Letters.

di Larriesh
(/viewuser.php?uid=184777)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** From Kurt, to Blaine. ***
Capitolo 2: *** From Blaine, to Kurt ***
Capitolo 3: *** Epilogo. ***



Capitolo 1
*** From Kurt, to Blaine. ***


Caro Blaine, 

 

 

è passato così poco tempo e già mi è impossibile descrivere quanto io senta la tua mancanza.

 

 

Dovrei odiarti per quello che hai fatto, dovrei davvero.

Eppure non ci riesco. 

Non riesco a smettere di pensarti.

Non riesco a smettere di amarti.

 

 

Sai, i primi giorni dopo la tua partenza da New York ho vissuto come in una specie di trance: non volevo parlare, non volevo mangiare, non volevo uscire.

È stato solo quando Isabelle mi ha supplicato di tornare in ufficio, o avrebbe dovuto licenziarmi, che mi sono convinto ad uscire dal guscio che mi ero creato. 

 

 

E così sono andato a lavorare. In tuta. 

Ti rendi conto? Avevi annientato anche il mio senso dello stile.

 

 

Continuavo a tormentarmi: perché mi hai fatto questo? Perché mi hai tradito? 

Io ero venuto a New York, solo, senza destino, ma il mio pensiero era a te.

Non ho mai pensato di svagarmi con qualcun altro. C'eri solo tu.

E che io sia maledetto, è ancora così. 

E odio me stesso per non riuscire a dimenticarti, ma soprattutto per non volerlo.

 

 

 

Poi, piano piano, la routine ha ripreso controllo della mia vita.

 

 

Da fuori potevo sembrare il vecchio me, ma dentro ero come spento. In stand-by.

Non sentivo nulla.

Fingevo di stare bene, ma ben presto mi sono reso conto di quando stessi mentendo a me stesso.

 

 

E poi è successa una cosa.

Ieri ero in ufficio, stavo aiutando Isabelle a spostare dei cataloghi della scorsa stagione in archivio, quando, dalle casse che diffondono la musica in ufficio, è partita Teenage Dream.

 

Isabelle ha solo sentito il tonfo dei cataloghi che avevo in mano sul pavimento, perché quando si è voltata verso di me io ero già scattato verso casa, correndo più veloce che potessi, con le lacrime che mi offuscavano la vista. 

 

 

Ho rischiato di essere investito tre volte, ho rovesciato la spesa di una signora che mi ha insultato in una lingua a me sconosciuta, e una volta a casa ho lottato con la serratura e sono corso al pc, prenotando il volo sul quale salirò tra poco.

Per venire da te.

 

 

Mi manchi troppo, Blaine.

 

 

Voglio venire lì da te, parlarti, cercare di capirti, poi magari perdonarti e baciarti fino a perdere le forze. 

 

Diciamo che ti bacerò subito. Dentro di me so di averti già perdonato.

 

 

Perché io sono incompleto senza di te, Blaine.

Non posso smettere di amarti.

 

 

Kurt

 

 

 

. . . . . . . . . . . .

 

Angolo di B:

 

Et voilà! I'm back! (un'altra volta :P)

Ecco un'altra cosina che avevo sul pc da secoli, in attesa di vedere la luce.

Due semplici lettere, da Kurt a Blaine e da Blaine a Kurt.

Non mi dilungo troppo, a domani con Blaine!

 

B.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** From Blaine, to Kurt ***


Caro Kurt,

 

 

Ormai da quasi un mese il pensiero di ciò che ho fatto mi tormenta.

Le conseguenze del mio gesto mi opprimono l'anima. 

 

Non mi piace la persona che sono stata quel giorno. E mi viene da pensare che quella persona non può essere nata di colpo, ma che era già lì. Cosa mi è successo Kurt? 

 

Ancora una volta ho avuto la conferma che il fatto che io sia una bella persona dipende da te. 

Quando ero con te mi sentivo completo: non avrei mai fatto niente che ti avrebbe ferito.

E invece, quando sei partito, mi è crollato il mondo addosso. Non avevo niente a cui appigliarmi. 

 

Ho fatto l'azione più brutta che una persona possa mai fare: ho spezzato la mia anima gemella. Con il mio gesto ho spezzato te.

 

Però io te lo devo dire. Io ti amo. Io amo solo te.

 

 

Vorrei dimenticare e andare avanti, ma ancora di più, vorrei che lo facessi tu.

Per non farti soffrire.

 

L'altro giorno sono tornato alla Dalton, sai? Volevo rivedere i miei amici, e capire se quello poteva di nuovo essere il posto giusto per me, ora che tu non ci sei più.

Quando Sebastian (ti stupiresti nel vedere quanto è cambiato) ha saputo quello che è successo, mi ha detto che avrei potuto tacere e andare avanti come se nulla fosse. Lui avrebbe fatto così.

 

Ma io no. A dire la verità, ci ho pensato, sai? Però credo che alla fine ti avrei confessato tutto lo stesso.

Non riesco a tenerti nascosta qualcosa, ancora di più una cosa così grande e sbagliata.

 

Inoltre ho capito quanto sbagliato sarebbe stato tornare alla Dalton. È lì che tutto è cominciato, e io rivedo in ogni dove i ricordi di noi. Non ce la farei.

 

 

Quello che tu devi però tenere a mente, amore, è che per me non è finita. Non è finita.

 

Io ti amo. Ti ho sempre amato, e continuerò a farlo. Mai come ora ho saputo che sei tu l'uomo della mia vita.

 

E voglio fartelo sapere, non mi arrenderò. Lotterò per te. Lotterò per riaverti. 

Lotterò per il tuo perdono.

 

Farò tutto, tutto ciò di cui sono in grado per riaverti con me.

Perché sei la cosa più bella che potessi mai avere la fortuna di avere.

 

 

Questa settimana il compito del prof. Schuester è cantare una canzone che faccia parte di noi, che abbia segnato un punto importante della nostra vita.

Per questo io non canterò Teenage Dream, no.

Questa volta no.

 

Canterò "Blackbird". 

Credo tu sappia perché.

È stata la canzone che mi ha fatto aprire gli occhi, e capire quanto cieco fossi stato.

"You move me, Kurt." ti ricordi? 

 

Io me lo ricordo. E non lo dimenticherò mai. 

Non è la fine.

 

Ti amo.

 

 

Sempre tuo, 

Blaine 

 

 

. . . . . . . . . . . . . . 

 

Angolo di B.:

 

Ed ecco anche la lettera di Blaine :)

Domani posterò un semi-epilogo (sempre che si possa chiamare così, infondo non è una storia..)

A domani! :)

B.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Epilogo. ***


Quando Blaine si diresse al centro del palco per cantare, quel giorno al McKingley, lo fece prendendo un bel respiro, e imponendosi di non piangere. Quella canzone era davvero importante per lui, e sperò che i suoi amici lo capissero.

Si sedette al centro, su uno sgabello, e fece segno a Brad di iniziare a suonare.

Le prime note si diffusero per l'aria. Blaine prese un ultimo respiro, e iniziò a cantare, ad occhi chiusi, rivedendo la scena di due anni prima, quando era Kurt a cantare Blackbird alla Dalton, e lui aveva visto la luce. Letteralmente. All'improvviso tutti gli altri erano spariti, e c'era solo Kurt, bellissimo, etereo, e Blaine si sentì così stupido a non esserne accorto prima. Ed ora, quando la visione di Kurt svanì, c'era solo il buio.

 

 

Kurt era sceso dall'aereo, e prendendo un taxi, era subito corso al McKingley. Sapeva che il giovedì c'era il Glee, e che Blaine sarebbe stato lì. Arrivato a scuola, corse in aula cando, e vide che era vuota. Lesse sulla lavagna il compito della settimana, e quindi si diresse all'auditorium.

Si fermò in alto, dove nessuno lo avrebbe visto. 

Marley era appena scesa dal palco, tra gli applausi dei suoi compagni, e vi era salito Blaine. Si era sistemato su uno sgabello, e aveva iniziato a cantare ad occhi chiusi. 

Kurt capì subito cosa stava cantando. Quella canzone, l'inizio di tutto.. La vera svolta del loro rapporto.. Blackbird.

Fu un colpo al cuore. Le lacrime iniziarono a scorrere sul suo viso, inarrestabili. Quella canzone era così importante per loro, e il fatto che Blaine l'avesse scelta per il compito del professor Schuester lo colpì, e gli rese più facile il perdono. E si innamorò ancora una volta di lui.

 

Anche Blaine stava piangendo. Non aveva potuto farne a meno. Cantò l'ultimo ritornello sussurrandolo, e poi aprì gli occhi, mantenendo lo sguardo basso. Sospirò, e poi spiegò ai suoi compagni la sua scelta.

"Questa canzone.. è una delle più importanti per me. Non so quanto possa averla cantata bene, non so se fosse nelle mie corde, ma non mi interessa. È la canzone che contava per me. È stata la canzone con la quale ho aperto gli occhi. Con la quale ho capito quando profondamente e assolutamente amassi Kurt. E ora che tra noi è finita io.. "

 

"Non è finita."

 

Fu quasi un sussurro, ma Blaine lo sentì. Alzò la testa di scatto, ed eccolo, che scendeva le scale.

Anche trasandato, con i capelli arruffati, gli occhi gonfi e rossi di pianto per Blaine era l'essere più bello che avesse mai messo piede sulla terra.

Kurt. Il suo Kurt.

 

 

Sentendo quelle parole Kurt non era riuscito a trattenersi. "Non è finita." 

L'aveva sussurrato, ma l'aveva detto con un'intensità è una decisione disarmanti. E benché fosse stato solo un sussurrò, Blaine l'aveva sentito. Ignorò le esclamazioni sorprese dei suoi amici nel vederlo. Ignorò il resto del mondo. C'era solo Blaine. E ora lui lo stava guardando, con quegli occhioni bellissimi colmi di lacrime, e a Kurt sembrò perfetto, e tutto sembrò svanire. Lui era il suo Blaine, e questo non era cambiato.

"Non è finita, Blaine." disse deciso, correndo verso il palco.

Quasi cadde inciampando in un gradino, ma si precipitò sul palco, e lanciò le braccia al collo di Blaine, stringendolo.

Blaine ricambiò immediatamente l'abbraccio.

Si stavano stringendo tanto da farsi male, ma a nessuno dei due importava. Erano insieme, e né Kurt né Blaine riusciva a sentire abbastanza vicino l'altro.

Poi Kurt si staccò dall'abbraccio e prese il viso di Blaine tra le mani. 

Questo lo guardò, e Kurt solo annegando in quel mare color caramello capì che non poteva rinunciare a lui. Sarebbe stato impossibile.

"Kurt.. sei qui.." sussurrò Blaine, tra le lacrime.

"Sono qui. E non me ne vado senza aver chiarito." disse Kurt, prima di avvicinarsi per baciarlo.

Fu un bacio all'inizio dolce, timido, reso salato dalle lacrime di entrambi, e ben presto si trasformò in qualcosa di più famelico, di più bisognoso.

 

"Ehm, ragazzi.." fu Schuester a interromperli, Blaine non seppe dire dopo quanto. Tutto quello che contava era il ragazzo di fronte a lui, che lo stava guardando con quello sguardo al quale Blaine non era mai stato capace di resistere.

 

"Prof Schuester, la prego, posso andare a casa?" chiese Blaine, con voce roca, senza staccare gli occhi da Kurt. Il suo Kurt. 

 

Schue sospirò. "Blaine, sai che devi rimanere nell'edificio fino alle 16. Vi prego, Kurt può restare, ma mancano poco più di una quindicina di minuti, resistete?"

 

Kurt annuì per lui. "Abbiamo resistito più di un mese, Blaine. Un quarto d'ora non cambierà nulla. E poi.. ho tre settimane di ferie. E le trascorrerò solo con te. Abbiamo del tempo da recuperare." disse sorridendogli. 

 

Scesero dal palco tenendosi per mano, sedendosi un po' distaccati dagli altri. 

 

Blaine si sentì un po' in colpa per non essere in grado di dare attenzione ai suoi compagni dopo di lui, ma si sarebbe scusato più tardi. Ora c'era Kurt con lui. Appoggiò la testa sulla sua spalla, e gli strinse la mano.

"Non riesco a descriverti la mia felicità in questo momento, Kurt." 

Kurt gli lasciò un bacio sui capelli, sorridendo. "Ti amo Blaine."

Blaine scoppiò di nuovo a piangere, e alzò la testa per guardarlo. "Io non ho mai smesso, Kurt. Scusa se però me ne sono dimenticato per un pò."

"Abbiamo tempo Blaine. Tempo per curarci le ferite a vicenda. Un tradimento non è mai colpa di uno solo. Rimediamo ai nostri errori e ricominciamo, ok?" disse Kurt.

Blaine annuì, e gli diede un bacio a fior di labbra. "Insieme."

A Kurt luccicarono gli occhi. Le lacrime di gioia non sarebbero tardate. Ma per ora sorrise, e gli strinse la mano. "Insieme."

 

 

. . . . . . . . . . . . . 

 

Angolo di B.

 

Fine :)

Sì, è corta come cosa, non so nemmeno se esista una tipologia per queste storie, però era una cosa che mi era passata per la mente, ed eccola scritta. 

Ora, spero veramente che i RIB ci diano un ritorno insieme in grande stile. Ce lo meritiamo, visto quanto ci stanno facendo soffrire. Ma Klainers, stay strong. Everything is gonna be ok. Courage. 

 

B.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1418214