Five words di daphne 92 (/viewuser.php?uid=57150)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quando cinque parole ti cambiano la vita ***
Capitolo 2: *** I candidati di Durmstrang ***
Capitolo 3: *** Ricordi ***
Capitolo 4: *** Hermione, Hermione Granger ***
Capitolo 5: *** Incontri ***
Capitolo 6: *** Cicatrici e maledizioni ***
Capitolo 7: *** Torta al limone ***
Capitolo 1 *** Quando cinque parole ti cambiano la vita ***
-Tu
sei un mago Harry- sono le cinque parole pronunciate dal preside di
Durmstrang, Karkaroff, cinque parole che hanno cambiato la vita di un
ragazzino di nome Harry Potter.
Dall'età di un anno Harry era stato costretto a vivere con i
suoi zii, i suoi genitori erano morti in un incidente stradale gli era
stato detto da sua zia Petunia, la verità Harry la
scoprì solo a sette anni proprio dal preside Karkaroff, il
giorno in cui la sua vita cambiò.
-Io..io non posso essere un mago!- disse il piccolo Harry, non era
esattamente come Karkaroff se lo era immaginato, sembrava malnutrito e
pallido, ma nel suo sguardo il vecchio mangiamorte
notò lo scintilla e la determinazione che solo i grandi
maghi, quelli che avevano fatto la storia possedevano, e non
potè far a meno di compiacersi con sè stesso di
essere arrivato prima di Silente, Harry Potter sarebbe diventato un suo
allievo.
-Ti capita mai di far accadere delle cose strane? Cose che non riesci a
spiegarti?- disse Karkaroff sorridendo al timido ragazzino.
-Si..ma non posso parlarne o lo zio Vernon si arrabbierà con
me!- disse Harry preoccupato osservando le scale che portavano al piano
superiore, si aspettava che i suoi zii scendessero furiosi da un
momento all'altro.
-Loro non arriveranno, non ti faranno del male..mai più
Harry- disse Karkaroff sorridendo quando capì cosa
preoccupava Harry.
-Non dovrò vederli mai più? Sul serio?- disse
Harry felice per la prima volta in vita sua.
-Se accetti di venire con me Harry ti darò la famiglia che
ti meriti, avrai tutto ciò che desideri e anche di
più, nella mia scuola avrai anche degli amici! Tu Harry sei
speciale, non sei un mago comune e con i miei insegnamenti potrai
diventare un grandissimo mago, il più grande di sempre, lo
vuoi Harry?- disse Karkaroff con voce persuasiva.
-Si, voglio diventare un vero mago, voglio una famiglia vera!- disse
Harry annuendo e stringendo la mano che Karkaroff gli aveva teso.
-Chiudi gli occhi Harry..stai per tornare a casa..nel mondo magico!-
disse Karkaroff smaterializzando Harry con sè.
-Che cosa è successo? Che posto è questo?- chiese
Harry confuso guardandosi intorno, il preside lo aveva portato di
fronte ad un enorme castello dell'aspetto freddo e inospitale ricoperto
di neve e ghiaccio, le torri erano talmente alte che si confondevano
tra le nuvole.
-Ci siamo appena smaterializzati Harry, fa parte dei vantaggi di essere
un mago, la smaterializzazione ti permette di andare in qualsiasi luogo
tu voglia, ma devi stare attento non è così
semplice come sembra, devo complimentarmi con te, non tutti riescono ad
essere così tranquilli dopo la loro prima
smaterializzazione, ho visto ragazzini sentirsi male per ore!- disse
Karkaroff impressionato.
-è stato divertente! Ma dove siamo?- chiese Harry toccando
la neve con la punta delle dita mentre Karkaroff bussava alla porta.
-Siamo al castello dei Krum, loro saranno la tua nuova famiglia! Si
sono offerti di adottarti, sono miei cari amici di famiglia e hanno un
figlio poco più grande di te, sono sicuro che farete subito
amicizia- disse Karkaroff spingendo gentilmente Harry, che si era
fermato a guardare l'elfo domestico che aveva aperto la porta.
-Essere lui Harry?- disse una donna dai lunghi capelli neri, il volto
pallido con un accenno delle prime rughe e gli occhi scuri.
-Si Saskia, lui è Harry Potter- disse Karkaroff annuendo.
-Oh piccolo, tu mangiato come uccellino!- disse Saskia abbracciando
Harry che non era mai stato veramente abbracciato e non sapendo cosa
fare rimase immobile.
-Harry lei è la signora Krum- disse Karkaroff ad Harry che
era fermo e imbarazzato.
-Puoi chiamarmi Saskia e se un giorno lo vorrai mamma- disse dolcemente
Saskia.
-Finalmente il ragazzo è arrivato!- disse un uomo muscoloso
e possente, con i capelli rasati gli occhi azzurri e un sorriso sincero.
-Harry lui è il signor Krum- disse Karkaroff mettendo una
mano sulla spalla di Harry per tranquillizzarlo.
-Dovremo farti mettere su qualche chilo ragazzo, ma ad occhio e croce
sembri proprio un cercatore, sarai un grande giocatore come tuo padre!
Chiamami pure Maximilian- disse l'uomo porgendo la mano ad Harry che
timidamente la strinse.
-Conosceva mio padre? E che cos'è il cercatore?- chiese
Harry, la curiosità aveva avuto la meglio sulla timidezza.
-Ho avuto l'onore di giocare a Quidditch contro tuo padre qualche
volta, giocatore brillante e brav'uomo! Un cercatore è
l'uomo più importante nello sport dei maghi, il quidditch!
Lo adorerai, ce l'hai nel sangue- disse Maximilian dando una pacca
sulla spalla ad Harry.
-Quindi i miei genitori erano maghi?- disse Harry stupito.
-Due dei migliori- disse Saskia annuendo.
-Tu sei Harry? Vuoi venire a giocare con me? Io sono Victor Krum, ma tu
puoi chiamarmi Vic! Ti fermerai qui? Mamma ha detto che sarai mio
fratello- disse il ragazzino dai capelli neri e il fisico robusto,
sembrava non smettere mai di parlare.
-Io..si credo di si..- disse Harry mentre Victor lo trascinava
nell'altra stanza.
-Va Harry, ed abbi cura di te, noi ci vedremo presto, è una
promessa- disse Karkaroff tranquillizzando Harry che lo stava fissando.
-Sembra aver sofferto povero piccolo- disse Saskia con un forte accento
bulgaro.
-Io suoi zii erano babbani della peggior specie- disse Karkaroff
disgustato.
-Erano?- disse compiaciuto Maximilian.
-Erano, ho fatto in modo che Silente non possa ricondurre tutto a me,
fino all'arrivo di Harry a Durmstrang nessuno deve sapere dove si
trova, Silente cercherà sicuramente di riprenderselo, non
glielo possiamo permettere!- disse Karkaroff serio.
-Tranquillo, non abbiamo esattamente un vita sociale noi, il ragazzo
crescerà bene qui- disse Maximilian dando una pacca sulla
schiena di Karkaroff che barcollò.
-Gradirei che venisse iniziato alla magia..sin da subito. Il suo
potenziale è enorme- disse il preside accarezzandosi la
barba.
-Gli faremo seguire le stesse lezioni di Victor- disse Maximilian
annuendo.
-E..amatelo..ne ha bisogno- disse Karkaroff pensieroso.
-Lo tratteremo come se fosse nostro, abbiamo sempre voluto un secondo
figlio, avevamo perso le speranze..ma adesso c'è Harry-
disse Saskia sorridendo.
-Quando l'oscuro signore tornerà, sappiamo tutto che
tornerà, Harry sarà l'ago della bilancia, deve
essere pronto- disse Karkaroff preoccupato.
-Lo sarà, lo saremo tutti- disse Maximilian annuendo e
fissando il marchio sul suo braccio.
Questo è
il primo capitolo introduttivo..è un pò breve lo
so! Nel prossimo capitolo ci sarà un salto fino al quarto
anno di Harry a Durmstrang, ovvero l'anno del torneo tremaghi,
scoprirete come crescere con i Durmstrang abbia cambiato Harry! Di
questa storia (se vi piace) ci sarà anche una versione
Beauxbatons, ovvero cosa sarebbe successo se Harry fosse andato a
scuola a Beauxbatons?
Spero che la mia nuova storia
vi piaccia!
Baci
Daphne 92
|
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Capitolo 2 *** I candidati di Durmstrang ***
*Sette
anni dopo, quarto anno di Harry a Durmstrang*
-Fratellino vieni giù, ci aspettano a cena- disse Victor che
si era già fatto la doccia mentre Harry stava ancora
svolazzando con la sua scopa nel bel mezzo della tormenta.
-Perchè non torni tu su? Paura di perdere di nuovo?- disse
Harry ridendo.
-C'è praticamente visibilità zero, tu sei una
talpa già di tuo, vieni giù prima di schiantarti-
urlò Victor e Harry sbuffando fece un favoloso atterraggio
dopo alcuni metri in picchiata.
-Esibizionista- disse Victor ridendo.
-Un pochino- disse Harry scrollando le spalle.
-Vatti a fare una doccia, saranno già tutti in sala grande a
mangiare- disse Victor prendendo la scopa dalle mani di Harry.
-Non c'è tempo, se ritardiamo un altra volta Karkaroff ci
uccide, e poi stasera annuncia i candidati al torneo Tremaghi, non
possiamo far tardi, vengo così- disse Harry guardandosi, era
ricoperto di neve, la sua tuta in pelle di drago era gelida e presto
sarebbe stato bagnato dalla testa ai piedi.
-Almeno asciugati con un'incantesimo- disse Victor mettendo un braccio
intorno alle spalle del fratello e insieme si diressero verso
Durmstrang.
-Hanno già chiuso la porta, te l'avevo detto che dovevamo
smettere prima, ma tu non mi ascolti mai- disse Victor quando vide che
le porte della sala grande erano chiuse.
-Non farne una tragedia Vic, tanto ci guardano tutti comunque, questa
figuraccia non cambierà le nostre vite- disse Harry aprendo
le porte della sala da pranzo ed camminando tranquillamente verso il
suo solito tavolo mentre un brusio di bisbigli si scatenava nella sala.
-Visto non siamo morti- disse Harry sedendosi accanto ai suoi amici e
il fratello si sedette dall'altra parte.
-Adesso che tutti ci hanno degnato della loro presenza posso fare
l'annuncio più importante della serata, come sapete il
torneo Tremaghi è alle porte, e la lista dei candidati che
rappresenteranno Durmstrang verrà annunciata questa sera. Il
primo candidato è Victor Krum, il secondo candidato
è...- disse Karkaroff continuando a leggere la lista, ogni
nome annunciato era seguito dagli applausi degli studenti e per adesso
nessuno aveva ottenuto tanti applausi come Victor.
-Si sapeva che saresti andato, come si sa che sarai campione- disse
Harry mangiando le patatine che aveva nel piatto.
-Un vero peccato che tu sia troppo piccolo per partecipare, mi sarebbe
piaciuto averti con me ad Hogwarts.- disse Victor, lui ed Harry erano
stati inseparabili negli ultimi sette anni, gli unici giorni che non
avevano passato insieme erano quelli trascorsi in ritiro con le
rispettive nazionali di quidditch, Harry era il cercatore
più giovane di sempre dell'Inghilterra mentre lui giocava
per la Bulgaria.
-...e come ultimo candidato speciale, Harry Potter!-
annunciò Karkaroff.
-Per te le regole non valgono vero fratellino?- disse Victor scuotendo
la testa e ridendo mentre tutta la sala applaudiva.
-Le regole le fanno affinchè io possa infrangerle- disse
Harry ridendo.
-A mamma verranno i capelli bianchi per questa cosa- disse Victor
rubando le patatine ad Harry.
-Gli compreremo la tintura allora- disse Harry ghignando.
-Sei sicuro di volerlo fare? Di tornare un Inghilterra per
più di qualche giorno, sai che lì sono pazzi per
te, veramente pazzi e c'è Silente, quel tizio mi da i
brividi, saremo nella sua scuola- disse Victor preoccupato.
-Vic, respira, rilassati, non può farmi nulla proprio
perchè lì sono tutti pazzi per me, voglio
partecipare a questo torneo e voglio vincere- disse Harry determinato.
-Per lo stesso motivo per cui ti sei buttato sul quidditch e per il
quale dai sempre il massimo a scuola?- disse Victor sorridendo
comprensivo.
-Si, voglio essere di più del povero Harry al quale l'oscuro
signore ha ucciso i genitori, non voglio essere tutta la mia vita il
bambino che è sopravvissuto- disse Harry giocando con il
cibo.
-E farti spezzare il collo nel torneo Tremaghi è il tuo modo
di farlo?- disse Victor scettico.
-Il torneo porta gloria eterna al suo vincitore e se non mi sono
spezzato il collo giocando a quidditch contro di te sono più
che sicuro di poter sopravvivere al torneo- disse Harry ghignando.
-Convinto tu, vai a preparare le valige, io non ti aiuto stavolta!-
disse Victor che si prendeva cura di Harry ogni giorno da bravo
fratello maggiore.
-Già fatto- disse Harry ghignando.
-Da quanto lo sapevi?- disse Victor sorpreso.
-Da dopo la coppa del mondo più o meno?- disse Harry ridendo
quando il fratello gli tirò un pezzo di pane.
-Vi ricordo che domani partiremo per Hogwarts, presentatevi alle cinque
al porto, la nave è già pronta ad accogliervi-
disse Karkaroff alla fine della cena.
-Bene, ci toccherà remare fino ad Hogwarts- disse Victor
annoiato.
-Non a me, Karkaroff mi ha riservato una delle cabine private, ha detto
che non mi devo stancare prima del torneo- disse Harry ghignando.
-Privilegi da superstar- disse imbronciato Victor.
-Fatti quasi uccidere da un signore oscuro e li avrai anche tu!- disse
Harry divertito.
-Passo- disse Victor dirigendosi verso i dormitori con il fratello.
-Potrebbe essere l'ultima notte che dormiamo qui, non so
perchè ho questa sensazione- disse Harry tuffandosi sul suo
letto.
-Non dire sciocchezze Harry, torneremo qui il prossimo anno- disse
Victor preoccupato dalla negatività del fratello.
-Forse si- disse Harry fissando pensieroso il soffitto in marmo.
-Promettimi che non ti farai uccidere, che starai attento- disse Victor
preoccupato.
-Sono sempre attento- disse Harry sorridendo.
-Prometti- disse Victor serio.
-Te lo prometto fratello, te lo prometto- disse Harry con voce
assonnata per poi addormentarsi qualche minuto dopo, con i vestiti da
quidditch bagnati ancora indosso.
-Siccabis- disse Victor puntando la bacchetta contro Harry e
asciugandogli i vestiti, avrebbe sempre protetto suo fratello, questo
promise Victor a sè stesso in quel momento.
-Harry manca un quarto alle cinque, ti ho chiamato tre volte, alzati!-
disse Victor tirando una scarpa al fratello la mattina dopo.
-Ahi- urlò Harry mettendosi a sedere.
-Bene, lavati vestiti, hai un quarto d'ora- disse Victor che indossava
già la divisa rossa di Durmstrang.
-Un quarto d'ora? Dovevi chiamarmi prima!- disse Harry scattando in
piedi e correndo in bagno.
-Alle quattro e alle quattro e mezza per caso? Già Harry hai
perfettamente ragione- disse Victor sarcastico, quando aveva provato a
svegliare Harry alle quattro si era beccato un morso!
-Pronto- disse Harry uscendo vestito, stava diventando un uomo, il
gracile ragazzino che era arrivato sette anni prima a Krum Manor non
c'era più, una buona alimentazione e gli allenamenti di
quidditch avevano reso Harry un ragazzo longilineo, con un accenno di
muscoli e lo sguardo furbo.
-Andiamo- disse Victor correndo fuori.
-Perchè corri?- disse Harry annoiato.
-Perchè siamo in ritardo Harry- disse Victor come se fosse
ovvio.
-Secondo te ci lasciano?- disse Harry ridendo e continuando a camminare.
-Effettivamente..- disse Victor rallentando e aspettando il fratello.
-Mancavate solo voi- disse Karkaroff facendoli salire a bordo.
-Addio- sussurrò Harry guardando per un ultima volta
Durmstrang mentre la nave prendeva il largo.
Secondo capitolo! Nel
prossimo arriveranno a Hogwarts e incontreranno tutti i personaggi!
Intanto che ne pensate del rapporto di Victor ed Harry? Vi piace questo
secondo capitolo?
Baci
Daphne 92
|
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Capitolo 3 *** Ricordi ***
-Così
questa è Hogwarts- disse Harry osservando dal ponte della
nave la scuola che era sempre più vicina.
-Doveva essere la tua casa- disse Karkaroff mettendogli una mano sulla
spalla.
-Krum Manor è la mia casa- disse Harry senza smettere di
guardare Hogwarts.
-Fortunatamente, questa Hogwarts è piccola- disse Victor
raggiungendo il fratello.
-Riusciremo a divertirci comunque qui- disse Harry per poi scendere per
primo sulla terra ferma, tutti gli studenti di Hogwarts si erano
radunati nei giardini per osservare l'arrivo di Durmstrang e appena
videro Harry iniziarono ad avvicinarsi.
-Sorridi fratellino, è il momento dei flash e degli
autografi- disse Victor divertito, sapendo bene quanto Harry odiasse
quei momenti.
-Fortunato me!- disse Harry sarcastico, iniziando poi a firmare gli
autografi e a salutare i ragazzini che facevano le foto.
-Sono Ron Weasley, puoi farmi un autografo?- chiese imbarazzato Ron.
-Non farlo Potter, lenticchia lo venderà per un paio di
galeoni il tuo autografo- disse Draco avvicinandosi ghignando ad Harry.
-Malfoy! Come hai fatto a sopravvivere quattro anni in questo circo?-
disse Harry stringendo la mano al suo vecchio amico.
-Quel posto a Durmstrang diventa sempre più allettante,
magari il prossimo anno mi unirò a voi- disse Draco mentre
Tiger e Goyle tenevano la folla lontana da Harry.
-Drake! Ci ha tenuto la camera?- disse Victor stringendo la mano a
Draco.
-Ovvio, scemo e più scemo si sono trasferiti ieri sera,
abbiamo la camera tutta per noi- disse Draco, conosceva Victor e Harry
sin da bambino, le loro famiglie erano molto amiche e non avevano mai
passato un'estate separati.
-Signor Potter, spero che abbia gradito la calda accoglienza dei nostri
studenti, come vede lei è molto amato qui, questa
è anche casa sua- disse Silente avvicinandosi ad Harry, per
tre anni aveva provato a riprendersi Harry, cercando di convincere il
ministero della magia ad affidarglielo ma tutti i suoi tentativi furono
un buco nell'acqua, il torneo Tremaghi era la sua unica occasione per
riprendersi Harry definitivamente.
-Qualcuno lo definisce amore, altri ossessione, grazie di cuore per il
benvenuto comunque- disse Harry facendo il suo miglior falso sorriso.
-Arrì- urlò una meragliosa ragazza bionda
correndo verso Harry.
-C'è anche lei?!- disse allarmato Harry.
-Si Arrì c'è anche la tua fidanzata- disse Victor
ridendo.
-Non è la mia fidanzata- disse Harry annoiato.
-Per la stampa si, quindi sorridi annuisci e baciala, ti ha individuato
e sta arrivando qui- disse Victor sghignazzando insieme a Draco alle
spalle di Harry.
-Mon Amour- disse Fleur baciando Harry.
-Un bel modo di dire ciao- disse Harry sorridendo mentre i fotografi
scattavano foto a lui e Fleur e le ragazzine di Hogwarts inventavano
fatture contro la ragazza.
-Non immaginavo che ti avrei trovato qui- disse Fleur prendendolo per
mano, si erano conosciuti alla finale della coppa del mondo qualche
mese fa, i giornali di gossip li avevano beccati seduti vicini e
nonostante la differenza di età tutti quanti si erano
innamorati di loro come coppia, quindi i rispettivi agenti si erano
accordati e li avevano fatti mettere insieme.
-Neanche io Fleur..neanche io..- sussurrò continuando a
sorridere Harry.
-Vogliamo entrare?- disse Victor cercando di non scoppiare a ridere,
Harry non era esattamente un playboy, aveva molti fanclub per lui ma al
contrario di Victor non usciva con le sue fans, era talmente impegnato
ad essere il migliore in tutto che non aveva tempo di pensare alle
ragazze.
-Certamonte- disse Fleur con uno spiccato accento francese, era una
delle cose che Harry odiava di lei, quando parlavano in privato il suo
accento francese scompariva per poi magicamente riapparire in pubblico.
-Allora Draco che c'è di bello da vedere ad Hogwarts? E
soprattutto dove hai nascosto la splendida Pansy?- disse Victor, si
divertiva così tanto a punzecchiare Draco.
-L'unica cosa bella di Hogwarts sono i sotterranei di Serpeverde, la
tua amica Pansy era tra la folla urlante per Harry- disse Draco
guardando indietro, ogni volta che nominava Pansy lei magicamente
appariva.
-Oh che cosa dolce, digli che faremo una foto insieme dopo- disse Harry
prendendolo in giro.
-Ridi ridi superstar, qui hanno tutti una vera ossessione per te, non
te la caverai con un paio di autografi e foto, la stampa
vorrà interviste, dovrai partecipare alle feste..- disse
Draco iniziando ad elencare tutte le cose che Harry odiava.
-Sono qui per vincere quel torneo, il resto non conta- disse Harry
freddo mentre Fleur giocava con i suoi capelli.
-Il mio campione- sussurrò Fleur.
-Strano che Silente non si sia opposto alla tua partecipazione, la mia
preside era così indignata- disse poi Fleur dopo qualche
minuto di silenzio imbarazzante.
-Già strano..- disse sarcastico Harry, sapeva bene quanto
Silente lo volesse ad Hogwarts, quanto ci tenesse a fare di lui un
simbolo della guerra che stava per iniziare. Il marchio di suo padre,
Maximilian, aveva ripreso colore e diventava più scuro ogni
giorno, questo significava soltanto una cosa..il signore oscuro era
sempre più vicino al suo ritorno e presto lui avrebbe dovuto
fare una scelta, bene o male, luce od oscurità, fin'ora ogni
tentativo dell'oscuro signore era stato bloccato da Silente, ma non era
Silente ad essere il prescelto, non era Silente l'ago della bilancia,
Harry sapeva bene di esserlo.
-Signor Potter sono la professoressa McGrannitt, il preside mi ha
mandato da lei per accompagnarla nella stanza che le abbiamo riservato
nella torre di Grifondoro- disse la McGrannitt avvicinandosi ad Harry e
disapprovando con lo sguardo la sua scelta di amici.
-Ho già preso precedenti accordi con il signor Malfoy,
alloggerò a Serpeverde- disse Harry declinando l'invito
della McGrannitt.
-Oh non dica sciocchezze signor Potter, Grifondoro è stata
la casa dei suoi genitori, gli abbiamo riservato la camera in cui
alloggiava suo padre, la condividerà con i ragazzi della sua
età- disse la McGrannitt trascinandolo via.
-Non preoccuparti, parlerò di questo a papà il
prima possibile- disse Victor tranquillizzando il fratello che
seguì arrabbiato la McGrannitt.
-Conoscevo tuo padre sai? Sarebbe così orgoglioso di te
adesso, era un grande giocatore di quidditch, proprio come te, il
migliore che Grifondoro abbia mai avuto..ed era un brav'uomo, uno dei
migliori che io abbia conosciuto- disse la McGrannitt quando arrivarono
nella sala comune.
-La ringrazio- disse sincero Harry, sapeva così poco dei
suoi genitori naturali e come tutti i bambini orfani aveva sempre
sentito il bisogno di saper qualcosa di più su di loro.
-Pensavo che tu..volessi avere questa- disse la McGrannitt porgendogli
tremante una foto, era visibilmente commossa, la somiglianza tra Harry
e James l'aveva scossa profondamente.
-Non li avevo mai visti, mi sono sempre chiesto a chi dei due
somigliassi di più, se come me uno dei due non ci vedesse
bene, so che sono cose stupide ma ci tenevo a saperle- disse Harry
commosso senza mai staccare lo sguardo dalla foto, c'erano quello che
credeva fosse suo padre vista lo somiglianza impressionante, una
ragazza dal sorriso splendente che doveva essere sua madre e altri tre
ragazzi che non conosceva, anche se uno gli sembrava familiare.
-Sei uguale a tuo padre, ma gli occhi sono di Lily- disse la McGrannitt
accennando un sorriso.
-Chi sono gli altri tre nella foto?- chiese Harry, voleva sapere tutto
quello che c'era da sapere sui suoi genitori naturali, aveva aspettato
così tanto per vedere i loro volti.
-I tre migliori amici di tuo padre, Remus Lupin insegna qui ad Hogwarts
adesso avrai l'occasione di conoscerlo, poi ci sono Peter Minus e
Sirius Black- disse la McGrannit.
-Quel Minus e quel Black giusto? Ho sempre voluto conoscere il signor
Black da quando è stato dichiarato innocente un anno fa, ma
i miei genitori non mi hanno mai dato il permesso- disse Harry
pensieroso, aveva seguito tutto il processo di Sirius Black, sapeva che
Black era scappato dalla prigione più sicura al mondo e che
aveva trovato le prove per dimostrare la sua innocenza, aveva catturato
il vero colpevole per l'omicidio dei Potter ovvero Peter Minus. Ci
teneva a conoscere Sirius, non perchè avesse bisogno di una
figura paterna, quella ce l'aveva già, suo padre Maximilian,
voleva conoscerlo perchè Sirius aveva deciso il suo destino,
si era salvato da solo ed era ciò che voleva fare anche
Harry, decidere il suo destino.
-Beh allora è fortunato, il signor Black sarà uno
dei giudici del torneo Tremaghi- disse la McGrannitt sorridendo per poi
lasciare Harry solo dopo avergli augurato una buona giornata.
-Quindi Silente vuole che io incontri Sirius..interessante- disse Harry
lanciando un ultimo sguardo alla foto per poi salire al piano di sopra.
Terzo capitolo ricco
di novità!! Se il secondo era incentrato sul rapporto tra
Victor ed Harry in questo vengono svelate molte cose! Che ne pensate
dell'amicizia di Harry con Draco? E di tutte le altre novità?
Baci!!
Alla prossima!
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Capitolo 4 *** Hermione, Hermione Granger ***
Harry
fece un lungo respiro ed entrò nella sala comune dei
Grifondoro, era così diversa dalla sala comune di
Durmstrang, se in bulgaria si respirava un atmosfera sobria e regale,
che riusciva a calmare il suo spirito anche nei giorni più
difficili, qui nella sala di Grifondoro vi era un tale confusione e
frastuono che sembrava mancargli il respiro.
Con lo sguardo basso attraversò la sala cercando di evitare
lo sguardo di tutti, sperando di non essere notato, ma i bisbiglii e le
risatine non si fecero attendere ed Harry non potè fare a
meno di alzare gli occhi al cielo, era rosso e oro anche il soffitto,
possibile che Godric Grifondoro non conoscesse altri colori?
Un ragazzo dai capelli rossi e gli abiti mal conci si fece largo tra la
folla e si avvicinò a lui imbarazzato, Harry lo riconobbe
subito, era il ragazzo che gli aveva chiesto l'autografo quella mattina.
-Che c'è?- disse Harry scocciato, il ragazzo non faceva
altro che fissarlo, con il viso arrossato, spostando il peso da un
piede all'altro.
-La professoressa McGrannitt mi ha chiesto di mostrarti la camera dove
dormirai, saremo compagni di stanza!- disse Ron entusiasto,
sputacchiando mentre parlava.
-Fantastico, un lama per coinquilino- disse Harry sarcastico mentre Ron
chiuse la bocca imbarazzato.
Ron si diresse verso le scale a chiocciola che conducevano al piano
superiore, Harry fece per seguirlo ma poi il suo sguardo si
soffermò su una ragazza seduta vicino al fuoco, l'unica che
non lo guardava, sembrava così concentrata sul suo libro di
rune antiche, non si era neanche accorta del ricciolo che gli era
uscito dalla coda e gli sfiorava delicatamente il volto.
-Destino- disse Harry avvicinandosi alla poltrona della ragazza per
scrutare il libro che aveva sulle ginocchia.
-Come?- chiese la riccia sobbalzando, non si era accorta di avere alle
sue spalle Harry Potter.
-La parola che stai cercando di tradurre....DESTINO- disse Harry
ghignando, sapeva che molti lo credevano il classico personaggio famoso
e stupido.
-Conosci le rune antiche?- chiese la riccia impressionata, erano
difficilissime per lei.
-Sono uno dei miei passatempi, si possono creare grandi incantesimi con
le rune antiche- disse Harry sorridendo furbo, uno dei suoi passatempi
era proprio creare nuovi incantesimi, alcuni pericolosamente oscuri.
-Ma perdonami non conosco il tuo nome, suppongo che tu sappia il mio,
che ne dici di pareggiare i conti?- chiese Harry sorridendo.
-Hermione, Hermione Granger- disse Hermione balbettando, non era mai
stata una fan di Harry, al contrario del 99% delle ragazze lei non
aveva un suo poster in camera, ma vedendolo adesso dal vivo aveva un
non so che di magnetico ed affascinante.
-Buonanotte Hermione, Hermione Granger- disse Harry ridendo per poi
raggiungere Ron che lo aspettava con le braccia incrociate a
metà scale.
-Questa è la camera?- disse Harry disgustato quando Ron
orgoglioso gli mostrò dove avrebbero dormito.
La stanza era piccola e circolare, vi erano tappeti e drappi rossi
ovunque, i letti erano dipinti di un pacchiano color oro, c'era un
caldo asfissiante che Harry non aveva sentito neanche nella sua vacanza
a Dubai, come ciliegina sulla torta uno dei suoi nuovi compagni di
stanza aveva un rospo puzzolente che teneva in libertà.
-Si, ti piace? La sera ci divertiamo da morire qui, prendiamo un sacco
di Caramelle Zoo e passiamo la sera a fare i versi degli animali, ti
piacerà stare con noi vedrai.- disse Ron felice come un
bambino a Natale.
-Abbiamo idee leggermente diverse sul divertimento..- disse Harry
ripensando alle notti pazze passate con Draco e Victor per Londra.
-Sarà magico vedrai- disse Ron dandogli una pacca sulla
spalla.
-Sono stati cinque minuti magici, porta il mio baule nelle segrete
domani, arrivederci e addio Witzel o come diavolo ti chiami.- disse
Harry sbattendo la porta e abbandonando quell'incubo rossoro.
-Non puoi uscire dalla torre dopo il coprifuoco! Sono un prefetto non
posso permetterlo- disse Hermione correndo dietro a Harry che stava per
lasciare la sala comune.
-Non ho qualcosa tipo l'immunità diplomatica?- disse Harry
ghignando.
-Non lo so...non ho controllato il regolamento a riguardo...- disse
Hermione mordicchiandosi il labbro nervosa, come faceva a dimenticarsi
tutto di fronte ad Harry.
-Forse dovresti, fino ad allora, ciao Hermione, Hermione Granger- disse
Harry ridendo mentre sgattaiolava via.
-Signor Potter!!! Lei non dovrebbe essere qui-
So che è
un mini capitolo, ma dopo tantissimo tempo avevo un briciolo
d'ispirazione per questa storia e ho deciso di non sprecarlo, spero vi
sia piaciuto questo assaggino!
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Capitolo 5 *** Incontri ***
pubblicare
-Harry
Potter, lei non
dovrebbe stare qui!- disse Remus Lupin, aveva riconosciuto subito
Harry, come non poteva? Era la copia esatta di James, solo gli occhi li
rendevano diversi, quelli erano di Lily.
-E lei chi è per dirmi dove posso o non posso stare?- chiese
Harry divertito, era sempre sta incline a sfidare
l'autorità,
sin da piccolo.
-Remus Lupin, professore di difesa contro le arti oscure- disse Remus,
speranzoso che sentendo il suo nome Harry si ricordasse di lui, infondo
nell'anno che era stato con i suoi genitori gli aveva fatto spesso da
baby sitter.
-Moony?- bisbigliò incerto Harry, aveva spesso dei flashback
sulla sua infanzia e per un attimo si ricordò dello zio
Moony e
del pupazzo a forma di lupo con cui lo faceva sempre giocare, quel
pupazzo fu l'unico gioco che ebbe per tutta la permanenza a Privet
Drive.
-Come?- disse Remus speranzoso e commosso, aveva sempre cercato
d'incontrare Harry, così come aveva fatto Sirius ogni
singolo
giorno da quando era in libertà, ma Karkaroff aveva sempre
bloccato ogni loro tentativo.
-Niente, funziona sempre la pozione Antilupo? O inizia a diminuire il
suo effetto?- chiese Harry cercando di cambiare discorso.
-Tu come sai della mia condizione?- chiese sorpreso Remus, nessuno ad
Hogwarts aveva intuito nulla, neanche gli altri membri del corpo
docente, come poteva un ragazzino comprendere la sua malattia?
-La tua pelle è il colore della luna, i tuoi occhi hanno
già il colore di quelli di un lupo perchè la luna
piena
è vicina, le tue unghie sono forti ma rovinate, hai dei
leggeri
tremori alle gambe, sintomo che a giorni muterai- disse Harry
semplicemente, a Durmstrang prendevano seriamente l'istruzione dei loro
allievi e ancor più seriamente quella di Harry al quale
erano
riservati corsi extra con maestri privati, all'età di quindi
anni aveva le conoscenze di un auror inglese.
-Tu sei...eccezionale!- disse Lupin esterrefatto, neanche un auror
diplomato avrebbe potuto dare un descrizione così accurata
di
tutti i suoi sintomi.
-Ora posso andare?- chiese Harry tranquillamente.
-No, devo comunque punirti mi dispiace Harry- disse Remus scuotendo la
testa, non poteva fare favoritismi.
-Come intende punirmi? Non può togliere punti alla mia
casata,
non ne ho una e non può darmi i compiti, io non seguo le sue
lezioni e non studio qui, fortunatamente per me- disse Harry
guardandosi intorno, quel posto era strano.
-Non piaceva neanche a lui sai? Tutti dicono quanto James Potter amasse
Hogwarts...ma non era così, diceva sempre che era
più
piccola di casa sua, ed era arredata terribilmente, i quadri lo
sapevano ed ogni volta che passava davanti a loro veniva insultato per
questo- disse Remus sorridendo nostalgico, riusciva ancora a vedere
James e Sirius sdraiati in piena notte sulle scale mobili mentre si
mangiavano i dolci rubati nelle cucine e discutevano di come sarebbe
stato il loro futuro.
-Che ne dici se la mia punizione sarà venire nel tuo ufficio
una
volta a settimana, potrai raccontarmi di lui...e di lei...- disse Harry
cercando di non far trasparire quanto tutto ciò era
importante
per lui, negli anni trascorsi con i Krum non aveva mai sentito
veramente il bisogno di scoprire com'erano i suoi genitori biologici ma
da quando era arrivato ad Hogwarts non poteva fare a meno di pensarci.
-Certo, sarà un piacere per me Prongs- disse Remus
sorridente,
non vedeva l'ora di raccontare tutto a Sirius, sapeva che sarebbe stato
invidioso ma molto felice di scoprire che suo nipote non era per niente
come lo descriveva Silente.
-I miei amici mi chiamano Snake.- disse Harry.
-Perchè?- chiese confuso Remus, il serpente era una creatura
oscura.
-Il mio patronus è un basilisco, parlo il serpentese e
proprio
come un serpente nessuno sa mai quando sto per attaccare, buonanotte
professore- disse Harry dandogli le spalle per poi allontanarsi
ridendo, Remus rimase immobile dove si trovava, il moro gli aveva
mostrato un lato di sè così oscuro che gli aveva
messo i
brividi, forse aveva davvero subito l'influenza oscura dei Krum e
Karkaroff.
Quando Harry entrò nella sala comune dei serpeverde
capì
subito che vi era una festa in corso, varie bottiglie di champagne
erano sparse per tutta la stanza, avevano magicamente insonorizzato la
stanza per poter tenere alta la musica e stavano tutti ballando come
pazzi.
-Finalmente Harry! Pensavamo che i Grifondoro ti avessero rapito- disse
Draco con un bicchiere in mano.
-Sono fuggito mentre si stavano organizzando per il pigiama party-
disse Harry ridendo.
-Anche qui ci siamo organizzati bene- disse Draco passando un bicchiere
ad Harry.
-Lo vedo, dov'è mio fratello?- chiese Harry guardandosi
intorno.
-Forse volevi dire con chi è, Daphne Greengrass, ha
già
iniziato ad assaggiare il menù di Hogwarts- disse Draco
alzando
gli occhi al cielo quando Pansy si aggrappò a lui.
-Tipico di Victor- disse Harry divertito scuotendo la testa, suo
fratello era un tale don Giovanni.
-A proposito, hai un ospite in camera- disse Draco facendo cenno alle
scale che portavano al piano di sopra.
-è qui?- chiese Harry scocciato, non gli dava pace la
francesina.
-Si- disse Draco ridendo divertito, non capiva come faceva Harry a
resistergli, era la ragazza più bella che avesse mai visto.
-Vado da lei- disse Harry salendo le scale.
-Portati questa- disse Draco allungando una bottiglia ad Harry.
-Sai vero che non abbiamo l'età per bere, abbiamo solo
sedici
anni- disse Harry per la centesima volta da quando conosceva Draco.
-Ma lei si- disse Draco ghignando, Harry afferrò la
bottiglia e si diresse al piano di sopra.
Dopo aver bevuto un lungo sorso Harry aprì la porta della
camera
che avrebbe diviso con Draco, in quello che doveva essere il suo letto
vi era sdraiata Fleur, indossava un sexy completino intimo nero di
pizzo che risaltava tutte le sue curve.
-Fleur sai che non siamo veramente fidanzati vero?- disse Harry
deglutendo a fatica, avvicinandosi lentamente al letto come se avesse
paura di venir inghiottito.
-Perchè no Arry? Tu mi piaci, io non ti piaccio?- disse
Fleur avvicinandosi ad Harry,
-Fleur non è il caso..- disse Harry leccandosi le labbra,
all'improvviso aveva la bocca secca.
-Arry..- soffiò Fleur sulle labbra di Harry che la strinse a
sè per la vita.
-Non provocarmi Fleur- disse Harry con desiderio, raramente si lasciava
sopraffare dall'emozioni, ma quando lo faceva non aveva controllo.
-Prendimi- mormorò Fleur, ed Harry non se lo fece ripetere
due
volte, sapeva bene che sarebbe stata la storia di una notte, che lui
aveva altro in mente...o meglio un altra, ma in quel momento aveva
bisogno di sfogarsi e la biondina gli aveva dato l'occasione perfetta.
-Oh Arrì- sospirò Fleur quando Harry si mise
sopra di lei
e iniziò a baciarli lentamente il collo per poi scendere
giù fino al seno, Harry non potè far a meno di
pensare
che c'erano altri momenti oltre che in pubblico in cui Fleur parlava
francese!
La mattina dopo Harry si svegliò con una ciocca di capelli
biondi sul volto, Fleur era ancora nuda lì accanto a lui,
cercando di non svegliarla si alzò in silenzio e
aprì le
tende giusto il minimo indispensabile per uscire fuori dal letto.
-Qualcuno si è divertito stanotte- disse Draco
sghignazzando,
era in piedi e si stava sistemando i capelli per andare a colazione.
-Non so a cosa tu ti riferisca.- disse Harry per poi lavarsi i denti
accanto a lui.
-Eravate così presi da ciò che stavate facendo
che non mi
avete sentito entrare, ho sentito tutto Harry- disse Draco mettendo in
imbarazzo il moretto.
-Ok, mi sono divertito, gli ho dato ciò per cui mi ha
pregato- disse Harry scrollando le spalle.
-Che succede?- chiese Victor a voce alta entrando in bagno.
-Shh- disse Harry zittendolo, non voleva che Fleur si svegliasse,
sarebbe stato ancor più imbarazzante.
-Non sei l'unico Krum che si è divertito stanotte! Tuo
fratello ha una donna nel letto- disse Draco divertito.
-Harry, non credevo che fosse ancora il momento di parlare delle api e
dei fiori!- disse Victor scherzando anche se era rimasto visibilmente
sorpreso dal comportamento di Harry, certo aveva avuto delle ragazze ma
prima d'ora non era mai andato fino alla fine.
-Non ne facciamo un affare di stato ok? è successo e basta-
disse Harry scrollando le spalle mentre Draco lasciava il bagno, aveva
capito che i fratelli avevano bisogno di un momento da soli.
-Sicuro che vada tutto bene? Era la tua prima volta, immaginavo che
sarebbe stata con una ragazza di cui fossi innamorato- disse Victor
cercando di capire cosa provasse il fratello.
-Come ho detto non è una cosa importante, è
successo, in
quel momento lo volevo e l'ho fatto, ho preso tutte le precauzioni
tranquillo, neanche la tua prima volta è stata importante-
disse
Harry tranquillamente.
-Ok...e com'è stato?- chiese Victor ghignando, sapeva di non
dover approfondire la questione sentimenti con Harry o si sarebbe
chiuso a riccio.
-Fantastico, insomma l'hai vista no?- disse Harry ridendo e mentre
completava la frase entrò Fleur con il lenzuolo avvolto
intorno
al corpo.
-Buongiorno Harry, Vic- disse Fleur baciando distrattamente Harry.
-Buongiorno Fleur- disse Victor osservandola, suo fratello come prima
volta era stato veramente fortunato.
-Vado in doccia, mi raggiungi?- disse Fleur ad Harry sparendo nella
grande doccia dei serpeverde.
-Arrivo- disse Harry cercando di non ridere quando vide suo fratello
con i pollici alzati e un grande sorriso divertito stampato in faccia.
-Finalmente Harry!- disse Victor quando Harry si presentò a
colazione, era passata più di un ora, dietro di lui vi era
un'imbarazzata Fleur che corse al tavolo delle corvonero, casa che
ospitava Boubatonx, scatenando le risatine delle compagne.
-Mi sono preso il mio tempo, infondo era l'ultima volta- disse Harry
sedendosi accanto al fratello, rubandogli poi un muffin ai mirtilli dal
piatto.
-Come mai?- chiese Victor dandogli un colpo sulla mano per fargli
mollare il suo muffin.
-Ho premi più importanti da vincere- disse Harry rivolgendo
lo sguardo al tavolo dei grifoni, dove Hermione era intenta a bere il
suo thè mattutino.
-Come la coppa tremaghi!- disse Draco dandogli una pacca sulla spalla.
-Esatto, oggi voglio essere il primo a mettere il nome nel calice-
disse Harry ansioso d'iniziare a competere.
-Hai bisogno di mettere il nome nel calice? Non sei automaticamente
scelto?- disse Draco ridendo.
-Potrebbe toccare anche a Victor, ha le mie stesse
possibilità- disse Harry cercando di non mettere in disparte
il fratello.
-Sarai tu Harry, sappiamo tutti che sarai tu- disse Victor scuotendo la
testa, negli anni aveva imparato a stare dietro le quinte, era sempre
suo fratello il protagonista.
-Se posso avere per un attimo la vostra attenzione ho un annuncio
importante da fare- disse Silente alzandosi dal tavolo dei docenti e
amplificando magicamente la sua voce.
-Ascoltiamo il vecchio simpaticone- disse Harry rivolgendo la sua
attenzione a Silente che subito concentrò lo sguardo su di
lui, Harry sentì i muri della sua mente che venivano forzati
e con decisione respinse Silente che lo guardò stupito.
-Sarà anche un bravo leggimente ma io sono un migliore
occlumante- disse Harry ghignando.
-Ha provato ad entrare nella tua mente?! Dobbiamo dirlo a
papà- disse Victor agitato.
-Dobbiamo ascoltare l'annuncio- disse Harry spostando nuovamente
l'attenzione su Silente.
-Come sapete oggi verrà attivato il calice di fuoco nella
sala grande, si potranno iscrivere tutti gli studenti che abbiano
compiuto 17 anni, l'unica eccezione consentita e concordata dalla
commissione è quella del signor Potter, vi auguro buona
fortuna ragazzi miei- disse Silente per poi tracciare la linea
d'età intorno al calice di fuoco.
Harry scrisse con la bacchetta il suo nome in un tovagliolo e con passo
deciso si diresse verso il calice, attraversò la linea
d'età e mise il biglietto nel calice.
-Potter!!! Potter!!! Potter!!!- si mise a cantare il tavolo di
serpeverde, presto seguito da quello di Corvonero.
-Se ci prova di nuovo io non esiterò ad entrare nella sua
mente e si fidi...non fallirò.- disse Harry a Silente,
nessun altro sentì quelle parole grazie alla confusione
nella sala grande ma Silente sì e barcollò
indietro sconvolto.
Finalmente un
capitolo intero, sono proprio soddisfatta e spero che vi piaccia! Le
vostre recensioni mi farebbero super piacere, sono ciò che
mi fa continuare a scrivere dopo tanto tempo.
Come avrete notato per necessità ho alzato l'età
di Harry e quindi dei suoi compagni.
Un bacio...alle prossima!
Daphne 92
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Capitolo 6 *** Cicatrici e maledizioni ***
-Non
capisco perchè ti ostini ad andare in biblioteca, prendi
quest'esperienza come una vacanza, fai una pausa- disse Victor cercando
di convincere il fratello ad andare con lui ad Hogsmeade invece che in
biblioteca.
-Ogni volta che mette il naso fuori dal dormitorio qui in Inghilterra
tutti mi fissano, o accade qualcosa d'insolito, perciò non
ho nessuna intenzione di godermi la vita mondana, inoltre Hogwarts
possiede una delle biblioteche magiche più fornite al mondo
e ho tutta l'intenzione di godermela- disse Harry grignando di fronte
alle facce disgustate di Victor e Draco.
-Tu non sei normale- disse Draco storcendo il naso.
-Non voglio esserle, io sono colui che è sopravvissuto-
disse Harry ridendo mentre spettinava Draco.
-Fallo un altra volta e diventi 'colui che NON è
sopravvissuto'- disse Draco cercando di sistemarsi i capelli mentre
Harry saliva le scale ridendo.
Harry seguì le indicazioni che gli aveva dato un primino per
raggiungere la biblioteca, quando entrò nell'imponente
stanza ne rimase impressionato, respirò a pieni polmoni
l'odore dei libri che per lui era sempre magico, gli ricordava il suo
primo giorno a casa dei Krum, nell'ufficio di suo padre, da quel giorno
l'odore dei libri era profumo di casa.
Subito la sua attenzione si concentrò su un tavolo vicino
alla finestra, dove intenta a studiare e mangiarsi le unghie vi era
Hermione, gli ultimi raggi autunnagli gl'illuminavano i capelli
facendoli sembrare color oro.
-Che ci fai tu qui? Come mai non sei con tutti gli altri in
città?- chiese Hermione appena vide Harry.
-Quante domande e neanche un buongiorno- disse Harry ridendo facendo
arrossire Hermione.
-Buongiorno Potter- disse Hermione concentrandosi nuovamente sul suo
libro, non poteva perdere tempo, Piton pretendeva 3 rotoli di pergamena
per lunedì e l'argomento era la pozione Antilupo,
decisamente superiore al livello del loro anno.
-Sono qui per visitare la biblioteca e cercare qualcosa da leggere, mi
annoio senza far nulla- disse Harry, rispondendo alle precedenti
domande di Hermione.
-Sono andati tutti a Hogsmeade, perchè tu no?- chiese
Hermione sollevando per un attimo gli occhi dal libro.
-Qui sono un osservato speciale e mi da fastidio, non posso fare un
passo senza che qualcuno mi scatti una foto o mi chieda un autografo,
preferisco evitare il bagno di folla se posso- disse Harry scrollando
le spalle.
-Devi capirli, per loro sei un eroe!- disse Hermione cercando di
giustificare l'intera comunità magica che vedeva in Harry la
fine di un brutto periodo.
-Loro devono capire che come quella notte ha significato la
libertà per tutti per me ha dato inizio ad un incubo- disse
Harry pieno di rancore.
-Posso capire il dolore per la perdita dei tuoi genitori...dopo per
colpa dei mangiamorte hai perso anche i tuoi zii..- disse Hermione
dispiaciuta, non sapeva la verità sui Dursley.
-Ringrazio ogni singolo giorno ciò che hanno fatto quei
mangiamorte, Karkaroff per avermi portato via di lì, mi ha
salvato, i Krum mi hanno salvato.- disse Harry serrando i pugni.
-Ma nei libri a te dedicati la tua viene definita come una
felice infanzia babbana.- disse Hermione confusa, in nessun libro
dedicato ad Harry che aveva letto nelle settimane precedenti vi erano
scritte brutte cose sugli zii babbani.
-Questa è la mia felice infanzia babbana- disse Harry
tirandosi su la camicia per scoprire un avambraccio pieno di cicatrici.
-Ma è orribile, perchè avrebbero dovuto farti
tutte queste cicatrici?- chiese Hermione sconvolta, gli tremavano le
mani.
-Queste quando ho toccato i giocattoli di Duddley, mio zio ha deciso di
camminarmi sul polso, frattura scomposta, mi hanno dovuto operate.
Queste me le sono procurate a 3 anni, quando cercavo di capire come
cucinare la colazione della domenica ai Dursley, quando mi sono fatto
questa avevo 5 anni, con il tagliaerba, 5 punti...e il pomeriggio ho
finito di sistemare le aiuole. Questo è solo un braccio,
tutto il mio corpo ne è ricoperto- disse Harry indicandogli
alcune delle sue cicatrici mentre Hermione gliele sfiorava
con la punta delle dita.
-Oh Harry..- disse Hermione con le lacrime agli occhi, non poteva
immaginare come era stata la vita di Harry prima di conoscere i Krum.
-Come avrai capito la cicatrice più dolorosa non
è quella che mi ha reso famoso.- disse Harry amaramente.
-Sono sicura che se solo Silente lo avesse saputo..- disse Hermione
trattenendo le lacrime.
-Lo sapeva, per ogni incidente che mi accadeva veniva aggiunto un
fascicolo al mio dossier, non ha mai fatto niente, lui voleva che io
crescessi maltrattato, una mente maltrattata è una mente
malleabile.- disse Harry serio.
-Non è giusto quello che ti è stato fatto- disse
Hermione tristemente.
-Nulla lo è- disse Harry tirandosi giù la manica,
aveva notato gli sguardi degli addetti alla biblioteca.
-Ma adesso hai la famiglia che ti meriti, sembri felice- disse Hermione
incerta.
-Lo sono, non sono un caso pietoso tranquilla- disse Harry accennando
un sorriso.
-Lo sono io, la mezzosangue- disse Hermione ridendo imbarazzata.
-Io non faccio differenze, non è il sangue a fare il mago ma
la magia che è capace ad esercitare, ci sono purosangue che
non saprebbero fare la metà di ciò che fai tu-
disse Harry facendogli l'occhiolino.
-Tu come sai cosa riesco a fare?- chiese Hermione imbarazzata.
-Mi piace osservarti Hermione- disse Harry ghignando mentre si
allontanava.
La mattina seguente Harry si svegliò di buon ora, sapeva che
i serpeverde avevano lezione di difesa contro le arti oscure con i
grifondoro ed era certo che a Lupin non sarebbe dispiaciuto ospitarlo,
gli mancava assistere alle lezione e da quel che aveva sentito le
lezioni di Remus erano le migliori.
Uscì con Draco lasciando suo fratello Victor ancora nel
mondo dei sogni, insieme si diressero verso l'aula di Lupin.
-Allora sei nervoso per stasera?- chiesa Draco assonnato ad Harry, che
abituato ad alzarsi presto era bello sveglio.
-No, perchè dovrei?- disse Harry scrollando le spalle, per
lui non era niente di speciale, era praticamente certo di essere il
campione di Durmstrang.
-Sei più unico che raro Harry- disse Draco scuotendo la
testa mentre sceglieva il posto nell'aula.
-Buongiorno Hermione- disse Harry alla riccia che era già
seduta il prima fila insieme ad alcune sue compagne che subito si
misero a ridere e a fargli domande.
-Buongiorno Harry- disse Hermione sorridendo imbarazzata.
-Te la fai con la mezzosangue?- disse Draco disgustato.
-Ti ricordo che mia madre biologica era una mezzosangue Draco- disse
Harry incrociando le braccia.
-Dettagli- disse Draco ridendo e facendo ridere anche Harry, era
così impostato sulla questione del sangue puro che non si
accorgeva neanche di cosa diceva.
-Buongiorno ragazzi e buongiorno anche al nostro ospite- disse Lupin
entrando nella stanza sorridendo raggiante ad Harry.
-Oggi inizieremo le nostre lezioni sulle maledizioni senza perdono,
avremo come ospite il signor Sirius Black, che lavoro al dipartimento
di regolamentazione della magia e ci ricorderà cosa succede
a chi usa queste maledizioni.- disse Lupin alla classe, proprio quando
completò la frase la porta dell aula si aprì ed
entrò un uomo dei capelli neri raccolti in un codino, gli
occhi altrettanto neri e la carnagione pallida esattamente come quella
di Draco, gli abiti che indossava erano eleganti e pregiati, il sorriso
furbo e arrogante, non poteva essere che Sirius Black, il padrino di
Harry.
-Buongio..- disse Sirius bloccandosi quando individuò Harry,
non aveva più visto il suo figlioccio da quella maledetta
notte di Halloween, Silente non gli aveva permesso d'incontrarlo
neanche dopo la sua scarcerazione, spesso aveva fantasticato su come
sarebbe stato vederlo dal vivo, ma mai se lo sarebbe aspettato
così somigliante a James.
-Sirius...- disse Lupin poggiando una mano sulla spalla del suo
migliore amico.
-Buongiorno classe, come sapete oggi parleremo delle maledizioni senza
perdono, il ministero tramite la mia figura vi da anche il permesso di
provarle su alcuni manichini per comprendere quanto sia sbagliato e che
sensazione si prova a lanciare uno degli incanti, le prove sono
limitate, chi vuole farsi avanti?- chiese Sirius riprendendosi per un
attimo.
-Io se non vi dispiace- disse Harry offrendosi volontario quando
nessuno alzò la mano.
-Non so se sia il caso...- disse Lupin scuotendo la testa, mentre
Sirius ancora non riusciva a parlare guardando Harry.
-No ho subita una...chi meglio di me?- disse Harry stringendo le spalle.
-Ok, se nessun altro se la sente- disse Lupin incerto.
-Lascia che il ragazzo provi- disse Sirius facendo apparire il
manichino, sembrava quasi umano, era fatto molto bene.
-Incominciamo con l'imperius, l'incanto è..- disse Remus ma
Harry lo bloccò.
-Conosco l'incanto...IMPERIO- disse Harry puntando la bacchetta contro
il manichino che iniziò a ballare, per poi andar a
spettinare i capelli di Draco, la classe fortunatamente non
capì ciò che era palese agli occhi di Sirius e
Remus, Harry aveva già usato questo tipo d'incantesimo, non
era possibile una tale manualità alla prima volta.
-Può bastare- disse Remus ad alta voce mentre la classe
rideva di Draco.
-Ci sono altri volontari per i prossimi due incanti?- disse Sirius
sperando che qualcuno si offrisse, non volendo sapere quanto il
figlioccio si fosse spinto oltre con le maledizioni senza perdono.
-A quanto pare no...- disse Harry quando nessuno alzò la
mano.
-Il prossimo incanto è la maledizione Cruciatus- disse Remus
serio mentre Sirius non voleva staccare gli occhi da terra.
-Conosco l'incanto....CRUCIO- disse Harry con un sorriso sinistro
stampato sul volto, l'aveva sperimentata spesso gli anni precenti sulle
creature che popolavano i boschi intorno casa Krum e su qualche babbano
particolarmente meritevole.
-B..b..bast..a- balbettò Neville dal suo posto mentre il
manichino si scuoteva e si piegava tutto.
-Harry...Signor Potter- disse Remus alzando la voce quando vide che
Harry non aveva alcuna intenzione di smettere.
-Harry!!!- urlò Hermione disperata.
-....AVADA KEDAVRA- urlò Harry contro il manichino
centrandolo in pieno con lo stesso fascio verde che anni prima aveva
ucciso i suoi.
-La lezione è conclusa ma tu resta Potter- disse Remus
mettendo fine al piccolo show oscuro di Harry.
Spero vi sia piaciuto
il capitolo, meno lungo ma più carico di emozioni, pian
piano sta emergendo un Harry nuovo, le sue idee e le sue
capacità, nel prossimo capitolo ci sarà la prima
conversazione con Sirius e verranno nominati i campioni delle scuole!
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Capitolo 7 *** Torta al limone ***
-Harry-
disse Remus ancora sotto choc osservando gli studenti che uscivano
dalla stanza, Hermione stava aiutando Neville visibilmente sconvolto a
raggiungere la porta.
-Ho fatto ciò che mi avete chiesto, non vedo dove sia il
problema- disse Harry incrociando le braccia.
-Il problema è la tua ottima conoscenza delle maledizioni
senza perdono, nessuno della tua età sa eseguirle
così bene, io stesso non ne sarei capace...questo denota una
certa familiarità con l'incanto- disse Remus cercando di
mantenere la calma.
-Harry...i Krum ti hanno costretto a fare qualcosa che non volevi? Ti
hanno costretto ad impararle?- chiese Sirius cercando di avvicinarsi al
suo figlioccio.
-I Krum non mi hanno costretto, mi hanno chiesto ciò che
volevo fare e io gliel'ho detto. Loro mi hanno salvato, mi hanno dato
una famiglia per la prima volta nella vita.- disse Harry facendo un
passo indietro allontanandosi da Sirius e Remus.
-Sai bene che io non potevo, se avessi potuto...ero in prigione..-
disse Sirius cercando di scusarsi.
-Non è vero, avresti potuto! Quella notte di Halloween
avresti potuto scegliere me al posto della vendetta, avresti potuto
rinunciare ad inseguire Codaliscia, se veramente ci tenevi a me o ai
miei genitori dovevi prendermi quella notte, non lasciarmi nelle mani
di Silente, non sai dove mi ha portato, non sai cosa mi è
successo, Voldemort avrà pure ucciso i miei genitori ma tu
mi hai mandato all'inferno- disse Harry liberandosi di un peso che
portava ormai da anni.
-Cosa ti hanno fatto Harry?- chiese Sirius inorridito.
-Non importa più, adesso ho una famiglia che mi ha trasmesso
determinati valori, se non siete capaci di accettarli non potrete far
parte in nessun modo della mia vita- disse Harry uscendo dalla stanza
sbattendo la porta.
-Come ti sei permesso di fare una cosa simile? Non conosci la storia di
Neville?- disse Hermione correndo come una furia verso Harry e dandogli
uno schiaffo in pieno petto.
-Doveva vedere, per capire doveva vedere- disse Harry massaggiandosi il
petto, Hermione aveva veramente una forza sorprendente nelle sue manine.
-Per capire cosa?- chiese Hermione mettendosi le mani sui fianchi.
-Quello che i suoi genitori hanno sopportato pur di non rivelare il
luogo in cui lui si trovava, per capire che non si deve vergognare
della condizione in cui sono adesso ma essere fiero del modo in cui ci
sono arrivati, è facile morire con una maledizione che
uccide ma quanto coraggio ci vuole per sopportare ore di torture
lancinanti che sai ti porteranno alla pazzia ma non ti uccideranno?
Doveva vedere per capirlo, la maledizione cruciatus va vista per
comprenderla.- disse Harry serio guardando Hermione.
-Oh Harry..- disse Hermione imbarazzata, Harry era stato brutale ma per
un motivo ben preciso e stranamente il suo discorso aveva senso.
-Andiamo Harry, ci aspetta una stupida lezione di Cura delle creature
magiche- disse Draco trascinando via Harry.
-Stavo pensando di non venire- disse Harry mentre attraversavano i
giardini di Hogwarts.
-Devi venire, non posso sopravvivere ad una lezione con quel gigante
senza di te- disse Draco alzando gli occhi al cielo.
-Lo fanno ancora insegnare?- disse Harry sorpreso, Draco l'anno prima
gli aveva raccontato dell'incidente con l'ippogrifo.
-Si! Non trovi sia assurdo?! Papà ha provato a cacciarlo ma
Silente si è opposto, Hagrid non dovrebbe essere
l'insegnante ma ciò che studiamo, insomma è
palese a tutti che è più una creatura che un
umano!- disse Draco indignato.
-Gli standard di Hogwarts sono molto bassi, pensa che a Durmstrang
abbiamo Scamander come insegnante!- disse Harry sorridendo orgoglioso,
solo il meglio per Durmstrang.
-Ciao Harry, ti ricordi di me? Eri un cosino piccino piccino quando ti
ho tenuto in braccio l'ultima volta!- disse Hagrid fermandosi a
salutare Harry.
-E potresti ancora farlo..- bisbigliò Harry facendo ridere
Draco.
-Beh, spero che la lezione ti piaccia- disse Hagrid allontanandosi
goffamente per poi introdurre la lezione del giorno, gli Schiopodi,
roba da primo anno per Harry.
-Finalmente siete tornati da quelle noiose lezioni- disse Victor
accogliendo il fratello e Draco quando i due fecero ritorno nella sala
comune di Serpeverde.
-Già- disse Harry strofinandosi la cicatrice.
-Ti fa male?- chiese Victor preoccupato.
-Come il marchio a papà, sta succedendo qualcosa e sapremo
presto cosa- disse Harry facendo una smorfia di dolore.
-Sarai pronto?- chiese Victor preoccupato, non si erano certo illusi
che il signore oscuro non sarebbe più tornato ma speravano
di avere più tempo.
-Dovrò esserlo- disse Harry scrollando le spalle per poi
sedersi accanto al fratello.
-è che ancora sei così giovane, avrei voluto
qualche altro anno di libertà per te- disse Victor
tristemente.
-Lo sai vero che non è sicuro che io muoia, potrebbero
accadere un milione di cose- disse Harry seriamente.
-Del tipo? Quello che vuole Karkaroff? Unirti all'oscuro signore?-
chiese Victor scettico.
-Vedremo, non so ancora cosa voglio.- disse Harry incrociando le
braccia pensieroso, sapeva che ben presto avrebbe dovuto prendere
decisioni molto importanti.
-Nel frattempo andiamo a scoprire chi sarà il campione che
porterà onore e gloria a Durmstrang?- disse Victor alzandosi
imitando alla perfezione Karkaroff.
-Nessun rancore se sono io?- chiese Harry timoroso, non voleva nessun
tipo di competizione con suo fratello, gli voleva troppo bene.
-Assolutamente nessun rancore- disse Victor mettendo un braccio sulle
spalle di Harry, riusciva ancora a circondarle tutte, nonostrante Harry
fosse visibilmente cresciuto negli ultimi anni.
-Bene, andiamo- disse Harry ed insieme al fratello, con Draco al
seguito, si diressero nella sala grande.
-Come sapete stasera è una serata molto importante, per
questo motivo il signor Sirius Black si è unito a noi come
rappresentante del ministero, questa sera verranno annunciati i nomi
dei tre campioni, siamo tutti ansiosi di scoprire chi sono...e di
mangiare la torta al limone che c'è come dolce,
perciò se vogliamo cominciare...- disse Silente toccando il
calice con la bacchetta, il primo foglietto uscì lentamente
e delicatamente si posò in mano al preside.
-Le signorina Delacour è la campionessa di Beauxbatons,
venga qui signorina- disse Silente invitando Fleur ad alzarsi, il
tavolo dei Corvonero esultava per lei così come tutta la
delegazione francese e la popolazione maschile di Hogwarts.
Un altro foglietto uscì mestamente dal calice e come una
piuma si posò tra le mani di Silente.
-Il signor Cedric Diggory è il nostro campione, fategli un
grandissimo applauso.- disse Silente e tutto il tavolo di tassorosso
con quello di Grifondoro si misero ad applaudire.
-Ed ora l'ultimo campione...- disse Silente osservando il calice che
sputò fuori un biglietto ancora infuocato che gli
bruciò le mani.
-A rappresentare Durmstrang sarà Harry Potter- disse Silente
con voce piatta mentre tutta la sala si scatenò.
-Scusa- disse Harry voltandosi verso Victor che semplicemente strinse
le spalle.
-Complimonti- disse Fleur abbracciando Harry per poi baciarlo davanti a
tutta la sala, compresa una malinconica Hermione che ignorando la
coppietta iniziò a mangiare la sua torta al limone.
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