tutto può cambiare di ballerina89 (/viewuser.php?uid=26574)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** il primo incontro ***
Capitolo 2: *** lo confesso! ***
Capitolo 3: *** il posto segreto ***
Capitolo 4: *** gli incontri segreti... ***
Capitolo 5: *** Hermione cambia... ***
Capitolo 6: *** niente è perfetto... ***
Capitolo 7: *** Draco parla ad Harry ***
Capitolo 8: *** finalmente ne parla... ***
Capitolo 9: *** finisce qui ***
Capitolo 10: *** l'ultimo bacio ***
Capitolo 1 *** il primo incontro ***
blablabla
Era una splendida giornata di sole, faceva
molto caldo ed Hermione aveva deciso di studiare fuori sull’immenso prato che
abbelliva Hogwarts. Si sdraiò sull’erba e aprì quel voluminoso libro di Storia
della Magia, una materia che non amava particolarmente ma che doveva studiare in
vista degli esami di fine anno; incominciò a leggere il primo rigo del capitolo
" la rivolta dei Globin" ma la sua mente iniziò subito a vagare e si concentrò
sull’unico pensiero fisso che da moltissimo tempo le affollava la testa:Draco.
Non voleva ammetterlo ma continuava a pensare a quegli occhi azzurri, quel
sorriso sereno, ma soprattutto a quella fierezza che veniva nascosta dalla sua
simpatia e la sua allegria. Era un ragazzo concentrato su se stesso, a volte
presuntuoso e incredibilmente sicuro di se, ma Hermione sapeva che al di sotto
di quell’atteggiamento fiero c’era un animo dolce, gentile, che solo pochissime
volte lei aveva visto uscir fuori. Ormai ne era sicura, si era davvero
innamorata: erano quattro anni che aveva cercato di istaurarci un rapporto
almeno di amicizia, ma ogni sforzo era stato inutile. Lei era una ragazza
carina, simpatica e allegra con tutti, aveva molti amici e riusciva a creare
subito dei legami molto forti con le persone; insomma si faceva voler bene da
tutti, ma con lui era diverso, non c’era riuscita: il problema era che quando
c’era lui non riusciva ad essere se stessa, a mostrare quel lato di se sicuro e
simpatico che tanto piaceva ai amici, ma stava zitta ad ascoltare e dava
l’impressione di essere estremamente timida. Molte, anzi troppe volte si era
posta la domanda per capire come riuscire a liberarsi di quella paura quando
Drago si trovava di fronte a lei, e avrebbe tanto voluto trovare una soluzione,
che purtroppo non era mai arrivata….
Hermione si accorse che non stava affatto studiando e decise di
concentrarsi sui Globin.
"Hey Hermione!!!"senti Hermione all’improvviso e si girò.
Impallidì tutto ad un tratto: era Draco.
" Ciao Draco"rispose lei timidamente;
" Non mi dire che studi anche in questa splendida giornata!!!
Senti io vado a farmi un giro, se ti va puoi venire con me, cosi la smetti di
studiare!!!!" propose Draco;
"mi piacerebbe molto ma devo davvero studiare,altrimenti
all’esame poi non so che scrivere sul foglio!!!" rispose lei;
" Ok, allora per la prossima volta però ci conto, ok?" Disse
Draco, e si allontanò.
Lei rimase a guardarlo mentre si allontanava, ancora incredula
di ciò che le era accaduto; prese il libro e decise di tornare nella sala
comune, convinta che per il momento non sarebbe più riuscita a
studiare.
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Capitolo 2 *** lo confesso! ***
blablabla
Hermione entrò nella
sala comune e si sedette sulla comoda potrona accanto al camino, ancora
incredula di ciò che le era successo…forse sarebbe dovuta andare con lui e
parlargli, ma era sicura che non sarebbe riuscita a dire niente di sensato.
“Hermione, ma a che
stai pensando? Hai la testa nelle
nuvole!!” disse Harry, sedendosi sulla poltrona di fronte alla
sua.
“Cosa?...a no, a
niente…”rispose lei
Harry era un ragazzo
molto carino e simpatico. Aveva sempre molte attenzioni per Hemione, e le era
sicura che tra loro correva una profonda amicizia legata da un affetto
sincero.
“Mmm, tu non mi
convinci affatto…forse stai studiando troppo…” disse Harry e aggiunse “ domani
c’è la finale di Quiddich, te lo ricordi vero?”
“Ma certo! E come
potrei scordarmene!!!tu piuttosto hai mangiato? Mi sembri un po’ nervoso…”
rispose lei;
“Non molto, ho lo
stomaco chiuso…ora vado a letto, devo riposarmi per domani!!!” disse Harry e si
alzò, salì le scale e sparì dietro la porta del dormitorio maschile.
Hermione rimase di
nuovo sola nella sala comune, e non poté far a meno di ritornare al suo unico
pensiero, ormai indelebile. La porta della sala comune si aprì di nuovo, e
questa volta ad attraversarla era Ginny, una cara amica di Hermione, anche lei
sembrava un po’ crucciata e pensierosa.
“ Ciao Ginny, che
hai?” domandò Hermione
“ O niente, le
solite scocciature con Sean, mi sa proprio che domani lo lascio,mi sono
stancata…” rispose Ginny “ anche tu non mi sembri molto allegra!È da un po’ di
giorni che ti osservo e sei sempre distratta, pensierosa e giù di morale…che ti
succede?”
“ E va bene a te
posso dirlo, mi posso fidare...”disse Hermione
“ Ha, ha, ho
capito…ti sei innamorata!!!” disse Ginny
“ Innamorata…che
parola grossa…diciamo che mi piace un ragazzo…ma non ti dico chi è” obbiettò
Hermione
“Tanto mi sa che
l’ho già capito…è Draco vero?” domandò Ginny con aria interessata
“ E tu come fai a
saperlo?” Disse Hermione piuttosto imbarazzata
“ Ma si vede da come
lo guardi, come ne parli, e poi ricordati che noi ragazze capiamo al volo certe
cose…”rispose sicura di sé Ginny.
“ Si ma devi
promettermi che non ne farai parola con nessuno” aggiunse Hermione
“Ok, non
preoccuparti, sarò muta….ora vado a letto che è tardissimo…” disse Ginny
augurandole la buona notte
“buonanotte” rispose
Hermione, non molto sicura se avesse fatto bene a rivelare il suo segreto a
Ginny.
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Capitolo 3 *** il posto segreto ***
blablabla
Il giorno successivo
c’era l’attesissima finale di Quiddich tra Grifondoro e Corvonero. Harry era
molto agitato, se non avesse trovato il Boccino prima di Cedric (il cercatore
dei Corvonero), lui e la sua squadra avrebbero perso la partita e la coppa. Così
scese nella Sala Grande con la speranza di riuscire a mangiare qualcosa, anche
perché tutti continuavano a dirgli che aveva bisogno di forze per la partita;
Hermione arrivò e si sedette di fronte a lui, e aveva la solita espressione
triste che da un po’ di tempo si leggeva sul suo volto. Harry aveva capito che
c’era qualcosa che non andava, e di sicuro non era collegato agli esami, perché
Hermione aveva sempre studiato moltissimo e ora si vedeva chiaramente che c’era
qualcosa che la disturbava anche dai libri, ma non riusciva a capire cosa,e non
aveva neanche il coraggio di chiederglielo, perché aveva paura di ricevere una
brutta risposta in cambio; in effetti la sua paura non era affatto infondata,
perché non appena Ron provò a chiederle cos’avesse, lei gli rispose di farsi gli
affari suoi mostrando ancora una volta il suo carattere un po’
burbero.
Dopo la colazione
tutti andarono fuori per sedersi sulle tribune ed Harry andò a prepararsi, ma
Hermione annunciò:
“ Scusate, ho
dimenticato una cosa importante nel dormitorio, torno subito”
“ Si, ma fai presto
che la partita comincerà tra poco” rispose Ron;
Hermione corse su
per le scale fino ad arrivare alla Signora Grassa, pronunciò la parola d’ordine
e attraversò il buco del ritratto, andò quindi nel dormitorio e controllò che
non si fosse nessuno; si buttò quindi sul letto e iniziò a piangere, un pianto
forte, quasi esagerato, ma ne aveva un così tale bisogno…si sentiva come se
dentro di lei vi fosse una forza immensa bisognosa di uscire, ma non ci
riusciva, e quindi provava a emettere tutto il suo rancore con il pianto. E
mentre piangeva si sentiva stupida, perché sapeva che tutto ciò che le mancava
in quel momento era solo dell’affetto, dell’amore che lei voleva ricevere
dall’unica persona che poteva farla stare meglio in quel momento, perché la cosa
più brutta quando piangi è proprio
che l’unica persona che potrebbe consolarti è quella per la quale stai
piangendo. Voleva smetterla di comportarsi così, di stare male per una persona
con la quale alla fine neanche aveva mai parlato seriamente, e ci aveva provato
molte volte, ma senza mai un esito positivo. Alla fine si asciugò le lacrime e
decise di andare a vedere la partita.
Era arrivata al
portone principale quando si ritrovò faccia a faccia con l’unica persona che in
quel momento non avrebbe voluto vedere: Draco. Lui la vide, le rivolse un gran
sorriso e la salutò:
“Ciao Hermione, come
mai non sei alla partita?”
“Ciao Draco, ci
stavo giusto andando” rispose lei un po’ fredda
Lui si accorse del suo comportamento, e
intuendo che c’era qualcosa che non andava, la prese per mano e le disse:
“Vieni con me, non
andiamo alla partita, ti porto in un posto molto più bello” e la trascinò con
sé.
Camminarono un po’ e
arrivarono in un boschetto non lontano da Hogwarts, il quale nascondeva un
piccolo sentiero che sfociava in un immenso prato ricco di fiori e piante
profumate: Hermione non riusciva a credere ai suoi occhi, non era mai stata in
un posto del genere, anzi credeva che posti così potessero esistere solo nelle
favole.
“Ti piace? L’ho
trovato per caso, un giorno che cercavo di studiare lontano dalla confusione di
Hogwars, e da allora ci sono tornato sempre.” disse Draco.
“ è stupedo” disse
Hemione “ non credevo che tu apprezzassi questo genere di posti, sembri più un tipo da salotti ben
arredati e dotati di ogni confort”
“ Si è vero, molti
credono che io sia così, e in effetti è cosi che mi presento, ma è solo per non
rovinare la mia reputazione…sai, in realtà io adoro questi posti, perché ogni
tanto mi piace stare da solo e riflettere” rispose Draco
“ E allora perché
hai deciso di portarmi qui? Noi hai paura che possa rivelare tutto ai tuoi amici
o trascorre del tempo anch’io in questo posto bellissimo?” chiese
Hermione
“ No, io so che non
dirai nulla, perché so come sei fatta, e non ne saresti capace….e comunque
volevo condividere questo posto con te…vieni” le disse , la prese per mano, e la
trascinò in un angolo, dove c’erano dei bellissimi fiori bianchi. Ne prese uno e
glielo mise tra i capelli, le si avvicinò al viso e la baciò. Fu un bacio
dolce,intenso, lungo e piacevole. Hermione non credeva a ciò che le stava
accadendo, non pensava che Draco fosse un tipo così, lo aveva sempre visto come
il classico presuntuoso ed egocentrico convinto che il mondo gli girava intorno,
e invece ora era l’opposto, ma in fondo aveva sempre saputo che in lui c’era un
minimo di dolcezza che aspettava solo di venir fuori. Solo che ora non sapeva che fare, come
comportarsi, cosi si staccò da lui, disse che doveva andare e scappò via,
incredula di ciò che stava facendo: aveva aspettato da quattro anni quel momento
e quando finalmente era arrivato, lei era scappata. Si sentiva una stupida, ma
non sapeva che altro fare, cosi arrivò alla scuola, aprì una porta che portava a
una scala e ci si nascose dentro, respirando affannosamente per l’emozione di
ciò che le era successo, e iniziò a pensare che forse era stato tutto un sogno.
Si mise le mani tra i capelli e si ricordò del fiore, lo prese e decise che lo
avrebbe conservato per moltissimo tempo, in ricordo di quel magico
momento.
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Capitolo 4 *** gli incontri segreti... ***
blablabla
Nel frattempo la
partita era terminata e nella sala comune del Grifondoro tutti stavano
festeggiando Harry e i suoi compagni per fantastica vittoria.
“ Hei Hermione, ma
dove sei stata? Non sei venuta alla partita?” chiese Ron meravigliato
“ Si scusami ma sono
stata poco bene e sono andata a prendere un po’ d’aria” rispose Hermione
inventando in fretta qualcosa.
“ Che peccato,
avresti dovuto vedere Harry, volava con una velocità pazzesca e quando ha preso
il boccino era impossibile vederlo!!” raccontò Ron, e continuò descrivendo ogni
minimo particolare della partita.
“ A si, bè mi
dispiace, ora vado a letto, sono stanca” annunciò Hermione, lasciando Ron e
Harry un po’ increduli che lei non avesse mostrato un minimo di
entusiasmo.
La mattina dopo
Hermione si svegliò ben presto, scese a far colazione e decise di andare in
biblioteca per studiare; si sentiva molto meglio, ma non riusciva ancora a
credere ciò che le era capitato il giorno precedente. Studiò un po’ e poi andò a
lezione di Difesa contro le Arti Oscure, ma sapeva che li avrebbe incontrato
Draco e non era sicura di volerci andare. Poi prese coraggio e andò a lezione.
Si sedette vicino a Ron e Harry e guardò per un istante Draco, che ricambiò lo
sguardo ma con aria diffidente, come se avesse dimenticato tutto.
Alla fine della
lezione Hermione e Draco non si rivolsero parola, e ognuno andò per la sua
strada come se niente fosse. Hermione iniziò a pensare “…forse si è già
pentito…o forse si è arrabbiato perché me ne sono andata….o forse stava solo
giocando…” , ed ebbe paura che tutto ciò fosse vero. Non voleva che quello che
era successo finiva li, avrebbe voluto parlarci e chiarire tutto.
Così si incamminò
per la sua lezione di Antiche Rune, alla quale Ron e Harry non partecipavano, ma
mentre scendeva le scale si sentì afferrare per il braccio e trascinare via,
dentro una porta che lei non aveva mai attraversato prima d’ora. Draco la lasciò
e le disse:
“ Scusa se ti ho
trascinato qui dentro, ma devo parlarti”
“ potevi almeno
essere un po’ più delicato, mi hai fatto male!” ribatté Hermione.
“ scusa, ma perché
ieri sei scappata via cosi?”chiese Draco
“ non lo so” rispose
imbarazzata Hermione “non sapevo che fare”
“ senti se non ti va
possiamo far finta che non sia successo niente” propose Draco “ ma tu mi piaci
Hermione, mi piaci troppo, e voglio stare con te” le sussurrò all’orecchio, le
sia avvicinò e la baciò di nuovo, in attesa della sua risposta.
Fu un bacio diverso
dal primo, questo era molto più passionale, feroce, forte, perché stavolta
Hermione non aveva intenzione di lasciarselo sfuggire, lo aveva sognato troppo a
lungo per permettere che accadesse. Quando i due si staccarono lui suggerì però
di non parlare con nessuno di quello che era successo, perché sarebbe stato
molto più bello ed eccitante se fosse rimasto tutto tra di loro. Lei accettò,
preoccupata per le reazioni dei suoi due migliori amici alla notizia, e decise
di mantenere per sé ciò che le stava capitando. Nello stesso tempo però aveva
paura che quella proposta rivelasse il vero animo di Draco.
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Capitolo 5 *** Hermione cambia... ***
blablabla
Prima di continuare
la storia, vorrei scusarmi con vuoi lettori, perché in effetti Draco malfoy in
questa storia appare molto diverso da come è descritto nel vero libro, ma non
preoccupatevi perché vedrete degli interessanti risvolti che metteranno in
mostra la vera natura di Malfoy…grazie per le recensioni…buona
lettura!
Nei giorni seguenti
Hermione e Draco continuavano a vedersi di nascosto; Hermione non era totalmente
contenta di questa situazione, continuava a dire bugie sulle sue improvvise
sparizioni, ma soprattutto non era contenta dell’atteggiamento di Draco: quando
erano insieme si dimostrava dolce, gentile e premuroso, forse anche troppo, ma
quando invece si trovavano con i propri gruppi ritornava ad essere arrogante,
egocentrico e antipatico come lei lo aveva sempre conosciuto. E la cosa la
turbava, non riusciva a capire come fosse davvero, aveva paura che potesse mostrare ancora una terza
faccia…per di più ultimamente tra loro non c’era molta conversazione, il loro
rapporto si stava traducendo in qualcosa di più fisico, e lei aveva paura che
potesse spingersi oltre.
Un pomeriggio si
erano dati appuntamento nel loro posto segreto, dove ormai si vedevano sempre;
lei arrivata con un po’ di anticipo, ed era decisa a parlargli, non voleva più
vivere in quel modo, nascosta come se stessero facendo qualcosa di totalmente
sbagliato.
“Ciao bella!” la
salutò Draco, dandogli un bacio.
“Ciao Draco” rispose
lei non molto entusiasta.
Lui non ci badò
molto e cominciò a baciarla. Lei gli si staccò e gli chiese:
“ Perché non vuoi
che gli altri vengano a sapere di noi?”
“ Perché lo sai come
sono fatti, ci farebbero un’infinità di storie, e poi mi sembra che tu eri
d’accordo su questa cosa!” rispose lui, con un tono che le dava i
nervi.
In effetti su questo
aveva ragione, Hermione era sempre stata d’accordo di non dire niente ai suoi
amici su cosa le stava succedendo, ma ora ne era stanca.
“ Io credo che tu
con me ti diverti e basta!”lei accusò lei.
Lui non rispose, ma
le si avvicinò e le diede un bacio, convinto che l’avrebbe calmata, ma non
funzionò e le disse: “ Ma perché ora ti fai questi problemi? È andato sempre
tutto bene, perché vuoi cambiare tutto? Io sto bene con te, e sono convinto che
la cosa è reciproca; non roviniamo tutto così”.
Hermione non sapeva
che rispondergli, rimase per un attimo perplessa e poi cedette, pensando che
forse lui ci teneva davvero al loro rapporto. Così gli disse:
“ Va bene, forse hai
ragione tu, ma non sono del tutto convinta”.
Gli diede un bacio
sfuggente e si staccò da lui, si allontanò e gli disse:
“ Ci devo pensare”.
Si girò e se ne andò, lasciandolo lì da solo, scoraggiato perché avrebbe voluto
passare diversamente quel tempo con lei.
Mentre attraversava
il cortile continuava a pensare a ciò che le stava accadendo…non le piaceva
questa situazione, e iniziava a pensare che ci sarebbe stata male, anche se non
voleva. Doveva fare qualcosa che lo portasse a non poter fare a meno di lei,
qualcosa di unico…le veniva in mente una sola cosa, ma non voleva spingersi cosi
in fondo, anche se aveva sempre desiderato avere qualcosa in più con
Draco.
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Capitolo 6 *** niente è perfetto... ***
blablabla
Erano
tutti nella sala comune, decisi a studiare, anche se era arrivata la primavera e
il sole splendente ne faceva diminuire la voglia. Avrebbero tutti preferito
stare fuori a godersi quella splendida giornata, ma gli esami ormai erano
davvero troppo vicini.
Harry e
Ron come sempre si facevano aiutare da Hermione con i compiti, anche se ormai
tutti si erano accorti che era perennemente distratta e non era più assillata
dallo studio come un tempo, ma ciò non cambiava comunque il suo stupendo
profitto.
“ Tu mi
devi spiegare come fai a sapere tutto senza dover aprire libro!” chiese Ron
piuttosto scocciato da questa cosa “ non è giusto!” replicò.
“ è solo
questione di allenamento; se alleni la memoria di sicuro farai meno fatica a
studiare” rispose seccata
Hermione.
“
Possibile che tu abbia sempre la risposta pronta?” disse Ron, che si alzò dalla
poltrona e disse ad Harry : “ se è cosi significa che la memoria la possiamo
allenare anche più tardi! Su andiamo fuori a volare…”
“ Ok,
sono stanco di studiare! Prendo la Firebolt, aspettami qui!” disse Harry e corse
su nel dormitorio.
“ Io non
vi aiuto più, sappiatelo da ora!” sentenziò Hermione, che si alzò e usci dal
ritatto della Signora Grassa.
Aveva
voglia di fare una passeggiata, anche se in realtà sperava di veder Draco. Aveva
voglia di parlargli, dargli un’infinità di baci….si sentiva molto cambiata da
quando aveva iniziato a conoscere seriamente Draco, si sentiva più grande. Prima
era sempre stata una bambina dedita allo studio, con poche aspirazioni se non
raggiungere il massimo dei voti. Adesso invece sentiva che dentro di lei c’era
qualcos’altro, un nuovo interesse, molto più forte di quelli che la avevano
incuriosita prima. Ormai non faceva che pensarci, sentiva che si stava
innamorando davvero, e ne aveva un’immensa paura: e se non sarebbe andata come
voleva? Come avrebbe fatto a far finire tutto? Non poteva permettersi di
innamorarsi di Draco, era troppo razionale e decisa su ciò che voleva, e
stavolta sentiva che la situazione le stava sfuggendo di mano. Ma non riusciva a
farne a meno, cosi si avviò al “loro” giardino segreto, con la speranza di
trovarci Draco e parlarci.
Attraverso quindi il portico sovrastato da bellissimi fiori colorati, ma
come aveva immaginato Draco non c’era, anche perché di solito quando dovevano
vedersi lui le mandava dei simpatici biglietti a forma di farfalla che volavano
davvero, con su scritto l’ora per incontrarsi.
Decise
comunque di rimanere li, magari più tardi lo avrebbe visto, e si sedette
all’ombra di uno splendido albero. Come sempre, e su questo non si smentiva mai,
si era portata un piccolo libro, in modo da ripassare le cose principali delle
materie dell’esame. Erano passati soltanto alcuni minuti quando uno di quei
bellissimi biglietti le si posò sul libro. Lo aprì e notò che stavolta era molto
più lungo di tutti quelli che aveva sempre ricevuto da Draco; cominciò quindi a
leggerlo:
“….ciao
Hermione, ho pensato a lungo a quello che mi hai detto l’altra volta, e ho
bisogno di parlarti…ti aspetto al solito posto”.
Stavolta
Hermione si preoccupò davvero: se era qualcosa di bello perché inviarle un
messaggio prima? Che senso aveva prepararla?
Draco
arrivò nel giro di pochi minuti:
“ Ehi,
ma sei già qua, sei stata veloce!” le disse
“ In
realtà ero già qua quando mi è arrivato il tuo messaggio, speravo di trovarti
perché volevo parlarti…” si giustificò Hermione, anche se ora si era dimenticata
ciò che voleva dirgli.
“ Bene”
disse Draco “ perché anch’io ti devo parlare…ho pensato a quello che mi hai
detto l’altra volta; vedi io non voglio una vera e propria storia, io sono un
tipo da emozioni veloci…insomma non credo che io e te possiamo stare insieme, ma
se vuoi possiamo comunque continuare a vederci..” propose Draco.
Hermione rimase
immobilizzata; sapeva che era stato tutto troppo bello, ma in realtà se lo
aspettava.
“ Cosa
vuoi da me?” domandò infine la ragazza.
“
Hermione, tu mi piaci davvero, sei bellissima, hai un fisico da paura, e io non
voglio che finisca tutto cosi, ma non posso essere il tuo ragazzo” spiegò
Draco.
“ E
perché no?” chiese la ragazza.ù
“ Perché
io non sono sicuro di te e non voglio legarmi troppo. A meno che tu non mi dai
una prova di ciò che provi e di quanto sei disposta a fare per me…” propose il
ragazzo con aria sicura.
“ Ho
capito a cosa alludi, ma non posso fare ciò che vuoi…” Disse
Hermione
“ Ok, io
non ti voglio obbligare a fare cose che non vuoi, ma non voglio legarmi…se vuoi
possiamo continuare a vederci, però…”propose il ragazzo.
“ E
certo a te fa comodo!” rispose Hermione con un tono di accusa.
“ Su,
non fare così” le disse Draco avvicinandosi a lei “io ti voglio bene, non voglio
che ci stai male. Mi prometti che non ci stai male?” le chiese.
“ Si, te
lo prometto, ma solo perché non avevo intenzione di farlo” mentì invece
Hermione, consapevole che avrebbe sofferto come non le era lai accaduto di fare.
“ Ora devo andare” disse la ragazza liberandosi dalla stretta di Draco.
“
Aspetta” disse lui, la tirò a sé e le diede un leggero bacio sulle labbra,
convinto che quell’ atto di affetto avrebbe sanato ogni ferita da lui provocata.
Poi la lasciò andare, ma con la speranza che lei sarebbe tornata da
lui.
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Capitolo 7 *** Draco parla ad Harry ***
blablabla
Hermione corse cosi tanto da non riuscire più a
respirare; era distrutta, aveva il cuore a pezzi, non sapeva che fare, sapeva
solo che era stata una stupida a fidarsi così tanto, ma si era anche convinta
che ormai nulla avrebbe potuto far cambiare ciò che provava, neanche il
comportamento immaturo ed egoista di Draco. Stava piangendo da un’ora ormai, era
stanca, ma non voleva tornare nel dormitorio e farsi vedere in lacrime, per poi
dover spiegare cosa le era successo. Voleva stare sola a pensare, non sapeva
cosa sarebbe successo, cosa avrebbe fatto. Aveva due possibilità: o smettere di
vederlo, o fare ciò che lui diceva. Sapeva che avrebbe tanto voluto continuare a
vederlo,le sarebbero sicuramente mancate le sue carezze, i suoi baci, le sue
piccole attenzioni, ma nello stesso tempo non poteva farlo, non poteva
cedere…non sapeva come comportarsi, ma doveva trovare una
soluzione.
Si era fatto buio e tornò nella scuola, andò nella
sala grande e si andò a sedere vicino i suoi amici. Era molto stanca, sarebbe
voluta andare subito a letto, ma provò a mangiare qualcosa, senza però nessun
risultato, aveva lo stomaco totalmente chiuso.
“ Hei Hermione perché non mangi? Possibile che sei
così preoccupata per gli esami?” chiese Harry
“ No, non ho fame,ecco tutto” rispose lei e se ne
andò stizzita.
“ Ma si può sapere che le prende? È da troppo tempo
che è così!” chiese Harry al suo amico Ron.
“ E che ne so, quella è tutta matta!” scherzò Ron
alzando le spalle.
“ Secondo me si è innamorata” si intromise
Ginny.
“ Chi Hermione? No ma è impossibile, figurati!”
replicò Ron.
“ E perché scusa? Ti ricordo che lei è una ragazza,
un essere umano come te! Mentre tu sei solo uno stupido!” Lo accusò Ginny e se
ne andò via anche lei.
“ Ma che ho detto di male?” chiese stupito Ron “Chi
le capisce le femmine! E tu invece a che pensi?” voltandosi verso
Harry.
“ Eh…a niente. Su andiamo o
faremo tardi alla lezione di Piton, e poi chi lo sente, quello è capace di
metterci in punizione anche in vacanza!” affermò Harry. Si alzò e si accorse che
Draco, seduto al tavolo dei Serpeverde di fronte al loro, lo stava guardando insistentemente da circa
mezz’ora, e mormorò a Ron:
“ Ma che vuole?” e fece un segno con il viso per
indicare Draco.
“ E che ne so, l’importante è che non si ci mette
anche lui, oggi ho già discusso con troppe persone!” disse Ron, si voltò e fece
segno di andarsene.
Harry e Ron arrivarono di fronte alla porta
dell’aula di Piton per la lezione di Pozioni, ma trovarono tutti i suoi compagni
e i ragazzi di Serpeverde che avrebbero dovuto far lezione con loro, accalcati
per leggere l’annuncio di fronte la porta.
“ Che succede?” chiese Harry avvicinandosi a
Hermione.
“ Piton oggi non fa lezione, non si sa perché! Vuol
dire che avremo più tempo per ripassare”rispose Hermione e se ne andò,
probabilmente diretta alla sala grande.
Nel frattempo si avvicinò a lui Draco, ma con
un’aria pacifica, e Harry pensò di non averlo mai visto così.
“ Hei, ho bisogno di parlarti, è una cosa
importante” disse Draco piuttosto serio.
“ Senti non è la giornata adatta per discutere con
te” replicò Harry, girando per andarsene.
“ No, facciamo un tregua, ok? Devo chiederti una
cosa che mi interessa”affermò Draco.
“ Ok, ma non ho molto tempo, quindi sbrigati” gli
disse Harry piuttosto irritato.
Draco si guardò intorno e si rese conto che ormai
non c’era più nessuno, e quindi iniziò a parlare:
“ Si tratta di una cosa un po’ delicata, che
sicuramente tu non vorrai dire a me, ma io devo saperlo
Vedi non so come…”cominciò Draco
“ Vai subito al punto Draco” lo bloccò bruscamente
Harry.
“ Ok, senti si tratta di Hermione, tu la conosci
bene…”ricominciò il ragazzo.
“ Hermione?” disse Harry perplesso, interrompendolo
di nuovo “Che vuoi da lei? Prova a farle male che ti spezzo tutte le ossa in
modo che neanche Madama Chips può rimetterle a posto” lo avvertì
Harry.
“ Calmati e fammi parlare…senti io e lei abbiamo una
specie di relazione…”
“ Cosa????? Che significa una specie?” chiese Harry
incredulo
“ Significa che ci vediamo ma che non stiamo
insieme” gli spiegò Draco
“ E che vuoi da me?” gli domandò Harry
indispettito
“ Voglio che ci parli e poi mi fai sapere che ti ha
detto…insomma, voglio sapere che prova” disse Draco arrossendo un
po’.
“Anche se questa cosa mi sembra impossibile, visto che ti ha
sempre disprezzato, credo che sta con te perché gli piaci, anche se non capisco
cosa gli può piacere di un ragazzo spregevole come te…” rispose
Harry
“Ne sei sicuro?” chiese Draco
“ Credo di si, Hermione non è una tipa che sta con
tutti, anzi fin ora non è stata con nessuno, per cui gli devi piacere
davvero….poverina” esclamò Harry “ Ma ora che intenzione hai?”
“ Non lo so…devo parlarle…” rispose
Draco
“ Ti avverto, ti tengo sott’occhio, non farle male o
la pagherai cara” lo minacciò Harry “ E comunque la tregua è finita” concluse e
fece per andarsene.
“ Ma certo, e scusa se ho sprecato il tuo prezioso
tempo…chissà quante persone non hai potuto salvare!” gli gridò dietro Draco e si
mise a ridere, mentre Harry fece finta di non sentirlo e se andò.
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Capitolo 8 *** finalmente ne parla... ***
blablabla
Harry corse via, ma non riusciva a
credere a ciò che Draco le aveva detto; possibile che a Hermione piacesse uno
così? E poi perché non raccontare niente…la aveva vista parecchi stana
ultimamente non aveva neanche minimamente pensato che si trattasse di un
ragazzo, e per di più di Malfoy!! Insomma, Hermione non aveva mai dimostrato un
vero interesse per certe cose, era sempre stata dedita solo ai libri e
all’amicizia che legava il suo trio. “….E ora che faccio?...forse dovrei andare
a parlarle….ma che le dico?...” pensò Harry. Si trovava in una posizione
scomoda, per di più perché ci teneva tantissimo alla sua amica e non voleva che
lei soffrisse.
Mentre continuava a pensare a come
avrebbe potuto comportarsi arrivò nella Sala Grande dove trovò Ron, Ginny, Fred
e Greorge.
“ Uffa, ma perché devo essere
sempre io la cavia dei vostri scherzi?” chiese sbuffando Ron ai
gemelli.
“ Bè perché altrimenti su chi li
proviamo se non sul nostro caro fratellino?” rispose Fred
ridendo.
Mentre i fratelli Weasley
continuavano a discutere, Harry si avvicinò a Ginny e le bisbigliò nell’orecchio
che aveva bisogno di parlarle. In effetti pensò che Ginny potesse essere l’unica
in grado di consigliarlo per il meglio. Si portarono lontano da orecchie
indiscrete e Harry iniziò a spiegarle ciò che aveva appena saputo in un tono
abbastanza angosciato.
“ Si sapevo che c’era qualcosa”
rispose Ginny alle domande di Harry.
“ Cosa? A te lo ha detto? E perché
non ne ha parlato con noi?” chiese risentito
Harry
“ Perché certe cose si riesce a
confidarle solo tra ragazze; e poi, scusa, ma tu come avresti reagito?” domandò
scettica Ginny.
“ Le avrei detto di lasciarlo
perdere!! Ma insomma stiamo parlando di Draco Malfoy, non di un ragazzo
qualunque!” rispose Harry
“ Ecco lo vedi? Lei aveva paura
delle vostre reazioni, e secondo me ha fatto bene a non dirtelo. Voi maschi
certe volte siete ottusi, quasi di legno nel comprendere le cose” accusò Harry
con fermezza.
“ E ora secondo te io che dovrei
fare?” chiese titubante Harry
“ La tua reazione mi sembra un po’
esagerata Harry. Sei sicuro di voler bene a Hermione come ad un’amica?” indagò
Ginny.
“ Che vuoi dire?” finse di non aver
capito
“ Su dai Harry, lo hai capito
bene...riflettici, e non fare mosse azzardate. Io ora ho lezione, ci vediamo più
tardi…ciao” lo salutò e se andò, lasciando Harry ancora
incredulo.
“… Ma come fanno le ragazze a
sapere le cose di te prima ancora che le abbia capite tu?...” pensò tra se
Harry.
Ci rifletté ancora un po’ e poi
decise che sarebbe andato a parlare con Hermione, anche se non sapeva bene cosa
dirle.
La trovò subito, lei era in
biblioteca a studiare, cosa abbastanza
prevedibile.
“ Hermione posso parlarti?” le
chiese sottovoce per non fare troppo
rumore.
“ Certo, ma non qui…andiamo fuori”
le disse Hermione che si alzò, chiuse i libri, e si avviò
fuori.
Una volta usciti dalla porta
poterono parlare a voce normale, cosi Hermione
chiese:
“ Allora Harry, che succede?”
“ Bè vedi è un po’ difficile da
dire… ho parlato con Malfoy, e mi ha detto tutto…perché non me ne hai mai
parlato?” le chiese Harry timoroso per la sua
reazione.
“ Che cosa? Draco ti ha detto
tutto? E perché?” era furibonda “ Possibile che io non possa avere un segreto?
Ma perché tutti devono sapere tutto di me? Iniziò a
gridare
“ Hermione calmati…e poi io non
sono tutti…io sono un tuo amico, uno dei tuoi migliori amici…perché non me ne
hai mai voluto parlare?” chiese e fece una pausa per riflettere “ ultimamente mi
ero accorto che eri strana, ma non capivo perché, e sinceramente mi sono
preoccupato”.
Hermione aveva gli occhi lucidi, e
sentendo il suo amico parlare così iniziò a piangere. Le sue lacrime scendevano
lente sul suo viso e le cadevano sulla maglia bagnandola; non avrebbe voluto
piangere davanti a lui, ma non riuscì a
trattenersi.
“Oh Hermione ti prego non fare
così” le disse Harry e la strinse a sé per consolarla, le accarezzò i capelli, e
continuò a consolarla.
In realtà non sapeva come
comportarsi, era la prima volta che le succedeva una cosa così, ma nello stesso
tempo non riusciva a vederla così, voleva aiutarla e distruggere tutto ciò che
la faceva soffrire.
“ Grazie Harry” gli disse Hermione
staccandosi da lui e asciugandosi le lacrime. “ Ma poi perché è venuto a parlare
proprio con te? Voi siete sempre stati nemici” gli
chiese.
“ Non so, mi ha solo detto che io
ti conosco bene e so come sei fatta, ma alla fine non gli ho detto niente” disse
Harry ripensando alla spiacevole conversazione di poco prima. “ Ora però vuoi
spiegarmi che succede?”
“ Ok Harry”, disse Hermione, e
iniziò a raccontargli tutto, del loro incontro, delle loro chiacchierate, delle
ore passate insieme, di come Draco fosse diverso da come lo aveva sempre
conosciuto, da come si presentava.
A Harry tutto questo sembrava
assurdo, e man mano che ascoltava il suo racconto si accorse che il loro non era
stata una semplice attrazione, ma qualcosa di più. Da come ne parlava sembrava
che Hermione se ne fosse innamorata, ma non voleva chiederglielo perché aveva
paura della risposta. Il problema, da come aveva capito, era ciò che provava
Malfoy, cioè se la sua fosse una semplice attrazione fisica o anche per lui si
trattava di qualcosa di più.
Quando Hermione finì di raccontare
tutto, anche le discussioni che c’erano state, si sentiva più leggera, non aveva
più quel peso enorme che si sentiva dentro. Era contenta di aver raccontato
tutto, adesso avrebbe solo voluto che non fosse mai
successo.
Harry la portò con se nella Sala
Grande e la costrinse a mangiare qualcosa, poi insieme andarono nella Sala
comune dei Grifondoro ed Hermione, esausta per gli avvenimenti degli ultimi
giorni, andò a letto e cadde in un sonno
profondo.
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Capitolo 9 *** finisce qui ***
blablabla
Il giorno seguente Hermione si
svegliò finalmente rilassata e felice; ancora non aveva risolto il suo problema,
ma parlarne con Harry fu un rimedio incredibilmente efficace. Aveva deciso di
risolvere tutto, e si stava convincendo che probabilmente non era davvero
innamorata, e che lo avrebbe potuto dimenticare quando voleva. E adesso lo voleva davvero, insomma uno
così era meglio perderlo che trovarlo.
Si vestì in fretta, si pettinò e
scese e fare colazione; aveva una fame incredibile, era da giorni che non
mangiava come doveva.
Arrivò nella sala grande e salutò
tutti, diede un bacio ad Harry, forse per ringraziarlo per l’aiuto, e si sedette
tutta sorridente. Tutti erano stupiti per la sua improvvisa allegria, ma ne
furono a loro volta contenti, e decisero di farsene contagiare.
Anche Draco, dal tavolo dei
Serpeverde, si accorse che Hermione oggi era stranamente allegra, e pensò che in
fondo poteva essere lui il motivo di tanta allegria, ma non immaginava che in
realtà gli sarebbe andata male.
Hermione, dopo aver mangiato, si
alzò,e annunciò:
“ Oggi è una splendida giornata, io
vado a studiare fuori…dovreste venire anche voi…” indicò Harry e Ron “ credo che
avete bisogno di un po’ di aiuto, o
sbaglio?”
“ Ehm, no, credo che hai ragione
Hermione…andiamo” disse Ron, voltandosi verso
Harry.
Così il trio si allontanò dalla
sala grande verso l’esterno della scuola, con i libri nella borsa, deciso a
studiare per gli imminenti esami.
Non fecero neanche in tempo a
sedersi sull’erba sotto un immenso prato, quando arrivò Ginny correndo, tutta
contenta nel dover dare una notizia:
“ Avete saputo? Il professor
Silente sta organizzando una bellissima festa per l’ultimo giorno d’esami, alla
quale parteciperemo tutti gli alunni, senza
insegnanti!!!” Era al settimo
cielo, ma in realtà i tre ragazzi non rimasero molto entusiasti per la
notizia.
“Ah, che bello!” disse Hermione
fingendo interesse.
In realtà il trio non era mai stato
molto attirato dagli eventi mondani, era più per le esperienze “
pericolose”.
“ Ok, ho capito, non vi interessa,
ma almeno cercate di venire!” gli disse
Ginny.
“ Non mancheremo, comunque grazie
per averci informati” gli disse Hermione.
I tre tornarono a studiare; domani
sarebbero iniziati gli esami di fine anno.
Hermione aiutò Ron negli
incantesimi più difficili, mentre Harry la interrogò e insegnò nuovi incantesimi
a Hermione di Difesa contro le Atri Oscure. Il tempo trascorse veloce, tanto che
Ron annunciò:
“ Ho una fame! Perché non andiamo a
mangiare qualcosa?”
“ Si anch’io” rispose Harry “ A
ieri ci ha invitato Hagrid, perché non andiamo a trovarlo? Magari possiamo
mangiare da lui!” propose infine.
“ Ok, è da tanto che non lo vedo!”
ammise Hermione e i tre si avviarono verso la capanna, contenti di rivedere il
loro amico.
Parlarono a lungo con Hagrid del
più e del meno, degli strani animali che continuava ad allevare, finché si fece
buio e i ragazzi dovettero tornare a
scuola.
“Buona fortuna per domani!” gli
augurò Hagrid;
“ Grazie!” risposero i tre ragazzi
in coro salutandolo con la mano mentre si avviavano alla
scuola.
Nel corridoio principale,
all’ingresso di Hogwarts, Hermione vide Draco da solo, e decise che quello era
il momento migliore per andare a
parlargli.
“ Hei ragazzi, voi andate, io vi
raggiungo più tardi” Disse Hermione
Harry si accorse della presenza di
Draco:
“ Ma Hermione, sei sicura….”
Non ebbe il tempo di finire di
parlare perché Hermione lo stoppò
dicendoli:
“ Non preoccupare Harry, è tutto a
posto” e si allontanò dai suoi amici.
Raggiunse Draco di corsa per paura
di non vederlo più e lo fermò:
“ Hei Draco devo
parlati”
“ Ciao Hermione” la salutò
lui.
“ Senti Draco, perché hai detto
tutto ad Harry?” gli chiese la ragazza
“ A Potter, allora te l’ha detto.
No, volevo solo chiarire che tu stai con
me.
Sai, non so se lui te l’ha detto ma
ha una gigantesca cotta per te, Hermione” le
rispose.
“ Che cosa? E tu che ne
sai?”Hermione gli chiese incredula di ciò che stava
sentendo.
“Ma dai non te ne sei accorta? Si
vede lontano un miglio” disse Draco
e sorrise come se fosse soddisfatto che lei fosse
sua.
“ Veramente no…comunque questo non
è un problema tuo, Draco. Io ti ho fermato proprio per dirti che tra me e te non
ci sarà mai più niente; mi dispiace ma non può funzionare, non alle tue
condizioni” gli disse soddisfatta Hermione. Finalmente era riuscita ad essere se
stessa, ad avere carattere anche in sua presenza, era riuscita a metterlo a
posto.
Il sorriso dalle labbra di Malfoy
si spense all’improvviso, ma lui non ebbe neanche il tempo di ribattere perché
lei lo lasciò lì da solo, senza possibilità di ribattere, senza volerlo neanche
ascoltare.
Finalmente si sentiva libera, come
se la sua esperienza fosse stata segnata da voluminose catene che la
inchiodavano a lui.
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Capitolo 10 *** l'ultimo bacio ***
blablabla
Gli esami arrivarono e passarono in
un attimo; naturalmente andarono abbastanza bene per tutti; ma ormai ai ragazzi
non interessavano più. L’unica cosa a cui pensavano era l’attesissima festa di
fine anno.
Era finalmente arrivata quella
sera, tutti erano emozionati, perché era la prima festa a cui avrebbe
partecipato tutta la scuola, così tutti i ragazzi e le ragazze si fecero belli,
si misero degli stupendi abiti eleganti.
“ Allora sei pronto?” chiese Harry
all’amico Ron
“ Si, quasi…aspetta che tolgo
quest’ultimo merletto…ecco fatto…ora forse il mio vestito non sembra più
dell’ottocento!” disse Ron sospirando “ ma perché non posso mai avere qualcosa
di decente?” si domandò
“ Su dai, che ora vai bene…sei
peggio di una ragazza, per prepararti ci hai messo un’ora esatta!” lo sgridò
Harry.
“ Grazie!” scherzò Ron “ Ora
possiamo andare” disse infine.
I due ragazzi scesero le scale che
conducevano nella sala comune, quando Harry si fermò : “ Dobbiamo aspettare
Hermione”.
“ Non vi preoccupate, la aspetto
io...” si intromise Ginny “ ancora non è pronta, voi cominciate a scendere”
“ Ok, allora andiamo…ci vorranno
delle ore!” scherzò Ron, e si allontanò, per attraversare la porta del ritratto
della Signora Grassa, seguito da Harry.
I due ragazzi arrivarono nella Sala
Grande: tutti i tavoli erano stati spostati, ne era rimasto solo uno ad un lato
della sala, pieno zeppo di dolci e stuzzichini. Dal finto cielo scendevano delle
coccarde e striscioni colorati che abbellivano la sala, su una parete erano
posizionati tutti gli strumenti musicali che sarebbero stati usati da una band
musicale ingaggiata per la serata. Erano già arrivati moltissimi ragazzi, mentre
i professori avevano deciso di non prendere parte alla festa per lasciare un po’
più liberi gli alunni.
L’ambiente era davvero bello, ma
Ron si era già catapultato sui dolci,facendo la solita
figura.
“ Ma è possibile che ti debba far
sempre riconoscere?” gli chiese Harry, che continuava a guardarsi
intorno.
“ Ma ho fame! Che c’è di male…ma si
può sapere che stai guardando?” chiese Ron girandosi a
guardarlo.
“ Eh? No, niente,guardavo chi c’è!”
finse Harry, che in realtà aspettava una persona in
particolare.
Nel frattempo arrivò Malfoy,
accompagnato come sempre da Tiger e Goyle.
Harry lo guardò con aria di sfida, e fu ricambiato pienamente. Ma Harry
quella sera si sentiva superiore, perché sapeva come erano andate le cose tra
lui ed Hermione, e sapeva che ora lui non avrebbe avuto neanche un solo sguardo
dalla ragazza, e di questo ne era totalmente
soddisfatto.
Si guardarono con disprezzo finché
l’attenzione dei due ragazzi si spostò sulle scale, da dove stava scendendo una
bellissima ragazza:, aveva un vestito nero da sopra il ginocchio, un po’
scollato che le risaltava le forme, i capelli non erano più ricci e legati come
sempre, ma lisci e sciolti, con un piccolo fermaglio, ed era truccata, in
un modo leggero ma che le metteva
in risalto i suoi bei occhi verdi, ed un filo di rossetto che valorizzava quelle
labbra soffici. Si avvicinò ad Harry e Ron e li salutò: “ Ciao ragazzi, come
siete eleganti!”
“ Ciao Hermione, perché sei
Hermione vero?!” le disse Ron
“ Ma certo che sono io, stupido!”
rise la ragazza.
“ Sei davvero carina vestita cosi”
le disse Harry un po’ imbarazzato, mentre continuava a fissarla come se non
l’avesse mai vista prima.
“Oh, grazie Harry” rispose
gentilmente Hermione.
Nel frattempo arrivò anche Ginny, e
si avvicinarono con lei molte amiche delle ragazze del
Grifondoro.
“ Ehi Hermi, come sei bella! Su dai
andiamo a ballare!” le disse Angelina, una di
loro.
“ Ok…” rispose Hermione, e tutte si
spostarono sulla pista da ballo creata per l’occasione della festa.
Solo i ragazzi rimasero lì, Ron
dedito al ricco banchetto ed Harry che continuava a fissare Hermione, incredulo
per la sua bellezza.
“ Hei amico ma te la stai mangiando
con gli occhi!” scherzò Fred, rivolto ad Harry, che divenne tutto rosso. “
Secondo me dovresti provarci, insomma la conosci, è una tua amica, e poi si vede
che le sbavi dietro!” gli consigliò
l’amico.
Nel frattempo Hermione continuava a
ballare, ma la sua mente era indirizzata ad un’unica persona; in realtà quella
sera aveva dato il massimo per essere bella solo per farsi notare da Draco,
voleva che lui si fosse pentito di non averla voluta per se, voleva che si fosse
avvicinato e le avesse chiesto di stare con lui, anche se sapeva che non sarebbe
successo. Si era chiesta troppe volte cosa c’era in lei che non andava, cos’era
che non lo convinceva, e aveva capito che l’unica cosa in cui aveva sbagliato
era non essere stata se stessa quando era con lui, perché non era mai riuscita a
cacciare fuori il vero lato del suo carattere. Comunque ormai era andata, lo
aveva perso, e sapeva che, anche se lui era pazzo del suo fisico, del suo lato
estetico, non si sarebbe innamorato di lei per come era internamente, e lei non
poteva accettarlo.
L’unica cosa che voleva adesso era
riuscire a dimenticarlo, perché era stanca di stare male per
lui.
Continuò a ballare, e si accorse
che Draco era seduto dietro di lei e la stava guardando, e aveva l’espressione
di aver sbagliato a lasciarla andare. Ma lei non se ne importò, anzi continuò a
ballare per farlo risentire ancora di più. Poi annunciò alle sue amiche si
essere stanca e di avere sete, cosi andò a prendere un succo di zucca. Era
accanto al tavolo delle bevande, quando le si avvicinò a lei un ragazzo dei
Serpeverde con cui non aveva mai parlato, e le chiese: “ Sei tu Hermione? Malfoy
ti sta cercando…” e se ne andò. Hermione non sapeva se essere felice o meno di
quella cosa,ma sapeva che in quel momento aveva il cuore a
mille.
Passarono meno di cinque minuti
quando le si avvicinò Draco, la prese per mano e la trascinò via, non curante
del fatto che tutti si erano accorti di
loro.
La portò fuori, lontano da occhi
indiscreti, e si sedettero su una panchina di legno posta sotto un albero.
Hermione però si alzò e gli chiese: “ Che vuoi
Draco?”
“ Perché sei così scontrosa? Senti
non mi piace come ci siamo lasciati e vorrei chiarire la cosa con te” le disse
Draco
“ Quindi?” gli chiese Hermione
ancora sulle difensive.
“ Senti Hermione, io non so come
dover fartelo capire, tu mi piaci molto, hai un fisico da paura, perché non vuoi
stare con me?” le chiese.
“ Io non posso stare con uno che è
innamorato del mio corpo!! Ti rendi conto di cosa mi stai chiedendo? Come posso
fare l’amore con uno che non è neanche il mio ragazzo?” gli disse Hermione con
un tono che non aveva mai usato con lui, era arrabbiata e sconvolta. Si accorse
che aveva centrato nel pieno il problema, perché lui non le rispose e parve
riflettere, come se si fosse accorto che in fondo lei aveva ragione.
“ È inutile che continuiamo a
parlarne, tanto non risolviamo niente” concluse Hermione, e fece per andarsene,
ma lui la fermò e la abbracciò da dietro, per impedirle di andarsene. “….Non
farmi questo Draco…” pensò la ragazza “…lasciamo
andare…”.
“ Ti prego non andartene” le disse
Draco “ io non voglio che te ne vai”.
“ È un problema tuo, Draco, io non
ho più niente da dirti, quindi lasciami” le ordinò Hermione, senza però alcun
risultato. In fondo lei avrebbe voluto restare per sempre così, stretta tra le
sue braccia. Draco non poteva immaginare quante notti lei aveva sognato che le
accadesse una cosa del genere, ma aveva sempre creduto che quello sarebbe
rimasto un sogno. Hermione si sentiva divisa tra ciò che le dettava il cuore e
ciò che invece le diceva la testa.
Draco la girò a se con un po’ di
violenza, ma non le fece male.
“ Posso darti almeno un ultimo
bacio?” le chiese, ma non aspettò nemmeno la
risposta.
Hermione fu però abbastanza veloce
nell’evitare le labbra di Draco toccassero le
sue.
“ Draco ho detto che mi devi
lasciare” le ribadì la ragazza, ma senza alcun
esito.
“ Perché non vuoi darmi un bacio?”
le chiese lui.
“ E me lo spieghi che senso
avrebbe? Tanto finisce tutto qui comunque, quindi non serve a nulla” gli rispose
Hermione.
Continuarono a discutere come due
veri innamorati, abbracciati uno a l’altra, senza rendersi conto di quanto erano
ridicoli e nello stesso tempo felici di ciò che gli stava accadendo. Sembravano
due bambini che litigano in continuazione, ma ciò che faceva sorridere era il
loro modo di farlo, entrambi ostinati e
testardi.
E continuarono così finche Hermione
non si rese conto che tutto questo era ridicolo e che non avrebbe fatto altro
che peggiorare il suo stato d’animo, rendendola ancora più fragile.
“ Draco ti prego finiscila e
lasciami andare” le chiese con un tono di sconfitta
Hermione.
“ Solo se mi dai un ultimo bacio”
le chiese lui.
“ Servirà a lasciarmi andare?”
domandò infine Hermione
Draco non la rispose e la baciò con
tanta passione, come se quel periodo che non erano stati insieme gli aveva
lasciato un vuoto immenso da colmare assolutamente. Hermione quindi si staccò da
lui e gli disse con sofferenza per essere ceduta: “ Spero che adesso tu sia
contento”. Si girò e se ne andò, lasciandolo lì da solo, ma con le lacrime agli
occhi, non solo per il fatto di essergli ceduta ancora, ma ancora peggio perché
sapeva che quello sarebbe stato l’ultimo bacio che lei avrebbe ricevuto dalle
sue calde labbra.
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