And it all makes sense to me.

di etoile_96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PRIMO CAPITOLO. ***
Capitolo 2: *** SECONDO CAPITOLO ***
Capitolo 3: *** TERZO CAPITOLO. ***
Capitolo 4: *** QUARTO CAPITOLO. ***
Capitolo 5: *** QUINTO CAPITOLO. ***
Capitolo 6: *** SESTO CAPITOLO. ***
Capitolo 7: *** SETTIMO CAPITOLO. ***
Capitolo 8: *** OTTAVO CAPITOLO. ***
Capitolo 9: *** NONO CAPITOLO. ***
Capitolo 10: *** DECIMO CAPITOLO. ***
Capitolo 11: *** UNDICESIMO CAPITOLO. ***
Capitolo 12: *** DODICESIMO CAPITOLO. ***
Capitolo 13: *** TREDICESIMO CAPITOLO. ***
Capitolo 14: *** QUATTORDICESIMO CAPITOLO. ***
Capitolo 15: *** SEDICESIMO CAPITOLO- THE END. ***
Capitolo 16: *** QUINDICESIMO CAPITOLO. ***



Capitolo 1
*** PRIMO CAPITOLO. ***


PRIMO CAPITOLO.

La città era piena di voci.
Per le strade del centro le persone si divertono a osservare i negozi.
Solo io cammino senza una meta.
Mi sento stanco.
Sarà il caldo.
Entro in un parco giochi, in cerca di una panchina.
I bambini corrono felici con gli amici, sotto gli occhi attenti delle madri.
Mi guardo intorno.
Giro su me stesso.
Due, forse, tre volte.
Sento perdere il controllo.
Qualcuno, però mi tocca.
Una piccola manina riesce a farmi sorridere.
X: scusa signore.
Magicamente quella stanchezza avvertita prima, sparisce.
Io: dimmi piccolina.
Mi accuccio sui miei ginocchi per arrivare alla sua altezza.
X: posso passare? Vorrei andare nello scivolo.
Sorrido.
Ha una voce tenerissima.
Io: certo che puoi.
Mi sposto.
La osservo incantato.
Avrà 4/5 anni.
I sue trecce cadono perfette sulle spalle.
Cammina, corre, verso lo scivolo.
Poi si ferma e si volta verso di me.
X: scusa, posso chiederti una cosa?
Io: certo, dimmi.
X: vieni a prendermi davanti allo scivolo. Come quel signore là?
Indica un uomo.
X: come un vero papà?
Tremo a quelle parole. 
Io: ma io non sono il tuo papà. E non so, se posso farlo.
X: sì, che puoi. E poi, non ce l’ho un papà.
La sua voce si incupisce.
Diventa triste.
Mi sento in colpa.
Io: allora, andiamo? Lo scivolino ci aspetta!
Cambio discorso.
Lei guardandomi, sorride.

Mi sento in imbarazzo.
Non la conosco.
Ma si fida di me.
Non voglio deluderla.
X: eccomi. Prendimi, ok?
Io: certo, vieni.
Mi piego verso il basso e l’aspetto.
E’ contenta.
Sento toccare il suo corpicino con le mie mani.
Solo così, mi accorgo di quanto fosse delicato.
X: grazie. Lo posso rifare?
Sorride.
Lo faccio anch’io.
Non so perché, ma sento che devo farlo.
Y: Anne dove sei?
La bimba si guarda intorno.
Forse Anne è il suo nome.
E qualcuno la sta chiamando.
X: mia mamma. Senti domani torno. Vieni anche tu?
Io: non so se posso.
X: per piacere. Così potrò salire di nuovo sullo scivolino.
I suoi occhi verdi, mi implorando.
Sono profondi.
Parlano da soli.
X: ti prego!
Mi lascio convincere.
Io: va bene. Cercherò di esserci, ma non ti prometto nulla!
X: grazie! Grazie, grazie!
Mi abbasso e le do un bacino sulla guancia.
Lei, invece, ricambia con un abbraccio.
X: ciao.
Io: ciao, piccolina.
 Ciao ragazze/i,  è la prima volta che scrivo una FF.
Quindi scusatemi per gli errori di grammatica e di battitura.
Posterò un capitolo ogni giorno, in tutto sono 20.
Spero che vi piaccia c:
Eeeh, lasciatemi una recensione, anche negativa. 
Le critiche aiutano, molto. Etoile 

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Capitolo 2
*** SECONDO CAPITOLO ***


SECONDO CAPITOLO.


Rientro in casa.
Io: Sono tornato!
Louis: Finalmente. Ma dove sei stato?
Io: ho incontrato una persona.
Louis: ah capito. .-.
L’osservo.
Ha una faccia strana.
Io: ma che faccia fai?
Louis: ti rendi conto di che ore sono?
Io: no, perché?
Louis: sono le 7 e mezza.
Io: si, e allora?
Louis: dove dobbiamo andare alle 8 noi?
Io: non me lo ricordo!
Louis: Harry, ma stai bene?
Io: senti ma per te, un figlio cos’è?
Louis: che hai combinato stavolta?
Si siede, davanti a me, sul divano sospirando.
Io: ma niente. non pensare male.
Louis: e allora spiegami il senso della domanda.
Ride.
Io: senti per favore, non ridere! È una cosa seria.
Louis: vabbè. Comunque chi è la sfortunata?
Io: ma cosa ci parlo a fare con te? -.-‘’
Louis: ecco, allora, invece di parlare; muoviti. Fra un’ora dobbiamo essere al ristorante. Oggi è il compleanno di Niall, visto che non te lo ricordi mai!
Io: cavolo è vero! E devo ancora prepararmi.
Poso il bicchiere d’acqua che ho in mano e corro in bagno.
Mi preparo, ma tutto scorre lento.
Quella bimba è rimasta impressa nella mia mente.
‘Si che puoi! E poi io non ce l’ho un papà’
Quelle parole risuonano in me.
Fanno male.
Tanto male.

'Come si può abbandonare un figlio?
Rinunciare alla cosa più bella che la vita ti regala?'

Louis bussa alla posta.
Louis: pensi di aver fatto? Sono 45 minuti che sei la dentro!
Io: si, ho fatto.
Dico uscendo.
Louis: alleluia. Andiamo!

Usciamo di casa.
Saliamo in macchina e arriviamo al ristorante.
Louis: eccoci.
Niall: finalmente.
Io: si, Niall. Scusa. Colpa mia; sono rientrato tardi a casa.
Louis: e poi è stato 45 minuti in bagno per sistemarsi i capelli, come al solito.
Lo guardo male.
Poi scoppiamo a ridere.
E’ in questi momenti, che mi accorgo quanto in tutto questo poco tempo ho conosciuto quattro migliori amici fantastici, sono diventati per me una famiglia. La mia seconda famiglia.
Ancora una volta quella bimba invade i miei pensieri.
Smetto di ridere.

'non posso farlo.
Lei si merita di essere felice.
Non io che ho già tutto.'

Osservo la mia ‘famiglia’.

“Quattro migliori amici.
Conosciuti grazie ad una passione.
Una carriera.
La più desiderata da quando avevo pochi anni.
Mentre Lei non ha nulla.
Se non il vuoto che la rende triste. “

Guardo in alto.
Sento gli occhi bruciare.
Liam: Ehi Harry, tutto bene?
Io: eh? Si certo! Vado un attimo in bagno. Torno subito, promesso.
Liam: Va bene. Vuoi che venga con te?
Io: no tranquillo, arrivo subito.
Mi dirigo in bagno.
Per fortuna non c’è nessuno.
Non voglio che qualcuno mi veda.
Mi sciacquo la faccia.

 devo togliermi quella bambina dalla testa! “

Mi dico convinto.
Sorrido e torno in sala dagli altri.

 
 Lasciatemi una recensione e ditemi cosa ne pensate, per favore c:
Almeno so se posso continuarla o meno.
Etoile 

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Capitolo 3
*** TERZO CAPITOLO. ***


 

TERZO CAPITOLO.



Giorno seguente.
Vado in cucina.
Gli altri stanno facendo colazione.
Zayn:Oh, buongiorno Harry!
Io: buongiorno.
Louis: dormito bene?
Io: Benissimo, con te che russi! Ti si sente dalla mia stanza!
Louis: si certo. -.-‘
Sorrido soddisfatto.
Zayn: senti stasera usciamo con Josh, ti va?
Io: non lo so. Ti faccio sapere dopo, ok?
Mi siedo e addento un cornetto.
Qualcosa, anzi, qualcuno si fa sentire dentro la mia testa.
Una vocina mi ricorda la promessa fatta ieri.
Io: senti, non posso venire.
Zayn: ma... o.o
Io: niente ma! Non posso e basta!
Mi alzo e vado in camera mia.
Mi rimetto sotto le coperte.
Penso a quella bimba.

“ un figlio.
Cosa farò quando ne avrò uno anch’io?
Saprò essere un buon padre?
Saprò essere all’altezza di svolgere quel compito? “

Fisso il soffitto.

“ saprò darle tutto il mio amore?
Una cosa, però, la prometto.
Non lo abbandonerò mai! “


Il cellulare vibra.
Mi ricorda che fra tre ore devo uscire.
Sorrido.

Y: tesoro mi raccomando. Stai attenta a non farti male. Ok?
Anne: sì, mamma.
Y: e non fidarti degli estranei! Promesso?
Anne: promesso mamma.
Y: brava. Ma non vai a giocare?
Anne: sì, ma non subito.

La intravedo seduta su una panchina.
Forse mi starà cercando.
Non sta ferma un attimo.
Mi faccio vedere.
Sorride.
Anne: mamma, vado a giocare.
Y: stai attenta!
Anne: si mamma!
Le da un bacino sulla guancia.
Un ultimo sguardo;

E poi corre da me.
Anne: sei venuto!
Io: certo che sono venuto. Una promessa si mantiene.
Anne: grazie.
Mi prende la mano e mi trascina dietro di se.
Io: ehi, piano. Piano.
Anne: cosa?
Io: senti..
Mi abbasso verso di lei.
Mi guarda confusa.
La sua manina è ancora tra la mia.
Io: tua mamma ha detto che non devi fidarti degli sconosciuti. Ed io sono questo per te.
La bimba sposta lo sguardo verso il basso.
Io: se lo sapesse, non se sarebbe felice.
Anne: sì, ma…
Io: quindi piccolina, è meglio se…
Anne: ma io sto bene con te. Come un papà. Un vero papà.
Tremo.
Non so cosa rispondere.
Vedo scivolare una goccia d’acqua dal suo volto.
Io: io non sono tuo padre…
Anne: ma io voglio un papà come te.
Tutto si ferma intorno a me.
Tutto diventa strano.
Anne: per favore, rimani?
La guardo, di nuovo.
Anche lei lo fa.
Vorrei rispondere con la testa: ‘no, non posso.’
Ma i suoi occhi fanno parlare il cuore.
E cedo.
Io: va bene, resto.
Anne: grazie.
Io: ma non piangere, ok?
Anne: Certo c:

Io: allora, andiamo sullo scivolo?
Anne: sii! Ah, io sono Anne.
Io: Harry. Sorrido
.
Mi prende di nuovo la mano e mi tira verso lo scivolo.
Come ieri, l’aspetto in fondo alla discesa.
Anne: posso farlo di nuovo?
Io: va bene.
Anne: anzi no. Torno subito. Aspettami qua, ok?


 

 Cosa succederà? Dove andrà Anne? c:
Lo scoprirete tutto nel prossimo capitolo.
Fatemi sapere cosa ne pensate su c: 

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Capitolo 4
*** QUARTO CAPITOLO. ***


QUARTO CAPITOLO.


Anne: posso farlo di nuovo? 
Io: va bene.
Anne: anzi no. Torno subito. Aspettami qua, ok?
Io: sì.
Non so cosa mi prende.
Ma non riesco a negarle nulla.
Corre via.
Raggiunge sua mamma.
Parla con lei.
Si scambiano qualcosa.
E poi di nuovo eccola.
Che corre, felice, verso di me.
Anne: eccomi. Andiamo al bar? Ho sete!
Io: certo.
La sua mano si racchiude, ancora una volta, dentro la mia.
Anne: non ti da fastidio vero?
Io: cosa?
Anne: la mia mano…
Io: no, tranquilla.
Anne: grazie.
Sorride.
Io: allora, cosa vuoi?
Anne: coca-cola *-*
Mi guarda.
I suoi occhi sono pieni di felicità.
Io: mi scusi. Due coca-cole, grazie.
Anne: dopo andiamo sull’altalena?
Io: se tua mamma mi vede? Sai che non vuole!
Anne: ma io voglio andare sull’altalena.
X: ecco le coca cole.
Il cameriere interrompe il nostro discorso.
Io: perfetto. Tenga il resto.
Gli porgo una banconota da 5 sterline.
X: grazie.
Anne: ecco, tieni. Questi sono i miei soldi.
Io: tienili pure. Almeno avrai un mio ricordo.
Sorride.
Lo facciamo insieme e usciamo dal bar con le bibite.

X: Anne?
Io: tua mamma ti sta chiamando.
Anne: sì, ho sentito. Ma non voglio andare.
Io: Ma come? o.o
X: Anne! Dove sei?
La voce della madre è sempre più vicina a noi.
Anne: no, io voglio restare con te.
X: Anne! Dove eri finita? Non ti vedevo più.
La ragazza, accarezza i capelli della figlia, tranquillizzandosi.
Poi mi guarda.
Quegli occhi scuri.
Quei capelli ricci.
Ribelli, che non hanno mai voglia di stare al loro posto.

X: e lui chi è?
Quella voce.
X: ti avevo detto di non fidarti degli estranei o mi sbaglio?
Anne: ma mamma! Lui non è un estraneo. 
Mi sento osservato.
Da entrambe.
Quattro bellissimi occhi sono rivolti sul mio corpo.
Anne: lui è un signore particolare.
La bimba guarda la madre.
Gli occhi della ragazza sono fissi su di me.
Sembra come impacciata.


 Lalalalalala, scusatemi se è corto, ma ho avuto poco tempo per scriverlo c:
Chi sarà questa ragazza? ahhh, miraccomando, fatemi sapere cosa ne pensate. <3 

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Capitolo 5
*** QUINTO CAPITOLO. ***


 

 

 

QUINTO CAPITOLO.


Anne: M mamma! Lui non è un estraneo. 
Mi sento osservato.

Da entrambe.
Quattro bellissimi occhi sono rivolti sul mio corpo.
Anne: Lui è un signore particolare. 
La bimba guarda la madre, sorridendo.

Gli occhi della ragazza sono fissi su di me.
Sembra come impacciata.
X: Andiamo a casa. Si è fatto tardi.
Afferra la mano di Anne e la trascina con forza lontano da me.
Anne: Va bene. Ciao Harry.
Dice tristemente.
Al suono di quel nome, la madre si volta verso di me.
Mi osserva.
I nostri occhi sono allineati.
Le mie emozioni, incontrollabili.
Io: Federica?
Dico con un filo di voce.
Quasi bisbigliando.
Sbatto gli occhi per riprendermi.
Ma lei non c’è più.

[..]

Io: Maledizione! Sto impazzendo.
Entro in casa, sbattendo la porta.
Louis: Che succede adesso?
Louis sbuca dalla cucina.
Io: Credo di essere pazzo.
Urlo.
Louis: Ah bene. Bel traguardo Hally!
Dice imitando la voce della piccola Lux.
Io: Ma sta zitto. E non chiamarmi Hally, non è giornata. Dico irritato.
Louis: Si può sapere cos’hai?
Lo guardo.
Louis: Allora?
Scuoto la testa.
Io: Non ho nulla.
Incomincio ad agitarmi.
Alzo la voce senza un motivo preciso.
Poi corro in camera mia.
Apro il cassetto del mio comodino, vicino al letto.
La Sua foto è lì.
Non l’ho più toccata da quando ci siamo lasciati.
 'Ti amo .
Anch’io’

Le nostri frasi riaffiorano nei miei pensieri.
Prendo la foto in mano.
Lo faccio con delicatezza.
Ho paura di rovinarla.
‘Per sempre ?
 Per sempre.

 Promesso ?
 Promesso piccola'

Adorava quando la chiamavo così, diceva che la facevo sentrire più protetta.
Osservo la foto.
Rivivo ogni momento nostro.
Non fa male.
Anzi.
Sono felice.
Felice di ricordarci.
Di ricordarla.
Con me.
Prima che tutto finisse.
Stringo la foto a me.
Come se prendesse vita.
Sono felice, sì.
Forse, però, lo sarei ancora di più se tutto ciò riaccadesse realmente.

[..]

Niall: Harry svegliati!
Entra in camera.
Io: Cosa c’è adesso?
Mi accorgo di avere sempre la foto tra le mani.
Mi guarda, stranito, mentre io cerco di nasconderla, velocemente.
Niall: Che hai in mano? Domanda.
Io: Nulla. Cosa vuoi?
Niall: Dobbiamo uscire.
Io: Non posso oggi. Devo vedere degli amici.
Niall: Ancora?
Io: Ancora si! Adesso vai fuori dalla mia stanza! Grazie!
Mi alzo e lo spingo in direzione della porta.
Niall: Ma!
Io: Ancora con questi ma! Ti ho detto che non poso, basta no? Grido.
Chiudo la porta.
Corro nel letto.
Riprendo la fotografia.
Anne si fa spazio nei miei pensieri.
Vado al parco o no?

Guardo fuori dalla finestra.
E’ una bellissima giornata.
Esito un po’.
Poi sorrido, risorgendo la foto dentro il cassetto.


 Hola ragazzee!
Bè cosa ne pensate? Vi sta piacendo questa storia?
Secondo voi cosa farà Harry? Ritornerà al parco o si arrenderà?
Recensite su c: 

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Capitolo 6
*** SESTO CAPITOLO. ***


SESTO CAPITOLO.



Guardo fuori dalla finestra.
E’ una bellissima giornata.
Esito un po’.
Poi sorrido, risorgendo la foto dentro il cassetto.

Io: Ragazzi, esco!
Liam: Ache ora torni?
Io: Non lo so!
Liam: Seee. Ciao! dice scocciato.
Esco velocemente.
Mi dirigo verso il parco.
Anne sarà di nuovo li con sua madre.
Ed io devo capire se è veramente Federica.
L’idea mi spaventa.
Non posso farne a meno.

Ho il fiatone.
Guardo intorno a me.
Anne non c’è.
Mi ricordo della panchina dove, ieri, era seduta sua mamma.
La cerco speranzoso nel trovarle, lì, insieme.
Ma non ci sono.
La panchina è vuota.
A differenza delle altre.
Mi siedo.
E aspetto.
Le aspetto.
Adesso, arriveranno.
Mi dico convinto.
Guardo l’orologio.
Le 16.00
Le 16.30
Le 17.00
Le 17.30
Le 18.00

Ancora una volta le cerco.
La speranza è l’ultima a morire, ma loro non ci sono.
Mi arrendo.
Deluso di me stesso, m’incammino verso casa.

Non c’è nessuno in casa, per fortuna.
Mi stendo sul divano.
E Penso.
A tutto quello che mi è successo in tre giorni.
A Anne.
A Federica.
Se fosse veramente Lei? 
Una mano passa tra i miei capelli in cerca di una soluzione.
Ma essa non arriva.
Non so nemmeno dove abitano!
Come faccio? 

Le lancette dell’orologio sfiorano i numeri.
Passano i minuti.
Le ore.
Ogni giorno vado al parco.
Nella loro panchina.
Mi siedo e le aspetto.
Ma loro non arrivano mai.
[..]

Niall: Harry è pronto il pranzo!
Io: non ho fame.
Niall: ancora? dice incredulo
Io: si!
Louis: senti, non mangi da 5 giorni. Stai sempre zitto. Non litighiamo più. Ma che ti prende? 
I miei migliori amici in cerca di spiegazioni.
Io: non ho fame. Cosa c’è di strano?
Niall: vabbè, noi andiamo a tavola! Mi dice accennando un sorriso.
Io: bravi. Io, invece, esco.
Liam: a quest’ora?
Io: si, mammina. Dico, prendendolo ingiro.
Prendo le chiavi della macchina ed esco.
Mi dirigo, ancora una volta, al parco.
Le aspetterò li.
Anche la notte se sarà necessario.
Ma voglio rivederle. 
La loro panchina è vuota.
Come al solito.
Mi siedo.
E tranquillo, guardo intorno a me.
Poco dopo il cellulare vibra.

 
 Ciao bellissime, questi giorni non ho potuto postare, perchè non ho avuto molto tempo, la scuola mi sta distruggendo. :c
Secondo voi chi sarà al cellulare? Di che messaggio si tratta? 
Lalalalallala lo scoprirete solo le leggerete il possimo capitolo! Fatemi sapere cosa ne pensate, come sempre c:
Etoile 

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Capitolo 7
*** SETTIMO CAPITOLO. ***



SETTIMO CAPITOLO.



Un messaggio da Zayn.
'Dove sei? Devo parlarti!' dice.
'Non posso adesso. Ho da fare.' Rispondo, sbuffando.
‘Senti per favore. E’ urgente!’
Alzo gli occhi al cielo.
Poi sorrido.
Lo faccio sentendo pronunciare il mio nome.
Ascolto la voce.
E’ sottile. Felice. Gioiosa.
Continuo a sorridere.
X: Harry! Harry!Harry!
Solo quando la riconosco, mi volto.
Vedo una figura correre verso di me.
X: Harry sei qui!
Io: Anne!
Mi salta sulle ginocchia.
Si mette a sedere, regalandomi un bellissimo abbraccio.
Anne: che ci fai qui?
Io: sono venuto a trovarti tutti i giorni, ma non c’eri mai.
Anne: sì, mamma non è più voluta venire da quando ti ha visto.
Io: e adesso dov’è?
Anne: eccola! E’ là. Adesso arriva!
La indica.
I suoi capelli sono sciolti. Ricci.
Un piccolo ciuffo le copre in trasparenza gli occhi.
Io: va bene, grazie.
Anne: allora, andiamo a giocare?
Sorride.
Mi stringe a se dopo ogni singola parola.
Io: no, piccolina. Devo parlare con tua madre.
Anne: uffa! Dice tristemente.
Io: però dopo giochiamo, promesso! Cerci di rassicurarla.
Anne: va bene.
Mi regala un bacino sulla guancia.
Scende e si dirige verso lo scivolo.

Mi ricompongo.
Sua madre, o meglio Federica, si avvicina.
Io: ciao.
X: ciao.
La sua voce riesce a farmi tremare.
Sono sempre più sicuro che sia Lei.
Che sia Federica.
Io: dobbiamo parlare un attimo.
X: io non ti conosco. Perciò non dobbiamo affatto parlare.
Osservo i suoi occhi.
Sono lucidi.
Io: Fede. La nomino, sussurrando.
Federica: Per favore Harry.
C’è agitazione nella sua voce.
Io: Perché mi eviti?
Federica: Non lo so. Ma se lo faccio, sto bene.
Si sposta da me.
Io: Da quanto sei qui?
Federica: Due settimane.
Io: Quanto resti?
Federica: Non lo so. Ma insomma, quante domande!
Si alza.
Chiama Anne.
Io osservo immobile la scena.
Non riesco a muovermi.
O ad emettere suoni.
Anne: Dimmi mamma!
Federica: Andiamo a casa.
Io: No!
Anne: Eh, infatti, no! Siamo appena arrivate!
Federica: Mi sono ricordata che devo fare una commissione importante. Torneremo domani.
Una lacrima cade veloce dal volto di Federica.
Anne: Anche tu vai, vero Harry?
Io: Non lo so, piccolina.
Mi abbraccia.
Anne: Dai per favore?
Federica: Anne dobbiamo andare!
La prendere per mano e la porta via.

 
Anne: Harry…
Anne piange.
Mentre io non che fare.

Si allontanano da me.
Le osservo.
Anne cammina guardandomi.
Il panico mi assale.
Un’idea mi frulla per la testa.
Mi alzo e le seguo.
Sto attento a non farmi vedere.
Camminano veloci.
Mano nella mano.
Parlano.
Non so di cosa.
Sorrido.
E’ incredibile quanto si somiglino.
I miei occhi luccicano.
Solo dopo un po’ mi accorgo di averle perse di vista.
Inizio a guardarmi intorno.
Non ci sono.
Possono essere andate da qualunque parte.
A
ccidenti Harry!
Non ne combini una giusta!

Non mi arrendo.
Continuo a cercarle.
Mi riduco a chiedere alle persone del posto.

X:'No, mi dispiace!’
Y:'Ragazzo, non posso guardare, dove vanno tutte le persone che ci sono qui! Io ho la mia vita.'

 Buonsaaalve.
Avevo promesso di postare ogni giorno, ma la scuola me lo impedisce, posterò appena avrò un po' di tempo libero c:
Secondo voi, Harry le troverà? Cosa succederà tra i due? Fatemi sapere in una recensione, sono tutt'occhi (?). 

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Capitolo 8
*** OTTAVO CAPITOLO. ***


OTTAVO CAPITOLO.

‘ Ragazzo, non posso guardare, dove vanno tutte le persone che ci sono qui! Io ho la mia vita. ‘
 
Queste sono le risposte che ricevo.
Sono testardo, però.
Non mollo.
Imbocco una delle strade.
Come per miracolo le vedo.
Come prima.
Parlano mano nella mano camminando.
Io: oddio grazie Signore.
Penso ad alta voce.
Federica si accorge della mia presenza.
Mi fissa.
Non ha un buon aspetto.
Io, invece mi sento realizzato.
Ho scoperto dove abitano.
Anne: cosa fai a casa nostra Harry?
Corre verso di me, abbracciandomi.
Federica: ecco sì, che ci fai a casa nostra? Voglio proprio saperlo!
Le guardo.
Sono in attesa, entrambe, di una mia risposta.
Federica: beh vedo che non lo sai nemmeno tu. Perciò ti pregherei di andartene.
Io: devo parlarti.
Tira un sospiro.
Federica: ancora?
Io: sì. Rispondo deciso.
Federica: cosa vuoi?
Io: come stai? Domando senza pensarci due volte.
Federica: Harry per favore. Arriva al punto. Non ho tempo da perdere con te.
E’ infastidita.
Il tono di voce si alza.
Inconsapevolmente lo faccio anch’io.
Io: stai calma! Ti ho solo domandato come stai? Ripeto.
Federica: Anne, piccola. Vai in casa. Mamma arriva subito.
Anne ci guarda.
Anne: va bene. Ma voi non litigate, promesso?
Io: no, non lo faremo. Adesso vai.
Le sfioro i capelli, ma Federica non vuole.
Federica: non la toccare. Urla.
Ritraggo la mano destra verso di me.
Anne ci guarda ancora una volta;
Poi va in casa.
Io: scusa. 
Federica: cosa vuoi allora? Dice infastidita-
Io: Anne mi ha detto che non ha un padre. Dico.
Federica: e allora?
Io: sì, ecco. Volevo diti che mi dispiace.
Anne: ti dispiace? E per cosa?
Mi guarda sorpresa.
Io: perché hai avuto un’altra delusione dopo me.
Ride.
Non capisco.
Io: perché ridi?
Federica: perché è quello che ti meriti.
Io: ti ho solo detto che mi dispiace. Perché non vuoi credermi?
Federica: crederti? Ho smesso di farlo da quando ci siamo lasciati.
Io: se devo essere sincero, non ne ho ancora capito il motivo.
Abbasso gli occhi.
Ripensare ai nostri momenti, m’imbarazza.
Federica: rifletti. Forse ci arriverai.
Io: ti riferisci all’ultima discussione che abbiamo avuto?
Federica: senti devo rientrare.
Io: rispondimi!
Federica: chi lo sa…
Io: aspetta, ti prego. Sussurro.
Le afferro il braccio.
Io: per favore.
Federica: senti Harry ci siamo lasciati da quattro anni ormai! Cosa vuoi adesso?
Non rispondo.
Mi limito a osservarla.
Federica: devo rientrare. Anne mi sta aspettando!
Sono di nuovo nel panico.
Io: aspetta!
Afferro di nuovo il suo braccio.
La tiro verso di me e l’abbraccio.
Lo rifaccio dopo quattro anni.
Quattro anni di dolore.
Federica: Harry lasciami.


CIAAAAO BELLI!
 Lallalalalal, secondo voi cosa succederà?
Ditemi cosa ne pensate, lasciandomi una recensione c:

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Capitolo 9
*** NONO CAPITOLO. ***


NONO CAPITOLO.


Io: mi mancava farlo sai?
Federica abbassa lo sguardo.
La sua frangia copre gli occhi colmi d’acqua salata.
Anne: mamma perché piangi?
Anne esce da casa correndo verso Federica.
Federica: nulla piccola. Adesso passa tutto! Harry devo rientrare.
Io: va bene.
Federica: per favore non tornare!

 [...]

Liam: oh finalmente.
Io: cosa vuoi?
Liam: dove sei stato tutto questo tempo?
Io: senti non ho voglia. Lasciami stare per favore.
Liam: Sei odioso, quanto mi rispondi così.
Io: si certo. Vado in camera mia.
Lascio cadere le chiavi della macchina sul tavolo e salgo al piano di sopra.
Sono felice.
Triste.
Arrabbiato.
Deluso.
Mi stendo sul letto.
Sento un cartoncino ruvido sotto il cuscino.
È la foto.
L’ultima foto che le feci.

Qualcuno bussa alla porta.
Zayn: Posso?
Io: certo che puoi! Mento.
 Entra. Sorrido.
Contro voglia, ma lo faccio.
Io: è successo qualcosa?
Zayn: beh, veramente volevo chiedertelo io.
Sospiro.
Zayn: Harry che succede?
Io: niente. Dico stringendo i denti.
Guardo fuori dalla finestra.
Zayn: non è vero. Non mangi da giorni. Non parli con nessuno. Pensa che manchi a tutti noi. E non è per niente normale sai?
Io: Zayn è che ho solo bisogno di stare solo.
Zayn: chi ti fa stare male?
I miei occhi si precipitano sul suo copro imbarazzati.
Io: nessuno! Non c’è nessuno.
Zayn: guardami.
Non lo faccio.
Zayn: perché non lo fai?
Non rispondo.
Stringo la foto sotto le coperte.
Zayn: Ehi, qualunque cosa sia successa, devi affrontarla. Non puoi continuare così.
Io: non so come fare.
Lo guardo.
Riesco a incrociare per pochi secondi il suo sguardo.
Zayn: non c’è un modo preciso. Devi solo volerlo veramente. Prometti che ci provi?
Annuisco.
Io: promesso. Grazie Zayn!
Zayn: bene, adesso andiamo a cena.
Io: no, non ho fame.
Zayn: sicuro?
Io: sì. Devo uscire. Devo parlare con una persona.
Sorrido.
Zayn: non fare tardi.
Io: va bene.
Il mio migliore amico.
Unn sorriso beffardo di forma sul mio volto.
Riesce a capire ogni particolare di me.
Mi ha dato coraggio con poche e semplici parole. “

Guardo il letto.
Sotto le coperte c’è ancora la foto di Federica.
Io: dobbiamo parlare io e te. E lo faremo. Tra pochissimo.



 Ci riuscirà Harry? Riuscirà a riprendersi Federica e Anne?
Fatemi sapere cosa ne pensate.
SCIIIAO BELLI C: 

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Capitolo 10
*** DECIMO CAPITOLO. ***


DECIMO CAPITOLO 


***


Suono il campanello.
Sento la mani sudare.
Aspetto po’, ma nessuno risponde.
Suono di nuovo.
Guardo con attenzione ogni finestra del palazzo.
Nessuna risposta.
Saranno al parco!
Ma certo. 

X: chi è?
Sorrido.
Riconosco la voce.
La sua voce.
Io: sono Harry! Scendi dobbiamo parlare.
Sento il suo respiro diventare affannoso.
Federica: vattene Harry.
Io: no. Io non me ne andrò fino a quando non scendi.
Federica: io non scendo!
Io: va bene, allora resto qui. Appena uscirai, perché dovrai farlo, parliamo.

Mi siedo in terra.
Fisso la finestre.
Poi il portone.
Mille domande si formano dentro di me.
Domande a cui non riesco a trovare una risposta.
Poco dopo il portone si apre.
Non guardo.
Sono fiducioso.
Sento che è lì, davanti a me.
Federica: cosa vuoi?
Sorrido.
La guardo mentre mia alzo in piedi.
Io: mi dispiace per prima. Non volevo alzare la voce.
Federica: non importa.
È fredda.
Io: senti…sono venuto qua perché devo capire delle cose.
Federica: dimmi. Sono scesa apposta.
Sorridere imbarazzata cercando di nascondersi.
Federica: allora, cosa vuoi capire?
Io: credevi in noi?
Il suo corpo fa un sussulto.
Distoglie gli occhi da me.
Federica: no!
Smetto di respirare per pochi secondi.
Sento il cuore fermarsi.

Devi affrontare le cose.
Tremo.
Ho paura a parlare.
Ma devo farlo.
Per me stesso.
Le sfioro il viso riportando i suoi occhi davanti ai miei.
Io: dimmelo guardandomi.
Non risponde.
Una piccola lacrima le riga il viso.
Federica: no…
Abbasso gli occhi.
Federica: mi dispiace!
Io: ti dispiace? Non ti credo!
Mi agito.
Federica: non sono problemi miei. Ormai non fai più parte della mia vita.
Un brivido di rabbia attraversa il mio corpo.
Io: quindi mi hai solo usato?
Alzo la voce.
Non posso più rimane calmo.
No, non ce la faccio.
Federica: non urlare! Per favore.
Io: non urlare? Io lo faccio eccome, invece!
Federica: non è colpa se ci siamo lasciati!
Spalanco gli occhi.
Io: che cosa? Stai scherzando vero?
Federica: no…
Rido.
Io: non ho parole. Credevo fossi diversa, sai? Invece sei la solita bambina viziata!
Pochi secondi e sento bruciare la mia guancia sinistra.
La sfiora con le dita.
È calda.
E fa male.
Federoca: scusami.
Mi allontano da Lei.
Non la riconosco più.
Non è più la mia Federica.
Il nostro sguardo s’incrocia per pochi secondi.



 LALALLA, DOPO QUALCHE GIORNO SONO TORNATA CON UN NUOVO CAPITOLO.
COME MIO SOLITO, SPEZZO SEMPRE I CAPITOLI SUL PIU' BELLO AHAHAHAHHA, VI AMO!
SECONDO VOI COSA ACCADRA'? FARANNO PACE? 
LO SCOPRIRETE TUUUUTTO NEL PROSSIMO CAPITOLO :3
AH, DIMENTICAVO.. BUON NATALE BELLISSSIME!  

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Capitolo 11
*** UNDICESIMO CAPITOLO. ***


UNDICESIMO CAPITOLO.



Federica: scusa, davvero. Non volevo.
Io: perché mi hai lasciato?
Respiro profondamente.
La verità fa paura.
Federica: perché sì.
Io: non è una risposta questa.
Federica: ti ho lasciato basta. Tra noi non poteva funzionare.
Io: non ti credo.
Alzo di nuovo la voce.
Io: avevi un altro? Dai dillo che è così. Ti sei stancata di me, non sapendo come dirmelo, mi hai rifilato la scusa di non amarmi più.
Federica: non ti permetto di dire certe cose.
Io: allora perché mi hai lasciato?
Federica: Harry non ti amo più. Basta!
Io: sei sparita da un giorno all’altro. Senza dirmi nulla. Solo un messaggio: 
“ Ti lascio..”
Federica: tu non ci volevi! Tu non La volevi.
La guardo immobile.
Piange.
Io: io cosa, scusa?
Dico con un filo di voce.
Federica: tu sì. Proprio tu! Non ci volevi. Non La volevi.
Non riesco a capire.
Federica: cosa fai adesso, non rispondi? Certo perché ti senti in colpa. Ne sono proprio felice. Anne è cresciuta senza un padre che le raccontasse le storie prima di addormentarsi. Senza un padre che giocasse con lei. E’ cresciuta senza Te. 
Mi scruta da capo a piedi.
Federica: non lo volevi un figlio. Me lo hai detto tu stesso. Io non avrei mai abortito. Per questo ti ho lasciato.
Continua a guardarmi.
Federica: adesso posso rientrare in casa?
Non rispondo.
Sono troppo debole per poterlo fare.
Federica: esci dalla mia vita Harry! Basta!
Corre via.
Sparisce di nuovo dietro quel maledetto portone.


[…]

Le campane suonano.
Rintoccano le 0:00 precise.
Vago per la città.
Le parole di Federica risuonano in me.
Non ho parole per descrivermi.
Mi vergogno.
Come ho potuto farlo.


Inizio flashback


Seduti sul divano, guardiamo la televisione.
Vicino a me c’è Lei.
La ragazza che amo.
Federica.
La osservo e sorrido.
Federica: amore perché mi guardi? C’è qualcosa che non va?
Io: nulla. Ti volevo dire che ti amo.
Le sue guance diventano rosse.
Io: sei ancora più bella quando diventi rossa.
Mi avvicino a lei.
L’abbraccio e posso le mie labbra sulla sua fronte.
Federica: grazie.
Mi guarda.
I suoi occhi sono bellissimi.
Grandi e pieni di felicità.
Federica: sai, stavo pensando…
Io: dimmi tutto.
Federica: ecco, l’altro giorno mentre ero in casa da sola ho iniziato a viaggiare con la fantasia.
Io: e…
Federica: sarebbe bello, un giorno avere un figlio tutto nostro.
Io: un figlio?
I miei occhi si sgranano.
Federica: sì, una piccola peste che corre per casa.
Io: non…non lo so.
Federica: non ti piacerebbe avere un figlio?
Io: sì, boh. Forse. Non lo so.
Federica: ah ok.
Si scioglie dal mio abbraccio.
Io: vedi per adesso nella mia vita, oltre a te c’è la musica la carriera con Zayn, Louis, Liam e Niall. Le fan. I concerti. Non so se avere un figlio sia una buona idea.
Federica: si certo, capisco. Adesso vado a letto. Sono stanca. 
Io: amore non ti sei arrabbiata, vero?
P: cosa? Io..no, no. Tranquillo a domani.
Io: ok, notte.

Fine flashback


Vorrei cancellare quella sera.
Quella frase.
Mi guardo intorno.
Il buio m’impedisce di capire dove mi trovo.



 
HOOOLA CCEENTE! COME AVETE PASSATO IL NATALE? IO HO AVUTO LA MAGLIA E LA TAZZA DEI RAGAZZI *W* VOOI?
FINALMENTE..SVELATO IL MISTERO, COSA NE PENSATE?
COSA SUCCEDERA'? HARRY RICONOSCERA' SUA FIGLIA?
LALALLALALALALLALA C:
 

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Capitolo 12
*** DODICESIMO CAPITOLO. ***


DODICESIMO CAPITOLO.

Che razza di persona sono?
Non ho capito che Federica era incinta.
Lei voleva dirmelo.
E invece ho rovinato tutto! 

Vedo una panchina non distante da me.
Capisco di essere al parco.
Mi siedo.
Cerco di asciugare, senza risultato, le lacrime che scivolano sul mio viso.
Il cellulare vibra.
Louis.
Io: Cosa vuoi?
Louis: Dove sei? E' mezzanotte passata!
Io: Sono vivo. Non ti preoccupare. Adesso arrivo.
Louis: E' successo qualcosa?
Io: No! Non è successo nulla!
Louis: Fra quanto torni a casa?
Io: Dieci minuti.
Louis: Ti aspetto!
Io: Non ce n’è bisogno.
Louis: Ti devo parlare.
Io: Vabbè, fai quello che vuoi!
Chiudo la chiamata.
Sbuffo e contro voglia torno a casa.

Entro cercando di non fare rumori.
Louis: Eccoti!
Io: Sei ancora sveglio?
Louis: Ti ho detto che sarei rimasto ad aspettarti. Devo parlarti.
Io: Cosa vuoi?
Stringo le dita contro la mia testa.
Un fischio assordante sta premendo dentro me.
Louis: Che succede?
Io: Ancora? Prima Zayn, poi tu! Non ho niente.
Mi dirigo verso le scale, ma ancora una volta, Louis mi chiama.
Louis: Harry!
Io: Cosa vuoi?
Louis: Siediti. Mi ordina.
Io: Sono stanco. Controbatto.
Louis: Ho detto siediti. Urla
Sospiro rassegnandomi.
Mi siedo sul divano e lo guardo.
Io: Allora cosa vuoi?
Louis: Io…non so cosa succeda! E non lo voglio sapere.
Io: Quindi?
Louis: Devi reagire.
Io: Hai finito? Domando scocciato.
Louis: No.
Roteo i miei occhi.
Louis: Si tratta di Federica, vero?
Il mio corpo trema.
Stringo i denti e socchiudo gli occhi.
Io: Come fai a saperlo?
Louis: Vi ho visti l’altro giorno al parco.
Io: Bravo, adesso mi segui? Urlo.
Louis: Sssh, non urlare! Gli altri stanno dormendo. 
Io: Si hai ragione. Che ci facevi al parco? Domando curioso.
Louis: Dovevo comprare una cosa e vi ho visti.
Mi arrendo al dolore.
Louis: Cos’è successo?
Io: Ho rovinato tutto. Dico con una voce tremante,
Di nuovo le lacrime cadono libere dai miei occhi.
Louis: Cosa hai rovinato? Harry non capisco.
Io: Io mi vergogno da morire.
Louis: Ma perché?
Io: Perché aspettava un figlio da me. Quella sera in cui me l’ha detto…io…
Louis: Tu? Forza Harry.
Io: Le ho detto che non volevo un figlio, perché c’era la musica nella mia vita, oltre a Lei.
Louis abbassa gli occhi.
Io: Ecco vedi. Sono un mostro.
Louis: No!
Io: Sì. Si capisce dalla tua espressione.
Louia: Smettila per favore.
Io: Pensavo che avesse un altro. Ho dubitato di Lei. Del suo amore. Della sua fiducia. Le non mi merita.
Louis: Si che ti merita.
Io: Abbiamo litigato stasera.
Louia: Quindi eri da Lei?
Io: Sì, dopo che Zayn mi ha parlato, sono corso da Lei. E sempre stasera,ho scoperto tutto.
Louis: Domani tornerai da lei e chiarirete tutto.
Io: No, io non ci vado.
Louis: Perché no?
Io: Perché mi vergogno. Troppo.


 CIAAAAO BELLEZZEEE!
COME VI SEMBRA QUESTO CAPITOLO? 
COSA NE PENSATE DI QUESTO DIALOGO? HARRY CAMBIERA' IDEA? RIUSCIRA' A RIPRENDERSI FEDERICA?
AHHH VOLEVO AUGURARVI UN FELICE ANNO NUOVO C:
PS. Se volete potete seguirmi su twittah, mi chiamo @etoile_96 e se  mi menzionate vi seguo trututte :3 

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Capitolo 13
*** TREDICESIMO CAPITOLO. ***


TREDICESIMO CAPITOLO.


Louis: E non pensi a tua figlia?
Un piccolo sorriso si forma sul mio viso.
Io: Già Anne. Dico sospirando
Louis: Ha il diritto di sapere che sei suo padre.
Louis ha ragione.
Magari potrei passare un po’ di tempo con Lei.
Vedere se mi accetta.
O forse l’ha già fatto, vista la fiducia che ha riposto in me, fin dalla prima volta che mi ha visto al parco.
Louis: Adesso andiamo a letto. Se Liam si alza, sono guai per entrambi. Ed io, come al solito, finirei per incolpare te.
Ride.
Lo faccio anch’io.
Io: Grazie Louis.
Louis: Prego, ma non ti ci abituare! Sia chiaro.
Io: Sei il solito. Dico ridendo.
Louis: Buonanotte.
Io: Notte.

Salgo in camera mia.
Le coperte mi attendono.
Non ricordo di aver lasciato la foto là sotto, oggi pomeriggio, fino a quando il mio corpo non la tocca.
La prendo in mano.
E’ tutta rovinata.
Scusami. Sospiro.
Avvicino la foto a me e mi addormento.


Giorno successivo.
Liam: Ma Harry dorme sempre?
Louis: Sì. Lascialo stare. Ieri sera è rientrato tardi.
Liam: Tardi? Come mai?
Louis: Ehm…amici. Sai com’è fatto no!
Liam: Ah ok. Però sono le sei di pomeriggio. Cioè mi sembra eccessivo.
Io: Sono sveglio invece 
Liam: Ah eccoti dormiglione.
Io: Si. Dico sorridendo.
Liam: Io esco. A stasera.
D: Va bene.
Io: Ciao.
Aspetto che Liam chiude il portone e mi rivolgo a Louis.

Io: Grazie.
Louis: Per cosa?
Io: Per non aver detto niente a Liam.
 Bhè perché non voglio che Liam sappia di questa storia?
Io e Federica, prima che ci conoscessimo era la migliore amica di Liam, lei li raccontava tutto della sua vita, di quello che faceva, di tutto quello che le passava in mente, ma da quando mi ha lasciato senza un motivo preciso, Liam ha deciso di non parlarle più.
Per momento ho deciso di tenerlo ancora per me, quando sarà il momento giusto gli racconterò tutto.
 

Lous: Prego!
Io: Senti esco anch’io. Devo fare delle cose.

 Ciaaao ceeente!
Sta arrivando sempre di più la fine, cosa ne pensate?
Io mi sto appassionando sempre di più a questa storia.
Voi?
Scusatemi se è corto, ma ho un mal di testa atroce, e non ho molta voglia di stare al pc. 
Un bacio. 

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Capitolo 14
*** QUATTORDICESIMO CAPITOLO. ***


QUATTORDICESIMO CAPITOLO.




Lous: Prego!
Io: Senti esco anch’io. Devo fare delle cose.
Louis: Fatti valere. Mi raccomando.
Io: Se non vorrà ascoltarmi. Come faccio?
Louis: Lo farà, ne sono sciuro.
Io: Mi vergogno da morire. Io non so se…
Louis: Senti, non ti preoccupare per quello che può succedere. Vai, non pensare e segui il tuo cuore.
Io: Grazie mille veramente.
Louis: Niente.
Io: Non so se rientro per cena. Dico sorridendo.
Louis: Va bene. Ciao hally. Dice imitando la piccola Lux.
Lo guardo male e, poi esco.

Vado al parco.
Mi siedo.
Grazie a questa panchina è iniziato tutto.
Ho ritrovato Federica.
Qui ho pianto.
Ho riso.
Ho aspettato.
Ho sperato.

Sorrido.
Prendo l’ipod, chiudo gli occhi e mi rilasso.
Ritorno alla realtà grazie al mio cellulare.
Un messaggio.
Zayn, ancora una volta.
‘Dove sei? Torni per cena?’
<< no, non torno. Prima devo fare una cosa. >>
<< Va bene. A dopo. >>

Guardo l’orologio.
Le 19.30.
 E’ già passata un’ora?
Non me ne sono accorto!!


Scatto in piedi e inizio a correre in cerca di un fioraio.

Sono distrutto.
Ma la mia corsa ha portato risultati.
Guardo, sicuro, il mazzo di fiori che ho in mano.
9 rose rosse.
Come piacciono a Lei.
Prendo fiato e suono il campanello.
‘Chi è?’
Io: Puoi scendere un attimo?
Louis: Ancora?
La sua voce è calma.
P: ti ho chiesto di non venire più e non l’hai fatto. Ti ho chiesto di uscire dalla mia vita e non vuoi.  Harry basta!
Io: per favore, scendi.
X: mamma, mamma. Chi è?
Anne.
Una piccola lacrima cade dai miei occhi.
Io: per favore. È solo un attimo.
Non risponde.
Aspetto impaurito dall’idea che non scenda.


 Ciiiao gente, ultimamente non ho molta fantasia, per questo i capitolo vengono corti. :c
Ho deciso infatti, che tra un 3 massimo 2 capitoli, di chiuderla.
Ho anche notanto, che nessuno la recensisce più, quindi mi sembra inutile continuarla.
Faaatemi sapere cosa ne pensate, daaaai c: (Magari mi addolcisco e cambio idea u.u) 

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Capitolo 15
*** SEDICESIMO CAPITOLO- THE END. ***


SEDICESIMO CAPITOLO.
ULTIMO CAPITOLO. 

***


Un rumore strano mi sveglia.
Balzo a sedere sul letto e osservo la finestra.
Piove.
Ed è già mattina.
Federica dorme.
Di nuovo vicino a me.
Le sposto i capelli dietro la schiena.
Poi la mia attenzione viene catturata da un foglio di carta.
Mi alzo continuando a guardarla.
E’ pulito.
Pronto ad ascoltare qualsiasi parola che ci venga scritta.
Cerco una penna, poi mi siedo.
La mia mano inizia a muoversi componendo frasi.
A volte scarabocchiando cancello tutto.

Entriamo in casa facendo attenzione a non fare rumore.
Anne dorme sul divano.
Federica sorride guardandomi.
Mi afferra, poi, la maglia tirandomi a se.
Le sue labbra sfiorano le mie.
Ricambio con un bacio sul collo.
Il mio respiro penetra nella sua pelle delicata.


La osservo di nuovo.
Mi sento bene, ora.
Libero.
Riprendo a scrivere.
Ogni piccola parte del foglio viene consumata dall’inchiostro.
Cancello, sorriso.
Scrivo.
Penso.
Disegno cuori.
Lettere.
Le nostre lettere.

La maglia si sfila dal mio corpo.
Cade in terra, come la camicetta di Federica.
Il suo profumo ormai fa parte di me.
La stringo a me, di nuovo.
Brividi caldi entrano a far parte del gioco.
Siamo io e lei.
Soli, dentro quattro mura.
Ancora un bacio dopo uno sguardo d’intesa.
Mi guarda mantenendo il controllo della situazione.
Ci riesce, per pochi minuti.
Cede alla fine, però.
Prendendomi e…


Sorrido malizioso.
Mi vesto, poso il foglio vicino a lei e vado in cucina.

***


Anne: Mamma, mamma!
Mi sveglio grazie alle urla di Anne.
Federica: Amore è successo qualcosa?
Anne: Che ci fa Harry in cucina? Domanda curiosa.
Le mie guance si scaldano.
Federica: Piccola, Harry adesso passerà molto tempo con noi.
Anne: Come una famiglia. Una vera?
Io: sì, come una famiglia.
Roteo i miei occhi verso l’alto.
 Una piccola goccia d’acqua  cade sul cuscino.
Anne: mamma non piangere!
Federica: va bene.
Anne: ti voglio bene.
Mi abbraccia e poi esce chiudendo la porta.


*FEDERICA*
Mi accorgo di avere un foglio vicino a me.
Lo osservo rannicchiata dentro le coperte.
Ci sono scarabocchi, parole, disegni.
Inizio a leggere con molta difficoltà.
E’ un testo.
Forse è una canzone.

LITTLE THINGS.

Your hand fits in mine like it’s made just for me
But bear this in mind, it was meant to be
And I’m joining up the dots, with the freckles on your cheeks

And it al makes sense to me

 

I know you’ve never loved the crinkles by your eyes when you smile
You’ve never loved your stomach or your thighs
The dimples in your back at the bottom of your spine
But i’ll love them endlessly

I won’t let these little things slip out of my mouth
But if I do, it’s you, oh it’s you
They add up to, i’m in love with you
And all these little things

You can’t go to bed without a cup of tea
And maybe that’s the reason you talk in your sleep
And all those conversations are the secrets that I keep
Though it makes no sense to me
I know you’ve never love the sound of your voice on tape
You never want to know how much you weight
You still have to squeeze into your jeans
But you’re perfect to me

I won’t let these little things slip out of my mouth
But if it’s true, it’s you, it’s you
They add up to, i’m in love with you
And all these little things

You’ll never love yourself half as much as I love you’ll never treat yourself right darlin’
But I want you to
If I let you know i’m here for you
Maybe you’ll love yourself like I love you,

I’ve just let these little things out of my mouth
Cause it’s you, oh it’s you, it’s you
They add up to, and i’m in love with you
And all these little things

I won’t let these little things slip out of my mouth
But if it’s true, it’s you, it’s you
They add up to, i’m in love with you
And all your little things

» Ti amo.
Harry.


 

THE END.
 

 Buona sera gente.
Come avete visto, questo è l'ultimo capitolo.
Mi sono divertita molto a scrivere questa storia, sicuramente molto presto ritornerò con una nuova. Ho solo bisogno di trovare un po' di ispirazione.
Infine, volevo ringraziarvi tutte, una ad una per aver seguito questa FF, ringrazio chi ha commentato, ringrazio chi ha solo letto.
SPERO CHE VI SIA PIACIUTA.
Federica
Ps. seguitemi su twitter, sono etoile_96 c:

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Capitolo 16
*** QUINDICESIMO CAPITOLO. ***


QUINDICESIMO CAPITOLO.
PENULTIMO CAPITOLO.


Poco dopo, però, la vedo di fronte a me.
Sorrido.
Non posso farne a meno.

Federica: Allora cosa devi dirmi?
Io: Mi dispiace.
Federica: Me lo hai già detto Harry.
Io: E che per Anne ci sarò sempre. Quando mi hai detto di essere suo padre, mi sono vergognato così tanto da non voler nemmeno rientrare a casa.
La vedo sorridere imbarazzata.
Federica: Dici davvero?
Io: Sì, dopo che l’ho vista al parco la prima volta, ho promesso a me stesso che quando avrei un figlio, non l’avrei abbandonato per nessun motivo. E invece…
Federica: invece l’hai fatto. Anche se involontariamente.
Io: Sì, ma sono pronto a rimediare. Posso ancora farlo no?
Federica: Non lo so. Anne chiede di suo padre tutti i giorni. Ma io non sono sicura di volergliene parlare.
Abbasso gli occhi.
Non mi aspettavo una risposta simile.
Ma in fondo a ragione.
Anne non si merita un padre come me.

Io: Non importa.
Federica: Mi dispiace.
Io: Davvero non fa niente. Però ricorda che ci sarò sempre per lei…e per te.
I nostri occhi sono uno davanti all’ altro.
In sintonia, come tanto tempo fa.
Io: Questi sono per te.
Federica: Grazie.
Prende il mazzo di fiori e sorride.
Io: Perché non possiamo riprovarci? Intendo io e te.
Federica: Harry io non me la sento. 
Prima che potessi rispondere si avvicina a me, baciandomi.
La stringo a me.
Racchiudo il suo viso tra le mie mani.
Io: Mi manchi…
Le sussurro.
Le nostre labbra si sfiorano ancora, ma stavolta sono respinto.
Federica: Addio Harry…
Le lacrime rigano il suo volto.
Io: Cosa? No, aspetta.
Federica: Sì, Harry è meglio per entrambi, credimi. Anne potrai vederla ogni volta che vuoi. Non ci problemi. Ma noi due, no. Non ce la faccio.
Io: Qual è il problema?
Federica: Sono io il problema.
Io: Non è vero.
Chiude gli occhi in cerca di forza per parlare.
Poi torna a guardarmi.
Federica: Io ti devo molte cose. Grazie a te sono cresciuta. Sono cambiata. Sono diventata donna. Ho amato per la prima volta. Ma adesso è finita e non si può più tornare indietro.
Io: Si che possiamo. Insieme supereremo ogni difficoltà. Te lo prometto.
Prendo le sue mani.
Le poggio sul mio petto, nella parte sinistra.
Io: Senti come batte?
Annuisce piangendo.
Io: Lo farà sempre per te.
Un’altra lacrima cade dai suoi occhi.
Il mio pollice, delicatamente, la porta via.
Io: Non piangere, da un bacio a Anne dille che le voglio bene. Tanto bene. Ok?
Annuisce di nuovo.
La stringo a me per l’ultima volta.
Un abbraccio, un piccolo bacio sulla punta del naso e poi via.
Scappo da lei prima che il dolore mi corroda.

Cammino.
Mi allontano da lei.
Non c’è più nulla da fare.
Però sono soddisfatto di me stesso.
Sono riuscito a dirle che mi manca.
Temevo di non… 

Federica: Aspetta!

Una presa al braccio destro rallenta il mio passo.
Io: Cosa c’è ancora?
Federica: Ecco io…
Mi afferra la maglia.
Mi tira a se baciandomi.
Federica: Sei mancato anche a me…
Sorrido.
La bacio.
Lo faccio io.
Le nostre labbra sono bisognose una delle altre.
Mi stringe come non lo ha mai fatto.


 CIAAAAO GENTE!
Come avevte letto questo è il penultimo capitolo, quindi ho deciso di scriverne uno lungo lungo (?),
Spero che vi piaccia, e che continuate a recensirla.
Sto già progettando di scrivere qualche OneShot, qualcuno è disposto a leggerle?
ASPETTO VOSTRE RISPOSTE.
Ps, seguitemi su twitter, e se mi menzionate ricambio c: Sono @Etoile_96 

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