venuta a trovare i tuoi per il week-end?-

 

- Resterò qua fino a domenica prossima, ho chiuso lo studio. Ne ho approfittato a causa del diciassette per fare l'imbiancatura nuova-

 

- Wow, resterai qua tutta la settimana? Sono davvero contenta!-

 

Il rumore della caffettiera la fece alzare per spegnere il fuoco e preparare le tazzine, mentre era di spalle decisi di sganciare la bomba

 

- Poi in realtà ne ho approfittato per andare a trovare i miei...ma in realtà sono venuta per la rimpatriata di venerdì sera!-

 

Ok, ora vediamo come la prende. Era immobile, mi dava la schiena, perciò non potevo vedere la sua espressione, ma dopo qualche minuto di assoluto silenzio ed immobilità sembrò riprendersi girandosi ad osservarmi.

 

- Che ne hai fatto di Bella? Tu non puoi essere la mia migliore amica!-

 

La guardai e mi misi a ridere, sapevo come fargli capire la causa scatenante che mi aveva convinta a partecipare a quella serata

 

- Alice-

 

Una parola, anzi un nome, che diceva rutto! Sospirò e mi diede le spalle per versare il caffè nelle tazzine e servirlo sul tavolo

 

- Mi sembrava troppo strano, che TU, di tua spontanea volontà avessi deciso d'andarci!-

 

Sorseggiai il caffè un momento

 

- In effetti, quando mi ha comunicato di questa serata, gli ho immediatamente detto di no. Poi ci ho pensato, e mi son detta, perché no? Certo non sono la ragazzina di un tempo, non mi devo di certo nascondere! E passando il tempo ho pure pensato che non sarà poi così male. Di certo non si aspetteranno quella che sono divenuta, no?-

 

- Ben detto!-

 

La guardai stupita

 

- Non mi guardare così, io son contenta che tu voglia partecipare! Almeno vedranno come sei divenuta! Chi potrà affermare d'aver avuto la tua stessa bravura nel divenire ciò che sei? Insomma, sei una bellissima donna in carierà!-

 

- Esatto! Anche tu verrai giusto?-

 

- Sì, anche io e Ben ci saremo! Di certo non per sostenerti, anche perché non ne hai di certo bisogno! Ho visto che hanno riunito tre generazioni di diplomati!-

 

- Sì, il nostro anno, e quelli dei due anni precedenti!-

 

- Perciò verrà anche Alice!-

 

- Certo, ci mancherebbe altro! Sai com'è fatta!-

 

- Con lei verranno anche gli altri giusto?-

 

- Per quanto mi ha detto lei, sì!-

 

- Sì, in fin dei conti suo fratello Emmett si è diplomato due anni prima di noi, e Jasper, Rosalie ed Edward l'anno prima di noi-

 

A quelle parole, anzi nel sentire quel nome, il caffè quasi mi fece strozzare

 

- Ehy Bella, tutto bene?-

 

La guardai forse con aria da pazza

 

- Che hai detto?-

 

Gli chiesi, anche senza averne bisogno, avevo capito benissimo purtroppo! Lei mi guardò un momento, poi sembrò arrivarci

 

- Bella, in fin dei conti anche lui si è diplomato undici anni fa! L'invito sarà arrivato anche lui, senza togliere che sappiamo com'è fatta Alice, glie lo avrà comunicato anche a voce!-

 

Mi sentivo interdetta...

 

- Ma...lui è all'estero....figurati se viene apposta per la rimpatriata!-

 

Angela distolse lo sguardo da me, incominciando a giocare con la tazzina ormai vuota, nelle sue mani...sapeva qualcosa che io non sapevo! Ero un avvocato, ormai capivo perfettamente quando le persone nascondevano qualcosa, o mi stavano mentendo. Però sapevo anche ricavare le informazioni che mi servivano. Assottigliai lo sguardo verso la mia migliore amica, che si sentiva sempre più agitata, ma forse mai quanto me, avevo un brutto presentimento, e se Cullen si sarebbe davvero presentato?

 

- Cosa sai che io non so?-

 

- Credo nulla...perché? A cosa ti riferisci?-

 

- Mi riferisco a Cullen!-

 

A quel nome le sue mani smisero di torturare la tazzina

 

- So che senti Alice tramite mail...-

 

- Sì, la sento ogni tanto....comunque non la sento da quasi un mese-

 

- Ti ha detto qualcosa di nuovo quando vi site sentite? Avete parlato di qualcosa o di qualcuno in particolare?-

 

- Nulla di particolare...-

 

- E qualcuno di particolare?-

 

Improvvisamente sospirò affranta

 

- Ok, non c'è bisogno che continui l'interrogatorio! Penso che Alice non te ne abbia parlato perché sa....insomma, ti conosce!-

 

- Già, mi conosce...come mi conosci tu.-

 

- Infatti, per questo ho pensato di non dirtelo, per lo stesso motivo! Senza togliere il fatto che in fin dei conti, che male c'è? Insomma, sono passati tanti anni, non ti dovrebbe toccare la cosa...-

 

- Cosa stai cercando di dirmi Angela?-

 

Avevo sentito come la mia voce era più fredda rispetta a prima, ma non riuscivo a farci nulla, quel tasto per me era più che bollente, oltre il fatto che Alice mi avrebbe dovuto dire ciò che ormai avevo capito! Un altro sospiro da parte della mia amica

 

- Ho sentito un mese fa Alice, abbiamo parlato del più e del meno, niente d'interessante. Abbiamo parlato anche della rimpatriata...poi...insomma...mi ha detto che suo fratello Edward sarebbe tornato dall'estero da li a poco, forse la settimana dopo addirittura. Mi ha detto che si sarebbe trasferito nell'appartamento sopra al suo, e che avrebbe di certo iniziato a lavorare all'ospedale del padre. Perciò, ho pensato che...forse...anche lui sarà presente alla rimpatriata...scusami Bella, se non te l'ho detto...-

 

Non la stavo più ascoltando, avevo sentito abbastanza, non ce l'avevo con lei, sapevo perché me lo aveva tenuto nascosto, lo stesso riguardava Alice. Entrambe sapevano che ero cotta di Edward, ma che nello stesso tempo lo odiavo! Ed ora, dopo undici lunghi anni, lo avrei rivisto...come mi sarei dovuta comportare? Non ero una di quelle che sorrideva facendo finta di nulla...ma allora come? Con freddezza? O forse avrei potuto meditare vendetta? Non ero più piccola, bruttina e indifesa...già...la mia mente automaticamente stava già tramando piani sadici nei confronti di Cullen. Ma a parte i miei piani diabolici...Edward si era trasferito sopra ad Alice? E probabilmente era da almeno tre settimane a New York? Lo avrei potuto incontrare per caso in mezzo alla strada! Che avrei fatto? Lo avrei picchiato! Angela sembrava sempre più preoccupata del mio stato apparente catatonico...apparente?

 

- Stai tranquilla Angela, è tutto ok...-

 

- Sei sicura? Non sei arrabbiata?-

 

- Di certo avrei gradito un po' più di sincerità dalle mie migliori amiche...ma ho capito perché non me lo avete detto...perciò, no, non ce l'ho ne con te, ne con Alice!-

 

- Meno male, non sopporterei che ce l'avessi con me!-

 

- Come potrei...comunque...ora che so, che forse lui sarà presente...saprò come comportarmi...-

 

- Ehm...che ha in mente?-

 

- Gli farò rimpiangere ogni minima cattiveria che mi ha causato...-

 

- Quando fai così, mi fai paura ahahah-

 

- Alice arriverà lunedì....che dici se martedì andiamo a comprarci un bell'abito per la rimpatriata?-

 

- Certo, perché no! Conosco un bel posto a Port Angeles! Ma...che hai in mente?-

 

Restammo a parlare parecchio, Angela sembrava entusiasta del mio piano, anche se all'inizio era un momento perplessa. Ad un certo punto tornò dal lavoro anche Ben, che fu felice di vedermi. Con lui presente io e la mia amica smettemmo immediatamente di parlare delle mie idee diaboliche, non era effettivamente il caso.

Restai da loro anche per cena, e ordinammo una pizza. Ben mi chiese del mio lavoro, gli interessava sul serio, forse un po' era a causa del suo di lavoro, gli avrebbe certo interessato qualche storia succulenta. Mentre parlavamo mi venne in mente che avrei potuto scrivere alla mia migliore amica Alice

 

Messaggio per Alice da Bella

 

Ehy disgraziata, sono da Angela e Ben...ho saputo che ci sono un po' di novità

 

Non ci volle molto che il cellulare vibrò avvisandomi della risposta di Alice

 

Messaggio per Bella da Alice

 

Ah sì? Che novità ci sono?

 

E brava Alice, faceva la finta tonta, ci misi mezzo di un minuto nel scrivere la mia risposta

 

Messaggio per Alice da Bella

 

Tuo fratello che è tornato!

Perché non me lo hai detto? E se lo avessi incontrato per caso? Non abitiamo neppure lontani! Ed ora vorrei aver comprato casa il più lontano possibile dalla tua, sapendo che LUI abita sopra il tuo appartamento! Viene venerdì?

 

Alla mia ultima domanda ero incerta su cosa sperare come risposta...volerlo? E a quel punto, attuare il mio piano diabolico? O non volerlo e vivere continuando a pensare che lui sia lontano miglia e miglia da me? Non mi diedi risposta che il mio cellulare vibrò

 

Messaggio per Bella da Alice

 

Non te l'ho detto perché avresti reagito come una pazza!

Se lo avessi incontrato potevi salutarlo, cambiare strada, oppure insultarlo!

Ti avrei appoggiata in qualsiasi caso! Anche se credo non ti riconoscerebbe neppure!

E per rispondere alla tua ultima domanda...sì, ci sarà anche lui venerdì!

 

Bene! Bene? Sì, per il mio piano! Per cos'altro se no? Ed il fatto che lui non mi avrebbe riconosciuta era di certo un punto a favore! Ci vediamo venerdì Cullen...

 

Ad una certa ora decisi di tornare a casa, con i miei amici ci saremmo visti di certo i giorni dopo, avevamo una settimana intera! Ed io avevo una settimana intera per pianificare tutto!

___________________
Rieccomi! Allora, che ve ne pare del capitolo? La nostra Bella non sapeva minimamente che Edward fosse tornato, e non l'ha presa molto bene, come al solito Alice è macchiavellica, ma vedremo che avrà in mente di fare Bella. Che dire, spero vi sia piaciuto, aggiornerò il prima possibile, fatemi sapere che ne pensate! Un abbraccio forte a prestissimo!

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Capitolo 5
*** 4 ***


Buongiorno e buon inizio di settimana a tutti, anche se il lunedì è sempre tremendo! Torniamo a noi, eccovi il capitolo quattro, spero di non avervi fatto aspettare molto! In questo capitolo leggerete un doppio pov, partiamo con il punto di vista di Edward e concludiamo con quello di Bella! D'ora in avanti, la maggior parte dei capitoli saranno a doppio pov! ^_^ Come sempre voglio ringraziare chi ha recensito lo scorso capitolo, YunaCullen85BlackyBy77sabryepennyAuroLovedanybor e EriCullen99. E' sempre meraviglioso ricevere le vostre recensioni, ed altrettanto fantastico rispondervi, grazie mille! Ma un grazie va anche alle tredici che hanno inserito questa storia fra le preferite, alle cinque che invece l'hanno inserita fra quelle da ricordare, ed anche tutti 63 che hanno deciso di seguirla, mi fa un'enorme piacere! Ora, vi lascio alla lettura! Spero vi piaccia! Un abbraccio forte, ci vediamo in fondo!






4


 

Pov. Edward

 

Eravamo arrivati ieri a Forks, ed era stata una giornata piuttosto stressante. Anche se il volo lo avevamo piuttosto tardi, non toglieva il fatto che restare in aeroporto per diverse ore, poi l'ora dell'aereo, il viaggio in macchina per arrivare a Forks, senza togliere il disfare le valigie! A fine giornata ero stravolto! Comunque, era davvero incredibile come questa casa era rimasta come me la ricordavo, era spettacolare. Anche la mia stanza, era fantastica, c'erano ancora dei miei CD, li avrei di certo portati via di lì quando sarei tornato a New York! Oltre a ciò, c'erano numerose foto del liceo, dei libri, e oggetti di svariato tipo...quanto tempo era passato, e quant'ero cambiato in quegli anni. Mi avvicinai alla vetrata della mia stanza ed osservai il panorama, totalmente diverso da quello di New York, sicuramente meno caotico. Entrambe le visuali avevano qualcosa di spettacolare e unico, su questo non c'era dubbio. Sentì bussare alla porta, così mi girai ad osservare Jasper che stava entrando

 

- Ehy Edward, che dici se ci facciamo un giro a Forks oggi pomeriggio? Le ragazze escono-

 

- Perché no, ma dove vanno Rose e Alice?-

 

- Cosa pensi che vadano a fare? Vogliono andare a comprare qualcosa per venerdì-

 

- Credevo che fra le numerose cose che si sono portate dietro, avessero messo in valigia qualcosa anche per quel giorno!-

 

- Sai come sono fatte!-

 

- Ok, dai ora mi preparo e vi raggiungo!-

 

- Ci vediamo giù!-

 

Detto ciò Jasper uscì dalla mia stanza chiudendo la porta dietro di se. Osservai nuovamente fuori, strano non stava piovendo, ma comunque il cielo era grigio. Presi un jeans scuro e una camicia bianca, e proprio quando stavo mettendo quest'ultima sentì un clacson suonare. Andai verso la vetrata, anche se sapevo che era inutile, non potevo di certo vedere l'ingresso. Chissà di chi si trattava. Finì di allacciarmi i bottoni della camicia, e m'infilai le scarpe. Presi l'occorrente per uscire e scesi al piano di sotto, dove ad attendermi c'erano Emmett e Jasper.

 

- Finalmente Eddy, quanto ci hai messo!-

 

Alzai gli al soffitto, sia per il nomignolo che per la sua frase.

 

- Chi era prima che ha suonato il clacson?-

 

Ero davvero curioso, anche se non c'era motivo

 

- Ah, era Bella che chiamava Alice e Rose!-

 

- Bella?-

 

Chiesi un po' interdetto

 

- Te ne sei già dimenticato?-

 

- No, certo che no! Allora? Andiamo?-

 

Non volevo di certo continuare il discorso Bella, mi sentivo ogni volta un verme pensando a quella povera ragazza. Mentre pensavo a lei, mi tornò in mente il giorno che vidi i suoi occhi pieni di lacrime a causa dello scherzo che aveva subito da...come si chiamavano? Mi sfuggiva in quel momento...comunque, mi fece tanta tenerezza in quel momento. Poi i suoi occhi erano sempre così bassi, avevo trascorso con Bella parecchi anni al liceo, ma non mi aveva rivolto nessuno sguardo. Un po' forse, era stato a causa del mio atteggiamento, anche se non era una scusante! Tutte le ragazze della scuola mi guardavano con occhi sognanti, bastava una parola e si scioglievano, ma lei era diversa, non mi filava di striscio...

 

- Pianeta Terra chiama Edward! Ci sei?-

 

- Oh, sì sì...stavo pensando....dove vogliamo andare?-

 

- Che dite se andiamo al bar che frequentavamo dopo la scuola?-

 

- Sbaglio o è proprio lì, Jas, che ti sei reso conto che eri innamorato della mia sorellina? Ahahah -

 

Jasper era davvero innamorato di mia sorella, era bello sapere che non l'avrebbe mai fatta soffrire, anche perché in fin dei conti era parte della famiglia anche lui, era cresciuto con noi!

 

Arrivammo al bar circa in un quarto d'ora, e ci stupimmo del fatto che c'erano molti ragazzi. A vedere quei gruppi, mi sembrava d'essere tornato indietro nel tempo e rivedere noi lì seduti. C'era il tavolo delle cheerleader, dei giocatori di basket, dei giocatori di football...insomma, tutto come un tempo. Improvvisamente ci sentimmo chiamare

 

- Non ci posso credere! I Cullen!-

 

Ci girammo, al bancone c'era un uomo sulla quarantina che ci sorrideva. Un bel uomo, biondiccio con un bel fisico per l'età, con due occhi azzurri intensi. Al primo impatto non lo riconobbi, poi un lapsus!

 

- Oddio James, sei ancora tu il proprietario?-

 

Mi avvicinai seguito da mio fratello e Jasper che dopo le mie parole sembravano averlo inquadrato, sorridendo contenti.

 

- Certo, non lascerei mai questo locale, c'è un pezzo di storia di Forks qua! Ci siete quasi passati tutti! Cosa vi offro ragazzi? Accomodatevi qui sugli sgabelli, così mi dite che fate nella vita!-

 

Ci accomodammo al bancone e ordinammo, James nel giro di breve tempo ci servì

 

- Allora che combinate di bello? Siete qui per la rimpatriata?-

 

- Sì, hanno invitato parecchia gente in effetti! Comunque noi ci siamo trasferiti a New York dopo il liceo! Io convivo, e lavoro al Times!-

 

- Accipicchia! Al Times?! Complimenti ragazzo! Convivi? Sei ancora con....Alice giusto?-

 

- Esatto! Con la nostra sorellina!-

 

Commentò Emmett ridendo e facendo imbarazzare Jasper

 

- Comunque non mi lamento!-

 

- Bene, son contento! Voi invece?-

 

- Io ho un'azienda di assicurazioni! Mi sono sposato con Rose! Ti ricordi di lei?-

 

- Certo che si! Come si può dimenticare una bella ragazza come lei! Ma cosa fa lei invece? E Alice?-

 

- Alice si occupa di moda, sfilate, creazioni di modelli...ha una sua linea!-

 

- Rose ha una SPA! -

 

- Si sono realizzate direi! Invece tu Edward? Mi era giunta voce che ti eri trasferito all'estero!-

 

- Sì, ho frequentato Cambridge in Inghilterra, mi sono laureato in chirurgia e neurologia. Sono tornato da nemmeno un mese, ora vivo con loro a New York, e fra una settimana se va tutto bene, sarò assunto come primario di chirurgia!-

 

- Insomma, abbiamo un cervellone! Ti è mancata l'America?-

 

- Quando parti sei felice di farlo e di andare via, ma quando sei via ne senti la mancanza! Son felice d'essere tornato a casa! Ma tu invece? Oltre a gestire ancora questo posto?-

 

- Io mi sono sposato nove anni fa con la mia Victoria!-

 

- Mi ricordo di lei! Mi ricordo maggiormente un'immensa chioma rossa ahahah-

 

- Esattamente Em, è lei! E abbiamo avuto una bambina tre anni fa!-

 

Alla sua ultima frase lo vidi sorridere felice, si vedeva che amava sua figlia, e che ne era fiero! Decidemmo di restare lì il restante pomeriggio a parlare con James.

 

 

 

Pov. Bella


 

- Alice, quello che hai scelto prima, va più che bene!-

 

- Lo so...però anche questo non è niente male! Comunque, tu Bella, hai visto qualcosa che ti possa piacere?-

 

- Sì, ho appena trovato un vestito che fa al caso mio!-

 

Alle mie parole tutte e tre le ragazze si avvicinarono a me, con un sorrisone stampato sul viso

 

- Lo hai scelto Blu?-

 

Mi chiese Angelabella rimpat

 

- Sì, blu e nero con fantasia, che ve ne pare?-

 

- Si abbina alla tua carnagione!-

 

Mi disse Rosalie

 

- Dai, vallo a provare immediatamente!-

 

Accontentai immediatamente Alice e andai nel camerino prova. Mi piaceva questo vestito, appena lo avevo visto mi aveva colpita immediatamente! Era a tubino e mi fasciava bene il corpo, slanciava la mia figura snella. Aveva entrambe le spalline, ma dietro mi lasciava nuda la schiena, aveva uno spacco che mi lasciava nuda la coscia sinistra. Mi stava d'incanto! Avrei lasciato sciolti i capelli e messo una scarpa nera col tacco. Dopo essermi vista tramite lo specchio varie volte in tutte le angolazioni possibili, decisi di uscire dal camerino. Le ragazze erano sedute sul piccolo divanetto davanti ai camerini che attendevano, e appena mi videro s'illuminarono. Alice fu la prima ad alzarsi e girarmi attorno per guardarmi meglio

 

- Sei fantastica Bella, questo abito ti dona tantissimo!-

 

- Grazie Alice!-

 

- Ti fa davvero sexy Bella!-

 

- Tu dici Angela? Lo spacco non è troppo? O la schiena nuda?-

 

- Assolutamente no Bella! Sono le caratteristiche che fanno unico questo vestito! Vedrai che non passerai inosservata!-

 

- Grazie mille Rose! -

 

- Senza togliere che vuoi colpire qualcuno venerdì sera, no? Con questo credo che riuscirai perfettamente!-

 

M'imbarazzai appena alle parole di Rosalie e mi girai per guardarmi allo specchio

 

- Bella si noterebbe con qualsiasi cosa si mettesse addosso!-

 

Osservai Angela attraverso lo specchio e gli sorrisi per ringraziarla, era davvero dolcissima e buona

 

- Ma con questo li stende! Le cuciture sono ottime e anche l'abbinamento di colori! Poi, questo vedo non vedo è il tocco in più! Con la tua carnagione nivea direi che è perfetto!-

 

Alice era sempre la solita, io non avevo di certo guardato le cuciture o il vedo e non vedo! Lo avevo indossato e mi era piaciuto semplicemente! Dopo qualche minuto rientrai in camerino per cambiarmi.

 

- Voi avete scelto?-

 

- Sì, io ho preso un vestito sul violetto! Molto carino!-

 

- Invece tu Rose? Hai optato per quello rosso che abbiamo visto prima?-

 

- Sì, sai quanto amo il rosso, non ho resistito!-

 

- Io invece prendo quello verde scuro che abbiamo visto prima! È un po' accollato, però in fin dei conti è il mio posto di lavoro! -

 

Andammo tutte e quattro a pagare i nostri acquisti e uscimmo dal negozio allegre e soddisfatte per le compere. Entrammo in altri negozi per poi decidere di fermarci in un bar a prendere da bere.

 

- Allora ti vuoi proprio vendicare per bene nei confronti di Edward...-

 

Alzai il mio sguardo verso Rose

 

- Direi proprio di sì! E quello che farò per vendicarmi non è paragonabile a ciò che mi ha fatto subire lui al liceo!-

 

- Su quello hai perfettamente ragione, però sappi che Edward è cambiato molto in questi anni, non è più lo stronzo di un tempo!-

 

- Lui no, ma io sì! Potrebbe anche essere diventato un prete o il papa, non m'interessa minimamente! Lui è cambiato? Anch'io! E mi ci ha fatto divenire lui!-

 

Rose sospirò appena, lei non era molto d'accordo con me, ma io e lei non ci frequentavamo molto al liceo. Non sapeva tutto ciò che avevo dovuto subire a causa di Edward! Cambiammo argomento, parlando della festa di venerdì e su chi avremmo trovato...ma io stavo pensando al mio piano. Tutto stava sul fatto che Cullen mi notasse, perché se non fosse accaduto tutto sarebbe stato perso! Ma non dovevo pensare che non sarebbe stato un successo, in fin dei conti Alice mi aveva detto che era single, che non frequentava nessuna, e che comunque aveva sempre un debole per le belle donne. Mi sarei fatta desiderare parecchio, per poi ridurlo come aveva fatto lui con me! Chissà com'era diventato, lo avrei riconosciuto? Alice mi aveva detto che io ero irriconoscibile, lui invece? Che effetto mi avrebbe fatto rivederlo? Rabbia! Solo quella poteva suscitarmi Cullen!

 

- A che pensi Bella?-

 

La voce di Angela mi risvegliò dai miei pensieri

 

- Nulla, vi stavo ascoltando!-

 

Bugiarda! Mi sgridai mentalmente, ma non ci potevo far nulla, non potevo esporre i miei pensieri, avrebbero pensato che ero fissata o cose simili, forse non era del tutto falso comunque.

 

- Che dite se torniamo? Il tempo non promette nulla di buono! Non vorrei che ci sorprendesse la pioggia senza ombrello e riparo!-

 

- Sì, poi ho detto a Ben che ci sarei stata per cena!-

 

- Allora andiamo verso la macchina!-

 

Conclusi io con un sorriso. Arrivate alla macchina mettemmo nel portabagagli gli acquisti per poi partire. Circa dieci minuti dopo incominciò a piovere come previsto da Alice. Per fortuna quando arrivammo a casa Cullen, la pioggia sembrò dare un momento di tregua.

 

- Allora ci vediamo domani! Comunque ci sentiamo per accordarci!-

 

- Va bene Alice! Ci sentiamo domani! Ciao Rose! Grazie per i consigli!-

 

Angela che era ancora in macchina con me le salutò con un sorriso caloroso e con la mano mentre ci stavamo allontanando.

 

- Non prendertela troppo per Rosalie!-

 

Mi girai un momento ad osservare la mia amica, aveva notato qualcosa?

 

- Per cosa?-

 

- Per il fatto che non sia molto d'accordo con ciò che hai in mente! In fin dei conti, non era di certo una tua amica quando andavamo al liceo! Era una cheerleader! Stava con il loro gruppo! E poi tu non gli hai mai raccontato molto dopo...-

 

- Sì, ci avevo pensato anch'io...nessuno a parte te e Alice sapete quanto ho pianto, e quanto ogni giorno non volevo presentami a scuola! O di tutti i dispetti che subivo a causa di Edward...-

 

- Ora non ci pensare, pensa solo che ti potrai rifare di ciò che hai dovuto subire-

 

Sorrisi, aveva ragione!

Arrivammo a casa sua in breve tempo, e nel frattempo aveva ripreso a piovere.

 

- Speriamo che sabato sera non piova!-

 

- Già, mi scoccerebbe anche a me! Ben mi sa che è già a casa, vedo una luce accesa al piano di sopra-

 

La vidi sporgersi leggermente e guardare una finestra di casa sua sorridente

 

- Sì, è la stanza che usiamo da studio, si starà portando avanti con il lavoro! Comunque, che dici, ti va se magari domani vieni a trovarmi a scuola? Non sarebbe male presentare una ex studentessa che è diventata un grande avvocato! -

 

- Perché no, magari ci sentiamo domani mattina per definire meglio!-

 

- Perfetto! Prendo il sacchetto nel portabagagli e vado!-

 

Ci scambiammo un bacio sulla guancia e uscì dalla macchina per prendere il sacchetto e scappare in casa prima di bagnarsi completamente, perché aveva ripreso a piovere. Ripartii appena la vidi entrare in casa. Nel giro di poco arrivai anch'io a casa. Parcheggiai nel vialetto e vidi che c'era la macchina della polizia di mio padre, per oggi aveva finito di lavorare. Scesi dalla macchina velocemente prendendo il sacchetto e correre in casa.

 

- Ciao!-

 

- Ehy Bells!-

 

- Tesoro, sei tutta bagnata! Devi portarti dietro sempre un piccolo ombrello! Siamo a Forks!-

 

- Lo so mamma, me ne sono dimenticata!-

 

- Hai comprato qualcosa di bello?-

 

- Di fantastico! Te lo farò vedere dopo, ora mi vado a fare un bagno caldo!-

 

Andai verso la mia vecchia camera e appoggiai nell'armadio la scatola con il mio vestito. Prima d'andare a farmi il bagno, tirai fuori il mio portatile, dovevo vedere le mail. C'erano alcune mail di nuovi clienti che chiedevano i nostri servigi, le inoltrai tutte a Shelly. Quando sarei tornata a casa ci sarebbe stato un bel po' di lavoro da recuperare!

 

 

 

 

 

_____________________________________________

 

Eccomi qui! Allora, come vi è sembrato il capitolo, vi son piaciuti i due pov? Abbiamo visto un po' che cosa sta combinando Bella, sembra molto determinata! Immagino che non vediate l'ora dell'incontro, sappiate che manca ormai manca così poco, che lo leggerete nel prossimo capitolo! Finalmente direte voi! XD ora vi lascio andare, fatemi sapere che ne pensate! Un abbraccio forte

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Capitolo 6
*** 5 ***


Buongiorno a tutti! Eccomi come ogni giovedì e lunedì ad inserire un nuovo capitolo, e questo, era a dir poco atteso! Finalmente abbiamo il famigerato incontro fra Bella ed Edward! Dai, non vi ho fatto aspettare poi molto! Anche questo capitolo è doppio Pov. anche se quello di Bella è leggermente corto, ma è più interessante come vive l'incontro Edward. Nel prossimo capitolo vedremo un po' che ne ha pensato Bella invece ^_^! Come sempre voglio ringraziare immensamente chi ha recensito il capitolo scorso, parideVeronika Susan Cullenfedra70danyborgacciasabryepennyBlackyBy77AuroLoveSimo72erika22 e YunaCullen85! Mi è piaciuto rispondere alle vostre recensioni ed altrettanto leggerle, siete fantastiche e grazie ancora! Un grazie va anche a tutti quelli che l'hanno inserita fra le preferite, fra le ricordate e da seguire, siete davvero in tanti, e vi mando un grande abbraccio ad ognuno! Ora vi lascio alla lettura, ci vediamo in fondo! 






5



 

Pov. Bella

 

Ero dal parrucchiere da un po' e mi sentivo esausta! Non avevo dormito nulla al pensiero che oggi ci sarebbe stata la rimpatriata, ero assurda, sembravo una ragazzina! Avevo passato dei giorni piacevoli, mercoledì ero andata al liceo di Forks, era stato così strano tornarci, entrare in quel posto non più sotto forma della ragazzina sfigata, ma sotto forma della donna che ero divenuta. Avevo assistito ad un paio di lezioni che aveva tenuto Angela, e naturalmente mi presentò ai suoi studenti. Era incredibile, ma c'erano parecchi ragazzi che mi guardavano quasi arrapati, ma io dico, ero più grande di loro, anche più di dieci anni! Anche se mi ricordavo, che anche ai miei tempi, i ragazzi, facevano apprezzamenti su delle insegnanti carine! Comunque, molti mi fecero parecchie domande, dall'università che avevo scelto, a come avevo reagito a quell'ambiente. Ma anche su New York e sul mio lavoro. Era stato facile rispondergli ed anche esaltante sotto certi aspetti! Il giovedì invece avevo passato quasi tutta l'intera giornata dall'estetista, insieme ad Alice e Rose. Angela non era di queste cose, poi doveva correggere un po' di compiti. Comunque, mi ero fatta fare la ceretta sulle gambe, e sotto le ascelle, anche se quasi non ne avevo bisogno, perché tramite la SPA di Rose mi ero sottoposta alla luce pulsata. Ceretta a parte, mi ero fatta fare la manicure, un massaggio alle gambe e alla schiena, poi una bella maschera di bellezza. Quando ero uscita dall'estetista mi sentivo rilassata, eppure non avevo dormito nulla stanotte! Com'era possibile? Manco avessi degli esami! Dormivo anche quando il giorno seguente avevo un'udienza importante, ed invece per una banale rimpatriata del liceo passavo la nottata in bianco! Ero da ricovero! Per fortuna comunque i capelli erano ormai fatti, per fortuna, perché non ce la facevo davvero più! Per una semplice piega ci avevo messo più del necessario! Andai dritta a casa per prepararmi.

 

 

 

Pov. Edward


 

edw rimpatriataAlice e Rose si stavano preparando da ore, manco stessimo andando ad una sfilata di moda, o ad un party indetto da qualche senatore! Per quanto mi riguardava, mi ero messo un completo nero e una camicia bianca, con cravatta sempre nera anch'essa. Niente di così speciale insomma. Una volta avrei digerito tutto tranne che la cravatta, ma da quando ero diventato un medico, la portavo regolarmente, comunque, soprattutto in ospedale, al di fuori d'esso cercavo d'essere informale il più possibile. Per questa serata per fortuna mia sorella non aveva insistito a scegliermi i vestiti da indossare, sarei impazzito. Scesi in soggiorno e trovai già pronti Emmett e Jasper. Il primo stava davvero bene, aveva un completo grigio, ed una camicia bianca a righe verticali grigie anch'esse, oltre ad una cravatta rossa lucida. Jas invece era in un completo blu, molto sobrio, proprio come il mio, a parte un fazzoletto viola chiaro nel taschino...ma a cosa si abbinava? Non feci in tempo a rispondermi, che vidi mia sorella scendere dal piano superiore con un vestito dello stesso colore del fazzoletto di seta di Jasper.  Rosalie scese poco dopo con un abito rosso acceso, si abbinava alla cravatta di mio fratello non c'era dubbio, anche se non so se lo avessero fatto apposta oppure no.

 

- Edward, aspetta, hai la cravatta storta!-

 

Alice mi si avvicino e mi sistemò la cravatta

 

- Ok, ora possiamo andare? Che dite?-

 

- Quanta impazienza Ed! Ok, dai andiamo!-

 

Uscimmo di casa contenti che non pioveva, e decidendo di prendere tutte e tre le auto, ognuno almeno sarebbe stato libero d'andare via quando più lo desiderava. Naturalmente in macchina con me non ci salì nessuno, in fin dei conti, erano tutti a coppie!

Arrivammo a scuola nel giro di quindici minuti, proprio come un tempo! Parcheggiammo dove c'erano altre numerose macchine e persone vestite bene, la festa l'avevano organizzata nella palestra. Spensi l'auto e scesi, per raggiungere gli altri.

 

- C'è davvero parecchia gente accipicchia!-

 

Emmett aveva perfettamente ragione, c'erano numerose persone, che non riconoscevo minimamente oltretutto! Andammo verso la palestra ed entrammo, era tutto addobbato, avevano fatto un magnifico lavoro! C'erano parecchi tavoli ovali nella parte destra con parecchie sedie, di fronte c'era un piccolo palco con un dj che era già alle prese con la musica. Sopra al dj c'era uno striscione con scritto " diplomati del 2000/ 2001 e 2002". Sulla parte sinistra della palestra invece vicino all'entrata c'era un buffet abbastanza ampio, e in fondo sempre a sinistra c'era un bancone da Bar con degli sgabelli. Chiunque avesse organizzato la cosa era stato davvero bravo! Le luci, gli addobbi, era tutto organizzato molto bene!

 

- Che dite se andiamo a prenderci da bere?-

 

Chiese Alice mentre infilava il cellulare che poco prima aveva in mano della sua piccola borsetta

 

- Sì, andiamo, poi possiamo prendere un tavolo, almeno finché ce né qualcuno libero!-

 

- Si Em hai ragione! Amore, che dici se te e Rose incominciate a prendere posto?-

 

- Va bene! Ci vediamo al tavolo!-

 

Andammo verso il buffet per prendere da bere, quando sentimmo una voce dietro alle nostre spalle

 

- Santo cielo! Guarda chi c'è!-

 

Ci girammo e restammo tutti e tre a fissare il ragazzo davanti a noi

 

- Ehy Cullen! Non mi riconosci? Sono Mike!-

 

- Oddio, certo! Ciao Mike! Come sei cambiato!-

 

Su quello non c'era dubbio, come statura non si era alzato più di tanto, ma aveva messo su un po' di chili. I suoi capelli che portava sempre a scodella erano ora molto corti, a parte che ne aveva decisamente pochi, oddio, già a ventinove anni aveva problemi di calvizie?!

 

- Ma guardati Edward, sei ancora in magnifica forma!-

 

- Grazie, anche te ti trovo bene! Ma dimmi, dai, che hai combinato in questi anni?-

 

Lo vidi guardarsi in giro con lo sguardo come se non volesse rispondere alla domanda, ma poi Jasper s'intromise

 

- Ragazzi, noi andiamo dalle nostre signore che ci stanno aspettando! Mike ci si vede dopo!-

 

Detto ciò Jas e mio fratello andarono verso le ragazze, ed io tornai ad osservare il mio vecchio amico, che improvvisamente sembrò prendere uso della parola

 

- Io..bé...mi ero iscritto all'università, ma dopo nemmeno un anno l'ho abbandonata! Avevo troppi grilli per la testa, e la voglia di studiare scarseggiava. Perciò sono tornato a Forks e ho iniziato a lavorare al negozio di mio padre...ti ricordi? Vendita di articoli sportivi...-

 

Assentì con la testa. Insomma, viveva ancora con i genitori e non aveva concluso un bel nulla, un po' mi dispiaceva per lui, ma in fin dei conti, forse me lo potevo immaginare.

 

- Ma dimmi di te invece! Oltre ad essere in ottima forma!-

 

- Ti ricordi che avevo scelto di studiare all'estero? Ho scelto di frequentare l'università di Cambridge e mi sono laureato qualche anno fa in chirurgia e neurologia. Ho lavorato lì per un po' in vari ospedali, fino a circa un mese fa che sono tornato. Ora vivo a nella grande mela e fra non molto inizierò a lavorare come primario di chirurgia!-

 

Vedevo che mi guardava interdetto, sapeva che avevo ottimi voti al liceo e che ero ambizioso, ma sapeva anche che ero un po' come lui. Mi vennero per un momento i brividi...

 

- Accipicchia...insomma...ti sei realizzato totalmente...sono contento per te!-

 

Non so se era vero, ma lo ringraziai comunque

 

- Grazie Mike! Ora vado dagli altri, ci si becca dopo!-

 

- Certo bello! Così vediamo chi c'è da prendere un po' per il culo ahahah! A dopo..-

 

A mai! Mi allontanai di fretta e mi accomodai su una delle tante sedie che c'erano attorno al tavolo

 

- Quello allora era Mike? Santo cielo com'è diventato bruttino...eppure non era proprio un cesso al liceo!-

 

Mentre Rosalie commentava così la figura di Mike, una coppia si stava avvicinando al nostro tavolo

 

- Alice! Rose! Siete già arrivate! Vi ricordate di Ben!?-

 

Alice si alzò in piedi ed abbracciò la ragazza, che piano stavo cercando di focalizzare nei miei ricordi

 

- Certo che ce lo ricordiamo Angela! Siete così carini insieme! Voi vi ricordate di Jasper?-

 

Angela...sì, vagamente me la ricordavo, ed anche il suo compagno!

 

- Certo che ci ricordiamo di Jasper, anche se è da parecchio che non lo vedevamo!-

 

- Sì, anch'io mi ricordo di voi! Son contento di vedervi ancora insieme, anche se Alice mi ha detto che vi sentivate tramite mail, ho saputo così, che vi siete sposati!-

 

- Accipicchia! Congratulazioni!-

 

- Grazie Emmett!-

 

Gli rispose la ragazza mentre il ragazzo la stringeva a se

 

- Mi ricordo comunque di te, eri sempre vicino a Bellina!-

 

- Certo, non si separavano mai!-

 

Commentò Ben sorridendo, a quel punto Angela sembrò notarmi

 

- Ah lui è Edward, vi ricordate?-

 

Chiese Alice sorridente, notando lo sguardo di Angela

 

- Come ci si può dimenticare.....-

 

Angela non sembrava molto felice di vedermi, o forse era solo una mia impressione? Ma senza neppure salutarmi o dirmi nulla continuò a parlare

 

- Avete visto Bella a proposito?-

 

- Si fa attendere! Comunque non passerà di certo inosservata...ci accorgeremo quando arriva!-

 

Angela sorrise alle parole di mia sorella e si accomodò al tavolo con noi. Che volevano dire con la frase che Bella si sarebbe notata? Forse che era divenuta veramente grossa che tutti si sarebbero messi a guardarla? Già mi dispiaceva per lei, sapere ciò non aiutava. Ascoltai ciò che stavano dicendo i nuovi arrivati, e scoprì che Angela faceva l'insegnante di letteratura inglese proprio al liceo, mentre Ben era un giornalista della gazzetta di Forks. Mentre sorseggiavo il mio drink, incominciavo a disinteressarmi delle chiacchiere al tavolo, la mia attenzione fu catturata da una figura divina. Una ragazza dai lunghi capelli castani e mossi era entrata in palestra. Aveva un vestito che lasciava poco all'immaginazione, le fasciava il corpo mozzafiato in un modo unico. Aveva le forme tutte della grandezza giusta, la pelle era porcellana, le sue gambe erano splendide, lunghe e perfette, il blu le donava terribilmente! Si poteva vedere quasi l'intera coscia sinistra a causa dello spacco del vestito, e la schiena nuda era qualcosa d'indescrivibile. Potei notare immediatamente gli sguardi degli uomini in sala illuminarsi, ma io sarei stato più veloce di loro. La vidi dirigersi verso il bancone da bar e sedersi su uno degli sgabelli accavallando le gambe. Ero in estasi! Mi alzai dal tavolo immediatamente, dicendo che andavo a prendere da bere. Non so il motivo, ma le ragazze sorrisero leggermente, ma la cosa non m'importava particolarmente. Quando fui abbastanza vicino a quella Dea, potei vedere che aveva ordinato un Martini. Con disinvoltura mi sedetti accanto a lei.

 

- Il cocktail amato da James Bond!-

 

La vidi girarsi verso di me e guardarmi negli occhi, per un momento sembrò con sguardo stupito e ammagliato, poi sembrò riprendersi. Era possibile, avere un colpo di fulmine, solo specchiandosi in due occhi color del cioccolato fuso?

 

- Allora per stasera sarò Bond, James Bond...-

 

Anche la sua voce era incantevole, fra il dolce suono delle campanelle a vento...e un retrogusto tagliente. Questa fanciulla veniva al liceo di Forks ed io non l'avevo mai notata?

 

- Che maleducato, non mi sono neppure presentato...-

 

Non feci in tempo a finire la frase, che mi precedette, togliendo quelle fantastiche labbra dal bicchiere

 

- So perfettamente chi sei Cullen-

 

Mi conosceva? Allora era di certo a scuola con me! Ma perché non riuscivo a focalizzare il suo viso, fra nessuno di quelli che conoscevo?

 

- E ho il piacere di parlare con?-

 

La vidi girarsi verso di me guardandosi in giro, sentivo il suo profumo invadermi, cosa mi doveva dire di così segreto? Avevo una sua spalla così vicino...si stava avvicinando per dirmi il suo nome

 

- Non dirlo a nessuno....ma sono un'agente segreto molto famoso, a cui piace il Martini!-

 

Si allontanò da me sorridendo, mi stava provocando? O mi stava solo prendendo in giro? Non lo sapevo, ma di certo la rendeva ancora più interessante...

 

- Allora, anche tu sei fra le diplomate?-

 

- Già, mi sono diplomata un anno dopo di te...-

 

Prese un altro sorso del suo Martini, ed io incominciai a capire che lei sapeva molte più cose di me, che io di lei

 

- E che hai fatto dopo il liceo?-

 

- L'università-

 

Mi rispondeva come se la cosa era ovvia, ma perché dovevo tirarle fuori informazioni con le pinze?

 

- E cosa fai nella vita?-

 

- L'avvocato, ho uno studio tutto mio, e sotto di me, ci sono vari avvocati come me-

 

Era sicuramente intelligente, ed anche in gamba, se era riuscita a laurearsi in giurisprudenza, ed aprire uno studio a suo nome

 

- E dove risiedi?-

 

La vidi sorridere fra se, per poi prendere lo stuzzicadenti con l'oliva e portarselo alla bocca

 

- A New York!-

 

Viveva e lavorava a New York? Proprio dove mi ero trasferito io? Non riuscì a trattenermi nel formulare quella domanda

 

- Ma come ho fatto a non notarti al liceo?-

 

In quel momento appoggiò il bicchiere appena finito sul bancone per guardarmi, il suo sguardo ero tutto, purché dolce e felice. Mi sarei aspettato di tutto, ma non di certo quella risposta

 

- Forse Cullen, eri troppo preso con i tuoi amichetti a constatare chi lo aveva più lungo...-

 

Rimasi interdetto a quelle parole, certo non me lo aspettavo. Improvvisamente vidi che stava guardando verso qualcosa, e ancora un po' perplesso dalla sua frase seguì il suo sguardo, e vidi che stava guardando verso il tavolo in cui ero io poco prima.

 

- Vuoi venire al nostro tavolo?-

 

- Certo-

 

Mi alzai dallo sgabello e lei fece lo stesso dirigendoci verso gli altri che stavano parlando e ridendo. Quando arrivammo tutti si girarono verso di noi, e la prima a parlare fu Alice

 

- Ehy ci stavamo chiedendo che fine avessi fatto!-

 

Stavo per rispondere a mia sorella, ma la ragazza al mio fianco mi precedette

 

- Sì, scusatemi, ho avuto un contrattempo...-

 

- Dai forza, siediti!-

 

Gli disse la ragazza di nome Angela, ma la conoscevano così profondamente? Mi ero perso decisamente qualche passaggio. Io ero rimasto folgorato da questa bellissima donna, da quasi pensare ad un colpo di fulmine e loro la conoscevano? Alice mi guardò sorridendo appena

 

- Edward, ti ricordi di Bella non è vero?-

 

Chiese mia sorella, mentre la ragazza si sedeva al tavolo, alzando i suoi meravigliosi occhi su di me. Bella? Lei era Bella? QUELLA Bella? Quella a cui ho reso un inferno la vita al liceo? Che la prendevo in giro perché un po' grossa, con l'apparecchio e gli occhiali? Ero senza parole, tutti mi fissavano mentre io, piano, stavo riconoscendo i suoi occhi color cioccolato...mi odiava? Erano passati tanti anni, era ancora in collera con me? Oddio...ero fottuto!

 

- Ehm, sì, mi ricordo...-

 

Risposi a mia sorella, mentre prendevo posto di fronte a Bella. Improvvisamente mi sembrava che la crosta terrestre si fosse aperta sotto i miei piedi inghiottendomi

 

- Allora Bellina, hai visto chi è tornato a casa? Ti ricordi di Edward?-

 

La vidi accigliarsi leggermente

 

- Come posso essermi dimenticata di lui...-

 

Le sue parole erano dette in una maniera molto tagliente, ed io potei capire che si ricordava di tutto ciò che le avevo fatto. Non so se era opportuno o meno, ma gli volevo chiedere scusa, e lo avrei fatto anche davanti a tutti i nostri amici se sarebbe servito

 

- Io...-

 

Si girarono tutti verso di me, quando un paio di voci mi sovrastarono alle spalle

 

- Santo cielo! Edward Cullen!-

 

Mi girai per vedere di chi si trattasse. Erano due ragazze, una con folti capelli ricci, una minigonna che lasciava poco all'immaginazione, ma che non le si addiceva per nulla. Una maglietta scollata e degli stivali vertiginosi. Non volli commentare cosa mi sembrava, perché era sicuramente molto offensivo. L'altra era bionda, ma davvero molto anonima

 

- Ci dovremmo conoscere?-

 

Chiesi un po' interdetto

 

- Ti sei dimenticato di noi? Lei è Lauren Mallory! Ed io sono Stanley, Jessica Stanley!-

 

Jess e Lauren! Com'erano cambiate

 

- Sono Bond, James Bond...-

 

Sentì bisbigliare Bella prendendo in giro il modo di presentarsi di Jessica, la battuta non sfuggì a nessuno. I componenti del tavolo trattennero una risata mentre Jessica fulminò con lo sguardo Bella, che dal canto suo si era accomodata meglio sulla sedia

 

- Tu invece saresti? Non mi ricordo affatto di te...-

 

Disse Jessica avvicinandosi a Bella ed allungando la mano. Quest'ultima, osservò la mano della ragazza e poi la guardò in viso

 

- Purtroppo ho già avuto l'onore di conoscerti Jessica...sono Isabella Swan, ti ricordi?-

 

Jessica allargò in maniera spropositata gli occhi, probabilmente era incredula di trovarsi di fronte la ragazza che un tempo, prendeva in giro tutti i giorni, cambiata così tanto.

 

- Oddio! Bells!-

 

Un ragazzo non molto lontano dal nostro tavolo aveva sentito la presentazione della ragazza e l'aveva chiamata...Bells? Come mai tutta quella confidenza? Mentre Jessica ancora era in uno stato di shock, Bella si girò verso il ragazzo dai capelli corti e neri e dalla pelle color bronzo. Saltò in piedi immediatamente

 

- Jake!-

 

Sorrise come non l'avevo mai vista fare, un sorriso meraviglioso, e che avrei voluto riservasse a me...ma in fin dei conti come poteva sorridermi? Ma poi, chi era quello? Anche lui non lo ricordavo assolutamente! Bella saltò in piedi e andò verso il ragazzo per abbracciarlo. Lui ricambio il gesto e la sollevò da terra mentre l'abbracciava, non c'era che dire, si poteva vedere bene la sua muscolatura. Prestai subito attenzione al loro dialogo

 

- Sei bellissima Bells! Guardati!-

 

Gli disse il ragazzo di nome Jake prendendo una mano di Bella e facendola girare su se stessa

 

- Anche tu Jake! Sei diventato davvero alto e...muscoloso! Mi sei mancato tantissimo!-

 

- Anche tu! Mio padre ha sentito il tuo e gli ha detto che eri tornata per la rimpatriata del liceo, mi son detto, perché non andarla a trovare!-

 

- Hai fatto benissimo! Ti vuoi accomodare con noi?-

 

- Se non disturbo!-

 

- Non puoi mai disturbare!-

 

Si avvicinarono insieme al tavolo e Bella si rivolse a noi

 

- Lui è Jacob! Un grande amico! Alice ed Angela le conosci, gli altri sono Jasper e Ben i rispettivi compagni delle mie migliori amiche!-

 

- Ciao ragazze! Vi trovo benissimo! Ed è un piacere conoscervi ragazzi!-

 

- Anche tu Jacob, sei in magnifica forma!-

 

- Grazie Angela!-

 

- È un piacere-

 

Dissero insieme invece Jas e Ben, poi riprese parola Bella

 

- Poi c'è Rosalie, la sorella di Jasper e moglie di Emmett il fratello di Alice!-

 

- Piacere ragazzi!-

 

- Piacere nostro!-

 

Poi vidi Bella girarsi verso di me

 

- Lui è Edward...il fratello di Alice ed Emmett...-

 

Vidi Jake passare lo sguardo un paio di volte da me a Bella, per poi accigliarsi e guardarmi per farmi un minimo gesto con la testa. Poi Bella guardò in direzione di Jessica, che osservava la scena ancora in silenzio, mentre Lauren si era intelligentemente allontanata, appena aveva capito chi era la bellezza al nostro tavolo

 

- Lei è...non ha importanza, anzi, sei ancora qui?-

 

Vidi Alice trattenersi dal ridere e lo stesso Angela, certo Jess non si aspettava una tale frase da parte di Bella, ma cosa si aspettava? Anzi, anch'io cosa mi potevo aspettare?

 

- Bé, ti trovo molto cambiata Bella! Che fai nella vita?-

 

Gli chiese Jessica risentita, restando ferma dov'era. La ragazza interpellata non fece in tempo a rispondere che lo fece Alice al suo posto

 

- Bella sì è laureata in giurisprudenza a Stanford con il massimo dei voti, poi si è trasferita a New York. Ora abita in un appartamento che occupa tutto un piano di un grattacielo, e ha aperto un suo studio! È molto conosciuta nel suo campo! Credo che se la cerchi su google troverai anche molti articoli su di lei!-

 

- Sì, la definiscono la donna dalle palle in acciaio ahahah giusto Bellina? Ahahah-

 

- Ahah già Em! Grazie per aver informato tutti di come mi chiamano ahah!-

 

Jessica aveva la bocca semi aperta dallo stupore, ma anch'io non ero da meno

 

- Sono contenta per te...ora devo andare! Buona continuazione!-

 

Non aspettò nemmeno un secondo, che Jessica si allontanò.

 

- Ali, sai che non bisogna trattare così le persone!-

 

La riprese Bella sorridendo

 

- Perché, non se lo meritava? E poi è la realtà dei fatti!-

 

- Eh, ok...comunque, che dici Jake se ci andiamo a bere qualcosa al bar?-

 

- Certo che si tesoro!-

 

Il tizio mise una mano sulla schiena nuda di Bella, e insieme si allontanarono, senza che io riuscissi a distogliere lo sguardo da Bella.

 

- È cambiata parecchio vero?-

 

Mi chiese mia sorella, facendo sì che mi girassi verso di lei

 

- Molto...-

 

Mi estraniai totalmente dai discorsi al tavolo per concentrare tutta la mia attenzione su Bella e il suo amico. Era solo un amico? Perché provavo così fastidio? Era così bella, il suo sorriso era così dolce, e i suoi occhi avevano qualcosa di così particolare. Come gli avrei potuto far capire che non ero più il ragazzino stronzo di un tempo? Io...insomma lei...mi piaceva! Dal momento stesso che l'avevo vista entrare, dal momento stesso che avevo visto i suoi occhi da cerbiatta, e sentito la sua voce candida. Sarei riuscito a farle dimenticare il passato? Forse era un'impresa ardua, ma perché non provare?

 

 

 

 

 

 

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Eccomi qui nuovamente! Allora? Come vi è sembrato l'incontro fra i due protagonisti? Bella è stata pungente abbastanza? Aveva ragione chi diceva che Edward non l'avrebbe riconosciuta, è stato un colpo per lui scoprire che era Bella! Che mi dite invece di Mike e il resto della combricola? Ha fatto anche la sua apparizione Jake! Per chi immagina già un triangolo, smento subito, nessun triangolo fra Edward, Bella e Jacob! Che dite, Bella riuscirà e continuerà con il suo piano? Ed Edward, riuscirà a far cambiare idea a Bella? Ora vi lascio, spero che l'incontro/scontro vi sia piaciuto e non vi abbia delusi, fatemi sapere, son curiosa! 

Un abbraccio forte, a lunedì!

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Capitolo 7
*** 6 ***


Eccomi come ogni lunedì! Buongiorno a tutti, come state? Da voi ha nevicato? Il mio cane era davvero felice di ciò, io un po' meno, visto che dovevo utilizzare la macchina! Però, mi piace la neve! Ok, smetto di divagare... Eccoci al capitolo sei, finalmente sapremo Bella come ha preso l'aver rivisto dopo tanto il nostro caro Edward! L'incontro/scontro vi è piaciuto, molti hanno affermato che Bellina ha fatto bene ad essere tagliente nei confronti di Eddy...ma, avviso, più si andrà avanti, e meno probabilmente sarete d'accordo con ciò che pensa e farà Bella. Vedremo che ne pensate voi! Come sempre volevo ringraziare chi ha recensito lo scorso capitolo: paridedanyborBlackyBy77samantha_cullenAuroLovesabryepennyVeronika Susan CullenYunaCullen85erika22pattinsonstewart e _Simmy_ ! Ragazze, è sempre meraviglioso leggere le vostre recensioni ed altrettanto fantastico rispondervi! Grazie mille! Ma un grazie enorme va anche a chi ha inserito questa storia fra le preferite, fra le ricordate e seguite, siete davvero tanti, e vi mando un abbraccio forte a tutti! Grazie per il sostegno, grazie per leggere, grazie semplicemente perchè ci siete! Ora vi lascio alla lettura, ci vediamo sotto! 








6

 

 

Pov. Bella

 

 

Come la notte precedente non riuscivo a prendere sonno. Non riuscivo a non pensare a Edward. Appena lo avevo visto, ero rimasta folgorata, era incredibile, ma era ancora più bello di quanto mi ricordassi. Ormai era adulto e la sua bellezza si era ben delineata, i suoi occhi verdi e profondi erano sempre gli stessi, anche se per la prima volta non mi guardavano strafottenti. Mi ripresi comunque immediatamente, non potevo farmi incantare dalla sua bellezza, dai suoi occhi, dalle sue labbra...sperai vivamente che non notò il mio sguardo ammirato. Prima di sederci al tavolo con gli altri, lo avevo un po' stuzzicato prendendolo anche in giro, ma potei vedere sul suo viso stampato in caratteri cubitali la sua sorpresa, quando aveva saputo chi ero. A parte lui avevo rivisto parecchie persone, tra cui Jessica e Lauren, la prima era ancora viscida come una volta, a parte che era vestita da vera troia. La seconda invece, era molto più tranquilla, seppi qualche momento dopo che era rimasta incinta di Tylor Crowley, ma che lui non si era preso nessuna responsabilità. Così Lauren, non si iscrisse all'università e andò subito a lavorare per mantenere lei e il bambino. Jessica invece si era sposata ed aveva anche già divorziato, ero sul serio senza parole! Poi avevo visto Mike, era diventato davvero inguardabile, insomma, aveva una pancia d'alcolizzato, aveva pochi capelli...eh! Ero rimasta davvero senza parole nel rivedere tutte quelle persone così cambiate, ma in fin dei conti anch'io ero cambiata. Comunque, adesso mi dovevo assolutamente addormentare, perché l'indomani sarei partita per tornare a casa, oltretutto, mi sarei dovuta incontrare con i Cullen! Mi sarebbero venuti a prendere fuori casa, per poi andare insieme all'aeroporto, anche se ero provvista di macchina! Il fatto che venissero significava rivedere Edward! Meglio giusto? Per il mio piano! Volevo che mi desiderasse come non aveva desiderato nessun'altra, per poi farlo soffrire, proprio come aveva fatto con me...mentre pensavo a ciò, mi addormentai troppo stanca.

Mi svegliai grazie alla sveglia, così potei preparare la valigia con tranquillità, e fare colazione con i miei genitori, che erano sul serio tristi che me ne andassi.

 

- Sicura Bells che non vuoi che ti dia una mano a caricare la valigia?-

 

- Tranquillo papà, non è molto pesante!-

 

Gli risposi, mentre aprivo la porta per caricare la valigia in macchina, appena osservai fuori vidi tre macchine, sapevo di chi si trattava. Mi girai verso i miei per salutarli

 

- Vi mando un messaggio quando arrivo, ok?-

 

- Va bene, ma vai piano con quella macchina!-

 

- Certo!-

 

Risposi a mio padre abbracciandolo, e poi abbracciare mia madre

 

- Fai la brava, e mandami sul serio un messaggio quando arrivi!-

 

- Certo, stai tranquilla!-

 

Afferrai la valigia e andai verso la mia auto, quando vidi Alice scendere dall'auto

 

- Buongiorno dolcezza! Dormito bene? Sei fantastica anche stamani!-

 

Fantastica? Avevo semplicemente un jeans attillato una camicia nera e delle scarpe con un po' di tacco anch'esse nere! Niente di così speciale! Non aspettando neppure che gli rispondessi si rivolse a miei genitori

 

- Buongiorno capo Swan, salve Renèè!-

 

- Ciao Alice!-

 

Gli risposero in coro

 

- Allora? Andiamo?-

 

Gli chiesi mentre chiudevo il portabagagli

 

- Certo!-

 

Mi rispose lei sorridendo e andando verso la sua macchina guidata da Jasper, che aveva abbassato il finestrino per salutarmi! Lo stesso che fece Emmett e...Edward. Mi mise nella mia in auto e partimmo in direzione dell'aeroporto. Quando arrivammo incontrammo un signore, che doveva ritirare le chiavi delle macchine che avevamo affittato. Ora dovevamo aspettare un po' di tempo prima che aprissero l'imbarco

 

- Bellina, tu hai richiesto una macchina esattamente come la tua!-

 

- Sì, mi ci trovo parecchio bene!-

 

- Oggi che farai d'interessante?-

 

Mi chiese Rose

 

- Credo che andrò a valutare l'imbiancatura nuova allo studio, poi ho ricevuto parecchie mail da nuovi clienti, dovrò vedere un po' di cosa si tratta!-

 

- Accipicchia Bella! È ancora il week-end, rilassati! Puoi sempre farlo lunedì!-

 

Sorrisi e mi portai una mano fra i capelli, notai in quel momento che Edward mi stava fissando. Feci finta di nulla e accavallai le gambe.

 

- Forse hai ragione, ma comunque non ho per il momento altro da fare-

 

- Io dovrei comprare delle cose...-

 

- Insomma, devi fare shopping, mi stai per chiedere di fare shopping Alice?-

 

La vidi sorridere a trentadue denti! Ci pensai un momento e mi rivolsi agli altri, e guardando per un momento Edward

 

- Voi che dite? Ne avete voglia?-

 

- Io ho degli appuntamenti oggi pomeriggio!-

 

Mi disse Rosalie triste

 

- Che peccato!-

 

- I sono libero invece!-

 

- Verresti a fare shopping?-

 

- Perché no?!-

 

- Ok...-

 

Poi mi girai ad osservare Edward, che ancora non aveva aperto bocca

 

- Tu invece Edward, ne hai voglia?-

 

Mi guardò quasi perforandomi l'anima, era divino

 

- Mi aggrego, sono libero oggi-

 

- Perfetto...-

 

Non feci in tempo a finire la frase che mi squillò il cellulare, lessi il mittente e sbuffai, era l'avvocato della difesa di un mio caso. Ci conoscevamo da anni, ed io non lo sopportavo, non capivo davvero come faceva a difendere tutta quella feccia

 

- Pronto-

 

Risposi mentre tutti mi osservavano

 

- Buongiorno Isabella, sono Felix!-

 

- Buongiorno avvocato-

 

Mi dava fastidio quella confidenza, che si era preso senza che nessuno glie l'avesse data

 

- Volevo sapere se ti era arrivata la mail con l'orario dell'udienza, per il caso Volturi-

 

- Sì, ho ricevuto la mail Volturi. Per me non c'è problema, per caso ci sono delle prove o dei testimoni per la difesa, che dovrei tenere in considerazione?-

 

- Sì, se vuoi Isa ci possiamo incontrare, così potrò fornirti tutto-

 

- Non ce n'è bisogno...-

 

Non mi fece neppure parlare che mi interruppe, e la cosa mi diede ancora più i nervi. Non solo si prendeva la confidenza, non mi faceva neppure parlare! E poi non poteva di certo comprarmi!

 

- Su Isa, siamo colleghi...-

 

- Non prendiamoci per il culo! Ok? Non ho tempo da perdere! Manderò qualcuno a prendere i fascicoli al vostro studio oggi stesso, cerca di farmi ricevere tutto! Non voglio sorprese! E se hai bisogno di contattarmi, mi puoi trovare in orari ufficio, al numero del mio studio! Questo è il mio numero privato, cancellalo, non mi pare che io te lo abbia dato! Buona giornata-

 

E gli misi giù senza attendere risposta, c'erano i presenti che mi osservavano preoccupati, solo Edward, che non conosceva il mio carattere cambiato in questi anni, sembrava stupito

 

- Hai accettato il caso Volturi?-

 

Oh, era vero, non avevo accennato questa cosa ad Alice

 

- Sì, mi ero scordata di dirtelo!-

 

- Ti eri scordata di dirmelo?-

 

- Bellina, quella è gente che non scherza!-

 

- Emmett ha ragione, Bella! Anch'io spesso ci vado piano con gli articoli quando si tratta di loro! E tu hai accettato una causa contro di loro?! Insomma, sono dei mafiosi!-

 

- Credi che non lo sappia Jas!? È il mio lavoro! E di certo non ho paura di loro! Che possono farmi? Pagare un sicario? Sono l'avvocato dell'accusa, e sono conosciuta, sarebbe solo una mossa a loro svantaggio. Poi non posso passar sopra a ciò che hanno fatto in quel ristorante! Sono morte delle persone! Comunque, siamo ancora nel week-end, no? Non si parla del lavoro!-

 

- Sei proprio stronza!-

 

Mi comunicò Alice guardandomi arrabbiata e preoccupata allo stesso tempo. Io gli sorrisi divertita, sapendo che mi voleva un gran bene

 

- Lo so, per questo piaccio così tanto!-

 

Stavamo ridendo quando fummo interrotti da Edward

 

- Non ho mai sentito parlare di questi Volturi-

 

Io mi girai verso di lui guardandolo dritto negli occhi

 

- È una famiglia con origini italiane. Ha fondato un grande clan mafioso, chiedono il pizzo, minacciano, fanno sparire le persone scomode. E l'ultima che hanno fatto è stato un'attentato in un ristorante a New York. Hanno piazzato una bomba, per fortuna non c'era molta gente, ci sono stati parecchi feriti, e qualche morto. Si credono i padroni della città!-

 

- Finora nessuno li ha mai denunciati?-

 

- Ci hanno provato, ma poi le accuse o sono cadute o sono state ritirate. Fra minacce e soldi naturalmente! Ma questa volta il figlio del proprietario del ristorante non ha nessuna intenzione di ritirarsi...-

 

- Certo ha del fegato...ma hai accettato il caso per il fatto che sicuramente oltre il buon guadagno economico, c'è anche la fama che ne sussegue?-

 

Ma per chi mi aveva preso?

 

- No, ho accettato il caso, perché le persone che usano la forza o la violenza...o che vogliono sovrastare le altre, mi fanno letteralmente schifo!-

 

Lo vidi irrigidirsi sulla poltroncina alle mie parole taglienti, forse avevo esagerato, non volevo che si spaventasse del mio carattere

 

- Capisco-

 

Mi rispose, e a quel punto sentimmo la voce che ci comunicava l'apertura del gate. Nel giro di breve tempo eravamo già sull'aereo. Alice si era accomodata di fianco a Jasper, ed Emmett accanto a sua moglie. Non potevo far vedere che mi sedevo accanto ad uno sconosciuto per non sedermi accanto a Edward, così, mentre lui stava mettendo una valigia negli appositi contenitori sopra ai sedili, gli appoggiai una mano sul braccio. Lo vidi bloccarsi e tendere i muscoli, come se fosse agitato, o come se avesse percepito ciò che avevo sentito io. Sì, perché mi era parso si sentire una scarica percorrermi tutto il corpo a quel contatto. Edward con una lentezza sovrumana si girò a guardarmi negli occhi...dai Bella, riprenditi accidenti. Gli sorrisi dolcemente, e notai il suo pomo d'Adamo salire e scendere

 

- Ti scoccia se mi siedo io vicino al finestrino!? Mi piace guardare fuori mentre sono in aereo!-

 

Aveva perso l'uso della parola? Sembrò improvvisamente riprendersi, mi sorrise di rimando

 

- Certo, dai dammi la tua valigia a mano, che la metto anche lei su!-

 

- Grazie!-

 

Glie la passai e mi sedetti, bé, era stato gentile, o forse era solo un modo per provarci, sì insomma, per portarmi a letto! Più facile conoscendo il tipo! Si potrebbe pensare, solo perché ti cede il posto e ti aiuta a mettere via una valigia significa che ti vuole portare a letto!? No, ma era l'inizio! Volersi dimostrare carini per poi farti cadere nella sua ragnatela! Ma non sapeva che la ragnatela la stavo tessendo io, e di certo non con i suoi stessi scopi! Comunque, appena chiuse lo sportello si accomodò accanto a me. Era la seconda volta nella mia vita, dopo la sera precedente, che ci stavo così vicino, ed ero inquieta! Mi allacciai la cintura e osservai l'aereo prendere velocità per poi decollare. Appena fu in volo, mi slacciai la cintura e afferrai la mia borsa per tirare fuori un libro, era sempre importante tenersi aggiornati sui nuovi articoli redatti, ed io per il caso che avevo deciso di prendere, dovevo essere super aggiornata. Per non sentire il vociare misi le cuffie per sentire un po' di musica rilassante. Dopo un po' che stavo leggendo, mi sentì osservata e capì immediatamente di chi a trattava. Con disinvoltura spostai un ciocca di capelli dietro l'orecchio sinistro, e mi passai leggermente la lingua sulle labbra secche. Mi scocciai di leggere e chiusi il libro rimmettendolo in borsa, appoggiai la testa al sedile e chiusi gli occhi. Dopo poco mi sentì toccare e riaprì immediatamente gli occhi girandomi verso Edward che mi stava fissando sorridendomi. Con un gesto tolsi gli auricolari

 

- Spero che non ti dispiaccia se ti ho disturbato, che dici se ci facciamo un po' di compagnia?-

 

Compagnia? Di certo la sua era pessima, ma perché non assecondarlo? Sorrisi prima di rispondergli

 

- Oh, certo! Sono stata proprio asociale mettendomi a leggere e ascoltando la musica!-

 

- Ma va, figurati!-

 

- Allora, dimmi, da quanto sei tornato dall'Inghilterra? Non sapevo, fino a qualche giorno fa, del tuo rientro-

 

Lo vidi stupito di ciò, forse si aspettava che Alice, siccome mia migliore amica, me lo avesse detto. Ma in realtà, non sapeva che non me ne aveva fatto parola per la stessa ragione...

 

 

 

 

Pov. Edward

 

 

 

 

 

Era sul serio strano che mia sorella non l'avesse avvertita, credeva che a Bella non interessasse? Che magari si fosse dimenticata di me? Eppure dalle sue parole avevo capito il contrario, allora perché?

 

- Sono tornato da un mese ormai, se va tutto bene settimana prossima inizio a lavorare nell'ospedale di mio padre-

 

- Sei fortunato che tuo padre abbia un'ospedale-

 

Cosa? Pensava che lavorassi per mio padre solo perché ero suo figlio e non perché ero sul serio in gamba?

 

- In realtà avrei potuto scegliere un qualsiasi ospedale, ma quello di mio padre è uno dei migliori. Mi assumono per il mio curriculum! Ho preso due lauree in questi anni che sono stato via, in chirurgia e in neurologia, perciò posso fare il chirurgo come il neurochirurgo. Dopo le lauree ho lavorato per un paio di ospedali in Inghilterra, che sono fra i migliori d'Europa, tra cui l'ospedale Royal Brompton.-

 

- Accipicchia! Complimenti davvero! Non lo sapevo proprio! Sarai soddisfatto di te stesso!-

 

- Abbastanza, ma te invece? Allora ti sei laureata a Stanford?! Come mai hai scelto proprio giurisprudenza?-

 

Vidi il suo sguardo mutare appena, e il suo sorriso spegnersi leggermente, che avevo detto per farle cambiare l'umore!?

 

- Sì, mi sono laureata a Stanford, all'inizio sembrava dura, ma poi mi sono ambientata...per quanto riguarda la scelta della specializzazione...-

 

La vidi distogliere lo sguardo e guardare fuori dal finestrino...no, mi aveva tolto l'unico modo per leggere ciò che provava.

 

- L'ho scelta perché volevo difendere chi non poteva farlo da solo, e perché volevo che punissero quelli che in generale, si approfittano e fanno del male alle persone-

 

La sua voce era di un'ottava più bassa rispetto a prima, quella cosa la rendeva triste. Riflettei però immediatamente sulle sue parole, la vidi girarsi e guardarmi negli occhi in silenzio. Lei voleva proteggere chi non riusciva o non poteva farlo da solo...era possibile che ciò fosse collegato ai fatti del liceo? Possibile che lei fosse diventata quella che era a causa...mia? No, dai, era impossibile, giusto? Perché mi sentivo così male?

 

- È una cosa davvero bella...-

 

- Già-

 

Calò nuovamente il silenzio fra di noi, non sapevo davvero cosa dire. Non potendo non ammettere che mi piaceva terribilmente, non solo fisicamente. Volevo comprenderla e conoscerla, conoscere tutto di lei, dal suo profumo al suo piatto preferito. Volevo sapere il suo modo di pensare, ciò che provava e cosa desiderasse di più dalla vita. Non ero del tutto cosciente del motivo, non so se era a causa di ciò che le avevo fatto passare per tanti anni o per altro...o forse stavo solo mentendo a me stesso, non volevo dirlo, ma tenevo a lei in un modo che quasi mi faceva paura, insomma, l'avevo appena incontrata dopo undici anni! Com'era possibile sentire qualcosa dentro così velocemente? Poteva esistere il colpo di fulmine? E poi, colpo di fulmine sul serio non era, la conoscevo da parecchi anni...ero così superficiale? Perché prima non avevo notato quanto fosse speciale? E poi, tutte queste paranoie erano inutili, soprattutto i miei buoni propositi, se lei non avesse voluto avere contatti con me. Forse però, avrei potuto provare comunque ad avvicinarmi a lei, che avevo da perdere...certo, oltre a lei? I miei pensieri furono interrotti da una voce che pregava di riallacciare le cinture per la fase d'atterraggio.

Nel giro di poco eravamo già atterrati e stavamo ritirando le valige.

 

- Ragazzi, io ho lasciato la macchina nel parcheggio dell'aeroporto, voi?-

 

Ci chiese Bella, e immediatamente Alice gli rispose

 

- No, noi torniamo a casa in taxi! Ci possiamo vedere per pranzo e poi iniziamo il pomeriggio di shopping-

 

- Perfetto!-

 

Il cellulare di Bella iniziò a suonare, lei di risposta lo prese e rispose

 

- Ciao Shelly! Aspetta un secondo...-

 

- Allora ci vediamo dopo, ok ragazzi?-

 

Salutando si allontanò con il suo trolley e il cellulare

 

- Sempre il lavoro!-

 

Commentò Emmett

 

- Perché, chi è Shelly?-

 

- Come mai questo interessamento Edward?-

 

- Solo per curiosità Rosalie, tutto qui!-

 

- Giusto, comunque Shelly è la sua segretaria!-

 

Continuammo a parlare del più e del meno e anche di Bella fino a casa, e fui lieto di sapere qualcosa di più di lei!

 

 

 

 

 

 

 

_____________________________________________________

 

Rieccomi qui, allora, come vi è sembrato il capitolo? Abbiamo visto un po' che cosa è passato per la testa di Bella dopo l'incontro con Edward e i suoi vecchi compagni di scuola. Naturalmente non poteva non pensare che Edward sia affascinante! Però abbiamo visto anche come sia convinta e decisa sulla vendetta...è molto prevenuta! Abbiamo visto il suo carattere abbastanza nevrotico nei confronti di Felix, l'avvocato della difesa...che ne pensate? Non può comunque negare che star accanto ad Edward non gli dispiaccia così tanto XD a chi dispiacerebbe? Vediamo Edward che vuole conoscerla, ma vediamo come Bella un po' si risente a parlare di se stessa...

Ci sono tante cose in realtà da dire, ma magari ne parlerò singolarmente con voi! Che dite, vi piacce il capitolo? Anche questo è doppio Pov. ma ho dato più peso a Bella...un po' il contrario del capitolo precedente! Ok, ora vi lascio andare! Un abbraccio grande a tutti! A giovedì!

 

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Capitolo 8
*** 7 ***


Ciao a tutti, eccomi qui come ogni giovedì...stamani non ho prprio avuto tempo di pubblicare, ma eccomi qui adesso! Siccome pubblico ogni lunedì ed ogni giovedì, volevo avvisare che la vigilia non avrò molto tempo a disposizione, perciò salterò il prossimo lunedì per tornare giovedì 27. Voglio quindi augurare a tutti un felice Natale, che vi porti ciò che desiderate! AUGURI A TUTTI! Volevo ringraziare tutti quelli che stanno seguendo questa mia storia, siete davvero tanti che l'hanno inserita in una delle liste! Ciò mi fa molto piacere! Un grazie particolare va a chi ha recensito il mio precedente capitolo, erika22BlackyBy77Moni68Veronika Susan CullenAuroLove_Simmy_sabryepennydanybor e samantha_cullen! Grazie infinite! Sappiate che questo capitolo è molto importante per capire ciò che accadrà, è qualcosa che è rimasto in sospeso diciamo, dalla prima storia....Fatemi sapere che ne pensate, sarò un po' cattiva a lasciarvi come vi lascerò per una settimana XD Ora vado, buona lettura e BUON NATALE! Ora vi lascio alla lettura, come sapete anche questo cap. è con entrambi i pov. spero che vi piaccia! Un abbraccio forte! AUGURI! 

 











7

 

 

Pov. Bella

 

 

Ero appena arrivata a casa ed ero già stressata! Shelly non centrava di certo nulla, era a causa di quella sanguisuga di Felix, aveva intasato l'e-mail del mio ufficio! Decisi di farmi una doccia rilassante prima d'uscire, almeno mi sarei rilassata un po'. Mi asciugai i capelli subito dopo la doccia, per poi andare verso la cabina armadio e scegliere cosa indossare per il pranzo e lo shopping. Optai per un vestito disegnato da Camilla e Mark Spring, abbastanza corto, ma comunque sobrio ed elegante. Era senza spalline e con righe bianche e nere orizzontali e sui seni mezze oblique e mezze verticali. Mi fasciava in maniera impeccabile, e risaltava le mie gambe lunghe. M'infilai un paio di scarpe nere col tacco e mi guardai allo specchio un momento, per mettermi un filo di lucida labbra e un po' di mascara. Stavo davvero bene, e ne ero felice! Afferrai la borsa con il necessario all'interno ed uscì, in quel preciso istante ricevetti un messaggio da Alice, che mi informava che avremmo pranzato al the loeb boathouse, ormai sapevo che le piaceva parecchio quel posto. Al primo impatto fui indecisa se scendere nei box a prendere l'auto, ma poi preferì andare a piedi, in fin dei conti non era poi molto lontano. Nel frattempo che camminavo verso il ristorante misi l'auricolare e chiamai Shelly

 

- Pronto?-

 

- Ciao Shelly, sono Bella!-

 

- Ciao Bella! Se mi hai chiamato per quei documenti sappi che ho già controllato e catalogato tutto-

 

- Perfetto, almeno lunedì saprò già a chi affidare i casi! C'è qualcosa d'urgente oltre al caso Volturi, di cui è meglio che me ne occupi io personalmente?-

 

- C'è il caso Smith, quel ragazzo dell'incidente. Hanno chiamato i genitori e mi hanno informata che se hai tempo, questa settimana gli farebbe piacere se vai a conoscere il figlio, credono sia più giusto-

 

Ormai ero quasi arrivata a destinazione e infatti vidi in lontananza Alice con Jasper che mi stavano salutando, e con loro Edward che mi fissava. Era sempre più bello, ma com'era possibile? I miei ormoni si stavano impossessando di me, dovevo assolutamente concentrarmi su altro! Ma dov'era Emmett? Rose sapevo che non sarebbe venuta, ma lui?  Ecco, questa sembrava una buona cosa a cui pensare! Ormai ero così vicina che mi potevano sentire al telefono, ma continuai a parlare con Shelly sorridendo a loro

 

- Ok Shelly, nel caso mandami una mail con il nome dell'ospedale, il giorno e l'ora! Fammi sapere anche il piano ed il numero della stanza! Guarda se per il giorno che ti indicano, in agenda ho altri appuntamenti, se così non è aggiungi loro! Ok? Adesso ti devo lasciare, a lunedì e grazie!-

 

- Figurati! Ciao e buon week end-

 

- Bella ma sei fantastica! Non si direbbe neppure che oggi hai preso un aereo e che ti sia alzata all'alba! Di chi è questo splendore che indossi?-

 

- Ti piace?-

 

Feci un giro su me stessa, sapendo che non solo la mia migliore amica mi stava ammirando

 

- È una creazione dei fratelli Spring! Ma, piuttosto, Emmett? Non doveva venire anche lui!?-

 

- Purtroppo è dovuto andare ad incontrare un cliente!-

 

- Che scocciatura, allora siamo solo noi quattro! Che dite se entriamo?-

 

Entrammo al ristorante ed Edward si fece vedere cavaliere facendomi entrare prima di lui, sì, cavaliere...solo per guardarmi il lato B! Gli diedi poca importanza, in fin dei conti mi ero vestita così apposta per farmi notare da lui!

 

- Abbiamo prenotato!-

 

Comunicò Alice sorridente

 

- Certo, a nome Cullen giusto? Seguitemi!-

 

Ormai gli addetti del ristorante conoscevano bene Alice, in fin dei conti andava spesso da loro. Ci riservarono un bel tavolo, con una magnifica vista, e noi ci accomodammo immediatamente aprendo i menù. Non avevo un gran appetito, mi sarei presa un'insalata mista, che riempiva comunque abbastanza, oltre al fatto che la preparavano eccezionalmente bene!

 

- Allora Bella, non abbiamo ancora avuto modo di parlarne...-

 

Alzai lo sguardo dal menù per osservare Alice, sapendo a cosa si riferisse...

 

- Di cosa?-

 

Chiesi fingendo indifferenza appoggiando il menù sul tavolo, in quell'istante arrivò il cameriere

 

- Avete scelto? Cosa vi posso portare?-

 

- Per me un'insalata mista con pezzetti di pollo, grazie-

 

- Per me lo stesso!-

 

Disse Alice

 

- Io vorrei una cotoletta con verdure grigliate-

 

Chiese invece Edward, verdure grigliate? Mmm...aveva dei buoni gusti oltre a un bell'aspetto! Eddai Bella, pensa a quanto sia stato stronzo nei tuoi confronti!

 

- Io un piatto di scaloppine al limone-

 

Aggiunse Jasper facendo portare l'attenzione su di lui e sul cameriere

 

- D'accordo, arriveranno subito, da bere nel frattempo che vi posso portare?-

 

- Una bottiglia d'acqua naturale, e un Bardolino chiaretto...-

 

Osservai gli altri sgridandomi per non aver chiesto una loro opinione, ma sapevo che Jasper e Alice apprezzavano le mie scelte sui vini, ma Edward? Mi osservava incuriosito...bene, lo stavo incuriosendo!

 

- Va bene per voi? È un Rosè abbastanza leggero e fresco. Per dei piatti non troppo corposi come i nostri!-

 

- Mi fido!-

 

Male Cullen, ma di certo non per il vino intendevo! Commentò Edward, così tutti e quattro consegnammo i menù e il cameriere si allontanò

 

- Bella apprezza il buon vino, ma sempre senza esagerare, ha molto gusto! Ha fatto un corso anche, sai? Perché a natale o in altre feste, per gli auguri, manda sempre una bottiglia di vino ai suoi clienti, e non voleva fare brutta figura!-

 

- Accipicchia, non lo sapevo!-

 

- Sono tante le cose che non sai di me...-

 

Affermai sorridendo mentre il cameriere tornò con il beveraggio.

 

- Comunque, hai visto che hai fatto bene a partecipare alla rimpatriata?-

 

Alzai nuovamente il mio sguardo su Alice, e a quel punto Jas intervenne

 

- Non volevi andarci? Perché?-

 

- Suvvia Jasper, tanto ne valeva andare a fare un aperitivo in qualsiasi altro posto a New York!-

 

- Ma dai Bella, non è vero! Abbiamo rivisto tante persone!-

 

Guardai Jasper chiedendomi se era davvero convinto di ciò che diceva, o avesse i salami davanti agli occhi. Insomma, lui era sempre stato quello più concreto, che gli prendeva? Sorrisi beffarda alle sue parole

 

- E sai che gran piacere rivederle! Dai, siamo onesti, chi hai visto? Mike? Che è un fallito? Jessica? Che sembrava una prostituta? Forse poi, solo io la vedo così, perché al liceo oltre Alice ed Angela non ho trovato nessuno di piacevole!-

 

Le mie parole fecero ammutolire Jasper, che sembrò riprendersi e concretizzare cosa volessi dire. In fin dei conti, tanti sorrisi a persone che non si vedevano da anni, e che non avremmo più rivisto per altrettanto tempo, se non addirittura, mai più! Poi senza togliere il fatto che, personalmente, io avevo odiato il liceo! Comunque, alle mie affermazioni vidi Edward bere il suo bicchiere di vino senza dire una parola. Forse lo aveva turbato la verità?

 

- Almeno hai visto Jake!-

 

Osservai Alice sorridendogli, aveva ragione, avevo rivisto un mio grande amico che non vedevo da parecchio, anche se lo continuavo a sentire tramite mail

 

- Quella è stata l'unica nota positiva! Oltre stare con i miei per un po' e aver visto Angela e Ben!-

 

- Jake Si è fatto davvero un gran Figo!-

 

La guardai perplessa, perché quell'affermazione? Sì, Jake era davvero un bel ragazzo, ma lei sapeva...La vidi ammiccare e capì, voleva vedere se parlare di Jake poteva dar fastidio a suo fratello...chissà, forse era sciocco, in fin dei conti mi aveva appena incontrata, perché doveva dargli fastidio? Ma stuzzicarlo non era una brutta idea!

 

- Già, ha un bel fisico! Non c'è che dire!-

 

I ragazzi stavano ascoltando senza proferire parola, sapevo che Jasper non era geloso, sapeva che Alice aveva occhi solo per lui

 

- Insomma, mi son sempre chiesta una cosa di Jacob...-

 

L'osservai perplessa, mentre afferravo il mio bicchiere con il vino, mentre il cameriere era tornato con le nostre ordinazioni

 

- Non ho mai voluto toccare l'argomento, ma...perché no?!-

 

Che voleva chiedermi? Mi stavo preoccupando! Appoggiai il calice e presi la forchetta per iniziare a mangiare, come anche loro. Alice stava infilzando l'insalata, mentre io mi stavo per soffocare con una foglia, alla sua domanda

 

- Ci sei mai andata a letto?-

 

Che? Edward incominciò a tossire e si versò dell'acqua per riprendere a respirare regolarmente, lo imbarazzava l'argomento sesso? Prestai nuovamente attenzione ad Alice, che sembrava divertita, ma da cosa? Mentre Edward smise di tossire capì, così sorrisi

 

- Direi che ne parleremo in separata sede, in privato mia cara!-

 

- Allora c'è qualcosa di cui parlare...-

 

La vidi ridere, mentre io sorrisi negando con la testa e infilzando un pezzetto di pollo. Che sciocca che era a volte Alice, che domanda stupida!

 

- Sei un'impicciona!-

 

- In che negozi volete andare oggi?-

 

S'intromise Edward cambiando decisamente argomento

 

- In tutti quelli che troveremo!-

 

Gli rispose allegra Alice, battendo le mani come una bambina. Tutta quella faccenda mi avrebbe davvero fatta divertire!

 

 

 

 

 

Pov. Edward

 

 

 

 

Avevo cercato di cambiare argomento, non mi piaceva affatto la piega presa del discorso di Bella e mia sorella, oltre che mi sembrava inappropriato parlarne davanti a noi, no?! Certo, non potevo dire di non essere curioso di sapere se Bella era andata a letto o meno con quel Jacob, ma non so in realtà, quanto avessi voluto saperlo! Oltretutto Bella aveva fatto intendere che c'era qualcosa di cui parlare, questa non poteva che significare che fra lei e quel tipo, ci fosse stato qualcosa! Una certa rabbia mi arrivò al cervello! Che ci avrebbe mai potuto trovare Bella, in un tipo del genere?! Sembrava tutto muscoli senza cervello! Ovvio, questa era solo un'impressione, non lo conoscevo, ma lei era bellissima, colta...insomma, molto superiore a lui! Meritava di meglio, poteva puntare a qualcosa di più...e quel qualcosa di più ero io? Anche, perché no? La osservai di sfuggita, era davvero magnifica, quando l'avevo vista arrivare mi sembrò di perdere l'uso della parola, era fantastica in quell'abito! Le sue gambe lunghe, erano uno spettacolo d'ammirare ogni secondo, anche se ti portavano mancanza d'ossigeno. Dovetti pure guardare male il cameriere, quando vidi che la stava fissando con insistenza! Per fortuna gli altri, a parte lui, non se n'erano accorti! Comunque, il cameriere smise subito di fissarla, forse pensando che ero il suo ragazzo, e che lo avrei preso a pugni volentieri. Sulla prima cosa aveva torto, ma sulla seconda no. A parte le sue gambe, aveva tanti altri dettagli che non passavano di certo inosservati, ad esempio i suoi capelli, che con il sole prendevano un riflesso ramato. Mi piacevano anche i suoi piccoli gesti, che forse ripeteva senza rendersi conto, come passarsi una mano fra i capelli, o mordersi il labbro inferiore. Mi dovetti trattenere per non mettergli un dito sulle labbra per impedirle di trattarle male. Sembravo un pazzo! Anzi, lo ero proprio divenuto!

 

- Allora, che dite se paghiamo il conto e iniziamo il nostro pomeriggio di sano shopping?-

 

Comunicò Alice allegra. Non ero affatto entusiasta dello shopping, ma se era un modo per passare un po' di tempo con Bella, perché no? Alla fine volevo conoscere il più possibile di lei! Pagammo con calma e uscimmo da quel bel ristorante.

 

- Andiamo a piedi?-

 

Chiese Jasper

 

- Sì, tanto la via principale, con i negozi migliori è qua vicino!-

 

Gli rispose Alice prendendo Bella a braccetto trascinandola con lei qualche passo più avanti, facendo in modo che noi non sentissimo di cosa stavano parlando. Forse mia sorella voleva chiederle ancora di Jacob? La cosa m'irritò!

 

- Dovresti rilassarti Ed!-

 

Mi girai ad osservare Jasper accanto a me

 

- Sono rilassato!-

 

Si girò a guardami in volto dubbioso delle mie parole, per poi riosservare le due ragazze davanti a noi

 

- È cambiata parecchio, non è vero?-

 

Sapevo che si stava riferendo a Bella, e non sapevo se far finta di non capire la sua mezza domanda, o rispondergli semplicemente con la verità. Optai per la seconda...

 

- Parecchio...-

 

In fin dei conti, di chi altro mai poteva parlare se non di Bella? Giusto?

 

- A parte l'aspetto fisico, anche il suo carattere è molto cambiato!-

 

Perché mi stava dicendo ciò?

 

- In realtà non posso affermarlo con certezza, non posso dire che al liceo ci conoscevamo!-

 

- Giusto, la trattavi come la trattavi, senza sapere nulla di lei-

 

Colpito! Sentire le mie colpe, ad alta voce, da qualcun altro era come ricevere un'accoltellata

 

- Lo so, sono stato un vero stronzo con lei all'epoca...ma ora sono cambiato!-

 

- Già, proprio come lei! Come ho affermato all'inizio!-

 

- Dove vuoi arrivare con questo discorso Jasper?!-

 

- Sei quasi come un fratello per me sai Edward?!-

 

Quell'affermazione mi lasciò di stucco, non solo perché non centrava assolutamente nulla con il discorso, ma perché non mi aveva mai detto ciò. Per me di certo era lo stesso, in fin dei conti era entrato nella nostra famiglia quando entrambi eravamo piccoli, e siamo cresciuti insieme! Ma comunque, perché quell'affermazione?

 

- So che non sei più il ragazzo di undici anni fa...non vorrei che ti facessi del male con Bella...-

 

Del male? Che male mi sarei potuto fare? Forse sapeva qualcosa che io non sapevo? No, impossibile...forse pensava che Bella non avesse mai cancellato ciò che le avevo fatto? Sicuramente era per quello, indirizzai il mio sguardo su di lui

 

- Dico solo che le donne sono molto vendicative Ed, e non si dimenticano facilmente di chi le ha fatte soffrire...non vorrei che ti facesse star male!-

 

- Stai tranquillo Jas! E poi, cosa mai potrebbe farmi per soffrire? Una delusione amorosa? Saprò cavarmela...-

 

Ne ero davvero convinto?

 

- Siamo già al punto d'immaginare una delusione AMOROSA?-

 

Calcò sulla parola amorosa, in fin dei conti l'avevo rivista da due giorni, e già nelle mie frasi c'erano parole come amore? Forse aveva ragione, era presto....ne ero convinto? Sì, suvvia!

Nel giro di breve arrivammo in centro, e le ragazze si fermarono davanti ad un negozio.

 

- Io mi dovrei comprare dei nuovi completi per il lavoro-

 

Affermò Bella

 

- Mh, non è molto il mio stile...ma se devi comprarli entrerò anch'io!-

 

- Oh, grazie Alice per questo sforzo enorme che fai!-

 

- Figurati, lo faccio con piacere-

 

Vidi Bella alzare gli occhi al cielo, mentre io e Jasper sorridemmo seguendole dentro il negozio. Un ragazzo dall'aria effemminata si avvicinò a noi

 

- Signorina Swan! Son felice di rivederla! È splendida quest'oggi!-

 

- Salve Tom! Grazie per il complimento! Allora, c'è qualcosa di nuovo che potrebbe starmi bene?-

 

- A lei le sta tutto bene!-

 

Quanti complimenti gratuiti per vendere! Vidi Bella guardarsi un po' attorno

 

- Vorrei un paio di completi neri, un paio blu e un paio Bordeaux scuro. Ogni coppia dev'essere formata da pantalone e gonna-

 

- Le misure sono rimaste le stesse?-

 

Gli chiese il negoziante girando attorno a Bella

 

- Forse ho perso un chilo, ma le misure sono sempre quelle! Hai qualcosa da farmi provare?-

 

- Aspetti un secondo che le porto l'occorrente-

 

Bella si girò verso di noi ed io le sorrisi, la vidi un momento osservarmi, poi ricambiare il sorriso

 

- Addirittura sei completi?-

 

Le chiesi

 

- Sì, in questo periodo avrò molte udienze-

 

Il ragazzo di nome Tom ritornò interrompendoci

 

- Ecco qui, questo è il bordeaux nuovo della stagione. È abbastanza scuro, ma comunque molto bello, ha questo effetto sulle pieghe, sembra che prenda un colore più scuro. Il blu, ho un blu oltremare oppure un blu notte, credo sia comunque meglio il tono più scuro-

 

- Sì, più scuro è decisamente meglio, e questo Bordeaux è davvero molto bello! Proverò quello Bordeaux, hai una camicia d'abbinare?-

 

- Sì, certo! Le porto tutto nel camerino!-

 

Nel giro di poco Bella sparì nel camerino per provarsi il completo Bordeaux con i pantaloni, quando ci fece vedere come le stava rimasi ancora più abbagliato dalla sua eleganza e grazia. Un semplice completo, lei, lo riusciva a risaltare totalmente, non aveva pelle scoperta o cose simili, ma era fantastica, senza togliere anche molto eccitante. La stessa cosa la pensai per il completo con la gonna, in fin dei conti aveva delle gambe meravigliose. Comunque dopo averli confermati, ed aver pagato tutti e sei i completi chiese al negoziante di recapitarglieli a casa, perché non sarebbe tornata a casa subito, e non sarebbe riuscita a girare con tutti quei pacchi. Il pomeriggio continuò piacevolmente, Alice ci fece entrare almeno in una decina di boutique, spesso paragonava le sue creazioni con quelle dei negozi in cui entravamo. Bella non acquistò e non provò nulla, per mio sommo dispiacere! A fine giornata ero stravolto, mi chiesi come facessero le ragazze ad aver camminato tutto quel tempo con i tacchi. A parte tutto ciò, mi sentivo davvero felice, dopo tanto tempo, mi sembrava di vivere come un qualsiasi altro ragazzo senza responsabilità, senza aggiungere, che sembrava un'uscita a coppie. E quello non mi dispiaceva affatto! Purtroppo comunque, Bella ci comunicò che doveva tornare a casa, perciò il mio buon umore andò a sfumarsi. Ritornai a casa con mia sorella e Jas, che parlavano di come passare la domenica, mi ripresi quando Alice pensò d'invitare Bella a passare la domenica con noi. Entrai in casa felice di sapere che, avrei rivisto quell'angelo, anche l'indomani.

 

 

 

 

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AUGURI A TUTTI!

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Capitolo 9
*** 8 ***


Ciao a tutti e BUON ANNO! Eccomi nuovamente qui con voi, non è giovedì e non è lunedì, ma è per farmi perdonare per l'assenza! Avevo detto che ci sarei stata il 27, mi spiace enormemente, ma non ho avuto proprio tempo e testa per esserci...non so voi, ma le feste mi hanno prosciugata...certo non in chili! XD A voi come sono andate le feste? Ricevuto ciò che desideravate a Natale? Capodanno scoppiati i fuochi d'artificio? Io sì, e mi sono anche scottata! Ok, torniamo a noi! Mi spiace davvero del ritardo, nona ccadrà più, promesso! ^_^ Come sempre volevo fare un ringraziamento speciale alle otto meraviglie che hanno recensito lo scorso capitolo, erika22, AuroLoveBlackyBy77danyborparideYunaCullen85samantha_cullensabryepenny! Le vostre recensioni mi fanno sempre molto piacere! Un grazie speciale va anche a chi ha inserito questa storia fra le preferite, tra quelle da ricordare e quelle da seguire! Ogni volta che c'è qualcuno in più vado a vedere di chi si tratta e lo ringrazio! Siete stupendi tutti quanti! Ora vi lascio al capitolo, ci vediamo sotto! Un abbraccio






8




 

Pov. Bella

 

 

C'era il mio telefono che squillava ormai a ripetizione, ed io incominciavo ad irritarmi terribilmente, chiunque fosse, non sapeva che oggi era domenica?! Dopo l'ennesimo squillo lo presi e notai che erano appena le dieci e che la persona che insisteva a chiamarmi, da un quarto d'ora abbondante, era Alice. Schiacciai il tasto per il viva voce, sapevo che quando chiamava da casa anche lei lo utilizzava, e poi non avevo ancora la forza di tenere il telefono all'orecchio o fra le mani

 

Pronto?-

 

La mia voce era ancora impastata dal sonno

 

Bella! Finalmente! Ma quanto ci hai messo a rispondere? Sono le dieci del mattino! Ti voglio avvisare che sono a casa dei miei e sei in viva voce!-

 

Tutte quelle informazioni, insieme, erano troppe anche per me appena sveglia! Rimasi in silenzio un momento

 

- Bella?? Ci sei?-

 

- Come hai detto tu...sono APPENA le dieci, dimmi che mi hai svegliata di domenica mattina, a quest'ora, perché c'è la fine del mondo, oppure che qualcuno ha avuto un incidente! Perché se no, appena ti vedo, vado a casa tua e faccio un bel falò nella tua cabina armadio!-

 

- Ehm, su Bella, non arrabbiarti!-

 

Allungai un braccio e con un dito misi giù la conversazione, sapevo che mi avrebbe subito...ecco il telefono che squillava nuovamente, manco avevo finito di pensarlo! Premetti nuovamente il tasto del viva voce

 

- Bella! Mi hai messo giù!-

 

- Cosa vuoi Alice? Stavo dormendo, Cristo santo! È domenica! Ci siamo viste quasi tutta la settimana e persino fino a ieri sera! Cosa diamine vuoi? Perché non mi lasci dormire?! Che ti ho fatto di male per meritarmi ciò? Sei crudele!-

 

Sentì delle risate dall'altra parte della cornetta e capì che non era sola, era vero, mi aveva detto che era a casa dei suoi genitori, ma chi c'era con lei?

 

- Chi c'è li che ride?-

 

Chiesi irritata

 

- Tutti, oltre i miei! Io e il mio Jas, i miei due fratelli e Rose!-

 

Edward era lì e aveva ascoltato ciò che avevo appena detto!? Eh, perché capitavano tutte a me?!

 

- Ti odio!-

 

Comunicai

 

- Dai Bellina! Alice non vedeva l'ora di chiamarti per invitarti a pranzare da noi!-

 

- Ho preso un altro impegno, mi spiace...-

 

- Un altro impegno Bella? Con chi?-

 

Sorrisi e continuai la mia presa in giro

 

- Qualcuno a cui avevo promesso di restare incollata tutta la giornata...qualcuno che Sa cosa mi piace, che mi Sa avvolgere in se, che quando sto con lui, il resto del mondo sparisce...-

 

- E chi sarebbe?-

 

- Il mio letto!-

 

- Ovvio! Chi altro poteva essere?!-

 

- Alice, non ti è mai sorto il dubbio, che magari, stavo facendo il miglior sesso della mia vita e tu mi hai interrotto?!-

 

Sentivo Emmett ridere come un pazzo mentre Jasper diceva qualcosa a qualcuno, ma non capivo di cosa si trattasse e con chi parlasse

 

- Vabbè, a che ora vuoi che venga?-

 

- Anche subito se desideri!-

 

Mi rispose Alice un po' distrattamente, ma che faceva mentre parlava con me?

 

- Allora datemi il tempo di farmi una doccia, di vestirmi e vengo, ok?!-

 

- Certo, certo! A dopo! Un bacio tesoro!-

 

Senza aggiungere altro chiuse la comunicazione lasciandomi un po' perplessa, che le prendeva? Noi facevamo sempre così! Mah! Mi alzai e andai a farmi una doccia rigenerante, mi serviva anche a svegliarmi del tutto. Dopo una ventina di minuti uscì, e sentì il mio cellulare avvisarmi che era arrivato un messaggio. Ancora con l'asciugamano che mi avvolgeva andai a vedere chi fosse

 

Messaggio per Bella da Alice

 

La tua affermazione di prima, a fatto mandare del tutto fuori di testa Edward!

Non so se tu lo abbia fatto di proposito, ma comunque, complimenti!

Mio fratello sembra davvero gelosissimo!

 

belSorrisi soddisfatta da quel messaggio, sapendo che comunque, non del tutto lo avevo fatto di proposito, ma se le mie parole erano servite per colpire Edward, ben venga saperlo!

Mi lavai e mi asciugai capelli, decidendo di lasciarli sciolti, ma abbastanza ordinati, anche se già sapevo che con il mio vizio di toccarli, li avrei sconvolti ben presto. Andai verso la cabina armadio per scegliere cosa indossare, avevo parecchia bella roba, non potevo affermare il contrario, ma cosa mettere?! Non avevo voglia di mettere i pantaloni, senza togliere che se volevo essere notata, era meglio far vedere le mie gambe! Esclusi comunque gli abbinati gonna e maglietta e optai per un vestitino intero. Tutto nero era da escludere, non era una cena, ma un pranzo, perciò andai verso i vestiti un po' più colorati. Poi mi si illuminarono gli occhi, quando vidi quello che faceva al caso mio. Era un vestitino bianco con una fantasia rossa e nera, era senza spalline, e sapevo che mi stava d'incanto, oltretutto avevo acquistato un paio di scarpe appositamente per abbinarle. Senza aspettare oltre lo presi e lo indossai, e pure le scarpe, decisi d'aggiungere una collana e mi guardai allo specchio, facendo varie mosse come una scema. Ok, stavo bene, non c'era bisogno d'essere ridicoli facendo così! Presi una borsetta dello stesso rosso del vestito e ci infilai l'occorrente. Ero pronta per andare! Uscì di casa e presi l'ascensore per scendere nei box e prendere la mia auto, che in effetti era da un po' che non utilizzavo. Appena entrai in macchina la misi in moto e partì in direzione casa Cullen. Arrivai come al solito in breve tempo, non solo perché era piuttosto vicina, ma anche perché di domenica mattina, le strade di New York era di certo un po' più praticabili rispetto agli altri giorni. Alice mi aveva dato la scheda magnetica per poter parcheggiare nei loro box, così mi trovai ad attendere l'ascensore nei parcheggi. Schiacciai il piano e attesi che l'ascensore raggiungesse la meta, sapevo che avevano visto il mio arrivo, l'ascensore si apriva direttamente a casa Cullen, perciò quando qualcuno premeva il loro piano, loro dovevano con un codice dare il consenso a salire. Una vocina mi avvisò dell'arrivo, così mi raddrizzai. Le porte si aprirono e la luce mi colpì, ed anche la voce della mia migliore amica

 

- Bella! Finalmente! Ci hai messo ben più di un'ora per prepararti e venire, mi stavo preoccupando! Ma guardati, anche oggi sei bellissima!-

 

- Grazie Alice!-

 

- Dai Alice, fai respirare Bella!-

 

Esme mi si avvicinò contenta di vedermi, le si leggeva in viso

 

- Sei sempre più graziosa Bella!-

 

Me lo disse mentre mi abbracciava, ed io osservavo dietro alle sue spalle Edward, che mi fissava. Le vetrate dietro di lui facevano entrare un'incantevole luce, che alle sue spalle sembravano creargli attorno una specie di aurea. Era davvero bellissimo. Chiusi immediatamente gli occhi per allontanare quei pensieri da me, e mi concentrai nell'abbraccio materno di Esme.

 

- Ciao Bella, son contento che oggi pranzi con la nostra famiglia!-

 

Mi staccai da Esme per sorridere a Carlisle

 

- È stato gentile ad aver permesso ad Alice d'invitarmi!-

 

- Figurati! Per invitare te non deve neppure chiederlo!-

 

- Ora però io devo andare a finire di cucinare!-

 

Esclamò Esme

 

- Ed io vengo a darti una mano! Fai come se fossi a casa tua Bella!-

 

Aggiunse Carlisle, per poi seguire la moglie in cucina. Alice mi prese a braccetto e mi portò verso gli altri, che mi salutarono con un sorriso caloroso, a parte Rose...cosa gli prendeva ora?

 

- Oggi Bellina sei fantastica!-

 

- Grazie Em!-

 

- Volete qualcosa da bere prima di mangiare? Io vado a bere qualcosa!-

 

Rose senza aspettare che nessuno le rispondesse, si alzò dal divano e si allontanò, io mi girai verso Alice, che di risposta alzò gli occhi e avvicinandosi mi bisbigliò che dopo me ne avrebbe parlato

 

- Comunque, io un po' di sete l'avrei, tu Bella?-

 

- Sì, perché no!-

 

- Ragazzi, potete prenderci qualcosa?-

 

- Vado io-

 

S'intromise Edward, che io ringraziai fintamente con un sorriso. Mi sedetti sul divano e accanto a me si sedette Alice. Jasper si accomodò su una delle poltrone

 

- Scusatemi, ma vado da mia moglie-

 

Ci comunicò Emmett sorridendo. Spesso mi chiedevo Emmett cosa ci avesse mai trovato in Rosalie, a parte la bellezza s'intende. Ogni volta che me lo chiedevo, non riuscivo a darmi risposta, eppure il loro era un amore passionale. Già, passionale, ma un matrimonio e una relazione stabile poteva basarsi solo sull'attrazione fisica e sul sesso? Io non ne ero convinta! Mi girai verso Alice, ma capì che voleva parlarne senza qualcuno davanti, compreso Jasper.

 

- Eccomi qui-

 

Disse Edward mentre si avvicinava con il carrello del beveraggio, poco dietro di lui c'erano Emmett e Rosalie, che superandolo si sedettero nel divano alla nostra destra. Rosalie aveva qualcosa che non andava, era di cattivo umore, lo avevo capito, come avevo capito che quel cattivo umore era rivolto a me...ma perché? Che cosa pensava che gli avessi fatto? Pensava, perché nella realtà non gli avevo fatto assolutamente nulla. E forse proprio per questo, la cosa m'irritò! Spostai la mia concentrazione, accavallando le gambe, su Edward, che stava preparando gli aperitivi. I primi a servire furono proprio Rose ed Emmett, poi passò a Jas. Poi ne preparò altri tre e uno lo diede a sua sorella accanto a me, poi prese gli altri due e uno lo diede a me mentre l'altro lo tenne lui. Gli sorrisi quando me lo passò, anche se avevo sfiorato le sue dita, e quello che avevo provato, le scariche elettriche che mi scorrevano nella spina dorsale, non erano per nulla divertenti. Dopo aver servito tutti, si sedette alla poltrona accanto a Jasper. Osservai un momento il contenuto del bicchiere, era vino rosso, quando portai il bicchiere alle labbra e lo assaggiai riconobbi il liquido immediatamente, era un dolce fragolino.

 

- Davvero ottimo-

 

Comunicai dopo il primo assaggio

 

- Son contento che ti piaccia-

 

Mi rispose Edward

 

- Siamo contenti tutti che ti piaccia-

 

S'intromise Rosalie, beccandosi un'occhiataccia da parte della mia migliore amica

 

- L'importante è essere contenti-

 

Risposi io alla provocazione di Rose. Non capivo cosa volessero dire realmente le sue parole, ma di certo se aveva il ciclo ed era nervosa per cazzi suoi, non poteva certo prendersela con me, aveva sbagliato persona. Dal canto suo, non mi rispose e sorseggiò nuovamente il vino

 

- Che programmi hai per oggi?-

 

Mi chiese Alice

 

- Per il momento non ho nessun piano-

 

Gli risposi sorridendo, che voleva fare nel pomeriggio? Probabilmente aveva in mente qualcosa, se mi aveva posto quella domanda

 

- Strano che TU non abbia piani-

 

Mi girai verso Rosalie facendo un sorriso tirato, vidi Edward posare il suo bicchiere sul tavolino in vetro davanti ai divani, ma lo stesso fece Jasper, forse avevano intuito che l'aria non era delle migliori...ma di certo non era colpa mia!

 

- Hai ragione, effettivamente di solito pianifico e manovro le mie giornate meticolosamente...-

 

- Solo le giornate?-

 

Questo era davvero troppo! Appoggiai il mio bicchiere sul tavolino

 

- Qualche problema Rose?-

 

La mia voce aveva di certo un timbro più gelido del solito, almeno rispetto a quello che i miei amici erano abituati, ma sapevano quanto potevo essere cattiva, quando le persone mi remavano contro.

 

- Io no, forse tu-

 

- È vero, hai ragione, in effetti il mio problema adesso sei TU!-

 

Mi accomodai meglio sul divano con aria di sfida, non mi sarei di certo fatta mettere i piedi in testa dalla prima bionda, stronza e piena di se, che mi si piazzava davanti. Rosalie mi guardò male

 

- Ragazze...che dite se abbassiamo un po' i toni? Non è successo nulla...-

 

- Per il momento!-

 

Rispose Rose ad Alice

 

- Rose, amore, cosa c'è...-

 

- Chiedilo a Bella, che ha piani per tutto, per le faccende giornaliere e piani per le persone!-

 

Per le persone? Stava parlando di Edward?! Lei era arrabbiata per quello? O santo cielo! Mi misi a ridere di gusto, avendo capito si cosa si trattasse, catturando gli sguardi verso di me

 

- Sei ridicola, insomma Rosalie...dovresti un momento pensarci!-

 

- Io sarei ridicola? Io dovrei pensare?-

 

Eh, se fossimo stati a casa mia, gli avrei detto che quella era la porta e se ne sarebbe potuta andare, ma purtroppo quella non era casa mia, e di certo non potevo picchiarla

 

- Adesso basta, Rosalie!-

 

Edward stava prendendo le mie parti? Wow! Ne rimasi sconvolta e piacevolmente colpita, se avesse saputo, che era proprio a causa sua che era nata quella discussione...

 

- Non provare a difenderla Edward! Lo dico per te!-

 

- Credo che Bella non abbia bisogno d'essere difesa, sto affermando solamente che il tuo atteggiamento è fuori luogo!-

 

- Io credo che in questo momento, quella fuori luogo, sia proprio lei!-

 

Cosa? Rimasi interdetta dalle parole di Rosalie, mi stava cacciando di casa? Certo, anch'io avevo avuto la stessa idea, ma in fin dei conti quella non era neppure casa sua! Ma forse andarsene era l'idea migliore, di certo non volevo passare il pranzo e una domenica in questa maniera! Mi alzai dal divano sotto lo sguardo interdetto di tutti, anche di Rosalie, che forse non si aspettava che lo facessi sul serio

 

- È meglio che me ne vada, proprio come mi ha chiesto in poche parole Rosalie-

 

Afferrai la mia borsetta e Alice mi prese il polso chiedendomi con lo sguardo di non andare, io le sorrisi appena per tranquillizzarla, e lei mi lasciò il braccio.

 

- No! Aspetta Bella!- 

 

Edward mi si avvicinò facendo lo slalom

 

- Ed, non ti preoccupare...non voglio che passiate una brutta domenica a causa mia, voi siete una famiglia, ed io con voi non centro nulla...in fin dei conti...non sono mai stata paragonabile a voi, giusto? Questa è solo l'ennesima dimostrazione...-

 

Le mie parole le fecero male, glie lo lessi negli occhi, e forse in fondo, le fecero anche a me, ma io di proposito le avevo pronunciate, per portargli alla mente i ricordi passati, e farlo sentire, anche se in minima parte, in colpa, se Edward Cullen si potesse mai sentire in colpa. Rosalie scattò in piedi avvicinandosi, quando io mi stavo allontanato da Edward, che ancora mi fissava

 

- Aspetta Bella...scu...-

 

Mi girai irritata e con uno sguardo pieno di odio verso Rosalie, che si immobilizzò immediatamente

 

- Non chiedermi scusa Hale, non ho bisogno della tua compassione, in fin dei conti non l'hai mai avuta nei miei confronti, no? Forse una volta lo avrei apprezzato, ma adesso, io vivo meglio senza tali sentimenti che tu provi nei miei confronti. Perché fra le due, sono io che dovrei provare compassione per te! Per la tua gelosia! Per i tuoi modi di fare! Tu non centri in certe cose, e te ne sei voluta immischiare! Perché non lo hai fatto anni fa? Non ti conveniva?! Ed ora non conviene a me ascoltare una persona come te, una persona che non voglio che faccia parte della mia vita!-

 

Ero stata crudele, ma se la meritava tutta quella crudeltà! Lei era indifferente quando gli altri mi facevano i dispetti, e a volte, quando avevo bisogno d'aiuto, mi passava di fianco guardandomi dall'alto in basso con sguardo schifato. Non rideva perché ero la migliore amica di Alice, ma sapevo che lo avrebbe voluto, e dopo il liceo mi aveva chiesto scusa, ed io? Come una vera cogliona, avevo fatto finta di nulla, e avevo detto che non importava, ma certo che importava invece! Schiacciai il pulsante dell'ascensore e mi ci infilai dentro, premendo il pulsante che mi avrebbe portato ai garage. Mi appoggiai allo specchio con la schiena ad osservare davanti a me le porte chiudersi, portandomi lontano da tutti quegli sguardi.

 

 

Pov. Edward


 

Se n'era andata...le parole che mi aveva rivolto, ancora mi vorticavano nella testa e sembravano trafiggermi in vari punti del mio petto. Alice si alzò di scatto in piedi furente, e Jasper le fu accanto immediatamente. Emmett fissava ancora la scena dal divano, interdetto, mentre Rosalie lentamente si girò verso di noi, dando le spalle all'ascensore. Alzai il mio sguardo adirato verso di lei

 

- Non volevo...-

 

- Non volevi?-

 

Chiesi stringendo i pugni, ed irritandomi che fosse sposata con mio fratello...

 

- Perché non pensi prima di aprire bocca? Oppure potresti sciacquartela con il sapone! Che ti ha fatto di male Bella per trattarla come hai fatto?-

 

- Personalmente nulla...ma...-

 

- Ma un cazzo Rose!-

 

Il mio tono di voce era superiore di un'ottava e richiamò l'attenzione dei miei genitori, che uscirono dalla cucina

 

- Che succede? Dov'è Bella?-

 

Chiese mia madre

 

- Chiedetelo a Rosalie! Che si è permessa di cacciarla!-

 

- L'hai cacciata??!!-

 

Mio padre era perplesso e di certo, aveva anche lui, un'espressione seria in volto

 

- Non ti ha fatto nulla, lo hai appena affermato, potrebbe aver fatto o detto qualcosa a qualcun'altra! Ma non ti da il diritto di comportarti in questa maniera! Anzi, non dovrebbe proprio interessarti!-

 

- Edward, ora rilassati...-

 

Era naturale che mio fratello prendesse le sue parti, era sua moglie in fin dei conti, ma sapeva bene anche lui che si era comportata male. Lei si avvicinò a lui come per essere protetta, e la cosa m'irritò maggiormente...Bella non l'aveva mai difesa nessuno, anche se l'attaccavano e non aveva fatto nulla per meritarsi un trattamento simile! E Rose invece? Si comportava come una vera stronza, e voleva protezione

 

- Io me ne vado!-

 

Comunicai all'improvviso, e a quel punto mi osservarono tutti

 

- Non voglio per niente pranzare, con una persona di questo tipo, mi dispiace Emmett!-

 

Sapevo che poteva offendersi alle mie parole, ed io non volevo, per cui gli chiesi scusa, ma in fin dei conti era ciò che pensavo, e non potevo farci nulla!

 

- Dai Edward....aspetta un momento...-

 

- No mamma! Non voglio pranzare con persone che offendono qualcuno a cui tengo! E Rose capisce cosa intendo! Se lei sarà qua, io non resto, e siccome non è casa mia, ed IO non caccio nessuno, me ne vado io! Buon pranzo a tutti!-

 

Presi e me ne andai all'ascensore che in pochi attimi arrivò, non mi voltai neppure per guardarli, ero troppo in collera in quel momento! Come aveva potuto Rosalie fare una cosa simile? Dopo tutto ciò che le avevo detto proprio stamani? Mi ero confidato con lei, dicendogli quello che pensavo su Bella, confidandogli quanto volessi conoscerla e quanto stavo incominciando a tenerci...e Rose? L'aveva cacciata, aveva fatto in modo che Bella soffrisse sentendosi come al liceo! Avevo compreso le sue parole! Ma lei era migliore di Rose, era migliore di me e di tutti quelli che conoscevo, era solo per quello che non era paragonabile a noi, perché era molto superiore! Ero ormai a casa mia, mi buttai sopra il divano osservando il soffitto, appoggiando un braccio sulla fronte chiudendo a pugno la mano, mentre l'altro braccio era disteso lungo il mio corpo. I suoi occhi lucidi non potevo togliermeli dalla testa, sembravano tanto simili a quelli di tanti anni fa, pieni di lacrime a causa di un altro dispetto...mi sentivo così terribilmente in colpa.

 

 

 

 

 

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Eccomi nuovamente qui a rompervi per un altro po'! Allora, che ne pensate del capitolo? Del comportamento di Rosalie cosa dite? Ha fatto bene? Ha sbagliato? Ha esagertato? E Bella secondo voi ha fatto bene a dire certe cose e comportarsi così? Ed Edward? Si è arrabbiato parecchio con Rosalìe, ha fatto bene? Ci sono tante domande...fatemi sapere che ne pensate! Un abbraccio forte a tutti! Ancora una volta,BUON 2013!

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Capitolo 10
*** 9 ***


Buongiorno a tutti e buon lunedì! Ormai le feste son finite perciò, si torna alla solita routine ed ogni lunedì e giovedì sarò quì. 

Oggi eccovi a voi il capitolo nove, come al solito c'è il doppio pov., iniziamo con Bella e concludiamo con Edward. Come già preannunciato, voglio ricordare che più si andrà avanti, meno il comportamento di Bella piacerà. Io stessa mentre scrivevo la volevo insultare! XD Però voglio fare un'appunto, insomma, ci sono tante storie dove i due protagonisti si odiano e poi nasce un'amore incondizionato ed incredibile, oppure storie dove i due si amano e hanno mille difficoltà prima di stare insieme. Qua si vede una Bella che prova attrazione e un sentimento che è discordante da ciò che vuole, ieri rispondendo alle recensioni, una mi ha colpito particolarmente...Il comportamento di Bella è assurdo, porta all'estremo certi dettagli che una persona potrebbe dire, "lascia perdere, perchè ti fai il fegato amaro"...io, da un punto di vista esterno direi che invece a Bella servirebbe uno psicologo. E' assurdo, ma è così! XD Tutto ciò forse lo può capire però solo chi ha sopportato il bullismo, argomento delicato di cui non voglio cimentarmi ora. Tutto questo per dirvi, Bella sbaglia e sbaglierà, come ha fatto Rosalie nello scorso capitolo per molti di voi...ma, guardate più profondamente. Questi protagonisti sono umani e come tali errano, chi di voi non ha avuto un piccolo tormento interiore? O ha fatto la cosa sbagliata? Tutto questo per dirvi, non insultatela troppo! Lei per il momento è single, come tale, secondo me, è libera di fare le sue scelte. Con questo non voglio aggiungervi altro, leggerete! Non ho messo il raiting rosso, perchè non c'è molta descrizione nei dettagli, ma sarete voi a dirmi. 

Ringrazio come sempre chi ha recensito il capitolo precedente: ilenia97cullenAuroLoveMoni68EriCullen99danybor_Simmy_paridesabryepennyerika22samantha_cullen. Mi fa sempre un'enorme piacere leggere le vostre recensioni e rispondervi, grazie di cuore! Grazie anche a tutti quelli che hanno inserito questa storia in una delle liste, siete davvero tanti e vi mando un abbraccio a tutti! Buona lettura!





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Pov. Bella

 

uff. bellaEra martedì mattina ed ero già sommersa dal lavoro, di certo non come il giorno precedente, quello era ovvio. Era stata una pessima idea chiudere per un'intera settimana lo studio, c'era un sacco di lavoro arretrato.

Una cosa positiva era stata l'imbiancatura, avevo scelto qualcosa di sobrio, gli uffici erano rimasti totalmente bianchi, e l'ingresso li avevo abbinati con un violetto, certo non scelsi di fare tutto viola, ma solo i contorni delle porte. Avevo scelto così in base anche all'arredamento, quando avevo aperto, avevo acquistato delle poltroncine sul viola per far attendere i clienti, perciò era tutto perfettamente abbinato. Ero davanti al mio computer a valutare lo smistamento dei casi, ad Eleazar avevo dato un caso delicato, ma sapevo che riusciva a gestire queste cose, era il migliore in fatto di diplomazia. Mentre a Garrett avevo affidato una causa di divorzio, non sopportavo mai di seguire quei casi, a parte che c'era ogni giorno qualcuno che si rivolgeva a noi per un divorzio, e non sopportavo di passare una giornata in mezzo ad una ex coppia che si insulta a vicenda. Benjamin e Tia invece, si stavano occupando insieme, di un caso di violenza carnale, lo volevo seguire io a dire il vero, ma avevo già il caso dei Volturi e il caso dell'incidente di quel ragazzo, che erano abbastanza tosti. Poi loro lavoravano bene in coppia, spesso mi ero chiesta se ci fosse qualcosa di più oltre al normale rapporto fra colleghi, ma non approfondii mai la conoscenza di questo fatto. Senza togliere che una violenza carnale era sempre meglio seguirla in due, ed io preferivo lavorare da sola! Osservai l'agenda e mi ricordai che l'indomani avrei avuto l'appuntamento in ospedale con il ragazzo, diamine, aveva un nome, Alan Watson! Era da domenica che non rispondevo a nessuna chiamata dei miei amici, Alice aveva insistito parecchio, ma sapevo com'ero fatta, non ce l'avevo di certo con lei, ma mi conosceva, proferivo prima sbollire la rabbia per poi tornare la Bella di sempre. A direuff. il vero, la cosa che mi sorprese maggiormente, fu quando Shelly mi aveva comunicato che in linea c'era Edward Cullen! Al primo impatto fui titubante, prendere la chiamata oppure no? Poi decisi di non farlo, e comunicai alla mia segretaria di dirgli che ero con un cliente e non potevo parlare. Shelly sapeva che non era vero, ma non mi fece nessuna domanda, in fin dei conti, non era pagata per farmi domande! Comunque, la mia decisione di non rispondere a Edward era stata valutata attentamente anche in quei semplici minuti che era in attesa, volevo farmi desiderare, e non farmi trovare disponibile, poi non rispondevo alla mia migliore amica, perché avrei dovuto rispondere a lui? In fin dei conti, era a causa sua tutto ciò che era successo! Anche se...dopo che sapevo ormai che Edward aveva riattaccato, avevo alzato la cornetta come una sciocca ragazzina, per sentire semplicemente il TU TU TU...Se con Edward ero stata anche gentile, con Rosalie per niente, già, perché anche lei aveva provato a chiamarmi. Dissi a Shelly di comunicare alla signora Hale, che per lei, non sarei stata disponibile, ne in quel momento ne mai, e di non richiamare più. Ok, dovevo mettermi a lavoro! Non avevo voglia di pensare a loro!

Tra il giorno prima e questo, avevo passato la maggior parte del tempo a valutare tutte le controprove del caso Volturi, sarebbe stata una dura battaglia. Mi stavo servendo anche di un paio di detective privati. Sentì bussare e alzai il mio sguardo per invitare ad entrare chiunque fosse

 

- Avanti-

 

Osservai di chi si trattava, era Riley, un ragazzo che lavorava anche lui nel mio studio. Era un bel ragazzo e circa tre volte eravamo finiti a letto insieme, ma era finita lì, entrambi avevamo voglia, e l'abbiamo soddisfatta. Era abbastanza alto, magro al punto giusto, i suoi capelli erano di un castano chiaro, come i suoi occhi nocciola.

 

- Ciao Bella!-

 

- Ehy Riley, come va?-

 

- Tutto bene, sto seguendo un contratto prematrimoniale-

 

- Scocciante quanto i divorzi-

 

- Una delle cause dei divorzi, aggiungerei!-

 

- Come sta andando?-

 

- Come al solito! Tu invece? Come va il caso Volturi?-

 

- Hanno assunto Felix...-

 

- Mh, insomma un avvocato viscido come loro, non mi stupisco, è risaputo che difende solo mafiosi, pregiudicati e spacciatori-

 

- Chissà che cosa c'è dietro! Comunque, sto valutando le prove nostre e le controprove, avrò bisogno di sentire e cercare altri testimoni, oltre ad altre prove...che come sappiamo spariscono!-

 

- C'era d'aspettarselo...invece il caso Watson?-

 

- Vado domani all'ospedale per conoscerlo di persona. Ho visto solo le foto di com'è ridotto, ma è giusto conoscerlo di persona-

 

- Povero ragazzo, quel pazzo gli ha rovinato la vita-

 

- Già, solo perché è ricco, credeva di poter fare tutto! Gli farò ricordare e rimpiangere per sempre ciò che ha fatto!-

 

Osservai Riley che stava sorridendo, mi conosceva, e sapeva come prendevo le cose di petto.

 

- Che fai stasera?-

 

Quella domanda mi sorprese, sapevo cosa c'era sotto, la domanda da pormi era, accettare?

 

- Nulla-

 

Gli risposi semplicemente, in fin dei conti perché non accettare? Forse sarei riuscita ad accantonare per un po' il lavoro. Non avrei pensato ad Alice, e alla faccenda di Rose, e soprattutto a Edward!

 

- Io mi sono mangiato un panino, perciò non ho bisogno di cenare, tu? Per caso vuoi cenare e poi andiamo da te?-

 

- No, andiamo direttamente a casa mia-

 

Sapeva che non volevo convenevoli, non eravamo una coppia, ne nulla di simile, si trattava solo di sesso, punto.

 

- Ci vediamo giù, ti seguo con la mia macchina...-

 

Guardò il suo orologio di Cavalli al polso, per un momento

 

- Fra un quarto d'ora va bene?-

 

- Va bene-

 

Uscì dal mio studio tranquillo, senza neppure essersi offeso per aver rifiutato la cena. Comunque comprendeva quell'aspetto, sapeva anche che quando accettavo di passare la notte con lui, era perché avevo qualcosa che mi tormentava. Basta! Non volevo più pensare! Afferrai la mia roba e uscì dallo studio salutando Shelly. Quando salì in macchina vidi che Riley era già dietro di me con la sua auto. Partì e non ci volle molto che arrivai al mio grattacielo. Entrai nei garage e feci entrare anche lui. Salimmo in ascensore e in silenzio arrivammo al mio piano, probabilmente entrambi eravamo persi nei nostri pensieri. Quando entrammo in casa appoggiammo la roba ed io andai verso la cucina

 

- Ogni volta che vedo casa tua mi stupisco, è davvero molto bella-

 

- Grazie! Per caso vuoi un bicchiere di vino?-

 

- Sì, volentieri-

 

Presi due calici e ci versai un po' di vino rosso, sapevo che non era un bene bere senza aver messo nello stomaco nulla, ma non era una brutta idea sentirmi un po' rintontita. Tornai in salotto e gli passai il calice. Mi accomodai sul divano di fronte a lui e sorseggiai quel nettare, mentre osservavo le luci fuori dalle vetrate. Quando finimmo entrambi il vino nei nostri bicchieri, ci eravamo già tolti la giacca. Mi alzai e andai verso la camera da letto, sapeva dov'era collocata, e non c'era bisogno che lo invitassi, infatti era già dietro di me. Mi prese dalla vita ed io lo lasciai fare, la mia schiena era appoggiata al suo petto, una sua mano andò verso il mio collo, mentre l'altra era sul mio fianco, che stava togliendo la camicia dalla gonna, piegai la testa un po' di lato, e lui incominciò a baciarmi il collo, ansimai chiudendo gli occhi. Piano ci spostammo sul letto e ci sdraiammo. La sua lingua si muoveva sulla mia gola con irruenza, mentre con le mani mi stava slacciando la camicia ed io stavo facendo lo stesso con la sua. In breve, lui era a petto nudo su di me che mi massaggiava il seno, mentre io incurvavo la schiena, con abilita mi slacciò il reggiseno, lasciando liberi i miei seni. Con avidità si mise a torturarmi i capezzoli ormai divenuti rigidi, proprio come sentivo la sua erezione nei pantaloni. Le mie mani mentre gemevo, andarono verso la sua cintura slacciandola. Capendo che cosa volevo fare mi aiutò togliendosi i pantaloni, per poi passare alla cerniera della mia gonna. Non ci mettemmo troppo ad essere entrambi nudi. Mentre ci baciavamo io accarezzavo i suoi capelli afferrandoli anche a volte, sentì una sua mano scivolare sul mio fianco fino ad arrivare alle mie natiche, che strinse con entrambe le mani facendomi avvicinare maggiormente alla sua erezione. Una sua mano si spostò all'interno delle mie cosce, ed io ansimai mentre gli passavo le mani sul suo petto liscio. Sentì le sue dita stuzzicarmi, per poi entrare in me, per sentire il mio calore e i miei umori. Uscì quasi subito, per poi affondare in me completamente, lo sentivo duro ed eccitato. Andammo avanti a fare sesso per parecchio, finché sentì lui al limite e gli pregai d'uscire. Prendevo la pillola, non c'era nessun rischio, ma non volevo che mi venisse dentro, e con il preservativo non mi piaceva quanto sentirlo nudo, oltre al fatto che mi creava una certa irritazione il lattice. Prese un fazzoletto e si pulì in fretta per tornare ad occuparsi di me. Ero eccitata al massimo e le sue dita entrarono senza difficoltà in me, incominciarono a muoversi, mentre mi baciava il seno. Ormai ero al culmine, avevo gli occhi chiusi, e ansimavo, mentre gli pregavo di non smettere...ad un tratto aprì di scatto gli occhi, e mi immaginai che anziché Riley ci fosse Edward lì con me, bastò ciò per farmi esplodere dal piacere. Lui lo percepì grazie ai miei spasmi e i muscoli rigidi. Tolse le dita e si accascio accanto a me, mentre io cercavo di regolarizzare il respiro, maledicendomi per la mia fantasia! Come avevo potuto immaginare Edward in quel momento? E poi venire subito in quel modo? Lui non poteva avere questo effetto su di me! Non poteva! Dopo aver ritrovato il ritmo normale di respiro afferrai il lenzuolo e mi coprì, mentre Riley si era alzato dal letto per rivestirsi

 

- Vado un momento in bagno-

 

- Sai dov'è-

 

Gli dissi e lo vidi sparire. Sospirai, non potevo sentirmi in quel modo, avevo appena finito di fare sesso con un mio dipendente, con un ragazzo davvero figo, dovevo essere soddisfatta, eppure, c'era qualcosa che mi opprimeva al petto. Riaprì gli occhi quando sentì che Riley era tornato in camera. Si stava rivestendo per tornarsene a casa, sapeva che non volevo che restasse qua a dormire, non volevo che ci facessimo entrambi idee sbagliate. Ad un tratto vidi che mi guardò

 

- Cosa c'è che ti tormenta Bella?-

 

- Cosa ti fa pensare che io sia tormentata?-

 

- Non sei mai così silenziosa, sei più pensierosa del solito!-

 

- Eh...già-

 

- Ora vado, ci vediamo domani in ufficio?-

 

- Non lo so, domani mattina devo andare in ospedale, poi non so se il pomeriggio torno in ufficio-

 

- Ok! Allora buonanotte!-

 

- Anche te, e grazie-

 

- Ahahha dovrei io, ringraziare te! Ciao bellissima!-

 

Detto ciò se ne andò sorridendo, vedendomi un po' più su con il morale. La cosa comunque durò poco, appena concretizzai che ero da sola. Con questi pensieri mi addormentai turbata, ripensando a quello che era successo mentre stavo facendo sesso con Riley...perché doveva venirmi in mente per forza lui?!

 

Mi svegliai grazie alla sveglia, mi alzai senza voglia e andai in bagno a farmi una doccia. Dopo una quindicina di minuti avevo già finito. Mi asciugai i capelli, e ancora avvolta nell'asciugamano andai nella cabina armadio per prendere un completo. Optai per un classico nero, con camicia bianca. Scelsi di raccogliermi anche i capelli, in fin dei conti avevo un appuntamento con un cliente in ospedale, c'era bisogno di sobrietà! Mi truccai anche leggermente le palpebre, erano le nove e mezza, avevo tempo di prepararmi un caffè prima d'uscire. L'appuntamento era alle dieci e l'ospedale Presbyterian non era lontano. Andai in cucina e mentre la macchinetta preparava il caffè io mi presi un paio di biscotti. Avevo lo stomaco vuoto da troppo tempo, la fame incominciava leggermente a farsi sentire, e almeno i due biscotti mi avrebbero fatta durare fino a pranzo. Presi l'occorrente ed uscì di casa

 

 

Pov. Edward

 

Ormai era il terzo giorno che lavoravo all'ospedale, lavoravo per modo di dire, facevo solo la mattina, e non potevo operare, una cosa che mi mancava terribilmente, ma ancora dei documenti non erano pronti. Almeno questo tempo non lo avevo comunque sprecato, avevo assistito ad un intervento di craniotomia, e avevo potuto studiare un po' i metodi dell'ospedale, gli orari e i colleghi, che erano tutti molto contenti di conoscermi. Non sapevo che nell'ambito mi avevano sentito nominare, mi sentì lusingato. Almeno quelle ore all'ospedale, riuscivano a non farmi pensare alla situazione a casa. Alice era disperata perché Bella non le rispondeva al telefono di casa, alb cellulare e nemmeno in ufficio, l'aveva chiamata spesso, ma con una scusa o l'altra, Bella aveva evitato di sentirla, ma di certo non solo a lei. Aveva provato a chiamarla anche Rosalie, ma ebbe un rifiuto categorico, la segretaria dell'ufficio di Bella, le aveva espressamente comunicato di non richiamare più Bella era ancora molto adirata con Rosalie, proprio come me! Avevo provato a chiamare Bella un paio di volte in ufficio, ma gentilmente la segretaria mi aveva detto che Bella era occupata, insomma, non sapevo se era vero, ma mi pareva tanto una scusa, per non sentire neppure me. La cosa mi faceva davvero star male. Dopo domenica, Rosalie aveva cercato di parlarmi, ma io la evitato, Emmett era dovuto venirmi a chiedere di darle una possibilità, ma si arrese vedendo quant'ero arrabbiato con sua moglie. Proprio il giorno 
prima mi avevano invitato a cena i miei genitori, sapevo che volevano solo migliorare la situazione, ma quando entrai in casa e vidi che c'era Rose, mi scusai e gentilmente me ne andai. Alice riusciva a stare in presenza della sorella del suo fidanzato, ma io no, anche se anche lei era molto arrabbiata con Rosalie, infatti per quanto mi avesse detto Emmett, nostra sorella, appena Rose apriva bocca gli rivolgeva frasi acide e poco gentili. In fin dei conti se le meritava! Ed io, non riuscivo a non pensare a Bella, mi mancava, non so come fosse possibile, ma in quei giorni l'avevo persino sognata, mi aveva catturato completamente, e non sapevo cosa fare oltre ad assecondare i miei pensieri e il mio cuore, che desiderava pensarla e sognarla almeno. Oggi avrei provato a chiamarla, se non mi avesse ancora risposto, ero deciso ad andare nel suo studio, non poteva cacciarmi in fin dei conti, giusto? Ormai era quasi mezzogiorno, e mi alzai dalla scrivania per prepararmi per andare a casa. Camminai per il corridoio, quando, alzando lo sguardo, mi sembrò di vedere la creatura più bella che esistesse all'universo. Non potevo sbagliarmi, era proprio lei, Bella!
 Era in un completo nero, con una camicia bianca con il colletto alto, i suoi capelli erano raccolti, e questo poteva solo favorire a far vedere meglio la perfezione del suo viso e del suo collo. Ormai i miei pensieri erano in tilt! Come mai era qui in ospedale? La vidi alzare lo sguardo e incrociare i miei occhi, la vidi sorpresa e per un momento spaesata, forse non aveva programmato d'incontrarmi. Forse non si ricordava che ero un medico? E che lavoravo perciò in ospedale? Aveva una faccia alquanto buffa, quanto tenera, mentre si stava avvicinando con passo tranquillo.

 

- Ciao Bella!-

 

- Ciao Edward! Non mi ricordavo che lavoravi al Presbyterian!-

 

- Effettivamente non te lo avevo detto, mi sa-

 

- No, però so che questo è l'ospedale di tuo padre, e mi avevi detto che avresti lavorato da lui!-

 

- Giusto, ma dimmi, stai bene? Tutto ok?-

 

Assottigliò leggermente lo sguardo, forse non capiva il motivo di quella domanda? O forse pensava che mi riferissi al fatto, che da diversi giorni, non si faceva rintracciare? Sorrisi guardandola

 

- Siamo in ospedale...-

 

Sembrò arrivarci e sorrise scuotendo la testa

 

- Scusa, sì, sto bene, non sono venuta per una visita per me! Sono qui per un paziente che si è rivolto a me per il suo caso-

 

Avevo notato a quale camera era davanti, sapevo di chi si trattava, così non mi trattenni a chiederglielo, ma non tanto per curiosità, ma perché in quel modo il tempo che restavo con lei si sarebbe allungato.

 

- Watson? Stai seguendo il suo caso?-

 

- Lo conosci? Come fai a saperlo?-

 

- Ho visto che eri davanti alla sua camera, poi non lo conosco personalmente, ma ho assistito al suo intervento in galleria-

 

- Ah capisco, davvero un ragazzo sfortunato...-

 

- Ma è ancora vivo-

 

- Con un arto in meno, che gli segnerà l'intera vita...non so se sia così contento che sia sopravvissuto. Comunque, non vorrei trattenerti troppo, avrai da fare...-

 

Non la lasciai neppure finire di parlare

 

- No, in realtà ho finito il turno! Che dici se pranziamo insieme? Ormai è mezzogiorno!-

 

La vidi mordersi leggermente il labbro, era indecisa

 

- Offro io!-

 

La vidi sorridere un po'

 

- Dai, va bene...-

 

- Perfetto, dammi il tempo di togliermi il camice e arrivo! Se vuoi aspettami nell'atrio!-

 

- Va bene dottor. Cullen!-

 

eSorrisi e accelerai il passo per andare a togliermi il camice e prendere le mie cose. Tolsi il camicie e lo appesi, tolsi anche la cravatta, aprendomi i primi bottoni della camicia, volevo essere un po' casual, anche se Bella era davvero molto elegante e sobria. Mi passai una mano fra i capelli e uscì da lì per andare verso l'atrio. La individuai immediatamente anche se era di spalle, stava osservando fuori, chissà in quali suoi pensieri, vidi molti che le passavano accanto osservarla con ammirazione, un certo fastidio mi salì alla testa. All'improvviso si girò e mi notò immediatamente, scesi le scale tranquillamente, mi stava esaminando attentamente, lo potevo affermare con sicurezza, sperando che non lefossi del tutto indifferente. La vidi deglutire appena, quando ero ormai quasi davanti a lei, non le ero indifferente, e la cosa mi fece sorridere, lei mi sorrise di rimando rendendola ancora più affascinante. Vedevo molti osservarci, così, d'istinto, come per proteggerla da tutti quegli sguardi gli misi una mano dietro alla schiena per invitarla ad uscire. La sentì irrigidirsi, per poi assecondarmi e uscire dall'ospedale. Era stata una buona scusa quella per toccarla, amavo quel contatto che mi provocava una sensazione di benessere, una scarica di adrenalina che si infondeva in tutto il corpo.

 

- Io stamani sono venuto con mio padre, perciò non ho l'auto, tu invece?-

 

- Sì, l'ho parcheggiata negli appositi parcheggi che offre l'ospedale-

 

- Allora andiamo a prenderla, così non dobbiamo chiamare un taxi-

 

Mi guardò un po' sospettosa

 

- Dove vuoi andare?-

 

- È una sorpresa, dai fidati!-

 

Non ero convinto che si fidasse molto di me, perché distolse lo sguardo iniziando a camminare verso i parcheggi. Arrivammo alla sua splendida auto blu, che si aprì quando fummo abbastanza vicini, probabilmente aveva quella opzione che si apriva quando sentiva il segnale delle chiavi. Bella aprì la portiera posteriore ed appoggiò sul sedile la sua valigetta, io mi accomodai davanti e l'attesi. Non ci volle molto che salì accanto a me e accese l'auto

 

- Allora, mi dici dove andiamo?-

 

- Vai alla Clinton street al 50-

 

Mi guardò e uscì dal parcheggio in silenzio. Volevo portarla al Wd~50, era davvero molto grazioso, e si mangiava molto bene. Forse ci era già stata, in fin dei conti viveva a New York da molto più di me. Comunque, da quando avevo scoperto quel ristorante, spesso andavo lì, ormai avevo fatto conoscenza con il proprietario, che era ben felice di un cliente che non aveva problemi sulla spesa, anche perché di certo non era con prezzi alla mano! Comunque, non volevo passare il mio tempo con Bella in silenzio

 

- A che ora devi tornare in ufficio?-

 

- Oggi pomeriggio non torno in ufficio, devo andare a prendere dei documenti in un posto, e poi penso di tornarmene a casa-

 

- Bene, almeno ti riposi, giusto?-

 

- Insomma, dovrò esaminare attentamente quei documenti, e ti assicuro che non sono pochi!-

 

La sentivo un po' fredda, ma di certo non mi sarei dato per vinto! Avevo iniziato la mia missione per conquistare il suo cuore! Speravo solo di saper ancora corteggiare una donna, senza aggiungere che non si trattava di una donna qualunque! Certo potevo comunque iniziare da un buon punto, sapendo che non ero assolutamente un brutto ragazzo. Comunque, a pranzo gli avrei voluto parlare seriamente di ciò che era successo domenica.

 

- Forse so dove stiamo andando-

 

Disse improvvisamente interrompendo i miei pensieri

 

- Ah sì? Ci sei già stata?-

 

- No, ma ne ho sentito parlare parecchio, soprattutto della buona cucina-

 

- Come mai non ci sei mai stata? Comunque, cucinano in una maniera spettacolare!-

 

- A pranzo di solito resto in ufficio, se va tutto bene mangio un panino al volo, spesso invece lo salto direttamente. A cena, anche lì, dipende dal lavoro, a volte resto in ufficio fino a tardi e così quando torno a casa mangio solo un toast! Insomma, i miei pasti sono molto irregolari! Infatti è da ieri a pranzo che non mangio qualcosa, ieri sera ho saltato la cena, stamani ho mangiato un paio di biscotti e basta!-

 

Ero stupito, non perché non mangiasse, ma era decisamente la prima volta che eravamo soli e lei mi stava parlando liberamente, ne ero felice, però meno per ciò che mi aveva detto!

 

- Non dovresti saltare i pasti! Non ti fa bene! Potresti tenerti in borsa sempre qualcosa da sgranocchiare!-

 

La vidi sorridere fra se mentre le dicevo quelle cose, ma io non stavo scherzando! Però, in tutto il viaggio, non mi aveva guardato neppure un secondo, si sentiva in soggezione? O c'era qualcos'altro? A volte era davvero enigmatica!

 

- Eccoci arrivati-

 

Mi comunicò

 

- Guarda, dietro hanno un parcheggio privato, parcheggia pure lì-

 

Fece come gli dissi e spense il motore. Ora si prospettava un bel pranzo!

 

 

 

 

 

__________________________________________________Spazio autrice

 

Eccomi nuovamente qui, allora che ne pensate? Credo d'avervi preparato un po' a cosa stavate andando incontro! Ora partono gli insulti XD Ripeto, secondo me Bella è libera di fare ciò che vuole, ha un gra turbamento in se e non sa neppure lei cosa veramente vuole, oppure lo sa, ma non lo vuole accettare. Abbiamo visto come ha reagito per ciò che è accaduto nello scorso capitolo, possiamo affermare che è molto rabbiosa, ha molto risentimento accumulato secondo me! Edward sta facendo di tutto per conquistare la sua fiducia, ma Bella lo merita sul serio? Ciò che ha subito in passato gli da sul serio il diritto di comportarsi come sta facendo? Ognuno è libero di pensarla un po' come più gli aggrada, ci sono vari punti di vista da valutare secondo me. Sono sul serio curiosa di vedere che ne pensate! Fatemi sapere! Un bacio grande e a giovedì!

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Capitolo 11
*** 10 ***


Eccomi qui nuovamente con voi, buon giovedì a tutti! Son contenta che nello scorso capitolo Bella non abbia ricevuto insulti, aspettavo una rivolta che invece non c'è stata, bene, bene! In questo capitolo i nostri due protagonisti si avvicinano un po', finalmente sono da soli e possono un po' parlare e passare del tempo insieme. Cosa che serve sempre! Per chi non lo sapesse, il ristorante che viene nominato esiste sul serio ed è nella via esatta che ho scritto nel capitolo precedente, ed il proprietario è davvero lo chef DuFresne. Non solo, il piatto che ordinano esiste nel menù di quel locale e la foto che ho inserito è realistica. Forse a molti non interesserà, ma ho fatto parecchie ricerche su internet per rendere il tutto più veritiero possibile! Dopo questo piccolo appunto, che forse non vi interessa particolarmente, voglio ringraziare le otto meraviglie che hanno recensito lo scorso capitolo; Snoopy79sabryepenny, danybor_Simmy_AuroLove, ilenia97cullenadelina blabla e samantha_cullen. E' meraviglioso leggere le vostre recensioni e rispondervi, spero che continui a piacervi la storia e di non deludervi mai! Un grazie naturalmente va anche a tutti quelli che hanno inserito la storia fra le preferite, quelle da ricordare e le seguite! Siete davvero in tanti, mi fa molto piacere! Ora vi lascio alla lettura, un abbraccio forte ad ognuno!






10

 

 

Pov. Edward

 

 

ristoEntrammo nel ristorante in silenzio e con calma, il proprietario forse mi aveva visto tramite la cucina, perché venne subito nella nostra direzione. Era un uomo di media statura, con i capelli piuttosto lunghi di un castano chiaro e gli occhiali, aveva sempre il sorriso stampato sul viso, ed anche questo mi faceva apprezzare molto quell'uomo

 

- Ehilà Edward!-

 

- Ciao Wylie! Ti ho fatto un'improvvisata, hai posto per due persone!?-

 

- Certo che sì, oggi sei in compagnia, salve signorina, io sono lo Chef Wylie DuFresne, ma chiamami pure Wylie!-

 

Vidi Bella sorridere e porgere la mano in segno di saluto

 

- Lieta di conoscerla, io sono Isabella Swan-

 

- Swan...Mh..chissà perché, ma mi sembra d'aver già sentito il tuo nome!-

 

- Potrebbe essere!-

 

- Ok, ok, ora venite che vi faccio accomodare! Quello è il vostro tavolo, io vi porto i menù-

 

Mentre Wylie disse ciò, mi passò accanto bisbigliando nell'orecchio

 

- Hai fatto un'ottima scelta ragazzo, è un incanto!-

 

Gli sorrisi di rimando, lo sapevo bene che Bella era un incanto, nessuno poteva non notarlo. Da vero gentiluomo spostai la sedia a Bella per farla accomodare, mi sembrò a suo agio a quel gesto, questo significava che era abituata alla cavalleria. In fin dei conti, avrà affrontato molti pranzi e cene con altri avvocati, che di certo, questo gesto, anche loro lo avevano compiuto. Dopo nemmeno un minuto tornò il proprietario

 

- Ecco a voi i menù-

 

E appena ce li diede se ne andò facendomi un occhiolino, voleva che io e Bella stessimo da soli, sorrisi.

 

- Cosa mi consigli?-

 

- Ti piace il pesce?-

 

- Sì!-

 

- Allora ti consiglio la pasta foresta, con il salmone affumicato, con spicchi di formaggio cremoso e croccante, con una spolverata di noce moscata!-

 

Mi guardò un po' perplessa o forse insicura, non l'avrei mica avvelenata!

 

- Io prendo quello, è davvero ottimo, sappi che le tue papille gustative ti ringrazieranno!-

 

- Va bene...prenderò quello allora-

 

- Invece tu scegli il vino?-

 

Aprì nuovamente il menù che aveva appena chiuso per osservare la lista dei vini, sapevo che erano molti e di ottima qualità, ma lei sembrò eliminarlo uno ad uno, fin quando sembrò decidersi. Un cameriere notandoci pronti si avvicinò, vidi che guardò con attenzione Bella, infatti si rivolse a lei per le ordinazioni

 

- Avete già scelto? Cosa vi posso portare?-

 

A quel punto presi parola e il cameriere dovette spostare lo sguardo su di me, era alquanto sfacciato, non poteva fissare in questo modo Bella, oltretutto era in mia compagnia, sarei potuto essere il suo compagno!

 

- Due piatti di pasta con il salmone affumicato-

 

- Ok, con crostini di formaggio croccante e noce moscata...perfetto, da bere?-

 

Mi girai verso Bella, e vidi che il cameriere sorridendo fece lo stesso

 

- Due bicchieri di Sauternes, per piacere-

 

- Desiderate altro?-

 

Chiese ancora guardando Bella, la cosa che mi stupì, era il fatto che Bella non lo avesse notato, era possibile? Ma poi mi sorprese, alzò il suo sguardo per la prima volta sul cameriere sorridendogli, perché farlo?

 

- No, grazie, siamo a posto così-

 

Naturalmente il ragazzo era già su di giri, si allontanò più esaltato di quand'era arrivato! Possibile che Bella non facesse caso dell'effetto che faceva? Oppure lo notava eccome, ma lo faceva di proposito a comportarsi così? Era sul serio un mistero, ma mi dava fastidio che avesse rivolto quel sorriso a quel cameriere e non a me! Ora basta, dai Edward, non fare il ragazzino con gli ormoni sballati! Appoggiai le mie braccia sul tavolo per appoggiarci sopra il mento ed osservarla, la vidi fissarmi ed io sorrisi, mi sembrò ancora di cogliere un po' d'agitazione, bene! Comunque, dovevo fargli un po' di domande

 

- Allora, che hai fatto in questi giorni?-

 

- Ho lavorato-

 

Mi disse disinvolta, mettendosi più comoda sulla sedia, la mettevo in soggezione? O forse aveva paura su dove volevo parare facendogli quella domanda?

 

- Immaginavo-

 

- Allora è stata una domanda inutile, no?-

 

Capì al volo che quella era una domanda di autodifesa, così sorrisi

 

- Perché mi hai evitato? E lo stesso hai fatto con Alice?-

 

- Non vi ho evitati, sono a pranzo con te o sbaglio? Se avessi voluto evitarti, non avrei accettato il tuo invito-

 

- Anche questo è vero, ma forse hai accettato solo per non passare per...non so...forse maleducata?-

 

- No, assolutamente! Se non avessi voluto ti avrei risposto che non ne avevo voglia, o che avevo altro da fare. E forse, sì, sarei passata per maleducata, ma per cosa poi? Perché avrei detto la verità?-

 

Fummo interrotti dal cameriere che ci servì i due bicchieri di vino, forse si aspettava uno sguardo, o un altro sorriso, ma Bella rimase incatenata ad osservare me seria. Dio, quant'era cambiata...non mi trattenni a dirglielo

 

- Sei cambiata molto in questi anni, ma in fin dei conti si cresce e si diviene adulti-

 

Il suo sguardo ora era più duro, che avevo detto per farla innervosire? La vidi fare un sorriso di scherno alle mie parole, e attesi ciò che mi stava per dire, sapendo che non mi sarebbe piaciuto

 

- Sì, sono cambiata parecchio, ma non mi ha cambiato il fatto d'essere divenuta adulta...mi hanno cambiata le esperienze...devo dire, soprattutto il liceo-

 

Dopo quella frase prese il calice di vino e lo sorseggio tranquilla, pensavo che avesse finito di parlare, ma non fu così. E se la sua prima frase, già mi aveva colpito, la conclusione mi fece piombare a terra

 

- Ma non so come tu possa affermare ciò, in fin dei conti non mi hai mai conosciuta affatto-

 

E aveva ragione. Non potevo affermare che lei in questi anni era cambiata, perché non la conoscevo al liceo, purtroppo ero solo quello che le rovinava le giornata.

 

- Se non è che ti basi sull'aspetto fisico...sei un uomo, e molti si basano solo su quello! E in quel caso sì, sono cambiata molto! In effetti non credo che mi avresti invitata fuori se ero ancora come un tempo-

 

Quell'affermazione mi spiazzò, e mi fece anche innervosire. Cambiai posizione, togliendo i gomiti dal tavolo e guardandola in volto accigliato

 

- Credi che ti abbia invitato fuori, solo perché sei una bella ragazza?-

 

- Per quale altra ragione se non quella più ovvia? Dai, sì onesto, mi hai vista quante volte? Quattro con oggi, pensi di conoscermi? Non credo che in quattro giorni ti abbia colpito maggiormente il mio carattere, come son convinta che venerdì, alla rimpatriata, non ti sei avvicinato certo per il mio carattere!-

 

La vidi sorridere schernendomi, aveva proprio sbagliato a vederla in quel modo, anche se non aveva tutti i torti, venerdì mi ero avvicinato per il suo aspetto, ma poi bastò guardarla negli occhi e sentire la sua voce per cambiare tutto! A quel punto sorrisi, e lei lo notò immediatamente, anche se non disse una parola

 

- Sinceramente se si potesse tornare indietro di undici anni, se si potesse tornare nel periodo del liceo, non sapendo che in futuro tu divenissi come sei. Io mi avvicinerei a te sapendo solo com'è il tuo carattere...e non m'importerebbe nulla del resto-

 

L'osservai attentamente, sembrò davvero stupita e incredula alle mie parole, probabilmente le stava valutando silenziosamente nella sua testa, chissà cosa stava pensando, avrei voluto leggerle nel pensiero. La vidi sorridere più tranquilla, e la cosa mi fece star meglio, poi fummo interrotti da Wylie

 

- Ecco a voi le vostre ordinazioni, il vino che avete scelto accompagna perfettamente pesce e formaggio, ottima scelta, oltre che ottimo vino! Fatemi sapere cosa ne pensate! Buon appetito ragazzi-

 

- Grazie!-

 

Gli risposi, e si allontanò, osservai Bella che stava a sua volta osservando il piatto con una strana espressione, era del tipo...ma mi devo mangiare questa roba? Cercaipiatto di trattenere le risate, mascherandole con un leggero colpo di tosse, ma la cosa non gli sfuggì

 

- Dov'è la pasta?-

 

- Vedi quella specie d'involtino? È fatto con pasta fresca! Poi all'interno c'è il salmone, vedi? Oltre ai piccoli bocconcini anche fuori-

 

- E questa roba bianca?-

 

- È il formaggio cremoso-

 

- Non doveva essere anche croccante?-

 

- E lo è! Il sotto è molto croccante!-

 

La vidi inghiottire la saliva, con sguardo ancora fra lo schifato e il perplesso. Incominciò a guardarsi attorno per vedere i piatti degli altri, ed io alzai gli occhi al cielo

 

- Bella, fidati, ti stupirà, è delizioso!-

 

Gli affermai mentre presi la mia forchetta, la vidi accigliarsi

 

- Sappi che se poi sto male, ti denuncio per tentato omicidio, e faccio chiudere anche il ristorante!-

 

Mi misi a ridere iniziando a mangiare, ed era paradisiaco, non so come faceva Wylie, ma i suoi piatti erano la fine del mondo. Non so se Bella prese coraggio da sola, se fu per la fame o perché aveva visto me iniziare a mangiare, ma prese forchetta e coltello e prese un piccolo boccone. L'osservai attentamente mettersi in bocca la forchetta, e rimanere stupita nel constatare quello che le avevo detto

 

- Non ci credo, è davvero buono!-

 

- Eh, mal fidente! Che ti avevo detto?-

 

- Che ne so, magari mi volevi fare uno scherzo!-

 

Alzai gli occhi al cielo continuando a mangiare

 

- Allora, tu cosa fai nel pomeriggio?-

 

Mi chiese ad un tratto quando ormai avevamo finito di mangiare

 

- Nulla, me ne starò a casa annoiandomi-

 

La vidi riflettere un po' fra se finendo il vino nel calice, che riconobbi davvero ottimo

 

- Se ti va, potresti darmi una mano-

 

Alzai il mio sguardo su di lei sorpreso...

 

- Darti una mano?-

 

- Sì, ti ricordi? Devo andare a prendere dei documenti in un posto e poi devo tornare a casa per controllarli, se ti va potresti venirmi a fare compagnia! Magari ti metto a lavoro anche a te!-

 

Sorrisi contento, volevo passare più tempo possibile con lei, e se ciò significava aiutarla col lavoro, mi stava anche bene

 

- Perchè no!-

 

Chiesi al cameriere il conto e come promesso pagai io, anche se Bella stava per tirare fuori il portafoglio. Naturalmente Wylie ci venne a chiedere com'era andata, e Bella gli confermò che sarebbe sicuramente tornata. Rimasi contento della sua soddisfazione, e ancor di più che fossi riuscito a far andare bene il pranzo. Poteva definirsi il primo appuntamento?

 

 

 

Pov. Bella

 

Eravamo in macchina diretti nello studio dell'avvocato dei Volturi, dovevo prendere dei documenti che mancavano, sperai vivamente di non incontrare Felix. Edward era accanto a me tranquillo, ero rimasta sorpresa all'ospedale di vederlo, oltre che affascinata, il camice da dottore gli stava divinamente, anche se dopo che se lo era tolto, era ancora più sexy. Quando m'invitò per pranzo volevo rifiutare, ma poi mi son detta, perché no? Avrebbe offerto lui, e poi era sempre un buon modo per attrarlo maggiormente a me! Non volle alla fine veramente farmi pagare, sapevo che il conto non era elevatissimo, ma di certo neppure leggero. Io comunque ero davvero nervosa, non sapevo come comportarmi, oltre il fatto che m'irritava terribilmente, a volte mi fissava con i suoi occhi smeraldo o mi faceva il suo sorriso sghembo, volevo picchiarlo! Sì! Perché riusciva a mandarmi in confusione, ed io con lui, non potevo di certo permettermelo! Infatti gli avevo fatto capire il fatto che prima non ci conoscessimo affatto, ma che anche ora in effetti non potevo affermare il contrario. Gli avevo voluto far notare anche che era con me solo per il mio fisico, e che al liceo non mi avrebbe cagata di striscio, anzi, sì, mi avrebbe fatto vivere degli anni d'inferno, oh, era davvero successo! Comunque rimasi stupita dalla sua affermazione, lo vidi offeso alle mie parole, per poi sorridere e dirmi che se avesse saputo che di carattere ero così, al liceo si sarebbe sicuramente avvicinato a me. Ne rimasi al primo impatto felice, era dolce quello che aveva detto, troppo per essere detto da lui, ma comunque, anche quella, era sicuramente una sua tecnica, e anche se non lo fosse stato, era una stronzata lo stesso, perché al liceo non ero certo con il carattere che avevo ora! Quella Bella, non esisteva più a causa sua! Ero però soddisfatta, se le sue parole erano sincere, come i suoi occhi in quel momento, significava che Edward si stava affezionando a me, ed io volevo proprio quello! Dovevo continuare su questo cammino, ed era per questo che lo avevo invitato a passare con me il pomeriggio! Certo, non potevo non ammettere che ero felice che avesse accettato, e che volevo un po' di compagnia, perché no, proprio la sua! Ma non potevo permettermi neppure di pensarla in quel modo, avevo sofferto davvero per tanti anni, nel vero senso della parola, anni! E non volevo soffrire ancora a causa sua. Fui distratta dai miei pensieri quando arrivammo allo studio

 

- Mi aspetti in macchina un momento?-

 

- Certo-

 

Scesi dalla macchina ed entrai nel grattacielo, la receptionist mi guardò dall'alto in basso, probabilmente non mi conosceva affatto

 

- Desidera?-

 

Mi chiese altezzosa, con il suo auricolare all'orecchio, io di risposta sorrisi e sbuffai

 

- Sono l'avvocato Swan, il suo capo mi deve dare dei documenti, sinceramente ho altro da fare, perciò vediamo di sbrigarci-

 

Probabilmente riconobbe il mio cognome, la vidi agitarsi

 

- Sì, sì, mi aveva avvertita, sono qua i documenti, un momento che glie li prendo immediatamente-

 

Sbuffai guardando l'orologio appeso al muro, non avevo nessuna fretta, ma sapevo che il mio gesto l'avrebbe agitata

 

- Ecco a lei avvocato-

 

Era un bel plico, lo presi senza guardarla e girando i tacchi, senza aggiungere altro, me ne andai. La macchina era ancora parcheggiata lì, ma Edward era appoggiato fuori alla portiera che mi stava attendendo, era davvero figo...vedevo come le ragazze e le donne che passavano lo guardavano con aria sognante, ma rimasi piacevolmente stupita di vedere che aveva gli occhi puntati su di me. Mi regalò un sorriso aprendomi la portiera posteriore, vedendo gli innumerevoli documenti che avevo in mano, io gli sorrisi di rimando

 

- Pensavo ci mettessi più tempo-

 

- Per fortuna no, li avevano lasciati già pronti da ritirare-

 

Gli risposi mentre posizionavo in ordine i documenti nel sedile posteriore, chiusi la portiera per girare attorno alla macchina e salire. Edward dal canto suo, seguì ogni mio piccolo movimento prima di salire insieme a me in auto. Partì in direzione di casa, per fortuna non ci mettemmo molto, anche se il traffico era considerevole. Entrai nei garage e parcheggiai l'auto.

 

- Perciò abiti in questo grattacielo, non sei poi molto lontana da dove abito io-

 

- No, in effetti siamo abbastanza vicini-

 

Gli risposi mentre le porte dell'ascensore si aprirono, entrammo e premetti il mio piano. Notai come stava memorizzando tutto, la strada, il piano, forse pensava di tornarci da solo? La voce dell'ascensore mi comunicò l'arrivò, Edward mi prese i documenti dalle mani per darmi la possibilità di aprire il mio appartamento. Disattivai l'allarme e lo feci accomodare.

 

- Fai come se fossi a casa tua, appoggia pure i documenti su quel tavolino di fronte ai divani, vado a mettermi qualcosa di più comodo-

 

- Ok...-

 

Mi rispose semplicemente, vedevo che si stava guardando in giro, casa mia faceva sempre un certo effetto quando la si vedeva la prima volta. Andai in camera per cambiarmi, lasciando Edward fra i suoi pensieri, andai verso la cabina armadio e lì capì che non avevo la più pallida idea di cosa indossare. Alla fine optai per un jeans nero e una maglietta nera anch'essa, era forse un po' trasparente, ma sotto avevo un reggiseno dello stesso colore, e la maglietta era particolare e bella proprio per quello. Gli feci un nodo sul lato inferiore, e mi sciolsi i capelli, non vedevo l'ora, dopo un po' la testa mi faceva male quando tenevo per troppo a lungo acconciature di questo tipo. Ok, perfetto, stavo bene anche in tenuta da casa, poi quel vedo non vedo era sexy, decisi anche di non mettermi calze, volevo andare a piedi nudi. Feci un piccolo risvolto sui jeans e tornai in soggiorno. Edward stava ancora guardandosi in giro, gli piaceva proprio casa mia

 

- Bella non è vero?-

 

Lui si girò verso di me, probabilmente non mi aveva sentita arrivare. Mi squadrò letteralmente, e sembrò rimanere a bocca aperta

 

- Decisamente, bellissima...-

 

Si riferiva alla casa, giusto?

 

- Per caso vuoi qualcosa da bere?-

 

Era ancora preso a fissarmi, ed io incominciai a sentirmi imbarazzata, o forse lusingata? Più la seconda opzione, non c'era dubbio, però i suoi occhi così belli e profondi, riuscivano a turbarmi, era come se mi leggesse dentro

 

- Se hai un po' di coca-cola sì-

 

- Arrivo subito-

 

Andai in cucina, rilassandomi per non sentire i suoi occhi addosso, presi due bicchieri e la coca dal frigo e tornai da lui. Appoggiai tutto sul tavolino di fronte al divano, e andai a prendere il telecomando, volevo sentire qualche notizia al telegiornale. Abbassai un po' il volume e lanciai il telecomando sul divano accanto ad Edward, che seguiva ogni mio più piccolo ed impercettibile movimento. Vidi poi che aprì la bibita per versarla nei bicchieri, io mi allontanai per andare a sentire i messaggi in segreteria, premetti il pulsante, e Edward si girò verso di me e la segreteria, riconoscendo la voce di sua sorella. C'era d'aspettarsi che mi avesse chiamata

 

- Bella! Ti ho provato a chiamare in ufficio, mi hanno detto che non ci sei, ora chiamo qua e non rispondi, dove sei?-

 

Questo era il primo messaggio, il secondo era ancora il suo

 

- Bella sono di nuovo io! Ho fatto un'improvvisata nel tuo ufficio e ho visto che non c'eri...-

 

Mica la mia segretaria l'aveva avvertita?

 

- Ti prego, puoi farti sentire? Mi fai preoccupare! Quando senti i miei messaggi richiamami subito! Hai capito?! E poi accendi il cellulare, ti avrò lasciato altri dieci messaggi!-

 

Quando ci si metteva era davvero insistente, l'avrei dovuta chiamare, il terzo messaggio era di mio padre

 

- Ciao Bells come va? Ti volevo chiedere se puoi richiamarmi...insomma...passami la cornetta!-

 

Sentì in sottofondo la voce di mia madre che voleva la cornetta, erano davvero buffi

 

- Ciao tesoro sono la mamma, ascolta, per caso hai sentito Jake? Facci sapere! Un bacio e fa la brava, mangia!-

 

Alzai gli occhi al soffitto, che pazza, ma perché avrei dovuto sentire Jake? Che era successo? Presi il telefono e chiamai i miei

 

- Scusami un momento Edward-

 

- Certo-

 

Mi rispose soprappensiero, certo era strano, distolsi la mia attenzione da lui per concentrarmi sulla voce dall'altra parte della cornetta, mia madre!

 

- Pronto?-

 

- Ciao mamma-

 

- Ciao tesoro, come stai?-

 

- Tutto bene, sono appena rientrata per fare del lavoro a casa e ho sentito il vostro messaggio...perché avrei dovuto sentire Jake?-

 

- Perché ci ha detto Billy che se ne andato via di casa stamani, ha preso la sua roba e se n'è andato...volevamo sapere se lo avevi sentito-

 

- Se n'è andato? E perché? Non sapete dov'è? No, io comunque non l'ho sentito...-

 

- Guarda tesoro, non so dirti nulla, comunque se lo senti facci sapere-

 

- Va bene, ora però ti devo lasciare, ho molte cose da sbrigare-

 

Dopo innumerevoli saluti e raccomandazioni riuscì a mettere fine alla conversazione, certo senza non pensare a Jacob! Che era successo? Presi il cellulare e lo accesi ricevetti parecchi messaggi, e ne mandai uno velocemente ad Alice, dicendogli che era tutto ok, e che mi ero incontrata per pranzo con suo fratello, e che ora, era a casa mia per aiutarmi con dei documenti per il lavoro. Sapevo che non mi avrebbe disturbata, ma quando ci saremmo riviste, mi avrebbe di certo fatto il terzo grado. Tornai in salotto dove c'era Edward che mi attendeva. Si era tolto la giacca, ed era rimasto solo con la camicia con i primi bottoni sbottonati. In quella posizione si potevano delineare ancora maggiormente i suoi muscoli.

 

- Ho finito il giro di chiamate-

 

Gli comunicai

 

- Hai sentito mia sorella?-

 

- Sì, gli ho mandato un messaggio, stai tranquillo, non credo ti faccia l'interrogatorio quando torni-

 

Sorrise, sapeva che la conoscevo, e sapevamo entrambi com'era fatta

 

- Allora, cosa devi fare con questi documenti?-

 

- Mi devo trascrivere tutti i versamenti fatti in un determinato periodo...trascrivermi i nomi e cercare sull'elenco se li trovo. A quel punto trascrivermi il numero di telefono, provare a contattarli, per prendere un appuntamento-

 

- E quale sarebbe il periodo?-

 

- Il periodo lo abbiamo già davanti! Ho chiesto specificatamente solo il periodo che m'interessava. Ora devo dividere i versamenti normali da quelli anormali-

 

- E quali sarebbero quelli anormali?-

 

- Ad esempio, vedere se un negoziante gli ha versato dei soldi-

 

- Insomma, il pizzo?-

 

- Esattamente, e poi vedere se loro hanno pagato qualcuno con parecchi soldi, scoprire chi sono quelle persone, e perché sono stati pagati così profumatamente-

 

- Bene, insomma...ci conviene metterci al lavoro se vogliamo finire prima di domani! Se prendi l'elenco, possiamo dividerci i compiti. Tu controlli i conti e i nomi ed io li vado a cercare sull'elenco-

 

- Sì, dobbiamo fare così per forza, anche perché non credo che tu sappia cosa cercare!comunque non serve l'elenco, ora abbiamo la tecnologia! Il computer è indispensabile! Ti do un portatile per cercare su internet i numeri di telefono, ed io mi prendo l'ipad per scrivere i nomi e fare i calcoli. Quando trovi il numero lo trascrivi su un documento che poi sposto sull'ipad-

 

Ci mettemmo al lavoro dopo breve, potevo affermare che Edward era molto efficiente oltre che bello. E di certo non mi sarei sbrigata nella giornata se non ci fosse stato lui, dovetti anche preparare dei toast, perché ormai era arrivata anche ora di cena. Di certo non erano nulla paragonati al pranzo che mi aveva offerto lui, ma non si lamentò affatto! Ogni tanto vedevo che mi osservava, ma se mi giravo a guardarlo, ritornava a fissare il monitor, gli piacevo, non c'era dubbio che gli piacevo, le cose non potevano andare meglio di così! Erano le dieci quando finimmo tutto, lo ringraziai enormemente, e gli diedi la concessione di ricevere il mio numero di cellulare. Certo lo avevo fatto con il sorriso, e dicendogli che così, potevamo contattarci quando volevamo, facendogli intendere che lo avrei voluto sentire. Gli proposi anche di riaccompagnarlo a casa, ma per fortuna mi disse che avrebbe fatto due passi.

 

- Allora ci sentiamo-

 

Mi comunicò sull'uscio della porta

 

- Ok, grazie ancora per l'aiuto-

 

- Grazie a te per la giornata-

 

Mi rispose sorridendomi, e chiamando l'ascensore, ad un tratto lo vidi tornare indietro verso di me. Lo vidi abbassarsi leggermente ed io mi bloccai come una statua, cosa voleva fare? Avevo il cuore che pompava in una maniera incedibile, quasi me lo sentivo uscire dal petto. Poi Edward posò un leggero bacio sulla mia guancia, sussurrandomi poi sempre a quella distanza...

 

- Buonanotte Bella...-

 

Si allontanò da me ed entrò nell'ascensore che ormai era arrivato, premette il pulsante e le porte si chiusero, lasciandomi sull'uscio della porta interdetta. Sentivo ancora la sensazione delle sue morbide labbra, sulla mia guancia, le sue parole sussurrate, il suo respiro che s'infrangeva sulla mia pelle. Sospirai pesantemente e mi portai una mano sulla guancia, dove aveva delicatamente posato un bacio.

 

 

 

 

 

______________________________________________Spazio autrice

 

Allora, come vi è sembrato il capitolo? Il pranzo com'è andato? Naturalmente ci sono incomprensioni da entrambe le parti...Il piatto ordinato come vi sembra? Possiamo dire che Bella non abbandona il suo piano assurdo, ma si è sciolta un po'? Vabbè, le domande da porsi sono tante, e le risposte anche, spero di sentirvi numerosi! Un abbraccio forte e a lunedì!

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Capitolo 12
*** 11 ***


Ciao a tutti e buongiorno! Mi scuso per questi due giorni di ritardo, ieri avevo risp alle recensioni dicendo che avrei messo il capitolo ieri sera, ma poi quando sono tornata a casa, ero davvero tanto stanca! Invece lunedìsiccome era il mio compleanno non ho avuto molto tempo per passare sul sito...ben 26 anni, accidenti...come ho detto ai miei amici, non è assolutamente vecchiaia, ma saggezza! XD Volevo ringrazie chi mi ha fatto gli auguri! Grazie mille! Ora torniamo a noi, eccovi a voi il capitolo 11, naturalmente con entrambi i pov. In questo capitolo fa la sua ricomparsa il nostro Jake! Volevo ringraziari chi ha recensito il capitolo precedente; adelina blablafedra70JeTB_Simmy_sabryepennysamantha_cullenilenia97cullendanyborAuroLove e paride! E' sempre splendido rispondere alle vostre recensioni e leggerle! Un grazie speciale come sempre va a chi ha inserito questa storia fra le preferite, le ricordate e da seguire, siete in tanti e vi mando un abbraccio a tutti! Ora vi lascio alla lettura, fatemi sapere che ne pensate! 






11

 

Pov. Bella

 

 

Era venerdì mattina e il giorno prima non avevo sentito per nulla Edward, anche se aveva il mio numero di cellulare. Forse si aspettava che lo cercassi io? Si sbagliava di grosso, era lui che doveva venire dietro a me! Comunque il giovedì lo avevo quasi passato tutto al telefono a contattare le persone dell'elenco che avevo stilato con Edward. Solo un paio di persone avevano accettato di vedermi, a una gli chiesi direttamente se voleva ricevermi, l'altra l'avrei incontrata lunedì. Comunque, il primo non era riuscito a dirmi nulla d'importante, purtroppo la paura era molta, ed era difficile andare contro al clan dei Volturi.

Improvvisamente il telefono dell'ufficio squillo

 

- Dimmi Shelly-

 

Risposi immediatamente vedendo che l'interno era il suo

 

- Avvocato, è appena arrivata la signorina Alice, la posso far entrare?-

 

- Certo-

 

aliDopo nemmeno un minuto la porta si aprì, ed entrò la mia migliore amica, vestita in maniera impeccabile. A volte mi chiedevo perché non facesse la modella, anziché la stilista! Aveva indossato un bel vestitino bianco con cuciture nere, sicuramente una sua creazione. Aveva sul davanti una bella scollatura che finiva a V e dove iniziava una cerniera che gli arrivava fino alla vita. Era molto bella, ma qualsiasi cosa avesse indosso le starebbe stata magnificamente. Abbinate alle scarpe da schiava nere col tappo, aveva una mini borsetta. Si avvicinò e si sedette davanti a me

 

- Allora?-

 

Mi chiese guardandomi in viso seria

 

- Allora cosa?-

 

 

La vidi guardare il soffitto

 

- Non ti sei fatta viva per niente in questi giorni, solo l'altro ieri sera, per dirmi che avevi passato mezza giornata con mio fratello, e ieri per dirmi che mi avresti raccontato! Si può sapere perché non mi hai risposto nei giorni precedenti?-

 

- Avevo molte cose da fare, e poi non avevo voglia di sentire nessuno!-

 

La vidi sbuffare

 

- Ok, capisco che ti sei molto arrabbiata con Rosalie, ma potevi parlarmene no?-

 

- Cosa c'era da dire? Hai assistito anche tu a ciò che ha fatto, l'isterica di tua cognata!-

 

- Non c'era molto da dire, ma se volevi sfogarti e dire un po' di parolacce potevi chiamarmi comunque! Vabbè, vabbè...lasciamo perdere! Comunque Rosalie è molto dispiaciuta, oltre per come ti ha trattata, anche perché si è trovata contro tutti-

 

L'osservai incuriosita, accomodandomi meglio sulla mia poltrona girevole

 

- Contro tutti?-

 

- Già, io sono molto arrabbiata con lei, non doveva permettersi di parlare così alla mia migliore amica! Fai parte di me, insomma, sei la mia persona!-

 

Gli sorrisi contenta per le sue parole, spesso ci definivamo una con l'altra come, la mia persona! Eravamo davvero unite!

 

- Carlisle ed Esme non sono contenti per la situazione, ma l'hanno sgridata parecchio per il suo comportamento, oltretutto dicendo che eri loro ospite, e lei non doveva permettersi di fare una cosa simile. Anche loro ti vogliono molto bene, ma comunque stanno cercando di appianare gli screzi. Edward è quello più arrabbiato, non le rivolge la parola e la evita il più possibile, l'altro giorno i miei lo avevano invitato a mangiare, quando ha visto che c'era anche Rosalie se n'è andato. Emmett è nella morsa, in fin dei conti è sua moglie, ma sa anche lui, che sua moglie ha esagerato, gli dispiace per te, e per me ed Edward, che siamo la sua famiglia!-

 

Non ero certo contenta per la situazione che si era creata, forse un po' per causa mia anche, ma Rosalie poteva evitare quella scenata! Ero comunque in un certo modo contenta che Edward stava agendo in quella maniera

 

- Per quanto ho capito, Edward aveva parlato con Rosalie, e le ha confessato che incominciava a provare qualcosa nei tuoi confronti! Poi non so se lei ha reagito così nei tuoi confronti, perché è a conoscenza dei tuoi scopi e non vuole che Edward soffra, o perché è gelosa! In fin dei conti a lei parecchi anni fa, prima ancora che provasse qualcosa per Emmett, era affascinata da Edward, che non l'ha mai calcolata!-

 

Ora mi tornava tutto un po' più chiaramente...lei era gelosa perché Edward non l'aveva mai calcolata, come invece stava facendo con me. Ma non capiva che in fin dei conti lei ora era sposata? Ed Edward non era un bambino? Non aveva di certo bisogno della balia che lo difendesse! Poi riflettei un momento sulle informazioni che avevo appena ricevuto...Edward, provava qualcosa per me? Probabilmente sorrisi come un'ebete, perché Alice fece lo stesso

 

- Vedo che hai capito appieno le mie parole!-

 

- Sì! Comunque per chiudere la faccenda di Rosalie, ti posso solo dire che tutto il suo comportamento, conferma il fatto che non mi ha mai conosciuta affatto!-

 

- Già, lo so, nessuno a parte me ed Angela sappiamo esattamente come hai vissuto quegli anni! Era diventato un inferno per te frequentare il liceo..-

 

Ricordarmi quei fatti m'innervosì parecchio

 

- Allora sta incominciando a provare qualcosa?! Bene...almeno lo potrò ripagare con la stessa moneta...-

 

Alzai il mio sguardo sulla mia migliore amica, che vedevo pensierosa

 

- Cosa c'è?-

 

- Sai...è la prima volta che Edward afferma una cosa simile, insomma, che prova qualcosa per una ragazza. Spero che...non lo so...dopo la delusione che gli infonderai, si riprenda comunque, come in fin dei conti hai fatto anche tu-

 

Lui provava qualcosa, non voleva solo portarmi a letto, piano si stava innamorando...di me! Mi accigliai...questo non avrebbe di certo cambiato qualcosa, si meritava di soffrire!

 

- Non volevi sapere com'è andata mercoledì?-

 

La vidi illuminarsi e sorridere, e così era meglio! Incominciai a raccontarle di come per caso ci fossimo incontrati all'ospedale, a causa di un mio cliente, e di come mi aveva chiesto di pranzare con lui. Poi le parlai del locale dove mi aveva portata, seppi che lei ci era stata e che conosceva il proprietario, che era un'importante cuoco pluripremiato per la sua cucina, e mi confermò che era un ristorante molto caro. Poi le parlai nella nostra chiacchierata a tavola, e la vidi illuminarsi nel sapere cosa mi aveva risposto suo fratello, possibile che fosse così felice che Edward si stesse pian piano innamorando di me?! Poi le raccontai del mio invito, e di come avevamo passato il pomeriggio. Insomma, tutto...compreso il bacio.

 

- Ti vedo scombussolata per questo gesto-

 

- Non me lo aspettavo...tutto qui-

 

- Sicura?-

 

- Certo...-

 

Per cos'altro?

 

- Se reagisci così per un bacio sulla guancia, chissà per un bacio vero e proprio cosa fai, oppure se fate l'amore!-

 

- Nel caso SESSO! Non si tratta d'amore per quanto mi riguarda, perciò non sarà fare l'amore! Questo sia chiaro almeno per te Alice, io non ho coinvolgimenti sentimentali con Edward, ok? E poi era solo perché non ero pronta!-

 

- Ok, ok, tranquilla! Non devi certo convincere me! Se ne sei convinta tu...-

 

La guardai accigliata, ma lei sembrò non molto interessata di ciò, guardò l'orologio e si alzò in piedi

 

- Ora devo proprio andare, il lavoro mi attende! Accolta, domenica c'è una sfilata, vieni?-

 

- Va bene-

 

Le risposi fredda, mentre lei sorrideva per il mio comportamento. Ma cosa c'era da sorridere? Non c'era proprio nulla di divertente! Se ne uscì dal mio studio tranquilla, lasciando me irritata! Perché diceva quelle cose? Io non ero di certo innamorata di Edward, forse una volta, tanti anni addietro, quando ero una deficiente, lasciando che mi trattasse in quel modo! Ora no! E non mi sarei mai e poi mai innamorata di lui!

Ripresi a lavorare per distrarmi un po' dalla visita della mia migliore amica, che avrei volentieri picchiato in quel momento! Andai nella mia e-mail per vedere se c'era qualcosa di nuovo, mentre scorrevo a leggere i nomi dei mittenti fui folgorata. Avevo un messaggio da parte di Jacob! Immediatamente l'aprì per leggerla

 

Ciao Bells, come va? Spero che a te vada tutto bene, perché personalmente la mia vita sta andando una merda! Un paio di giorni fa mi sono fatto una valigia e me ne sono andato. Ti chiederai il motivo, in fin dei conti, abito da solo, più o meno certo, perché come sai convivo con Paul. Ora sto alloggiando nei pressi di Port Angeles, ma vorrei andarmene via di qui...

Comunque, tutto ciò si è venuto a creare perché io e Paul siamo in crisi, continuiamo a litigare da parecchio, e anche se ci tengo...e...lo amo, non posso andare ci certo avanti in questa maniera, perciò ho preferito prendermi una pausa allontanandomi. Però mi sento così solo Bells...

Scusa per questo sfogo, ma sei stata la mia migliore amica da quando sono nato...e solo tu mi capisci profondamente...ti voglio bene

 

Non ci potevo credere! Presi al volo il cellulare e formai il numero del mio amico, era in difficoltà, non lo avrei lasciato da solo. Nel frattempo andai su internet...

 

- Pronto?-

 

- Jake!-

 

- Ciao Bella...hai ricevuto la mia mail immagino...-

 

- Sì! Ma perché non mi hai chiamata subito?-

 

- Non volevo disturbarti, sei sempre così tanto presa...-

 

- Sei un'idiota Jake, per te ci sono sempre! Infatti ascolta, fra mezz'ora c'è un volo per New York, voglio che vieni a stare da me! Non voglio saperti in giro in qualche albergo schifoso da solo! Ho appena prenotato il volo!-

 

- No Bells, non voglio incasinarti-

 

- Mi hai ascoltato?! Ho già prenotato, lascia l'albergo dove ti trovi e vai in aeroporto, devi solo ritirare il biglietto! Hai mezzora Jake, io sarò in aeroporto a New York che ti aspetto, ok!?-

 

- Eh...va bene...-

 

- Dai, sbrigati!-

 

- Grazie Bells...-

 

- Non mi ringraziare Jake, voglio pensare che anche tu faresti lo stesso con me, e so che lo faresti! Ora muoviti, non hai molto tempo!-

 

- Tranquilla, sono in moto e ho solo un borsone! Ora vado!-

 

- Ok, a dopo Jake!-

 

Misi giù la conversazione e mi alzai prendendo la mia roba, avevo un'ora e mezza prima che Jake arrivasse in aeroporto, e dovevo occuparmi dei suoi bisogni primari per farlo restare un po' a casa mia. Sapevo com'era fatto, aveva solo un borsone, quanti cambi poteva avere, due? Tre? Di certo non gli sarebbero bastati! Uscì dal mio studio e andai da Shelly

 

- Shelly io devo andare via per oggi, perciò se gli altri hanno bisogno, possono trovarmi al cellulare. Oggi non avevo appuntamenti nel pomeriggio, però dovevo portarmi avanti per il caso Watson, chiedi a Riley se può occuparsi di ritirare in ospedale i referti medici! Negli appunti sul caso ho scritto a chi ci si deve rivolgere!-

 

- Va bene signorina, ora avviso subito l'avvocato Riley, poi avviso anche gli altri-

 

- Grazie-

 

Le dissi e me ne andai a prendere l'auto, dovevo fare delle commissioni! Mi misi l'auricolare all'orecchio, sapevo che Riley mi avrebbe chiamata per maggiori informazioni. Andai nel frattempo verso il centro e parcheggiai l'auto. Entrai nel primo negozio d'abbigliamento maschile e una signorina mi si presentò davanti sorridente

 

- Salve signorina, la posso aiutare?-

 

- Sì grazie, vorrei una decina di calze da uomo, la misura del piede dovrebbe essere la quarantacinque-

 

- Ha preferenza sui colori?-

 

- Me ne faccia quattro paia nere, quattro grigie e due bianche! Poi avrei bisogno anche di altrettanti boxer, i colori li faccia uguali alle calze, meglio se sono coordinate-

 

- Come misura invece?-

 

- Guardi, va bene una media-

 

In quel momento sentì che c'era in arrivo una chiamata, così dando le spalle alla commessa risposi

 

- Pronto?-

 

- Ehy Bella, sono Riley, Shelly mi ha comunicato il tuo messaggio. Ti volevo chiedere se posso andare anche fra mezz'ora a ritirare i documenti o devo aspettare, avevi un appuntamento?-

 

- No, puoi andare quando vuoi senza appuntamento, mi raccomando mi serve tutto, i referti e anche tutto ciò che riguarda l'assicurazione sanitaria, oltre i nomi dei medicinali di cui si deve servire il paziente!-

 

- Ok, classica procedura...ma tu tutto ok?-

 

- Sì, una faccenda personale. Comunque solita procedura-

 

- Va bene! Ti mando tutto poi tramite e-mail così non devi tornare in ufficio e potrai guardare tutti i documenti tranquillamente domani a casa -

 

- Ok, grazie mille! Ciao!-

 

- Ciao!-

 

Riley era davvero un avvocato efficiente! Mi sentì chiamare dalla commessa così mi girai verso di lei, pronta a visionare velocemente i capi e chiedergli anche dei pantaloni e delle magliette.

 

 

 

Pov. Edward

 

Erano passati due giorni da quando avevo visto Bella, e già mi mancava molto, era divenuta una droga per me, ed era davvero incredibile. Avevo cercato di non chiamarla, sia questa mattina sia tutto l'arco della giornata di ieri, non volevo fare la parte del troppo apprensivo. Anche se ogni volta che sfioravo il cellulare, il desiderio di mandarle un messaggio era forte! Però volevo e dovevo resistere, non solo per non far la parte di quello troppo appiccicoso e invadente, ma perché il mercoledì aveva detto che questa settimana sarebbe passata per prendere la documentazione per il caso di Alan Watson. Per quanto mi riguardava, avevo già preparato tutti i documenti che mi aveva accennato gli servissero, volevo farle notare che l'ascoltavo e che m'interessavo alle sue faccende. Nel frattempo, comunque, ero molto dispiaciuto dal fatto che lei non mi avesse contattato per niente, nemmeno per avvisarmi di quando sarebbe venuta, anche se poi riflettendoci chiaramente, mi diedi dell'idiota, perché lei mi aveva dato il suo numero, ma io non il mio! Vero, vero idiota! Improvvisamente fui distratto dai miei pensieri dal telefono dello studio, risposi immediatamente

 

- Dottor Cullen, qua c'è un avvocato che desidera parlarle-

 

A quelle parole mi salì una certa agitazione, Bella era qui, finalmente l'avrei rivista, non desideravo altro!

 

- Le dica pure di raggiungermi nello studio!-

 

Chiusi la telefonata mettendo giù la cornetta, mi misi più dritto sulla mia sedia, e mi passai una man nei capelli. Sentì bussare e sorrisi

 

- Vieni pure!-

 

ryQuando la porta si aprì, il mio sorriso si spense immediatamente, davanti a me non c'era Bella, ma un ragazzo sorridente, vestito con un completo grigio chiaro e una cravatta scura. Aveva la classica valigetta che possedevano tutti gli avvocati, compresa Bella! Si guardò un momento in giro, per poi sorridermi e avvicinarsi alla mia scrivania. Era un bel ragazzo, ma di chi si trattava?

 

- Dottor Cullen, giusto?-

 

- Giusto, lei è?-

 

- Sono l'avvocato Riley Bears, piacere!-

 

Mi comunicò allungando la mano, feci lo stesso e glie la strinsi

 

- Si accomodi pure avvocato, per cosa posso esserle d'aiuto?-

 

Cosa mai voleva un avvocato da me? Già qualche causa verso l'ospedale? Speravo vivamente di no, non avevo neppure iniziato veramente a lavorare, ci mancava già una denuncia di qualche paziente verso l'ospedale

 

- Sono venuto per conto dell'avvocato Swan...-

 

Non lo feci neppure finire di parlare

 

- Sei qui da parte di Bella?-

 

Mi guardò stupito, forse non si aspettava che la conoscessi

 

- Sì, la conosce? Sono un avvocato che lavora nel suo studio, insomma un suo dipendente se vogliamo dirla tutta-

 

- Capisco, sì, conosco Bella dall'infanzia...come mai non è venuta lei?-

 

- Non lo so, aveva un impegno privato-

 

Un impegno privato? Che cosa mai poteva essere per non venire lei di persona, a ritirare i documenti che le servivano? Il ragazzo di fronte a me mi guardò pensieroso, ed io feci lo stesso, insomma, era davvero un bel ragazzo, messo bene...e lavorava per lei, perciò lo vedeva tutti i giorni e spesso. Oltretutto aveva affidato a lui il compito di venire qui, forse perché si fidava molto di lui? Ed era vero che aveva un impegno? O non voleva vedermi? Possibile? No, doveva esserci per forza qualche impegno importante, da non poter affidare a qualcun altro. Ma questo Riley? Avevano mai avuto qualcosa? Erano stati insieme? In fin dei conti, probabilmente aveva più o meno la mia età e quella di Bella, e di certo lei non passava inosservata...forse avrei potuto approfondire, senza però rendermi ridicolo, o facendogli capire il mio interesse nel sapere qualcosa su di loro

 

- Ok, allora le prendo i documenti-

 

Vidi che mi sorrise, mentre mi alzavo per prendere il necessario. Stavo aprendo lo schedario che avevo comunque già sistemato, e nel frattempo incominciai a fargli qualche domanda

 

- Da quanto tempo vi conoscete, invece, lei e Bella?-

 

- Ci siamo conosciuti circa tre anni fa tramite il nostro lavoro naturalmente. Mi aveva colpito la sua bravura, si è fatta subito un nome noto, ed ero curioso di conoscerla. Come saprà è molto famosa nel nostro campo, e quando la conobbi di persona capì perché la definivano iceberg! Immagino che lo saprà anche lei no?!-

 

Mi girai appena, verso di lui, che mi sorrideva, la chiamavano iceberg? Perché mai? Feci finta che capissi

 

- Sì, certo!-

 

- Poi quando ho saputo che stava aprendo un suo studio, l'ho chiamata per chiederle se potevo lavorare per lei! E lei mi stupì dicendomi che voleva chiedermelo! Perciò eccomi qui! In fin dei conti non puoi farti sfuggire di lavorare per un avvocato del suo calibro, che non ha perso nemmeno una causa, e che ha le palle di prendere un caso contro dei mafiosi! Insomma, io avrei paura d'andare in giro se fossi in lei!-

 

Si mise a ridere leggermente

 

- Crede sia pericoloso?-

 

- Insomma, non mi stupirei se provassero ad attentare alla sua vita! Ma di certo non si fa intimorire!-

 

Presi i documenti che gli servivano e glie li porsi

 

- Ma mi dica, per caso ha qualche parentela con Alice Cullen?-

 

Conosceva mia sorella?

 

- Sì, sono suo fratello-

 

- Infatti vi assomigliate, proprio oggi ho visto sua sorella in studio, probabilmente è andata a trovare Bella! Comunque era una domanda sciocca, c'è solo una famiglia Cullen a New York, anche voi siete molto famosi! Sua sorella è molto famosa nel campo della moda, poi c'è Emmett Cullen, un famoso assicuratore! Senza parlare del compagno di sua sorella, leggo molti suoi articoli sul Times! E suo padre, possiede quasi tutte le azioni Dell'ospedale più importane di New York, se non di tutti gli Stati Uniti, si può affermare che è il vero e proprio proprietario. Mi era sfuggirò che avesse un altro figlio nello stesso campo medico...-

 

- È molto informato a quanto vedo-

 

- Sono un avvocato, è il mio lavoro essere informato!-

 

- Comunque, non ha mai sentito il mio nome perché ho studiato e lavorato all'estero, fino a poco tempo fa-

 

- Interessante! Dove si è laureato? Naturalmente immagino nel campo della medicina!-

 

- Mi sono laureato in Inghilterra, a Cambridge, sono un chirurgo e un neurochirurgo, insomma ho preso due lauree, poi ho lavorato nei migliori ospedali in Inghilterra, ma mi mancava casa!-

 

- Complimenti, davvero un ottimo curriculum, si merita tutto, questo posto di lavoro! Comunque ora devo proprio andare, Bella vorrà un'e-mail di tutti questi documenti, ed io devo seguire i miei casi!-

 

- Ok, arrivederci allora! Buon lavoro!-

 

- Buon lavoro a lei dottore!-

 

E se ne andò sorridendo, sembrava un ragazzo gentile, e forse lo era sul serio. Dalle sue parole capì che conosceva Bella più di quanto pensassi di conoscerla io! Insomma, veniva chiamata iceberg? Non aveva mai perso una causa?! Accipicchia! Però sembravano solo amici, non si era fatto sfuggire nulla sotto quell'aspetto, se non è che aveva capito che le mie domande erano sicuramente non disinteressate. Ma che impegno aveva? Forse Alice lo sapeva, grazie a Riley sapevo che era andata a trovare Bella. Era sorprendente quanto quel tizio sapesse gli affari della mia famiglia, sapevo che in fin dei conti eravamo una famiglia conosciuta, ma di certo non mi aspettavo così tanto! Presi il cellulare e telefonai a mia sorella

 

- Ciao Edward!-

 

- Ciao Alice, allora, come va?-

 

- Tutto bene, sono a lavoro, stavo sistemando le ultime cose per la sfilata di domenica! Voglio che sia tutto perfetto!-

 

- Lo sarà sicuramente! Allora, ho saputo che sei andata da Bella questa mattina-

 

- Sì, in effetti ci sono stata non molto tempo fa, perché? E tu come fai a saperlo? Hai sentito Bella?-

 

- No...-

 

Rimase per un momento in silenzio

 

- Mi hai pedinata?-

 

Mi chiese ridendo, ed io alzai gli occhi al soffitto, ma che idee le venivano in mente?!

 

- Pazza! Poco fa è venuto un avvocato del suo studio, un certo Riley per prendere dei documenti per un caso di Bella, e mi ha detto che ti aveva vista!-

 

- Che pettegolo che è quel ragazzo! Come mai non è venuta Bella?-

 

Non lo sapeva neppure lei?

 

- Non lo so, pensavo che lo sapessi tu...-

 

- No, mi spiace, non so il motivo!-

 

- Il suo dipendente mi ha detto che ha avuto un impegno privato-

 

- Non so che dirti, ma non ti ha dato il suo numero scusa?! Perché non lo chiedi direttamente a lei?-

 

- Non ti ho chiamato solo per sapere dov'era Bella!-

 

- Sì, certo, come no!-

 

Quando faceva così mi riusciva davvero a far innervosire

 

- Sappi comunque che domenica viene anche Bella alla mia sfilata-

 

Questo era interessante

 

- Per caso vuoi venire anche tu?!-

 

- Perché no, non potrei mancare, sarebbe la prima sfilata che vedo con i tuoi modelli-

 

- Ok, vieni solo per quello, farò finta di crederci! Ora ti devo salutare, ci vediamo a casa magari! Ciao Ed!

 

Senza darmi neppure il tempo di risponderle mi mise giù! Forse perché mi conosceva, e sapeva che le avrei detto che non era vero che andavo alla sua sfilata per altri motivi...dicendola tutta mi aveva risparmiato di mentirle! Il fatto che persisteva era, che stava facendo Bella? Ero felice di poterla vedere domenica, anche se non era un vero e proprio appuntamento in fin dei conti, però Alice aveva ragione, potevo sempre scriverle un messaggio giusto? Oltretutto non mi sentivo per niente tranquillo dopo le parole di Riley, insomma, quei mafiosi potevano fare del male a Bella?! Forse solo ora capivo davvero il motivo per cui gli altri avevano avuto quella reazione in aeroporto quando avevano scoperto la faccenda! Era davvero pericoloso! Avrei dovuto parlargliene? Magari domenica alla sfilata, oppure le avrei potuto chiedere d'uscire domani sera...scriverle o no un messaggio? Avrei magari aspettato l'indomani!

 

 

 

 

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Capitolo 13
*** 12 ***


Buongiorno a tutti! Come state? Oggi non mi dilungherò troppo per vostra fortuna! XD Volevo sgridare la mia cara migliore amica jeanne88, sai che dovrei licenziarti? Le tue correzioni sono davvero da incompetente! Tranquilli, tranquilli, non si offende...ci conosciamo da 10 anni, stavo scherzando! Ma sappi che potrei licenziarti! ahahah Bacio grande! Volevo ringraziare tutti le meraviglie che hanno recensito il capitolo precedente; kya92adelina blablasabryepenny_Simmy_AuroLovedanyborpattinsonstewart, samantha_cullenerika22JeTBSnoopy79 e Moon1977 per i suoi ottimi consigli! Sapete quanto io apprezzi ogni vostra recensione, grazie mille! E grazie anche per chi mi ha chiesto l'amicizia su Face! Un grazie speciale va anche a chi ha inserito questa storia fra le preferite, fra quelle da ricordare e da seguire, grazie a chi legge semplicemente anche in anonimato! Ok, avevo detto che non mi sarei dilungata...uff...ok...ok...buona lettura! Un abbraccio forte!





12

 

 

Pov. Bella

 

 

- Bella, davvero, non c'era bisogno che mi comprassi tutta questa roba! Oltretutto, accidenti! Le mutande di Dolce e Gabbana, abbinate alle calze? Senza pensare ai pantaloni di Calvin Klein! E le camicie! Avrai speso un patrimonio!-

 

- Non te ne devi preoccupare Jake, poi pensa che non ho speso nemmeno quello che guadagno in una giornata! Per cosa credi che abbia scelto di divenire avvocato?-

 

Ci mettemmo a ridere di gusto, era vero che guadagnavo davvero molto grazie al mio lavoro, ma di certo non avevo scelto di divenire avvocato a causa dei soldi! Anche se non mi dispiaceva affatto guadagnare così tanto, ma in fin dei conti me li meritavo tutti! Stavo aiutando Jake a mettere via la sua roba nella camera da letto degli ospiti. Mentre ero a fare compere per il mio amico avevo chiamato anche Maggie, la donna che si occupava di sistemare casa mia, per dirle se poteva preparare la camera degli ospiti. Perciò, non avremmo dovuto neppure fare il letto, era già tutto pronto, anche il bagno privato della camera era già sistemato con accappatoio e asciugamano. Era stata efficientissima, si era preoccupata anche dello shampoo e del sapone. Insomma, era tutto perfetto!

 

- Casa tua è davvero strabiliante Bella, mi spiace non essere mai venuto a trovarti, ma in fin dei conti ci vediamo ogni volta che vai dai tuoi!-

 

- Non ti preoccupare, ma adesso recupereremo! Comunque sappi che puoi fare come se fossi a casa tua. Ho chiesto alla signora che mi aiuta a sistemare casa di fare un po' più spesso la spesa, almeno per pranzo puoi mangiare ciò che vuoi! Perciò mettiti come sei più a tuo agio, anche in boxer se hai caldo, non mi scandalizzo, ti ho visto anche nudo!-

 

Ci mettemmo a ridere tranquilli, di certo non lo avevo visto nudo perché avessimo fatto sesso o cose simili, in fin dei conti Jake era gay al cento per cento! Purtroppo, eh, era così un bel ragazzo! Ma comunque ci conoscevamo già da bambini, perciò era capitato che ci vedessimo nudi! E poi io sapendo che non aveva inclinazioni sessuali verso di me, non mi facevo problemi, era come se mi spogliassi davanti ad una mia amica, o per lo meno l'avevo sempre vista in quel modo!

 

- Ma dimmi, con l'officina come ti sei comportato?-

 

- L'ho chiusa, non avevo nessun lavoro, e poi nel caso c'è Jared!-

 

- Hai comunicato a tuo padre dove saresti andato?-

 

- No, ma l'ho chiamato dopo che ho sentito te, l'ho avvertito che sarei venuto a New York da te...ma gli ho chiesto di non dire nulla a Paul-

 

- Eh, non pensi che sia meglio almeno che sappia che stai bene?-

 

- Non voglio sentirlo Bella, mi farebbe troppo male...mi serve un po' rilassarmi, di staccare la spina-

 

- Ok, va bene, stai tranquillo! Domenica che dici, io devo partecipare ad una sfilata, ci sono i modelli di Alice! Ti va di venire?-

 

- Una sfilata di moda? Io? Insomma, non è che la cosa mi alletti molto!-

 

- Vedrai ci si può anche divertire, e poi non ti devi mica distrarre un po'? Uscire è la cosa migliore, in queste situazioni-

 

- Mh, sì...ok! Ma dimmi un po' tu invece...non ho avuto modo di parlarti la sera della rimpatriata, ma dimmi un po', com'è che Cullen è ancora vivo dopo averti incontrata? Ahah-

 

- A volte c'è qualcosa di peggio, e che fa soffrire di più-

 

Gli risposi sorridendo, mentre andavo in cucina per versarmi un po' d'acqua, vidi Jake seguirmi con uno sguardo curioso a causa delle mie parole

 

- Vuoi anche tu un po' d'acqua?-

 

- No, grazie...-

 

Con il bicchiere andai verso il salotto e mi misi comoda sul divano accendendo la TV

 

- Allora? Mi vuoi spiegare meglio la tua affermazione?-

 

- Mi voglio un po' divertire con lui...-

 

- Insomma, te lo vuoi portare a letto?-

 

- Anche, se serve! Voglio farlo innamorare di me, per poi farlo stare male, proprio come ha fatto stare male me, per molti anni al liceo!-

 

- Sei diabolica!-

 

- Lo so!-

 

- Credi di riuscirci? Sì, insomma, a farlo innamorare?-

 

- Da fonti certe, so che sono a buon punto ahah-

 

- Da fonti certe? E poi, sul serio?! Sì insomma, in così breve tempo?-

 

- Il mio fascino colpisce sempre!-

 

- Si merita di soffrire un po'! Mi ricordo come stavi al liceo...non c'era giorno che non tornavi a casa piangendo! Addirittura mi ricordo che avevi chiesto a Charlie di cambiare scuola!-

 

- Già...-

 

Mi girai a guardare il mio amico, aveva lo sguardo perso nel vuoto, stava pensando a qualcosa, quando improvvisamente si girò a fissarmi

 

- Potrei darti una mano!-

 

Lo guardai un po' perplessa, mi poteva dare una mano a fare cosa?

 

- Cullen è a conoscenza che per te, non potrei provare niente di niente?-

 

- No, non è a conoscenza di questo dettaglio!-

 

- Riflettici, starò qui per un po'!-

 

Improvvisamente compresi quello che voleva dirmi e sorrisi

 

- Vedo che ci sei arrivata, crederà che abbiamo una relazione o cose simili, diverrà molto geloso!-

 

- Sì! È un'idea magnifica!-

 

Io e Jake restammo a parlare per un bel po' del più e del meno, finché la stanchezza era troppa e decidemmo d'andare a letto. Quando mi distesi guardai il cellulare e pensai che Edward non mi aveva ancora scritto, se fosse davvero interessato non lo avrebbe fatto? Potevo farlo io, in fin dei conti avevo il suo numero, me lo aveva dato Alice, ma non era giusto, era lui che doveva cercare me, non il contrario! E poi che cosa mai gli avrei potuto scrivere in un messaggio? Mentre mi stavo ponendo mille domande il mio cellulare vibrò, avvertendomi dell'arrivo di un messaggio, lo presi al volo esaltata, ma perché dovevo essere esaltata? Era un messaggio SUO! Non ci potevo credere, io ero qui a pensarlo ed ecco che ricevo un suo messaggio

 

Messaggio per Bella da Edward

 

Ciao Bella, sono Edward! Com'è andata la giornata? Come stai?

Oggi è venuto un avvocato del tuo studio a prendere i documenti che mi avevi detto...pensavo mi venissi a trovare tu! Mi è dispiaciuto non vederti...

Domenica so che vai alla sfilata di mia sorella, ci sarò anch'io, ci vediamo fuori così entriamo insieme?

Spero di non averti svegliata...buonanotte Bella

 

Lo rilessi almeno quattro volte, gli era dispiaciuto che non fossi andata io in ospedale a prendere i documenti? Voleva vedermi! E poi ci sarebbe stato anche alla sfilata, sarebbe stata un'altra occasione per stare insieme! Ero proprio contenta! Ma cosa stavo dicendo? Che cos'era tutta questa esaltazione? Certo, ero contenta perché stava andando proprio come volevo, sentiva il desiderio e il bisogno di vedermi, e poi domenica mi avrebbe vista, ma non sarei stata da sola, ma con Jake, si sarebbe fatto mille paranoie, proprio come desideravo ed era giusto! Aspettai ancora un paio di minuti prima di rispondergli, non volevo fargli vedere che ero subito pronta a rispondergli...

 

Messaggio per Edward da Bella

 

Buonasera Edward! Stai tranquillo non mi hai svegliata.

Io tutto bene, mi spiace non essere potuta passare io personalmente, ma avevo un impegno fuori dal lavoro!

Comunque ci vedremo alla sfilata di domenica, inizia alle dieci del mattino, ci vediamo fuori allora!

Buonanotte a te Edward...

 

Lo inviai e mi misi sdraiata sotto le coperte, sapevo che non mi avrebbe risposto, non c'era nulla da rispondere, ma mi sorpresi quando sentì nuovamente vibrare il cellulare

 

Messaggio per Bella da Edward

 

Dolce notte Bella...

 

Sorrisi e non riuscì a non rispondergli

 

Messaggio per Edward da Bella

 

Dolce notte a te Ed....un bacio

 

Sorrisi fra me e misi a posto il cellulare, presi il cuscino e lo abbracciai sospirando. Mi sentivo così strana, stavo bene e male allo stesso tempo, la cosa assurda è che questi sentimenti, così contrastanti, erano causati da una stessa cosa, anzi, da una stessa persona, Edward. Non potevo ridurmi in questo modo, proprio come dieci anni prima, stare bene per il sentimento d'amore che provavo per lui, e star male perché proprio lui mi stava facendo vivere un inferno. Io, non potevo ricaderci, non potevo permettermi d'innamorarmi nuovamente di Edward Cullen! E se fosse accaduto? Era giusto rinnegare i miei sentimenti e i suoi, solo per spirito di vendetta? Avrei trovato anch'io un uomo prima o poi, un uomo che mi apprezzava in tutte le mie sfaccettature, e che mi avrebbe amata anche per quella che ero prima, sì, avrei rinnegato un sentimento per farlo soffrire...mentre pensavo ciò, mi addormentai con un ultimo pensiero...un'ultima domanda...ci sarei davvero riuscita?

 

 

Pov. Edward

 

 

Mi svegliai di buon umore e abbastanza presto, erano appena le sette del mattino, ma mi sentivo davvero esaltato. Avevo passato una nottata magnifica, forse il motivo era perché avevo sognato Bella! Ormai mi sentivo un pazzo, ma anche ciò mi faceva stare di buon umore. Ero stato così sorpreso la sera precedente che Bella mi avesse risposto ai messaggi, senza escludere che ero rimasto con il cellulare in mano un'ora prima di scriverle. Mi sembrò essere, dopo averglielo mandato, così stupido e banale, rimasi in attesa di una sua risposta, ma notai che non stava arrivando, ormai stavo perdendo le speranze, quando il cellulare richiamò la mia attenzione, ed ecco poi i miei occhi illuminarsi, vedendo sul display il suo nome, mi aveva risposto! Sembrava anche lei dispiaciuta di non essere potuta venire, anche se non mi aveva spiegato la vera ragione, ma la cosa che mi esaltò maggiormente fu quando mi rispose al messaggio della buonanotte, non credevo sul serio che lo facesse, ma invece, mi aveva stupito! Era Bella in fin dei conti, mi stupiva e mi esaltava ogni cosa che compiva o diceva! Mi addormentai con in mano il cellulare rileggendo una marea di volte la sua buonanotte. Era assurdo, sembravo davvero un ragazzino! Oggi avrei iniziato alle undici a lavoro e avrei staccato alle diciassette, erano le sette e mezza ed avevo già fatto anche la doccia...a quel punto mi venne un'idea. Mi vestì e uscì di casa, avrei fatto una sorpresa a Bella, sarei andato a prenderle la colazione e glie l'avrei portata a casa. Quando fui fuori dal grattacielo respirai a fondo e attraversai la strada per entrare al bar, una ragazza dietro al bancone mi sorrise squadrandomi

 

- Buongiorno, cosa posso servirti?-

 

- Buongiorno, due caffè e due muffin da portare via, grazie!-

 

La ragazza senza smettere di sorridere incominciò a preparare il pacchetto, guardai l'orologio al polso, e sperai vivamente che Bella non stesse ancora dormendo a quell'ora.

 

- Ecco qua-

 

Mi girai a guardare la cameriera e presi il portafoglio per pagare e andarmene. Camminai tranquillo, sapendo che Bella abitava poco distante, ed era inutile correre o prendere la mia auto, senza togliere che anche se era sabato c'era parecchio traffico. Mi ero memorizzato bene come arrivare a casa sua, infatti ci arrivai in breve tempo e senza difficoltà. Anche se forse era meglio prendere la colazione ad un bar qui rispetto vicino a casa mia, avevo un po' il timore che il caffè non sarebbe stato caldo come appena preso. Un uomo vestito elegante era davanti alle porte in vetro del grattacielo, e appena mi vide me le aprì, un altro uomo alla portineria mi squadrò attentamente, gli sembravo un ladro? Gli sorrisi in segno di saluto, prima di premere il pulsante dell'ascensore. Guardai l'orologio che segnava le otto e cinque, entrai in ascensore e premetti il piano di Bella. Ero ancora sorpreso del lusso del suo palazzo, non avrei mai detto che avrebbe fatto tanta strada, al liceo sembrava così spaesata, ma estremamente dolce. Sorrisi e sentì la voce dell'ascensore comunicarmi l'arrivo al piano, mi sentivo in un certo modo titubante, era una stronzata quella che stavo per fare? Possibile che questi dubbi mi venissero proprio davanti alla sua porta? Non ci potevo pensare prima? Comunque, cosa poteva mai accadere di così terribile? Sorrisi e suonai il campanello. Sentì infondersi dentro alla casa un dolce suono, e attesi. Dopo circa trenta secondi mi stavo già facendo una marea di seghe mentali, e se stesse ancora dormendo? Avrei dovuto suonare nuovamente? Aspettare che qualcuno aprisse? I miei pensieri furono interrotti quando percepì che qualcuno stava trafficando con la porta, sorrisi maggiormente, probabilmente si era appena alzata. Quando la porta si aprì, persi un battito, capendo attentamente cosa avevo di fronte. Per poco non mi cadde dalle mani la confezione della colazione. Oppure la strinsi così forte che le nocche mi divennero bianche. Davanti a me c'era niente meno il jakeragazzo di nome Jacob, che avevo visto la prima volta alla rimpatriata del liceo. La cosa che di certo saltava maggiormente all'occhio era che mi avesse aperto solamente in boxer! Esattamente mezzo nudo! Affermare che aveva un fisico palestrato era dir poco, mi guardava perplesso e disinteressato. Che ci faceva a casa di Bella? Di prima mattina? In boxer? Dal canto suo lo vidi appoggiarsi la porta, era il caso che parlassi, non potevo restare a fissarlo con odio, come stavo già facendo.

 

- Ciao, Bella è in casa?-

 

Non so se era giusto porgli quella domanda, forse gli avrei dovuto dire che avevo sbagliato, oppure chiedergli che cazzo ci faceva li!

 

- È entrata poco fa sotto la doccia...sei Edward giusto? Mi ricordo di te...vuoi che le lasci un messaggio da parte tua?-

 

Si ricordava di me, ma non me ne fregava un'accidente! E Bella era sotto la doccia con lui in casa?

 

- No, dille solo che sono passato-

 

- Va bene-

 

Mi rispose guardandomi attentamente

 

- Alla prossima-

 

Mi disse semplicemente prima di chiudere la porta e lasciarmi lì pietrificato, andai verso l'ascensore, dovevo andarmene il più in fretta possibile! Scesi con l'ascensore e quando arrivai al piano terra non guardai in faccia nemmeno il portinaio, uscì da quel palazzo, cercando di respirare regolarmente. Mi avvicinai alla spazzatura e ci buttai dentro il sacchetto di carta che avevo in mano. Ero ancora con la testa a quello che avevo visto, quello, a casa sua! Le domande che mi ero posto erano totalmente idiote oltre che inutili. Cosa ci poteva mai fare un uomo di prima mattina in boxer a casa di una donna?! Avevano passato la notte insieme! Non poteva esserci altra spiegazione! Ma si stavano frequentando? Perché non me lo aveva detto!? Eppure alla festa sembrava che non si vedessero da un po' di tempo! In fin dei conti però, Bella non mi aveva mai detto d'essere single o che non stesse frequentando qualcuno, ma in fin dei conti perché farlo? Non mi doveva nulla...ma non aveva compreso l'effetto che faceva su di me? E poi ieri sera quando mi aveva mandato quei due messaggi, era già con lui? Oppure era da sola? Mi avrebbe chiamato dandomi delle spiegazioni dopo che "quello" l'avvisava della mia visita? No, che spiegazioni avrebbe dovuto darmi? Era così palese! Mi sentivo talmente frastornato...ma poi quel Jacob non viveva a Forks? Che ci faceva a New York? Quand'era arrivato? Era possibile che fosse venuto solo per una notte di sesso? No, suvvia, era impossibile! Poi mi venne in mente il suo impegno privato del giorno prima, era lui? Poteva essere in effetti. Magari mi stavo facendo un sacco di paranoie, magari lui era solo venuto a trovarla, e siccome lei lo aveva ospitato e si era appena alzato, era in boxer. Sembrava che mi stessi arrampicando sugli specchi per trovare una scusa che mi piacesse maggiormente. In effetti comunque non era del tutto un ragionamento sbagliato o insensato. Senza rendermene conto ero arrivato a casa, salì nel mio appartamento per cambiarmi, non volevo stare a casa, me ne sarei andato a lavoro, mi sarei aggiornato sulle cartelle dei pazienti. Mi vestì con un abbigliamento adatto e uscì nuovamente di casa per andare nei garage a prendere l'auto. Arrivai all'ospedale dopo circa venti minuti a causa del traffico, ma avevo la compagnia del mio stereo. Quando entrai cercai di farmi vedere il più tranquillo possibile, con un sorriso e disinvolto, salutai i medici e le infermiere che incontrai per poi infilarmi nel mio ufficio. Fare un'operazione mi sarebbe servito per eliminare la tensione, mi mancava molto salvare delle vite, mi faceva stare bene. Aprì gli schedari e presi un po' di cartelle, volevo un po' vedere che operazioni erano state programmate nella settimana successiva, e quale di queste mi sarei potuto occupare io. C'era un caso interessante...mentre stavo leggendo attentamente sentì bussare alla porta, mi accigliai e alzai lo sguardo dai fogli

 

- Avanti-

 

carlDissi semplicemente, e vidi che entrò mio padre sorridente, almeno qualcuno oggi era di buon umore

 

- Ciao Edward, mi hanno detto che ti avevano visto, che ci fai già qui?-

 

- Non avevo di meglio da fare a casa-

 

Gli risposi mentre lui si accomodava nella sedia dall'altra parte della scrivania, osservando un momento i documenti che avevo in mano

 

- Stai valutando qualche paziente?-

 

- Sto vedendo che operazioni ci sono programmate per settimana prossima, e se c'è qualcosa di cui mi posso occupare io, in fin dei conti non sto facendo nulla da quando sono qua, e di certo non sarebbe accaduto se fossi rimasto in Inghilterra!-

 

Sapevo che il sorriso di mio padre si era spento alle mie parole, mi spiaceva trattarlo in quel modo, non era giusto, non mi aveva fatto nulla di male, e sapevo che non era facile assumere un nuovo capo chirurgo, richiedere tutta la documentazione, oltretutto i documenti che mi riguardavano erano oltre oceano. I miei pensieri furono interrotti da un sospiro lungo di mio padre

 

- Cosa c'è che non va Edward?-

 

Possibile che mi conoscesse così a fondo?

 

- Scusa, è che ho passato una pessima mattinata-

 

- E siamo appena alle nove del mattino, che cosa ci può essere stato di così turbante da quando ti sei alzato fin adesso?-

 

- Parecchie cose in effetti-

 

Mi guardò perplesso

 

- Me ne vuoi parlare?-

 

- Faccende personali...insomma...-

 

Mi risultava difficile parlare di faccende di...cuore? Potevo affermare una cosa simile? Mi sorprese poi mio padre

 

- Una donna insomma-

 

Alzai il mio viso sorpreso su di lui, era incredibile! Mi si poteva leggere in faccia? Ero davvero preoccupante allora! Assentì semplicemente con la testa

 

- Cosa potrebbe mai essere, se non una donna!-

 

Sorrisi a mio padre, che si alzò per andare via

 

- Comunque c'è da fare un glioblastoma temporale sinistro lunedì, sei già inserito per quell'operazione-

 

Già lunedì avrei operato! Ero davvero felice!

 

- Grazie-

 

Mi sorrise e uscì dal mio studio, aveva notato che stavo proprio esaminando quella cartella, non ero ancora arrivato a leggere il nome del medico che avrebbe fatto l'intervento, ma ora sapevo che avevano già segnato il mio nome. Mi sentì più rilassato, non so se fosse possibile, ma ciò mi poteva davvero rendere di buon umore!

Mio padre mi fece comunicare, dopo un po', che siccome avevo iniziato alle nove a lavorare, avrei dovuto staccare due ore prima delle diciassette, non pensavo che potessi, ma probabilmente sui registri, doveva risultare che non stessi in ospedale, per il momento, più delle ore prefissate.

Stavo facendo il mio giro visite quotidiane delle undici, per valutare i miglioramenti dei pazienti, o se ci fossero dei peggioramenti anche, ma per fortuna potei notare che le operazioni svolte quella settimana erano andate magnificamente. Infatti per le due ore precedenti dovetti firmare parecchi documenti di dimissioni. Osservai anche per una mezz'ora, nella galleria, un piccolo intervento chirurgico, potevo notare come i dottori si sentissero leggermente sotto pressione quando io ero lì ad osservarli. Probabilmente volevano fare la figura migliore, non solo perché stavo divenendo, si poteva dire il loro capo, ma nel mio campo, ero uno dei migliori, ed ero esigente quanto conosciuto. Mi piacevano i lavori ben fatti, senza la trascuratezza di nulla. Verso le undici e mezza stavo tornando nel mio ufficio, in mezzo alle mie innumerevoli scartoffie, quando sentì nella tasca del camice il cellulare vibrare. Non lo presi Finché non arrivai in ufficio, non volevo che qualche collega mi vedesse con il cellulare in mano, le voci avrebbe subito affermato che ero disinteressato e mi facevo gli affari miei, cosa assolutamente non vera. Appena chiusi la porta, presi il cellulare e rimasi interdetto, Bella mi aveva inviato un messaggio

 

Messaggio per Edward da Bella

 

Ciao Edward! Jacob mi ha avvisata che sei passato stamani!

Avevi bisogno di qualcosa?! Se volevi, potevi aspettarmi!

 

Osservai un momento l'ora, accipicchia, ma quel deficiente l'aveva avvisata solo ora che ero passato?! Che risponderle? Che ero passato per portarle la colazione come un vero demente? Che la stavo corteggiando e volevo impressionarla portandole la colazione? No, non mi sembrava affatto il caso, ma che significava, potevo aspettarla?! Di certo non sarei rimasto un minuto di più lì, con quell'idiota in boxer! Però forse voleva vedermi, e avrebbe desiderato che l'aspettassi, forse non avevo tutti i torti a pensare che lui non era nulla per lei, che magari era solo rimasto lì a dormire! Ecco, ora sapevo cosa risponderle

 

Messaggio per Bella da Edward

 

Ciao Bella, stai tranquilla non era nulla d'importante, ero nei paraggi e volevo farti un saluto!

Spero comunque di non aver interrotto nulla! XD

 

Ok, forse si notava che non ero del tutto disinteressato, ma non m'importava particolarmente. Dopo poco, ecco che vibrò il cellulare che afferrai all'istante

 

Messaggio per Edward da Bella

 

Stupido, non hai interrotto proprio nulla! Cosa vai a pensare di me?

Mi offendi! :(

Jake mi ha detto di come si è presentato alla porta, mi spiace, è un'esibizionista!

Comunque, rimaniamo allora che ci vediamo domani mattina, va bene?

 

Sorrisi a quel messaggio, mi ero accorto anch'io che quel deficiente era un'esibizionista! Ma poi a chi doveva esibirsi? Poi ci arrivai, sì, lui era andato a trovarla, e Bella gentilmente l'aveva ospitato, ma lui voleva provarci con lei! Non poteva essere altrimenti, avevo visto come la guardava alla rimpatriata, come l'aveva abbracciata, si sbagliava di grosso se pensava che non avrei lottato per lei! Rilessi ancora una volta il messaggio, ora più determinato di prima, e sorrisi alla faccina triste che mi aveva mandato, pensava che pensassi che era una facile...che imbecille che ero

 

Messaggio per Bella da Edward

 

Non ho pensato a nulla, tranquilla! Ci mancherebbe!

Restiamo allora che ci vediamo domani mattina, e non vedo l'ora...

Buona giornata Bella

 

Volevo farle capire che m'interessava, ed ero convinto d'esserci riuscito ormai. Sembrò che la giornata fosse migliorata improvvisamente dopo il suo messaggio. O semplicemente perché l'avevo sentita, Bella era il mio sole personale, stavo bene quando la vedevo, quando sentivo la sua voce o semplicemente quando ricevevo un suo messaggio. Appoggiai la testa sullo schienale della poltrona girevole, ero davvero perduto di quella ragazza, come avevo potuto non calcolarla al liceo? Perché ero stato così idiota? E che avevo fatto di così buono, per aver una seconda possibilità? Insomma, erano passati undici anni, ed io avevo potuto avere l'occasione di rivederla con occhi diversi, sì, con occhi diversi, perché se fossi stato così anche al liceo, certamente me ne sarei innamorato proprio come ne ero innamorato ora. Di certo era bellissima, ma aveva qualcosa nei suoi occhi, nei suoi gesti, quello sguardo che aveva già all'epoca, uno sguardo dolce, profondo e forse un po' timoroso. Era incredibile, ma avevo lo stesso identico sguardo, era cresciuta e si dimostrava a tutti rigida, ma i suoi occhi dicevano ben altro. Aspè, che avevo affermato? Ne ero innamorato? Sorrisi fra me, sì, era assurdo e incredibile, ma davvero me ne sentivo innamorato, non avrei mai permesso a nessuno di portarmela via, e avrei dimostrato a lei, che potevo amarla immensamente. L'avrei conquistata!

 

 

 

 

 

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Capitolo 14
*** 13 ***


Eccomi qui, buongiorno a tutti! Sono in ritardo di qualche giorno, mia culpa, ho beccato la febbre e stare davanti al pc diveniva una tortura per la mia testa! Oggi va un ppo' meglio, ma non so se mi muovo da casa! Comunque, eccomi qui con il capitolo 13, con la famosa ed attesa sfilata! Volevo avvisarvi che non sto rileggendo il capitolo, non ce la faccio proprio, mi verrebbe troppo mal di testa, spero non sia obrorioso! Volevo ringraziare, come sempre le meraviglie che hanno recensito il capitolo scorso; adelina blablakya92sabryepennyAuroLovelady black 3_Simmy_samantha_cullendanybor e Simo72. Mi riempite di felicità! Un grazie va anche a tutti quelli che hanno inserito questa storia in una delle liste, mi fa davvero piacere, spero di non deludervi! Ora vi lascio alla lettura e mi dileguo! A prestissimo! Un bacione





13

 

 

Pov. Bella

 

 

 Stavo scegliendo cosa indossare per la sfilata, volevo essere smagliante, ma nemmeno troppo appariscente, senza escludere il fatto che Alice voleva sempre che indossassi una sua creazione alle sfilate di moda! Avevo molti abiti che mi aveva confezionato la mia migliore amica, che ancora non avevo indossato, perciò avevo parecchia scelta. Per l'occasione io e Jake nel pomeriggio del giorno prima, avevamo fatto compere per lui, avevamo acquistato un completo che gli stava una favola, di un bel nero lucido, con cravatta con varie tonalità dal grigio al nero. Mi faceva piacere prendermi cura di lui, sì certo, non era un bambino, ne tanto meno il mio fidanzato o cose di questo tipo, ma mi rendeva davvero di buon umore sapere che qualcuno fosse sempre con me, e che dipendeva da me, come io da lui. Sì, perché io dipendevo da lui per non sentirmi sola, e lui da me per stare meglio a causa di Paul. In effetti, comunque, non davo del tutto torto a Paul, ma di certo non potevo voltare le spalle al mio amico. Jake era omosessuale ormai da parecchi anni, e tutti lo sapevano, non perché lui lo facesse notare, ma dopo anni che vedi un bel ragazzo che non sta mai con una ragazza, e che esce spesso solo con un ragazzo. Il problema fra lui e Paul, il suo compagno, era proprio quello! Paul desiderava comportarsi e dire liberamente che stava con Jake, ma quest'ultimo assolutamente no. Mentre pensavo a ciò, trovai l'abito che faceva al caso mio, era nero e abbastanza corto, ma non volgare, anzi, molto elegante, con una bella fibbia alla vita. Incominciai a vestirmi e dopo a sistemarmi i capelli, lasciandoli tirati sulla testa e lunghi sulla schiena. Mi truccai gli occhi in maniera tale da risaltarli e dopo essermi messa le scarpe, andai in soggiorno

 

- Jake! Sei pronto per andare? Dobbiamo essere lì un po' prima, ricordi?-

 

Jake arrivò in soggiorno pronto, ed era davvero fantastico, mi avvicinai e gli sistemai la cravatta, che spreco! Sorrisi fra me a quel pensiero.

 

- Quanta fretta Bells, tranquilla arriveremo in tempo per l'appuntamento con Edward!-

 

Alzai gli occhi al soffitto mentre lui se la rideva, uscimmo di casa per andare nei box. Io non avevo assolutamente fretta perché avevo l'appuntamento con Edward. Ripensai un momento a quando ci eravamo scambiati i messaggi il giorno prima. Immaginai al volo cosa poteva aver pensato vedendo Jacob aprirgli la porta in boxer, infatti gli volli spiegare più o meno come stavano le cose, doveva essere geloso, ma non doveva pensare che me la facessi con qualcun altro. Questo perché lo avrebbe indotto a non interessarsi come volevo, a me. Poi dovevo mandargli per forza un messaggio, in fin dei conti si era presentato all'alba a casa mia, non potevo far finta di nulla, qualcosa ci doveva pur essere, anche se quando glie lo avevo chiesto, mi aveva detto che non era nulla d'importante. Ero rimasta comunque molto curiosa!

 

- Bells...Bella! Ci sei?!-bel-jake

 

Mi riscossi dai miei pensieri prestando attenzione a Jacob

 

- Sì? Che succede?-

 

- Per caso siamo arrivati? Vedo che c'è un sacco di gente vestita elegante!-

 

- Sì, ora parcheggio nell'area riservata-

 

Parcheggiammo tranquillamente, potei notare che c'era parecchia gente, ma Alice mi aveva fornito due inviti, con i posti migliori riservati. Era un bene che una delle stiliste era la tua migliore amica! Io e Jake ci fermammo davanti all'ingresso, dove c'erano altre persone oltre a giornalisti e fotografi che volevano immortalare qualcuno di conosciuto. Sentivo Jacob un po' agitato, questo non era di certo il suo ambiente.

 

- Quanta gente, e quanti fotografi!-

 

- Sì, sono molto celebri e attese queste sfilate, poi i giornali sperano sempre di fare qualche scoop!-

 

- Che notizie ci potrebbero mai essere alle sfilate?!-

 

- Gossip maggiormente, ad esempio potrebbero farci una foto e scrivere un pezzo su di noi-

 

- Una foto a noi?-

 

- Sì, insomma, un avvocato importante e single che ha preso un caso con in mezzo dei mafiosi. Che va ad una sfilata con qualcuno, chi sarà? Un semplice amico? Un 
amante? Un suo cliente? O un nuovo avvocato? Sono domande esistenziali, cosa credi?!-

 

Lui mi guardò e si mise a ridere prendendomi per la vita, Jacob riusciva a farmi scordare almeno per un po' i miei problemi, gli sorrisi appoggiando una mano sulla spalla, poi sembrò distrarsi ed io ancora sorridendo mi girai e rimasi folgorata da una bellezza inaudita. Edward aveva fatto la sua apparizione e si stava dirigendo verso di noi, lo vedevo squadrarci attentamente, mentre io facevo a lui una radiografia. Aveva un bellissimo completo, con una camicia color salmone che rendeva la tonalità della sua carnagione stupenda. Tutto di lui era magnifico...sentì Jake avvicinarsi al mio orecchio

 

eddy- Se non fossi innamorato di Paul, ci farei un pensierino...non passa di certo inosservato...ti capisco-

 

Mi girai verso Jake, capiva cosa? Gli diedi un buffetto sulla spalla per girami totalmente verso Edward, ripensando a Jake che ci avrebbe volentieri provato con lui mi venne un sorriso

 

- Ciao ad entrambi, mi state aspettando da molto?-

 

Ci chiese Edward

 

- No, siamo appena arrivati! Immagino che ti ricordi di Jacob-

 

- Sì certo, come va Jacob? Stai bene vestito!-

 

Sorrisi alla battuta velata di Edward, non aveva detto che Jake stava bene vestito così, ma che stava bene vestito! Trattenni una risata.

 

- Ti assicuro che sto meglio senza vestiti!-

 

Mi girai verso Jake per poi tornare a fissare Edward, ok, era meglio sciogliere la tensione

 

- Che dite se incominciamo ad entrare? non vorrei che Alice incominciasse a chiedersi dove siamo, sapete quanto diviene schizzata quando è agitata!-

 

Entrammo dove si sarebbe svolta la sfilata, era tutto pronto e la gente si stava accomodando lentamente salutandosi a vicenda. Mi sedetti al posto assegnatomi e accanto a me si sedettero a sinistra Edward e a destra Jake, vista da fuori, e non conoscendo l'inclinazione del mio amico, sarebbe sembrato davvero bizzarro. Improvvisamente vidi che si stava avvicinando Tanya Denali, era una ragazza proveniente da famiglia molto benestante, non lavorava, si occupava solo di pettegolezzi dell'alta società e non si perdeva nessun tipo d'evento, e purtroppo anche questo.

 

- Isabella, anche tu qui a quanto vedo! E sei accompagnata da non uno, ma da due bellissimi ragazzi-

 

Sapeva bene che non la sopportavo, ma insisteva ad avvicinarsi a me, forse lo faceva di proposito, ed io come sempre, le rispondevo sgarbatamente

 

- Tanya! Questi sono due miei amici, lui è Jacob e lui è Edward, il fratello di una delle stiliste-

 

- Ma non mi dire, sei Edward Cullen giusto!? Ho saputo che sei tornato dall'Inghilterra-

 

- Le voci corrono in fretta-

 

Gli rispose Edward, forse anche infastidito che una sconosciuta gli dicesse che aveva sentito parlare di lui

 

- Tanya è sempre molto informata su tutto e tutti, se mai dovesse lavorare, potrebbe lavorare per una rivista di gossip!-

 

Aggiunsi, come se la protagonista dalla mia frase non fosse presente

 

- Per fortuna però non ne ho bisogno! Ora vi lascio, che fra poco inizia la sfilata, son contenta d'averti conosciuto Edward, a presto...-

 

Se ne andò ancheggiando in maniera spudorata, ed io non potei che negare con la testa

 

- Certo che ne conosci di persone strane-

 

Commentò Jake

 

- Concordo-

 

Aggiunse Edward, e sospettai che si riferisse a Jake, ma non ne ero sicura. Accavallai le gambe sedendomi più comoda sulla sedia

 

- In realtà so chi è...ma non la tollero assolutamente!-

 

- Bella!!!-

 

Mi sentì chiamare e mi girai, ma lo stesso fecero i miei due accompagnatori, e tutti e tre potemmo vedere che si trattava di Alice. Mi alzai per baciarle le guance

 

- Che ci fai qui?! Non dovresti essere dietro le quinte a sistemare tutto?-

 

- Sì, ma volevo assicurarmi che foste arrivati tutti e tre! Anzi Jake, sono davvero felice che sei venuto a trovare Bella proprio in questo periodo, almeno potrai assistere al mio lavoro!-

 

- È la prima volta che partecipo ad una sfilata, e Bella mi ha fatto mettere tutto in ghingheri! Son sicuro che farai un lavoro magnifico per rendere tutto perfetto-

 

- Certo che sì! E poi, finalmente, Edward sei venuto anche tu! Sono davvero felice!-

 

- Non potevo di certo mancare!-

 

- Certo che no! Figurati!-

 

Gli rispose Alice sorridendo, mi sembrava quasi che si stesse riferendo ad altro, ma poi si concentrò nuovamente su di me

 

- Ma guarda qui, la mia creazione ti sta magnificamente Bella! Sei splendida, mi farai buona pubblicità!-

 

- Non ti serve di certo pubblicità!-

 

- Ma resta il fatto che sei stupenda! Mi raccomando, non fare una strage di cuori! Ora devo scappare! Ci vediamo a fine sfilata!-

 

Alice corse quasi letteralmente via, mentre io sorrisi alla sua battuta alzando gli occhi al cielo. Mi misi di nuovo seduta ed Edward mi si avvicinò

 

- Alice ha perfettamente ragione, non si può non notarti, sei bellissima...-

 

Sentì il suo respiro vicino al mio orecchio, le sue labbra così vicine...che ci volle un momento, prima che concretizzai appieno, ciò che mi aveva appena detto. Lentamente mi girai verso di lui e sorrisi imbarazzata. Santo cielo, mi stavo imbarazzando per un complimento? Me li facevano tutti i giorni, cosa cambiava? Su Bella, non puoi fare così! I suoi occhi erano immersi nei miei, e mi sembrava come se ci fossimo solo noi in quel posto, ed era magnifico...Mi sentì toccare un braccio e tornai in me, sciogliendo quel contatto visivo, mi girai ad osservare Jacob che mi stava guardando, gli lessi scritto in faccia che non doveva dirmi nulla, ma che si era accorto che ero in seria difficoltà. Aveva fatto bene, non potevo cadere in quella situazione! Fui distratta dalle luci che si stavano abbassando e dalla musica che stava cambiando aumentando di volume, ciò voleva dire che stava iniziando. Jacob aveva ancora la mano appoggiata al mio braccio ed io gli sorrisi riconoscente, mi girai a fissare la passerella, per vedere una donna che stava presentando il prima stilista. In quel momento potei scorgere che Edward stava fissando con un'aria tutt'altra che felice, la mano di Jake sul mio braccio...era geloso! Sorrisi fra me mentre mi concentrai sulla sfilata. Il primo stilista aveva fatto la presentazione dei suoi capi ed ora toccava ad Alice. Applaudì come i miei accompagnatori, e non potei non pensare che Edward ora fosse più tranquillo che Jacob non avesse la sua mano appoggiata su di me.

 

- Ha creato un'atmosfera eccezionale-

 

Commentò Edward sorridendo

 

- Alice è bravissima in queste cose-

 

Gli risposi sorridendo non togliendo gli occhi dalle modelle che sfilavano. Edward aveva ragione la musica e l'intera atmosfera era perfetta, oltre al fatto che gli abiti erano spettacolari. Fui presa dalla sorpresa quando sentì un braccio dietro alle spalle, capì al volo che si trattava di Edward, al primo impatto mi irrigidì sulla sedie, ritraendomi di un paio di centimetri dallo schienale, per evitare contatti. Piano poi mi rilassai, cosa ci sarebbe stato di male? Mi riavvicinai allo schienate e potei sentire il suo braccio attaccato alle mie spalle, era piacevole, e mi sentivo in un certo senso protetta.

 

 

 

Pov. Edward

 

Bella oggi era a dir poco stupenda, me n'ero accorto senza che mia sorella lo facesse notare ad alta voce guardandomi in viso, affermando che era talmente meravigliosa che ogni uomo presente in questa sfilata poteva caderle ai piedi! Oltretutto ero a dir poco nervoso a causa della presenza di Jacob, non avevo capito proprio perché lo aveva portato, poteva fare un giro per New York, oppure starsene a casa! Poi tutta quella confidenza che si prendeva con Bella, appena ero arrivato notai immediatamente come avvolgeva con un braccio la vita di Bella, e di come le si era avvicinato all'orecchio per bisbigliarle qualcosa che la fece sorridere. Di certo non era stata l'ultima volta, no, lo aveva rifatto anche durante la presentazione della prima collezione, e le aveva appoggiato una mano sul braccio. Voleva attirare la sua attenzione, ma ora era il mio turno, e Bella sembrava apprezzare. Avevo con disinvoltura appoggiato il braccio sullo schienale della sua sedia, la sentì titubante spostarsi leggermente, ma durò poco, perché poi si riavvicinò. Era appoggiata a me, ed era una sensazione indescrivibile, mi sentivo in pace col mondo. Incominciai a toccare con le dita la sua spalla, in maniera molto delicata, e lei sembrò rilassarsi maggiormente, era davvero una creatura speciale. La sfilata di mia sorella si concluse, le sue creazioni erano molto belle, anche se avrei voluto vederle su Bella, che valorizzava maggiormente ogni indumento che indossava. Ma non era di certo solo per il suo corpo, maggiormente faceva la differenza la sua grazia, il suo portamento. Tolsi il braccio da dietro alla sua schiena per applaudire la fine della sfilata. Pian piano le luci si stavano alzando e le persone altrettanto, una donna si presentò sulla passerella avvertendo del buffet nella sala accanto.

 

- Che dite, andiamo anche noi?-

 

Chiese Jacob alzandosi, approfittandone porse una mano a Bella per aiutarla con galanteria ad alzarsi. Lei sorrise ed accettò il gesto

 

- Sì, andiamo pure, Alice ci raggiungerà lì!-

 

Mi alzai dalla sedia, tutti e tre andammo verso il buffet

 

- Alice ha creato dei modelli spettacolari-

 

- Sì, poi ha sempre avuto molta passione nella moda!-

 

Le risposi sorridendo

 

- Ragazzi, vado a prendere da bere, Bella, ti porto qualcosa?-

 

- Oh, sì grazie-

 

Jacob non chiese a me se avessi voluto qualcosa, si dimostrava con i fatti ciò che credevo! Per sua sfortuna però, un cameriere con un vassoio stava passando proprio dietro Bella, ed io afferrai due calici, porgendone uno a lei.

 

- Grazie, ma ora dovrò bere questo e quello che porterà Jake-

 

Le sorrisi sorseggiando lo spumante

 

- Che problema c'è?!-

 

Sorrise e sorseggiò anche lei quel liquido frizzante

 

- Allora questa è la prima sfilata a cui partecipi a New York? È come ti aspettavi?-

 

- Più o meno sì, ma comunque ho partecipato solo perché venivano presentati i modelli di mia sorella...ed anche per vedere te-

 

felixLa vidi alzare gli occhi dal calice che stava ancora sorseggiando, i suoi occhi sembravano improvvisamente più luminosi, poi mi regalò un sorriso, che immediatamente si spense. Che cosa le prendeva? Vidi che stava osservando qualcosa, o qualcuno dietro le mie spalle, così mi girai leggermente. Vidi un uomo, vestito come tutti in maniera elegante, era a dir poco enorme, la sua massa muscolare era forse, leggermente maggiore, rispetto addirittura a quella di mio fratello Emmett. Era anche molto alto, capelli castani e un sorriso sfacciato. Da come Bella lo stava guardando, potevo capire che non era un suo amico, poi vidi l'uomo accorgersi di lei.

 

- Allontaniamoci-

 

Mi prese sotto braccio e sorridendo a chi ci passava vicino ci allontanammo, capì al volo che non voleva che quel tizio si avvicinasse, ma lo avrei dovuto comunque ringraziare, Bella di sua spontanea volontà mi aveva preso sotto braccio, ed io mi sentivo l'uomo più invidiato e più fortunato di tutta la sala. Tutto durò comunque molto poco, perché quando fummo a distanza di sicurezza Bella lasciò il mio braccio, non trattenni a chiederle spiegazioni.

 

- Da chi stavi scappando? È un tuo ex?-

 

Bella mi guardò fra il sorpreso ed il perplesso, credeva che non avessi notato che stava fuggendo da quell'energumeno?!

 

- No, non è assolutamente il mio ex, è Felix, l'avvocato della difesa...-

 

- Della difesa?-

 

- Sì, dei Volturi...-

 

A quel nome mi sentì raggelare

 

- Credi sia sicuro per te, andare in giro tranquillamente?-

 

Mi guardò sorpresa dalle mie parole, non ero convinto che era il caso parlarne, ma se era così rischioso, era giusto affrontare l'argomento, anche se magari a lei non piaceva.

 

- Eccovi qui, vi stavo cercando ovunque! Ma cos'è questo? Spumante? Per te meglio un Martini!-

 

Jacob riusciva a comparire sempre nel momento sbagliato? Era un suo talento! Con invadenza prese il calice di spumante dalle mani di Bella sostituendolo con il bicchiere di Martini, per poi mettergli un braccio attorno alle spalle, manco fosse il suo ragazzo! Mi diede fastidio quel contatto fra loro, non tanto per il contatto in se, ma perché io avevo fatto la medesima cosa durante la sfilata, ma con estrema difficoltà e paura, poi di cosa? Del rifiuto? Quando invece lui lo faceva come se fosse la cosa più naturale del mondo, e lei era tranquilla di ciò!

 

- Di che stavate parlando?-

 

Chiese Jacob ancora incollato a Bella

 

- Nulla d'importante-

 

- Di un caso molto importante di Bella!-

 

- Davvero? Di cosa si tratta?-

 

Bella mi guardò accigliata, non voleva parlare di quella faccenda...o non voleva parlarne a Jacob? Quest'ultimo poi riuscì a portare il discorso su qualcosa, forse, ancora meno piacevole...ma dai, come poteva fare? Anzi, come faceva?

 

- Guardate, ci sono Rosalie ed Emmett!-rose

 

A Bella sembrò andare di traverso il suo Martini, e il "polpo" sembrò accorgersene, ma senza capire. Io mi girai per vedere dov'era mio fratello e sua moglie, per poi girarmi verso Bella

 

- Ci penso io-

 

Gli comunicai, Bella sembrò, oltre che capirmi, guardarmi con riconoscenza. Di certo non mi piaceva lasciarla con il "polpo", ma avrei di certo messo un punto a mio favore con questo gesto, e non volevo sul serio che Bella, avesse un cambio d'umore a causa della moglie di mio fratello. Mi avvicinai a loro, mentre loro stavano facendo lo stesso con me. Sapevo che per Emmett era più difficile, rispetto che me e Rosalie, in fin dei conti io ero suo fratello, ma lei pur sempre l'amore della sua vita, anche se a volte, era una vera stronza.

 

- Ciao Edward!-

 

Incominciò Rose, ma io mi girai verso Emmett direttamente

 

emm- Ciao Em! Allora, anche te qua per la sfilata di Alice?!-

 

Sapevo che era teso per la situazione, non poteva non esserlo, oltretutto avevo fatto notare il fatto di non aver risposto al saluto di sua moglie

 

- Sì, sai com'è fatta, se non saremmo venuti ci sarebbe venuti a prendere a casa con la forza!-

 

Sorrisi alla sua battuta, senza aggiungere nulla

 

- Ho visto che c'è anche Bella, ma che sorpresa vedere anche Jake! Che ci fa da queste parti? Magari gli vado a fare un saluto...-

 

- È venuto a trovare Bella, comunque se vuoi te lo saluto io, stavano per andare...-

 

Era una scusa, e si poteva capire perfettamente

 

- Ok, capisco...allora saluta entrambi da parte nostra-

 

- Certo!-

 

Con un gesto della mano, in segno di saluto, mi allontanai da mio fratello e Rosalie, per girarmi in direzione di Bella e Jacob, che stavano gesticolando fra loro, probabilmente lei gli aveva raccontato che cos'era successo con Rosalie. Mi avvicinai e vidi che non si erano accorti di me, così non resistetti! Presi per la vita Bella da dietro, la sentì irrigidirsi di colpo, Jacob mi osservò prima serio, poi rilassato, mentre Bella si rilassò appena i suoi occhi incrociarono i miei, mi potevo perdere in quel cioccolato. Mi sorrise, e poteva prendere tutto fuoco, ma stavo in paradiso. Sembravamo una vera coppia innamorata ed era fantastico, volevo con tutto il cuore che il suo cuore martellasse nel suo petto, proprio come stava facendo il mio in questo momento. Volevo davvero tanto che sentisse la scarica elettrica che percorreva lungo la mia spina dorsale. Improvvisamente fui risvegliato dai miei pensieri dalla voce squillante e allegra di mia sorella, ma non smisi di stringere Bella a me, e ad Alice non sembrò sfuggire, il suo sorriso si allargò maggiormente

 

- Ehy! Allora, come vi è sembrata la sfilata? I modelli? Avete sentito che dicevano gli altri partecipanti?-

 

- Alice, era tutto perfetto e magnifico, i modelli sublimi, sicuramente qualcosa anch'io lo voglio! Sappilo! Poi ho sentito tutti commenti positivi! La signora Slater era entusiasta, ma anche Meade! Davvero, complimenti!-

 

- Non so chi siano le persone che ha nominato Bella, ma reputo che la sfilata e i modelli erano unici nel loro genere! Ma quando farai una linea maschile?-

 

- Ah non lo so, però potrei sul serio pensarci!-

 

Restammo a lungo a parlare con Alice, facendole un sacco di complimenti, ci dovette lasciare anche per andare dagli altri ospiti, che magari le facevano una buona offerta, proponendole qualche copertina o articolo. Ad un certo punto a Bella la dovetti per forza liberare dal mio abbraccio, ma con molto rammarico. Restammo comunque lì fino a pomeriggio inoltrato

 

- Ora noi dobbiamo proprio andare-

 

Annunciò Bella guardandomi negli occhi

 

- Va bene, tanto anch'io devo tornare a casa, domani ho un lungo intervento, ed è meglio che mi riposi-

 

- Finalmente operi?! Son contenta, significa che stai ingranando!-

 

- Già, non vedo l'ora!-

 

Mi osservò sorridendo, ed io ricambiai, per poi girarmi verso Jacob

 

- Ci si vede-

 

- Certo!-

 

Mi rispose sorridendo, ma questa volta non ricambiai ed osservai nuovamente Bella

 

- Ci sentiamo Bella...-

 

Mi avvicinai e le diedi un leggero bacio sulla guancia, respirai a fondo il suo magnifico profumo, era meraviglioso, quanto la dolce temperatura del suo viso. Sentivo il mio respiro infrangersi sulla sua pelle, e le mie labbra appoggiate sulla sua guancia morbida, era durato un secondo, ma sembrava interminabile ed estremamente intenso. Mi allontanai dal suo viso piano e la sentì respirare a fatica, le facevo un certo effetto, sorrisi vicino al viso per poi girarmi e andarmene, sapendo che mi stava fissando. Ormai le avevo fatto capire in tutti i modi che tenevo a lei, che mi piaceva, ora, piano, anche lei doveva comprendere i suoi sentimenti, e lasciarsi andare.

 

 

 

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Capitolo 15
*** 14 ***


Eccomi qui, buongiorno a tutti! Sarei dovuta esserci ieri sera, ma dopo il lavoro ero esausta! Pardon! Che dire, eccoci al capitolo 14, dal mio punto di vista è un cap. interessante, ma forse mi direte voi. Diciamo che si scopre qualcosa in più su Bella...e di come tutte queste situazioni la stanno opprimendo. Vive nella rabbia e nei sensi di colpa...diciamo che se continua così può venirgli l'ulcera XD Ok, la smetto di divagare...volevo ringraziare come sempre le meraviglie che hanno recensito il capitolo precedente; danybor19AdeLina_BlaBla97YunaCullen85sabryepennyfrancesca_97, AuroLove_Simmy_samantha_cullenpattinsonstewart e kya92. Grazie mille sul serio per le vostre recensioni, ormai sapete quanto sia felice! Un grazie naturalmente speciale va anche chi ha inserito la storia fra le preferite, le ricordate e da seguire...siete davvero in tanti, e spero di sentirvi tutti un giorno! Ok, ora vi lascio alla lettura! Spero che il capitolo vi piaccia! Un abbraccio forte a tutti!!





14

 

 

Pov. Bella

 

 

Era mercoledì pomeriggio, e stavo uscendo dal tribunale, oggi c'era stata la prima udienza per il caso Watson, avevo esposto la mia richiesta, anche se non era mai abbastanza un risarcimento per una vita distrutta. Per lo meno, non avrebbe mai avuto problemi economici, come se questo gli importasse molto. In questi tre giorni non ero riuscita a vedere per niente Edward, c'eravamo scambiati parecchi messaggi, ed eravamo rimasti d'accordo che ci saremmo visti martedì a cena, ma poi ha avuto un'urgenza in ospedale, perciò abbiamo saltato l'appuntamento. Jacob mi teneva parecchia compagnia, mi piaceva averlo in casa, insomma, tornare dopo una dura giornata di lavoro e trovare qualcuno che ti aspetta. Senza togliere che era sempre molto allegro, anche se, non ero convinta di tutta la sua felicità, sapevo che era triste a causa di Paul, e non ero d'accordo comunque sul suo comportamento. Comunque, per oggi sarei tornata a casa, ero stanca. Ci misi una buona mezz'ora ad arrivare al mio palazzo, il traffico oggi era micidiale, sapevo che con i mezzi avrei fatto prima, avrei anche risparmiato in denaro, ma lo stress che mi causava prendere la metropolitana, con tutta la folla che c'era, era peggio di una giornata lavorativa! Presi l'ascensore dai garage e raggiunsi il mio piano, inserì le chiavi ed entrai in casa

 

- Sono a casa!-

 

Comunicai, mentre mi giravo a chiudere la porta, ed ecco comparire Jacob

 

- Ehy, allora com'è andata l'udienza?-

 

- Diciamo bene, ho chiesto il massimo del risarcimento, e ho aggiunto il massimo delle ore per far partecipare il colpevole al gruppo degli alcolisti, oltre al lavoro sociale-

 

- Insomma, ci sei andata giù pesante!-

 

- Non direi, ha rovinato la vita a quel ragazzo! Un ragazzo che rimarrà per sempre senza gamba, e che dovrà essere accudito sempre da qualcuno, pensa anche alla sua famiglia! Senza calcolare che io ho richiesto il massimo in tutto, ma non è detto che venga accettata la proposta-

 

- Eh, hai ragione, è una vita rovinata...vuoi qualcosa da bere?-

 

Mi chiese, mentre mi accomodavo sul divano

 

- Sì grazie...tu che hai fatto stamani?-

 

Sapevo che mi poteva sentire anche dalla cucina, ed io volevo affrontare un discorsetto con lui

 

- Nulla d'interessante, come al solito-

 

Mi rispose, mentre stava tornando dalla cucina con un bicchiere di acqua tonica, che mi diede

 

- Allora nulla d'interessante? Non hai sentito nessuno?-

 

Gli chiesi, mentre appoggiavo il bicchiere sul tavolino e mi toglievo la giacca e le scarpe

 

- No, niente d'interessante e non ho sentito nessuno...-

 

Mi guardò di sottecchi, aveva capito che nella mia domanda c'era qualcosa sotto, in fondo eravamo adulti e potevamo affrontare con calma e serietà tutti gli argomenti

 

- Hai sentito Paul?-

 

- Mi ha provato a chiamare anche oggi, ma non gli ho risposto, anzi, sono arrivato anche a pensare di spegnere il cellulare! Tanto mio padre sa che sono qui, se ha bisogno può chiamare a casa tua!-

 

- Mh, un comportamento da vero duro, da vero uomo direi!-

 

- Bella suvvia, non fare la sarcastica!-

 

- Non sono sarcastica Jake, sono serissima! Vorrei solo che ti rendessi conto di ciò che stai affermando, insomma, vuoi scappare dal problema spegnendo il cellulare? E in questo modo, come credi che migliori o si sistemi la situazione? Un giorno dovrai pur tornare a casa, ed è meglio che per allora, tu abbia sistemato questo casino, per non ritrovarti ancora una volta, nella medesima situazione! Sei scappato da Forks, ed ora lo vuoi fare ancora spegnendo il cellulare!-

 

Lo vidi colpito dalle mie parole e forse ferito

 

- Io non ho intenzione di scappare, ma per il momento non voglio affrontare Paul e non voglio affrontare questo argomento!-

 

- E per te questo non è scappare?-

 

Gli chiesi alzando la voce, proprio come aveva fatto lui, che agitato, si era anche alzato in piedi dal divano per guardarmi dall'alto, mentre quasi urlava

 

- No, non è scappare! E poi che ne sai tu! Non sai che significa vivere con tutti che ti guardano bisbigliando, che ti additano e che ti prendono per il culo!-

 

Le sue parole mi ferirono, come faceva ad affermare una cosa simile? Io non capivo? Io, che per anni avevo vissuto additata e presa in giro!? Abbassai gli occhi e Jacob se ne rese conto, ma era tardi, perché mi alzai dal divano

 

- Scusa Bella, sono...-

 

- Lascia stare Jacob...me ne vado in camera, sono stanca...-

 

bNon gli diedi il tempo di rispondere, che me ne andai dal soggiorno per andare in camera mia e chiudere la porta alle mie spalle. Guardai l'orologio che segnava le cinque e mezza di pomeriggio, mi sarei preparata e sarei uscita, avevo bisogno di distrarmi un po' da tutto e tutti. Volevo staccare la spina dal mio lavoro, dal caso di quel ragazzo che aveva perso la gamba, volevo togliermi il pensiero dei Volturi, quel caso mi stava prosciugando, e poi volevo cancellare le parole di Jacob. Volevo non ricordare la litigata con Rosalie e la causa di quella litigata, volevo non pensare a Edward per qualche minuto, non sentirmi in colpa! Mi sentivo in colpa per quello che stavo facendo, ma lo volevo, volevo che lui soffrisse almeno un po' di quanto avevo sofferto io, anche se questo voleva dire soffrire a mia volta.  Perché credevo, anzi ero quasi convinta, che i miei sentimenti di un tempo, nei riguardi di Edward, stessero riaffiorando, ma li avrei repressi, per forza! Ero una bella ragazza, ed ero forte! Avrei potuto avere chi volevo, non potevo stare così, io ero in gamba! Andai verso la cabina armadio, guardai i miei completi e i miei vestiti e cazzo, avevo ventotto anni, ero la ventottenne più vecchia del mondo! Per una sera non volevo esserlo, volevo essere solo una classica ragazza! Mi girai e andai verso la cassettiera e tirai fuori un paio di pantaloncini neri che non indossavo da una vita. Afferrai una maglietta con una strana foto sopra e me la misi infilandola dentro gli shorts. Mi truccai e mi legai i capelli, poi scelsi di non mettere il mio classico cappotto lungo e nero, ma di prendere quello di pelle rossa, abbinato al rossetto che mi ero messa e che mi stava divinamente. Uscì da camera mia diretta alla porta e vidi Jacob comparire dalla cucina, proprio mentre stavo aprendo la porta

 

- Bella?-

 

- Sto uscendo-

 

Gli risposi semplicemente, ma quando stavo per varcare la soglia mi girai a fissarlo seria come non avevo mai fatto da quando c'eravamo conosciuti

 

- Sai cosa mi fa davvero incazzare, Jacob? Che tu ti lamenti di tutto! Quando hai un uomo che ti ama, e che vorrebbe gridarlo al mondo, ma tu sei troppo vigliacco! Mi fa incazzare, che ti preoccupi solo di ciò che la gente può dire e pensare! Che sai solo scappare a questo pensiero! Quando eri tu, il primo, a venirmi a consolare quando andavo al liceo! Io so cosa significa passare degli anni di vero inferno! Essere invitata al ballo della scuola dal ragazzo che mi è sempre piaciuto, e quando ero tutta vestita e felice, uscire di casa e ritrovarmi che mi lanciavano uova addosso! Aver paura e vergognarmi ogni maledetto giorno! Ma non sono MAI scappata! Lo volevo fare, ma non l'ho mai fatto! E tu...tu ti lamenti solamente perché hai paura! Non perché qualcuno ti sta facendo nulla di male! Pensi che le persone che ti sono vicino non sappiano che tu e Paul siete una coppia? Lo sanno! Prova a pensare se Paul ti lasciasse come staresti! Sarebbe paragonabile? Ne varrebbe davvero la pena fare ciò che stai facendo? No! Ma non siamo più dei ragazzini, e dovresti un momento riflettere, sia prima di parlare, che prima d'agire! Sei un uomo! Dimostralo cazzo!-

 

barAvevo fatto un discorso lunghissimo, e mi ero sfogata con lui, sapevo che l'avrei potuto ferire, ma di certo lo facevo solo per lui! Perché gli volevo un bene dell'anima, e non si doveva ridurre come me! Senza aspettare che mi rispondesse, chiusi la porta dietro di me ed entrai in ascensore. Sapevo comunque che non mi avrebbe risposto, doveva ben metabolizzare e riflettere su ciò che gli avevo quasi urlato...gli avevo sputato in faccia una verità che lui conosceva bene, ma di cui aveva timore! E che forse, anche il suo compagno, non si era mai permesso di farlo proprio per timore! Ma pur qualcuno doveva sbattergli in faccia come stavano sul serio le cose! Uscì dall'ascensore al piano terra, non avevo voglia di prendere l'auto, e poi volevo andare a bere qualcosa, sarebbe stato meglio se al ritorno non mi sarei messa alla guida. Camminavo senza guardare in faccia nessuno, ero nervosa, e se notavo qualcuno fissarmi lo ricambiavo con uno sguardo gelido. In fin dei conti io ero una persona gelida, perciò non dovevo sforzarmi poi molto! Camminai per dieci minuti abbondanti, e mi resi conto che non ero molto lontana dal grattacielo dove risiedevano i Cullen, potevo chiamare Alice, ma avevo bisogno di starmene sola. Entrai nel bar più vicino, era perfetto, un cocktail bar, quello che cercavo. Vidi qualcuno osservarmi incuriosito, o forse eccitato, ma non me ne importai e andai a sedermi in un angolo abbastanza appartato, con accanto la vetrata dove si potevano intravedere le persone che passavano. Presi la lista in mano per scegliere cosa prendere, e nel frattempo un ragazzo mi si avvicinò, il cameriere. Era un bel ragazzo, di bell'aspetto, e con un sorriso stampato sul viso. Gli avrei volentieri chiesto se quel sorriso era perché lavorasse in quel bar ed era costretto a farsi vedere sorridente, oppure perché era davvero felice.

 

- Ciao, posso portarti qualcosa?-

 

- Puoi portarmi un Martini secco per piacere? La lista la vorrei ancora tenere per scegliere ciò che prendo dopo...-

 

- Certo, torno subito...-

 

E com'era arrivato il cameriere era andato via, io osservai la lista, era piena di cocktail di cui avevo solo sentito parlare. Non mi ero mai spinta oltre al Martini o allo spumante, non ero una bevitrice e di certo questo non mi aiutava a reggere l'alcool. Sotto ogni nome c'era scritto cosa potevo trovare all'interno del bicchiere, volevo qualcosa di forte, qualcosa che non mi facesse pensare per un po'. Ma quale scegliere? Il cameriere tornò con il mio Martini, me lo appoggiò sul tavolo e vidi che all'interno mi aveva messo uno stuzzicadenti con un'oliva. Gli sorrisi...

 

- Grazie-

 

- Figurati, hai visto qualcosa che ti può piacere?-

 

- Sinceramente non saprei, hai qualcosa da consigliarmi?-

 

Mi guardò ancora più sorridente

 

- Se vuoi posso farti un Bayleys e alcol puro, fuoco e fiamme nel bicchiere, fuoco e fiamme nella gola quando lo bevi, e nel cervello quando lo assimili...-

 

- Il tuo discorso mi ha convinta! Aspetta un momento!-

 

Gli comunicai quando mi stava lasciando per andare a preparare ciò che mi aveva proposto. Presi dalla tasca del giubbino una banconota da cinquanta dollari e glie la diedi

 

- Si sa mai che dopo non ragioni abbastanza, tieni pure il resto!-

 

- Ma con questi te ne puoi bere altri due!-

 

- Buono a sapersi!-

 

Lo vidi sorridere e allontanarsi. Mi appoggiai alla poltrona con la schiena e afferrai il mio Martini per sorseggiarlo un poco, prima di prendere lo stuzzicadente e portarmi l'oliva verde in bocca. Piano continuai a sorseggiare fin quando il cameriere mi portò il cocktail nuovo appoggiandolo sul tavolino. Salutandomi si allontanò, mentre piano finivo il mio Martini. Ero curiosa di sentire il sapore di ciò che mi aveva preparato, così appena appoggiai il bicchiere vuoto sul tavolo presi quello e piano lo sorseggiai. Appena lo feci, sentì il liquido scendermi giù lungo la gola, era pazzesco e quasi dovetti tossire, oltre al fatto che mi si formarono delle lacrime agli occhi. Delle lacrime, accidenti, da quanto non piangevo? Insomma, non piangevo sul serio? Ero così piena d'astio che non riuscivo a piangere ormai da molto. La cosa assurda è che davo la colpa di tutto a Edward, l'unico uomo che era riuscito a farmi innamorare, e l'unico che avessi disprezzato e odiato tanto. Sì, davo la colpa a lui per il mio inferno al liceo, e in fin dei conti era colpa sua, soffrivo immensamente per tutto ciò che subivo, maggiormente perché era LUI che aveva iniziato. Insomma, io me ne ero innamorata, sì, la solita ragazza che s'innamora del tipo sbagliato e pure stronzo! Dicevo spesso che era a causa di ciò che avevo subito al liceo, che avevo iniziato a studiare per divenire avvocato! Il fatto che fossi diventata fredda, dura con tutti e che non mi fidassi degli uomini, ma di nessuno in particolare, anche delle donne! Era incredibile l'aneddoto che raccontai prima d'uscire di casa a Jacob...mi ricordavo perfettamente quella serata, ma cercai d'accantonarla. Per Edward era l'ultimo anno e probabilmente voleva solo farsi ricordare per sempre per l'idiota che era. Avevo trovato un suo biglietto nell'armadietto, e già la cosa mi aveva sorpresa, pensavo ad un altro scherzo, o più che altro dovevo aspettarmelo. Quando però lo lessi mi sembrò che Edward non fosse così cattivo...mi diceva che gli dispiaceva per tutto quello che mi aveva fatto, tutti i dispetti, e che a causa sua gli altri si prendessero gioco di me. Per mettere via l'ascia di guerra, mi chiedeva d'andare al ballo di fine anno con lui, per far vedere a tutti che non potevano trattarmi così male...insomma, mi riempì di parole dolci, ed io come una vera sciocca ci cascai in pieno! Il giorno del ballo mi preparai, cercai di farmi graziosa per lui, non volevo farlo sfigurare, e poi era il ragazzo più ambito del liceo. La verità piombò fin troppo velocemente dinanzi ai miei occhi.

Il mio drink era quasi finito, l'osservai per poi cercare con lo sguardo il cameriere gentile e carino di prima, vidi che mi notò, e con un sorriso feci segno di portarmene un altro. Ci volle poco che arrivò da me con un altro bicchiere pieno. Finì quello che avevo ancora in mano per iniziare quello nuovo, la testa mi girava un po', o forse erano le luci che si muovevo leggermente? Rendendo tutto l'ambiente movimentato? Ripresi a ricordare...

Ero pronta per il ballo, mio padre e mia madre erano a cena fuori, loro volevano vedermi vestita e pronta, sarebbe stato il primo ballo a cui partecipavo, erano contenti, ma io insistetti a farli uscire. Alla fine era stata la migliore idea quella, se mio padre fosse stato a casa avrebbe di certo fatto un casino. Comunque, appena pronta uscì di casa, Edward doveva ancora arrivare, quando mi accorsi che si stava avvicinando una limousine, era la prima volta che ne vedevo una dal vivo, era bellissima! Sorrisi felice...Poi, improvvisamente, dal tettuccio apribile uscirono gli amici di Edward con lui, e iniziarono a tirarmi delle uova. Sporcarono tutto il mio vestito, me compresa, ma anche il vialetto e la porta d'ingresso. Poi, mentre andavano via, ridendo, mi dissero che facevo schifo, e che ero un'illusa. Dio solo sa, quanto ho pianto quella sera! A chi potevo dare la colpa di tutto ciò? Se non a lui? Come aveva potuto farmi soffrire a tal punto? Che gli avevo fatto di male? Ed io? Che potevo fare? Avevo detto a Jake d'affrontare i suoi problemi, perché lui poteva per lo meno farlo, perché per me era impossibile! Se mi fossi ribellata, sicuramente, sarebbe stato peggio, ed anche se li avrei affrontati. Incominciai a bere il nuovo drink pensando ad una marea di cose...

 

 

Pov. Edward

 

 

 

Questi giorni erano stati davvero duri, iniziando proprio da lunedì, e dall'intervento al cervello. All'inizio quasi mi sentì arrugginito, ma poco dopo presi in mano la situazione e feci un ottimo lavoro. Dopo tutte le ore che rimasi in sala operatoria fu soddisfacente uscire e ricevere molti complimenti per il modo in cui operavo. In fin dei conti molti medici erano andati nella galleria proprio per valutare il mio metodo e la mia esperienza, ma la cosa mi lasciò tranquillissimo. Loro alla fine dell'intervento erano felici d'avermi nel loro staff, non potevo esserne più contento. Purtroppo però, tutto il lavoro che avevo in ospedale mi stava tenendo lontano da Bella, e la cosa mi faceva davvero dispiacere. Avevo voglia di vederla, anzi, ne avevo un estremo bisogno. L'unico aspetto positivo era che avevamo iniziato a sentirci più spesso per cellulare, più che altro tramite messaggi, mi mancava la sua voce, da impazzire. Oltretutto sapere che Jacob era spesso con lei non mi tranquillizzava. Ero stato davvero fortunato alla sfilata di mia sorella, avevo avuto l'opportunità d'avere Bella fra le mie braccia, una sensazione indimenticabile. Presi la mia roba per uscire dall'ospedale, oggi avevo lasciato la mia Volvo a casa, avevo voglia di farmi una camminata sia all'andata che al ritorno, in fin dei conti stavo al chiuso per abbastanza tempo.

 

- Buona serata Dottor Cullen-

 

- Anche a lei!-

 

Finalmente ero fuori, osservai l'orologio, ormai erano quasi le sette, mi chiesi cosa stesse facendo Bella, forse era ancora in ufficio? Oppure era già a casa? Magari potevo fare un salto da lei, anche se era un'improvvisata che problema c'era? Forse però era il caso d'avvisarla, presi il cellulare in mano e premetti il suo nome, e la chiamata partì. Mentre camminavo sentì il cellulare prendere la linea con il suo, attesi, ma dopo il decimo squillo decisi di mettere giù la comunicazione. Non mi rispondeva, forse non lo sentiva, oppure aveva da fare. Andarla a trovare ugualmente? Ci avrei provato! Camminai per un quarto d'ora e arrivai a casa, ma non mi fermai, la superai in direzione del grattacielo di Bella. Mi guardavo in giro, c'era parecchia gente, molte macchine e ancora molta confusione, era incredibile, sembrava una città che non si fermava mai. Mentre mi guardavo in giro, non so come, la mia attenzione fu catturata dalla vetrina di un locale, più che la vetrina, la mia attenzione fu catturata da chi era dall'altra parte, niente meno che Bella! Ma che faceva lì? E chi erano quei due uomini seduti con lei? La vedevo ridere come una pazza e gesticolare, non resistetti ad entrare. Il barista si avvicinò, ma io puntai gli occhi su Bella, che ancora non mi aveva notato

 

- C'è una mia amica...-

 

Comunicai e lui con un cenno si allontanò da me. Mi avvicinai al tavolino di Bella, e sembrò che improvvisamente si accorse di me, come lei, anche i due uomini con lei, che io fulminai con lo sguardo.

 

- Oh...guardate chi c'è! Edward Cullen! Vi ho parlato di lui?! Ma è famoso...comunque ora ve lo presento ragazzi, lui è Edward Cullen, ve l'ho già detto? È l'uomo che mi ha rovinato la vita! Ahahha-

 

Era ubriaca! E le sue parole. Non avevano senso, oltre al fatto che mi sentì terribilmente ferito, per lei ero l'uomo che le aveva rovinato la vita? I due con lei mi osservarono ed io gli feci gesto con la testa di sparire, senza aggiungere altro i due presero i loro boccali di birra e si allontanarono.

 

- Ehy, dove andate?-

 

Mi sedetti davanti a Bella, ed osservai il tavolino, c'erano tre bicchieri vuoti ed uno che Bella stava ancora sorseggiando quasi agli sgoccioli. Ma che le era accaduto? Presi il portafogli per pagare i drink che si era presa, ma Bella riprese a parlare

 

- No Cullen, non accetto nulla da te! Non puoi comprarmi! Poi...mi sembra che ho già pagato...-

 

- Bella, non voglio comprarti! Che stai farneticando?!-

 

Presi una banconota da cinquanta dollari e l'appoggiai sul tavolino, se aveva già pagato pazienza, almeno speravo che con quella mancia mi sarei potuto scusare per l'ubriachezza di Bella, e per il gesto che avrei fatto da lì a breve. Mentre appoggiavo la banconota tolsi dalle mani il bicchiere a Bella

 

- Ehy! Quello è mio!-

 

- Dai, alzati!-

 

Gli dissi alzandomi dal mio posto e andando verso di lei

 

- Non puoi fare così! Non puoi venire e rovinarmi la vita come hai già fatto! Cioè la serata, non puoi arrivare e mandare via i miei amici e portarmi via il mio drink e dirmi d'alzarmi....-

 

La vidi ridere ed io alzai gli occhi al soffitto

 

- Primo, quelli non sono tuoi amici! Secondo, non capisco proprio perché mi stai dicendo certe cose, non ti sto rovinando la vita e tanto meno la serata! Terzo, ora alzati se non vuoi che ti prenda di peso!-

 

- No! Non voglio!-

 

Sembrava una bambina capricciosa mentre lo diceva e con le mani afferrava il tavolino. Sospirai...

 

- Come vuoi!-

 

La presi con la forza mettendomela sulla spalla

 

- Edward Cullen, mettimi subito a terra!-

 

Il cameriere si stava avvicinando

 

- La porto a casa, ho lasciato lì qualcosa per pagare-

 

- Ok, ma aveva già fatto lei...-

 

- Io glie l'ho detto...-

 

Alzai gli occhi al soffitto nuovamente e uscì dal locale senza degnare di un'occhiata il cameriere che ci stava fissando preoccupato. Finché era seduta, non avevo notato com'era vestita, era a dir poco fantastica, ma lo notai maggiormente quando la misi a terra, e di certo non lo feci per il suo peso, anche perché era leggerissima, ma non volevo che troppi occhi si puntassero su di noi

 

- Ti ho detto di mettermi giù!-

 

- Bella! Ti ho già appoggiato a terra! Dai andiamo!-

 

- No! Dove mi vuoi portare?-

 

L'afferrai per la vita per tenerla in piedi

 

- Andiamo a casa mia, finché non ti passa la sbronza!-

 

- Io non sono sbronza! E poi non voglio andare nella tana del nemico!-

 

- Stai dicendo un sacco di sciocchezze!-

 

Continuammo a camminare finché raggiungemmo l'ingresso del mio palazzo, dove decisi di riprenderla in braccio per comodità! Per ben dieci minuti aveva continuato a parlare di cose senza senso, del fatto che volesse un cane, di un vestito sporco e di un ballo. In ascensore la rimisi a terra

 

- Sai che quando c'è un terremoto non bisognerebbe prendere l'ascensore?-

 

- Sì, lo so, ma ora non c'è nessun terremoto Bella!-

 

- Potrebbe accadere mentre ci siamo dentro!-

 

- Allora non dovrebbero esistere gli ascensori!-

 

Le porte dell'ascensore si aprirono ed io feci entrare Bella nel mio attico che prendeva due piani. Lasciai un momento Bella per mettere il blocco all'ascensore, per far in modo che nessuno dei miei famigliari potesse venire. Poi mi girai e vidi che Bella si era tolta le scarpe e la giacca che aveva lasciato sul pavimento ed era inginocchiata per terra ad osservare in giro, poi si mise a ridere da sola e si sdraio a terra. Era davvero sexy, ma non potevo di certo pensare a queste cose in quel momento

 

- Che dici Bella, se ora andiamo a metterti a letto?-

 

Gli dissi avvicinandomi

 

- Insomma, mi vuoi portare a letto?-

 

La guardai imbarazzato, cercando d'essere naturale e tranquillo

 

- Bella, sai che detta in questa maniera, si potrebbe interpretare male?-

 

Lei mi sorrise in una maniera incredibile, portandosi le braccia distese sopra la testa, muovendosi, mi stava facendo eccitare da impazzire, su ciò non c'era dubbio, e non c'era dubbio nemmeno che avrei voluto fare l'amore con lei. Però io volevo che lei fosse sobria, che lei lo volesse quanto me, per il sentimento che ci univa e non solo per attrazione fisica. Io volevo fare l'amore con lei, non sesso e c'era molta differenza!

 

- Perché, non è ciò che desideri?-

 

La sua domanda mi spiazzò, insomma, stava capendo quello che diceva? Assolutamente no! Non lo avrebbe mai detto e fatto! Oltretutto l'indomani se ne sarebbe di certo dimenticata

 

- No, in questo momento non è per niente ciò che desidero...eh...facciamo che vado a prenderti un bicchiere d'acqua e una pastiglia, stai qui!-

 

- Come desideri Cullen!-

 

Non mi sentivo per nulla tranquillo a lasciarla lì, anche se per un minuto! Andai nel mio studio dove c'era un armadietto con i medicinali e presi l'occorrente, poi andai in cucina e presi un bicchiere d'acqua, per tornare da Bella. E quasi mi cadde il bicchiere dalle mani vedendola a gattoni...mi avrebbe fatto morire e spedire all'inferno direttamente

 

- Bella!-

 

Lei si girò a guardarmi

 

- Oh, Edward, sei tu!-

 

Chi poteva mai essere? Ma era inutile dare peso alle sue frasi

 

- Tieni, prendi questa!-

 

Le diedi la pastiglia che lei prese guardandola in uno strano modo, per poi osservare me

 

- So cosa vuoi fare! È uno dei tuo scherzi vero?-

 

- Bella, prendi quella pastiglia, è una medicina! Non è nessuno scherzo!-

 

La vidi tirare fuori la lingua e mettersi la pastiglia sopra, lo stava facendo di proposito! Le passai l'acqua e lei ritrasse la lingua per poi sorseggiare l'acqua. Mi girai per appoggiare sul tavolo il bicchiere, e quando mi rigirai verso di lei me la ritrovai barcollante in piedi. La presi giusto in tempo per non farla ruzzolare a terra, si aggrappò a me avvolgendo le braccia attorno al mio collo.

 

- Sei il mio salvatore...-

 

Senza risponderle la presi in braccio, il suo viso era troppo vicino al mio e mi stava mandando in tilt. Dovevo cercare di non concentrarmi sul suo corpo attaccato al mio, alla sua bellezza...ora era tanto indifesa. Arrivai in camera e l'adagiai sul letto

 

- Che coperte morbide...tu dormi qui di solito?-

 

- No, questa è la stanza per gli ospiti-

 

- Capisco, non vuoi rovinate il tuo letto-

 

- Rovinare?-

 

- Certo...rovinare con me! Ahahah eppure sei tu quello che di solito rovina le cose! O più che altro le persone? O sbaglio?-

 

Perché continuava a ripetermi frasi del genere? Possibile che si riferisse ad anni addietro? Non c'era altra spiegazione in fin dei conti! La vidi sdraiarsi finalmente...

 

- Ti ho messa qui perché nel mio letto ci sono io...e poi tu non rovini nulla, ed io neppure Bella-

 

La vidi girarsi verso di me e sorridere

 

- Eppure...-

 

Disse mentre chiudeva lentamente gli occhi e con altrettanta lentezza li riapriva, finalmente il sonno si stava impossessando di lei. La vidi farmi gesto d'avvicinarsi, voleva dirmi qualcosa? Concludere la frase? Mi avvicinai al suo viso e sentivo il suo respiro infrangersi sulla mia pelle.

 

- Sdraiati accanto a me Cullen, sei troppo in alto per parlarti-

 

Mi disse improvvisamente, così sospirando l'accontentai, mi sdraiai accanto a lei, respirando a fondo per la situazione. Appena mi vide accanto a lei, avvolse il suo braccio destro al mio collo fissandomi intensamente, non capivo cosa stava pensando, perché i suoi occhi erano così lucidi...ma quando meno me lo aspettai si avvicinò e posò le sue labbra sulle mie. Rimasi immobile per qualche istante, poi fu più forte di me ricambiare quel bacio. Era passionale nella sua semplicità e purtroppo il suo sapore sapeva un po' di alcool, invece avrei preferito sentire il suo. La sua lingua si muoveva delicata e lentamente con la mia, era un bacio dolce, con una mano d'istinto le andai ad accarezzare il viso, quando mi accorsi che era umido, aprì gli occhi, i suoi erano chiusi, e da essi fuoriuscivano delle lacrime. Piano mi allontanai da lei, e quest'ultima riaprì piano i suoi occhi terribilmente tristi, cosa le succedeva? Non voleva che la baciassi? Si stava pentendo?

 

- Eppure...-

 

Ripete vicino alle mie labbra continuando a piangere, cosa voleva dire con quel eppure?

 

- Cosa c'è che non va? Eppure cosa Bella?-

 

- Eppure mi hai rovinato la vita...eppure, la mia vita a causa tua è stata un inferno...-

 

La guardai senza parole...

 

- Che ti ho mai fatto di male per meritarmi ciò che mi hai fatto? Perché....-

 

Si riappoggiò con la testa al cuscino chiudendo gli occhi, e in quel momento capì che si era addormentata. Presi con delicatezza il suo braccio attorno al mio collo e lo misi sul letto. L'indomani avrebbe avuto un fortissimo mal di testa. Restai un momento a fissarla, ripensando a ciò che mi aveva ripetuto per tutto il tempo e che solo ora compresi appieno. Si riferiva al liceo, mi aveva detto quello che avevo sempre pensato, che l'avessi fatta soffrire, ma sentirlo ora dalle sue labbra, mi aveva ferito terribilmente. Forse perché ora che ci tenevo così tanto a lei, ora che l'amavo come non avevo mai amato in vita mia, il suo dolore si rispecchiava in me. Mi faceva male sapere che lei aveva sofferto e che ancora pesasse a ciò che le avevo fatto subire. Era ubriaca, era vero, ma cosa si diceva degli ubriachi? Quello che sta nel cuore del sobrio è sulla lingua dell'ubriaco...lei continuava a pensare a quelle cose, ma non me le aveva mai dette. Lei mi considerava l'uomo che le aveva rovinato la vita, l'uomo che l'aveva fatta vivere un inferno, e si chiedeva tutt'ora cosa mai avesse fatto di male per meritarlo. Accarezzai il suo viso con delicatezza, lei non si meritava che nessuno la facesse soffrire, non lo avrei mai voluto, com'era possibile che proprio io, invece, l'avessi ferita a tal punto e così profondamente? Che pensare ora? E se lei non mi avesse mai perdonato? Come farle capire che ero cambiato? Che non ero più il pezzo di merda di un tempo? Ce l'avrei messa tutta per farle capire, per dimostrarle che ero sul serio cambiato e che le volevo donare tutto l'amore che meritava. Però dovevo sul serio capirla a fondo, comprenderla...e sapere che cosa desiderasse sul serio, e che cosa pensava di me. Mi alzai dal letto posandogli un bacio delicato sulla guancia

 

- Ti amo Bella...-

 

Gli sussurrai, prima di coprirla con il lenzuolo e lasciarla riposare in pace.

 

 

 

 

 

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Capitolo 16
*** 15 ***


Ciao a tutti e buon San Valentino, sia a chi è innamorato sia a chi si chiama Valentina come me, oppure Valentino! Anche se non credo ci siano molti uomini in mezzo a noi, oltretutto che si chiamano Valentino, ma se ci fossero, auguri anche a loro! Sono in ritardo di qualche giorno, mi dispiace...ma ne sono successe di tutti i colori, tra cui, mio marito ha fatto un piccolo incidente con la macchina...questi uomini, sono solo dei danni al volante, altre che le donne!!! Perciò se qualcuno di voi è stato tamponato a Nova Milanese di prima mattina, può essere stato il mio consorte! eh! Ok, basta divagare, anzi, ultima domanda...voglio sapere i vostri mariti, fidanzati, ragazzi che vi fanno oggi, anche se solo state insieme a casa per vedere un bel film! Cosa molto romantica! Ok, ok...allora, voglio ringraziare le 14 ( che caso, proprio oggi) che hanno recensito il capitolo precedente; _Simmy_, paridesabryepennyadelina blabla, samantha_cullen, AuroLovefrancesca_97ilenia97cullennoemi90kya92danyborgiuliamarcoSnoopy79 e paty87. Siete state tante, e vi ringrazio, mi piace tantissimo rispondere alle vostre recensioni....spesso le leggo quando sono a lavoro, riuscite sempre a farmi tornare il sorriso! Grazie infinite! Ma naturalmente grazie anche a tutti quelli che hanno inserito questa storia in una delle liste, siete davvero tanti e vi abbraccerei tutti, siete stupendi! Grazie infinite! Ora vi lascio alla lettura, finalmente sapremo che accade quando Bella si sveglia! Un bacione, a prestissimo!




15

 

 

Pov. Bella

 

 

Mugolai leggermente girandomi nel letto, la testa mi pesava una tonnellata, e gli occhi non si volevano aprire. Con enorme sforzo insistetti, e ci riuscì. Ma quando notai che non ero nel mio letto mi misi seduta di scatto, provocandomi maggiormente mal di testa. Ma dove diavolo ero? E come avevo fatto ad arrivarci? Accidenti! Ero andata a letto con uno sconosciuto?! Cercai di sforzarmi e ricordai che ero al bar, stavo bevendo parecchio, che accidenti pensavo di fare? Ero per caso impazzita? Poi mi tornarono in mente due occhi smeraldo e profondi, Edward! Mi aveva portata via dal bar e portata a casa sua! Santo cielo! Non ci ero mica andata a letto vero? Mi osservai in giro e una cosa certa era che lui non era lì, ma poi osservandomi vidi che ero ancora vestita come la sera prima. A quel punto erano due le cose, o avevamo fatto sesso e poi mi aveva rivestita, oppure non avevamo fatto proprio nulla! Certo era assurdo pensare che mi avesse rivestita, però ero altrettanto sorpresa, non si era approfittato del mio stato? Ero davvero meschina a pensare certe cose. Mi alzai con calma dal letto ed uscì dalla camera, santo cielo, la testa mi stava scoppiando, mi sentivo terribilmente scombussolata, non mi sarei mai più ubriacata in vita via! Arrivai in soggiorno, era davvero splendido questo appartamento, non ci ero mai stata, ma supponevo fosse così. L'arredamento era molto bello, e la luce che entrava dalle finestre lo rendeva molto luminoso. Notai la mia giacca piegata sul divano e le mie scarpe una accanto all'altra a terra vicino ad esso. Edward era già sveglio? Se stava dormendo era il caso d'andare via senza dire nulla? Forse sarei passata per maleducata, ma di certo non potevo aspettare a casa sua il suo risveglio! M'incamminai verso il divano bianco per prendere la mia roba, quando improvvisamente mi venne quasi un'infarto e mi portai una mano al petto, sentendo la sua voce

 

- Buongiorno!-

 

Mi girai e vidi che era in cucina con il Times aperto, mentre sorseggiava, forse, quella che doveva essere una tazza di caffè. Ero in forte imbarazzo e mi passai una mano fra i capelli, mentre lui alzò il suo sguardo su di me ripiegando il giornale e posandolo sul tavolo

 

- Buongiorno a te...-

 

Gli risposi con voce impastata, vidi lui sorridere

 

- Vieni, ho preparato qualcosa anche per te-

 

Mi avvicinai a piedi scalzi e con calma alla cucina, appoggiandomi allo stupide, la testa mi girava in maniera incredibile

 

- Per qualche ora ti sentirai ancora un po' frastornata, poi il mal di testa dovrebbe sparire...-

 

- Meno male...-

 

Gli risposi semplicemente

 

- Il caffè lo vuoi con il latte?-

 

- No, va bene liscio...-

 

Lo vidi alzarsi e prendere una tazza dove ci versò quel liquido marrone scuro, che speravo vivamente mi potesse aiutare. Poi lo vidi prendere un paio di fette biscottate e metterci sopra della marmellata

 

- Tieni, è meglio che metti qualcosa nello stomaco-

 

Sorseggiai il caffè e diedi un morso alla fetta biscottata e aveva ragione, avevo fame, anche se lo stomaco si voleva rifiutare di mangiare

 

- Che ore sono?-

 

Chiesi

 

- Le nove e mezza-

 

Accidenti, dovevo chiamare il lavoro, oggi era meglio non andare in queste condizioni

 

- Dovrei chiamare lo studio...-

 

Lo vidi alzarsi e afferrare il cordless sul piano della cucina per poi passarmelo. Gli sorrisi e lo afferrai per fare il numero del mi studio

 

- Studio dell'avvocato Swan, buongiorno, in cosa posso esserle d'aiuto?!-

 

- Ciao Shelly, sono Bella!-

 

Non so se fosse possibile, ma più parlavo e più aumentava il mio mal di testa

 

- Buongiorno signorina!-

 

- Ascolta, oggi lavoro da casa, se c'è bisogno contattami al cellulare per piacere-

 

- D'accordo, avviserò gli altri. A domani!-

 

Misi giù la comunicazione ed osservai il telefono per poi posare gli occhi su Edward, che mi  stava fissando intensamente, quasi mi metteva in soggezione

 

- Posso fare un'altra chiamata?-

 

- Ci mancherebbe!-

 

Sorrisi ancora e formai il numero di casa mia, avrei dovuto avvisare Jake...chissà com'era preoccupato! Aspettai e dopo qualche squillo partì la segreteria, mi sembrava assurdo lasciare un messaggio alla mia stessa segreteria, ma che ci potevo fare? Comunque, ero convinta che era in ascolto, lasciava sempre partire la segreteria Jake prima di rispondere

 

- Jake, sono B...-

 

Non feci in tempo a finire la frase che sentì alzare la cornetta e Jake iniziare a sbraitare, dovetti allontanare di un centimetro il telefono dall'orecchio, e vidi che Edward mi guardò serio...probabilmente sentiva anche lui ciò che mi stava urlando Jacob

 

- Bella! Cazzo! Dove diavolo eri finita? Sono morto dalla preoccupazione! Che ti costava farmi sapere che stavi fuori la notte? E poi sei andata via così incazzata ieri sera! Ho pensato di tutto!-

 

Edward fece una strana espressione sentendo Jake dire che ero incazzata la sera precedente, ma feci finta di non accorgermene

 

- Dove sei stata? Come stai? Sei stata davvero una stronza! Come hai potuto farmi una cosa simile? Tu mi vuoi fare morire! Ho tenuto accesa la TV sperando di non sentire notizie su ragazze morte!-

 

- Jake calmati, sto bene...ieri sera sono andata in un bar e ho bevuto un po' troppo per tornare a casa...-

 

- Ti sei ubriacata in un bar? Non riuscivi a tornare a casa, ma ora in che casa ti trovi?-

 

- Per fortuna è passato Edward e mi ha portata a casa sua...ora...-

 

- Sei a casa di Cullen?! Dimmi dove si trova che ti vengo a prendere! Ti ha fatto qualcosa? Oddio, non mi dire che siete andati a letto insieme!-

 

Divenni rossa come un peperone, perché sapevo che Edward sicuramente aveva sentito tutto, alzai leggermente gli occhi verso di lui, e lo vidi che era appoggiato con le mani sotto il mento e i gomiti appoggiati al tavolo che mi stava osservando.

 

- Jake....ci sentiamo più tardi va bene? Anzi, ci vediamo più tardi...ora riposa, si sente che sei rimasto sveglio tutta notte...Edward è qui davanti a me...ti saluta...-

 

Vidi Edward alzare un sopracciglio, sapevo che non lo stava salutando, ma volevo che il mio amico capisse che non potevo parlare, perché lui era proprio lì. Per fortuna sembrò che Jake capì perfettamente quello che gli volevo dire

 

- Ok...salutalo da parte mia....ci vediamo a casa. Ora vado a sdraiarmi...-

 

- Ok...buon riposo...a dopo!-

 

- Ciao Bells!-

 

Ed entrambi chiudemmo la conversazione, sospirai passandomi nuovamente una mano nei capelli. Era una situazione assurda, e non sapevo da dove iniziare a scusarmi con Edward. Posai il telefono sul tavolo

 

- Edward...scusa....sul serio, non sapevo cosa stavo facendo! Sul serio!-

 

Lo vidi sorridere e rimettersi normalmente sulla sedia, per fortuna aggiungerei, mi metteva in soggezione quella posa che aveva assunto durante la chiamata. Senza aggiungere che anche di prima mattina era super figo. Chiusi un momento gli occhi, dovevo concentrarmi, e quando li riaprì sembrò davvero preoccupato per me

 

- Stai tranquilla, non c'è problema, siamo amici giusto?! Non potevo di certo lasciarti in quel bar ubriaca!-

 

Amici? Eravamo amici? La vedeva in quella maniera? O lo aveva detto solo per dare un nome al nostro rapporto? Ma perché mi sentivo ferita?

 

- Già...-

 

- Ma una domanda te la vorrei porre-

 

Mi chiese, catturando la mia attenzione

 

- Perché ti sei ubriacata?-

 

Che domanda era?

 

- Ho bevuto troppo?!-

 

- Quello è ovvio, ma insomma, andare da soli in un bar e bere e continuare a farlo fino al punto di ubriacarsi. Quello che vorrei sapere è il motivo!-

 

Perché mi ero spinta tanto in là? Cosa dirgli, che ero terribilmente frustrata? E una delle ragioni era lui? No...decisamente era meglio di no

 

- Ero un po' nervosa a causa dell'udienza in tribunale per il caso Watson, poi quando sono tornata a casa ho discusso con Jacob...e sai...cosa tira cosa-

 

Lo vidi sospirare, forse non era convinto delle mie parole, o forse come me, pensava che non era una giustificazione ubriacarsi per una cosa del genere, ma per nessuna situazione a dirla tutta.

 

- Potevi entrare in coma etilico!-

 

Lo guardai e sorrisi divertita, era passato da modalità "OFF" a modalità "ON" Dottore?!

 

- Quando inizi a lavorare oggi?-

 

- Oggi è il mio giorno libero, ti vuoi sbarazzare di me?-

 

- No, ma la tua affermazione era tanto da dottore, che mi son ricordata che dovevi lavorare magari!-

 

Mi sorrise allegro

 

- Hai fatto preoccupare parecchio Jacob-

 

O cavolo, voleva parlare di Jacob? Magari poi mi diceva qualcosa sulla telefonata e su ciò che aveva affermato per telefono il mio amico

 

- Già, ma si preoccupa sempre troppo, non siamo più dei bambini, ed io non sono più la ragazzina da proteggere-

 

Vidi che la sua espressione si modificò, che avevo detto per farlo divenire serio? Forse non era ciò che avevo detto, ma era geloso del rapporto che avevo con Jake.

 

- Magari ti vede ancora come la ragazza che veniva trattata male al liceo, senza che lei facesse nulla di male, e senza che si potesse difendere-

 

La sua affermazione mi lasciò sconvolta, potevo affermarlo? Sì, perché ero sul serio sconvolta da ciò che aveva affermato. Però oltre a sconvolgermi mi aveva anche terribilmente irritata, lui non ne sapeva nulla di quella faccenda, ed era lui la causa, non poteva di certo venirmi a dire certe cose. Ora forse la mia espressione era dura, ma così avrebbe capito che non poteva più prendersi gioco di me, ne lui ne nessun altro

 

- No, sa bene che non sono più così, piuttosto sono io che tratto male gli altri ora. Di certo sempre per una buona ragione, e non per divertimento! E so difendermi da sola, sia a parole che con i fatti. Se si è preoccupato, non è per ciò che hai affermato, ma perché tiene a me, e mi vuole bene-

 

Gli dissi quelle parole con astio, non poteva non averlo recepito, potevo fingermi sorridente quanto desideravo per ottenere ciò che volevo con lui, ma se toccava quell'argomento, non potevo starmene di certo calma!

 

- È buono che tu sappia difenderti ora, anche se sarebbe bello non averne mai bisogno. Per il resto credo sia giusto comunque non trattare male nessuno, soprattutto se si conosce il male che si può subire. E poi effettivamente è normale preoccuparsi delle persone a cui siamo legati e che a cui vogliamo bene-

 

Sorrisi amaramente alle sue parole, per sorseggiare il caffè ormai freddo nella tazza

 

- Sembra quasi che tu possa dirlo perché hai subito qualcosa di male nella tua vita...-

 

Non mi fece finire nemmeno di parlare

 

- Eppure, sono io che causavo male agli altri-

 

Alzai gli occhi su di lui, mi dispiaceva vederlo così, oltretutto lo stavo trattando male dopo che mi aveva aiutata tantissimo la sera precedente. Stavo per chiedergli scusa, ma lui ancora mi precedette

 

- Non ti preoccupare, in fin dei conti so bene che sono stato un vero stronzo, maggiormente con te Bella. Però sono passati undici anni, e non sono assolutamente più come prima, e non c'è giorno che mi ripeto che per parecchio tempo ero stato un pezzo di merda. Ci è voluto un bell'esame di coscienza per rendermene conto. Mi spiace sul serio se ti ho fatto vivere un inferno al liceo, non posso dire che non lo volevo, perché allora era così, ma ne sono terribilmente pentito. Vorrei tornare indietro, ma purtroppo non si può...-

 

Ascoltai attentamente ciò che mi stava dicendo, e non credevo alle mie orecchie, era pentito sul serio! Lo si poteva capire dal tormento delle sue parole, ma anche dalla sua voce. Mi stavo sentendo una vera merda in quel momento, che cosa dovevo fare? Lui non era più quello di prima, era giusto farlo soffrire? Potevo essere sadica fino a quel punto? Però non potevo non dire che alla fine comunque se lo meritava, ed io non mi dovevo certo fare impietosire dalle sue parole! Avevo fatto un patto con me stessa, e lo avrei mantenuto! Mi ero ripromessa di farlo soffrire, anche se questo significava soffrire a mia volta, anche se stavo riscoprendo d'amarlo! Sorrisi, uno dei miei migliori sorrisi falsi

 

- Hai ragione Ed...sono ormai passati undici anni e non è il caso di riparlarne. Ormai è storia vecchia. Siamo divenuti entrambi quello che siamo grazie alle nostre esperienze, giusto?-

 

- Ok, non parliamone più! Ora vorrei invece affrontare un altro argomento con te-

 

Lo guardai dubbiosa. Di cosa voleva parlare? Probabilmente si accorse della mia espressione, perché mi spiegò

 

- Del caso dei Volturi-

 

Ancora con sta storia? Sospirai spazientita

 

- Non posso rivelare molti dettagli sui miei casi, senza aggiungere che di questo non dovrei proprio parlarne-

 

- Non voglio parlare dei dettagli del caso-

 

Non lo feci nemmeno concludere

 

- Allora di cosa?-

 

- So quanto tu sia famosa e brava nel tuo campo, ma so anche la fama di quei mafiosi, e mi sto chiedendo se non sarebbe una buona idea che tu assumessi una guardia del corpo-

 

- Cosa? Una guardia del corpo?-

 

- Sì Bella, sono dei mafiosi, e tu sei l'avvocato dell'accusa. Tu vai in giro tranquilla e con indifferenza, ma potresti trovarti in serio pericolo-

 

- Credi che non lo sappia?-

 

Mi guardò alzando un sopracciglio, era incredibile quanto fosse perfetto il suo viso ed ogni suo lineamento

 

- Insomma Edward, se ne parlerà parecchio di questo caso, su tutti i giornali, e forse anche in televisione. È persino uno di quei casi che se per puro caso va bene, potresti guadagnare abbastanza per sistemarti quasi a vita. Comunque, per tutte queste cose, verrò molto osservata, e se mi faccio vedere con una guardia del corpo, si faranno l'idea che ho paura, che mi possono spaventare! Sarebbe ancora peggio! Poi farmi vedere ad esempio in una sfilata di moda, o in qualche altra festa, può solo dimostrare invece che non possono fare nulla, che non ho paura di loro...insomma, di certo non potranno attentare alla mia vita mentre sono in mezzo alla folla...-

 

- Magari invece lo farebbero proprio mentre sei in mezzo ad una folla, per dare una dimostrazione! Non sai come pensano, ne come possono comportarsi, e non mi sembra il caso d'aspettare di saperlo!-

 

Alzai gli occhi al soffitto, non capivo sul serio perché dovessi affrontare quell'argomento, non ne avevo proprio voglia, e poi non capivo tutto questo suo interesse per quella faccenda, possibile che fosse preoccupato per me?

 

- Jacob invece?-

 

Com'è che passava da un argomento all'altro? E poi che argomento era Jake? Lo vidi improvvisamente alzarsi dalla sedie per togliere le cose della colazione dal tavolo

 

- Spostiamoci nel soggiorno, ti va?-

 

Sospirai alzandomi dalla sedia andando in soggiorno per accomodarmi nel suo enorme divano bianco. Lui con calma stava chiudendo gli sportelli della cucina, era incredibile quanto fosse bello anche così. Aveva un semplice jeans ed una maglietta che poteva essere considerata alla stregua di una canottiera, che delineava bene i suoi addominali scolpiti, ma che lasciava scoperte le sue braccia, quelle braccia che mi avevano stretta. Non riuscivo a non pensare a quando durante la sfilata mi aveva avvolta nel suo abbraccio stando alle mie spalle. Sembrava gli fosse venuto così naturale, ed io stavo bene, oltre al fatto che sembrava non volesse lasciarmi più andare. Visti da fuori potevamo apparire tranquillamente come due fidanzati, come una coppia che si amava teneramente, e che non gli interessava dimostrarlo davanti a tutti. Ma se sapessero davvero come stavano le cose...già, se gli altri lo sapessero, cosa penserebbero di noi? Chi farebbe più schifo? Lui che era uno stronzo, ma che poi si è pentito, o io, che ero una ragazza maltrattata e che ora era divenuta vendicativa? Forse avremmo fatto schifo alla gente in egual misura. Edward si girò e mi guardò negli occhi avvicinandosi, non poteva avere quel potere su di me, così spostai gli occhi guardandomi in giro.

 

- Allora?-

 

Mi chiese catturando nuovamente l'attenzione su di lui, che nel frattempo si stava accomodando sul divano dov'ero io, ma comunque a debita distanza.

 

 

Pov. Edward

 

Anche se era appena sveglia, era di una bellezza sovrumana, stavo cercando con tutte le mie forze di non fissarla, ma mi risultava a dir poco impossibile. Ogni tanto si passava una mano fra i capelli, ed ero convinto che un po' era per il mal di testa e un po' per l'imbarazzo di trovarsi a casa mia da sola, a causa della sua sbronza. Io me n'ero approfittato, appena alzato avevo chiamato l'ospedale chiedendogli se potevo prendermi un giorno, e devo dire che mi avevano sorpreso, non solo mi avevano detto di sì, ma avevano anche affermato che non c'era bisogno di chiederlo, la prossima volta potevo semplicemente chiamare e avvisarli che non c'ero, non dovevo chiedere il permesso. Volevo approfittarne stando un po' con Bella, e magari parlare un po'. E così alla fine stavo cercando di fare, la vedevo comunque molto schiva, cercava sempre di non svelarsi troppo. Avevo affrontato l'argomento liceo, e percepì perfettamente il suo nervosismo, ma tagliò corto dopo qualche frase dura, affermando che erano ormai passati anni. Su questo non c'era dubbio, ma per lei era sul serio una faccenda chiusa? Ci speravo vivamente. Per quanto riguardava invece il suo caso, anche lì, aveva cercato di non affrontare l'argomento. Come faceva a non preoccuparsi? Io ero davvero agitato al pensiero che fosse in pericolo. Ora volevo sapere qualcosa su Jacob, avevo sentito perfettamente il loro dialogo per telefono, non perché mi ero messo a spiare, ma perché lui aveva letteralmente gridato! Ma non solo ero incuriosito dal fatto che avessero litigato, ero rimasto a dir poco interdetto quando Jacob aveva chiesto spaventato se avessi fatto qualcosa di male a Bella! Come poteva pensare che potessi farle del male? Misi nella lavastoviglie l'ultima tazza sporca per poi dirigermi in soggiorno, dove Bella mi stava attendendo seduta sul divano, la vidi esaminarmi attentamente per poi guardarsi in giro, era terribilmente in imbarazzo. Mi accomodai sul suo stesso divano, cercando di non avvicinarmi troppo, quando stavo accanto a lei non riuscivo del tutto a connettere lucidamente, e non volevo commettere errori.

 

- Allora?-

 

Le chiesi riferendomi naturalmente alla mia domanda su Jacob

 

- Allora cosa?-

 

Mi chiese lei

 

- Jacob?-

 

- Cosa vuoi sapere su di lui?-

 

- È venuto a New York solo per farti una visita? Me lo sto chiedendo perché in fin dei conti vi siete visti da poco a Forks, poi, di solito, quando si va a trovare una persona ci si sta per un paio di giorni, o per il week end...invece noto che rimane, per caso vuole trasferirsi nella grande mela?-

 

Forse stavo facendo la figura del ficcanaso, ma davvero non mi tornavano i conti su quanto riguardava quel ragazzo.

 

- No, non vuole trasferirsi in questa città, non credo neppure che gli piaccia molto a dire il vero. In fin dei conti comunque è un amico, proprio come te, giusto?-

 

La vidi fissarmi a quelle parole, amici, potevamo definirci tali? Però io desideravo qualcosa di più di una semplice amicizia, anche se precedentemente avevo io stesso affermato che lo fossimo. Possibile che avesse detto così proprio perché lo avevo fatto io? Possibile che volesse capire che cosa fossimo, anche lei? O voleva capire se per me lei era solo un'amica?

 

- E siccome abitiamo lontani, ha deciso di venirmi a trovare e stare un po' da me...siccome non possiamo uscire un giorno sì e uno no come facciamo io e te! Tutto qui...-

 

Non ero per nulla convinto della sua spiegazione

 

- Come mai avevate litigato ieri sera?-

 

La mia domanda la spiazzò, forse non capiva come facessi a saperlo, ma durò un'attimo, forse concretizzò la chiamata di poco prima

 

- Divergenze di opinioni-

 

Alzai gli occhi al soffitto, sembrava che le dovessi strappare delle parole dalla bocca con la forza, era incredibile!

 

- Sabato hai qualcosa da fare?-

 

Le chiesi improvvisamente

 

- Non credo, no...perché?-

 

- Ti va di trascorrere una giornata fuori porta?-

 

- Che hai in mente?-

 

- Sarà una sorpresa! Non so se ti può piacere, ma potresti ripagarmi per averti salvata ieri sera!-

 

- Ah, lo hai fatto per una ragione allora! E non perché una tua amica era in difficoltà!-

 

Si mise a ridere, ed io rimasi ad osservarla, non mi piaceva proprio il termine amico con lei, e poi volevo che capisse il mio interesse

 

- Solo dopo ho pensato che potevo guadagnarci un'uscita con te...e poi, non potevo di certo lasciare la ragazza che considerò più di una semplice amica, in quelle condizioni...-

 

Alle mie parole smise immediatamente di ridere per girarsi ad osservarmi, aveva capito ciò che intendevo. La fissavo negli occhi e quello che desideravo era solamente avvicinarmi a lei e baciarla, con tutto l'amore che possedevo. Dovevo cercare di tornare in me...

 

- Ti dovrai vestire elegante-

 

Lei ancora mi fissava, sembrava persa in chissà quali suoi pensieri

 

- E devo dire che vedendoti con la giacca di pelle rossa ieri sera, posso azzardarmi a dire che il rosso ti dona incredibilmente!-

 

Improvvisamente sembrò riprendersi dal suo stadio, e fu incredibile constatare che mi aveva ascoltato

 

- Insomma, preferiresti che mi vestissi di rosso? Vedrò cosa posso fare...ma quanto elegante?-

 

Feci finta di pensarci un momento

 

- Diciamo come se dovessi andare a teatro-

 

Sorrisi alla sua espressione pensierosa, probabilmente stava riflettendo su che tipo di serata stavo organizzando, ma volevo farle davvero una sorpresa. Ormai avevo prenotato da tantissimo tempo, ed ero felice che fosse Bella ad accompagnarmi. Speravo vivamente che le potesse piacere, anche perché era un'occasione più unica che rara partecipare ad un evento come quello.

Restammo a parlare fino a mezzogiorno, quando poi lei scusandosi mi comunicò che doveva tornare a casa. Potevo ben capirla, aveva appena avuto una sbronza, si doveva rilassare a casa sua! Senza togliere che magari si voleva lavare e cambiare. Le chiesi se voleva un passaggio, ma declinò gentilmente l'invito.

 

- Allora ci sentiamo per sabato!-

 

Mi disse mentre stava per entrare in ascensore. La fissavo tristemente, non volevo che se ne andasse...

 

- Sì, ti farò sapere dove ci vediamo e l'ora, anche se credo che ti verrò a prendere a casa-

 

- D'accordo! Allora aspetto tue notizie per l'ora, e se magari mi vorrai dire dove andremo!-

 

- No, quello non lo saprai fino al momento in cui arriveremo alla meta!-

 

Mi sorrise appoggiando una mano sul contorno della porta dell'ascensore aperta, mi guardò intensamente, volevo baciarla, Dio solo sapeva quanto lo desiderassi. Lei con calma entrò in ascensore, per poi riavvicinerai a me

 

- Grazie per ieri sera e stanotte...-

 

Non mi diede modo di rispondere che posò un lieve bacio sul mio zigomo, fra collo e viso...e poi sparire nell'ascensore che si chiuse con lei dentro. Chiusi gli occhi ed appoggiai la fronte sull'acciaio freddo delle porte. Un semplice bacio mi aveva mandato in tilt, ma in fin dei conti non era un semplice bacio, per vari aspetti! Uno, era perché era stata proprio Bella a donarmelo, la donna di cui mi ero innamorato, secondo, perché era la prima volta che mi baciava volendolo davvero e facendolo lei per prima, certo il bacio che mi aveva dato la sera precedente era stato fantastico, ma in fin dei conti era ubriaca! E terzo, mi aveva sfiorato con quelle labbra morbide e perfette vicino al collo...mi serviva una doccia fredda, assolutamente!

 

 

 

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Capitolo 17
*** 16 ***


Buongiorno a tutti! Eccomi con voi nuovamente! Questa settimana cercherò in tutti i modi di postare un altro capitolo oltre a questo! In questo capitolo leggerete solo dalla prospettiva di Bella, si potrebbe vedere comq un capitolo di transizione, ma così non è! Scoprirete qualcosa in più su Bella e il suo passato...ci sarà una piccola chiacchierata con Alice. Ok, non dico altro, poi sotto riprendo l'argomento. ^_^ Mi spiace, per chi attendeva il famoso appuntamento, dovrà aspettare il prossimo capitolo! XD Come sempre volevo ringraziare chi ha recensito lo scorso capitolo; sabryepennysamantha_cullendanyborparidekya92noemi90Snoopy79SkysKeeper_LFMDanto32, AuroLoveadelina blabla e ilenia97cullen! Grazie infinite ragazze, grazie a chi c'è sempre e chi di nuovo si aggiunge! Un grazie speciale anche a chi legge in anonimato, in silenzio e chi ha inserito questa storia in una delle liste...ok, dopo tutti questi ringraziamenti, vi lascio alla lettura! Un abbraccio ad ognuno di voi!






16

 

 

Pov. Bella

 

 

Erano le due di pomeriggio e stavo dando una guardata ai casi di cui si stavano occupando i miei avvocati, mi fidavo ciecamente del loro lavoro, ma un'occhiata in più non poteva di certo far male. Per quanto riguardava invece i miei due casi principali, avevo un'udienza per il caso Watson la settimana successiva, sapevo per certo che non sarebbero state accolte totalmente le mie richieste, ma in buona parte sì. Invece sul caso dei Volturi, ero riuscita a convincere almeno una persona a testimoniare contro di loro, e mi era davvero risultato difficile. Dovetti premere sui tasti emotivi, dirgli che avevano già distrutto tante famiglie e magari grazie a lui tutto ciò poteva concludersi, dando giustizia alle loro vittime. Naturalmente gli promisi per iscritto che per la sua testimonianza sarebbe entrato nella lista protezione testimoni. Dovetti a questo punto chiamare chi di competenza per informare di questa cosa. Anche l'FBI voleva mandare a vita in galera i componenti di quel clan di mafiosi, e appena gli comunicai del mio testimone si affrettarono a mobilitarsi. Era sottinteso che dovevo collaborare con l'FBI, anche se era una causa privata per un cittadino privato, qualsiasi cosa potesse aiutare ad incriminarli era utile. Finito di dare un'occhiata ai documenti, firmai l'accettazione e comunicai a Shelly di restituirli agli avvocati che si occupavano dei casi. Mi alzai e preparai la mia valigetta, oggi sarei tornata a casa prima, avevo un appuntamento con Alice a casa mia.

 

- Ok, ora io vado Shelly-

 

- Ok avvocato, buon week end!-

 

- Anche a te!-

 

Le risposi uscendo dallo studio per dirigermi verso i garage. Alice aveva saputo tramite Edward che avevamo un appuntamento e naturalmente lei mi aveva chiamata al volo per sapere i dettagli. Siccome in realtà c'era molto su cui parlare, tra cui la mia sbronza, le chiesi se voleva che ci vedessimo. Accettò immediatamente, dicendo pure che mi avrebbe portato un regalo. Quando diceva così, sapevo che si trattava sicuramente di una sua creazione, o comunque di un capo di alta moda. I suoi regali erano quelli, ed io non ero di certo dispiaciuta di ciò! Arrivai a casa in breve tempo, anche se c'era parecchio traffico, quando entrai trovai Jacob seduto sul divano con accanto Alice, che stavano ridendo e sorseggiando una tazzina di caffè

 

- Ciao ad entrambi!-

 

I due si girarono contemporaneamente verso di me e Alice si alzò immediatamente per venirmi a salutare

 

- Ciao Bella! Mi sei mancata tanto!-

 

- Ma se ci siamo viste domenica?!-

 

- Infatti! Sono ben cinque giorni! Non si fa così! Ed io ti porto anche un regalo! Comunque, se non mi farai un resoconto dettagliato di questi giorni, non ti do proprio nulla!-

 

- Ok, da dove vuoi partire?-

 

- Dal fatto che alla sfilata siete rimasti appiccicati per parecchio tempo te ed Edward?!-

 

Le sorrisi alzando gli occhi al soffitto

 

- Eravate davvero carini insieme, sembravate una vera coppia innamorata!-

 

- Che devo dirti di ciò, forse era geloso di Jacob e ha voluto marcare il territorio! L'ho lasciato fare per illuderlo meglio naturalmente!-

 

Vidi i miei due amici scambiarsi un'occhiata fugace, perché quell'occhiata? Che cosa c'era sotto?

 

- Hai fatto bene! Perché per quanto so, Edward è davvero cotto a puntino!-

 

Sorrisi alle parole della migliore amica per poi accomodarmi sul divano libero

 

- Bene...-

 

Dissi semplicemente

 

- Ma, si può sapere che cos'è accaduto dopo domenica?-

 

- Mercoledì sera ero nervosa, e sono uscita da sola. Mi sono infilata in un bar e ho iniziato a bere al punto di ubriacarmi...-

 

- Cosa, cosa...cosa? Ti sei ubriacata? Aspè, torniamo un momento indietro! Perché eri nervosa? E perché non mi hai chiamata?-

 

- Te l'ho detto, volevo starmene un po' da sola, avevo bisogno di pensare. Poi ero nervosa perché avevo litigato con il qui presente Jacob! Poi ero stanca anche per la pressione del lavoro! Comunque non credevo di ubriacarmi tanto!-

 

- Sei stata una sconsiderata! Potevi beccarti un maniaco!-

 

- Invece mi ha vista tuo fratello!-

 

- Edward?-

 

- Sì, mi ha detto successivamente che stava passando di lì e mi ha vista, ed ha aggiunto, che mi ha trascinata via dal bar di peso!-

 

- Che cosa romantica!-

 

- Romantica!? Abbiamo idee differenti su cosa sia romantico e cosa no!-

 

- Su Bella, ammettilo, un ragazzo che ti prende di peso e ti porta fuori da un locale perché ti trova ubriaca-

 

Ci pensai per un millesimo di secondo, vista come l'aveva detta Alice sembrava davvero una cosa molto romantica in effetti. Tornai a fissarla per non fargli capire il mio cambio d'opinione

 

- Va bé, comunque mi ha portata da lui e mi ha messa a dormire....questo è tutto ciò che so, perché me lo ha raccontato lui! Non mi ricordo un'accidente! Spero solo di non essere stata ridicola! E di non avergli detto nulla di sconveniente!-

 

- Lui non mi ha detto nulla in proposito!-

 

- Perciò sapevi di questa cosa!-

 

- Sì, però volevo che me la raccontassi tu, e vedere se c'erano discordanze, ma non ci sono, oltretutto non mi stai raccontando nulla di nuovo!-

 

- Oh, poverina! Comunque la mattina dopo mi sono svegliata con un forte mal di testa e volevo fuggire via da casa sua...ma era già sveglio, e mi ha invitata a fare colazione con lui! L'ho accontentato, in fin dei conti glie lo dovevo e dovevo anche chiedergli scusa! A parte le mie scuse ci siamo messi a parlare del liceo, del mio caso contro i Volturi e di Jake!-

 

- Aspetta, dammi qualche dettaglio! Avete parlato del liceo? Che cosa è venuto fuori?-

 

- Mi ha chiesto scusa per come si è comportato, affermando che ora non è più il pezzo di merda di un tempo!-

 

- Questo te lo posso confermare anch'io!-

 

- Come se la cosa cambi qualcosa-

 

Le risposi io accavallando le gambe scocciata. Non perché sembrava di stare in tribunale con tutte le spiegazioni che dovevo dare, ma anche perché mi scocciava che Alice affermava che suo fratello era cambiato, non m'interessava affatto!

 

- Poi mi ha chiesto se non era il caso che ingaggiassi una guardia del corpo per la pericolosità del mio caso-

 

- Non ti arrabbiare, ma ha ragione anche su questo!-

 

Guardai la mia migliore amica in malo modo

 

- Va bene...comunque a parte questo, tutto qui!-

 

- Direi di no, se vogliamo aggiungere che hai un appuntamento con lui domani sera!-

 

- Sai anche questo! Cosa vuoi che ti aggiunga? Mi ha detto che devo essere vestita elegante e che ama come mi sta il rosso, e che sarà una sorpresa dove mi porterà!-

 

- E che ci tiene a te, che non sei solo un'amica-

 

Strabuzzai gli occhi dalla sorpresa, Edward gli aveva detto anche quello?!

 

- Non fare quella faccia! Mi ha detto che te lo ha voluto far notare per farti capire che lui non ti vede come un'amica...insomma Bella...Edward si è innamorato di te!-

 

- Lo avevo capito che non mi vedeva solo come un'amica, anche se non affermava ciò! E poi finché non dirà a me personalmente che mi ama...-

 

- Lasciamo perdere-

 

Non mi fece neppure finire di parlare che si alzò in piedi

 

- Siccome mi ha detto che le sei piaciuta in rosso, e siccome io so dove ti porterà domani sera...-

 

- Sai dove mi porta? Dimmelo immediatamente!-

 

- Mi spiace, ma non te lo dirò!-

 

Mi accigliai continuandola a fissare, non mi piacevano le sorprese!

 

- Stavo dicendo, siccome sono a conoscenza di questi dettagli, ti ho portato una mia creazione! L'ho fatta cucire appositamente per le tue misure, e sappi che con questo lo stenderai!-

 

Vidi che mi sorrise compiaciuta, e mi stava incuriosendo terribilmente! Mi alzai dal divano per avvicinarmi alla confezione che Alice aveva preso fra le mani.

 

- Ora vai in camera e cambiati!-

 

Mi diede il pacchetto che presi avidamente e sorridendole mi allontanai per entrare in camera mia. Chiusi la porta dietro di me ed appoggiai la scatola sul letto per poi aprirla. Tirai fuori un abito lungo e rosso che mi lasciò a bocca aperta, dovevo indossare questo? Piano aprì la cerniera e me lo infilai, per poi con estrema difficoltà richiuderla. Andai verso lo specchio e rimasi ancora a bocca aperta! Mi fasciava totalmente, la parte posteriore era divina, ma il davanti non avrebbe lasciato scampo! Sorrisi all'immagine riflessa allo specchio, per prendere un paio di mollette per alzare i capelli, volevo che il collo fosse ben visibile, ed anche la lavorazione sulla schiena, e questo voleva dire tenere i capelli raccolti. Uscì dalla camera da letto per dirigermi in soggiorno. I miei amici mi fissarono ed io girai su me stessa

 

- Allora? Come sto?-

 

- Santo cielo Bella, se fossi etero ti salterei addosso, credo! Sei davvero figa!-

 

Sorrisi alle parole di Jake che mi fissava a bocca aperta, ma lo stesso era Alice

 

- Bella, tu mi devi fare da modella, ti sta d'incanto! Sono un genio! Ho creato un abito divino, e il tuo corpo lo valorizza pienamente! Se bellissima! Aspetta...-

 

Disse d'un tratto per prendere un'altra custodia, che riconobbi come la scatola delle scarpe. L'aprì e tirò fuori un paio di scarpe rosse con un vertiginoso tacco

 

- Spero che non dovrò camminare troppo a lungo-

 

- Non camminerai quasi per niente!-

 

Bene, ora sapevo qualcosa di più, era un posto dove sarei rimasta seduta...

 

- Almeno credo...-

 

Come almeno crede? Stava scherzando? Mi misi le scarpe e mi sentì altissima, era almeno tre centimetri sopra i miei soliti canoni, sapevo che non era di certo un problema, però ne avrei risentito dopo la serata.

 

- I tacchi ti slanciano maggiormente, Bella, sei davvero bellissima, non so più come dirtelo, a mio fratello usciranno gli occhi dalle orbite!-

 

Sorrisi alla sua affermazione, ci speravo vivamente che a Edward gli piacessi!

 

- È un abito fantastico Alice, sei stata davvero un genio a crearlo! Complimenti!-

 

- Domani sera verrò a darti una mano a prepararti!-

 

- Ci sono riuscita a mettermi il vestito!-

 

- Ho notato, ma ti sistemerò i capelli e ti truccherò! Voglio vedere l'opera finale! Perciò sarò qui per le cinque!-

 

- Per le cinque? Per il trucco e i capelli?-

 

- Tu non preoccupartene ok? Saprò io cosa fare! Dai ora ti aiuto a tirartelo via, chissà che poi a fine serata non ci sia qualcun altro a darti una mano!-

 

Mi girai a fissarla sbalordita, non avevo di certo intenzione di fare sesso con su fratello l'indomani! Lei e Jacob vedendo la mia faccia scoppiarono a ridere mentre io sbuffavo con le braccia incrociate al petto. Erano assurdi! M'incamminai verso camera mia, seguita dalla mia migliore amica, che appena entrammo chiuse la porta e venne da me per aiutarmi a slacciarmi il vestito.

 

- Allora, come stai?-

 

Mi chiese improvvisamente lasciandomi leggermente perplessa, perché quella domanda? Gli sembravo malata per caso?

 

- Sto bene, perché?-

 

- Insomma, ti sei messa a bere...non credo che sia tutta colpa del tuo lavoro o della discussione con Jake...-

 

Sorrisi fra me amaramente, a volte mi dimenticavo perché Alice fosse la mia migliore amica, la mia persona! Lei riusciva a comprendermi perfettamente, capiva che cosa si celava dietro ai miei gesti, dietro ad una mia frase, un mio sguardo o una mia battuta. Ed anche in questa occasione sembrava aver capito. Potevo dirle la verità, ma perché non riuscivo? Forse perché me ne vergognavo?

 

- È difficile...-

 

Gli risposi lasciando in sospeso la frase

 

- È più difficile di quello che credevi e speravi? Questo intendi? Perché parlare con un'amica non dovrebbe mai esserlo Bella!-

 

Mentre diceva ciò stava ripiegando il vestito ed io stato prendendo un pantalone ed una maglietta

 

- Lo so, non dovrebbe essere difficile parlare con un'amica...ma credo sul serio di vergognarmene...-

 

- Ti stai chiedendo se stai facendo la cosa giusta? O per caso hai paura di sentirti in colpa? Oppure...stai comprendendo che te, come Edward, potresti provare qualcosa?-

 

Era impossibile, ma aveva compreso tutta la situazione, forse era il momento di liberarsi da un peso. Andai a sedermi sul letto guardando fuori dalla vetrata

 

- Ci sono dei momenti che, sì, mi chiedo se sto facendo la cosa giusta, se dopo davvero starò meglio, e se ne vale sul serio la pena. So bene che sto correndo il rischio d'innamorarmi ancor di più di Edward rispetto ad una volta, ma nello stesso tempo, quando realizzo quel pensiero, mi dico che non fa nulla. Forse mi dovrei spiegare meglio! È come se mi dicessi, anche se me ne innamorassi follemente, e lui mi ricambiasse, voglio star male pur di fare soffrire lui un minimo di come ho sofferto io! Lo so, non è degno di me, e non sono una ragazzina. Però ho fatto una promessa a me stessa, e voglio mantenerla!-

 

Sentì Alice sedersi accanto a me e a quel punto mi girai verso di lei sentendo i miei occhi lucidi

 

- Io credo che arriverà un momento che capirai cosa sia giusto fare, o per lo meno cosa sia giusto fare per te! In fin dei conti sappiamo che ciò che è giusto per noi necessariamente potrebbe non essere lo stesso per un'altra persona. Noi donne siamo vendicative, facciamo finta di nulla, ma ci portiamo il rancore e il ricordo per tutta la nostra vita. Sei disposta a soddisfare la tua sete di vendetta rinunciando ad un sentimento che è travolgente, cioè l'amore? Io starò dalla tua parte qualsiasi cosa tu decida di fare...-

 

- Ne ho subite così tante da lui in combutta con i suoi amici che ho perso il conto Alice! È vero, c'erano state delle sciocchezze come togliermi la sedia quando mi sedevo per farmi cadere davanti a tutti, farmi sparire gli occhiali da vista, oppure mettermi la colla nelle scarpe da ginnastica. Queste erano cavolate, anche se di certo non era piacevole ricevere ogni giorno uno scherzo diverso! Poi però c'erano quelli che per giorni mi facevano piangere, che mi umiliavano terribilmente, ti ricordi? Come quella volta anche in gita, quando mi hanno spinta facendomi finire in una pozzanghera di fango! Ero davanti a tutti sporca, e mi davano del maiale! Io...non posso...e non voglio perdonarlo! Come potrei? IO AVEVO PAURA D'ANDARE A SCUOLA OGNI GIORNO!!-

 

Avevo gridato e Alice mi guardava in viso con tristezza, sapeva esattamente quello che avevo vissuto, lei ed Angela erano le uniche che mi stavano vicino e mi aiutavano in quei momenti. Io non potevo perdonare Edward, ogni volta che pensavo al liceo avevo ricordi bruttissimi, ed era solo a causa sua!

 

- Senza togliere l'umiliazione più grande della mia esistenza...quella che ancora oggi mi dilania! Ed Edward era già andato via! Ma hanno continuato! Ancora più pesantemente! Procurandomi una cicatrice indelebile! Ma se lui non avesse mai iniziato, io non avrei mai perso in quel modo....-

 

- Ti prego Bella...per favore, non farti maggiormente male...-

 

Alice mi stava abbracciando forte ed io incominciai a singhiozzare, sembravo sul serio disperata, e lo ero! Come potevo perdonarlo? Non ci sarei mai e poi mai riuscita completamente! Avevo perso la verginità con un ragazzo che lo aveva fatto solo per una scommessa con il gruppo dei vecchi amici di Edward...aveva pure detto che aveva provato ribrezzo durante e dopo. Io mi ero illusa, era in quel gruppetto, ma improvvisamente si era allontanato da loro. Un giorno mi si avvicinò chiedendomi se potevamo dividere il banco, addirittura mi difendeva se qualcuno provava a farmi qualche scherzo. Mi sentivo protetta...ma che povera ed ingenua illusa ragazzina. Chiusi d'istinto gli occhi, non volevo che quelle immagini mi scorressero davanti, non volevo ricordare. Faceva troppo male. Alice mi stava accarezzando i capelli per calmarmi, era da parecchio tempo che non piangevo davanti a lei, in realtà che piangevo proprio. Mi ero costruita una corazza talmente impenetrabile, mi ero vietata la debolezza del piangere, commuovermi forse, ma piangere per tristezza, quello lo avevo eliminato dalla mia vita. Era assurdo che ora invece, fossi qui, abbracciata dalla mia migliore amica, che stavo piangendo a dirotto. Ci volle un po' prima che mi calmassi, e Alice a quel punto si scostò leggermente per guardarmi in viso, aveva i suoi bellissimi occhi lucidi, soffriva a vedermi in quello stato, e me ne dispiaceva enormemente.

 

- Che dici se ora ti vai a sciacquare questo bel viso? Poi potremmo vedere un bel DVD e ordinare cinese! Che dici? È da tantissimo che non lo facciamo!-

 

Le sorrisi, era vero, non mi ricordavo neppure quand'era stata l'ultima volta che avevamo passato un pomeriggio ed una sera a casa come ragazze qualunque.

 

- Va bene-

 

- Mentre tu ti sciacqui io vado a scegliere il film da vedere, se non mi sbaglio ne hai parecchi giusto? Così mettiamo alla prova il tuo impianto audio all'avanguardia ultra moderno!-

 

- Ok, sai dove trovarli, io arrivo subito!-

 

- D'accordo!-

 

Mi rispose con un sorriso per poi lasciarmi sola in camera. Io andai subito in bagno per guardarmi in viso, avevo un aspetto pietoso! Il mascara mi aveva fatta assomigliare ad un panda. Mi lavai il viso usando anche poi il latte detergente e lo stuccante, dopo cinque minuti, sembravo tornata quella di prima, avevo solamente un po' gli occhi arrossati. Uscì dal bagno e poi dalla camera da letto per raggiungere i miei amici in soggiorno che stavano parlando allegramente

 

- Allora? Hai scelto cosa vedere?-

 

- Sono indecisa fra questi due! Una notte da leoni, oppure, come ammazzare il capo e vivere felici! Tu cosa consigli? Li hai visti?-

 

- Io opto per una notte da leoni, fra gli attori c'è quel figo di Bradley Cooper! Ha degli occhi!-

 

Io e Alice sorridemmo alle parole di Jacob

 

- Dai, vediamo quello, poi abbiamo parecchio tempo, perciò magari riusciamo anche a vedere l'altro DVD!-

 

- Va bene! Allora lo inserisco, nel frattempo recuperi il numero del ristorante cinese che porta a casa?-

 

- So dov'è, l'altro giorno l'ho utilizzato! Cosa gli dico? Cosa volete mangiare?-

 

- Io del riso saltato con gamberetti!-

 

- Io gli spaghetti cinesi con carne e verdura! E un involtino primavera!-

 

- Ok, vado a chiamare-

 

Sorrisi sedendomi sul divano, avevo degli amici fantastici, sapevano di cosa potevo aver bisogno, ed erano pronti a soddisfarmi. Solamente per tirarmi su il morale, anche se non ero del tutto sicura che a Jake non piacesse sul serio Bradley Cooper, in fin dei conti era un bel uomo, e aveva due occhi di un azzurro straordinario. Mi rilassai, mentre Alice si stava sedendo accanto a me sul divano con il telecomando pronto in mano

 

- Jake? Quanto ci vuole a ordinare?-

 

Chiese ad alta voce Alice, e in quel momento uscì dalla cucina Jacob con una scodella piena di pop corn, aveva pensato anche a quello?!

 

- Oh, i popcorn!-

 

- A te niente, mi hai messo fretta!-

 

- Non fare l'antipatico!-

 

- Bella, a te piacciono lisci giusto? O ci vuoi mettere sopra il cioccolato?-

 

- No, mi piacciono lisci!-

 

- A me non chiedi nulla?!-

 

- No!-

 

Ci mettemmo a ridere mentre Alice faceva la finta offesa, Jake si sedette in mezzo a noi con i popcorn in mano, e incominciammo a vedere il film. Lo avevo visto altre volte, e mi era sempre piaciuto, avrei voluto anch'io un addio al nubilato come quello con le mie migliori amiche. Certo, senza un mafioso cinese e i suoi sicari che ti vogliono sparare! Passammo così il resto della serata e pomeriggio, in mezzo a  popcorn e DVD! Il ristorante cinese arrivò puntuale con le nostre ordinazioni. Mi era mancato davvero molto tutto ciò!

 

 

 

 

 

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Ed eccomi nuovamente qua con voi, allora, come vi sembra il capitolo? Questo capitolo diciamo che è dedicato solamente a Bella, per capire un po' di più quello che gli frulla nella testa, a volte cose sconnesse, infatti è naturale che qualcuna la odi! XD Per quanto riguarda il passato, diciamo che scopriremo tramite Alice certi dettagli che Bella non ci ha fornito, diciamo che comunque è una bella palla bollente. Fatemi sapere che ne pensate, e nel prossimo capitolo, finalmente l'appuntamento tanto atteso! Un bacione!

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