paranormal love.

di kissjng
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Die? ***
Capitolo 2: *** oh,fuck off. ***
Capitolo 3: *** Styles. ***



Capitolo 1
*** Die? ***


Si guardarono. Non ci furono parole. Solo silenzio . Solo baci. Lui le baciò la guancia fino a scendere sul collo. Aprì la porta.
Prese per mano la ragazza.
Bastò un calcio a riuchederla, nella frenesia delle loro carezze.
Il ragazzo prese in braccio Harriet e la stese delicatamente sul letto. Le loro mani si intrecciarono quasi quanto i loro i cuori.
-Sei bellissima- sussurrò lui mentre le sfilava la maglietta .
– Austin sta zitto e baciami – rispose lei mentre una mano sbottonava la camicia. Pose le mani sulla schiena della ragazza . Sganciò con grazia il ferretto del reggiseno.
– Quanta delicatezza Aus- Bisbiglio lei .
– Sono sempre stato bravo in queste cose dolcezza – rispose lui mentre la ragazza accingeva le gambe attorno ai suoi fianchi. Giocò con l’elastico dei suoi boxer. Prese un respiro e glieli sfilò .
– Riesco ancora a spogliarmi da solo babe – gli sussurrò nell’orecchio . Lei rise.
– non fare lo scemo . – Austin non perse tempo. Posò le mani giocando con il suo bacino . Prima di scendere sugli slip. Lei lo accompagnò nel toglierli.
Harriet iniziò a passare una mano dietro la schiena del ragazzo , mentre quest’ultimo la baciava con foga, senza permetterle di respirare.
Si staccarono per qualche secodno. Emisero profondi respiri, per poi far di nuovo coincidere le labbra carnose della ragazza con quelle sottili del ragazzo. Le loro lingue facevano una danza ancora sconosciuta , mentre i loro corpi combaciavano perfettamente.
Poi, ancora sotto l’effetto di quella droga chiamata amore, Harriet si addormentò sul petto del moro. Austin accarezzava la chioma castana della ragazza .
Osservava i suoi respiri farsi sempre piu lenti. Normali. E poi,senza nemmeno rendersene conto, chiuse gli occhi.

Sembravano solo due bambini. In strada. alle 2 di notte . Così tranquilli. Sereni . Innamorati ma non sapevano ciò che gli aspettava.
-Harriet Harriet quarda che ti prendo – rise lui.
- Non sottovalutarmi Austin ,guarda che sono veloce - Nel silenzio della strada si sentivano le loro risate. Risate sincere.Austin la prese per una mano e la tirò a se. I loro corpi erano così vicini . Lo prese dalla camicia e soffocò l suoi respiri con le sue labbra. Si sfiorarono . Non era uno dei loro soliti baci . Lui si tirò indietro.
- Harriet ti devo parlare
-
-Spara -
disse ingenua la ragazza.

Il ragazzo alle spalle di Austin prese alla lettera le parole della bruna . Impugnò saldamente l'arma . Mise il silenziatore. La puntò sicuro al cranio del ragazzo.nel mezzo. 1.2.3. Tirò un sospiro.
Zayn sgranò gli occhi.Scorse una figura minuta dai capelli lunghi dietro al moro.
Una lacrima cascò giù sulla guancia.Era lei . Harriet. La sua Harriet. Si ricordò della promessa : Saremo amici per sempre …
Come aveva potuto uccidere il suo ragazzo ?. Quel giorno in cui lei lo lasciò solo.
Non potrà mai dimenticare quel giorno. Lei se ne andò .Ma promise che sarebbe tornata . E ora eccola .
Lì proprio davanti a lui . Come poteva andare da lei e guardarla negli occhi?
Respirò ancora. Stavolta con foga. Non poteva crederci. No. Tremava, la sua mano tremava. Doveva sparare. Era un ordine , un incarico. Ma quel ragazzo non era un semplice incarico.
La fece finita, doveva sembrare forte. Chiuse gli occhi e sparò. Dalla spalla di Austin sgorgò il sangue. Il ragazzo si accasciò a terra . Soffrì in silenzio .
- Ti amo. - sussurò alla bruna . Quelle furono le sue ultime parole?Forse la domanda che si chiese Harriet. Harriet . Gli occhi azzuri si riempirono di lacrime.La matita nera si lasciò trasportare sulle guance. Si piegò davanti ad Austin , pianse.
-No , non puoi lasciarmi qui, - non ci fu risposta . Solo silenzio.
La bruna tremava. I suoi passi si fecero veloci. Frequenti. Si voltò . Un’ultima volta ? Chi lo sa. Forse scappare era l’unica soluzione.
Austin non avrebbe voluto vederla piangere sul suo corpo.
I lamenti del ragazzo si fecero acuti. Non era morto. Ma che fare chiamare qualcuno ? Non poteva. Solo correre. Un passo dopo l’altro. Tutto d’un fiato.
–Chi è? Cazzo lasciami. – sentì una forte stretta al bracio.
Qualcuno non voleva che scappasse. Era Austin ?n Aveva quasi paura di girarsi. Eccolo. – ..- solo sguardi.
Non poteva crederci. La promessa. Troppe cose. Continuò a correre.
– fermati Ri. – Solo uno. Uno in questo mondo poteva chiamarla così. Zayn.




SALVE GENTE .
aaallora , per prima cosa siamo Martina e Federica.
abbiamo cominciato a scrivere questa storia e ci sta prendendo abbastanza , e ovviamente speriamo sia lo stesso per voi ee.
Caricheremo il prossimo capitolo solo dopo 4 recensioni, intanto per domande sulla storia, capitoli ,
su di noi o su cactus e quant'altro contattate @drewslastkiss e @scillasmile on twittah. (saremmo noi, per i ragazzi sperspicaci).
Con amore. -m -f .

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Capitolo 2
*** oh,fuck off. ***


Capitolo 2.

Si girò, abbassando lo sguardo. Sapeva già chi avrebbe trovato davanti. E’ solo che non voleva guardarlo negli occhi.
 
Frettolosamente,con le mani che le tremavano,aprì la cerniera della borsa e cercò il cellulare.  Riuscì a malapena a comporre il numero. Dopo pochi istanti erano già lì. Sembrava  una cosa molto importante. Le luci della notte illuminavano la strada bagnata dal sangue ormai secco sull’asfalto. Harriet fissava sconvolta la scena,mentre Zayn le passava una mano sulla schiena accarezzandola. In pochi secondi,le parole che non avrebbe mai voluto sentire,si proiettarono nella realtà.- Dobbiamo portarlo via. E’ grave.
 

 
 
Harriet fissava le pareti nude di quell’ospedale. Odiava andare in quel luogo. Odiava le pareti bianche della sala d’attesa. Era snervante. Sempre. Fissare quel bianco latte inespressivo. Per qualche motivo,quelle pareti erano importanti per tutti. Erano semplicemente bagnate dal sudore ,di chi è preoccupato per qualcuno sulla linea tra la vita e la morte. Per qualcuno bloccato in quelle sale chissà per quanto . -Non fare la bambina. Guardami. – disse il moro davanti ad Harriet. Dopo pochi istanti,le mise il pollice sul mento,facendole alzare lo sguardo verso I suoi occhi color miele.Era cambiata. Ora era una diciottenne alta,magra e raggiante. Ma ai suoi occhi,era la sua solita bambina cresciuta un po’ troppo. – Lasciami. – ordinò la ragazza. Zayn, guardandola negli occhi, le disse: - Perché, Rì? Erav..- lei soffocò le sue parole: - Non chiamarmi così. Non puoi più.
 - Lasciami spiegare. Noi… Eravamo tutto ciò che non siamo adesso. E non sai quanto mi fa male dirlo. Eravamo una cosa sola. E ora,non hai nemmeno il coraggio di guardarmi in faccia. –Le lacrime della ragazza arrivarono fino alle sue fossette. Zayn le posò delicatamente la mano sulla guancia, asciugandole una lacrima. Le loro mani in quel momento si incontrarono e Harriet sentì il calore del moro. Ne aveva bisogno. Le mancava. Quanto ad un bambino a cui manca la neve in primavera. – Sono preoccupata. Ho paura che non ce la faccia. – Zayn le cinse i fianchi con le sue mani. Erano vicini. Troppo.
 - No..Zayn… Non posso. Non ora.– sussurrò la bruna. Dai fianchi,salì fino a volto,prendendole il viso fra le mani,guardandola negli occhi.–Ti darò tempo. Lo so che ritornerai da me.
 - Smettila di essere sempre così sicuro di te stesso, Malik,ma non sai chi sei veramente. –ribattè Harriet in tono deciso. Poi,staccandosi dal moro,si girò andando verso le macchinette del caffè. - Aspetta Stone – disse Malik chiamandola per cognome. La ragazza,di sua risposta,lo ignorò,continuando a camminare con passo deciso. Ma Zayn non si arrese. Non era quel tipo di ragazzo. Si alzò da quella sedia cigolante e corse verso Stone. Era arrivato quel momento. Il momento di dirle tutto quello che pensava,da quando lei lo lasciò a Liverpool fino ad oggi. Harriet fece spallucce,e tirando un sospiro disse: - Non ti arrendi mai,eh Malik? - sorrise. Zayn ridacchiò tra se e se ,prima di fare un respiro e dirle: - Sai Harriet.. in tutto questo tempo, ho sempre pensato a come tu fossi diventata. Mi sono sempre chiesto,o forse ho sempre sperato,che tu mi pensassi almeno la metà di quanto ti penso io ogni giorno. – Lei,senza nemmeno rispondere,affondò la testa nel suo petto,mugugnando qualcosa di incomprensibile. – Si. Ogni giorno.- Dopo qualche instante, lei si staccò per guardarlo negli occhi profondi e speranzosi e disse,mentre le sue labbra tremavano: -Zayn, credo che sia giunta l’ora di parlare.
- Di cosa?
– disse il ragazzo strabuzzando gli occhi. Harriet,abbassando lo sguardo,pronunciò lentamente: - Del fatto che tu hai ucciso Austin. – all’udire quelle parole, Zayn mise una mano sulla bocca della ragazza,mentre rispondeva: - Andiamo fuori. – La prese per mano e la portò nel retro dell’ospedale.
 
Dopo aver acceso una sigaretta, il moro lanciò alla ragazza un pacchetto di Malboro. Lei le prese al volo, e aprì il pacco, prendendo dalla tasca dei jeans l’accendino che le aveva regalato Austin. Si mise alla bocca la sigaretta e la accese. Fece qualche tiro,e con il fumo buttò via anche le sue ansie. –Allora… - disse. -Perché l’hai ucciso? – al solo pensiero di quel proiettile nella spalla del suo fidanzato rabbrivìdì. il moro avanzò per poi abbassare lo sguardo e pronunciare- Ci sono cose che ti vorrei dire. Davvero. Ma non posso. – e poi,fece cadere la sigaretta sull’asfalto,e la calpestò vivamente. Harriet,irritata,iniziò a gesticolare in maniera isterica,prima di avvicinarsi al moro e sbatterlo contro il finestrino di una macchina. Lo tirò per il colletto della felpa e lo portò a pochi millimetri di distanza da lei. –Ascoltami bene moro,non siamo qui per scherzare. Non ora. Uccidere una persona è una cosa che non perdono. Non facilmente. Sai quanto ho sofferto. Anche se forse non l’ho lasciato trasparire. Ma dovresti conoscermi e sapere la delusione che mi hai dato.– e sbuffando gli sputò il fumo in faccia,per poi riprendere: - Ma perché sto perdendo tempo qui? In questo momento dovrei essere dal mio ragazzo che è in fin di vita. Io torno dentro. Tu fai ciò che vuoi, non è cosa mia.– e,andando avanti,urtò violentemente contro Malik.
 
La ragazza aprì le porte,chiudendole alla vista del moro che, frenandosi disse: - Vaffanculo. Non merito tutta questa indifferenza. – la ragazza di sua risposta,lo ignorò.  Tremando per la paura, Harriet si diresse frettolosamente verso il banco informazioni cercando di richiamare l’attenzione verso di lei. La donna dietro il bancone era sulla sessantina,con degli occhiali sulla punta del naso. Alzò lo sguardo,guardando Harriet con aria strafottente. Quest’ultima in tono serio sussurrò  –Emh..salve. Cerco Austin Harvey. Dove..posso trov..- la donna,senza far finire la frase alla ragazza davanti a lei, rispose – Stanza 269,reparto C. Harriet prese un respiro. Col cuore in mano,mise un piede dopo l’altro. Aveva paura. Tanta. Arrivata alla stanza 269,sentì un brusio. Doveva essere qualcosa di strano. Importante. Strinse con forza la maniglia,spostandola. Mise un piede dentro la sala,abbassando lo sguardo. Non poteva crederci. Quel lettino vuoto era l’unica cosa che non avrebbe mai voluto vedere. Incominciarono a scendere lacrime come pioggia sulle sue guance. Attirò l’attenzione dei presenti in sala, che si precipitarono da lei. Una signorina,sulla trentina,la prese in disparte per asciugarle alcune lacrime e dirle: - Non si sa come sia successo,è stato tutto all’improvviso. Non deve preoccuparsi. – disse,sfregandole un braccio con una mano piena di calore,asciugando,con l’altra,una lacrima sul viso di Harriet. Prontamente la mano di Harriet rigettò nel vuoto con violenza quella della signora, per poi urlare: - Come faccio a stare calma quando lui è morto,e l’ultima cosa che ho visto sono state le sue lacrime? – i presenti nella sala la guardarono con compassione un po’ spaventati. Un signore sulla quarantina in camice bianco le posò una mano sulla spalla,e alzandole il mento verso il suo sguardo, le sussurrò: - Oh no piccola, non è morto. Harriet alzò lo sguardo e mandandoli una frecciatina dritta nelle iridi. Sbuffò. -Oh ma per favore,non mi prenda in giro. Lo sta facendo solo per compassione. – fece un sussulto,mentre sentiva dei passi rimbombare in corridoio. Tutti si stupirono al rumore di quei passi frenetici a pochi metri dalla stanza.  A seguire un urlo,per poi vedere Zayn irrompere nella stanza. Sgranò gli occhi. Proprio il possibile aggressore di Austin era lì . Gesticolando, Zayn disse – Sta calma. So tutto.  – la ragazza fece un sospiro. Avvicinandosi al moro, si porto le mani alla testa prima di svuotare la sua mente e dire tutto ciò che pensava al ragazzo.Zayn, proprio quello che fino a pochi mesi fa era il suo migliore amico a cui ora si stava rivolgendo in tono strafottente:- Sei ci stai di nuovo provando,Malik,sappi che questo non è il modo giusto. Non saranno i tuoi gesti a calmarmi, e non di certo la tua inutile notizia a farti perdonare.... Beh..... Da ciò che hai fatto. Sai non te ne rendi conto, ma non sono la ragazza giusta da prendere in giro, oh no brunetto non dimentico facilmente. – il moro,ancora più arrabbiato di prima,si avvicinò alla ragazza,guardandola dall’alto verso il basso,sbuffando: - Cretina,hanno portato via il corpo di Austin. E io so chi è stato,e so anche il perché, non cercare di renderti dura perché sei fragile io ti conosco meglio di chiunque altro e so che hai bisogno d'affetto. Hai bisogno di me.– gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime, prima che Zayn potesse stringerla a se. A seguirne,fu un lungo e torturante silenzio. Un silenzio che mangio le speranze di quella bambina in cerca d'amore.
 
Spazio autrici:
chiediamo umilmente perdono per questo fottutissimo ritardo. Abbiamo scritto il capitolo un bel po’ di tempo fa ma con la scuola e le festività non siamo riuscite a postarlo. Scusateci çç
Vogliamo solo dire grazie alle venti recensioni,noi vi amiamo babes HAHAHAHAHAHAH
Per qualsiasi cosa: martina. federica.
-f,m.

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Capitolo 3
*** Styles. ***


Capitolo 3.

Harriet fissava le mattonelle della stanza 269 mentre faceva lunghi respiri. Le lacrime scendevano senza freni,e prima che lei potesse esalare un respiro. Zayn strinse la sua mano e la portò fuori dalla stanza. La strinse a sé. Lei affondò la testa nell’incavo fra il collo e la spalla del moro ,per poi chiudere lentamente gli occhi. Lui si staccò da lei prendendole il viso tra le mani.- Ascoltami bene,Harriet,Austin non è la persona di cui ti sei innamorata. Non è la persona di cui ti fidi. Lui aveva in mente una cosa,e so che ti sembra strano ma eri proprio tu ciò che gli serviva. – Harriet alzò lentamente lo sguardo. – Zayn,ma che minchia stai dicendo? Smettila di mettere in cattiva luce Austin. E se devo fartelo notare,sei stato tu quello che non ha avuto problemi a conficcargli una pallottola nelle spall…- Zayn la fermò,scandendo bene le parole: -Lui aveva progettato di ucciderti,Harriet. Sei sempre stata un problema per lui. Da quando sei nata. E questa sarebbe stata la sua vendetta. – 
-Oh non fare il buffone,Malik. Sono tutte stronzate. Di cosa si sarebbe dovuto vendicare? – Zayn la guardò negli occhi azzurri per poi dirle con chiarezza: - Se non fossi nata tu, molto probabilmente adesso,tua madre,e il padre di Austin
sarebbero sposati. – lei strabuzzò gli occhi. –Quindi fammi capire,io sono un imprevisto? Mia madre lei stava con il padre di Austin che poi ha lasciato perché sono nata io. Sarebbe davvero questo un buon motivo per uccidermi? – 
-Ma non avrebbe comunque potuto farlo. Hai presente quando l’ho sparato? Si può dire che la mia pallottola ti abbia salvato la vita. – Harriet si alzò sulle punte,poggiò la sua fronte su quella del moro per poi far sfiorare i loro nasi. Si guardarono negli occhi prima che lei potesse affondare,di nuovo,la testa nel suo petto e poi pronunciò,flebilmente: –Grazie,Zayn… erano secoli che non mi abbracciavi. Mi mancavano questi tempi. – disse,per poi ricominciare a piangere. Alzò la testa e posò il suo sguardo su Zayn. Distrattamente,si liberò dall'abbraccio del moro per poi togliere violentemente le mani di Zayn dai suoi fianchi. La ragazza fece un passo in dietro per guardare meglio quella figura  ben definita sul ciglio della porta. Alto, moro, capelli ricci. Cose che potevano avere tutti ma fu altro a distrarla. Catturarla. Quegli occhi, quel colore. Fece un sospiro mentre distratta rimaneva immobile con i capelli un po' scompigliati e quel suo fare un po' goffo. Zayn fece un passo avanti e,accarezzando Harriet disse: - Harriet... Rii, che succede? Ti senti bene? Tutto 
apposto? Harriet, rispondimi!- Harriet sentì in modo confuso la voce di Zayn. Si sentiva svenire come se non ci fosse tutto il resto. Insicura vide quella sagoma possente avvicinarsi a lei. Era nervosa. Molto. Che si fosse interessatoa lei? Che la avesse notata? O oppure era solo spaventato dal modo in cui lo stava guardando? Il ragazzo fece dei passi avanti con un sorriso a 32 denti sul viso. Harriet era sempre piu nervosa e agitatamente sfregava le mani contro la coscia. Il ragazzo si dirigeva proprio davanti a lei. Era quasi sicura che stesse venendo verso di lei, quando sentì il ragazzo pronunciare -Zayn. Sei uno stronzo,non mi hai piu chiamato! Tua madre mi ha detto che eri qui, tutto apposto? - mentre dava una sonora pacca sulla spalla al moro. Non stava venendo da lei, ma da Zayn. Delusa la ragazza si allontanò per lasciarli parlare quando Zayn le afferrò la mano. La riportò vicino a lui,e disse: - Chi si vede,Harry! Dovevi chiamarmi tu e comunque ti voglio  presentare Harriet... Lei beh è un'amica, lui è Harry praticamente un fratello- disse mentre avvicinava la mano di lei a quella di Harry. La mano sudata di Harriet strinse quella di Harry mentre lui la guardava negli occhi - Ehm piacere Harold,ma puoi chiamarmi Harry!- rise il riccio. Harriet soffocò le mille cose che avrebbe voluto dirgli in un misero- Harriet, piacere- si scambiarono un paio di sguardi per poi tornare a seguire Zayn nelle sue parole. Restarono a parlare mentre Harriet ogni tanto guardava con aria incantata il riccio. Sono quegli sguardi che sei obbligata quasi costretta a fare. Quelle volte nelle quali non lo vorresti ammettere, ma non puoi fare a meno di guardarlo. Mentre i due amici parlavano,Zayn si rivolse ad Harriet- Bene. Harriet direi che potremmo anche andarcene da qui,no? - Harriet tolse lo 
sguardo da harry per pensare alle ultime cose successe e alle verità di Zayn.  D'altronde dette così potevano quadrare,no? Sua madre stava col padre di Austin quando ha un figlio da un altro uomo e lascia il padre di Austin praticamente per colpa di Aarriet. Quella di Harriet era sempre stata una vita difficile, ma ci credeva. Credeva a Zayn, si fidava di lui ed era pronta a vendicarsi del suo "ex" ragazzo. Era pronta a vendicarsi di Austin. Decisa,disse - Si, si hai ragione. Ma adesso dovremmo fare qualcosa dopo ciò che è successo non credi?- Zayn con chiarezza rispose- certo Rii, ci vendicheremo, insieme. - Harry, con una faccia spaventata, disse- Ok,mi spiegherete dopo... vero?- dopo buoni venti minuti passati a spiegare la complicata situazione a Harry,il riccio disse:- Cazzo ragazzi certo che state messi male. Ma non lo so, mi incuriosisce. Credo che vi aiuterò - concluse con una risata che coinvolse anchegli altri due. Zayn prese dalla tasca il paccheto di marlboro e disse avviandosi verso il parcheggio- Ragazzi vado giusto a fumarmi una sigaretta e poi ce ne andiamo,ok?- Harriet non ancora pronta per rimanere sola con Harry disse frettolosamente- Vengo con te.- Zayn con fermezza,rispose: - No, preferisco di no Harriet. Devo fare una telefonata privata. Resta qui con Harry. - I due pronuncarono all'unisono un - ok- . Harry le prese la mano e disse - adiamo a sederci?- Harriet insicura disse - ok.- Quasi correndo,Harry la trascinò in prossimità delle sedie prima di poter vedere il pavimento bagnato mise un piede sull'altro e cadde. Cadde proprio su di lei. I due si ritrovarono faccia a faccia mentre si guardavano negli occhi. Lei in quelli verdi di lui e lui finalmente si accorgeva del blu mare dei suoi. Il riccio frastornato disse - che ... situazione!- La bruna con i capelli sul bagnato di quel pavimento incolore rispose- Già, chi lo avrebbe mai detto...-. Solo allora il riccio si accorgeva della bellezza di quella ragazza che aveva davanti... sotto. Stava accadendo qualcosa di strano, quasi magico fra di loro. Non era solo lei ad essere attratta da lui. Ma viceversa. La ragazza era imbarazzata, ma quanto gli piaceva. Quasi controvoglia disse- Harry, dovremmo alzarci, dico.. alzati... harry!?- Il riccio sussurrò fra se e se un - no- prima di dirle- si,mi alzo - e alzandosi le porse la mano per aiutarla. La ragazza con i capelli bagnati si strinse a lui per non scivolare,prima che Harry potesse riportarla sull'asciutto. Harry la abbracciò . Un urlo, quello di Zayn - Che sta succedendo? Che fai Harry?- pronunciò facendo trasparire un briciolo di gelosia. - Nulla, Zayn. Eravamo caduti e l'ho aiutata, tutto qui. Tu piuttosto hai fatto la tua telefonata? Possiamo andarcene?- Cambiò discorso il riccio. Più tranquillo il moro rispose - Si,hai ragione. Andiamo via da qui- I tre si avviarono nella jeep di Zayn. Il moro indeciso chiese alla ragazza - Harriet ti accompagno a casa tua da tua madre?- Harriet quasi rattristata rispose : - No, Zayn dopo ciò che mi hai detto preferirei non vederla per un po' di tempo, almeno per un po'- Zayn colse l'occasione al volo e frettolosamente le propose- Ok, se vuoi puoi venire a stare da me ed Harry.- Harriet indecisa rispose- No, dovrei andare da un'amica, ma preferisco stare da voi se non vi da problemi. Avrei già i vestiti.- Harry e Zayn fecero dei segni di approvazione. Harry e Harriet si addormentarono durante il tragitto. Al loro risveglio, casa Malik. Zayn ed Harry sorrisero, imbarazzati dal disordine accumulato negli ultimi giorni e risero - Scusaci,Harriet non siamo mai stati molto ordinati- e caddero in una sonora risata. I tre si buttarono sul divano insieme prima che Zayn potesse dire- Bene Harriet,abituatici! Tu dormi su questo divano, le nostre camere sono di là, sulla destra. Se hai bisogno vieni, cioè lancia un urlo. - Risero ancora. Harriet interruppe-Ok allora vado a cambiarmi... di la? - e indicò il bagno, o almeno ciò che sembrava un bagno. I due annuirono mentre salivano le scale per cambiarsi entrambi. Dopo dieci minuti i tre erano pronti per la notte, Zayn lanciò violentemente una coperta ad Harriet che cercò di afferrarla prima che potesse finirle in faccia - Grazie Zayn, che gentile.- ironizzò lei. Harry urlò dalla camera accanto- Harriet ti devi abituare, questo era il suo lato gentile- Harriet rise. -sta zitto Harry. Non eri tu quello lasciava i pantaloni nella cucina?- e di nuovo tutti e tre a ridere. Si prospettava una convivenza abbastanza strana, ma piaceva a tutti e tre. La ragazze si infilò nella copertae rivoltandosi di qua e di là disse - Bene, buonanotte ragazzi, a domani - Zaynrispose con un farnetico- Notte! - e Harry con un - A domani! -. Si spensero le luci e nel buio di quella mezzanotte e i tre si addormentarono.
Le 2.10. Harry aprì gli occhi. Non riusciva a dormire. Forse per la giornata abbastanza strana. Per il viaggio. O forse per lei. Per Harriet. D'altronde le aveva fatto una strana impressione,insomma... era così bella. Ne era rimasto quasi incantato, almeno quanto lei insomma. Le 2.18 Harriet si rivoltava freneticamente sul divano. Si era svegliata proprio come Harry. Mentre si chiedeva quanto potesse essere scomodo quel divano con mille molle che le torturavano la schiena pensava. pensava  all'incontro con Harry di quella serata. Non voleva ammetterlo neppure a se stessa ma le piaceva. Tanto. 
Le 2:26 Harry incomincò ad innervosirsi. Sapeva benissimo il motivo per il quale era sveglio. E che motivo. Non voleva pensarci quindi chiuse gli occhi. 
1, 2 , 3 minuti ma niente era ancora lucido. Diede un pugno con violenza al cuscino mentre mise i piedi fuori e si alzò. Guardava i riflessi della finestra proiettarsi sul suo letto ormai vuoto. Le 2:37. Harriet non smetteva di pensare a lui. Alla caduta di po
che ore prima e ai suoi occhi. Non ricordava quasi piu il calore di zayn ma ricordava perfettamente il verde bosco degli occhi di Harry. E questo le sembrava cosi strano insomma, conosceva zayn da una vita eppure le poche ore dalle quali conosceva Harry le sembravano così tante. 
Le 2.40. Harry stava scendendo le scale stando attento a non fare troppo rumore. Harriet era ormai fuori dal letto intenta ad andare da Harry. Incominciava a salire le scale mentre le scendeva lui. Uno scalino su. Uno giù. bam. I due si scontrarono,di nuovo, sembrava così strano, ma era così perfetto. - Scusami, di nuovo,colpa mia - sussurrò Harry nell'oreccchio di lei per non fare altro rumore dopo quello della loro caduta. -Figurati.. è anche colpa mia- bisbigliò Harriet.
- Andavo a prendere un bicchiere d'acqua e....- mentiva spudoratamente Harry 
guardando Harriet. - Certo.. anche io - mentiva altrettanto lei- 
- Perdonami Harriet ma la cucina è giù, tu.. salivi!- Harriet arrossì mentre 
cercava di spiegare- No infatti volevo prima andare nel bagno a darmi una sciacquata!- Harry annuì facendo un flebile sorriso aiutandola ad alzarsi. Di nuovo.- Se vuoi possiamo andarci insieme... dico... a prendere l'acqua- proponeva Harry mentre le allungava la mano. La bruna scostò i capelli dalla spalla e annuiva stringendo la mano di Harry. Accogliendo tutto il suo calore. Mentre il rumore dell'acqua movimentava quella notte i due sorseggiavano. Posarono i bicchieri sul lavabo e si alzarono. - Ok,io ora andrei a dormire- pronunciò un po' imbarazzata Harriet. -Sisi, certo anche io - rispose deluso Harry mentre si perdeva nel suo viso per metà illuminato e per metà perso nel buio di quelle 2.45. Harriet fece per andare nelle coperte mentre Harry per intrattenersi metteva a posto i bicchieri. Harriet era nelle coperte, sveglia facendo finta di dormire agli occhi del riccio. Harry salì le scale. In punta di piedi si nascose dietro la porta aperta della sua camera. sporse la testa. La vide, stesa sul divano. Bella. I capelli le arrivavano all'altezza delle costole. Erano delle formose onde dal color castano chiaro con dei riflessi biondi che apparivano quasi brillanti in quella notte. Passarono dei buoni dieci minuti. Sembrava essersi 
riaddormentata. Harry sospirava voglioso. Sussurrava fra se e se - mamma mia, quanto è bella- e poi bisbigliò - vado- . E così si mise in punta di piedi e scese le scale. Di nuovo. I suoi piedi seguivano quasi il battito del suo cuore. Impazzito. Impaziente. La guardava. si sedette in un angolino del divano vicino ai suoi fianchi. La accarezzava mentre tranquilla sembrava dormire. Ma no. Harriet erasveglia e piu che mai sentiva le carezze del riccio. Avrebbe voluto aprire gli occhi ma aveva paura. Paura che potessero finire. Intanto il  riccio continuava a passare la sua mano fra i suoi capelli fino ad arrivare alla sua faccia. Accarezzò le guance per poi avvicinarsi al suo viso. Così fragile, se pensava a quante ne aveva passate e la vedeva così fragile e allo stesso tempo forte. Fortissima. Intanto lei era sempre più sicura quello fosse un sogno. Il più bello. Harry fece per stendersi. Alzò le coperte e ci si infilò delicatamente. La sua faccia era davanti a quella della ragazza. I suoi ricci di fronte alla chioma bruna della ragazza. i loro battiti erano veloci. Entrambi. Harriet fremeva. Voleva aprire gli occhi. Voleva guardarlo. Baciarlo. Non ce la faceva più a fingere. Aprì gli occhi. Incontrò quelli verdissimi del riccio. - Harry- sussurrò guardandolo. -Io...Harriet- spiegava lui. - Zitto, non devi spiegarmi nulla,riccio- Harry mise le sue mani calde sui fianchi di lei. Stringendola a se. Erano decisamente vicini. Troppo per guardarsi e basta.
- Harry io non cred...- cercava di allontanare lei . - sta zitta,moretta- disse Harry prima di avvicinare il suo viso a quello della bruna. Incominciò a baciarle la guancia. Pensava di finirla lì. Per poi avvicinarsi sempre di più alle labbra e baciarla. Posò le sue labbra su quelle della ragazza. Harriet mise le sue mani nei ricci del ragazzo incominciò ad avvicinarsi a lui e baciarlo con più foga mentre lui le baciava il collo.  Lui si fermò. La guardò per poi baciarle dolcemente la guancia e sussurrarle -sei così bella - rivoltandosi in quel divano Harriet posò una mano sul viso del riccio - Oh Harry- per poi posare la sua testa sulla spalla del riccio mentre lui le accarezzava i capelli, 
addormentandosi, nel buio di quelle 3.00.
Un raggio di sole si proiettava sul viso di Zayn.  Le 7.23. Si alzò dal letto e come ogni mattina, cercò di svegliarlo - Coglione, alzati - entrò nella sua camera. Guardò il letto con le coperte aperte e ripiegate su un lato. Ma di lui niente. Scese le scale. Magari per qualche oscuro motivo era in cucina a fare colazione. Guardava in basso ancora un po' assonnato mentre metteva un piede dopo l'altro giù per le scale. Arrivato giù alzò la testa.  Guardò al divano. Li vide. Insieme, uno abbracciato all'altra. Un brivido lo assalì. Sentì un nodo alla gola, una forte stretta . La voglia di urlare. Piangere,allo stesso tempo. Strappare Harry da lì e baciare quella ragazza per farla diventare di nuovo sua. Zayn si appoggiò al muro, guardandoli mentre sospiravano. Urlò istericamente più volte dei "no" secchi per poi alzarsi e dare un calcio al comò. Violento. Forte. Almeno quanto quello che avrebbe dato in quel momento ad Harry. Quel quasi fratello che in quel momentio era con Harriet. La ragazza cha aveva aspettato per mesi. La sua migliore amica, o meglio quella che avrebbe voluto essere la sua ragazza. La rabbia lo assalì mentre dava pugni e calci ai mobili più vicini. - lo avranno fatto,Zayn, mentre tu dormivi. - pensava . Al tempo stesso pensava che Harry non sapesse di lui ed Harriet, per poi tornare all'idea di tradimento e rabbia che c'era in lui. Diede cinque o sei pugni al muro formando enormi crepe urlando dalla rabbia. Mentre vedeva Harriet e provava dolore mentre,lentamente, la perdeva.
Si vestì velocemente. Prese la giacca, le sigarette, le chiavi della moto e uscì di casa. Una lacrima scendeva sulla sua guancia mentre copriva la sua nuca col casco. Accese una sigaretta. Salì sulla moto. Diede gas e partì. Urlava mentre le prime luci di quel mattino si facevano vedere. Harry. Harriet. si sentiva il terzo incomodo per l'ennesima volta nella sua vita. Sfrecciava su quelle strade semi vuote
di Liverpool. Voleva andare lontano. Lontano dove nessuno avrebbe potuto trovarlo. Almeno per dimenticare un po'. Per farsi da parte. In fondo in questo momento lui non serviva,vero? Non era nessuno ed era questo a fargli più male. 
- Da fratello a nessuno...- si ripeteva mentre il sole illuminava le lacrime sulla suo viso. 
 

Ok perdonateci. Ci inchiniamo al vostro cospetto. :( Non abbiamo avuto assolutmente tempo di fare il capitolo,ma in questi giorni avrete una sorpresa mooolto bella da noi eheheheh. Stiamo preparando il trailer di questa fanfiction,con la presentazione di TUTTI i personaggi che saranno presenti nella fanfiction. E abbiamo scritto TUTTA la trama della storia, e vi assicuro che sarà peggio di beautiful,e quello che abbiamo in mente è solo il 10% di quello che pensate che sia questa fanfiction. Quindi,preparatevi MUHAHHAHA.
Domandiina: chi shippate? Zayn-Harriet o Harry-Harriet? :)
Xx

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