I walk alone on this boulevard of broken dreams.

di Itstwobananas
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** You're in control of my heart. I'm a lightweight easy to fall, easy to break. ***
Capitolo 2: *** If you say you’ll want me to stay, I’ll change my mind. ***
Capitolo 3: *** Roccia te sei forte, te lo ripeto ogni notte. ***
Capitolo 4: *** Fighter. ***
Capitolo 5: *** La verità è che siamo figli dello stesso dolore, tu puoi vedere la tristezza nel mio cuore. ***



Capitolo 1
*** You're in control of my heart. I'm a lightweight easy to fall, easy to break. ***


Se tu fossi un libro sfoglierei ogni tua pagina con l'euforia di un bambino.
Per scoprirti.
Per conoscerti.
Mi emozionerei.
Non dormirei la notte, solo per leggerti, e tu sai che io amo dormire. 
Imparerei a memoria ogni riga, parola, lettera; solo per renderti orgoglioso di me.
Quanto sangue è fuoriuscito dai tuoi polsi?
Quanto ancora ne vorrai far uscire?
Io lo fermerò, è il mio stupido obiettivo.
Quanto fumo ha violato i tuoi pomoni?
Accadrà ancora?
Se solo potessi mi avvelenerei col tuo dolore, lo ingerirei, goccia dopo goccia, solo per salvarti. 
Perché tu non sai quanto bene mi hai fatto, quante volte mi hai allungato una mano sul punto di crollare. Quante volte le tue parole mi han reso felice. Quante volte sei stato luce in quest'inferno. 
SEI IL PILASTRO FONDAMENTALE DELLA MIA VITA.
Ti ho deluso?
Ti ho ferito?
Ti ho aiutato?
Se tu fossi un gioco arriverei fino all'ultimo livello.
Mi impegnerei a diventare la più brava. 
Ti finirei più di 10 volte, senza mai annoiarmi. 
Perché io non mi stancherei mai di te. 
Non sarò mai abbastanza per te, e me lo ripeto ogni giorno.
Lo sento, quando ti vedo e non riesco a contenere la voglia di avere il tuo corpo vicino al mio. 
Quante volte ancora non ti sentirai il migliore, senza sapere di esserlo per me?
Scusami, se a volte non sono come mi vorresti, se ti faccio incazzare infrangendo le nostre promesse.
Se forse un giorno leggerai, capirai che cosa vuol dire essere il mio eroe. 
-Lore.

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Capitolo 2
*** If you say you’ll want me to stay, I’ll change my mind. ***


E il banco ti sembra troppo piccolo, il cielo troppo scuro.
E le mani ti tremano, il resto del corpo è immobile.
E lo sguardo è in un punto fisso, la voce maschile e stanca del professore ti rimbomba nelle orecchie.
Ma tu non ci sei.
C'è il vuoto più totale.
Ti invade il cervello.
Ti penetra nelle ossa, nel sangue.
E' lì, dovunque tu metta lo sguardo. 
E' lì, e vuole violentare ogni fibra del tuo corpo.
Com'è che si chiama? 
Solo la parola mi fa schifo.
Amore.  
Amare è per i cretini. Io lui non lo amo.
Lui è solo la mia ancora di salvezza. 
Mi fa battere il cuore, mi fa stringere lo stomaco così tanto da star male, mi fa sentire brividi forti più del freddo.
Un tuono, e lui ancora non è qui.
Il cielo si scurisce, minuto dopo minuto e la pioggia scende forte, e picchietta sulla finestra dell'aula.
Ma non mi importa, non mi rilassa come il solito.
Il suono della sua voce, sì. 
E' sabato, sta dormendo.
Ma chi cazzo se ne fotte che sta dormendo. 
Fanculo lui, il letto, il sabato, la pioggia e sto professore di merda. 
Fanculo tutto.
Io devo averlo qui, devo avere il suo "Buongiorno." sul cellulare e sentirmi finalmente completa.
Lo voglio, e sono così combattuta.
Voglio i minuti sul letto di casa mia abbracciati, i suoi due baci sulla guance quando mi vede. 
Voglio guardare i film horror con lui e abbracciarlo senza dare nell'occhio.
Ma no. Io non avrò nulla di tutto ciò. 
"Mi piace quando mi parli così." A me piaci tu. 
"Mi fai sorridere." Tu mi mandi a puttane i muscoli facciali e pure il cervello.
Ma ti odio anche. Ti odio così tanto che ho voglia di urlare. Ti odio così tanto da lanciare il telefono quando mi fai incazzare.
Ti odio perché sei arrivato nel luogo proibito.
"La settima stanza", così la chiama, D'Avenia. 
Io l'avevo chiusa a chiave. Come sei entrato?
Lo distruggerai, quel luogo. Come io distruggo il mio corpo. 
Rosso acceso, diventerà nero se tu resterai lì dentro. 
L'amore non è gioia, l'amore è sofferenza. 
Tu.. Fammi cambiare idea.
-Lore. 

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Capitolo 3
*** Roccia te sei forte, te lo ripeto ogni notte. ***


Che merda. 
Tutto è una merda qui. 
Vorrei sentirmi brava in qualcosa. 
Vorrei essere abbastanza per qualcuno, abbastanza brava per giocare la mia partita.
Perderò.
Non concluderò nulla, mai. In tutta la mia fottuta vita, non sarò mai qualcuno, non raggiungerò mai alcun obbiettivo. 
"Tesoro, tu puoi reggere." 
"Tu sei forte, anche se non vuoi crederci e non vuoi dirlo."
"Sei una persona d'oro."
"Sei una delle persone migliori che conosca, ok?"
"Sei grande Loredana, veramente."
Perché mi menti anche tu? Io mi fido di te, non puoi mentirmi; ma è la tua parola contro quella dell'intero mondo.
Io cardò, io non posso reggere. Io sono la persona più insulsa dell'intero mondo. Io non valgo nemmeno una briciola, sono una goccia in quest'oceano. Non sono migliore di nessuno, valgo meno di zero. 
Mi faccio schifo da sola. 
Sai, ho pianto prima di dormire, ieri. 
Non sono a conoscenza del motivo, so solo che per un attimo ho pensato di poterti vedere crollare. 
Pensavo al tuo viso, umido, bagnato, e io? Qui. Ferma, inutile. 
Sono un'incapace. 
Non sono nemmeno abbastanza importante per te per poterti salvare, come tu ti ostini a fare ogni giorno con me. 
Ho pianto perché forse ho immaginato la mia roccia sgretolarsi, divenire polvere sotto il mio tocco; come se nulla fosse, come se fosse normale. 
Ieri ho sentito il calore del tuo corpo, e le tue mani sui miei fianchi, le tue guance poggiate alle mie per pochi istanti. Ho sentito la terra mancarmi sotto i piedi, e poi? Il vuoto, il nulla.  C'era solo la mia debolezza, che cresceva, minuto dopo minuto. E avrei solo voluto mandare tutto a puttane. Day0, 0 preoccupazioni, 0 lacrime, 0 debolezze. Tutto annientato, con un semplice lembo di pelle che si apre. Ma non potevo, per te.
Perché tu non l'avresti fatto, perché lei la ami; perché a lei ci tieni. Tu lo farai per renderla felice, e poco importa se 'Lei' non sono io, così fragile e sola. Non mi importa se mentre io ero lì a piangere, tu pensavi a lei. Importa solo di te, di come stai tu. 
E vorrei solo che lei t'amasse, come meriti. Come farei io se ne avessi l'opportunità.
E vorrei solo che lei ti rendesse forte, come forse già fa, ma come io non riesco a fare. 
E' una battaglia già persa. 
MI ARRENDO.
E adesso mi sento come incatenata su questa sedia, a quasi un metro da te. 
E vorrei potessi vederti dal mio punto di vista e capire quanta perfezione io trovi nel tuo viso abbassato e nel tuo sguardo perso nel vuoto, e nelle tue mani intente a giocare svogliatamente con quella penna rossa.
Sono immobile, contro la mia volontà. 
Ti lancio qualche sguardo, di rado. E vorrei che per un istante i tuoi occhi si incrociassero con i miei, così vedresti quanta verità c'è nel mio cuore, in quegli occhi che ti scrutano piano. Che cercano di imparare ogni dettaglio di te, in attesa di quando si riposeranno di nuovo sul paradiso che sei. 
Sento un nodo allo stomaco, sai? 
Il metro che ci divide mi sembra pochi centimetri, e mi terrorizza l'idea di quando sarà davvero così. 
E' nella stanza c'è solo il tuo silenzio, che vorrei colmare. Vorrei parlarti, ma so che non sarei abbastanza per portare avanti un discorso con te. 
E vorrei essere così brava da nascondere tutto ciò che provo, da sembrare di pietra invece che coprirmi il volto imbarazzata. 
Hey, io ci sto provando con tutte le mie forze a sembrare perfetta con te. Ma è tutto inutile. 
Ti prego, apprezza il mio sforzo.
Ciao. 
-Lore.

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Capitolo 4
*** Fighter. ***


Non è vita se non si lotta. 
Ma non è mai una battaglia già persa. 
Esiste il goal dell'ottantaseiesimo minuto. 
Il tuo nome è di dodici lettere e io farò in modo che finisca come questo 2012. 
Eliminerò ogni pezzetto di te dal cuore.
Ti lascerò andare.
Io sono forte, sì, perché mi sto rialzando anche senza di te. 
Non è vita se non si soffre.
La tua assenza è il peggiore dei dolori.
Ma passerà, passa sempre, no? 
"I'm a fighter, not a 'tryer'."
E lotto anche senza di te.
E vivo anche con la tua assenza che mi frantuma l'anima.
Ma tu vuoi così, giusto?
Non è vita senza paura.
La paura che tu possa restar lontano da me ancora un po'.
La paura di non essere abbastanza, per te.
Le paure, le insicurezze che tu eliminavi.
La tua mano era sempre lì: perché non c'è più adesso? 
Ne avrei così bisogno.
Avrei bisogno delle tue rassicurazioni. 
E' tutto così buio, ormai l'unico spiraglio di luce è scomparso. 
Mi son smarrita, e ho paura; paura di non ritrovare la strada per arrivare da te.
La vita è ricca di ostacoli, e tu dovresti essere qui per aiutarmi a superarli senza difficoltà.
Paura.
Se tornerai, e non sarà più nulla come prima? 
Ti rivoglio.
Non è vita senza errori.
L'errore di non capire il tuo valore quando ancora eri qui.
L'errore di sbagliare anche con le tue raccomandazioni.
I tagli.
I sorrisi finti.
Le lacrime salate.
Tutti sbagli, che giuro non commetterò più se tornerai..
Ma l'amore non lo è. Non era un errore amarti, e ho sbagliato a valutarlo tale.
Non era sbagliato arrossire, sentire la farfalle nello stomaco.
Non era sbagliato dipendere da te.
Se tu tornerai, io sarò qui. 
Il mondo è nubi scure, orizzonti irraggiungibili, sogni irrealizzabili, animi freddi, sorrisi spenti, incomprensioni. Il mondo è merda, ma con te, c'è sempre la luce. C'è sempre un motivo per affacciarsi alla finestra e respirare la vita a pieni polmoni. 
Hai detto che mi avresti fatto cambiare idea. 
Dove sei?
"I'm a fighter."
E lotto, aspettando il tuo ritorno.  
Lotto, perché il terzo giorno senza te è duro.
Lotto. 
Day4, per te. 
Mi manchi. Mi manca l'aria.
Non è vita senza te.
-Lore.

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Capitolo 5
*** La verità è che siamo figli dello stesso dolore, tu puoi vedere la tristezza nel mio cuore. ***


01 Gennaio 2013. 
01:49 
Day21. 






Duemiladodici. 
«Lory». Odiavo quando mi chiamavano in quel modo. Sapeva di bambina, ed io ero una donna. Io sono una donna. Son cresciuta tempo fa, la vita me lo ha imposto. 
Non mi voltai; ero impegnata a ridere. 
Improvvisamente la sua mano stretta sul suo polso. Bruciava. 
«Che vuoi, Jess?» 
Gli occhi sulla sua mano.
C'era la paura lì sotto. 
Il giorno precedente avevo ripreso la lametta: non volevo tagliarmi, ma mi mancava MrLamy, così la chiamò una volta, Lui.  
Blu. Le due lame parallele. Me la poggiai sul polso con il sangue gelato nelle vene e immaginai la mia pelle che si apriva. 
La lama era fredda, e mi sentì... Completa?  
Feci pressione, e al primo accenno di dolore riposai la mia migliore amica.
Una gocciolina di sangue, nient'altro. 
Mia cugina non sapeva, e continuava a stringere in attesa del telecomando. 
Non era il minuscolo taglietto a bruciare, erano i sensi di colpa: malvagi. Lo odiavo quel sentimento. 

Duemilatredici.
Cosa cazzo avevano da festeggiare, stasera?
Quello era l'inizio di nuova merda. 
Nulla sarebbe cambiato, e io non avevo nulla per cui brindare. 
"Anno nuovo, vita nuova." 
No
Anno nuovo, altra merda, 
Il cellulare mi squilla. 
Il solito fischio che sta sui coglioni a tutti. 
«Ti auguro un felice anno nuovo.» 
No
Io nella felicità non ci credo, è come Dio. 
Tutti a parlarne, tutti a volerne. 
Tutti lo vogliono Dio, sperano che lui li possa salvare, ma se pure il Signore esistesse, sarebbe qualcuno di terribilmente debole. 
Identica la felicità. 
Perché devo desiderare un anno ricco di qualcosa in cui non credo?  
Io voglio un anno colmo di forza. Perché è da quella che si distinguono le più valorose lottatrici;
e io diventerò una di quelle, perché io ho il migliore degli allenatori. 
Lui mi sprona a fare sempre di più. 
Mi aiuta.
Mi salva.
Mi fa vivere. 
E' tipo la rosa dopo le spine, o una canna dopo una giornata di merda. Non so se rendo l'idea. 
Nella mia lotta lui è il bonus. Mi tira su quando sto per cadere ed evita che io perda.
Ma a lui non bastano le parole. 
Lui vuole i fatti, ed io non credo di essere sicura di saperglieli dare. 
Io ci tengo al mio allenatore, al mio eroe. 
Ci tengo più di quanto tenga a me stessa, anche se non ci vuole molto. 
E anche lui ci tiene a me. 
Come posso dimenticarlo tutto il suo amore? 
Me ne dà di nuovo, giorno dopo giorno, e io lo custodisco dove solo io posso percepirlo. 
Si mischia al mio, forma qualcosa di incontenibile e che neppure io riesco a gestire. 

Però io le ho sentite, sai, le sue labbra sulle mie, il suo corpo più vicino e l'ho desiderato ancor di più. 
Ma era un sogno, Lore. 
E poi l'ho visto, sai, il suo sguardo su di me e la sua presenza. 
No, Lore. Era tutto nella tua testa.
E' sempre così. 
Ci viaggi troppo con quella, Loredà. 

Sì, mi manca vederlo. 
Ma no, Lore. Le tue labbra sulle sue non ci saranno. 
Sei una lottatrice in fase di formazione e quel coraggio ancora non lo hai. 

Detto troppe volte perde significato, ma è importante che tu lo sappia: 
Ti voglio bene.  
 

03:00 

-Lore. 

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