Paura, paura del Mondo

di GreenBitch
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Annegare ***
Capitolo 2: *** Cadere ***
Capitolo 3: *** 3. Bruciare ***



Capitolo 1
*** Annegare ***


1. Annegare

Mi chiamano.
Sono tutte in acqua, avvolte nei loro costumi colorati e dai motivi allegri.
Si divertono.
Giocano, si immegono, si tuffano.
Mi chiamano, vogliono che le raggiunga,
a largo, dove non tocco.
Con un po' di timore  le raggiungo, lentamente, assicurandomi di poter respirare.
Missione compiuta.
Mi diverto.
Scherziamo,
ridiamo.
Cosa fanno?
Perchè si allontanano ridendo?
E' uno scherzo, ridono mentre tornano a riva, lasciandomi sola lì, a largo, dove non tocco.
Mi guardano mentre sbraccio, ridono divertite.
Pensano che stia al gioco.
Invece io vado sotto. 
L'aria mi manca, la gola mi brucia,
e io vado giù, sempre più giù.
Finchè non vedo più niente, la mia mente diventa buia e vuota

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Capitolo 2
*** Cadere ***


2. Cadere


Come prima cosa:

Io non ci sarei mai venuta qua su!

Qui, dove sembra che la terra e il cielo si uniscono.
Qui, dove sembra di poter afferrare un pezzo di cielo e metterlo in tasca.
Qui, dove il vento soffia impetuoso e gelido, portando con se l'odore di fresco,
c'è un'aria salubre, quasi nauseante per me.
E' alto,
è troppo alto,
è dannatamente alto!
Vertigini.
Non è colpa sua,
voleva farmi una sorpresa,
per festeggiare il nostro primo mese.
Non lo sapeva; ecco.
Siamo in cima, mi ha portato sullla cima di questa dannata montagna.
Ci siamo arrivati in funivia...

Non voglio deluderlo, non oggi.
Con un coraggio che non sapevo di avere mi avvicino a lui.
Mi sorride e mi abbraccia.
Guardiamo insieme il cielo,
non mi sento molto bene, ma lo nascondo.
Non voglio deluderlo.
Poi si stacca, si allontana di un passo.
Per me è un varco infinito.
Mi sento come mancare,
la sua presenza mi donava sicurezza, forza.
Le mie gambe cedono, sono molli, come gelatina.
E cado giù.
Apro la bocca per urlare ma dalle mie labbra non esce suono alcuno.
Sento Gabriel urlare disperato il mio nome.
Sorrido.
Che bel suono che ha quando è pronunciato dalle sue labbra.
Mi dispiace.
E nel frattempo io precipito,
i lunghi capelli neri, che ho adorato, mi coprono il viso. 
E così non vedo che il nero dei capelli che mi impedisce di vedere la morte che mi viene incontro,
sorridendomi dolcemente.

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Capitolo 3
*** 3. Bruciare ***


3. Bruciare

 

L'odore acre del fumo mi arriva al naso, e mi pizzica gli occhi color caramello.
Non importa però.
Perchè ci stiamo diveretendo.
Siamo io, mio cugino, mia sorella e due nostri amici.
E ci divertiamo rincorrendoci attorno al falò.
I grandi non ci sono, sono tutti dentro casa, tranne la nonna,
ma lei non si può contare come grande.
Ha lo spirito di una bambina come me,
una bambina di dieci anni.
Se ne sta li seduta, e ci osserva sorridendo.
Avvolte penso che sia congelata, che la sua faccia sia stata congelata.
L'ho vista sempre sorridere, sempre.
Ora tutti cercano di prendermi,
io rido e continuo a correre attorno a quel gran fuoco.
Rido, è una magnifica serata.
Tutti ridono e si divertono, bello.
Corro in cerchio, mi gira un po' la testa.
Rallento.
Il  fumo mi fa tossire. Mi brucia negli occhi.
Mio cugino mi sta raggiungento.
Seppur con qualche sforzo faccio un balzo.
Atterro male.
Sento il calore bruciante delle fiamme sullla pelle scura, abbboronzata dal sole.
Urlo, urlo più forte che posso.
Sento altre voci gridare.
Mentre brucio i miei occhi terrorrizzati si posano sulla nonna.
Sorride, come sempre.
Allora è vero.
Ha veramente la faccia congelata.
Forse è morta.
E con questi pensieri io continuo a bruciare.

Il mio mondo si fa rosso,
come il sangue,
come l'inferno,
come il fuoco.
Che peccato, è il mio compleanno.

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