And it was more than I thought it would be

di mileybest
(/viewuser.php?uid=67417)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Five years later ***
Capitolo 2: *** Regrets ***
Capitolo 3: *** Surprise ***
Capitolo 4: *** Over ***
Capitolo 5: *** Chance ***



Capitolo 1
*** Five years later ***


Attenzione:

Ho iniziato a scrivere questa storia prima della fine della terza stagione ( L'ho conclusa ora a causa di problemi familiari,scolastici e mancanza di ispirazione) e non rispetta quindi ciò che accade dalla 3x14 in poi.


Ambientata cinque anni dopo la fine del liceo. (Inizialmente era nove anni,ma secondo il tweet di Ryan Murphy riguardo il matrimonio di Kurt a ventuno anni non ho resistito a cambiare le età) è principalmente Faberry ma con molto Brittana e un bello spruzzo di Klaine.


Il titolo è una frase della canzone “I was here” che in Glee non hanno inserito nell'ultimo episodio ma solo nel cd del diploma (purtroppo ç_ç ) E quando ho sentito questa frase cantata da Rachel/Lea ho subito pensato al rapporto tra Quinn e Rachel,so...


Piccoli spoiler : (Mi sento tanto Ausiello xD chi segue tanti telefilm in diretta con l'America può capirmi)


-Rachel è stata presa alla Nyada ma ha ceduto il suo posto a Kurt per seguire Quinn a New Heaven. (Successivamente sono andate insieme a New York)


-Santana è andata direttamente alla New York University ma ha poi abbandonato il college decisa a sfondare come stilista


-Brittany non è stata bocciata


Andando avanti con i capitoli le situazioni di questi e il resto dei personaggi sarà più chiara.


Ps: Perdonate se nei capitoli ci saranno errori grammaticali e/o ortografici o ripetizioni (alcune sono volute altre no) ma il mio computer sta pian piano andando nel paradiso dell'elettronica e rileggendo di fretta prima che vada in coma giornaliero posso non notare qualche gaffa.





Al suo risveglio Quinn ha bisogno di qualche secondo per ricapitolare gli eventi della notte precedente.

Si ritrova imprigionata nel groviglio di lenzuola,coperta e vestiti ormai familiare,ma che al mattino le causa non pochi problemi.

Ogni volta per liberarsi e allo stesso tempo evitare di svegliare la persona che,seppur più piccola di lei, causa il macello che la accoglie non appena riapre gli occhi ha bisogno di tutta la concentrazione possibile.

Sfiora dolcemente i capelli della sua ragazza da cinque anni in un buongiorno silenzioso e in punta di piedi si dilegua in bagno.

Si passa una mano fra la sua chioma bionda per prepararsi a ciò che vedrà allo specchio da li a pochi minuti.

Arruffata e ricoperta di nodi,come al solito.

-Merda.-Borbotta nel tentativo di riparare al danno provocato dalla cantante che poltrisce beatamente nella camera a fianco,sapendo che la mattina successiva si ritroverà nello stessa situazione.

Fissa il suo riflesso nello specchio,pettinandosi i capelli dalla radice fino alle punte,lunghe fino alla base del collo.

Spesso ha pensato di tagliarli nello stesso modo in cui li aveva l'ultimo anno di liceo,ma la suppliche di lasciarli lunghi da parte della nana addormentata riescono a convincerla a non comporre il numero della sua parrucchiera di fiducia per prenotare una bella spuntata.

Sa bene quanto ami affondarle le mani nei capelli mentre si rotolano sul letto.

A Quinn,comunque,non dispiace ubbidire al desiderio della mora,non se in questo modo può ricattarla per i suoi desideri.

Almeno posso mangiare il bacon senza ascoltare le ramanzine sul rispettare gli animali,pensa infatti.

Adora gli animali e ha provato un paio di volte dall'inizio della loro storia a convertirsi alla dieta vegetariana,ma il suo organismo reagisce d'impulso alla vista di una fumante fetta di bacon e la riporta a mangiare,a detta della cantante,un innocente piccolo maialino.

-Q...-Un mormorio assonnato giunge alle orecchie di Quinn.

Sorride,dandosi un ultimo colpo di spazzola e ritorna nella stanza divenuta campo di battaglia.

-Già sveglia,RuPaul?- Chiede divertita,stendendosi sul letto per darle un bacio sulla fronte.

-Non chiamarmi cosi.-Bofonchia la più bassa,dandole un pugno scherzoso sulla spalla.

Quinn ridacchia.

-Bene,preferisci che usi i nomignoli idioti che si danno le coppiette di tredicenni? Vediamo...pasticcino,uccellino...anzi...patatina.-Finge di riflettere Quinn per poi scoppiare a ridere e beccarsi un altro pugno. -Ne ho uno migliore. Che ne dici di Rachel mi piace rendere i capelli della mia ragazza un gatto morto Berry?-

Rachel sbuffa.

-Primo,non nominare i gatti morti in mia presenza. Ho già troppi sensi di colpa nel comprarti al supermercato dei poveri maiali e sognare le loro madri che mi lasciano affogare nel fango.-Quinn alza gli occhi al cielo e Rachel le tira un terzo pugno. -Secondo,osa chiamarmi con uno di quei soprannomi ridicoli e appenderò al cofano della tua macchina la maglietta “Lucy Caboosey”,va bene Lucy ?- Conclude la cantante con un sorriso di sfida.

-L'ho buttata secoli fa quella cosa.-Ribatte Quinn,non del tutto convinta.

-Non è vero,è nascosta infondo all'armadio,dietro le altre magliette.-

Quinn sbarra gli occhi. Sa che Rachel è una che nota tutti i particolari di qualsiasi cosa,ma non credeva avesse visto quella maglia il giorno in cui Quinn ha sistemato la sua roba per andare a vivere con lei.

-Non lo faresti mai.-Dice seria.

-Mettimi alla prova.- Rachel si avvicina al volto della bionda con un espressione di chi sa di aver vinto.

Ma Quinn non ha intenzione di lasciarle vincere un altra battaglia,oltre quella dei capelli.

Sapendo,però,di aver perso la guerra nel momento esatto in cui si è accorta di essere perdutamente innamorata della ragazza che detestava più di qualsiasi altra cosa. Più della gravidanza indesiderata,per giunta.

E alla fine eccola qui,con la ragazza che voleva distruggere,ora pronta a proteggerla da chiunque osi farla soffrire. E ad annientare chi abbia la faccia tosta da provarci sentimentalmente.

-Non dici niente?- Rachel chiede confusa. -Era uno scherzo,non ti farei mai una cosa simi...-Non termina la frase.

La bocca di Quinn incontra famelica la sua e le ci vuole un po' per rispondere al bacio esigente della ex capo cheerleader.

Non che non sia abituata alla passione travolgente di Quinn,ma è sempre una sfida riuscire a stare al passo con le sue mosse.

E Rachel adora le sfide.

Quinn si posiziona sopra di lei e sembra non far caso al fatto che Rachel stia mandando all'aria il lavoro durato ben dieci minuti a rimettere a posto il gatto morto,troppo occupata a morderle il lobo dell'orecchio e lasciare una scia di baci dal mento fino alla gola,nel punto dove il succhiotto che le ha lasciato alcune sere fa è ancora ben visibile.

-Quinn...-Geme la cantante,quando le dita della bionda raggiungono la sua parte più sensibile.

Ridacchia quest'ultima, con le labbra premute sul suo collo. -Ti piace,RuPaul?- Domanda seducente.

-Sei proprio una stronza.-Mormora Rachel.

Con uno scatto da far invidia ad un lottatore di wrestling riesce a ribaltare le posizioni.

Quinn ride prima di essere taciuta dalla bocca di Rachel,la quale non perde tempo a far scorrere le mani lungo il suo corpo snello e perfetto.

Le note di Defying Gravity interrompono l'operato della cantante.

-Io lo ammazzo Kurt!-Sbotta Quinn,innervosita per l'interruzione.

-Che ne sai che è lui?-Chiede divertita Rachel,allungandosi a prendere il cellulare.

-Chi altro vuoi che ti telefoni di domenica alle sette? -

-Pronto Kurt?-Risponde la cantante,rabbrividendo poco dopo la risposta dell'amico a causa dei baci che Quinn inizia a darle dietro la nuca.

-Sai di dovermi accompagnare a comprare l'abito oggi,vero?-

-Certo che...lo SO!-Grida Rachel,lasciando Kurt basito dall'altro lato del telefono. -Non darmi i pizzichi.-Sussurra a Quinn,la quale scoppia a ridere e si becca uno schiaffo sulla mano. -Scusa,stavo per cadere dal letto.-

-Certo,certo...salutami Quinn.-Ribatte Kurt malizioso.

-Non voglio i tuoi saluti,Hummel. Come ti salta in mente di chiamare a quest'ora di domenica?-

La risata di Kurt fa capolino dal cellulare.

-Chiedo umilmente perdono per avervi interrotte durante la vostra sacra unione,in tutti i sensi.-Recita con finto tono drammatico.

-Prendi in giro,dai. Vediamo come riderai dopo che avrò detto a Blaine della tua scappatella con uno spogliarellista all'addio al Celibato.-

-Non ci saranno spogliarellisti.-

-Blaine non può saperlo.-

Rachel riacciuffa il cellulare prima che Quinn renda l'amico abbastanza nervoso da annullare la festa prima del gran giorno.

-Dammi qua...Kurt,ci vediamo da Tiffany alle alle nove ok? Bene,a tra poco!-Riattacca e poggia il telefono sul comodino.

-Quindi...mi lascerai da sola a deprimermi. Ottimo.-Dice Quinn,mettendo il broncio.

-Sempre meglio che stare a guardare mentre tu ti cibi di un animale indifeso per colazione.-

-Si chiama bacon.-

-Sei un assassina.-Dice disgustata Rachel,sospirando,però,al tocco della mano di Quinn che risale lungo la coscia. -E irritante.-Continua,mordendosi le labbra per non lasciarsi sfuggire un gemito. -Ti odio.- Le sussurra per poi non resistere all'impulso di poggiare le proprie labbra sulle sue.

Riprendono da dove Kurt le ha malamente interrotte.

Rachel sopra Quinn e una gamba volutamente in mezzo alle sue.

-Q...devo prepararmi.-Sospira la cantante,staccandosi di mala voglia dalle labbra della bionda. -Se faccio tardi Kurt mi uccide.-

Quinn sbuffa.

-Va bene.-

-Vado a farmi la doccia.-

Lo sguardo di Quinn si illumina.

-Oh,no,no...da sola.-

-Soli è noioso.-

-Mi annoierò,allora.-Conclude Rachel,entrando nel bagno e chiudendo a chiave la porta prima che Quinn la segua.

Sbrigandosi a raggiungerlo,però,urta la borsa che la bionda la sera precedente aveva buttato a terra.

-Cazzo,Rach! Più attenzione.-Sbraita Quinn,fiondandosi a raccogliere il contenuto.

Sospira di sollievo nel vedere che Rachel non si preoccupa di guardare ciò che ha sparpagliato sul pavimento.

Prende una scatolina fuoriuscita dalla borsa e la apre per assicurarsi che l'oggetto al suo interno non abbia subito danni.

Lo stringe tra le mani e lo va a nascondere nella tasca interna della propria giaccia,dove resterà al sicuro fino al momento opportuno.




-Ti sta veramente bene.- Dice Rachel,dando un buffetto sulla guancia del suo migliore amico mentre questo ammira l'abito che indosserà al suo imminente matrimonio.

-Si,non è male.-

-Ma?-Lo invita a proseguire la cantante,capendo dal tono di voce di Kurt che qualcosa non gli gusta,come direbbe Santana.

Kurt sospira,voltandosi in direzione dell'amica.

-Non so...credi che sia troppo presto?-Chiede,mordendosi le labbra.

Rachel si aspettava una reazione simile da Kurt,visto che non fa altro da settimane. Dalla proposta di Blaine,ad essere precisi. È perfettamente normale essere nervosi per il proprio matrimonio,peccato che Kurt sia costretto a provare emozioni troppo forti e a lasciarsi prendere dal panico anche per cose che lo renderebbero felici una volta superate. Bhè,è pur sempre un artista. E gli artisti si sa che sono più emotivi delle altre persone.

Rachel si chiede se prima di sposarsi avrà anche lei gli stessi attacchi di panico di Kurt.

Anche se lei è perfettamente sicura dei suoi sentimenti e di chi vuole sposare.

Le immagini di Quinn inginocchiata che le infila uno splendido anello di fidanzamento al dito mentre un orchestra suona una delle canzoni che la biondina ama dedicarle annebbiano la vista di Rachel.

Con lei non aspetterebbe giorni a rispondere. Non ne avrebbe bisogno.

Scuote la testa,ritornando alla realtà composta da Kurt,le sue gambe tremanti e un insensata paura.

-Cosa dici. Non esiste un troppo presto o un troppo tardi. Tu ami Blaine,lui ti ha dimostrato tante volte di essere l'uomo della tua vita.-

-Si,però...-

-Però niente. Tu ti sposerai e vivrai per sempre felice e contento.-Conclude autoritaria Rachel,zittendo Kurt.

-E se non funzionasse? Insomma....chi mi dice che tra dieci anni sarò ancora innamorato di lui? Se mi stufassi di viverci insieme? O peggio,se lui si stufasse di me? Abbiamo solo ventisei,in fondo.-

Rachel sorride,dando delle pacche amichevoli sulla spalla dell'amico.

-E siete abbastanza maturi e adulti da prendere una decisione tanto importante come lo sposarvi ed essere allo stesso momento insicuri di cosa accadrà in futuro. Se sarete sempre sinceri l'uno con l'altro andrà bene. Fidati,l'ho imparato a mie spese.-

-Ho fatto bene ad offrirti la colazione.-Ridacchia Kurt,abbracciando forte la più bassa.


-Comodo avere commessi con una cotta,eh?-Punzecchia Kurt dopo essere uscito dal negozio,il quale di domenica si presume chiuso. Tranne per loro due. -Andare a ritirare i vestiti quando non si dovrebbe.-

-Non azzardarti ad uscirtene cosi con Quinn. Le ho detto che sei tu la cotta di quel tizio.-Ribatte Rachel,preoccupata dalla reazione che l'ex cheerleader potrebbe avere.

Anche se non le dispiacerebbe vederla gelosa. Lei lo è sempre quando la va a trovare in ufficio e nota gli sguardi dei suoi colleghi posarsi su zone altamente private o quando Quinn le informa di questi che le chiedono di uscire,per lavoro o per altro.

Le viene quasi voglia di sbattersela sulla sua scrivania in modo che quegli esseri vedano che la giornalista più sexy di New York è solo ed unicamente sua.

Ma è costretta ad accettarlo,come Quinn accetta il suo lavoro a Broadway.

-Non eri tu pochi minuti fa a dire di essere sempre onesti?-La rimbecca l'amico.

-Per le cose importanti.-Risponde la cantante,indicando all'amico un insegna luccicante davanti a loro,il quale annuisce,lanciando un occhiata all'orologio da polso.

-Ecco,a proposito di onestà...c'è una cosa che devo dirti.-Dice Kurt,dopo essersi seduto ad un tavolo del ristorante dove lui e Rachel vanno a pranzare durante la pausa dalle prove degli spettacoli.

Rachel non si aspettava che il suo sogno di recitare nei musical di Broadway si sarebbe avverato anche senza la Nyada. Lei e Kurt non hanno discusso quando,anni prima,il ragazzo è stato scelto al suo posto.

Bhè,avrebbe vinto lei,se non si fosse ritirata per seguire Quinn.

-Spero tu non mi dica di aver scelto il giallo come colore per le damigelle. Andiamo,chi di noi lo indosserebbe? Forse Brittany...-

-No,no. Devo ancora decidere per quello,comunque.-Kurt punta gli occhi azzurri in quelli di Rachel,improvvisamente serio.-Non so come la prenderai. Ma sai che tutta la mia famiglia sarà presente,giusto? Non posso dire a qualcuno di restarsene a casa,sarà il mio giorno speciale e voglio festeggiarlo con le persone che amo. E tu come mia migliore amica devi accettarlo.-

-Kurt,non ho tre anni. E immaginavo avessi invitato anche Finn.-Dice Rachel,marcando bene il nome del suo ex,dimostrando di non temerlo.-Ho rotto con lui secoli fa. Penso che entrambi l'abbiamo superato.-

-Hai lasciato il ragazzo con cui volevi sposarti per metterti con la sua ex. Scusa,ma non capita tutti i giorni.-

-Sai bene quanto me che è più complicato di cosi.-

-Se ti riferisci al fatto che Quinn ti sbavava dietro dal terzo anno,allora si.-

Rachel sorride,maledicendosi per non essersi accorta dei propri sentimenti e di quelli di Quinn prima della sua rottura con Finn all'ultimo anno.

Non le dispiace,però,come siano andate le cose da quel momento.

-Ero convinta che ti saresti arrabbiato,sai? Invece ti sei rivelato il nostro fan numero uno.-

-Perchè mi sarei dovuto arrabbiare? Tu e Quinn vi siete innamorate ed amare non è una colpa. Mi sarei infuriato se avessi sposato Finn sapendo di amare un altra. Mi è dispiaciuto per lui,ma ero e sono comunque contento per voi.-

-Te l'ho mai detto che sei il migliore?-

-Solo quando negli spettacoli assegnano a te il ruolo della protagonista.-



-Quindi,la tua vita fa schifo.-Dice Santana con espressione disgustata,bevendo un sorso del suo caffè per poi uscire dallo Starbucks.

Quinn sbuffa.

-Ma hai ascoltato almeno una parola di ciò che ho detto?-

-Mmmh.-Finge di ragionare l'ispanica,scuotendo poi la testa.-Ero troppo occupata a pensare ai fatti miei che sentire i tuoi sproloqui su cosa regalare all'hobbit per il vostro anniversario.-

-Ok,qualcosa hai sentito.-Conclude la bionda,beccandosi una linguaccia da Santana.

-Ogni anno è la stessa storia. Perdi tempo a scervellarti e a rompere le palle a me e quando io decido di darti un consiglio tu organizzi tutt'altro.-

-Scusa se non voglio regalare a Rachel una museruola cosi che tu viva in pace.-Sbotta Quinn,alludendo all'idea che Santana le ha suggerito un anno fa.

Quest'ultima ridacchia,battendosi il cinque mentalmente.

-Certo,per tapparle la bocca hai già una soluzione.-Dice maliziosa.

-Ehi! Sono cose private!-Esclama Quinn. -Io non mi vanto in giro di ciò che faccio con la mia ragazza,come una certa persona.-Aggiunge ridendo.

-Certa persona non ha bisogno di nascondere la sua favolosa relazione.-Dice la latina,indicandosi orgogliosa.

Quinn si rabbuia.

-I tuoi non sono dei bigotti religiosi.-Mormora,ricordando ciò che ha sopportato al liceo a causa della mentalità chiusa dei genitori.

Non ha avuto una vera casa per un anno intero,costretta a rifugiarsi in quelle di Finn,Puck e Mercedes.

Ed ha dovuto sopportare la gravidanza senza sua madre a darle supporto. Le è stata vicina durante il parto,almeno.

Comunque scommette qualsiasi cosa che se le direbbe di essere fidanzata con una ragazza,le urlerebbe di non tornare più a Lima.

L'unica della sua famiglia ad esserne a conoscenza è sua sorella Frannie. Questa accetta la storia tra Quinn e Rachel,anche se preferirebbe vedere la sorella minore con un uomo stupendo e cristiano come il suo.

Esattamente quello che non vuole Quinn,lei detesta il marito di Frannie. Ogni volta che lo vede è una sfida non sputargli in un occhio.

Non lo odia tanto quanto suo padre,però.

Non ha notizie di lui dalla fine del secondo superiore e la innervosisce fino all'inverosimile che lui dopo cosi tanto tempo non vuole ancora parlarle o chiederle scusa per essere stato uno stronzo egoista.

Santana si volta in direzione dell'amica,con sguardo rammaricato.

-Non volevo turbarti. Scusa,Q.-Le dice,poggiandole dolcemente una mano sul braccio.

-No,fa niente. È la verità.-Cerca di sorridere la bionda.

-Non ci pensare. I miei genitori adorano Brittany,ma mia nonna...-

-Lo so.-

-Ehi,la perfezione non esiste. Però noi ci siamo vicine. Insomma...viviamo a New York,abbiamo un fantastico lavoro e facciamo del gran bel sesso. Forse questo solo io,scommetto che la nana si mette a parlare di Barbra anche durante...-

-San!-La rimbecca Quinn,arrossendo.

Tira un gancio destro all'amica,la quale accetta il colpo scoppiando a ridere.

-Fossi in te starei attenta. È probabile che ti lasci per lei un giorno.-

-Visto che non accenni a smettere e siamo per strada quindi non posso ucciderti circondata da centinaia di persone.-Comincia la bionda.-Ti dirò che sono l'unica donna che ama più di Barbra Streisand.-

-E come fai ad esserne sicura?-

Quinn sorride per poi avvicinarsi a Santana in modo che persone sconosciute non sentano.

-Perchè mentre stiamo a letto e le chiedo di guardare Funny Girl,lei mi chiede che roba è.-Dice soddisfatta.



-La pianti di cantare? Sto guardando la tv!- Grida Quinn a Rachel,intenta ad improvvisare un concerto con alcune canzoni di Madonna dopo aver telefonato ed ordinato le pizze per la solita serata pizza-film del venerdi.

Non che a Quinn non piacciano,ma dopo la conversazione con Santana non ha voglia di ricordare il periodo della gravidanza anche a causa di Rachel.

Non le dispiace aver messo al mondo una bellissima bambina quale è Beth. Quello che le fa rabbia non è essere rimasta incinta a sedici anni,ma non aver potuto tenere l'esserino che le è cresciuto dentro per nove mesi distruggendo la sua reputazione.

Come avrebbe potuto? Con il rischio che suo padre un giorno sarebbe ricomparso e avrebbe spedito la bambina in un orfanotrofio e lei in un collegio di suore.

No. Almeno cosi Beth crescerà con qualcuno in grado di prendersi cura di lei senza problemi familiari.

Shelby,non molto entusiasta a dire il vero,le permette di vederla ogni tanto.

Quinn è convinta che sia merito di Rachel se Shelby le mostra sua figlia,ma la cantante più volte le ha detto di non c'entrare niente,abbassando lo sguardo.

E Quinn la conosce abbastanza bene da notare che si fissa le scarpe solo se sta mentendo.

-Calmati o puoi scordarti la pizza per cena.-Ribatte Rachel,confusa dal comportamento della compagna.

Ha notato che le gira storto da quando ha messo piede in casa.

-L'ho ordinata con il salame piccante,è al sicuro. O hai dimenticato di essere vegana?-

La più bassa sbuffa,raggiungendo Quinn sul divano.

-Ho fatto qualcosa di male?-Chiede,preoccupata.

Il suo ultimo desiderio è ferire Quinn. -Se ti ho fatto arrabbiare,dimmelo. È che,mi conosci...io parlo tanto e spesso dico cose che nemmeno penso se sono nervosa e...ti prego! Dimmi che non te la sei presa perchè mi sono messa il tuo giacchetto per andare a lavoro,ma mi piace indossare la tua roba perchè so che profuma di te...si lo so è da pervertiti ma....ehi! Sei tu che ad Halloween mi hai costretto a vedere l'intera saga di Saw che contiene solo torture,sangue e se lo vedi di continuo diventerai un serial killer professionista quindi sei tu quella messa peggio...oppure perchè domenica sono uscita con Kurt e tu sei rimasta da sola,però si sta per sposare! E...-

-Rachel,che stai dicendo?-La interrompe Quinn,sorpresa di come la mora sia in grado di parlare senza fermarsi per respirare.

Quando capita che Rachel parli cosi,non sa se esserne turbata o divertita.

Infondo,il suo trattenere il fiato per minuti interi è ottimo per le loro pomiciate.

-Non sono arrabbiata con te.-Dice indicandosi il petto in un chiaro invito a far stendere Rachel su di lei.

Invito che la cantante accetta felice,poggiando il capo sullo stomaco di Quinn. -E per la cronaca,vederti indossare le mie cose mi fa impazzire.-Aggiunge,maliziosa.

Adora,infatti,svegliarsi e vedere Rachel con indosso una sua camicia.

La cantante sorride,prendendo la mano della bionda per intrecciare le loro dita.

-Allora,cos'hai?-

-Niente.-

Rachel alza un sopracciglio,dubbiosa.

Quinn sospira.

-Va bene,pensavo alla mia famiglia. Ne parlavo con Santana stamattina.-

Rachel stringe forte la mano della bionda. Sa quanto Quinn soffra a causa della disastrosa situazione familiare che vive dai tempi della sua gravidanza.

A differenza sua,lei non ha avuto problemi a presentare Quinn come fidanzata ai suoi padri.

Le hanno addirittura confessato di preferirla a Finn.

Non la sorprende. Anche lei ha preferito Quinn al fratellastro di Kurt.

-Vuoi parlarne anche con me?-

Quinn sorride e le bacia i capelli.

-No,sto bene. Non roviniamoci la serata pizza e film.-

-Ok.-Accetta Rachel,seppur scocciata dal fatto che Quinn preferisca parlare della sua famiglia con le amiche piuttosto che con lei. Ma non farà scenate. È un argomento delicato e lo affronteranno quando sarà davvero necessario.

-Hai già scelto il film?-

Scuote la testa.

-No,sceglilo tu oggi.-Dice.-Niente horror e splatter,per favore.-

-Fifona.-

-Non è fifa,è che non mi piacciono.-

-Dicono tutti cosi.-

-Non ho motivo di aver paura. Se un assassino tentasse di uccidermi,tu mi salveresti,giusto?-

Quinn ride.

-Non essertene tanto sicura,RuPaul.-

-Ti ho detto che non devi chiamarmi in quel modo!-

Il citofono squilla e Rachel va a rispondere,dopo aver tirato uno schiaffo sul braccio a Quinn.

-è il fattorino,sono arrivate le pizze.-

-Bene,non vedo l'ora di mangiarle mentre strillerai durante uno splendido massacro di attori mediocri.-

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Regrets ***


-Ti prego,non farci vestire di rosa.-Borbotta Quinn a Kurt. Entrambi seduti accanto ai loro rispettivi fidanzati,in attesa che un cameriere passi a prendere gli ordini.

-Tranquilla Q,ho scelto il color pesca.-La rassicura il ragazzo mentre stringe teneramente la mano del suo futuro sposo sotto il tavolo.

-Per fortuna.-Dice la bionda,poggiando la propria mano sulla coscia della compagna in un gesto meno romantico di quello dei due ex Usignoli.

Rachel,comunque,è troppo occupata a sfogliare il menù ed evitare di vomitare per badare alle attenzioni che le sta rivolgendo la giornalista.

-Ma perchè devono uccidere i polli e le anatre quando possono servire ravioli al vapore e involtini primavera ?-Chiede disgustata,chiudendolo di scatto.

-Tesoro,a non tutti piacciono quei piatti.-Le fa notare Quinn.

-Perchè sono degli assassini. Voi compresi.-Replica la mora,facendo sospirare gli amici. -Sono i più sicuri,quel pollo potrebbe anche essere un cane.-

-Si dice che i cani sappiano di pollo,in pratica se mangi uno o l'altro è lo stesso.-Dice divertito Blaine,beccandosi un occhiataccia da Rachel.

-Da piccola avevo rubato un pollo dalla fattoria di mio zio.-Si intromette Brittany,seduta accanto a Santana dall'altro lato del tavolo. La latina aspetta il momento giusto per far credere a Berry che il suo involtino primavera, invece delle solite verdure, contiene carne. Infatti prega che qualcuno venga presto a prendere le ordinazioni ed intanto si gode la discussione tra i suoi amici e le dita della sua ragazza intrecciate alle sue. -Quando l'ho portato a casa,però, è sparito. La cosa strana è che quella sera stessa papà ha cucinato il pollo.-

L'intero tavolo,tranne Rachel,scoppia a ridere.

-è una cosa orribile.-

-Mai quanto il tuo vestito,nana.-Ribatte Santana indicando il vestito azzurro lungo fino al ginocchio che la cantante ha deciso di indossare per l'uscita di gruppo.

-Zitta Lopez,piuttosto...chiama un cameriere,cosi ordiniamo e lui porta via questo menù cannibale.-Le dice Rachel,sbuffando. -è l'ultima volta che vengo con voi al ristorante cinese.-

-A me piace il tuo vestito.-Le sussurra Quinn,attenta a non farsi sentire dagli altri,facendo arrossire la più bassa.

Solo ora Rachel nota la mano di Quinn muoversi sulla sua gamba.

Rabbrividisce,non per il freddo.

-Adesso che ci penso,non so che fine ha fatto la capra. E non capisco che c'è da ridere,è sparita prima che potessi richiederle i soldi che si era mangiata.-

-I miei soldi.-Ribatte Rachel,ricordando i suoi tentativi di espandere il suo gusto nel vestire alle ragazze del liceo,stroncati da Brittany che alla fine è divenuta la teenager più alla moda,negandole il successo in quel campo e perdendole i soldi datole affinchè l'aiutasse.

Era il penultimo anno di liceo. Erano ancora membri del Glee Club. Lei e Quinn litigavano per Finn senza rendersi conto di desiderarsi pazzamente già da allora.

Rachel a quel tempo non sospettava nemmeno dei sentimenti che Quinn provava per lei o dei propri.

-Lascia perdere,Britt.-Le dice Santana,dandole un tenero bacio sulla guancia.

-Bene,amore....-Comincia Blaine,rivolgendosi a Kurt,rimasto ad osservare gli sguardi intensi tra Rachel e Quinn,felice di vederle tanto innamorate,ma da qualche giorno terribilmente preoccupato di ciò che il suo matrimonio potrebbe provocare tra loro vista la presenza di Finn.

Si volta verso il fidanzato,regalandogli un sorriso,scacciando via i pensieri malevoli a cui penserà quando sarà tempo.

-Dimmi.-

-Come lo prendi il cane?-Domanda il ricciolino ridendo.


-Prima o poi ti ritroverò in una nuvola di fumo.-Dice divertito Kurt,raggiungendo Santana nel parcheggio,comodamente poggiata alla sua macchina con in bocca una sigaretta.

-Nah,Brittany mi ha proibito il sigaro e mi permette di fumare queste cosine poche volte al giorno.-Ribatte l'ispanica. Non è proprio entusiasta dei limiti che Brittany le ha imposto,ma è felice di trarre dei vantaggi da essi,maliziosamente parlando.

-So che non ti fa piacere vivere senza il tuo amato sigaro,ma sai che Brittany ti ha chiesto di smettere per il tuo bene.-

-Lo so.-Sorride Santana.-Mi protegge come io ho fatto con te,Porcellana.-Aggiunge,rendendo Kurt un pezzo di ghiaccio.

-Sai che preferisco non parlarne.-Dice,improvvisamente serio.

-Appunto te ne parlo solo quando siamo da soli.-

-è una storia passata,San.-

L'ispanica sbuffa,tirando un altro tiro dalla sigaretta.

Il suo legame con Kurt si è rafforzato quando Blaine è rimasto a Lima e lui è andato a studiare alla Nyada e lei è riuscita ad entrare alla New York University.

Con Mercedes e Rachel lontane lui non ha potuto fare altro che avvicinarsi a Santana.

È stata una bella sorpresa il giorno della partenza scoprire che anche lei stava per prendere il suo stesso aereo diretto nella Grande Mela.

Santana ha potuto sfogarsi con lui della partenza di Brittany per la Brown a Providence.

Nessuno ancora sa come abbia fatto la ballerina ad essere stata ammessa ad un università di quel tipo.

Probabilmente al colloquio Brittany li ha fatti talmente ridere da convincerli che stesse scherzando e che avesse la stoffa per frequentare il college.

Nel periodo passato li,però,Brittany insieme agli altri studenti ha combattuto per salvare la natura.

Santana ride ogni volta che pensa che Brittany ha accettato di combattere per la sua convinzione che gli alberi siano le case delle fate.

Comunque,era fiera che la sua ragazza supportasse una causa tanto importante.

E soprattutto,è felice che lei e Brittany siano state capaci di mantenere una relazione a distanza a differenza di...altri.

Kurt sei mesi dopo il trasferimento a New York ha rotto con Blaine e nella sua vita è entrata una fiamma inaspettata.

Santana,l'unica sulla quale poteva contare in quel momento,gli è stata di grande aiuto.

Lo ha consolato quando si è scoperto che Blaine lo aveva lasciato per Sebastian e gli ha fatto capire di non usare una persona per ripicca.

Kurt era confuso ed arrabbiato.

Perciò,non poteva fare altro che buttarsi tra le braccia di un altro ragazzo.

L'unico,a parte Blaine,ad avergli confessato di amarlo.

Kurt si pente tutt'ora di aver usato cosi egoisticamente Dave.

La loro storia è durata pochi mesi.

Giusto il tempo che Blaine capisse di aver commesso la più grande cazzata della sua vita e inviasse anche lui durante il suo ultimo anno la lettera d'ammissione alla Nyada e venisse accettato.

Kurt,sotto la guida esperta di Santana,ruppe con Karofsky e tornò con Blaine l'anno successivo.

Solo Santana,però,è a conoscenza della relazione tra l'amico e l'ex Titan,ormai distrutta.

La latina non perde occasione di ricordarla a Kurt.

Sono passati anni,ma è preoccupata che il piccoletto non abbia dimenticato del tutto il tradimento di Blaine e la storia con Karofsky.

-Non vorrai dirmi che hai intenzione di sposarti avendo questo segreto. Blaine ti ha confessato di Sebastian.-Dice,facendo tornare entrambi al presente.

-Io amo Blaine.-

-Ne sono convinta,ma Kurt...chiedi a te stesso se è giusto sposarti se ami un altro,oltre a Blaine. Gli altri non sanno niente,ma io si...io c'ero e so che se il tuo sguardo non è su Blaine,è perso nei ricordi. E i ricordi sai bene chi riguardano.-

-Mi stai dicendo che secondo te sono innamorato del ragazzo che al liceo aveva minacciato di uccidermi?-

Santana scuote la spalle.

-So solo che io continuavo a ripeterti di lasciarlo e quando finalmente l'hai fatto lui è tornato a Los Angeles e tu ti sei rimesso con Blaine senza riflettere. E qualcosa mi dice che se Blaine non fosse stato preso al college,tu avresti seguito Karofsky.-

L'ispanica apre la macchina e butta la cicca dentro il posacenere.

Non le piace parlare a Kurt cosi,ma è l'unico modo per farlo ragionare.

-Io torno dentro.-Dice,chiudendo l'auto. -Rifletti su ciò che ho detto.-Conclude,lasciando Kurt sul punto di piangere,in preda ai sensi di colpa riaffiorati.



Non appena varcano la porta di casa,Quinn fa voltare Rachel verso di lei e aggredisce famelica le sue labbra per poi chiudere la porta con un calcio.

La cantante non perde tempo a rispondere al passionale bacio della ragazza,alzandosi sulle punte e intrecciando le mani al suo collo.

-Quinn...-Mormora eccitata quando quest'ultima la spinge contro il muro e tenta di sfilarle il vestito.

Per tutta la cena non ha fatto altro che fingere di ignorare le toccatine della bionda.

È soddisfatta nel vedere che è servito a qualcosa.

La bocca di Quinn si stacca dalla sua per raggiungere la sua gola.

Rachel scoppia a ridere.

-Che diavolo ti ridi,RuPaul?-Chiede Quinn con voce roca,mordendole piano la pelle.

-Niente,pensavo ai tempi in cui eri il capo del club della castità...e guardati adesso.-Risponde la mora ridacchiando.

Quinn sorride e poggia la fronte contro quella di Rachel.

Quella parte della sua vita non le manca per niente.

Era tutta una pagliacciata. Le sue giornate giravano intorno alle Cheerios,alla distruzione del Glee Club e ad essere la fidanzata di Finn Hudson. Voleva essere popolare.

Poi ha perso tutto.

No,in realtà non ha perso niente.

Ha trovato Rachel.

Ha dovuto faticare un po' per conquistarla. L'incidente e il resto.

Ne è valsa la pena?

Nell'istante in cui i suoi occhi incontrano quelli della più bassa ha la risposta.

Assolutamente si.

-Incolpa te stessa per questo.-Le sussurra.

Rachel riprende a baciarla.

-Non ho mica detto che mi dispiace.-Dice intrecciando le sue gambe alla vita di Quinn,la quale la afferra per i fianchi e senza smettere di baciarla va in direzione della camera da letto.

I faticosi allenamenti della Sylvester sono serviti a qualcosa.

Rachel,una volta sdraiata sul materasso,la libera dalla maglietta,alzando il capo dal cuscino abbastanza per baciarle il collo.

Quinn sospira di piacere.

-Rach...-

La cantante si blocca nel tentativo di sbottonare i jeans della compagna per poterla guardare negli occhi.

Anche al buio gli occhi verdi di Quinn sembrano brillare di luce propria.

Le sono sempre piaciuti ed adora sapere che quegli occhi guardano in quel modo dolce e protettivo soltanto lei.

-Si?-

Quinn la bacia,sfiorando con la punta della lingua il suo labbro inferiore.

-Te l'ho mai detto che ti amo?-Dice ritornando ad incatenare i loro sguardi.

Rachel sorride.

-Fa sempre bene sentirtelo dire.-Risponde per poi baciarla di nuovo.



Rachel si risveglia con il capo poggiato sul petto della bionda ed un braccio di quest'ultima intorno ai fianchi.

Alza lo sguardo per ammirare il volto addormentato della ex cheerleader.

Sorride,dandosi mentalmente della stupida.

È stata una tale sciocca a non aver notato anni prima quanto fosse splendida la sua Quinn.

Non fisicamente,quello lo ha sempre pensato.

Era talmente cotta di Finn da non capire che la persona giusta era la ragazza che considerava la rivale per conquistare il cuore del Quaterback.

Quinn ha il potere di farla sentire speciale anche solo prendendole la mano mentre passeggiano per Central Park e di calmarla circondandole le spalle con un braccio un secondo prima dell'inizio di un nuovo provino.

È l'unica con la quale può sfogare la sua frustrazione quando non ottiene il ruolo di protagonista in una produzione teatrale che le piace.

Potrebbe farlo anche con Kurt,ma lui le ficcherebbe un calzino in bocca dopo appena venti secondi.

Anche Quinn durante il suoi sproloqui la zittisce,in maniera più delicata del suo migliore amico.

Spesso con le labbra.

Rachel non si capacita di aver rischiato di perdere la donna che,ne è certa,amerà per tutta la sua vita.

Fino all'ultimo anno del liceo,non aveva nemmeno preso in considerazione l'idea di diventare la fidanzata di Quinn Fabray.

E adesso,a distanza di cinque anni, si sente completa solo se la mattina può specchiarsi in quei favolosi pozzi verde smeraldo che sono i suoi occhi.

Rachel ama Quinn.

La ama più di qualsiasi altra cosa.

Più del successo,più di New York,più della sua voce.

Se glielo chiedesse,Rachel rinuncerebbe a tutto.

Una volta,forse,non avrebbe permesso a niente o nessuno di mettersi in mezzo al suo sogno di diventare una stella.

Ma neanche il più grande degli applausi che può ricevere alla fine di una canzone potrebbe sostituire il sorriso di Quinn mentre le dice di amarla.

E se si fosse sposata,l'avrebbe persa definitivamente.

Quinn ha dovuto perdere l'uso delle gambe per dare una possibilità a loro due come coppia.

Rachel sospira per poi poggiare le labbra nel punto esatto dove il cuore della bionda batte a ritmo lento e regolare.

Ha rischiato che quel cuore ridotto a brandelli a causa di tante sofferenze smettesse di battere.

Rachel,quando ha saputo dell'incidente,si è promessa che avrebbe fatto qualunque cosa in suo potere per rendere la vita di Quinn degna di essere chiamata tale.

Ed è ciò che continua a fare,giorno per giorno.

Vuole aggiustare il suo cuore,renderlo più felice ed allontanare da esso i motivi per i quali è spezzato.

Sente Quinn mugolare nel sonno.

Rachel resta a guardarla prendere conoscenza fino a che gli occhi di Quinn si puntano nei suoi.

-Buongiorno.-Le dice la cantante,abbozzando un sorriso.

-'giorno.-Mormora Quinn,sbadigliando.

Rachel ridacchia. Con i capelli arruffati e quell'adorabile modo di sbadigliare la bionda le ricorda un leone.

Senza contare i suoi selvaggi gusti alimentari.

Non per niente al suo diciannovesimo compleanno le aveva regalato una maglietta con la scritta Lion Quinn.

-Il mio leone ha ancora sonno?- Chiede la più bassa,divertita.

-No,direi che è ora di andare a caccia.-Risponde Quinn,indicandosi la pancia.

-Capito,preparo i pancakes.-Dice la cantante,infilandosi un maglione della bionda preso in prestito dall'armadio per poi ritirarsi in cucina.

Quinn si chiede come faccia la sua ragazza ad essere tanto sveglia e pimpante di mattina.

Deve seriamente capire se sia merito del frullato energetico che è solita bersi a colazione.

Prende il pigiama e lo indossa prima di seguire la cantante.

-Hai notato quanto era strano Kurt dopo essere tornato dal parcheggio?- Chiede Rachel mentre Quinn la raggiunge in cucina,passandole il latte dal frigorifero.

-Scusa,ero occupata a controllare che tu non uccidessi Santana con gli involtini primavera.-Risponde,sarcastica,alludendo allo scherzo che l'amica riserva alla mora ad ogni cena a base di cinese.

Rachel le tira una gomitata.

-Idiota.-

La bionda ride.

-Non ridere. È un incubo stare in mezzo a voi carnivori.-

-Ehi,mangio anche le verdure.-Ribatte la bionda,sedendosi a tavola. -Immagino che Kurt dovrà fare un lavoraccio con il menù per evitare che tu sbraiti contro gli invitati al matrimonio.-

Rachel sbuffa per poi accendere i fornelli ed ammutolirsi.

Quinn segue i suoi movimenti per preparare i pancakes.

Lanciando un occhiata all'orologio appeso al muro,però,si rende conto che la compagna non ha detto una parola per cinque minuti buoni.

Di solito se non parla è perchè sono impegnate a fare altro o è troppo spaventata per un film che Quinn la costringe a guardare.

-Non parli più? Devo presumere che tu sia preoccupata per qualcosa.-

La cantante si morde le labbra.

-No,pensavo.-

-A cosa?-

Rachel sospira.

-A forza di parlare di matrimonio,mi è tornato in mente il tuo incidente. Puoi immaginarti il perchè.-

Quinn alza gli occhi al cielo.

-Sono passati secoli.-

-è stata colpa mia.-

-è da cinque anni che ti ripeto che no,non lo è stata e...guardami! Cammino di nuovo.-Dice,alzandosi dalla sedia e tornando accanto alla più bassa.

Rachel non ribatte. Si limita a stringere la maglietta del pigiama di Quinn.

Quest'ultima le mette due dita sotto il mento per lasciar incontrare i loro sguardi.

Con l'altro braccio la avvicina a sé.

-Smettila di incolparti.-Le sussurra.

-è solo che...Quinn,se tu non fossi tornata a camminare io...-Rachel sospira.-Sono stata una sciocca. Tu hai provato a fermarmi e io non ti ho ascoltato e...mi dispiace di non essermi accorta subito che tu...-

-Rach.-La interrompe Quinn,sorridendole.-Come potevi sapere? Non puoi incolparti di questo.-

-Come puoi tu non darmi la colpa?-

-Io ho accettato,tu non mi hai costretta. Ed io ho deciso di rispondere al tuo messaggio mentre guidavo.-

-Se io non ti avessi detto niente...-

-Ti saresti sposata con Finn.-Dice Quinn con un pizzico di gelosia nella voce.

-Tu non avresti rischiato di morire.-

-Non avrei potuto baciarti alla fine delle Nazionali.-Ribatte la bionda,lasciando Rachel a bocca aperta.-Adesso vivresti con Finn ed io sarei costretta a mangiare il bacon senza che tu mi urli contro di essere una serial killer.-

Rachel sorride tristemente,poggiando la testa sulla spalla di Quinn.

La ex Cheerio la stringe forte tra le braccia.

-Potresti stare con una persona migliore di me. Sono a conoscenza di tutti i miei difetti e so che è difficile sopportare...-

Quinn sbuffa,prendendo poi il volto della mora tra le mani e poggiare le proprie labbra sulle sue.

-Ti ho rovinato la vita.-Sussurra Rachel quando Quinn decide di interrompere il bacio.

-No.-Replica la bionda,stringendo le mani tra quelle di Rachel.-Me l'hai salvata.-

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Surprise ***


Santana tiene stretto tra le mani il sacchetto contenente la colazione per lei e Brittany.

Se qualcun altro le chiedesse di andare a comprare da mangiare la mattina presto lo manderebbe a quel paese senza pensarci due volte.

Ad eccezione del suo capo che sembra la versione cessa di Meryl Streep nel film Il diavolo veste Prada.

Il cellulare le squilla e Santana si maledice mentalmente per aver sprecato un secondo della sua vita a pensare alla stronza che la comanda.

Parli del diavolo,pensa.

-Pronto?-

-Devo avere quei bozzetti entro domani,lo ricordi vero?-

L'ispanica si trattiene dallo stritolare l'Iphone.

-Certo.-Risponde,stringendo i denti.-Non ho bisogno che qualcuno me lo rammenti,comunque.-

-Oh,in questi giorni sembri distratta,ragazza. Il mio lavoro non deve essere compromesso da qualche problema esterno.-

Santana sbuffa.

-Le serve altro,miss Batterfly?-

-Solo la tua puntualità domani in ufficio.-

-Bene,a presto allora.-Borbotta. -E non azzardarti a chiamarmi ancora quando non sono a lavoro,stronza.-Aggiunge dopo aver attaccato.

Quando ha deciso di intraprendere la carriera di stilista,non credeva dovesse sopportare tante torture.

Prime fra tutte quella serpe di nome Barbara Batterfly.

Non fa che ripeterle quanto sia fortunata ad essere stata scelta come sua apprendista.

Apprendista,pensa sarcastica la latina.

Un modo carino per dire assistente,che a sua volta è un altro modo carino per dire schiava.

E Santana Lopez detesta essere trattata come tale.

Aveva giurato a se stessa che sarebbe diventata famosa per qualcosa di speciale poco dopo aver fatto coming out come omosessuale.

Una notte le è arrivata l'illuminazione.

Perchè non unire le due cose?

Le è sempre piaciuta la moda e visto che le piacciono le donne le è sembrato giusto prendere la decisione di diventare una famosa stilista.

Peccato che per ora è ben lontana da esserlo.

Non le dispiace fare pratica fino al momento in cui qualcuno di importante non le affidi qualcosa di ancora più importante.

Quello che le dispiace è essere la scimmietta di compagnia di quella vecchia acida.

Sarebbe semplice attendere il giorno nel quale i suoi abiti saranno indossati nelle sfilate di Parigi o Milano,se non fosse per lei.

E sospetta che sia anche omofoba.

Che c'è di male ad essere distratta dalla tua fidanzata che è finalmente tornata da te?

Devono recuperare il tempo perduto.

Santana scaccia via il pensiero dell'orrenda madame Batterfly non appena supera la porta dell'appartamento.

Brittany è immersa nel mondo della musica,con le cuffie nelle orecchie e le gambe a tenere il ritmo.

L'ispanica si passa la lingua sulle labbra,pensando a ciò che quel ridicolo pigiama con gli orsetti contiene.

Gradirebbe di più lo spettacolo se Brittany si togliesse i pantaloni.

Basterebbe farle bere una bottiglia di burbon...

Brittany si accorge della ragazza che la fissa incantata solo dopo un paio di piroette.

-Amore,sei tornata!-Esclama correndole contro per poi buttarsi fra le sue braccia.

Santana ride,ricambiando l'abbraccio della ballerina.

-Sono stata via solo mezz'ora,Brit.-Le fa notare,sorridendole.

-Un minuto è già troppo.-Replica la biondina. -Non ti sei fatta dare un passaggio dal drago,vero? Gli alligatori potrebbero rapirti se sei da sola.-

L'ispanica scoppia a ridere.

-No piccola, non ho preso la metro.-Le mostra il sacchetto contenente il cibo.-Due ciambelle al cioccolato e due alla marmellata di fragole tutte per te.-

Brittany le sorride felice.

-E ho preso anche il caffè,contenta?-Continua.

La bionda annuisce,dandole un bacio sulla guancia.

-Grazie,San.-

-Quindi...-Comincia l'ispanica,sedendosi sul divano seguita dall'altra.-Sono perdonata per il comportamento brusco che ho avuto ieri sera?-Chiede speranzosa.

Dopo la discussione con Kurt,sulla via del ritorno a casa ha risposto male a Brittany.

Non le piace essere cattiva con lei, o con Kurt.

Non riesce a credere che quest'ultimo ancora non sia onesto con il suo futuro sposo.

La infastidisce. Odia i farfallini di Blaine,ma non vuole che si lasci con Kurt.

Loro le sono stati vicino nel suo periodo buio quando aveva paura ad ammettere chi era.

Si sente in dovere di ricambiare il favore.

-Assolutamente.-Risponde Brittany. -Posso chiederti perchè il tuo umore è cambiato dalla tua uscita al tuo ritorno? Non sarai mica la protagonista del Cigno Nero. Adesso sei la San buona o cattiva?-

Santana stringe Brittany a sé.

Che ne sarebbe della sua vita senza la fantasia della miglior fidanzata che potesse trovare?

-Ero solo nervosa. Non preoccuparti.-

-Non mi ucciderai allora se ti chiedo di portarmi alla mostra felina sabato,giusto? Da quanto vedo sei la San buona.-

-Ti ci porterò,adesso mangia le ciambelle.-

Brittany ubbidisce,addentandone un pezzo.

-San...-

Santana beve un sorso di caffè.

-Si,amore?-

-Credevo che i vermi stessero solo nelle mele.-Dice insicura la ballerina,indicando il buco al centro della ciambella.

Santana per poco non si strozza con il caffè.




Kurt si rigira fra le dita l'anello di fidanzamento regalatogli da Blaine.

Gli angoli della bocca gli si piegano in un sorriso al ricordo del suo ragazzo inginocchiato di fronte a lui con in mano quel bellissimo gioiello.

Ma la proposta di Blaine lo rende tanto felice quanto irascibile.

Non solo per i preparativi del matrimonio.

Sospira pensando alla discussione con Santana di qualche giorno fa nel parcheggio del ristorante cinese.

Se l'ispanica avesse ragione e una parte di lui fosse ancora sentimentalmente legata a Dave...

Scuote la testa.

Non può essere innamorato di Karofsky.

Ha sempre detto a se stesso e a lui che il loro rapporto era principalmente di amicizia.

Anche se un paio di volte si sono spinti troppo oltre durante il suo periodo di rottura con Blaine.

Ma l'andare al letto con un amico non lo rende a tutti gli effetti il tuo nuovo fidanzato.

Non l'avrebbe seguito a Los Angeles. Il suo posto è a New York,insieme al suo vero amore.

Allora perchè gli tremano le mani al pensiero che Dave non accetterà di esserci al matrimonio e non lo rivedrà mai più?

-Kurt? Mi ascolti?- Rachel gli sventola i due caffè,appena consegnatogli da una cameriera,davanti gli occhi.

Il ragazzo alza lo sguardo verso l'amica,sorridendo imbarazzato.

Non ha ascoltato neanche una parola uscita dalla bocca della cantante degli ultimi venti minuti.

-Emh...certo.-Dice,bevendo un sorso del suo caffè.

-Bugiardo. Non hai sentito niente.-Borbotta Rachel. -Fifa matrimoniale.-

Kurt si chiede come reagirebbe Rachel se le confessasse la vera ragione del suo nervosismo.

Probabilmente gli urlerebbe contro di essere un pessimo amico per non averglielo detto prima e lo costringerebbe a parlarne con Blaine. E successivamente con Karofsky.

A prendere una decisione.

Si sente in colpa a non aver detto nulla a lei e Mercedes,le sue migliori amiche.

Ma come potrebbe guardarle in faccia dopo?

È già abbastanza doloroso non poterlo dire a Blaine o ad ascoltare le prediche di Santana.

-Ehi! Mi prendi in giro? Non posso ripeterti le stesse cose per tre volte di fila.- La voce squillante e irritata di Rachel lo riporta alla realtà.

-Scusa,Rach. Sono un po' stanco.-

-Fai cosi da quando siamo stati a cena dal cinese.-Constata Rachel,finendo il caffè. -Hai litigato con Blaine? O Santana ti ha raccontato un altra barzelletta sui gay mentre fumava di fuori?-

-No,va tutto bene. Davvero.-Dice Kurt. -Sto bene.-

-Non sembra.-

-Allora,mi dicevi dell'anniversario con Quinn,cosa vuoi farle?-Domanda Kurt,sviando il discorso. L'unico modo per distrarre Rachel da qualcosa è alludere alla sua ragazza.

La sua questione ottiene l'effetto sperato.

La cantante sorride.

-Te lo sto dicendo da quando siamo entrati nel bar. Comunque...si,avevo in mente di farle una splendida sorpresa. Chiamala pure la sorpresa delle sorprese,la sorpresa del secolo,la...-

-Ho afferrato il concetto.-La interrompe l'amico,alzando gli occhi al cielo. O al soffitto del bar.

-Volevo invitare a cena la sua famiglia.-

Per poco Kurt non si strozza con l'ultimo sorso del caffè.

Cosa vuole fare Rachel?!

-Sei impazzita? Loro non sanno di te.-

-Sua sorella si.-

-Ma non la madre. No,Rachel. Non puoi farle prendere un colpo simile. Lei pensa che sua figlia sia felicemente single e la esorta sempre ad uscire con uno dei suoi colleghi.-Tenta di far ragionare Rachel Kurt.

-Sono stufa di essere un segreto.-Mormora la mora in tono triste.

Kurt le lancia uno sguardo rammaricato.

Quando lui e Rachel si sono conosciuti,la considerava una ragazzina viziata dai padri,petulante,esibizionista e...bhè,meglio non elencare tutti i difetti che ha accreditato alla più bassa ai tempi del liceo.

Con il tempo,però,si è affezionato alla ragazza.

L'ha vista lottare per raggiungere i suoi scopi e,non perdendo il suo fare da diva,l'ha vista crescere e diventare una fantastica donna.

Gli vuole bene. È la sua migliore amica.

E,per quanto lo irritino la sua parlantina e la sua vanità,non sa cosa farebbe senza le quotidiane colazioni da Tiffany insieme a lei.

E,in realtà,ha capito che Rachel è la più insicura tra la loro compagnia di amici. L'indimenticabile Glee Club 2009-2012.

-Ti capisco,Rach...ma non puoi semplicemente chiamare la signora Fabray e dirle “Ehi,salve...sono Rachel Berry e sto insieme a sua figlia da cinque anni a sua insaputa! Che ne dice di unirsi al nostro anniversario la prossima settimana?” Come minimo sverrebbe.-

Rachel abbassa lo sguardo.

Tutto a un tratto la grande idea che aveva avuto le sembra una scemenza.

È stanca di non poter stare seduta a pranzo il giorno del Ringraziamento e di Natale con Quinn senza poterla toccare o anche solo guardare nel modo in cui possono fare liberamente davanti ai loro amici per non destare sospetti.

Sospira. Kurt,però,ha ragione.

Non può far prendere un colpo del genere alla madre di Q.

Specialmente tramite telefono.

Riflette per qualche istante per poi sorridere non appena una nuova idea prende forma.

Kurt la osserva timoroso.



Blaine finisce di parlare al telefono con Cooper,il quale gli ha finalmente concesso la sua presenza al matrimonio.

Anche lui,però,come i suoi genitori ha protestato.

Che importanza hanno i suoi ventuno anni?

È innamorato di Kurt ed ha l'opportunità di dimostrarlo a lui e al resto del mondo a New York dove il matrimonio gay è legale.

E non ha intenzione di aspettare altro tempo.

Questo è il momento giusto,si dice sorridente.

Sua madre continua a ripetergli di essere sicuro e gli chiede se anche Kurt lo sia di tale scelta.

Blaine non lo mette in dubbio.

Lui e Kurt ne hanno passate tante. Si sono anche lasciati per un po',ma sono tornati insieme più uniti che mai.

Se Kurt non fosse sicuro...glielo direbbe,no?

E per quale motivo non vorrebbe sposarlo?

Blaine ripensa alla cena avuta con gli amici la scorsa settimana.

Kurt era teso quando sono tornati a casa (nella quale convivono da quasi otto mesi). Quando ha chiesto se qualcosa non andava lui ha scosso la testa per poi buttarsi nel letto fingendo di dormire.

Comportamento sospetto.

Forse era solo stanco oppure ha litigato con Santana,aveva pensato Blaine.

Ora che riflette,in attesa del ritorno a casa del fidanzato,la latina guarda entrambi come se dovessero andare al patibolo ogni volta che li vede insieme.

Santana è forse contraria al matrimonio?

Lei e Kurt sono diventati molto amici da quando sono nella Grande Mela. Il fatto che Santana non voglia che si sposi potrebbe essere il motivo per cui Kurt spesso è cosi irrequieto. Distante,oserebbe dire.

Non gli resta altro da fare che convincere Santana che lui è la scelta giusta per Kurt. E il matrimonio ci sarà.

Blaine riprende il cellulare poggiato sul tavolino e cerca il numero della latina sulla rubrica.




Quinn rientra in casa con un sonoro sospiro di sollievo. Un' altra faticosa giornata in ufficio.

Ama il suo lavoro,ma a volte preferirebbe passare il resto dei suoi giorni a dormire e...dormire e basta.

-Sono qui,Rach! Ho fatto la spesa ed ho una sorpresa per te.- Esclama posando un paio di buste sul tavolo della cucina e tirando fuori da esse una confezione di biscotti vegani per la ragazza.

Non riceve risposta.

Perchè non ha avvisato che sarebbe tornata tardi?

È sul punto di chiamarla quando il campanello suona.

Chi accidenti è? Si chiede.

Rachel no,non potrebbe mai dimenticarsi le chiavi di casa.

Santana? No,avviserebbe prima con una chiamata del tipo Tu e l'hobbit fatevi trovare pronte,ho voglia di una birra!

Va ad aprire incuriosita e per poco non le sfugge un urlo.

Si ritrova faccia a faccia con una donna bionda,alta e tremendamente somigliante a lei.

-Mamma?-

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Over ***


-Quinnie,tesoro! Non sai che bello vederti. - Dice contenta sua madre,abbracciandola.

-Mamma,che ci fai qui?- Chiede Quinn,ricambiando timidamente l'abbraccio. Preoccupata e confusa.

-Oh,ero ad un colloquio di lavoro. Ritorno a Lima domattina,non volevo disturbarti per un giorno,ma la tua amica ha insistito che venissi a cena.-

-Quale amica?-

-Rachel Berry. In qualche modo deve aver saputo che ero qui e mi ha chiesto se volessi unirmi a cena da lei. Infatti,credevo fosse casa sua...insomma,cosa ci fai qui? Non abiti con Santana?-

Quinn resta a bocca aperta.

È indecisa se correre a strangolare Rachel o fingere di svenire cosi da evitare gli imbarazzanti quesiti di sua madre.

-Emh...-Deglutisce. -Si,si...è tornata Brittany,quindi..emh...ho deciso di dare il giusto spazio a lei e San.-

Judy le sorride.

-Capisco. Cosi sei un ospite di Rachel per qualche giorno. Che fortuna non aver perso i legami con le tue amiche del Glee,vero? Ma d'altronde,sua madre è la mamma adottiva di tua figlia,perciò non mi stupisce che tu continui a sopportare la piccola Berry.- Farnetica.

Quinn rotea gli occhi,sollevata nel profondo che abbia creduto alla bugia improvvisata.

-Certo,mamma.- Annuisce,chiudendo la porta.

Afferra il cellulare pronta a inviare un messaggio alla suddetta interessata.

Rachel fa capolino dalla porta,ritrovandosi le due donne Fabray in piedi nel salotto.

-Oh,finalmente Rachel!- Dice la madre di Quinn.

-Judy,vedo che è già arrivata. Ho avuto un..contrattempo,mi dispiace.- Borbotta imbarazzata la cantante,lanciando una rapida occhiata a Quinn,la quale la fulmina immediatamente.

-Non preoccuparti,cara. Piuttosto,dov'è il bagno?-

-In fondo al corridoio.- Rispondono d'istinto le due ragazze contemporaneamente.

Quinn si morde la lingua,dandosi della stupida.

Lei non dovrebbe saperlo!

Judy fissa la figlia con un sopracciglio alzato per poi andare nella direzione suggerita.

-Che diamine ti è saltato in mente?!- Sbotta Quinn infuriata. -Non mi hai neanche avvertita! E come facevi a sapere che mia madre era a New York per lavoro?-

-Non...non lo sapevo.- Mormora la cantante.

-Vuoi dire che le hai telefonato per dirle di cenare con te? Mi prendi in giro Rachel?- Domanda perplessa la bionda.

-Non stasera. Il piano era di farla venire...ecco...la prossima settimana.-

-Ma...è il nostro...-

-Anniversario. Lo so,infatti.-

Quinn capisce subito le intenzioni della mora.

E non le stanno affatto bene.

-Rachel...no.- Risponde semplicemente.

La cantante non ha tempo di ribattere. La signora Fabray torna dal bagno ancora più truccata e le due devono dare il meglio di sé come attrici per non dare l'idea di essere in lite.

-Allora,non so come siate abituati nella Grande Mela,ma se me lo concedete...muoio di fame.-


-Devi proprio andare,Sanny?- Chiede un'imbronciata Brittany alla sua ragazza,accoccolandosi ancora di più contro di lei,come per bloccarla nel comodo letto dove hanno trascorso l'intero pomeriggio.

Santana si impone di non cedere alla vista della sua ragazza triste.

Non le va assolutamente di lasciarla sola,specialmente dopo tanti mesi di lontananza e di stress continuo da parte di Madame Batterfly,ma il dovere la chiama.

-Credimi,non sai quanto vorrei continuare il nostro...giorno di svago. -Dice maliziosa,mordendo piano il collo della biondina. -Però...ho promesso a Blaine di incontrarlo stasera. Sembrava...preoccupato.-

Brittany grugnisce,facendo ridacchiare la latina.

-Tranquilla. -Le sussurra.-Torno prestissimo. Specialmente se l'uccellino indossa uno dei suoi odiosi farfallini.-

-Non era un Usignolo?-

-L'usignolo è un uccello,Britt.-

-Un uccello che indossa una farfalla. Oh,allora potresti regalargli il tuo capo per farlo sentire meglio. - (In inglese avrebbe senso t.t )

Santana scoppia a ridere.

Bacia sulla guancia Brittany e si alza.

-Non sarebbe una cattiva idea.-


Quando arriva a Central Park,nota subito Blaine seduto su una delle panchine.

Le sorride amichevolmente e le fa segno di raggiungerlo.

-Spero per te che sia importante,Anderson. -Borbotta Santana,

Blaine si fa un po' di lato per permetterle di sedersi.

-Forse non lo è abbastanza per te,direi.- Dice.

Santana gli lancia un occhiata perplessa.

-Di cosa parli?-

-Del mio matrimonio. Io mi sposerò,Santana.- Dice quasi in tono di sfida,fissando gli occhi dell'ispanica.

Quest'ultima inizia a provare una leggera irritazione.

-Tu hai interrotto una grande sessione di coccole con la mia ragazza dopo una giornata di merda a lavoro solo per ricordarmi le tue future nozze? - Chiede arrabbiata.

-Voglio solo sapere se a te sta bene.-

-Perchè non dovrebbe?-

-Kurt.- Risponde semplicemente Blaine.

Santana sentendo il nome dell'amico permette alla preoccupazione di prendere il posto della rabbia.

Kurt,Kurt,Kurt. Blaine ha scoperto qualcosa?

-Cosa c'entro io con il tuo ragazzo?-

Blaine sospira.

-Ho l'impressione che tu lo stia convincendo a rimandare il matrimonio.-

-Cosa?-

-Subito dopo averti parlato cambia espressione. Diventa triste,non mi rivolge la parola e...-

-Blaine...-

-So di aver commesso degli sbagli. Sono stato con Sebastian per un anno,ma è finita. Sono tornato con Kurt perchè era lui che volevo...e lo voglio ancora o non gli avrei chiesto di sposarmi!-

Santana non ha il coraggio di commentare l'orribile tono teatrale con cui Blaine ha confessato la sua pena interiore. Ha capito che lui non ha capito niente. -Quindi,se gli stai mettendo in testa chissà cosa...ti prego di smetterla. Io lo amo,non devi avere dubbi su questo.-

-Non è di te che dubito.- Si lascia sfuggire la latina.

Blaine la fissa scettico.

-Che vorresti dire?-

-Niente.- Ribatte subito Santana,fingendosi indifferente.

-Non sono io il motivo delle tue discussioni con Kurt?- Santana non risponde. -Allora?- Continua Blaine. - Non stai ripetendo continuamente a Kurt che non sono l'uomo giusto per lui? Rispondimi!-

Santana per la prima volta prova una sensazione strana. Pietà.

Pena. Dispiacere per qualcuno.

Sapeva che questo momento sarebbe arrivato,ma non credeva di viverlo in prima persona.

E lo sguardo sempre più consapevole di Blaine le fa quasi mancare il fiato.

-Non serve che sia io a dirglielo.- Sussurra,infine.




-...e cosi ho chiesto alla commessa di cambiarmeli. Insomma,perchè avrei dovuto comprare degli abiti da damigelle sgualciti?- Racconta Judy mentre Quinn e Rachel rigirano la pasta al pomodoro nei propri piatti,incapaci di guardarsi in faccia. -Raccontami un po' come vanno le cose a te,Rachel...ma prima ti ringrazio per la cena,è stato bello rivedere la mia Quinnie per poche ore. Lei e Frannie mi mancano tanto.-

-Sono nella produzione del Musical Les Miserable...debutteremo presto.- Dice Rachel,sorridendo alla madre della sua ragazza.

Judy,ovviamente,ricambia il sorriso incurante del fatto che la cantante ha visto giorni migliori. Non può sapere,a differenza di Quinn,che nel pieno della felicità la mora può parlare per ore del suo lavoro senza nemmeno prendere respiro.

Adesso biascica soltanto poche frasi.

Il suo piano non è andato come prestabilito.

Voleva parlare prima dell'arrivo di Judy con Quinn e dirle chiaramente di voler uscire allo scoperto come coppia.

La sfortuna ha voluto che Judy fosse a New York ora e non ha nemmeno avuto il tempo di avvertire Quinn.

Forse doveva parlarne prima con la ragazza e dopo chiamare la madre.

-è fantastico,immagino che Finn sarà molto orgoglioso di te.-

Per poco non le cade la forchetta di mano.

-Fi...Finn?-

-Si,Finn Hudson. Non è lui il tuo ragazzo? Puoi dirlo,sai. Non mi dà fastidio sapere che l'ex di mia figlia sta insieme a te.-

Rachel scocca un occhiataccia a Quinn.

-Si,si...Finn e io stiamo...alla grande.-

-Magnifico.-

Quinn si schiarisce la voce.

-Mamma...per quanto ti fermerai?-

-Oh,tesoro...ho l'aereo domattina presto. La città è stupenda,le persone...curiose,alcune...ma questo è un altro discorso...comunque devo tornare a Lima.-

-Se vuoi...puoi dormire nella camera degli ospiti.- Dice la bionda,pregando che la madre non accetti.

Si insospettirebbe se non le chiedesse di restare.

-No,grazie tesoro. Ho già rubato parecchio tempo alla graziosa Rachel.-

-No,si figuri. È un piacere.-

-Ho già pagato l'albergo. E in effetti...sono un po' stanca,dovrei andare.-

-Le chiamo un taxy.- Si offre Rachel,scomparendo in salotto.

Judy si volta verso Quinn.

-Perfino lei riesce a tenersi un ragazzo e tu no?-

-Mamma,possibile che devi sempre...-

-Sto solo dicendo che potresti sforzarti un po' di più.-

-Ho ventidue anni,hai mai pensato che forse per adesso voglio godermi la vita senza problemi di coppia?-

-Le figlie delle mie amiche sono già impegnate e a Natale io sono l'unica in chiesa con una figlia single. C'è addirittura chi pensa che tu possa essere....-

-Cosa,mamma? Essere cosa?-

-Il taxy sarà qui tra pochi minuti!- Interrompe il discorso Rachel. -Intanto può aspettarlo qui...-

-No,grazie. Lo aspetterò in strada.- Dice Judy,fissando la figlia severamente. -Ti chiamo domani prima del volo. Ti ringrazio per la cena,Rachel.-

-Quando vuole.-

Judy lancia un ultima occhiata a Quinn per poi chiudere la porta.

Le due padrone di casa restano immobili e in silenzio per un po'.

È la più bassa a rompere il silenzio.

-Quinn...-

-No.- La ferma la bionda.

-Io volevo...-

-So cosa volevi,Rach. E come hai potuto vedere è una cosa che non accadrà.-

Rachel stringe le mani a pugno. Tanto forte da farsi male.

-Ah,certo! Quindi a Lima in presenza di tua madre e delle sue amichette snob devo fingere di essere la ragazza di Finn e ancora peggio guardarti mentre ti presentano uno fantoccio rimbambito dei loro nipoti senza poter fare nulla.- Sbraita,strizzando gli occhi per evitare di piangere. -Conto cosi poco per te?-

-Sai bene di contare più di qualunque altra cosa per me.- Replica Quinn,ancora arrabbiata ma nonostante tutto dispiaciuta di vedere la sua Rachel in piena crisi e dubbiosa del bene che le vuole.

Capisce le ragioni del suo gesto. Se solo suo padre non fosse una merda totale e sua madre meno bigotta...

-Ti vergogni di me? Del nostro rapporto?-

-Come puoi pensarlo? Il nostro primo bacio è stato davanti a tutti i Glee Club avversari e non.-

-Questo perchè tua madre non era fra il pubblico.- Ribatte Rachel. Sospira infelice per poi ripuntare il suo sguardo in quello di Quinn. -Mi avresti baciato lo stesso?-

-Ti avevo confessato i miei sentimenti il giorno prima.-

-Non è ciò che ho chiesto.-

Quinn abbassa il capo. Segno che Rachel interpreta come la risposta che più temeva. Che ha temuto dall'inizio della loro relazione.

-Cinque anni. Stiamo insieme da cinque anni ed io ho sopportato fino ad ora...-

-Rachel...-

La mora si lascia sfuggire le prime lacrime fissando la più alta.

-Se dopo tutto questo tempo ancora hai problemi con la nostra relazione,allora tanto vale finirla adesso.- Singhiozza per poi prendere la borsetta poggiata sul tavolo della cucina e correre in direzione dell'uscita.




-Eri taciturno ieri sera.- Dice Kurt,bevendo un sorso di latte mentre Blaine prepara la colazione. -E lo sei anche adesso.- Aggiunge,domandandosi se gli sia capitato qualcosa a lavoro.

Non proprio lavoro. Tirocinio.

Blaine alla fine ha abbandonato l'arte per dedicarsi alla letteratura.

Kurt già se lo immagina ad insegnare ai ragazzi qualcosa su Dante Alighieri vestito in giacca e farfallino.

Sarà un professore super sexy,riflette.

Blaine lo ignora completamente e si mette seduto a divorare le uova.

-Ehi...cosa c'è che non va?- Tenta di nuovo Kurt,accartocciando l'idea del futuro insegnante Anderson per dedicarsi al Blaine del presente. Il quale non sembra neanche accorgersi della sua presenza.

Kurt quando è tornato a casa lo ha visto uscire dalla doccia,infilarsi i boxer e correre a letto.

Non lo ha degnato di uno sguardo.

E non lo osserva nemmeno adesso.

-Blaine!- Grida.

Quest'ultimo sobbalza e gli rivolge finalmente la parola.

-Niente,Kurt.- Borbotta,tornando al suo pasto.

-Sei...non so,strano. C'è qualcosa che non va?-

-Tu dici?-

-Credevo di essere l'unico preoccupato per il matrimonio.- Dice scherzosamente Kurt per alleggerire la tensione.

Ottiene,però,l'effetto contrario.

Blaine smette di guardarlo e va a prepararsi,senza finire di mangiare.

Kurt pensa di seguirlo,ma la suoneria del suo cellulare lo ferma dal suo intento.

Il nome Rachel illumina lo schermo.

-Pronto?- Risponde Kurt,aspettandosi una sfuriata della ragazza sull'essere in ritardo alle prove o magari delle news su come sia andata la serata con la madre di Quinn.

-Ku..Kurt ?-

-Rach! Dimmi,che c'è?- Domanda allarmato dal tono di voce dell'amica.

-Puoi...puoi venire qui?-

-Stai bene? -

-Puoi venire qui ?-

-Emh...certo.- Dice,preoccupato. Preferirebbe parlare con Blaine,ma non aveva mai sentito Rachel tanto disperata. -Dove ti trovi? Arrivo subito.-

  • Sono a Lima -

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Chance ***


-...senza contare che c'è un ritardo nelle consegne dei modelli della nuova stagione.- Blatera Madame Batterfly al telefono,scarabocchiando qualcosa su un foglio della scrivania.

Probabilmente dei teschi,pensa Santana,in piedi a pochi passi di distanza da lei.

-La mia assistente le farà avere i disegni oggi stesso.- Conferma Batterfly.

L'ispanica si trattiene dal darle un secco no,pensando ad un futuro in cui le sue assistenti saranno trattate da esseri umani.

-Bene,Santana...dovrai inviare i bozzetti dei vestiti da sera che mi hai mostrato ieri a questo indirizzo email.- Le dice la donna passandole un foglietto.

-Emh...certamente,signora. Ma sa che quelli sono le mie creazioni,vero?- Si morde la lingua subito dopo averlo detto.

-Ti sbagli,Santana Lopez. Sono mie. - Santana alza un sopracciglio confusa. -Tu sei la mia assistente e,logicamente,anche i tuoi disegni sono miei.-

Santana immagina di spiaccicarle in faccia il bloc-notes che tiene tra le mani.

-Ed il merito va a lei,come sempre.- Sussurra.

Il cellulare squilla.

Si becca un occhiata storta da Batterfly mentre si trattiene dal ridere.

La suoneria non è certo un componimento di Mozart.

Brittany e Berry ubriache a capodanno che cantano l'inno dei Marines convinte di essere due soldati è qualcosa di mooolto meglio,a detta di Santana.

-Mi perdoni,madame.- Borbotta cliccando sull'icona dei messaggi.

Devo parlarti,subito!-Q

-è qualcuno di importante,Santana?-

E a te che ti frega? Vorrebbe risponderle.

-In verità,si. E sembra avere un problema.-

-Anche tu ne avrai tanti se non posi quell'affare e non fai come ti ho ordinato.-

L'ispanica stringe forte l'Iphone quasi a volerlo stritolare.

-Come desidera.- Dice a denti stretti,riponendo il telefono in tasca.

Si dirige verso l'uscita dell'ufficio per andare alla sua scrivania.

-Santana?-

Che cazzo vuole ancora!

-Si?-

-Conosci il mio indirizzo? Di casa,non di posta elettronica.-

-Si.- Risponde,voltandosi.

-Bene. Ti aspetto alle otto in punto. Non fare tardi.-

-Cos...-

-Non sono ammesse repliche.-



Brittany strilla dalla gioia non appena le confermano di aver superato l'audizione e di essere a tutti gli effetti una ballerina professionista di Broadway.

D'accordo,non è esattamente cosi,ma Santana e Quinn le hanno sempre ripetuto che è la miglior ballerina di sempre,quindi anche gli altri glielo diranno dopo averla vista danzare,no?

È sul punto di chiamare la sua San quando qualcuno comincia a prendere a pugni la porta.

-Dannati folletti!- Esclama andando ad aprire.

Ma non sono un gruppo di folletti a bussare,scopre,ritrovandosi davanti una Quinn struccata,vestita con gli stessi abiti che le aveva visto indosso ieri e con due borse gonfie sotto gli occhi.

-Q...Quinn? Le fate ti hanno fatto uno scherzo? No perchè sai a me una volta...-

Viene interrotta dalla sua migliore amica,la quale scoppia a piangere e per poco non le cade addosso.

Brittany non può fare altro che circondarle le spalle e abbracciarla forte.


La scena che si presenta a Santana quando ritorna a casa è quella che più temeva.

Brittany intenta a chiamare Quinn chiusa nel loro bagno.

La sua ragazza le ha raccontato di come si è presentata alla porta l'amica e di come si sia rinchiusa in bagno dopo averle inzuppato la maglietta di muco e lacrime.

-E se le dico che mi scappa la pipi?-

Santana scuote la testa.

Tira un calcio alla porta.

-Fabray,aprimi o giuro che non appena esci da li ti strangolo.- Ringhia. -Ha detto cosa le è successo?- Si rivolge più gentilmente a Brittany.

-Emh...vediamo...ha detto inbfvovnofdnvod Racheeeeeeeel nbfgbnonb che bgfbf ho bgfb fatto vdfvndnvdfbn mammaaaa...e basta.- Recita la bionda accasciandosi al suolo.

Nonostante la drammaticità della situazione l'ispanica sorride dell'imitazione.

-Quinn! Cazzo,ti decidi a uscire?-

Dal bagno nessuna risposta.

Santana osserva l'ora. Tra due ore dovrà presentarsi a cena da niente di meno che Barbara Batterfly. E non ha intenzione di andarci se la sua migliore amica è messa peggio di un paziente ricoverato in un istituto psichiatrico per molestie sessuali.

-Perchè non proviamo con una carta di credito o una forcina? Nei film funziona sempre.- Suggerisce Brittany.

-Geniale,tesoro.-

La ballerina sorride e si dà il cinque da sola.

Santana impiega pochi minuti a forzare la serratura ed aprire finalmente il bagno.

Entrambe le ex Cheerios si precipitano dall'amica ridotta ad uno straccio per pavimenti.

Letteralmente. Quinn è a gambe incrociate e la testa a penzoloni seduta accanto la doccia.

-Piccola,che è successo con Rachel?- Domanda Santana sedendosi vicino a lei,seguita da Brittany.

Quinn si volta verso l'ispanica. Gli occhi completamente umidi.

Poggia la testa sulla spalla dell'amica e riprende a piangere.

-Ho rovinato tutto.- Singhiozza mentre sia Britt che la latina la accolgono tra le loro braccia.



Quasi due ore dopo Quinn è addormentata sul divano-letto del salotto e Santana è costretta a dover abbandonare per un po' l'amica e la ragazza.

-Non puoi abbandonare Quinn.-

-è una cena di lavoro,amore. Mi licenzierebbe se la annullassi per telefono. -Spiega l'ispanica a Brittany. -Ti prometto che torno subito,le dico di avere un problema urgente da risolvere e basta. Faccio in un lampo.-

Brittany annuisce e si sporge in avanti per darle un bacio.

Santana ricambia entusiasta,ma è costretta ad allontanarsi quando la bionda le morde piano il labbro inferiore.

-Non ti conviene stuzzicarmi,donna.- Le dice. -Tra l'altro non mi sembra corretto nei confronti di Quinn.-

-Hai ragione.- Conferma Brittany arrossendo.

-Prenditi cura di lei mentre sono via.-

Sale in macchina maledicendo Rachel per poi accorgersi che sia lei che Quinn non hanno tutti i torti riguardo la loro situazione.

Si chiede anche come stiano andando le cose tra Kurt e Blaine.

Il loro matrimonio è tra un mese e lei ha mandato tutto a puttane con la chiaccherata con Blaine.

Non ha rivelato di Karofsky. Quello spetta a Kurt.

Ma Blaine l'ha convinta a confessare che non è stato l'unico a stare con un altro durante il periodo di pausa tra lui e il piccolo grande Hummel.

Due coppie distrutte in un giorno,è un record.

Scuote la testa,decidendo di non pensarci.

Scende dalla macchina,si sistema i capelli e guarda l'ora sul cellulare: 7 e 59 minuti. Perfetto.

Dice il suo nome al portiere e questo con un sorriso le permette di passare.

Quando bussa alla porta di Madame Batterfly sono le otto spaccate.

Viene accolta da una cameriera,la quale le mormora un “la stavamo aspettando” inquietante e la accompagna verso una sala da pranzo più grande del suo bagno e salotto messi insieme.

-Santana,ti aspettavo.-

Barbara Batterfly è seduta composta sulla sedia a capotavola e la fissa divertita.

-Salve,signora Batterfly.- Tenta di mantenere un tono fermo Santana.

Non l'aveva mai vista fuori dal suo ufficio.

Ora che non indossa una dei tanti capi di abbigliamento con pellicce,vestiti tra un mix alla Katy Perry e Lady Gaga e acconciature del Medioevo,ma solo una semplice camicia elegante rossa e dei pantaloni neri stretti è tutta un altra persona.

La considera ancora la versione cessa di Meryl Streep,però.

Anche se è molto più giovane. Decisamente più giovane.

-Oh,cara Santana. Preferirei signorina Batterfly...almeno fuori dal mio ufficio. Non sono cosi vecchia da essere definita signora,ti pare?-

Santana la guarda di nuovo. Avrà...massimo trentacinque anni.

-Hai vent'anni,Santana?-

-Si,cioè...no,no ventidue,signora...signorina Batterfly.-

-Molto meglio.- Conferma lei. -Prego,siediti.-

Non capisce perchè,ma le sue mani hanno iniziato a tremare.

-Io...non posso.- Balbetta.

-Prego?-

-Ho...mi perdoni,ma stasera non posso restare. Ho un grosso problema da risolvere a casa.-

-Riguardo cosa?-

-Una relazione.-

Madame Batterfly annuisce.

-Capisco.-

-Quindi mi lascia andare?- Chiede Santana,scettica.

-Ho detto che capisco,non che te ne saresti andata,ragazzina. Nessuno entra ed esce da casa mia senza il mio permesso.-

Santana sta per riderle in faccia. Che vuole fare,incatenarmi? La sbeffeggia nella sua mente.

E lo direbbe ad alta voce,se non capisse le vere intenzioni del suo capo dallo sguardo fin troppo serio che le lancia.

Ora capisce.

Capisce le ore di lavoro extra che le assegnava,apparentemente senza motivo,dopo aver parlato con Brittany al telefono.

Capisce le chiamate sempre più frequenti durante i week-end.

Capisce l'avvertimento di una sua collega quando era stata scelta come assistente.

Capisce il pianto di un altra collega.

Capisce il ripetersi costante del “mia assistente,miei bozzetti,mia,mia,mia...”

Capisce che questa non è una cena di lavoro.

Le mani smettono di tremare.

Santana Lopez non è la puttanella di nessuno.

-C'è sempre una prima volta.- Replica,guardandola con astio.

E pensare che poco fa avrebbe potuto giudicarla bella.

Non appena sta per uscire dalla sala da pranzo,Batterfly la blocca.

-Questo è l'unico modo che hai per avere una possibilità nella moda,Santana. Non ci saranno altre occasioni.-

-Significa che passerò il resto della mia vita a fare l'amore con la mia ragazza insegnando a sventolare pon pon in uno squallido liceo,buona giornata.-


Ritorna in fretta a casa e viene accolta dal radioso sorriso di Brittany. Si sente talmente libera,nuova e senza pensieri che se non fosse per la bionda sdraiata sul divano non ci penserebbe due volte a trascinarla in camera da letto per le prossime quarantotto ore.

-Che fortuna,Quinn è ancora nel mondo dei sogni.-

-Dici che dovremmo chiamare Berry?-

Brittany scuote le spalle.

-Il cellulare di Quinn l'ha chiamata trenta volte,ma sono tutte chiamate perse.- Le mostra il registro delle chiamate.

Metà di esse sono della scorsa notte,perciò l'hobbit deve aver passato la notte fuori...riflette Santana.

-Chiamiamo Kurt. -

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1261995