From the moment I met you..

di showmeyoucare
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Allyson Ann Morgan, monsieur ***
Capitolo 2: *** la 'sfigatella'..? ***
Capitolo 3: *** 'Allora.. buona notte.' ***



Capitolo 1
*** Allyson Ann Morgan, monsieur ***


Yeah, You could be the greatest
You can be the best
You can be the king kong banging on your chest

You could beat the world
You could beat the war
You could talk to God, go banging on his door.

 

Mi giro per l’ultima volta verso la porta di casa mia, verso la mia famiglia, e verso i miei amici, che mi stanno salutando piangendo. Non riesco a trattenere le lacrime, quando mia madre si affaccia alla porta di casa, con in braccio la piccola Elsie, la mia sorellina, con le lacrime agli occhi. Devo andare via adesso, prima che ci ripensi. Andare via verso un nuovo mondo, una nuova città, nuove opportunità, che qui in un paesino sperduto dell’Irlanda non posso trovare.
Comincio a camminare a passo spedito, quasi correndo verso l’aeroporto, per cercare di non pensare a tutte le cose che mi mancheranno del mio amato paesino di campagna.
Solo a pensare che andrò a trascorrere il mio ultimo anno di liceo in un college a Londra, mi si gela il sangue. Sia chiaro, non ho niente contro quella bellissima città, ma semplicemente non credo di essere abbastanza forte per ricominciare una nuova vita; perchè quella che avevo prima, per me era perfetta.
 
Dopo aver fatto il ceck in, mi dirigo verso l’entrata che porta al mio aereo, e mi siedo su una panchina, tenendo il cellulare stretto. Me lo rigiro tra le mani, e comincio a guardare tutte le foto che ho fatto assieme ai miei amici, ma soprattutto alla mia migliore amica: Becky. Lei mi mancherà tantissimo, già lo so, ma mi ha promesso che appena può mi verrà a trovare a Londra.
 
Mi avvio verso l’aereo e prendo posto vicino al finestrino, per guardare fuori, ma non riesco nel mio intento, perchè appena mi metto le cuffiette per ascoltare la musica, crollo in un sonno profondo.
Dopo circa un’ora, vengo svegliata da un ragazzo, e che ragazzo, che a quanto pare si era seduto vicino a me, e che mi scuote un pò la spalla per svegliarmi.
- ehi, signorina, si svegli. Siamo arrivati –mi dice gentilmente, scuotendo i folti ricci marroni, e guardandomi negli occhi. Oh no, non doveva farlo, ha degli occhi semplicemente stupendi, di un colore verde smeraldo, e non posso evitare di perdermici, tanto che resto imbambolata per qualche secondo di troppo, e mi dimentico di rispondergli
- signorina, si sente bene? Mi ha sentito? –chiede ancora, avvicinandosi leggermente alla mia faccia, tentando di capire che tipo di problemi ho.
- sisi, certo, grazie, signor ... –lascio in sospeso la frase, sperando di scoprire il nome di quell’angelo sceso dal cielo.
- Styles, Harry Styles, ma mi può chiamare Harry, e può darmi del tu, signorina ... –
Utilizza la mia stessa tattica, ma credo lo faccia solo per cortesia, sembra un ragazzo per bene.
- Allyson Ann Morgan, monsieur –accenno a un sorriso, e con fare principesco allungo la mano verso di lui, aspettando che la stringa. Non so perchè mi sto comportando così, di solito sono molto timida e riservata, e prima che mi apra con qualcuno ne passa di tempo. Ma lui mi fa un effetto diverso, e non ho paura di fare figuracce. Forse perchè sono piuttosto convinta che questa è la prima e ultima volta che lo vedrò. Lui si mette a ridere, Dio che risata. Qualcosa mi dice che oggi qualcuno ha deciso di farmi morire. Allunga la mano, fino ad arrivare a stringere la mia, e un brivido mi percorre la schiena. Cosa mi sta succedendo?
- beh, Allyson, è stato un piacere conoscerti, davvero. Adesso devo proprio scappare, spero di riincontrarti! –sorride e le sue labbra lasciano lo spazio a una fila di denti bianchissimi, e sulle sue guance si formano due meravigliose fossette. Ma allora vuoi proprio farmi morire. E quelle fossette irresistibili da dove vengono?
Lui scoppia a ridere e io non capisco perchè, quindi chiedo delle spiegazioni.
- beh..ecco.. a dire il vero non so nemmeno io da dove vengano le mie fossette! – mi confessa, continuando a ridere come un idiota. Solo dopo qualche secondo realizzo quello che ha detto, quindi strabuzzo gli occhi e divento rossa in viso.
- io.. ehm.. io non.. oddio, l’ho detto davvero ad alta voce? –chiedo con un tono basso, in imbarazzo, pregando in una risposta negativa.
- no, ma scherzi? In realtà non te l’ho detto, ma ti leggo nel pensiero –mi prende in giro lui, per poi darmi le spalle e camminare verso l’autobus che parte qualche secondo prima che lui riesca a salire. Giurerei di aver sentito qualche imprecazione del riccio, che si volta nuovamente verso di me e mi viene incontro.
- io.. ehm.. io credo di aver appena perso l’autobus.. –dice, con la voce bassa, portandosi una mano dietro la nuca e grattandosela.
- mm ottima osservazione, davvero. E soprattutto, grazie per avermelo detto, perchè non ci sarei mai arrivata –rido, e lui si aggiunge a ruota dopo di me. – senti – continuo io – se vuoi, io avevo prenotato un taxi, magari posso accompagnarti dove devi andare.. – propongo, e sul suo viso compaiono di nuovo quelle adorabili fossette, ma subito dopo non capisco più niente. Aspetta, aspetta, aspetta.. mi ha appena abbracciata? Me lo ritrovo attaccato a me, a riempirmi di ‘grazie’ , e solo quando mi faccio sfuggire un colpo di tosse, si accorge di essermi appena saltato addosso, e si scusa.
- oddio, scusa.. io.. è solo che anche se ti conosco da meno di un’ora, mi sembra di conoscerti da una vita.. – ecco, adesso è a disagio, che stupida che sono. Ma io provo la stessa cosa che ha appena detto lui.
- ehi, tranquillo, in realtà devo dirti che anche per me è lo stesso. Sei il primo sconosciuto a cui parlo, utilizzando più di qualche monosillabo.-confesso io, e noto che il suo sguardo è decisamente più sollevato. Solo adesso mi accorgo della vicinanza che c’è tra di noi, e imbarazzata, mi schiarisco la gola e mi allontano di un passo.
- ehm, dunque si, dove devi andare? A casa tua? –gli domando, mentre ci avviamo verso il taxi, per spezzare quell’imbarazzante silenzio che si è creato tra di noi.
- no, a dire la verità domani comincia il semestre autunnale, vado al college..- risponde, guardandosi le sue converse bianche.
- oh, veramente? Anche io! Ma non mi ricordo come si chiama, dev’essere qualcosa che comincia con la C, e poi Drew College, ho il depliant nella bor...- non faccio in tempo a finire la frase che lui mi interrompe.
- Charles Drew College? Ma stai scherzando? – mi chiede, con occhi sognanti.  Nel frattempo tiro fuori il depliant dalla borsa, annuisco e glielo mostro. Comincio seriamente a preoccuparmi per questo ragazzo, non vedo cosa ci sia di strano nell’andare nel mio nuovo college, dav.. la sua voce interrompe di nuovo i miei pensieri, ci sta già facendo l’abitudine?
- Tu frequenterai il mio stesso college! Ma ti rendi conto? Oddio, che bello, ci vedremo più spesso, e passerò tanto tempo con t.. ehm.. no, niente, sono davvero felice che tu abbia scelto il Charles Drew College, è una scuola molto buona, ecco, si, volevo dire questo..-è di nuovo in imbarazzo, e porta ancora la mano dietro la nuca, ma questa volta non riesco a trattenere le risate, guadagnandomi uno sguardo impaurito da parte dell’autista, che sembra avere la mia età, forse uno o due anni in più di me. Louis, mi pare che si chiami. Mia madre ha salvato il suo numero nel mio telefono per ogni evenienza.
- anche io sono felice di passare più tempo con te, Harry.- gli sorrido mentre glielo dico, e realizzo che per tutto questo tempo grazie a lui non mi sono rattristata per la mancanza del mio paesino e di tutte le persone a cui voglio bene. Che sia davvero un angelo?
 
- Mi scusi, ma non mi ha ancora detto verso dove siamo diretti.-questa volta è Louis a parlare, e inchioda i suoi occhi, che scopro essere di un azzurro intenso, sui miei. Faccio per rispondere, ma Harry mi precede..
- Verso l’infinito e oltreeee! –urla, per poi scoppiare a ridere come un idiota, tanto che gli vengono le lacrime agli occhi.
- Lo scusi, comincio a sospettare che non sia tanto normale. Comunque, dove siamo diretti, ha chiesto? Charles Drew College, per favore.- 

Lalalala SCIAO A TUTTTI c:
ecco il primo capitolooo! non è molto,
ma nel prossimo ci saranno molte novità!
Allyson conoscerà le sue compagne di stanza
e Harry le farà conoscere i suoi amici.
se leggete recensite, please c:
vaaabene, al prossimo capitolo
con affetto
una Sara alle prime armi. 

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Capitolo 2
*** la 'sfigatella'..? ***


- Allora, dunque vediamo, Allyson Ann Morgan, da Mostrim, Irlanda, è così? -mi chiede l’uomo dietro al balcone, aspettando una mia risposta. Sono arrivata qualche minuto fa nel mio nuovo college assieme a Harry, che mi sta aspettando su uno dei divanetti dell’entrata. Mi volto verso di lui per vedere se è ancora là, e noto che ha trovato compagnia: due biondine con una voce stridula e delle minigonne che lasciano ben poco all’immaginazione, si sono sedute vicino a Harry, e hanno cominciato a sghignazzare, perchè la loro non si può considerare una risata, su qualche ‘sfigata nuova ragazza che è arrivata’, e le sento chiedergli se per caso sa il suo nome.
- Allyson.. borbotta Harry, in imbarazzo. Mi irrigidisco subito, capendo che quella sfigatella di cui stanno parlando, in realtà sono io.
- si, si, sono io. –rispondo cercando di essere gentile e forzando un sorriso. Perchè mi ha fatto così male sentirlo parlare in quel modo di me? Voglio dire, magari non gliene frega niente di me e voleva solo un passaggio per il college..
- perfetto, ecco a lei le chiavi, secondo piano, stanza 78. Ovviamente non sarà da sola, ma la condividerà con due ragazze, della sua età. Loro sono Summer Evans e Lucinda Gordon, se ha bisogno di informazioni può chiedere a loro, anche se in questa scuola non sono tra le ‘ragazze popolari’. Ah, dimenticavo, abbiamo anche organizzato vari corsi, come quello scientifico, teatrale, musicale, .. – mi informa, sempre con un sorriso stampato in faccia, ma la mia testa al momento è altrove.
- grazie mille, ma credo che in questo semestre non frequenterò corsi alternativi, voglio cercare di ambientarmi bene. Grazie lo stesso –ammetto io, dirigendomi verso le scale, senza degnare di uno sguardo Harry, che però mi vede mentre vado via senza di lui, e mi corre dietro. E che cazzo, non poteva starsene assieme alle sue due amichette?
- Ally! Ehi, aspettami Ally, dai –mi dice, alzando un po’ la voce, per farsi sentire da me.
- Ally..? Il mio nome è Allyson, non mi pare di averti detto che potevi darmi un soprannome. E poi, mi sembrava che ti stessi divertendo con quelle due oche, a parlare male della nuova arrivata. Oh, aspetta un secondo, la nuova arrivata sono io! –rispondo fredda, senza guardarlo in faccia. Mi stanno già salendo le lacrime agli occhi, se lo guardassi negli occhi credo che gli scoppierei a piangere in faccia. Oh, Styles, cosa mi sta succedendo?
- oh.. hai sentito.. senti, io non ho detto niente su di te, solo che non sapevo come levarmele di dosso! Da quando io e i miei amici abbiamo formato una band qui a scuola e siamo diventati tra i più ‘popolari’, quelle due non fanno altro che starmi addosso! Ma loro non sanno che adesso ho un’altra ragazza per la testa.. –cerca di scusarsi lui. Non so se fidarmi, e comprendere quello che ha fatto. Ma non doveva dirmelo, non doveva dirmi che ha un’altra ragazza per la testa. Non gli interesserò mai. Penso, e sento che ho gli occhi lucidi, e la vista mi si è annebbiata un po’. È meglio che vada via adesso, se non voglio farmi vedere piangere da lui.
- io non lo so Harry, non so se crederti. In fondo ci siamo conosciuti da poco, no? Puoi esserti fatto qualunque opinione su di me, e io non posso farci niente. Solo.. credevo fossi diverso, mi dispiace, adesso devo andare.. ci vediamo – quanto fa male dirgli così, Dio. Mi è quasi sembrato di aver visto una lacrima scendere sulle sue guance. Mi volto, e comincio a salire le scale, per cercare la mia nuova stanza. Mi accorgo solo dopo, che senza volerlo, ormai le lacrime si sono impossessate del mio viso. Fantastico, proprio adesso che devo conoscere le mie nuove compagne di stanza.
 
-- HARRY --
 
Non ci credo, ho fatto un casino. Tutto per colpa di quelle due oche, che mi assillano ogni giorno. Siamo fermi davanti alle scale, e mi sta guardando, con gli occhi lucidi. Sono uno stupido, Cristo. Mi guarda con quei suoi occhi azzurri, ma non riesco a reggere lo sguardo, ho paura di perdermici di nuovo. Il suo azzurro brillante è diventato spento, e si vede che l’ho ferita. È incredibile come riesca a leggere i suoi sentimenti, solo guardandole gli occhi.
- io non lo so Harry, non so se crederti. In fondo ci siamo conosciuti da poco, no? Puoi esserti fatto qualunque opinione su di me, e io non posso farci niente. Solo.. credevo fossi diverso, mi dispiace, adesso devo andare.. ci vediamo – mentre me lo dice mi cade una lacrima, non posso credere che l’abbia detto davvero. Si volta, facendo oscillare i suoi lunghi capelli castani, e qualche suo boccolo mi sfiara la mano, che ho portato al viso per nascondere la lacrima. Ma perchè non ha capito che la ragazza che ho per la testa è lei? Oppure l’ha capito, e ha trovato una scusa per andarsene, perchè non le interesso.
Andiamo, Harry, non puoi stare così male per una ragazza, l’hai conosciuta da poche ore! Cerco di convincermi da solo, ma sto solamente mentendo a me stesso.
Oh, si che puoi, lei è speciale, e tu lo sai. Una voce rimbomba nella mia testa, e mi fa sussultare.
E tu chi sei, scusa? Domando ingenuo.
Come sarebbe ‘chi sono’? io sono  la tua coscienza, e ti posso assicurare che perderai la tua bella Allyson se non farai qualcosa subito. Ha ragione, cazzo.
Devo fare qualcosa, ma cosa? Domando ancora, ingenuamente. Sto parlando con la mia coscienza, mi faccio paura da solo.
Solo tu puoi saperlo. Sorprendila, tu hai un dono, quello della voce. Sfruttalo. Ma certo! Adesso so cosa fare, riuscirò a conquistarla.
 
-- ALLYSON --
 
Giro la chiave nella stanza, con ancora le lacrime agli occhi. Entro, e mi accoglie un mini soggiorno, con un divano da tre posti, girato verso una televisione. Sento dei passi provenire da un altra stanza, e mi preparo all’incontro con le mie due nuove compagne. Sbucano dalla porta con un sorriso stampato in faccia. La prima indossa una tuta, e ha i capelli biondi raccolti in una treccia. È discretamente alta, ma la cosa che mi colpisce di più sono i suoi occhi, neri come la pece. La seconda, indossa dei leggins e una felpa lunga. I capelli, sono sciolti e neri, riccissimi, in contrasto con i suoi occhi grigi. Continuano a sorridermi, finchè non si avvicinano e notano che ho pianto. Probabilmente ho il trucco tutto sbavato e sembro una nuova specie di panda. Magari tra un po’ mi portano delle foglie di bambù. La loro espressione diventa triste e sincera, e la riccia viene ad abbracciarmi. Mi irrigidisco un po’, non sono molto abituata ad abbracciare gli estranei, ma poi mi rilasso, e ricomincio a singhiozzare.
- ehi, ehi, calma, ci siamo noi qui. Io sono Summer, ma puoi chiamarmi Sam, e tu? –mi domanda la riccia, con un tono dolce, che mi fa sentire la benvenuta.
- il.. il mio nome è Allyson, ma potete chiamarmi Ally.. –dico io, tra un singhiozzo e l’altro, ancora un po’ in soggezione per l’abbraccio della riccia. Quella che dovrebbe essere Lucinda lo nota, e fa un risolino.
- io sono Lucinda, ma chiamami Lily, ti prego, odio il mio nome. Comunque stai tranquilla, lei fa sempre così con le persone che non conosce. È molto aperta, non cambierà mai, purtropp.. Ahi, scema! –comincia a dire Lily, ma viene interrotta da Summer, che scoglie l’abbraccio con me, per tirare un leggero pugno sulla spalla di Lily. Vedendo la scena, non riesco a trattenere una risata, che trascina anche loro.
- beh, almeno ti abbiamo fatto ridere, ne è valsa la pena! –ammette Lily, facendomi sorridere di nuovo. Mi stanno già simpatiche queste ragazze. Penso, felice di essere capitata in questa stanza.
- allora, vuoi dirci cosa ti è successo? –chiede Summer.
- Sam, ma ti pare il modo? Magari non ha voglia di parlarne, e poi è appena arrivata, lasciamola un po’ in pace, poverina –la ammonisce Lily.
- oh, tranquille ragazze, magari parlarne con qualcuno mi farà bene. Allora.. – comincio a raccontare tutta la mia storia, dal perchè sono venuta qui, al mio incontro con Harry; dal viaggio in taxi con lui, alla litigata di prima. Riesco a tirare fuori tutti i miei sentimenti con loro, e racconto di come mi sia affezionata a lui in così poco tempo. Loro ascoltano attente, ridono nelle parti divertenti e si zittiscono in quelle più tristi.
- ah, Ally, te lo sei scelto proprio bene! Harry Styles è uno dei ragazzi più popolari e più ambiti dalle cheerleaders. Tutti conoscono la sua maschera, ma nessuno sa come è davvero. Ha degli amici che fanno sbavare tutte le ragaze, e qualcuno qui tra noi lo sa bene, non è vero Lily? –volge uno sguardo divertito all’amica, ammiccando un sorriso beffardo.
- già.. visto che ci stiamo confessando tutte queste cose allora lo farò anch’io.. ecco, Ally, devi sapere che sono stata assieme a uno degli amici di Harry, Niall.. – confessa Lily, un po’ imbarazzata.
- oh, davvero? E poi che è successo? –domando, sempre più incuriosita da questa storia.
- beh, lui si è trasferito in Irlanda, a Mullingar, da un giorno all’altro, senza dirmi niente, e mi ha lasciata qua da sola. Sono stata davvero male per lui, ma ormai è acqua passata. Anche se qualcuno dice che probabilmente questo anno tornerà da noi. Dicono che Harry sia andato a casa sua, in Irlanda, per chiedergli di tornare. Sai, loro hanno formato una band, e non riuscivano a andare avanti senza di lui, sia come componente, sia come amico..-finisce di raccontare, e noto che gli occhi neri sono diventati improvvisamente lucidi. Doveva amarlo davvero.
- comunque, per la faccenda di Harry, secondo me dovresti credergli. Jane e Julie sono delle oche, che gli vanno dietro da quando è diventato popolare, qui a scuola. Ma le quando stavo con Niall, e uscivamo anche con Styles, era davvero simpatico, e per un periodo mi ha aiutato a superare il suo trasferimento. – mi consiglia, con una punta di tristezza nel suo tono di voce. Forse ha ragione lei, dovrei credergli. Ma voglio che capisca che mi ha fatto stare male, anche solo con qualche parola.
Ho davvero bisogno di pensare e di rilassarmi, prima di andare a cena. Sono le quattro, così decido di farmi una doccia, per mettere in ordine i pensieri.
- ragazze, scusate, io ho bisogno di farmi una doccia, mi serve del tempo per pensare. Vado a prendere i vestiti, ci metterò un po’-annuncio alle mie nuove amiche, mentre mi dirigo verso la valigia per poi prendere un cambio, l’asciugamano, le cose per la doccia, e un paio di jeans stretti strappati, abbinati ad una felpa della adidas. Non mi vesto quasi mai elegante, mi piace stare comoda. Mi avvio verso la doccia, sotto lo sguardo di Lily e Sam. Apro l’acqua, e comincio a spogliarmi, per poi entrare in doccia. Lascio che l’acqua scorra su di me, e comincio a pensare a tutto quello che è successo, da quando ho lasciato l’Irlanda.
 
-- HARRY --
 
Ho deciso, le farò una sorpresa. Non penso che le dirò oggi che mi piace, anche perchè non so nemmeno io se è così o no, ma soprattutto perchè sarà un successo anche solo se mi parlerà ancora. Non so se riuscirei a non stare con lei. Spero solo che non sia in camera sua. Busso alla porta numero 78, sperando che qualcuno mi apra. Il mio desiderio viene esaudito, quando, dopo qualche secondo, la porta viene aperta da Lily. Mi ricordo ancora di quando è stata male per Niall, infatti sono andato a chiamarlo anche per lei. Non vedo l’ora di vederla sorridere di nuovo, quando vedrà il biondino.
- ehm.. ciao Lily, volevo sapere se c’è Allyson –le chiedo, sperando che mi risponda.
- si, è in doccia, perchè? Non ti conviene parlarle adesso, è un po’ giù..-mi dice lei. E chi ha detto che voglio parlarle? Nel frattempo, viene alla porta anche una riccia, che mi squadra dalla testa ai piedi.
- ecco, volevo chiedervi se potevate farmi un favore.. io voglio chiedere scusa a Ally, davvero, solo che vorrei farlo.. da solo, se no mi sento in imbarazzo..- dico, pregando che non mi prendano per uno arrogante.
- ci stai cacciando dalla nostra stanza, Styles? – mi domanda la riccia, con un tono arrabbiato.
- no, no, ci mancherebbe.. ecco, io.. semplicemente.. –comincio a balbettare, finchè le due cominciano a ridere a crepapelle.
- oddio, avresti dovuto vedere la tua faccia, davvero, sembravi un cucciolo impaurito – dice Lily ridendo
- si, è vero! Comunque certo, adesso andiamo in biblioteca.. non farla stare male, per favore. La conosco da poco, ma già le voglio bene. –dice la riccia, fulminandomi con lo sguardo, cercando di mettermi paura.
- ok, grazie mille! – le abbraccio, anche se sono un po’ diffidenti. Adesso dipende tutto da te, Styles.
 
-- ALLYSON --
 
Dio, che bene che si sta dopo una doccia calda. Guardo l’orologio un po’ appannato del bagno, e leggo l’ora: le cinque e mezza. Effettivamente, sono stata un bel po’ in doccia, però sono riuscita a concludere qualcosa. Ho deciso che gli crederò, infondo non ha detto niente su di me.
Mi asciugo, mi metto del mascara, e poi mi vesto. Esco dal bagno, e vedo che Lily e Sam non ci sono. Oh, hanno lasciato un bigliettino sulla porta.
siamo in biblioteca, ci vediamo dopo a cena.
Ps. Fatti bella, che c’è una sorpresa!
S. e L.’
Fatti bella? Una sorpresa? Comincio a pensare su quale scherzo possano avermi fatto, ma i miei pensieri vengono interrotti. Qualcuno sta bussando alla porta, così vado ad aprire. Quando vedo chi è, sgrano gli occhi.
- Ha.. Harry? –dico incerta. Ho le visioni?
Lui non risponde, ma tira fuori uno stereo e si mette a cantare, davanti alla mia porta
 
I’ve tried playing it cool
Girl when I’m looking at you
I can never be brave
Cause you make my heart race

 
Rimango imbambolata, ha una voce meravigliosa. Non so come faccio a non saltargli addosso, davvero.
Shot me out of the sky
You’re my kryptonite
You keep me making me weak
Yeah, frozen and can’t breathe

Vedo che alcune ragazze sono uscite dalla loro stanza, sentendo la musica, e comincio ad arrossire. Lui invece mi guarda negli occhi, che mi cominciano a diventare lucidi.
Some things gotta get loud
Cause if not, they just don’t make you see
That I need you here with me now
Cause you’ve got that one thing..

Lo porto dentro la stanza, per evitare di attirare troppo l’attenzione e di fargli vedere che sto per piangere. Non mi trattengo e gli salto addosso, tenendolo stretto in un abbraccio.
- oh.. è un modo per dirmi che mi hai perdonato? –domanda speranzoso, sussurrando, mentre siamo ancora attaccati.
- mm si, può essere..- scoppio a ridere e gli tiro un pugnetto sulla spalla
- e comunque..-continuo – tu sei tutto pazzo! C’erano un sacco di ragazze fuori dalle camere, davvero un ottimo modo di farmi conoscere – dico io, ancora ridendo.
- eh, cosa vuoi farci, hai un amico stupendo –dice vantandosi. Credimi, non hai mai avuto più ragione di adesso.. penso. Sul suo viso si dipinge uno strano sorriso malizioso, e cominciano a venirmi dei dubbi.
- oh no! Ti prego, dimmi che non l’ho detto! –lo imploro, ma lui continua a sorridere – ma non è possibile, ancora! – sbuffo, e giro la testa da un altra parte, per sentirmi meno in imbarazzo. Mi sento improvvisamente leggera, e due secondi dopo sono distesa sul mio letto.
- ma cos..? –provo a dire, ma non faccio in tempo a finire la frase, che Harry comincia a riempirmi di solletico.
- no, ahah Harry, ti prego ahah il solletico noo – dico, tra una risata e l’altra. Dopo un po’ si ferma all’improvviso, e mi guarda dritta negli occhi. Io arrossisco e giro lo sguardo da un’altra parte. Questo ragazzo mi farà morire.
- sai, volevo dirt.. –si blocca, d’un tratto, quando nella stanza piombano Sam e Lily, con una macchina fotografica, a riempirci di foto, in cui io sono distesa, e Harry è a cavalcioni sopra di me.
Ci alziamo imbarazzati, e borbottiamo qualcosa di incomprensibile. Le due scoppiano a ridere, così Harry si ritira.
- uhm.. io.. io vado allora, ci vediamo dopo così ti farò conoscere i miei amici, ciao –annuncia, e mi schiocca un bacio sulla guancia. Arrossisco subito, spero solo che non l’abbia notato.
-oh, okay, a dopo –dico, guardandolo uscire. Quando ha chiuso la porta, mi volto verso le mie amiche, che mi guardano con un sorriso malizioso stampato sulla faccia.
- beh? Che avete da guardare? – sbotto, e loro scoppiano a ridere.
- tra rosa e fioor nasce l’amoor – cantano assieme, per poi buttarsi sul letto a ridere, e beccandosi una cuscinata da parte mia.
 
Guardo l’ora. Sono già le sette, e tra mezzora dobbiamo scendere per cenare. ho un po’ di paura a incontrare gli amici di Harry, ma in fondo non credo che mi mangeranno. Anche perchè obbligherò Lily e Sam a venire con me. L’unione fa la forza, no? 


 
okaaay CIAO A TUTTI *si nasconde*
            ecco il secondo capitolozz
            ho cambiato idea sugli amici di Harry,
            glieli faccio incontrare nel prossimo.
            e come vi sembrano Sam e Lily?
            e poi stavo pensando,
            potrebbe nascere qualcosa tra Sam e uno dei ragazzi,
            chi preferireste?
            me lo dite nella recensione, please?
            sarei molto felice c: con più; di dieci parole, però.
            Vabbuono, vado a studiare, sciaoo
            - Sara - 

 

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Capitolo 3
*** 'Allora.. buona notte.' ***


-Allora, io sono pronta, spero. E voi?-domando a Lily e Sam, guardandomi allo specchio. Indosso una felpa verde e il mio paio di jeans preferiti. Sono molto importanti per me, me li ha regalati la mia migliore amica Becky prima di partire, e da quando ce li ho, sono convinta che portino fortuna. E mi fanno sentire a casa, in Irlanda. Una lacrima riga la mia guancia, ai ricordi degli amici che ho lasciato, ma la asciugo subito; non devo pensarci, e devo smetterla di piangere.
- ehm.. anche io.. quasi –la voce di Sam arriva non so da dove, e poi la vedo sbucare dal bagno, con un asciugamano che la avvolge.
- Dio, ma che hai fatto tutto quel tempo in bagno? –le chiedo curiosa.
- io.. stavo ballando –                  
- ballando? In bagno? –
- si, mi vergogno a farlo davanti agli altri, e quindi ballo in bagno. Non vedo cosa ci sia di sbagliato..-
- oh, assolutamente niente.. dai, adesso sbrigati, che Harry e i suoi amici ci aspettano.- le dico dolcemente, buttando là la frase.
- ci? Aspettano TE, mia cara –Lily si aggiunge alla conversazione. Lo immaginavo.
- come, non ve l’ho detto? Dopo venite anche voi –sfodero un sorriso, il più dolce che riesco a fare.
- ah, e va bene. Ma solo perchè sei appena arrivata, e non voglio che combini guai.. –
- oh, grazie Lily!-le salto addosso, e cadiamo tutte e due sul letto. Faccio per rialzarmi, ma qualcosa mi arriva addosso. Anzi, qualcuno: Sam, che nel frattempo si è vestita.
- Sam, no! Oddio, alzati, ma quanto pesi? – le chiedo ridendo, prendendola in giro.
- ehi! non tanto..-mette su il broncio, e sembra che abbia gli occhi lucidi. Subito Lily corre ad abbracciarla e a rassicurarla. Mi avvicino anche io.
- ehi Sam, stavo scherzando. Non volevo ferirti, se l’ho fatto, scusami davvero..- dico dispiaciuta. Ma mi sembra strano che una come lei si offenda per così poco.
- no, non è colpa tua, è solo che lei.. ecco.. posso dirlo, Sam? – comincia Lily, aspettando una risposta. La riccia esita un po’, ma poi acconsente.
- si, mi fido di lei..-
-okay, te lo spiego velocemente.. Sam quando era piccola era una bambina grassottella, e tutti la prendevano in giro per la sua taglia. Questa storia è andata avanti fino a quando aveva tredici anni, quando ha deciso di dimagrire, e ha mangiato il meno possibile, e fatto molta attività fisica. Restava anche giornate intere senza mangiare. Questo è durato per tre anni, fino all’anno scorso, quando ha finalmente cominciato a mangiare di più. –racconta Lily, lasciandomi esterrefatta.
- Dio, Sam, non lo sapevo, non immaginavo minimamente che tu avessi passato tutto questo, anche perchè il tuo fisico è davvero perfetto! Mi dispiace davvero..-vado ad abbracciarla, sperando che non ce l’abbia con me.
- no, tranquilla, non fa niente.. ormai quello fa parte del mio passato..-forza un sorriso, ma per ora mi accontento.
- okay, però un giorno mi farai vedere come si balla! E magari potresti anche insegnarmelo, sono piuttosto negata.. –ammetto imbarazzata, accennando a un sorriso.
- d’accordo.. però in cambio voglio che ci aggiorni sulla storia tra te e Harry, e che non lo manderai via –sorride maliziosa, stuzzicandomi.
- non c’è nessuna storia tra me e Harry –borbotto, sbuffando.
- oh, ma ci sarà –si intromette Lily.
- su, promettilo –mi incita Sam.
- ah, tutto questo è assurdo. E va bene, lo prometto – porgo il mignolo alle mie amiche, ma lo ritiro subito, quando mi viene in mente..
- aspetta! E tu Lily.. devi promettere che farai di tutto per cercare di perdonare Niall. Anche perchè è irlandese, e si sa, gli irlandesi sono magnifici –mi vanto, riportando il mignolo verso di loro.
- sempre se è vero che tornerà qui a scuola- borbotta. La fulmino con lo sguardo, - uhm.. okay, ci provo – cede, e ci stringiamo i mignoli, come fanno i bambini.
 
Usciamo dalla stanza e ci dirigiamo verso le scale. Il cuore comincia a battere più forte, e non capisco se è perchè conoscerò gli amici di Harry, o se è semplicemente perchè vedrò lui. O perchè non ho la più pallida idea di dove stiamo andando.
Apriamo una porta, al primo piano, e ci troviamo davanti ad un’enorme mensa. Ci sono tavoli ovunque, ma uno attira la nostra attenzione. Harry si sta sbracciando per farsi notare da noi, così ci dirigiamo verso di lui. Stringo la mano a Lily, finchè non arriviamo al tavolo.
- ciao ragazze! Vi stavamo aspettando. Ally, loro sono Zayn.. – Harry indica un ragazzo dalla carnagione olivastra, che saluta con un cenno della mano-.. Liam.. – sta volta indica un altro ragazzo con i capelli castani - .. e .. – Io e Sam salutiamo i due ragazzi che siedono al tavalo con Harry. Ce n’è un altro, ma che non ha ancora presentato. Si è fermato, e sta guardando la mia amica. Mi giro anche io verso Lily, domandandomi per quale motivo non li saluta, e il riccio non ci presenta il ragazzo rimasto. La guardo. Sta fissando qualcosa. Qualcuno. Mi volta nella direzione del suo sguardo, e incrocio un biondino, con gli occhi azzurro cielo, che a sua volta, la sta fissando.
- Niall..-sussurra. Adesso capisco tutto, e la guardo. Ha gli occhi lucidi, sembra che stia per scoppiare a piangere. Improvvisamente scappa via dalla mensa, ma la rincorro.
- non è cambiato di una virgola..-sussurra ancora, lasciando cadere le lacrime che aveva trattenuto prima – io.. io non ce la faccio a tornare di là, ti prego Ally, andiamo in camera..- mi supplica, ma non posso lasciarglielo fare.
- dai Lily, non puoi scappare così, abbiamo fatto una promessa! Adesso vieni di là con me, e gli fai vedere quanto sei forte, e quanto stupido è stato a partire senza dirti nulla. Magari avrà anche una spiegazione –
- io.. non riesco a guardarlo negli occhi senza che mi venga da piangere..- ammette tristemente. Sto conoscendo una nuova Lily, quella dolce.
- non farlo allora, non sei costretta. Ma non devi fargli vedere che sei debole.. fallo per me, Lily –
- va.. va bene, ci provo –mi abbraccia forte, sussurrando un ‘grazie’ e torniamo dai ragazzi e da Sam.
 
Abbiamo quasi finito la cena. Sam e Zayn hanno parlato per tutta la serata tra di loro, io Harry e Liam abbiamo parlato tanto, e ci siamo conosciuti meglio, mentre Niall e Lily sono rimasti zitti tutto il tempo. Ogni tanto mi sembrava che Niall fissasse la mia amica, come del resto faceva Harry con me. Allora mi giravo verso di lui, guardandolo negli occhi, in cui mi perdevo. Puntualmente, ogni volta sorrideva, forse per la faccia da idiota che avevo, e distoglievo lo sguardo per l’imbarazzo.
 Si sente una voce dagli altoparlanti
‘tutti i ragazzi e le ragazze sono pregati di andare nelle loro stanze. Tra poco, alle 22.00 scatterà il coprifuoco, e non voglio vedere nessuno in giro per il college. Grazie’
probabilmente il preside. Guardo l’ora, e sono già le nove e quaranta. Il tempo è davvero volato. Ci avviamo tutti verso le nostre stanze in silenzio, ma Lily viene fermata da qualcuno. Mi giro anche io, curiosa del perchè si sia fermata. Niall la sta tenendo per un braccio, guardandola dritta negli occhi, ma Lily sta fissando il pavimento.
- Lily.. Lily, ti prego, posso parlarti? –la supplica. Lei si gira verso di me, aspettando un consiglio da parte mia. Annuisco, e li guardo allontanarsi assieme. Speriamo che sistemino le cose.
Riprendiamo il cammino verso la nostra stanza, fino a quando dobbiamo prendere un corridoio diverso da quello di Harry, Liam e Zayn.
- beh, allora.. buona notte –dice Harry, e quando mi guarda mi fa l’occhiolino. Ma cosa..?
Lo guardo con una faccia strana, facendoli intendere che non ho capito il perchè di quel gesto. per tutta risposta lui si mette a ridere, incamminandosi dalla parte opposta alla nostra. Dio mio, quanti problemi che ha quel ragazzo.
 
Finalmente siamo nella nostra stanza, ma Lily non è ancora tornata. Sono davvero in pensiero per lei. A primo impatto può sembrare una ragazza forte, ma conoscendola meglio si può capire che non sempre è così.
Mi butto sul mio letto, visto che Sam ha deciso di occupare il bagno per mezzora. Sbadiglio. Non ho voglia di cambiarmi e mettermi il pigiama, così resto con i vestiti della sera e mi metto ad ascoltare un po’ di musica. Faccio partire una canzone a caso.
 
I'm at a payphone trying to call home
All of my change I spent on yo
u
Where have the times gone baby
It's all wrong, where are the plans we made for two
...

 
Chiudo gli occhi, aspettando di ritrovarmi nel mondo dei sogni, ma sento il cellulare che vibra. Apro gli occhi di scatto, pensando che sia la mia famiglia che mi sta chiamando, così afferro il telefono. Ma non c’è nessuna chiamata in arrivo. Quindi mi sono immaginata la vibrazione? Non credo di essere ancora così stupida. Controllo meglio, e sblocco il telefono, notando infatti che c’è un messaggio da un numero sconosciuto. Chi è che mi scrive a quest’ora?
 
  

LALALALALALA ciao c:
era da un po' che non continuavo,
ma spero che vi sia piaciuto.
mmh chi sarà a scrivere a Ally?
ditemi cosa ne pensate,
le vostre opinioni,
che siano positive o negative,
va bene tutto.
okaaay vi ho stancate abbastanza,
alla prossima. c:
- Sara -

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