Prima
di esporre il capitolo vorrei ringraziare:
A
voi dedico il capitolo :)
Erano
passati anni da quell' episodio, ma Harry se lo ricordava
perfettamente. Era convinto che quella ragazza con i capelli rossi
avesse un ruolo fondamentale nella sua vita. Per questo era certo che
essa non era una visione, ma qualcosa di reale e tangibile. E poi
c'erano anche gli occhi, due pozze color smeraldo che erano
impossibili da dimenticare. Avrebbe tanto voluto conoscerla e si
malediceva per non essere corso fuori sotto la pioggia per andare da
lei, infischiandosene delle regole dello zio. Si sentiva malissimo,
tanta voglia di conoscerla e poi? Non era nemmeno riuscito a
salutarla. Niente. Nemmeno un piccolo cenno della mano. Era come se
fosse rimasto pietrificato davanti a quella esile figura. A volte
capitava che la ragazza apparisse nei sogni del piccolo mago. Erano
sempre distanti e lei sorrideva costantemente e lo salutava. Non
parlavano mai, stavano solamente ore a guardarsi. Poi quando Harry
tentava di avvicinarla o di parlarle, lei diventava improvvisamente
seria e poi scompariva. Era una ragazza misteriosa, ma Harry sapeva
che doveva andare in fondo alla faccenda.
"
Hei amfico ci sfei?" Harry volse lo sguardo alla sua destra,
ditratto dal suo pensare. A chiamarlo era stato il suo amico Ron. Lo
guardò e gli sorrise. Lo trovava estremamente buffo in quel
momento.
Infatti, il migliore amico di Harry, era pieno di cioccolata sul
viso, segno che aveva appena finito di mangiare una fetta di torta
che inebriava i presenti con il suo dolce profumo. Non si era
minimamente accorto di essersi perso lo smistamento di quell'anno,
preso com'era dal suo pensare. E dire che c'erano un sacco di primini
che gli interessavano e voleva sapere in quale casata sarebbero
andati a finire, ma si era perso tutto quanto. Guardò la
tavolata
dei grifoni e scrutò le facce dei nuovi arrivati. Erano
tutti
sorridenti e sddisatti. Harry sorrise. Ricordò con una certa
gioia
il momento in cui anche lui si era seduto sullo sgabello in attesa
della senteza del cappello parlante. E si congratulò con se
stesso
per aver fatto la scelta di casata esatta. Non riusciva neanche
lontanamente pensare a come sarebbero stati i suoi giorni ad Hogwards
senza Ron ed Hermione accanto. Se avesse lasciato fare il cappello,
scegliendo i Serpeverde, magari sarebbe stato amico di quell'idiota
di Draco Malfoy e la sua combricola e la cosa lo disgustava
parecchio.
"
Si si, stavo solamente pensando. Stai tranquillo Ron" Ammise
Harry mentre si avvicinò alle labbra il suo bicchiere
contenente
dell'acqua naturale.
"
Come al solito stavi pensando a quella ragazza dai capelli rossi e
gli occhi verdi, non è vero? È diventata
un'ossessione ultimamente
per te. Non fai altro che parlare di lei e a pensarla." Harry
non capiva come mai Hermione fosse così refrattaria a quella
storia.
Di solito gli intigri e i misteri le piacevano, ma questo la faceva
solamente arrabbiare. La prima volta che gliene parlò, in
cerca di
un sostegno psicologico, la sua risposta fu un freddo e schietto "
Ti sarai immaginato tutto". Da quel momento era diventato quasi
impossibile parlarle della rossa. Le prime notti che
cominciò a
sognarla, Harry, aveva tentanto più volte di coinvolgere
l'amica, ma
nulla. Così cercò di scoprire come mai provasse
un così astio nei
confronti di una persona che non aveva mai veduto. Ancora oggi
attende una risposta dall'amica. Ron, dal canto suo, cercava di
sostenere l'amico essendo convinto anche lui che quella ragazza era
un tassello importante di chissà quale gioco. Ma quando
provava a
parlare con Hermione la risposta era sempre la stessa. Ron ed Harry
si scambiarono un'occhiata evidente. Dovevano a tutti i costi
convincere Hermione a partecipare. Cosa sarebbe stato altrimenti del
trio dei miracoli? Senza l'amica sarebbero stati solamente un duo e i
due sapevano quanto Hermione fosse importante nel gruppo. Lei era
quella razionale, calma e colei che sapeva tutto su tutto. Mentre
loro erano impulsivi e spericolati. I due amici avevano disperato
bisogno di Hermione.
"
Hermione, sono sicuro che quella ragazza sia una persona importante.
Che abbia quache significato. Altrimenti non mi comparirebbe anche
nei sogni. Devo scoprire chi è e cosa vuole da me. E tu sai
bene
quanto sei brava in certe cose. Ti prego dacci una mano"
affermò
il ragazzo cercando gli occhi dell'amica.
"
Secondo me è solo un'allucinazione del tuo cervello. Avrai
visto un
film e ti sarà rimasta impressa l'attrice. Se davvero
volesse
comunicare con te l'avrebbe fatto da tempo non ti pare? Non ti
cercherebbe solamente nei sogni. E anche se fosse così ti
avrebbe
già parlato da un pezzo. Se voglio parlare con una persona
non
scompaio appena questa mi si avvicina. È del tutto illogico.
Svegliati Harry e non perdere tempo dietro a queste schiocchezze"
"
Ma Hermione.." Harry non riuscì a completare la frase
poichè
il preside Albus Silente prese la parola.
"
Ragazzi, è con immenso piacere che vi do il benvenuto ad un
altro
anno scolastico qui ad Hogwarts. Non voglio mentirvi. Questi sono
tempi duri e oscuri, per questa ragione noi insegnanti abbiamo deciso
di apportare alcuni cambiamenti quest'anno. Sappiamo che la nostra
forza è l'unione. Più siamo, più forza
ci infondiamo. Da soli
siamo molto vulnerabili, ma se uniti possiamo superare qualunque
ostacolo. È per questa ragione che quest'anno abbiamo deciso
di
aumentare le vostre conscenze nel mondo della magia. Ospiteremo per
quest' anno una scuola di magia italiana. Non abbiate paura, anzi
prendetela come un'opportunità. Confrontatevi con loro,
osservateli
e cercate di migliorarvi insieme. Giungeranno domani, confido nella
vostra più completa disponibilità e
cordialità. Ora vi auguro una
buona notte e sogni d'oro. Buon inizio anno a tutti" detto
questo si rimise a sedere congedando gli alunni. Appena finito il
disorso si sentì un'enorme vociare per tutta la sala grande.
Tutti
chiedevano a tutti informazioni sulla scuola di magia italiana. Tra
le casate echeggiavano commenti più o meno positivi.
"
Non la trovate una scelta eccitante? Conoscere altri giovani maghi?"
chiese Hermione eccitatissimi ai due amici.
"
Si, certamente Hermione, ma ti confesso una cosa, questa scelta mi
preoccupa un po'" Disse Harry mentre si accingeva ad alzarsi dal
tavolo.
"
In effetti..Ma Silente sa il fatto suo" s'intromise il Weasley.
Il
trio continuò a percorrere la strada per arrivare in
dormitorio in
completo silenzio, ognuno assorto nei propri pensieri. Hermione era
eccitatissima dalla scelta di Silente. Confrontarsi con altre persone
era la metodologia più adatta per migliorarsi. Avrebbero
imparato
qualcosa di nuovo, di diverso. Il primo avviso di quell'anno l'aveva
messa di buon umore senza alcun dubbio. Ron, invece, era spaventato.
Non sapere cosa ti aspetta, come comportarsi lo preoccupava
parecchio. Non voleva fare alcuna brutta impressione, ma era
consapevole di non essere l'alunno modello. Sospirò e
guardò Harry
nella speranza di trovare uno sguardo simile al suo. Ma si sbaliava.
Gli occhi di Harry fissavano costantemente il pavimento. Era felice
dell'idea del vecchio preside, ma c'era qualcosa che non lo
convinceva. Era come una specie di sesto senso che gli diceva di
stare allerta, di non abbassare la guardia. Poichè, come
aveva
imparato negli anni, l'apparenza può essere ben diversa da
ciò che
è in realtà. L'essere, cioè,
può non coincidere con l'apparire.
Senza accorgesene era arrivati davanti la sala comune e, dopo aver
esposto la parola d'ordine alla signora grassa, entrarono.
Era
tutto perfettamente come se l'erano ricordati. Era come se il tempo
si fosse fermato all'anno precedente. Il trio sorrise a quella veduta
mai mutata. Finalmente erano tornati. Si scambirono gli sguardi poi
Hermione esordì:
"
Ragazzi io vado a letto. Sono arecchio stanca, mi raccomando riposate
anche voi che domani ci attende una lunga giornata. Buonanotte!"
detto questo si incamminò sulle scale per giungere al
dormitori
femminile.
"
Buonanotte Herm" le urlarono di tutta risposta i due. Ron ed
Harry rimasero qualche minuto in sala comune, poi decisero di recarsi
nella loro stanza a dormire. Domani sarebbe stata una giornata
decisamente lunga. Sarebbero arrivati i nuovi ragazzi e la cosa si
preannunciava tutt'altro che serena!
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