tutto iniziò quel freddo giorno di dicembre

di _Arale_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***
Capitolo 3: *** Capitolo III ***
Capitolo 4: *** Capitolo IV ***
Capitolo 5: *** Capitolo V ***
Capitolo 6: *** Capitolo VI ***
Capitolo 7: *** Capitolo VII ***
Capitolo 8: *** Capitolo VIII ***
Capitolo 9: *** Capitolo IX ***
Capitolo 10: *** Capitolo X ***
Capitolo 11: *** Capitolo XI ***
Capitolo 12: *** Capitolo XII ***
Capitolo 13: *** Capitolo XIII ***
Capitolo 14: *** Capitolo XIV ***
Capitolo 15: *** Capitolo XV ***
Capitolo 16: *** Capitolo XVI ***
Capitolo 17: *** Capitolo XVII ***
Capitolo 18: *** Capitolo XVIII ***
Capitolo 19: *** Capitolo IXX ***
Capitolo 20: *** Capitolo XX ***
Capitolo 21: *** Capitolo XXI ***
Capitolo 22: *** Capitolo XXII ***
Capitolo 23: *** Capitolo XXIII ***
Capitolo 24: *** Capitolo XXIV ***
Capitolo 25: *** Capitolo XXV ***
Capitolo 26: *** Capitolo XXVI ***
Capitolo 27: *** Capitolo XXVII ***
Capitolo 28: *** Capitolo XXVIII ***
Capitolo 29: *** Capitolo XXIV ***
Capitolo 30: *** Capitolo XXX ***
Capitolo 31: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


Tutto iniziò quel freddo giorno di Dicembre

 

Capitolo I

È iniziato tutto quel freddo giorno di Dicembre, mentre bevevo la mia cioccolata calda, seduta sul divano, coperta fino al collo. In televisione stavano dando la mia serie preferita, era l'ultima puntata e non volevo assolutamente perdermela. Ero così presa dal programma che non mi accorsi del campanello che suonava. Quando me ne resi conto, la puntata era già quasi alla fine. Mi dissi che ormai quel tizio (o tizia..) era lì fuori da quasi venti minuti, quindi anche se avesse aspettato un po' di più non sarebbe cambiato granché. Il campanello smise di suonare quando mi decisi ad alzarmi dal divano. Non so perché lo feci, ma andai comunque ad aprire la porta. Trovai all'ingresso un enorme mazzo di fiori. Lo portai in casa e mi accorsi che c'era attaccato un biglietto bianco, fatta eccezione per una macchia d'inchiostro nell'angolo in alto a destra.

 

In ritardo, sono in ritardo un'altra volta. Sono in ritardo TUTTE le volte del resto...Dovrei prendermi meno impegni!” Pensai. Prima di uscire mi guardai allo specchio. Ero una normalissima ragazza di vent'anni. Alta, mora e con due grandi occhi verdi. Osservavo il modo in cui la maglietta che indossavo metteva in risalto i miei lineamenti. Avevo optato per una maglia beige con una leggera scollatura a V, dei jeans skinny e delle scarpe col tacco. Presi il cappotto e mi diressi alla porta.

Oh dio, mi vibra una gamba! Ah..no.. è solo il telefono..che scema!” Avevo il brutto vizio di parlare da sola. “Pronto?”

Hei bellezza!”

Ciao Mike...”

Mike era il mio migliore amico, oltre all'altezza aveva anche un anno in più a me.

Qualcosa non va, Jane?”

No, tranquillo è tutto a posto..Sono solo in ritardo..”

Ma come è possibile? Tu sei sempre puntuale..Ahahah” Molto simpatico, davvero molto simpatico. Sempre a fare del sarcasmo!

Ma come sei simpatico!” Dissi in tono ironico

Uff, che palle che sei.. scherzavo..”

Anche io, scemo!”

E così sarei uno scemo, eh? Certo, certo..”

Ahahahah, Mike scusami ma devo andare!”

Aspetta volevo dir..”

Ciaooooo”

Attaccai. Presi le chiavi della macchina e quelle di casa, la mia borsa, spensi la luce, uscii di casa e corsi alla macchina. Salii, misi in moto e urlai “La porta di casa!” Scesi dalla macchina e andai a chiudere la porta.

Quando finalmente misi in moto mi accorsi che erano già le 9:30 ed il mio appuntamento era alle 9:15. “Appuntamento saltato. Magnifico.” Ormai ero sveglia, così decisi di andare a trovare Jack, il mio ragazzo. Stavamo insieme da 5 anni e lo amavo con tutta me stessa. E fino a quel giorno ero convinta che anche lui ricambiasse. 

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Capitolo 2
*** Capitolo II ***


Quando arrivai a casa sua notai che le luci erano ancora spente. Bussai ma nessuno aprì. Mi accorsi che la porta era aperta e, preoccupata, entrai. La casa era in perfetto ordine, quindi esclusi l'idea che qualcuno si fosse intrufolato dentro. Mi guardai intorno e pensai che un giorno ci avrei vissuto. Salii piano di sopra e vidi la porta della camera da letto socchiusa. 
“Stai dormendo dormiglione!” Con un sorriso spalancai la porta, non era la prima volta che succedeva. Anche perché io avevo le sue chiavi di casa.. 
Ma questa volta fu diverso. Rimasi di pietra. Nel letto, il suo letto, c'era una ragazza. Mi chiesi da quanto se la portava in casa mentre le lacrime scendevano lentamente, calde e salate, rigandomi il viso. Sbattei la porta e scesi le scale di corsa, lo sentii dire “C'è qualcuno?” ridere e poi più niente.
Buttai per terra le sedie facendo tanto di quel fracasso che lo vidi scendere di corsa le scale. Quando mi vide, sobbalzò. Piangevo. E lui lo sapeva, ne era pienamente consapevole. 
“Merda..Jane.. posso spiegarti..”
“Cosa dovresti spiegare? Che ti sei portato a letto quella per non si sa quanto?” Feci per uscire..Quando mi fermò.
“Jane, aspetta..Io ti amo..”
Si può cadere così in basso? Si può essere così squallidi e falsi?
“Va al diavolo, Jack.”
Uscii di casa e gli sbattei la porta in faccia. Salii in macchina e prima di partire, lo intravidi sull'uscio dei casa, in tutta la sua bellezza. 

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Capitolo 3
*** Capitolo III ***


Stavo andando davvero veloce quando il telefono squillò. Era Jack. Risposi.
“Jane..”
“Vaffanculo.” Riattaccai. 
Il telefono squillò di nuovo, era lui. Perché continuava a chiamare? Non gli era bastato quello che era successo? Non so come ma riuscii a trattenere le lacrime e a rispondere. In fondo, ero curiosa di sapere cosa aveva da dirmi. 
“..Jane..?”
“..Sì.”
“Senti, scusa per quello che è successo. Non era niente..”
“Ahahahah.. niente. Certo. Per te è tutto così semplice.”
“Ma è semplice.”
“Sei assurdo. Perché non ho capito prima che razza di pezzo di..”
“Jane, adesso calmati. Possiamo parlarne, incontriamoci.”
“Ok. Dove?”
“Al bar sotto casa mia..”
“...Ore..?”
“20:30”
“Ok.”
Riattaccai. “Stupida, Stupida. Sei una stupida.” Me lo ripetevo in continuazione. La cosa che mi frustrava più di tutte, era che per quanto stessi male, lo volevo ancora. Volevo lui. O, per lo meno, un ultimo bacio.

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Capitolo 4
*** Capitolo IV ***


Arrivai al bar con almeno dieci minuti di anticipo. Avevo addosso una maglietta nera aderente, un po' scollata, che a lui piaceva tanto. Decisi di lasciare i capelli sciolti e di mettere giusto un filo di matita nera. Durante l'attesa non facevo altro che riempirmi la testa di domande. Cosa pensavo di fare? Cosa mi aspettavo? Cosa VOLEVO fare? 
Mentre mi assillavo il cervello con tutte queste domande, lo vidi entrare. Bello come sempre. Con quei suoi capelli ricci e scuri e i suoi occhi dannatamente stupendi. Indossava un maglioncino blu scuro che lo rendeva ancora più meraviglioso. 
Quando mi vide, mi porse un sorriso imbarazzato.
“Hei..Ciao..”
“Ciao.”
“Vuoi qualcosa da bere..? Hai fame? Prendi qualcosa offro io..”
“No grazie.”
“Hai già mangiato? Sicura che non hai fame?”
“Ti ho detto di no. Non ho fame.”
“..Ok..”
Mi guardò intensamente per un tempo che mi sembrò infinito. Sostenni lo sguardo, obbligando le mie lacrime a non uscire dai miei occhi come  fontane.
“Senti..Per quello che è successo.. Io..”
“Non mi servono spiegazioni. Non ne ho bisogno. Credo che quello che ho visto, sia più che sufficiente.”
“Ok”
Feci uno sforzo immane per reprimere l'istinto omicida che provavo nei suoi confronti in quel momento.
“Ok?! Senti, credo di aver perso già abbastanza tempo. Me ne torno a casa.”
“Vuoi un passaggio?” 
“No. Non ho bisogno del tuo passaggio, né tanto meno di te.”
“Jane io..”
“Tu cosa?!”
“Mi dispiace.”
“Toglimi una curiosità, almeno è stata brava? Sai, la faccia da puttana ce l'ha.” 
Non riuscii più a trattenere le lacrime e la rabbia prese il sopravvento.
“Adesso calmati Jane..”
“5 ANNI. 5 anni, cazzo. Passati dietro a te, come una stupida. Perché ti amavo e pensavo che tu ricambiassi. Che tu provassi qualcosa. Da quanto va avanti questa storia, Jack? Dimmelo.”
“..Pensi che saperlo cambierebbe qualcosa?”
“Sì direi di sì.”
“..un po'..”
“Un po' quanto?”
“2 anni circa...”
“Due anni..due an..Ma brutto pezzo di merda!”
Mi lanciai contro di lui, tra i singhiozzi e iniziai a prenderlo a pugni sul petto. Mi afferrò i polsi e mi tenne ferma, mi guardò negli occhi e mi baciò. Un bacio lento e con una passione decisamente esagerata. Mi presi il mio ultimo bacio, mi spostai, lo guardai negli occhi e gli sputai in faccia.
Dopodiché uscii dal bar. 

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Capitolo 5
*** Capitolo V ***


Mi diressi alla macchina arrabbiata, delusa e umiliata. 
Lo vidi corrermi dietro con l'espressione di uno che non ha intenzione di perdonarti. 
Mi si piazzò davanti e guardandomi negli occhi mi disse "Pensi di esserti comportata bene? Credi che cosi facendo sia cambiato qualcosa? Io rimango sempre un gran figo, perché lo sappiamo entrambi che ho tutte quelle che mi pare, e tu rimani una stupida. Sfigata. Sì. Sei una sfigata." 
Non gli andava a genio il fatto che lo avevo umiliato davanti a persone che avrebbe potuto conoscere, anzi, che sicuramente conosceva.
Ero senza parole per la rabbia. Non sapevo che dire.
E ovviamente, il carico da novanta doveva ancora arrivare.
"E comunque sì -disse- è stata molto brava. Devi vedere come si muove. Una dea." E mi guardò con quel suo sorriso malizioso, quel sorriso che diceva 'Non aspetto altro che una tua reazione, amo provocarti'. 
"Sono felice per te. Spero che un giorno quella puttanella ti faccia soffrire. Ma oh, è impossibile, tu non ce l'hai un cuore. O forse sì. Sperso in chissà quali meandri di quel tuo lurido fondoschiena. Per non essere volgare."
Penso che lo feci incazzare parecchio, perché iniziò ad alzare la voce. E in quel momento vidi arrivare una macchina che conoscevo. La conoscevo bene. Era la macchina di Mike.

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Capitolo 6
*** Capitolo VI ***


Mike e io eravamo amici da tempi immemori.
Ci eravamo conosciuti in un posto che penso odiano tutti: la scuola.
E sì, siamo anche stati insieme. Due volte. Non sono finite bene..
Ma è un'altra storia..
Mike conosce tutto di me! Gusti, gesti, espressioni, modi di fare. Sa cosa penso o che espressione faccio semplicemente stando al telefono.
Credo che sia sempre stato innamorato un po' di me, o almeno così mi dicono. Ma non ci credo. 
Mike è un ragazzo stupendo. Fisicamente è alto, con gli occhi scuri e i capelli ricci neri. Si lo so, ha le stesse caratteristiche di Jack ma sono come l'acqua e il fuoco! TOTALMENTE diversi!
Mike mi ha sempre sostenuta, mi è sempre stato vicino, mi ha consolata, mi ha aiutata in tante cose. La sua più grande abilità è quella di farmi ridere, come lo fa lui, non ci riesce nessuno!
Qualcuno ci ha detto che siamo fatti l'uno per l'altra..Molto sinceramente credo che si siano drogati tutti.
Io e Mike insieme? Potrei pensarci.. In effetti... NO. 
Non riesco ad immaginarmi come la sua ragazza.. Lui è come un fratello per me!
Un'altra sua grande abilità è quella di essere sempre nel posto giusto al momento giusto, soprattutto quando si tratta di me. Come stasera. è come un angelo!
Inizio a pensare che mi segua..

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Capitolo 7
*** Capitolo VII ***


"Modera immediatamente il tono e spostati da lei. Subito." 
La voce di Mike era così..Così bella..
"E tu che vuoi?"
"Te l'ho appena detto voglio che ti sposti da lei."
"E se io non volessi farlo?"
"Sarò costretto a spostarti di peso."
Iniziarono a litigare e l'ultima cosa che volevo era il mio migliore amico sanguinante e il mio ragazzo messo male..Ex, ex ragazzo Jane. 
"BASTA. SMETTETELA. Jack tu puoi anche andartene credo che ci siamo detti tutto. Mike, tu accompagnami a casa."
"Hai sentito la signorina Mike? Accompagnala a casa.."
"E tu Jack? L'hai sentita? Vattene."
 
Salii in macchina, mi misi la cintura e iniziai a piangere. Con violenza. 
Mike mi abbracciò di slancio. Mi strinse in un abbraccio caldissimo. Il suo odore era così intenso... 'Jane. Riprenditi. Subito.' 
"Mi...man..manca...coo..così tanto..." Non riuscivo a parlare.
"è uno.. un.. uno str..stronzo..."
"Lo so, lo so piccola..Ma vedrai che le cose si sistemeranno ok? Ora ti porto a prendere un bel cornetto caldo con la nutella, che ti piace tanto e poi ti porto a casa e ti coccolo finché non ti addormenti..Ok?" 
"Grazie Mike.." Tirai su col naso e gli stampai un bacio appiccicoso su una guancia. 

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Capitolo 8
*** Capitolo VIII ***


"è il miglior cornetto alla nutella di sempre!" Esclamai. Ero riuscita a riprendermi, grazie a lui. "Ti credo! Mangialo con più calma, sembri un piccolo maialino.." Mi fece uno di quei suoi sorrisi che dicono 'Ci sono io per te, tranquilla' 
"Io non sono affatto un maiale. Stronzo." "Ahahahah e invece penso di sì!" Iniziai a grugnire e a ridere, tutto in un bagno di nutella! In effetti, in queste condizioni, non gli davo tutti i torti..
Mike aveva le lacrime agli occhi dalle risate, nel locale ci stavano guardando tutti. Ma non mi importava, stavo bene o almeno, momentaneamente.
Finito il nostro cornetto ci fu una discussione su chi dovesse pagare. Indovinate chi ha vinto? No, non io. Mi sono ritrovata fuori dal bar.. 
Quando Mike uscì gli diedi un pugno amichevole sul braccio, lui mi prese in braccio e iniziò a farmi girare. "Potrei vomitareeeeee mettimi subito giùùù" Stavo urlando, alla fine dovette posarmi a terra, con tutta la delicatezza di cui era capace.
Mi aveva sempre trattata come se fossi stata di porcellana..Come se avessi potuto rompermi da un momento all'altro.. E forse, questo suo modo di fare in questo istante mi serviva.
"Portami a casa. Subito." "Agli ordini!" "Ahahah, dai ho sonno.." "Va bene piccola" 
Salimmo in macchina e iniziò a guidare verso casa.
 
Arrivati sotto casa, slacciai la cintura e feci per salire
"Aspetta.." "Dimmi" Gli feci un sorriso "Io..ti devo delle coccole" "AAww..Tranquillo, sto bene. Grazie Mike" "Bhe, insito. Ti accompagno sopra." "No, Mike. Grazie.." 
Spense la macchina e mi guardò "Ok, allora rimango qui finché non mi dai il permesso di salire" "Sei assurdissimo! Ahahah..Sali. Ma solo due minuti." 
Fece un sorriso soddisfatto e scese dalla macchina.

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Capitolo 9
*** Capitolo IX ***


La casa era così dannatamente silenziosa. Non ci ero ancora entrata.. Avevo girovagato per la città fino a prima di vedere Jack. 
Mi ero resa conto che ogni fottutissima cosa lì dentro mi ricordava lui. 
"Bhe..direi che per prima cosa accendiamo la luce eh?" 
Mike sembrava così a suo agio..
"Sì..sc..scusa.." "Va tutto bene..?" "Sì..Vado a cambiarmi.. Arrivo subito" "OOk" 
 
POV MIKE
So che non avrei dovuto ma dalla mia postazione (strategica, direi) riuscivo a scorgere la sua sagoma.. 
Era così bella. 
Aveva i capelli sempre fuori posto, ma la rendevano così fottutamente sexy..
Si stava per spogliare.. Ma non riuscivo a distogliere lo sguardo..Era perfetta. 
Non so come ma qualcosa catturò la mia attenzione distraendomi da quella visione.. 
Una foto. Lei. E Quello. 
La stringeva.. Troppo per i miei gusti. E la guardava..troppo. 
Ma la cosa che più mi andava in culo era che nel suo sguardo non c'era sentimento, mentre in quello di lei.. ce ne era. Troppo. //

POV JANE
"Eccomiiii..." Nessuna risposta..
"Mike..?"
Non c'era nessuno in casa. Se ne era andato. 

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Capitolo 10
*** Capitolo X ***


Come aveva potuto lasciarmi da sola in un momento come questo? Ma soprattutto..perché se n'era andato? Avevo fatto qualcosa di sbagliato? 
'Che faccio adesso..? Tv..? Jane, vai a dormire.' Decisi di andare a dormire, questa giornata era stata sfiancante. 
Mi tolsi la maglietta, i pantaloni della tuta e mentre stavo per togliermi il reggiseno mi accorsi della presenza di Mike in camera mia.
Era sul balcone..era fumo quello? Non sapevo che fumasse...Invece di rivestirmi me ne stavo ferma come in'idiota a guardarlo consapevole che sarebbe potuto girarsi da un momento all'altro. E infatti..
"Oh cazzo." Spalancò gli occhi e si girò di schiena. "Scu..scusa.. io...credevo che te ne fossi andato...e..." "No, scusa tu.." Continuava a stare girato, mentre io avvampavo per la vergogna.. 
"Devo mettermi il pigiama.. Tu.. non stare lì fuori..prendi freddo.." Dissi
"No, non preoccuparti..Tieni.." Si tolse la maglietta e ma la lanciò.. Era uno spettacolo. 
"Metti questa, almeno ti copri un po'.. Poi ti prendo il pigiama.." 
Misi la maglietta che mi copriva fino a metà coscia.. Bhe, sempre meglio di niente..
"Ho fatto.." La vergogna che provavo prima..Cominciava a sparire.. Iniziavo a sentirmi a mio agio.. Nonostante fossi mezza nuda. Non avevo mai provato niente di simile con Jack, ogni volta che mi spogliavo davanti a lui sentivo un'enorme imbarazzo. E stavamo insieme da 5 anni..
Mike si girò e rimase a guardarmi.. La luce tiepida della luna si rifletteva su di lui, mettendo in risalto tutti i suoi lineamenti.. Ci fissammo per qualche secondo poi distolse lo sguardo..
"Entra, ci saranno 2 gradi là fuori!" La mia voce tremava..E non avevo freddo. 
"Si..ehm.. dov'è il tuo pigiama?" "In quel cassetto.." Aprì il cassetto della mia biancheria intima.. lo vidi arrossire.. 
"Ahahah..No, non quello Mike.." Gli sorrisi.. era così imbarazzato ed impacciato. Non lo avevo mai visto così
"Qu..questo..?" 
"Sì Mike..stai bene..?" 
"Sìsì.. tranquilla..Ehm.. è questo verde?"
"Sì grazie.. "
Me lo lanciò e si sedette sul letto. Se mi lanciava ancora qualcosa lo avrei preso a calci.
"Da quando fumi..?"
"..Da un po'.." Odiavo questa domanda.
"Un po' quanto?" E odiavo questa risposta.
"Qualche settimana.." 
"Non mi avevi detto niente.."
"Scusa.."
"Non hai freddo..?"
"Un po'.."
Mi misi sul letto e istintivamente lo abbracciai da dietro.. Gli misi le gambe intorno alla vita e lo strinsi forte..

Pov Mike
Potevo sentire il suo respiro caldo sul mio collo.. Le misi le mani sulle gambe ed iniziai ad accarezzarla lentamente..
Cosa stavo facendo? Mi spostai di scatto e la guardai.. Era così piccola.. 
Si alzò e mi venne vicino.. Le mie labbra erano vicine alle sue e i suoi occhi fissati ai miei. Quanto avevo aspettato questo momento? Mesi? Anni? Non lo sapevo più.. Non sapevo che fare. 
Sentii le sue mani sulla mia pancia, sul mio petto, sulle braccia, sulla schiena.
Mi accerezzò le labbra.
Perché lo stava facendo? Per ripiego? Non avevo intenzione di farmi usare, eppure qualcosa mi impediva di spostarmi.
Le mie labbra erano attacate alle sue ora. 
Ci baciammo con rabbia, amore, passione. Forse troppa. Mi saltò in braccio, continuavamo a baciarci. 
Non riuscivo a smettere. 
La misi sul letto.. Mi guardava..
"Che stiamo facendo Mike..?" La sua voce mi riportò sulla Terra.

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Capitolo 11
*** Capitolo XI ***


"Non lo so.." Mike si spostò e mi si mise di fianco "Mi dispiace Mike.. Non..non volevo.." "Shh.. tranquilla piccola è tutto a posto.. Ci siamo lasciati trascinare.." "Scusa.." "Non devi chiedere scusa, non devi.." 
Si alzò e si rimise la maglietta.. Continuavo a guardarlo.. Non riuscivo a distogliere lo sguardo da lui. Era sempre stato così bello? 
Merda. Si è accorto che lo stavo guardando.
"Bhe..Io.. vado.. Ci vediamo domani Jane.." Jane?! Dov'era finito il 'piccola'?! 
"Oh..Ok.. Ehm... Buonanotte.."
Stava per uscire dalla stanza, quando qualcuno con la mia voce disse "Aspetta..Non andare via..Resta qui a dormire..Non voglio stare da sola.." Oddio. Quel 'qualcuno' ero io.
Mi guardò intensamente..Era un sorriso quello? 
"E Jack?"
"Chi?"
"Jack.."
"Ah. Sì..Jack..Certo..Mike, senti, scusa ancora.. Puoi andare se vuoi."
Mi alzai, presi il mio pigiama e mi diressi alla porta. Quando fuoi di fronte a lui, gli chiesi gentilmente di spostarsi. Non ci pensava nemmeno. Continuava a fissarmi con insistenza.
"Mike, levati."
"Sei così fottutamente bella."
Ok, avrò sicuramente capito male. 
"Come..?"
"Sei bellissima, piccola."
Mi prese il viso tra le mani e mi baciò. Con più dolcezza, con intensità. 
Mi lascia andare completamente a quel bacio, sentii le sue mani sui miei fianchi, mi tirò ancora più vicina a sè.
La sua lingua aveva un sapore buonissimo..

Quando aprii gli occhi, mi accorsi che erano le 5 del mattino. Mi voltai sull'altro fianco per continuare a dormire. Perché avevo così freddo?
Ad un tratto un braccio mi avvolse i fianchi. Mike. Mike era nel mio letto.. Mike.. 
Ok. Cos'era successo quella notte? Accesi la lampadina
Si svegliò anche lui.."Ciao piccola.." La voce ancora impastata dal sonno, i capelli scompigliati, gli occhi chiusi. Riusciva ad essere stupendo anche così. 
"Mike..Ho freddo.." 
Si schiacciò contro di me e mi abbracciò fortissimo. Era bollente. Il mio termosifone personale. Glielo dicevo sempre.
Decisi che non avrei pensato a niente per quella notte, mi lasciai andare nel suo abbraccio, gli diedi un piccolo bacio su una guancia e lo sentii sussurrare un flebile "Ti Amo".
Probabilmente stava sognando.
Chiusi gli occhi e mi rimisi a dormire.

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Capitolo 12
*** Capitolo XII ***


Quando mi svegliai, Mike non era più nel letto. Sul suo (mio?) cuscino trovai un biglietto 'buongiorno piccola'. Avevo fame, così decisi di andare a farmi la colazione. Mi vestii e mi diressi in cucina.
Lo trovai ai fornelli, in mutande. Dio, quanto era sexy. I pallidi raggi del sole si riflettevano sul suo corpo. 
Diventai rossa. 
"Buongiorno.." 
"Buongiorno piccola, ti sto facendo le frittelle.. Ho visto che avevi finito la nutella, così sono andato a comprarla, spero non ti dispiaccia..Lì c'è la tua spremuta, arancia ovviamente."
"Ma grazie!" Gli diedi un bacio sulla guancia..
"Mike..senti..Vorrei parlarti di ieri sera.."
In quel momento qualcuno bussò alla porta..Andai ad aprire e mi trovai di fronte Jack. Mi guardò con aria maliziosa e posò lo sguardo sulle mie cosce semi nude.

"Che cazzo ci fai qui?"
"Sono venuto a vedere come stai.."
"Bene. Grazie. Fuori dalle palle."
"Non mi fai entrare?"
"No."
"Non fare la bambina..Fammi entrare."
"Che cosa vuoi Jack?"
"Entrare e parlarti"
"Vattene."
In quel momento la voce di Mike si fece sentire, bella e profonda come sempre.
"Piccola tutto a posto?"
"Oh, hai ospiti vedo. Ti sei ripresa in fretta vedo."
"Ti ho detto di andartene."
"Così puoi continuare a fare la troia con quello?"
Non so cosa Mike avesse capito, ma al 'troia' me lo trovai di fianco.
"C'è qualche problema?"
"Buongiorno Mike. Si direi, da quanto vedo ti sei scopato la mia tipa."
Come si permetteva quel lurido verme di parlare così a Mike? Come se mi avesse letto nel pensiero Jack si girò verso di me, mi guarò e mi disse "Sei una puttana." e mi sputò addosso.
In un secondo Mike era addosso a Jack e lo riempiva di pugni. Non sapevo che fare, inizia a pregarlo di smetterla, ma era come se non mi sentisse, lo picchiava con violenza e rabbia, tanta rabbia.
Jack lo ribaltò, si alzò in piedi e diede un calcio a Mike. Lo spinsi, ma lui si girò e mi buttò per terra.
Nel frattempo Mike si era rialzato e aveva bloccato Jack. Gli teneva con un braccio il collo e con l'altra mano il braccio. 
Pieno di rabbia gli urlò "Vattene o ti ammazzo."
Jack si liberò, mi guardò con gli occhi iniettati di sangue, sputò per terra, guardò Mike "Non finisce qui."
Poi se ne andò.

Mike era furioso, io non avevo toccato cibo.
"Mi dispiace Mike.. è tutta colpa mia...Non..." Iniziai a piangere.
Lui si calmò e venne ad abbracciarmi. "No piccola, non è colpa tua. Tu non hai fatto niente.."
"Ti sei fatto male?" 'che domanda idiota, Jane.'
"No piccola." Mi sorrise, quel suo modo di rassicurarmi era adorabile.
'Bacialo. Bacialo. Bacialo. Bacialo.'
"Devo farmi la doccia...Hai qualcosa da fare..?" Gli dissi. E lo baciai.


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Capitolo 13
*** Capitolo XIII ***


"CHE COSA è SUCCESOOO?!?!?!" Elisabeth. La mia migliore amica, fine come sempre.
"Beth, abbassa la voce..Ci stanno guardando tutti!" 
Il locale Take-a-breath era il nostro preferito e faceva proprio al caso nostro! Non era molto grosso, ma era molto accogliente. le pareti erano di un azzurro chiaro e piene di foto. Ogni cliente aveva la possibilità di fare una foto e appenderla al muro, dove voleva. Era il modo dei gestori di ringraziare chi, in una vita frenetica, entrava in quel bar per prendere fiato. Ci trovavamo lì ogni mercoledì pomeriggio per bere la nostra classica cioccolata calda con panna. (In estate optavamo per un maxi gelato con cialda!) Quel giorno non era particolarmente affollato, ma in ogni quei pochi santi sedut al loro tavolino, ci stavano fissando. 
"Non è successo niente Beth."
"E TU VUOI FARMI CREDERE CHE.."
"BETH. Abbassa la voce o sarò costretta a mangiare anche la tua cioccolata!"
"Ok, scusa.. Tu vuoi farmi credere che 'baciare Mike', 'farlo con Mike' e, ohohoh, 'fare la doccia con Mike' sia niente?! Dio santo, Jane. Sappiamo entrambe che non hai ancora dimenticato Jack. E non è giusto nei confronti di Mike tutta questa situazione, vi farete solo del male Jane."
Non aveva tutti i torti. Ero attratta da Mike, ma era solo attrazione fisica? Era solo un patetico modo per non soffrire,per fingere che andasse tutto bene? 
"Beth.."
"No Jane. Tu adesso chiami Mike e ci parli. Anzi, fallo venire qui, Io e te ci vediamo oggi pomeriggio bella" 
"Ma.."
"ADESSO."
Composi il numero e aspettai che rispose. Ad ogni squillo, la mia ansia cresceva. Dopo otto squilli, la voce di Mike mi arrivò dritta in unorecchio. 
"Pronto..?" Aveva il fiatone..
"M..Mike..Ciao..sono Jane.."
"Lo so, ho il tuo numero" Ero convinta che avesse sorriso..
"Hai da fare? Sono al Take-a-breath  che sto facendo colazione con.."
Beth iniziò ad agitare la mani in un modo convulso; 'NO' mimava con le labbra..
"Da sola."
"Con da sola..?"
"Con me stessa, cioè da sola..Eheh.."
"Tutto a posto,Jane?"
"Sì..No..Sì. Ti va di fare colazione insieme?"
"Certo. Arrivo"
"Ok.."
Chiusi.
"MA BRUTTA TESTA DI CAZZO!" Di nuovo, tutto il locale si voltò verso di noi..
"Che ho fatto ora Beth?!"
"Gli hai attaccato in faccia. Tra quanto arriva?"
"Non lo so.."
"... 
Io vado. Passo a prenderti alle 15. Ti prego, fatti trovare vestita e senza 'gente' in casa.."
Mi diede un bacio su una guancia e se ne andò. 
Beth era molto bella, forse troppo magra. Ma aveva un sorriso stupendo. Aveva una finezza pari a quella di un camionista, ma per me c'era sempre.

Pov Mike
Voleva vedermi. Non ci voleva un genio per capire cosa volesse. Voleva parlare.
Ero pronto per affrontare questo discorso? 
Mentre cercavo qualcosa da mettere, iniziai a pensare a quello che era successo quella sera, da lei. 
Mi ero perso letteralmente dentro Jane.. Ricordai in un momento i suoi fianchi, la sua pelle, il suo sorriso..Il modo in cui il suo corpo si adagiava al mio, in cui si muoveva su di me..Era come una danza..E lei dirigeva.
Avevo passato quasi tutta la mia vita a immaginare il mio futuro con lei..Noi nella nostra piccola casetta circondata di foto, con un cane perché no? E magari dei bambini. Due. E lei, noi, sempre felici.
Alt. Mike, rallenta. Non illuderti. Sai perfettamente cosa vuole dirti. Si è sbagliata, è stato tutto un errore, non voleva farlo, amava ancora Jack, solite cose.
E io? Io perché lo avevo fatto? 
Era un po' che mi sentivo con una ragazza (per esattezza, una delle tante. No, non fraintendete, non sono uno di quelli che usa le ragazze a suo piacimento, ma diciamo che mi piace provare cose nuove). Si chiamava Melania. Era carina sì, ma non ero particolarmente attratto da lei. E poi, non stavamo insieme, quindi non era considerato 'tradimento' giusto? 
Oh, dio. Ero così confuso. 
Volevo Jane, non avevo dubbi. Ma non volevo rovinare quello che c'era sempre stato tra noi. Se l'avessi persa? 
Mi stavo legando, non andava bene. Non volevo legarmi. 
Che situazione assurda. La volevo ma non la volevo. 
Mi accorsi che stavo tremando, sudavo freddo. Mike, riprenditi. è solo una ragazza. NO. Jane non era solo una ragazza, Jane era il mio sorriso, era i miei respiri. 
Ero geloso di lei,lo ero sempre stato. Aveva una specie di luce intorno a sè a cui era impossibile resistere. E io quella luce l'avevo vista spegnersi, per poi riaccendersi più luminosa di prima. Ma non ero io la ragione. 
Ok, ammetto di essere stato un coglione a volte. Di non averla considerata forse come voleva, ma c'ero sempre stato per lei. 
Avevamo fatto un periodo in cui non ci parlavamo nemmeno. O meglio, lei non mi parlava. Jane è molto 'lunatica'.. Ma amo anche questo di lei. Amo? Volevo dire..apprezzo...
"Quanto cazzo è tardi!" Iniziavo a parlare da solo? 
Presi il giubbino e uscii di casa, diretto al Take-a-breath.

Pov Jack
Non potevo vederlo portarmela via. L'amavo? No. Era solo un capriccio. O forse no? 
Non mi importava cos'era per me. L'unica cosa che mi importava era riprendermela e far soffrire quello stronzo.
Mi faceva ancora male il labbro. 
Mi promisi che gliel'avrei fatta pagare. In un modo o nell'altro. Con o senza Jane, lui doveva soffrire.

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Capitolo 14
*** Capitolo XIV ***


POV Mike 
Arrivai al take-a-breath e la trovai lì, con la testa appoggiata ad un palmo della mano e gli occhi persi in chissà quale fantasia.. Mi avvicinai e la salutai. Alzò la testa di scatto e i suoi grandi occhi verdi per un momento penetrarono i miei. Ci fissammo per un secondo, poi distolse lo sguardo
"Ciao Mike.."
"Ciao..Jane.." Dovevo chiamarla 'Piccola' come avevo sempre fatto? Dovevo comportarmi normalmente..?
"Senti, possiamo arrivare subito al dunque?"
"Certo.."
"Quello che è successo l'altra sera è stato un errore. Mi dispiace Mike.. Ero sconvolta.. Non voglio usarti. Ma ho bisogno di te, come amico. Non come ripiego.."
"Oh..certo..Sì, penso anche io.." Un errore? Per me era stata l'esperienza più bella di tutta la mia vita. Ma forse aveva ragione, avevamo sbagliato.
"Scusami, ma adesso devo andare.. Mi dispiace.."
"Si, vado anche io.. Non devi chiedere scusa.. Va tutto bene"
"Ciao Mike.."
"Ciao Jane.."
La guardai allontanarsi, uscire per poi non vederla più. Mi sentivo come se mi avesse lasciato. E in un certo senso, era così.
Che dovevo fare ora? Mi aveva detto che aveva bisogno di me.. Ma non avevo la più pallida idea di come comportarmi.. Dovevo chiamarla? O aspettare che lei chiamasse me?
Uscii dal bar immerso nei miei pensieri, mentre il barista mi correva dietro per farmi pagare la consumazione. Di Jane, ovviamente. 

"Ciao Gay!" 
"Ciao Rob.."
"Che voce afflitta, tutto a posto?"
"Massì..Dimmi"
Rob era il mio migliore amico. 
"Che fai stasera?"
"Niente di particolare..Hai in mente qualcosa?"
"Ho conosciuto una ragazza, devo vederla stasera, ma non mi va di andare da solo.. Ti va di accompagnarmi?"
"Certo!"
"Bene..E quando avremo finito andiamo a bere qualcosa."
"Perfetto.."
"Passo a prenderti alle nove, ciao stronzo!"
"Ciao Rob"
Mi fiondai sotto la doccia,avevo bisogno di rilassarmi un po'.. La giornata mi aveva stressato. Non volevo pensare a niente, ma inevitabilmente, appena l'acqua cominciò a scorrere la mia mente pensò a Jane. Alla sua pelle bagnata, a quel sorriso un po' imbarazzato, ai baci, alle sue forme, alle mie mani su di lei.. Avevo assolutamente bisogno di distrarmi. 

Scusate se non ci sono stata, ho avuto dei problemucci! Vi lascio con questo capitolo.. Domani farò il prossimo! Un bacio a tutti quelli che mi seguono! 

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Capitolo 15
*** Capitolo XV ***


Pov Jane
È iniziato tutto quel freddo giorno di Dicembre, mentre bevevo la mia cioccolata calda, seduta sul divano, coperta fino al collo. In televisione stavano dando la mia serie preferita, era l'ultima puntata e non volevo assolutamente perdermela. Ero così presa dal programma che non mi accorsi del campanello che suonava. Quando me ne resi conto, la puntata era già quasi alla fine. Mi dissi che ormai quel tizio (o tizia..) era lì fuori da quasi venti minuti, quindi anche se avesse aspettato un po' di più non sarebbe cambiato granché. Il campanello smise di suonare quando decisi di alzarmi dal divano. Non so perché lo feci, ma andai comunque ad aprire la porta. Trovai all'ingresso un enorme mazzo di fiori. Lo portai in casa e mi accorsi che c'era attaccato un biglietto bianco, fatta eccezione per una macchia d'inchiostro nell'angolo in alto a destra.
Presi il telefono, e istintivamente composi il numero di Mike. Poi mi bloccai. Mike. Gli avevo risposto in un modo orribile e lo avevo allontanato. 
Mi misi le scarpe, spensi la tele, presi le chiavi della macchina e mi fiondai fuori di casa. Dovevo vederlo. Dovevo aggiustare le cose. Arrivai alla macchina e trovai Jack, appoggiato al cofano. 
"Che..tu..che ci fai qui?" Vederlo mi aveva provocato una fitta al cuore. Non mi importava più di lui, allora perché stavo male?
"Sono venuto a trovarti.."
Il mazzo di fiori..Era stato lui?
"Io.."
Non so come ma mi trovai con le labbra attaccate alle sue, immersa in un bacio intenso. 
Chiusi gli occhi e immaginai Mike..Le sue labbra.. Il suo odore.. Quando li riaprii mi resi conto che era Jack quello che stavo baciando. 
Lo guardai prima con odio, poi con compassione. Mi dispiaceva per lui, sì. Non era in grado di tenere ad una persona.
"No." Dissi
"No cosa?"
"Non ho intenzione di riprovarci."
"Come no..? Tu mi ami." Ma chi pensava di essere?
"No. Io non ti amo. Ti amavo, questo sì. Ma mi sono resa conto di che razza di persona sei. E non voglio avere più niente a che fare con te."
"C'entra Mike vero? è per lui che stai facendo così?"
"Non sono cose che ti riguardano. La mia vita privata non è affar tuo."
"Sei solo una.."
"Vaffanculo Jack."
Entrai in macchina e uscii dal vialetto di casa.

Quando arrivai a casa di Mike, trovai le luci spente. Decisi comunque di provare a suonare. Nessun cenno di vita.
Stava nevicando e faceva decisamente freddo. Nella fretta non avevo preso il cappotto, avevo addosso un paio di jeans, una maglietta azzurra a maniche lunghe (non proprio invernale)e le mie scarpe da ginnastica. I miei capelli erano in uno stato pietoso, il trucco era tutto sbavato e sì, facevo parecchio schifo.
Mi sedetti sugli scalini della porta di casa, cercando di scaldarmi come meglio potevo.
Avevo la macchina, allora perché stavo lì fuori? Volevo farmi trovare là davanti, corrergli incontro. 
Dopo mezz'ora, Mike arrivò e purtroppo non era solo. Le mie labbra avevano preso un colore bluastro e non sentivo più le mani. 
Quando mi vide, mi corse incontro e iniziò a urlare.
"Ma sei scema?! Che ci fai qui?! Sei gelida!"
Mi alzai e riuscii solo a dire 'Mike', per di più balbettando. 
Si tolse la giacca e me la mise addosso, poi mi avvolse in un caldo abbraccio.
"Sei tutta fredda Piccola.."
Il mio cuore fece una capriola. Poi un'altra. Poi un'altra ancora. Fino a sembrare un'artista del circo.
Intanto Quell'Altra se ne stava lì impalata a fissarmi, poi esordì
"Mike io vado.."
Mi accorsi che Mike mi stava fissando..
"Mi..Mi..Mike...Ti..Ch..Chia.." Non riuscivo a parlare. 
"Cosa? Ah. Sì..Ehm..Dimmi Melania.."
"Vado a casa..forse è meglio se vi lascio soli."
"Ok.."
"Ok?! Mi stai prendendo per il culo?!"
"Non è il momento..Ti chiamo stasera. Scusa.."
"..Sei assurdo."
La vidi andarsene con passo deciso, e pensai che Mike gli sarebbe corso dietro. Era molto bella. Aveva lunghi capelli rossi e gli occhi azzurri. Qualche lentiggine sparsa sul viso e un gran bel fisico. Indossava una minigonna grigia, dei collant di nilon neri, stivali col tacco e una giacca medio-lunga che le arrivava all'inizio coscia di colore marrone. 
"Entra in casa, devi scaldarti."
Mi accorsi che non riuscivo a muovere le gambe. Mi prese in braccio e mi portò in casa, chiuse la porta e mi appoggiò delicatamente sul divano poi mi portò 3 coperte.
Accese i riscaldamenti al massimo e lo vidi correre in cucina per tornare un paio di minuti dopo con una tazza di tè caldo, fumante. 
Nel frattempo la mia voce era tornata 'normale'.
"Sto..Sto bene..Grazie.." Gli sorrisi debolmente.
"Che ci facevi là fuori?"
"Ero venuta per parlarti.."
"Mi sembra che ci siamo già detti tutto.."
"No.. Mike.. mi dispiace.., Io..non volevo dire ciò che ho detto.. Ti chiedo scusa..e.."
Mi prese la tazza dalle mani, la appoggiò sul tavolino e mi baciò. Lentamente, accarezzandomi il viso, le braccia, prendendomi la mano. 
Spostò le coperte e mi si mise di fianco, continuando a baciarmi intensamente. 
Mi spostai, volevo guardarlo negli occhi. Dovevo raccontargli ciò che era successo..
"Oh..Piccola..Scusa.."
"Nono, non preoccuparti..è tutto ok.. Mike..ho bisogno di raccontarti una cosa."
Iniziai a raccontargli tutto ciò che era successo e quando arrivai al bacio con Jack la sua espressione cambiò.
"Oh! Non fare quella faccia signorino. Chi era quella?!"
"Cos'è..? Sei gelosa..?"
"Pffff gelosa io?! No. è per curiosità.."
"Ah..Ok..Mà, una con cui mi sento da un po'.."
"E..ti piace..?"
"Massì.."
"O sì o no."
Mi guardò, mi sorrise e mi baciò di nuovo.
"Mi prendi per il culo?" Gli sorrisi. Lui ricambiò e riprese a baciarmi.
Gli andai in braccio e lo baciai con tutto l'amore di cui ero capace. 
Mi portò di sopra, mi fece sdraiare sul letto e iniziò a spogliarmi lentamente.
Gli tolsi la maglia accarezzandogli il petto, le braccia, la pancia. Gli slacciai i pantolani e glieli tolsi con calma. Volevo godermi questo momento.
Mi slacciò il reggiseno e mi baciò delicatamente il seno. Mi tolse i pantaloni e si sdraiò sopra di me, mi baciò di nuovo. Poi si fermò, mi guardò negli occhi e mi sussurrò "Sei la mia Piccola..".


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Capitolo 16
*** Capitolo XVI ***


Pov Jane
'Sei la mi piccola' queste parole mi risuonavano in testa come una dolce ninna nanna mentre mi lasciavo traportare da quell'ondata di passione. Mike mi baciava come se avesse potuto perdermi da un momento all'altro, io ricambiavo ogni singolo bacio. Durante il giorno avevo la mente piene di pensieri, ma quando ero con lui dimenticavo tutto. Mentre era sopra di me gli accarezzavo dolcemente la schiena. Le sue mani iniziarono a percorrere il mio profilo, arrivò fino ai fianchi, poi lentamente iniziò a sfilarmi gli slip.. Ero emozionatissima. Gli tolsi i boxer e li lanciai per terra.. "Siamo vogliose oggi, madame..?" Sfotteva troppo. Eppure riuscì a strapparmi un sorriso. All'improvviso si fermò, mi guardò e con la sua voce profonda e dannatamente sensuale disse "Sei sicura di volerlo fare?" "Ti voglio Mike.." Mi diede un piccolo bacio, poi entrò dentro di me. I nostri corpi si muovevano insieme, trascinati l'uno dall'altra. Mike ansimava forte così, presa dalla foga, lo ribaltai e mi misi sopra di lui. Ero eccitata e tremavo. La mia voce era affannosa, non ero in grado di controllarla. Lui mi guardava estasiato. Non capivo più niente, ero come frastornata. Non riuscivo a pensare a nulla, ero solo in grado di farmi trascinare da lui. Da quella passione speciale, sproporzionata. Non era semplice sesso. Stavamo facendo l'amore. Ed era una cosa stupenda. 
Dopo un'ora buona, ci sdraiammo uno accanto all'altra accarezzandoci a vicenda. Più lo guardavo, più qualcosa di strano cresceva dentro di me. Un'emozione mai provata prima..
"Come stai piccola..?" Jack me lo aveva mai chiesto?
"Bene Mike..Davvero benissimo.." Gli sorrisi..Mi baciò di nuovo, sfiorandomi una guancia con la mano.
Guardai l'orologio: erano le 19 e cominciavo ad avere fame.
Mi alzai, presi la sua maglia e me la misi addosso (era decisamente larga per me!), poi gli feci un sorriso "Vado a vedere se hai qualcosa da mangiare.." 
"D'accordo Piccola"

Scesi in cucina e aprii il frigorifero.. 'Mmmh..uova.. un po' di prosciutto.. Oh! Del buon vino rosso!' 
Presi tutto quello che trovai, poi cercai una pentola e due bicchieri per il vino. 
Lo scaffale era troppo alto, così dovetti prendere una sedia. Era assurdo. Ancora non ci arrivavo! Mi spinsi decisamente troppo e mentre stavo per cadere all'indietro sentii due forti mani dietro la mia schiena che mi sorreggevano. Diventai rossa per l'imbarazzo..
"Piccola, stai attenta.. Non vorrei che ti facessi male.." Scesi dalla sedia piano piano, mi girai e lo guardai. Si era rimesso i boxer. SOLO i boxer. Iniziai a sentire caldo.. era bellissimo. Le spalle larghe, il fisico definito, non 'pompato' ma un gran bel fisico!, la pancia perfetta con una strisciolina di peli scuri e ribelli dall'ombelico in giù, le sue gambe forti, e quelle fossette in fondo alla schiena che mi facevano impazzire; i capelli scompigliati, gli occhi grandi e le guance un po' rosse. Era splendido.
"Piccola..? Va tutto bene..?..Yu-uh..Terra chiama Jane.."
"Eh?"
"Ahahahahah..Che stai guardando?"
"Gua..guardavo..ehm.. Niente...Non stavo guarando niente.. lasciami stare.."
"Ahahahah sei assurda Piccola.."
Mi mise le mani sui fianchi e mi guardò profondamente 'Se non la smette di essere così sexy svengo. Jane. Ripigliati!'
"Che..che c'è? Ho i capelli in disordine? Qualcosa sulla faccia?"
"No..Sei bellissima.."
Arrossii esageratamente..
"Grazie.."
"Propongo un brindisi, ti va?"
"Certo" Versò il vino nei bicchieri, si girò e me ne porse uno. Gli feci uno dei miei sorrisi più belli. 
"Sei così bella quando ridi amore.." What?! Amore?! Ci stavamo allargando troppo per i miei gusti..
"Come..?"
"Sei così bella quando ridi.."
"..Non hai aggiunto altro..?"
"No.." Ok. O stavo diventando pazza o, come al solito, mi stava prendendo per il culo. Amore.. Bhe, non mi dispiaceva poi così tanto..
"Allora, a cosa vuoi brindare?"
"A te. Se non ti dispiace, ovvio."
"A me? Perché?"
"Perché sei speciale.."
"Allora brindiamo a te.."
"Perché?" Mi fece un sorriso malizioso. Si aspettava che gli dicessi che era speciale? No. Anche se lo era.. Ma non avevo alcuna intenzione di dirglielo.
"Perché mi fai ridere.."
"Allora brindiamo a noi.. che ne dici?" Noi.. Suonava bene questo 'noi'..
"Andata! A noi, allora!"
"A noi.."
Facemmo toccare i nostri bicchieri e bevemmo un sorso di vino. 

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Capitolo 17
*** Capitolo XVII ***


Pov Mike
L'avevo sentita mia. Per la prima volta, lei era stata mia. SOLO mia. La guardavo mentre, con addosso la mia maglia (che le lasciava scoperte le cosce..), sorseggiava il suo bicchiere di vino. Era seduta sulla sedia in modo scomposto, con le ginocchia appoggiate al petto; i suoi capelli erano tutti arruffati e se li toccava in continuazione. Era agitata, emozionata e si stava tormentando il cervello con chissà quale pensiero.. Aveva le guancie rosse.. Non riuscivo a smettere di fissarla. 
All'improvviso alzò lo sguardo verso di me.. Mi aveva colto alla sprovvista.. La vidi arrossire leggermente.. 
"Che guardi..?" Mi sorrise..
"Io? Niente.." Le feci l'occhiolino. Amavo prenderla in giro. Il suo viso si irrigidiva, gli occhi si riducevano a due fessure fingendosi minacciosi, e fingeva di essere arrabbiata. Poi, inevitabilmente, rideva.
"Fai poco il furbo.." Stava ridendo..Come da copione.
"Mike, scusa.. ma io ho un po' sonno.. Mi hai sfinita prima.." Mi laciò uno sguardo malizioso. Si alzò, e la maglia alzandosi le lasciava scoperto il sedere. Non so se lo stava facendo per eccitarmi, o perché non se n'era accorta, fatto sta che avevo una gran voglia di prenderla e rifare l'amore con lei. Decisi di restare seduto.. Camminava ondeggiando i fianchi, non si era ancora abbassata la maglietta. Quindi lo stava facendo apposta. 
"La smetti?"
Si girò "Di fare?" Ecco un'altro di quei sorrisi.. Voleva provocarmi?
"Lo sai benissimo.."
"Bha.. Io vado su.."
Riprese a sculettare. Mi stava eccitando. E non poco.
Salì le scale lentamente, fissandomi ad ogni scalino, scostò i capelli da un lato, mi sorrise e poi sparì di sopra.
Posai il bicchiere e la seguii. Arrivai in camera piuttosto agitato, ma non la trovai. Si era nascosta? A volte diventava una bambina, ed'era il lato di lei che amavo di più. 
"Jaaaneee...Dove sei?" Dov'era finita? Aprii la porta del bagno.. Niente.. Provai con la stanza per gli ospiti, niente.. Era scesa?
Scesi di sotto guardai ovunque, niente. Tornai di sopra.. Mi stavo preoccupando. Ritornai in camera e la trovai seduta sul letto, a gambe incrociate, vestita solo con l'intimo. 
"Bu.." 
Le sorrisi, e mi avvicinai. Si alzò, mi venne vicino e mi posò le mani sul petto. Mi accarezzò delicatamente la pancia, la schiena, una guancia. Mi guardò negli occhi e mi sussurrò "Mike..Non voglio ferirti." 
"Non lo farai piccola.." 
Mi baciò la guancia, mi morse un orecchio, mi baciò il collo..Iniziò a scendere lentamente, baciandomi piano piano.
"Uo..Ok..Piccola..ferma.." 
"Davvero? Devo fermarmi?" Continuava a scendere.. arrivò al bordo dei miei boxer.. 
"Si..davvero.." La mia voce tremava. 
Mi abbassò i boxer in modo sensuale.. Buttai lo sguardo sulla sveglia..Le 20.45.. 
"Ja..Jane.. Io.." 
Si fermò. Alzò la testa.. "Tu?"
"Ho un appuntamento.."
Un velo di delusione le si posò sugli occhi. 
"Oh..Ok, scusa.."
Mi rialzò i boxer, si alzò, prese la sua roba e si chiuse in bagno.

Pov Jane
Complimenti Jane, bella figura di merda. Ma che cazzo avevo in testa!? Dovevo andare a casa. E smettere di pensare a Mike. 
"Jane..Apri la porta per favore. Non.. Non devo uscire con una ragazza, ma con Rob.. Passa di qua tra poco..Puoi venire anche tu se vuoi"
"No. Tranquillo, non importa" Mi rivestii in fretta e uscii da lì dentro. Lo trovai davanti alla porta, con un braccio appoggiato al muro. Eravamo faccia a faccia. 
"Mike, senti..è meglio se vado."
Lo spostai gentilmente, scesi di sotto, presi le scarpe e aprii la porta. Vidi Rob che stava per bussare, una tipa che non conoscevo e la ragazza che era con Mike quel pomeriggio. 
Sentii gli occhi bruciare un po'. Non avevo intenzione di piangere. 
Mi voltai e vidi Mike dietro di me. Inevitabilmente piccole, calde, inutili lacrime iniziarono a scorrermi sul viso.
"No..Piccola..Non è come pensi.." 
"Ti..ti chiamo domani..Buona serata..Permesso."
Uscii di casa, senza voltarmi nemmeno una volta, salii in macchina e me ne andai, dando sfogo ad un pianto strano. 

Pov Mike
"Mike..credo che tu debba andare a vestirti.." Rob era sconvolto. Melania mi guardava con delusione. Era comprensibile. 
Ma se c'era una cosa di cui mi importava ora, era Jane. L'avevo fatta piangere. Ma perché piangeva, se non gliene importava? Insomma, lei mi aveva detto che non voleva legarsi. 
"Perché quella era qui? E perché sei in mutande?" Melania mi fissava, impassibile.
"Perché..lei.. Aveva bisogno di conforto.."
"E, ovviamente, glielo hai dato tu."
"No..Io..Sono così perché ero appena uscito dalla doccia..Lei era qui..sul divano.. Per questo ha aperto lei la porta.."
Perché mi stavo giustificando con lei? Non stavamo insieme. 
"Mike, vatti a mettere qualcosa e usciamo..Ti aspettiamo in macchina" Rob sembrava a suo agio..Si voltò verso le ragazze e lo sentii sussurrare loro qualcosa. Poi entrò in casa e chiuse la porta dietro di lui.
"Che cazzo ti salta in mente, Mike?!" 
"Non..Non lo so.. Ma tu non dovevi arrivare alle nove?!"
"E che ore sono?" 
"Bhe.. potevi avvisare."
"Certo.. Hai ragione scusa." Stava iniziando a fare l'ironico, segno che non era poi così arrabbiato.
"Mi vuoi dire che è successo..?"
Mi sedetti sul divano, lo guardai e gli raccontai tutto..Più o meno..
"Tu,l'hai fatto con Jane? Ma non stava con Jack?"
"Si..Cioè, no..si sono mollati.."
"Quando?"
"Qualche giorno fa.."
"Ah, dimentica in fretta la ragazza.."
"Non ti permettere."
"Mike..tranquillo, stavo scherzando. Senti, è meglio se non vieni stasera. Dico alle ragazze che non ti senti bene."
"Grazie Rob, scusa.."
"Hei, due al posto di una!" Mi fece un occhiolino e uscì di casa. Poco dopo sentii la macchina andare via. 
Dovevo andare da Jane.

Pov Jane
"Beth...hai da fare..?"
"Cosa? No..Che è successo? Perché piangi?"
"Mike..Mike..ero andata da lui per chiarire.. e.. è andato tutto bene.. fino a poco fa. Doveva uscire con una...Con.."
"Ok. Senti. Non ti dirò che te lo avevo deto, ma sai che è cosi! Comunque sono da te tra un attimo. Non ucciderti. Ti prego..sono sensibile al sangue."
"Grazie Beth.."
Riattaccai il telefono.. E sentii il campanello suonare. Non pensavo fosse così veloce.
Andai ad aprire la porta tra le lacrime e vidi Mike. 
"Jane..Devo parlarti.."

Pov Beth
Che le saltava in testa?! Dio santo, quei due erano fatti per stare insieme. Ma essendo uno più testa di cazzo dell'altra, si trovavano sempre in queste situazione che la sottoscritta doveva risolvere. 
Quella ragazza mi faceva impazzire. Perché non se lo prendeva, una volta per tutte?! Mike le piaceva. Le era sempre piaciuto. Eppure conitnuava a negarlo a sè stessa. Non riuscivo proprio a capirla.. Mi misi il cappotto e andai alla fermata del pullman. Si, ero una povera sfigata senza macchina. Ma mi andava bene così. E in quanto a Jane.. Il mio 'Arrivo tra un attimo' era una balla per tirarla un po' su. In qualità di migliore amica, avevo diritto di dire una piccola bugia per consolarla, giusto? 

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Capitolo 18
*** Capitolo XVIII ***


Pov Jane
La faccia rigate dalle lacrime, il naso arrossato, il trucco sbavato, i capelli in disordine. Ultimamente avevo questo aspetto troppo spesso. Ma non era di questo che mi stavo preoccupando, bensì di Mike. Che ci faceva a casa mia? Pensavo che non ci fosse altro da dire, altro da aggiungere. Era stata una cosa un po' 'così' per entrambi. Lui si sentiva con Quell'Altra, io avevo bisogno di svagarmi un po'. Cosa c'era di complicato? Già. Forse il fatto che, (s)fortunatamente, mi stavo innamorando di lui. E la cosa non andava bene, per niente.
"Che..che ci fai qui?" Tirai su col naso e accennai un tentativo disperato di asciugarmi gli occhi e di ricompormi.
"Devo parlarti..Sei scappata via.."
"Me ne stavo già andando.."
"Senti, qualsiasi cosa tu stia pensando non è come credi."
"Mike, perché ti giustifichi? Non hai niente da farti scusare.."
"Allora perché stai piangendo?"
"Io..Sbucciavo le cipolle..." Che scusa idiota, banale e campata per aria.
"Ah sì? E a casa mia per caso avevi una cipolla nella maglietta? No perché piangevi anche lì.." AH-AH. Molto spiritoso.
"Era il freddo."
"Jane, senti.. Tutta questa storia è senza senso. Prima dici che non vuoi niente di serio, poi ti comporti come se lo fosse per poi ridirmi che non vuoi legarti, concludendo con un pianto illogico alla vista di una ragazza con cui devo uscire. Dimmi cosa vuoi e facciamola finita."
"Pensi che sia complicato solo per te?! Eh?!" Stavo urlando.
"Innanzitutto calmati.. E poi io non ho detto che per te sia facile. Sto solo cercando di capirti.. Jane, sei importante per me. E non ho intenzione di perderti."
"Non c'è niente da capire. Non voglio legarmi."
"Quindi vorresti usarmi per soddisfare le tue voglie e basta? Giusto per avere una spalla su cui piangere? Qualcuno da sfruttare a tuo piacimento?"
"No..Non ho detto questo.."
"Jane..Senti. Ti voglio bene, più di qualsiasi altra cosa al mondo. Ma non voglio rovinare quello che abbiamo. Quindi, se può farti stare meglio, prenditi del tempo e pensa a cosa vuoi. Quando avrai deciso, me lo farai sapere."
"Mike.."
"No, lascia stare. Va bene così.. Ora devo andare, ti mando un messaggio stasera per sapere come stai." Mi diede un piccolo bacio su una guancia e se ne andò, lasciandomi imbabolata davanti alla porta. Chiusi gli occhi e istintivamente appoggiai una mano dove Mike mi aveva baciata. Iniziai a piangere silenziosamente, uno di quei pianti che invece di farti sfogare ti distruggono poco a poco,che ti rigano il viso lentamente ma con violenza, lasciandoti una sottile striscia di sale là dove le lacrime sono passate. Svuotandoti di ogni possibile sentimento, per lasciarti nudo agli occhi di tutti.
Rientrai in casa, andai in cucina e iniziai a lanciare i piatti per terra, con forza facendo un gran fracasso, poi quando finirono,passai ai bicchieri. Una scheggia di vetro mi tagliò un dito, ma non mi importava, continuavo a rompere tutto ciò che mi trovavo davanti. Stavo perdendo parecchio sangue e ad ogni cosa rotta mi davo della stupida, singhiozzando convulsamente.
Sentii suonare il campanello e urlai qualcosa di simile ad un "Chi è?" ma molto più vicino ad un verso sovrumano.
"Sono Beth, Jane..apri la porta.."
"è APERTO." Un urlo strozzato uscì dalla mia gola..
"Oh mio dio..Jane.." Vidi Beth sbiancare e fiondarsi al mio fianco, tirando fuori un cerotto dalla borsa (aveva sempre di tutto..) per mettermelo sulla ferita e togliendomi una pentola dalla mani.
"Che cosa volevi farci con questa? Dartela in testa? O sfasciarla sul pavimento come tutto il resto degli arnesi da cucina?!" 
"NON PARLARMI COSì! NON HAI NESSUN DIRITTO DI FARLO! FACCIO QUEL CAZZO CHE MI PARE CON LE MIE PENTOLE!!!" 
"Ok, puoi fare quello che vuoi con le tue pentole, ma lascia stare il mio stato emotivo, gentilmente. Sono qui per te, nel caso te ne fossi dimenticata."
"...Scusa..."
"Molto meglio! Allora...perché questa avversione verso i piatti e i bicchieri?"
"Mike..Mi ha lasciata.."
"Ma voi non stavate insieme.." La vidi prendere la scopa e iniziare a raccogliere i vari cocci. Ero sicura che lì da qualche parte, ridotto davvero male e in tanti piccoli pezzi ci fosse il mio cuore.
"Lo so.. Ho fatto una stronzata Beth.."
"Lo so.."
"Io lo rivoglio.."
"No, Jane. Tu non tornerai da Mike finché non avrai capito cosa vuoi davvero. Quel povero ragazzo non se lo merita, non dopo che ha fatto di tutto per te. Non hai ancora assimilato la rottura con Jack, credo dovresti partire da quella. Poi ti ci vuole dello shopping, una nuotata, 4 o 5 birre e una bella dormita. Poi potrai ripensare a Mike e capire se lo vuoi come amico, come ragazzo, come amico di letto o come estraneo"
"No..Come estraneo no.."
"Ok, almeno una cosa certa ce l'abbiamo..Ora muoviti, và a farti una doccia e vestiti. Ti porto a fare shopping.."
"Ok....."
"Jane."
"Sì?"
"Ti voglio bene!"

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Capitolo 19
*** Capitolo IXX ***


Pov Jane
Lasciai che l'acqua bollente mi scorresse sul corpo e versai le ultime lacrime. Mi sciacquai per bene, accarezzandomi in modo più delicato nei punti in cui Mike aveva appoggiato le mani. Perché continuavo a pensare a Mike? D'altra parte, mi ero lasciata da pochi giorni con Jack.. Jack.. Quel nome che un tempo mi faceva provare i brividi, ora non mi diceva più niente. L'avevo mai amato veramente? Eravamo mai stati realmente un coppia? Eppure eravamo stati insieme per 5 anni.. Ma in 5 anni, il tempo in cui eravamo sembrati davvero innamorati era stato complessivamente 1 anno.. 
Allora perché non lo avevo lasciato? Avevo paura di restare sola. Pensavo che senza di lui non ce l'avrei fatta.
Andavo avanti per inerzia, non per amore. Non avevo mai trovato il coraggio di lasciarlo. Forse era per questo che ci ero rimasta così male. Oltre ad averlo sopportato, l'avevo pure preso nel culo. Mi piaceva, questo sì. Ma non era la stessa cosa che provavo con Mike.
Già, ma cosa provavo con Mike? Con lui era come stare sempre sulle montagne russe: stavo col fiato sospeso fino a prima di vederlo o sentirlo, per poi avere lo stomaco sottosopra per tutto il tempo in cui stavo con lui. 
Nonostante ciò, dovevo dimenticarlo. Ci saremmo fatti male entrambi, se fossimo andati avanti così.
Uscii dalla doccia e mi avvolsi un'asciugamano attorno al corpo, poi mi guardai allo specchio. I capelli bagnati mi si erano attaccati al viso, e mi ricadevano lunghi, ricci e gocciolanti sulle spalle; gli occhi erano leggermente arrossati ma mi sembravano un po' più grandi; le guance erano rosse. L'acqua faceva quasi 'brillare' la mia pelle liscia. Mi guardai le gambe appena depilate. Pensai che uno dei pochi momenti in cui, tutto sommato, mi sentivo 'bella' era questo.
Andai in camera mia per vestirmi. Decisi di mettermi un completo intimo di pizzo nero, un vestito molto corto e scollato nero anch'esso. Presi i miei adorati tacchi e andai in bagno a farmi i capelli. 
Mi truccai moderatamente, concludendo con un velo di lucidalabbra rosa scuro.
Quando andai di là, Beth era a bocca aperta.
"Usciamo! Voglio andare a ballare!"
"D'accordo!"
"Ah..Beth.. Il tuo shopping lo rimandiamo a domani.. sono quasi le 23.."
"Si lo so.. Non ti ci avrei portato comunque, era per tirarti su. Lo shopping aiuta, anche solo il pensiero! Aahahahah"
"Che para culo che sei! Ahahah"

Andammo in un locale distante pochi kilometri da casa mia, pieno di gente. Si chiamava Music ed era molto ma molto carino! Entrammo e istintivamente ci avvicinammo al banco del bar. 
"Due birre, per favore" Dissi rivolgendomi al barista,girato di schiena. Si girò verso di me e mi fece un sorriso.
"Ecco a te, offro io" Ammiccò.
"Per caso ci sta provando?" Beth..la solita..
"No Beth.." Sorrisi imbarazzato, il ragazzo invece sembrava divertito.
"Bhe, là c'è un gran bel ragazzo, vado a fare follie..Ci vediamo all'uscita fra 2 ore!"
"OOk Beth!"
Sorseggiai la mia birra, isolandomi dal mondo con i miei pensieri. Era inutile non ci riuscivo. 
"Hei.. Sei pensierosa.."
Alzai la testa..Che voleva quel tipo? Mi aveva offerto una birra.. Si aspettava che gli dessi qualcosa in cambio?
"Anche se fosse, non credo ti riguardi.."
"No, non mi riguarda, era solo per parlare un po'.."
"Tranquillo."
"Bhe, tieni lo scontrino.."
"Ma se mi hai offerto da bere a che mi serve?"
"Bhe, tu prendilo lo stesso.. Non voglio passare guai."
"Ok..bhe, ci si vede."
Mi alzai e andai a ballare, dopo aver riposto lo scontrino nella borsa.

Ero sdraiata sul letto a pancia in giù. Avevo ballato con 2,3,4..forse 5 ragazzi.. E non me ne ricordavo neanche uno. 
Presi il cellulare dalla borsa per controllare l'orario e notai un pezzo di carta cadere per terra. Mi alzai con fatica e lo raccolsi.. Era uno scontrino..Ma c'era un numero telefonico scritto a biro. 

Pov Mike
Decisi di uscire comunque quella sera. Andai al Music verso le undici.. Ballai con una ragazza, ma non riuscii a vederla bene in faccia. C'era parecchio buio ed ero convinto di essere leggermente brillo. 
Sono quasi convinto di averla anche baciata. Poi l'ho vista andare via di corsa, per raggiungere una sua amica al bar, per poi vederle sparire. 



OOk..questo capitolo non mi convince particolarmente.. Fatemi sapere cosa ne pensate.. :)
Un bacio a chi mi segue!

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Capitolo 20
*** Capitolo XX ***


Pov Jane
Quella mattina mi svegliai piuttosto frastornata. Presi il cellulare, erano le 11.30.Trovai 11 messaggi, 10 di Beth e uno di Mike. Lessi quello di Mike..
'Hei ciao..volevo solo sapere come stavi..'  Sentii il cuore iniziare a battere fortissimo. Riposi il telefono e andai a prepararmi la colazione.. 
Uova, bacon, pane tostato col burro, un cappuccino, una brioches con la nutella, un bicchiere di succo e un mandarino. 
Mi levai il vestito, e andai a farmi una doccia. 
Quando ebbi finito, mi misi gli slip e una maglietta larga, poi infilai le mie pantofole giganti a forma di panda. Suonò il campanello. Mi guardai un attimo..Poi andai ad aprire comunque.
"Jack.."
"Ciao..."
"Ehm.."
"Sono passato a chiederti scusa. Lo so, non te lo aspettavi, ma mi sono comportato male. E..volevo invitarti a pranzo.."
"Tu mi hai chiesto scusa?"
"Si.. E vedi di ricordartelo, perché non accadrà più." Mi sorrise. Era cambiato..o almeno sembrava.. Quel sorriso era..limpido. Sempre che un aggettivo così si possa usare per definire qualcuno come lui.
"Comunque va bene! Fammi vestire e andiamo.." Gli sorrisi..Entrai in casa, arrivai in cucina e gli chiesi se volesse qualcosa. Lo sentii rispondere da fuori la porta. 
"Ma che fai ancora lì? Entra.."
"Grazie.."
Bha. Questo ragazzo era molto strano.
"Vuoi un caffè?"
"No grazie, sono a posto."
"OOk, allora io vado a vestirmi.."

Entrai in camera e chiusi a chiave la porta.. 'Non si sa mai..Devo chiamare Beth.'
Composi il numero, attesi 2 minuti, poi rispose. Sembrava fatta..
"Shi..?"
"Beth..Sono Jane..Ehm...Jack è a casa mia."
"MACHECAZZ...Ok. perché?"
"Mi ha chiesto scusa..e mi ha invitata a pranzo.. Ho accettato.."
"...Fai come ti pare."
"TU hai detto che dovevo assimilare la rottura con Jack, ci esco e vedo di chiarire.."
"Vabbhe..seeeeenti...Ieri sera ci sono andata con uno!"
"Ma va?" Non me lo sarei maaaaaaai aspettata..Ero ironica.
"Ma come baciava bene..Mamma.. Non sono riuscita a vederlo in faccia..ma era così bello.. Eravamo molto vicini..sono riuscita solo a sentire il suo profumo.."
"Ah si? Era buono?"
"Mooolto..un mix tra vaniglia e rosa..Una combinazione strana..Molto forte.."
"Va..vaniglia e rosa..?"
"Si..c'è qualche problema..?"
"Nono..Ehm, ora devo andare a vestirmi..Ciao Beth.."
"Jane.."
Attaccai. Ok, forse non era l'unica persona ad avere quel profumo... Magari era qualcun altro... Ma abitavamo in un paesino.. E ci conoscevamo quasi tutti.. E andavano tutti in quel locale.. Ed ero quasi sicura che lui fosse l'unico ad avere quel profumo.
Presi il cellulare, e risposi al suo messaggio..
'Si grazie tutto bene :) Ieri sera sono andata al Music.. Per caso c'eri anche tu?'
Ripose subito.. Strano..
'Si..Non ti ho vista..'
Riposi il telefono e andai a vestirmi. Indossai un paio di blu jeans stretti, un maglioncino beige e un paio di stivali coordinati al maglione. Mi feci un pratico chignon e uscii dalla camera.
Jack era ancora lì..
"Andiamo?" Gli sorrisi.
"Certo!"
Uscimmo di casa e ci avviammo alla macchina, mi aprii la portiera e mi fece salire. Salì anche lui e accese l'auto.
Mentre andavamo al ristorante, mi prese la mano.
Decisi di lasciarlo fare, tanto era indifferente.
Mi portò un ristorantino non molto lontano, non ci ero mai stata. Le pareti erano tutte sul giallo sabbia e i tavoli erano tutti organizzati per due persone.. E a proprio uno di questi tavolini intravidi Mike.. 

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Capitolo 21
*** Capitolo XXI ***


Pov Mike
"Hei..ma quella non è Jane?"
"Oh merda..Si.."
"E che ci fai con Jack?!" Ok. Che ci faceva la MIA piccola con QUELLO? E che stava facendo?! Le stava tenendo la mano?! 
"Non ne ho idea Mike.."
"Vado a parlarle."
"NONONONONONO"
Mi ero già alzato dal tavolo, diregendomi nella direzione di Jane. Non sembrava felice..Evvai! 

Pov Jane
"Ma che ci fa lui qui?!"
"Oh, niente, è solo uscito con la mia migliore amica." Ero gelosa? Pfff ahahahahahah sì. Come si era permessa di uscire con Mike?! 
Diamine. Stava venendo qui. Mike stava venendo verso di me..Come era bello.. 
"Jaaaane. Ciao!" Che stava facendo?!
"Ciao Mike.."
"Ti posso parlare?"
"Veramente..Ora avrei da fare..."
"Oh! Ciao Jack." 
Perché doveva essere così fastidioso?! Non lo sopportavo a volte.
"Mike, non hai da fare? Sei lì con Beth, vedo." 
"Bhe..Ok."
Se ne andò..Mi mandava in tilt.
Ma ora non volevo pensare a lui, ma a Jack. Ero curiosa di sapere cosa aveva da dirmi.
"Scusa Jack..Bhe..Perché mi hai invitato a pranzo?"
"Perché..volevo aggiustare le cose prima di..Di partire..."
"Oh parti?! Che bello e dove vai? Quando torni?" Volevo fingermi entusiasta..Ma continuavo a fissare Mike. Costantemente. Si era toccato i capelli,sorridendo a Beth. Era così simpatica da farlo sentire in imbarazzo? Ora lei si era scostata i capelli.. Voleva farsi carina per lui? 
"No Jane.. non torno.. Vado a vivere in Svizzera.."
"In svizzera? Bello.. Quanti giorni?" Perché continuavano a guardarsi negli occhi?! BASTAAAA.
"Jane.. Ho detto che mi trasferisco."
"Ti trasferisci? Ah.. E quando torni?" Oh com'era bello..
"Jane. Mi ascolti? Ma che.. Ah..stai guardando Mike.."
"...Scusa..."
"Senti, facciamo una cosa..Ora fingiamo di aver litigato e me ne vado.. se le cose vanno come dovrebbero, verrà da te."
Ma..Jack..Che gli era successo? 
"Sei cambiato.."
"Diciamo che hai il dono di cambiare le persone..Mi sono reso conto di che schifo di persona fossi. Ho passato tutto questo tempo a pensare come farla pagare a Mike per averti portato via da me.. Quando in realtà avrei dovuto farla pagare a me stesso. Mi dispiace davvero tanto, per tutto quello che ti ho fatto. Ci tenevo che tu lo sapessi.."
"Oh..Non so che dire.."
"Solo..so che è strano ma..me lo daresti un ultimo bacio..?" Eh? Cosa voleva?
"Eh?"
"Ok, lascia stare.. Bhe, ok..ehm..lanciami l'acqua addosso e fingiti arrabbiata.."
"E come fai a sapere che lui sta guardando?"
"Fidati..lo sta facendo.." Mi sorrise. Era molto carino..Era cambiato davvero tanto. 
"Aspetta.."
Mi alzai e lo baciai. Non lo avrei più visto e mi aveva chiesto solo un piccolo bacio.. In più, voleva aiutarmi...Non mi ricordavo più il suo sapore così forte. Le labbra piccole e delicate..Molto diverse da quelle di Mike.. Mi staccai, gli sorrisi, poi mi sedetti di nuovo.
"Ok, ora fai una faccia tipo una che non ha capito qualcosa...Bravissima..Ora dammi dello stronzo alzando la voce.. Bravissima..Ora lanciami l'acqua addosso e appena me ne vado, prenditi la testa tra le mani.."
"Grazie Jack..Passo a trovarti stasera per salutarti..se non ti dispiace.."
"Assolutamente! Voglio farti conoscere la mia ragazza.."
"..."
"Nono.. non è quella.. è un'altra.." Si mise a ridere.. Poi gli lanciai l'acqua addosso, sbattè il tovagliolo sul tavolo e se ne andò. Mi presi la testa tra le mani e iniziai a ridere silenziosamente. Mi ricomposi e alzai lo sguardo. Mike era di fronte a me..
"Tu ora vieni con me."
Lo seguii fuori dal ristorante, mi portò in un angolo nascosto da occhi indiscreti.. Poi mi guardò intensamente. 'Jane..respira..non svenire..'
"Che è successo?"
"Niente..voleva tornare con me.. Ma gli ho detto di no.."
"Lo hai baciato."
"Mi stavi guardando?"
"No..Io..Quindi lo hai baciato?"
"Si.. L'ho baciato. Poi lui mi ha detto che non aveva voglia di impegnarsi e che voleva solo una storia a scopo 'sessuale'"
"Ah.."
"Quindi l'ho mandato via..Non è quello che voglio." Mi si avvicinò, mi guardò negli occhi e accarezzandomi una guancia mi disse sussurrando.."E cosa vuoi..?" 
"Io.." Non mi lasciò finire e mi baciò. Mi teneva il viso tra le mani, io avevo appoggiato i polpastrelli al suo petto.. 
Mi morse delicatamente un labbro.. Stavo impazzendo. Mi era mancato fottutamente. 
Mi prese in braccio e mi appoggiò contro al muro, continuando a baciarmi appassionatamente.
"Mike.." Respiravo affannosamente..
"Scusa..Mi sono lasciato trasportare.." Mi rimise per terra..Mi diede un piccolo bacio su una guancia e tornò dentro.
Mi sedetti per terra e iniziai a sorridere.


Ciao a tutti! :D
Allooora.. in questo capitolo, si scopre un lato di Jack diverso da quello avete sempre visto. :)
La storia credo stia prendendo una buona piega :))
Fatemi sapere! :D
Un bacio a tutti quelli che mi seguono! <3


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Capitolo 22
*** Capitolo XXII ***


Pov Mike
Le sue labbra mi facevano impazzire.. LEI mi faceva impazzire. Era bellissima.
Tornai al tavolo da Beth e le raccontai tutto.
"Bene!" Disse..
"E ora? Non era previsto di trovarla qui.. con Quello.." Io e Beth ci eravamo dati appuntamento qui per parlare di Jane.. Non potevo più stare senza di lei, la volevo troppo. E da quel che avevo capito nemmeno lei riusciva a starmi lontana.
"Già..ma forse può avere aiutato in qualche modo..Magari vedendoti così geloso capisce che ti vuole..Senti, vai a trovarla stasera. E appena ne hai l'occasione, baciala."
"Ma non ha senso.. Non cambia niente baciarla o no. Se non vuole stare con me, non ci sta punto."
La vidi entrare, andare al suo tavolo e finire di mangiare. Poi si alzò, andò a pagare e uscì. Qualcosa dentro di me mi gridava di correre da lei, prenderla e farla mia. 
Qualcos'altro mi teneva incollato a questa stupida sedia.
"Hai ragione..Allora.. Non so..corteggiala un po'.."
"Si, giusto per fare la figura dello sfigato. Le ho già mandato un mazzo di fiori enorme.."
"Le hai lasciato un biglietto con scritto che eri tu a mandarglielo?"
"..No.."
"Bravo pirla. Senti io ora ho un appuntamento di lavoro, tienimi aggiornata!" Si alzò, prese il cappotto e la borsa e se ne andò.
Pagai e me ne andai anche io.

Pov Jane
Arrivata a casa, presi il cellulare e mandai un messaggio a quel barista. Il bacio con Mike mi aveva sconvolta.. Ero quasi sicura di avere bisogno di lui come amico. Almeno per il momento.. 
'Heii..Ciao..Sono la ragazza che era al Music qualche sera fa.. Ti ricordi di me? Mi hai lasciato il tuo numero sullo scontrino..'
Buttai il telefono sul letto e andai a prepararmi una tazza di latte. Dopo qualche minuto lo sentii squillare.. Mi fiondai in camera e schiacciai la cornetta verde senza guardare il numero.
"Pronto!"
"Ciao.." Era una voce che non conoscevo..
"Chi è..?"
"Quello a cui hai mandato un messaggio circa due minuti fa.." Si mise a ridere. Era il barista.. Diventai rossa.
"Oh..scusa..Bhe..perché hai chiamato?"
"Odio i messaggi. Ah, comunque mi chiamo Mike" Stava scherzando vero? Non era il suo vero nome. Non poteva chiamarsi Mike. Come avrei dimenticato Mike, con un altro Mike?! Che confusione..
"Mike? Davvero? Che bel nome" Sorrisi..
"Non ho detto Mike.. ma Rick.." ..STUPIDA. STUPIDA. STUPIDA. Come avevo potuto scambiare 'Mike' con 'Rick'.
'Forse perché Mike ti piace?! Jane. Zitta.'
"Scusa ma ora ho da fare.. Ci sentiamo presto..Ciao."
Attaccai e andai a farmi una doccia.

Dopo un quarto d'ora, uscii lasciando che una nuvola di vapore riempisse il bagno. Presi l'asciugamano e me lo avvolsi intorno al corpo. Sentii suonare il campanello, uscii dal bagno, guardai velocemente l'orario..Erano le 15.
Andai verso la porta, lasciando un fiume per tutta casa, sentendo suonare un'altra volta. 
"ARRIVOOOOOO" Un po' di pazienza..
Aprii la porta e vidi Mike, con una rosa in mano. 

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Capitolo 23
*** Capitolo XXIII ***


Pov Mike
Dio..Come era sexy. Un'istinto animale mi percorse dalla testa ai piedi. Brevi immagini mi balzarono nella mente..Jane nuda..Su di me.. Potevamo farlo sul tavolo volendo..Dovevo riprendermi. Non ero lì per fare l'amore con lei..Anche se quest'idea mi piaceva più dell'altra..
"Mike.." 
"Ciao Jane..Sono venuto..Per parlarti.." Non riuscivo a guardarla negli occhi, la mia mente vagava su ciò che si trovava sotto quell'asciugamano. Le guardavo le gambe, la pelle bagnata.. Mike, riprenditi.
"Oh..Si, entra.. Mi asciugo un attimo e arrivo." Ti prego non vestirti. Quella ragazza era in grado di farmi andare completamente fuori controllo. 
"Certo.."
Mi sedetti sul divano e aspettai che Jane tornasse.

Pov Jane
Andai in camera, mi tolsi l'asciugamano e mi misi di fronte allo specchio. Dopo essermi guardata per cercare eventuali difetti da correggere. Poi aprii il cassetto della biancheria intima. 'Dov'è?! Era qui..' Iniziai a svuotarlo tutto, finché non lo trovai: un bellissimo completo in pelle leopardato, lo slip era un perizoma e il reggiseno era leggermente push up. 
Lo indossai e mi guardai. 'Jane, direi che sei una figa'. Mi asciugai i capelli poi presi un vestito bianco semitrasparente e dopo averlo indossato andai di là. 
Lo vidi seduto sul divano che stava facendo zapping con il telecomando. 
Feci finta di niente e mi avvia verso la cucina. Presi da bere e lo raggiunsi.

"Vuoi da bere?"
"S..Sì..grazie.." 
Gli porsi il bicchiere e notai che mi fissava imbambolato..Com'era carino. Sorrisi compiaciuta.
Mi sedetti accanto a lui e presi possesso del telcomando. Incrociai le gambe, lasciando scoperte tutte le cosce.

Pov Mike
Lo stava facendo apposta. Mi stava provocando. Come al solito, del resto..
"Jane, io sono venuto qui per parlarti di noi." Avevo una voglia matta di sfilarle quel vestito..
"Parla allora" Sorrise. Si girò verso di me e mise una gamba a cavallo della mia. 
"Io..Noi..Non possiamo andare avanti così Jane. Mi sento attratto da te. Non posso più nasconderlo. Ti voglio.." 
"Mike..."
"No. Basta adesso." Mi sporsi verso di lei e la baciai. Iniziai a far danzare le nostre lingue, dirigendo la coreografia. 
Non riuscii più a controllarmi e decisi di lasciare libero sfogo a quell'istinto che avevo tenuto represso per troppo tempo. D'altra parte, non sembrava dispiacerle.
Le aprii le gambe e mi misi sopra di lei, ripresi a baciarla con più passione di prima. 
Accarezzai tutto il suo corpo con le mani, arrivai ai suoi fianchi e iniziai e sfilarle il vestito. 
La alzai e me la misi in braccio. La guardai per un momento. Era splendida. 
Mi sfilò la maglietta e riprese a baciarmi. 
Quando appoggiai le mani sulla sua schiena per slacciarle il reggiseno la sentii gemere flebilmente. Guardai il suo seno perfetto e lo accarezzai, poi ci passai le labbra delicatamente. Iniziò ad ansimare.
La presi in braccio e mi alzai, la portai in camera continuando a baciarla. La misi sul letto, mi sdrai di nuovo su di lei. Mi ribaltò, mi slacciò i pantaloni e me li sfilò più eccitata di me. Le sfilai gli slip, mi tolsi i boxer la feci sdraiare e entrai dentro di lei. Continuava ad ansimare, sempre più forte. 
Facemmo l'amore in modo intenso e quando finimmo lasciai che si appoggiasse sul mio petto e le accarezzai i capelli.
"Come stai..?" Le chiesi.
"Bene..Tu?"
"Molto bene direi.."
In un sussurro, appena percettibile mi disse "Mike..credo di avere capito cosa voglio.." 

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Capitolo 24
*** Capitolo XXIV ***


Pov Mike
Non sapevo cosa aspettarmi. Sentivo l'ansia crescere ad ogni suo respiro. 
"E cosa vuoi, Piccola?" 
"..Io..penso che potremmo provarci.. Niente di serio.. Ma...potremmo provare a uscire..e se vediamo che non va..amici come prima.." Mi sembrava un'idea ragionevole. Non era tutta mia, ma almeno una parte sì. 
"Certo, possiamo provarci." Si girò e mi diede un bacio. Le accarezzai una guancia..Mi squillò il cellulare, non avevo voglia di rispondere, ma qualcosa dentro di me mi obbligò a farlo.
"Scusa un attimo Piccola...Pronto?..Ciao..Ehm..Sì...Adesso, sono qui..Si lo so, ma non sono riuscito ad aspettare.." Era Beth, mi stava facendo l'interrogatorio. Ed era pure arrabbiata perché invece di andare da Jane la sera, ci ero già andato. Diceva che avevo fatto la figura dello stupido, che non può stare senza di lei. In effetti era così, ma non mi importava. Jane era imprevedibile e dovevo giocarmi bene ogni singolo secondo, con lei. 
Si voltò a guardarmi e mimò con le labbra un "Chi è?" le feci segno di aspettare e lei si accucciolò su di me.
"Scusa, ma ora devo andare.." Dissi a Beth al cellulare, lei per tutta risposta mi mandò a quel paese e mi disse che così facendo avrei rovinato tutto. Quella ragazza era assurda.. Attaccai e mi dedicai a Jane..
"Eccomi Piccola.."
"Ci hai messo troppo tempo.." Mi sorrise e mi diede un piccolo bacio su una guancia.
"Mi scusi.." Mi girai verso di lei e le diedi un bacio, sorridendole.
"Chi era prima..?" 
"Nessuno.."
"Bhe..ma stavi parlando.. Quindi qualcuno doveva essere.." Che dovevo fare? Dirle che era Beth? Subirmi una serie di domande a cui avrei dovuto rispondere, rovinando questo momento? O peggio vederla andare via? Presi un respiro profondo e le risposi..
"Era..Beth.." Il suo viso cambiò espressione nell'arco di un secondo..
"Ah..E..perché era Beth..? Ti senti con lei?"
"Nono, non ci sentiamo..Mi ha chiamato per sapere se ero da te.."
"E a lei cosa importa." Com'era bella quando era gelosa. Mi faceva impazzire. 
"Ieri siamo usciti per parlare di te..Perché.. A me piaci tanto Jane..E..Non sapevo cosa fare..Così ho chiesto aiuto a lei.."
"...Oh..." Sembrava...contenta?
"Bhe..ti va di mangiare qualcosa?"
"Si.."
"Allora vado a prepare uno spuntino e lo porto di qua.." Le sorrisi..Si morse lievemente un labbro, poi mi guardò e quasi sussurrando mi chiamò..
"Dimmi Piccola.."
"Ti voglio bene.." Le sorrisi, le diedi un bacio su una guancia e andai in cucina.

Pov Jane
Rimasi seduta sul letto, ripensando a tutto quello che era successo.. Mike mi piaceva.. Ma non avevo intenzione di impegnarmi. Avevo bisogno di un po' di libertà.. Presi il cellulare e mandai un messaggio a Rick. Dopo due minuti il mio cellulare squillò..Merda. Mi ero dimenticata che lui non messaggiava. Andai in bagno e risposi.
"Hei.." Esordii.
"Ciao"
"Come va?"
"Bene..tu?"
"Bene.." Era freddo..
"Senti, scusa se ho messo giù in quel modo.. Ti va di uscire un giorno di questi?" Dovevo pur farmi perdonare..
"Certo, che ne dici di domani sera?"
"Molto volentieri! Ci troviamo davanti al Music?"
"Ok, ora scusa ma devo andare.."
"Ok, ciao Rick" Attaccai. 
Mi guardai allo specchio..'Jane, che diamine stai facendo? Ti caccierai nei guai signorina..'
Uscii dal bagno e mi sedetti sul letto.. Dopo poco arrivò Mike. 'Che botta di culo..'
"Non ho trovato molto, quindi mi sono arrangiato.."
"I PANCAKE CON LA NUTELLA!" I miei occhi brillarono..
"Ahahah..Spero ti piacciano..Qui c'è anche lo sciroppo"
Ne presi uno e lo affogai nella nutella e nello sciroppo d'acero. Poi gli diedi un morso, per poi farne dare uno anche a Mike.
"Sono buonissimi" 
"Felice che ti piacciano!"
"Mike..senti.. Stasera devo passare da Jack a salutarlo..Si trasferisce in Svizzera.. Ti va di venire con me?"
"..Ma..tu non ci avevi litigato con lui?" Merda.
"..Oh..Ehm..Ok..era tutta una messa in scena.."
"Ah, davvero?" Diventai rossa per l'imbarazzo..
"Bhe, comunque vieni o no?"
"D'accordo.." Lo guardai. Era splendido.. I suoi grandi occhi marroni si concentravano sulla dose di nutella da mettere sul pancake.. Evidentemente ne mise troppa, perché il suo sguardo si fece preoccupato, poi alzò un sopracciglio e si mise in bocca tutto. Scoppiai a ridere divertita..
"Ti faccio ridere?"
"Si..Molto anche" Avevo le lacrime agli occhi. Prese il vassoietto con la merenda e lo appoggiò sul comodino, poi mi saltò addosso e iniziò a farmi il solletico. Inziai a urlare e a ridere e a implorarlo di smettere. Alla fine ci trovammo sdraiati uno sull'altra..Con i respiri affannati e le facce divertite. Lo baciai. Era tutto bellissimo.

Passammo il pomeriggio a guardare la tv abbracciati sul divano, poi verso le 18 andai a farmi una doccia e mi preparai.
Uscimmo di casa alle 19.30, diretti verso l'abitazione di Jack, con il volume al massimo in macchina, cantando a squarciagola. 

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Capitolo 25
*** Capitolo XXV ***


Pov Mike
Per quale motivo stavo andando a casa di Jack?! Perché ci stavo portando Jane?! Perché lei me lo aveva chiesto, ecco perché..e per evitare che si trovassero STRANAMENTE soli, decisi di accompagnarla.
Eravamo in macchina, stava cantando sorridendo. Era un po' stonata.. Ma si divertiva. E mi piaceva vederla felice. Si era messa un paio di jeans, ottima scelta direi, scarpe col tacco e un maglioncino. Perfetto. Niente di scoperto. 
Arrivammo e trovammo Jack fuori dalla porta ad aspettarci, probabilmente..
Jane scese dalla macchina e gli si gettò al collo. Davvero, davvero, davvero simpatica. Che scena commovente. 'Quasi quasi vado là e gli stacco la testa..' 
Repressi il mio istinto omicida e andai verso di loro.
"Ciao.." Dissi e misi un braccio intorno alla vita di Jane che avrebbe dovuto significare 'è mia'.
"Ciao Mike." Bene. Odio reciproco!
"Entrate pure, tutto bene Jane?" Le mise un braccio intorno alle spalle, portandomela via. 'Uccidilo. Uccidilo.' Presi un respiro profondo ed entrai in casa. 
Era una casetta normale..Forse troppo grande per una sola persona. Ben arredata e abbastanza chiara. Una casa normale, appunto. Mi sarei aspettato qualcosa di più appariscente, visto il carattere di Jack. 
Ci invitò a sederci al tavolo, in sala. Eravamo io, Jane e Jack. Avevo fatto bene ad accompagnare Jane. Ovviamente, lui si sedette accanto a lei. I miei nervi iniziarono a saltare. 
All'improvviso dal piano di sopra scese una ragazza e si mise a sedere di fianco a me, dopo aver guardato Jack con uno sguardo assassino. Era molto carina, aveva lunghi capelli biondo scuro e due occhi furbi, alta e con un bel fisico. Indossavo un vestito azzurro che le metteva in risalto le forme. 
Guardai Jane, che aveva puntato gli occhi addosso alla ragazza e la guardava ammirata e allo stesso tempo sconsolata.
La ragazza si presentò, si chiamava Micaela. Nome particolare. Era molto simpatica, sempre sorridente. 
Jack sembrava innamorato perso di lei. La cena proseguì bene, a parte alcuni scherzetti piuttosto maliziosi che Jack faceva a Jane. Le aveva pure leccato il collo, fingendo di sussurrarle qualcosa all'orecchio. Avevo una gran voglia di staccargli la lingua a morsi. Ma d'altra parte, Jane non sembrava lamentarsi. 
Quando quella tortura fu finita, riaccompagnai Jane a casa. 
Decisi di non parlarle per tutto il tragitto in macchina e solo dopo che fummo arrivati sotto casa sua, si voltò verso di me.
"Vuoi dirmi che cos'hai? Sei stato zitto tutto il tempo!"
"Non ho niente Jane." Sapevo di sbagliare comportandomi così, ma era più forte di me. Mi aveva detto che voleva provarci, non che aveva intenzione di troieggiare con il suo ex.
"A me non sembra." 
Spensi la macchina e appoggiai la testa al sedile.
"Mike. Mi guardi, gentilmente?"
"Jane, è tardi, vai a dormire."
"Mi prendi per il culo?!" Si stava alterando, ma avevo ragione. Ne ero sicuro.
"Non ero io quello che si faceva leccare il collo da Jack."
"..Che..? Bhe, faccio quello che voglio. Non stiamo insieme."
"Hai ragione, non stiamo insieme. Quindi posso fare ciò che voglio anche io. Ora, se non ti dispiace, vorrei andare a casa."
"No."
"No cosa?" In fondo, mi stavo divertendo..
"Non..Niente.." Aprì la portiera e scese dalla macchina. Le andai dietro, la presi per un braccio e la feci voltare. 
"Te ne vai così?"
"Mi hai cacciata." 
"Addirittura.." Come era bella. Ma non poteva fare quel che voleva con me. 
"Bhe, ora devo andare. Buonanotte." Si voltò, cercando le chiavi di casa nella borsa; la presi in braccio e la riportai in macchina. Si mise a strillare, così dovetti tapparle la bocca con una mano. Mi sembrava di rapirla, dio santo. 
Chiusi la sua portiera ed entrai anche io. Accesi la macchina e feci retromarcia.
"Dove cazzo mi stai portando?! Fammi scendere."
"No. Per stasera, comando io. Hai già fatto abbastanza la.."
"LA?!"
"Stronza." Mi diede uno schiaffo in faccia e si voltò verso il finestrino. 
Guidai fino a che non troavi un posto deserto, spensi la macchina e la guardai.
"Che ci facciamo qui?! Accendi la macchina fa freddo." Calmo Mike. Respira.
"Starai qui finché non mi avrai spiegato bene come vuoi che funzioni tra me e te. Mi sono rotto un po' le palle.."
"Ok. Funziona che quando ci gira facciamo sesso e durante il resto del tempo, ognuno per i fatti suoi. Ora portami a casa." Riaccesi la macchina e la riportai indietro guidando molto veloce. Per tutto il tragitto nessuno dei due fiatò.
Arrivai sotto casa sua, la guardai scendere dalla macchina per poi fermarsi davanti alla portiera che era ancora aperta.
"Mike.."
"Sì?"
"Io non volevo dire ciò che ho detto.."
"Io invece credo di sì. Ma non c'è alcun problema, per me va bene." Voleva giocare? Bene, ora avremmo giocato. Ero quasi convinto di amarla e lei ricambiava, si vedeva. Ma volevo che ne fosse sicura. A giocare con il fuoco, prima o poi ci si brucia. E non avevo intenzione di ustionarmi.
"Non..Non voglio che tu te ne vada così.."
"Non preoccuparti." Mi sporsi e chiusi la portiera, ma lei la riaprì.
"Sali..Cinque minuti.." Spensi la macchina e scesi. 
La vidi cercare con fatica le chiavi, per poi aprire la porta, buttare la borsa per terra e correre in cucina.
"Vuoi da bere?"
"Si grazie"
"Acqua? Aranciata? Coca Cola? Birra?"
"Acqua.."
"Frizzante o naturale?"
"Frizzante."
Mi versò un bicchiere e me lo porse. 
"Io vado a cambiarmi..torno subito.."
Andò in camera, decisamente presa male. Dovetti ricorrere a tutte le mie forze, per non andare da lei e chiederle scusa. Mi stavo comportando da stronzo, ne ero consapevole, ma ora doveva rendersi conto di come mi stava trattando. Così decisi di comportarmi come mi aveva chiesto.
Quando tornò, la presi per i fianchi e la baciai. 
Non so se quella sera facemmo l'amore fatto sta che quando avemmo finito non restai da lei a dormire, ma tornai a casa mia con una sensazione di vuoto dentro. 

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Capitolo 26
*** Capitolo XXVI ***


Pov Jane
Mi aveva trattata malissimo. Ok, era stata colpa mia, ma non doveva trattarmi così. Mi aveva usata, quella sera. 
La cena da Jack era andata malissimo. Mike mi guardava deluso, quell'altro continuava a provarci e Micaela era straordinariamente bellissima. E io.. bhe, io cercavo di tenere il gioco un po' a tutti; Quando l'unica cosa che volevo era andarmene da lì, con Mike.
Ripensai a lui.. Ma che mi prendeva? Perché stavo facendo la stronza in questo modo? In fondo, Mike mi piaceva. 'Ti vorrei rivivere anche solo per un attimo, io vorrei rivivere quella prima volta io e te..' Eros. Il mio contante preferito. Ogni sua canzone rispecchiava un lato di me. Iniziai a piangere, ma poco dopo mi resi conto che ultimamente facevo solo quello; così mi asciugai le lacrime e controllai il cellulare. Speravo di trovare un messaggio di Mike.. Ma non c'era niente.
Presi un foglio e iniziai a stendere una lista.

COSE DA FARE

  • Shopping
  • Yoga
  • Uscire con Rick
  • Vedere Beth
  • Un bagno di un'ora
  • Fare pace con Mike.
Mi soffermai sull'ultimo punto e lo guardi insistentemente. Mi vennero in mente i suoi occhi, le sue mani, i suoi abbracci.. Squillò il telefono. Mi ci lanciai sopra e convinta fosse lui risposi tutto di un fiato "MIKE. Scusa. Non volevo trattarti male, mi dispiace tantissimo, ti prego perdonami! Mi piaci. Ho sbagliato tutto!" 
"...E chi sarebbe questo Mike?" Non era Mike. La delusione mi pugnalò con tutti i suoi mille coltelli e le lacrime ricominciarono a scorrere.
"Ciao Tracy.."
"Come siamo felici..Comunque non mi hai ancora detto chi è questo Mike..."
"Non è il momento Tracy.." Mia sorella era più piccola di me di due anni. 
Erano tre anni che non la vedevo. 
Ero andata via di casa a diciasette anni per andare a vivere con Jack. Vivemmo insieme per 1 anno, poi mi disse che aveva bisogno di una pausa e andò a vivere per conto suo. Tornammo insieme dopo qualche mese ma restammo comunque in case separate, perché a parere suo 'era meglio così'. Come è finita lo sappiamo..
Non sentivo la mia famiglia da quando me ne ero andata. Probabilmente mi odiavano.
Dicembre era agli sgoccioli, si avvicinava il periodo natalizio e io ero sola. 
"OOk permalosa..Senti, passo in paese per qualche giorno, sono in vacanza con una mia amica. Pensavo di passarti a trovare, se non ti dispiace.."
"Nono Tracy! Anzi! Vieni pure! Ti mando il mio indirizzo per messaggio!" Mia sorella stava venendo a trovarmi!
"Ok! Ora devo andare, mi ha fatto piacere sentirti Jane..Ci vediamo tra qualche giorno, ciao" e attaccò. Avevamo lo stesso vizio..
Guardai il telefono nel caso Mike mi avesse chiamata mentre parlavo con mia sorella. Niente.. Ma, come si dice, la speranza è l'ultima a morire. Mi misi nel letto e mi addormentai con quell'odiosa sensazione che si prova quando si ha l'impressione di essersi dimenticati qualcosa.

Pov Mike
Quella mattina mi svegliai piuttosto stanco. Presi il cellullare per controllare che non avessi chiamate di Jane. Mi mancava incredibilmente, ma non potevo cedere ora.
Oggi era il 19 di Dicembre, ed era il compleanno di Beth. La chiamai per farle gli auguri, ma non rispose. Così le mandai un messaggio.
Andai a farmi una doccia veloce e dopo essermi vestito presi il cappotto e feci per uscire, ma suonò il campanello. Andai ad aprire, sperando fosse Jane. 
"Melania..Ciao.."
"Ciao Mike.."
"Senti, io ho bisogno di parlarti. Ti va se facciamo un giro?"
"Ok, tanto stavo per uscire" Le sorrisi e andai con lei.
Decidemmo di andare al parco, e dopo esserci seduti su una panchina iniziò a parlare. 
"Mi sei mancato Mike..Io capisco che a te piaccia Jane, è una bella ragazza. Ma c'ero io prima di lei. So che è un discorso da egoista, ma tu mi piaci. E non mi è andata giù affatto tutta questa storia. Che è successo? Stavamo bene insieme, io e te."
"Io..Non lo so Mel.."
"Ok...Bhe, almeno va bene con Jane?"
"A dire il vero noi non stiamo insieme.."
"Davvero?" Un velo di speranza le si posò sul viso.
"Sì..è stato un periodo particolare per entrambi..Non capivamo cosa volevamo.."
"E siete riusciti a capirlo?" Bella domanda. 
"Io credo di sì, lei non proprio.."
"Ah..
Mike senti voglio essere diretta con te..Pensi che potremmo riprovarci?"
Ok, avevo bisogno di riflettere un attimo.. Jane ero sicuro di amarla, mentre da Melania ero solo attratto. Ma Jane non voleva stare con me. Prima avrei accettato questa cosa meglio sarebbe stato per entrambi. Non avevo alcuna intenzione di impegnarmi seriamente con Mel, ma non era necessario dirglielo. Se proprio non sarebbe andata, l'avrei lasciata. Era un discorso da stronzo, ma non mi importava. 
"Io credo di sì."
La vidi sorridere soddisfatta, poi mi baciò. Le sue labbra avevano un sapore totalmente diverso da quello di Jane, ma non erano male. Ci avrei fatto l'abitudine. Mi spostai e le sorrisi, lei ricambiò. 
"Ti va di venire da me?" Le dissi. Cominciava a fare freddo, eravamo quasi alla fine di Dicembre e l'inverno cominciava decisamente a farsi sentire.

Entrammo in casa e ci togliemmo scarpe e cappotti. Mel era vestita in modo semplice: indossava un paio di pantaloni chiari e un maglioncino verde-azzurro, i lunghi capelli rossi erano raccolti in una coda e aveva dei piccoli orecchini dello stesso colore del maglione. 
Andai in cucina a preparare un tè e lei mi seguì. Si sedette su una sedia e aspettò in silenzio. 
Odiavo questi momenti, con Jane capitavano raramente. Non ero abituato a questo genere di situazioni. 
Poi all'improvviso, Mel si alzò e mi abbracciò da dietro. Infilò le mani sotto la mia maglietta e mi accarezzò la pancia. Non provavo nulla, riuscivo solo a pensare a Jane. Dovevo togliermela dalla testa. Mi voltai verso Melania e la baciai. La presi in braccio e la feci sedere sul tavolo, continuando a baciarla. 

Finimmo per farlo. Non lo avrei definito "fare l'amore", non da parte mia almeno. Per me fu solo sesso, considerando che mentre lo facevo con Mel, pensavo a Jane. Quando finimmo, si alzò e si andò a fare una doccia. Rimasi da solo nel letto, con i miei pensieri. E in ognuno di essi, costantemente, c'era lei. La mia Piccola. Stavo ancora pensando a lei quando, dieci minuti dopo, suonò il campanello. Mi misi un paio di mutande ad andai ad aprire.

"Ciao Mike..."
"Jane." Il mio cuore si fermò. Poi iniziò a battere fortissimo.
"Scusa se ti disturbo..." La testa mi girava. Forse avevo pensato a lei così forte che era riuscita a sentirmi.

"No..Non disturbi..Vieni entra.."
"Grazie..Farò presto, sono venuta solo per chiederti una cosa..." 

L'ansia iniziò a invadere il mio corpo e la mia testa, che si era dimenticata che di sopra, nuda, c'era Melania.

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Capitolo 27
*** Capitolo XXVII ***


Pov Jane
Lo guardavo e il fatto che fosse in mutande mi fece pensare che di sopra, o nascosta da qualche parte, ci fosse stata qualcuna. A meno che non fosse diventato gay all'improvviso..Ma non credevo. Comunque tagliai corto e gli dissi quello che volevo dirgli.
"Mia sorella passa a trovarmi qualche giorno, quindi se non hai impegni, vorrei fartela conoscere."
"Certo..Non ci sono problemi!" 
"E..non so quanto resta qui..ma.. se dovesse restare per Natale... se vuoi...puoi venire..."
"Ok, tu fammi solo sapere quanto si ferma!" 
Ero agitatissima. Dovevo andare via di lì, subito.
"Vedo che hai da fare, vado..Ciao Mike.." 
" Jane per favore..aspetta un attimo..." Sentii una voce venire da sopra, alquanto cinguettola, che lo chiamava impaziente.
"Devo andare scusa! Cerca di non farla aspettare troppo..." Uscii da quella casa che solo a vederla mi faceva stare male e mi incamminai verso la macchina. All'improvviso mi sentii prendere per un polso e mi voltai di scatto. 
Me lo trovai davanti in mutande, a piedi nudi. 
"Mike, vai in casa, si gela!" 
"Nnnnoo..." Balbettava. Stava congelando. 
"Mike. VAI IN CASA." 
"Nno."
"Ok, allora sali in macchina almeno!" Entrammo in macchina e accesi al massimo il riscaldamento; poi mi tolsi la giacca e gliela misi addosso. 
"Mi dici che sei venuto a fare qua fuori al freddo? In mutande per giunta!"
"Perché non volevo farti andare via così.. Sei scappata. Non voglio che tra di noi sparisca tutto quello che c'era.."
"...Mike...nemmeno io lo voglio. Ma credo che se stiamo così, staremo meglio..."
"Cosi come? Facendo finta che non sia successo niente? Ignorandoci? Comportarci come due completi sconosciuti? No grazie, non mi va."
"..Mike..per favore, è già abbastanza complicato.."
"Non c'è niente di complicato Jane. Sei tu che ti complichi da sola! Provi qualcosa per me, dimmelo. Non lo provi, non comportarti come se ti piacessi."
"Forse hai ragione..." E ora? Mike mi piaceva.. Ma non come pensavo.. 
"Quindi?" 
Jane, rifletti. 
"Non lo so..." Brava Jane! Sei proprio brava a fare la testa di cazzo.
"Ok..allora, facciamo una cosa.. Io adesso ti bacio. Se tu non provi niente, ci buttiamo tutta questa storia alle spalle. Ma se provi qualcosa..anche la minima cosa, dimmelo.. D'accordo?"
Stavo per baciarlo di nuovo, certo che ero d'accordo!
"..Ok..."
Si sporse verso di me e mi guardò negli occhi avvicinandosi sempre di più. Il mio cuore iniziò a battere freneticamente, finché Mike non fu a pochi centimetri dalle mie labbra. Sentivo il suo respiro, le labbra pizzicare vogliose delle sue e il tempo si sospese. Tutto sparì, eravamo io e lui e nient'altro. Si può provare qualcosa del genere per qualcuno di cui non si sa se si è innamorati?
Poi mi baciò. E la testa iniziò a girarmi forte, le sue labbra calde appoggiate alle mie, che mi baciavano con dolcezza. Fu uno dei baci più belli, per me. Sentivo le farfalle nello stomaco, i brividi lungo la schiena e tremavo.
Mike si spostò e mi guardò..
"Provato niente?" Abbozzò un sorriso.
"Io..Io..no...non...no. Niente." 'CHE CAZZO STAI FACENDO, IDIOTA?!'
"Ok, non preoccuparti. Ora devo andare, se no Melania si incazza..." Melania. La rossa. Quella figa. Da lui. E lo aveva sentito suo. E lui, cosa aveva provato lui?
"Ok..Allora ciao.." Gli sorrisi..un sorriso parecchio tirato.
"Ciao Piccola.." Mi diede un rapido bacio a stampo e se ne andò. 
Lo guardai entrare in casa saltellando per il freddo e sorrisi, era buffo. Era il mio pagliaccio. Avevo rovinato tutto, ma non ero io quella per lui. Meritava di meglio. 
Misi in moto e mi accorsi che stava nevicando. 


Percorsi circa un chilometro, poi inchiodai. Che stavo facendo? Io volevo Mike. Ero sicura. Dovevo aggiustare le cose, prima che fosse troppo tardi.
Feci retromarcia e tornari indietro. Quando arrivai, Melania stava andando via alquanto incazzata.
Parcheggiai e scesi dalla macchina, quando mi vide iniziò a sbraitare.
"AVETE ROTTO IL CAZZO TUTTI E DUE. METTETEVI D'ACCORDO. LE PERSONE NON SONO GIOCATTOLI!" 
"..Ti senti male..?" Che domanda idiota.
"SI, DIREI DI SI. GLI PIACI TU. HAI CAPITO?! TU. Non ne vuole sapere di me. Lui 'vuole solo Jane'. Allora fanculo!" Si era calmata.. più o meno...
"Melania..senti.."
"NO. Sentimi tu. Quel ragazzo è innamorato perso di te, ok?! Quindi, se non sei così testa di cazzo, tu ora vai e te lo prendi. Se no smettila di fare questi stupidi giochetti che non portano nulla di buono." 
"Oh..Ok.."
Poi se ne andò piangendo. 
Mi incamminai verso la casa di Mike e quando arrivai, bussai cautamente. 
Dopo due minuti la porta si aprì. Si era messo una tuta blu che gli stava benissimo. Rimase sorpreso nel vedermi. Presi un bel respiro e cominciai
"Si lo so, ti starai chiedendo che ci faccio qui. Non voglio entrare, voglio solo farti sapere quello che provo. Credevo di volerti solo come amico, di non provare nulla. E invece non è così. In questo periodo la tua immagine era sempre nella mia testa, e il mio cuore non si dava pace finché non ti vedevo. Mi sono comportata malissimo con te, me ne rendo conto e non pretendo nulla! Voglio solo fare la cosa giusta e farti sapere tutto. 
In macchina prima è stato il bacio più bello che io abbia mai avuto. Ho provato cose nuove bellissime, cose che mi sono accorta di riuscire a provare solo con te e.." Non mi lasciò finire e mi baciò, abbracciandomi forte. 
Un bacio profondo, che diceva 'grazie'. 
Poi mi fece entrare in casa e chiuse la porta, continuando a baciarmi. Poi si spostò, mi abbracciò e mi guardò negli occhi. 
"Ti ho aspettata così tanto Piccola..." Mi baciò di nuovo, più brevemente questa volta. Guardandolo notai che aveva gli occhi lucidi. 

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Capitolo 28
*** Capitolo XXVIII ***


Pov Mike
"E così..stiamo insieme..?" Non potevo crederci. Finalmente, era mia.
"..Sì.." Rispose imabarazzata. Aveva la testa appoggiata al mio petto, sotto le coperte. Avevamo fatto l'amore in modo in più intenso del solito.
"Sei mia adesso.." Mi faceva così strano dirlo.. La mia Piccola, mia per davvero. Avrei fatto di tutto per farla felice e per non farle mancare niente, non volevo farmela scappare. 
"E tu sei mio.." Ero suo, ci appartenevamo. Mi sentivo leggero.
"Ti va di rifare l'amore..?" 
"Me le fai ancora un po'di coccole prima?"
"Tutte quelle che vuoi, Piccola!" iniziai ad accarezzarla la testa, le guance,la schiena poi le presi una mano e me la portai alle labbra dandole un piccolo bacio. 
La vidi sorridere ed ero felice, finalmente stavamo bene.
"Mike..stasera hai programmi?"
"No, pensavo che...se ti va...potevi dormire qui..."
"Certo! Devo passare da casa a prendere delle cose e poi torno qua, ok?" Aveva accettato subito..La mia mente iniziò a vagare e si proiettò a quella sera, quando avrei dormito con Jane. 
"D'accordo, allora vestiti così vai e torni subito.." Le sorrisi. La vidi tirarsi su, guardandomi maliziosamente e mettendosi a cavalcioni su di me. "Abbiamo ancora qualcosa da fare, prima che me ne vada..."
Si chinò e mi baciò il collo. Eravamo avvolti da un turbine di passione e rifacemmo l'amore.

Pov Jane
Stavo con Mike. Non riuscivo ancora a crederci! Mi stavo rivestendo, e notai con piacere che mi guardava ammaliato. 
Ero stata una stupida, ma mi conoscevo e sapevo che avrei potuto benissimo farlo stare male. Ma quando l'avevo visto uscire di casa per venire da me, in mutande con -7 gradi fuori, qualcosa si era agitato dentro me. 
Avevo capito che lui era l'uomo della mia vita, e non potevo farne a meno.
Iniziai a fantasticare su noi due, sul nostro futuro. Magari avremo avuto un bambino, più avanti..e ci saremo sposati, andando a vivere in una piccola e carina casetta. 
Scossi la testa debolmente, cercando di allontare il pensiero, decisa a riprenderlo quando sarei stata a casa. 
Gli sorrisi e andai a dargli un bacio. Lui era sdraiato nel letto, così dovetti chinarmi, ma mi prese per i fianchi e mi tirò di fianco a lui. Si mise su un fianco e il mio sguardo cadde sui suoi pettorali, che si erano 'gonfiati'. Aveva i capelli arruffati che lo rendevano incredibilmente bello, il lenzuolo lo copriva dalla vita in giù lasciandogli scoperti i piedi. 
Era splendido. Mi resi conto che lo stavo guardando a bocca aperta e lo vidi ridere. 
Mi baciò con dolcezza, davvero tanta dolcezza e mi sussurrò..
"So che è presto..E non voglio spaventarti, non pretendo nemmeno che tu risponda, voglio solo fartelo sapere.." Mi stavo agitando.
"Dimmi.." Prese un respiro, poi appoggiò la testa sul mio seno e abbracciandomi mi disse "Ti amo Piccola..". 
Il mio cuore fece un salto, poi un altro finché iniziò a battere fortissimo. Rimasi senza parole, sentii gli occhi pizzicare e una lacrima scorrermi sul viso. Si alzò a guardarmi e la sua espressione si fece preoccupata.
"Piccola..Io..Non volevo farti piangere...Non...Dimentica tutto ok?" Sorrisi, era tenero. 
"Mike, sono contenta. Era una lacrima di gioia.." 
"Ah.." Tirò un sospiro di sollievo e poi mi baciò una guancia. 
"Vado, così torno subitissimo!" 
"Ok Piccola, ti aspetto qui!" 
Uscii dalla camera, percorsi il piccolo corridoio, scesi le scale e uscii di casa, dirigendomi alla macchina. 

Arrivai a casa mia e mi ci fiondai dentro, presi una borsa al volo e ci infilai al volo lo spazzolino, il pigiama, un completo intimo comodo e uno un po' più sexy, un vestito per stare in casa e un cambio per il giorno dopo. Poi uscii di nuovo, chiusi a chiave e tornai da Mike immediatamente. Nel tragitto mi resi conto che fremevo e che mi mancava. Eppure non lo vedevo da dieci minuti! 
Il mio cellulare iniziò a squillare.. 'Oh, gli manco così tanto che mi chiama per sapere dove sono!' pensai. Risposi senza guardare e sentii la voce di Rick. 
"Ehm..Jane, scusa..ma per stasera c'è stato un problema..Facciamo un'altra volta?"
"Okok! Tranquillo! Sìsì! Però saremo in tre.."
"Ok, nessun problema, quando vuoi chiamami!"
"D'accordo! Ciaoo"
Attaccò. In effetti era fastidiosa questa cosa... Un minuto dopo squillò di nuovo, era mia sorella..
"Jaaaaaane.."
"Ciao Tracy!"
"Ascolta penso che arriverò verso Natale..quindi intorno al 22 se non ti dispiace.."
"Tranquilla va bene! Mi sono fidanzata.."
"Oddiooooo!! Con quel Mike?!?"
"Si ahahaha, con lui..Te lo farò conoscere!"
"Ok! Scusa ma ora scappo, ci vediamo il 22! Ciao Jane!" 
Attacai io prima che potesse farlo lei. 
Arrivai da Mike, entrai in casa e andai di sopra. Prima di entrare in camera bussai, non si sapeva mai..
"Piccola! Entra!" 
Entrai e lo trovai seduto sul letto (rifatto) e al centro c'era una candela e un piccolo vassoio con due tazze di cioccolata calda, con la panna! 
"Hai intezione di farmi diventare obesa?!" Mi misi a ridere, poi mi sedetti vicino a lui e brindammo a noi. 
Ci gustammo la nostra cioccolata calda abbracciati l'uno all'altra, mentre guardavamo un film comico. 
Fu la cioccolata più buona della mia vita.

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Capitolo 29
*** Capitolo XXIV ***


Pov Jane
Mi svegliai, invasa da uno strano calore. Mi misi a sedere, cercando di non fare troppo rumore: Mike stava ancora dormendo. Guardai l'ora: le 8.30. Iniziai a pensare a tutto ciò che era successo la sera precedente. Io e Mike avevamo fatto l'amore. Lui era incredibilmente rilassato e io ero persa di lui. Le sue mani mi accerezzavano di continuo, ovunque e continuava a sussurrarmi quanto io fossi bella. I suoi capelli erano intrecciati nelle mie mani. L'avevamo fatto con dolcezza, con rabbia, con amore e con desiderio. 
La luce flebile del mattino inase la camera, eravamo in inverno ormai eppure era come se il sole stesse splendendo per noi. Mike era così fottutamente stupendo. Le coperte gli lasciavano scoperta la schiena, le sue braccia avvolgevano il cuscino e la sua faccia rilassata faceva pensare che stesse facendo un bel sogno. Rimasi a guardarlo per un po', poi andai a farmi una doccia calda. 
Aprii l'acqua e lasciai che mi scorresse sulle spalle, il seno, la pancia.. Mi immersi in quel paradiso. liberando la mente da tutti i pensieri. Uscii e cercai un asciugamano, ma non lo trovai da nessuna parte. Mi alzai, cercando qualcosa con cui asciugarmi e trovai Mike,nudo, davanti alla porta.
Mi sorrisi e io diventai rossa per l'imbarazzo..
"St..stavo..cercando un asciugamano..." 
Entrò e si avvicinò lentamente a me, il mio cuore cominciò a battere fortissimo, Mike si fermò a pochi centimetri da me poi si chinò piano piano. Stavo impazzendo. Si girò verso il mobiletto sotto al lavandino e tirò fuori un asciugamano non troppo grande. Poi si rialzò e me lo porse. Ero diventata rossissima e stavo tremando.
"Gr..grazie.."
"Di niente, Piccola" Mi fece un sorriso apparentemente innocente, poi mi prese per i fianchi e mi tirò a sè. Ero bagnata dalla testa ai piedi ma mi abbracciò comunque, molto forte. Sentii qualcosa muoversi nel zona bassa di Mike e sorrisi divertita. Lui mi guardò maliziosamente e mi disse "è l'effetto mattutino" Poi mi strizzò l'occhio e dopo avermi dato un piccolo bacio uscì dal bagno.

Rimasi immobile per qualche secondo cercando di imprimere il più possibile il sapore di Mike sulle mie labbra. Mi asciugai, poi mi accorsi che il cambio ce lo avevo in camera, così mi avvolsi l'asciugamano intorno al corpo. Era un po' stretto e corto, mi copriva giusto le parti intime ma mi faceva sembrare il seno più grosso di quel che era. Mi raccolsi i capelli in uno chignon e uscii dal bagno. Entrai in camera e mi accovacciai sulla mia borsa, presi un paio di mutande e il vestito per stare in casa, poi mi vestii. Mike non era lì, sentii dei rumori provenire dalla cucina e capii che stava preparando la colazione. 
Mi andai ad asciugare i capelli, che diventarono mossi e gonfi. Sembravo un cazzo di leone. 
Scesi di sotto e andai ad abbracciare Mike, dandogli il buongiorno che si meritava.
"Buongiorno tesoruccio" Cinguettai, poi gli stampai un bacio su una guancia dovendo stare sulle punte dei piedi.
Lui sorrise soddisfatto, poi mi mostrò la colazione.
"Tu vuoi farmi ingrassare, non ho più dubbi." Caffè e latte con brioches alla nutella tostate leggermente, spremuta d'arancia e una fetta di torta al cioccolato grande come una casa. Il mio stomaco reclamò ciò che gli spettava di diritto. 
"Non ho intenzione di farti ingrassare, voglio che tu sia bene però." 
"Sei un angelo!" E mi buttai sulla colazione, mischiando tutto. Si ok, in fatto di cibo sono un disastro, mangio di tutto. 
Mike stava ridendo divertito, guardandomi soddisfatto. 
"Ti piace?" 
"Shi!" 
Ripulii tutto per bene, poi mi alzai e posai tutto nel lavandino della cucina. 
"Piccolina, senti, io devo andare a comprare delle cose. Vuoi venire con me?"
"Assolutamente sì! Però poi mi porti a fare shopping!" 
"è un ricatto?" 
"Qualcosa del genere.." Gli sorrisi.
"Io ti porto volentieri..Ma mi fai scegliere qualcosa da comprarti." 
"Oddio.." Iniziai a ridere, arrossendo.
"Ok!" Esordii. Gli saltai in braccio e iniziai a baciarlo. Lui mi teneva dal sedere e ricambiava ogni mio singolo bacio. Ci sorridemmo, avvolti da un vortice di felicità. Non ero mai stata così bene in vita mia.

Andammo di sopra, per prepararci. Impiegammo mezz'ora solo per vestirci, visto che lui mi rubò i pantaloni e io gli rubai la maglietta. Lo minacciai dicendogli che sarei andata in giro in mutande se non mi avesse ridato i pantaloni e lui ricambiò dicendo che se ne sarebbe uscito senza maglietta. Guardai i suoi pettorali e mi sentii trafitta da una forte gelosia. Era mio, non avevo intenzione di condivedere tutta quella bellezza con gli altri. 
Gli rilancia la maglietta, sbuffando. Ma lui continuava a tenersi i miei pantaloni. 
"Hai intenzione di ridarmeli?"
"mmmh..nhaaa..." 
Scoppiai a ridere poi mi sedetti sul letto, decisa a restare lì seduta finché non mi avesse ridato i pantaloni.
Lo vidi avvicinarsi a me in modo sensuale
"Facciamo le preziose?" 
Non gli risposi. Appoggiò le braccia al letto bloccandomi. Poi si avvicinò lentamente, fino a che non mi baciò, facendomi completamente sdraiare e adagiando il suo corpo contro al mio. Si tirò su e mi guardò poi mi diede i pantaloni dandomi la possibilità di vestirmi. Mi baciò di nuovo "Ti aspetto giù Piccola".
Lo guardai uscire dalla camera, poi mi vestii.

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Capitolo 30
*** Capitolo XXX ***


Pov Jane
La vigilia di Natale arrivò molto presto, così mi trovai a dover prepare il pranzo per 10 persone in una mattinata. Mike mi diede una mano e devo dire che tutto sommato, venne molto buono! Invitammo a casa nostra (di Mike, ma ormai la consideravamo nostra) Beth, che quando seppe che finalmente io e il mio angelo stavamo insieme iniziò a urlare come una svampita, Rob, che quella sera aveva messo gli occhi su Beth e non li aveva tolti un secondo, mia sorella e la sua amica, i genitori di Mike (a cui speravo di aver fatto una buona impressione, lui insisteva sul farmeli conoscere!) e rullo di tamburi, i miei genitori. 
La serata fu molto piacevole e Mike non ha smesso un attimo di starmi vicina. Intorno alle 3 del mattino iniziarono ad andare via tutti e io e Mike, una volta rimasti soli ci preparammo una cioccolata calda e ci mettemmo abbracciati sul divano a chiacchierare un po'. Dopo poco crollammo addormentati entrambi, esausti. 

***

La nostra storia andava sempre meglio, ormai era quasi un mese che stavamo insieme. Mi sembrava una favola. 
La gelosia si faceva sentire più spesso del dovuto e io molte volte ne ero la vittima. La prima occasione in cui Mike si dimostrò geloso fu quando chiamai Jack, per sapere come stava e chiacchierare un po'. Per tutta la durata della conversazione mi guardò, serio. Appena posai il telefono mi fissò e poi in modo brusco se ne andò in camera. Io lo seguii
"Mike, tutto a posto..?"
"Sì tranquilla, finisci pure di parlare con lo stronzo.."
"Mike..."
"Non preoccuparti." 
"Ma tu sei geloso!" Diventò un po' rosso..
"No, non sono affatto geloso. Mi da fastidio l'idea che tu parli col tuo ex, tutto qua." 
Andai ad abbracciarlo e lo riempii di baci. 

La domenica chiamai Beth, era un po' che non la sentivo. Rispose al primo squillo, e la cosa mi stupii parecchio.
"JAAAAAAAAAAANEEEEEEEEEEEE!" Il mio timpano era esploso, ne ero sicura.
"Ciao Beth! Allora, tutto bene?"
"Sìsì! Lo sai che...sto con Rob?"
"Ahahahah maddaiiii! Mi fa piacere per te! Io e Mike andiamo a gonfie vele..sono un po' troppo gelosa, lui lo da a vedere di meno, ma le cose vanno alla grande!"
"Gelosa tu?! Ma che novità!" Era percettibile una sottile punta di sarcarsmo nel suo tono di voce.
"Si.. bhe... è mio.. Ci ho messo tanto per averlo, o meglio, per rendermi conto di quanto tenessi a lui e non voglio che la prima zoccoletta me lo porti via.."
"Ma tesoro mio, ti ama da morire! Stai pur tranquilla che al massimo si fa portare via dalla quarta zoccoletta..."
"Ahahahahah BETH!"
"Ahahahah dai scherzavo, scusa.. Ora devo scappare, tra poco passa a prendermi Rob che andiamo al cinema, yuppi! Ciao bellissima, un bacione!"
"Ciao Beth!! Anche a te!"
Sorrisi tra me e me per la conversazione appena avuta con Beth, poi scesi in cucina e mi preparai una tazza di latte con i cereali (barchette al cioccolato coco pop's, gnam!). Mi guardai intorno e mi accorsi che due dei miei più grandi desideri si erano già avverati e io non me ne ero nemmeno resa conto: trovare un uomo che mi amasse a dismisura, andare a convivere. 
Avevo venduto la mia casa da due settimane ormai e con i soldi ricavati io e Mike ci eravamo comprati un televisore nuovo dal momento che eravamo soliti rannicchiarci sul divano a guardare un film, bevendo una tazza di cioccolata o camomilla o una tisana, la sera dopo cena. 
Io e Mike lavoravamo entrambi tutto il giorno, per cui gli unici momenti in cui stavamo tranquilli erano la domenica mattina e la sera tornati da lavoro. 
A volte ci capitava di saltare la cena o di cenare tardi, visto che a causa del lavoro facevamo l'amore molto meno. 
Quel pomeriggio Mike era andato a correre ed io, non essendo una particolarmente sportiva, avevo deciso di restare a casa a dormire un po'. Guardai l'orologio e pensai che di li a poco il mio amore sarebbe tornato. Ultimamente era un po' nervoso, poi improvvisamente, un pensiero mi invase la testa. 'Brutta idiota, da quando state insieme non gli hai mai detto ti amo. Ti sei solo limitata a sorridere'. Ed era vero. Non sapevo perché, ma ogni volta che Mike mi aveva detto ti amo, gli avevo sorriso ed ero stata zitta. Non è che non mi sentissi pronta o cose varie, semplicemente non ci riuscivo. 
Mi ricordai la prima volta che me lo aveva detto. Eravamo sul divano a guardare Titanic (essì..), quando, durante la pubblicità, mi aveva baciata appassionatemente. Poi appoggiò la fronte alla mia e sussurrò piano. "Ti amo piccola.". Presa alla sprovvista, non sapevo che fare. Così gli sorrisi e lo baciai. Lui, un po' deluso, aveva ripreso la sua posizione comoda e mi aveva messo un braccio intorno al collo.
Tornai al presente e mi dissi che dovevo rimediare. D'altra parte, io Mike lo amavo davvero.
Tornò dalla sua corsetta che erano le quattro del pomeriggio. Gli saltai in braccio e lo abbracciai forte
"Ciao amore mio! Hai corso tanto?" 
Lui mi baciò poi mi rispose sorridendo.
"Tredici chilometri!"
"Bravo il mio tesoro!"
Mi diede un bacio sulla fronte..
"SEI TUTTO SUDATOOOO! Vai a farti una doccia immediatamente." Assunsi un'aria autoritaria, poi scoppiai a ridere. Lui rise insieme a me, poi andò in cucina e bevve un lungo sorso d'acqua. Pià lo guardavo, più mi rendevo conto di quanto fosse bellissimo. Finito di bere, si avvicinò a me e mi appoggiò le mani sui fianchi.
"Piccola, io vado a farmi una doccia, e credo che debba fartela anche tu -aggiunse sorridendo- poi, se ti va, vorrei andare a fare un giro in città e poi portarti fuori a cena stasera.."
"Molto, molto volentieri! Allora vai a lavarti, che poi vado io.."
Lui mi guardò, malizioso.
"Bhe, per metterci meno tempo, potremmo farcela insieme la doccia, non trovi?"
Ricambiai il suo sguardo, poi gli baciai il collo. Presi un respiro profondo, poi lo guardi dritto negli occhi.
"Ti amo Mike."
Lo vidi paralizzarsi per un secondo, poi ricomporsi e lasciare spazio ad un enorme sorriso. Mi abbracciò forte, appoggiando la testa su una mia spalla. Poi mi prese in braccio e mi porto di sopra.
"Forza, andiamo a lavarci che puzzi!" Poi si mise a ridere.

Quel pomeriggio andò tutto benissimo, mi comprai anche un vestito molto carino. 
La cena filò liscia come l'olio e quella notte dormii come una bambina, abbracciando forte il mio Peluche Preferito. 

***

Pov Mike
"Amore..sei pronta?"
"Sì arrivooo!"
Erano passati quattri anni, ma erano volati. Jane era la mia vita e la amavo alla follia. La vidi scendere le scale, avvolta in uno stupendo mini-abito color acqua marina, che le lasciava scoperta la schiena; i capelli erano raccolti ordinatamente e gli occhi erano leggermente truccati.
Mi sorrise
"Vuoi dirmi dove stiamo andando??" 
"No, è una sorpresa!" 
Jane era davvero molto curiosa e amavo anche questo lato di lei.

Arrivammo al ristorante con 5 minuti di ritardo, ci consegnarono il tavolo, al centro della sala, con al centro un enorme mazzo di rose rosse (i fiori preferiti di Jane). La guardai e notai che gli occhi le erano diventati improvvisamente lucidi.
Ci sedemmo e chiacchierammo un po' finché il cameriere non venne ad ordinare.
Verso la fine della cena, mentre Jane era in bagno, chiesi di abbassare le luci come d'accordo e aspettai che la mia Principessa tornasse.
La vidi dirigersi al tavolo un po' perplessa.
"Amore..sono io che mi sto rimbambendo, o le luci si sono abbassate?"
"Sei tu, Piccola" Le sorrisi amorevolmente. Una dolce sinfonia di violini echeggiò in tutta la sala, avvolgendoci.
La guardai negli occhi, poi le presi la mano.
"Jane...è tanto che stiamo insieme... e arrivati a questo punto sono più che convinto che è con te che voglio passare la mia vita."
Gli occhi le si stavamo riempiendo lentamente di lacrime. Presi dalla mia giacca un piccolo cofanetto di velluto blu e andai ad inginocchiarmi di fianco a lei. Ci stavamo guardando tutti, ma non mi importava.
"Principessa...Vuoi sposarmi?" 
Aprii il cofanetto e la guardai mentre in lacrime, mi saltava al collo dicendomi ripetutamente "Sì, si amore...Lo voglio!" 
Si levò un'eco di applausi e misi l'anellino dorato con incisi i nostri nomi e il simbolo dell'infinito, al dito di Jane.
Mi alzai e la baciai, cercando di trasmetterle tutto il mio amore.

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Ciao a tutti!!!! Allooooora... la storia è ormai finita, spero vi sia piaciuta..Il mio ultimo "capitolo" sarà l'epilogo e poi saluterò, a malincuore, Mike e Jane. 
Ringrazio tutti quelli che mi hanno seguita e sostenuta. Vi mando un bacio gigante, grazie mille davvero! 
_Arale_

 

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Capitolo 31
*** Epilogo ***


EPILOGO

Due mesi più tardi..
Entrai in chiesa con gli occhi lucidi per l'emozione. Vidi Mike aspettarmi all'altare, nel suo smoking bianco. Io indossavo un vestito lungo bianco, con le spalle in pizzo. 
Arrivai vicino al mio Angelo e ci sorridemmo.
Il prete cominciò la messa ma io ero troppo emozionata per seguire. Guardavo Mike, così bello. Avevo gli occhi fissi su di lui e il mio cuore non la smetteva un attimo di battere. Mi voltai e in prima fila, tra gli invitati c'era lei. La mia migliore amica.
"Vuoi tu, Mike Gordon prendere come tua sposa Jane Lerbury?"
"..Lo voglio!"
"E vuoi tu, Jane Lerbury prendere come tuo sposo Mike Gordon?" 
"Lo voglio"
"Allora vi dichiaro marito e moglie, puoi baciare la sposa."
Salati al collo di Mike e lo baciai piena di gioia.

Tre anni dopo

"Amore..sei pronta?"
"..Si.." Inspirai profondamente e mi preparai.
"Ok, signora..Ora, respiri profondamente e spinga più che può.."
Iniziai a contrarmi e a spingere, cercando di mantenere il mio respiro regolare. Non riuscii a trattenere il dolore e urlai con tutta la forza che avevo. 
Dopo circa mezz'ora la creaturina uscii da me e salutò il mondo, annunciandosi. 
Mike era svenuto dall'emozione e non riuscii a trattenere una risatina.
"è un maschietto"
Iniziai a piangere di felicità. Tra le mie braccia, ancora sporco un po' di sangue, c'era mio figlio.
Nel frattempo Mike si era ripreso e aveva gli occhi lucidissimi. 
Lo guardai soddisfatta..
"Amore..è un maschio.." Gli sorrisi, contenta.
"Po..Posso..prenderlo in braccio...?"
"Ovvio che puoi, amore mio!"
Gli porsi la nostra piccola creaturina piangente e lo guardai prenderlo in braccio come se si fosse trattato della cosa più fragile dell'universo. 
I muscoli della sua faccia si rilassarono improvvisamente quando al solo contatto con Mike, il bambino smise di piangere e sul suo viso comparve il sorriso più dolce, contento e luminoso che gli abbia mai visto.
"Ciao tesoruccio del papà... Come sei tutto sporco... E come sei piccolo... Hai gli stessi occhi della mamma.." 
Guardavo i miei due uomini, uno più bello dell'altro.

Tre giorni dopo uscimmo dall'ospedale e tornammo a casa. Appena entrati facemmo fare il giro dell'abitazione al bambino, mostrandogli la sua nuova dimora. 
La sera, quando il piccolo si fu addormentato io e Mike ci mettemmo sul divano uno più emozionato dell'altra.
"Jane..ti amo.."
"Anche io amore mio!" 
La mia vita era così bella, avevo tutto ciò di cui avevo bisogno.
"Allora..?" Mi guardò..
"Cosa?"
"Come lo chiamiamo?"
"Matthew..!"

Fine

Ispirato ad una storia vera



Ed eccoci alla fine..Si sono sposati :D
Spero vi sia piaciuto e che il finale sia stato degno della storia! 
Voglio dedicarla al mio Amore, che mi ha sempre sostenuta ed incoraggiata in tutto. Ti Amo Piccolo. 

Un bacio e un ringraziamento speciale a tutti quelli che mi hanno seguita! <3

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